Mi chiamano Pluto, e non so dirvi se il soprannome si riferisce al cane di Topolino od a qualche altra cosa, stadi fatto che è un soprannome come un altro e me lo porto dietro… bho… non so… da sempre forse.
Ho ventinove anni e, fin da quando l’ho scoperto, il sesso è sempre stato il mio hobby preferito.
Potrei arrivare ad azzardare di autodefinirmi un sessuomane, ma non vorrei dare un’idea sbagliata. In effetti per me il sesso è estremamente importante, non perdo certo l’occasione di farne, non importa come, dove, quando o con chi lo faccio, l'importante è trarne il massimo appagamento possibile, ma questo non vuol dire che la mia vita inizi e finisca con esso.
Come tutti, ho un lavoro. E proprio il mio lavoro, a volte, mi è di grande utilità in materia, permettendomi di conoscere gente nuova e magari dai gusti diversi e stravaganti. Avere un negozio come il mio lascia spazio a mille approcci: dai cosmetici all’igiene intima, dai preservativi alle creme per il corpo… la maggior parte della clientela è femminile, quindi…
Non sempre succede qualcosa di interessante, anzi: la maggior parte delle giornate passano tranquille in un viavai di casalinghe, ragazze, donne e vecchiette che si avvicendano senza soluzione di continuità. A volte invece…
Sto proprio abbassando le serrande del negozio quando una signora, molto probabilmente più vicina ai cinquanta che ai quaranta, mi si avvicina e mi chiede se, nonostante sia l’ora di chiusura, posso darle un paio di cosette.
La rapida occhiata che le do, basta a convincermi ad esaudire il suo desiderio. La mia filosofia è che non bisogna mai perdere l'occasione di rifarsi gli occhi con un bel pezzo di gnocca, specie se si presenta con una gonna con lo spacco che arriva ben oltre la mezza coscia ed un paio di tette che, nonostante l'età, sembra che vogliano schizzare fuori dal reggiseno. Rialzo la saracinesca, la faccio accomodare e richiudo alle nostre spalle spiegandole che, vista l’ora, devo chiudere anche se i clienti sono ancora nel negozio.
Mi piazzo dietro al banco mentre lei si guarda attorno: ordina quello che le serve e mentre le prendo la merce ne approfitto per guardarmela per bene.
E' abbastanza alta, con una folta cascata di capelli castano scuri con sfumature mogano, la vita stretta ed i fianchi ad anfora tipici delle donne piuttosto calde, un paio di gambe da brivido inguainate in quelle che, ad occhio, sono calze autoreggenti velatissime. Scambiamo quattro chiacchiere e mi chiede di farle vedere degli ombretti. Le piazzo sul banco i campionari e lei, per guardarli meglio si porge verso di me. Cazzo che panorama: ha gli ultimi bottoni della camicia slacciati e la scollatura è meglio del Grand Canyon.
Mi lustro per bene gli occhi e sono tanto preso dalla visione che le rispondo a monosillabi. Solo dopo qualche secondo mi rendo conto che mi ha pizzicato in pieno a guardarle le tette. Mi aspetto una reazione negativa ma invece lei sorride ed ammicca. Sento l'uccello che mi da un guizzo.
- Stai a vedere che... – Ma lei sceglie l'ombretto e mi chiede il conto. Disillusione immediata. Paga e sono già avviato ad alzare la serranda per farla uscire quando mi ferma e mi richiama. Sembra in imbarazzo.
- Hai forse...una confezione di... vaselina? – mi chiede, titubante.
Dalla faccia che ha fatto ho il sospetto di sapere a cosa le serve.
- Certamente. -
La tengo in un cassetto rasoterra e quindi mi devo accoccolare davanti a lei per aprirlo. Sta di fatto che mi ritrovo con la faccia all'altezza della sua figa e non riesco a trattenere lo sguardo che si punta in mezzo alle sue gambe. Anche questa occhiata non le sfugge e continua a sorridere. Prendo un barattolo e sto per alzarmi ma lei mi previene e si accoccola accanto a me. Lo spacco della gonna è complice ed ho la possibilità di veder confermata la mia idea sulle calze autoreggenti: quello che mi lascia perplesso sono le mutandine o meglio la loro mancanza. Mi ritrovo fermo immobile a fissarle la figa mezza rasata con un barattolo di vaselina in mano. Non so a voi ma a me il cazzo mi è diventato di pietra tanto da ritrovarmi con una bozza non indifferente alla patta dei pantaloni.
- Si può usare in tutti i casi? Come quella della farmacia? - chiede lei prendendo il vasetto e svitandolo. Faccio fatica a deglutire.
- Si - riesco a rispondere mentre faccio una fatica del demonio cercando di trattenermi dal saltarle addosso. Lei ha finito di svitare il barattolo e ci ha infilato dentro un dito, ritirandolo ricoperto da uno spesso strato di vaselina.
- Sei sicuro che vada, bene? - Chiede con un sorrisetto che è tutto un programma, - In certi casi bisogno usarne se non si vuol farsi male, e non vorrei usare un prodotto non adatto -
Finalmente riesco a sbloccarmi ed a riprendere il controllo della mia mente, o del mio cazzo, se preferite.
- E' il prodotto giusto, - le rispondo deciso.
- Forse farei meglio a provarlo!? - dice lei, maliziosa.
- Sono a tua disposizione. - rispondo pronto, rialzandomi ed invitandola ad imitarmi. Lei invece rimane accoccolata a terra e appena mi sono rimesso diritto, molla il barattolo per terra ed allunga le mani verso la mia patta. In un secondo mi ha abbassato la zip dei calzoni e le mutande, mettendomi a nudo il cazzo che schizza fuori come una molla dalla patta aperta.
- Vediamo se lo strumento è quello giusto. - dice, poi spalanca la bocca ed mi ingoia l'uccello, cominciando a pompare come una forsennata. Io stringo i denti per resistere a quel risucchio ed intanto mi do da fare con le mani, liberandole le tette ed iniziando ad impastarle per bene. Lei continua a succhiare ad a leccare come se ne andasse della sua salute, mi fissa negli occhi e mi passa la lingua dalle palle alla cima del cazzo, lentamente, morbidamente. Mi viene una matta voglia di schizzarle in bocca, ma l'idea della vaselina mi costringe a ricredermi.
- Quanto mi piace il cazzo giovane, duro e sborroso. - dice lasciando per un secondo, uno solo, il mio cazzo. A proposito di vaselina, le sue mani hanno lasciato il mio uccello. Mi sporgo leggermente e vedo che ne ha una infilata tra le gambe, ad occhio e croce si sta facendo un ditalino da urlo, e l'altra traffica con il barattolo. Ne tira fuori una spessa ditata di crema e quindi si infila la mano dietro la schiena: brivido!
Vedo che si unge per bene il retrotreno e, sempre continuando il pompino, inizia a sditalinarsi anche il culo. Mugola come una matta, con un paio di dita infilate nelle figa, altre due nel culo ed il mio cazzo in bocca. Non ci sono cazzi che tengano, se aspetto ancora un poco le sborro in gola: le sfilo il cazzo dalla bocca e la costringo ad alzarsi. Lei imperterrita non la smette di menarsi i due fori infiammati e si contorce come una biscia. La guido verso il banco di vendita e le dico di appoggiarsi per bene. Lei lascia la figa libera e con la mano si puntella al banco.
- Sbattimi per bene la figa, prima. - rantola con voce roca. Io non me lo faccio ripetere due volte, lascio cadere i pantaloni e mi piazzo dietro a lei: con un unico colpo le sono dentro e lei lancia un urletto affannato. Prendo a sbatterla con forza e lei fatica a rimanere ferma perché continua, con una mano, a menarsi il culo. Sento le sue dita a stretto contatto con il mio cazzo e la vista di quel magnifico culo sotto i miei occhi è a dir poco stimolante. Sento che geme sempre più forte e si agita come se l'avessero attaccata alla corrente. Lei continua a mugolare e biascicare cose senza senso,
- Sbattimi, dai... più forte... spaccami la figa... più veloce, dai...continua che...tra poco vengo...siiiii... -
Sento la sua figa serrarsi attorno al mio cazzo in pulsazioni sempre più veloci.
- Dai... ancora un... poco... ci sono. - Si volta verso di me. - Ma tu... non sborrare...ancora... - Mi ordina: si sfila le dita dal culo e si punta sul banco con entrambe le mani, lasciando l'ano dilatato ad occhieggiare ad a contrarsi a ritmo con le pulsazioni della fica. Quel foro mi attira come una calamita e mi dispiace sinceramente che se ne stia li tutto solo. Tanto per tenergli compagnia ci infilo il pollice ed inizio a rimestare
- Siiiiiii! - ulula lei - Anche dietro....Vengo, vengo VEENNNGOOOO!! - da un'ultima stretta con la figa e si abbatte con le tette sul piano di cristallo del banco. Stringe talmente tanto che mi devo fermare altrimenti sborro anch'io a ruota. Se ne sta ferma a rabbrividire con il cazzo in figa ed un dito nel culo, ansimando come un mantice, si passa la mano sulla fronte sudata, si volta e mi sorride.
- Sei stato...davvero bravo... - dice ansimando - Sai usare bene il cazzo... -
- Faccio del mio meglio. -
Lei fa un sorriso e tira un sospiro appagato.
- Ora ci vuole il collaudo - Dice.
Per un attimo mi domando di cosa cazzo sta parlando, poi mi viene in mente la vaselina. Mi sfilo dai suoi fori e rimango a guardarla mentre ripesca da terra il barattolo di vaselina. Senza parlare e continuando a sorridere si siede sul bordo del banco, solleva le gambe portando le ginocchia all'altezza delle spalle e si unge ancora il buco del culo che, a mio avviso, aperto com'è non è che abbia molto bisogno di lubrificazione. Lei sembra leggermi nel pensiero
- A me piace che scivoli per bene -
Con un dito mi fa cenno di avvicinarmi e quando le sono a tiro mi prende il cazzo e si mette a menarlo: in realtà me lo sta ungendo, ma il risultato è una sega coi fiocchi.
- E adesso - dice liberandomi - mettimelo nel culo. -
Non perdo certo tempo per obbedire ad un simile, piacevolissimo ordine. Mi prendo il cazzo e lo punto al suo forellino. Sento sulla cappella i muscoli anali che si contraggono, stringendosi al massimo per poi rilassarsi di una frazione quando inizio a spingere. Sembra strano ma il buco che mi sembrava tanto largo pochi istanti prima, si è ristretto all'inverosimile e mi viene il sospetto che sia proprio lei a contrarre i muscoli. Spingo dapprima lentamente poi, sentendo che resiste, ci metto più impeto. Non ho certamente un cazzo da primato ma non è nemmeno minuscolo, diciamo che rientro nella media maschile, però ha una cappella piuttosto grossa, stile porcino, e so per esperienza che farla passare attraverso certi pertugi non è facile e, per chi la riceve, non sempre è piacevole. In poche parole, visto che la porcella fa resistenza penso di usare il sistema cattivo: mi ritiro leggermente per prendere fiato ed aspetto che si decontragga un po'. Non appena sento i suoi muscoli anali che si rilassano, parto. Non è una spinta progressiva come quella di prima, è una botta vera e propria. In un secondo sento la cappella farsi strada nello sfintere, allargando l'anello di muscoli, e passare di colpo dall'altra parte. Lei sbarra gli occhi e sta per urlare ma io la prevengo e le piazzo una mano sulla bocca spalancata: si limita a guaire. Rimango fermo per un attimo per darle il tempo di riprendersi: una volta passata la punta per il resto non ci sono problemi. Quando sento che si rilassa, riprendo a muovermi molto lentamente ed avanzo in quel budello contratto centimetro per centimetro. Lei boccheggia e continua a guaire sottovoce. Finalmente mi infilo del tutto e batto i coglioni contro le sue chiappe.
- Fermo! - mi ordina lei. - Aspetta un attimo -
E' ancora molto contratta e se mi muovessi farei davvero molto male ad entrambi: faccio come dice e rimango fermo a guardarla mentre ad occhi chiusi lei inizia a menarsi il grilletto. Dopo qualche minuto, che a me sembra un'eternità, prende ad ansimare mentre il suo ano inizia a stringere ed a pulsare attorno al mio cazzo.
- Adesso sbattimi - mormora ad occhi chiusi. Non aspettavo altro: inizio a pompare in quel budello bollente dapprima lentamente poi sempre più veloce, dandole dei colpi che la scuotono facendole ballare le tette. Lei ansima e mugola a tempo con i miei affondi continuando a masturbarsi con foga: un vero ruscello di sbroda le esce dalla figa scorrendo nel solco delle natiche ed impiastricciandomi il cazzo ed il basso ventre.
- Dai... così... pompami per bene. - mi incita nel frattempo. - Fammi godere...forza... -
Prende a menarsi la figa con due mani, una per il grilletto e con l'altra si infila due dita nello spacco; si contorce come se fosse attaccata alla corrente e si agita contro il mio cazzo, ruotando le anche e assecondando ogni mia spinta con una sussulto del bacino. E' a bocca aperta, ansimante, sudata e in pieno godimento: sinceramente vorrei avere due cazzi da usare su quella porcona ma madre natura non ha tenuto conto di casi del genere. All'improvviso mi balena un idea: mi allungo sul banco e afferro una bomboletta di lacca per i capelli. Lei, che ha notato il mio movimento, mi da un'occhiata e sbarra gli occhi.
- Ti va un altro tubo? - Le chiedo senza fermare l'andirivieni. Lei annuisce con foga e si allarga le labbra della figa con le dita. Le passo la bomboletta sul clitoride e la rigiro contro le grandi labbra: è fredda e la fa rabbrividire, ma al contatto con la carne calda ci mette poco ad arrivare a temperatura ottimale. Mi sfilo quasi del tutto da quel culo accogliente, punto il fondo della bomboletta alla bocca di quella ficona gocciolante e spingo deciso: la bomboletta affonda completamente in quel antro mentre lei si tende completamente. Sento il tubo metallico a contatto quasi diretto: solo una sottile parete ci divide.
- Siii... - geme lei, - davanti... e dietro... -
Lascio la bomboletta e riaffondo il cazzo: il secondo tubo infilato nella figa a ridotto di molto lo spazio disponibile, quindi la penetrazione è tornata difficile e lei si tende come una corda di violino ma non si lamenta. Dalla faccia che fa se la sta godendo un mondo.
- Sbattimi, dai... ficcamelo in culo... forza... muovi quel... cazzo. -
Invito superfluo, nemmeno un plotone di marines riuscirebbe ad allontanarmi da quel foro accogliente. Andiamo avanti così un altro paio di minuti e sinceramente resistere dal farle un clistere di sborra diventa sempre più difficile. Ad un certo momento lei mi ferma piazzandomi una mano sul ventre. Ha preso possesso della bomboletta e la sta facendo andare a tutta velocità. Mi guarda con un'espressione stravolta da troia libidinosa.
- Non venire! - Ordina. Mi spinge indietro e mi fa sfilare dal suo culo. - Voglio provare una cosa. - dice sfilandosi la bomboletta e porgendomela. - Ne hai una più grande? –
Stavolta tocca me fissarla a bocca aperta
- Una più grande? - Balbetto.
- Si, un bel bestione grosso e lungo. - precisa riprendendo a sgrillettarsi. Scorro con lo sguardo le bombolette sugli scaffali. Ne vedo una da 500 ml e faccio per prenderla.
- Più grande ancora? - Sentenzia lei.
Cazzo, mi dico, ma questa ha voglia di rompersi in due? Mi sposto di qualche centimetro e afferro una due quelle bombole professionali da 750 ml.
- Questa basta? - le chiedo facendogliela vedere: e un aggeggio lungo una trentina di centimetri e spesso circa sette. Lei annuisce con foga e torna ad allargarsi le labbra della fica.
- Ungilo un po' - dice, anche se ci avevo già pensato da solo. Mi do da fare con la vaselina e, quando è ben unto mi avvicino. Lei divarica completamente le gambe e sussurra un flebile
- Dai - .
Punto la bombola sulla sua fica e spingo lentamente. E' difficile farla entrare, non è come un cazzo o un vibratore che sono giustamente appuntiti, quella è una bombola, un affare perfettamente cilindrico con le due estremità piatte: sono costretto a metterla di sbieco e farmi largo a forza. Finalmente, dopo diversi contorcimenti, mugolii ed urletti riesco a farla entrare. Lei letteralmente boccheggia ma quando inizio a spingere, non senza rimanere a bocca aperta vista la capienza di quella donna, non si oppone minimamente. Centimetro per centimetro la sbarra affonda nel corpo di lei che respira sempre più velocemente. Arrivato a circa tre quarti inverto il movimento, iniziando un lento e costante avanti e indietro. Lei non si sgrilletta più, ha gli occhi chiusi e ansima come un mantice, tenendosi divaricate le cosce e parte delle chiappe con le mani. Aumento la velocità, affondando con forza quel improvvisato vibratore e tutto ad un tratto lei spalanca la bocca ed inizia uno strano urlio, un - Aaaaaaah! - ritmato con i colpi della bombola, un crescendo sincopato degno della Callas. E infine, dopo un ultimo colpo ben dato, si tende come una sbarra, stringendo le cosce convulsamente in una vera e propria morsa che mi imprigiona le mani e mi impedisce di proseguire. Rimane così per almeno una trentina di secondi, poi, molto lentamente si rilassa e si lascia andare sul banco.
- Sfilamelo piano - Bisbiglia ed io eseguo come da copione: quando tolgo il bombolone un vero fiume di ciprigna le sgorga dalla figa slabbrata e si spande sul vetro del bancone. Sospira, si puntella su un gomito e, afferratomi per la testa mi schiaffa mezzo metro di lingua in bocca.
- Sei stato bravissimo. - commenta quando ci stacchiamo. - ed ora tocca a me restituirti i piacere –
Mi fa allontanare di poco, scende dal banco e ci si appoggia con le mani, spingendo verso di me il culo e guardandomi da sopra la spalla.
- Dopo quel bestione che mi sono presa, non credo ti divertiresti molto con la fica, - dice, - ma il culo è ancora bello caldo -
Un invito più chiaro di così... Mi piazzo dietro a lei, le allargo le natiche con le mani, punto il cazzo al suo forellino e spingo: in un attimo sono completamente dentro di lei.
- Se non vieni proprio subito penso sarebbe meglio anche per me - dice dopo un sospiro lungo un chilometro. Stringo i denti e comincio a muovermi, tentando di resistere all'impulso di scaricarmi in un momento dentro di lei. Pompo per bene, con movimenti lungi e profondi, facendo uscire l'uccello quasi del tutto per poi riaffondarlo fino alla radice. Il trattamento sta facendo effetto perché sento che incomincia a mugolare di nuovo, agita il culo contro la mia pancia e si inarca a ritmo.
- Bravo... così... fottimi per bene... - Ricomincia ad incitarmi. Stacca una mano dal banco e se la infila tra le gambe. Penso che voglia riprendere a sditalinarsi invece sento le sue dita che mi sfiorano i coglioni in un morbido massaggio. Il mio cazzo si impenna e sento la sborra che mi ribolle nei coglioni. come se non bastasse incomincia a contrarre lo sfintere anale. Quando affondo si rilassa, quando mi ritiro mi stringe il cazzo in una piacevolissima morsa, sembra quasi mi stia facendo un pompino con il culo. Penso che in questo modo vengo in un secondo e già che ci sono glielo dico chiaro. Lei si volta leggermente e per tutta risposta mi dice che per lei va più che bene
- Non aspetto altro che sentire che mi schizzi dentro per venire. - precisa socchiudendo gli occhi. Cosa avreste fatto voi? Io mi sono lasciato andare, le ho preso i fianchi e ho cominciato a picchiare di brutto il cazzo in quel culo favoloso, lei continua a carezzarmi le palle, a contrarre lo sfintere e ad incitarmi.
- Riempimi... schizzami dentro... sborra - Do un ultimo affondo e vengo, schizzo come una fontana in quel budello stretto, allagandole il retto con un torrente di sperma, lei geme e mi stringe le palle in un massaggio estenuante, abbattendosi sul banco ed impiastricciandosi le tette con i suoi stessi succhi. Mi scarico dentro di lei stendendomi sulla sua schiena e mordendole una spalla per non urlare: mi sembra che l'orgasmo duri un'eternità. Restiamo li, l'uno sopra l'altra a riprendere fiato e solo dopo qualche minuto ritrovo la forza per sfilarmi da lei. Mi bacia di nuovo con ancora più foga e poi ci rivestiamo lentamente, guardandoci e sorridendo come due complici di una rapina milionaria.
- Devo dire che sei stato in gamba - Dice chiudendo la camicetta e risistemandosi le calze.
- Ho fatto del mio meglio - Rispondo.
- Mi sa che verrò più spesso a fare la spesa da te - dice sogghignando e riprendendo le borse delle compere.
- Avrai sempre un trattamento di favore. - dico, accompagnandola alla porta ed alzandole la saracinesca.
- Mhmm, spero proprio di si. - dice uscendo.
Quando è fuori si volta e mi saluta, poi sembra ripensarci e mi fa un cenno.
- Non è che fai consegne a domicilio? - chiede.
- In questo caso penso proprio di si! -
- Allora va bene, sai, è molto più comodo - Mi strizza l'occhio e si allontana ancheggiando con espressione soddisfatta.
Il bello è che non so nemmeno come si chiama.
Le storie più votate della categoria feticcio
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215849
0
17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 3 giorni fa -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108336
0
16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 3 giorni fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101985
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 2 mesi fa
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97597
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Commenti