Vi parlo di un'esperienza di 14 anni fa ormai.
La mia prima esperienza con un uomo. All'epoca stavo assieme ad una ragazza svedese, si chiamava Karla. Era una attrice di teatro, in Italia da alcuni anni per studiare arte drammatica. Eravamo molto una coppia molto affiatata, sia sessualmente che nella vita di tutti i giorni. Il nostro rapporto era molto fresco e disinibito (potere della Scandinavia!). In quel periodo frequentavo molto il mondo del teatro e numerosi amici che avevamo erano apertamente gay. Con uno specialmente avevo stretto una bella amicizia, un ragazzo di Stoccolma, molto amico di Karla fin dai tempi dell'adolescenza, attore anche lui e anche lui in Italia per frequentare una accademia di teatro. Quando parlo di amicizia ne parlo nel senso più tardizionale del termine, senza alcuna allusione di carattere sessuale. Vivevamo la nostra amicizia tranquillamente senza alcun pregiudizio da parte mia nei suoi confronti e rispettosi entrambi delle differenti preferenze sessuali. Una domenica di ottobre, come spesso avveniva nel weekend, fummo invitati da Jonas, questo il suo nome, a pranzare a casa sua e passare assieme il pomeriggio.
Quel giorno a tavola bevemmo un pò troppo vino rosso e io, Karla e Jonas eravamo piuttosto "allegri".
Jonas incominciò a fare scherzosamente qualche battuta su di me e qualche apprezzamento di troppo sul mio fisico. Karla, di rimando, cominciò a giocare la parte della "donna gelosa" e io, tra l'imbarazzato e il lusingato, mi misi a recitare la parte del sedotto.
La commedia andò avanti per un bel pò, Jonas diventava sempre più esplicito nei miei confronti sostenendo che provare ad andare con un uomo non sarebbe stato così male e alla fine era convinto che mi sarebbe piaciuto e avrei potuto fare a meno di Karla e delle donne in generale. A queste parole la mia donna passò ai fatti: alzatasi dal divano guardò me e Jonas cona aria di sfida e disse: Ok, non rimane che metterti alla prova! Non so se furono i fumi del vino ma era una situazione che mi fece incannare il mio membro in un battibaleno!
Jonas colse subito la palla al balzo e iniziò a incalzarmi: "bene allora, cominciamo!". La mia prima reazione fu di massima incredulità! ...IO?...che volete che faccia?!... ma siete scemi?...Ma i due erano ormai diventati un fronte unico, la loro personale sfida uomo-donna non poteva più fermarsi.
"Allora faremo così" disse Karla "prima farete sesso tra voi maschietti e poi sarà la volta mia con te, alla fine ci dirai chi ti ha fatto godere di più e quale esperienza è stata la più eccitante!".
Jonas ne fu entusiasta, io vivevo questa situazione ancora tra il confuso e l'eccitato...
Guardai Jonas, i suoi occhi erano eccitatissimi e non solo i suoi occhi... dai pantaloni della tutta sportiva sporgeva un rigonfiamento bello grosso. Mi resi conto che era la prima volta che guardavo un membro maschile con occhi interessati...la cosa mi stava intrigando...
Come in ipnosi mi avvicinai al mio amico, iniziai a struscarmi al suo collo, sentii il suo odore acre di uomo e per la prima volta mi sentii eccitato da quel gusto. Decisi che inizialmente avrei condotto io le danze. Mi misi a cavalcioni su di lui, mi tolsi la maglia restando a petto nudo, gli aprii la felpa e gli alzai la maglietta. Iniziai a baciargli il torace peloso, leccargli i capezzoli e poi scesi giù, fino all'ombelico dove mi trattenni a giocare con la lingua. Oramai avevo perso ogni inibizione. Mi inginocchiai di fronte a lui a gambe aperte, feci passare il mio viso sul suo pacco sempre più gonfio. Adesso Jonas stava ansimando pesantemente in preda ad una eccitazione nuova. Mi sbottonai i pantaloni e li tolsi, rimanendo solo in boxer. Karla nel frattempo la vedevo con la coda dell'occhio seduta sulla poltona alla mia sinistra che guardava con molta attenzione ma anche molta eccitazione. "Ti piace vedere il tuo uomo che sta per sbocchinare un tuo amico eh? brutta puttana che non sei altro" pensai dentro di me "adesso ti faccio vedere io". calai i pantaloni e gli slip di Jonas, adesso il suo cazzo era in piena erezione libero di vibrare nell'aria. Devo dire che il mio amichetto gay era proprio ben dotato. Era la prima volta per me ma era come se sapessi perfettamente cosa e come dovevo fare. Partii dalle palle, gonfie e calde, Jonas, era totalmente depilato, iniziai a leccargli lo scroto e dargli piccoli morsi, lo sentii gemere dall'eccitazione, poi, lentamente, iniziai a passare la lingua dalla base del pene fino su, piano piano, centimetro dopo centimetro, e raggiungere il glande. Jonas stava impazzendo dal piacere, giunto al glande mi divertii a picchiettare la punta della lingua sul frenulo, la sua eccitazione era quasi al limite ma non volevo che venisse subito. Decisi allora di fermarmi e lo guardai negli occhi. Il suo sguardo era stravolto, forse noeanche lui avrebbe mai immaginato un epilogo della giornata così! Guardai Karla, anche lei era in piena eccitazione! Si era accovacciata sulla poltrona per godersi lo spettacolo e aperta la camicetta si stava toccando il seno sempre più arrapata alla vista di noi due. Decisi che era il grande momento, il mio primo pompino! Mi riavvicinai lentamente al gran cazzo di Jonas e guardandolo dritto negli occhi iniziai l'ingoio. Era una sensazione particolare, non avevo mai provato ad avere un così gran pezzo di carne calda e pulsante in bocca. Cercai di ingoiare il più possibile ma il suo cazzone era veramente lungo e appena mi sentii toccare la gola con la sua cappella ebbi un conato. Decisi allora di concentrarmi sulla parte alta e iniziai un sbocchinamento da prima lento e leggero poi sempre più veloce e violento. Sentivo ad ogni ingoio il gemito di Jonas che si faceva sempre più forte, sapevo che se avrei continuato così mi sarebbe venuto velocemente in bocca. Non ero pronto però anche a bermi la sborra, penso che essere arrivato a fare un signor pompino sarebbe potuto bastare per il momento! Ma non feci a tempo di finire di pensare questo che mi sentii strattonare la testa via dal suo cazzo e in una frazione di secondo mi ritrovai a 4 zampe sul tappeto del salotto con Karla di fronte a me che adesso si stava sditalinando da sotto la gonna. Jonas non ebbe esitazioni, mi abbassò i boxer quasi a strappameli, sputò un fiotto caldo di saliva sul mio ano e con fare animalesco mi spinse quel suo grosso cazzo fino in fondo nel culo! Non era la prima volta che ricevevo qualcosa nel mio sedere, molte volte con le mie partner mi sono divertito a fare anche del sesso anale con dildo e altri giocattoli erotici, ma anche in questa occasione la novità fu tanta. Jonas inisiò a stantuffarmi il culo con una forza pazzesca, oramai era chiaro che la sua eccitazione non lo avrebbe più fermato. La sua saliva non era però bastata a lubrificarmi bene e quella forsennata penetrazione mi stava provocando, oltre che un'eccitazione incredibile, un dolore tremendo. Cominciai a gemere ma questo non fece altro che aumentare ancora di più la sua furiosa eccitazione. I suoi colpi erano sempre più violenti, accompagnati anche da grugniti animaleschi, sentivo il mio sfintere che si stava lacerando sotto quegli affondi e pensai che non avrei retto oltre ma d'improvviso sentii nel retto un fiotto caldo di sperma che mi stava riempiendo. Jonas venne dentro di me con un grido di liberazione e, dati gli ultimi colpi per finire di sborrare, sfinito si accasciò sulla mia schiena. Anche io ero provato da quella esperienza così estrema ma per me non era ancora finita. Adeso era il turno di Karla... Jonas mi baciò la schiena prima di uscire dal mio culo. Il suo cazzo era ancora in erezione completa e mentre lo faceva sfilare via sentii un dolore tremendo. Intanto Karla si era alzata dalla poltrona e si era messa davanti a me in piedi. Mi guardava dall'alto in basso con aria fiera, da vera padrona. Cominciò a sfilarsi la camicetta e togliersi il reggiseno mostrando quella bellissima quarta di tette chei mi aveva fatto impazzire dalla prima volta che le avevo viste e succhiate. Poi si abbassò la gonna e per pochi istanti rimase solo con il perizoma bianco prima di far cadere anche quell'ultimo lembo di stoffa. Adesso Karla era completamente nuda in tutta la sua statuaria bellezza nordica. Mentre io ero ancora a quattro zampe cercando di riprendermi mi accarezzò la testa come si accarezza un cagnolino e facendo scorrere le dita lungo la schiena e passandomi accanto si portò dietro di me. A questo punto si inginocchiò davanti al mio ano e prima con la mano e le dita, poi bacandomi con la lingua cominciò a massaggiarmi lo sfintere e a ripulirlo della sborra di Jonas che continuava ad uscire copiosa. Passare dal dolore al piacere mi fece riprendere velocemente le forze e l'eccitazione. Mentre Karla continuava la sua opera di "crocerossina" con la bocca attorno al mio culo con la mano iniziò a farmi una sega. Finora, in tutto questo turbinio di sesso, il mio cazzo non era stato ancora toccato e sentirmi toccare la cappella gonfia come non mai mi fece quasi sborrare di colpo!
Karla se ne accorse e prontamente smise di toccarmi. Mi fece girare sulla schiena e distendermi sul pavimento. Mi salì sopra e baciandomi mi trasferì parte dello sperma che aveva ancora in bocca. Anche questa era la mia prima esperienza, sentii il seme viscido di Jonas nella mia bocca, era un sapore acido e dolce allo stesso tempo. Mentre continuavamo a baciarci con foga Karla introdusse il mo cazzo nella sua figa calda e bagnatissima dall'eccitazione. Mentre si muoveva sinuosamente su di me si rivolse a Jonas in svedese, non capii quello che gli disse ma il suo tono era molto perentorio. Vidi il nostro amico che ripresosi dall'orgasmo esplosivo avuto dentro di me, si rialzò dal divano e menandosi il cazzo tornato prontamente duro si posizionò dietro a Karla e in una frazione di secondo la penetrò nel culo! Sentii la mia donna gemere nel sentire quel grosso cazzo che le apriva l'ano e sentii il cazzone di Jonas che premeva, nell'entrare, sulla parete inferiore della vagina. Questa situazione mi fece ancora i più arrapare. Entrambi cominciammo a stantuffare gli orifizi di Karla con sempre maggiore intensità. La zoccola stava godendo come una grande troia; vedevo i suoi occhi roteare all'indietro dal piacere sfrenato che stava provando. Le sue grida si fecero sempre più intense via via che anche noi la penetravamo con maggiore foga. Karla raggiunse l'apice di un piacere mai provato, inarcandosi all'indietro emise un urlo acuto e il suo corpo esplose in un fremito che durò qualche minuto. Al vedere e sentire la mia donna provare un tale orgasmo mi fece scattare un qualcosa mai provato prima, un qualcosa semplicemente animalesco.
Sentii crescere in me una rabbia violenta, forse era la reazione fisica ed emotiva alla sodomizzazione subita in precedenza. Ordinai a Jonas di uscire dal suo culo e rimettersi a sedere sul divano, Karla era ancora in preda al fremito dell'orgasmo e ansimante su di me. La scostai con fare rude sul pavimento e mi misi su di lei all'altezza delle tette in modo che il mo cazzo arrivasse facilmente alla sua bocca. Le presi con violenza la testa dalla nuca, stringendole con forza i capelli biondi, e avvicinai la sua bocca al mio uccello. Karla inizialmente non fece resistenza ma quando ebbe il mio cazzo in bocca e capì che non le avrei risparmiato niente notai nei suoi occhi un velo di quasi paura. Non aveva torto. Cominciai a stantufafre il mio cazzo nella sua bocca con una violenza inaudita, spingevo sempre di più verso la sua gola, incurante di sentirla in difficoltà nel respirare e gemere dalla violenza che stava subendo. Karla ercò di divincolarsi e allontanare il mio cazzo dalla sua bocca, ma io non sentivo ragioni, adesso penavo solo a "vendicarmi". Continuai a tenerle con forza la nuca e spingere la sua testa avanti e indietro.
Nonostante il soffocamento e i conati di vomito che aumentavano Karla capì che non avrebbe potuto fare niente e decise di "subire" il gioco violento che stavo facendo. Guardai Jonas che si stava menando l'uccello con foga eccitato alla vista mia e di Karla. "Adesso vedi chi è l'uomo" gli dissi e continuando a tenere lo sguardo su di lui che si masturbava detti le ultime spinte decisive nella gola di Karla fino a venire con una foga pazzesca e inondandole di sborra tutta la bocca. Ebbi un orgasmo pazzesco, venni con un suono gutturale che non avrei mai creduto di poter emettere, era un suono primordiale, animale. Passato il culmine dell'orgasmo mi resi conto di quanta violenza e foga avessi messo in questa scopata. Guardai Karla che si stava riprendendo distesa sul pavimento. Mi guardò con occhi innamorati, aveva capito quante sensazioni, le più diverse avessi provato e quanto avanti ero riuscito a spingermi. Si alzò in ginocchio davanti a me e mi baciò teneramente, con la bocca dolorante e piena del mio sperma. Jonas era disteso sul divano, il petto pieno di sborra della sega che si era fatto. Anche lui sfinito, come tutti, da questa improvvisa e inattesa esperienza a tre.
Quella esperienza fu unica. Tutti e tre continuammo a frequentarci come sempre ma non ne facemmo più menzione, era un piccolo segreto che ci avrebbe mantenuti uniti per sempre.
Dopo 6 mesi da quell'incontro Karla ritornò in Svezia, ci vedemmo solo in una occasone per Natale. Non stavamo più assieme ma facemmo sesso per tre giorni di fila. Jonas era invece partito per l'Inghilterra, di lui persi presto le tracce.
Dopo 14 anni la potenza di Facebook mi ha permesso di rientrare in contatto con entrambi. Le nostre vite sono andate avanti, chi si è fatto una famiglia, chi è diventato un affermato attore di musical, chi un bravo dirigente. Ognuno per la sua strada, ma uniti da quell'invisibile filo rosso della passione che per una domenica di 14 anni fa ci ha fatto provare il piacere estremo.
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
102056
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97609
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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