Freddo caldo freddo mal di testa nausea buio che ore sono che cazzo è successo... già già già umiliato e deriso
lasciato da quella troia che mi scopavo, lasciato perchè in fin dei conti è ancora innamorata del suo cornutissimo
fidanzato pieno di soldi... "sai, non l´ho mai lasciato e gli voglio ancora bene e pure lui me ne vuole... lo sai... e poi cosa ti sei illuso che mi mettessi con te? Con un ragazzetto più giovane di me addirittura col cazzo più piccolo di quello del mio ragazzo? Sì sei bravino a letto ma di te mi interessava questo e basta... non insistere che mi fai solo incazzare, parti và, trovati una ragazza giusta per te, che io sono completamente fuori dalla tua portata ragazzino". E io un´altra macchina da sesso come la Gianna dove la trovo adesso? Cazzo quanto dovrà passare prima che possa smettere di ammazzarmi di seghe? Vabbè... meglio dormire e farmi passare questo mal di testa, che inizio del cazzo per una domenica.
Freddo caldo freddo mal di testa nausea buio che ore sono... veglia e sonno veglia e sonno... "ha ha ha...drea... hi hi hi... ma... hi hi hi... noi... ha ha ha... rsetta... clang... k end... stump... voro sempre... clack... mar... screek!!! om... rante... gnik... caffè..." Le parole mi arrivano a tratti inudibili dalla cucina dabbasso, ormai sono sveglio completamente e decido di andare a vedere di chi è la voce di donna che sta parlando con mia madre. Indosso qualcosa e scendo in salotto, e vedo mia madre con un´amica nuova... mia madre intenta in qualche lavoro di casa e la sua amica seduta sul divano che parlano e se la ridono, a voce bella alta e incuranti del fatto che al piano di sopra ci fosse un cretino che stava cercando di smaltire una sbronza colossale causata dall´aver subìto un addio imprevisto da una troia senza cuore di cui lui si stava innamorando come uno stronzo. "Ti presento Viviana... viene in palestra con me. E questa specie di zombie è mio figlio. Ma non ti preoccupare, verso sera torna ad assomigliare ad un essere umano." Grazie tante. Bella fica però questa cazzo di Viviana, avrà sui trentacinque-trentasette anni, capelli non troppo lunghi, scuri, dall´aspetto abbastanza curato anche veste come una deficiente con quella odiosa tuta da ginnastica e le scarpe sportive, (a me come donna piace di più quella tipo hostess o al massimo insegnante, quella sportiva la detesto), insomma vestita che sembra una casalinga sciatta e sfatta ma le tettone si vedono bene eccome, oltretutto ha una certa faccia da consumata mangiacazzi che le dona un sano aspetto di donna tutta da scopare. Hmm... devo saperne di più su quest qui, se non altro per rifarmi gli occhi ogni tanto, inoltre, fico, grazie a questa stronza in casa mia mi è pure passato il mal di testa di colpo, e non ho neppure avuto bisogno di quelle cazzo di bustine che mi bruciano lo stomaco come lo stesso alcool che mi bevo in quantità industriali. "Sai, Viviana ci ha invitati qualche giorno nella sua casa a Roma, ma io e tuo padre non possiamo perchè dobbiamo ancora lavorare, è autunno e le ferie le abbiamo finite, ma siamo rimasti d´accordo che tu andrai là prima di noi e noi vi raggiungeremo nel week end. Lei e suo marito ti terranno compagnìa, vedrai, sono così simpatici." Hm grazie tante, sarà pure fica ma tre giorni a parlare di cazzate di cui non me ne frega un accidente con questa qui e suo marito non corrispondono alla mia idea di settimana divertente... "Mi hai sentito? Ti faranno visitare Roma e ti terranno compagnìa, ti divertirai un sacco". Ma vai a farti fottere stronza. Grazie tante, week end di follie con gli amici a puttane, da dire di no a mia madre non c´è neppure da provarci quando prende certe decisioni: le vacanze con la famiglia sono sacre, stiamo insieme così poco che almeno in vacanza si và tutti insieme, punto e basta. VAFFANCULO CAZZO VAFFANCULO PORCOD...PORCOD...PORCOD...PORCOD...PORCOD...!!! "Mi raccomando ti aspetto mercoledì sera, viene a prenderti mio marito in stazione, d´accordo? Vedrai come starai bene!!!" Mi stringe la mano, mi sfiora appena la guancia con un bacio e se ne va per i maledetti cazzi suoi. Sarà pure fica così a occhio, ma io con questa di che cazzo ci parlo? Sì e no che so come si chiama VAFFANCULO CAZZO VAFFANCULO PORCODDIO...!!! Ma i miei programmi? Vabbè... Mercoledì nel primo pomeriggio, ancora caldo agli inizi di ottobre prendo `sto cazzo di eurostar di merda che mi porta nella capitale dei miei coglioni, posto prenotato seconda classe in compagnia di un prete dalla faccia da maiale coi pochi capelli rimasti pieni di pezzi di pelle secca che non vedono una doccia mi dico da almeno due settimane, di una lardosa vecchia sudata che mi parla ininterrottamente di cazzi di cui avrò sentito sì e no due parole, rispondendo a casaccio per non sembrare maleducato, e di uno stronzo in colletto bianco, tirato come un´auto da corsa, dall´accento milanese che non smette per due secondi dico due di parlare a quel maledetto cellulare che squilla ogni trenta secondi. Iniziamo bene la mia "vacanza romana". E eccomi finalmente in stazione Termini, il marito di Viviana, un panzone con la barba alla Cavour e una faccia che qualsiasi donna preferirebbe limonare col suo buco del culo mi riconosce non so come, mi viene incontro e inizia subito a parlare di troiate, di calcio e di motori, di quello che ha in programma per me, del suo lavoro di medico che gli permette qualche piccolo lusso ( e chiamalo lusso una seconda casa in centro a Roma idiota), mi parla di come sua moglie e mia madre si sono conosciute... ma vuoi tacere due secondi pezzo d´imbecille? Perchè Dio non ti uccide subito e la facciamo finita? Come fà quella fica di tua moglie che sarà pure stupida ma è così fica a prendere il cazzo da te? Sempre che lo prenda... e guida con clam almeno, mi stai facendo venire da vomitare da coem guidi testa di cazzo. Aiuto, voglio morire. Questa vacanza mi stà uccidendo, e ancora non è iniziata. Arriviamo a casa e io sono stravolto dalla noia e dalla nausea, e ci viene ad aprire lei, la stronza fica idiota amica di mia madre che ha avuto questa splendida idea. Un odore di roba da mangiare mi assale come un treno in corsa e mi prende dritto nella faccia di merda che mostro, mi prende dritto come un pugno. Il profumo è buono, ma la nausea che ho grazie alla guida del marito mi impedisce di pregustare i profumi delle prelibatezze che la troia frustrata e repressa ha preparato, sfogando la sua troiaggine nell'unico modo a lei possibile: sui fornelli. Inquadrata la tipa. Ma... è la stessa Viviana che ho conosciuto a casa mia? Leggermente truccata, i capelli raccolti in un´elegante acconciatura che le mette in risalto i bei lineamenti e gli occhi scuri espressivi, vestita finalmente come si deve, con una bella camicetta sbottonata al punto giusto, adesso le tettone sio vedono meglio e cazzo che tettone, come vorrei affondarci la faccia... già è la seconda volta che mi fai passare il malessere troiona mia, mamma come vorrei chiavarti tutta e far vedere a questa specie di uomo come si fa a far godere una donna. La gonna le disegna un culo un pò abbondante ma dalla forma perfetta, tutto da stringere tra le mani prima di sfondarlo a colpi furiosi di cazzo, porta calze color carne e ciabatte da casa nere, semplici, aperte in punta, con una piccola zeppa di sughero che dà al tutto quel che di donna in carriera occasionalmente a casa, che mi concedono la grazia di poter ammirare un bel paio di piedi fatti molto bene, coperti appena dalla punta rinforzata della calza in nylon, due piedi che mi sorprenderò parecchie volte ad ammirare con insistenza durante la serata. "Ciaaaooo!!! Fatto buon viaggio? Tutto a posto? Entra, accomodati, come fossi a casa tua... come stai? Avrai fame..." Mi bacia di nuovo la guancia e prima di sparire in cucina mi fa sedere in salotto con suo marito mentre ci serve due aperitivi e lui mi parla di troiate abnormi quali politica, lavoro, capitali, calcio, motori che ascolto con l aparte di cervello direttamente collegata a questo cazzo... vai a farti fottere coglione, io voglio scoparmi tua moglie. Durante la cena (ottima tra l´altro) si parla del più e del meno, io nascondo la noia cercando di partecipare come posso ad una discussione iniziata da suo marito sui suoi argomenti preferiti, e noto con disappunto che anche la signora preferirebbe parlare d´altro, poi i due cercano di coinvolgermi parlando di cose più adatte a noi giovani, musica, viaggi... meglio così. Mi sorprendo con l´uccello in tiro ogni volta che da sotto la tavola sento Viviana scalciare con indifferenza le ciabatte, quel fruscìo del nylon delle sue calze, immagino il suo piede nudo che entra ed esce dal sughero della suola, e lo associo ad un caz... sento quel flop del sughero della suola che cade e tocca terra, quel fruscìo del piede che alla cieca mentre cerca il suo caldo e confortevole riparo strofina contro l´altro piede. Questa ha una voglia di cazzo da fare schifo. Cretino, scopala, fallo tu, altrimenti stai sicuro che uno stronzo che questa troia te la soddisfa lo trovi di sicuro, e allora per il tuo mal di testa saranno giorni da leone. Dopo la cena si esce, la guardo mentre sulla porta si mette le scarpe, uno splendido paio di scarpe nere col tacco di metallo altissimo, un gesto che al momento trovo altamente erotizzante, anche se non so perchè, e mi portano in un pub dove per fortuna gli argomenti di conversazione restano virati su viaggi, musica e cinema. Insomma, si stanno rivelando due guide piacevoli, lei per lo meno, più giovanile del marito che avrà dico almeno quindci anni di più. Insomma, un pochino la vacanza procede meglio. La serata non è malaccio. "Fai tu compagnìa a Viviana mentre io vado a prendere l´auto? " E ci penso io sì, e mentre parliamo lei si fuma una sigaretta seduta su un muretto fuori dal pub, e sempre con la solita nonchalance di chi fa un gesto ripetuto ormai milioni di volte incrocia le gambe, i piedi a contatto col terreno, poi si sfila una scarpa quel tanto da lasciare appena appena vedere il tallone, basta cazzo ho capito che hai voglia di sperma, io non ho mai guardato i piedi di una donna ma tu mi stai costringendo di brutto a guardarteli... "e mia madre non voleva che... ma io mi sono dipl... poi ho dec... non si..." non ascolto neppure una parola mentre sono perso ad ammirare questa dea della sensualità... accavalla le gambe, una scarpa pende e dondola dalle sue dita, copre appena appena la punta della calza, flop tac, la scarpa cade per terra, ecco ci siamo: riesco a vedere il piede completamente... frùsh... il suo piede che si strofina sulla gamba... basta uccidetemi... questa è una tortura... ecco il arrivare il futuro cornuto. Lei si aggrappa a me per non perdere l´equilibrio intanto che si china mentre con la mano si infila la scarpa e ci avviamo verso l´auto. Poche gocce di estasi in un mare di noia. Appunto, poi come un´onda anomala in questo mare ecco il coglione della serata arrivare in tutta la sua pallosità. Il viaggio in macchina è una tortura, ho il cazzo che mi scoppia nei boxer come non mai, lui parla parla parla di lavoro, di case, di terreni... ma muori imbecille CI HAI ROTTO I COGLIONI. Siamo a casa, lei mi mostra la mia stanza, una bella stanza spaziosa con tanto di pc con connessione internet: "usa pure il pc, ua pure internet se ne hai bisogno, il bagno ormai sai dov´è, mi raccomando: fai come se fossi a casa tua, a noi fà piacere." Grazie buonanotte ora anche tu togliti dal cazzo che un giretto in internet a vedere un pò di fica è proprio quello che ci vuole per concludere la giornata con un segone enorme, dedicato tutto a te, regina del sesso. E a quel coglione di marito che ti ritrovi. Mi dà un altro bacio leggero leggero per augurarmi la buonanotte, e mentre si avvicina sento le sue tettone che mi si strofinano addosso appena appena. Per fortuna non ho il cazzo sporgente come le sue tette altrimenti pure lei avrebbe sentito qualcosa strusciare sulla sua gonna. Che donna, che donna!!! E io qui come un coglione mentre suo marito non se la gode neppure. Bella coppia di coglioni che siamo. Nel monitor intanto la biondina dalle tette rifatte si prende la sua bella razione di doppie penetrazioni e di cazzi in bocca, condite da sperma a fiumi, una bella fighetta giovane non c'è che dire, poche volte ho visto culi così rotti, mentre la sua collega dal seno piccolo piccolo e dagli occhi azzurri la aiuta leccandola in ogni buco; e la mia mano scorre liscia sul cazzo ormai in tiro fino a farmi male. Sono troppo eccitato: pochi colpetti e zac... mi trovo la pancia completamente inondata di sborra, tutta la sborra che avrei voluto riversare sulle tettone della mia bellissima ospite. Alla faccia del coglione di marito che si ritrova. Meglio dormire và, è tardi ormai e il sonno è prepotente, la giornata è stata pesante e prevedo che domani non sarà da meno. Saranno passate, dico, un paio d'ore, quandole voci che provengono dal bagno mi svegliano, e non posso fare a meno di sentire: "Ah porcona,come mi piace vederti fare pipì... adesso non pulirti che ci penso io... ah... hmf... ah... che bello come mi ecciti." Viviana geme appena appena, non le dispiace di sicuro il trattamento che l'idiota le sta riservando, ma capisco dal suo tono che vorrebbe di più. Non è il gemito di una donna distrutta da un orgasmo feroce, insomma, è... non è niente cazzo. Non è niente in confronto a quello che farebbe se provasse a scopare con il sottoscritto, signori, il qui presente cazzo di roccia. Non posso fare altro che ascoltare, e il cazzo per l'appunto si rizza di nuovo, e allora decido di azzardare: apro la porta appena appena da poter sbirciare di nascosto, favorito dalla penombra del corridodio: non si vede niente, la porta del bagno è appena socchiusa lasciando passare solo qualche ombra nel corridoio buio. Poi i due si spostano in camera da letto e riesco a vedere lui in pigiama da sfigato senzapalle e lei con una camicia da notte favolosa, nera, lucida, scollatissima e attillatissima: le sue curve sono quanto di meglio madre natura abbia deciso di regalarci, e il coglione del marito pensa solo a leccarle la fica sporca? Idiota, lasciamela un'oretta appena tua moglie, e vedrai che corna ti spuntano. Sento lei dire, anche un pò scocciata: "Fai piano, abbiamo un ospite, non vorrai che ci senta?" "Chissenefrega, io ti voglio..." E si spostano in camera da letto dove lui inizia, da quel che sento, a scoparla. Due lunghi interminabili minuti di scopata selvaggia, e poi... "Ahh... vengo..." Cazzo ma sei già venuto? Ma si fà così? Non credo che la mia nuova amica sia rimasta del tutto soddisfatta, da quel che sentivo aveva appena iniziato a divertirsi. Me la rido dentro di me con il cazzo che scoppia ancora, e decido di scaricarmi ancora con una sega ristoratrice... un lago di sborra mi cola sulla pancia e sento arrivare il sonno dopo questa giornata pesante. Sonno senza sogni, pesante, duro come un macigno.
Sveglia, sono le nove!!! Cazzo ma chi è che vuole morire decidendo di svegliarmi? Ah è Viviana, meglio che mi alzi così posso godermi per una giornata intera la vista di quel corpo da sesso.
Mi alzo, mi lavo e mi vesto, mi dirigo in cucina e la visione si materializza: lui in giacca e cravatta tutto impagliato come il coglione spaventapasseri che è, lei seduta a tavola che sorseggia una caz... tazza di tè, ancora in camicia da notte, bellissima, appena sveglia ma già stupenda, non si notano in lei le tracce del sonno. E mi sorprendo ancora a guardarle i piedi, con quelle stesse ciabatte che aveva ieri, un piede appena appoggiato sulla suola, arcuato, l'altro appoggiato sopra, mamma come mi tira di già, non è giusto che una donna con una sensualità del genere sia ta libera di girare per strada. Sai, mio marito ha avuto un impegno di lavoro improvviso e deve tornare subito a casa, ma io e te stiamo qui ad aspettare che domani arrivino i tuoi, intanto ti farò io da guida. Altrimenti, se vuoi muoverti da solo in città non ci sono problemi, io mi trovo qualcosa da fare." Che cazzo dici brutta stronza? Che cazzo hai detto? Io da solo qui con te...? Har har har... non ci posso credere, e vuoi lasciarmi da solo? Non mi lascerei sfugire questa occasione per nulla al mondo... col cazzo che sto da solo. Il tricheco in completo saluta me con una stretta di mano e poi la moglie che lo accompagna alla porta con una palpata sul quel super culone che si ritrova, e non si rende conto che se si ritroverà con un coltello piantato dritto nella schiena sarà lo stesso che mi ha messo in mano lui, har har har, non ci posso credere. Insomma facciamo colazione e si esce... mi tiro da fico che più non si può ma senza esagerare per non sembrare fuori luogo, e lei mi sorprende ancora: la giornata è tiepida, non fa freddo, mi sorprende piacevolmente con un bel completo elegante: un paio di pataloni attillati, una camicia bianca molto leggera, al limite della trasparenza che lascia vedere il pizzo del reggiseno che fatica a sorreggere quelle due armi che sono le sue tettone, al limite della capienza, e una giacca, tutto nero: semplice semplice, ma su di lei l'effetto è mortale. Completano il tutto un bellissimo paio di scarpe bianche di pelle, aperte in punta dal tacco appena accennato: apprezzo molto il fatto di poterle scorgere liberamente la punta delle dita fasciate dalle calze color carne. Me la scopo di brutto questa troia, lo so, è solo qustione di tempo. Siamo in auto e parliamo, ci conosciamo un pò, la guardo: i capelli raccolti, il viso truccato leggermente con un bellissimo rossetto marrone, la trovo sorprendentemente sexy a vederla guidare come un pilota di formula uno per le vie della città.
Scendiamo dopo aver parchggiato e facciamo un bel giro per la città, e il cazzo mi scoppia nei boxer quando lei mi prende il braccio e camminiamo così, io tutto gonfio come un galletto del cazzo con lei sorridente sottobraccio, mentre guardiamo le vetrine vicino a piazza di Spagna. Ogni tanto quando ci fermiamo di fronte a qualche negozio la sgamo a sfilarsi una scarpa: il tallone esce appena appena, ma non posso vederlo, è coperto dai pantaloni, sento solo il fruscìo della calza sulla pelle della scarpa; evidentemente le fanno male i piedi, ma cazzo se vuoi un massaggio te lo faccio io!!! Ci fermiamo in un bar e mentre ordiniamo da bere la figona accavalla le gambe e sento il magico rumore che ormai mi fa gonfiare il cazzo istantaneamente come un airbag, tac... la scarpa è per terra e il piede completamente fuori, intanto che mi perdo ad ammirare la punta rinforzata delle sue calze suona il cellulare: il marito rompicazzo rompe il cazzo anche quando non c'è. Dalla sua espressione che sembra dire: "Dai coglione metti giù e lasciami in pace" capisco che non ha molta voglia di parlare con lo stupidotto, e io non resisto più: devo avere quei piedi, così fingendo un dolore alla gamba mi abbasso e inizio a massaggiarmi il ginocchio mentre lei stà ancora al telefono, e magìa... riesco a sfiorare, anche se appena appena, quel piede bellissimo che sento lievemente caldo e sudato per la camminata. Che sensazione... intanto vedo lei che non fa caso a me, evidentemente o sono un bravo attore a fingere che le toccatine sono casuali o non le dà fastidio, solo ogni tanto incrocia il mio sguardo con espressione scocciata e divertita che la dice lunga su quanto desideri stare al telefono in questo momento. E come è duro il mio cazzo adesso, sta scoppiando al punto che devo abbandonarla con il cuore in lacrime per andare in bagno a sistemarlo un pò, perhcè stretto nei boxer e nei jeans fa davvero male. Non fastidio, proprio male cazzo. Rientriamo a casa e vediamo di fare qualcosa per il pranzo, lei si sdraia sul divano e scalcia via le scarpe, wow, tirando le gambe verso di lei: "ho i piedi a pezzi... guarda come sono arrossati..." e dicendo così mi punta una gamba addosso, cazzo se vorrei precipitarmi su quelle gambe e farle un massaggio, ma sono troppo imbarazzato ed eccitato, non ce la faccio, non siamo ancora al punto giusto. Si alza, a piedi nudi si dirige verso il ripostiglio e indossa le ciabatte, quelle di ieri, le scarpe ancora sul tappeto. Di istinto gliele porto per rimetterle a posto, approfittando della troppa grazie di toccare quelle stesarpe che lei ha indossato tutta la mattinata, "Grazie che gentile, ci pensavo io!!!" Ma figurati, è stato un autentico piacere troiona mia... har har har!!! La seguo con lo sguardo mentre procede verso la sua stanza per mettersi più comoda, che culone da sogno che ha... e finalmente ritorna vestita con una t-shirt attillatissima e scollata ancora di più, nera, e una minigonna di jeans che a lei sta di incanto, risaltando ancora di più le sue forme generose: cara la mia troia, lei lo sa di essere un monumento vivente alla sborrata? La guardo mentre prepara un piatto di pasta, la aiuto ad apparecchiare la tavola approfittando per ammirarla mentre è china sui fornelli. Aspettando che la pasta sia pronta parliamo e ci conosciamo sempre di più, ci troviamo simpatici a vicenda. Durante il pranzo la stronza, anche se non lo sa di sicuro, mi provoca ancora di più, sflip... sflop... sfrusc... vuoi stare ferma tettona del cazzo? I suoi piedi entrano ed escono da quelle ciabatte, sento il nylon delle sue calze che struscia quando si strofina le gambe l'una con l'altra, e io stronzo che non posso nesspure guardare, devo accontentarmi dei suoi capezzoli duri e delle sue tettone che il reggiseno fatica a contenere. e che bocca che ha... mentre mangia gli spaghetti immagino che al posto della forchetta ci sia il mio cazzo, troia, quanto ti riempirei di sperma, voglio vederti berlo tutto... mmmhhh... la adoro questa donna, mi sto quasi quasi innamorando.
Insomma, finiamo di mangiare e ci spostiamo in terrazzo a fumare una sigaretta, siamo appoggiati alla ringhiera tutti e due, siamo molto vicini e sento il profumo della sua pelle misto a quello della sua eau de toilette e lei non smette per un secondo di torturarmi, io ogni tanto abbasso lo sguardo sui suoi piedi che ora sono un pò meno rossi di prima, e ancora più belli. Mi stuzzica ora anche con battute un pò più personali, ma quante ragazze avrai, sei così bello, tua madredeve essere orgogliosa di avere un figlio così bello... Cazzo no!!! Il telefono suona di nuovo, è mia madre stavolta che la tiene al telefono dieci minuti buoni per sentire come me la cavo, io ne approfitto per sedermi sulla sdraio e per guardarle in santa pace le gambe e il culo, toccandomi di nascosto, da sopra i pantaloni la punta del cazzo durissimo. Quando si libera anche di mia madre la santa troia si avvicina a me e si sistema sulla sedia di fiando alla sdraio, le sue gambe vicinissime, posso quasi vederle le mutande se solo decido di osare un pò di più.
Si sporge verso di me, si avvicina... no cazzo non baciarmi eh, che alrimenti qua non è più finita, insomma si avvicina e mi mette una mao sulla faccia, vicino alla bocca, che bello sentire che mi tocca accidenti, e mi strofina via delle briciole che erano rimaste lì. Ripete l'operazione sul petto, la sensazione del profumo della pelle di una donna matura, che bella, la sua pelle profuma di fica bagnata, questa ha una voglia di cazzo impressionante. Che profumo usi Viviana? "Acqua di Giò, è da uomo ma mi piace tantissimo", e mi schiffa i polso vicino al viso cosicchè io possa sentirla. Inizia a girarmi la testa qui. "Senti, io sono un pò stanca e vado a riposare un pò, tu te la cavi da solo vero?" Tranquilla, ora mi rintano in camera e giù di seghe devastanti che dopo stamattina il bisogno è grande. "Sì tranquilla, io guardo un pò di tv o mi riposo pure io, se mi addormento svegliami pure..." Provo a spiarla mentre è in bagno, ma dalla sua serratura non si vede niente, allora me ne vado in camera e via di internet alla ricerca di sesso esibito. La morettona sullo schermo promette bene, ma una volta viste tutte le foto scopro che ha una fica talmente piena di piercing da somigliare di più a una trappola per topi che ad una passera da sfondare, e le tette sono troppo rifatte per piacermi: io le preferisco magari un pò cadenti ma vere, tutte da palpare e da mordere. A me piacciono così le donne, formose ma vere. Naturali. Come Viviana. Ma lo stallone che la ripassa non si fà di questi problemi vedo, e la trapana in tutti i buchi possibili immaginabili, lei succhia il cazzone grosso e duro fino a riempirsi le tette di sperma che fa i fili che cadono dalla sua bocca. Il mio cazzo pure è duro, e non necessita di molto lavoro per schizzare un getto di sperma che mi arriva quasi in faccia. Sento intanto Viviana che si mette a letto in camera sua, si spoglia, sento che si sdraia... che fica, devo scoparla assolutamente, fosse l'ulima cosa che faccio.
E giro un pò in internet, mi guardo i cazzi miei sulla e mail, poi è meglio che vada in bagno, non ce la faccio più, a me sborrare mi fa questo effetto. Vado in bagno, faccio quello che devo fare e tornando in camera butto un occio nella stanza di Viviana, e qui la scopro veramente troia: nella penombra della casa dorme con la porta aperta, non si fà così: hai un ospite cazzo: è lì, che dorme, di fianco, vestita solo con una sottoveste bianco ghiaccio, mi dà le spalle, una gamba piegata sull'altra, in questa posizione le vedo per bene il culo coperto da un paio di mutandine bianche mezze trasparenti intrigate a mò di perizoma tra le natiche, che bellezza questo culone, chissà se suo marito se ne approfitta!!! E poi... osservo meglio, entro nella stanza, sì dorme... giro intorno al letto, la guardo bene: una tetta quasi le esce dalla sottoveste scollatissima e sexy, vedo un capezzolo bellissimo, la troia, guardala qui. E non porta neppure i collant come ho creduto, ma le autoreggenti: almeno per dormire poteva toglierle dico, ma no: lei provoca anche quando dorme. Troia, vedi se non ti scopo, vedi. Due piedi bellissimi mi mostrano le piante, la voglia di baciarli e di adorarli, di annusarli per sentire il loro profumo mi prende di soprassalto, cazzo mi succede? Mai fatta una cosa del genere.
Mi inginocchio per terra e piano piano piano mi avvicino a lei e inizio a guardare quei piedi da vicino, sempre più da vicino, talmente vicino che ne sento l'odore, mi basterebbe aprire la bocca per poterli leccare con un colpo di lingua, un odore non troppo forte ma buono, un misto di cuoio delle scarpe, pelle, nylon delle calze e giurerei lo stesso odore che ho sentio prima, quello della fica bagnata. Inizio a respirare e a godermi questo momento, vorrei avvicinarmi di più ma non posso, rischio di svegliarla, come posso fare per sentire meglio questo favoloso profumo? Idea... le sue ciabatte sono lì per terra, me ne approfitto subito, le prendo, sento l'odore, è lui, mi eccito come non mai, il cazzo è di nuovo durissimo, lecco delicatamente la suola interna delle sue ciabatte, mi godo il gusto e l'odore dei suoi piedi, che so di avere a portata di mano ma di non poter avere. Metto giù le ciabatte con le mani che tremano dall'emozione, mi sembra di avere la febbre... mi avvicino ancora ai suoi piedi e decido di dare un piccolo, leggerissimo bacio a quei talloni favolosi decorati da un pò di pelle secca, prima di tornare in camera miaa svuotare ancora il contenuto delle mie palle in un misero fazzoletto invece che nella sua bocca o nelle sue tettone fantastiche. Allora mi decido, la bacio, finalmente riesco a baciarle i piedi, anche se preferirei avere il suo permesso, un piccolo bacio e via in camera, col cazzo enorme e duro... meglio non insistere per non svegliarla. E vai di porno-internet, e vai di sega.
Bella figona, si prende una terna di cazzi in tutti i buchi, biondina dalle belle tette grosse, scena di sesso in ufficio, lei vestita da segretaria, con l'immancabile negrone col cazzo trapiantato direttamente da un asino. Non chiudo proprio gli occhi e con dolcezza parte la mia mano... sì, che bello... Viviana... come ti voglio troiona mia.
"Ah, guardi quelle cose lì in internet... ti fai pure le seghe... sei un porcellino allora."
Cazzo, Viviana è entrata di nascosto in camera, cazzo... ce l'ho durissimo ma fa presto ad andare giù per l'imbarazzo, mi copro di colpo ma la frittata è fatta, ormai mi ha beccato con le mani... nel sacco? No, nel cazzo.
In vestaglia, calze e ciabatte.
Sguardo serio.
E si siede sul letto.
Accavalla le gambe.
Si carezza i piedi.
"Cosa stavi facendo in camera mia?"
"In camera sua? N-niente... co-cosa stavo facendo? Niente..." Balbetto imbarazzato e confuso... ecco qua il duro come si rincretinisce davanti ad uno sguardo serio e quasi incazzato.
"Allora se non stavi facendo niente come mai sei entrato in camera mia?"
"N-no... io... mi scusi... ma..."
"Credevi che stessi dormendo? Adesso mi dici cosa facevi in camera mia".
Vorrei morire dall'imbarazzo.
"Perchè mi hai annusato i piedi? Perchè hai toccato le mie ciabatte? Perchè mi hai baciato i piedi mentre dormivo?"
E si accarezza ancora i piedi bellissimi, il fruscìo delle sue dita sul nylon mi fa impazzire, poi fa dondolare la ciabatta sulle dita...
"Su siediti vieni qui vicno a me."
Sono troppo rincretinito e imbarazzato per pensare lucidamente, e obbedisco come un robot. Il suo tono cambia, diventa una via di mezzo tra il dolce e il divertito.
"Cos'hanno i miei piedi che li hai annusati? Puzzano? E' questo? Non mi sembra... e poi perchè li hai baciati? Non me lo aveva mai fatto nessuno..."
Stupito come sono, non riesco a connettere nessuna risposta sensata, anche perchè non ce ne sono neppure.
"Dai, fai vedere alla Viviana cosa hai fatto prima, sù."
E si sfila, lasciandola cadere per terra, una ciabatta.
"Adesso rifai tutto quello che hai fatto prima" dice, con un sorrisetto stronzo che mi rende completamente idiota.
Senza dire una parola, mi inginocchio ed inizio ad annusare le sue ciabatte, e di nuovo l'odore dei suoi piedi riempie i miei sensi procurandomi una vistosa erezione nei pantaloni. "Fai vedere alla Viviana come fai".
E lecco ed annuso... e mi gusto il suo odore, ora che sono praticamente autorizzato a farlo. Intanto che annuso, guardo i suoi piedi a dieci ceentimetri dalla mia faccia...
"Ecco basta, ora passa ai piedi da bravo......................continua
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 3 giorni fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101986
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11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97600
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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