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First time

seconda "doppia" di Carmen

   La prima le era piaciuta. Da quel giorno non ebbe + problemi ad ammettere che la doppia penetrazione era eccitante e che sarebbe stata gradita per sempre. Io però non volevo ricorrere all'amico fidato della prima volta. Pretesi di estendere il suo addestramento fino a farla partecipare alla scelta in chat del suo tipo ideale. Lei, schiva, trovava difetti a tutti. Poi mi decisi io: se davvero l'uno vale l'altro vuol dire che il prossimo andrà bene. Scartati un altro paio di orsi pelosi lei si fermò. Capii. Era lui: si chiamava Stefano. I primi convenevoli di chat furono sveltini. Dissi che cercavamo un partner x comporre il trio. Lui la lodava in cam x la sua linea snella. Gli anticipai che la maglietta non le rendeva giustizia. Chiese il permesso di vedere oltre ma spinto da lei, lo promisi solo per la successiva occasione e salutammo. L'occasione capitò 2 giorni dopo quando lui la ribeccò in chat ed io ero fuori. Lei molto carina mi chiamò al cell tutta esitante. Fu così che mi ritrovai a guidarla per telefono ed a spingerla piano piano a togliersi tutto con la scusa di vedere anche lui e per capire se era affidabile o meno. Quello si segò in cam e lei lo vide tutto fino al getto finale. Poi lo definì un po grosso ma accettabile con riserva e non promise nulla rimandando a me ogni programma.   

   L'incontro avvenne a Roma e noi arrivammo in tarda mattinata. Dopo i nostri consueti sfoghi di sesso resi ancor + piccanti dai pensieri dedicati al dopo...  andammo a fare un intervallo con passeggiata turistica fra i monumenti e la toccavo ad ogni angolo. Lei pareva caricarsi di interesse ad ogni toccatina mentre il tempo dell'attesa scorreva ed il momento si avvicinava. Lui ci aspettava ad un bar vicino nel tardo pomeriggio. La riconobbe per primo. Era una specie di muratore romano con mani grosse, curate e maldestre ma nientemale. In tre ci incamminammo verso il nostro hotel. Passati dall'uscita di servizio, nessuno vide nulla. In camera, tre in piedi e vestiti. Lei appariva imbarazzata. Lui si offrì di spogliarla ma disse che faceva da sola. Arrivata all'intimo mi guardò ed io le ordinai: ancora. Tolse lo slip e denudò le tette ben fatte, poi alzò le braccia x mostrarsi nuda a noi due ancora vestiti: esile, candida, depilata. Lui la lodava, io esitavo e lei era imbarazzata. Non intervenivo. Farle provare questa difficoltà di approccio faceva parte di un rito di addestramento. Lui capì ed esordì dicendo che quello era solo un gioco, che la coppia eravamo noi, che il tutto sarebbe durato un'ora, che i sentimenti sarebbero sopravvissuti. Lei gli dichiarò che era innamorata e se io lo volevo avrebbe fatto di tutto.

   Era vero. Sempre in piedi le carezzò le natiche mentre io me lo tiravo fuori. Sempre in piedi la piegai per farmi offrire la sua bocca mentre lui la tastava nel solco fra le mele. Piegata mi succhiava bene. Poi lui, da dietro,  le aprì con le dita la patatina (come la chiamava lui) e sentii sul mio cazzo rigido il sussulto di lei mentre succhiava: era stato maldestro. Stavo x dire basta quando lui cambiò. Calzoni abbassati, tentava di infilarla ma evidentemente non era ancora molto pronto. Capii subito e girandola la costrinsi ad offrire la bocca all'ospite mente la penetravo io. Adesso sentivo lui in un affannoso respiro e lei molto impegnata. Qualcuno osservò che eravamo ancora in piedi e che sul letto sarebbe stato + comodo.  Ci staccammo tranquilli. L'inizio era ormai partito. Potevamo riprendere con comodo. Era stato promesso che l'avrebbe assaggiata ovunque.

   Finiti di spogliare, la mettemmo al centro del letto, a pecorina. Adesso si vedeva che lei ci aveva preparati bene. Anche l'ospite appariva rigido ed era molto grosso. Tutta un'altra cosa. Decisi che era il momento buono x mantenere la promessa e mi inginocchiai sul letto a godermi la sua bocca. L'ospite capì e si inginocchò dietro di lei. Anche lei capì e quando le dissi di offrirgli il culetto, inarcò la schiena ed allargò le ginocchia per porgersi al meglio. Non era più la sua prima volta. Stava facendo tutto molto  bene. Lui le stropicciava quella grossa cappella sul buchino ancora chiuso e lei si porgeva ben piazzata per prepararsi alla prima spinta che le sarebbe arrivata.  Naturalmente non smetteva di succhiarmi e la sentivo eccitata. Poi arrivò un altro sussulto che la sua bocca trasmise al "mioduro" e capìì che l'aveva penetrata con la grossa cappella... piano... gli dissi... dalle il tempo di accettarlo e vedrai che lei si allarga. Fu così. Poco dopo, eccitatissima, si era veramente concessa a quel cazzo, morbida e spalancata come la conoscevo bene, mentre veniva pompata nel culino mi succhiava in quel modo diverso che piace tanto a me, soffiando l'alito caldo dalle narici e facendosi penetrare in bocca fino in fondo alla gola, fino quasi ad affogare dalla passione x il sesso. Non sono pompini, quelli.. sono di più.

   Il piacere di tutti e tre andò avanti a lungo, con lei che ne sentiva scorre due dentro ed offriva tutta se stessa. Uno le scorreva in bocca e coi tuffi profondi le arrivava fino in gola, l'altro che  era diventato grosso e duro le scorreva nel canale anale fino a sbattere la cappella nell'intestino e le palle sulla patatina. Eccitatissima. Impossibile proporre di cambiare gusto. Nessuno veniva ma tutti godevano. Al primo accenno di calma rammentai la doppia penetrazione che tutti e tre volevamo provare. Fu evidente che il momento era propizio. Lui fu convinto a sfilarlo dal culetto per lavarselo in bagno e penetrarla davanti. Intanto io la mantenevo eccitata frugandola nel buchino aperto e le sussurravo all'orecchio che era stata bravissima. Le raccontavo che il suo sfintere anale appariva adesso molto dilatato e mentre lo mantenevo aperto con la punta delle mie dita raccolte,  lei si abbandonava esausta ed eccitata pigiando forte il culino su quelle mie dita raccolte che quasi entravano tutte, dilatandosi, morbida, ancora di più... poi Stefano si sdraiò sul letto e io dissi a lei che questa era la sua seconda "doppia" e quindi doveva provare a starci sopra... all'ospite, a lasciarsi andare libera, a godere forte. Si accomodò a cavalcioni e se lo mise dentro da sola. Poi la spinsi ad appoggiare le tettine su di lui x alzare il culino x me. Era la prima volta che lei si appiccicava ad un ospite. Evitava i suoi baci lamentando che era un fumatore ed il suo petto perchè era troppo peloso. Le dissi: chiudi gli occhi e buttati, lui ti bacerà tutta e non in bocca.

   Alzò il culetto e la infilai. Il mio cazzo durissimo la trovò già piena. A fatica si fece posto nel canale già dilatato e fu tutto un gran piacere per tutti. Ognuno di noi tre si stava rendendo ben conto che una donna così provata, con uno ben duro davanti e uno ben duro dietro, non avrebbe mai dimenticato quell'esperienza. Ognuno si muoveva assecondando gli altri. Ognuno collaborava istintivamente a quel piacere. Con tanta attenzione per farlo durare a lungo. Tanto che ne fummo stanchi, sfiniti, soddisfatti e non eravamo ancora venuti. Faceva molto caldo. Fu condiviso il pensiero di una di tregua e mi sfilai dal culetto mentre lei si sfilava da sopra a Stefano... quando lui appena fuori, tutto sdraiato e tutto eretto si arrese: fatemi venire non ce la faccio più ! Toccava a lei scaricarlo. La misi con la faccia sul quella cappella e lei a bocca aperta ci respirò sopra il suo alito mentre la tenevo con una mano sulle due tettine ben fatte ed una nel culetto aperto. Appena lo prese in bocca si capì subito che quello sarebbe stato un bel pompino fatto fino in fondo. Lui cercava di tenerle la testa x darle un ritmo. Appofittava per pigiare il cazzo in fondo ad ogni occasione. Io la frugavo nel culetto caldissimo ed ancora eccitato e sentivo lo sfintere chiudersi e stringermi forte le dita ad ogni sussulto provocato da quel cazzo in gola. "Continua"... le dicevo ad ogni arresto... "sei bravissima"... mentre lui spesso diceva "vengo" anche se non era ancora vero... ed io a lei dicevo "ingoialo" perché si sentisse autorizzata pur essendo riluttante con gli ospiti. Poi ci fu un sussulto grande in tutto il culo e senza nessuna puntata in gola... era venuto davvero... in silenzio... lei aveva subìto questa attesa sorpresa di un gran getto di sperma arrivato fino in gola... uno di quelli trattenuti a lungo che si sparano fuori incontenibili... e aveva reagito bene sussultando e mugolando senza aprire la bocca... aveva contenuto quella  sborrata con un gemito di sorpresa... e la stava ingoiando... la sentivo deglutire.. una, due, tante volte... senza perdere nemmeno una goccia: bravissima. Lui muto, meravigliato, estasiato, si rilassava. Poi toccò a me mentre lui le faceva i complimenti. Anche mentre io venivo. Era bravissima. Adesso anche lui lo sapeva.

   In seguito ho avuto un gran desiderio di provare con una coppia. Magari con una lei leggermente bsx, che la eccitasse da brava donna sexy, durante una doppia penetrazione molto intensa come questa. Non sarà facile trovare il giusto feeling... ma stiamo cercando.

coppia4455

Commenti

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  • paolafrancesco, 37/37
    Racconto veramente eccitante l'abbiamo letto insieme. Paola eccitatissima, io dalla forte eccitazione sono venuto troppo presto. Ho continuato a scoparla con il suo vibro preferito immaginandosi nel racconto. Bravissimi. Ciao da Paola e Francesco.

    P.S. fosse il più dotato di questo mondo, ma mia moglie non lo farebbe mai con un fumatore ed io sono daccordo con lei. Il coinvolgimento deve essere totale, bacio compreso.
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  • ioconlui, 40/42
    esperienze ià fatte ma no con tanta maestria e capacità di cogliere al meglio ogni attimo complimenti
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  • cubanitos, 28/36
    STUPENDO!!! Bellissima esperienza che anche noi vogliamo provare...
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