Aldo è un uomo politico abbastanza in vista di una città del centro-sud. Non è quello che si può definire un cliente affezionato. Non ci vediamo più di una volta al mese, ma so che nella sua agenda ci sono anche i numeri di telefono di alcune mie colleghe. Una personalità affascinante, uomo di grande cultura e di buone doti fisiche a dispetto dei cinquant’anni suonati. Insomma, uno con cui si va a letto volentieri. Pardon, si andrebbe. Non mi ha mai toccata con un dito. Anche questa volta ho ricevuto la chiamata con una settimana di anticipo. Un semplice messaggio sul cellulare con una parola in codice e il giorno dell’appuntamento. Come sempre ho trovato ad aspettarmi all’aeroporto la macchina col suo autista che mi ha condotto in un casolare di campagna dove tutto era pronto per un garden-party. Sono stata accompagnata in una grande stanza da letto al primo piano con il caminetto acceso e un buffet sul tavolino ornato da un grande mazzo di fiori. Accanto un biglietto : “Aspettami con pazienza”.
Mi sono messa a mio agio e ho controllato che tutto del mio aspetto fosse a posto. Sapevo già cosa sarebbe successo, quindi sotto il tailleur grigio gessato avevo indossato calze di pizzo rosso molto appariscenti con giarrettiera dello stesso colore e reggiseno a balconcino sempre in tinta. Niente mutandine e figa totalmente depilata. Al collo una filo di corallo e un sottile nastrino rosso alla caviglia destra. Scarpe rosse di vernice con tacco medio. Come contrasto un trucco “cadaverico” : cipria bianchissima per rendere la pelle diafana, labbra e occhi di un viola melanzana con occhiaie marcate.
Mentre attendevo bevendo un dito di Pinot ghiacciato, nel cortile iniziavano ad arrivare gli ospiti. Macchine di lusso, autisti, guardie del corpo, per un parterre di miliardari, politici, industriali, giornalisti e relative signore ingioiellate come Madonne da portare in processione. Dopo qualche minuto la serata iniziava a scaldarsi grazie alle abbondanti libagioni e a qualche polverina magica…… Il mio ospite si divideva fra i presenti, tutto preso dai suoi doveri di padrone di casa. Ma io sapevo che di lì a poco sarebbe scomparso per venire da me. Infatti dopo dieci minuti uno squillo del cellulare mi avvisa che era il momento di preparare la messa in scena.
Spengo la luce e mi distendo sul letto in posizione supina con le mani incrociate sul ventre che stringono una rosa rossa. Accanto al letto quattro candelabri accesi illuminano debolmente l’ambiente assieme al riverbero del fuoco nel caminetto.
Dopo un minuto entra lui e si chiude la porta silenziosamente alle spalle. Il suo sguardo acquoso mi percorre tutto il corpo mentre si avvicina e si inginocchia accanto al letto iniziando a piangere sommessamente. “ Perdonami, Miriam ( il nome della moglie scomparsa ). Perdonami se non riesco a dimenticare la tua bellezza…Tu sai che non ti ho mai tradito, che sei l’unica donna della mia vita. Sei così bella…..” Pian piano il pianto lascia il posto ad una specie di sordo rimpianto : “ Ma non dovevi morire. Non dovevi lasciarmi sapendo che ti avevo promesso fedeltà. Non posso amare un’altra donna, Miriam, e allora devi essere tu a darmi quello che mi spetta” . Mentre aumenta il tono del monologo la compostezza iniziale lascia il posto ad una eccitazione perversa. Inizia a spogliarsi con fare nervoso, prima giacca e cravatta, la camicia, le scarpe, i pantaloni, infine la canottiera, i boxer e i calzini. Resta nudo a guardarmi, col cazzo semirigido in mano, iniziando a masturbarsi lentamente mentre ripete il nome della moglie. Pian piano il membro si irrigidisce fino a raggiungere dimensioni e rigidità notevoli, mentre il movimento della mano si fa via via più veloce. Con l’aumentare dell’eccitazione cresce il turpiloquio, e la dolce mogliettina diventa una troia di casino rottainculo e lesbica ciucciacazzi, mentre il volto diventa talmente paonazzo da farmi temere un infarto. All’improvviso mi si avvicina con gli occhi quasi fuori dalle orbite e mi schizza addosso tutto il suo sperma urlando “Tieni, Miriam, figlia di puttana, prendilo adesso quello che non hai mai voluto prendere…tieni…tieni….”. Resta lì qualche minuto, col cazzo che mi gocciola addosso le ultime stille, poi ormai svuotato fisicamente e psicologicamente si siede per terra accanto al letto e per un po’ si sente soltanto il suo respiro ansimante. Poi si rialza, prende un fazzoletto e mi ripulisce del suo sperma : “ Scusa Miriam “. Si riveste lentamente ed esce senza una parola. La farsa è finita. In giardino nessuno sa che si è appena svolto l’ennesimo funerale della ex padrona di casa.
Faccio una doccia nel bagno attiguo dove trovo un cofanetto con un bracciale e due orecchini di corallo assieme ad una busta che neanche apro. So già che all’interno ci sono, come sempre, due biglietti da duecento euro, due da cento e due da cinquanta. Nuovi di zecca e tenuti assieme da un fermaglio d’oro.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
102032
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97605
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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