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Miscellaneous

In ufficio da mio marito

Mi era sempre piaciuto fantasticare, di andare a provocare mio marito sul suo posto di lavoro, ma non avevo mai avuto il coraggio di farlo, forse perché temevo la sua reazione un po' irritata, o forse non lo so neppure io ma comunque una mattina ho preso il coraggio a due mani edho deciso di andare.

Mi sono vestita di tutto punto con tanto con autoreggenti, scollatura con seno ben a vista, gonna che lascia poco all'immaginazione tanto che è stretta, tacchi a spillo e molta attenzione per il trucco ne volgare ma molto accattivante, rossetto rosso fuoco.

Prendo l'auto e raggiungo la sua sede, all'ingresso c'è una guardia che mi squadra da capo a piedi, ma non per indagare sulla mia persona, io la guardo e con aria quasi schifata, gli dico: sono la moglie del direttore e lui cambiando subito atteggiamento mi dice; mi scusi signora non la conoscevo, mi perdoni non volevo essere scortese, mi raccomando parli bene di me a suo marito e mi apre la porta per farmi strada, quarto piano prego.

Arrivo vicino all'ascensore, dove dipendenti mi osservano bisbigliando qualcosa, ma non capisco sicuramente sono apprezzamenti sulla mia persona, io faccio finta di essere indignata raggiungo la stanza di mio marito busso ed entro, lui è seduto dietro la scrivania, con tanto di occhiali per la lettura è intento a scrivere su delle carte e nel vedermi esclama: tesoro..!! che bella sorpresa..!! ed io pensavo vediamo quanto ti piacerà la mia sorpresa, entra entra che ci prendiamo un caffè, io sculettando entro mi accomodo, parliamo del più e del meno, e nel frattempo entrano e escono dipendenti a richiedere o firme o conferme, ed io sempre al mio posticino tranquilla lo guardo ma senza dargli tanto fastidio quasi intimidita, da quel suo potere di uomo d'affari, che io conosco poco, poiché per me a casa è una persona normalissima, annoiata da quel suo da fare sempre frenetico e invadente da parte dei dipendenti che entrano e escono ma chiedendo sempre permesso.

Dopo aver sorseggiato il caffè passo all'azione, comincio ad accavallare le gambe prima su un lato poi sull'altro, lui nota la mia biancheria, tesoro, esclama porti le autoreggenti? Certo amore mio rispondo e se hai sbirciato bene non porto le mutandine, brava, lui aggiunge fai bene, mentre continua a firmare carte a rispondere al telefono e quant'altro, ma tra una lettera e l'altra tra una telefonata e l'altra trova il tempo anche per dirmi qualche frase carina, sei molto sexy stamattina, come mai quest'improvvisata? Nulla rispondo io, avevo voglia di vederti, e continuo con la mia danza delle gambe, ad un certo punto sembra ci sia un po' di quiete non entra più nessuno da 5 minuti, e io ne approfitto per spalancargli le gambe per fargliela vedere, dentro la figa ho le palline della geisha che lui sa benissimo mi portano all'eccitamento difficile da spegnere, e sa che ho camminato un bel po' a piedi dato che il parcheggio è distante dalla sua sede, quindi hanno sollecitato ben bene la mia cosina.
A quel vedere spalanca gli occhi quindi mi avvicino alla sua scrivania dalla sua parte mi ci siedo sopra e gli tiro giù la zip del pantalone, lui sempre molto serio, mi dice ma no..!! non possiamo dai poi stasera a casa sai che qui non è possibile, c'è tanta gente che entra ed esce come facciamo e se ti vedono? Figurati che brutta figura, io me ne sbatto e gli tiro fuori il pisello e me lo comincio a maneggiare su e giù, mentre con l'altra mano ho tirato fuori i seni mi lecco le dita e accarezzo i capezzoli mo di invito per lui, noto che è già abbastanza eccitato ma allo stesso tempo imbarazzato, ma la mia voglia di cazzo non si può lasciare così, mi siedo al posto delle sue scartoffie, e gli apro le gambe, quasi come a dire, prego serviti pure è tutta per te, dai scendi mi ripete lui intimidito da quella mia sfacciataggine.
Allora io inizio visto il suo imbarazzo prima a mordergli un orecchio poi prendo le sue mani e me le poggio sui seni caldi dai capezzoli turgidi e comincio a scivolare sotto la sua scrivania prendo in bocca il suo pisello che è diventato di dimensioni notevoli e con la punta della lingua inizio a solleticare il buchetto che c'è in cima, poi lentamente ma con tanto gusto faccio entrare e uscire dalla bocca la parte superiore riempendola di saliva, continuo a scendere sempre più giù sull'asta sempre più la mia bocca si riempie del suo cazzo a farlo arrivare quasi in gola, ma è troppo gustoso ed eccitane quel pompino fatto sotto la scrivania come una vera puttana.
Più lui si imbarazza più io mi diverto ad eccitarlo con la lingua, ad un certo punto entra un dipendente, direttore..!! esclama..!! e lui con voce timida quasi balbettando dall'imbarazzo, poiché poteva vedermi lì sotto la scrivania a spompinarlo e sai la figura che ci facevamo entrambi, prego mi dica gli risponde, ci sono alcuni documenti urgenti da firmare, si ma per adesso avrei delle telefonate urgenti da fare fammi la cortesia non far entrare nessuno fino a quando non lo dico io non vorrei essere disturbato per una mezz'ora circa ok, mentre io continuo imperterrita a cucciarmelo fino in fondo godendo come una troia, ormai il suo cazzo è fracido di saliva e la mia figa pure dall'eccitamento, il giovanotto esce dalla stanza chiudendo la porta dietro di se a quel punto mio marito si alza e chiude a chiave la porta mette fuori posto il telefono, e adesso a noi due mi dice.
Cosi mi prende on forza e mi sbatte sulla scrivania con le braccia tese in avanti mi toglie le palline dalla figa, sa benissimo che quando escono, non sono da sole ma accompagnate da tanto liquido, che lascia scorrere tra le mie gambe, me la sditalina per bene conoscendo tutti i punti di massimo eccitamento, poi con le mani tutte bagnate di miei umori mi infila un dito nel culo, dio mio come è eccitante, io distesa sulla sua scrivania e lui in giacca e cravatta con il pisello fuori che mi sta chiavando è una scena che ho sempre fantasticato adesso finalmente era realtà e devo ammettere che eccita da morire, lui continua a infilarmi il suo dito nel culo, mi sto eccitando da morire, dai dai urlo io, quel punto mi mette una mano davanti alla bocca, dicendomi , sta zitta non urlare che possono sentirci e sai che figura ci facciamo entrambi, godi in silenzio dai fammi vedere e continua e sbattere su e giù il suo dito nel culo poi riesce a far entrare due e su e giù ancora sempre più dentro io gli sussurro dai così continua che sto per venire, ormai sono tutta bagnata degli umori che sono usciti ho la figa in ammollo, lui mi prende per i capelli e mi ordina quasi, dai adesso prendilo in bocca come una vera puttana ed io tanto l'eccitamento che quasi lo ingoio lo faccio entrare tutto in bocca e su e giù e noto sul suo viso quell'espressione di goduria e soddisfazione contemporaneamente mentre io mi pompino il cazzo lui mi stringe i capezzoli sempre più forte fino a farmi male, mi rendo conto che il suo cazzo ormai e arrivato al punto che sta per esplodere, dai ficcamelo dentro, mi distendo ancora una volta sulle sue carte della scrivania e lo invito a penetrarmi da dove vuole, così il suo cazzo, entra nella mia figa, dio sto già venendo non è neppure entrato che già sto venendo , si dai sbattimi più che puoi, e lui più lo spinge dentro e più io godo provando il massimo dell'eccitazione, sarò venuta almeno due o tre volte ripetutamente, provo a girarmi per cambiare posizione e mi siedo con le gambe aperte davanti e lui che ritorna ad infilarlo dentro con le mani mi tiene le natiche aperte per tenere anche il culo aperto e spinge il cazzo dentro sempre più fino a riempire la mia figa di caldo sperma io incrocio le gambe intorno a lui, siamo entrambi soddisfatti ci scambiamo bacetti dolci, ma ci rendiamo conto che il suo sperma è uscito fuori dalla mia figa è ha sporcato contratti importanti.
Adesso come faccio, mentre tira su la lampo dei pantaloni, io cerco di ricompormi pulisco con dei fazzolettini le mia gambe rimetto dentro il seno, mentre lui è intento a ripulire le carte, lo guardo e mi rendo conto che lo amo da impazzire e che devo assolutamente toglierlo dall'imbarazzo, capisco che le carte che si sono sporcate per lui sono un problema serio mi viene in mente una cosa, hai del caffè gli dico, si certo c'è quello di stamattina, bene gli butto sopra il caffè cercando di coprire la macchia di sperma, puoi sempre dire che ti è scivolata la tazzina di mano e che quindi la segretaria deve ristampare questa pagina, brava lui esclama io non ci avevo pensato, e mentre mi accompagna giù al bar porta il foglio sporco di caffè e sperma alla signorina all'uscita, dicendogli, si deve ristampare mi è scivolata la tazzina io scendo a prendere un'altro caffè visto che questo è andato scendiamo insieme al bar sottostante l'edificio e mentre sorseggiamo il caffè la sua mano scende tra le mie gambe, mi è piaciuto mi sussurra ma stasera ti devo rompere il culo preparati, ok sarà tuo e mi allontano sorridendo.
Al prossimo episodio.

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