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Scegliere la lingua
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Miscellaneous

Help Desk

La giornata non sembra essere iniziata sotto i migliori auspici; c'è una lavoro importante da fare nel solito poco tempo, le colleghe sembrano più stronze del solito, il tuo uomo non ha attenzioni nei tuoi riguardi da settimane (troppo impegnato al suo lavoro oltre che al computer e con i suoi traffici telefonici) e io ho troppa voglia di sentirmi femmina. Tutto questo mix di cose negative influenza il mio umore e rallenta il mio lavoro, mentre cerco di concentrarmi sulla tastiera, improvvisamente il computer si spegne con un sibilo sinistro.

Impreco dentro di me perchè so che quel rumore significa lavoro rallentato.
Però, penso, magari mi rilasso un po' mentre mi riparano questo dannato computer.
Avviso il servizio di helpdesk e, incredibile, dopo 10 minuti il tecnico si presenta nel mio ufficio; all'inizio non do troppa attenzione e non mi accorgo che mi sta studiando con occhio esperto.
Si avvicina per chiedermi cosa è successo e annuso il suo odore.
Ha un buon profumo, non troppo invadente e... terribilmente sexy.
Comincio così ad interessarmi un po' a lui, lo guardo meglio negli occhi marroni e per un attimo sembra scorgere un lampo di passione che mi trasmette un fremito lungo la schiena.
Cerco di spiegare cosa stavo facendo ma la descrizione è alquanto confusa, fisso le sue labbra carnose ed accoglienti ed il pensiero di assaggiarle comincia a farsi strada dentro di me.
Lui non è un divo da film probabilmente nessuna si volterebbe a guardarlo per strada ma avverto un magnetismo animale che mi attrae e sembra trasmettermi, con il solo sguardo, tutto quello che sto cercando da qualche settimana.
Difficile per lui resistere alla tentazione del mio seno generosamente esposto, ho una camicia che esalta magnificamente le mie rotondità.
Oggi ho deciso per una gonna leggera per combattere il caldo e penso che in fondo non è stata una cattiva idea.
Lui è gentile e cortese e chiede di fargli provare ad accendere il PC, mi passa a fianco e mi sfiora un fianco con un braccio. E' forte ma gentile allo stesso tempo ed il brivido che sentivo sulla schiena si sposta in mezzo alle gambe.
Fa caldo e sono bagnata ma non solo di sudore, sto immaginando che lui mi sfiori ancora con la mano, in modo deciso ma tra le cosce ed immagino la mia reazione al suo tocco, chiuderei gli occhi e gli darei strada dentro di me.
Non riesco ancora a spiegare questa attrazione, lo guardo di nuovo e dico a me stessa che non è molto bello ma quando osservo le cosce (che sembrano robuste e sode) arrivo ad immaginare cosa ci sia lì in mezzo e che emozione sarebbe provarlo.
Mi accorgo che ti sta chiedendo di fare una prova solamente alla terza domanda, mi scuoto un attimo mentre guardo intorno per capire se le colleghe arpie si sono rese conto della mia situazione ma tra uno squillo di telefono e l'altro nessuna (oltre me) sembra interessata al tecnico.
Lui mi guarda con un sorriso, come avesse capito che ero in una dimensione un po' distante da quella attuale, mi scuso e gli chiedo che cosa posso fare per lui.
Lui mi chiede di sedermi al mio posto e di provare ad accederlo con una combinazione di tasti sulla tastiera, non sapevo si potesse fare ma al momento non è una cosa che mi interessa molto.
Lui passerà al di là della scrivania per cercare di capire, dopo averlo aperto, se c'è qualche contatto direttamente sulla scheda madre.
Mi siedo meglio sulla sedia mentre la sensazione di umido tra le cosce aumenta, lui sparisce dalla mia vista e sento il beep del tester.
Mi invita a premere la combinazione di tasti ed io la eseguo, ovviamente, sbagliandola.
Sto pensando che vorrei sentire le sue dita forti risalire le mie gambe per arrivare proprio dove voglio.
Riprovo di nuovo la combinazione mentre apro le gambe sotto il tavolo, sollevando leggermente la gonna, voglio fargli vedere il meglio della produzione casalinga sperando possa accorgersene.
Lo senti armeggiare ancora con il suo tester mentre socchiudo gli occhi certa che mi toccherà da un istante all'altro, sposto il bacino in avanti in modo da non fargli trovare ostacoli nel suo percorso verso di me. Apro ancora le gambe mentre con la mano destra abbandono la tastiera per sollevare ancora la gonna. Toccami...” penso mordendomi le labbra “cosa aspetti?”Lui continua ad armeggiare con i suoi strumenti mentre io continuo a provare la combinazione di tasti, ho la figa letteralmente in ammollo e il perizoma completamente fradicio.
Le gambe sono ancora più divaricate mentre con la mano scosto il tessuto bagnato che mi ricopre i peli per mostrargli meglio il mio fiore.
Le mie dita agili scorrono sulle labbra per arrivare al grilletto, turgido e bagnato, mi sto masturbando lentamente ma con decisione mentre mi sforzi per non emettere un gridolino di piacere. Lui continua a lavorare e mi chiede la combinazione.
Io stacco la mano e sbaglio di nuovo, questa volta le dita bagnate scivolano sui tasti ma io vorrei farle scivolare da qualche altra parte.
Mentre sto pensando sia gay, squilla il telefono, non faccio in tempo ad annunciarmi che le parole ti si strozzano in gola, la sua mano mi ha toccato le cosce e mi sta accarezzando con dolcezza.
E' un tocco delicato e preciso, lui gioca con le ginocchia, si avvicina alla figa ma non troppo, per poi tornare all'esterno della coscia.
Al telefono è la collega del piano di sotto. Lo sforzo che devo fare per cercare di capire quello che sta dicendo è notevole.
Il tecnico ora mi sta toccando con entrambe le mani e mi ha allargato leggermente le gambe, la collega i sta parlando di un problema ma in questo momento vorrei proprio andasse a farsi fottere. Come vorrei farlo anche io. E' arrivato proprio lì, con dito mi sgrilletta piano mentre con l'altro accenna a penetrarmi. Allargo le cosce quasi automaticamente e comincio a godere delle sue attenzioni, è delicato e premuroso ma deciso allo stesso tempo. La collegami sta dettando una serie di codici che io faccio finta di annotare sul mio block notes, tanto so che la chiamerò dopo chiedendoglielo di nuovo. Con il PC non ha ancora risolto nulla ma con la mia passera è decisamente bravo, il mio tecnico personale è passato decisamente all'attacco. Con la lingua mi sta mordicchiando le labbra mentre fiotti di saliva scendono a bagnarmi anche il culo, con l'indice continua a penetrarmi con un buon ritmo mentre io sto rischiando di bagnare la sedia. Apro gli occhi e osservo le colleghe, nessuna si è accorta che mi sta mangiando la figa ed i telefoni che squillando continuano a tenerle occupate. Provo a congedare la collega ma lei insiste nel ripetere, forse per la quinta volta, le sue ragioni. Con la mano sinistra scendo sotto il tavolo e gli afferro la testa, trascinandola verso di me, lui continua a mangiarmi con voracità mentre all'indice dentro la figa si è unito il medio che comincia a stuzzicare il culo. “Amico, se non smetti mi sa che ti vengo in bocca” penso e quasi formulo queste parole mentre la collega continua a vomitare le sue ragioni del cazzo. Il mio ospite è dannatamente bravo, mi sta penetrando con entrambe le dita, sono dita lunghe ed affusolate ed ogni movimento mi avvicina ad un orgasmo che non si farà attendere. Riattacco il telefono quasi a occhi chiusi, alla collega dirò che è caduta la linea e lo richiamerò. Ah, sposto la cornetta in modo che il telefono non squilli mentre mi preparo ad esplodere. Come farò a non farmi tradire, io che quando vengo sono portata quasi ad urlare? Non so se ce la farò ma sento che la figa comincia a pulsare, sento il piacere che sta salendo come un fiume in piena al quale non posso resistere. Mi sto mordendo le labbra mentre lui continua a leccarle, il suo dito sta facendo miracoli e in un istante gli inondo la bocca con i miei fluidi mentre con entrambe le mani lo stringo a me. Dentro di me sto urlando di piacere! Gli occhi sono chiusi e le labbra serrate. Sto venendo nella bocca di questo sconosciuto con tutta me stessa e vorrei che questi istanti non passassero mai.
L'uragano che mi ha scossa sembra scendere di intensità, il mio ospite continua a penetrarmi il culo mentre mi chiede di riprovare la combinazione.
La combinazione vorrei provarla io tra le sue gambe!
Come fa a mantenersi così calmo mentre io sto sudando di piacere?
Provo di nuovo cercando di non pensare che, forse, tra poco verrò anche dal culo, come per magia lo schermo si accende e sento il ronzio del computer che torna al lavoro.
“Come, proprio adesso?” penso“Non può finire proprio ora!!”
Invece lui si stacca da me e sento il beep del suo tester che viene spento.
“Cazzo, no!” penso mentre dico “Ora sembra funzionare” con un filo di voce, cerco di ricompormi, il perizoma è andato e la gonna sta seguendo la stessa fine. Lui sta riassemblando il PC mentre il mio culo grida vendetta: come può essere abbandonato così a pochi istanti dal piacere?
Mi metto a sedere meglio mentre cerco di pensare a come scoparmelo, penso al bagno, penso a qualche sottoscala poco frequentato, penso alla macchina del caffè e a come vorrei prenderglielo in bocca per farlo morire un po'.Lui si rialza e mi guarda con un sorriso che sembra prendermi in giro.
“Il computer sembra funzionare” gli dico “Posso offrirti un caffè per sdebitarmi” (così magari me lo macchi di sborra– aggiungo nella mia testa).
“Perchè no, grazie” dice lui gentile.
E' il momento di alzarsi, non so in che condizioni lascerò la sedia ma, francamente, non me ne importa un fico secco.
Con lo sguardo sbirci il pacco e noto, con piacere, che si è sollevato decisamente sotto i jeans.
Lo precedo verso la macchinetta del caffè mentre ancheggio per fargli osservare, so che mi sta fissando il culo (bagnato) e che vorrebbe tanto entrarci.“E molto che fai questo mestiere” gli chiedo mentre la macchina prepara il caffè “Mi sembri bravo” e butto di nuovo lo sguardo in mezzo alle sue gambe.
“Diciamo che è qualche anno. Ho iniziato per hobby, mi hanno detto che sono bravo e ho continuato”
“Non sai quanto sono brava io a fare pompini, amico mio” penso.
Parliamo per qualche minuto e ci lanciamo frecciate a base di doppi sensi, lui sembra giocare divertito con me mentre io ho voglia di fargliela pagare.
La macchina del caffè è vicina alla porta del bagno degli uomini, non ho visto entrare né uscire nessuno e quindi il momento mi sembra opportuno.
Lo spingo con decisione dentro la porta e gli caccio la lingua in bocca, ha un sapore buono, di menta e di pulito mentre risponde con prontezza al mio bacio.
Per non farmi beccare lo spingo in un bagno e chiudo la porta a chiave; continuiamo a baciarci per qualche minuto mentre le mie mani trovano il suo pacco, pronto e duro.
Gli infilo la mano nei pantaloni e sento il suo membro caldo tra le mie dita.
“Sei bravo con le dita” gli sussurro “ma io lo sono con la bocca”.Lo spingo con forza contro la porta, gli abbasso i jean e gli strappo il cazzo fuori dalle mutande, lo osservo per qualche istante, bello, duro e pronto prima di ingoiarlo tutto di un fiato.
Lui strabuzza gli occhi, non gli mentivo quando gli dicevo quanto ero brava. Con la lingua lo percorro in lungo e in largo, gli stringo le palle, gliele lecco mentre poi lo riprendo tutto.
Fino in fondo.
Lo sento dentro di me, quasi mi stesse scopando la figa passando per la bocca.
Continuo a lavorarlo con forza mentre lui mi afferra la testa con le mani, giù, sempre più giù nella gola. Quel cazzo sembra non finire mai.
Ora lo sto masturbando con forza mentre con la lingua gli colpisco la cappella voglio fargli pagare quell'orgasmo trattenuto a forza mentre lo guardo con occhi infuocati.
Lui ha chiuso gli occhi e si sta gustando il mio lavoro.
Mi alzo di scatto, mi abbasso gonna e perizoma, mi metto davanti a lui e gli sussurro “Sfondami il culo... adesso!”
Mi metto alla pecora e gli offro due natiche sode e fresche, il buco è già preparato ma lui una ripassata con la lingua non me la nega.
La sento affondare dentro di me mentre con le braccia cerco sostegno alle pareti, dopo qualche secondo, avverto la punta che si avvicina.
Lui non vuole farmi male ma io non capisco più niente, lo sento subito gemere mentre io stringo i denti, sento le palle sbattere contro il mio culo mentre lui cerca di capire cosa è successo.
Lui non si muove e allora io inizio a muovermi ritmicamente avanti e indietro, se non cavalca lui, lo farò io.
Lo sbatto ripetutamente con la porta mentre il cazzo sembra quasi uscire del tutto e rientrare in quella caverna calda.
Lo avverto dentro di me, lo sento caldo e possente e vorrei gridare dal piacere. non mi accorgo che sto sbavando mentre adesso è lui a condurre le danze, i suoi colpi sono profondi, tesi, mentre con le mani mi afferra le tette, turgide e dure come non mai.
Mentre mi incula gioca con i capezzoli e mi lecca il collo strappandomi gemiti di piacere incontrollabile.
Sento che manca poco ormai, i muscoli cominciano a tendersi mentre rallento le spinte per godermela tutta.
Avverto di nuovo il piacere che sale ed il mio culo che comincia a pulsare.
Sono pulsazioni ritmiche, forti e dannatamente eccitanti, faccio per urlare mentre lui con la mano mi chiude la bocca.
Gli mordo le dita per non urlare ancora mentre continuo a venire.
I secondi che passano sembrano eterni.
Faccio per rilassarmi ma lui mi prende per i fianchi, mi gira, mi bacia e mi abbassa.
“Siamo due e zero, caro amico” penso “ma ora ti faccio morire”. Mentre torno all'attacco della sua cappella, il suo cellulare suona.
“Adesso ti faccio morire” gli sussurro mentre lui cerca di trovare il telefono che suona.
Sto dando il meglio di me, un pompino da leggenda, con il mio dito che fa per penetrarlo da dietro.
Lui ripete per tre volte pronto, incapace di dire qualcosa di sensato.
“Adesso tocca a te!” penso mentre lo ingoio di nuovo fino alle palle.
Lui cerca di restare impassibile ma non riesce a parlare, al suo interlocutore dice che ci sono interferenze e che non capisce bene.
Continua a ripetere “pronto” mentre io ora lo masturbo con forza mentre con la bocca gli circondo la cappella, è una maestosa sega in bocca mentre avverto che non gli manca tanto.
Dove vorrà venire questo stallone? Se fossi più libera lo farei schizzare un po' addosso ma devo tornare al lavoro; magari potrei porgergli di nuovo il culo ma penso non farebbe a tempo. Lo lavoro con foga quando sento l'asta che si irrigidisce, sento proprio lo sperma salire mentre con la punta della lingua gli copro la punta della cappella, proprio lì dove uscirà il suo caldo seme.
Lui riattacca il telefono che gli cade mentre il suo viso disegna una smorfia di piacere incontrollato, sa che non può urlare così come non ho fatto io.
Con le mani continuo a menarlo mentre il primo fiotto di sperma si infrange sulla mia lingua.
E' bollente e dolce.
Calde gocce cadono sul pavimento mentre una seconda ondata si abbatte sulle mie labbra, con la lingua l'accompagno fuori dalla bocca, fissandolo negli occhi per fargli vedere quanto sono brava.
Lui continua a godere decido di prendere l'ultima parte del suo seme in bocca e lo accolgo di nuovo dentro di te mentre finisce di pulsare.
Continuo a menarlo ora più dolcemente, attendendo che anche l'ultima goccia di sborra finisca nella mia bocca, quindi, mentre lui si passa una mano sulla fronte madida di sudore, mi alzo, lo fisso e lo bacio in bocca. Voglio fargli sentire quanto era caldo e lui accetta e ricambia il mio bollente bacio.
E' una sensazione inebriante e nuova, non l'avevo mai fatto con nessuno ma l'avevo visto fare in un film e mi era piaciuto.
La mia mano non ha abbandonato il suo membro che ora sta tornando alle dimensioni abituali.
Mi appoggio al suo petto ansimante mentre lo abbraccio forte, lui mi stringe con sicurezza e si appoggia alla mia testa.
Sono attimi dolcissimi durante i quali chiudo gli occhi e assaporo tutto il suo sapore di maschio, quel sapore che mi piace tanto.
E' ora di tornare al lavoro, ci ricomponiamo quasi imbarazzati mentre ascolto se qualcuno entra in bagno. Chissà cosa penserebbero le colleghe dell'ufficio a sapermi in quella situazione, ma non mi interessa e ancora riassaporo i momenti appena vissuti.
Lui esce per primo e io dietro.
Nessuno ci ha visti, per fortuna.
“Ci rivedremo?” gli dico mentre lo saluto dandogli la mano.
“Sicuro. Il computer si bloccherà di nuovo tra una settimana” risponde lui strizzando l'occhio e sorridendo. E io sarò lì ad aspettarlo ancora.






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