Successo
Tema scuro
Scegliere la lingua
💘 Caldo? Dipende da te! 💘
Vi presentiamo la nostra nuova funzione - Hot or Not!
Sfogliate i profili, mettete un “mi piace” e trovate qualcuno che vi interessa.
Varie

Il nostro primo scambio


Era stata indecisa fino al momento della telefonata, “Sì, certo, siamo disposti a tutto, non vi facciamo venire da Verona solo per fare due chiacchiere” disse invece con grande naturalezza al cellulare, all’altra “lei” di una coppia esperta. Per noi era il nostro primo scambio. Doveva finire un lavoro piuttosto lungo e impegnativo tanto che quando sentimmo suonare alla porta sedeva ancora davanti al computer. “Mi butto sotto la doccia, va tu ad aprire”, mi disse con una calma che io non avevo. Lei sorrise appena e mi parve subito bella e desiderabile anche se lasciai scivolare lo sguardo su di lui (avrò tempo per lei, mi dissi) che sembrava alquanto a disagio dal trovare solo me. Anche se si sentiva la doccia correre avvertivo in lui un certo imbarazzo che non potei sul momento mitigare con nessuna offerta di aperitivo. Il suo viso si rischiarò però subito non appena Vanna comparve sulla porta del soggiorno con i capelli ancora fradici a sorriderci: non si era allacciata con cura l’accappatoio e un ampio squarcio si apriva sulle belle forme del suo corpo. “Intanto mi metto addosso qualcosa, poi vediamo” disse maliziosa dopo avere baciato gli ospiti e brindato con loro. La gioia che sentiva attenderlo  aveva rilassato lui, Luigi, e io potetti concentrarmi su Giada: indossava una corta gonna svolazzante che di tanto in tanto lasciava intravedere un reggicalze bianco e una camicetta che, una volta tolta la giacca, suggeriva come le sue tette fosse belle sode, appuntite e impertinenti. Quando Vanna si presentò col suo vestito nero che le disegnava alla perfezione le forme del suo culo e con la scollatura profonda che faceva del suo decolleté l’obiettivo irresistibile di ogni sguardo, Luigi diventò improvvisamente loquace. Si mise a parlare delle loro esperienze scambiste, dell’ultima gangbang di Giada con cinque uomini, delle loro avventure nei parcheggi. Vanna mostrò subito grande interesse e lasciava libero sfogo alla sua curiosità  non smettendo di fare a Giada domande del tipo: “Non è geloso tuo marito a vederti scopare con altri?

Erano proprio 5 i maschi che stavano addosso? Ti hanno penetrato in tutte le tue cavità  i loro … cazzi? E al parcheggio hai succhiato la verga proprio di tutti quelli che si presentavano? Lo hai ingoiato a tutti lo sperma? Che differenza c’è quando ti lecca una donna?” Giada rispondeva con grande naturalezza e descriveva ogni cosa con lo stesso piacere come se la stesse facendo proprio in quel momento. Io l’avevo di fronte senza poterle staccare lo sguardo di dosso e immaginare come quella sua bella bocca carnosa sapesse succhiare, leccare e accogliere completamente dentro di sé tanti cazzi. Il pensiero che tra breve le avrei infilato anche il mio tra quelle labbra tumide mi aveva già prodotto una portentosa erezione. Sedendo di fianco a Vanna allungai con indifferenza la mia mano nello spacco che si apriva sulla pelle vellutata delle sue gambe. La misi lì dove sarebbe bastato un nonnulla per raggiungere l’apertura già bagnata della sua figa. Luigi che mi vide bene immagino godesse già del piacere della certezza che ancora un po’ poi quelle belle gambe si sarebbero aperte alle sue mani, alla sua bocca e al suo cazzo voglioso di sentire nel profondo la carne di una donna tanto desiderabile. E quella bocca che ben conoscevo, il paradiso caldo, morbido e turgido della sua figa avrebbero accolto e fatto godere da lì a poco senza alcuna remora il membro di un uomo appena conosciuto. E questo sarebbe accaduto lì davanti a me mentre io potevo liberare la furia eccitata delle mie mani, della mia bocca e del mio sesso sul corpo accogliente e disposto a tutto di Vanna.

Furono loro a proporci di ballare. Al ritmo lento di una musica da piano bar Vanna si strinse a lui e io a Giada. Appena le mie mani la sfiorarono non potettero trattenersi da esplorare il suo corpo nella schiena, sulla natiche e raggiunsero subito l’apertura della sua figa mentre la sua lingua succhiava forte la mia e la sua mano aveva già liberato la mia verga dai pantaloni per massaggiarla con dolcezza e ardore. Anche Luigi e mia moglie non avevano perso tempo. Vedevo bene come le loro lingue si trovassero, come le sue belle tonde tette fossero già del tutto denudate e come la  mano di Vanna, al pari di quella di Giada, si stesse già deliziando dentro ai suoi pantaloni. Mentre io infilavo il mio dito nella figa di Giada vidi bene come la mano di Luigi si infilava tra lo spacco per bagnarsi nella figa di mia moglie. Quasi contemporaneamente odorammo e assaggiammo sulle nostre dita l’umore inebriante delle rispettive mogli. Ballammo a lungo stringendoci, assaporandoci, sentendoci completamente liberi di dare il piacere di nuove mani, di godere del piacere dei nostri partner procurato da nuove mani …

 

(Fine prima parte)

Le storie più votate della categoria varie

Commenti

Inviare