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Miscellaneous

IL MASSAGGIATORE di vane23

Era da un po’ che avevo adocchiato questo nuovo massaggiatore. Tra noi solo uno scambio reciproco di sguardi ma nulla di più, nemmeno una parola. Era già la quinta volta che andavo in questo centro, ma non avevo avuto modo di essere stata ancora sotto le sue mani.


L'occasione si presentò un autunnale pomeriggio di ottobre quando lo vidi seduto alla reception. Andai verso di lui con un sorriso smagliante.  Sicura di me, del mio passo nonostante indossassi delle ballerine, avevo i capelli sciolti e lucenti, un paio di short di jeans che nascondevano il mio bel sedere e le gambe sode avvolte da un paio di collant neri, una camicetta bianca che attirò il suo sguardo sulla mia scollatura una volta davanti al bancone.

"Ciao, sono venuta per il solito massaggio, avevo un appuntamento con Andrea." - gli disse sorridente e solare.
"Ciao, purtroppo Andrea oggi è malato, ci sono solo io, se per te non è un problema..."
"No, assolutamente! Come ti chiami?" - mi tese la mano per presentarsi.
"Marco piacere, te?" - mi disse sicuro.
"Vane!" – risposi subito.
"Bene Vane, andiamo di là..."

Percorso il corridoio, mi accompagnò nella stanza, dove c’era il lettino. M’indicò il separé, dove potermi cambiare e mi disse di avvolgermi con un asciugamano e sdraiarmi mentre lui preparava il necessario per il massaggio.

Mi accorsi subito che da parte sua c’era la tentazione di sbirciare, sentivo il suo sguardo su di me, lo percepivo, si avvicinò di nascosto per dare un'occhiata... riuscì a intravedere poco, mentre mi calavo i pantaloncini, quel poco che bastava per intravedere che non indossavo nulla d’intimo.


Mentre preparava l'olio, io mi sdraiai sul lettino pancia in giù pronta per beneficiare delle sue abili mani, mah anche con la speranza che alcuni dei pensieri maliziosi che avevo fatto su di lui potessero prendere vita.

Si avvicinò e sussurrò con voce calda “ Vane, possiamo iniziare".

A differenza degli altri massaggiatori, che spostano l’asciugamano in base alla zona da massaggiare, lui invece mi tolse completamente l'asciugamano lasciandomi nuda ai suoi occhi, la cosa mi turbò da un lato mah tutto passò in secondo piano nel momento in cui iniziò a fare cadere delle gocce d'olio sulla schiena. L’effetto dell’olio freddo sul corpo che scivolava e a contatto sulla pelle mi fece venire qualche piccolo brivido. Iniziò a massaggiarmi le spalle e poi salì e si avvicinò pian piano al collo.
Le sue mani esperte prendevano i miei muscoli e ci giocavano per sciogliere la tensione.

Con le mani scese verso il mio fondoschiena continuando a massaggiare... evitò di toccarmi il sedere ma sentivo che stava osservando il mio culetto sodo e che intravedeva una piccola fessurina rasata...

Sentii la sua forza e il suo vigore quando mi massaggiò le cosce. Prese ancora dell’olio e fece cadere un paio di gocce su i miei piedi e iniziò a massaggiarli con molta concentrazione, tanto da non rendersi conto di essere molto vicino al lettino, perché inavvertitamente il mio piede destro sfiorò il suo pacco.

Resosi conto, cercò di allontanarsi. Mah, la tensione che si avvertiva nella stanza era qualcosa di mai provato e decisi di non farmi scappare un’occasione così ghiotta e quindi presi coraggio e a quel punto gli dissi c’è una zona che hai trascurato di massaggiare.

Lui: quale scusa?

Io risposi … il sedere. Lui esclamò: “ Ah bene te ne sei accorta “, l’ho fatto volutamente per vedere se fossi attenta al massaggio.
Dopo un primo momento di silenzio lui calò due gocce d'olio sulle natiche e una in mezzo ad esse... mi agguantò il sedere con le mani piene.

Le sue mani avevano la capacità di trasmettere la sua voglia, la sua potenza …. E lo ammetto volevo che si spingesse oltre … che mi scopasse.

Non riusciva più a tenere le mani a freno … Si muovevano in modo circolare sul mio culo sodo e suoi pollici andavano sempre di più al centro.

Mi sfiorò volontariamente l'ano e scese sotto per sfiorarmi con delicatezza la patatina. Ebbi un sussulto, mah non lo fermai.

Iniziò a massaggiarmi il culo con più vigore e ora le sue dita passavano in mezzo ad esso.

Massaggiò le natiche con un dito bagnato bene nell’olio.
Con la mano sinistra mi schiacciò leggermente la schiena sul lettino per fermarmi, fu lì che il suo dito medio mi penetrò il buchetto.

Urlai … e poi infilò anche un secondo dito, spinse forte e riversò un colpo secco nel culo … Il mio gemito di piacere gli fece capire che stavo al gioco e continuò con le sue dita a giocare con il mio culetto.

A quel  punto mi disse di girarmi, senza fiatare mi girai. Mi tirò verso di lui in modo da farmi scendere la testa dal lettino, si mise davanti a me e iniziò a massaggiarmi il seno.  Le sue dita abili giocavano con i miei capezzoli diventati turgidi al contatto con esse … Era una situazione analoga, ma non volevo rinunciarci il suo tocco era qualcosa di mai provato prima.

Mi ritrovai con la testa chinata esattamente di fronte al suo pacco che volontariamente mi spingeva sulla faccia...

Lo guardai e con voce suadente mi disse "prendimelo in bocca". Si slacciò il camice, sbottonò la zip del pantalone lo tirò fuori vidi il suo grosso uccello con la cappella larga, duro e rasato. Mi prese con forza le guance, le sue dita scorrevano dietro la nuca, fece pressione per stimolare l’apertura della mia bocca e puntare la sua cappella sulle mie labbra.

Dischiusi le labbra e accennai una piccola leccatina sulla sua asta. Il suo cazzo durissimo mi penetrò la bocca e iniziai a mugolare.

Iniziò con dei colpi leggeri per poi accelerare piano. Più le sue mani stringevano forte la mia faccia più i colpi del suo cazzo si facevano secchi e profondi, sentivo la cappella che arrivava in gola quasi a volermi soffocare.

Il ritmo dei suoi colpi aumentava e diminuiva, dettava lui il tempo, la cosa mi piaceva era avvincente sentivo chiaramente le sue palle sbattermi in faccia. A quel punto provai a sfiorarmi il clitoride con la mano destra, ma lui mi bloccò le braccia e preso dall’impeto mi disse “ eh, no?! Il massaggiatore sono io, ora piccola troietta devi solo succhiare e basta, perché sei davvero brava ” … ecco si succhialo così …

Un ultimo colpo secco e avvertii il suo cazzo pulsare ed ecco che i suoi schizzi caldi e copiosi iniziarono a inondarmi la bocca e avidamente cercai di ingoiare tutto.

Tirò fuori il suo uccello stremato e mentre mi alzavo dal lettino per ricompormi, lui si rivestì, io davanti a lui in punta di piedi e ancora nuda gli diedi un bacio sulla guancia quasi a ringraziarlo … Lui mi afferrò mi mise una mano sul culo e tirandomi a se mi disse, se vuoi, denunciami pure alla direzione … Mah spero che la prossima volta tornerai a farti massaggiare da me.
Se ne andò velocemente ed io rimasi lì a finire di vestirmi col suo sapore in bocca.


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