La camicia bianca
Quella camicia bianca mi perseguita, da quando ne abbiamo parlato l’altro giorno, la visione di te che la indossi è una fissa nel mio cervello. L’hai buttata lì in quella email, quando scrivevamo dei vestiti che stavamo indossando in quel momento. Tu indossavi la camicia bianca e i pantaloni blu, ti ho immaginato così, e il mio cervello ha fantasticato. Ora leggo il tuo messaggio, dice che ci troviamo al posto dell’altra volta, per un aperitivo. Sono già in eccitazione, mi faccio la doccia, passo una crema profumata su tutto il corpo, indosso il perizoma nero di pizzo, reggiseno anche lui nero di pizzo, sopra un vestito con le spalline, verde di diverse tonalità, arriva fino sopra il ginocchio. Mi metto un paio di orecchini, rimmel, rossetto non troppo scuro, una catenina al collo con la croce e infilo i sandali bianchi con la zeppa, alti, perché so quanto ti piace che la tua donna sia alta, ti piace che tutti per strada si girino a guardarla, magari con una punta di invidia per te, che hai tutto quel ben di dio a portata di mano. Esco di casa che sono già eccitata, sento il liquido tra le mie cosce. Entro in macchina e mi avvio verso il luogo del nostro appuntamento. Dopo qualche km mi fermo in un piccolo spiazzo tra i campi, il perizoma, è fradicio...so quanto ti fa piacere che io non indossi biancheria, mentre lo sfilo passa un camion, il guidatore mi deve aver vista, suona il clacson mentre mi supera e urla dal finestrino qualcosa che non afferro. Mi rimetto in moto per il nostro incontro. Manca poco ormai, il mio desiderio di te diventa sempre più impellente, la visione di quella camicia che indossi continua ad affacciarsi alla mia mente, finalmente sono arrivata! Parcheggio l’auto e scendo, tu ti materializzi al mio fianco, dal nulla, non ti ho sentito arrivare. Indossi proprio la camicia bianca, i pantaloni però sono neri. Mi circondi la vita col braccio e mi dai il buongiorno, sorridendo. Io ricambio il sorriso e cerco le tue labbra per posarci sopra le mie, mi dai un bacio furtivo e mi accompagni verso il bar. Entriamo e la barista ci guarda, ci conosce, siamo già stati lì altre volte e non abbiamo fatto mistero di quanto ci desideriamo. Andiamo fuori, nel giardinetto, e ci accomodiamo sulle poltrone. Io accavallo le gambe in modo che tu possa vedere, o almeno intuire, che sotto non indosso biancheria. Da vero porcello quale sei il particolare non ti sfugge, mi dai un’occhiata interrogativa e io rispondo “Sì, non le porto, hai visto bene”. Ti si illuminano gli occhi, e mi chiedi di aprire un poco le gambe per farti vedere meglio. Sai bene che per me questa è musica, voglio solo che tu ti ecciti, vedere il tuo sguardo che si insinua tra le mie gambe, la soddisfazione che provi nel vedere che ho eseguito un tuo ordine. Arriva la barista a rompere un po’ l’atmosfera che si era creata, ci distrae chiedendoci cosa ci può portare. Ordiniamo 2 aperitivi. Appena se ne va torniamo a guardarci, io ti dico quanto la camicia mi abbia turbato, la visione di te che la indossi e io che, a cavalcioni sopra le tue gambe, te la slaccio, bottone per bottone, mentre ti bacio il viso, il collo. Tu non resisti e allunghi le mani fino ad insinuarne una sotto il mio vestito, apro leggermente le cosce e ti sento infilarti là sotto, dove è un lago, al solo pensiero di te che mi tocchi. Inizio a non capire più nulla, la dita si muovono sulle mie labbra, sul clitoride, nella fessura, sono sempre più fradicia, per fortuna arriva la barista con gli aperitivi, e tu ritrai la mano, non prontamente però, lo fai volutamente perché lei veda. Appoggia i bicchieri sul tavolo insieme ai salatini e se ne va, dopo averci dato uno sguardo di complicità. Le tue dita sono bagnate dal mio nettare, te le accosti alle labbra e succhi, una per una, mi sorridi e finalmente mi dai un bacio, le nostre lingue si toccano, frenetiche, mentre la mia mano scende sui tuoi calzoni, ti sento eccitatissimo, mentre ti tocco hai quasi un sussulto, ho paura di averti fatto male, ma tu mi rassicuri…..è solo eccitazione. Beviamo i nostri aperitivi parlando di quanto sia difficile restare ognuno al proprio posto, al fianco delle persone che abbiamo sposato, ma è stata una nostra scelta, è così che doveva andare. Finiti gli aperitivi decidiamo di andare in direzione di un posticino che ci piace tanto, è poco distante da qui, in mezzo alla natura. Arriviamo in pochi minuti, prendiamo le coperte dal bagagliaio e le stendiamo in una radura, vicino ad un albero che ci garantisce l’ombra. Ci stendiamo fianco a fianco, io non ne posso più, la mia eccitazione è al massimo, ti salgo sopra per slacciarti finalmente quella camicia, bottone per bottone, mentre con la lingua ti passo sulla pelle, voglio sentire in bocca il tuo sapore. Le tue mani si fermano sul mio seno, mi torturano i capezzoli, sai bene che sono molto sensibili, per me è una sofferenza mista a piacere, ma sopporto per te, perché ti piace, perché tu sai ciò di cui ho bisogno, sei l’unico in grado di farmi provare un piacere così intenso, così animale a volte. Mi sfili il vestito e rimango in reggiseno, quasi me lo strappi dicendomi che non vorresti che lo indossassi, sai bene che non posso andare senza, le ho grosse, mi crea imbarazzo, ma tu mi sussurri lo stesso che non vuoi che lo porti. La tua camicia è ormai in terra, insieme al mio vestito, ti ammiro a torso nudo, sei così bello, mi piaci tantissimo, l’attrazione che provo per te non è solo fisica ma soprattutto mentale, a volte sto male per il non poterti vedere come vorrei. Ti sfili la cintura e la giri su se stessa, ho capito cosa vuoi, “cosa ho fatto?” ti chiedo. “sai benissimo che non voglio che porti il reggiseno, devi essere sempre pronta per me, in qualsiasi momento, perché lo hai indossato?”. Io mi sento mortificata, non credevo che ti arrabbiassi così “scusa, non lo farò più” ti rispondo. Mi metto in posizione per la punizione che hai deciso di darmi, contro l’albero. Parte la prima cinghiata, un bruciore pazzesco, inizio a contare 1,2,3… il bruciore le prime volte è forte ma poi scema via via che aumentano, arrivo a contare fino a 20. Il sedere mi fa male, brucia, ma il tuo viso ora è sereno, non c’è più traccia della collera di poco prima. Allarghi le braccia e mi prendi, mi porti sulla coperta, mi ricopri di baci dove il rosso delle cinghiate è più intenso, il tocco delle tue labbra mi dà sollievo, mi cullo per un po’ tra le tue braccia, è come se mi perdessi in te. Dopo un poco ecco il tuo ordine “ora tocca a te, fai quello che sai che mi piace, sei qui per questo”. Mi alzo leggermente e ti sfilo i pantaloni, i boxer sono tesi sopra il tuo membro, sfilo delicatamente anche quelli mostrando il tuo sesso….finalmente mio! Inizio a leccarlo delicatamente, prima solo la cappella, poi lungo l’asta, cerco di infilarlo tutto in bocca, con la lingua faccio movimenti rotatori e succhio, rumorosamente. Tu sembri apprezzare, ogni tanto ti guardo e ti vedo ad occhi chiusi, perso chissà dove. Mentre succhio ti sfioro anche i capezzoli, piano piano, so che ti piace, li sento indurirsi sotto i polpastrelli, ora con una mano tengo il membro e riesco a stimolare anche le palle, le succhio, alterno con il membro, vado su e giù, ti sento eccitato, stai per venire. Ecco ora sento lo sperma che risale lungo l’asta, il tuo piacere esplode in me, lunghi fiotti caldi mi inondano la bocca, mando giù sapendo che a te piace così, è tutto ciò che mi concedi di te. Mi rilasso per un poco, siamo distesi fianco a fianco, mi piace questo contatto con te, è il solo che posso pretendere, il solo che tu sia disposto a darmi. Mi dai un bacio appassionato, prima di rivestirci mi dici che io per te sono UNICA, la sola che tu desideri, e per me questo basta. Ci incamminiamo verso la macchina, tra poco ognuno tornerà alla sua vita di sempre. E’ come svegliarsi da un sogno, ci salutiamo, ma prima di lasciarci ecco il tuo ordine “appena a casa sai cosa devi fare, vero?” “sì, certo, è da giorni che lo aspetto”. Il tuo ultimo bacio mi lascia senza fiato, svuotata. Monto in macchina e ti saluto dal finestrino, tu mi dici “ti voglio bene” “anche io amore mio” ti rispondo. Parto e il tragitto verso casa è tutto un ripercorrere il poco tempo passato insieme, mi dico sempre che la nostra storia non ha sbocchi, che ti vorrei lasciare, ma non trovo la forza. Entro in casa e mi svesto, non c’è nessuno, il mio lui non sospetta nulla, è al lavoro. Mi sdraio sul letto e inizio a toccarmi, sono ancora bagnata da prima, l’eccitamento era scemato un poco ma ora sta tornando prepotentemente, prendo il mio vibra dal cassetto e inzio a passarlo sul clito, è freddo, non sarà mai come uno vero, ma è come se Lui fosse lì con me, quasi mi sembra di vederlo. Aumento il ritmo fino al piacere, nel momento esatto in cui sto per venire sussurro il Suo nome, il piacere esplode in me, a ondate, intenso, lunghissimo. Resto così per qualche minuto, recupero l’equilibrio sulle gambe e prendo il telefono, mando un sms, “è stato stupendo, come sempre, amore mio”.
Le storie più votate della categoria feticcio
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215907
0
17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 1 giorno fa -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108398
0
16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 1 giorno fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
102312
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 2 mesi fa
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97659
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Commenti