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Group sex Threesome

15 agosto

15 agosto

Oggi partiamo per le vacanze al mare.

Con Piero abbiamo deciso di cambiare. Lo scorso anno eravamo andati in una spiaggia nudista in Francia, a Saint Aygulf. Era molto bella, ma ero un po’ imbarazzata a stare tutta nuda. Piero guardava la fica delle altre donne, e la cosa mi mandava in bestia. Molti passanti guardavano la mia. Mi sentivo bagnata e la cosa mi imbarazzava, perciò quest’anno andiamo in un bell’albergo in Corsica nel Golfo di Santa Manza. Mangeremo bene e non ci saranno tentazioni per quello scemo di Piero.

17 agosto

Ieri siamo arrivati. L’albergo è magnifico. Ci sono molte coppie giovani, tutte carine. Sulla spiaggia le donne tolgono il reggiseno. A me questo va bene. Basta evitare il nudismo totale. Comunque mi sono rasata bene la fica, abitudine presa lo scorso anno a St. Aygulf.

Abbiamo passato l’intera giornata sulla spiaggia.

Piero, il solito attaccabottoni, ha cominciato a chiacchierare con una coppia sulle sdraio vicino alle nostre. Lei è molto carina, bruna come me, belle tette, bella figura. Ha l’aria un po’ mignotta, ride tanto e fa ballare le sue bellissime tette. Lui è proprio figo. Alto, ben costruito, occhi azzurri, bel sorriso. Comunque io sto sulle mie e lascio Piero a chiacchierare.

18 agosto

Piero guarda troppo le tette della nostra vicina. Si chiama Stefania ed il suo uomo si chiama Mario. Anche Mario mi guarda e vedo che gli piaccio. La cosa non mi dispiace, devo dire, è proprio un bell’uomo. Abbiamo mangiato assieme sulla spiaggia e Piero e Stefania hanno riso come scemi. Io invece resto silenziosa, come al solito.

19 agosto

Stasera … sono le tre e non riesco a prendere sonno.

Abbiamo cenato al tavolo con Mario e Stefania.

Poi Mario ha detto: andiamo in camera mia a bere qualcosa, vi faccio vedere le foto di un viaggio che ho fatto l’inverno scorso in Arabia. Piero ha subito detto “certo”. Io non ero troppo d’accordo, ma era troppo tardi.

Saliamo in camera e cominciamo a guardare le foto.

Dopo un poco mi accorgo che quel farabutto di Piero ha messo una mano attorno alla vita di Stefania, che ridacchia. Mario guarda anche lui, ma è rilassato. Io sento l’incazzatura crescere.

Poi … Piero mette una mano nella scollatura di Stefania che continua a ridacchiare. Mario mi si siede vicino e mi mette una mano sul ginocchio. La tolgo sgarbatamente e mi siedo più in là.

Piero ora ha cominciato a baciare Stefania, che risponde con un palmo di lingua fuori. Bisogna che me ne vada. Domani gliela dico io a quel disgraziato.

Mario si siede nuovamente vicino a me. Vorrei alzarmi, ma d’improvviso mi sento le gambe molle, ho la fica bagnatissima. Mario mi appoggia la mano sulla spalla ed ho una scarica elettrica, poi scende verso il seno. Non gli tolgo la mano, ma mi sciolgo tutta. Ho il respiro affannoso. Infila la mano nella mia scollatura, come sta facendo Piero. Mi tocca i capezzoli che si rizzano come soldati. Non credevo di essere così molla: ma cosa mi succede?

Sono in una stanza con il mio uomo e mi lascio toccare da un altro?

Ora sento le mani di Mario che mi slacciano il vestito, le tette saltano fuori prepotenti, con i capezzoli dritti in avanti. Mario me li lecca, e sento nuove scariche elettriche fino a dentro la fica.

Sento le mie mani, ma non forse sono quelle di un’altra, che vanno verso la lampo dei pantaloni di Mario e tirano giù la zip. Ne esce un cazzo grosso, durissimo. Non ne avevo mai visto uno così largo e lungo. La mia mano, indipendentemente dalla mia volontà lo accarezza.

Vedo che Piero ha già infilato il suo cazzo nella fica di Stefania, e sta pompando, mentre quella troia si agita tutta e dice “ancora, ancora”.

Però non sono passati 3 minuti che Mario mi prende la testa e la abbassa su quell’arnese mostruoso. Come ho la bocca vicino alla cappella, mi viene automatico di aprirla e cercare di infilarmela in bocca. Impossibile è troppo grossa. Devo spalancare proprio la bocca per infilarmici una parte del cazzo e cominciare a leccarlo e ad andare su e giù; è più comodo leccargli le palle e scorrere con la lingua lungo il cazzo, e girargli la lingua sotto la cappella, come piace a Piero. Vedo che anche Mario gradisce molto e comincia a mugolare. Mi infila due dita nella fica che è inondata e fa “squisc-squasc”. Mario continua a fare andare su e giù le due dita, mi pizzica il clitoride mentre io mi prendo cura del suo enorme attrezzo: ma cosa mi sta succedendo? Non sono io che faccio queste porcate!!!

Mario si sdraia sul divano, con il cazzo diretto verso il cielo, e mi viene spontaneo di sedermici sopra. Dio che roba … fa fatica ad entrare, ma poi mi riempie talmente che lo sento fino a dentro la gola, anche se è invece nella mia fica fradicia.

Ho cominciato ad andare su è giù impazzita … che sporcacciona, ma che bello! Non capivo più niente.

Mi sono chinata in avanti per accarezzare la faccia di Mario con le tette, piano piano, che senta bene i capezzoli duri. Così, inchinandomi, ho lasciato il culetto diretto verso il cielo. Mi sento toccare da dietro. È Piero che ha smesso per un momento di scopare Stefania, che guarda divertita.

Mi tocca il culo, ed infila un dito nel buco. Ma come si permette quello stronzo. Sa che non mi piace che mi si tocchi il culo. Poi mi devo concentrare bene su questo arnese meraviglioso che mi stantuffa dentro e che mi fa venire ininterrottamente.

Non ho finito di pensare così che sento un dolore lancinante di dietro. Piero mi ha infilato nel culo il suo cazzo, non grosso come quello di Mario, ma pur sempre ragguardevole. Non gli avevo mai permesso di infilarmelo nel culo. Fa troppo male. Ora me lo trovo dentro, sento le palle che picchiano contro le mie natiche e sento, dentro, le due cappelle, quella di Mario nella fica e quella di Piero nel culo che si strofinano una contro l’altra. Che roba! Malgrado il dolore continuo a venire, credo di morire. E poi … mi trovo davanti alla bocca la fica di Stefania, che mi accarezza i seni, mi sfiora i capezzoli. Ma come si permette, non sono mica una lesbica! I toccamenti di Stefania però sono così dolci che comincio a leccarle il clitoride, che sporge bene dalle labbra ben depilate, infilo la lingua tra le labbra della fica, sento la sua goduta colarmi in bocca. Che buon sapore, non ne avevo un’idea, mi piacerebbe sentirlo all’infinito. E così continuiamo un poco, Piero e Mario infilati dentro di me, ed io dentro a Stefania. Dopo un poco sento che i colpi dei due uomini aumentano, sento i loro cazzi farsi totalmente rigidi, la cosa mi fa impazzire ed accelero i movimenti dei miei fianchi e della mia lingua nella fica di Stefania. Poi esplodiamo tutti e quattro assieme. Sento un torrente caldo riversarsi nella fica, un torrente nel culo, la mia goduta rischia di farmi morire, mentre Stefania urla come impazzita. Mamma mia che roba.

Poi Piero e Mario si sfilano con i cazzi ammosciati e sento il loro sperma colarmi sulle cosce e sulle gambe. Stefania è stesa come morta, con le gambe ben spalancate e la labbra della fica aperte e mostrare l’interno roseo, con la sua venuta che cola fuori.

Io mi lascio cadere sul letto vicino a lei, grondando della mia goduta e di quella dei due uomini. Dopo qualche minuto i tre cominciano a riaversi e ridacchiano chiacchierando.  Piero mi guarda con uno sguardo nuovo, mi pare quasi stupito. Io sono sfinita.

Dopo una bibita ci salutiamo e sento Piero e Mario dirsi “a domani”. Ma io non sono mica una puttana, cosa dicono “a domani”.

Non mi sogno neanche di rivedere quei due, anche se sento la fica tirarmi all’idea… e poi non sarebbe mica male vedere Piero e Mario inculare a turno Stefania …

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