L,avevo già vista diverse volte.
Barbara era una mia fornitrice di prodotti primari.
Sposata, nel pieno della sua bellezza, emanava una sensualità spontanea che era accentuata dalla sua voce bassa e calda.
Una piccola imprenditrice in carriera, socia col marito di una piccola azienda.
Un problema su un prodotto aveva fatto in modo che io dovessi urgentemente partire per incontrarli.
Capitava di rado che andassi nella loro azienda: era fuori mano e io non avevo mai il tempo di uscire dalla mia.
Ricordavo vagamente Barbara, l’avevo vista una sera per lavoro e pur avendo notato la sua fisicità, mi ero scordato di lei nel tempo, solo il telefono aveva tenuto vivo i nostri rapporti.
Arrivato alla sua azienda, entrando negli uffici ebbi modo di ricredermi e rivalutare Elvia.
Vestita con una gonna grigia spiegazzata, sopra una maglietta con sotto una camicia nera; il risalto dei seni compressi sotto quella stoffa era evidente, si capiva chiaramente che erano compressi e la sensazione che fossero belli tosti già mi aveva eccitato.
Sotto la gonna un paio di calze nere che sparivano al cospetto di un paio di stivaletti a punta veramente civettuoli.
L’insieme era di un erotismo incredibile.
Mentre parlavo con suo marito, cercavo di resistere al tentativo di spogliarla con gli occhi.
Finiti i preamboli e le discussioni di lavoro, mi invitarono a pranzo in un ristorante li vicino.
Il locale aveva una sala molto romantica, quattro tavoli elegantemente ornati, tovaglie lunghe, ricamate,
un camino acceso rendeva tutto deliziosamente retrò.
Ci sedemmo in un tavolo rotondo .
Eravamo solo noi tre.
Una stanza solo nostra.
Pranzo perfetto con vino eccellente.
La vicinanza di Barbara diventava sempre più intrigante: finito un discreto secondo di carne decisi che era ora di farle sentire quanto la desiderassi.
Senza logica abbassai una mano e passando sotto la tovaglia, la appoggia sulla sua gonna aspettando le eventuali reazioni.
Nulla.
Nessuna reazione: continuò a chiacchierare sorridendo sia al marito che a me.
Aspettai ancora qualche secondo palpando la carne da sopra la stoffa, poi affondai la mia mano tra le sue cosce e cominciai a gustarne il caldo tepore per arrivare all’altezza del suo pube.
Sentivo che la sua voce non era più così sicura, mi piaceva quella sensazione e spinsi ancora più forte le mie dita sulla sua tenera carne, dolo le calze impedirono l’entrata nel suo fiore bagnato.
Le cosce si strinsero a fermare il mio incedere, capivo e sapevo cosa stesse provando.
Fermai la mia mano per darle il tempo di gestire la situazione e mentre aspettavo che lei riaprisse le cosce per farmi continuare, il marito ricevette una telefonata urgente.
Era un cliente che chiedeva un intervento urgente.
Io lo guardai e gli dissi che doveva pensare al suo lavoro, di non preoccuparsi di me.
Lui guardò costernato la moglie, la quale senza sbilanciarsi, disse che doveva fare quello che riteneva giusto.
E lui decise che era giusto andare…proprio mentre io preso dalla euforia del momento, quasi strappavo quelle maledette calze che dividevano il mio piacere dal suo.
Appena uscito dalla stanza le bisbigliai;
- Vai in bagno.
Il tempo di riflettere, che lei si separava dalla mia mano e spariva.
Lasciai passare 30 secondi poi la seguii.
La trovai nel bagno delle donne che si stava mettendo a posto il trucco e si dava il rossetto.
Le arrivai alle spalle e afferrandole i seni le dissi;
- Non è il momento giusto per mettere il rossetto.
Mi appoggiai al suo sedere le feci sentire il cazzo gonfio che spingeva sui calzoni, la feci girare e mettendole le mani sulle spalle la feci scendere verso il mio desiderio.
Guardavo il mio viso riflesso nello specchio. Solo il rumore della cerniera che scendeva mi riportò a quel momento incredibile.
Il suo respiro caldo era erotismo spasmodico, la sua lingua sulla mia cappella divenne un ossessione, l’attesa della sua bocca a circondare il mio membro, una disperazione.
Le mie vene sotto la tortura delle sue labbra erano dilatate allo spasimo, vedevo quei capelli muoversi ondeggiando avanti e indietro e non potei fare a meno di accarezzarli e seguire il loro ritmo.
In piedi, in quel bagno, esaudivo uno dei miei tanti sogni proibiti.
Con gli occhi aperti guardavo e sentivo Barbara soddisfarmi sino al limite del possibile, lo sforzo per non urlare mentre venivo posseduto era immane.
-Sono vicino…
A quelle parole Barbara cominciò a aumentare il ritmo stringendomi le natiche sino a entrarmi nella pelle con le unghie.
Le mie mani strinsero la sua nuca e spinsero forte: il movimento delle anche aumentò e cominciai a scopargli la bocca come se fossi dentro la sua calda vagina.
Mordendomi la lingua per non urlare, sborrai nella sua bocca tutto il mio piacere e con gli ultimi fremiti scaricai tutto il mio desiderio.
Barbara mi accolse e mi tenne in lei continuando il suo gioco di lingua e di labbra, aspetto di sentirmi schiantare dallo sfinimento del godere e poi alzandosi disse;
- Adesso non abbiamo tempo…ma ricorda che anche a me piace essere scopata con la lingua.
Mi riassettai, mi rinfrescai il viso mentre lei si metteva a posto e si rimetteva il rossetto perso.
Tornammo nella sala e ordinammo il dolce.
Dopo qualche minuto tornò il marito, si mise a sedere scusandosi ancora per il contrattempo: guardandomi disse;
- Avete già preso il dolce?
Io sorrisi e risposi;
-Io si: Molto gustoso…
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97656
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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