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Esperienza 5 - Il videoamatore

“Non è possibile! Ti dico che non ne voglio sapere di una simile iniziativa!”
Marco risponde serafico: “Ma dai! Non è mica una condanna a morte! Magari ci trovi anche del divertimento in una cosa di questo genere. Ogni tanto è necessario fare anche qualche passo avanti.”
“Non discuto che si possano fare passetti avanti… ma questo …no … mi imbarazza troppo.”
“Dai cucciola è solo un gioco in fondo…. cerchiamo di viverla in scioltezza….”
Era cominciata così una discussione su una classica proposta da “maschietto” … aggiungerei “perverso”.
Lui doveva partire per motivi di lavoro e, come spesso accade, mi propose di seguirlo: sono sempre momenti dolci, quelli in cui siamo solo noi e non abbiamo attorno il mondo che ci circonda usualmente. In queste occasioni riscopriamo la vera essenza del nostro amore…. e.... anche un minimo di trasgressione.... ma questa la consideravo proprio una “proposta indecente”.
In pratica voleva che al posto di autofilmarci, come sempre facciamo, invitassimo una persona a farlo.
Non sapevo come contrastare una simile iniziativa se non dirgli di no e basta…
“Tesoro… ma cosa ci potrà mai essere di male? In fondo quando siamo in un privè dove altri ci guardano … che cambia?”
Odio quando mi mette con le spalle al muro… mi sento un gatto che fa vedere gli artigli ma è incapace di reagire di fronte ad un nemico soverchiante.
“Si, ma quelli ci guardano e basta…. così …. è…  è diverso! E’ come avercelo addosso… è una violazione della mia intimità!
Mi sentivo soddisfatta, sembrava una risposta risolutiva…..
“La tua intimità? Ma come puoi parlare di intimità quando ti sei trovata con quattro o cinque uomini a meno di un metro di distanza, con i loro uccelli duri che si accarezzavano mentre godevi con me come una matta?
Non sapevo cosa rispondergli….
“Si, ma li era un contesto diverso….. comunque fai quel che vuoi, poi vedremo….”
Accidenti mi frega sempre. ..ho pensato in quel momento. Vabbè… vedremo cosa succederà, al massimo mi nascondo….
Avuto questo assenso un po’ tirato con la corda, per qualche giorno non ne abbiamo parlato più, ma (in confidenza) … ero molto preoccupata….
Nei giorni successivi vedevo Marco spesso al PC, su siti che non conoscevo…..
Ad un certo punto la mia curiosità femminile prevalse e gli ho chiesto: “… ma questo è un nuovo sito?”
Lui con tranquillità mi rispose: “Si … vedi…. i diversi siti hanno delle connotazioni territoriali….  perché alla fine molti utenti vogliono incontrarsi,  per cui un sito che opera in zona Milano è difficile che venga troppo visitato (con interesse non virtuale) da uno di Palermo. Le stesse pubblicità di club o di locali la dicono lunga sulle collocazioni territoriali.”
“… e allora? Perché sei su questo sito?”
“Visto che ci spostiamo al sud è meglio trovare un videoamatore locale….”
“Forse è meglio non trovarlo del tutto!” ribadisco…
Ma eccolo che si rituffa nella ricerca dei contatti, senza quasi ascoltarmi….
“… e come mai ci perdi così tanto tempo?”
“… la ricerca… deve essere fatta in modo scientifico. Guarda che non è facile trovarne uno con le ‘doti’ giuste.”
La frase li, per lì non mi era apparsa niente di che… per cui non le ho dato peso più di tanto”.
”… poi sai, ci sono tanti millantatori….  molta gente scrive di avere quel tipo di dote e poi non è vero… bisogna controllare le referenze… insomma …. vorrei uno che sappia il suo mestiere… “.
“Guarda... che stai rischiando di fare una brutta figura!” gli dico con fare minaccioso…..  e lui guardandomi perplesso risponde “… in che senso? Vorresti punirmi? In sua presenza mi punirai per l’affronto che ti faccio?”
“Non ti dico niente…” e chiusi lì la discussione….
Arriva il fatidico giorno della partenza senza occasioni per discutere ulteriormente della cosa.
Durante il viaggio mi dice che forse ha trovato la persona giusta e che l’incontro, orientativamente è fissata per domenica.
Iniziai un periodo di ansia incredibile… sentivo le pulsazioni cardiache aumentare… ma in fondo mi dico “di cosa dovrei preoccuparmi? Non può succedermi niente…” ma se al cuor non si comanda sono sicura che alla testa molto meno e quindi iniziavo a sentire un senso di blocco nella respirazione… cercavo di scacciare quelli che in psicologia vengono chiamati pensieri negativi..
Giovedì, e venerdì dedicati al lavoro e sabato allo shopping….  
Sabato sera durante una bellissima cenetta romantica e dopo qualche bicchiere di vino (secondo me aveva pianificato tutto) mi accenna all’argomento. “Sai, ho sentito Achille, il videoamatore, dice che ha problemi di sera, per cui la cosa è fissata per il pomeriggio…. si pensava di andare in una pineta qui vicino. Potremmo fare qualche cosina in macchina in modo che lui simulerebbe i guardoni a cui non sei così disabituata…”
“In pieno giorno...? No, non ci penso nemmeno…..Un conto è quando sei avvolta dal buio che neanche ti rendi conto che qualcuno ti guarda dal finestrino, e la luce accesa all’interno ti acceca la vista verso l’esterno… un conto è farlo in piena luce del giorno vedendotelo addosso.”
Lui tranquillo: “ … se preferisci ti bendo… “ e scoppia a ridere….
Sono un po’ troppo brilla per reagire … e inizia a baciarmi sul collo… sento una scossa che mi attraversa il cervello e scende lungo la schiena…. non capisco più niente…. mi dice “lo sai che questo ristorante ha una bella terrazza sul mare? Dai vieni che andiamo a vedere le luci sul golfo!” e così dicendo mi prende per mano e mi porta su questa stupenda terrazza. L’aria non è troppo fredda anche se è aprile: la brezza marina porta i profumi di zagare.
Da dietro mi bacia sul collo e la sua lingua si insinua nel padiglione auricolare penetrandomi. Percepisco il suo desiderio e dopo poco sento la sua rigida presenza premere appoggiata alle mie natiche…..
Mi muovo dolcemente come in una lambada sensuale rispondendo alla sua eccitazione con la mia… sento la sua mano forte tra i capelli e la dolcezza si trasforma presto in voluttà …. in qualcosa che è solo nostro…. quel misto di forte desiderio e dolcezza… che io amo e che solo lui sa darmi…  preme con forza…. lo sento turgido contro di me… non so se è il vino o l’eccitazione… mi sento fusa…. mi allunga una mano sotto il vestito corto e aderente ad incontrare la carne alla fine del pizzo delle autoreggenti…. insinua le dita sotto gli slip…. sono fradicia .. le sue sapienti dita si intrufolano tra le grandi labbra e mi penetra ….. prima con un dito e  poi con due. Mi appoggio al cornicione in cemento con le mani perché le gambe tremano…. sfila le dita appiccicose e me le porta sotto il naso, poi sulle labbra….. ed infine non resisto e apro la bocca vogliosa che viene penetrata da quelle dita forti…. il sapore è forte e  non mi dispiace, con lui ho imparato anche questo. La mia lingua scorre ad incrociare nella bocca le sue dita ..... inizio a succhiargliele con forza e lui, che lo sente, diventa un toro assatanato. Mi alza il vestito e mi sfila gli slip che mette in tasca non prima di averli assaggiati con lingua e naso. “Se arriva qualcuno?” Gli dico con una voce ormai ridotta ad un flebile sussurro. “Lo facciamo partecipare.” Mi risponde lui prendendomi in giro…. Si è sfilato con fatica il suo  grosso uccellone dai pantaloni e sento  che lo usa come un mazza picchiettandolo sulle mie natiche…. lo desidero….. sento tutta la sua durezza……. ora  lo voglio dentro. Sento la sua cappella con i suoi 17 cm di circonferenza appoggiarsi alle grandi labbra. Con abili movimenti lo struscia  su tutta la mia area ipersensibile, dal clitoride fino al buchino posteriore con lenti movimenti. Gli attimi diventano secoli, sa che mi sta torturando e ci prende gusto…. sa che una lunga attesa mi darà un grande piacere ma adesso non ce l’ha faccio più…. lo voglio dentro… la sua mano è tra i capelli ora li stringe provocandomi quel dolore che piace alla sua devota ancella…. si ferma con la punta del glande appoggiata all’imbocco della passerotta e mi chiede ”Cosa vuoi?” Non stò capendo più niente mi sento una cagna in calore…. … quasi senza voce gli rispondo “voglio il tuo (c...)” … a quel punto mi strattona per i capelli e con un solo colpo di reni mi penetra infilandomelo fino alla radice… lancio un urlo e non mi importa se ci sia qualcuno in zona, lo faccio e basta, ormai sono in un altro mondo, in un’altra dimensione. Mi sbatte con forza fino ad arrivarmi al collo dell’utero e io rispondo ai suoi colpi con l’immenso piacere che questo mi provoca… inizio ad avere i primi orgasmi… sono intensi e profondi…… il suono gutturale della mia voce si leva in quel silenzio irreale… si ferma… lo imploro di continuare e lui per tutta risposta si bagna di saliva il pollice e lo appoggia sul mio buchino posteriore e inizia a premere… conosce troppo bene i miei punti deboli .. cerco di muovermi avanti e indietro e lui inizia a farlo entrare… ricomincia a muoversi solo quando arriva ad infilarmelo tutto fino alla base…lancio un urletto.... mi piace…. è una cosa che mi manda in estasi….
Dopo un po’ di questo giochino mi chiede “Vuoi che sostituisca il dito?” lui sa già cosa voglio ma vuole tenermi sul filo… sa che lo desidero.. sa come adoro essere presa dietro…. “Sì!” gli rispondo…..
ma lui incalza “non ho capito cosa vuoi che ti faccia?
… mi vuole ….umiliare…. ma se lo voglio, e cavolo se lo voglio, devo farlo: “voglio che mi inculi…. che mi spacchi in due...”.
Solo in quel momento sfila l’uccello dalla (f...)sbrodolante e lo appoggia al buchino, indugiando sul da farsi… come  piace a lui…. io sto morendo dalla voglia… non penso di resistere molto in questo stato….. “dai…. ti prego… fallo… sfondami” lui per tutta risposta inizia a spingere… sento l’enorme cappella che mi apre e quando l’uccello arriva in fondo vengo scossa da un orgasmo incredibile. Lancio un urlo animalesco…. è solo fantastico quello che sto vivendo….
Nel sentirmi così partita e calda anche lui non riesce a trattenersi più di tanto….. e dopo poco mi fa girare e mettere in ginocchio davanti al suo uccello … apro la bocca con la voglia di sentirmi riempita in tutti i miei buchi e lui, tenendomi la testa, mi penetra profondamente per farmelo arrivare dove piace a me … in gola…. sta ansimando come un toro alla monta e finalmente sento i suoi schizzi sul palato…. è carico…. mi piace…. stasera è dolcissimo….lo trattengo un po nella bocca fino a quando non ho raccolto anche le ultime gocce… e poi lo mando giù un po’ alla volta … in modo da gustarne meglio il sapore: un misto di tutta me e della sua essenza… assolutamente fantastico….
Mi ricompongo e torniamo dentro, e meno male che non è passato nessuno…  le gambe mi tremano e lui teneramente mi sorregge nel mio barcollare, fino al tavolo. Mi accompagna la sedia e mi godo questi momenti di beatitudine…
Arriva il cameriere “Signori posso portarvi qualcosa di dessert?”
Un po’ stordita, un po’ maiala … rispondo …”Oggi l’ho già preso!”
Marco mi guarda e si mette a ridere…
Allo sguardo interrogativo del cameriere Marco cerca di fugare possibili dubbi interpretativi “questa ragazza ha paura di ingrassare e che non gli entrino più i vestiti” e mi metto a ridere anche io seppure con un accentuato rossore in viso….
Riesce sempre a distogliermi dai pensieri negativi e devo dire che quella notte sono riuscita a dormire profondamente, complice la bottiglia di rosè.
Al mattino mentre sono indaffarata in alcune faccende lui esce a prendere il giornale ma sono più che convinta che abbia contattato il nostro videoamatore.
Quando torna mi dice che è andato a visionare la pineta e che lì non sarebbe stato possibile fare molto: troppa gente, ragazzini in vicinanza e così via….
Tiro un sospiro di sollievo e gli dico: ”… quindi, tutto annullato?”
“.. no, semplicemente non si potrà fare lì! Potremmo proporgli di farlo qui in hotel.”
“No..... dai..... già avevo remore a farlo all’aperto, ma qui mi pare ancora più …. non so come dire…perverso”
“beh…. almeno non sarai preoccupata che altri ci vedano”
Rimango con i miei dubbi addosso in uno stato di inquietudine che sento crescere col tempo.

Arrivano le 16.30 ora dell’appuntamento e scendiamo per incontrarlo fuori dall’hotel, Marco ha preso dietro il computer, che gli servirà per simulare un rapporto di lavoro con il tizio.
Il mio cuore sta battendo un po’ troppo forte: sono troppo tesa tra un po’ scoppio… e mi viene voglia di scappare… ma dove?
Lui arriva puntuale e scopro che è un ragazzo di circa 35 anni, moro….  non eclatante ma carino  e abbastanza simpatico. Anche lui è teso… lo percepisco…. l’unico a suo agio è Marco, come in qualunque occasione, mi fa una rabbia….
Marco mi da le chiavi della stanza e mi dice di aspettarli sopra, mentre loro vanno nel salotto dell’hotel per discutere di lavoro….. chissà di cosa discuteranno nella realtà… o meglio, so quale sarà il soggetto della convesrazione….  e mi sento sempre di più un agnello sacrificale...
Passano circa 10 minuti .... interminabili e sento bussare alla porta..... non apro.... vorrei lasciarli fuori ... altra bussata.... quasi quasi fingo di non sentirli e ...... alla terza insistente bussata mi decido di aprire....
Entrano, sembrano il gatto e la volpe... Marco spiega ad Achille i comandi della videocamera e lui togliendosi la giacca e inizia a riprendere...
Io sono molto in crisi e la cosa non mi va giù.... mi chiudo a riccio e,nonostante tutti i tentativi del mio uomo per tranquillizzarmi, sono un pezzo di legno.... mi abbraccia, mi bacia, mi stringe.... ma sento che non ci riesco... mi stende sul letto scoprendo una parte del pizzo delle autoreggenti e io riabbasso il vestito... ma lui continua....
Dopo un po’ di questi tentativi.... mi lascia lì .... sola ...... è incavolato e non fa niente per nasconderlo ... mi avvicino a lui e gli bisbiglio nell’orecchio di perdonarmi... ma che è più forte di me....  lui mi prende tra le braccia e mi dice “... non ti preoccupare cucciolotta... ti amo comunque infinitamente... “  appoggio il viso sul suo petto e mi sento più rilassata mi bacia teneramente e mi stringe.... io mi sento un po’ in colpa.... ma sono fatta così... male... non riesco a lasciarmi andare....
Achille stava a distanza per non interferire con i nostri momenti di intimità... e io mi sono sentita un pochino più libera e tranquilla...
Marco vedendomi un po’ più rilassata inizia a far scorrere le mani... sembra un polpo ... raggiunge tutti i miei punti erogeni.. e mi scalda mi sfila il perizoma e io mi nascondo sotto le coperte..... lui, per tutta risposta, si infila sotto con la testa e inizia a ad infilare la lingua nel boschetto....
Nonostante la tensione la cosa mi scalda e sento che l’eccitazione salire.... quella lingua mi conosce troppo bene passa dal clitoride alla penetrazione vaginale, per ritornare a succhiare il clitoride e... dopo ridiscende.... mi solleva un po’ le gambe e con la lingua mi stimola la rosetta anale....  sento la punta che si infila nel buchetto ... i brividi iniziano a partire scuotendomi.... la infila tutta dentro e con la punta sento che mi stimola all’interno... mi tornano in mente i disegni del medioevo dove il diavolo era sempre rappresentato con una lunga lingua... e capisco la sua capacità di donarmi piacere....
Si sfila dalle coperte  “tu qui sotto mi vuoi far morire... le possiamo levare che non riesco neanche a respirare?” e così dicendo si spoglia con tranquillità e naturalezza sotto l’attento obbiettivo di Achille...in effetti anche io ho caldo ... decido di rinunciare alla protezione delle lenzuola, ma il vestito non me lo levo.
Marco mi avvicina il membro morbido alla bocca che sfioro con le labbra.... ora mi vergogno un po’.... e allora si stende al mio fianco... dopo un pochino, sentendomi un po’ in colpa, scendo io a baciarglielo.... e diventa durissimo in breve tempo... ora Achille si avvicina sentendo che non sono più ostile, perché presa dal mio gioco orale ..... Quando lo abbraccio con le mie labbra non riesco a pensare più a niente ... sono pervasa da una forte eccitazione.... nel rapporto orale mi sento appagata so di avere in pugno la situazione.... e mi dedico con cura a scorrere con la lingua tutte le nervature dell’asta... la cappella si gonfia... diventando violacea, creo il vuoto nel palato per richiamare sangue nel muscolo... e intanto con la lingua stimolo il frenulo.... lui si contorce... mi appoggia una mano sulla testa e inizia a spingermela per far affondare in profondità la sua asta.... Non mi faccio pregare... è una cosa che adoro. Sentirmelo arrivare in gola: lo collego alla profondità dei sentimenti che provo per lui e lui per me.... è grosso e  faccio sempre fatica... per quanto allenata è sempre difficoltoso....
Si alza e piegandomi una gamba mi penetra iniziando con movimenti lenti e profondi... sento emozioni contraddittorie... da un lato non voglio lasciarmi andare dall’altro c’è il mio corpo in preda ad un turbinio di eccitazione... ..
Achille con la videocamera ci segue in queste effusioni e intravedo che si sta eccitando..... il rigonfiamento nei pantaloni attillati parla da solo.... si accarezza esternamente e il rigonfiamento cresce...
Marco vedendo la scena.... quasi con indifferenza gli dice “mettiti pure comodo se hai dei problemi di contenimento!”
Per tutta risposta inizia a slacciarsi lentamente la cintura dei pantaloni e se li abbassa.... le mutande evidenziano ancora di più la sua eccitazione... si abbassa anche le mutande e lo sfila...... ha un uccello enorme.... rimango basita.... non ne avevo mai visti così, se non in qualche film porno ....
Nel mio cervello tutto inizia a collegarsi... altro che dotazioni artistiche, ora  ho capito tutto... ecco lo sforzo di ricerca del videoamatore con referenze... avrà una lunghezza di circa 25 cm e un diametro pari a quello di Marco.
Cerco di non farci caso.... anzi .... cerco di girarmi dall’altro lato il solo pensiero di una specie di trappola per “topa” (sarebbe il caso di dire)... mi atterrisce.... mi sento indifesa ... tra due fuochi...
Ora Marco mi accarezza per farmi riprendere l’eccitazione, poi cerca di penetrarmi, ma sono troppo tesa ed ogni tentativo è praticamente un fallimento ... che smonta anche lui...
Vista la situazione tragicomica inizia a buttarla sul ridere....  e ci riesce anche.... si piazza vicino alla mia testa così che io mi trovi con questi due ‘arnesi’: uno a destra e l’altro a sinistra...
Marco mi prende la mano e la porta sul membro di Achille... cerco di opporre un minimo di resistenza .... ma è talmente inconsistente che il tentativo naufraga nell’immediato...
Sento quel bastone di carne nella mia mano.... è grosso e duro, caldo e morbido al tempo stesso.  All’inizio lo tengo tra pollice e indice, come se fosse una cosa repellente.  Achille cerca di aiutarmi movendomi la mano per farmi capire come gradisce che lo accarezzi... mi ritrovo adesso con entrambe le mani impegnate....  sono sconcertata....
Marco scende ad aprirmi le gambe e ci infila dentro la testa e mentre mi lecca ora sento l’eccitazione  che mi assale. Sentire da un lato lui che mi infila la lingua dappertutto e dall’altro Achille con il suo scettro tra le mie mani...... lo sento così grosso e duro, mi scombussola la testa.... e inizio a venire.
Marco, mentre mi lecca, mi infila un dito nella passera... e dopo un poco un altro nel culetto ... conosce troppo bene le mie debolezze... io a quel punto inizio ad eccitarmi di brutto e vengo a raffica.... Achille sentendomi ansimare, inizia a scaldarsi di brutto....
Marco si solleva e mi sale sopra mi apre le cosce in una posa oscena e inizia a sbattermi forte.... facendomi urlare.... è un momento magico.... tre persone che all’unisono stanno ansimando dal piacere generato.... io non posso che venire..... stringendo forte il duro uccello che ho in mano...
Marco si ferma e mi fa girare prendendomi a quattro zampe..... mi trovo comunque in una situazione imbarazzante ... continuo a venire come una fontana ... indubbiamente .. anche se me lo nego.... la situazione mi eccita ... e tanto....
Sarà che sono così presa dalla situazione, che il ritmo con cui accarezzo Achille aumenta così pure le stantuffate di Marco dentro di me.... mmmmmhhhhh... inizio a urlare e trascino con i miei gemiti anche i miei due partner.... Sento l’uccello di Marco che si ingrossa.... mi stringe dai fianchi e, assestandomi due forti colpi, mi viene sulla mia schiena mentre Achille schizza copiosamente sulla mia mano e sul letto....
Mi accascio tra le lenzuola sfinita ma contenta, non so se prevale la gioia per non aver fatto qualcosa di più pesante o per il fatto di aver fatto godere due maschi contemporaneamente...
Marco si avvicina, mi bacia teneramente e sorridendomi mi dice “... sei stata fantastica.....”.


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