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Serata in tre
Mercoledì rispondiamo ad un suo annuncio.
Risponde subito e si dichiara disponibile ad ospitarci a casa sua. Perfetto.
Allega una foto sua. Niente da dire.
Giovedì sera lo vediamo in cam. Mi piace.
Venerdì pomeriggio altra cam. C'è feeling.
Lui di anni ne ha 28. Io ne ho 44.
Sempre meglio, mi sembra di aver vinto alla lotteria.
Sabato mattina mi guardo allo specchio: Sei sicura di quello che stai per fare?
Sorrido a me stessa. Sono sicura. Ho sempre trovato un gusto particolare ad infrangere le regole.
Claudio è teso e mi fa di continuo pure lui la stessa domanda. Sono sicura, sì.
Alle due mando un messaggio ad Attilio. Sono pronta e emozionatissima. Ho paura di svegliarmi da un sogno. La sua risposta arriva immediatamente. Sono pronto anch'io. Ogni volta che ci penso ho un'erezione. Il sogno è realtà. Che voglia.
Parole sante.
Il resto della giornata cerco di non pensarci. Impresa impossibile. Cerco di dormire un po' e ci riesco pure. Mi sveglio in preda al panico più totale. Non riesco a capire il perché. Non è ansia da prestazione la mia, sono sicura di potercela fare. E pure ho il cuore in gola.
Mi faccio la doccia, poco profumo e trucco leggero. Mi metto l'intimo migliore. Pizzo nero, reggiseno a balconcino e slip trasparenti. Calze autoreggenti. Copro il tutto con un vestitino casual, opto però per gli stivaletti col tacco alto. Mi fanno camminare come una troia per bene.
Claudio è pronto e partiamo. Durante il viaggio parliamo poco, ogni tanto ridacchiamo.
Mi sento in un'altra dimensione. C'è qualcosa di magico nel momento che precede un sogno che sta per avverarsi. Sono calma e agitata allo stesso tempo.
Perché mai poi dovrei essere agitata? Vado con mio marito a farmi trombare da uno sconosciuto. Lo vogliamo tutti e tre, che c'è di strano?
Cerco di non pensarci. Non pensare perché sono qua, qua con Claudio che mi guarda con uno sguardo mai visto prima.
Saliamo le scale. Claudio va avanti.
Eccolo. Attilio. E' carino come me lo sono immaginato.
Alto come Claudio ma molto più minuto.
Claudio gli dice che sono molto agitata. Pure io-, dice lui, mi prende la mano e se la mette sul cuore per farmi sentire la sua agitazione. Mi fa tenerezza e vorrei mettergli l'altra mano sul pacco, ma non ho il coraggio.
Attilio mi guarda con un sorriso malizioso. La stanza ferve di energia sessuale.
Ci sediamo sul divano, ci porta da bere e io mi comporto come sempre: sto zitta e osservo. Essendo però la protagonista di questo film non ha molto senso. Mi rendo conto, ma non riesco a fare niente.
La situazione è troppo strana: ci siamo dati appuntamenti per una trombata. Così. Molto semplice. Tu me lo dai e io te la do. E come cavolo si inizia? Dov'è il copione?
Claudio e Attilio parlano del più o meno per un po', poi Claudio si alza.
Andiamo a letto mentre Attilio si prepara- dice. Menomale che ha trovato il filo del copione, mi alzo e andiamo in camera da letto, mi tolgo scarpe e vestitino e mi sdraio sul letto. Per un attimo mi sento come dal dottore.
Claudio si toglie i pantaloni e mi raggiunge. Ci baciamo e gli sbottono la camicia. Ed ecco che arriva Attilio, si spoglia fino alle mutande e mi si avvicina da dietro, mi mette le mani addosso e la sensazione non mi dispiace. Anzi. Claudio si toglie di mezzo e mi trovo a letto con Attilio.
Attilio mi prende fra le sue braccia, ha un corpo atletico e muscoloso, gli passo le mani sul petto depilato e inizio a baciarlo. In confronto al suo il mio corpo è enorme.
L'intimo restante vola per terra senza nemmeno essere considerato e iniziamo a esplorarci con movimenti lenti e passionali.
Siamo riusciti a creare un'atmosfera sensuale e erotica, adoro guardare i visi di Claudio e di Attilio, vedo il loro trasformarsi in meravigliose bestie fameliche e riesco finalmente a seguire il copione.
Parliamo poco e sorridiamo molto. Passiamo ore a baciarci e a leccarci, il nostro gioco è lento e dolce, mai un dolore, solo piacere, piacere puro.
Attilio ci sa fare. E' bravissimo. E non si dimentica del suo ruolo.
Mi piace toccare Attilio, sento la sua agitazione, sento la sua eccitazione e il suo atreZZO è fantastico. Duro come il marmo, grosso alla base e più fine in punta, è un piacere leccare i suoi testicoli gonfi, sodi e senza peli.
La stanza assume un'aura decadente, come se il nostro piccolo trio fosse riportato in dietro nel tempo. Due cavalieri che incrociano le loro spade per me. Io sono la regina. La regina si bagna sempre di più, ansima quando i cavalieri si alternano a riempire il suo scrigno e non deve resistere alla tentazione di assaggiare con la bocca tutto quel bene divino che si trova fra le mani e le gambe.
Loro si prendono cura di me. Il ritmo della nostra danza si fa sempre più veloce, il mio sedere diventa un tamburo e Claudio si gode finalmente la vista del mio sesso riempito da un altro sesso, delle mani che tengono stretti i miei fianchi e degli umori che escono a fiotti dalla mia fica.
L'elettricità che corre fra noi si chiude in un groviglio di corpi, mani, lingue e sapori. E così io vengo, e Attilio mi viene in bocca e Claudio mi viene sulla schiena.
Loro sono esausti e io inizio a rilassarmi. Sarei andata avanti ancora, adesso che sono meno agitata, ma si è fatto tardi, Attilio sbadiglia e Claudio inizia a vestirsi.
Allora mi vesto pure io, saluto Attilio con una slinguazzata sulla bocca.
Arrivati a casa rifacciamo tutte le scene del copione. Ho ancora l'odore di Attilio addosso e me lo tengo fino al giorno dopo.
Ti è piaciuto? - chiedo a Claudio.
Cazzo, sì – risponde – a te?
Cazzo sì – dico io – facciamolo ancora prima o poi.
8
3
14 years ago
coppiavce,
47/47
Last visit: 4 years ago
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Fotografia
Come il sol che all’orizzonte appare a rischiarar nel fresco il giorno nuovo dopo aver altre notti violentato.. O come il mar che piano si riposa rilassando le sue spire dopo un buio di tumultuoso affanno.. e stirandosi fin sulla riva schiuma tra il trepidar di ghiaia che nel tempo lenta si consuma..
Così .. ti guardo spoglia d’ogni velo tra il riposare di nera seta ed onde di lenzuola; un raggio tiepido ti coglie e ti riscopre all’alba del risveglio, ancora immobile abbracciata al tuo cuscino. Velluto tra la seta, io ti osservo.
E quando il sole non vivrà di questo ardore, ed il mare non avrà più questo profumo.. prego allora che il cuor non ceda spoglio al suo destino, ma trovi ancor la forza ad occhi chiusi …di ricordar questo momento.
7
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Sconosciuta compagnia
C'è tanto movimento alla stazione, è incredibile quanta gente si muova, arrivi e parta da Firenze. Mi avvicino all'edicola aggirando la coda di turisti, allungo i soldi alla signora che mi passa il giornale. Mi dirigo al binario, sono un po’ in anticipo, ma io lo sono sempre; il giornale nella mano sinistra, il trolley trascinato con la mano destra. Salgo in treno, sistemo tutto nel mio scompartimento, mi tolgo la giacca, aggiusto la cravatta specchiandomi nel finestrino, mi sollevo i pantaloni , mi siedo e apro il giornale. Qualche minuto e una forte voce femminile si avvicina, apre lo scompartimento, abbasso il giornale e vedo una ragazza con un vestito rosso un po’ appariscente, in difficoltà con le valigie mentre cerca di entrare insieme ad una bambina sorridente. Mi alzo e offro il mio aiuto..
"Dia a me."
"Grazie, è gentile."
"ma scherza, non si preoccupi."
Sistemante le valigie mi risiedo e la osservo con discrezione.
Parla a voce alta, l'accento è romano. Mette a sedere la bimba e le procura un libretto colorato; i modi sono trafelati, si siede sistemandosi il vestito e tira un sospiro.
"Grazie ancora eh ..!"
Chiudo il giornale.
"Prego, ci mancherebbe. Quanti anni ha la bimba ?"
Alza il tono della voce come a rimarcare le parole per farsi sentire bene da lei "4! Ed è la bimba più caruccia del mondo"
Il treno si muove.
"cosa andate a fare a Milano ? "
"Domattina presto abbiamo un aereo per Palermo, andiamo dai nonni a passare la pasqua."
Il suo accento è molto marcato, tra il romano e il romanesco, non so cosa facessero a Firenze, ma non indago. Nessuna idea mi sfiora al momento, e forse è per questo che la compagnia scorre piacevole senza imbarazzo, il dondolio del treno culla la bimba che si addormenta con la testa sulle gambe della mamma. Lei si alza, la prende in braccio e la distende sul sedile vicino al finestrino, lo fa passandomi davanti con il suo sedere tondo e "pieno", non è certo una taglia piccola, ma nella sua volgare tracotanza sa essere sensuale. La osservo, e quando si risiede le chiedo :
"Posso portarle un caffè ?"
"Ehm , .. grazie, verrei volentieri ma sa la bimba.."
"Non si preoccupi, glielo porto."
Prendo il caffè e torno verso lo scompartimento, apro la porta, entro, e la trovo a sedere la mio posto che fissa una pubblicità in ultima pagina del mio giornale.
"Ecco il caffè"
"Ah grazie mille! Ma è proprio gentile!!"
Mi lascia il posto scostandosi e rimanendomi vicino, ha delle belle gambe, non sottili ma ben tornite, corpose .. e il vestito le scopre fin sopra il ginocchio quando è seduta.
"Dove vi fermate a Milano per la notte? "
"Ancora non so, conosco una pensione vicino alla stazione, non accetta prenotazioni ma mi ha detto che ha posto. E lei che fa a Milano?"
"Lavoro per un'azienda che ha una sede a Milano."
"E' bello l'accento fiorentino!"
"Lo dicono in molti, io faccio il possibile per mascherarlo.."
Il mio telefono squilla, chiedo scusa e rispondo, la chiamata dura una decina di minuti, e si interrompe un paio di volte per le gallerie; quando chiudo mi volto e lei si è addormentata appoggiando la testa verso il finestrino. Mi alzo, prendo la mia giacca e la copro e mi risiedo.
Arriviamo a Milano.
"Signorina, siamo arrivati.. "
"Oddio,.. ho dormito !? e la bimba?"
"Tranquilla, tutto a posto, la aiuto con i bagagli."
La aiuto a scendere, la accompagno con i bagagli al taxi.
"Non vorrei sembrare invadente, ma se è d’accordo la accompagno al mio albergo, sono convinto che troveremo una camera per voi, ad un buon prezzo."
"La ringrazio, ma non posso spendere molto, preferisco una pensione."
"Insisto, penso a tutto io, abbiamo una convenzione grazie all'Azienda per cui lavoro".
Arriva il taxi, senza aspettare risposte passo le valige al tassista e la invito a salire.
Mentre siamo in taxi la bimba gioca con una bambola e lei si avvicina e senza dire niente prende la mia mano e la porta sulla sua gamba, io metto un po’ di forza nella presa e lei chiude gli occhi per un attimo, e non cambia espressione, continua a guardare la strada.
"Se lei è d’accordo dopo il tempo di un bagno potremmo andare a cena insieme, conosco un posto dove si mangia molto bene, sarei felice di offrire io."
"Accettiamo volentieri".
All'albergo sbrighiamo le generalità e poi ognuno nella sua camera. Faccio una doccia e mi cambio, e appena pronto la vado a chiamare.
"Siamo pronte.."
Esce, con lo stesso vestito rosso di prima, i capelli non ben asciutti lasciano intravedere un tatuaggio sul collo (non amo i tatuaggi ma a lei stava bene). La bimba è felice di questa cena; ci avviamo all'ascensore ..
"Oh no! ho dimenticato una cosa in camera! Sara, aspetta qui e non ti muovere, la mamma torna subito.."
Mi trascina per mano , apre la porta, mi tira dentro e mi bacia con forza. "Avevo voglia di questo bacio" mi dice "e ora a cena."
La cena al ristorante è un po’ imbarazzante, non sono abituato ad una bimba piccola a tavola, un po’ troppo confusione per i miei gusti.. sorrido. Sono una bella coppia. Il legame tra mamma e figlia è unico, e si vede.. Beviamo un po’ di vino, a lei piace e non ne fa parsimonia.
Finita la cena facciamo 2 passi, Sara ha sonno, la mamma la prende in braccio e mentre camminiamo si addormenta. Ci fermiamo su una panchina e chiamo un taxi.
Il viaggio di ritorno con la bimba che dorme li accanto e il tassista che sembra non sbirciare dallo specchietto, è molto eccitante. Lei si struscia molto, allarga le sue gambe e prende la mia mano conducendola tra le cosce; sempre con molta discrezione la mia mano sale fino al pube, senza mutandine , la sua testa cerca il mio collo. Si avvicina all'orecchio e mi sussurra "Fammi venire"
Sfioro il le sue labbra che si schiudono, il suo clitoride pulsa; la sfioro , la accarezzo, lei stringe le cosce e "So resistere a lungo se voglio, ma voglio venire, non smettere" La sua mano sinistra mi tocca, sono ovviamente eccitatissimo. La mia mano sa dove toccare e come muoversi, un dito scivola dentro e lei sussulta mi stringe forte a farmi male con la mano e poi si contrae, sento che viene in silenzio, .. pochi minuti ma di un eccitazione unica, un situazione strana e coinvolgente allo stesso tempo.
Arriviamo, scendiamo, saliamo in camera
"Dammi un quarto d'ora per sistemare Sara, ti aspetto qui."
Annuisco e chiudo la porta. La breve attesa è un’interminabile susseguirsi di domande e perplessità, non ero certo di fare la cosa giusta; una situazione estemporanea che sembrava esistere da sempre, e poi quella bambina lasciava in me un senso di rispetto strano, tutto era apparso in funzione di lei, e adesso poteva complicarsi.
Busso.
“ entra, la bimba dorme, scusa c’è un po’ di casino..”
Non pensavo che una persona riuscisse a creare tutto quel disordine in così poco tempo, c’erano abiti sul tavolino e la sedia, un asciugamano in terra sulla soglia del bagno nel quale sembrava essere esploso un ordigno; la vasca ancora piena di acqua, il phon attaccato e appoggiato sul lavandino, e Sara dormiva nel lettone in quell’unico angolo di ordine sacro. Forse era la sua vita, era così, l’ho pensata confusionaria, distratta, disordinata, educata ad una vita di espedienti, abbandonata e costretta cavarsela da sola, forte, impaurita, con la convinzione di dover essere più forte ancora per nascondere la paura.. concentrata a dedicare ogni goccia di “energia pulita” a quella piccola creatura alla quale voleva regalare quello che forse nessuno le aveva mai regalato.
Era così, prendere o lasciare in quel momento, entrare a far parte di quel turbine di sconquassata esistenza o uscirne con una scusa, chiudere la porta e sparire. Lei è avvolta da un accappatoio che si apre con naturalezza davanti a me mostrando le sue grazie..
“non sono bellissima ma faccio la mia figura no ? E poi guarda che bel culetto!”
“beh, direi meglio della Venere Callipigia..”
“Di chi ?!”
“Venere Callipigia, .. Callipigia .. Bel Sedere”
“Che lingua eh??”
“Greco..”
“Complicati sti greci..”
Sembrava ingenua ma non lo era, aveva “vissuto “ più di me e la vita l’aveva scolpita anche meglio di me, era forgiata per affrontare delusioni.
Mi siedo sul bordo vasca, lei mi si siede sulle cosce a gambe aperte con l’accappatoio che scivola a lato .
Mi bacia, non c’è dolcezza in quello che fa ma desiderio puro e basta.. non sono abituato ma va bene così.
Mi bacia e mi spoglia togliendomi la camicia, . poi mi togli scarpe e calze, mi alzo.. mi slaccia i pantaloni.. via. Poi gli slip, ci troviamo nudi..
Lei mi guarda e si inginocchia, mi prende con la mano e poi in bocca. Io sono duro , lo ero già da qualche minuto, la sua lingua è vorace e la sua bocca infinita, muove anche la mano con frenetica rapidità..
“Hai intenzione di farmi venire subito.. ?”
“Mi piace..”
Lei non smette, la situazione è eccitante, ogni tanto alza lo sguardo per vedere se sono soddisfatto.. Capisce perfettamente che sto per venire e accelera i movimenti battendo con la lingua proprio dove mi piace di più,.. non mi trattengo..
Mi tiene in bocca e non mi toglie nemmeno per un secondo, continuo a pulsare e lei ne gusta tutto il momento ad occhi chiusi.
“Mi piace vedere gli uomini che non resistono..”
La prendo per mano e la conduco fuori dal bagno, la faccio sedere sull’unica poltrona che c’è, è grande e lei quasi ci sparisce; mi inginocchio davanti.
Passo le mani aperte sotto le sue natiche la tiro leggermente avanti, una foltissima peluria nasconde tutto.
Passo una mano che tra i peli accarezza le grandi labbra, non è bagnata, allora mi avvicino con la bocca e la mia lingua delicatamente sfiora le grandi labbra che si schiudono e poi accarezza il clitoride. Con un dito entro piano mentre la lingua continua ad accarezzare il clitoride.. il dito medio della mano destra è dentro e tocca la parte più sensibile, si sente che quando sfioro in quel punto imprecisato lei impazzisce; intanto con il pollice della stessa mano le accarezzo le piccole labbra.. la lingua continua.
I suoi umori mi inondano, la lingua non smette mentre la mano sa benissimo come fare per contribuire al suo orgasmo.. I suoi respiri si affannano, mi stringe la testa , capisco che sta per venire e smetto. Mi tolgo, la osservo mentre si contorce a un passo dall’orgasmo, mi lancia un’occhiataccia.. trattiene il suo silenzio, dopo alcuni secondi mi inginocchio ancora e riprendo come prima.. E’ incontenibile adesso.. io mi diverto , e mi piace moltissimo. Lei forse più abituata a far godere che a godere si lascia andare incredula a tanta attenzione.
Tolgo il dito e tutto umido lo avvicino al suo culetto, mi appoggio, non dice niente e quindi con una live pressione entro.. le piace; non era la prima volta. I suoi respiri sono affannosi più di prima, la mia lingua continua a giocare col clitoride, mi chiede di non smettere e la accontento.. continuo sempre più velocemente ..
“si!”
Un “si” squarcia quel silenzio soffuso, una contrazione forte e lunga ed uno schizzo che giunge in bocca.. e poi altre contrazioni , sembra non finire mai, si contrae e riprende, ha il viso rosso . .è affaticata. Io sono nuovamente eccitato, vorrei che quella notte non finisse mai. .. Lei è sulla poltrona che mi guarda in silenzio, rilassata, un dito tra le labbra con un respiro un po’ forte che si sta calmando. Vorrei dire molte cose e farne ancora di più, vorrei immortalare quel momento o forse no.. Non so se è stato giusto, non so se esiste un giusto, .. ma è stato brevemente travolgente; non dico niente, mi alzo piano e mi vesto lentamente mentre la guardo. Il suo sguardo è in attesa, ha 2 occhi bellissimi.
Mi abbasso e le do un bacio sulle labbra, veloce e puro, mi alzo e in silenzio esco e chiudo piano la porta su quella parentesi insolita, strana, diversa. Cammino verso la mia camera, allontanandomi da una trasgressione mezza incompiuta , che rimane a domandarmi perché sono uscito da quella stanza e perché forse ci sono entrato.
In camera mi faccio una doccia e cerco di non pensare, ma non è facile, la tentazione di tornare è tanta ma a volte siamo complicati. Esco dalla doccia e mi butto sul letto, prendo il cellulare e scrivo : “Amore buonanotte, la cena con il capo tutto bene, sono stanco, ho fatto una doccia e vado a dormire, ci sentiamo domani. Mi manchi.” Spengo la luce.
“toc toc”
Hanno bussato !? .. si che hanno bussato. Faccio per alzarmi ..
“ma no che non hanno bussato.. “
E’ tardi, ed era giusto chiudere quella parentesi, anche solo perché sentivo di doverlo fare. Buonanotte.
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Luna
“ . . buon appetito allora..”
Finalmente ti ho qui davanti, quasi non mi sembra vero, e forse neanche a te. Tu non sai quante volte ho immaginato questo attimo, ti ho pensato proprio così meravigliosamente bella. Adoro i tuoi capelli neri che un leggero vento muove con delicatezza sulla tua schiena mentre cerchi pian piano di nascondere il tuo imbarazzo per un momento che da troppo tempo aspettavi.
Sei bella proprio perché il tuo timido sorriso abbassa lo sguardo verso la forchetta che gioca col cibo, mentre un mio complimento ti colora le guance; sei bella proprio perché sei sincera, si capisce quando una persona è sincera e non riesce a mascherare la minima emozione. Ci penserà un po’ di vino a sciogliere questo iniziale imbarazzo.
“ .. sei più bella di come potessi immaginare.. “
I tuoi neri occhi brillano al riflesso di quella candela che tremolante illumina questa strana atmosfera, quasi surreale, e sulle tue guance il color dell’emozione si è fatto da parte e Bacco ti prende per mano conducendoti lungo un bel racconto che mi appassiona, mi parli di te di cosa sogni, di cosa credi, .. di cosa cerchi. E’ sufficiente un mio sorriso a farti continuare, tu cerchi certezze e la mia presenza ti rassicura, e il tuo parlare mi incanta. Ti ascolterei per ore mentre la cena piano scorre e il tempo sembra essersi fermato mentre la luna sempre più alta brucia la cera delle candele, sempre più piccole.
“. Ti prego continua, mi piace ascoltarti..”
Il tuo narrare è come te, confusionario, salti da un argomento all’altro con la bramosia di un bimbo davanti ai regali di natale; come se non aspettassi altro che un interlocutore disposto ad ascoltarti, e allora cerchi di dire tutto, senza dimenticare niente, e parli , parli, … e sei sempre più bella.
“ comincia a fare fresco qui, spostiamoci all’interno..”
Ti alzi, Dio quanto vorrei immortalare questo momento, sei straordinaria; i capelli sulle spalle scoperte e la seta che scorre nera lungo i tuoi fianchi conducendo lo sguardo verso il basso, dove un piccolo tatuaggio attira l’attenzione verso due piedi ben curati. Il tuo incedere è attento; si vede che non sei abituata a tacchi così alti, e io ti adoro anche per questo.
Questa casa non è grande, forse nemmeno bella, ma da questa vetrata si può osservare il mondo.
“Parlami della luna, ti piace?”
Guardi fuori, la osservi lei si specchia nel tuo sguardo e tu ti lasci rapire dal mio abbraccio, le mie mani incrociate sui tuoi fianchi e la tua testa che si abbandona indietro sulla mia spalla; occhi chiusi.
Le mie labbra si appoggiano sul tuo collo e lanciano un brivido lungo la tua schiena. Le mie mani scivolano oltre la seta e risalendo scoprono lentamente le tue gambe color meraviglia, la tua testa si piega verso di me e le labbra si toccano.. un bacio che avevo sognato mille volte in un’attesa che ha reso questo momento indimenticabile, un bacio casto e lieve, pochi secondi destinati a diventare eternità.
So che la luna ti piace, è come te, semplice, immensa, romantica, forte nella sua timida prorompenza e .. unica.
Le mie mani si infilano dentro l’elastico delle tue mutandine e scorrono calde lungo i tuoi fianchi fino ad arricciarle poco più giù, a metà di quelle cosce lunghe e tornite. Salgo ancora ad accarezzare le tue gambe fino lì, dove il tuo desiderio si annida e si nasconde come un bimbo desideroso di farsi trovare.
La tua mano corre alta indietro ad avvinghiare il mio collo tirandolo a te mentre ti mordi le labbra e con l’altra mano ti appoggi con vigore al vetro.
Le mie dita ti sfiorano e ti bagnano con delicata fermezza mentre tu ti schiudi alla mia invadenza.
Le tue mani insieme le porti dietro la schiena a liberarmi di un’inutile impiccio tirando la cintura sul divano e slacciando i miei pantaloni che non aspettavano altro, per poi portarle al vetro entrambe, decise, aperte. Il tuo respiro si affanna soffiando eccitazione su quel vetro che si appanna mentre la luna ti guarda curiosa. Siamo liberi. Basta poco, un gesto, un accenno, un lieve movimento e ti sono dentro, la tua mano destra batte forte contro il vetro e la tua fronte vi si appoggia.
Il mio bacino si muove lento, sa che questo momento non deve finire, vuole incorniciare questo presente prima che il futuro lo renda ricordo; sei caldissima e .. viva. I tuoi capelli scivolano neri in avanti e si appoggiano al riflesso della luna al ritmo di quel mio incedere lento e delicato, ti sento, mi piace sentirti, realizzare che mi vuoi, che mi desideri, e che lo hai sempre fatto. Non può durare in eterno questo momento anche se vorrei, ma il desiderio è tanto e da troppo tempo tenuto li a covare. Il tuo respiro diventa affanno il tuo ventre si contrae piano e la tua schiena si inarca; sei deliziosamente bellissima.
Vorrei tenerti lì , in equilibrio tra inferno e paradiso tenendoti per mano ma forse non era questo il momento; hai troppa voglia di varcare la soglia, mi chiedi di non fermarmi, e io ti assecondo, il mio desiderio di accontentarti in tutto è irrefrenabile, e il mio muovermi continua accelerando il ritmo.
La tua mano sinistra mi cerca e mi stringe forte tirandomi a te, ti scappa un grido, io rallento, quasi esco, .. e poi rientro deciso a toglierti il fiato; ancora un grido, l’affanno ansima sempre più veloce, ti muovi in fretta ed io ti seguo, ci sei, ti aspetto; Esco ancora e poi rientro, il tuo respiro ha una pausa, ti contrai per un secondo che sembra non finire e poi esplodi.. Ti sento, ti avvolgo con il braccio sinistro a sorreggerti forte mentre la mano destra ti accarezza proprio lì dove altre piccole esplosioni di piacere volevano essere innescate, quasi piangi, vorrei rimanere lì una vita. La tua mano stringe la mia, vorresti toglierla da lì ma io rimango e tu mi stringi forte..
Sei proprio tu, così ti ho immaginato per tutto questo tempo, e così sei stata. Semplice, sincera, timida e vera; perché chi è sincero lo è sempre, anche quando dovrebbe sapersi mascherare, quando dovrebbe saper fingere per il proprio bene, quando dovrebbe difendersi e non ci riesce; e io ti ho immaginato proprio così, mentre tu hai saputo stupirmi ancora una volta, rivelandoti se possibile migliore di quanto avrei potuto ritrarre a parole descrivendo un sogno.. che era sogno, ma sonno non era..
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
La puttana di antonio
Salve a tutti, mi chiamo Manu e sono un ragazzo di 25 anni che vive in una ridente località marittima della toscana, da circa due anni ho scoperto di provare interesse, ma che dico interesse, una vera e propria attrazione per il voyerismo. Galeotto fu un viaggio in grecia dove un pomeriggio al ritorno da un'escursione mentre mi apprestavo a fare la doccia, sentii i gemiti della vicina di camera una bella ragazza del nord scopata divinamente dal suo ragazzo, quella soave melodia provocò un'implosione emozionale dentro di me difficile da spiegare, sentirla gemere mi aveva eccitato come non mai. Da allora andai alla ricerca di quella sensazione, volevo riprovarla a tutti i costi, volevo essere spettatore esterno in un groviglio di passione altrui, desideravo esserci senza partecipare quella melodia mi catturò come il coro delle sirene con ulisse, ma il tempo passava veloce senza aver nessun riscontro fattuale, m'iscrissi in un sito apposito per coppie con la speranza di concludere qualcosa o per lo meno andarci vicino, ma quella che sembrava una cosa di dificile realizzazione si stava dimostrando un'utopia. Lo so è retorico e banale dire che la vita quando meno te l'apetti (dico vita ma potrebbe essere dio o il fato o chi per esso, scegliete voi in base alla vostra vocazione spirituale) ti presenta delle sorprese incredibili, ed è quello che è capitato a me senza se e senza ma. da circa 10 anni vivo in un grazioso complesso di villettine a schiera, un posto davvero tranquillo, il mio vicino di casa si chiama Antonio un baldo 20enne con la passione per la musica, tant'è che spesso e volentieri suscita l'ira di mia madre poichè si mette a suonare la chitarra nel primo pomeriggio, il genere non è male ma il disturbo è inevitabile. Posso dire tranquillamente di averlo visto crescere tuttavia non ho mai avuto un vero rapporto confidenziale con lui solo due chiacchere scambiate via via, ma passsiamo all'antefatto: era la pasquetta del 2009 e dopo una stancante ma divertente giornata con i miei amici rincasai per le 18, dopo essermi fatto la doccia salii nella mia mansarda dove ho la mia camera, che confina esattamente con la camerina di Anto, sta di fatto che nel vestirmi fui d'improvviso catturato dai rumori provenienti dalla camerina di antonio che sembravano essere gemiti di piacere, in quel momento il sangue a iniziato a scorrere veloce dovevo capire se quello che stava succedendo era vero oppure una finzione magari dovuta ad un filmino porno visto sul pc, avvicino così l'orecchio al muro e il cigolio del letto non diede scampo, antonio stava fottendo come un'animale, miolto probabilmente approfittando dell'assenza dei suoi genitori che nelle festività vanno a trovare i parenti nel sud italia, iniziai a toccarmi con veemenza desiderando di poterlo spiare mentre montava quella che doveva essere la sua ragazza che di li a poco conosceròma andiamo per gradi. Da circa due anni lavor il venerdì notte in un discoclub frequentato perlopiù da ragazzetti di 18 fino ad un max di 25anni, essendo l'unica attrattiva in città per quella fascia d'età vi riversano praticamente gran parte dei giovani della mia città, tra i quali anto, che molto spesso col pretesto di salutarmi si scrocca pure un paio di bevute gratis, la serata della chiusura stagionale fu il pretesto per avere il suo contatto msn e per conoscere la sua ragazza, Alessandra una bella ragazzina di 19 anni carnagione scura labbra carnose occhi neri come i capelli alta circa un metro e sessanta e come la maggiorparte delle ragazzine aventi quell'età essenzialmente soda!. Non nego di aver provato un forte imbarazzo nel guardarla dato che era da quel bel corpicino che proveniva quel suono di piacere puro, nel frattempo antonio mi propose di andare a sentire una concerto che avrebbe fatto col suo gruppo tre giorni dopo in un pub della città, io accolsi l'invito con apparente entusiasmo e li dissi che sarei andato sicuramente anche se il sentiomento che aleggiava in me era di puro scetticismo dato che uno non conoscevo nessuno due non erano i rolling stones anzi... ma contro ogni aspettativa tre giorni dopo ero a vederlo suonare sinceramente non so perchè (anche se i più maliziosi adesso staranno sicuramente ridendo) ad accogliermi dato che vennì a concerto iniziato fu alessandra che con gentilezza mi presento le altre 4 persone che erano a vederlo suonare, tenendomi compagnia tutta la sera. Intanto l'estate avanzava e il caldo iniziava a farsi sentire, era il 2 giugno festa della Repubblica Italiana io decisi di rimanere a casa dato che di li a poco avrei dovuto sostenere un esame molto importante, mi ubicai in giardino dato che la giornata lo consentiva, intorno alle 17 vedo la macchinina di anto arrivare nel piazzale dentro c'era lui e la sua ragazza, però non vedo la macchina dei suoi genitori, nel frattempo li salutai e con un pretesto veramente assurdo li chiesi dove erano i suoi poichè dovevo parlare con suo padre, lui mi rispose che sarebbero tornati l'indomani dato che erano andati a far visita ad alcuni parenti in trentino, ecco li il cuore iniziò a battermi forte, poichè per il principio che se uno più uno fa due, di li a poco avrebbero scopato. Aspettai 10 min prima di salire in mansarda e quando lo feci, alessandra stava già godendo come una cagnetta in calore, io mi spogliai paraticamente nudo ed iniziai a toccarmi venni due volte, ma loro sembravano non voler smettere, dato che non potevo uccidermi di seghe decisi di distrarmi un'attimo accendendo msn, e chi c'era connesso in quel momento??? proprio lui Anto che evidentemente lo aveva lasciato acceso. Ecco devo dire che non resi conto di quello che feci di li a poco fu quasi istintivo fargli un trillo, anche se nell'imediatezza prevalse la sensazione di imbarazzo più estrema, ma detto in francese '' la ratio non governa sempre l'uccello'', sta di fatto che il silenzio piombò sulla camerina di anto, sentivo i colpi secchi sulla tastiera che stavano scrivendo il messaggio cn il quale mi diceva di essere occupato, non so perchè interruppe la scopata, forse era destino. con una sfacciataggine che ancora oggi non riesco a spiegarmi li risposi con sarcasmo dincendogli '' lo so che sei occupato maialino, non aver paura che si sente '' una risata accompagnò dall'altra stanza questa risposta ma il bello doveva ancora venire, dopo due min vedo formulare un messaggio appena lo lessi rimasi scioccato, '' vuoi vedermi scopare??'' non credevo ai miei occhi, in prima battuta credetti fosse uno scherzo ma quando dal'altra stanza sentii la sua voce che mi diceva '' allora manu vieni?'' non esitai a mettermi un paio di pantaloncini una amglietta e un paio di infradito, feci 2 metri suonai al campanello, anto era in mutande ad aprirmi ed era in evidente stato di eccitazione, che maiale, appena salito nella sua mansarda vedo alessandra che senza salutarmi mi guarda con uno sguardo timido misto ad eccitazione era sotto le lenzuola, antonio senza esistere un'attimo con delicatezza gliele sfila lasciandola così nuda, io di contro mi spoglio nudo e mi metto sulla sedia del pc, inizia a toccarmi e anhe antonio a scoparla, i gemiti diventarono grida e anto non li dette tregua, quell'esperienza durò poco poichè basto che anto dicesse ''ti piace essere guardata'' che ale ebbe subito un'rgasmo divino seguito da una mia sostanziosa eiaculzione, il dopo fu non poco imbarazzante ma devo dire che fummo bravi tutti e tre a prendere con leggerezza la situazione. il resto è storia ancora da scrivere, di rado mi vedo ancora con loro ale che inizialmente era timida adesso si eccita da morire vedermi mentre mi sego per lei mentre anto è sempre più un toro da monta, la storia al momento finisce quà non appena avrò nuove cose da raccontare non esiterò a scriverle, sono ben acetti commenti, spero vi piaccia, un grazie sincero a desiderya che mi ha dato questa opportunità ......................... let love rules manu
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14 years ago
admin, 75
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Con sara
Anche se di esperienze ne abbiamo avute poche questa è una di quelle che resterà per sempre nei nostri ricordi perversi. Era da tempo che Sara quella favolosa 25 enne mi faceva tirare il cazzo; e cosi un giorno mentre io e la Stefi scopavamo le dissi: e se con noi ci fosse anche Sara? la sua risposta fu: e perchè no ma solo con me. Fu cosi che cominciammo ogni volta che la vedevamo di aprire certi argomenti mentre io bombardandola di sms le facevo capire la mia fantasia. Fino a quando scoperte le carte c'organizzammo. Mi raggiunsero a casa dove arrapato come un toro le stavo aspettando; l'imbarazzo di Sara era tanto mentre la ns complicità di sguradi cercava di farla aprire. Sapevamo che se aveva accettato l'invito era pronta. E cosi mentre mi dedicai a spogliarla la Stefi mi fece uno di quei pompini dove il cazzo ti diventa durissimo... piano piano io scesi con la lingua sul fighino prima di Sara poi di Stefi fino a quando m'accorsi che erano pronte. Sara mi sali sopra cavalcandomi e fermandosi fino a venire e mentre andava in bagno a ricomporsi Stefi allo stesso modo inizio a cavalcarmi fino a farmi schizzare dentro di se. Esperienza forse poco spudorata come avremmo voluto ma indimenticabile. Chissà se Stefi mi servirà ancora una volta la fighetta di Sara. Stefi ti amo
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14 years ago
admin, 75
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Lettera ad una storia..
Mi piaci molto, lo sai.
Non appena visto il tuo viso, ho ritrovato un volto che mi induce al ricordo. Mi ricordi una donna. Hai la faccia di una storia mancata..no non t'offendere. Hai l'espressione di una donna che non ho avuto. E come puoi capire ,non averla, è stato un privilegio riservato a me . Una storia che somiglia alla favola della volpe e l'uva, tanto era acerba. C'è di bello che una storia mancata ...non hai avuto l'opportunità di rovinarla, ne restano solo bei momenti.
Lei era una bella ragazzetta al tempo...con gli occhi neri ed un sapor mediorientale..E c'è sempre una canzone che ha detto qualcosa prima di me!! Minuta, elegante nella sua quasi dimessa semplicità. Laureanda in lettere per passione, barista per utilitaristica necessità. Fuori dagli schemi diceva lei. Il giorno che, con fare da veggente, le dissi cosa leggeva, per chi votava, e la musica che ascoltava rimase a bocca aperta. Cazzo le dissi..ovvero, cazzo no..non lo dissi..ma cazzo, dicevo dentro di me...sembri uscita or ora dalla sezione di rifondazione comunista canticchiando Guccini. E' già difficile essere. Essere fuori da un clichè è quasi impossibile se ti vesti di lino, ti riempi di bracciali etnici e porti quelle grosse tracolle di juta. Per il resto era un amore. Volteggiava tra i tavoli di quel bar. Un bar di stampo parigino , un Deux Magots de noantri...dove artisti e letterati più o meno sfigati..sfigati quantunque..si radunavano a frotte. Non tanto perchè vi si tenessero anche mostre di pittura, quanto per ammirare lei. La leggiadra al naturale, la bella senza ostentazione. Lei non cercava ammiratori, e trovarne così tanti non le generava nè imbarazzo, nè superbia. Trattava tutti allo stesso modo, belli e brutti, alti e bassi, col sorriso sulle labbra ed un grrrrazie. E quella erre moscia, credimi, ha provocato più di un emozione. Forse anche qualche erezione...non la mia, che in lei vedevo più una donna da amare con costanza che non una femmina da scopare con impazienza...Me la sarei anche scopata, ma niente in lei mi rimandava echi di sesso sfrenato. Una sensualità mediata, da trovare piano piano nelle sue parole e nel segreto delle sue letture. Non feci mai nulla per piacerle particolarmente, vedevo che non era sensibile alla ruota del pavone ed azzardarsi in discorsi psicopedagogici era terreno friabile...con lingua ferma e tagliente l'ho vista affettare fior di galantuomini.
Mi sedevo in un angolo e leggevo ordinando tutti i giorni un cappuccino.
E quel cappuccino divenne un diario quotidiano, il messaggero di ogni suo turbamento. Cominciò con una schiuma più densa del solito..e nel frattempo avemmo dialoghi di registro medio ...Proseguì con l'aggiunta di cacao in polvere ..mentre le prestavo un cd dei Jamiroquai. Su Jobim e Keith Jarret ebbi la sensazione che volesse rendermi partecipe delle sue solitarie serate, quando mi chiese di ascoltarli e darle la mia opinione. Intanto al cacao in polvere sostituiva un cioccolato semiliquido ed aumentava la schiuma, informandomi delle sue tremende emicranie giornaliere.
Il gonfiarsi delle dimensioni del cappuccino andava di paripasso allo scontento dei suoi spasimanti. Non passava inosservata la cura che mi dedicava.
E quando un gallo le disse "lo voglio anch'io come il suo" , un secco "no così lo faccio solo per lui" provocò dei risentimenti, borbottii e sguardi ostili
Mai nulla di esplicito quindi, tutto sottinteso. A me pareva tale, fin quando una mattina mi diede un libro sgualcito. "Vinicio de Moraes ..trattalo come se avessi me tra le mani ..lo rivoglio". Era sottolineato ad ogni frase contenente un pensiero capace di farle sporcare una pagina ...e risalendo il corso dei suoi tratteggi capii. Capii che non c'era posto ne per Dio ne per gli uomini..che la sua volontà era severa col suo cuore , che ciò che voleva era ancora oscuro...ma era non ora e non qui..E che le sue quotidiane e violente emicranie non erano una malattia del corpo.
Glielo riportai la vigilia di Natale assieme ad una raccolta di Battiato che le regalai con un fiore.
La vidi armeggiare a lungo nel separè a fianco della macchina del caffè. Mi vennero le lacrime agli occhi mentre lei mi porse il suo di regalo. Una montagna di schiuma caffè e cacao.....e panna....e croccantini..e cioccolato fuso...in una coppa gigante che non ammetteva repliche tanto era eloquente!! Non ce ne sarebbero stati altri così...solo mio, tutto per me . Ma solo allora e solo li....da gustare lentamente, l'ultimo sorso chiudeva la gola in un tiepido addio.
All'inizio del nuovo anno se ne sarebbe andata....lontano, lontano.
Mi piaci molto lo sai...ma in fondo non è questo il motivo..!!
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14 years ago
admin, 75
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Galeotto ritardo
Aspettavo mio marito che uscisse dall’ufficio per andare a cinema. Eravamo d’accordo che alle diciotto mi sarei fatta trovare al bar nei pressi del suo ufficio per trascorrere una serata a cinema per poi finire con una cena al solito ristorantino che siamo soliti andare.
Ero seduta a sorseggiare un analcolico alla frutta a un divanetto in attesa di mio marito. Ero vestita da sera ma in versione frivola. Per l’occasione un tubino stretto e corto, calze scure e camicetta di seta con scollatura generosa. A lui piace che mi guardino, ma non certo a farmi toccare.
Erano trascorsi dieci minuti dall’appuntamento e cominciavo a monitorare l’orologio. Non posso non notare che intanto un bel tipo occupa posto nel divanetto di fronte a me. “Aspetterà qualcuno”, pensai tra me.
Mi squilla il cellulare. Era mio marito che mi avvertiva che purtroppo doveva tardare un’oretta. “Ed io cosa faccio”, risposi a mio marito. Lui mi disse di bere qualcosa e attendere.
Un po’ scocciata chiude la telefonata e il tipo di fronte mi si rivolse chiedendomi se fosse successo qualche problema e se poteva aiutarmi. No grazie risposi, aspetto un amico che ritarda, mentii senza sapere nemmeno il motivo. “Strana coincidenza”, mi disse il tipo che dopo seppi chiamarsi Paolo. Anche lui aspettava un collega che l’aveva avvertito che tardava. Si avvicinò chiedendomi se poteva farmi compagnia.
Certo, gli disse, siediti. Si sedette di fronte a me. Decisi di essere sfrontata, forse per dispetto a mio marito.
Età quaranta anni, elegante, moro. Un orologio di marca faceva ben vista sul suo polso. Chiamò il cameriere e ordinò una bottiglia di Pinot cardone, che non tardò ad arrivare insieme con tanti contornino.
Abbiamo amabilmente conversato, bevuto e mangiato. Lui era girato di spalle alla sala ed io di fronte a lui.
A un trattò lo guardai in viso e mi venne una voglia incredibile di baciarlo. Arrossii al solo pensiero e il mio sguardo dirottò tra le sue gambe. Un istinto mi guidava a curiosare tra le sue gambe. “Chissà come ce l’avrà” iniziai a pensare. E continuai a fissarlo. Lui se ne rese conto e divenne più audace. Cominciava a guardarmi tra le gambe. Immediatamente le divaricai per favorire la vista. Io guardavo lui e lui guardava me. Entrambi tra le gambe. Ero certa che entrambi pensavamo ormai la stessa cosa.
Non so cosa mi fosse successe. Persi completamente ogni inibizione e a un tratto gli dissi: “Tiralo fuori e segati!” Si guardò intorno per accertarsi che non ci fosse nessuno. Tirò fuori un affare da definirsi Un Signor Cazzo!! Inizio a masturbarsi facendo in modo che io lo guardassi bene. Era fiero del suo strumento. Sapeva che piaceva. Era bello e grosso. Duro e nodoso. Non resistetti ad allungare una mano per accarezzare la cappella mentre lui si segava. Era ruvida e bagnata. Mi bagnai la mano e la portai alla mia bocca.
Mi alzai, e gli dissi di seguirmi in toilette. Appena entrata arrivo lui e ci chiudemmo la porta alle spalle.
La voglia di prenderlo in bocca era immensa e iniziai a succhiarlo. Lo facevo arrivare alla gola e risalire. Colpo su colpo. Stava per godere ma lo strinsi forte e mi fermai. “Aspetta”, gli dissi lo voglio dentro. Mi girai e mi sistemai alla pecorina in attesa di sentirlo completamente tutto dentro. Ma mi sentii accarezzare con un dito l’ano e poi di colpo, e senza preavviso, mi inculò dicendomi “Troia sta buona che ti inculo”. Un dolore incredibile accompagnato da un piacere ancora più grande. Mi inculò di santa ragione sino a quando mi inondò lo sfintere di una quantità indescrivibile di sperma!
Ci siamo ricomposti e lui usci prima di me.
Quando entrai in sala, vidi Paolo che parlava con qualcuno coperto da lui. Stava spiegando che il ritardo gli aveva permesso di trovare una vecchia amica che non vedeva da qualche tempo. E che la sua amica (cioè io) si trovava casualmente in attesa di un suo amico che era in ritardo.
Ebbene, l’amico con cui Paolo parlava era mio marito!
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14 years ago
admin, 75
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Amor perduto
E’ vento.. è vento che silenziosamente copre tutto il resto. E’ vento che soffia forte quel rumore di aria e mare infranti sugli scogli.. E’ vento che strappa le bandiere e riempie di sabbia l’aria.. E’ vento che stende le nuvole sopra il vorticoso volo di gabbiani.. E’ vento che increspa il mare di schiuma .. E’ vento che allunga i tuoi capelli scoprendo il viso .. E’vento che ti racchiude abbracciando le ginocchia strette al petto a ripararsi.. E’vento.
Cosa osservi oltre il nulla di quel rombo forte, rumore dissonante di impetuosa forza che tutto scalfisce e nulla tange .. ? Cosa cerchi oltre il tuo sguardo fisso di interrogativo incanto ch’al vento chiede e ottiene tutto e il contrario di tutto .. ?
Vorrei essere io quel vento che in silenzioso assenso ascolta, capisce e abbraccia, vorrei capir che ho fatto per rendermi conto il perché di tanta fine. Son stato io quel mare un tempo, che di tanta immensità si fè guardare , son stato io quel punto immenso un tempo, ch’è stato onore del tuo sguardo ..
Ho visto in te l’ardore, lo sconfinato amore e l’ingenuo pudore offrirsi a me in tutta la loro semplicità, .. ho preso tutto senza capire niente di quanto il cuor tuo avesse da raccontare, parole , emozioni, grida..
Anima meravigliosa che di parlare chiede a chi ascoltar riesce; nessuna complicata trama ma solo emozioni e parole e sogni che nulla diventano se non condivisi. Sei tu quell’attimo di inebriante immenso amore che ho avuto grande e che ho perso immenso, che ho creduto aver per sempre e che per sempre ho disperso al vento..
E’ vento che ti ascolta, è vento che ti lascia gridar dal tuo silenzio, è vento che asciuga quella lacrima che il viso solca, è vento che schizza sale per guarir le tue ferite.. è vento. E' vento....e non più ... io.
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14 years ago
admin, 75
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Ristorante....
Racconto scritto da Tyzzy (T) e me (F)
(F) la mia macchina sfrecciava lungo la via. Stavo venendo da te. Avevo ritirato l mio smoking in lavanderia appena ero uscito dal lavoro. Guardai ancora il biglietto dell'invito a Teatro che mi era arivato, per due. Avevo subito pensato a te e appena mi era arrivato per le mani ti avevo telefonato. TU accettasti. Ti dissi loro in cui sarei arrivato. Ed ora ero lì, in macchina che stavo venendo da te. Arrivai sotto casa tua. Parcheggiai, e mi diressi a piedi davanti alla porta della tua villa. Con una mano suonai il citofono e con l'altra tenevao un mazzo di rose...
(T) ero agitata..non sapevo cosa mettermi, non sapevo come truccarmi...non sapevo niente..ero un cane in gabbia ed il mio letto era pieno dei miei vestiti messi alla rinfusa..le mie scarpe tappezzavano il pavimento della mia camera. Ero in un ritardo pazzesco e sapevo che tra qualche minuto saresti stato qui. Infatti dopo 5 minuti sentii chiaramente il campanello suonare...ripetesti tre volte l'operazione e risposi al citofono..Eri tu...e mi dissi se ero pronta..."putroppo no" risposi....
(F) Ti dissi che c'era tempo. Poi mi girai e andai verso la macchina ad aspettarti. Mi sedetti sl cofano e alzai lo sguardo. Vidi la tua ombra dietro la finestra che correva a destra e sinistra...
(T) mi tranquillizzai e mi fiondai in camera. Ero completamente nuda perchè non sapevo nemmeno cosa mettermi di biancheria intima. Aprii nuovamente il cassetto della biancheria e mi venne in mano un bellissimo completino nero in pizzo con perizoma...veramente mini che avevo messo pochissimo e solo in occasioni speciali. Lo indossai e mi stava veramente bene...il reggiseno in completo aveva dei brillantini qua e la..lo indossai e poi, come al solito nelle occasioni speciali presi un reggicalze sempre nero ed indossai anche delle calze nere molto velate
(F) il mio sguardo vagava intanto nell'aspettarti dall'orologo alla finestra. Poi vidi la tua ombra fermarsi e mi dissi che molto probabilmente, avevi trovato quello che cercavi. Ero ansiosi di vederti....
(T) trovai nel mio armadio un tubino nero corto, lo indossai...una collana di perle ed un decoltè tacco 15 nero con brillantini ovunque....così mi piacevo. Raccolsi i capelli. Mi truccai velocemente, ma veramente bene...mi piacevo.....ero pronta per la grande serata. SCESI
(F) vidi la luce della stanza spegnersi. Poi dopo un pò la porta si aprii e vidi la tua figura stagliarsi. Rimasi a bocca aperta. Il mio sguardo segui le tue forme. Poi ripresosomi, mi avvicinai a te e ti sporsi i fiori. TI dissi che eri stupenda e bellissima e un tenere bacio le mie labbra diedero alle tue labbra...
(T) eri stato molto carino e sentirmi così adulata ed ammirata sapevi che mi faceva un piacere pazzesco ed infatto arrossii e mi voltai per baciarti. Le nostre labbra si unirono con passione mentre la gente passava e ci osservava invidiosa
(F) TI accompagnai alla macchina. TI porsi il braccio e tu lo prendesti. Orgoglioso di avere una bellezza al mio fianco, ti aprii la porta della macchina. Il mio sguardo andò alle tue bellissime gambe velate. E notai che portavi le autoreggenti. Tu ti sistemasti ed io giari attorno alla macchina e mi sistemai al mio posto. Avviai il motore a partimmo verso il ristorante che avevo prenotato prima del teatro...
(T) il tacco 15 mi faceva alzare oltremodo le ginocchia e si notava la banda scura delle calze e non solo...si poteva vedere anche molto più su fino alle mutandine che erano inesistenti quanto erano mini. La cordicella del perizoma mi penetrava profondamente tra le labbra e scompariva fra di loro dando l'impressione di non averle nemmeno
(F) mentre guidavo il mio sguardo anadava sulle tue gambe. Mentre cambiavo le marce la mia mno sfiorava la tua gamba. Vedendo che non la spostavi, mi resi piu' audace e posai la mia mano sulla tua coscia velata. Piano piano iniziai ad accarezzartela. La tua mano andò sulla mia come un chiaro invito a proseguire...
(T) ti lasciai fare perchè quello era il preambolo del gioco di seduzione che avevo in serbo per te quella sera. Ricambiai lo sfioro con la mia mano incoraggiandoti così ad avvicinarti ed a salire con la mano nelle zone più alte della mia gamba
(F) la mia mano lentamente iniziò a salire. Raggiunse l'inizio del tuo vestito che si era lzato un pò, e notando che non facevi resitenza, continuai. Arrivai sulla tua pelle nuda, liscia come la seta. Iniziai a sentire nelle mie parti basse risvegliarsi qualcosa. TU apristi un pò di più le gambe ed io continuai il mio viaggio con la mia mano, quasi ad arrivare vicino al tuo intimo...
(T) a quel punto ti fermai prendentoti la mano e ti dissi...."che fai...ma per chi mi hai preso...!" Mi guardasti ed arretrasti meso appoggiando nuovamente la mano su cambio
(F) io sorrisi, perchè avevo capito che quello era un gioco. Sapevo che volevi tenermi sulle spine per eccitarmi. COntinuai a guidare, ogni tanto il mio sguardo tornava alle tue gambe. Arrivammo al ristorante. Parcheggiai la macchina. All'ingresso il ragazzo del posteggio ti aprii la porta nel momento che io scendevo dalla macchina. Vide la tua bellissima figura e ti ammirò. vidi i suoi occhi indugiare anche lui sulle tue gambe mentre ti preparavi a scendere....
(T) scendendo scoprii volontariamente le coscie ed aprii leggermente le gambe per farmi vedere sotto le gonne...il ragazzo rimase di sasso vedendo quella mossa e mi diede la mano per aiutarmi. Tu lo spostasti geloso e lui si fece da parte. C'era molta gente e quella sera ero veramente in forma
(F) TI diedi la mano e tu, con tutta la tua grazia, ti alzasti dalla macchina. Il tuo vestito lasciò intravedere il bordo delle autoreggenti. Il ragazzo rimase un pò interdetto, tu gli sorridesti e poi una volta alzata, ci incamminammo verso l'ingresso. TI feci passare davanti a me, così potei ammirare il tuo bellissimo fondoschiena...
(T) lo muovevo volutamente ondeggiandolo qua e la e quel movimento aveva attirato gli sguardi di tutti e questo mi eccitava veramente moltissimo. Mi accolse il proprietario che tutto ossequioso mi indicò il tavolo prenotato e mi indirizzai subito là. Attiravo gli sguardi di uomini, ma soprattutto di donne che mi squadravano le gambe, i seni, ma soprattutto il sedere
(F) Io ero dietro di te che seguivo i tuoi movimenti. VEdevo la clientela girare gli sguardi verso di te e ne fui contento, perchè ero orgoglioso della tua bellezza. Arrivammo al nostro tavolo, andai dietro di te e ti feci accomodare sulla sedia. TU mi ringraziasti, dall'alto potei ammirare il tuo magnifico decoltè. Poi mi avviai anch'io alla mia sedia e mi sedetti. Il cameriere arrivò, ci sorrise e ci sporse i menù. Io iniziai a sfoglarlo ma il mio sguardo era attratto dalla tua bellezza e ti dissi di scegliere quello che volevi....
(T) ostriche e champagne per iniziare, aragosta poi....! Una coppia dietro di te mi fissava insistentemente ed io incrociai i loro sguardi che ormai andavano sotto il tavolo sulle mie gambe. Guardandoli mi accarezzai il decoltè ed attirai subito i loro sguardi. Lui era sulla quarantina e lei poco meno...entrambe erano molto carini...specialmente lei...bionda, occhi verdi...veramente bella
(F) Vidi il tuo sguardo attratto verso qualcosa o qualcuno, e allora indirizzai anche il mio. VIdi la coppia e notai che lei ti guardava con insistenza. Il mio sguardo tornò su di te e ti sorrisi, ma tu eri attratta da lei.
(T) già ci intendevamo ed i nostri sguardi parlavano da soli. Lei un fisico stupendo, sportivo, abbronzata e curatissima, io fisico sportivo, abbronzata e curatissima. Entrambe portavamo circa una quarta di seno e pareva che ci parlassimo con gli occhi. Entrambe notammo i nostri movimenti sotto il tavolo e ci concentrammo per scoprire le nostre mire ed io le sue tendenze
(F) La bionda iniziò ad aprire le gambe inguaiate in un reggicalze. ERa molto elegante e molto bella. TI sorrise e vedendo che il tuo sguardo era calamitato sulle sue gambe, lentamente una sua mano andò ad accarezzarsi la coscia. Poi, sempre guardandoti negli occhi, con la lingua si umettò le labbra...
(T) l'uomo che Le era accanto si accorse della nostra intesa e Le fece uno sguardo scocciato che infastidì la ragazza a tal punto che stizzita gli diede uno sguardo di fuoco apostrofandolo duramente sottovoce. Io mi gustavo la scena alternando il mio sguardo sotto il tavolo tra le gambe della ragazza e ai suoi occhi meravigliosi. Speravo che tu non notassi questa scena, ma credo che non potevi evitare di notare il tutto, e cercai di ricompormi guardandoti con rinnovato interesse. La ragazza cercava nuovamente il mio interesse fissandomi e lanciandomi dei piccoli bacini appena accennati...non so cosa volesse, ma mi pareva parecchio eccitata
(F) io ero affascinato da quella situazione. Ad un certo punto la donna si alzò, si aggiustò la gonna che le era un pò salita e si avviò verso di noi. I vostri sguardi s iincrovciarono. Passò dietro di te e con la sua mano, mentre camminava, ti accarezzò le spalle. Poi si diresse verso i bagni, si fermò e con un gesto della mano, ti invitò da andare a lei. Dopodichè entrò...
(T) ti chiesi di permettermi un'attimo..."devo andare a rifarmi il trucco"...la cosa si stava facendo interessante ed ovviamente siccome la ragazza mi piaceva moltissimo, volevo vedere come andava avanti la cosa...Mi alzai e mi diressi verso il bagno dopo aver aspettato un minutino. Mi facesti un cenno di assenso dopo aver dato uno sguardo all'uomo che si stava innervosenso non poco per la cosa che stava accadendo con la sua donna...forse la conosceva troppo bene. Mi alzai e mi diressi verso il bagno con passo veloce...accennandoti un bacio
(F) ti sorrisi, avevo visto tutta la scena e immaginavo come poteva andare a finire. TI guardai avviarti verso i bagni. Come sempre ero affascinato dalla tua grazia e dalla tua bellezza. Arrivasti davanti ai bagni e poi ti vidi scomparire dentro....
(T) entrai piano nella toilette...era completamente vuota...almeno apparentemente. Mi avvicinai allo specchio enorme come se nulla fosse aspettando gli eventi perchè sapevo che sarebbe successo qualcosa. Dopo pochissimo mi sentii sfiorare le spalle da due mani fredde e questo mi diede un briido sulla pelle e mi spaventai un pochino. "Come ti chiami, bellissima" mi sentii dire..."Tiziana, e tu"..."Carmen". La voce era bassa e sospirosa...eccitante
(F) Lei era dietro di te. I vostri sguardi si incrociarono attraverso lo specchio. Poi Mentre tu la guardavi, Carmen con le sue mobide mani ti accarezzò le tue spalle nude e ti disse "Hai una pelle bella morbida...da baciare" e pos e le sue labbra sopra di essa. Intanto con l'altra mano aveva iniziato ad accarezzarti il collo dall'altra parte. Tu la osservavi dallo specchio...
(T) era molto giovane...i suoi lineamenti erano duri, ma era veramente splendida, intraprendente come piace a me. Sapeva il fatto suo e le sue mani era esperte, sapevano come e dove toccare una donna. I suoi baci sulle spalle era dolci come carezze ed ad ogni sfioramento era un sobbalzo di eccitazione. I brividi mi pervadevano la pelle completamente e non riuscivo a fermarmi...ero un tremito continuo...Carmen mi chiese...."ti piaccio? Lo sento"
(F) una sua mano scese sul tuo seno e con delicatezza te lo accarezzò da sopra il vestito. Intanto la sua bocca era passatta all'altra spalle mentre la sua mano ti stava accarezzando la guancia. Poi le si appoggiò con tutto il suo corpo contro la tua schiena e tu sentisti i suoi seni appoggiarsi dietro di te. Le sue dita della mano ora si erano avvicinate alle tue labbra e con uno di essi seguii il contorno, mentre l'altra piano piano ti soppesava i tuoi seni...
(T) le sue mani esperte mi davano un piacere profondo e percepivo sulle mie spalle il suo seno sodo, duro...i suoi capezzoli erano come due spine e non accennavano ad abbassare la loro eccitazione. Le sue mani indugiavano sui miei seni e nelle orecchie mi sentii dire.."hai due seni fantastici, naturali"...mi girai e La accarezzai sul viso prendendolo tra le mie mani....In quel mentre entrò una signora di una certa età che per un attimo ci guardò tra lo stupito e l'interessato. Ci fece un accenno di sorriso...era una signora che quando ero entrata aveva attirato la mia attenzione perchè nonostante l'età era ancora piacente e non mi staccava lo sguardo di dosso
(F) La signora vi disse, continuate pure e poi chiuse a chiave la porta e si posizionò in fondo a guardare. Intanto Carmen aveva preso anche lei il tuo viso con le mani e ti attirò a sè. Le vostre bocche si unirono in un bacio sensuale. I vostri corpi si avvicinarono e i vostri seni si toccarono. La signora osservava...
(T) eravamo appoggiate l'una all'altra ed i nostri corpi aderivano completamente...La sua scollatura era vertiginosa ed i suoi seni rifatti strabordavano da essa. le sue mani erano concentrate sul mio seno e questo mi piaceva tantissima. Eravamo incuranti della presenza della signora che si faceva il trucco allo specchio accanto e di tanto in tanto ci lanciava degli sguardi interessati
(F) La signora cercò una posizione tale da poter osservare bene tutti nostri movimenti. Il nostro bacio diventò profondo e le nostre lingue si attorciliarono profondamente. Feci scendere le mie mani sulla sua schiena fino ai glutei che erano duri, sodi e ben fatti.
(F) le mani di carmen andarono sulle tue spalline e lentamente ti scoprii il seno. La sua bocca avida si avvicinò ai tuoi seni e tu sentisti il suo bacio sui tuoi seni. La signora nel mentre si era fermata ed ora si era girata completamente verso di voi. Dal suo abito si intravedevano i suoi capezzoli che si stavano eccitando. Mentre carmen con la sua bocca era ui tuoi seni, le sue mani avevano inizato ad accarezzarti i tuoi finachi...
(T)Ero eccitatissima dalla situazione surreale...se entrava qualcun'altro era veramente un casino. Carmen mi aveva denudata a metà ed io ero rigida come un palo davanti a lei. La signora, che avrà avuto una sessantina d'anni penso non credesse ai suoi occhi vivendo la sensazione. Carmen incominciò a palparmi il seno con veemenza ed io ricambiai sui suoi. Con uno strattone mi indirizzò verso il bagno dei portatori di handicap che era più pulito e grande. Aprì la porta e mi strattonò all'interno. La signora incredibilmente entrò con noi e chiuse la porta a chiave dietro di se....
(F) Carmen come se fosse una gatta in calore ti spogliò e ti levò anche il vestito. Ormai eri nuda davanti a lei in tutto il tuo splendore. La bocca di tornò subito ai tuoi seni eccitati, mentre la signora, da dieto di te, aveva iniziato ad accarezzarti il tuo sedere e a baciarti dietro il collo. Poi Carman ti lasciò alle mani di lei e la signora posò le sue mani da dietro sui tuoi seni ed iniziò a palparti e a strusciarsi dietro di te. Carmen lentamente guardandoti negli occhi iniziò a spogliarsi....
(T)la signora era veramnte esperta e sapeva dove toccarmi per stimolare la mia eccitazione. Sentivo i suoi seni indurito sulla mia schiana e le sue mani impastavano abbastanza duramente i miei seni. Ero solo in perizoma, calze autoreggenti e tacchi. La situazione era veramente eccitante. Carmen si mostrò quasi completamente nuda davanti a noi due; la signora per un attimo si fermò ed ammirò Carmen in tutto il suo splendore. La ammirammo dall'alto in basso. Aveva ancora il perizoma e notai una sospetta protuberanza all'interno dello stesso, ma non mi spaventai e mi abbandonai nella braccia della sconosciuta
(F) Carmen si avvicinò a voi due. Mise le sue mani sul tuo viso e avvvicinò le sue labbra alle tue. Lascivamente vi baciaste, le vostre lingue si intrecciarono. Poi le sue mani andarono sulle tue spalle e piano piano ti spinse verso il basso. Tu ti mettesti in ginocchio e le tue mani andarono sul suo sedere. Lo accarezzasti, mentre la signora e carrmen si baciavano. Vedevi che c'era una protuberanza nei suoi slip. Allora per vedere cos c'era, li tirasti giu' e un membro maschile apparve in quel corpo femminile...
(T) rimasi di pietra...non me l'aspettavo, non mi era mai successo, era un Trans, un bellissimo Trans niente da dire...potrei confessare che era anche un mio sogno proibito farlo con un Trans e ora lo avevo davanti...Carmen era di fronte a me orgogliosa del suo piccolo membro tra le mutande...non si tirava indietro ed incrociammo i nostri sguardi...mi accennò un sorriso di complicità e proseguii ad abbassarbgli le mutandine fino alle ginocchia. Anche la signora guardando Carmen stupita, emise un gridolino di sorpresa
(F)La signora guardò quella bellissima trans. Si umettò le labbra e poi anche lei si pogliò. Aveva un fisico ancora abbastanza tonico nonostante l'età. Era senza reggiseno e portava delle calze con le reggicalze, e senza mutandine. Si inginocchiò di fianco a te davanti alla trans e vi guardaste negli occhi. Carmen mise le mani sulle vostre teste e vi avvicinò un pò di più al suo membro....
(T) era in erezione completa, ma era veramente piccolo...ritto, parallelo al suo ventre si ergeva per poco più di una decina di centimetri. Era completamente depilato e la punta esplodeva in un glande rossastro a punta. Le sue palle era grosse, gonfie, ma ben proporzionate con il suo membro...erano già alte sintomo di forte eccitazione. La signora per prima lo avvicinoò alle sue labbra e lo fece completamente sparire tra di esse per poi farlo uscire completamente bagnato dalla sua saliva. A quel punto lo leccai anch'io con la mia lingua per tutta la sua lunghezza
(F) Carmen iniziò a gemere grazie alle attenzioni delle vostre lingue. Mentre tu gli leccavi il membro, la signora gli leccava le palle e poi vi davate il cambio. Ogni tanto la signora avvicinava le sue labbra alle tue e vi scambiavate il sapore di quel membro. Poi la signora si mise dietro alla trans e con la sua bocca iniziò a leccargli dietro. Accarezzò con le sue dita l'ano e una volta che era ben llubrificato dalla sua saliva, iniziò a penetrarla con un dito. Il suo memmbro divvenne un pò + duro all'interno della tua bocca...
(T) lo ingoiai più profindamente e Carmen incominciò a muoversi avanti ed indietro dentro la mia bocca simulando una penetrazione. I suoi movimenti si facevano sempre più veloci segno che la signora, da dietro, stava facendo un buon lavoro. Il suo liquido caldo si aggiungeva alla mia abbondante saliva intorno al suo piccolo membro duro. Notai che Carmen aveva preso tra le sue mani i suoi glutei e li aveva aperti per bene per agevolare il lavoro di mano e di lingua della sconosciuta
(f) La signora continuava a darle piacere con le sue dita, ora erano arrivate a due ed entravano dentro senza difficoltà, segno che non era la prima volta. Poi Carmen si fermò, fece uscire il suo membro dalla tua bocca. Ti prese una mano e ti fece alzare. Vi guardaste negli occhi e vi scambiaste un bacio. Anche la signora si era fermata. Andò verso la borsetta che aveva lasciato sul lavello e da dentro prese un dildo argentato. La trans ti fece girare e ti fece appoggiare al lavello. Poi da dietro si avvicinò con il suo membro al tuo fiore bagnato e lentamente iniziòa penetrarti da dietro, mentre la signora iniziò a penetrare il trans con il dildo....
(T) era un momento che avevo sognato da moltissimo tempo. Il suo piccolo membro entrò senza difficoltà nella mia vagina ormai bagnatissima. Non lo sentivo molto vista la sua dimensione ridotta, ma mi eccitava l'idea di essere penetrata da una Trans così bella. La sconosciuta aveva iniziato a penetrare Carmen da dietro allargando per bene il suo ano ed aveva acceso il vibratore provocando un rumore abbastanza forte nel bagno. i colpi di reni di Carmen, non avevano nulla da invidiare a quelli che un uomo può dare e ciò mi faceva impazzire
(F) nel bagno orami risuonavano gemiti ed un odore di sesso pervadeva l'aria. La signora ora mentre stava scopando il trans si inginocchiò e niniziò a leccare sia te che il membro di lei, impreganto dei tuoi umori. Sentivi la sua lingua sul tuo clito e stavi provando sensazioni incredibili. Intanto il transo continuava a scoparti e a stuzzicarti i capezzoli....
(F) era una situazione veramente incredibile e che mai avrei pensato che avrei vissuto...in un bagno con una sconosciuta ed un trans che mi scopava. Ero esausta e le mie ginocchia mi si piegarono. Crollai a terra tenendo ancora alto il mio sedere per non far perdere il ritmo a Carmen.
(F) Carmen continauva a scoparti mentre eri inginocchiata. La signora si alzò, si avvicinò anche a lei a tutti e due. TI lecco il tuo secondo fiore e poi con lentezza, prese il dildo dall'ano di carmen e lo posizionò nel tuo, ed iniziò a penetrarti.....
(T) non volevo crederci ero posseduta da due assatanate...magari da Carmen potevo aspettarmelo, ma dalla sconosciuta di una certa età, magari sposata con figli...proprio no. Ma rimasi al gioco perchè la cosa mi piaceva moltissimo. Il membro di Carmen entrava ed usciva dalla mia vagina con una facilità estrema ed anche il vibratore della signora ormai quasi scompariva dentro il mio ano. L'entrata e l'uscita dei due oggetti mi riempiva completamente e sapevo che presto sarei venuta davanti a loro. Carmen ansimava, la sconosciuta emetteva strani mugolii. Il mio liquido di lubrificazione scendeva piano lungo le mie cosce ed era caldo. La signora mentre mi penetrava con l'oggetto aveva preso a massaggiarmi uno dei miei seni che penzolava sotto di me. Stavo male dal piacere...
(F) la trans non ce la fece più. Sentiva il suo piacere arrivare. Allora si fermò. SI alzò in piedi ti fece mettere in ginocchio e anche la signora si mise. Carmen iniziò a masturbarsi davanti alle vostre bocche affamate e...
non credevo ai miei occhi avevo davanti il membro di un Trans che stava per eruttare la sua lava bianca e così fu...per un attimo Carmen rallentò fino a fermarsi il movimento della sua mano sul suo membro, piegò le ginocchia, trattenne il respiro ed un fiotto del suo liquido mi raggiunse l'occhio scivolando piano verso la mia bocca...subito dopo ne uscì un'altro che entrò completamente nella bocca aperta della signora che lo inghiottì immediatamente e voracemente. I successivi mi scesero sul seno ed a quel punto presi in bocca il membro di Carmen per bere fino all'ultima goccia il suo umore sotto gli occhi della sconosciuta...
(F) il trans continuò ad eruttare il suo piacere. TU e la signora vi alternavate a ripulirlo. Poi quando ebbe finito, vi staccaste dal suo membro e tu e la signora vi scambiaste un bacio con le vostre lingue che sapevano del suo umore.La trans si inginocchiò anche lei e con la sua lingua, mentre tu scambiavi il bacio lascivo con la signora, iniziò a ripulirti i tuoi seni...
(T) era stato meraviglioso...mai provato nulla di simile. La signora sapeva baciare benissimo e me lo dimostrò a lungo baciandomi profondamente ma senza alcuna volgarità. Mi continuava a dire che ero bellissima ed io ne ero veramente lusingata
(F) Anche la trans ti disse che era stato bellissimo. Ma aveva notato che la signora non aveva goduto. Allora ti guardò e con un cenno d'intesa, sdraiaste la signora. Lei capii e aprì le gambe. E llora tu con Carmen avvicinaste le vostre bocche al suo fiore bagnato per darle piacere...
la signora non credeva ai suoi occhi...allargò le gambe più che poteva...il suo fisico denotava il passaggio egli anni, la sua pelle non era più tonica ed era un pò sovrappeso...la sua vagina era completamente glabra non tanto perchè si depilasse, ma a causa dell'età. Contestualmente all'allargamento delle gambe e senza alcun aiuto da parte delle sue dita si aprì alla nostra vista la sua vagina molto grande e rossa tra le labbra. Un liquido translucido e molto vischioso colava abbondantemente dal suo sesso prova probabilmente di un orgasmo che aveva provato in silenzio durante il nostro gioco precedente
(F) le vostre lingue dettero piacere alla signora. Le sue mani andarono sulle vostre teste ed i suoi gemiti si sentivano per tutto il bagno. Vi disse di continuare perchè stava per venire...
(T) era imbarazzante perchè se fosse entrato qualcuno ci avrebbe sentito. La signora spingeva i nostri visi dentro la sua vagina ed i suoi liquidi ci bagnavano completamente la faccia. Le nostre lingue si muovevano vorticosamente dentro di lei e spesso si toccavano. I suoi odori erano eccitanti e ci spronavano a fare tutto più infretta. Aveva alzato le sue gambe allargandole al massimo ed i suoi gemiti erano ormai diventati degli urletti continui.....ebbe una contrazione fortissima e sentimmo uscire del liquido che leccammo voracemente..
(F) e con un urlo liberatorio la signora godette grazie alle vostre bocche. Il suo miele proruppe dal suo fiore e vi innondò le vostre bocche. Il suo respiro si affievolì e vi disse che non aveva mai goduto così tanto. Tu e Carmen vi guardaste e vi baciaste scambiandovi quel meraviglioso miele che ogni donna ha quando gode...
(T) ci aveva riempito ne vero senso della parola...forse nella sua vita sessuale era abituata a finirla così, ma mi piacque moltissimo perchè si vedeva che il suo piacere aveva raggiunto limiti elevatissimi e noi ne eravamo state le artefici. Le sue gambe crollarono letteralmente a terra vicino a noi ed esausta e nuda la signora si avvicunò alla borsetta e prese il suo portafoglio e ci ricompensò con 500 euro a testa chiedendoci però prima i recapiti telefonici perchè avrebbe desiderato continuare questo gioco con entrambe
(F) VI rialzaste. Poi ognuna prese i propri abiti ed insieme vi rivestiste. Una ad una usciste dal bagno dei disabili. Non c'era nessuno e la zona era libera. Vi poneste ciascuna davanti ad un lavandino e allo specchio. Vi rifaceste il trucco. E poi vi scambiaste ancora un bacio a tre con la promessa di rivedervi. Usciste una per volta dal bagno. Io vi osservai, tu mi sorridesti ed io capii che era successo qualcosa. TI avviciniasti a me, poi lentamente le tue labbra si posero sulle mie e dopo un bacio a fior di labbra, il nostro bacio divenne appassionato e sentii nella tua bocca il sapore del trans e della signora, e capii che qualcosa di trasgressivo era successo nei bagni...
(T) Il mio sguardo incrociò ancora quello di Carmen che aveva fatto altrettanto con il suo compagno...Notai che lei sussurrò qualcosa al suo orecchio indicandomi. Lui si voltò verso di me e si alzarono entrambe venendo verso di noi. Ci chiesero se disturbavano e se potevano sedersi...noi li facemmo sedere, ma questa è un'altra storia...
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14 years ago
admin, 75
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Linea rossa
Trasgressione, il tuo terreno fragile su cui poggi passi incerti che al tuo brivido regalano linfa rendendoti da essa dipendente.. Tu che al tuo recinto mostri forza e che con esso ti ripari nascondendo il tuo reale, convincendoti che osare si possa, ma non sia giusto. Quella sottile linea rossa che segna il limite tra il giusto e il trasgressivo ognuno la traccia da solo, confinando le proprie certezze entro le quali vivere la propria normale esistenza.. Nel buio della tua silenziosa solitudine, sospinta dal soffio del piacere ti spingi sovente verso quella linea e desideri respirare aldilà per inebriarti di proibita trasgressione. Eccolo il gusto del piacere, .. definire cosa sia “proibito” per poterlo cercare sapendo di trasgredire, .. rompere una regola morale trovandone immotivata giustificazione, vivere emozioni che tu stessa non ti concedi. La tua sottile linea rossa delimita il virtuale e lascia fuori cose che ad occhi chiusi desideri e immagini in un delicato fruscio di lenzuola scostate da una mano che curiosa si insinua tra le tue gambe, .. solo al buio del tuo sognare passi oltre quella linea e ti sembra di volare.
Io sono qui, a combattere con la mia linea rossa che altro non è che qualche metro più avanti della tua.. quanto basta per dovermi voltare per guardarti. Abbiamo necessità di trasgredire, di sentirci oltre le regole, di sentirci una volta almeno oltre quella linea del pudore.. per questo sentiamo quel brivido di vertigine quando ci avviciniamo al nostro definito recinto; le gambe formicolano, la schiena vibra,. .. le braccia si aprono, gli occhi si chiudono, .. i polmoni si gonfiano di aria nuova e respiriamo i nostri sogni fatti di desideri inespressi.
Ho rispetto della tua linea rossa, .. che poco senso ha spostare, perché il brivido al confine è sempre piacevole emozione; ma se tu cercherai oltre un passo incerto un brivido nuovo, saprò il mio braccio tendere al tuo cospetto…
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14 years ago
admin, 75
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Come inizia l\'avventura cuckold
La sfida parte I°
Elena è sempre stata caparbia al punto di essere cocciuta e assai esibizionista solo in estate diventava un camaleonte ma mai aveva osato spingersi fin al fatidico passo della sfida, si tra noi, si fantasticava la presenza di un lui o di una lei come sarebbe stato emozionante e focoso e al tempo trasgressivo ma mai messo in pratica vuoi per mancanza di tempo vuoi in quanto sicuramente non era ancora maturata l'idea in noi di un terzo nel ns letto.
Da poco a Milano per ragioni di lavoro eveva trovato un clima lavorativo assai ostile tanto che dopo un mese di lavoro aveva già paventato l'idea di lasciar perdere tutto e di tornare a casa, ma proprio in questo momento mi sovviene l'idea di farla incontrare con un mio vecchio amico di Università senza doppi fini per il solo motivo di superare le prime difficoltà incontrate.
Il mio vecchio amico Marco con cui avevamo condiviso e diviso tutto al tempo universitario era un ragazzo alto capelli castani fisico muscoloso e molto simpatico oltretutto, ben presentabile e la maggior dote che all'epoca ricordo era un grande latin lover un dongiovanni un playboys ma siccome erano passati diversi anni e oggi anche lui sposato con una bellissima donna.
Ma vi posso assicurare che all'inizio il mio solo scopo era quello di far conoscere ad Elena nuove amicizie anche perchè ero lontano io dalla filosofia del cuckold e per me era impensabile che la mia donna potesse lasciarsi andare con un perfetto sconosciuto fin da subito.
L'idea di conoscere nuove persone e la compagnia di Marco con i suoi amici fu subito accettata da Elena tanto che in pochissimi giorni riusci ad organizzare un incontro con Marco per fargli conoscere.
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2
14 years ago
admin, 75
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Un giorno come tanti....(seconda parte)
Già ansimanti arrivammo in una specie di grotta e ci sedemmo rannicchiati uno affianco all'altro.Silenziosi e timidi guardavamo le onde del mare che voluttuosamente si stagliavano contro le rocce
improvvisamente, con mio grande stupore, sentii una mano calda sfiorare il mio seno, coperto solo da una quasi impercettibile maglietta che avevo addosso quel 5 MAGGIO...sentii le sue labbra che cercavano le mie e mentre il cuore batteva arrivandomi in gola, sentivo un calore invadermi nel corpo e nell'anima....
le mie labbra turgide diventavano sempre più scivolose come sempre più scivoloso diventava il mio , finora ,segreto più intimo e le sue mani, che prima mi accarezzavano delicatamente, cominciarono a diventare sempre più avide del mio corpo...insaziabili di quel mondo, nuovo anche a lui...
attimi pieni di emozioni intense dove il rumore del nostro respiro affannoso sovrastava quello del mare così impetuoso che si inalzava sbattendo con forza sugli scogli, pieni di quella schiuma bianca, quasi a voler sfidare l'impeto che in quel momento ci univa....
le mie mani fredde, di paura nuova, scivolarono nei suoi jeans e al tocco del suo membro duro come le rocce che ci circondavano sentii pervadermi di un calore nuovo, intenso che irradiava il mio corpo come cento soli concentrati sul mio essere....
ormai avvinghiati...quasi fossimo fusi in un solo corpo....eravamo persi in un sogno...io ero lui e lui era me...avanti e indietro, come quelle onde, sentivo il suo membro sbattere sulle mie pareti bagnate e quasi schiumose come quelle rocce....sempre più intensamente, sempre più voluttuosamente....
al suo esplodere sentii un liquido caldo e denso che mi portò in un piacere ancor più grande di tutto quello provato fin ora e scoppiai anche io, insieme a lui, in qell'enfasi, a me nuova, sorprendente e estasiante di vera goduria,mentre sentivo quel liquido colare sulla mia pelle....
lentamente i respiri divennero più regolari e cominciai a prendere coscienza di quelo che era accaduto in quel giorno iniziato come tanti......................................................
la vostra francy
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1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Un giorno come tanti.....(prima parte)
Era un giorno come tanti iniziato col solito....dai alzati,è tardi devi andare a scuola, forza...le lenzuola che si sollevano dal mio corpo, accaldato dal sonno notturno...il risveglio...uno schiaffo che ti riporta nella realtà.
Sembrava scorrere tutto come sempre, i miei libri, il mio vestire frenetico con le prime cose capitate per le mani, e via inizia una nuova giornata...
'd un tratto mi suona il cellulare...un numero nuovo...ci penso un attimo...ma rispondo...
-si...
-ciao sono Mimmo...
un flash...si lui Mimmo...il mio colpo di fulmine...il ragazzo per cui ogni mattina apparivo bella e sensuale come una donna vissuta...nel mio corpo da quattordicenne, col seno acerbo e le labbra turgide coperte da un velo di lucido trasparente...
-volevo chiederti...
atti interminabili di silenzio...il cuore sembrava uscire dal petto..quei secondi parevano ore..
-si...ecco...volevo chiederti se ti va di venire con me...ho scoperto un posto bellissimo....vicino la scogliera...
e senza pensarci le parole scivolarono dalla mia bocca...
-si, dammi due secondi,arrivo subito...
chiusi la chiamata e in un lampo ero già per strada, di fronte a lui...al solo incrociare il suo sguardo mi scorreva un brivido per tutto il corpo...ne ero innamorata...persa...cotta...
non una parola per totto il tempo...camminavamo mano nela mano, proseguendo per un viottolo che ci portò verso la scogliera...già ansimanti arrivammo in una specie di grotta e ci sedemmo rannicchiati uno affianco all'altro.
(continua)
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14 years ago
admin, 75
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Quella volta che...
Ospitammo a casa nostra un amica di familia, una bella trentacinquenne, mora magra, fisico perfetto.
La sera prima di andar a letto, si chiudeva nel bagno per prepararsi per la notte ed io la spiavo dal buco della serratura, il suo tanga conteneva a fatica l immensa peluria della sua fica, e mentre si cambiava l assorbente io continuavo a guardarla dal buco della serratura. Quando usci dal bagno mi vide molto eccitato e mi disse che aveva un immensa voglia di scoparmi, ma che non era possibile, fini per portarmi nella sua camera, mi abbasso i pantaloni e mi prese in bocca fino a farlo diventare bello grosso, non ci volle molto, visto che la sua bocca era davvero esperta. Mentre le toccavo i seni cercai di allargarmi un po di strada tra i suoi peli ma lei non volle e mi disse che avrebbe voluto succhiarmelo tutto fino a farmi venire, e fu cosi, la riempii tanto che la sua bocca a fatica conteneva il mio liquido che scivolo sui seni, aiutai a asciugarla per lasciarla andare a dormire. Fu proprio una splendida notte quella.
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14 years ago
machos40,
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Il mio capo
Ero in auto con il mio capo e stavamo rientrando a casa dopo una lunga riunione d'affari. Nonostante fosse gennaio c'era un sole meraviglioso ed io avevo indossato un delizioso tailler che mi scopriva le lunghe gambe ed il mio generoso decolletè. Mentre il mio capo parlava di lavoro io cominciai a fissarlo e ad avvertire una strana pulsazione tra le gambe. Avevo sempre desiderato scopare quell'uomo molto più grande di me, sposato da anni, sempre serio e professionale, moralista e perbenista. Sentivo i capezzoli inturgidirsi e premere contro la camicia di cotone e, quasi d'istinto, cominciai a giocherellarci. Il mio capo fece finta di nulla ma si zittì all'improvviso. Fissava la strada con quei meravigliosi occhi verdi e non mi degnava di uno sguardo. Così allargai piano le gambe e tirai su la gonna fino a lasciar intravedere il pizzo delle mie autoreggenti. Feci scorrere lentamente la mia mano lungo la mia coscia fino a scostare gli slip e, con movimenti delicati, cominciai ad accarezzarmi continuando a fissarlo. Lui continuava a resistermi ma era evidentemente agitato, si mordeva le labbra e cominciava a respirare affannosamente. Mi sfilai le mutandine, ormai tutte bagnate, e le appesi allo specchietto retrovisore. Non mi toccò, non mi guardò ma al primo incrocio sterzò bruscamente ed imboccò una stradina di campagna. Spense il motore, uscì dall'auto, aprì il mio sportello e senza dire una parola mi afferrò per i capelli e spinse la mia testa contro il suo cazzo, riempiendomi tutta la bocca. Lo succhiai con voracità sino a sentire le labbra gonfie e bollenti. Poi mi tirò su con forza, mi voltò, mi spinse e mi piegò contro un albero, sollevandomi la gonna e facendomi sentire il calore del suo cazzo tra le natiche. Mi disse: "E' questo che vuoi, non è vero? Muori dalla voglia, troia? Eccoti accontentata!". Mi penetrò così profondamente da bloccarmi il respiro. Con una mano mi afferrò un seno e con l'altra continuò a tirarmi per i capelli. Lo sentivo sino in fondo e le sue spinte decise mi fecero provare uno, due, tre forti orgasmi a ripetizione. Poi sentii la sua grossa cappella premere per farsi strada nel mio culo e presto mi sfondò. Mi spingeva con forza ed io ansimavo per il dolore ed il piacere fusi in un'unica forte sensazione. Adesso ero in balia del suo desiderio, adesso era lui che conduceva il gioco e si riappropriava del suo ruolo di "capo". Mi fotteva con ritmi decisi e rapidi ed io godevo come una porca....sempre più forte.....sempre più profondamente sino a sentire la sua cappella pulsare dentro di me e poi.....il fiotto caldo della sua sborra nel mio culo. Avevo vinto la mia sfida. Quell'uomo era stato MIO!
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14 years ago
Madame1Bovary,
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Emma
Emma mi investì con la sua piena...Tra noi furono subito fiumi di parole, senza voce, scritte a quattro mani con inchiostro nero come il mistero, rosso di desiderio. Gli stessi colori della pagina amica in cui confluivano. Mano a mano la nostra corrispondenza divenne spasmodica. Io anticipavo le sue parole , lei imparò a rubarmi i pensieri..Ed io non potei pensare che a lei: alla sua spavalda e sensuale ironia, alle sue domande inconsuete, alla risata impertinente che me la rendeva paurosamente desiderabile.
Bellissima, di una bellezza infantile e peccaminosa.
Ci vedemmo alla festa nella villa in collina. La riconobbi subito. I capelli neri raccolti in uno chignon, il tubino nero ed un sottile filo di perle mi rimandarono l'immagine di un' Audrey Hepburn rediviva.
Avvicinandomi tentai un ciao, strozzato e senza ricevuta di ritorno. Un sorriso le illuminò il viso mentre in silenzio mi prendeva la mano e mi trascinava nell'oscurità oltre la folla senza volto dei presenti...una parola avrebbe solo sottratto.
Ci abbracciamo , respirando la stessa aria, con la furia di chi ha consumato il tempo nell'attesa. Le presi i capelli, tirandole decisamente indietro la testa mentre la mano e la bocca cercavano il suo collo ed il seno, piccolo e sodo, venato di blu come marmo pregiato. Ne feci bocconi ingordi quando le sue mani aprirono i miei pantaloni. Fu un attimo far salire il suo tubino ed entrarle dentro con l'arroganza del padrone che non chiede .
Un ansito ci colse all'unisono... fermammo il tempo e ci conoscemmo. Io conobbi lei e me stesso, perchè capii che fino ad allora non m'ero mai saputo. E lei conobbe me e se stessa, perchè pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così tanto.
In un ritmo crescente, ad ogni colpo in lei spingevo fuori la sua storia prima di me...i dolori celati , le gioie negate, vittorie, sconfitte, tutti gli uomini che l'avevano amata...e lei a bocca aperta mi interrogava muta e stupita...
"Io, solo Io" e "Mia,solo Mia" ; rispondevo con l'estasi della passione..per quei minuti che valsero mille anni di solitudine.
Rimanemmo avvinghiati in attesa dell'autunno dei sensi, in un estate che parve non finire mai.
La tempesta pian piano passò e rimanemmo a guardare il cielo stellato in pensosa riflessione...Già attaccavo i cavalli al domani. Mi voltai verso di lei due secondi dopo mezzanotte...ed era sparita. In lontananza mi parve vedere una carrozza trainata da topolini bianchi. Di lei rimaneva in terra polvere di stelle...i resti di un sogno più vero di me.
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14 years ago
admin, 75
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La linfa del sesso
Il sesso è un profondo esplodere dell'essere...quando scopri questo mondo ti rendi conto che ti accompagnerà per tutta la vita...non potrai più farne a meno...è una linfa che ti scorre nelle vene e irradia in un solo colpo ogni piccolo punto del tuo corpo...ti fà vibrare di desiderio e ardi di una passione animale..si diventi un animale vorace e divori chiunque si trovi nel tuo cerchio...le mani,la lingua,il membro al loro contatto senti pulsare in te una linfa calda e sensuale e ti inebri dell'odore del sesso e non riesci a saziarti...sei affamato e ti ritrovi in un mondo tutto tuo dove tutto ti è permesso, tutto ti scivola nella mente come una pioggia calda nel mare e si fonde all'unisono come il tuo corpo e la tua mente sul corpo che ti sta davanti e ti muovi e ti muovi fino a farlo scoppiare,esplodere si ed ecco che quella linfa trova lo sbocco per uscire e piano piano i sensi tornano a capire e torni uomo sulla terra...ma basta poco per ricominciare....questo è il sesso per me e potrei parlarne per ore immersa nel mondo che adoro di più........................la vostra francy
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14 years ago
admin, 75
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Io e la mia amica
Quest'estate io con alcuni miei amici, siamo andati al mare alloggiando in una piccola casa presa in affitto. Fra i tanti c'erano il mio amico D. e sua sorella I. una splendida ragazza di 18 anni, con un corpo giunonico e un viso angelico incorniciato da splendidi capelli castano chiaro. Fatto sta che un giorno, tutti gli altri erano usciti a far spesa ed eravamo rimasti in casa solo io e lei. Ad un certo punto la vedo al lavandino in cucina a lavare le stovoglie vestita solo da un bikini blu, per altro molto ridotto. Non so quale forza mi ha spinto, ma dopo un po' che eravamo li a parlare mi sono avvicinato a lei da dietro e le ho messo le braccia attorno ai fianchi continuando a parlarle. Lei si è irrigidita e per un attimo ha smesso di lavorare, mi aspettavo che mi respingesse e invece ha spinto il suo culo all'indietro schiacciandolo contro il mio uccello ormai già in erezione. Io allora ho cominciato a baciarle il collo e lei mi ha preso una mano e l'ha portatata sotto il suo reggiseno facendomi accarezzare le sue splendide tette. Dopo si è girata mi ha guardato e le ho chiesto "sei sicura?" e lei sorridendo mi ha risposto "Certo che sono sicura".
Allora si è avvinghiata a me con le gambe e baciandola con foga l'ho portata in camera da letto, lì l'ho stesa sul letto, l'ho spoglata e , aprendole le gambe ho iniziato a leccare la sua splendida figa semirasata, ha cominciato a gemere rumorosente e a contrarre i muscoli del corpo, segno della sua crescente eccitazione, alchè ho cominciato ad usare anche le dita. Dopo un po' lei si è alzata e guardandomi mi ha detto "Ti prego, ora tocca a me, voglio prendertelo in bocca, ti prego", mi ha abbassato i boxer e ha iniziato un pompino come pochi me ne hanno fatti nella mia giovane vita, risalendo con la lingua dalle palle fino alla cappella e poi ingoiando l'asta per buona parte della sua lunghezza. Ho resistito per pochi minuti, poi sentendo lo sperma risalire l'ho fermata. Ho ricomincato a passare la lingua sul suo splendido corpo abbronzato soffermandomi in particolare sul seno e sul sedere, facendola gemere nuovamente di piacere. Poi l'ho fatta venire sopra di me e abbiamo iniziato una cavalcata memorabile. Mentre lei dava il ritmo io prendevo tra le labbra i suoi turgidi capezzoli e li succhiavo, le leccavo le tette e le infilavo la lingua in bocca. Dopo un po' ha iniziato a gridare annunciando il suo orgasmo e quando è arrivato ha gettato il busto all'indietro nello stesso istante in cui le infilavo un dito nel culo. A questo punto l'ho fatta mettere a quattro zampe e ho ricominciato a scoparla da dietro afferrando le sue grandi e sode tette. Nel momento in cui le annunciavo che anche io stavo per venire mi ha detto "Vienimi in bocca, in bocca, voglio berla tutta". L'ho tirato fuori ho preso in una mano il suo angelico faccino e con pochi colpi le ho riversato tra le labbra un fiume in piena di sperma.
Soddisfatti ci siamo stesi sul letto e ci siamo abbracciati. Poi abbiamo anche ricominciato ma siamo stati interrotti dall'arrivo dei nostri amici.
Cmq in questa vacanza l'abbiamo fatto altre due volte. Da quando siamo tornati a casa, non è più successo niente, ma la speranza è l'ultima a morire.
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14 years ago
admin, 75
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Io lei ed il suo lui
Circa due anni fa ho contattato in chat un uomo che mi ha proposto un incontro a tre con la sua lei escludendo tra me e lei rapporti sessuali completi.
Sono rimasto perplesso ma la curiosità e l'eccitazione mi hanno fatto decidere di provare; messi a punto tutti gli accordi del caso mi ha fatto parlare con la sua lei che mi è parsa giovane ed anche vogliosa e così abbiamo deciso quando e come vederci.
La serata fatidica all'incontro mi si è presentata una donna, diciamo una gran bella donna, che mi ha messo in subbuglio. Fatta una cena a base di pizza e quattro chiacchiere per rompere il ghiaccio siamo saliti tutti sulla mia macchina e ci siamo appartati in un luogo in campagna solitario e tranquillo.
Lei ci ha invitati a spogliarci e poi si è fatta denudare da entrambi; ho potuto toccargliela solo da fuori ma era sufficiente per farla mugolare. Chi se l'è goduta più di tutti è stato il fallo di gomma che si è portata e che mi ha fatto manovrare mentre il suo lui si toccava e le dava della troia; io ho allora dato del cornuto a lui e della vacca a lei che già ansimava sotto le spinte del fallo che le aveva allargato la fica in maniera mostruosa; mi sono controllato al massimo anche se non era facile ma ho ceduto quando, mentre la sbattevo con il fallo,mi ha detto che lo voleva nel culo al che le ho detto te lo devo mollare però; il sospiro forte e di gradimento mi ha dato voglia di prenderla ma ha reso anche vigile il suo lui che si è avvicinato alle sue chiappe mentre lei ci teneva stretta entrambi i cazzi e mi portava in paradiso.
siamo scesi dalla macchina ed io le ho detto che la volevo vedere almeno presa dal suo lui; lei mi ha accontentato facendosi impalare dal dietro mentre io mi sono messo davanti e lei si è appoggiata ai mie fianchi a 5 cm dal mio cazzo che stavo menandomi.
Una scena incredibile vedere una femmina sbattuta e poterle dire che era una cagna ed intanto che lui le dava la sua sborra lei mi ha preso il cazzo con le mani e mi ha tirato una sega e mentre venivo dicevo ad entrambi che lui era un gran cornuto e che prima o poi avrei avuto quella gran fica di sua moglie.
La sborrata liberatoria mi mise cappaò, mi tremavano le gambe ma lei era fiera di averci sfinito entrambi e tornando alla loro macchina ci toccava ancora prendendolo in bocca da sopra i pantaloni.
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14 years ago
admin, 75
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Il gioco della bottiglia
Era stata una settimana fantastica.
Avevamo conosciuto questo gruppo di quattro turiste croate l'anno precedente, in giro per locali. L'anno precedente non era successo nulla perché erano rimasti qui soltanto due giorni però avevamo mantenuto i contatti. Ci eravamo sentiti via mail per alcuni mesi e adesso erano tornate in visita in città.
Quattro ragazze molto belle, molto sensuali.
Avevamo passato tre giorni molto divertenti, in giro per la città, portandole al mare in una meravigliosa riserva naturale e avevamo concluso la settimana, quella giornata, con una gita indimenticabile al largo in gommone.
Avevano dei corpi mozzafiato: non erano altissime ma molto proporzionate. Gambe sode, tette per lo più piccole ma ben compatte, pelle morbidissima, visi da angeli maliziosi. E soprattutto quella pronuncia italiana stranissima ed eccitante con costanti errori di grammatica.
Ancora però non eravamo arrivati a giocare insieme, in profondità. E loro sarebbero ripartite il giorno dopo, per proseguire il tour italiano.
Era decisa: quella sera a cena da uno di noi.
Tornati dalla gita in barca siamo andati al mercato e abbiamo comprato pesce da preparare grigliato e polpo per insalata, tutto da innaffiarsi con ottimo vino bianco selezionato.
I due amici mi aspettavano a casa per preparare la cena. Toccava a me andare a prendere le ragazze in albergo.
Quando le vedo scendere quasi svengo. Sono bellissime e si presentano praticamente quasi nude. Tutte con tacchi vertiginosi, gambe ovviamente nude (era luglio e qui d'estate fa caldissimo...), gonnelline leggere e magliettine che lasciavano trasparire l'oggetto dei miei pensieri.
Le tre si siedono dietro e l'ultima che arriva si siede davanti accanto a me. Si intravede un tanga meraviglioso attraverso la gonnellina e la dolce ragazza dell'est entrando mi regala un fantastico spettacolo lasciando alzare un pò la gonnellina, giusto per stuzzicarmi e vedere la mia faccia stupita.
Sento già che il cazzo comincia a diventare duro e prepotente. Sono in macchina con quattro bellezze incredibili e questa notte passerà velocemente, ma la ricorderò a lungo.
Arrivati a casa vediamo che i miei amici hanno preparato un banchetto eccezionale.
La serata è perfetta. Il pesce come sempre fa la sua parte, il vino siciliano non teme confronti e la musica in sottofondo elimina tutte le timidezze.
A metà serata siamo brilli, le ragazze vogliono giocare e pensiamo a qualcosa per iniziare la giostra.
"Il gioco della bottiglia!", dice uno dei miei amici. E io "Ma no, che cazzate. Lo facevamo da piccoli."
Dopo un attimo però ci ripenso e propongo un gioco della bottiglia particolare che contempla un solo unico obbligo, alternativo a "verità": togliersi a poco a poco tutti i vestiti. Le ragazze eccitate approvano ridendo la scelta.
Tutti quanti volevamo solo una scusa per giocare senza più inibizioni.
Il gioco comincia e dopo pochi giri di bottiglia io e i due miei amici ci ritroviamo già in mutande. Per uno strano gioco del destino ad ogni giro della bottiglia usciamo quasi sempre noi tre. Finché restiamo tutti e tre nudi, ovviamente con il cazzo già abbondantemente in tiro.
A quel punto le ragazze, che erano rimaste praticamente quasi vestite, alcune in mutandine, altre anche in reggiseno, decidono che è tempo di concludere il gioco. Si guardano sorridenti tra loro, come se già da alcuni minuti avessero un'intesa reciproca su cosa fare.
Ci prendono per mano e ci portano nell'altra stanza. Due di loro ci guardano e ci dicono: "Noi faremo tutto quello che farete voi...". A quel punto vedo uno dei mie amici (in genere pienamente etero) guardare l'altro e mettergli la lingua bocca con violenza e dopo pochi secondi le ragazze, che non aspettavano altro,cominciano a baciarsi e poi a leccarsi tra loro, tra le gambe.
Io mi avvicino, levo le mutandine ad una di loro, mi accosto alla fica e comincio a leccarla avidamente mentre vedo che l'altra ha già preso il mio cazzo in bocca e inizia a succhiarlo.
"Dove cazzo sono????", mi chiedo emozionato e stupito di questa fortuna.
Il mio amico si avvicina e comincia a leccare anche lui la stessa fica che stavo leccando. La ragazza comincia ad emettere delle grida bellissime ed eccitanti. Sento i suoi umori che iniziano ad uscire abbondanti ed il mio cazzo si fa ormai durissimo al pensiero di penetrarla.
A quel punto non capisco più niente. Due ragazze sono sparite insieme all'altro amico e siamo rimasti noi quattro nella stanza.
Prendo la situazione in mano. Vado dietro all'altra che fino a quel momento guardava e si toccava eccitata.
La prendo da dietro ma decido di fare veramente il porco. La prendo subito nel culo.
Comincio a montarla e lei inizia a dire parole nella sua lingua che non capisco. Grida dicendo cose incomprensibili e sento che la sua eccitazione aumenta.
E' bellissima, la sua pelle è morbida, bianca e il culo leggero, piccolo si dilata di più ad ogni colpo. E' stupenda, avrà al massimo ventitre anni.
A piccole soste mi fermo, esco fuori il cazzo e lo offro all'altra, che lo prende sorridendo mentre il mio amico è dentro la sua fica. E' stupendo.
Continuano ad urlare entrambe e godere dicendo cose incomprensibili nella loro lingua. Io non capisco nulla, ma questo mi eccita ancora di più.
Spingo sempre più forte, per l'eccitazione non riesco quasi a controllarmi. Sto per venire.
A quel punto l'amica, per nulla sfinita dall'inculata, guarda l'amica negli occhi. Iniziano a baciarsi e vogliono scambiarsi i ruoli.
Stavolta entro dentro la fica dell'altra mentre il mio amico continuo ad allargare il culo all'altra ragazza.
Ormai stiamo per scoppiare. Non ce la facciamo più, abbiamo le palle piene di sperma da regalare a questi angeli dell'est.
A questo punto mentre sto per venire l'amica dice all'altra di lasciare l'altro ragazzo, lo vuole per sé e lo fa entrare nel culo. Adesso siamo due, io sotto e lui dietro di lei. E' una doppia fantastica, da sogno.
Sento che il cazzo non ce la fa più. Devo venire, devo venire adesso.
Sento l'eccitazione di questi giorni raccogliersi in una salita di piacere.
Arriva. Vengo, vengo. Esco il cazzo dal profilattico e le riempo la fica, lei urla. Le piace da morire sentire il nettare caldo sopra di lei e dopo pochi istanti anche il mio amico le inonda il culo di crema. L'altra amica allora afferra i cazzi gocciolanti e comincia a leccare. Lecca i cazzi, la fica inondata dell'amica e il buchetto dilatato.
Siamo felici. Le ragazze ricominciano finalmente a parlare in italiano. Si rivestono.
Questa serata è stata un monumento alla gioventù.
E dire che da piccolo odiavo il gioco della bottiglia. Finiva sempre che dovevo baciare la più brutta di tutte.
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14 years ago
admin, 75
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Perversione ... maledetto demone
L’uomo tiene le bretelline del suo reggicalze come briglie per domare la sua lussuria, mentre il suo membro la possiede selvaggiamente senza attimi di sosta. Non ci sono pensieri … non c’è il tempo. La sua bocca vorace intanto si riempie di un altro pene color ebano e il suo corpo è tutto un sussulto ...
Finalmente avevo realizzato il mio sogno di marito perverso. Abbandonato su una poltrona, concupisciente spettatore, mi eccitavo nel vedere l’amore della mia vita essere scopata da due perfetti sconosciuti. Il corrosivo desiderio di “guardare” mi aveva travolto e lei aveva voluto accontentarmi … per il mio piacere. Nel mio stato di “malato terminale” stavo assumendo la mia dose di morfina fatta di penetrazioni senza pudore. Lei era impegnata nella recita della sua vita, perfetta attrice di una parte che non c’entrava nulla con la sua vita. Mi sporgo sul bordo della seduta per riempirmi lo sguardo ... la stanno possedendo assieme. Uno la scopa da sotto e l’altro tenendo con la mano teso il suo cazzo nero si avvicina inesorabile al suo ano. Lo poggia, sembra con innaturale delicatezza, con le mani le dilata le natiche e poi lo spinge con forza fino a strappare un grido di dolore a mia moglie. Del seguito non ho più ricordi nitidi. A distanza di tre settimane l’unica cosa che ho impressa indelebilmente nella memoria è quel suo grido di dolore, messaggero della ferita dell’anima.
Lei se n’è andata, ma il mondo non si è fermato. La Terra gira lasciando che il tempo scorra su quell’interruttore che accende albe promettenti e spegne speranze in crepuscoli gremiti da gemiti.
Lo specchio mi rimanda occhiaie livide, barba lunga e sguardo assente. Ho tutto ciò che prima non possedevo e ho perduto ciò che credevo avrei posseduto per sempre.
Non si muore per amore ma si agonizza volentieri, rotolandosi con masochismo ebete su pensieri spiacevoli ed erezioni da ricordi follemente seducenti.
Sono sicuro che tornerà, non può essere altrimenti. E’ per questo che tengo le mie finestre eternamente spalancate nell’illusione che il mio lamento si apra un varco nel buio delle notti prive di luna, fino a raggiungere i suoi sogni allo scopo di impietosirla.
Sono sicuro tornerà.
Una volta mi ha voluto, quasi fossi il suo miraggio nel deserto dopo giorni di patimenti e stenti di ogni genere. E’ giunta nell’oasi dei suoi sogni, ha bevuto alla mia fonte, è stata all’ombra delle mie palme e poi, una volta rifocillata, se n’è andata … uccidendo me.
Per lei all’improvviso tutto ha cambiato aspetto e dimensione, colui che era un amante appassionato che la faceva inarcare e gridare dal piacere è divenuto un volgare guardone e un frustrato impotente. L’uomo passionale e protettivo si è trasformato in morboso e possessivo. Il bello è diventato brutto, il bianco si è trasformato in nero.
Appena ventuno giorni or sono, trentamiladuecentoquaranta minuti, lei mi ha semplicemente detto quattro parole: NON TI AMO PIU’.
Il prosciutto che avevo sugli occhi me lo ha fatto ingoiare in un sol boccone, annaffiandolo con lacrime d’annata che nulla hanno scalfito nel suo cuore diventato ormai di pietra.
E io sono qui sotto un cielo di stelle a contemplare la mia sconfitta, in attesa di vittorie di cartone.
Ma lei verrà e sara ancora mia, solo mia.
Non può essere diversamente, perché sono un uomo che ha perso tutto e per il quale tutto ha perso importanza.
Mi stendo sul nostro letto e con la mano sento la sua camicia da notte trasparente che giace sotto il cuscino. Ne respiro il suo odore che si fa sempre più lieve e lontano con il passare dei giorni. Mi alzo e vado in bagno, prendo il suo spazzolino da denti e lo uso per illuderni di baciarla nel mio immaginifico mondo fatto ormai di apparenze e non di sostanza.
Mi distendo nuovamente e con lo sguardo che trafigge le mura, la mente mi proietta ancora le scene di morboso delirio di qualche tempo prima. Il suo corpo arrossato dallo sfregamento dei membri. Lo sperma dei due partner sparso sul suo pube, tra le sue cosce, sui glutei, sul seno. Le sue mani impegnate forsennatamente a far tornare nuovamente turgidi e voglio quegli strumenti per il mio piacere e il suo dolore.
Ma sono sicuro che lei tornerà. In fondo le donne restano pur sempre un enigma, ma l’essenza del loro fascino si riduce a questo: non si sa ciò che vogliono poiché neppure loro ne hanno coscienza.
Il campanello suona. C’è posta per te … direbbe qualcuno. Mi consegnano una lettera ma nessun invito. Taglio la busta e mi sembra di sentire lacerate le mie carni. Apro un foglio bianco dove ci sono scritte solo alcune righe:
Cercami,
nella pioggia sui vetri d’inverno che accarezza senza scalfire.
Cercami,
quando la forza di un sogno ti sveglia e la notte ti incute timore
Ti sentirò,
ma non starò sveglia ad aspettare.
Addio per sempre
Mia moglie ha sempre amato la poesia.
Alzo lo sguardo, mentre il foglio rimane incollato alle mie dita. Il mare stasera è uno specchio e vedo riflesse le nuvole bianche e il sole che tramonta verso luoghi lontani. Qualcuno, dall’altra parte del mondo, sta per cominciare un nuovo giorno dopo la tregua notturna. La Terra gira, ignara dei tanti fardelli, mentre il mio sguardo soccombe su visioni precarie.
Mi sento di passaggio, impossibilitato a metter radici come il sole che ora sorge ora va a morire, seguendo sempre la stessa via senza potersi fermare per un attimo a contemplare ciò che è, a meditare su ciò che è stato o a sperare inutimente su ciò che sarà.
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14 years ago
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Serata da due amici
Qualche mese dopo la sua prima Gang, abbiamo telefonato ai ragazzi che avevamo già incontrato, con loro si era trovata bene, erano stati davvero carini e simpatici, così ci siamo accordati per una nuova serata.
Organizzammo per il prossimo sabato sera, dopo cena. Io ero in tensione, all’idea di vederla nuovamente giocare con due uomini non stavo più nella pelle, lei era apparentemente tranquilla, ma allo stesso tempo si notava che era eccitata, si era messa una gonna nera corta, un top scuro e ai piedi delle deliziose scarpe nere con la zeppa e il tacco a alto che si abbinavano bene alle calze parigine, unghie rosse d’ordinanza, niente intimo, era davvero deliziosa!
Arriviamo a casa dei ragazzi verso le 21:30, ci accolgono molto calorosamente, “La nostra bella Sorcina” “E’ un bel po’ che non ci si vede” “Vedo che sei più bella che mai…” ci fanno accomodare nel salotto per due chiacchiere, versano da bere, parliamo non so per quanto di tutto un pò, e a poco a poco il discorso va alla serata precedente Marco è il primo a farsi avanti abbraccia Nadia e inizia a baciarla sulla bocca, mi da sempre un pò di fastidio vedere che la baciano in bocca, ma a lei piace tanto.
Paolo intanto con una mano aveva iniziato ad accarezzare le cosce, facendo salire la gonna scopre la figa depilata e già visibilmente eccitata, “vedo che non hai perso le buone abitudini sempre senza mutandine” con l’altra abbassa il top scoprendole il seno, la sua mano s’insinua fra le sue cosce. "come sei bagnata, hai proprio voglia di cazzo questa sera”
Si inginocchia e inizia a baciarla in mezzo alle cosce, le loro lingue le loro bocche succhiano tutto quello che trovano, tette, capezzoli, clitoride, le sfilano la gonna.
"Sei sempre più bella" Marco alzandosi si sbottona i pantaloni ed estrae il suo arnese …
"senti come è duro…” “Dai prendimelo in bocca…”
Nadia lo guarda compiaciuta sorridendo … poi inizia a succhiarlo … “Dio mio … come sei brava … sei fantastica …” anche lei pare apprezzare … sta dando del suo meglio … la sua bocca bacia avidamente, lo ingoia, lo assapora.
Trovo tutto questo estremamente eccitante, vedere la mia lei succhiare il cazzo di un altro mentre un altro ancora le lecca la figa … ancora una volta la mia fantasia che si realizza … Lei è eccitatissima da quella lingua che le passa su ogni centimetro del suo sesso, allarga le gambe tanta è la voglia dei loro cazzi.
“Dai andiamo sul letto … che ti scopiamo a dovere” prendendola per mano si avviano nella camera da letto..
Nadia si sdraia è nuda, se non per le calze e le scarpe, che la rendono ancora più arrapante, le gambe e le braccia aperte, rivolge la fica verso di me, che rimango sulla porta, mentre i due si spogliano, mi piace vederla così spalancata, così disponibile per due uomini.
Paolo la tiene per le braccia e gli fa succhiare il cazzo, mentre Marco le lecca la figa per un pò, poi le sale sopra e inizia a scoparla, mentre lei continua il lavoro di bocca con l'altro cazzo, leccando tutto fino alle palle.
La frequenza della scopata cresce intensamente, Marco ansima e ruggisce sempre più forte, vedo le sue palle, che battono contro la sua fica, brillano per il sudore e per i liquidi che la fica di mia moglie rilascia.
Le gambe di Nadia alzate si serrano attorno alla sua schiena ed al culo di Marco lo attira a se ad ogni colpo, ansimando raggiunge il primo orgasmo, fremendo di piacere. Io all’ingresso della stanza osservo estasiato scattando qualche foto, la mia eccitazione è oltre ogni limite…
"sei una donna eccezionale... sei un gran porca” “tua moglie è incredibile, mi sta facendo un pompino eccezionale” dice Paolo Lei lo prende in bocca con una spinta erotica non avevo mai visto, continua a lavorare il cazzo fino a che una serie di schizzi e forti pulsazioni dissetano la sua sete di sperma, il piacere di un pompino coll’ingoio è quasi insopportabile, non lascia uscire neanche una goccia e lo ripulisce per bene.
Intanto che Paolo si riprende Marco smette di scoparla, si gira per leccargliela, dandogli il su cazzo da leccare improvvisa un sessantanove spettacolare, Nadia con un facendo di baci … arriva a quel grosso uccello … lei è sotto, gli bacia prima la cappella … sale ancora, leccando le palle … lo scroto e il buchetto del culo … sono senza parole … non pensavo che mia moglie fosse così porca … solo nei migliori film porno lo avevo visto fare.
"Cazzo Nadia, sei tremenda, così mi fai impazzire" esclama Marco, lei sorride divertita
Paolo che si era già ripreso, e steso accanto a loro, “Ne vuoi due insieme come la volta scorsa?” interrompe il 69 e sorridendo senza proferire parola, si sistema sul cazzo svettante di Paolo, facendoselo scomparire nella figa poi si china su di lui baciandolo in bocca, per agevolare l'ingresso del secondo, Marco punta la sua cappella all'ingresso della figa di mia moglie già occupata dall'altro cazzo per agevolare il secondo, lei si spinge all’indietro per farli entrare insieme e senza difficoltà riesce ad averli entrambi dentro.
“La tua Nadia, è davvero una gran troia, guarda come le piace farsi scopare con due cazzi in figa, dai fai qualche altra foto”
è talmente bagnata che i cazzi escono un paio di volte, poi prendono il ritmo giusto muovendosi insieme.
Vedo la sua faccia che si contrae, sta iniziando ad assaporare il piacere di essere troia, come se volesse farmi capire, quanto le piace godere, quanto le piace far godere i maschi.
Messi insieme hanno un diametro incredibile, vedo le labbra della sua figa si stringersi attorno ai due cazzi, geme come una cagna in calore colando nettare a volontà.
In mezzo a quei due corpi la sua pelle è lucida di sudore lei si muove ansimando tendendo ogni muscolo per provocare il suo e il loro piacere, Marco, dopo alcuni colpi possenti, gode mentre è ancora dentro fica.
Rimangono fermi qualche istante, con lui ben piantato dentro poi esce con il profilattico pieno di sborra “Che fica fantastica ha tua moglie scoparla con due cazzi è una libidine” “dai Alex non vuoi provare, vieni a provare! Non vorrai lasciarla con un cazzo solo in figa"
Non me lo faccio ripetere infilo il mio cazzo nella sua figa bagnatissima e ormai slargata assieme a quello di Paolo, è talmente bagnata, è un sensazione così strana sentire il contatto con l’altro cazzo dentro la sua figa, ma all'idea sono cosi eccitato che non duro molto bastano pochi colpi e vengo.
Mi scosto mentre Paolo la fa sdraiare sul letto per godersela da solo, riprende pomparla con colpi terribili, fa uscire il cazzo quasi completamente dalla fica per poi ripiombargli dentro accompagnato dal movimento dal bacino di mia moglie entrava fino alle palle, lei con la bocca aperta, geme soddisfatta a ogni affondo, con un ultimo colpo poderoso Paolo inarca la schiena per spingersi completamente dentro e viene con un rantolo di piacere, il suo sesso è ancora dentro di lei, lei si gode compiaciuta le mie ultime pulsioni del cazzo dentro la sua fica, mentre le loro lingue si incrociano. Si solleva lentamente e si toglie il profilattico pieno di sborra.
Siamo sfiniti e soprattutto Nadia non ne può più. Dopo qualche minuto i due si rivestono e si riavvicinano a mia moglie che è rimasta nuda, la palpano ancora, le accarezzarono i seni, uno per ciascuno, Paolo si abbassa per prenderle in bocca un capezzolo e lo stuzzica con le labbra, Marco invece le prende l'altra mammella strizzandola un pò. "No ragazzi basta non ce la faccio più" Si alza e va in bagno per darsi un risistemata.
"Alex tua moglie è davvero fantastica! La bocca poi… la usa in modo incredibile!", "E poi Il suo modo di darsi", "La senti completamente tua… anche se sai che non è così", "Cazzo che bella vaccona che hai, se ne trovano poche di donne così"
La serata lasciò tutti particolarmente soddisfatti ma anche stremati per la lunga cavalcata, in particolare la figa di Nadia aveva proprio bisogno di una pausa. Finisce di rivestirsi salutiamo i ragazzi e torniamo alla macchina.
Ritornando ripenso a quanto è stata fantastica, tranquilla e controllata nella vita quotidiana, nelle serate trasgressive si trasforma, l’ho portata ad esplorare un po’ tutto quello che un uomo e una donna possono fare a letto, oltre a fantastiche scopate in tutte le posizioni, per non parlare dei pompini, oppure quando esce senza le mutandine, anche al lavoro, l’idea che lei sia sempre completamente nuda sotto la gonna mi fa impazzire.
Fa ancora fatica a raccontarmi le sue fantasie, spesso io sono spudorato e amo descrivele situazioni piccanti, ma lei ogni tanto fa in modo di realizzarle…
Racconto vero by Alex mio marito
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14 years ago
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Costretta legata ad un letto.. 1 parte
Era un lontano primo pomeriggio d'ottobre.. in quei giorni di mezzo fra la calda stagione estiva e la nuova anticipatrice del piu freddo inverno.. Era stata una mattinata serena, il sole aveva brillato nel cielo seppur ogni tanto interrotto da qualche nube di passaggio, ma nessuna che avrebbe fatto pensare al peggio.. Ero nella metropolitana insieme alle mie colleghe di università e stavamo tornando a casa.. all'epoca vivevo da sola, mi ero trasferita in città per essere più vicina alla facoltà di lettere ed evitare di prendere troppi mezzi pubblici.. Abitavo al sesto piano di una palazzina in periferia: il condominio non era lussuoso, ma comunque ben messo, con un ascensore con le porte manuali ancora.. Anche quel giorno nel mio vagone c'era il mio dirimpettaio.. era un uomo non molto sexy a dire il vero..un po' robusto, con un pizzico di barba e un fisico poco atletico.. più di una volta aveva sorpreso me e le mie amiche ridere e sorridere mentre lo guardavamo.. probabilmente pensava che ci stessimo prendendo gioco di lui e questo doveva infastidirlo parecchio.. Inoltre non mi vedeva di buon occhio perchè spesso invitato amici a casa a fare festa, oppure tenevo la radio alta anche a tarda notte..lo tenevo spesso sveglio al suono delle mie risate, della mia musica e dei miei gemiti.. ci provavo gusto a provocarlo così e spesso capitava che prendevamo l'ascensore insieme..6 piani è lunga da fare insieme ad un uomo in un gabbiotto di un metro per due e cosi lo stuzzicavo ridendo e facendolo innervosire ancora di più..ma ogni volta andavo via delusa perchè lui non diceva nulla..
Quel giorno, uscita dalla metro, non salii a casa subito, ma rimasi di sotto a parlare con le mie amiche mentre il mio vicino si dirigeva verso la sua casa.. qualche minuto dopo venne giu il temporale, le mie amiche se ne andarono ed io rimasi lì, sotto la pioggia a bagnarmi mentre rovistavo nella borsa cercando le chiavi.. poco dopo mi venne ad aprire il portiere, lo ringraziai e salii nell'ascensore..premetti il tasto 6 e..uno..due..tre..il tempo passava lento mentre il mezzo tracciava il suo percorso..ripensavo a quante volte io e il mio burbero vicino ci eravamo ritrovati attaccati in quello spazio cosi angusto.. 6! il mio piano..ma questa volta le cose andarono diversamente.. suonai al campanello e mi venne ad aprire.. ero zuppa dalla testa ai piedi..la gonna era ormai attaccata alle gambe, la giacca avevo dovuta toglierla ed ero rimasta con la camicetta e il gilet.. Gli dissi che avevo dimenticato le chiavi e stavo aspettando che arrivasse il fabbro, che non sarebbe arrivato prima di qualche ora, e gli chiesi se nel frattempo potevo stare da lui anzichè per le scale..evidentemente gli feci pena perchè non oppose molta resistenza, anzi..mi fece fare il giro della casa e mise la giacca zuppa sopra il calorifero per farla asciugare..poi mi condusse nella sua stanza da letto e mi disse che se volevo mi sarei potuta stendere un po' sul letto mentre i vestiti si asciugavano..io accettai di sedermi ma non mi spogliai..mi lascio sola nella stanza ma poco dopo torno con due bicchieri "Ho pensato che volessi qualcosa da bere.." e me ne porse uno..io bevvi..non so cosa fosse, ma era buono..gustoso..e mentre bevevo lo guardavo con sguardo di sfida..quasi malizioso..lui me ne offri ancora e io accettai, era veramente buono..mentre bevevo il secondo bicchiere lui mi si avvicinò.. mi accarezzò il volto e mi sorrise..io lì per lì non sapevo come reagire ma mi lasciai andare e poco dopo mi lascio sola nella stanza a riposare..quando mi svegliai per un attimo mi trovai stordita..ci misi qualche istante a realizzare dove mi trovassi..mi svegliai e vidi il mio vicino seduto sulla sedia di fronte al letto che mi guardava sorridendo e capii subito perchè..non riuscivo a muovermi: avevo i polsi legati alla testiera del letto e non avevo piu i miei vestiti, solo gli slip e il reggiseno..iniziavo ad avere paura, lui lo vedeva, lo percepiva, vedeva terrore nei miei occhi e questo lo eccitava e divertiva.. si avvicinò a me e iniziò ad accarezzarmi le gambe..sentiva che tremavo..fremevo.. "Vediamo se la prossima volta avrai ancora voglia di prenderti gioco di me con le tue amiche.." provai a rispondere ma lui mi diede una sonora cinquina sulla coscia ordinandomi di tacere.. "Credi che non sappia di cosa parlate tu e quelle puttanelle delle tue amiche? Tu sembri la più puttanella..con le tue feste e le tue urla..ma ora vediamo se hai ancora voglia di provocarmi.." si avvicino ancora di più, si sdraiò al mio fianco..sentivo il suo alito sul collo..iniziò a percorrere con un dito il profilo del mio corpo mentre con la lingua iniziò a stuzzicarmi dietro l'orecchio.. io ero paralizzata..non sapevo cosa fare..continuò un po' così, poi prese le forbici e tagliò in due il reggiseno "Una puttana come te può permettersene quanti ne vuole di questi reggiseni.." si rimise nella posizione di prima e iniziò a strizzarmi il seno, a stringere i capezzoli..iniziò a leccarlo, succhiarlo, morderlo mentre ancora lo stringeva, fino a farmelo diventare livido..mi infilò qualche volta anche la sua lingua nella mia bocca..poi si mise su di me, con quel suo corpo grande e possente, e indirizzò lentamente la mano verso il bassoventre..e si stupi nel sentire che quella situazione, malgrado le apparenze, io la trovavo piacevole.. "Sei davvero una puttanella allora" mi sorpresi anche io, perchè in effetti quella situazione era tremenda, ma da un lato estremamente eccitante, non potei negarlo.. sempre disteso su di me iniziò a masturbarmi con quelle sue dita grandi.. mi sditalinò ben bene, eccitò il clitoride piu volte e quando sentiva che stavo per godere mi infilava quella sua lingua dura e ruvida nella bocca e la spingeva fino in gola soffocando i miei gemiti e assaporandoli con la sua lingua mentre il dito me lo infilava dentro..sapeva che a casa quando ero sola la notte mi masturbavo, sentiva i miei geniti di piacere, lo sapevo, e mi eccitavo, ma mi limitavo a piccole cose inserite nella figa..dita penne..robette..lui incurante di ciò mi infilava tre dita dentro che avevano il diametro di un cazzo regolare..e faceva male perchè non ero abituata..ma piu spingeva piu godevo..ebbi un orgasmo abbondante mentre aveva le sue dita dentro me..mi fece succhiare le dita colme dei miei umori continuando a dire che ero una troietta coi fiocchi.. si levò da me e tirò fuori il suo membro..me lo sventolò davanti la bocca piena della sua saliva, tirai fuori la lingua ma lui me lo levò da davanti..lo lubrificò con un po' dei miei umori e di sorpresa si mise le mie gambe sulle spalle e m'inculò..ero un misto di dolore, terrore ed estremo piacere..dopo un po' si sdraiò di nuovo su di me e mi scopò continuando a stuzzicarmi il clitoride facilitando un secondo e abbondante orgasmo.. mi venne dentro tanto era eccitato..si staccò e finalmente me lo mise in bocca, sporco del mio piacere e del suo..delle nostre perversioni..e mi scopò anchè lì..si sdraiò poi sotto di me..e m'inculò di nuovo..sempre stuzzicandomi il clitoride ma stavolta avevo anche un vibratore nella figa..quando sentì che stavo per venire di nuovo si staccò bruscamente, prese una candela che aveva li sul comodino, rimise il suo cazzo nel mio culo e iniziò nuovamente a scoparmi mentre su di me colava cera bollente..io tremavo, dalla paura, dall'eccitamento, dagli impulsi di quella cera bollente..mi muovevo con lui dentro e lui da porco qual era godeva come mai..aumentò la potenza del vibratore e godetti ancora una volta insieme a lui..
ormai era stanco..il fabbro non era arrivato ancora e mi lasciò di nuovo sola a riposare, in quel letto che non era più pulito, ma sporco di me, della mia paura, di quel sogno che finalmente si era realizzato, della mia felicità, dei miei umori e del profumo, della saliva, del seme di quel porco del mio vicino che mi aveva appena molestata..
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12
14 years ago
ladybutterfly,
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Gang terapia
Gang terapia
Io e Laura siamo sposati da dieci anni, abbiamo appena superato i trenta anni di età ed non abbiamo figli, ma una grande passione, il ballo. Ci siamo conosciuti ballando, e nel tempo ci siamo dedicati anima e corpo a perfezionare le tecniche di ballo fino a raggiungere la perfezione, e da circa tre anni facciamo anche delle gare , con discreti risultati. Quel sabato era stata particolarmente dura, uscimmo dal locale dove si era svolta la gara che era quasi mezza notte, ma con in tasca un assegno di circa mille euro e la soddisfazione di aver battuto i migliori ballerini che si erano presentati al confronto. Decidemmo di mangiare qualche cosa al ristorantino che era dall’altro lato della strada, lei era bellissimo avvolta in un tubino nero che ne risaltava le curve, e durante la cena , semplice e veloce i nostri occhi e le mani si cercarono spesso, era eccitata, le succedeva sempre così quando ballava, la sensualità dei movimenti, l’adrenalina del confronto con altri, la sfida in se per se la eccitava tantissimo, e se poi ci aggiungi il fatto che non facevamo sesso da circa dieci giorni, ogni semplice gesto come mangiare, o semplicemente mettere un cucchiaio in bocca diventava una vera e propria provocazione alla quale non vedevo l’ora di cedere. Fra di noi c’è sempre stata una buona intesa sessuale, lei era vergine quando io l’ho conosciuta, e c’è rimasta fino al matrimonio, ma non per questo da fidanzati non ci siamo divertiti. Il nostro passatempo preferito era un 69 ben fatto, o in alternativa, quando aveva il ciclo,mi succhiava il cazzo, non ha mai amato ingoiare la sborra, ne prenderlo in culo anche se alcune volte me lo aveva concesso non amava molto tale rapporto, ma a succhiarlo era diventata bravissima, quindi non vedevo l’ora di salire in macchina dove sicuramente lei mi avrebbe succhiato il cazzo fino a casa senza farmi sborrare e poi si sarebbe rifatta a letto. Uscendo , abbracciati mi resi conto solo allora che avevo parcheggiato la mia auto in fondo la piazzale del locale, e che questi era illuminato da un solo lampione posto la centro, non vi erano altri veicoli ad eccezione di un grosso suv nero posto di lato alla mia vettura, ma messo di traverso. Stavo inserendo la chiave dentro la serratura quando mi sentii afferrare da dietro ed immobilizzare con un coltello alla gola, mentre Laura veniva afferrata da due uomini incappucciati, solo allora mi resi conto che il suv era stato messo di proposito di traverso, con la siepe dietro di noi e la poca luce nel piazzale nessuno avrebbe notato nulla. “ se urli lui gli taglia la gola!!!! “ disse l’incappucciato a Laura e detto questo la distese sul cofano della mia vettura, mentre l’altro la teneva per le braccia, lei cercava di reagire, ma ottenne solo un sonoro ceffone in faccia ….. “smetti di resistere, collabora o lo faccio scannare “ ….. a quelle parole lei smise di agitarsi, mentre il tipo che la teneva per le gambe le si posizionò davanti, le sollevò il vestito strappando il micro string che lei indossava e tirò fuori un grosso cazzo gia gonfio e duro, “ rilassati, e ti divertirai, altrimenti finisce male “, e detto questo incominciò a spingere il palo dentro la fica di Laura che improvvisamente divaricò le gambe alzandole e portandole dietro la schiena del bestione che gradì … “ a bene, così, sentirai che scopata …..” disse ridendo, lei respirò molto velocemente, lui spingeva dentro di lei il cazzo con un movimento lento ma deciso … “accidenti com’è stretta, questa non scopa molto “, e continuò a spingere, vedevo il suo corpo inarcarsi per resistere alla pressione del bruto, poi quando le fu tutto dentro l’uomo l’afferrò per i fianchi e incominciò a darle delle spinte sempre più forti, e veloci, lei incominciò a godere, la vedevo aprire la bocca per urlare ma senza che ne uscisse un suono, poi un lunghissimo gemito ne tradì il primo orgasmo ….. uuuuuumuumuuhhhuumuuum ……. “ dai bella porca che ti faccio godere, “ grugnì il bastardo, mentre l’altro , quello che la teneva per le braccia si spostò un poco e aperti i pantaloni ne estrasse un cazzo di buone proporzioni e lo infilò dentro la sua bocca, “ succhia e non fare scherzi altrimenti lui gli taglia la gola”, a lei non rimase altro che succhiare, e ci si mise d’impegno tanto lui disse “ è proprio brava la troia, senti come lo succhia bene”. Andarono avanti per alcuni minuti, poi il primo a sborrare fu quello in bocca, “ ingoia tutto!!!!” esclamò e con il cazzo piantato in bocca lei non potè fare altro, poi fu seguito subito dall’altro …. “ eccomi … ti inondo la ficaaaaa ……..” e continuò a tenerle dentro il cazzo con colpi sempre più deboli, poi si staccò di colpo e venne verso quello che mi teneva , “ vai ora tocca te, “ disse prendendo il posto e il coltello, mi spinse più vicino alla macchia e a poca distanza vidi che il terzo prese Laura, le fece mettere con i piedi a terra e la girò, poi le si piantò dentro da dietro. “ e ma è tutta aperta, non mi piace, “ quindi la sistemò meglio facendole aprire meglio le gambe e allora mi resi conto la l’avrebbe inculata con un grosso cazzo che si ritrovava fra le gambe. Lei cerco di divincolarsi “ smetti, collabora oppure finisce che … “ disse facendole girare la testa verso di me, e le diede una grossa pacca sulla natica, lei si posizionò con le braccia appoggiate alla macchina, poi incominciò a respirare forte, “ rilassati, dai che ti piacerà” disse il, porco e cominciò a spingere dentro il grosso cazzo … “ pianoooooo … pianoooooo … “ gridò lei, e allora lui le incominciò a toccare al fica, e spingeva mentre la masturbava, vedevo il viso di lei contrarsi nella smorfia di dolore, ma anche assecondare i movimenti di lui che ebbero l’effetto di rilassarla e farla incominciare a godere, solo allora mi resi conto che mi stavo eccitando nel vedere lei inculata con decisione dal cazzo del bruto. Lui vide il bozzo dei miei pantaloni, “ a porco ti piace vedere la tua troia inculata dal mio amico, “ e detto questo mi fece avvicinare ancora di più, fino a quando non fui a breve distanza dal suo volto, “ apriti i pantaloni, “ mi ordino quello che mi teneva il coltello alla gola, e io fui costretto ad ubbidire, vidi lo sguardo di Laura stupito , “ mettilo dentro la bocca e fallo sborrare prima che io godo nel tuo culo “ le ordinò quello dietro di lei, lei non esitò un attimo mi prese il, cazzo fra le labbra e si mise a succhiarlo con forza e determinazione, io cercavo di non pensare alla assurda situazione in cui eravamo, l’altro le pompava il culo con forza con colpi che le imprimevano un movimento in avanti tanto forte che il mio cazzo le si piantava tutto in gola. Ero vicino, ma anche l’altro non doveva avere ancora molto, io chiusi gli occhi e le schizzai la sborrata in bocca “ ingoia!!!!!” ordinò l’uomo dietro, e subito dopo “ siiiii vacca tieni ti farcisco il culo di cremaaaaa!!!!!” disse sborrando con colpi fortissimi. Rimanemmo tutti per qualche secondo immobili, poi loro svanirono di colpo come erano comparsi, io ero appoggiato alla mia macchina con il cazzo fuori, lei era scivolata in terra con le lacrime che le rigavano il volto sfatto . Reagii velocemente, chiusi i pantaloni e l’aiutai sollevarsi da terra, lei si divincolò con un gesto nervoso, passò dall’altro, lato della vettura e aperto lo sportello prese dei fazzolettini dalla sua borsa, si ripulì al meglio e salì in macchina senza dire una parola. Guidai in silenzio, arrivati a casa lei si infilò dentro il bagno la sentivo che si faceva la doccia, rimase a lungo dentro, quando uscì buttò via tutto, il vestito, lo string, persino le scarpe, poi venne a letto, io mi avvicinai, “ scusami, non sono stato in grado di difenderti “, lei respirò a fondo, “ non potevi fare nulla, erano più forti e armati, poteva fine peggio, non ti devi far perdonare per questo ”, io mi sentivo in cane, “ scusami per averti sborrato in gola”, lei si girò di scatto, “ no, questo non te lo perdono, sei un porco!!!!” esclamò, “ ma anche tu ho visto che non ti dispiaceva farti sbattere “ replicai, ma subito dopo mi resi conto della cazzata appena detta “ e che dovevo fare, tu eri con un coltello alla gola, assecondarli era l’unica possibilità di cavarcela a buon mercato” e detto questo si girò dal suo lato e si mise a dormire. La domenica rimase quasi tutto il giorno a letto, poi il resto della settimana divenne molto chiusa, fra di noi non c’era più la magia dei tempi passati, ma quello che mi dispiaceva era che per quanto cercassi di dialogare con lei era come trovarsi davanti ad un muro, la sentivo di notte rigirarsi nel letto, sospirare e non riuscire a dormire. Dal canto mio ero nelle stessa situazione di lei, anzi peggio, perche passati i primi giorni la sera, e in particolare la notte quando ripensavo all’accaduto mi ritrovavo con il cazzo durissimo, questo mi sconvolgeva tantissimo. Una sera mi chiusi nella studio che avevamo a casa, e mi misi a navigare su internet, cercavo notizie su come comportarmi con lei, poi non so come finii per trovare un sito porno che mostrava un video dove una mora si faceva sbattere da tre maschi che la prendevano in tutti i buchi, il mio cazzo quasi mi esplose nei pantaloni quando immaginai che al posto dell’attrice ci fosse Laura. Chiusi tutto e andai a letto, mentre entravo in camera mi resi conto che lei si stava toccando e i suoi gemini erano inequivocabili, “ siiiii daiiiii spaccatemi “ ….. entrai e le chiesi che era quel desiderio che lei esprimeva così, lei mi guardò con aria di sfida, “ è che mi eccito al ricordo dell’accaduto, sei contento ?” io mi infilai nel letto e fra le sue gambe che cercò di chiudere, ma io quasi con forza la costrinsi a riaprirle e le infilai il mio cazzo dentro senza nessun riguardo ….. “ tieni, ti sfondo “ le dissi trattandola da troia, e lei incominciò a gemere, …. “ dai siiiii più forte daiiiiiii godoooooo “…… la scopai con forza lei godette tantissimo, poi la feci mettere sopra e le stringevo i seni mentre lei si impalava sul mio cazzo, in fine si accasciò su di me scoppiando in un pianto liberatorio …. “ scusami amore, ti amo, ma sono una stupida a dare tutta la colpa a te, perdonami” … io la strinsi a me, “non ti devi scusare, io pure ultimamente non riuscivo a togliermi dalla mente la scena di quella sera e .. vieni con me … “, tornai nell’altra stanza riaprii la pagina di internet, e trovai di nuovo quel video, lei rimase a bocca aperta, seduta sulle mia ginocchia sentiva il mio cazzo premere contro il suo culetto, ma i suoi occhi non si perdevano un secondo della scena della doppia penetrazione che la mora nel video riceveva dai tre maschi. Mi sollevai in piedi e senza nessun preavviso le piantai il cazzo in culo con determinazione, spingendole il cazzo tutto dentro …… “ tieni ti sfondoooooo ….. “ ho urlato e ho preso a pomparla velocemente fino a che non ho sentito lei che godeva … “ vengooooo daiiiii “ allora ho schizzato dentro tutto il succo dei miei coglioni, poi mi sono sfilato di colpo e l’ho fatta rigirare e le ho piantato il cazzo ancora umido dei suoi umori anali, vaginali, e di sborra direttamente in gola, “ succhia e pulisci !!” le ho intimato e lei ha leccato tutto perfettamente fino a che io l ‘ho sollevata da terra e l’ho baciata con tantissimo trasporto e passione. Quella era è stata la nostra rinascita, da allora ci siamo divertiti a vedere tantissimi video di gang di tutti i tipi, fino a che io una sera le ho chiesto se le sarebbe piaciuto essere lei la protagonista, lei ha esitato un poco poi ha obbiettato che aveva paura, allora io le ho proposto di mettere un’ inserzione con foto nostre. Abbiamo usato la digitale, il suo corpo in foto era ancora più sexy, e abbiamo creato un apposita mail per ricevere le risposte, in fine abbiamo deciso un preciso decalogo con cui decidere la scelta dei candidati alla gang. In appena tre giorni di pubblicazione dell’inserzione abbiamo ricevuto migliaia di risposte, e siamo stati costretti a toglierla altrimenti non saremmo stati in grado di rispondere a tutti, e anche così ci sono voluti circa venti giorni per la selezione, alla fine sono rimasti tre candidati che abbiamo contattato. Essendo arrivata nel frattempo la bella stagione il abbiamo invitati a venirci a trovare al mare dove abbiamo affittato una villetta per le vacanze estive. E loro sono venuti puntuali al sabato sera. Luca, Lucio e Mario si sono presentati alle venti, lei era vestita con un mini abito che si allaccia ai fianchi con due bottoni e sopra un top che si annoda dietro la schiena, fatte le presentazioni li abbiamo fatti accomodare sul divano , poi io ho acceso l’impianto stereo e ho messo una lambada, un ballo sudamericano molto sensuale, loro divoravano Laura con gli occhi, io appena ho capito che lei si era rilassata, le ho sciolto il nodo che le teneva su il top, e il suo splendido seno è subito esploso in tutta la sua bellezza suscitando un coro unanime di complimenti, a quel punto le ho aperto i due bottoni e in un attimo lei era nuda , ho quindi invitato i maschi a ballare con noi. Mario è stato il più veloce, e si posizionato dietro di lei facendole sentire il grosso cazzo che si gonfiava dentro il pantaloni, mentre Luca ha preso il mio posto davanti . A quel punto li ho invitati tutti dentro la camera nostra dove loro hanno depositato Laura delicatamente sul letto. Lucio le ha piantato subito il cazzo in bocca, mentre Mario si è abbassato a ha cominciato a succhiarle la fica, lei gemeva di piacere, Luca si è spogliato e appena Mario le ha lasciato spazio ha piantato il suo palo dentro, lei si è tolta il cazzo di bocca e ha gridato .. SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ….siiiiiiiiiiiiiiiiiii …. Più forteeeeeeeeee … daiiii. Ha cominciato a sborrare come non l’avevo vista mai. A turno le hanno riempito tutti i buchi, sborrando copiosamente sia in bocca che in culo e fica, poi dopo circa tre ore di trattamento lei ha alzato le braccia, “ basta ragazzi, sono sfinita mi avete distrutto sono sazia”. Io ero rimasto tutto il tempo ad osservarli gustandomi lei che godeva, poi loro si sono rivestiti e l’hanno salutata, “ sei una donna fantastica, ma , ha aggiunto Luca credo che tu questa sera stessi cercando di cancellare qualche cosa, in ogni caso hai dato il meglio di te , ovviamente noi non gli avevamo raccontato nulla del passato. Mi sono disteso nudo vicino a lei il mio cazzo era durissimo, ero talmente intento a scattare foto e guardala godere che non mi ero nemmeno segato, lei si è distesa su di me. Mi ha preso il cazzo in mano, “ ora ti voglio “ mi ha detto, io sono rimasto sorpreso “ma non ti avevano distrutto?”, “certo, ma loro mi hanno scopata, mentre ora voglio essere amata da te,loro hanno avuto la troia, ora tu avrai la tua donna, se mi vuoi ancora, ”l’ho abbracciata forte e baciata, lei è salita su di me, si è infilata il cazzo dentro la fica aperta e piena delle sborrate dei altri maschi, io l’ho scopata con forza facendola godere tanto, mi ha urlato il suo piacere insieme ad un dolcissimo ti amo. Da quella sera sono passati due anni, lei è tornata la donna di sempre, anzi ora è più donna, consapevole dei suoi desideri e libera di esprimere i suoi desideri di trasgressione, abbiamo ripetuto la gang circa due o tre volte all’anno, e ora quando siamo ad una gara di ballo, fra una prova e l’altra io le chiedo, “ da chi ti faresti sbatte di questi presenti in sala?”, lei si guarda in giro, da tutti “ mi risponde ridendo, allora io capisco che è ora di organizzare una nuova gang, “si credo che tu abbia bisogno di una nuova serie di terapie a base di ……. “ , lei mi bacia e quella sera balla con un qualche cosa in più che la rende fantastica.
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14 years ago
admin, 75
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Pellegrinaggi dell\'anima
In ognuno di noi la chiave è l’anima. La mente, splendida ma luciferina macchina, non comanda in realtà nulla. E’ l’anima impura, innocente, bestiale, fresca, ingenua, carnale … E’ lei la padrona del teatrino della nostra vita. Siamo tutti uguali nelle nostre reazioni, forse con intensità diversa, ma davanti alle situazioni il nostro cervello fa game-over.
Sono un uomo navigato, cinquantenne, temperamento vigoroso, single per scelta (si dice sempre così per amor proprio). Probabilmente un godibile intellettuale con un considerevole numero di “tacche” sulla testiera del mio letto. Ma l’anima, quella sì, mi ha sempre fregato. Tempo addietro, fu proprio Lei a condurmi in una polverosa libreria antiquaria alla ricerca di un testo di origini medioevali. E mentre il mio sguardo vagava indagatore tra decine di tomi, ognuno con la propria storia, l’attenzione fu calamitata su una figura femminile. Calore intenso, fibrillazione ventricolare, sudorazione delle mani, insomma quelle cose che accadono ogni qualvolta si incontra non una donna, ma … “la” donna. E’ una commessa ma a me appare come un angelo che mi prende per l’anima e mi accompagna eterea nella mia ricerca.
Gli occhi brillano dietro lenti leggere dalla forma tondeggiante, guizzando in maniera maliziosamente inconsapevole. Ha una mascella volitiva, ma una femminilità tracimante che io bevo avidamente, assetato, senza timore di prosciugarla. Sono in piena tempesta ormonale.
Cerco l’approccio più banale che esiste, cercando di titillare la sua vanità con la voce più suadente di cui sono capace “Di che segno è?”
“Gemelli, doppia personalità. Lei è un appassionato di astrologia?” ribatte con non celata ironia.
La mia presunzione di voler apparire un “godibile intellettuale” si sbriciola in un istante.
“Direi di no. L’unica cosa di cui sono certo è che sono dell’Acquario, ma non mi chieda l’ascendente, perchè peggiorerei lo stato attuale delle cose”.
La conversazione prende un piega piacevole, nonostante il goffo inizio, le sue parole mi si strofinano addosso, suoni informi e poco definiti si trasformano in un’ode erotica. Finchè il testo che cercavo fa inopportuno la propria comparsa.
“Eccolo qui” esclama porgendomi il libro e, con esso, anche l’opportunità di sfiorare la pelle della sua mano. “Lei è uno studioso o solo un appassionato?”
“Un dilettante allo sbaraglio, sarebbe forse il termine più giusto. Vorrei dedicare più tempo allo studio, ma rimango sempre sulla soglia della superficiale curiosità. L’alternativa sarebbe smettere.”
“Perché smettere? Anche io amo la cucina, certamente non posso definirmi una cuoca provetta. Eppure non ho alcuna voglia di smettere! Lei ama cucinare?”
La donna mi offre sul piatto la possibilità di lanciare un’esca colossale “Io vivo da solo e quindi vado avanti a cibi monoporzione, precotti, scatolette, pizza … insomma quelle cose lì.”
Sorride beata ma non raccoglie. La sua camicetta di seta si poggia, con la morbidezza di una piuma, sul suo bel seno, le sue mani si lanciano verso le mie con timida sfrontatezza “forse non ha trovato ancora nessuna che l’accompagni per i meandri degli odori e sapori.”
Sto per replicare, quando comprendo che una fuga strategica è la soluzione migliore. La saluto con un “chissà … forse” ed emigro verso lidi domestici più rassicuranti.
Nei due giorni seguenti sogno i suoi occhi, le sue sopracciglia importanti, immagino il suo corpo dall’età indefinita. Mi sento come un contadino davanti ad un raccolto inaspettato. Non posso fare altro che prendere atto che il presente stende ogni ricordo passato. Sarà mia … costi quel che costi.
Sono quasi le 20:00, il cielo è buio e senza stelle, la strada è umida di quella pioggia sottile che bagna la pelle ma scalda l’anima. Mi prende una smania incontrollabile, come quella del primo appuntamento con la biondina della 3^C. Eccola sta uscendo dalla porta secondaria della libreria. Proprio mentre sta attraversando mi scorge. Se non avessi un piccolo mazzo di fiori in mano, potrebbe scambiarmi per un palo della luce.
“Come mai da queste parti? Alla ricerca di nuovi testi oppure …”
Un “aspettavo te” mi esplode dalla bocca, nel tentativo di accelerare i tempi.
“Potresti pentirtene” ribatte, passando anche lei ad un più confidenziale tu.
“Non credo. Vogliamo mangiare assieme?”
“Direi che è una proposta che posso accettare, senza fare tardi però.”
Non rammento né il tempo né le modalità attraverso le quali ci siamo trovati davanti il portone del mio appartamento. Le faccio strada, l’aiuto a liberarsi dell’impermeabile. Indossa un tailler pantalone grigio, un dolce vita chiaro e dei mocassini neri che non le donano. Una femminilità debordante costretta all’interno di un abbigliamento tipicamente maschile.
Mangiamo con appetito e mi godo lo spettacolo della sensualità fatta persona. L’avvicinamento del cibo alla bocca, il bere con grazie pur continuando a guardarmi negli occhi. I gesti sono messaggi inequivocabili.
Poi è lei a prendere l’iniziativa “Fin dove vuoi spingerti con me? Vuoi conoscermi? Vuoi una storia? Vuoi compagnia per questa notte? Tutto programmato o lasci fare al destino?”
Mi sento strofinare il polpaccio con un piede nudo da sotto il tavolo e la mia erezione si fa piacevolmente dolorosa.
“Voglio te. Ora. E credo che anche tu lo desideri.”
Le accarezzo la guancia, mentre il pollice scende lascivo verso le sue labbra.
Lo morde, lo carezza con la punta della lingua. Lo lascia subito
“Sei un uomo interessante e spontaneo. Io invece sono bugiarda … pericolosamente bugiarda.”
“Non me ne frega nulla.”
“E se ti portassi oltre i tuoi desideri?”
“Non aspetto altro.”
Ci baciamo, con dolcezza. Lei frena le mie mani che con frenesia cercano inequivocabili mete. Mi allontana. Scioglie i suoi capelli scuotendo il capo con fare voluttuoso. Si libera dei mocassini. Inizia a strofinarmisi addosso, mentre la mia anima sprofonda in un abisso di sensazioni inimmaginabili. Mi spoglia, lasciandomi con il membro duro ed eretto, teso al sospirato approdo.
Si alza in piedi, si sfila i pantaloni dandomi le spalle e quindi uno slip nero leggermente ricamato. Le natiche sono rotonde, la curva dei fianchi accennata ma sinuosa. Ha un paio di calze autoreggenti color crema. Si volta pian piano rivelando … un pene in erezione, inatteso e sconcertante.
Boccheggio immobile, incapace di recepire i messaggi che il mio cervello invia a velocità siderale “scappa via, fuggi, precipitati fuori”.
Mi sorride ineffabile, mentre si avvicina inesorabile.
“Stai calmo, va tutto bene. Io sono quella che hai sognato di possedere fin dal primo momento. Lascia stare i pregiudizi della tua mente. La linea di confine l’hai già superata nel momento in cui hai desiderato di scoparmi. Solo dopo potrai giudicare e quindi scegliere per il futuro.”
Tremo come uno stupido, mentra la sua mano gioca con la peluria del mio membro. Io osservo e lascio fare. Vorrei che uscisse qualcuno con un manifesto di “Scherzi a parte”.
La sua bocca è una caverna che esercita un dominio al quale, soggiogato, mi arrendo.
Mentre la sua mano scorre sempre più veloce sulla mia asta, il suo pene mi scivola in bocca. Di quella notte non ho ricordi distinti. La situazione nuova, le sensazioni non consuete. Le posizioni sconosciute. Ho goduto molto e la mia anima mi ha travolto, godendo anch’essa di emozioni fino ad allora nascoste.
E’ passato del tempo e non ho cercato più quella donna. A volte, però, in una specie di pellegrinaggio negli abissi delle mie abiezioni, passo davanti alla libreria. Il vero, che piaccio o no, va spesso contro corrente … contro ciò che dice la mente.
Lotto e lotterò per il resto della mia vita, tutto pur di non cedere alla voglia di farmi trasportare dalla verità. Alla fin fine vinco, perché no, vincerò sempre e tuttavia avrò perduto comunque.
La tentazione è droga fortissima. Ma il cervello, impregnato di tabù atavici e divieti, identifica nelle convenzioni il suo habitat. E le convenzioni sono il metadone di noi ipocriti, è innegabile. Il resto sono solo scheletri nell’armadio. E’ sufficiente chiudere bene l’armadio, sigillarlo ai più … forse.
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Incontro di passione in una calda serata d\'estate
Siamo in piena estate e fa un caldo tremendo. Tu ti trovi da sola nella tua
bella casa, con il condizionatore acceso impostato su una temperatura di 25
°C.
Per stare più fresca ti sei messa completamente nuda, mi telefoni e mi
inviti a venirti a trovare per divertirci un pò insieme per questa bella
serata d'estate.
Io acconsento e dopo aver fatto una bella doccia rinfrescante, mi vesto
carino e prendo la macchina per venirti a trovare, ma prima cerco un fioraio
per comprarti un bel mazzo di orchidee (5).
Arrivato sotto casa tua, suono e parcheggio dentro, poi prendo l'ascensore
ed arrivo davanti alla tua porta e suono. Tu apri, nascondendoti, però,
dietro la porta e mi inviti ad entrare.
Entro e rimango estasiato dalla tua bellezza: la tua nudità mi fa arrapare
istantaneamente, però ti do i fiori e poi un bel bacio sulla bocca con la
lingua.
Tu mi prendi per mano e mi porti verso il divano e mi dai un altro bacio
appassionato e poi mi spingi per farmi sedere su di esso. Dopo mi salti
sopra a cavalcioni e continui a baciarmi e mi sussurri nelle orecchie
"amore, ti voglio adesso. Ho fame del tuo cazzo e del tuo sperma"
sei arrapatissima, sei affamata di me. Io non so resisterti e ti dico:
"prendimi, amore e fai di me tutto ciò che vuoi, sono completamente tuo".
Non te lo fai dire due volte; mi togli la maglietta e mi baci tutto: sul
collo, le orecchie, che le mordicchi, i capezzoli, che succhi come fossero
dei piccoli frutti esotici. Poi in un balzo felino ti tuffi fra le mie cosce
e mi togli le scarpe e i pantaloni. Dopo, guardandomi negli occhi con uno
sguardo da gatta in calore, inizi ad accarezzare il mio cazzo che è già duro
dal momento che ho varcato la soglia di casa tua. Mi dici: "il tuo cazzo mi
fa impazzire! lo voglio tutto e anche le tue belle palle gonfie, piene di
sperma da gustare".
Allora mi tiri via gli slip e in un attimo te lo prendi tutto in bocca.
Ahhhhhh, siiiiiii, succhiami tutto, mio dolcissimo amore, sono tuo.
Con la mano sinistra mi afferri le palle e le stringi forte per farmi capire
che sei tu che comandi, questa sera. Sono felice di questo e poi continui a
succhiarmi il cazzo mentre contemporaneamente mi masturbi e mi stringi e
rilasci a tempo le palle.
Con la tua lingua vorace mi lecchi tutta l'asta rigida dalla cappella alle
palle per tornare al punto di partenza. Poi, all'improvviso, prendi in bocca
le mie palle e le mangi, prima una, poi l'altra e quindi entrambe, ma il
cazzo non lo molli e lo masturbi.
Prosegui in questo modo fino a farmi esplodere di piacere in un orgasmo,
bevendo tutto il mio seme caldo. Subito dopo, con la tua bocca che sa del
mio seme e le tue labbra ancora bagnate, mi salti sopra e mi baci in bocca.
Adoro il sapore del mio sperma nella tua bocca.
Mentri sei sopra con una mano prendi il mio cazzo e te lo infili dritto
nella tua fica calda e bagnata. Cominci a muoverti su e giù; lentamente
all'inizio, ma piano piano aumenti la velocità.
Ti dico: "si, amore mio, mi fai impazzire." Poi aumenti la velocità, mentre
io bacio il tuo seno.
Poi rallenti nuovamente per darmi respiro. Dopo un pò ti giri, senza tirarlo
fuori e con la schiena rivolta verso di me riparti a pomparmi il cazzo. E su
e giù e su e giù, siiiii, ancoraaaa, dai, sfondami, spompami, voglio venire
tantissime volte per te.
Poi mi dici che vuoi prenderlo a pecorina, così prendi un cuscino e lo metti
per terra e mentre sei disposta a quattro zampe come una cavalla in attesa
del suo stallone da monta, io ti infilo il mio bel cazzo dentro, si, ma non
dove vuoi tu, cioè nella fica calda e bagnata, vogliosa solo di essere
sfondata a dovere, ma nel tuo culetto!
Però, dato chè non voglio farti male, lo infilo delicatamente. Senti la mia
cappella rovente chi si avventura in quel buchetto alla ricerca di un tesoro
nascosto. Mi preghi di non fermarmi, mi dici di continuare perchè ti piace
farti sfondare il culo. Io non perdo tempo e dopo averlo introdotto
interamente nel tuo culetto, lo muovo prima piano avanti e indietro. Poi,
quando sento che inizia a lubrificarsi, aumento la velocità e tu godi come
una matta.
SI SI, SFONDAMI IL CULO, SFONDAMI TUTTA. SONO TUA MIO STALLONE. SI SEI LA
MIA TROIETTA IN CALORE.
Però ho voglia di entrare anche nella tua fica calda per cui lo tiro fuori e
ti invito a pulire il mio cazzo con la tua lingua e dopo ti rimetti a pecora
e te lo metto tutto nella fica.
Tu godi, godi, godi e hai molteplici orgasmi. Dopo più di due ore di sesso
sfrenato, mi inviti a farci un bel bagno caldo nella tua vasca
idromassaggio, nella quale fra le bolle e le tue mani, le mie palle provano
un intenso piacere. Mi fai impazzire amore mio.
Poi ci mangiamo una cosa e qualche dolcetto. Ma la serata non è finita e
adesso hai voglia di comandarmi e sottomettermi, per cui mi inviti a sedermi
sul divano e ad aspettarti qui, mentre vai nella tua stanza dove ti infili
un completino ultrasexy.
Metti gli stivali a metà coscia, lo strapon con il doppio fallo e poi un
piccolo frustino.
Arrivi in tutto il tuo splendore e io rimango ancora più estasiato del
momento in cui ti ho vista al mio arrivo. Mi dici: prima ti sei divertito a
sfondarmi il culo senza avvisarmi, adesso mi diverto io con te. Mi apri le
cosce e mi infili il tuo cazzo dritto dentro al mio culo. Io dico: siii,
amore mio, che belloooo, sono tutto tuo. Sondami il culetto, daiii, siiii,
ahhhhh.
Poi mi fai mette a pecorina nella stessa posizione in cui io prima ti ho
penetrata nel culetto.
Me lo infili tutto dentro e lo muovi in tutte le direzioni. Che bello, amore
mio.
Dopo circa 30 minuti, lo tiri fuori e mi obblighi a leccarlo e succhiarlo e
poi mi comandi di rimettermi a pecorina, ma questa volta non mi fai
assaggiare il tuo cazzo, bensì il frustino.
E una vergata, e due vergate; prima un gluteo e poi l'altro, ah ah ahhhh
sfondami, siiiii.
poi con la mano mi afferri le palle e le stringi forte e mi fai alzare in
piedi e mi leghi mani in alto e gambe aperte. Mi strizzi le palle e con il
frustino colpisci il mio cazzo.
Ahhhh, siiiiii...ma per non sentirmi gridare di piacere, prendi quelle
palline che si mettono in bocca e mi stringi le palle forte dicendomi: "da
ora sarai il mio schiavo, sottomesso. Non dovevi penetrarmi nel culo senza
avvisarmi, ora la paghi cara" mi giri dietro e mi frusti sul culo.
Ma siccome il mio cazzo ti piace troppo, ti metti in ginocchio e mi succhi
ancora e ancora e ancora fino a farmi venire, però il mio sperma non lo
ingoi, ma lo metti in un bicchiere e dopo mi obblighi a berlo tutto. Poi mi
sleghi e mi baci appassionatamente perchè sono stato bravo e per premiarmi,
ti metti seduta sul divano e io in ginocchio di fronte a te ad adorare la
fonte della tua femminilità.
Mi dci: "leccami la fica, schiavetto". Si padrona. Lecco la tua fica calda e
bagnata; infilo dentro la lingua, esploro dentro e fuori. Le grandi labbra,
le piccole labbra, il clitoride, che lecco e succhio. Tu esplodi in un mega
orgasmo e poi a ripetizione mi gusto tutto il tuo nettare.
Poi ci mettiamo nel letto e ci facciamo tante coccole, anche se il mio
culetto fa male per le frustate che mi hai dato. Allora tu lo massaggi tutto
e lo baci.
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14 years ago
mauleo75,
35
Last visit: 13 years ago
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Finale a sorpresa
Apro la posta che mi è arrivata dopo l’ultimo annuncio che ho pubblicato su Fermo Posta e trovo tra le tante, la lettera di un coppia di Viterbo, scritta bene e con un paio di foto molto sensuali e maliziose.
Erano curiosi di conoscere un singolo ma allo stesso tempo molto titubanti, ci sentimmo al telefono e concordammo di vederci dalle parti di Vt in un luogo che nn ricordo. Ci avevano tenuto ad avvisarmi che l’incontro era solo conoscitivo, che non sapevano neanche loro come comportarsi. Ricordo che mi fecero parcheggiare la macchina e mi portarono in un bar per fare due chiacchiere.
Sedemmo in un tavolino e ordinammo qualcosa, c’era gente ma si poteva parlare… Lui era un bell’uomo sui 45 e lei una splendida ragazza di 10 anni di meno e io all’epoca avrò avuto sui 27 anni… Sono simpatico e riesco a dare sempre l’impressione del bravo ragazzo,pulito ed educato per cui di solito le conversazioni nn stentano a decollare… parlammo un po’ di noi, ci conoscemmo un po’… e poi affrontammo il tema della serata. Mi raccontarono le loro curiosità e io dicevo loro le mie opinioni in merito,raccontai qualche esperienza,qualche fantasia… vedevo che lei gradiva e si incuriosiva in modo molto gentile mi chiedeva qualche particolare, voleva sapere tante cose… e iniziò a parlare dei suoi timori del “dopo” e dei dubbi che poi potessero pentirsi… Lui cercava di tranquillizzarla confermandole che davvero voleva vederla contenta e felice e che trovava molto eccitante immaginarla con un altro uomo. Nel frattempo il locale doveva chiudere e decisero di riportarmi alla macchina e nel tragitto continuare a chiacchierare… Ero cmq soddisfatto della serata, mi ero divertito, avevamo condiviso idee e fantasie e sentivo nell’aria la possibilità di un lieto fine...allo stesso tempo si capiva che non erano ancora del tutto convinti. Arrivati alla macchina, ringraziai per la bella serata e mi raccomandai di chiamare nei giorni per raccontarmi le loro impressioni sul nostro incontro. Mentre rientravo a Roma ripensavo con eccitazione alle ore appena trascorse, alla bellezza di lei e a quello che avvertivo sotto l’apparenza della ragazza tranquilla ed ingenua… Erano passati 15 minuti che sento squillare il telefono...erano loro… anzi lei,che mi chiedeva se per caso non mi dispiacesse tornare indietro. Provate ad immaginare le sensazioni che provai in quel momento. Girai l’auto e ritornai indietro assaporando quei minuti di attesa con una strana ed incredibile tranquillità… Mi fecero entrare in macchina,si scusarono e mi dissero che lei voleva essere come una di quelle donne di cui le avevo raccontato prima. Si baciarono, le accarezzavo i seni,tirò giù il sedile e venne a baciarmi… l’eccitazione era salita alle stelle… poteva sentire il mio cazzo rigido e duro attraverso la stoffa, non si fece pregare. Voleva vederlo, toccarlo assaggiarlo…quando me lo prese in bocca fu bellissimo,la sentivo eccitata,ingorda,vogliosa. Provai a farle alzare la testa perché volevo sapere se le piacesse sentirlo in bocca ma lei non volle…si era attaccata al cazzo e non voleva staccarsi più… fu una cosa incredibile… sentivo i commenti del marito impazzito di fronte a questa scena che la incoraggiava e io non potei fare altro che gustarmi uno dei più bei pompini della mia vita. Non si fermò neanche dopo che ebbe bevuto tutto il frutto del mio piacere…sembrava incontenibile nella sua voglia. La ringraziai e per ricompensarla le leccai la figa…la trovai bagnatissima…aveva già goduto ed era un piacere sentirla lamentare e contorcersi…mentre la leccavo iniziò a spampinare il marito e continuò anche quando iniziai e possederla… le davo colpi lenti e profondi e la sentivo mugolare nonostante avesse la bocca piena… fu una serata incredibile e meravigliosa, del tutto inaspettata!
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14 years ago
lucapilon, 51
Last visit: 1 day ago -
Fermoposta
Tutto è iniziato con Fermo Posta, la mitica rivista di annunci. Erano gli anni 90 e mi faceva impazzire immaginare che dietro quelle splendide donne che si esibivano e cercavano incontri potesse celarsi la mia vicina di casa, la mia professoressa dell'Università,la signora più elegante della città. Ho iniziato a guardarmi attorno quando ero in giro, a cercare di cogliere particolari,ad osservare le donne in modo diverso...tutto questo era già di per se molto eccitante e così le mie fantasie galoppavano libere spaziando su eventuali ed ipotetiche situazioni trasgressive che sembravano potersi realizzare solo nei film.
All'epoca le macchina fotografiche digitali non esistevano per cui ancora ricordo la ricerca disperata di un fotografo di altra città per sviluppare le foto erotiche da pubblicare e da inviare nella speranza di qualche contatto. Andare in posta sperando di trovare al fermoposta qualche lettera... aprirle con ansia sperando di trovare qualche foto, a volte erano solo fotocopie bianco e nero...si usava ancora la penna per scrivere...sentire gli odori, interpretare la calligrafia, eccitarsi davanti ad una foto, programmare i primi incontri...le inevitabili fregature, qualche gay che si fingeva coppia, le proposte più belle e quelle più strampalate... I primi telefonini, la possibilità di sentirsi pur restando anonimi... Dopo il fermoposta presi in fitto una cassetta al mail box per contenere la posta che arrivava numerosa... non saprei dire se era più eccitante l'attesa passata a fantasticare o quella che precedeva l'incontro cercando di immaginare come sarebbe andata. L'adrenalina del primo incontro credo sia una delle cose più belle...insieme forse agli incontri con coppie alle prime esperienze in cui davvero nn si può sapere come andrà finire e si può gustare ogni attimo e particolare dell'incontro...l'abbigliamento di lei,lo sguardo,quello che dice,parlare per conoscerci ma cercare di stimolare interesse e curiosità...I luoghi insoliti della capitale quando si sperava di trovare qualche coppia compiacente...qualche attesa,dubbi,curiosità...qualche bella avventura che magari racconterò...Dalla mail box alla bacheca del mitico gianni di via noto 33, il passo fu breve...una foto che ho inserito nella mia galleria è proprio scattata li con puffetta... poi è arrivato internet...il web, la possibilità di accelerare i tempi, altre possibilità di incontro,di scambiare idee,di condividere fantasie,organizzare sorprese,incontri al cinema,corteggiamenti,massaggi....
Negli ultimi anni i miei incontri si contano sulla punta delle dita per svariati motivi ma quando capita di incontrare persone con cui si crea empatia e complicità è sempre un piacere approfondire la conoscenza.
PS
Se qualcuno è riuscito ad arrivare alla fine mi scuserà se non ha trovato alcun racconto erotico ma solo i ricordi di questi anni...mi andava di partire dall'inizio perchè ho deciso di descrivere alcuni dei momenti più belli vissuti in questo viaggio!
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14 years ago
lucapilon, 51
Last visit: 1 day ago -
Prima esperienza gay con amico e una banana
Una giornata di mare passata con un amico che non vedevo da tanto tempo;rilassati dal mare e abbronzati dal sole ci inviamo verso casa. Mi sentivo strano,dal primo incontro,mi sentivo attratto dal corpo del mio amico,non capisco,ma più guardavo il suo costume,le sue gambe e il suo corpo e più nasceva in me la voglia di toccarlo.Arrivati a casa e cercando di nascondere la mia eccitazone imbarazzante mi infilo sotto la doccia iniziando con un getto di acqua calda,pensando cosi'di smorzare la mia voglia,inutilmente,perchè insaponandomi,lo schampo, lubrificava a tal punto che ho iniziato a sentirmi ancora di più eccitato e ho cominciato a sedare la mia voglia,masturbandomi e toccandomi prima con il dito,lo facevo entrare piano piano,lo giravo e mi ritoccavo,ero eccitatissimo,sembrava mi stessi facendo un ditalino e mentre l'eccitazione saliva,la mia mente mi immaginava con l'amico che si faceva toccare,continuando prima con le dita stuzzicandomi i capezzoli,poi con delle mollettine attaccate,in pochi minuti no ho resstito e sono venuto senza che il mio cazzo fosse duro. Uscito dalla doccia,indosso l'accappatoio,vado verso la camera da letto,mi sentivo ancora strano e sdraiato sul letto con gli occhi verso l'alto non capivo ancora cosa fosse successo. Ad un tratto entra il mio amico,è ancora con il costume da bagno e con due banane in mano,si avvicina e si sdraia vicino a me;io mi sento morire perchè sento di nuovo l'eccitazione,faccio finta di niente e gli giro le spalle. Ad un tratto sento le sue mani scivolare sotto l'accappatoio e iniziare ad accarezzarmi tra le cosce mentre morsicandomi l'orecchio mi sussulta:"ti ho visto nella doccia,sembri una figa in calore e ti voglio scopare";mi giro verso di lui e senza farmi ripetere comincio a toccarlo,mi piace,sento la sua pelle salata,mi avvicino verso il suo cazzo che si è indurito subito e comincio a leccarlo e a fargli un pompino,sono eccitatissimo,dentro e fuori dalla bocca,è enorme e mi piace e ad un tratto lo sento venire,spostandomi mi inonda di sperma. Non aspetta neppure di riprendersi che mi dice:se aspettavi ancora a farmi venire potevo anche scoparti,ora per continuare ho bisogno di un aiuto e un po' di tempo. Senza esitare,allunga la mano e prendendo una banana mi dice,ecco l'aiuto. Mi tocca le cosce con una mano e con l'altra mi appoggia la banana vicino alle labbra,spingendola,la prendo in bocca e comincio a fare finta di fare un pompino,leccando e andando su e giù,la mia immaginazione si sta perdendo nel piacere,la voglia cresce,ho un orgasmo con due gocce di picere,continuo a prendere in bocca la banana mentre è lui ora a farmi il ditalino con l'altra mano,sembra che il mio buco si sia allargato,d'un tratto mi toglie la banana dalla bocca,la lubrifica con la crema solare all'olio che era sul comodino e me la appoggia al buchino,spingendola piano piano, la sento entrare,mi fa un pò male è grossa ma decido di continuare,lui si accorge e mi dà due sculacciate sulle natiche che,forse rilassando i muscoli,stranamente aiutano la penetrazione perchè in un attimo sento tanto piacere,e in un attimo con una spinta più forte sento che entra completamente. Il piacere enorme che provo mi fa dimenticare il primo bruciore,il buco si è allargato completamente,lui la spinge dentro e la tira indietro,sempre più dentro,è grande,grossa,mi fa impazziere di piacere,vengo una,due volte e forse non ricordo più ma so che era come se avessi avuto un orgasmo,tremavo dal piacere e lui si stava eccitando di nuovo,continuava a spingere,sentiva il mio piacere,sentiva il mio tremore e mi sussurrava:"ti voglio,mi fai impazzire di piacere",ad un tratto,toglie la banana,appoggia il suo cazzo sporcato di crema solare e con un colpo di reni entra dentro di me,resta fermo un attimo e poi comincia a pomparmi sempre più forte,sento il suo cazzo indurito al massimo,sembra che arrivi fino in pancia da quanto e lo sento dentro,il piacere che sento è indescrivibile,sembra che tutto intorno non esista,vengo altre volte e vengo solo di brividi di piacere tanto da sentirmi quasi mancare fino a quando con un colpo più forte e tremante sento il suo piacere caldo entrare dentro di me. vorrei rifare una esperienza cosi'.se mi inviti a casa tua passiamo una giornata di sesso.
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14 years ago
adalberto2010, 45
Last visit: 13 years ago -
Un cornuto da montare
Secondo alcuni tutti i cornuti contenti , i cuckold secondo la dizione anglosassone, sono anche un po’ omosessuali.
Secondo altri , chi ha un cazzetto piccolo deve rassegnarsi non solo ad essere cornuto ma anche ad essere usato e sottomesso dai veri maschi, quelli con un cazzo di nome e di fatto.
Vero o no, certo è che io sono un cornuto con un minuscolo cazzo e che mi è capitato a causa di questa caratteristica di essere preda di un gruppo di maschi.
Sono un grande appassionato di pesca con la canna e frequentando un forum di discussione tra pescatori circa 1 anno fa ho fatto amicizia con un signore anziano , Mirko ; io ho 55 anni mentre lui quasi 70 .
Per un caso fortuito entrambi siamo pugliesi e dopo un po’ che scambiavamo opinioni sulle varie tecniche di pesca , Mirko mi ha invitato ad una battuta di pesca sulla sua barca , invito subito da me accettato.
Sapevo dai suoi racconti che l'equipaggio della sua barca era costituita da lui e 3 amici inseparabili , più o meno suoi coetanei, tutti fanatici della pesca.
Era capitato anche di scambiare qualche battuta su temi diversi dalla pesca ed in particolare sul sesso e le donne: mi ero fatto l’idea che fossero tutti dei grandi maiali , quel tipo di maschi che non si fa scappare nessuna occasione; mi ero anche un po’ eccitato all’idea di come si sarebbero comportati se avessero saputo che ero un cornuto minidotato!
Comunque sia , non pensavo ad altro che alla battuta di pesca quella mattina quando raggiunsi il porto di Bari , dove avevo appuntamento con Mirko per imbarcarmi ed entrare a far parte dell’allegra brigata : i 100 km percorsi in macchina erano volati via in un attimo, preso com’ero dalla frenesia di provare un altro luogo di pesca.
I 4 maschi erano come me li ero immaginati : omaccioni dall’aspetto di vecchi lupi di mare , ben piazzati e con le pance prominenti , simpatici e di modi camerateschi , scurrili nelle loro battute come sovente accade in un gruppo di soli maschi.
Mirko era chiaramente il leader del gruppo ed anch’io assunsi subito un atteggiamento di “sottomissione” , anche per adeguarmi alla legge del mare che richiede obbedienza assoluta al capitano della barca.
Il tempo era ottimo ed in circa mezz’ora ci portammo sul luogo di pesca , dove calammo le lenze e restammo in attesa.
Tuttavia i pesci non si decidevano ad abboccare per cui avevamo tutto il tempo per chiacchierare del più e del meno , per raccontare barzellette sporche, per fare commenti sulle donne : uno degli argomenti preferiti dei 4 erano appunto i mariti cornuti e minidotati con mogli troie , su cui raccontavano storielle sganasciandosi dalle risate.
Il caldo diventava sempre più forte man mano che il sole si alzava e si cominciò a bere birra fresca, di cui c’era una grande scorta a bordo ; dopo un po’ eravamo tutti un po’ brilli e Mirko tirò fuori un giornale pornografico su cui c’erano varie foto di troie che venivano scopate in gruppo davanti ai loro mariti segaioli.
Potete immaginare i commenti di quei maschi un po’ ubriachi a quella vista : si passavano il giornale commentando le varie inquadrature , la dilatazione dei buchi delle signore infilate da due cazzi alla volta, ridevano delle piccole dimensioni dei cazzi dei mariti toccandosi i membri ormai gonfi nei pantaloncini da mare.
Ad un certo punto Mirko disse: “Ragazzi , ho le palle che mi scoppiano! Perché non facciamo il gioco dell’equatore?” Tutti acclamarono la proposta , urlando e sghignazzando!
Anch’io, senza sapere di cosa si trattasse ma volendo adeguarmi alla loro allegria, urlai: “ sì, sì, facciamo un gioco!”.
“Birra per tutti !”, disse Mirko , allontanandosi per andare a prenderla. Io approfittai per chiedere a Michele, il più vicino degli amici, come si giocasse al gioco dell’equatore.
“Vedi, una volta c'era l'usanza che quando un veliero attraversava l’equatore il meno dotato dell’equipaggio si dovesse prestare a far godere con la bocca ed il culo il rimanente della ciurma.
Ora tireremo fuori il cazzo e quello meno dotato dovrà fare da femmina per gli altri”.
“Giù i pantaloncini, ragazzi “, esclamò un momento dopo Mirko distribuendo le bottiglie di birra a tutti ; mentre gli altri prontamente avevano ubbidito, io rimasi immobile, bloccato all’idea della figura che avrebbe fatto il mio misero cazzetto.
Ma i 4 amici non erano evidentemente nuovi a quelle situazioni , perché immediatamente due di loro si avvicinarono e mi abbassarono i pantaloncini scoprendo il mio piccolo membro di circa 10 centimetri.
Le urla di scherno furono immediate : “Francesco , ma sei sicuro che quello sia un cazzo? Sembra più un clitoride……mi sembra fuori di dubbio che hai perso e che ti tocca fare la femmina con tutti noi….” Mirko si avvicinò e mi mise davanti alla bocca il suo grosso e odoroso cazzo , ordinando: “Succhia, troia!”
Io feci un po’ di resistenza ma due degli altri amici mi spinsero il capo verso il cazzo del leader ed io non potei far altro che prendere in bocca quel membro poderoso, succhiando la cappella che sapeva di sborra e di piscio.
Per quanto volessi mostrare di essere stato costretto , la situazione era così eccitante che dopo poco mi immedesimai totalmente nella parte della femmina , cominciando a leccare con sensualità non solo il cazzo ma anche le palle del maschio dominante . Mentre ero intento a succhiare quel membro, sentii delle dita che mi ungevano il buco del culo con qualcosa di oleoso : prima una, poi, due, poi tre dita si fecero strada nel mio orifizio posteriore dilatandolo progressivamente.
Ero ormai ben largo quando sentii un qualcosa di grosso e duro penetrare nel mio buco sostituendosi alle dita , dilatandolo progressivamente : Michele mi aveva inculato e cominciava a pomparmi di gusto, chiamandomi troia e puttana, sculacciandomi mentre mi sfondava il buco del culo.
Gli altri due amici si menavano il cazzo , aspettando il loro turno. Mirko e Michele sborrarono quasi insieme, rimpiendomi uno il culo e l’altro la bocca di sborra salata.
Non ebbi respiro: Giuseppe e Alberto presero immediatamente il posto di Mirko e Michele , facendosi fare un pompino ed inculandomi fino a quando anche loro non vennero con urla da maiali.
Evidentemente la situazione aveva stimolato la libidine del gruppo di amici , che non contenti di quanto mi avevano fatto decisero di terminare con una pisciata collettiva su di me, steso in coperta: anche in bocca dovetti accogliere la piscia dei miei padroni , oltre che sul culo e sul cazzetto....
continua
sono graditissimi commenti o altro
[email protected]
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4
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Nel capanno
Dedicato alla coppia Ecconoi...
Dopo aver goduto tutti quanti, si sdraiarono sul letto. Lei al centro i due uomini di fianco. Ogni tanto il marito accarezzava la moglie, e lei ricambiava le sue carezze. L'uomo della psiaggia capì che era di troppo. Si alzò, si rivestì e salutò la coppia. Loro gli dissero che magari durante le vacanze ci sarebbe stata un'altra occasione. L'uomo sorrise ed uscì. La coppia rimase sul letto scambiandosi ancora effusioni amorose, fino a quando la stanchezza arrrivò e si addormentarono sul letto nudi.
Si svegliarono sentendo un lieve bussare alla porta. Lei si alzò, si mise una vestaglia per coprirsi e andò a vedere. ERa la baby sitter che aveva riportato il loro bambino. Lei la ringraziò e mentre era girata di spalla si sentì osservata, come se qualcuno la stesse spogliando con gli occhi. Si girò di nuovo e vide che la baby sitter era ancora lì. Francesca gli chiese se c'era qualcosa che non andava e la baby sitter gli disse guardandola negli occhi, che aveva un bel corpo. Poi, Tizzy er ail suo nome, gli disse che quellla sera c'era un ballo in maschera e se volevano partecipare, erano i benvenuti.
Francesca le disse che le sarebbe piaciuto ma c'era sempre il bambino da guardare. Allora Tyzzy, le disse che se volevano, durante la serata ci sarebbe stato un animatore che avrebbe guardato lui i figli dei villeggianti. FRancy ci penso su e poi gli chiese dove poteva prendere un vestito per la festa. Tyzzy gli disse che non c'erano problemi perchè il villaggio metteva a disposizione il loro reparto di vestiti da animazione e che se voleva, poteva andare con lei a sceglierne uno. Francy ci penso su e poi decise che sarebbe stato carino partecipare alla festa. Gli disse di aspettarla e andò da suo marito che intanto, sentendo delle voci parlare, si era messo dei box. Francy raggiunse il marito, gli parlò della festa e decisero insieme di partecipare.
Francy si levò la vestaglia e si mise il costume da bagno, poi prese un pareo e se lo mise in vita. Era pronta ad andare. Diede un bacio a suo marito e tornò all'ingresso e si avviò con Tyzzy verso il magazzino dei vestiti. Tyzzy gli faceva strada. Anche lei era vestita con il costume da bagno e portava un pareo. francy la guardava con curiosità. Aveva un bel fondoschiena che si intravedeva dal pareo semitrapsarente. Tiziana si sentiva osservata e questo gli piaceva. Ancheggiva più del dovuto. Nella sua mente gli tornava in mente la scena di sesso che dalla finestra aveva visto. E si sentiva eccitata. Pensava al corpo di Francy che era dietro di lei e voleva averlo tra le sue mani.
Francy la raggiunse e si misero di fianco a chiaccherare mentre si dirigevano verso il capanno. Ogni tanto i loro occhi si incrociavano e Tiziana la guardava più del dovuto. FRancy a quegli sguardi si sentiva imbarazzata però sentiva dento di lei un qualcosa che non riusciva ancora a capire.
Arrivarono al capanno. Tiziana prese la chiave che aveva con se e aprì la porta. Fece accomodare dentro Francy, entrò anche lei e senza farsi sentire chiuse a chiave. Davanti a loro c'erano scatoloni e una rastrelliera dove c'erano i costumi. Francy si guardò attorno e vide anche un materasso. Chiese a Tiziana cosa faceva un materasso ì e li tranquilla gli rispose con un sorriso che ogni tanto quel magazzino veniva usato dagli animatori per incontri particolari con le chlienti del villaggio.
Francy sorrise anche lei. Si avvicinò alla rastrelliera e iniziò a guardare i vetiti. C'erano di tutti i tipi. Tizzi si avvicino e gli chiese se ne voleva provare qualcuno.
Francy accetto. Tizzi allungò il braggio per prenderne uno e nel far questo sfiorò il braccio di FRancy. Si guardarono negli occhi e tizzi si morse un labbro. FRancy avvampò e abbassò lo sguardo. Tizzi tirò fuori un costume da piratessa, composto da un corpetto, da una culotte e da una gonna.
Lo sposrse a Francy e gli chiese di provarlo. Francy lo prese, prese il corsetto ed iniziò a metterselo sul costume. TIzzi la fermò e gli disse che sarebbe stata meglio sensa il costume sotto. SI guardarono nelgi occhi. TIzi gli chiese s epoteva aiutarla. Franci le disse di si.
Tizzi si posizionò allora dietro di lei, gli slacciò delicatamente la parte sopra del costume. FRancy sentiva il respiro della ragazza sul suo collo. Si sentiva in una situazione irreale ma le piaceva. Non sapeva neanche lei ma iniziava a sentirsi eccitata.
La ragazza gli slacciò la parte sopra del costume e i seni di francy uscirono fuori. Aveva i capezzoli eccitati a causa di quella situazione. Tizzi le disse all'orecchio che era bellissima e poi posò le sue labbra sul collo di francy. Francy ebbe un brivido di piacere. Chiuse gli occhi e si abbandonò. Tizzi vedendo che non c'era resistenza, lentamente da dietro iniziò ad accarezzargli le braccia per poi arrivare sui seni eccitati. Con molta calma, le sue dita raggiunsero i capezzoli ed iniziò ad acarezzarli. Francy si morse il labbro, sentiva che il suo fiore iniziava ad eccitarsi. Intanto tiziana continuava ad acarezzarla, a volte con tutta la mano prendeva i suoi seni, a volte stuzzicava solo i capezzoli, e intanto le sue labbra furono sotituite dalla sua lingua che iniziò a leccargli dalla spalla fino ad arrivare al suo orecchio. Francesca si godeva il tutto con gli occhi chiusi. Poi una mano di tiziana si staccò dal suo seno e lentamente iniziò un viggio che la porto sul suo fiore ancora ricoperto dal costume. Glielo accarezzò da sopra la stoffa. FRancy si entiva avvampare di desiderio ed aprì leggermente le gambe. Allora tiziana lasiò per un attimo anche l'altro seno e sempre da dietro sussurrandogli all'orecchio di lasciarsi andare, gli slacciò il pareo...
Il pareo gli scese lungo le gambe. Ora Francy era solo più vestita con la parte sotto del costume. Tiziana continuò il suo massaggio sui seni e con la bocca iniziò a baciarle il collo. Ogni tanto un piccolo morso mentre le mani di lei avevaano iniziato ad accarezzargli il fiore da sopra il costume. Poi piano piano le mani presero il bordo dell'elastico e lentamente sfilarono lo slip. Nel mentre che faceva questo, Francy aprì leggermente le gambe come un chiaro invito. Sentiva il suo fiore eccitato ed averlo ora libero gli diede un senso di libertà. Tizzy la fece girare davanti a se ed nella sua posizione inginocchiata, aveva il fiore di francy davanti ai suoi occhi. COn le mani piano piano iniziò ad acarezzarlo mentre la donna in piedi mise le sue mani sulla testa dell'inginocchiata e la diresse vero la sua figa. La ragazza non se lo fece ripetere e lentamente avvicinò le sue labbra alle labbra di quel fiore pieno di miele....
da qui continua a due mani Tizzy (T) ed io (F)....
La lingua iniziò a stuzzicargli le grandi labbra. COme se fossero dei petali delicati, iniziò a lambirli delicatamente, per poi avvicinarsi sempre di più a quel meraviglioso fiore che ha tra le gambe. Le mani di Francy andarono sui suoi seni nudi e piano piano iniziò a tintillarsi i capezzoli duri. Si senti pervadere da ondate di piacere dal basso. Le mani di Tizzi andarono sui suoi glutei e mentre con la lingua continuava a darle picere, gli massaggiava il sedere avicinandosi al suo secondo fiore. Una mano di Francy lasio' uno dei suoi seni turgidi e andò sulla testa edlla ragazza inginocchiata....
(T)...la mano di Francesca aveva preso con una certa forza la nuca e la indirizzava consapevolmente verso la sua figa chiedendo inconsapevolmente di accentuare i movimenti della lingua che ormai si erano concentrati sul suo clitoride. L'eccitazione stava prendendo anche Tyzzy che con una mano era entrata nelle sue mutandine e stava stimolando la sua vagina ben aperta. Il fisico statuario di Francesca si stava sciogliendo davanti all'esperienza di Tyzzy che con pochi movimenti era riuscita arrivare alle stelle. Chiese a Francesca di sdraiarsi sul materasso poco lontano e nel frattempo e sotto i suoi occhi fece scivolare i pochi vestiti che ancora la ricoprivano. Francesca rimase allibita dalla sua bellezza consapevole...da quel fisico statuario, sportivo, completamente abbronzato e quel che più le piaceva depilato. I seni di tyzzy erano stupendi, morbidi, una 4° naturale. I capezzoli erano induriti e rivolti verso l'alto....
(F)...Francesca con occhi eccitati guardò il pube depilato di Tyzzy. Si umettò le labbra con la sua lingua non vedendo l'ora di assaggiare il miele dl fiore dell'animatrice.Tyzzy si avvicinò a Francesca, ancora sdraiata, e pose la sua figa vicino alla bocca. Franct avvicinò il viso e come Tyzzy aveva fatto poco prima con lei, iniziò con la sua lingua a leccarla come un gelato estivo. Prima assaggiò le grandi labbra, e ogni tanto gliele baciava anche. Poi delicatamente passò a quelle piu' interne. Nel mentre Tyzzy con le sue dita, prese i propri capezzoli induriti all'ecitazione ed iniziò a toccarseli, provando un piacere intenso. Ora la lingua di Francy era arrivato al suo clito, lo lambiva tutto attorno, per poi ogni tanto dargli una leccata più sostanziosa. Poi smetteva, per poi riprendere come una dolce tortura e per far eccitare di più Tyzzy. Nel capanno regnava soltanto più i gemiti di piacere dell'animatrice. ERano in un mondo tutto l'ora, in un mondo di piacere.....
(T)...Tiziana si abbassò ancora di più sulla bocca di Francesca aprendo con le dita le grandi labbra della sua figa per accentuare il piacere che già la stava pervadendo tutta. Nello stesso momento stava stimolando il suo clitoride per aumentare il piacere e l'umidificazione e far provare a Francesca tutto il piacere provabile nel vedere una donna che gode grazie ai tuoi movimenti. Le due ragazze non si curavano nemmeno più di tutto il rumore che stavano facendo per far sentire l'una all'altra quando bene si stavano facendo.
(F)....Le due donne gemevano. Per tutto il capanno si sentivano solo i loro respiri. E si sentiva anche l'odore di sesso che pervadeva tutto l'ambiente. Le lingue vorticavano sui clitoridi gonfi. Un abbondanza di miele colava nelle rispettive bocche. Francesca iniziò a masturbare con le sue dita la figa di Tyzzy e anche lei fece la stessa cosa con la sua nuova amante. I muscoli vaginali stringevano le dita reciproche, e sempre più forte, dentro e fuori, le loro dita davano piacere l'una all'altra. I loro corpi fremevano di passione e di desiderio. Avevano voglia di essere penetrate da qualcosa di più grosso...
(T)...la voglia cresceva con il passare del tempo perchè ne rimaneva poco prima che il tutto finisse e questo non era nella volontà di entrambe. Il 69 che stavano sperimentando era nuovo per tutte e due, ma se la stavano cavando benissimo. Entrambe stavano frugando con più dita nelle rispettive vagine che dal piacere intenso si erano dilatate moltissimo ed ormai potevano accogliere qualsiasi cosa
(F)...le lingue iniziarono anche ad esplorare e insalivare il secondo fiore, mentre ormai erano due le dita che penetravano le rispettive vagine. I capezzoli turgidi dei loro seni strusciavano sulla pelle dell'altra provocando ad ambedue piacevoli sensazioni. Come fossero sincronizzate, le due donne ora iniziarono a penetrare l'ano dell'altra mentre con la loro lingua lo lubrificavano. Nel momento che le falangi entrarono dentro di loro, un gemito all'unisono si sentì nel capanno. Ed iniziarono a darsi piacere sia nelle loro vagine ormai bollente che nel loro secondo canale...
In quel mentre da una porta secondaria e senza che nessuna delle due si accorgesse di nulla entrarono nella camera un ragazzo ed una ragazza che erano stati richiamati dai gemiti di Francesca e Cristina e, vista la situazione piccante, cercando di non fare rumore per non essere beccati si acquattarono nella penombra per godersi la situazione e vedere tutto da un'angolatura favorevole. Tiziana era completamente sdraiata su Francesca ed aveva a pochi centimetri dalla faccia il suo sesso...Francesca da parte sua era sdraiata sotto Tiziana ed aveva alzato le gambe e le aveva divaricate più che poteva. Teneva le caviglie con le mani dando così la possibilità a Tiziana di essere agevolata nel suo lavoro ed ai due ragazzi di vedere benissimo la sua nudità violata. Tiziana azzardò di entrare nella vagina di Francesca utilizzando 4 dita e dopo un pò di fatica perchè Francesca, pur essendo eccitatissima, non era abituata a questi volumi; ci riuscì e la penetrò incominciando a muovere in senso rotatorio le dita dentro la sua vagina. Con la mano sinistra enotrò più profondamente nel suo secondo orifizio ed è grazie a questo che Francesca si lasciò andare di più e Tiziana potè finalmente sentirla godere
(f) i due ragazzi non potevano credere ai loro occhi. Due dee che si davano piacere con lingue, dita e mani. Al ragzzo gli venne il membro duro dall'eccitazione e la ragazza iniziò a sentire caldo sotto di lei. I due si guardarono tra gli occhi e iniziarono a baciarsi appassionatamente. Le loro mani iniziarono a cercare i loro sessi e piano piano, senza esser visti dalle due che stavano godendo, si spogliarono. E iniziarono anche a msturbarsi reciprocamente avendo nei loro occhi la visione delle due dee che ormai per loro erano sole nel mondo e non esisteva nessun'altro.
Poi Tyzzy girò lo sguardo un secondo e vide i due ragazzi. Il cazzo di lui ebbe un'impennata perchè davanti a lui non c'era una donna ma un meraviglioso essere con voglia di sesso....
(T)...anche Francesca percepii che c'era qualcosa che non andava e si fermò anche lei facendo un gesto come per coprirsi le nudità. Tiziana guardò Francesca e con un sorrisino Le disse..."non ti preoccupare...nulla viene per nuocere" ed ordinò ai ragazzi di avvicinarsi. La ragazza si vergognava a tal punto che si stava rivestendo e voleva uscire senza farsi vedere. Il ragazzo per nulla intimorito, anzi...convinse la ragazza a seguirlo e si sdraiarono entrambe vicino a Francesca e Tiziana sul lettone. L'odore di sesso ormai pervadeva tutta la stanza e fu il ragazzo che timidamente sfiorò la pelle di Francesca e la trovò di un morbido incredibile...
(F) le mani del ragazzo iniziarono ad acarezzare la pelle nuda di FRancy, erano carezze inesperte. Allora Francy, prese la mano del ragazzo ed iniziò a guidarlo, mentre Tyzzy invece iniziò ad occuparsi della ragazza che per vergogna teneva ancora le mani sul suo pubr. Delicatamente Tyzzy le allragò ed iniziò con le sue tenere labbra ad accarezzare qual meraviglioso corpo giovanile. Sentiva rabbrividirla sotto i suoi sapienti baci ma sapeva che erano brividi di piacere. Intanto Francy aveva invertito i ruoli ed era lei che stava accarezzando il ragzzo ed era arrivato al suo membro. Dischiuse le labbra e lentamente lo baciò...
(T)..la ragazza era piccola di statura ed avrà al massimo avuto 17 anni, forse meno...tremava come un fuscello ed aveva la pelle d'oca su tutto il corpo..teneva le braccia incrociate sul seno. Era cicciottella, non bellissima, anzi, ma Tiziana non si era formalizzata mai sull'estetica di una ragazza, aveva avuto rapporti saffici con ragazze e signore di ogni età e bellezza...a lei interessava la sensualità delle persone e questa ragazza non era certo da meno di molte altre. La rassicurò con dei dolci baci sulle labbra e la accarezzò sul collo...le spostò le braccia dal seno e le allargò dolcemente...la ragazza si faceva fare piano piano....le sue mani scesero dolcemente sul suo ventre e lo accarezzò....il respiro della ragazza era affannato e Tiziana potè percepire che aveva anche un pò di pancetta. Scese ancora con la mano ed andò a cercare la sua vagina tra le pieghe del suo ventre...fece un pò di difficoltà a trovarla, ma quando sotto le sue dita sentì l'umido dei suoi umori vaginei dati dalla sua nascosta eccitazione ci si ficcò dentro con grande piacere della ragazza....che si abbandonò con un gemito ancora trattenuto
(F) e intanto Francy aveva iniziata con le sua bocca a dare piacere al giovane membro. La sua lingua lo leccava come un gelato procurando al ragazzo sensazioni che non aveva mai provato. La lingua lambiva il prepuzio per poi giocare con la punta di quel cazzo. Intanto con una mano gli accarezzava le palle e con l'altra teneva quello che stava diventando un bel palo di carne. Le vene avevano iniziato ad ingrossarsi e il respiro del ragazzo si faceva più affannato. Con timidezza, il giovane, con la sua mano andò a toccare il seno della donna che gli stava facendo provare delle belle sensazioni. PIano piano trovò il capezzolo di lei e come se avesse preso coraggio tutto in un colpo, glielo strinse. Nello stesso moneto la bocca famelica di Francy si chiuse sul ragazzo..per l'improvvisa sorpresa. Lo guardò negli occhi e vide che gli occhi di lui erano calamitati sulla scena tra la sua bella e l'altra donna....
(T)...lo spettacolo era diventato veramente interessante e mentre Francesca, più propensa a soddisfare le voglie maschili, Tiziana si concentrava sul corpo femminile di quella piccola donna che dimostrava ancora di non essere mai stata toccata da una donna...tutt'al più da qualche....pochi....ragazzi perchè si dimostrava ancora ritrosa agli sfiori sapienti di Tiziana che ormai si stava concentrando con delicatezza sul fiore picco e nascosto di lei. Scese baciando il suo corpo in ogni sua parte fino ad arrivare dove aveva percepito l'inizio della dolce peluria...Si avvicinò con la bocca per baciarla e noto che era già eccitata perchè dal piccolo buchino fuoriusciva un liquido biancastro chiaro segno che la cosa Le stava piacendo e non poco
(F)..Francesca stava impazzendo al pensiero di sentire dentro quel membro giovane ed eccitatissimo...aumento il ritmo per soddisfare la sensazione di potenza che stava provando...il ragazzo che forse aveva si e no 18 anni era ancora nel pieno delle sue forze sessuali e possedere una donna matura come lei lo stava facendo impazzire...Era durissimo e dovette controllarsi dal non venire subito...sentiva l'interno della vagina di Francesca che pulsava dal godimento e la sua punta stava crescendo sempre di più.....Francesca era assatanata e non si fermava più..
(T)...intanto Tyzzy si concentrava sulla ragazza che ormai era abbandonata a sensazioni che non aveva provato mai...Tiziana avvicinandosi alla sua vagina con la lingua incominciò a farsi spazio tra la sua pelle abbondante e potè notare che la sua verginità era da poco sbocciata tanto che fece fatica a trovare l'entrata della sua vagina ancora socchiusa. Il clitoride comunque era già sviluppato e denotava un'eccitazione fuori dal normale. Tiziana non se lo fece dire due volte ed incominciò a stimolarlo per iniziare la ragazza al piacere saffico che lei conosceva molto bene
(F)..il ragazzo non ce la fece più e venne. TRoppe sensazioni quella magnifica donna gli aveva procurato. Sentì la sua sborra uscire dal suo giovane cazzo riempire la figa di lei. Francy, si sentì riempire e sentì il liquido seminale dentro di se. Peccato, non era ancora riusciata a godere, troppo veloce l'amplesso per lei. Fece uscire il giovane cazzo che ormai si stava ammosciando. Girò lo sguardo e vide le due donne, allora decise che avrebbe goduto con loro...
(T)...sentendo i gemiti del ragazzo, sembrerà strano, ma anche la ragazza dopo pochissime strusciate delle dita di Tiziana sul suo clitoride venne in un orgasmo travolgente con grande delusione di Tiziana che si aspettava una resistenza maggiore...ma tra di lei pensoò che forse l'eccitazione del momento l'aveva portata un pò oltre...e magari era meglio così...comunque la ragazza emise un urletto e venne con contrazioni del bacino bgnando quel fiore vergineo abbondantemente
(F)..i due ragazzi ernao lì stesi. Le due donne si avvicinarono tra loro e i loro sguardi andarono sui quei due sconosciuti. Si misero a ridere. Poi si baciarono appassionatamente e guardandosi negli occhi si dissero che si sarebbero rincontrate la sera alla festa mascherata per continuare i loro giochi. Si era ormai fatto tardi e dovvettero andare. Si rivestirono ed uscirono con i costumi dal capanno lasciondo i due giovani li par terra..
(T)...dispiaceva vedere quella gioventù così distrutta dopo così poco, ma entrambe pensarono che l'esperienza non è acqua e che quindi quello che avevano fatto non era niente male...e magari sarebbe stato bellissimo riprovarci in un altro momento...
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14 years ago
admin, 75
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Con due singoli
Il percorso è stato lungo, tanti discorsi, molte indecisioni, ma era tempo che desideravo vedere mia moglie Nadia giocare con due uomini, da un paio di anni facevamo scambio di coppia ma l'idea di vedere lei sola giocare con più uomini mi eccitava moltissimo, una sera mi ha detto che voleva provare.
Così abbiamo cercato tra i vari annunci e risposto ad alcuni, la scelta è poi caduta su un gruppo di singoli, ci siamo accordati per una serata "soft" con solo due di loro, non se la sentiva di fare subito le cose in grande è ancora combattuta fra il piacere che sente crescere e il dubbio di non farcela.
Il fatidico sabato dell'appuntamnto era arrivato, il pomeriggio lei va dal parrucchiere e dall'estetista, per farsi ancora più bella, per uscire non sa cosa mettere prova mille vestiti ma nessuno va bene, alla fine si decide mette un tubino nero, reggiseno di pizzo, parigine nere con scarpe coordinate, niente intimo... pronta all'uso... se la serata dovesse svolgere per il meglio... mentre si prepara, sono nervoso, insicuro, ripenso alla prima volta che l’avevo baciata tanti anni prima, alle cose che avevano scoperto insieme, alle gioie assaporate, alla gelosia che avrei provato, nel vederla sola con altri, ho la tentazione di fermare tutto ma è troppo il desiderio di vederla giocare con due uomini.
Non so il perchè ma non ho mai accettato o preso in considerazione l'incontro con un solo uomo mi darebbe fastido troppo intimo troppa competizione tra me e lui, meglio due o più di due.
Quando arriviamo all'appartamento io sono tesissimo, ma non lo do a vedere, ho il cuore che batte all'impazzata, lei sembra invece abbastanza tranquilla, entriamo, l'ambiente è soft, luci soffuse, candele, musica di sottofondo, i ragazzi sembrano tipi a posto, puliti e molto gentili, ci offrono da beere, iniziamo a parlare del più e del meno per fare conoscenza, sono davvero simpatici e la conversazione è piacevole, io sono seduto sulla poltrona, Nadia sul divano con uno dei due, non passa molto tempo che il ragazzo accanto le bacia il collo e le abbassa il vestito facendo uscire il seno inizia baciarlo, lei sorride compiaciuta e lo lascia fare, l'altro si inginocchia davanti aprendole le gambe, la sua eccitazione si percepisce nell’aria, Nadia inarca la schiena sollevando il sedere per far salire il vestito è senza intimo e scopre la fighetta perfettamente depilata, è molto eccitata, nella penombra si intravede il lucido e vischioso liquido che la bagna,, quando lui avvicina la bocca lei inarca il bacino, per agevolarlo e porgergli le grandi labbra.
Il ragazzo appoggia la punta della lingua al centro della vagina, Nadia allunga la mano in avanti a cercare a tentoni l’altro membro, lo fa con naturalezza, probabilmente nel pensiero l’aveva già fatto , ma nella realtà è la prima volta con due uomini. Trova il pene, già duro, fa scorrere la mano abbassandone la pelle, ha voglia di assaggiarlo, è sempre stata brava con la bocca e lo vuole dimostrare anche ai nuovi amici, lo porta alla bocca e con la stessa naturalezza inizia succhiarlo avidamente.
Il ragazzo che la stava leccando inserisce prima due poi tre dita nella sua figa bagnatissima, si alza, mette il profilattico e comincia a penetrarla, entra lentamente con movimenti prima leggeri poi sempre più forti, Nadia si sente scopata fino in fondo, incomincia a godere della situazione, ha gli occhi chiusi, la osservo attentamente per cogliere ogni minimo segnale del suo corpo, il suo respiro, diventato profondo, e ogni mugolio dalla sua bocca, nonostante la situazione, non provo gelosia, anzi desiderio, eccitazione, ammirazione per lei.
I due ragazzi la colmano di "complimenti" e apprezzamenti, mai banali, mai ripetitivi a volte forse un pò volgari ma di circostanza, lei gradisce quelle attenzioni discrete e puntuali.
Il ragazzo continua per un po’ poi si ferma e lo toglie, si spostano in camera da letto per stare più comodi, li seguo, uno si sdraia a pancia in su e Nadia si siede sopra, arriva a poggiare la vagina dilatata sul glande, ma prima avvicina il viso a quello di lui e cerca la sua bocca.
Le labbra si uniscono in un lungo bacio, le lingue si incrociano e si scambiano i rispettivi sapori. Lei sa che mi da fastidio, considero il bacio una cosa molto intima, ma probabilmente lo ha fatto apposta, provo un certo fastidio, ma fa parte del gioco.
Dopo qualche istante allontana il busto da lui e il sesso del ragazzo scivola dentro di lei sino a scomparire completamente nella sua vagina, si pone eretta ed inizia a salire e scendere con le natiche tese nello sforzo, quando il membro esce è lucido di umori tanto è bagnata dentro, non so spiegare le mie emozioni ma vedere entrare e uscire dalla sua vulva quel membro, vederla piena di lui, mi piace da morire.
Desidero che non si fermi, voglio vederla godere, finalmente dopo tanto tempo mi sta mostrando quanto sa essere femmina e quanto il suo intero essere è votato al sesso, è magnifica... è magnifica quando scopa, anche se lo fa con altri, posso vedere come è realmente senza che i miei sensi siano obnubilati dal piacere che sa donarmi il suo corpo.
Quello che mi stupisce e che non è per nulla imbarazzata, anzi è eccitata, forse troppo eccitata a giudicare da quanti umori lascia sull'asta di carne che scorre dentro di lei. Mentre il suo corpo violato è languidamente adagiato sul cazzo di un altro ragazzo, succhia e stimola senza pietà il glande dell'altro.
Il suo respiro è pesante è vicino all'orgasmo, si muove più veloce e decisa, dopo un lungo ma soffocato gemito, quasi provi vergogna, scende per prenderlo completamente dentro e si ferma limitandosi a contrarre ritmicamente il bacino, ansima, sta godendo, il suo corpo vibra, trema per le emozioni intense provate, si rilassa per qualche istante.
Ricomincia a muoversi per cercare il piacere del ragazzo che la sta penetrando si muove velocemente offrengogli il suo corpo accogliente e stupendamente eccitante, sa che il ragazzo non può resistere a lungo, come se percepisse il suo stato, dopo un affondo deciso, lui viene rumorosamente, lei si blocca per farlo godere mentre è ancora nel profondo del suo ventre. Qualche secondo di pausa e si sposta per far uscire il ragazzo con il profilatto pieno del suo piacere, lui lo toglie e Nadia lo prende in bocca e lo ripulisce.
I due ragazzi sembrano un team affiatato, i giochi sono ricominciati, si alternano per darle il massimo piacere, per farla godere di nuovo, stimolano insieme i luoghi più segreti del suo corpo, cambiano posizione più volte si alternandosi tra la sua bocca e la sua vagina, le combinazioni possibili sono moltissime e tutte producono in me brividi inaspettati.
Uno dei ragazzi le viene in bocca, lei ingoia tutto avidamente, mi piace da morire vederla assaporare lo sperma. Tutto in lei risponde alla passione dei due, ogni minimo timore è svanito, ha una naturale e totale disponibilità, mentre il compare la penetra davanti, l'altro cerca di insinuarsi dietro, ma riceve il suo rifiuto, lei stessa propone di metterne due davanti.
Sono estasiato dalla sua affermazione!! il ragazzo non se lo fa ripetere, sente la pressione del secondo cazzo aprirla, respira affannosamente e cerca con delle piccole spinte di favorirne la penetrazione, e talmente bagnata e dilatata che lentamente ma senza difficoltà si insinua assieme al primo nella sua figa, Nadia si lascia sfuggire un gemito, difficile dire se di piacere, dolore o piuttosto di sorpresa, iniziano a scoparla in due con movimenti lenti e brevi.
La penetrazione dei due cazzi non è facile, escono e rientrano un paio di volte, suscitando un pò di ilarità generale, vedere quei due cazzi uniti che si contendono la figa di mia moglie è uno spettacolo che non mi perderei per nulla al mondo, trovano la giusta posizione e iniziano a muoversi in modo più coordinato ritmico, il suo corpo risponde, più che un godimento fisico penso sia soprattutto mentale più forte e profondo del solito, proveniente dal cuore più che dal clitoride, il fatto di prendere due cazzi in figa è una cosa molto trasgressiva, si sente troia e vuole esserlo, per me, per lei, per godere ancora…
E' completamente andata al piacere, la bocca leggermente aperta e con una smorfia molto particolare, incrocio il suo sguardo, mi lancia un sorrisetto, come per incitarmi a guradarla, per cercare la mia approvazione, come per dirmi mi volevi troia, va bene così, è soddisfatta, orgogliosa di se, della sua femminilità del suo essere donna.
Vedere due cazzi che penetrano la figa della propia donna non è cosa da poco ho il cuore che batte a mille si così è veramente la porca che desidero.
Uniti nel piacere, le parole di apprezzamento piuttosto pesanti dei due ragazzi si confondono ai suoi gemiti, che spettacolo!!! Mi unisco a loro giochiamo con lei in tre, mi alterno a uno dei due cazzi, è molto bello ed eccitante per tutti.
Sento di amarla più di prima, sono estasiato felice per l'enorme quantità di emozioni che avevo potuto vivere guardandola. Spero presto mi chieda di ripetere l'esperienza magari aumentando il numero dei singoli.
Racconto vero By ALEX mio marito
8
3
14 years ago
admin, 75
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L\'ufficio galeotto
Un nuovo racconto scritto da me (Tyzzy) e (Franz)....
..sei seduta al computer che stai guardando il tuo sito preferito. Come tutte le mattina leggi i racconti che ti spedisco e mentre leggi inizi ad eccitarti. Sei talmente presa dalla lettura che non ti accorgi che dietro di te c'è una persona. Anche lui legge da dietro le tue spalle il racconto. Lentamente lui ti mette una mano sulla spalla e tu sobbalzi dalla sorpresa. Senti che ti sussurra "non ti preoccupare continua a leggere". Tu continui a leggere e inizi a trovare molto eccitante quella situazione. I tuoi capezzoli iniziano ad inturgidirsi. Senti sul collo un contatto lieve, sono le labbra dell'uomo che ha iniziato a baciarti da dietro. Tu chiedi gli occhi e ti godi quel momento. Ti mordi il labbro. Senti che le labbra dell'uomo si avvicinano al tuo lobo dell'orecchio e i baci sono sostituiti dai morsi. Tu con movimento di riflesso apri leggermente le gambe e la tua minigonna si alza leggermente. Senti sui tuoi seni le mani dell'uomo che da sopra la stoffa ti accarezzano i seni delicatamente....
...le mie mani scendono piano verso il mio basso ventre ed arrivano ad accarezzare piano le coscie agevolando la loro apertura. Con noncuranza alzo la minigonna e scopro le mutandine bianche trasparenti. Percepisco che l'uomo dietro le mie spalle guarda tutto quello che faccio perchè il suo respiro si fa più veloce e profondo vicino al mio orecchio. Scivolo piano sulla mia sedia e continuo a leggerti con vero piacere. La gonna si alza tutta scoprendo le mie mutandine completamente fino all'ombelico. Le mie mani sfiorano, da sopra le mutandine, il mio fiore...ed accentuano lo spacchetto in mezzo alle gambe...
...le mani dell'uomo ora piano piano penetrano dentro la tua camicetta. Trovano i tuoi seni ancora coperti del reggiseno. Te li senti accarezzare piano, mentre la tua mano ha iniziato a darti piacere nel tuo fiore che inizia a bagnarsi del tuo miele. Le dita si fanno strada e senti i polpastrelli a contatto della tua pelle nuda. La sua bocca continua a bacirti e a fare sentire il desiderio di te. Senti le dita che trovano i tuoi capezzoli inturgiditi e senti che iniziano a darti piacere....
..la sensibilità aumenta di pari passo con il loro indurimento ed ormai assomigliano a due bottoni. Mi slaccio la camicetta per agevolare i movimenti delle sue mani che approfittano subito del momento e penetrano più in profondità nella mia scollatura. I suoi baci sul collo si fanno più insistenti e umidi, la sua lingua mi bagna completamente e sento la sua bava lungo la mia schiena. Mi eccita sempre di più la situazione e piano piano piano sollevo l'elastico delle mie mutandine scoprendo alla sua vista la mia vagina completamente depilata e glabra..
..una mano si libera dei tuoi seni e ti accarezza il collo per poi arrivare al tuo viso. Un dito della mano ti contorna le tue labbra e tu le apri leggermente. E mentre con l'altra l'uomo continua a darti piacere sui tuoi bottoni, con la tua lingua inizi a leccargli il dito e piano piano lo fai entrare dentro di te. Intanto le tue mani hanno iniziato a dare piacere al tuo fiore. Il tuo respiro si fa più affannato e le tue dita iniziano a penetrare dentro di te, ormai bagnata come i fiori con la rugiada la mattina...
...sono schiava di quell'uomo e della sua intraprendenza, accondiscendo alla sua voglia di sentire la mia lingua che lecca il suo dito medio, lo lecco...lo succhio e lo lecco nuovamente. Dentro di me mi chiedo ancora chi sarà mai costui che mi sta prendendo quasi con la forza...ma il momento mi piace troppo. Ho alzato l'elastico delle mutandine e le mie parti intime vengono sfiorate da un leggero soffio di aria fresca che mi da un inizio di piacere...il mio padrone mi sussurra nell'orecchio..."uh, che bel fiorellino che hai....me lo vuoi proprio far vedere..."
...a quel punto ti sentsti girare. L'uomo ti vaveva fatto girare con la sedia verso di lui. Piano piano si mise in ginocchio. Le sue mani ti accarezzarono le gambe. Davanti ai suoi occhi aveva il tuo fiore dischiuso che lo tenevi aperto con le tue mani. Le dita presero le mutandine e piano piano le levarono. Tu eri lì in ufficio, con un uomo in ginocchio, non sapevi ma forse te lo sentivi avevi messo le autoreggenti. Continuavi ad avere gli occhi chiusi, per goderti meglio quel momento. Ad un certo punto sentii una lieve brezza sul tuo fiore e poi una sensazione di bagnato che non era dato da te. Aveva iniziato a leccare il tuo fiore e bere il tuo miele....
...percepivo lo strofinare della sua lingua ruvida sul mio fiore e questo mi dava veramente piacere come al solito. Le mie dita agevolavano il suo movimento poichè tenevano le grandi e piccole labbra completamente aperte. Il mio clitoride si irrigidì e sentii che quell'uomo lo prese tra le labbra e lo succhiò a lungo. Allargai ancora di più le mie cosce e le appoggiai sui braccioli delle mia sedia. Aprii gli occhi un attimo e vidi che era una persona di una certa età che mi stava usando e lo guardai bene perchè non l'avevo mai visto...
...la lingua dell'uomo aveva iniziato a giocare sulle tue labbra. Te le leccava come un gelato. Poi la spostò verso quelle più piccole. Le tue dita gli aprirono il fiore com un chiaro invito a continuare. Lui l'accetto. La sua lingua iniziò a leccarti il tuo clitoride gonfio, prima lievemente per poi gustarselo prendendolo con le labbra e baciandotelo. COn una mano gli tenevi aperta la tua figa e intanto con l'altra avevi iniziato a stuzzicarti i capezzoli. L'uomo ora con la sua lingua aveva iniziato ad entrare dentro di te e la sentivi come un piccolo cazzo che ti penetrava. Nel mentre una sua mano aveva iniziato anche a tintillare il tuo clitoride gonfio. Staccasti la mano dalla tua figa e gliela mettesti sulla testa. Poi allargasti le tue gambe e per avere una posizione migliore, gliele mettesti sulle spalle. E lui continuava a leccarti il tuo miele copioso...
...le mie mani scesero sul clitoride e spostai la sua bocca sulla mia vagina sussurrandogli di continuare lì con quella lingua esperta ed intraprendente. Iniziai invece a masturbarmi titillandomi il clitoride ingrossato ed indurito fino all'inverosimile. L'eccitazione mi stava prendendo completamente ed un onda di piacere mi stava salendo dall'inguine fino al cervello. La sua testa era tra le mie gambe e non capivo più nulla...guardai le mi autoreggenti e pensai che ero veramente bella. I capelli grigi di quest'uomo mi eccitavano e più mi eccitavo più lui insisteva. Le sue mani erano ormai sotto i miei glutei e mi sostenevano...emetteva dei gemiti di piacere perchè immagino fosse molto eccitato...più di me...
...ma chi era quell'uomo....non mi pareva di averlo mai visto...e cosa mi stava facendo...sono sposata cosa sto facendo..! Niente ero talmente eccitata dalla situazione che non mi tirai indietro ed anzi con un gesto improvviso che stupì anche lui tolsi le ginocchia dalle sue spalle, lo feci alzare gli slacciai i pantaloni, gli abbasai la cerniera e glieli tolsi con violenza. rimase in mutande davanti a me..gli slacciai la camicia e gli accarezzai la pancia nuda...scesi fino all'elastico delle mutande che già descrivevano chiaramente il contenuto duro e decisamente notevole. Notai già una macchia grande di liquido sulla stoffa delle mutante sintomo che già era a buon punto. Piano piano alzai l'elastico e le feci scendere fino a scoprire il suo membro. La punta era rossa, già scoperta ma non era molto duro; la sua lunghezza non si discuteva e si protendeva verso di me e la mia bocca. I peli erano bianchi e radi e subito pensai che per l'età che aveva sapeva ancora fare il suo lavoro. Prendendolo in mano lo strinsi e con l'altra andai a tarìstargli lo scroto che era molto gonfio e pieno....
...l'uomo era lì in piedi davanti a te. Il tuo viso davanti al suo membro. Ad un certo punto le sua mani andarono sulla tua testa e lentamente la spinsero verso il suo membro, che nonostante l'età era belo duro. All'improvviso sentì sulla sua cappella rosa una sensazione di bagnato, abassò lo sguardo e vide la tua lingua giocare col suo prepuzio. Tu alzasti un attimo i tuoi occhi e vi guardaste, ma poi il tuo sguardo si calamitò di nuovo su quel cazzo e lentamente iniziasti a baciarlo....
...lo baciai in tutta la sua lunghezza fino a scendere sullo scroto che succhiai finoa fare entrare in bocca una delle palle. Il suo membro incominciava a gocciolare copiosamente del liquidi di lubrificazione, ma ancora non potevo dire che si stesse indurendo come quello di un giovane e pensai che questa volta, vista l'età, ci sarebbe voluto un lavoro extra da parte mia e mi impegnai. Piano piano infilai il suo membro dentro la mia bocca fino a farlo scendere fino in gola ed una volta arrivato in fondo mi fermai per fargli percepire la mia gola sulla sua punta...
...l'uomo iniziò a gemere. Mai nella sua vita aveva trovato una donna così calda e passionale. Percepiva la lingua di lei sul suo cazzo duro nella sua bocca. Sentiva lambire il prepuzio e il glande. Una sensazione maginifica. Una mano di lei che gli accarezzava le palle tra i peli grigi del suo scroto. Mentre con l'altra mano si dava piacere alla sua figa grondante. Poi lei iniziò con la bocca ad andare su e giù. Sentiva le labbra accarezzarglielo per tutta la lunghezza. La mano di lui continuava ad accarezzargli la testa e a tenergli il ritmo. Ogni tanto sentiva i suoi denti e questo lo eccitava ancora di più. Lo fece uscire fuori tutto dalla sua bocca. Poi alzò gli occhi e mentre si guardavano, in un istante animalesco, se lo riprese tutto nella bocca. La mano con cui si stava dando piacere prese un evidenziatore che era sul avolo lì vicino, e mentre continuava a dar piacere a quello sconosciuto, iniziò a masturbarsi nella sua figa. L'uomo non ce la faceva più, la voleva prendere, voleva mettere il suo cazzo in quella figa pulsante di piacere....
...continuavo a fare entrare il suo membro in bocca sperando che incominciasse ad indurirsi, ma la situazione non cambiava e la consistenza rimaneva sempre quella....non era duro, ma era comunque eccitatissimo. L'evidenziatore era entrato ormai completamente nella mia vagina quasi a scomparire, ed il suo membro gocciolava copiosamente. Il suo odore era acido e dolciastro e ormai mi riempiva la bocca....Ad un certo momento mi prese per i capelli, mi alzò e faccia a faccia mi disse..."girati ed inginocchiati"...mi misi alla pecorina sulla moquette...nuda con le autoregenti ed i tacchi. Si inginocchiò dietro di me e con il suo membro ancora molliccio me lo appoggiò sul culetto e mi sfiorò il culetto cercando di penetrarmi lì. Non ero lubribicata e mi sentii penetrare piano piano da un suo dito che aveva prima passato sulla mia vagina per bagnarsi. Entrò ed un'attimo dopo ero aperta....Cristina mi aveva aperto tempo prima....pulsavo e lui ne approffittò per appoggiare il suo glande e spingendo un attimo entrò...anche se con un pò di difficoltà visto la poca consistenza del suo membro. Incominciò il movimento dentro e fuori....
...l'uomo iniziò a incularti lì in ufficio. Il suo pene entrava dentro il tuo orifizio anale e nel mentre le sue mani presero i tuoi seni scoperti e te li palpava, te li strizzava ad ogni affondo. Come due animali scopavate insaziabili uno dell'altro. La tua figa produceva tanto di quel miele che ti colava lungo le gambe. Non ce la feci più e allora con una mano iniziasti a darti piacere, ti masturbasti mentre l'uomo ti inculava. Sentivi il suo respiro affannato su di te. I tuoi capezzoli erano inturgiditi dal piacere.....
...le mie dita erano insaziabili e stimolavano il mio clitoride all'inverosimile con movimenti lunghi e prolungati. Ero eccitatissima e non potei evitare di penetrare dentro la mia vagina con due dita per trovare finalmente il mio punto del piacere. L'uomo nel frattempo penso stesse per venire perchè percepii un particolare indurimento dentro il mio orifizio a cui seguirono delle pulsazioni che mi segnalavano l'imminente esplosione di piacere dentro di me. Mi inarcai per ottenere il massimo da quei movimenti e scoprii che la posizione era decisamente migliore. I suoi movimenti si stavano facendo più veloci ed il suo respiro era forsennato fino a che lo sentii mugolare ed un liquido caldo ed abbondantissimo li riempì l'orifizio anale....nello stesso momento raggiunsi anch'io l'orgasmo in quel momento...un orgasmo incredibile e mai provato con mio marito...esplosivo e con delle contrazioni strane che mi fecero fare qualche goccia di pipì oltre che bagnarmi del mio liquido di piacere....
...l'uomo non ce la fece più e venne dentro di te grugnendo. Nello stesso istante ti strinse forte i seni. E tutte e due godeste. I tuoi muscoli anali strinsero quel cazzo vecchio che continuava ad eruttare il suo seme. E mentre tu godevi con il tuo miele che colava sulle gambe sporcandoti le calze, lui uscì da te e tu sussurrò che eri una porca senza precedenti. Poi si riallacciò i pantaloni lasciandoti in ginocchio in mezzo all'ufficio. Poi si avvicinò alla porta, il suo sguardo andò su di te, nuda, con le calze e la figa bagnata, ancora scossa dall'orgasmo provato e ti disse che era il tuo nuovo datore di lavoro ed uscì chiudendo dietro alle sue spalle la porta.
...rimasi di pietra guardando ancora quella porta chiusa...ero ancora inginocchiata sulla moquette e l'orifizio mi bruciava ancora per il tanto sfregare. Mi rivestii piano ricomponendomi un pò prima che arrivassero i colleghi. Da quel giorno ogni volta che lo incrociavo in ufficio mi ricordavo di quella prima volta che però non fu l'unica e si ripetè altre volte.
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2
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Coscienza ... e solitudine
Non è facile uccidere la coscienza. Anna però c’era riuscita molto presto, appena sedicenne.
Aveva comperato un revolver al mercato nero della lussuria e con un immaginifico proiettile dorato l’aveva colpita diritta al cuore, per essere certa che morisse all’istante, senza lasciare possibili e insostenibili strascichi. L’aveva quindi sepolta in una boscaglia cupa e lontana, senza un pensiero o un preghiera, senza una lacrima o un rimpianto.
Dopo quell’omicidio era iniziata la sua vita priva di sbarre morali che l’aveva portata ad essere un perfetto ed efficiente manager del suo corpo e della sua bellezza.
Già … Anna esercitava ormai molti anni la “professione”. Quel termine ormai desueto che, nel corso degli anni, aveva preso forme e contorni diversi: prostituta, puttana, escort ...
Il primo uomo era stato un cinquantenne che l’aveva avuta, ovviamente in cambio di denaro, senza neppure accorgersi del privilegio che stava cogliendo, troppo preso ad ubriacarsi di lei. Non era stato indimenticabile, non era stato grandioso, non era stato neanche bello. Non era stato.
Da quel giorno era stato un succedersi di uomini – giovani, vecchi, belli, brutti, alti, bassi, divertenti, tristi -, ma la cosa che li accomunava era il loro desiderio per il suo corpo.
Ad Anna quella sensazione dava un senso di potenza assoluto, eccitante assai di più rispetto a qualsiasi penetrazione, seppure quest’ultimo fosse un gradino importante nella scalinata del piacere appagante.
Quella sensazione l’aveva così accompagnata per quindici anni e anche adesso, che aveva oltrepassato la soglia dei trent’anni, sapeva che tutti gli uomini non si chiedevano chi lei fosse, se amasse leggere, cosa preferisse mangiare, se aveva voglia di ridere o piangere. La volevano e basta. E fare buon uso di questo desiderio voleva dire diventare il loro tormento o meglio ancora l’esca da dare in pasto alla loro stupidità.
Oggi però Anna deve avere un incontro con Luigi. Sessantadue anni ben portati, fascinoso, regista teatrale, colto e molto molto danaroso.
L’aveva conosciuto dodici mesi prima. In un ristorante, mentre cenava assieme alla moglie, i loro sguardi si erano maliziosamente incrociati.
Quella sera Anna come di consueto, e per libera scelta quando i suoi impegni professionali lo permettevano, era da sola. In un battibaleno aveva iniziato a scrivere la sceneggiatura della sua ennesima storia. Già perché Anna non era una “prosituta” classica, quella che si vende per una sera. La sua capacità manageriale faceva sì che lei vendesse il suo corpo per avere avventure che non fossero solo di una notte. Mediamente la compagnia durava qualche mese. Mai oltre un anno. E in quei periodi i suoi compagni, o amanti che dir si voglia, la riepivano di affettuosi pensieri che, nel tempo, avevano così assicurato una tranquilla vecchiaia: gioielli, auto, appartamenti, bei vestiti.
Con Luigi la storia era nata secondo i canoni classici. Si erano rivisti un altro paio di volta allo stesso ristorante. Lui aveva mandato al suo tavolo una bottiglia di champagne. La volta successiva avevano poi cenato assieme. Un’altra ancora lui l’aveva accompagnata sotto casa. E quindi, finalmente, avevano trascorso un week end a Cortina.
Fino ad allora si erano solo scambiati qualche bacio appassionato ma nulla di più. Per quella loro prima sera Anna aveva indossato una “divisa da lavoro” particolarmente sensuale seppur non aggressiva. L’abito di seta nero, lungo fino ai piedi, copriva il corpo privo di biancheria intima. Un filo di perle, i capelli raccolti a scoprire il collo, una pochette e un paio di sandali altissimi e bianchi completavano l’esca.
La cena fu deliziosa e il parlare affabulatore dell’uomo conquistò il cervello di Anna che, per la prima volta, non scorgeva i consueti segnali del desiderio, o almeno non solo quelli.
Le domande che le faceva Luigi erano accompgnati da dolci movimenti delle mani, che secondo Anna erano il vero specchio dell’anima maschile. Sembrava che l’uomo mostrasse un interesse che travalicasse quello meramente fisico.
Salirono in camera e la suite prenotata da Luigi sembrava essere una perfetta location, disegnata da un abile sceneggiatore. Tutto era al posto giusto al momento giusto. In quel momento Anna si strinse all’uomo immergendosi nel suo profumo virile ma delicato. Luigi slacciò le spalline facendo crollare a terra, con uno sbuffo d’aria, l’abito setoso, come un drappo all’inaugurazione di un monumento. E l’opera d’arte apparve allo sguardo dell’uomo. Il corpo di Anna era una statua di fidiana memoria. Fu allora che Luigi la spinse con violenza sul letto, le allargò le gambe e iniziò, famelico, a pasteggiare con la sua intimità. Più la lingua e i piccoli morsi si susseguivano, più Anna perdeva il consueto controllo professionale. La lingua dell’uomo percorse tutti i meandri, insalivando ben bene anche il culo della donna. D’improvviso poi legò Anna alla spalliera del letto, mentre lei muta, lo guardava tra lo spavento e l’eccitazione. Una volta immobilizzata la donna, Luigi prese un vibratore e iniziò a passarlo prima delicatamente sulla clitoride e poi sullo sfintere. Quindi si avvicinò porgendo il suo membro verso la bocca della sua compagna, che seppur inibita dalle corde che la immobilizzavano cercava con fatica di prenderlo tra le labbra. Luigi non faceva nulla per facilitare il suo compito, anzi senza preavviso la penetrò con il piccolo vibratore nell’ano. Il membro dell’uomo, nonostante l’età, era turgido e di dimensioni assolutamente fuori la norma. Nonostante i trent’anni di differenza la vigoria e la perversione che mostrò Luigi fu senza pari. La bocca, la fica e il culo di Anna quella sera accolsero di tutto. Luigi la montò in tutte le maniere, mantenendola sempre legata. Pur privata da quel senso di libertà, che era stato l’originario desiderio che le aveva fatto scegliere quel tipo di vita, si era sentita oggetto dell’amore e non solo della passione di un altro individuo. Con i polsi e le caviglie rosse dai legacci, la furia sessuale la travolse facendola godere nel corpo e nella mente. Fu una notte in cui il suo corpo non fu risparmiato e le sue orecchie ascoltarono parole d’amore intervallate da epiteti che, pur nella loro volgarità, parlavano comunque di sentimenti.
Da quell’incontro era passati quasi dodici mesi e quel tempo aveva fatto di loro una coppia, seppur clandestina.
Luigi stava venendole incontro, consapevole che la regola dell’anno si stava rinnovando. Lui era stato un amante incredibile, ma anche un uomo dalle mille risorse. L’aveva colmata di attenzioni, ben più consistenti di un mazzo di fiori, ma anche di mille pensieri.
Anna per la prima volta aveva pensato che una soluzione stabile con Luigi avrebbe potuto rivelarsi una soluzione ideale per chi, come lei, vedeva la vita assieme non finalizzata alla procreazione o al mettere su “due cuori e una capanna”. Poi comprese che l’ipocrisia stava prendendo il sopravvento.
Lei non sarebbe mai stata capace di essere di un uomo solo. Le sarebbero mancati gli sguardi malcelati che vagavano su e giù per il suo corpo, così come le mani esperte che frugavano sotto vesti pregiate, sulla pelle impregnata di creme profumate e costose.
Aveva bisogno ancora di ripetere i suoi concerti lussuriosi, con orchestrali diversi ma con lei a recitare sempre il ruolo di direttore d’orchestra.
Aveva bisogno di trarre piacere dalla sua vanità. Aveva necessità di vivere senz’anima. Fu per quello che sparò il suo secondo proiettile dorato contro il barlume di speranza che le aveva offerto Luigi.
L’anima, come la coscienza, era un bene invendibile, un ostacolo alle compravendite redditizie del suo corpo.
Mentre Luigi era rassegnata davanti al suo viso pensò a cosa sarebbe stato il suo domani.
Quel domani che avrebbe cancellato anche l’oggi.
6
1
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Il sesso all\\\'improvviso
Era una notte d'estate, il caldo ci portava insieme ad amici a fare il bagno di notte in una caletta della provincia isolata dal centro abitato. Rinfrescato dal bagno risalgo la caletta perchè mi accorsi di aver dimendicato le birre in macchina ma quando arrivai al parcheggio notai subito una macchina in mezzo alle nostre con una coppia seduta sul cofano. C'era la luna piena e riuscivo ad intravedere lei, con una gonna lunga e larga di colore bianco ed un toppino scuro scollato. La mia macchina si truvava proprio vicino alla loro e dopo aver preso le birre e chiuso la macchina lei esclamò: che maleducato non offri ad una signora? ed io imbarazzato: non volevo disturbare...... perchè non vi unite a noi abbiamo appena fatto il bagno e adesso accendiamo un falò...!!! lei: veramente ho sete e voglio dissetarmi... ora..!!! passando la bottiglia già aperta mi accorsi che lei aveva la mano sul cazzo di lui che si trovava già senza pantaloni. Afferrata la birra con l'altra mano la versò sulla pancia del suo compagno che scendendo finiva dentro la sua bocca come una fontanella!! a quel punto portò il sedere sul mio bacino ed iniziò a strofinarsi. Incredulo feci risalire piano le mie mani partendo dalla sua caviglia e risalendo dolcemente le sue gambe fino a scoprire il sedere, perfetto e rotondo con un tanga lilla che quasi non si vedeva... mi disse di uscirla mentre dentro la bocca aveva il cazzo del suo uomo... Io ero eccitatissimo e uscendola la intorcigliai sul suo tanga facendole sentire quanto era duro. Si girò e mentre il suo uomo la scopava lei mi metteva il contraccettivo con la bocca... Iniziò a succhiarmelo dolcemente quasi come se fosse desiderosa e si volesse gustare un bel gelato.. si mise supina sul cofano della macchina e la penetrai da dietro mentre il suo compagno le dava della troia eccitato anche lui.... lei ansimava e dopo essersi seduta sul cofano della macchina scopandola a gambe aperte il suo uomo le buttava la birra sul seno leccandola... Io scoppiai e venni dentro il contraccettivo ma lei lo prese e se lo svuotò sul seno mentre il suo compagno veniva...!!!! Al ritorno nel gruppo tutti volevano sapere perchè facevo puzza di birra ed io: mi sono buttato la birra addosso... !!!!
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14 years ago
koko80,
30
Last visit: 13 years ago
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Incontro al bar (breve racconto)
Questa storia è realmente visssuta pochi minuti fa e la scrivo di getto perché mi ha ecciatato enormemente e spero possa fare piacere anche a voi cari amici di desy.
Ho un collega un po’ più giovane di me che per varie vicissitudini, pur lavorando in un’altra sezione della sanità per cui lavoro, è entrato in confidenza con me. Ci vediamo talvolta in palestra e facciamo la sauna assieme. Al bar, o comunque ogni volta che ci incontriamo in bacio sulla guancia ci scappa sempre e parlando uno dei due trova sempre l’occasione di scambiare una carezza sulla spala un abbraccio o cose del genere molto comuni ma anche, sotto un certo punto di vista intriganti.
Lui è fidanzato io sposata ma ciò non limita la complicità che si è venuta a creare fra di noi.
In sauna siamo sia io che lui nudi e ho aprezzato entrambi depilati lui completo io una striscia sopra il pube. Parlando nudi in questa maniera ho sempre visto il suo cazzo semiduro, ma la comunanza lavorativa ha sempre impedito qualsiasi approccio.
Questa mattina dopo un lungo periodo di sua assenza (era stato mandato a lavorare in trasferta) ci siamo incontrati al bar in mezzo a molta gente ci siamo calorosamente baciati (come amici sulla guancia) ma lui mi ha fatto prima una carezza all’attaccatura della coscia e successivamente mi ha inequivocabilmente carezzato il culo.
Sono turbatissima dalla cosa perché molte volte ho pensato a lui e alla sua (per me) sospetta bisessualità…….
Sono ansiosa di incontrarlo magari entrambi senza vestiti in sauna magari anche oggi (visto che sono depilatissima) e mi piacerebbe vedere la reazione.
Vi confesso che vorrei essere montata da lui.
Un bacio a tutti da Stephy
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9
14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
La mia prima volta ...
Una sera, come tante altre, tornata a casa mi libero degli abiti maschili, apro l'armadio e scelgo cosa mettermi.
Già mentre rientravo pensavo a come vestirmi, a cosa mi sarei messa di bello ... ero in metropolitana e pensavo a quella bella minigonna nera che avevo preso da poco, a come stesse bene con quella camicetta bianca, con quelle decoltè con laccetto che tanto mi piacevano ... e le calze? sì, un paio di autoreggenti a rete, nere ... sì mi sarei vestita così. Pensavo a questo e già mi vedevo ... e mi guardavo attorno, incrociando gli sguardi degli altri viaggiatori e pensando a come avrebbero reagito se avessero potuto leggere nei miei pensieri ... e sorridevo ...
Una volta a casa mi cambio subito, non vedevo l'ora ... e mi sento così bene su quei tacchi, con le calze che mi accarezzano la pelle depilata ... una sensazione unica, bellissima ...
Inizio a prepararmi qualcosa da mangiare e mi metto al pc, collgandomi in una chat per trav a scambiare due chiacchiere con qualche sorellina. Il tempo passa e si arriva a mezzanotte, ma non ho voglia di andare a letto e sto ancora un po' al pc. Guardo l'ora e sono quasi le due: è venerdì sera, il giorno dopo non ho da fare nulla, ma proprio non ho voglia di andare a letto.
Spengo il pc e inizio a camminare per casa; cammino con attenzione, i tacchi fanno rumore sul pavimento e mi affaccio alla finestra. E' bello sentire l'aria fresca sui capelli, siamo a maggio ... mi viene voglia di sentire l'aria sul corpo. Ho un balcone che si affacia sulla strada, non molto in vista, così esco a guardare le macchine passare. Sento l'aria sulle gambe, sotto la minigonna ... è un'emozione fantastica ... e mi dico: "e se esco?". Il cuore comincia a battere più forte, sento un'eccitazione crescente e l'idea inizia a prendere forma: la mia macchina è proprio parcheggiata sotto casa, "se esco e salgo subito ... è fatta" mi dico. "E se incontro qualcuno per le scale?" (abito al secondo piano di una casa di ringhiera senza ascensore). La voglia di provare a uscire è però tanta, così le remore passano in secondo piano ... mi sistemo il trucco, mi guardo allo specchio e mi trovo bellissima :-).
Faccio un profondo respiro e apro la porta: tremo un po' mentre infilo le chiavi per chiudere, inizio a scendere le scale con qualche incertezza, non dovuta ai tacchi, ma alle gambe che non si fermano dal tremore ... fastidioso, ma eccitante ...
Arrivo in macchina senza aver incontrato nessuno ... sono troppo contenta! Accendo e parto ... ma ho i tacchi!!!!!!! All'inizio non mi trovo, i tacchi mi danno fastidio, non riesco a muovere bene i piedi sui pedali. Ma dura poco e mi trovo subito a mio agio, anzi, trovo che sia bellissimo guidare con i tacchi! :-)
Inizio così a girovagare in macchina; c'è un po' di traffico. A un certo punto mi fermo a un semaforo rosso e una macchina mi si affianca; vedo che ci sono due ragazzi: mi guardano e si parlano. "Parlano di me? Cosa si dicono?". Non lo so e non lo saprò mai ... però mi piace pensare che abbiano parlato di me :-)
Dopo un po' penso "e se mi fermo e faccio due passi su un marciapiede?". Può sembrare una cosa stupida, senza alcun significato, ma in quel momento io la vedo come una cosa emozionante, eccitante. "Sì, lo faccio!".
Arrivo in una strada laterale, non ci sono macchine che circolano: mi fermo. Altro profondo respiro, scendo e inizio a camminare: è completamente diverso da quando camminavo in casa!!!. Muoversi sui tacchi sul marchiapiede non così liscio come è un pavimento ... sentire l'aria sulle gambe, sotto la minigonna ... che sensazioni!!
Quasi non mi accorgo e arrivo a un incrocio: svolto l'angolo e vedo a una ventina di metri un ragazzo che viene a piedi nella mia direzione ... "Oddio, e adesso?". Mi giro e ritorno verso la macchina. Sento i suoi passi dietro di me, ma non mi giro e continuo a camminare. La macchina non è molto distante, ma mi sembra lontanissima. Sento che quel ragazzo è dietro di me ... di quanto? non lo so ... Sento che dice qualcosa ... su di me? ... Continuo a camminare e arrivo alla macchina: la apro e mentre sto per salire incrocio il suo sguardo ... mi sorride -:). Il mio cuore è a mille.
Accendo e parto.
Torno a casa. Fortunatamente non incontro nessuno ed entro in casa: chiudo e mi appoggio alla porta ... e rido :-).
Mi cambio, mi infilo a letto e ripercorro mentalmente i momenti vissuti, da quando sono uscita a quando sono rientrata ... e le emozioni rivivono in me ...
E' stata la mia prima volta ... probabilmente insignificante per molti ... per me un'esperienza bellissima che mi porterò sempre nella mente e nel cuore ...
Un bacio a tutti coloro che sono arrivati a leggere fino a qui, Roberta
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14 years ago
admin, 75
Last visit: 3 hours ago -
Diventato gay al lago
Ero al lago in estate,faceva caldo,erano solo le due del pomeriggio e avevo steso l’asciugamano vicino al fresco del bosco,in spiaggia eravamo solo in tre,io,sdraiato guardavo annoiato intorno e ogni tanto socchiudevo gli occhi rilassandomi completamente e sonnecchiando. Ad un tratto mi sento chiedere se avevo una sigaretta,apro gli occhi e vedo davanti a me un uomo sui 30 anni in costume da bagno con un certo rigonfiamento davanti da far invidia,si siede vicino allungandosi su un fianco e mentre si accende la sigaretta io cercavo di immaginare quanto poteva essere grosso il suo cazzo con quel rigonfiamento.Più pensavo e più mi eccitavo e più sentivo che il mio cazzo tentava di indurirsi e pensavo addirittura all'idea di toccarlo. Leggendomi forse nel pensiero si solleva leggermente e guardandosi in giro mi quarda,mi prende la mano e me la fa appoggiare proprio li,prima sopra il costume da bagno,poi,senza farmi pregare gliela infilo dentro e senza parlare lo tocco,è grosso e lo sento che cresce nelle mie mani fino ad uscire dal costume,allora lo abbasso fino alle ginocchia,io sono sempre più eccitato e sempre più incredulo per quello che sto facendo,impensabile,mi inginocchio davanti a lui e senza pensarci lo prendo in bocca e come se fossi un esperto comincio a fare un pompino,è grosso,lo sento che si ingrossa nella mia bocca,io mi sento bagnato e toccandomi vengo subito dall'eccitazione,ma continuo a leccarlo,su e giù e poi prendendolo in bocca completamente lo sento sussultare ed ecco che mi riempie tutta la bocca di sperma caldo,faccio per fermarmi ma insiste perchè continui e io non me lo faccio ripetere,ingoio e vado avanti e caspita,ritorna subito duro come prima e sempre più caldo e eccitato,continuo con la bocca mentre con il dito infilato nel mio buchino sta lavorando come se mi facesse un ditalino,è umido di piacere e mi piace e non voglio fermarmi,ma ad un certo punto mi solleva la faccia,si ritrae,mi gira alla pecorina,me lo appoggia e in un attimo lo sento dentro di me che pulsa di piacere,va avanti e indietro,è fantastico,ho i brividi dal piacere,vengo senza che il mio cazzo si sia indurito e sento un piacere non provato si d'ora,lui continua mentre con le mani appoggiate al mio petto mi stimola i capezzoli,sento un piacere immenso e in un attimo sento che si ferma,sussulta e con una pompata profonda mi butta dentro tutto il suo piacere caldo,non faccio in tempo a riprendermi che subito mi trovo l’altro uomo che era in spiaggia,probabilmente un amico,che senza pensarci mi appoggia il suo cazzo davanti alla mia bocca e io senza pensarci me lo infilo dentro e comincio un altro pompino mentre il suo amico continua a toccarmi e ad accarezzarmi,mi piace,lo lavoro con la lingua poi su e giù fin quando non è durissimo,mi fermo e con le mani continuo a mantenerlo duro,accarezzandolo piano lo faccio stendere schiena a terra con il suo cazzo durissimo che si ergeva come una torre,inginocchiandomi davanti a lui,scendo lentamente con il culo verso questo cazzo e appoggiandomi piano lo faccio entrare tutto,è enorme e pulsa di piacere,mi alzo e mi abbasso continuamente roteando leggermente per sentirlo meglio,lui ansima di piacere e questo mi eccita ancora di più e sempre più forte mi alzo e mi abbasso fin quando con un sospiro forte sento che prendendomi sui fianchi e bloccandomi mi butta dentro tutto il suo piacere caldo sobbalzando e tremando di piacere. Qualche secondo di smarrimento e mi butto in acqua per rinfrescarmi,uscendo non ho più trovato nessuno,ero rimasto solo con il mio ricordo di questa fantastica avventura e con un po’ di bruciore. Vorrei riprovare e se vuoi anche con un tuo amico.
12
2
14 years ago
angelo2008, 48
Last visit: 12 years ago -
Prima notte lesbo
Viveva con rossana da tre mesi e anche se avevo 18 anni e in pienna potenza sessuale quella donna mi aveva ridotto proprio male, lei aveva una trentina e era assatanata di sesso.
Una sera accade lo prevedibile, cioe il mio cazzo non voleva sapere di stare dritto, me lo succhiava,diventava duro e appena lo meteva dentro se amosciava... una , due, tre volte e niente, amore l'ho detto "lasciamo stare oggi non e cosa" , Rossana se alzo mi guardo negli occhi e me dize, ora vedrai come ti lo faccio diventare + duro che mai"
Girate tesoro che ti faccio un bel massaggio, cosi inizio a massaggiarmi con le sue mani unte di olio, prima le spalle, il collo, la schiena e cosi via sino ad arrivare al interno delle mie cosce e inizio ad accarezare dolcemente il mio culetto.
Quella carezza mi piaceva, e come!, avevo gia gioccato col mio culetto in passato ficando il manico della spazzola e alcuna carotta. Avevo anche avuto una esperienza con un trans di colore solo che il suo gioccatolo era cosi grande e grosso che non mi entrava in bocca, non fu oltre a strofinarmelo sul bucco del culo tentando di farsi strada ma in macchina non fu possibile.
Ora era il turno di rossana e il suo dito gia era a buon punto scivolando dentro del mio culetto e a sotto voce mi ripeteva, ti piace che ti lavore il culetto, si vede che sei portata x far la troieta! e inquanto mi diceva queste cose che mi arrpavano sempre di + continuava a ficarmi il ditto nel culo sempre com piu fermeza, io ormai mi meneavo come una anguila, Ummm!!! dice rossana, come e diventato duro! ti piace che ti lavore il culo e puttanella? risponde troia, rispondemi subito! si, siii l'ho risposto voglio che mi inculi esto impazzendo della voglia! fai con me cio che vuoi, fammi godere. Si! ti faro godere a modo mio, dopo questa notte godrai solo col culo!
Ora farai quello che te dirò senza tante questioni, vai subito a fare una doccia, insaponate x bene che sto arrivando. Sto sotto la doccia insaponandomi quando entra rossana e chiude l'acqua x poi iniziar a passarmi un rassoio sulle mie cose, si tesoro, non voglio trovare ne un pello sulle cosce o nel culetto. poi di averme rassato x bene e darmi una passata sotto l'acqua mi aiuto a asciugarmi e portandomi en camera mi dice, ora vediamo cosa troviamo x farti indossare puttanella! un perizzoma nero in razzo, delle calze autorreggenti, una camicia ricamata in razzo, poi me fa sedere davanti alla spechiera e inizia a truccarmi e a dar una pettinatura diversa ai mie capelli. Nel fratempo mi offre una cannetta e un bichiere di vino x aiutarmi a rilassare x lasciarmi andare. A lavor finito mi guardo allo spechio e non mi reconoscevo, non ero io,nello specchio vedevo una troia, trucco pessante con rosseto rosso, insomma se mi trovasi dentro una discoteca nessuno direbbe che sono un ragazzo.
Bene tesoro ora ci siamo, dopo tutto questo lavoro x farti bella me lo dovrai dar x tutta la notte quel culetto voglioso.... finalmente te iniziero nei piaceri del lesbo, della sodomia, da ora in poi sei una troieta, non il maschietto/froccietto di prima, questa notte cambierà la tua vita x sempre, non potrai tornare indietro sarai un nuovo essere....
Rossana prende di un cassetto un strapon di dimenzioni raggionevoli 22x 5 x il mio culeto vergine. Mi ordino di indossare un paio di sandali e di caminare moviendo las caderas come le femmine, non era x me, faceva proprio ridere! non preocuparti vedrai che man mano che ti allargerò il culo ti assomiglierai sempre + a una femmina. Metteti alla pecorina e lasciate fare, non ti farò del male rilassate tesoro e possizionandose dietro di me inizio con una mano a strizzarme un capezzollo e con l'altra a accarezzar il mio buchetto, poi inizio a leccarmelo e a ficar la ponta della lingua e asputare soppra x poi passar a un, due, tre dite nel mi buchetto ancora x poco vergine, mi sentivo bagnato, il mio cazzo sgocciolava, e il mio bucchetto era una pozzanga, ummm.... vedo che sei al punto giusto e senti la pressione del strapon che se faceva strada giu per il mio bucchetto, aiiii, aiiiiiiiiiiii, gride forte! lei me afferro con decizione per i fianchi e capi che era giunto il momento sentendo la grossa capella lascerare il mio sfintere, un urlo acuto e subito dopo l'inizio del piacere sublime, andava su e giu dolcemente nel mio culo facendome sculletare su quel cazzo con una perversa sottomisione, lo voleva tutto dentro, rossana mi dava della vacca della pervertida, e pensare che io ti avevo scelto como maschio x farmi fottere da te e alla fine sono io a fottere te puttana! tie, sentilo tutto dentro troia tie, tie! me inculo sino a farmi svenire di tanto godere, si, del mio cazzo sgocciolava una acquetta biancastra in continuazione , come un rubineto rotto, anche del mio culo scorreva una acquetta biancastra solo che un po piu densa. Quella notte posso dire che finalmente mi hanno fatto la festa al culo, e che festa!
Rossana una donna speciale, divna, mi ha dato tantissimo, con la esperienza e vizio mi ha fatto provare piaceri infiniti, indiscrivivili!!!
Piano piano riuscio a penetrarmi con la mano e quasi tutto l'abambbraccio facendomi pisciare del piacere, il massimo del piacere, una follia!!!!
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14 years ago
admin, 75
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