Ci sono donne a cui piace avere un segreto, anche Maria ne aveva uno. Il lavoro al bar la teneva impegnata tutto il giorno e la routine di quel lavoro stressante, l’aveva ormai resa insensibile ad ogni forma di comunicazione con gli avventori del bar che bisognava tenere a debita distanza quando si avvicinavano a fare complimenti sperticati, perché lei era una donna sposata e con due figli e non poteva assolutamente cedere alla tentazione di farsi due chiacchiere con il primo belloccio che capitava nel bar.
Maria aveva dovuto sacrificare la sua vita alla famiglia, al marito, al lavoro e a tutti quei doveri che la vita le aveva imposto e che gli erano costati rinunce a desideri e sogni che avrebbe voluto realizzare, ma che forse non aveva mai potuto nemmeno immaginare, presa come era da tutte quelle responsabilità che la tenevano saldamente legata ai suoi doveri di madre e di moglie.
Ma chissà cosa pensava Maria, seduta sul suo sgabello dietro al banco del bar, quando per la prima volta accese il suo computer per collegarsi a quella chat che aveva conosciuto la sera prima, quando aveva sorpreso il figlio a chattare con una donna nuda in webcam, come del resto accade a tutti gli adolescenti che si affacciano al sesso e che in lei, oltre allo sdegno materno, aveva suscitato forse anche una curiosità tipicamente femminile che la spingeva a esplorare una realtà che non conosceva, lontana dal suo solito ambiente, dalle sue amicizie, lontana forse anche dalla sua stessa vita, ma forse proprio per questo motivo questa novità la stuzzicava.
Una chat è un luogo per farsi due chiacchiere come al bar, ma non esiste fisicamente, la gente si incontra e si conosce in posti virtuali chiamate “stanze” in cui nascono discorsi, a volte desideri che durano il tempo di una sigaretta, poi si chiude la finestra e si torna a lavorare, ma stavolta le chiacchiere erano andate oltre il tempo di una sigaretta, quel nick “flautodolce”era simpatico, era piacevole parlarci, e quando le chiese di sentirla al cellulare, Maria acconsentì.
La sua voce era calda, le piaceva, eppure Maria non sapeva perché avesse accettato di parlare con quell’uomo, del resto non avrebbe mai potuto conoscerlo, la sua vita era già tutta impostata, avviata sui binari di quei doveri e di quelle responsabilità che la facevano correre dritta come un treno nella notte, vedeva la vita e le luci lungo il tragitto, ma non poteva fermarsi, le sue emozioni venivano riflesse su uno schermo e la sua vita le passava davanti come un film.
Eppure questo film era diventato reale nella sua mente, sapeva che stava rischiando, ma sapeva anche che la posta in gioco era per lei, quella sensazione forte di rapimento che la assaliva ogni volta che in preda del desiderio, giocava col suo amante.
Sentiva il desiderio crescere sempre più forte in lei, ogni volta che leggeva le sue parole in quella chat, che ascoltava la sua voce calda e suadente al telefono, mentre si scambiavano carezze verbali e promesse virtuali, cresceva in lei un’emozione sconosciuta che le procurava quell’uomo misterioso, che in pochi giorni era diventato il suo segreto amante virtuale.
Ma non bisognava far conoscere a nessuno quel suo segreto, ne sarebbe andata di mezzo la sua reputazione, la sua condizione di donna sposata non le consentiva di parlare liberamente con un uomo e tanto meno di desiderarlo, doveva essere un desiderio segreto, ma un segreto ti può rendere prigioniero e se il segreto è un desiderio, non te ne puoi più liberare finché non lo hai realizzato, perché sei allo stesso tempo il prigioniero ed il carceriere del tuo desiderio e se vuoi liberarlo, devi realizzarlo, trasformarlo in piacere.
Maria era ormai preda del desiderio di quell’uomo che la faceva sentire diversa da come si era sempre sentita, piacevolmente eccitata, non era stato mai così piacevole sedersi su quello sgabello dietro il bancone del bar, da quando “flautodolce” in chat le aveva chiesto di immaginare che lui fosse una presenza invisibile che la cingeva per i fianchi e le carezzava dolcemente il collo con la bocca, mentre lei era seduta su quello sgabello, ma volava con la mente dove la portava il suo amante segreto.
La mente può volare se il desiderio gonfia le vele del piacere, quel vento ti porta dove non sei mai stato e non ti resta altro che seguire il tuo piacere, non ci sono strade, sentieri, metodi o tecniche da seguire, basta solo seguire il piacere.
Il piacere rapiva Maria ogni volta che, collegata a quella chat, parlava col suo amante segreto dei sui desideri più intimi e nascosti, la prendeva un piacere mentale, profondo che le avvolgeva tutto il corpo, che la faceva agitare e sbattere nervosamente le cosce l’una contro l’altra come se fosse una farfalla che si è appena posata su un fiore, eppure Maria era seduta su quello sgabello in una posizione la cui instabilità la eccitava ancor di più perché doveva mantenersi in equilibrio mentre il piacere la assaliva, voleva lasciarsi andare, ma allo steso tempo aveva paura di essere scoperta a godere da chi l’aveva sempre vista lavorare su quello sgabello.
Mentre il suo corpo era seduto su quello sgabello, la sua mente volava e desiderava di essere carezzata e baciata dal suo invisibile amante che la immaginava vestita solo con calze autoreggenti e perizoma, con le scarpe a tacco alto che le facevano da contrappeso quando si reclinava leggermente indietro con le spalle ed il bacino, reggendosi in equilibrio con le mani poggiate dritte sullo sgabello, con le cosce spalancate per accogliere la lingua vogliosa del suo amante virtuale che sprofondava nelle sue grandi labbra, cinte solo dal perizoma che ormai bagnatissimo, le faceva sentire la presenza viva e pulsante di quella lingua vogliosa e penetrante.
Il desiderio che si sprigionava nel suo corpo non le lasciava più via di scampo, poteva solo godere, bagnarsi, ma doveva tenere nascosto quel segreto desiderio che la assaliva ogni volta che seduta su quello sgabello, come una farfalla si posava sul desiderio del suo sogno proibito e immaginava di volare col suo amante sulle ali del desiderio.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97560
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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