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Miscellaneous

mi piace essere puttana

Sono finalmente andato all’incontro con il barista amico di Luigi, mi sono preparato come da accordi, mi sono rasato la testa completamente e sono andato all’appuntamento. Arrivato sul luogo trovo già Luigi che mi aspetta con un altro signore di una certa età, sui 70 anni e di piccola statura, appena mi vedono Luigi mi dice di salire su un furgone parcheggiato vicino a loro, l’anziano si mette alla guida e noi due saliamo dentro al cabinato, io gli chiedo chi sia quel signore, lui mi risponde che è solo il custode della villa in campagna dell’amico barista e che è quello che farà le riprese con la videocamera, poi mi dice di spogliarmi e mi fa indossare solo un reggicalze e delle calze bianche, poi mi dice di girarmi che mi deve spalmare un olio nel buco del culo, io mi giro e lui mi spalma questo unguento e poi da un borsone tira fuori un paio di mutandine con fissato al loro interno un grosso fallo di gomma, me le infila e piano piano mi infila il fallo nel culo e poi mi tira su per bene le mutandine in modo che il fallo stia ben dentro al mio culo e mi dice che questo serve per allargare e preparare il mio buco del culo a quello che sarebbe successo dopo, poi mi ricorda le condizioni che ho accettato, farmi riprendere mascherandomi con un cappuccio e ubbidire a quello che mi viene chiesto.
Stiamo andando verso la bassa Modenese verso Soliera, una zona di campagna, e finalmente entriamo in questa bella villa, scendiamo, entriamo in casa e ad accoglierci trovo il barista ed un signore sui 60 d’anni, un pò grassottello ed una signora dalla faccia austera e decisa che mi ricorda vagamente Vanna Marchi, subito mi osservano e mi girano intorno, la signora mi tira le mutandine per sbirciare dentro, prime davanti e poi dietro e quando vede il fallo nel mio culo dice a Luigi: bravo così è già pronto! Poi si allontana con il custode dicendo che vanno a prepararsi per dopo, rimango solo con Luigi ed il suo amico che forse per tastare la mia obbedienza mi dice di mettermi a bocconi e di camminare a quattro gambe intorno alla stanza, così facendo però il fallo di gomma vince la resistenza delle mutandine e tende ad uscirmi dal culo, così lui da dietro con dei calci me lo respinge dentro varie volte. Poi mi dicono di seguirli, usciamo di casa ed andiamo nel retro dove c’è una costruzione di legno, entriamo e dentro c’è la signora nuda che si struscia sulle tette e sulla vagina, un enorme uccello di un cavallo, la

scena quasi mi disgusta e rimango impietrito,Luigi ed il signore mi si affiancano,uno alla destra e l’altro alla sinistra, arriva il custode che mi mette in testa un cappuccio dove ci sono solo i buchi per gli occhi e per la bocca e poi incomincia a riprendere con la videocamera la signora alle prese con l’uccello del cavallo. Intanto i due ai miei fianchi cominciano a toccarmi, Luigi mi bacia sul collo e mi succhia i capezzoli, mentre l’atro mi abbassa le mutandine quel tanto per farmi saltar fuori l’uccello e per spingere fuori e dentro il fallo che ho nel culo e la cosa comincia ad eccitarmi, davanti a me non vedo più una scena squallida ma solo una donna alle prese con un grosso uccello e non mi importa più di chi è quell’uccello, tutto mi sembra ormai una cosa “normale”.
Luigi mi dice che ora devo andare dalla signora e che quel cazzo me lo metterà nel culo, mi sfilano completamente le mutandine e mi spingono verso la signora che mi offre quell’uccello da tenere con le mani mentre lei gli infila una specie di grosso preservativo e poi me lo avvicina alla bocca ed io comincio a baciarlo . L’uccello del cavallo non riesce a diventare veramente duro e quindi riesco a prenderlo in bocca, dopo un pò il barista mette sotto la pancia del cavallo un cavalletto di legno, che altro non è che un’ascia con alle sue estremità due piedi a forma di una A, la signora mi dice di piegarmi sul cavalletto, poi quando sono in posizione mi lega le mani e poi le gambe divaricate ai piedi del cavalletto, il peso del mio corpo piegato poggia tutto sul cavalletto che a sua volta poggia sul mio stomaco e questo mi fa un pò male ma è sopportabile.
A questo punto Luigi mi si avvicina e mi unge un pò il buco del culo e poi sento la signora che struscia l’uccello del cavallo fra le mie chiappe e poi spinge per mettermelo dentro sempre più con decisione fino a quando la cappella non entra.
Io guardo cosa fanno Luigi ed il signore e li vedo nudi che mi guardano e si toccano a vicenda, la signora pure lei si sta masturbando con la figa aperta, il cavallo intanto non si muove ed il suo uccello lo sento appena dentro, ma fermo, io vorrei che pompasse e vorrei sentirlo più dentro, allora cerco di muovere il culo un pò indietro per farlo entrare di più ma essendo legato non posso farlo più di tanto, Luigi mi vede e capisce e dice alla signora: spingiglielo più dentro che ne vuole di più! Lei con forza lo spinge e finalmente lo sento davvero dentro di me, ma il cavallo continua a tenerlo fermo allora decido di roteare il culo in modo da farlo eccitare e la cosa sembra funzionare tanto che sento che il suo uccello diventare duro e crescere di dimensione tanto da farmi male.
Mi sento il buco del culo dilatato al massimo, sento il suo pene fin dentro la pancia e questo eccita me ma anche gli altri che hanno ripreso a masturbarsi mentre il custode riprende la scena, io continuo faticosamente a roteare il culo in tondo e dal basso verso l’alto, ed improvvisamente raggiungo un’orgasmo spontaneo, la signora se ne accorge ed urla al custode: riprendi che sta venendo il porco! Raggiunto l’orgasmo mi fermo ma gli altri mi incitano a continuare: muovi quel culo dai, fai venire anche lui! Allora continuo e mi sento orgoglioso di fare una cosa che a loro eccita e cerco di dare il meglio di me stesso roteando con velocità il mio culo fino a quando l’uccello del cavallo non si sfila e lo vedo penzolare con il preservativo pieno di sperma, finalmente anche lui ha raggiunto l’orgasmo ed ora posso rilassarmi.
Mi tirano fuori da sotto il cavallo e mi portano al centro della stanza sempre legato sul cavalletto, invitano il custode a fare un primo piano al buco del mio culo aperto e dilatato.Luigi mi sfila il cappuccio, lo sento confabulare con la signora e dopo mi stanno rimettendo un altro cappuccio di latex molto più attillato, dove ci sono i buchi per gli occhi naso e bocca, e me lo fissano al collo ermeticamente con del nastro. Mi slegano e mi fanno alzare, a questo punto sento come un bagnato in testa, non faccio in tempo a pensare cosa possa essere che mi dicono di sedermi su un balla di paglia che si trova lì vicino, mi siedo e sento la paglia secca che mi punge tutto il culo e le coscie e questo mi provoca un piacere notevole, mi dicono di tenere aperta la bocca e di tirare fuori la lingua mentre Luigi preme con le mani sulla mia testa e dai buchi nel cappuccio per gli occhi, naso e bocca comincia ad uscire un liquido che sa di selvaggio, allora capisco che hanno versato nel mio cappuccio lo sperma del cavallo che ora gronda sul mio viso e sulla mia bocca, capisco anche il perché hanno voluto che mi rasassi la testa, il custode fa un primo piano sulla mia faccia coperta di sperma, ormai la mia bocca è piena ed allora mi dicono di stendermi completamente sulla balla di paglia, ora sento pungere anche tutta la mia schiena come se mi stessero facendo tante micro punture ed il mio piacere aumenta.
A questo punto ,con la faccia coperta di sperma, a bocca aperta e con la lingua di fuori, a turno si siedono con il culo sulla mia faccia e lo strusciano avanti e indietro, il signore con il suo culone quasi mi soffoca ed il mio naso quasi entra nel suo culo, così come la mia lingua, con lo sperma che fa da lubrificante è facile per me leccargli il culo ed entrargli dentro con la lingua. Dopo Luigi mi prende per le mani ed il signore per i piedi e mi strusciano avanti ed indietro sulla balla di paglia, sento la mia schiena e le mie chiappe graffiarsi al contatto con la paglia ed il piacere mi fa diventare duro un’altra volta l’uccello e la signora me lo prende in mano e mi masturba un po’, poi mi prende le gambe e se le mette sulle sue spalle, Luigi gli unge una mano e poi comincia ad infilarmela nel culo ancora tutto dilatato, prima un solo dito poi tre e quattro e dopo la mano quasi completamente dentro di me, entra ed esce dal mio culo, mi eccito fortemente e Luigi ed il signore mi danno i loro uccelli da succhiare e me li infilano in bocca contemporaneamente ed il tutto viene ripreso in primo piano con la videocamera, ora mi stanno venendo in bocca ma mi dicono di non ingoiare, mi riempono la bocca anche con lo sperma del cavallo che fanno fuoriuscire ancora dal cappuccio e quando ho la bocca piena il custode si avvicina con la videocamere per riprendere l’ingoio che eseguo e poi, sempre in favore della videocamera, mi fanno riaprire la bocca vuota per dimostrare l’avvenuto ingoio.
A questo punto la signora mi dice di leccare la sua mano che era stata dentro al mio culo, dita per dita e poi tutta interamente in bocca, poi mi dicono di girarmi a pancia sotto, sempre sulla balla di paglia, ed ora è la mia pancia, i mie capezzoli, il mio cazzo, le mie palle ad essere punzecchiate dalla paglia, la signora prende la cintura dai pantaloni del barista, si avvicina e me la fa leccare tutta, poi comincia con forza ad usarla sulle mie chiappe mentre Luigi ed il barista mi tengono fermo per le gambe e per la braccia, sembra non smettere mai, la sento ansimare e sento il mio culo bruciare ma il tutto mi piace da morire.
A questo punto mi dicono di mettermi sdraiato a cavalcioni sulla balla di paglia, come quando si guida una moto da corsa, mi mettono un morso per cavalli in bocca con tanto di briglia, il barista prende in mano le briglia e va alle mie spalle, mi mette il suo uccello nel culo tirando forte le briglie facendomi stare con la testa in alto mi incula fino a venirmi dentro, poi è il turno di Luigi che fa altrettanto, mi sento preso come un animale, il mio cazzo è duro come non mai, mi rigirano e la signora si siede sul mio uccello e se lo infila nella figa e comincia a scopare fino a quando non raggiunge l’orgasmo, allora mi portano in uno sgabuzzino dove c’è una turca, mi tolgono il morso, e mi dicono di sedermi con il culo proprio dove c’è il buco della turca dove corre giù l’acqua, dal mio culo esce lo sperma di Luigi e del barista e la signora tira l’acqua che mi bagna tutto il culo, l’acqua fredda mi eccita ancora di più, ho ancora il cazzo bello duro ed ho voglia di masturbarmi, a questo punto il custode affida la videocamera a Luigi e si sbottona i pantaloni e poi mi mette il suo uccello in bocca e mi dice di fargli un pompino, dopo un pò viene e Luigi mi dice di non ingoiare ma di farla uscire dalla mia bocca piano piano mentre lui mi riprende, lo sperma mi cola dalla bocca sul collo e sul petto, a questo punto il barista comincia a pisciarmi addosso lavandomi tutto, poi anche la signora si apre la figa e mi urina addosso, il caldo dell’urina in contrasto con il freddo dell’acqua di prima mi eccita tanto che temo di venire senza toccarmi ma non è così, Luigi mi dice di stendermi completamente sulla turca e di masturbarmi, cosa che faccio subito, loro sono tutti lì intorno a me che mi guardano ed ora Luigi comincia a pisciarmi sull’uccello e sulle mie mani che lo masturbano e raggiungo l’orgasmo, poi mi dicono di raccogliere il mio sperma con le mani e di ingoiarlo, di leccarmi le labbra, di infilarmi delle dita nel culo e di leccarmele mentre riprendono tutto con la videocamera, poi di mettermi alla pecorina e di allargarmi le chiappe con le mani per una ultima inquadratura al buco del mio culo.
La signora prende un collare con guinzaglio e me lo mette al collo, poi tirando il guinzaglio mi ordina di seguirla camminando a bocconi e mi fa girare avanti ed indietro per la stanza, ogni tanto si ferma e si china e mi ordina di leccargli il buco il buco del culo mentre Luigi riprende con la videocamera, il custode anziano ed l’altro signore dicono che hanno voglia ancora di incularmi e mi rimettono a bocconi sul blocco di paglia, la signora mi tiene allargate le chiappe e dice: avanti inculatelo pure! Poi sento un uccello che mi entra nel culo prepotentemente, è il signore perché il custode mi si mete davanti con l’uccello passo e mi ordina di spompinarlo per farglielo indurire, apro la bocca e lui me lo spinge dentro fino a quasi farmi vomitare, faccio del mio meglio ma non diventa duro, gli lecco le palle, il buco del culo ma niente, intanto quello chi mi stava inculando raggiunge l’orgasmo con un urlo di piacere. Sono sempre impegnato con l’uccello del custode che comincia ad innervosirsi perché non diventa duro e addossa la colpa a me che non sono una brava puttana, decidono di punirmi ancora con la cinghia, questa volta è il custode che la usa sul mio culo già dolorante, io per eccitarlo gli dico: sii ancora anche se in realtà avrei voluto che smettesse, lui si eccita e comincia a dirmi:brutta troia ti piace eh!!! Poi infila delle dita dentro al mio culo dicendomi: godi troia! Finalmente gli è diventato duro e comincia ad incularmi con veemenza, il barista mi si mette davanti e mi ordina di leccargli ancora il buco del culo, io eseguo, glielo lecco e succhio con passione mentre sento il custode che raggiunge l’orgasmo.
Sono sfinito, lo sperma esce dal mio culo che brucia, Luigi dice agli altri di tenermi aperto le chiappe che lo vuole riprendere, poi con la videocamera in primo piano sul mio viso incappucciato mi dice di dire: Sono una gran troia, ho ancora voglia di cazzo, sfondatemi ancora il culo vi prego!
E’ bastata quella frase per rieccitare un pò tutti, la signora mi appare davanti indossando un grosso fallo di gomma e mi dice di stendermi che adesso mi faceva passare la voglia, si mette ancora le mie gambe sulla sua schiena e mi infila in culo il fallo, così lungo che lo sento dentro lo stomaco, Intanto il barista ha preso della lenza da pesca ed ha legato i miei capezzoli ed ora li sta tirando e li vedo che si allungano, sono di nuovo eccitato e chiedo dei cazzi in bocca, Luigi si avvicina e mi offre il suo, penso di non aver mai succhiato un cazzo con tanta voglia, tanto che poco dopo mi viene in bocca ed io ingoio quello sperma come se fosse una manna.
La signora intanto si è tolta il fallo e lo ha fissato a me in modo che non esca dal mio culo e prendendomi per il guinzaglio mi dice che andiamo a fare un giro fuori in giardino, a gattoni la seguo e nel camminare sento il fallo nel mio culo muoversi ad ogni passo e questo mi eccita, la seguo in cortile e giriamo più volte il giardino, mi sento proprio come un animale e non smetterei mai di camminare a bocconi, rientramo ed io chiedo di poter andare in bagno che devo fare la pipì, la signora mi dice di sì ma il barista lancia una idea: perché non lo facciamo pisciarsi in bocca?
Sono tutti d’accordo, Luigi dà la videocamera al custode dicendogli di riprendere per bene tutto, mi prendono per le gambe e mi sollevano e mi piegano fino a quando non vedo il mio cazzo che quasi posso prenderlo in bocca, a questo punto mi ordinano di pisciarmi un bocca, passano alcuni minuti e poi riesco a pisciare, il barista mi tiene aperta la bocca e Luigi dirige il getto su di essa, la signora grida : brava, puttana! Il mio piscio a volontà mi arriva in bocca e quando è piena la richiudo per farlo uscire, il barista si masturba ed appena ho finito di urinare mi viene in faccia.
Poi mi riportano nel bagno, mi fanno sedere per terra e con una gomma mi spruzzano addosso dell’acqua per lavarmi, Luigi mi ordina di mettermi a bocconi e di aprirmi le chiappe del culo ed ora sento il gettito dell’acqua che quasi mi entra dentro e sento la signora che dice al custode di riprendere la scena più da vicino.
La signora riprende in mano il guinzaglio e, sempre a bocconi mi fa uscire dal bagno che grondo ancora di acqua, il barista mi asciuga con uno strofinaccio, mi tolgono il cappuccio e la mia faccia è ancora tutta sporca dallo sperma del cavallo che vi era dentro, mi viene ordinato di non pulirmi la faccia ma di andarmene con lo sperma ancora sulla faccia come una troia, saliamo sul furgone ed il custode ci riporta a casa, durante il tragitto Luigi mi fa i suoi complimenti e mi propone un nuovo incontro con altre persone, io accetto e gli dico che voglio essere la sua puttana e che farò tutto quello che mi chiede, allora con dolcezza mi tiene il viso fermo con una mano mentre con l’atra comincia a masturbarsi e mi viene in faccia e mi dice: fai il viaggio di ritorno a casa con il mio sperma sul tuo viso, solo quando sei arrivato ti potrai ripulire, e così ho fatto.

 

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