Il diario di alice ( 7 ) per le amiche bsx
E va bene....accontento finalmente le richieste di tante che mi scrivono chiedendomi se ho mai avuto clienti donne. Ne ho avuto solo una, e non ho ricordi particolari se non del suo volersi per forza misurare con me. Qualunque cosa io le facessi...”Ah.....ma io lo faccio meglio....ti faccio vedere..” “No cara...così non mi va....preferisco così...”
E vabbè......allora fai tu, che vuoi da me?
Ho invece dei bellissimi ricordi, che niente hanno a che fare col mio lavoro, di una esperienza avuta con una mia cara amica, ora trasferita all’estero alla ricerca del suo Io smarrito. Un paio di anni fa ci frequentavamo spesso. Abitando vicine al mattino ci si incontrava spesso e poi si andava a casa di una o dell’altra per un caffè e due pettegolezzi. Nessuna delle due si era mai sbilanciata circa possibili coinvolgimenti sessuali, anche se avevo notato diverse volte un suo strano modo di fare quando eravamo assieme: si toccava spesso, leggermente e io credevo involontariamente, i capezzoli. Non palpate, ma tocchi leggeri e sfuggenti, quasi a voler sistemare una piegolina della maglietta o della camicetta. Poi iniziai a notare che tutte le volte che passavo da casa sua mi lasciava per qualche secondo da sola e ritornava poco dopo apparentemente vestita allo stesso modo. Ma qualcosa mi lasciava perplessa.......un particolare che non riuscivo a mettere a fuoco. Finchè non capii : si toglieva il reggiseno! Lo notai una volta che ritornò con la camicetta abbondantemente sbottonata. Eppure poco prima lo aveva, perché ne avevo notato la presenza nella trasparenza della camicia. Pensai le stesse stretto e lo avesse tolto per stare più comoda. Dopotutto era a casa sua ed eravamo abbastanza amiche... Ma la cosa si ripetè anche altre volte, ed allora iniziai a stare più attenta ai suoi comportamenti. E notai, cosa che prima non mi aveva colpito, il suo continuo inchinarsi, con le scuse più diverse, a mettere in evidenza ora il seno ora le coscie. Così come l’abitudine a fare una specie di stretching mettendo in evidenza seno e glutei. E il passarmi spesso vicino sfiorandomi quasi casualmente. Oppure il suo chiedermi quasi giornaliero una impressione sul suo nuovo profumo, facendomene sentire la fragranza sul collo. Un giorno, quando fui abbastanza sicura che tutte quelle manovre erano destinate a suscitare il mio interesse ( e pensandoci, quando mi trovavo da sola a casa, mi scoprivo a fare strani pensieri...) , le dissi improvvisamente : “Laura, io ti piaccio?”
Diventò rossa come il fuoco, e all’improvviso non seppe più cosa rispondere. Dopo qualche balbettìo senza senso si schiarì la gola e mi chiese :”Cosa vuoi dire? Piacermi......come?”
“Si...ti piaccio come donna, intendo....Cioè, faresti l’amore con me?”
Quella frase fece crollare l’argine e un fiume in piena si riversò su di me sotto forma di parole, suoni, movimenti, frasi, lamenti e quant’altro poteva emettere un essere umano colto in fallo ma desideroso di spiegare, parlare, giustificare, esprimere i suoi motivi.
Dopo una tempesta di parole che mi fece sorridere per il suo desiderio di voler chiarire che lei “ no...non è che.....ma a volte..si.....la verità è che.....insomma......TU MI PIACI DA MORIRE!”, l’attirai a me e la baciai porgendole la mia lingua da succhiare.
Si lasciò andare fra le mie braccia, rispondendo con passione al bacio e muovendo ansiosamente le mani fra le mie tette, il sedere, le coscie, per poi accarezzarmi la nuca trattenendomi in un bacio che sembrava non finire mai. Iniziavo a sentire un formicolio insistente fra le gambe, e la netta sensazione di umidità nelle mutandine non lasciava dubbi circa il piacere che stavo iniziando a provare. Mi trascinò sul divano e si fiondò con la testa fra le mie gambe, mordicchiando la seta bagnata e la tenera carne della mia figa ormai in fiamme. Scostai leggermente le mutandine per permetterle di succhiarmi il clito e iniziai a non capire più nulla. La sua lingua sembrava avere delle proprietà afrodisiache perché mi provocava delle vampate di calore che partendo dall’interno delle cosce salivano fino al viso passando per i capezzoli piccoli ma duri che iniziavo a tormentarmi con le dita cercando di portarmi le tette alla bocca per poterli succhiare. Purtroppo la mia terza mi permetteva di raggiungerli soltanto con la punta della lingua senza poterli mordicchiare come avrei voluto. Tirai su il volto di Laura e sdraiandomi la feci stendere su di me, seno contro seno, inguine contro inguine. Le infilai una gamba fra le sue e col ginocchio iniziai un lento ditalino che la mandò in estasi. Mi baciava, mi leccava, mi mordeva, le sue mani a strizzarmi le tette, le sue tette finalmente libere nella mia bocca. Si alzò improvvisamente e si girò mettendomi la figa sulle labbra mentre scendeva a succhiare ancora la mia. Non capivo più niente, spostando la lingua dal clitoride al suo spacco fradicio di umori al delicato orifizio del culetto mentre lei mi leccava l’interno delle cosce e raccoglieva con la lingua avida i miei umori. Iniziai ad infilarle dentro un dito, poi due, poi tre, scopandola con quel surrogato di cazzo e provocando le sue spinte sempre più forti verso la mia mano. Decisi di usare anche l’altra, e dopo avermi succhiato e insalivato bene un dito con un pompino lascivo glielo infilai nel culetto che offrì ben poca resistenza. Mugolò a lungo, rantolando con la bocca immersa nella pozza dolciastra dei miei umori e facendomi perdere completamente il senso del tempo e dello spazio. Pochi istanti ancora e un lampo di colori e suoni indistinti mi attraversò il cervello e la spina dorsale facendomi pulsare la fica come un mantice. Spinsi ancora di più le dita dentro le oscene aperture della mia femmina da letto e feci appena in tempo a sentirla ululare di piacere prima di cadere in una specie di trance ipnotica. Passò forse un quarto d’ora prima che ci rendessimo conto di aver avuto uno degli orgasmi più devastanti e indimenticabili della nostra vita. Poi restammo abbracciate ancora a lungo, sorseggiando una birra gelida e guardando il soffitto. Senza vederlo.
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15 anni fa
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 4 giorni fa -
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 4 giorni fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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