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Miscellaneous

Un giorno di ordinaria follia

Sono una donna che ogni mattina si reca in ufficio dove incontro sempre le stesse persone visto che facciamo tutti gli stessi orari, c’è comunque un ingegnere abbastanza carino tutte le ragazzine gli girano intorno tanto che è bonazzo, alto occhi grigi capelli scuri ed è molto alto insomma un fustaccio, io siccome sono una donna sposata, ed anche se ho notato il suo charme, ho sempre e soltanto salutato senza fare troppi complimenti, anche se devo ammettere che lui quando mi incontra è sempre molto garbato con me, ma rimane sempre un semplice buongiorno o buon pomeriggio.Una mattina ero arrivata in ufficio un po’ prima del solito, e non mi andava di chiudermi già nella mia stanza d’ufficio per restarci fino a sera, e siccome era una bella giornata ho preferito consumare la mia colazione al tavolino con tanto di brioche e cappuccino freddo, ad un certo punto vedo il fustaccio che ogni mattina anche lui fa colazione allo stesso bar ma al banco senza sedersi.Quella mattina evidentemente ero più attraente, oppure visto che la sera prima il mio caro maritino, si era addormentato senza darmi ciò che io avrei voluto, evidentemente si notava sul mio viso la voglia irrefrenabile di fare sesso.

Quella mattina anche lui si è seduto al tavolino, proprio di fronte al mio, e ordina la sua solita brioche e tropical, io che non porto mai la biancheria intima, e visto che mi stava proprio di fronte, mi sono divertita a provocarlo un po’, accavallando le gambe più volte, per vedere se lui si accorgesse che di me, ma lui sempre con un sorriso di plastica stampato sul viso, sorseggiava il suo tropical, e sbirciava le notizie sul giornale, a quel punto indignata del suo notare e non dare peso, mi sono alzata e sono andata a pagare il mio conto alla cassa, ma giunta alla cassa la signorina mi risponde: già pagato signora, da quel signore lì ed ha lasciato anche un bigliettino per lei, al quel punto mi sono sentita tutto un calore che mi saliva per tutto il corpo, allora mi ha notata, dicevo a me stessa, ma allo stesso tempo, mi dicevo ma non illuderti con tutte le ragazzine carine che gli girano intorno figurati se nota proprio te, avrà voluto essere semplicemente galante visto che eravate da soli a quell’ora.Esco dal bar e con un sorriso ringrazio il fustaccio e vado nel mio ufficio, morivo dalla voglia di leggere quel bigliettino che la cassiera mi aveva dato. Mentre lo apro mi tremano le mani non riesco ad aprire la bustina che è sigillata finalmente ci riesco ed inizio a leggere, “sei bellissima anche  se non mi degni di un solo guardo fortunato quell’uomo che ti ha tutta per se, deve essere meraviglioso poter fare sesso con te viste le tue forme sinuose”. A quel punto mi siedo con aria soddisfatta alla mia scrivania e comincio a fantasticare su come avrebbe potuto essere, visto che la voglia non mi era passata dalla sera prima, e sento che sto iniziando ad eccitarmi quindi chiudo con i miei sogni erotici ed inizio il mio lavoro di sempre quando ad un certo punto mi chiamano dai piani alti per delle comunicazioni che mi riguardano, correggo un po’ il maquillage e raggiungo i piani alti dello stabile, entro in ascensore mi do un’altra sbirciatina allo specchio, mi compiaccio con me stessa, arrivo nella stanza del gran capo, busso il citofono e la porta si apre entro, nel megaufficio e la porta si chiude automaticamente dietro di me, non temere dico a me stessa il gran capo è troppo vecchio per poterti saltare addosso, ma comunque avverto un tremore alle gambe, quando raggiungo la grande scrivania la persona che sta seduta è girata di spalle e siccome c’è tanto sole io riesco a scorgere solo la sagoma di un uomo, si gira, ed è lui, il fustaccio del bar che con il suo solito sorriso di plastica mi invita a sedermi, io ringrazio per il gesto della mattina, dice che da quel momento era lui alla direzione dell’azienda e che da quel giorno era lui che comandava tutto e se avrei voluto occupare il posto di sua segretaria particolare, l’imbarazzo e totale anche perché noto che guarda continuamente sul mio seno, così mi accorgo che alla camicetta si è sbottonato un bottone ma allo stesso tempo faccio finta di niente e lascio intravedere il reggiseno di pizzo bianco, al che mi dice, noto che porti il reggiseno ma non gli slip, porca miseria, mi son detta, adesso cosa penserà di me, ma come, farfuglio qualcosa d’incomprensibile arrossendo e balbettando, a quel punto lui si alza e mi viene vicino, nota il mio più totale imbarazzo, e mi invita a bere un drink, così per sollevarmi un po’, sto sudando ho praticamente le parti intime che cominciano a pulsare, ma la soggezione di quella scrivania è tanta, che non riesco neppure a far uscire una parola dalla bocca, mentre lui si alza per prendere i bicchieri, noto che anche il suo pantalone si è gonfiato e nel vedere il rigonfiamento capisco che l’arnese deve essere abbastanza invitante, mi invita a sedermi sul divano per stare più comodi e per poter chiacchierare meglio, io non so se ci arrivo, dato che ho le gambe che mi tremano, raggiungo il divano e lui invece di porgermi il bicchiere allunga la sua mano sul mio seno accarezzandomi dolcemente, mi piaci, mi dice, mi piaci da morire perché non sei come tutte quelle puttanelle che mi girano intorno, tu hai sempre fatto finta di non vedermi e questo mi arrapa da morire, devi essere mia, e mi spara la sua lingua in bocca con un bacio mozzafiato, come bacia bene, io ormai sono tutta un tremito di paura e passione, lui infila la sua mano sotto la mia gonna e comincia ad accarezzarmi lentamente prima le cosce, fino ad arrivare alla mia cosina, che è già in ammollo da tanto e non aspetta che le sue mani l’accarezzino, comincia ad accarezzare il clitoride, a quel punto mi sono lasciata andare ed ho aperto le gambe, si ferma con le sue mani e scende con la bocca comincia a leccarmi la figa in un modo divino come mai nessuno lo aveva fatto, ma ha una lingua lunghissima oppure è troppo bravo, mi dicevo, scendeva fino al buchetto del mio culo che era già tutto bagnato dei miei umori, mi sentivo tutta che colavo e della sua bava e dei miei umori, sto venendo ad un certo punto ho sussurrato quasi timidamente, io che urlo sempre quando sto per raggiungere l’orgasmo, a quel punto lui comincia a succhiare sempre più voracemente infilando il suo dito dentro la mia figa e muovendolo velocemente, ti sto venendo in bocca, e lui si mi piace troppo non la mollo più, continua ad insistere con la bocca e con le sua mani, ad un certo punto mi rendo conto che il suo arnese ormai sta scoppiando nel pantalone allora lo avvicino a me gli apro la zip e fuoriesce un arnese enorme, a dire il vero non avevo mai visto nulla di simile, solo nei film porno, entrerà nella mia boccuccia piccolina mi sono detta, comincio prima a leccarlo con la lingua come si lecca un cono gelato, tutto intorno poi scendo su tutta l’asta che sembra non finire più fino ad arrivare ai testicoli, che con mia somma meraviglia, sono depilati, comincio a succhiarglierli, lui si distende sul divano dicendomi che era meraviglioso ciò che gli stavo facendo e che tutte le donne che era stato insieme prima mai nessuna lo aveva fatto di sua iniziativa, e che quindi ero brava come aveva immaginato, a quel punto mi sono detta, meraviglialo ancora, comincio a scendere sotto i testicoli con la lingua e gli sollecito il buco del culetto riempendolo di saliva ma mentre risalgo sull’asta, gli infilo un ditino nel didietro, e lui comincia a dirmi brava sei fantastica, e più lui si compiace con me più accresce la mia autostima e la voglia di fare di meglio adesso il suo pene non mi sembra più tanto enorme e me lo infilo fino in gola salendo e scendendo come una gran spompinatrice professionista, lui comincia ad andare in estasi, e continua con le sue frasi carine e gratificanti nei miei confronti, mentre mi accarezza il seno torcendomi quasi i capezzoli, a quel punto, mi fermo e gli guardo fisso negli occhi, sono di un azzurro che va nel grigio, lo fisso per bene lui tenta di baciarmi ancora, al che gli salgo a cavalcioni e mi infilo il suo lungo cazzo nella figa, è enorme e mentre entra già sento che sto venendo tanto è lungo e grosso, comincio a cavalcarlo, ma lui continua con le sue frasi mielose, sei fantastica hai una figa da ballo, al che mi fermo, e gli ordino quasi, trattami come una puttana che mi fai eccitare di più, allora lui passa dalla parte di sopra e comincia a chiavarmi dicendomi si ti devo sfondare, perché ti ho pagata e adesso devi sottostare a tutte le mie esigenze fino a quando non sarò esausto e inizia a cavalcarmi come un animale io sento il suo pene fin dentro l’utero oddio adesso mi sfonda tutto sento i suo testicoli, bagnati della mia saliva che mi sbattono nel culo eccitando anche lui visto il modo in cui mi chiava, io sarò venuta forse tre o quattro volte, mentre le sue mani accarezzano tutto il mio corpo, ad un certo punto, lo estrae e mi gira a novata gradi, adesso viene il bello, mi dice vediamo se ti piace che ti sfondi il culo, lo porti a spasso tutti i giorni provocandomi, adesso è venuto il momento scende prima a bagnarlo per bene con la sua bocca mentre mi mette il suo cazzo i bocca, bagnalo, mi ordina quasi, che tra poco ti faccio morire, mi gira e inizia a penetrarmi prima lentamente, per non farmi male, sa che se inizia male finisce la, invece con immensa bravura piano lo lascia scivolare tutto dentro al mio piccolo buchetto del culo, quando è tutto dentro si assicura che io non senta dolore e comincia a stantuffarmi il culo, dio mio quanto mi piace più lui mi sbatte e più esce fuori la troia che è in me godo come una cagna in calore le sue mani stringono forte i miei seni sembra un polipo mentre accarezza il seno scende con le sue mani a sollecitare la figa che è ormai fracida, sento che il suo cazzo sta per venire mentre il mio culo per scoppiare tante le volte che è venuto, a quel punto lo tira fuori quasi con violenza e mi chiede di aprire la bocca inondadomi di caldo sperma tutto il viso e la bocca, e con fare di grande soddisfazione mi urla, brava è così che mi piace venire guardandoti in faccia e lascia schizzare il suo sperma nella mia bocca, io comincio a leccarmi le gocce che ho sulle labbra e lui mi inizia a baciare dicendomi che sono una gran troia e che ho un culo stupendo, brava brava continua a dire così si prende a quel punto lo prendo ancora in bocca per pulirlo del tutto.
Dopo averglielo pulito perbene squilla il telefono cosi lui si ricompone si riallaccia la cintura si rimette la cravatta e si siede alla scrivania ed aspetta che io mi ricomponga per poter uscire dalla stanza senza destare sospetti dei colleghi.
Dopo essermi ricomposta alla meglio mi alzo lui si avvicina e mi sussurra, il posto di mia segretaria è tuo hai superato l’esame ma da oggi in avanti devi mettere le mutandine per darmi modo di togliertele e anche perché non voglio che altri possano ammirare ciò che è mio. Ma forse il belloccio si è scordato che sono una donna sposata, e che ciò che lui intende sia di sua proprietà in effetti era solo in prestito per quella giornata, bhè non ci pensare adesso lo farai domani mi son detta.
Esco da quella stanza tutta strafatta con il trucco quasi colante entro in ascensore torno nel mio modesto ufficio dove trovo un enorme mazzo di rose rosse a gambo lungo e nel bigliettino un cuoricino con su scritto sei stata fantastica, come nessuna prima.

A presto con nuove esperienze ci sto trovando gusto anche se amo solo mio marito.



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