Ho sempre avuto una passione sfrenata per i codini. Mi ispirano simpatia e follia, una follia positiva e divertita. Lei mi lancia delle occhiate mentre siede al tavolino accanto del caffè in cui siamo seduti. Io chiacchiero con i miei amici di montagna e di cosa faremo quest'estate ma già non sto pensando ad altro che a quei due occhi truccati di blu che, ogni tanto, mi guardando dall'altro tavolo. Le lancio un occhiata e lei ricambia. Non riesco a trattenermi e le sorrido fugace.
Lei è con una ragazzina. Forse sua figlia. Io con tre amici ma non li ascolto. Si alza per andare dentro. Non porta le calze. È giugno e fa un gar caldo. Sono giornate d'estate, praticamente. Ha scarpe basse e un'andatura in libertà .
Starà ordinando - penso. Esce. La guardo in viso e lei guarda me. Mi sorride e poi si siede per chiacchierare con la ragazzina. La osservo. Alza di nuovo la testa e mi guarda per un attimo.
«Allora? Che ne dici?» - mi sento chiedere. "Che ne dico di cosa?" - penso. Non stavo seguendo la conversazione. Chissà cosa mi sta chiedendo Paola seduta di fianco a me.
«Scusa. Ero distratto. Mi sono reso conto che non ricordo più se, uscendo, abbia lasciato la porta di casa aperta oppure l'abbia chiusa.» - Ecco che ho appena buttato lì una delle scuse più idiote e banali che si possano inventare ma sembra che abbia fatto presa. Incredibile.
Stanno discutendo di cosa sarebbe meglio che io facessi o di cosa farebbero loro al mio posto. Sembra che siamo tutti d'accordo che dovrei andare subito a controllare. Ma io non posso alzarmi fintanto che lei è seduta li, a quel tavolo. Mi guarda di nuovo. Sorride mostrandomi dei bei denti bianchi. Forse ci stava ascoltando. Chissà che idea si sta facendo. Temporeggio ancora un po' mentre fingo di telefonare al vicino. Lei si alza e si incamminano lungo la via. Cavolo è la direzione in cui ho parcheggiato. Devo approfittarne.
Mi alzo, saluto tutti e mi incamino pure io. Per un po' la seguo. Poi lei si ferma e si volta a guardarmi. Mi sta aspettando. Le vado incontro. Mentre cammino verso di lei ci scrutiamo neli occhi. A pochi metri da lei le sorrido. Mi sorride.
«Ciao. È un piacere conoscerti. Mi chiamo Diego». E le allungo la mano per stringere la sua.
Lei guarda la mia mano e invece di stringerla la prende con le sue. La gira in modo da vedere il palmo. La osserva per un po' in silenzio. Comincio ad sentirmi a disagio. Dopo un attimo che dura un'eternità , solleva lo sguardo, mi guarda negli occhi e mi dice, con una voce cordiale e piacevole: «Anche per me è un piacere conoscerti. Sono Anna e lei - rivolgendo lo sguardo alla bambina - si chiama Teresa.» - e non aggiunge altro.
«Ciao Teresa. State andano a passeggio?» - chiedo rivolto alla bambina.
«Si.» - mi risponde lei. «La zia mi sta accompagnando a casa.»
Alzo la sguardo su di Anna e lei sta ridendo.
«Andiamo.» - mi dice.
Faccio con loro la strada fino a casa della piccola. Loro entrano dal portone e salgono le scale. Io aspetto che Anna esca.
«Diego..» - sento chiamare dall'alto. Alzo al testa e vedo Anna affacciata da un balcone del terzo piano.
«Ti va di salire?» - mi dice. E intanto la serratura elettrica del portoncino scatta.
le faccio cenno di si e mi incammino per le scale. il cuore mi batte più velocemente mentre mi avvicino al terzo piano. Sul pianerottolo mi rendo conto che una delle tre porte è accostata. Busso.
«Entra pure.»
Io entro. Chudo la porta dietro a me e lei esce dal una porta laterale. È completamente nuda. Io ho un'erezione improvvisa. Mi fa addirittura male per quanto il cazzo stia sforzando per uscire da dentro i pantaloni. Lei mi da la schiena ed io le guardo il culo e i suoi codini che danzano mentre mi fa strada verso la camera in fondo al corridoio. È un soggiorno con un tavolo, un divano, delle piante accanto ad una porta finestra. Le tapparelle sono abbassate e la stanza è in penombra. Lei mi sta dando le spalle ed ha una gran bella schiena. Mi vien voglia di afferrarle il culo. E come se ne fosse accorta. Si volta e guardandomi da sopra la spalla mi sorride. Avanza lentamente. Arriva vicino al tavolo si volta e mi aspetta. Io vado verso di lei e mi fermo di fronte. Posso sentire il suo odore. L'erezione arriva al suo culmine mentre inspiro.
Li suoi capezzoli sono duri. Si passa la lingua sulle labbra che rimangono umide. I peli del pube sono castani e tagliati di fresco con un disegno che mette in risalto il suo sesso.
Allunga le mani verso la mia cintura e mi sbottona in pantaloni. Infila una mano all'interno ed estrae il mio cazzo duro come un pezzo di ferro. Lo guarda come prima aveva guardato il palmo della mia mano. È delicata.
«Spogliati.» - mi dice. E mentre io mi spoglio si volta verso il tavolo e prende in mano qualcosa. Con le mani le vedo aprire un preservativo e me lo infila sulla punta e poi, giù, lo srotola lungo il mio sesso. Il tocco delle sue mani mi fa sussultare e mi piace da impazzire. Sono già sul punto di venire. È un esperienza stranissima. Senza preliminari.
Poi si volta di nuovo verso il tavolo. Prende un tubetto e si unge le mani e, flettendo le ginocchia, la vedo che si unge per bene il buco del culo passandosi le mani tra le natiche. Mi prende in mano il cazzo e lo unge copiosamente. Si volta e piegandosi appoggia il petto sul tavolo. Con le due mani si allarga le natiche e rivolge ilsuo buco verso di me. Mi guarda e sorride da sopra la spalla. Non dice nulla. Non riesco a staccare gli occhi dal suo buco del culo. Non riesco a credere a quello che mi sta succedendo. Prendo il cazzo sempre più duro con la destra. Lo appoggio al suo ano. Lei si lascia andare e lo vedo rilassarsi ed aprirsi leggermente. Spingo.
Entro scivolando senza resistenze fino in fondo. Lei continua a guardarmi ed a sorridermi da sopra la sua spalla.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97609
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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