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furtherlook 37 anni
Maschio
Torino, Italia
Ultima visita: 15 anni fa
Varie Feticcio Cuckold Trio Scambisti

Un viaggio in tutti i sensi

Ero seduta sul sedile posteriore e l'auto procedeva tranquilla. Senza scossoni. La notte era calda. Il finestrino abbassato mi faceva arrivare l'aria piacevole sul viso. Un filo d'aria mi faceva fresco anche tra i seni. Di fianco a me era seduto lui e più in là, accanto all'altra portiera c'era la sua compagna. Si chiacchierava piacevolmente. Si scherzava con Olga e Carlo che sedevano davanti. Eravamo ancora un po' accaldati dalla serata in discoteca e tenevamo la voce un po' troppo alta perché avevamo ancora il frastuono nelle orecchie. Io ascoltavo, ridevo e mi lasciavo accarezzare dall'aria calda.
Lui cominciò ad accarezzarmi sulla coscia. La sua mano scivolava sulla mia calza e un brivido mi arrivava fino al pube. Il clitoride ebbe un sussulto. Non lo guardavo. Il mio sguardo andava al buio fuori dal finestrino. Mi godevo quelle carezze e mi chiedevo se gli altri se ne fossero accorti.
La sua mano, carezza dopo carezza, arrivava sempre più vicina al bordo della mini. Le sue dita sfioravano il bordo della calza ed arrivavano sulla pelle nuda dell'inguine. Iniziavo a bagnarmi leggermente. Lui era delicato. La sua mano era calda. Volevo sentire le sue dita sfiorarmi il clitoride.
La sua compagna rise sonoramente per qualcosa che aveva detto Olga. Tutti ridevano. Olga era voltata verso di noi e sentivo che stava osservando. Doveva essersi accorta di cosa stava succedendo. La mano di lui avanzò ancora. Scese tra le cosce e sfiorò le mie mutandine sul pube. Carlo mise la freccia.
«Un caffè? C'è una stazione di servizio aperta. Vi va?»
Ci fermammo. Scendemmo dall'auto e ridendo entrammo nel piccolo bar. Io addocchiai la toilette e mi ci fiondai.
«Per me un caffè nero.» - dissi loro.
Una volta dentro tirai un sospiro profondo, feci la pipì e mi tolsi definitivamente le mutadine che infilai nella borsa. Uscita dal bagno incontrai Olga e Paola che, nel frattempo, erano entrate. Con Olga scambiai un sorriso. Mi sentii il suo sguardo addosso e, anche se era assurdo, mi sentii come se sapesse che non portavo le mutande. Paola guardava nella borsa. Sembrava che stesse cercando qualcosa. Ebbi l'impressione che voleva evitare di guardarmi. Ma forse mi sbagliavo.
Quando fu il momento di rientrare in auto successe qualcosa di strano. I posti a sedere cambiarono. Gli uomini si sedettero davanti e Paola e Olga fecero in modo che io mi sedessi al centro. Il cuore mi batteva forte nel petto. Non capivo cosa stesse succedendo ma sentivo l'adrenalina mi era entrata in circolo. L'auto si mise in moto.
Non passo molto temo che entrambe presero ad accarezzarmi le cosce. Mi stavano facendo impazzire. Le loro mani si stavano infilando sul per le mie cosce fino al pube. Io ero fradicia in mezzo alle gambe ed ero ormai seduta in bella vista agli sguardi degli uomini. Lui era voltato e stava osservando. Nessuno più rideva. C'era silenzio. Carlo si aggiustò lo specchietto retrovisore per potermi osservare meglio. Mi lasciai andare. Allargai le gambe lasciandomi scivolare sul sedile in modo da aprire il mio sesso alla vista e al tocco di tutti e quattro. Tirai la gonna facendola salire sul ventre e chiusi gli occhi. L'auto si fermò ben presto.
Il loro tocco era gentile. Mi frugarono in tutti i miei buchi con dita ben lubrificate. Il piacere era così grande che venni urlando.
Mi lasciarono così. Sfinita sul sedile. Mentre loro scendevano dall'auto.
Vidi le mie amiche sdraiarsi a pancia in giù sul cofano. Le osservavo attraverso il parabrezza. Nel buio. Una a fianco dell'altra. E i loro compagni, dietro di loro, le presero. La luce della lampada dell'abitacolo illuminava i loro volti. Le guardavo godere mentre si tenevano per mano e si guardavano. Io presi a masturbarmi.

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