Sul fianco del letto, fissato alla parete, vi era uno specchio che riprendeva in maniera speculare quei magici momenti. Le immagini erotiche di quella "prima volta" scorrevano e mi sentivo come attrice protagonista in un film porno con il mio partner regista. Lui mi aveva
assegnato la parte e mi guidava nella recitazione; io mettevo tutto l'entusiasmo che un'attrice può avere quando le viene offerta la prima
occasione. Era un nuovo mondo ed intendevo esplorarlo fino in fondo offrendo tutta me stessa. Mi sentivo riconoscente ed esprimevo, attraverso la sensualità e la voluttuosità con cui baciavo e leccavo il suo sesso, tutta la gratitudine che provavo.
Come quando una ballerina si osserva alla specchio mentre prova il saggio di danza, io facevo altrettanto cercando la perfezione nei movimenti ondeggianti e ritmici di esplorazione sensoriale gustativa
della parte terminale del suo sesso. Solcavo la forma del suo glande facendo scivolare su e giù e lateralmente la lingua umida e calda. Cercavo di cogliere ciò che più lo stimolava e mi preoccupavo di incrementare il suo piacere esponenzialmente, ma senza mai portarlo a traboccare. Ognitanto lui afferrava con la mano la base del pene e la stringeva forte. Sapevo che cercava di regredire lo stato di piacere per non dovermi inondare subito di sperma e protrarre quindi il suo piacere più a lungo. Quando stringeva la base, la cappella si gonfiava ancor di più e diventava color porpora. Mi fermavo a contemplarla staccando le labbra. Dopo qualche secondo, interminabili, mi rificcava il glande in bocca e ricominciavo la mia danza avvolgente, somigliante ad un saggio latino-americano.
Nel frattempo, infilato nel mio culetto, sentivo vibrare il fallo di gomma che mi aveva precedentemente inserito. Ondeggiavo il culo con il desiderio di sentirlo entrare ed uscire. Cogliendo questo mio desiderio mi fece arretrare nella mia posizione a 4 zampe fino a poggiare contro il muro. Capii al volo ciò che dovevo fare e appoggiai la base del fallo che
usciva dal mio corpo contro la parete rigida. Iniziai dei lenti e brevi movimenti di andi-rivieni che spingevano il fallo fino in fondo al mio
buchetto voglioso. Allontanandomi dalla parete il fallo usciva di nuovo
per un terzo della sua lunghezza. Questi movimenti, dapprima lenti, ma
poi sempre più veloci e ritmati, mi procuravano la sensazione di essere
presa da dietro da un'altro maschio voglioso e desideroso di sfondarmi. Realizzando ciò che fantasticava la mia mente mi insultò dandomi della
"cagna" e della "troia". Più mi umiliava con le parole più godevo e lo
facevo godere. Alla fine era un continuo turpiloquio pesantemente
volgare, ma dato le circostanze ci stava tutto. Dopotutto mi sentivo
una troia in quel momento, lui l'aveva colto e non faceva altro che
farmi entrare sempre di più nel ruolo.
Se non ricordo male siamo andati avanti almeno 1 ora in questo modo,
senza mai stancarci, quando ad un tratto, senza avvertimento e del tutto inaspettatamente, lo sento irrigidire tutto, le palle induriscono e lui
caccia un urlo liberatorio di forza crescente, quasi stesse partorendo.
Colta di sorpresa mi allontano appena dal suo glande per capire cosa
stava succedendo. Neanche una frazione di secondo che esplode un primo schizzo di sperma bianco e denso. Mi colpisce dritto sulle labbra.
Nemmeno il tempo di riprendermi dallo stupore che ne parte un secondo, ancora più forte e abbondante, che si spalma sul mio naso. Poi un terzo mi colpisce in fronte inondando un ciuffo di capelli biondi. Ero praticamente un bersaglio immobile e lui stava sparando tutte le sue
cartucce come fosse al poligono. Il quarto schizzo entrò direttamente nella mia bocca, schiusa in espressione di sbigottimento. Il sapore
agrodolce dello sperma, con retrogusto mandorlato, inebriava a questo punto le mie papille gustative mentre lo schizzo sul naso stava stimolando il mio olfatto.
Seguirono altri 5-6 schizzi in quello che sembrava un'eruzione
vulcanica senza sosta. Poi l'urlo si è affievoitoì, il suo ansimare
rallentava e il grosso pene cominciava a raccogliersi ed a sgonfiarsi. Ero
dispiaciuta nel vederlo ridimensionare e perdere la sua durezza, ma la
sensazione di sentirmi inondata di sperma caldo era superiore ad ogni
altra cosa.
Lui si distese con la schiena sul letto con il pene sgonfio che
penzolava su un lato. Lo guardavo, inginocchiata, con il fallo dentro
di me che poggiava la base sul pavimento, trattenendo lo sperma in bocca per assaporarlo. Con le dita raccoglievo il nettare disseminato sul mio viso e lo portavo alla bocca. Niente doveva andar perso di quel primo atto d'amore. Dopo aver recuperato tutto il recuperabile pensai di
raccogliere anche le gocce residue che vedevo uscire dalla punta del glande a riposo. Ho avvicinato quindi la lingua alla cappella leccando avidamente le ultime gocce.
"Sei una gran troia" disse, complimentadosi e riempendomi di orgoglio
femminile, "ma non è ancora finita, vieni con me!" Si alzò dal letto,
mi afferrò i lunghi capelli bondi e mi trascinò con violenza in bagno.
La sua reazione mi spaventò. Mi faceva male e non sapevo cosa voleva ora da me. Sembrava incattivito. Mi fece entrare nella doccia e mettere in ginocchio. Si mise davanti all'ingresso del vano doccia e mi guardò dall'alto verso il basso con disprezzo. Portò le mani al fianco e avvicinò il bacino verso la doccia. Pensai che dovevo leccargli ancora il cazzo, così feci per avvicinare le labbra alla cappella quando ad un tratto un getto giallo caldo spruzzò fuori da dove prima era colata la lava bianca. Ancora una volta fui colta di sorpresa e beccai i primi getti vigorosi dritti in bocca. Riempita la bocca in pochi secondi l'urina traboccò dai margini e colò lungo il collo, giù per il petto, scorrendo tra le mie gambe e finendo sul piatto della doccia. Poi afferrò la sua "canna" e iniziò a dirigere il getto in maniera disordinata ovunque su di me, ma in particolare sui miei capelli e sul mio volto, come stesse inaffiando una pianta. Mi fece voltare di spalle e continuò a pisciarmi sulla schiena. La pioggia dorata scese lungo la mia spina dorsale, provocandomi brividi di piacere, si insinuò tra le mie chiappe e s'infilò nel mio buchetto dilatato e aperto dal fallo di gomma, facendomi sentire una leggera sensazione di bruciore.
Fine 3° parte
PS dopo quel primo incontro non incontrai mai più quel regista...ma ancor oggi serbo il ricordo di quella prima volta
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
102295
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11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 2 mesi fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97657
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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