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TRIANGOLO IN VACANZA
Scritto da insiemea   

Era ormai la fine del mese di agosto e  come tutti gli anni io  e Andrea avevamo deciso di partire per concederci una vacanza lontano dal rumore e dal caos.

La meta  scelta per la  vacanza   di quell’anno era la Sardegna.

Avevamo  preparato la nostra attrezzatura da campeggio e il poco necessario per passare tre settimane in assoluta tranquillità immersi nella natura.

Quindi ci imbarcammo sul traghetto a Genova con tutto il desiderio di ritrovare la pace che da mesi non riuscivamo ad avere a causa del lavoro molto pesante.

Arrivammo  pieni di entusiasmo sull’adorata isola e ci dirigemmo verso

il campeggio che avevamo scelto consultando internet. Era un semplice campeggio “alla buona” gestito da piemontesi. Aveva anche una parte di spiaggia destinata al naturismo, cosa che ogni tanto ci capita di fare.

Piazzammo la nostra tendina in un luogo bellissimo del campeggio a due metri dalla riva del mare. Di fianco a noi c’era una famiglia composta da una bella coppia giovane con una bambina. Venivano da Roma e si sarebbero fermati per due settimane.

Scambiammo qualche parola per presentarci e provammo subito simpatia reciproca.

Il posto era incantevole, si sentivano le onde del mare infrangersi contro la riva e di notte il rumore del mare ci accompagnava nel sonno.

La mattina presto facevamo il bagno e, dopo colazione,  ci recavamo alla spiaggia naturista. I nostri vicini non venivamo mai in quella spiaggia, sostenevano che non fosse educativo per la bambina, ma ogni tanto, guardando verso la direzione in cui c’era la nostra tenda  li vedevamo guardarci con il binocolo.

Passavamo le nostre serate in loro compagnia, si cenava insieme avendo le tende vicino e poi si passeggiava nel paese.

Nei giorni che seguirono, mentre facevo il bucato,  venni distratta  dalla vista di un ragazzo molto affascinante, che stava risciacquando  alcuni indumenti da motociclista.

Rimasi colpita dal fisico statuario di quell’uomo: dall’aspetto dimostrava all’incirca  35 anni, molto alto, magro, scuro di carnagione, testa rasata e un paio di occhiali scuri che gli coprivano gli occhi.  Indossava dei pantaloncini da mare colorati che lasciavano immaginare la forma del suo pene, di modesta grandezza.

Nelle ore successive, ogni scusa era buona per andare nella zona dei servizi: il lavaggio dei denti, la toilette, il bucato, i piatti… finché  notai poco distante dalla nostra tenda, la sua moto da enduro parcheggiata nei pressi di una piccola tendina, ma del bel ragazzo non c’era traccia.

La sera stessa ci incrociammo al solito posto con entrambi la trousse della toilette in mano; andai a sbattergli contro senza volerlo, mi fece un sorriso che  ricambiai.

Raggiunsi Andrea che nel frattempo era in tenda e gli raccontai l’accaduto; capì subito che mi potesse piacere un tipo così e mi confessò che lo aveva visto la mattina prestissimo, alla spiaggia naturista.

Mi disse anche che era dotato di un pene molto grande e che se avessi voluto incontrarlo e vedere da me le misure di cui parlava, sarei dovuta andare alla buon’ora alla  spiaggia naturista.

Scherzavamo molto su questo argomento, non avevamo mai condiviso  alcuna esperienza di sesso con altre persone, avevamo sempre e solo espresso le nostre fantasie. Stavamo insieme da ormai 9 anni  ma l’idea di mettere in pratica certe fantasie  non mi sfiorava minimamente. Il mio compagno invece era determinato a provare e ogni occasione era buona per cercare di fare emergere il mio lato nascosto.

Andrea aveva capito che volevo conoscere meglio quel ragazzo, mi eccitavo ogni volta che ne parlavo, dimostrando imbarazzo e  nervosismo. La mattina  successiva perciò ci recammo alla spiaggia naturista.

 

Arrivati stendemmo il nostro telo sulla sabbia e ci tuffammo nell’acqua fresca.

Al nostro ritorno alla riva, vicino a noi si era appena sdraiato il mio principale pensiero in quel momento e Andrea ne approfittò per presentarsi subito.

Il suo nome era Salvatore e veniva da Pescara. Con molto imbarazzo in quanto ero nuda, mi presentai e gli strinsi la mano con molta energia.

Appena mi fu possibile buttai un occhio alla sua zona pelvica e notai che Andrea non si era sbagliato circa le misure. Era in effetti ben dotato; ero bagnata  non solo dall’acqua del mare. Parlammo tutta la mattina, poi ci tuffammo insieme e ben presto tra noi ci fu un rapporto confidenziale. Ci disse che era in vacanza solo perché, poco prima della partenza, aveva bisticciato con la fidanzata e si erano lasciati.

Così con pochi stracci e la sua tendina era partito con la moto in cerca di svago: un po’ come noi.

 

Le nostre giornate erano veramente entusiasmanti, era una persona estremamente gentile e con tanta voglia di divertirsi. Eravamo sempre insieme e condividevamo il nostro spazio con lui durante la cena, essendo il nostro posto tra i più belli del campeggio. A noi si univa la famigliola di Roma. Erano dei bei momenti, ma quando restavamo soli provavo imbarazzo perché credevo che leggesse nel mio sguardo tutto il desiderio che provavo per lui.

Al nostro gruppo si unirono altre coppie, gente da tutta l’Italia e avevamo formato il gruppo più rumoroso del campeggio.

Era una vacanza splendida e spensierata.

Decidemmo una sera di recarci tutti presso un agriturismo dell’entroterra dove, a detta di chi era già stato, si mangiava molto bene. Decidemmo di andare tutti, eravamo una quindicina.

Salvatore venne in auto con noi,  guardavo dal sedile posteriore i due uomini seduti davanti: Andrea guidava con attenzione e ne ammiravo il suo profilo che tanto amavo. Dall’altra parte Salvatore, un uomo che avevo conosciuto da appena pochi giorni e  che  mi sembrava di volerlo scopare da sempre. Non ce la facevo più a contenere la voglia di strappargli un bacio e una carezza, ma mantenevo  la  compostezza che mi caratterizzava, aspettando di raggiungere il ristorante.

Giunti a destinazione  mi sedetti  vicino a lui. Intanto annusavo il profumo che emanava, un odore forte e speziato; indossava un paio di jeans  e una camicia bianca piena di piccoli bottoni, sembrava morbida. La mia voglia di toccarlo aumentava per il fatto di averlo così vicino a me e di poterlo sedurre.

Mi sentivo molto sexy quella sera, avevo indossato un vestitino nero leggero, scollato e con gli spacchi laterali  che lasciavano intravedere le mie gambe abbronzate e l’intimo nero composto da un perizoma e da un reggiseno in pizzo imbottito.

Andrea sedeva di fronte a me e mi guardava con sguardo intenso e innamorato. Sapeva che avevo voglia di saltare addosso a Salvatore, aspettava solo il momento migliore affinché succedesse.  Mi conosceva da molti anni e sapeva che se desideravo una cosa potevo fare di tutto per averla e quello era il momento giusto…lo aveva capito prima lui di me.

Durante la cena, incrociando lo sguardo di Andrea, cercavo il contatto con Salvatore. Appoggiavo la mia gamba nuda contro la sua; gli  presi  la mano tra la mia e, coperti dalla tovaglia, la stringevamo, talvolta gli toccavo la gamba fino quasi a sfiorargli quella  massiccia protuberanza che mi incuriosiva toccare.

Il mio sguardo era quello di una donna vogliosa di uscire da lì e di farmi sbattere nel primo luogo appartato e soddisfare il mio desiderio. Guardavo mio  marito negli occhi mentre toccavo un altro uomo, noncurante della gente intorno che mangiava e beveva senza accorgersi di nulla.

Anche Salvatore mi toccava le gambe, ogni tanto faceva cadere il tovagliolo per poterlo recuperare e  baciarmi la coscia; io mi accorgevo di essere bollente in viso ma anche nella mia vagina.  Con i piedi cercavo Andrea di fronte a me che era vigile e meravigliato a quella vista di me così porca.

Tutto terminò così, la cena volse alla fine e ognuno riprese ad andare nella propria auto per il ritorno al campeggio.

Nuovamente presi posto sul sedile posteriore e i miei due uomini sedettero davanti. Eccitata dalla situazione insolita che stavo vivendo, con la mia parte nascosta estremamente bagnata, senza pensarci due volte   mi precipitai  sul sedile anteriore del passeggero e mi sedetti a cavalcioni su Salvatore.

Meravigliati Andrea e Salvatore rimasero a bocca aperta. Io ero eccitata, bagnata e avevo voglia che Salvatore mi toccasse e capisse quanto lo volevo. Guardandolo negli occhi mi muovevo sul suo pene ancora sacrificato nei jeans  e  alternavo lo sguardo con gli occhi verdi di mio marito. Gli sbottonai la camicia e toccai quei pettorali che da tanti giorni volevo toccare. Iniziai a baciarlo e  a toccarlo, muovendomi con foga per cercare il piacere da quel contatto. Mi spostò lo slip per mettere un dito dentro la  mia parte umida e bollente e mi sentivo gemere dal piacere. Andrea, che aveva accostato a bordo strada, mi baciava e mi palpava il seno. Il mio vestito era sparito  e semi nuda cercai la bocca di entrambi per non fare mancare niente a nessuno dei due.

Mentre i miei due uomini mi toccavano ovunque, pensai che avrei desiderato fare questa esperienza in un luogo più comodo, ma avrei interrotto un’atmosfera di eccitazione che forse non si sarebbe più presentata.

Così, ormai priva di ogni indumento, mi avvicinai al cazzo di Andrea, lo tirai fuori dai pantaloni e dagli slip e iniziai a leccarlo non facendo mancare niente alle zona pelvica, poi lo presi in bocca e lo succhiai con tutto l’entusiasmo possibile. Intanto Salvatore con una mano mi toccava il seno e con l’altra mi mise due dita dentro, agitandole con energia.  Non riuscivo a contenere l’eccitazione, mi sembrava di esplodere.

Continuavo a succhiare il membro  di Andrea e intanto Salvatore,  prese dalla tasca un profilattico, lo infilò e mi mise  in ginocchio, alla pecorina. Mi rigirò senza alcuna fatica;  il suo pene enorme entrò senza problemi, ero  molto lubrificata.

Con poche spinte, toccandomi la clitoride nello stesso momento, esplose in un orgasmo interminabile. Rimase  dentro di me anche dopo aver goduto,

per mia fortuna, intanto io  succhiavo a non finire, interrompendo ogni tanto il movimento per farlo durare di più.  Il cazzo di Salvatore aveva  ora una dimensione più piccola, ovviamente, ma era comunque piacevole.

Anche Andrea  non riusciva più a contenere la voglia di godere e

venne nella mia bocca;  io, in questo clima insolito e caldo,  sentivo le mani di Salvatore che mi tenevano i seni, il suo cazzo dentro di me si muoveva al ritmo  regolare e dalla mia bocca usciva lo sperma caldo di mio marito: mi lasciai andare anch’io ad un orgasmo intenso e terribilmente dolce.

 

Ripresi  da quella esperienza mozzafiato,  ci guardammo tutti e iniziammo a ridere, non so perché, forse al pensiero delle posizioni assunte nella nostra piccola automobile.

 

Da quella sera le nostre vacanze presero un aspetto diverso…tutto cambiò in campeggio: quando andavo a fare la doccia incontravo  Salvatore, poi entrava anche Andrea e sotto il getto dell’acqua mi sentivo toccare da tutte quelle mani e baciare dalle loro bocche; nella spiaggia naturista eravamo tutti e tre in  continuo contatto, nuotavamo al largo per riuscire a toccarci senza che nessuno ci vedesse  e le nostre serate nella tenda in riva al mare erano allietate da belle risate post orgasmiche.

Tutti capirono tutto ma nessuno disse niente, ciò che ci rendeva felici  era il fatto di aver trovato un nuovo modo di vivere la nostra sessualità di coppia, oltre che un amico di giochi instancabile e sincero.

 

Le nostre ferie terminarono in breve tempo, tutti dovevamo tornare alle nostre vite. Salvatore al suo rientro in Abruzzo ritrovò la sua fidanzata, parlarono, si chiarirono, lei seppe della nostra avventura estiva…E’ stato cosi che io e  Andrea abbiamo iniziato a fantasticare sulle nostre future vacanze insieme a loro.

 

 

Commenti SC

-sono trav2023-09-26 14:33#6
Bellissimo racconto di come andrebbe vissuta la vita, bravi.
almagame20162017-03-08 11:21#5
Complimenti...m i avete fatto venire voglia di andare in vacanza in campeggio..una storia eccitante da paura
Bellissimo... :P
solialsole2015-04-27 14:55#4
Veramente sensazionale come racconto. Se è una storia vera è di un erotismo estremo e se, invece, è solo frutto di fantasia, complimenti vivissimi per la consistente immaginazione :oops:
paola39552014-07-16 23:57#3
complimenti per la stesura e per l'erotismo e non ultimo per la bella vacanza
bacimaliziosi2014-07-14 23:40#2
Bellissimo racconto! :-)
gibers2014-07-03 22:05#1
meraviglioso racconto.....e sensazioni di grande erotismo....com plimenti
 
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