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Gang bang al buio

Era luglio 2007 o agosto, non ricordo bene. Un tizio di udine aveva messo un annuncio qui su desiderya e diceva che era un periodo che si scopava una biondina, e che gli sarebbe piaciuto dividersela con qualcun altro. Allora l'ho contattato. Lui mi ha dato appuntamento in Piazza San Giacomo dicendomi che dovevo presentarmi come un suo vecchio amico perchè la ragazza non sapeva ancora niente.
Non sapevo se questa tipa eraveramente fighetta come diceva lui per cui mi sono portato dietro un paio di amici.

Verso le 21:30 vediamo arrivare una coppia che si siede ai tavolini lì in piazza. Lei vestiva una magliettina bianca che le metteva ben in mostra due belle tettine, e una gonna jeans molto corta. Il tipo mi aveva detto che le avrebbe chiesto di vestirsi in quel modo, per cui è stato anche piuttosto facile riconoscerli.

Lei era veramente molto fighetta, bionda, capelli mossi, occhi chiari, giovane, sui 21-22 anni, e il tipo mi aveva detto che qualche volta, quando metteva quella minigonna non portava le mutandine. Non vi dico lo spasso per i miei amici a scrutarla in mezzo alle gambe per cercare di vederle la fichetta!
Guardai i miei amici, ed era chiaro che se la volevano scopare anche loro, così decidemmo di andare al tavolo del mio "amico". Lui ci salutò e ci presentò come fossimo suoi amici da anni. Io pensavo solo che volevo farlo cornuto scopandomi la biondina.

Come da accordi presi, lui le disse che doveva andare in bagno un attimo, e ci lasciò campo libero. Noi ci sedemmo e cominciammo a conoscere la tipa: si chiamava Elena, aveva 21 anni e studiava medicina. Mentre uno le parlava gli altri la spogliavano con gli occhi. Si vedeva che era in imbarazzo, il suo moroso non tornava e lei non ci poteva scaricare per educazione. Io mentre il mio amico le parlava, mi ero messo la mano in tasca e avevo cominciato ad accarezzarmi l'uccello. Ora che la vedevo da vicino la ritenevo ancora più figa, con quell'aria da santarellina.

Poi il tipo tornò, gli feci capire che la biondina era di nostro gradimento e ci lasciammo come da accordi per trovarci al campo sportivo di lumignacco verso mezzanotte. Ci congedammo e li lasciammo al bar.
Elena ancora non sapeva nulla...

Verso mezzanotte andammo al campo sportivo. Spegnemmo i fari della macchina e ci avvicinammo alla loro. Il tipo si stava facendo assaggiare il cazzo da Elena: era molto eccitata.
La lasciammo gustare per un po', poi bussammo ai finestrini. Lei si prese un bello spavento, si vedeva che era terrorizzata. Lui aprì la portiera e ci invitò a salire a bordo.
Era palese che l'aveva fatta bevucchiare un po', ma era solo un po' brilla, non ubriaca. Era restia a cominciare a giocare con noi. Da quello che mi aveva detto il tipo, lei era vergine fino a pochi mesi prima, e fino a quelgiorno aveva scopato solo con lui. Aveva anche il culetto vergine!

A quel punto mettemmo in bella mostra i nostri cazzi, e vistasi circondata da uccelli sembrava in panico. Poi lui le disse che si sarebbe divertita, che eravamo amici e che le sarebbe piaciuto tanto. Noi intanto continuavamo ad agitare i nostri uccelli a un metro da lei.
Un mio amico cominciò a metterle le mani sulla maglietta per sentirle le tette. Disse che secondo lui erano belle e che gliele voleva leccare. L'altro mio amico le si accostò da dietro mettendo la mano sotto la gonna e disse che era tutta bagnata. Forse si era eccitata prima, forse era la vista dei nostri cazzi, non lo so , ma non ce ne fregava nulla. Cominciammo a palparla tutti e tre, il suo tipo si era messo in disparte a menarsi il cazzo.

Elena cominciò a lasciarci fare. Cominciava a piacerle avere sei mani addosso. Le strusciavamo il pisello addosso, le alzammo la gonna; le toccavamo la fica e poi io cominciai a leccargliela. Nel giro di pochi minuti si ritrovò con il pisello di Yuri in bocca e con il mio vicino alla fica. Non riuscii a resistere e le infilai la cappella. Poi cominciai a scoparmela come si deve. Intanto l'altro mio amico, Marcello, stava in disparte a menarsi l'uccello godendosi la scena.

Io stavo sotto, lei sopra, godeva come una porca. Yuri le venne in bocca opopochi minuti e si tirò in disparte. Mi venne in mente che aveva ancora il culetto vergine e che era distratta da come lo stava prendendo con gusto. Guardai Marcello gli feci ceno di avvicinarsi piano. Cominciai a massaggiarle il culetto e a bagnarglielo con i suoi umori. Marcello, ha indiscutibilmente un grande uccello, lungo e molto grosso: gli feci cenno di avvicinare la sua cappella al buchetto della biondina. Lui non si lasciò pregare. Appoggiò la cappella, lei non si accorse di nulla e lui glielo spinse dentro.

Lei urlò tantissimo, le avrà rotto il culo ho pensato. La cosa mi eccitò a tal punto che le venni dentro di brutto. Marcello non durò molto di più e le riempì il culetto. Solo una volta estratto il cazzo dalla sua fica, mi resi conto di essermi dimenticato di indossare il goldone. Anche Marcello non ci aveva pensato.
Il tipo, intanto era talmente eccitato che era andato a finire di masturbarsi fuori dalla macchina.

Una volta resici conto della situazione, capìì che potevo anche averla messa incinta. Onde evitare rogne era meglio andarsene. Ringraziammo per la piacevole serata e ce ne andammo.
Mi girai a guardarla per l'ultima volta e la vidi soddisfatta.
Chissà se aveva capito... Chissà come è andata a finire...

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