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l'albero...

L'albero genealogico.

 

 

Frequentavo una ragazza che avevo incrociato più volte nella vita, ma senza rivolgerle particolare attenzione. Poi si è separata e non ricordo più come, me la sono ritrovata nel letto. Carina, porca, tettona, abbiamo dato fondo alle nostre voglie per un annetto, abbiamo veramente goduto; nel frattempo avevo incrociato la sorella più volte, ma senza che le rivolgessi attenzione, anche se avevo informazioni generiche che fosse una donna molto calda. Poi si è separata e mi ricordo che me la sono ritrovata nel letto di un motel. Più carina, più porca, più tettona, abbiamo dato fondo alle nostre voglie per un annetto circa; nel frattempo incontro la cugina, meno carina, zero tette, molto ma molto più porca e Avanti!!!!! poi l'altra cugina carinissima, la più porca di tutte …. e AVANTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

I fatti:

Con la prima tutto bene rapporto clandestino, bastava poco per intenderci su tempi e metodi; la sua dote era l'essere materna e lasciarti fare tutto ciò che volevi. Luoghi insoliti, aperta su tutti i canali, le piaceva prender rischi durante le feste con gli amici, dove mi tirava qualche pompino in piedi di nascosto, ma neanche tanto, per far si che qualcuno potesse capire o addirittura vederci; infatti durante una festa, è capitato che un amica nel cercare la toilette fosse entrata nella stanza attigua, dove la mia lei era chinata sul mio uccello ed io in piedi; entrata per sbaglio la ragazza si è bloccata e mi ha fissato per un attimo fino a quando anche lei se ne accorge girandosi con un filo di saliva che si sviluppava dal mio cazzo alle sue labbra, le ha sorriso. Era la situazione tipo, voleva far capire che ero suo....

Ma quando ho incontrato la sorella, sono cambiate le gerarchie: quest'ultima aveva lo sguardo sempre accompagnato da sorriso che ti diceva :” adesso ci penso io a farti sborrare!!!!” e aggiungerei anche un “che voglia che ho!!!!” era irresistibile. Ne abbiamo fatte molte: dal toccarci in macchina con su sua sorella a uno smorza-candela lungo il fiume con un vecchietto che ci girava intorno, dal trombare d'estate su una rotoballa di paglia portando a casa tutto il fieno ad un massaggio in tre finito molto bene. La sua dote era scoparti venendoti sopra, prenderlo e farlo scorrere fino ad appena prima che uscisse e poi con le grandi labbra roteare per fargli un massaggio solo sulla cappella; non potevi non spruzzare come un matto. Mi ricordo che aveva un buchino blindato, o facevi tutto il lavoro giusto sulla vulva o dietro era impenetrabile; Mi piaceva infilarle dentro tutta la mano e farla uscire piena di umori e per questo rinunciavo al culetto era troppo stretto; non era volgare ma porca nel parlare è come se ti stesse segando con le parole.

Poi è toccato alle cugine ma li è stato più facile: la prima era una corda di violino, come la toccavi veniva e contestualmente ti ordinava di incularla. Credo di averglielo messo più dietro che davanti proprio perchè aveva dei capezzoli ultra sensibili e spruzzava subito. Mi ricordo in un bar dove il vestito lasciava spazio tra il tessuto e il capezzolo, ed io seduto da parte le soffiavo sul capezzolo facendole fare degli spasmi e dei balzi sulla panca. Quando le sborravo sulle aureole lei se la spalmava sulle punte fino a strizzarsi a mo dì pinza e sentire dolore. Invece ti elargiva il buchino senza particolari resistenze, credo che le venisse voglia attraverso un misto di prurito e piacere, anche perchè con le mani ti cercava per affondare violentemente tipo colpo di ariete.

L'altra cugina carina e vocina tenue voleva il cazzo punto e basta. Pompava alla grande manifestando tutto il suo piacere con cambio di timbro di voce che diventava roca. Si passava la lingua sulle labbra fissandoti come ordine lascia tutto e andiamo a scopare; era l'unico momento dove ti guardava. L'amplesso si manifestava con tutto, pompe con rigurgito perchè troppo profonde e sborrate ovunque, ma lei fissava da vicino il cazzo senza mai guardarti. Era ingorda.

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