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Group sex

estate da cuck

Con il termine inglese cuckold si usa indicare l'uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini (a loro volta denominati bull, tori, con allusione alla funzione di monta di tali animali). (da Wikipedia).

Ecco cosa siamo noi: una coppia cuckold. All'inizio è nato tutto come un gioco, poi, vista la mia natura, è diventata una passione per entrambi a cui non sappiamo più resistere.

All'inizio c'era un po' di titubanza, di ingenuità, di paura...in realtà il fatto era che non avevo un amante che sapesse soddisfarmi abbastanza come mio marito. La svolta è arrivata quando questa estate mi sono dovuta trasferire a lavorare in un campeggio a diversi chilometri da casa e, per motivi logistici, ho alloggiato lì, nei bungalow, insieme ai miei colleghi, mentre mio marito, dovendo lavorare, non poteva permettersi di allontanarsi da casa.

Arrivo la prima sera, i miei colleghi erano già lì che lavoravano da qualche settimana asssieme e così conosco le new entries. Il mio sguardo cade subito su un ragazzo, occhio e croce mio coetaneo (solo con il passare dei giorni scopro che ha 7 anni meno di me), moro, occhi neri, bello e abbronzato, sorriso smagliante...insomma...di una bellezza tale per cui quando mi stringe la mano dicendomi semplicemente “Piacere, Francesco” subito capisco che questa estate non sarebbe stata di solo lavoro....e lo capisco dal fatto che un brivido mi corre lungo la schiena, divento rossa in volto come una teenager e mi sento le labbra bagnate, ma non quelle sul volto.

La prima notte chiamo mio marito e con una telefonata veloce gli faccio capire che la voglia di tornare dai miei nuovi colleghi è più forte che stare al telefono con lui.

Dal giorno dopo iniziano le giornate al lavoro, mare, piscina, ecc ecc....ottime occasioni per lui per sfoggiare il suo addominale scolpito, le sue spalle possenti, e anche il suo pacco ben rigonfio; ottime per me per mostrare il mio culo alto, il mio seno tondo e sodo e anche la mia porcaggine.

Durante il lavoro fioccano le frecciatine, le occhiate, le battute, le occasioni per sfiorarci a vicenda diventano sempre più numerose man mano che passa il tempo, ma ognuno rimane al suo posto, ben cosciente di quella che è la vera natura l'uno dell'altra. Intanto mio marito lo sento sempre meno spesso al telefono, ogni occasione per stare con Francesco è buona e quel poco che racconto al mio uomo di lui diventa un'occasione di eccitazione per entrambi!

Una sera decidiamo di incontrarci tutti quanti sulla spiaggia al lume della luna, c'è chi porta da bere, chi porta la chitarra, chi semplicemente un mini abito che lascia intravedere le cosce e la schiena come me. Ci sediamo, iniziamo a chiacchierare, ridere, scherzare, bere...e nel momento in cui l'alcol fa il suo effetto mi ritrovo distesa sulla sabbia tra le braccia di Francesco, in un tono amichevole agli occhi dei miei colleghi che non alzano ciglio, ma tra me e lui la situazione era ben diversa. Già, perchè la penombra della luna mascherava la sua mano che pian pianino dalla schiena scendeva accarezzarmi il culo e le cosce. I miei capezzoli diventano turgidi e ancora una volta sento la scossa che mi paralizza. Sono senza mutandine, ho voluto farlo apposta a dimenticarle per vedere dove saremmo arrivati quella sera. Lui se ne accorge e spinge un dito in profondità, il mio piacere glielo bagna tutto e dopo che si è goduto questo momento ritira la mano e con un gesto innocente, come per sfiorarsi il naso, si annusa il dito che rilasciava nell'aria un profumo di figa. Mio marito mi chiama, è arrabbiato perchè quella sera non gli ho scritto nemmeno un sms per rassicurarlo che la serata stesse andando bene e fosse tutto apposto. Questa volta non gli basta sapere che ero con Francesco per mettersi tranquillo e, preso dalla rabbia, mi proibisce di continuare a vederlo x quella sera. Per fortuna la lontananza in certi momenti è utile, soprattutto quando la mia voglia di avere fra le gambe un uomo più giovane e porco è più forte di ogni altro sentimento.

Ritorno al mio gruppo e vedo che alcuni iniziano ad essere stanchi e a proporre di tornare alle nostre stanze. Io colgo l'occasione per lanciare uno sguardo di malizia a Francesco e confermare che anch'io sarei andata nella mia stanza....ma non a dormire. La ragazza con cui divido la camera quella sera aveva un appuntamento galante e quindi, bella che eccitata, si allontana dal gruppo non lasciando traccia di se. Intanto, ritirata nei miei alloggi, inizio a sciogliermi i capelli che mi cadono fluenti sulle spalle, mi sfilo in vestitino che lascio cadere a terra, apro l'armadio ed estraggo il mio intimo per la notte: un babydoll in pizzo nero che mio marito mi ha regalato per San Valentino nella speranza lo usassi con qualche bel bull. Sinceramente anch'io questa sera spero di usarlo con un bel bull. Faccio in tempo a mandare un sms al mio cornuto per rassicurarlo che stavo andando a letto quando sento bussare alla porta. E' Francesco che mi chiede se ho una sigaretta. Lo faccio accomodare e gli offro una sigaretta, lui sembra altamente compiaciuto dal vedermi in quella mise notturna e il pacco che gli gonfia i pantaloni lo conferma. Mi siedo sul letto della mia compagna di stanza, lui si distende comodo sul mio, lì accanto, e con un sorriso provocatorio si accende la sigaretta. Vederlo espellere il fumo mi eccita da morire e così mi metto anch'io distesa comoda sul letto facendo sollevare leggermente la gonna in tulle e lasciando scoprire le cosce. Inizia lui il discorso e va subito su argomenti intriganti. Mi racconta le sue avventure più erotiche, mi racconta di aver fatto il bull in passato, di aver partecipato a gang bang, ecc ecc. Io sto al gioco e non racconto del rapporto che ho con mio marito ma semplicemente gli lancio una frecciatina: “Franci...voi uomini siete tanto bravi a parlare, ma quando è il momento di mettervi al gioco vi tirate sempre indietro!”. Lui ride e, rimanendo al gioco, mi chiede di metterlo alla prova. Così mi alzo, vado verso il suo letto, lui si mette seduto e sorride, mi piazzo davanti a lui e mi chino a novanta appoggiandomi sulle sue spalle e mettendogli il seno in faccia. Passano 10 secondi che dentro di me sembrano 10 minuti, tempo per poter annusare il profumo emanato dai nostri ormoni, bagnarci tutti e capire che ci vogliamo intensamente. Lui mi prende in vita con tutta la forza che ha, mi solleva e mi mette sul suo letto accanto a lui, iniziamo a baciarci con una passione che non provavo più da mesi, lui mi lecca il collo, scende a leccarmi il decoltè, sembra un toro infuriato perchè non sa dove prendermi, baciarmi e leccarmi, si toglie rapidamente la maglia e, abbracciandomi, sento subito che il suo calore mi avvolge e il suo profumo mi spiazza. Sono frastornata, mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima storia da porca, anche se in realtà ne ho vissute già diverse in passato. Lui non ha tempo di levarmi il miniperizoma in pizzo che avevo vestito per la notte e così, una volta distesa con violenza, lo sposta di lato, e inizia a leccarmela. Saranno trascorsi pochi minuti quando da lontano sento la voce della mia coinquilina che rientra. Francesco si alza di fretta ed esce dalla finestra. Finisce così il nostro primo incontro: una grande passione lasciata a mezz'aria. Il giorno dopo a lavoro torniamo ad essere i professionisti di sempre ma nei momenti in cui siamo soli ci scappa un bacio fugace e una palpatina veloce, con il rischio di essere colti in flagrante. La sera colgo l'occasione del fatto che il suo coinquilino è al bar con amici per passare a salutarlo in camera. Vado da lui vestita con una gonnellina e un top molto casti che nascondono la mia vera natura, lui mi accoglie sul letto disteso con la sigaretta in bocca, mi fa accomodare vicino a lui e iniziamo a chiacchierare. Intanto mentre parliamo la sua mano sfiora le mie cosce e il suo sguardo la segue. Io non resisto, ancora con gli ormoni a mille dalla sera prima mi distendo accanto a lui lasciandomi cadere fra le sue braccia che mi avvolgono, inizio a baciarlo, a leccargli il collo, le orecchie, gli tolgo la maglia e vado a sfiorare con la punta della lingua il suo punto debole: i capezzoli. Subito l'animale che nasconde nelle mutande si risveglia e così, continuando a leccarlo inizio a sbottonargli i jeans. Dai pettorali passo a leccare gli addominali, il bordo dei pantaloni, gli levo il jeans e inizio a leccargli anche l'inguine. La mia voglia di lui è troppo forte e così, con la stessa furia con cui lui mi ha violentata la sera prima, gli levo anche l'intimo. La sorpresa non è una sorpresa perchè già l'intuito mi aveva fatto capire che il suo “amico” fosse delle dimensioni che ho sempre apprezzato: lungo e largo. Inizio a succhiarglielo così bene che lui non ha più nemmeno il fiato per fumarsi la sigaretta: rimane lì, inebetito preso dal piacere che una dolce troietta più grande di lui gli stesse facendo il pompino più bello della sua vita (come mi ha confessato dopo). Un po' gli lecco le palle, un po gliele gratto, un po gli stimolo la cappella, l'asta, me lo godo tutto talmente di gusto che non sento nemmeno il cellulare che suona: è mio marito! Intanto la porta si apre ed entra il coinquilino di Francesco che prima rimane spiazzato, poi si compiace e con un sorriso entra in camera come se fosse entrato in un bordello. Io me ne frego della sua presenza e anche Francesco. Lo guardiamo sedersi sul letto, gli sorridiamo, lui sorride a noi e continua a godersi la visuale tirandosi fuori il cazzo dai pantaloni e iniziando a smanettarselo venendo in un batter d'occhio. Francesco invece resiste. Oltre ad essere ben dotato è anche molto resistente e trova anche il tempo di risollevarsi, spogliarmi davanti al suo coinquilino, iniziare a leccarmela e toccarmi dovunque. Ci troviamo nudi sul letto, presi da una voglia immensa l'uno dell'altra che non c'è nulla al mondo che in quel momento possa distrarmi e allontanarmi dal mio nuovo giovane amante. Con l'uccello inizia a sfiorarmi la figa, strusciandosi la cappella sulle mie labbra. Sono estremamente bagnata e, così facendo, si bagna ancora di più. Al che mi prende e mi mette a pecorina e in un batter d'occhio mi ritrovo a novanta con lui dietro. Provo a dirgli che non voglio essere scopata senza preservativo, ma il piacere mi toglie il fiato e così, quando sento il suo cazzo duro, caldo e bagnato che mi entra dentro, anziché arrabbiarmi spero che non si fermi più! Mentre mi scopa mi sculaccia, mi prende il collo, mi lecca la schiena e io non riesco e non voglio reagire. Desidero solo che il tempo si fermi e che mi riempia così ancora a lungo. Il rumore dei suoi colpi sul mio culo riempiono la stanza e le mie urla di piacere sono smorzate dalla sua mano che mi tiene la bocca tappata per non attirare l'attenzione dei vicini di stanza. I suoi sussurri e le sue parole “Godi, troia” mi eccitano da morire e inizio a scoparmi da sola sul suo grosso cazzo finchè anche lui non riesce più, tira fuori il suo arnese dalla mia figa giusto in tempo perchè mi viene dovunque e un fiume di sperma mi cola giù dal culo e dalla schiena. Rimango tramortita sul letto e lui lo stesso, si accascia accanto a me e così ci addormentiamo insieme abbracciati l'uno all'altra fra tante coccole e baci, come è giusto gli amanti facciano.

La mattina mi sveglio ancora nel suo letto, gli do il bacio del buongiorno e subito mi alzo. Devo uscire dalla sua stanza prima che mi veda qualcuno. Andando al lavoro chiamo mio marito dal momento che la sera prima mi sono completamente dimenticata di richiamare presa com'ero da Francesco. Lo sento un po' affranto ma, come gli racconto la scena nei minimi dettagli, lui subito si riprende e si eccita scusandosi del fatto di avermi disturbato. Io gli prometto che lo avrei avvisato quando sarei stata con il mio nuovo amante e, allo stesso tempo, gli chiedo di non cercarmi quando sono con lui onde creare situazioni di imbarazzo. Lui acconsente e non vede l'ora di arrivare al lavoro per farsi una sega pensando a quanto è troia sua moglie al lavoro. Quel giorno mio marito ha lavorato tutto il giorno con il pisello duro e decide di venirmi a trovare nel weekend e di conoscere questo ragazzo che mi ha risvegliata dal punto di vista sessuale.

In attesa del weekend le serate mie e di Francesco diventano sempre più passionali, erotiche e trasgressive.

Il weekend mio marito arriva, sono contenta di rivederlo e non vedo l'ora di fargli conoscere Francesco. Come si presentano mio marito si sente subito in competizione di fronte un così bel ragazzo e, sapendo quanto sono stata troia con lui, mi porta in camera e inizia a scoparmi quasi per punirmi. Io però non lo sento così bene e non godo come ho goduto in questi giorni passati e questo lo spinge a scoparmi con ancora più violenza, ma è così eccitato che quasi subito fa uscire il suo cazzo e me lo mette in bocca sborandomi dovunque: bocca, faccia, collo. Sono una colata di sperma, rido e lui con me. Mi ripulisco e lo bacio. Lo amo da morire.

Sabato sera decidiamo di andare a ballare la salsa perchè in campeggio fanno serata salsera e, accompagnata dai miei uomini, entro in pista e inizio a dare il meglio di me. La gente mi guarda e sento gli occhi vogliosi degli uomini e invidiosi delle donne addosso. Da brava salsera sono vestita con delle coulotte nere, reggiseno e solo un abitino di tulle. Vedendomi mentre mi muovo, i miei uomini si divertono a confabulare qualcosa fra di loro mentre io do il meglio di me ballando.

Terminata la musica mi riavvicino ai miei uomini tutta sudata e loro mi guardano molto apprezzanti. Francesco mi dice di aver bisogno di andare a prendersi una giacca in camera e io, con la scusa di dover andare a bere qualcosa, lo accompagno lasciando mio marito solo con gli altri colleghi. Incamminandoci verso le stanze sento la sua voglia di me e, scherzando (ma neanche troppo), gli propongo di passare per la mia stanza. Lui coglie la palla al balzo e quando si tratta di entrare nelle nostre stanze lui entra con me, faccio in tempo a chiudere la porta che mi ritrovo spalle al muro, lui che mi bacia e io che ricambio e mi faccio baciare. Mi chino, gli sbottono velocemente i jeans e, calati i boxer, inizio a succhiarlo. Ci rendiamo conto che non abbiamo troppo tempo e che probabilmente qualcuno che conoscevamo stava per arrivare così, questa volta in poco tempo, mi viene in bocca e io, da brava troia, ingoio tutto senza neanche sporcare in giro. Lui contento si alza i pantaloni, mi bacia la guancia ed esce. Giusto in tempo perchè mio marito entra. Si era immaginato che sarei andata a fare la zoccola con Francesco e allora era venuto ad avvisarmi che la mia compagna di stanza stava per venire in alloggio. Io lo faccio entrare e mi chiede col sorriso “Cosa stavi facendo, mia troietta?”. Io avevo appena ingoiato un sacco di sperma e, baciandolo, faccio in modo da far risalire un po di sperma di Francesco dalla gola e passarglielo in bocca. Lui capisce cosa avevo appena fatto e spalanca gli occhi lasciandolo senza fiato per l'atto appena compiuto. Non avevo mai fatto una cosa del genere e gli rispondo semplicemente “Gliel'ho succhiato e mi è venuto in bocca se non l'hai capito”. Mio marito si è sentito un sacco cornuto e ancora oggi, al pensiero della sensazione che ha provato, gli viene il cazzo duro.

Ho trascorso così due mesi in campeggio, questa estate, dove ho vissuto ogni giorno i miei orgasmi migliori. Mio marito, che prima che partissi era triste e affranto, ha vissuto con me dei rischi e delle emozioni che ogni vero cuck dovrebbe provare. Francesco viene dal Sud Italia, siamo rimasti grandi amici e gli voglio un sacco di bene, così come lui lo vuole a me. Me ne sono quasi innamorata e dagli occhi con cui mi guarda posso dire altrettanto da parte sua. E' stato senz'altro il miglior amante che ho avuto (fino ad ora) in vita mia. Ora che sono tornata a casa ed il mio lavoro estivo è terminato, ci stiamo organizzando assieme con Francesco perchè venga a trascorrere qualche giorno al Nord ospite a casa nostra. Io non vedo l'ora, Francesco non vede l'ora e anche mio marito. Consapevole del fatto che sarà lui per qualche giorno a doversi trasferire nella camera degli ospiti mentre il mio amante farà l'amore con me nel nostro letto nuziale. Sono gli estremi a cui un cuck deve sottostare. Ora capite il motivo per cui una vera troietta e un cuck si amano da morire e non possono vivere l'uno senza l'altra, presi dalle emozioni che solo loro riescono a provocarsi a vicenda.

Amore ti amo. Ma godo di più facendo sesso con altri.



Commenti

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  • pittore69, 41
    bellissimo stralcio di vita vissuta....ha raccontato benissimo le sensazioni che ti hanno accompagnato nei tuoi "nuovi momenti di passione particolare"quando le fantasie e i sogni si trasformano in realtà è una meraviglia ..bene complimenti
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  • giulio e giuliana, 38/37
    racconto eccitante letto tutto di un fiato ... troiette dentro lo siamo in tante ..ma è bello vivere certe esperienze e condividerle con il proprio compagno ;-)
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  • rossovivo, 44/38
    Il racconto e' davvero eccitante .... E tu sei molto bella ... Complimenti
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  • Cris0Marc, 36/42
    Complimenti!!!
    Un bel racconto.... emozionante, trasgressivo e coinvolgente....!
    Bello... Complimenti.
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  • lovelikati, 28/26
    grazie mille gibers :) sono contenta ti sia piaciuto :)
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  • gibers, 41
    un bellissimo racconto...il piacere di immergersi nella lettura..e rivivere queste sensazioni descritte....
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