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La cara amica

Rientrato presto dal lavoro, solo in casa perche la mia compagna era a fare la spesa, mi preparai un casalingo aperitivo.
Suonano alla porta. Era Giovanna, la nostra ex vicina di casa che , venuta a ritirare la posta, aveva pensato di farci un saluto. I toni scherzosi della conversazione erano diventati sempre più spinti forse grazie al fresco prosecco. Ad una mia battuta mi risponde con uno schiaffo per poi scappare dalla cunina verso il salotto. La fermo per un braccio e sedendomi sul bracciolo del divano la costringo sulle mie gambe a pancia in giù: il suo bel culo fasciato dai jeans attillati si mostrava in tutta la sua magnificenza. Cominciai a schiaffergiarlo , inizialmente in maniera scherzosa , poi con sempre maggiore foga.
Lei per nulla infastidita cominciò ad urlarmi: sai fare di meglio!
Sbottonati con forza i pantaloni mi trovai tra le mani le sue natiche rosse e calde. Ricominciai a percuoterlo. Mentre si divincolava senza mai cercare veramente di liberarsi, uno schiaffo le colpi la passerina facendole emettere un gridolino di piacere. Gliela presi con la mano e sentii le mutandine che si erano inumidite. Nel frattempo lei aveva fatto scivolare un braccio fra le mie gambe e si era attaccata con forza al mio membro visibilmente eccitato nel pantalone grigio. Piacevolmente meravigliato della situazione che si era creata, senza indugio spostai le mutandine e la penetrai con decisione con due dita.
Scoprii così che Giovanna esprimeva ad alta voce il suo piacere, piacere che cresceva con il numero di dita che le infilavo nella sua bagnatissima figa. Era dilatata a dismisura e mi incitava a continuare; a questo punto la misi a cavalcioni sul bracciolo e mi dedicai al suo bochetto. Mi ritrovai con le mie mani che scopavano alternativamente la figa e il buco del culo mentre i suoi umori mi innondavano. Venne con un grido di piacer.
Si girò e mi guardò con la faccia arrossata e un sorriso di soddisfazione si stampò sulle sue labbra.
"Sei un maiale" mi disse con la voce roca.
Senza risponderle mi diressi verso il bagno per lavarmi del suo appiccicaticcio piacere. Mi seguì dandomi del porco bastardo e si sedette su bidet per rinfrescarsi. Mentre si lavava continuava a commentare il mio operato, io mi girai e prendendola per i capelli le alzai il viso. Il mio cazzo era lì, pronto per ricevere il giusto premio. Lo inghiottì con avidità mentre con una mano mi massaggiava con vigore le palle dure come il marmo. Le tappai il naso e il risucchio che ne ottenni fu strabigliante. Stavo per fenire e lei se ne accorse. Con un rapido gesto mise la sua mano tra le mie natiche e con assoluta disinvoltura mi infilo il suo dito indice nel sedere. Venni copiosamente nella sua bocca e lei non si lasciò scappare nemmeno una goccia.
Ci ricomponemmo e mi salutò: ti aspetto a casa mia per il secondo round!

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Commenti

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  • joseph62, 50
    Molta forse troppa fantasia!!!
    Quelllo che vorremmo ci accadesse....................... si legge con faciltà è un bel racconto per cominciare.....

    In amicizia Jo
    Leggi di più arrotolare