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Miscellaneous

La donna di tutti

Mio marito è portato a dominarmi, riducendomi solitamente al ruolo di schiava, ma quella sera volle impersonare il ruolo del marito cuckold. Aveva conosciuto per lavoro il titolare di un club privé e con lui aveva concordato una serata trasgressiva fuori dai canoni in cui avrebbe concesso la moglie a chiunque ne avesse fatto richiesta. Chiaramente chiese la mia approvazione a quel "progetto" bizzarro, Io, quando si tratta di sesso, non mi tiro mai indietro e l'idea di avere nuove esperienze mi eccitava moltissimo. Come già ebbi modo di dire in altri racconti, io amo il colore nero e quella serata mi sembrava adatta per indossare capi di abbigliamento neri ed eleganti. La preparazione fu molto meticolosa e il trucco mi impegnò non poco. Indossai un abito da sera, calze autoreggenti velate, scarpe con il tacco vertiginoso, reggiseno e mutandine in pizzo... tutto rigorosamente nero! Con mio marito prendemmo accordi preventivi, in quanto io dovevo apparire una single e lui si sarebbe seduto su un divano per vedere lo spettacolo. Personalmente non capirò mai che gusto possa provare un uomo nel vedere la propria moglie scopata da altri, ma a mio marito non feci questa considerazione, temendo che cambiasse idea all'ultimo istante. Solo il titolare del locale conosceva la nostra situazione familiare. Come in altri club privé esistevano stanzette appartate e locali comuni in cui troneggiavano grandi letti matrimoniali. Noi scegliemmo il letto matrimoniale "comune" dove io avrei potuto dare il meglio di me stessa di fronte a tanti uomini e donne. Entrammo nel locale e mio marito si sedette su un divano posto davanti al letto, dal quale avrebbe potuto vedere tutta la scena indisturbato. Io mi stesi sul letto e subito alcuni uomini si posero ai bordi dello stesso. Notai subito due bei ragazzi di colore e inizia a sperare che mi chiedessero qualcosa. Fu invece un signore brizzolato a rompere il ghiaccio: si avvicinò al letto e mi chiese se era gradito. L'accordo con mio marito era chiaro: non avrei rifiutato nessuno e avrei soddisfatto qualsiasi richiesta mi fosse fatta. Io risposi affermativamente al signore brizzolato e lui iniziò a baciarmi. Era veramente un bacio appassionato, di quei baci che non ti lasciano indifferente; la sua lingua si muoveva sulla mia, provocandomi eccitazione e libidine. Poi mi mise una mano nella scollatura, entrando nel reggiseno alla ricerca del mio seno nudo. Mi afferrò il seno, muovendo la mano con grande maestria, strizzandomi la tetta in tutti i modi possibili. Poi mi titillò il capezzolo, che ormai era duro e turgido, Mi sussurrò all'orecchio se poteva continuare, dedicandosi alla mia... parte inferiore! Io risposi di sì e lui mi sollevò la lunga gonna e raggiunse le mie mutandine. Le spostò lateralmente e infillò le sue dita nel mio pertugio. io ero bagnata e lui si complimentò con me per il mio stato... già avanzato! E come può una donna resistere ad un trattamento così particolare? Mi sollevò bene la gonna e mi sfilò le mutandine, gettandole all'estermità del letto; poi si levò i pantaloni e gli slip mettendo in mostra un uccello di buone proporzioni. Mi infilò delicatamente l'uccello fino in fondo e io provai una sensazione piacevolissima, sentendo questa dolce penetrazione. Iniziò a pompare, sempre con più forza e con ritmo sempre più accelerato, ma quando avvertì che io stavo per raggiungere l'apice del piacere si fermò di colpo, riprendendo poi in maniera lenta e delicata. Poi aumentò il ritmo, ma si fermava sempre quando avvertiva che stavo per avere un orgasmo. Quell'uomo ci sapeva veramente fare e inoltre pensava al piacere della propria partner, cosa che non tutti gli uomini fanno quando hanno un rapporto sessuale. Alla fine venimmo tutti e due all'unisono, con grandi gemiti da parte di entrambi. Lui mi ringraziò con l'intento di abbandonarmi, ma io lo pregai di farmi ancora compagnia, dicendo: "E il mio culetto, non lo vuoi?". Lui rispose affermativamente, ma aggiunse che a suo parere la cosa non era delle più raffinate, visto che ci trovavamo tra molti uomini e donne, che contornavano la nostra alcova. Io volevo avere un rapporto anale con quell'uomo e mi girai a pancia in giù, sollevando il sedere. Lui mi scoprì il culetto, mi allargò con le mani e fece scendere con grazia un po' di saliva nel mio buchetto. Poi il suo uccello, ancora tonico e performante, si infilò nel buco del mio ano, facendomi gioire per il piacere: "Dai, fallo con violenza, non rispettarmi... voglio essere sfondata proprio lì", dissi io. I presenti commentavano a bassa voce l'evento nei modi più disparati, ma tutti in modo abbastanza raffinato. Sembrava che il turpiloquio fosse stato bandito dalla faccia della Terra in quel privé. Mi trattò in modo deciso, ma molto coinvolgente. Alla fine mi chiese se poteva venirmi dentro e io acconsentii. Era la seconda volta che veniva in poco tempo, ma la quantità di sperma che versò nel mio ano fu davvero considerevole, a tal punto che quando mi sollevai lo sperma uscì copiosamente dal mio buchetto. Quell'uomo così interessante si congedò con un bacio sulla bocca. A quel punto i due ragazzi di colore, che avevo notato in precedenza, si avvicinarono al letto, chiedendo se la loro presenza fosse a me gradita. Io risposi affermativamente, in quanto onestamente speravo in questa richiesta. Si spogliarono e iniziarono a toccarmi e a baciarmi con grande classe. Le loro mani e le loro lingue erano davvero efficaci e provocarono in me più di un brivido. Due donne mi chiesero se potevano togliermi il vestito e io le esortai a farlo. Mi levarono anche il reggiseno e io mostrai con orgoglio il mio seno ancora abbastanza bello, malgrado l'età non più verde. Rimasi con le autoreggenti e le scarpe. Era bello fare sesso con le scarpe, anche se io solitamente preferisco farlo completamente nuda e libera da ogni costrizione. I due ragazzi mi scoparono prima davanti e poi vollero farmi provare, con il mio consenso, un rapporto a due. I loro falli erano di dimensioni veramente considerevoli, sia in lunghezza che in sezione, e l'introduzione nel culetto del secondo fallo non fu molto agevole, visto che la mia fighetta era già ampiamente dilatata dall'uccello che la "occupava". Comunque alla fine riuscì a penetrarmi dietro anche il secondo fallo. Mi sentivo veramente "ripiena"! Iniziò a pomparmi il ragazzo che mi aveva penetrato davanti, poi si fermò e continuò il ragazzo che mi aveva impegnato il lato B e poi tutti e due, alternativamente, cominciarono a spingere con forza. Che stantuffi avevano... paragonabili a quelli di una locomotiva a vapore! Questa situazione perdurò per parecchio tempo, anche se non so quantificare con esattezza quanto durò quel fantastico rapporto, Mio marito mi disse poi che oltre ai gemiti facevo qualche smorfia di dolore per i colpi "subiti", ma io sinceramente provavo solo piacere. E che piacere! Quando ebbero finito, mi venirono entrambi sui seni, ricoprendoli totalmente di sperma caldo e donandomi un piacere fino allora a me sconosciuto. Poi altri uomini chiesero di potermi avere e io acconsentii, come era stato previsto con mio marito. Però solo con i primi tre uomini provai sensazioni particolarmente piacevoli: con gli altri fu la solita scopata "quattro colpi e via". Alla fine della kermesse, una donna propose di farmi bere un po' di caldo nettare in un bicchiere del tutto particolare: la sua scarpa di vernice blu. Gli uomini che si masturbavano intorno al letto (e anche le donne che si toccavano) erano ancora molti. Il proprietario del locale ritornò a fare la stramba proposta di quella donna, dicendomi: "Visto che oggi è il tuo compleanno vuoi brindare con noi nella scarpa della signora? Spero che tu accetterai questa meravigliosa proposta!". "Ok va bene, berrò il vostro nettare... ma non più di una scarpa, però!", dissi io. Un fragoroso applauso si levò dai presenti. La signora si tolse una scarpa e la diede al primo uomo che dopo poco la riempì di sperma. La scarpa passava di mano in mano e si riempiva inevitabilmente di sperma... di tutti i colori... dal biancastro al giallastro! Non pensavo che una scarpa potesse accogliere tanto sperma, visto che poi non si trattava di una scarpa molto accollata. Ma penso che forse anche venti/trenta uomini abbiano dato il loro contributo e alla fine la scarpa era colma... di nettare. Mi porsero la scarpa e io accostai alle labbra la parte posteriore della stessa (dalla parte del tacco, intendo). Mi fecero aprire bene la bocca (per fortuna non ho carie!) e mi invitarono a bere lo sperma contenuto nella scarpa. Io lo feci "colare" dall'alto e poco alla volta lo inghiottii tutto. Poi venni invitata a pulire con la lingua l'interno della scarpa, che fortunatamente era anche nuova. Lo feci e restituii la scarpa perfettamente pulita alla proprietaria. Applausi, applausi e ancora applausi conclusero la mia performance.

 

 

 

Commenti

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  • soniaslave, 41
    Non tutto è inventato e frutto della mia fantasia. Ad esempio A piedi nudi tra la gente e Il provino si riferiscono a situazioni realmente accadute a me.
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  • paulgage, 34/35
    sei incredibile , se tutto ciò che scrivi fosse vero , sei unicaaa mitica :-)
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