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Una sorpresa \"gigantesca\"
Vi racconto un esperienza molto eccitante che mi è capitata solo qualche settimana fa.
Ho trovato su un sito di annunci generici, alla voce "incontri per adulti" un ragazzo della mia età (26 anni) che cercava qualche momento di divertimento. Dopo un rapido contatto via email ci siamo visti nel luogo e all'orario concordato. Siamo subito andati nell'albergo dove alloggiava, poichè era in zona solo per un paio di giorni per lavoro. Subito abbiamo capito che era l'incontro perfetto, niente storie strane, nessun problema di riservatezza in quanto ci saremmo visti solo quella sera.
Siamo saliti in camera e abbiamo fumato una sigaretta, chiacchierando un po' riguardo ai nostri gusti, a quello che ci piace fare etc. Lui era un po' atipico in quanto lo eccitava molto prenderlo in culo, ma per il resto era attivo. Io invece sono più versatile anche se mi piacciono più che altro i giochi di bocca :)
Dopo esserci rinfrescati un po' in bagno ci siamo seduti sul divanetto che aveva nella stanza d'albergo e abbiamo deciso di guardare qualche filmato per riscaldare l'atmosfera.
Dopo qualche minuti di "autocarezze" da sopra i pantaloni mi sono fatto coraggio e abbassati i pantaloni ho estratto il mio arnese, che nonostante sia di soli 17cm ha un buon diametro che lascia sempre soddisfatto chi lo assaggia. Lui mi ha imitato subito ed ecco la sorpresa che mi stava riservando! una nerchia di 23 cm, con una cappella enorme, parzialmente depilato e circonciso. Dopo qualche colpo di mano reciproco, notando che il suo non scorreva benissimo mi sono subito inginocchiato davanti a lui per ungere bene quell'asta spaventosa mentre lui ci eccitava sempre di più guardando il filmato che avevamo messo in riproduzione a tutto schermo.
Cominciai come al mio solito leccando le palle abbondantemente e risalendo su su fino alla cappella per poi divorarlo, inutile dire che la strada da percorrere con la lingua era ben più lunga di quanto fossi abituato! Appena lo presi in bocca quasi mi soffocai, mi ci volle un minuto per abituarmi a quel palo, per conoscerlo bene e imparare a prenderne più centimetri possibile.
Quando l'atmosfera fu abbastanza calda ci trasferimmo sul letto e in un specie di 69 io pompavo a più non posso mentre lui si sdebitava segandomi con piacere. Quando la mia bocca fu sazia mi chiese di strusciare il mio cazzo tra le sue chiappe, si distese a pancia in giù e cominciò veramente a godere del modo in cui gli facevo sentire tutta la mia asta dura sul suo culo. Bagnai anche il buco e cominciai a giocarci con le dita, purtroppo non avevamo preservativi con noi quindi ci limitammo a questi giochi. Dopo qualche minuto fatto di cazzo e dita tra le chiappe era veramente su di giri e facemmo lo stesso gioco ma stavolta lui stava sopra e stringeva tra le chiappe la mia verga dura. Fu li che facemmo un gioco che penso non mi capiterà mai più, il suo cazzo era talmente lungo che mi arrivava in bocca quando si muoveva sul mio. Così coordinammo i movimenti per questa "semi inculata con pompino" incredibile.
Dopo qualche minuto, appagati, capimmo che era il momento di sborrare, mi chiese di appoggiargli l'uccello sul buchino mentre lo segavo e così feci, facendolo sborrare in un attimo. Un fiume bianco gli si riversò sulla pancia. Fu così gentile poi da segarmi per bene facendo godere anche me.
Spero tanto che ritorni per lavoro in queste zone per ripetere questa esperienza incredibile.
Commentate questo racconto a [email protected]
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15 years ago
admin, 75
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I sogni si avverano!
Da tempo covo un desiderio mai soddisfatto : essere ospitato da un singolo bsx e trovarlo a casa in accappatoio, o in vestaglia e darmi da fare per soddisfare le sue voglie, beh, a volte i sogni si avverano!
Dovendo recarmi a Milano per motivi di lavoro, ho deciso di provare a contattare tramite Desiderya un singolo bsx, nella speranza di poter passare un ora lieta durante la mia noiosa visita nella città meneghina!
Un solo contatto, ma era quello che più si addiceva ai miei gusti, ha accettato di incontrarmi e, gentilmente mi ha fornito l'indirizzo, in modo da potermi aspettare in casa già pronto!
Entro, gentilmente mi offre un caffè, due chiacchiere per rompere il ghiaccio e, davanti ad un film amatoriale, vedendolo in accappatoio, sapendo che sotto è completamente nudo, vinco la timidezza e prendo in mano il suo cazzo, ancora molle, ma molto invitante!
Mi inginocchio ai suoi piedi e comincio a leccarlo, a succhiarlo, lo sento diventare duro nella mia bocca! Mi chiede di leccargli il buco del culo, cosa che faccio con sommo piacere, infilandogli la lingua non smetto di accarezzare il suo splendido uccello ormai teso allo spasimo!
Mi spoglio nudo, lasciando solo il perizoma che copre ben poco di me e mi accompagna a letto!
Io non smetto un attimo di succhiargli il cazzo, di leccargli le palle ed il culo profumato, finche lui, eccitatissimo, dice che vuole scoparmi...non vedevo l'ora!
Si mette sopra di me, mi alza e spalanca le gambe, e, dopo avermi bene lubrificato...lo sento entrare dentro di me, lentamente prima, poi sempre più forte, con colpi possenti che mi fanno urlare di piacere, dice che vuole vedermi col culo, morbido e glabro, per aria, mi gira e riaffonda dentro me con prepotenza, a lungo mi scopa sento il suo cazzo che mi sfonda...voglio sentire la sua sborra in bocca e così, gli sfilo il preservativo e lo accolgo tra le labbra! Sento la sua sborra riempirmi la bocca, non riesco a tenerla tuttta così la sento colare tra le mie labbra, sul viso, tra le mani, urlo sconvolto dal piacere che mi ha dato e godo anche io, urlando!
E' stato bellissmo, ci salutiamo, più tardi, con la promessa di rivederci presto...non è più così noioso andare a Milano!
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2
15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
La doccia, visone sia al maschile che al femminile
Lui
...ero appoggiato al muro della doccia, l'acqua mi abbracciava, mi
coccolava, ho sentito delle dita leggere che mi sfioravano la pelle,
brividi si mischiavano sulla mia pelle, freddo, caldo, curiosità...feci per
girare la testa ma nulla...tu me lo hai impedito, non volevi che che
sapessi chi fossi...ho chiuso gli occhi ed ho chinato la testa...
Le tue mani scorrevano su di me....insaponate scivolavano
dappertutto...la tua lingua sul mio collo, sulle mie spalle, sulla mia
schiena....ed ancora le tue mani a togliere via la schiuma....sulle mie
cosce, sui miei glutei...sul mio petto hai
indugiato...lentamente....mentre la mia passione cresceva....
Le tue mani sono scese....dal petto all'addome....e poi ancora più
giù.....
Lei
"Ho aspettato, al buio che rientrassi in casa. Avevi l'aria stanca.Ti ho
visto spogliarti, aprire l'acqua della doccia ed infilartici sotto..
Tenevi le mani appoggiate alla parete, la testa chinata verso il basso
a godere dello scroscio dell'acqua calda sulla tua pelle.
Non ho resistito oltre, ho tolto il soprabito, sotto cui avevo solo gli slip,
ho tolto anche quelli e le scarpe e sono entrata silenziosamente nel
box doccia.
Ti sei accorto della mia presenza, i tuoi muscoli si sono tesi e hai
provato a voltarti, ma t'ho fermato...
Sapevo che, nonostante l'acqua che scorreva, avresti riconosciuto il
profumo di una donna.
Avevo finalmente il tuo corpo tra le mani.
Sfioro la tua pelle, lentamente, con le dita insaponate.
Una voglia pazzesca di leccarti il collo, le spalle... Lascio scivolare via la
schiuma e poi inizio a leccarti e darti piccoli baci e leggeri morsetti sulla
pelle..
Con le dita, scendo lentamente, verso il basso, mi attacco col corpo al
tuo, tocco il tuo petto largo e poi giù verso l'addome e oltre.. col
desiderio di averti, di possedere quel corpo che da tanto desidero..
Lui
Sentivo il tuo respiro percorrermi tutta la schiena, la tua lingua
ripercorreva dall'alto verso il basso la mia pelle umida, le tue mani mi
hanno allargato le gambe, sentivo il tuo seno scoppiare premuto su di
me, una mano dedita ad accarezzare il mio inguine, con l'altra ......mi
hai preso
....le mie gambe in quel momento hanno avuto un'attimo di
cedimento...stringevi, quasi da poter farmi sentire il battere del tuo
cuore attraverso le tue dita...le tue mani sembrava fossero le mie in
quella posizione....il mio desiderio cresceva tra le tue dita.....poi la tua
mano sulla mia.....
Lei
Appoggio il viso sulla tua schiena, credo tu senta il mio respiro, il mio
calore.....Lecco l'acqua che scorre sulla tua pelle, m'appoggio con le
tette piene e morbide su di te, ti stringo, mentre le mie mani scendono
verso i riccioli dell'inguine e prendono il tuo sesso.
Gemi, forse ho stretto troppo, ma sentirti crescere sotto le mie dita mi
eccita...Finalmente, accompagni i miei movimenti con la tua mano, sfiori
il mio viso col tuo, mentre con gli occhi chiusi lasci che le nostre mani
facciano su e giù sul tuo membro eretto e bagnato.."
.....continuerà?.......
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2
15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Avventura veloce
Sono Ivano e faccio il tassista a Milano, questa sera verso le 21 transitavo per via Padova, vedo due ragazzi sudamericani, rallento per vederli meglio, visto che a me piacciono molto e le mie avventure ultime le ho avute solo con loro; anche loro mi vedono e mi chiedono un passaggio, li faccio salire e ci presentiamo, quello davanti a me è giovane, moro, capelli corti su un viso sbarazzino, mi dice che si chiama Ivan ed è venezuelano come il suo amico dietro che si chiama Cristian, questi è altresì giovane, piuttosto effeminato, molto, ma molto carino e da un viso dolcissimo; mi chiedono di portarlo un in viale Sarca e l'altro in monte S:Genesio, parto e quello davanti mi mette subito il suo braccio sinistro sul mio collo, poi la mano destra sulla mia gamba, ci sorridiamo a vicenda e lascio fare, quello dietro si sposta dietro di me, mi abbraccia e poi, inizia a leccarmi e baciarmi, poi ricomincia a leccarmi intensamente il mio orecchio destro, quello davanti a me appena possiamo inizia a baciarmi sulla bocca, comincio seriamente ad eccitarmi, a lasciarmi, andare, ad illanguidirmi, poco dopo sento le mie forze abbandonarmi, sono in viale Sarca, allora mi porto vicino la stazione di Greco, lì c'è un vicolo cieco, mi fermo, scendiamo dalla macchina ed il ragazzo che mi stava dietro mi è subito addosso, sento le sue braccia intorno a me, stuzzicarmi i capezzoli e poi ricominciare a leccarmi le orecchie, Ivan intanto ha estratto il suo uccello, me lo mette in bocca ed io inizio subito a leccarlo per bene con la lingua, poi succhio, lecco, l'uccello aumenta ad ogni mia leccata, Ivan si conmplimnta con me, intanto sento che Cristian mi ha slacciato il pantalone, sotto vede che indosso una mutandina rosa da donna, comincia così subito a darmi della puttanella, mi lecca il culetto, mi entra dentro con la punta, sento che mi lascia molta saliva, l'uccello di Ivan ora è diventato un bel cazzo di 24cam, e abbastanza largo da far fatica, ma ho le sue mani sulla testa obbluigandomi a tenerlo tutto dentro, Cristian intanto mi è entrato dentro con un colpo solo, secco, piuttosto doloroso, ma non posso urlare, ho un cazzo in bocca e molto grosso, Cristianmi è fermo dentro, aspetta che l mio culo si adegui a quel corpo estraneo, difatti piano piano sento che mi entra sempre più senza alcun dolore, anzi.
Ora completamente farcito vengo usato per dar piacere, sono un oggetto erotico, l'uccello di Ivan ormai è al limite, sento chiaramente sotto il naso che la sborra è li a venire, è li, lì, lì, e finalmente la mia bocca accoglie dell'ottima sborra calda buonissima, 6, 7 fiotti caldi che la mia bocca accoglie felice e golosa, Cristian intanto mi stà scopando con unritmo fremente, le sue mani sui miei fianchi, sento il suo respiro farsi sempre più difficoltoso, l'uccello è dentro, tutto, fino allo stomaco, il mio culo ormai eccitato al massimo si è allargato ulteriormente e così ora quellì'uccello mi scivola dentro molto facilmente, tutti e due si complimentano con me, sono felici di avermi trovato, sono e sarò sempre di più la loro troietta, mi dicono che mi faranno diventare la loro femmina, mi presenteranno ai loro amici come la loro femminuccia, maaa Cristian è pronto, ancora pochi colpi ed eccolaaa, anche il mio culetto è inondato da calda sborra, Cristian mi mette della carta nel culo, in modo che mi rimanga dentro per bene; alla fine mi siedo, loro due davanti a me coi loro cazzi ed io li ripulisco perfettamente come nuovi.
Ora porto Ivan a casa sua, Cristian è a fianco di me, il suo braccio sul mio collo, mi sorride e mi bacia, mi sorride e mi bacia, sembra felice di avermi trovato; una volta a casa sua, mi abbraccia e ci scambiamo un ultimo sensualisimo bacio, una volta sceso si mette al finestrino,"Tu ora per noi sarai Ivana, la nostra fanciulla, la nostra piccola e dolce troietta, tu ci piaci, mi piaci tantissimo, e dentro di te c'è un pò di me, quindi sei un pò mia, mia soltanto, Ivana, guarda che io e Ivan ti vogliamo veramente bene, questa nostra conoscenza vorremmo che durasse per sempre!", "Caro Cristian, sono stata anch'io bene con voi e sono felice di tenere dentro di me la tua sborra, sono felicissima di avervi conosciuti e adesso sono unicamente vostra, ciao amore mioi":
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15 years ago
corti1ivano, 58
Last visit: 15 years ago -
Me stessa
Sono sempre stata esibizionista. A 15 anni mettevo gia´le minigonne e le scarpe con il tacco e quando a 16 anni il seno si era completamente sviluppato non mi dispiaceva mettere anche delle scollature importanti...mi piaceva essere guardata. Sempre a 16 anni il mio primo topless al mare, ovviamente lontana dagli sguardi dei miei ma non da chi mi era vicino. Quella estate ho anche fatto il mio primo pompino....il primo di una infinita serie, ho scoperto che il sesso orale mi veniva proprio bene e mi piaceva un sacco e durante l´inverno ho concesso il culetto al mio ragazzo di allora, solo quello perche´avevo paura a concedermi tutta. Ed ho continuato cosi´sino a 21 anni quando ho avuto il mio primo rapporto completo con quello che e´diventato mio marito. Quanto tempo ho buttato via senza sesso completo...ma quando ho organizzato il mio addio al nubilato (avevo 27 anni) volevo rifarmi. Non volevo la solita cena con le amiche che finiva in discoteca con il solito spogliarello, volevo di piu´.
Ho organizzato una cena con i 5 ragazzi della compagnia a cui non ho mai concesso altro che il culo o dei pompini e che sapevo non mi avrebbero creato problemi dopo.
Loro non immaginavano le mie intenzioni ma appena mi videro capirono qualcosa dal mio abbigliamento:una camicetta nera da cui si vedevano quasi completamente i miei seni, una gonna nera,lunga con uno spacco dietro che faceva vedere le calze ed il reggicalze della guepiere e scarpe rosso fuoco con tacco a spillo.
"Questa sera ce la dai?" e´stata la battuta che mi fecero.."Se mi pagate la cena...forse" e´stata la mia risposta che li ha stupiti.
La cena e´stata tutto un susseguirsi di battute ma non erano le mie reazioni che li stupiva quanto i miei sguardi e soprattutto le mie mani che si posavano una volta sui pantaloni di uno a poi su quelli di un altro, sino a quando,pagato il conto, gli dissi che la serata sarebbe proseguita in una camera di Motel che avevo gia´prenotato e pagato.
Appena in camera ci fu un silenzio imbarazzante che decisi di rompere accendendo la radio e facendo uno spogliarello solo per loro.
Vedevo i loro pantaloni che si gonfiavano e appena accennarono a spogliarsi li fermai subito: era la mia festa e quindi comandavo io!!!
Li lasciai vestiti ai piedi del letto mentre io mi sdraiai e cominciai a giocare con un vibratore che avevo in borsa...vedevo i loro occhi che mi scrutavano in ogni centimetro del mio corpo..e cosi´ decisi che era il loro momento.
Uno dopo l´altro li spogliai e gli leccai il cazzo che sembrava un pezzo di marmo mentre con le dita mi accarezzavo il clitoride; ne feci sdraiare
uno sul letto e mi ci misi sopra, allargai le cosce e risucchiai il cazzo nella mia figa ormai bagnatissima, chiesi ad un altro di mettermelo nel culo, ormai dilatato da anni di sesso anale e mentre ne mettevo uno in bocca con le mani tenevo e menavo gli altri due cazzi. Andai avanto cosi´tutta la notte, non volevo scontentare nessuno quindi li facevo cambiare spesso di posizione. Ogni volta che uno veniva mi facevo sborrare in faccia, leccando ed ingoiando quanto piu´ potevo e ricominciavo a farmi sbattere, sempre di piu´,sempre piu´forte.
Quella serata e´uno dei piu bei ricordi della mia vita..´
Da quella volta di cazzi ne ho visti parecchi ma ora, ormai a 42 anni, un nuovo interesse mi ha colpito:le donne. Non son diventata lesbica perche´il cazzo di mio marito mi piace sempre, direi che sono bisex.
Un mio sogno attuale? Io con mio marito e altre 3 donne.
Riusciro´a realizzarlo? Se ci riesco ve lo raccontero´.
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15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Antonio parte 2
...Così, siamo sei sotto ricatto, gli dico, eh, dimmi, com'è sta stronza? Bhe, balbetta lui, io la considero carina, ha circa 25 anni, è mora, un pò formosetta, non è certo come le mie compagne di classe, ha due grosse tette e un culone da far invidia... Dunque, se la accontentiamo ti lascerà in pace? Penso di sì, risponde Antonio, e allora dobbiamo combinare per uno di questi pomeriggi, perchè, credo che se lo saprà tuo padre vorrà anche sapere con chi eri, e non mi va certo di essere sputtanato da una zoccola... Non mi pare vero di poter rimettere le mani sul corpo di Antonio, penso, mentre lui sussurrandomi all'orecchio, Però, questa volta non credo che potrai limitarti ad un pompino.... Con quella faccia da furbetto che lo rende così simpatico.
Dopo due giorni mi avvisa che sarebbe stato per il pomeriggio, solita ora, che così l'Elisa sarebbe stata in casa tutto il pomeriggio a studiare per l'esame che doveva dare all'università, bene, mi preparo, alle 15 mi trovo a casa di Antonio, cerco di sbirciare nelle finestre della palazzina di fronte, ma, vedo solo scuri chiusi, chissà da dove guarda la stronza.
Suono e salgo, appena entro la sorpresa, lei è lì, in piedi, che mi guarda, mi studia, forse mi sta già spogliando con gli occhi, arriva Antonio e mi dice, Non ti ho potuto avvisare, Elisa ha voluto essere presente per vedere meglio... Bene, dico io, la faremo divertire, ehi Elisa, questo è un gioco, ma, ti avviso, non fare brutti scherzi, altrimenti anchio potrò andare in giro a dire che ti sei fatto un minorenne e che sei una ninfomane sempre infoiata, hai capito bene? E lei, Si certo, sarà un nostro grande segreto, non lo dirò a nessuno....
Bene, dico ad Antonio di spogliarsi e poi stendersi sul letto, aspettandomi. Lui esegue, lo guardo, a me piace un casino quel corpo così glabbro, quel ciuffetto di peli ricci appena accennato, mentre lo guardo il cazzo si fa duro, è il momento di far vedere all'Elisa cosa c'è sotto... mi libero dei pochi indumenti, sono nudo, mostro tutta la bellezza del mio fisico palestrato, con tutti i muscoli tesi mi giro verso di lei, che rimane a bocca aperta e occhi sgranati, osserva il mio cazzo in tiro, allora lo prendo in mano, comincio a segarmi, mi sembra che un fremito le percorre la schiena, una gocciolina di sudore tradisce la sua emozione, insisto, mi prendo in mano le palle, le stringo, le metto in evidenza, con l'altra mano mi strizzo un capezzolo, poi l'altro, vedo Antonio che si tocca, agitandosi nel letto, allora mi avvicino, glielo prendo in mano dicendogli, Lascia fare a me...ecco, ora ho quel cazzetto duro in mano, mi fa un pò tenerezza, lo sego, lo stringo, poi mi chino su di lui e gli succhio un capezzolo, comincio a dimenticarmi che sulla poltrona c'è l'Elisa che guarda, scendo lentamente, leccandolo tutto, ha un buon sapore di fragola, arrivo all'inguine, lo inghiotto e comincio a succhiarlo, lui vorrebbe fare qualche cosa, ma, la posizione non glielo permette, mi chiede di salire sul letto e di farglielo succhiare, mi stendo, lui lo abbocca, succhia come una vecchia troia, si sentono gli schiocchi sulla mia cappella, intanto lui si dimena, inarca la schiena, mima una chiavata, su e giù nella mia bocca, ormai è partito, mi infila un dito nel buchetto, fa fatica ma, poi entra tutto, insiste, allora data l'eccitazione comincio anchio a chiavarlo in bocca, lui si scosta e mi dice, Dai sali sopra di me... sento il suo cazzetto che preme sulle mie palle, apro il cassetto del comodino, ne estraggo un tubetto di crema, ne applico una grande quantità sul dito e me lo infilo nel culo, lo giro e lo rigiro, voglio lubrificare bene, poi faccio altrettanto col suo cazzetto, che, anche se piccolo, è sempre un pò più grosso di un dito, poi, lo prendo in mano e lo punto sul mio buchetto, lui spinge un pò, io lo faccio scivolare tutto dentro, bhe, non me ne sono neanche accorto, lui comincia a muoversi, sento un calore che sale dal buchetto fino al petto, poi al collo ed infine al volto, lo sento bene, mi sta pompando con foga, stringo un pò il buchetto, lo sento tutto, intanto mi giro e guardo l'Elisa, che nel frattempo si era alzata la gonna fono all'inguine, due belle coscie inguainate da calze nere, la mano nello slip bianco si muoveva come un trapano, aveva gli occhi riversi, la bocca aperta che mugulava come una cagna in calore, mi concentro sul nostro amplesso, sento Antonio che sontrae i muscoli, il cazzetto si ingrossa, sta per godere, lo assecondo, accelero il ritmo, lui mugula, geme, poi ecco l'eruzione di sborra calda nel mio culo, uno, due, tre violenti getti, mentre quasi ulula dal piacere, io ho il cazzo durissimo, quei getti di sborra mi hanno decisamente fatto aumentare l'eccitazione, ora però che avrei dovuto fare? Mi sarei segato come la volta precedente? Ma, mi giro e vedo l'Elisa nuda dietro di me, allunga una mano, sento una tetta sulla schiena, mi afferra il cazzo, e mi dice: Non sborrare subito, ne ho una voglia matta, fammelo almeno assaggiare, fammelo sentire.... La prendo per un braccio e la tiro di fronte a me, lei sale sul letto, la sua figa è davanti alla mia bocca, non che la cosa mi facesse impazzire ma, al momento mi sembrava la cosa migliore da fare, comincia a leccarla, sentivo distintamente i suoi umori colare, dopo pochi secondi eccola che sborra anche lei come se fosse stata chiavata, Antonio non osa neanche toccarla, guarda e basta, anzi, lo spettacolo lo eccita di nuovo, sento il suo cazzo che rivive nel mio culetto, torna duro, lo lascio fare, almeno finchè non dovrò scopare Elisa, lui è infoiato di nuovo, e mi stantuffa con ardore, incitandomi a leccare più a fondo, dicendomi: Dai leccale anche il buco del culo, che poi te la chiavi alla pecorina... Lei prende al volo l'incitamento, si gira e mi offre il buchetto da leccare, lecco, lecco, le infilo la lingua, la assaporo, lei gradisce molto, ha un bel buchetto largo, si vede che adora infilarsi di tutto nel culo, io ormai sono allo stremo, vorrei sborrare ma, non certo con una mano, ne, con una bocca, allora, mi alzo, lasciando Antonio col cazzo duro e paonazzo, lei è ancora appoggiata con le mani al muro, le gambe divaricate sopra Antonio, svelto mi appoggio su di lei, dirigo il cazzo con la mano verso il suo culo, lei allarga di più le natiche, lo appoggio, comincio a spingere, entra a metà, senza crema, senza nulla, spingo un pò di più, ora è tutto dentro, lei mugula, Ancora, dammene ancora.... Spingo e sbatto contro le sue natiche, si sente lo schioccare sulla sua pelle, che goduria, vorrei svuotarmi le palle ora, ma, cerco di resistere, Antonio intanta si sfila da sotto, il maialino viene dietro di me e mmi infila con un solo colpo, cerchiamo di prendere il tempo lui spinge, io spingo lei gode come una troia, Antonio è in fregola completa, mi sborra di nuovo nel culo, riesco ad affondare ancora due colpi ed alla fine riverso un fiume di sborra nel culetto di Elisa che, sborra e si contrae come una biscia, sento distintamente i suoi muscoli che stringono e fasciano il mio cazzo, sembra una bocca che succhia, me lo sprem fino all'ultima goccia non permettendomi di uscire... che goduta... Tutto sommato adesso l'Elisa mi è un pò meno antipatica, con quel culone così accogliente.
Elisa mi guarda estasiata, e mi dice: Sono felice di averti conosciuto, ma, la prossima volta dovrai farmi vedere ben altro, Antonio mi ha confessato che avrebbe voluto farsi inculare per la prima volta da te, ed oggi non lo hai accontentato.... Ed io: Non credo sia una bella idea, potrei fargli male veramente.... E lei: Non hai idea di cosa è capace di infilarsi nel culo Antonio, pensa che un giorno mi ha fatto sborrare almeno 4 volte mentre si infilava il manico del rastrello da giardino nel culo... Guardando Antonio, ormai annichilito dalla vergogna, gli dico: Eh bravo, così hai il culo rotto e non mi hai detto nulla, ed io che ho usato il riguardo assoluto per non incularti.... la prossima volta te lo faccio assaggiare così, potrai gustare un vero cazzo di carne, duro si, ma anche morbido, megli certo di un pezzo di legno, Elisa sicuramente saprà convincerti a leccarle la figa e poi a chiavarla... e lui: neanche per sogno, se lo fai tu va bene, io non lo farò mai...
Ci rivestiamo, ridendo della femminilità ormai evidente di Antonio, e del bel culone di Elisa.
Elisa prima di andarsene mi chiede sfrontatamente il numero di telefono, facendo morire di gelosia Antonio che ormai era verde di rabbia, ed io per giustificare Elisa gli dissi: Io sono bisex, come ti avevo già detto, a me piacciono sia i ragazzi che le ragazze, quindi, non essere geloso, ne possessivo, non potrei mai essere solo tuo...
Bhe, non potrete crederci, con Elisa ora ci vediamo regolarmente, e con Antonio giochiamo quando vogliamo fare i maiali, ormai sono passati diversi anni, ma, la voglia di maialate non ci è ancora passata.
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15 years ago
bestenema,
50
Last visit: 14 years ago
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Il pomeriggio a ponte taro
Un pò di tempo fà, mi sono recata a Parma per lavoro, ed uscendo dall'autostrada e dirigendomi verso la Via Emilia, a Ponte taro, noto un certo movimento di auto da sotto il ponte.
Da gran troia quale sono non posso disdegnare una visita.
Posteggio l'auto e vedoun gran movimento di ometti più o meno piacenti. Abituata a certe cose, non mi dilungo e mi dirigo verso un antro di un boschetto e con fare molto zoccola, mi abbasso volutamente i calzoni sino a far intravedere la canaletta del mio fondoschiena e con passi decisi transito di fronti a due uomini intenti a palpeggiarsi a vicenda.
Notato il mio passaggio hanno deciso di seguirmi di buona lena.
Non ho proferito parola, al loro arrivo a pochi metri da me ero già col culo nudo seduta come una donna che sta orinando e con i calzoni già levati e la maglietta alzata a mostrare i tettini.
Uno con fare ardimentoso si è slacciato i calzoni e mi ha messo il suo glande tra le labbra, l'altro stava in disparte ad osservare.
L'ho cercato con lo guardo mentre con la bocca mi occupavo dell'altro , invitandolo a prendermi dietro.
Si sdraia a schiena a terra, sento una mano insalivata che mi accarezza il buco, mentre io continuo a lavorare di bocca il primo venuto.
Quando, ho sentito il glande del secondo appoggiarsi alle chiappe, ho pensato che avrei dovuto prima valutare ciò che dovevo prendere in bocca o dietro.
Sentìì un dolore lancinante, mai e poi mai mi avevano rotta così, mi bruciava da morire e quasi piangevo dal dolore, ma stavo fottendo come una vera vacca.
Mi inondarono bocca e culo e restai qualche minuto nuda come una cagna e col pisello colante di sborra, avevo goduto senza toccarmi.
Son tornata spesso lì, ho fatto altre store ma così mai.
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1
15 years ago
travestasp,
35
Last visit: 15 years ago
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Antonio
Conobbi Antonio alle superiori, io frequentavo la V ragioneria lui la I, fu un giorno di Novembre, durante la ricreazione, vidi due stronzetti di III che con uno spintone e uno schiffo gli rubavano la merenda, io, facendo pesistica e karate, non ci pensai due volte, presi il primo e, dopo uno schiaffone sul muso e una ginocchiata nelle palle lo stesi sul pavimento, l'altro con la merenda tentò di scappare ma, presolo per un braccio e dopo una rotazione completa si trovò con la faccia per terra, una gomitata nella schiena e fece più alcuna resistenza, il tutto sotto gli occhi stupiti di tanti primini impauriti, poi lo feci rialzare e con tono perentorio gli dissi: Ora restituisci la merenda e chiedi scusa, e digli che non lo farai mai più.... e così fu costretto a fare, Antonio se ne stava impaurito contro il muro mentre alcuni compagni cercavano di consolarlo, poi, vene da me e mi ringraziò, più e più volte, io lo avevo già notato, era un bel ragazzino con lo sguardo furbo ma col fisico di una femminuccia, però era molto carino, con quei sui capelli lunghi e ondulati, senza un pelo in faccia, di corporatura molto esile, dimostrava senz'altro meno della sua età, pensai che la cosa finisse lì, anche se, a dire la verità mi sarebbe piaciuto stringere amicizia con lui.
Dopo qualche giorno lo trovai davanti all'uscita della scuola, sembrava tremare come una foglia, e chiese se poteva fare un pezzo di strada con me, dato che alcuni brutti ceffi lo avevano minacciato di dargliene tante, gli dissi che non doveva avere paura, e che io andavo verso la stazione, e lui con un sorriso mi disse che abitava proprio vicino alla stazione, così ci incaminammo, effettivamente tre ragazzotti ci seguivano da lontano, ma, la cosa non mi preoccupò minimamente, arrivati a casa sua mi ringraziò e mi invitò per un tè con i biscotti che faceva sua nonna, uno di questi giorni devi venire da me, ti prego, non dirmi di no... ed io risposi, e va bhe, magari uno di questi giorni accetto l'invito. E me ne andai a casa, confesso che lungo il tragitto lo avevo osservato bene, non c'era niente di particolare che mi attirava, era l'insieme a renderlo interessante ai miei occhi, un solo particolare mi solleticava la fantasia, doveva avere un bel culetto sodo e tondo, lo si intravedeva dai jeans, così, la fantasia galoppava sfrenata e più di una volta mi sono chiuso nella mia stanza segarmi pensando a quel culetto, a me piacevano sia le regazze che i ragazzi, giovani e carini....
Dopo qualche tempo, dato che non ho mai approfittato dell'invito, Antonio mi chiese se ero in grado di spiegargli una lezione di algebra, di cui lui non aveva capito nulla, ovviamente gli risposi che si, sarei stato in grado di farlo, così, mi chiese se nel pomeriggio potevo passare da lui dato l'indomani aveva compito in classe e non voleva prendere un brutto voto, gli dissi di si, che lo avrei aiutato, e lui: Vieni alle 3, suona il citofono numero 6, ti aspetto... Arrivano le 3, sono sotto casa sua, suono, lui mi apre, salgo e vedo che ha apparecchiato un tavolino con i famosi biscotti della nonna, e due tazze di tè, meno male, penso io, non ho neanche avuto il tempo di mangiare, così dopo un bel pò di biscotti e la tazza di tè gli chiedo, dai fammi vedere questi esercizi di algebra, così te li spiego e ti metti alla pari... e lui, dai non vorrai mica metterti subito a studiare? Bhe, non vedo che altro possiamo fare, dico io sornione, e lui, Ci sono un sacco di cose che si possono fare... ed io, Ad esempio? E lui, Bhe intanto potresti farmi vedere i muscoli, sai, io con il mio fisico non oso neanche guardarmi allo specchio.. BHe, se è solo questo, non c'è problema. mi sfilo il maglione dolcevita nero e gli mostro i pettorali che si muovono bene ad ogni contrazione, gli addominali sagomati i bicipiti da alti 32 cm, ha gli occhi sgranati, con filo di voce mi chiede può toccare almeno le braccia, ed io che sono un pò bastardello gli dico, tocca quello che vuoi... e lui con una risatina da femminuccia mi accarezza il petto, scende agli addominali e risale soffermandosi nella zona dei capezzoli, un brivido mi percorre la schiena, lo stronzetto ci sa fare, o è molto furbo o molto scemo, faccio saltare i pettorali, lui li guarda ipnotizzato, e poi sibila, quanto mi piacerebbe vedere il resto, ed io, se ti fa piacere ti faccio vedere come sfiliamo in palestra...!! e lui, Si che mi piacerebbe, certo, sicuro!!! mi sfilo scarpe calze e pantaloni, rimango in slip, lui guarda estasiato le cosce muscolose, mi metto in posa assumendo le posizioni da gara, che mettono in risalto tutti i muscoli, e lui è li, annichilito da tanta potenza fisica, ma, noto che lo sguardo non è più sui muscoli scoperti, ma bensì sullo slip, mi sta guardando le natiche e mi chiede, sono muscolose anche quelle? ed io, Certo, ci sono degli esercizi appositi per rendere le natiche proporzionate e muscolose come il resto del corpo. e lui, e... me le faresti vedere? Ormai ne sono sicuro, vuole qualche cosa di diverso che studiare algebra, così, mi sfilo gli slip e con una mezza torsione del busto metto in risalto la muscolatura delle spalle fino alle reni e più giù le natiche, vedo che si muove come un automa, si avvicina e senza indugio passa la mano sul mio di dietro esclamando, Cazzo come sono dure, come mi piacerebbe averle così... ed io, stronzo, Ma dai, tu stai bene come sei, sono sicuro che hai un culetto da sballo... e lui, più stronzo di me, Vuoi che ti faccia vedere che non è bello come il tuo? E senza aspettare risposta si cala i pantaloni e le mutande e girandosi mi mostra un culetto tondo a mandolino, proprio come lo avevo immaginato, anzi ancora più bello, così gli dico, ma stai scherzando? Hai culetto che una favola, sembra il culetto di una attrice. Lui si gongolava tutto, così senza pensarci si spopgliò completamente, aveva proprio un fisico da femminuccia, non un pelo, aveva persino un pò di tettine ed un cazzetto che era diventato duro ma che non misurava più di 12 cm, era rosso come un pomodoro, e mi disse, Sai fino ad ora con qualche amichetto ci siamo fatti qualche sega, non mi ero mai spolgliato per un uomo, poi uno come te.... e preso dalla vergogna, o così voleva far sembrare, si coprì il cazzo con la mano, mi avvicinai, istintivamente lo presi tra le braccia, ma, il contatto con quel corpo dalla pelle di pesca, mi fece una reazione immediata, il mio cazzo divento duro come il marmo e se lo ritrovò appoggiato alle natiche, non si ritrasse, anzi, fece un movimento, come per sentirlo meglio, intanto pensavo, Che cazzo sto facendo, è un ragazzino, va a finire che mi caccio nei guai... Ma, non finisco il pensiero, lui si gira e me lo prende in mano, lo mena, due, tre volte, poi, come se fosse la cosa più naturale del mondo si china e me lo prende in bocca, succhia un pò come si fa con un ghiacciolo, poi mi guarda e mi dice, Scusami, non lo mai fatto, magari ti ho fatto male? Ed io, vieni, stenditi sul divano che ti faccio vedere come si fa, assaporo quel cazzetto, lo lecco, lo succhio, lo pompo, lui sbuffa, geme e si contorce come un'anguilla, gli piace veramente, alzo gli occhi e vedo che si sta strizzando i capezzolini di quelle tettine appena pronunciate, io credo che la mia eccitazione in quel momento era quasi al limite, passai una mano sotto il sedere, cercavo il buchetto, credevo non volesse, ma, lui allorgò le cosce per facilitarmi il compito, trovai quello che cercavo, lo solleticavo ed intanto lo pompavo, lui emetteva gridolini e cercava di trovare il mio dito col suo buchetto, così, lo penetrai con il dito, era strettissimo, lui inarcò la schiena per sentirlo meglio, lo spinsi tutto dentro, un secondo dopo mi stava sborrando in bocca, poche gocce di sperma ancora troppo liquido e quasi insapore, intanto, non potendo più resistere mi tirai un segone, al momento di venire mi misi in ginocchio all'altezza del suo petto, e gli riversai una copiosa sborrata sulle tette, e mi lascia andare seduto sul pavimento, lui corse in bagno a lavarsi, poi tornò e si rivestì, faceva fatica a guardarmi in faccia, lo rassicurai, Quanto è successo non lo saprà mai nessuno, è una promessa!!, E lui, Io veramente me ne sbatto se anche dovesse saperlo tutta la scuola, io credevo che tu mi volessi ed invece mi hai sborrato addosso e basta... Oh cazzo, in che casino mi trovavo? Gli dissi che non era ancora il momento che avremmo avuto tempo per fare altri giochi tra noi, e che non doveva correre troppo... insomma tutte quelle cose che si dicono tanto per dire, ma, lui fu contento lo stesso.
Dopo qualche giorno, aspettandomi all'uscita della scuola, mi disse che l'Elisa voleva rivedere quanto avevamo fatto giorni prima... Ed io, Chi cazzo è l'Elisa, e che cazzo ne sa di cosa abbiamo fatto? e lui, l'Elisa è la figlia di una mia vicina di casa, sgta sempre alla finestra a farsi i cazzi degli altri, ed io quel giorno forse non ho chiuso gli scuri, così, lei ha visto praticamente tutto, ora, siccome lei è una LINFOMANE, ed io, Che cazzo dici, sarà una ninfomane... Si dai che hai capito lo stesso, insomma si sditalina tutto il giorno, io ogni tanto le facevo vedere come mi segavo e lei mi faceva vedere come si infilava oggetti vari nella figa e nel culo, insomma, minaccia di dire tutto a mio padre se non la accontento....
Segue nel prossimo racconto!!!
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15 years ago
bestenema,
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La foto
La foto
Una domenica mattina sul far dell'estate. Uno di quei giorni che si preannuncia torrido e assolato, sin dalle prime ore. La città là fuori è ancora assonnata; c'è poco movimento in strada, vedo per lo più anziani, mamme col passeggino e qualche guinzaglio: ad un estremo il cane, dall'altro il padrone. Si godono queste prime e ultime ore di fresco, consapevoli dell'imminente accensione di quell'immenso forno in cui si trasformerà fra poco questa città.
La chiamo al telefono, so che è già sveglia anche lei. So che aspetta una mia chiamata: il primo brivido di oggi, per entrambi.
"Ho voglia di te", mi dice. Ed è come se vedessi le sue labbra pronunciare quelle parole: morbide, naturalmente carnose, inarcate leggermente a dischiudere una dentatura bianca come il latte e perfetta come la sua voce. Semplice e involontariamente provocante.
"Questo pomeriggio sarò da te. A più tardi allora", le rispondo.
Ci andrei anche subito, ma preferisco aspettare il pomeriggio, per riprendermi dal torpore mattutino.
Quando fa caldo il tempo sembra scorrere più lentamente, così decido di ingannarlo navigando un po' sul web e leggendo qualcosa.
L'occhio cade spesso sull'orologio: 10 e 14, 10 e 21, 10 e 24... Quasi quasi mi pento di non averle detto che sarei uscito subito. Guardo fuori dalla finestra, vedo l'aria tremolare sui tetti delle macchine e sull'asfalto. 10 e 35, 10 e 41, 10 e 50... Mi accendo una sigaretta e mi godo ogni singolo respiro, ogni sbuffo. Osservo gli anelli di fumo contorcersi e assumere forme bizzarre. Sudo.
Ora il sole è alto nel cielo ed emana un calore che penetra ovunque, fino in casa, fin sul divano. Mi abbraccia e mi avvolge completamente. Alcune goccie di sudore mi solleticano lungo il collo e le braccia. Mi sento avvampare mentre pettino i miei capelli con la mano. C'è qualcosa di erotico nel caldo afoso. Forse è la voglia di spogliarsi, forse è il sudore che in certi momenti tanto assomiglia a quello che ci pervade durante un'intenso amplesso o forse è il pensiero che inevitabilmente finisce a concentrarsi sulla pelle, sulla nudità.
Sia come sia, fra un po' dovrò uscire e sarà dunque il caso di darsi una rinfrescata.
Affaticato dal caldo, mi spoglio lentamente. Mi sfilo la maglietta aderente, restando a petto nudo. Mi fermo per qualche secondo osservando il mio riflesso sul vetro della finestra. Sì, cedendo ad una vena narcisista seguo le linee del mio corpo, dei pettorali, dell'addome, delle braccia. Forse avrei bisogno di una leggera tonificata, penso... ma del resto nessuno è perfetto, no ? Mi accarezzo un braccio per valutarne ulteriormente la consistenza: la pelle è liscia e soda ma in effetti avrei bisogno di qualche seduta in palestra. Anche se sono convinto, certo presuntuosamente, che più di una donna resterebbe volentieri in stanza a godersi la scena mentre finisco di spogliarmi.
In effetti proseguo sfilandomi i pantaloncini e in ultimo i boxer. Sono nudo, in piedi davanti alla finestra e seguo con lo sguardo il profilo del pube, dei glutei e mi diverto a ruotare leggermente su me stesso per osservare quale profilo mi doni maggiormente. E' una stupidaggine, me ne rendo conto, ma solletica la mia eccitazione, l'osservarmi con gli occhi di un'ipotetica donna, immaginando quale posizione e quale posa potrebbe piacerle di più. Mi trastullo ancora qualche secondo con queste fantasie e poi vado in camera a prendere i vestiti per dopo: una maglietta a maniche corte grigia ed elasticizzata, quella che piace tanto a Roberta, un paio di boxer attillati di quelli che risaltano il pacco e magnetizzano l'attenzione delle sue mani e per finire un paio di pantaloncini dello stesso grigio della maglietta.
Mi dirigo in doccia e mi rinfresco a lungo sotto il getto impetuoso che mi piace dirigire direttamente all'altezza dei pettorali. Sento le migliaia di gocce scorrere sul mio corpo, e l'idea che fra poco sarò dalla Roby rende il tutto molto speciale, travalicando il concetto di semplice doccia. Sento crescere qualcosa dentro di me, che mi mette elettricità addosso. Le goccie d'acqua su ogni parte del mio corpo sono il preludio alle sue mani, ugualmente piacevoli ed invadenti. Lascio rilassare la mente, e divago con i pensieri mentre mi godo il massaggio del getto prima sul petto e poi sulla schiena.
Ad un certo punto, quasi a sorprendere me stesso, decido risolutamente di chiudere il rubinetto e di riprendermi dal piccolo, dolce oblio della doccia.
Mi asciugo, mi pettino, una profumata leggera e via a vestirsi.
Pochi minuti dopo sono sulla moto in direzione Roby.
Giungo da lei con un certo anticipo. Mi apre quasi sorpresa, fingendo di essere contrariata per l'anticipo con cui mi sono presentato. Poi scoppia in un sorriso femminile e radioso. La ricambio con un abbraccio stretto e prolungato e poi entriamo richiudendoci la porta alle spalle.
In casa sua fa un caldo bestiale. Abita all'ultimo piano di una palazzina di tre piani, e quando il sole batte sul tetto, casa sua diventa una sauna. L'aria condizionata ci sarebbe pure, ma l'accende davvero di rado perchè odia gli sbalzi di temperatura e il getto di aria fredda che circolerebbe per la stanza. Lei è visibilmente sudata, e di nuovo i miei pensieri assumono connotazioni erotiche. Io stesso in pochi minuti inizio a sentire qualche gocciolina lungo la schiena.
"Mettiti comodo!", mi dice, "intanto ti porto qualcosa di fresco da bere", mi grida dalla cucina.
Mi siedo sul divano e aspetto che arrivi. Dopo pochi minuti la vedo entrare vestita di solo intimo, con una giarrettiera di pizzo nero e il vassoio delle bibite in mano. Ora sì che fa caldo !
La guardo negli occhi, invitandola con lo sguardo ad avvicinarsi. Lei appoggia il vassoio sul tavolo accanto, e si avvicina ancheggiando in modo provocante verso di me. Mi guarda mentre si avvicina e sussurra: "ti aspettavo, piccolo porcellino mio... tu non morivi dalla voglia di venire qui ?" - "Certo, ho voglia delle tue mani, del tuo corpo... vieni qui..."
Roberta si mette a cavalcioni su di me, e inizia a baciarmi mentre le nostre mani esplorano vicendevolmente i nostri corpi.
La mia lingua incrocia ripetutamente la sua, e finisco più volte a leccarle delicatamente le labbra mentre sento la sua mano scivolare lungo la mia coscia, alla ricerca del mio piacere.
Continuo a baciarla e sposto la mia mano sulla sua gamba, risalendo verso gli slip.
E' umida di sudore, accaldata e scatenata. Avverto il piacere montare dentro di lei, sento l'odore della sua eccitazione ed insinuo la mano proprio sopra lo slip, bagnato e sottile. La massaggio lievemente, e sento fremere il suo corpo ormai avvinghiato al mio.
La mia mano esplora le sue coscie, i suoi glutei, li palpa vigorosamente, provocando in lei ansimi profondi e movimenti ondulatori del suo pube. "Ho voglia di sentirti dentro" mi confessa appoggiando le sue labbra al lobo del mio orecchio. Io insisto con la mano, desidero portarla ad un livello superiore di eccitazione. Non voglio che mi desideri dentro, e basta. Voglio che senta l'irrefrenabile bisogno di godere, di sentire riempito ogni suo buco, soddisfatto ogni suo prurito, voglio che plachi la sua voglia afferrando il mio pene con sugardo ingordo e perverso e che ne faccia oggetto del suo piacere; voglio che si abbandoni totalmente al godimento e che la sua mente sia totalmente coinvolta al punto di amplificare ogni sua percezione.
So quanto le piace, e lascio che la mia mano scorra lungo la fessura delle sue natiche, le scosto lo slip sottile e inizio a massaggiarle l'ano con il dito medio. Sento i suoi liquidi trapelare dagli slip e bagnare le mie coscie. E' allagata, là sotto, e inizia a mugolare di piacere. La cosa mi eccita come un toro, e sento il mio membro spingere nei boxer indossati per lei. La sposto un poco e sporgo visibilmente il pube verso di lei. Smette di baciarmi e mi slaccia i pantaloni. Me li sfila avidamente, e appoggia il suo volto sul rigonfiamento dei miei boxer. Sento pulsare la voglia, lo sento crescere oltre misura, fino a cercare di uscire dal contenimento. Lei solleva leggermente il viso e inizia a massaggiarmi il pene attraverso i boxer. Poi con una mano inzia a massaggiarsi il suo monte di venere, mentre mi guarda negli occhi, assaporando ogni mia smorfia di piacere. Spalanca gli occhi, a tratti, e geme mentre sente il mio cazzo ormai incontenibile sbucare dalle mutande. Avvolge la cappella con le sue dita, la sfrega e poi si lecca eroticamente le stesse dita, assaporando il mio odore. Io mi chino verso il suo pube, le calo gli slip, e inizio a leccare la sua meravigliosa e bagnatissima fichetta. Le mie mani le massaggiano le natiche, e torno a giocare con le dita attorno al suo buco. Sento le chiappe contrarsi e rilasciarsi, la vedo inarcarsi a cercare il mio dito e infine lascio che affondi nel suo ano completamente. Le sto succhiando il clitoride e la sto penetrando da dietro con le dita, spingendo da dentro verso la fica. Roby grida di piacere "Ahhh siiii, cazzo, siiiiii, cosiiii.... sono la tua troia... siiiii"... ora ho il cazzo duro come uno dei suoi vibratori e le sue mani lo cercano per gustarlo al tatto, presagendo l'imminente penetrazione.
Continuo a succhiarle il clitoride, alternando alcuni momenti con delle leccate lente e profonde. "Ti prego scopami, voglio sentire il tuo cazzo dentro di me... ora !!"
Adesso è arrivato il momento di accontentarla: mi stacco con la bocca dal suo piacere, e ci appoggio il cazzo ormai fuori controllo.
Spingo piano, dapprima, entrando lentamente e facendola sospirare. Poi inizio a stantuffare sempre più forte, mentre lei ormai completamente abbandonata al piacere e alla lussurria inizia a pronunciare frasi sconce e senza inibizioni. Ad un certo punto esplode in un orgasmo travolgente, sento il mio pene completamente fradicio dei suoi umori, il suo pube sfregare sul mio, sento le contrazioni della sua fica che stringono il mio pene come a volerlo trattenere oltre misura fra le sue coscie.
I nostri corpi strusciano l'uno sull'altro, eroticamente sudati e appiccicosi; non resisto più... devo venire anch'io... accortasi del mio imminente piacere, Roby lo lascia scivolare fuori, e inizia a spompinarlo con passione, assaporandone il gusto mescolato ai suoi umori, lo succhia con foga, mentre con la mano lo masturba partendo dallo scroto e scuotendo l'uccello fino sotto le sue labbra.
Grido un verso gutturale e profondo, esplodo 2, 3 schizzi copiosi nella sua bocca, poi finisce con la mano, facendomi vedere che lecca gli altri in arrivo accogliendoli voracemente fra le sue labbra. Lecca ogni goccia che le regalo, e nel frattempo torna a masturbarsi mentre mi guarda godere. Ha ancora una voglia matta, ma sa che io a questo punto ho bisogno di qualche momento per riprendermi.
Si mette in ginocchio sul divano, con le calze ancora agganciate alla giarrettiera, senza slip e senza reggiseno. "Prendi la macchina fotografica sul tavolino, e scattami qualche foto" mi chiede.
E' una visione meravigliosa, e l'idea di immortalarla non mi dispiace affatto.
La inquadro mentre sporge in fuori i suoi seni con malizia e provocazione, con le braccia lungo i fianchi e le mani appoggiate calorosamente alle sue coscie. Ha la testa leggermente voltata, con la pettinatura a caschetto che le copre buona parte del viso.
E' il ritratto senza volto e senza tempo della voglia femminile. E' l'eccitazione sessuale comunicata attraverso il corpo di una donna. Scatto la foto. Una sola, quella. Perfetta.
Poi torno da lei, e ricominciamo ad appagare le nostre voglie...
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15 years ago
erotic3mind255232,
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Una amica dei desideri
Ciao la ns. e' stata sempre una passione nascosta, il desiderio di trasgredire e di essere visti da ambi le parti, ma un giorno ci siamo incontrati con le stesse esigenze grazie ad un'amica che trovandosi a casa di amici in comune ,si prese il lusso di svestirsi con la porta semi aperta. Ancora non riesco a pensare parlo io, la lei della cp, mi provoco un orgasmo mai avuto prima, Lei era li che si tirava giu' prima i pantaloni trascinandosi gli slip appresso e guardandosi nello specchio, poi via la maglia e fuori un seno bello tonico e duro come una roccia. Spettacolo stupendo mi giro e trovo il mio lui che si tocca mentre io la guardo. Ci provo pensai, mi introdussi nella camera sapendo che lui era li, lei prima si contrasse e nel dietregiare cadde la maglia che le sollevai sfiorandole la pelle scura come la luna mmmm arrivo all'altezza del seno e per errore (finto chiaramente) appoggio la mano su i suoi seni, lei nulla, si sta allora continuo fino a toccarla tutta e lì su quel letto ci iniziamo entrambe con il mio lui che gemeva dal piacere dietro la porta. Ecco il ns primo gioco insieme proprio in quell'occasione ci scoprimmo complici con la stessa passione il sesso.
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15 years ago
admin, 75
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Amanti
Tutto procedeva per il meglio a cesena city ,quando d'improvviso suono il mio telefono ,era lui l'uomo dei miei sogni ,che mi diceva che mi desiderava più di qualsiasi altra cosa, che il suo corpo voleva possedere il mio ,che dentro di lui eros il DIO DELL'AMORE non poteva stare senza di me !!!!I Nostri corpi da un pò di tempo si attraevano ,assieme creavano brividi ,senzazioni stupende e che allo stesso tempo ,mi facevano anche un pò paura !!ma all'indomani quando ci incontrammo ci allontanammo dai nostri colleghi e nonostante fuori era novembre e faceva molto freddo il fuoco dentro noi prese il soppravvento ,e la passione lasciò spazio ad ogni dubbio che avevo creato dentro me !!!pomeriggio magico ,incantato, folle. E poi venne la notte ,una notte che non passava più con tantissimi senzi di colpa ,ma con una voglia dentro me di quel l'uomo e di quel corpo che da allora non mi abbandonò più!!Una settimane a volte passa in fretta .A volte sembra non passare mai .Quella che ci divise fù una di quelle .Ero agitatissima decidemmo di incontrarci in un castello ,un luogho romantico dove finalmente lontani da tutti l'eros dentro di noi potesse esplodere grandemente.E fu così, chiusi in quella stanza ancora una volta la passione lascio spazio ad ogni dubbio ,i nostri corpi si unirono ,si avvinghiarono ,le nostre bocche come impazzite non si volevano più lasciare erano due calamite ,i nostri desideri più intimi trovarono finalmente una risposta .Da allora diventammo due amanti ,che sembra una brutta parola,ma da quel giorno ne scopri anche il vero significato: AMANTI significa in senso letterario provare attrazione sessuale per qualcuno verso il quale si prova affetto.Non ditemi che è un brutto termine. .Il sesso é una delle cose fondamentali della vita . Non è finto si fa se voluto,se desiderato mentre spesso si finge di amare qualcuno .Da allora molti incontri ,molte perplessità,molti dubbi ,molte sensazioni uniche,stupende ,tristi,brutte,belle ma da allora EROS non ci abbandonò mai più !!
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15 years ago
EULI75,
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Ma che maiala..
ciao...tutto ok??bene se volete passare vi aspetto per cena...ok..a dopo..dai..andiamo si o no??lei ok si veste..fuseaux bianchi...perizoma da brivido...andiamo dal nostro amico a cena..
piacere..entrate,,mamma che bella...ci sediamo parliamo un po del piu e del meno..una bella cenetta..4 chiacchiere..ed ad un certo punto lei si alza..va in bagno...il mio cazzo e' gia in tiro...lui il nostro amico vorrebbe farle delle foto..e lei mille menate,,che non accetta...il io cazzo si spegne....ad un certo punto pero' dopo l'ennesima grappina..si decide ed inizia a spogliarsi..a far vedere le sue tettone..al che mi inginocchio davanti a lei ed inizio a leccarla,.,,saporitamente..tutta la vagina..lui gli avvicina il suo enorme cazzone alla bocca e lei senza esitare glielo succhia ..in modo divino ..io me la scopo dal dietro....infilando il mio cazzo nel suo culo...,ad un certo punto...lei mi chiede che vorrebbe il cazzo del mio amico..nella figa...una posizione molto molto eccitante...l'acontento per ogni suo desiderio.....e dopo ripetuti colpi....una mega sborrata mi fa bagnare tutta la sua bocca,,,,
non vedo l'ora di riprovare un'esperienza del genere,.,,,
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15 years ago
admin, 75
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Il risveglio
E' mattina presto e l'alba segna l'inizio di un nuovo giorno, apro gli occhi e ti vedo tutta raggomitolata sotto le coperte, solo i tuoi capelli sono accarezzati da un primo raggio di sole.
Il tuo viso e' raggiante, tutto spiegazzato per le posizioni assunte sul cuscino, socchiudi gli occhi e mi fai capire che ti stai svegliando anche tu, ma li richiudi per cercare di rubare ancora un secondo al tempo per la pigrizia di stare sotto le coperte al caldo.
Ti guardo appoggiato al braccio col gomito sul cuscino e mi inebrio della tua bellezza.
Mi infilo sotto le coperte e raggiungo le tue ginocchia nell'oscurità, sollevo delicatamente le lenzuola in modo da non fare troppa aria e sempre restando al buio comincio a baciarti le ginocchia
Accarezzando ogni parte del tuo corpo divarico le ginocchia e bacio le tue cosce cosi' calde e la tua pelle che sembra vellutata come la buccia di una pesca
Mi fermo per un attimo per non svegliarti di soprassalto ma tu in un movimento molto lento apri le porte del mio paradiso in un tacito consenso di quello che poi accadrà
Ed eccomi qui, ad esplorare sotto le coperte ogni centimetro del tuo corpo, ad osservare ogni più piccolo dettaglio nei tuoi movimenti, nei messaggi che il tuo corpo mi trasmette ad ogni sollecitazione
Ti bacio, ti stuzzico con la lingua, fino ad avvicinarmi alla parte di te più sensibile, più delicata, e posso sentire la partecipazione di tutta testessa in questo mio viaggio alla scoperta di te.
I movimenti sopra le coperte mi fanno pensare che ormai sei pronta per scoprire dove mi portera' questo mio viaggio, sento le tue braccia muoversi e le immagino accarezzare i tuoi seni, sento che con una mano ti avvicini al mio tesoro e capisco che sei in attesa , che sei ansiosa di scoprire la mia mossa successiva.
Porto le mie mani sotto le tue cosce e ti sollevo le anche potendomi cosi' avvicinare sempre di piu' per poter affondare tutto mestesso nel tuo caldo e umido piacere.
Alcune gocce di te , furtive , cercano di sfuggire al mio controllo ma la mia lingua svelta le raccoglie e le assapora con tutta l'avidita' possibile.
Eccomi qui, ad un centimetro dalla meta, bacio la tua mano che cela dietro di essa il premio di questo audace risveglio, le tue dita si aprono facendomi sentire un soave profumo, la mia lingua si infila tra le tue dita che tengono aperte le porte di questo paradiso....
....il fiume di piacere che ora scorre fra le tue gambe mi avvolge completamente il viso, e posso interpretare questo momento come la fine del mio viaggio.
Torno sopra le coperte e ti guardo avvolta in un manto di piacere, e con la voce bassa per non distoglierti dai ricordi di questi ultimi momenti ti dico "Buon Risveglio Tesoro Mio".
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15 years ago
admin, 75
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L\'appuntamento
Appena me lo hai detto mi sono fiondato alla Stazione per venirti a prendere, durante il tragitto non facevo altro che pensare a come poteva essere, a come potevi essere...poi....sono arrivato in Stazione.
Il treno stava entrando in Stazione, lentamente, le mani mi sudavano, il cuore batteva a mille, i pensieri si accavallavano l'uno all'altro....."come la riconoscerò?"..."chissà come sarà"..."E se poi non le piaccio?"...."che faccio la abbraccio, la bacio, le stringo la mano?...cosa?"....tutti inutili.....pensieri inutili....il treno era fermo....la gente scendeva....non c'era più tempo per prepararsi......ed ho cominciato a cercarti tra la folla.
Guardavo a destra ed a sinistra, velocemente, ogni persona veniva analizzata, inquadrata, esaminata attentamente....ogni dettaglio era mio....
Poi uno sguardo che non avevo notato mi ha gelato e riscaldato il sangue allo stesso tempo.....non c'era un corpo, solo occhi e sguardo...i tuoi....
Venivi verso di me.....timida....ed io non riuscivo nemmeno a muovermi....
Mi hai abbracciato ed è stato come ubriacarsi in meno di un secondo...ti ho abbracciata e ho sussurrato al tuo orecchio: "Ben Arrivata Straniera".
Ci siamo spostati dalla folla di gente che ancora scendeva dal treno e ho trovato un angolo di pace dove poterti guardare ed essere guardato.....t'ho preso per la mano....in silenzio, nessuna parola....i nostri occhi parlavano da soli....siamo andati da me.
In macchina ci siamo raccontati di NOI, ma la Magia era più concentrata a guardarci....piccoli contatti con le mani...piccoli gesti di nervosismo....di eccitazione...di imbarazzo....
Saliamo da me, e sul tavolo in sala una bottiglia di Crema al Whiskey.....Odio il Whiskey ma adoro la sua crema....cubetti di ghiaccio accanto ai bicchieri e cacao in polvere da spolverare appena versato il liquore.
Versai e ti porsi il bicchiere....che tu maliziosamente appoggiasti al bordo della bocca sorridendo....assaggiando lentamente come se il bordo di quel bicchiere fossero le mie labbra.
Bevvi il mio, tutto d'un fiato....e non lo faccio mai, di solito lo gusto lentamente, ma la voglia che stava crescendo in me era.....Audace, intrattenibile.
Presi il tuo bicchiere e lo appoggiai sul tavolino, poi presi una benda e ti dissi, "Bendami", ho voglia di respirare il tuo corpo, di scoprirlo senza vederlo...
Restando in piedi cominciai ad annusare ogni tuo piccolo profumo, odore....il collo, le labbra....le mani...le braccia....i tuoi vestiti..mentre le mie mani cominciavano ad avere i primi contatti col tuo corpo, accarezzavo ed annusavo....il profumo del tuo maglioncino nero accollato era ammaliante, quello della tua pelle eccitante...ho accarezzato il tuo seno sentendone la sua eccitazione fra le dita....ti ho sfilato il maglioncino ed ho annusato la tua pelle, baciato...leccato...gusto dolciastro...sentivo i brividi sulla mia schiena....e l'eccitazione in me....ti ho sfilato i pantaloni....mi sono abbassato ed ho annusato il tuo ventre, il tuo inguine....mi sono risollevato....stordito dalla voglia di farti mia....mi sono sbendato e ti ho guardata come un suddito osserva la sua regina, ti ho bendata e ti ho detto..."ora tocca a te".
Sentivo i tuoi respiri farsi sempre più pesanti, ogni parte del mio corpo reagiva al tuo tocco, leggero....mi hai sbottonato la camicia, hai baciato il mio petto...le nostre bocche si saranno incontrate le mille volte, le nostre lingue non erano mai sazie l'una dell'altra ma era sempre come se ci fosse la magia del primo bacio...
Mi hai sfilato la camicia, i pantaloni....hai titubato un attimo e poi la tua mano ha accarezzato il tuo desiderio...
...Poi....abbiamo fatto l'Amore......
Eravamo abbracciati, in silenzio, ancora con la passione dentro, la stanchezza fisica, l'emozione quando mi arriva un messaggio sul cellulare...lo guardo.....un tuo messaggio...."Mi sarebbe piaciuto prendere quel treno"....ho alzato la testa e mi son ritrovato in ufficio col computer davanti a me.....
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15 years ago
admin, 75
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Il mio incontro con una coppia
Sono 6 anni che sono iscritto a vari portali di annunci e ho avuto modo e piacere di incontrare svariate coppie e singole.
Di tutti gli incontri conservo sempre un ricordo molto piacevole anche perchè mi piace restare in contatto e mantenere belle amicizie con le persone che incontro (purtroppo non accade con tutte per svariati motivi).
Però l'incontro avuto con questa coppia frequentata per circa 6 mesi resterà ben vivo nei miei ricordi.
Avevo lasciato uno dei soliti annunci con il mio nr di cell visibile, mi contattarano loro."Pronto Manuel"? Sì, risposi con tono molto pacato.
"Abbiamo letto il tuo annuncio e ti abbiamo contattato","bene" dissi, e iniziammo a chiederci le solite cose (età luogo di provenienza ecc.).
Parlai con entrambi e fu una chiacchierata piacevole.Ricordo che quando mi chiamarono per stabilire l'incontro, che avvenne di domenica sera, avevo problemi ad incontrarmi perchè proprio quella domenica ero invitato al compleanno di una persona a me cara. Inventai mille scuse e mi incontrai con la cp. Lui alto, robusto, persona molto loquace e al tempo stesso molto simpatico. Lei altezza media capelli mori mossi, aveva un vestitino a fiori con calze a rete bianche e zatteroni ai piedi. Dopo le convenute presentazioni, mi invitarono a salire sulla loro macchina e ci fermammo a un bar per un aperitivo.
Consumato rapidamente l'aperitivo continuando a chiacchierare ci apprestammo ad andare a cena.da qui in poi fu un ascesa di interminabili emozioni. Una volta seduti e ordinata la cena, continuammo a chiacchierare, il ocale non era affollato, e mentre chiacchieravamo, osservai lei che si alzava la gonna facendomi intravedere la figa (sì,era senza mutande!!!).Non essendo il tipo che lascia intravedere segni di emozioni, continuammo a chiacchierare, ma il mio cazzo era diventato ben duro alla vista di quelle cosce che si aprivano ai miei occhi e quella figa ben rasata che attendeva solo che qualcuno la soddisfasse.Comunque a quella vista io misi una mano sulla mia coscia e attesi che lei fece il primo passo.Non si fece attendere.Prese la mia mano e se la passò tra le cosce.Iniziai ad accarezzarla, aveva una figa morbida, bellissima.Mi venne una gran voglia di scendere sotto al tavolo e iniziare a leccarla, ma visto che non era il posto adatto mi accontentai di massaggiarla in attesa di un posto migliore.Mentre continuavano le carezze e anche le chiacchiere, anche lei inizio a muovere la sua mano verso il mio cazzo, ben chiuso dentro i pantaloni.Ci lanciavamo sorrisi ammiccanti,consci dell'eccitazione chestavam provando.Lui, mentre guardava la scena mi disse:" ti ha fatto una bella sorpresa,eh?Te l'aspettavi"?.In effetti fu proprio una sorpresa piacevole.Consumammo la cena giocando sempre in modo soft e dopo aver concluso ci avviammo in macchina.Dovevam andare a casa loro.Una volta partiti,(lui guidava, lei al suo fianco, io dietro),iniziai a sfiorarle il collo con le dita,a giocarci un po', mentre lei stuzzicava il compagno.Pian piano l'area in quella macchina era elettrizzante, iniziai a baciarla sul corpo mentre le mie mani accarezzavano i suoi seni.erano durissimi e lei eccitatissima.Inizio a segare lui in modo consistente, poi si abbassò succhiandoglielo copiosamente.mi avvicinai al centro dei sedili per mettermi più comodo, sbottonai i pantaloni e liberai il mio cazzo ormai durissimo e voglioso.Mentre sbocchianava lui con la mano accarezzava il mio cazzo.Ero eccitatissimo e mi dovetti trattenere un bel po' per non esplodere subito. Le chiacchiere lasciarono il posto al piacere che stavamo gustando in quel momento.La cosa meravigliosa era che comunque eravamo incuranti delle macchine che ci superavano (c'è da dire che eravamo su una superstrada a scorrimento veloce e comunque di sera, quindi molto difficile accorgersi della situazione)
Lasciato lui, si voltò verso me e iniziò a succhiarmi il cazzo con estrema autorevolezza.Ci sapeva fare, altrochè se ci sapeva fare.Muoveva la lingua sulla cappella e mi accarezzava le palle prima di prenderlo e ingoiarlo tutto. Ero sul punto di sborrare e stavo per trattenermi nuovamente quando fu lei a dirmi :"vieni, voglio sentire la tua sborra, ti lavi dopo".A quelle parole non capii più nulla, mi lasciai andare in una sobrrata fantastica che lei apprezzò molto
si fece schizzare sui seni per poi passarsi il mio cazzo sul viso che continuava a esplodere di piacere sentendo quelle labbra che lo avvinghiavano dolcemente.Terminata la prima "seduta" scendemmo tutti e 3 dalla macchina vestiti alla meno peggio e ci infilammo velocemente in macchina.Dopo esserci lavati a turno, lei (che si era lavata per ultima e doveva ancora asciugarsi esclamò:"Voglio entrambi vicini per succhiarvi insieme".e così fece.Ce li fece tirar sù di nuovo e ci accomodammo in camera da letto.Ci buttammo sul letto, le allargai le cosce e iniziai a leccarle la figa.Era in estasi.Iniziò a gemere dal piacere continuando a succhiare il suo uomo, dal canto mio la mia lingua e le mie labbra si davano il loro da fare su quella figa depilata e sbrodolante (furono 40 minuti di leccate e ditalini, e non sono il tipo che inventa).A un certo punto salii sopra di lei e iniziai a chiavarla in maniera decisa, lei ormai in preda a un multiorgasmo, impazziva di piacere.Scopammo fino alle 4 di notte e fu un avvoglersi di costanti e piacevoli orgasmi.Ci frequentammo per circa 6 mesi fin quando poi lui non ebbe un incarico importante all'estero e non ci siam più visti.
E' la prima volta che scrivo un incontro, mi auguro di averlo reso piacevole a chi l'ho letto.
P.s. Tengo a precisare che quanto scritto è vero, i nomi non ho voluti inventarli bensì ho preferito mantenere l'assoluto anonimato della coppia.La serietà e la discrezione sono componenti fondamentali in questi casi.
Grazie allo staff di desyderia.
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15 years ago
admin, 75
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Sonia, la maiala.
Questa mattina sono solo in casa, leggo con avidità i foto annunci su Desiderya, mi piacciono molto quelli inserti da trav e trans, ma, non disdegno guardare anche le foto di bei cazzoni eretti, mentre leggo gli annunci, guardando le fotogallery, mi viene duro, non posso non toccarmi, il cazzo mi esplode negli slip, ma, non voglio sborrare così, subito, e allora, dato che è da tempo che non lo faccio, corro in camera da letto, apro il cassettone del'intimo di mia moglie e ne estraggo gli oggetti del desiderio, le avevo regalato un completino, reggiseno e perizoma rossi, autoreggenti velatissime nere e, top di pizzo nero favoloso, li dispongo con accuratezza sul letto, mi tolgo gli slip maschili, ecco in quel momento, completamente nudo, rinasce Sonia, comincio a vestirmi, per prima cosa infilo le calze, che sono l'oggetto primario del mio desiderio il solo sentire il frusciare del nylon sulla pelle mi fa eccitare al massimo, poi è la volta del tanga, è semi trasparente, mi guardo allo specchio e vedo che nella trasparenza è visibilissimo il mio cazzo eccitato e durissimo, ma, non riesco a farci star dentro le palle tanto è ridotto al minimo l'uso della stoffa, sento benissimo lo string che si insinua tra le natiche, provo una forte sensazione di femminilità, mi giro e, sempre guardando lo specchio, mi allargo le natiche, mi sembra di vedere il buchino pulsare dalla voglia, ma, deve aspettare la fine della vestizione, ora tocca al reggiseno, ha le coppe preformate, belle grandi, quello mi sta veramente comodo, certo mi sarebbe piaciuto depilarmi completamente, ma, dato il poco tempo a disposizione e la rara occasione di rimanere solo, preferisco andare al sodo, mi infilo il top nero, mi giro e mi rigiro guardandomi allo specchio, si, posso ancora piacere, ho ancora un bel culo sodo e ben rotondo, cerco nel portascarpe ciò che può fare per me, trovo delle scarpe da sera, nere e lucide, siccome abbiamo quasi lo stesso numero, provo ad infililarmele, un pò strettine ma, al momento vanno benone, mi sarebbe anche piaciuto avere la mia vecchia parrucca bionda tutta boccoli, ma, purtroppo chissà dove è finita....
Bhe, ora posso sfilare per me, e solo per me, non sono certo un fuscello, ma, sono certa che se ci fosse un maschio, qui, ora, mi prenderebbe alla pecorina senza tante storie, la mano finisce come al solito ad accarezzare il tanga, quel minuscolo pezzettino di tulle trasparente, sento le pulsazioni del mio cazzo, sento le prime goccioline dell'eccitazione che bagnano la punta delle mie dita, uummm... lecco, assaporo e mi eccito ancora di più, come sarebbe bello avere un cazzo da succhiare tutto per me... il buchetto reclama un pò di attenzioni, mi accomodo sulla sponda del letto, divarico le coscie, allo specchio vedo.... e mi penetro con un dito, ohoooo, il medio entra che è un piacere, anzi il piacere è del mio buchetto e del mio cazzo che vorrebbe sborrare, cerco il punto che mi fa godere di più, lo trovo, comincio a giocarci, ora però ho bisogno del secondo dito e poi del terzo.... il buchetto è pronto per una vera penetrazione, mi piacerebbe essere impalata, li adesso.... ecco, dal comodino estraggo un fallo, di quelli da strap-on, con le cinghie da allacciare in vita, lo copro con preservativo, prendo la boccetta di baby-oil e ne spargo una dose abbondante, lo punto sul buchetto e... entra da solo, quasi senza neanche spingere, ora che è tutto dentro allaccio le cinture in vita, uso lo strap-on da solo, comodissimo, non esce e sim possono fare un sacco di cose con un cazzo infilato nel culo, sistematolo bene comincio a camminare su e giù per la stanza, il cazzo di gomma fa il suo dovere, si muove da solo ma non esce, allora accendo la vibrazione, ohoooo, che bello, in un minuto l'oggetto prima freddo, si scalda, vibra si contorce, mi siedo di fronte allo specchio, prendo la fotocamera, devo immortalare questo momento di estasi, eseguo qualche scatto, ma improvvisamente, mentre sto scattando, eccola, senza neanche sfiorami con un dito, la sborrata che mi inonda il ventre ed alcuni spruzzi finiscono sulle calze, fotografo tutto, sembrerebbe che questa violenta sborrata possa aver placato la voglia, ma non era così, tutto pieno di sborra vado in bagno, riempio la vasca e dopo pochi minuti mi immergo in quello che vorrei fosse stato un bagno ristoratore, non era così, l'eccitazione si rifà viva, avevo si sborrato, ma, avevo ancora voglia, volevo sentire il duro del cazzo in mano, così, in ginocchio nella vasca comincio a masturbarmi, prima lentamente, poi sempre più velocemente, cambiondo mano, si, perchè a me piace di più godere con la sinistra, e mentre continuo la masturbazione tengo pronta la mano a conchiglietta sotto la cappella, voglio raccogliere ciò che uscirà, due colpi, tre... ed ecco che la sborrata arriva, liberatoria, non è certo copiosa come la prima, ma abbastanza da riempire un pò la mano che si porta inconsapevolmente verso la bocca, un movimento automatico, lecco tutto fino all'ultima goccia, che buona la mia sborra.... finisco il mio bagno, rilassandomi completamente, squilla il telefono.... ecco è ora di uscire per andare a lavorare.... spero di poter avere ancora occasioni simili, ora Sonia ritorna nei meandri della mia mente e si ripresenta il solito uomo, che deve prima mettere tutto in ordine e poi tornare alle normali attività quotidiane.
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15 years ago
bestenema,
50
Last visit: 14 years ago
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L\\\'isola d\\\'elba
tre anni fa decidemmo di fare una vacanza all'isola del'elba, mia moglie tendenzialmente è una donna pudica ma a letto si scatena davvero ... guardando poi qualche dvd porno riesce a lasciarsi andare del tutto, comunque tornando a noi eravamo all'elba e per girare l'isola abbiamo noleggiato uno scooter, siamo partiti verso le nove e poco dopo 1/2 ora ci siamo fermati in una caletta abbastanza inboscata, siamo scesi e ci siamo messi prendere il sole ... verso le 13 circa il sole picchiava duro abbiamo deciso di fare il bagno, così siamo entrati in acqua... e tra un bacio e una palpata mia moglie si eccita per bene .. allora le propongo di prendere il sole nudi ... accetta ... noto intanto che è arrivata una coppia di ragazzi (penso io gay ...) mia moglie si sdraia convinta anche lei che i due ragazzi fossero gay ... intanto per vedere la reazione dei due comincio a toccarla e lei tra l'imbarazzo e il divertito ma anche l'eccitato comincia a mugugnare aprendo le gambe....... allora continuo a toccarla e la tiro morella , continuando ad eccitarla e dicendole di immaginare di essere in un porno dvd e che quei due l'avrebbero scopata davanti e dietro, lei si eccita sempre di più praticamente un lago tra le gambe ad n certo momento si gira e me lo prende in bocca, io intanto noto che i due hanno preso il loro membro tra le mani e cominciano a masturbarselo, guardandoci con compiacimento, credo di aver capito in quel momento che non fossero gay !!! allora colgo l'occasione e faccio cenno di avvicinarsi a noi intanto mia moglie continua a succhiare e non capisce più è eccitata e presa in contropiede... i due sono vicino a noi lei mi guarda sorpresa e io le suggerisco di continuare a succhiare il cazzo ma non il mio ma quello del ragazzo più vicino ... non se lo fa ripetere mentre l'altro comincia a metterle le mani d'appertutto !!! allora la metto alla pecora e mentre succhia alternando un cazzo e l'altro la scopo per bene come piace a lei finchè non li fa venire e io le vengo in bocca.Finito il tutto abbiamo fatto conoscenza con i due ragazzi che poi abbiamo scoperto avevano preso un appartamentino in affitto per le vacanze !!! potete immaginare come abbiamo passato gli altri giorni di vacanza !!! con i nostri amici !!!
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15 years ago
erotica4, 37/37
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Memorie di una trav - 5° parte - l\'architetto
Quasi ogni sera andavo nel mio ufficio vicino a casa per giocare con il mio guardaroba intimo femminile. Mi limitavo ad indossare autoreggenti e perizoma e poi mi collegavo in rete e chattavo sulle messaggerie erotiche. Fin dall'inizio utilizzavo lo pseudo "oraltrav" perchè rifletteva ciò che più amavo fare (la fellatio) e quello che ancora non mi sentivo pronta di subire: la pentrazione anale. Ciò nonostante non avevo problemi a socializzare ed a trovare tanti pretendenti che mi offrivano le loro verghe da sbocchinare. Erano anche troppi e non mi sarebbero bastati i giorni dell'anno per soddisfarli tutti, almeno che non avessi deciso di dedicarmi solo all'arte della fellatio, cosa che tutto sommato non mi sarebbe nemmeno dispiaciuto, ma dovevo pur anche lavorare. Fantasticare di fare pompini era la cosa che più eccitava la mia mente di trav. L'idea di prostrarmi in ginocchio davanti ad un maschio con le gambe pelose e muscolose e di abbassargli lentamente gli slip, facendo scattare fuori il suo sesso semi-turgido e desideroso delle mie attenzioni mi procurava una raffica di stimoli elettrizzanti a tutte le terminazioni nervose del mio corpo.
Avevo così tanta voglia di mettermi alla prova con diversi falli nell'arte della fellatio che davo appuntamento pressochè a tutti quelli che mi scrivevano e che erano decisi ad incontrarmi. Molti si limitavano a segarsi chattando con me e alla fine quelli che realmente erano decisi a incontri veri non erano poi tanti. Inoltre c'era anche la complicazione di doversi accordare sulla serata giusta perchè diversi erano sposati e dovevano trovare la scusante con la moglie.
Iniziò così un periodo di conoscenza e apprendimento del pompino che mi avrebbe trasformato in una perfetta bocca del piacere. Avevo mediamente 2-3 visite alla settimana e quasi sempre persone diverse. Avevo voglia di conoscere e sperimentare la tecnica e quindi ritenevo che fosse meglio provare quanti più falli possibili piuttosto che operarsi sempre sullo stesso. Ero convinta che ogni pene fosse un essere vivente diverso con reazioni ed esigenze anche opposte. La pratica mi diede ragione e scoprii così un fantastico universo.
Quando parlo di maschi parlo sempre dei loro falli perchè è l'unica parte del corpo, oltre al cervello, che mi interessa. E' l'unica che realmente smuove le mie fantasie trav e che mi fa eccitare e sentir donna.
Ho scoperto un mondo variopinto fatto di forme, colori, sfumature...
(il racocnto continua)
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15 years ago
admin, 75
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Il piacere del travestimento 2
Il piacere del travestimento, questo è il proseguimento del precedente racconto >.
Non sto più nella pelle, sono abbastanza nervoso, finalmente posso indossare il mio abbigliamento senza paura, sono ormai quasi le 2 del pomeriggio, scendo in cantina a prendere la borsa, risalgo in casa, è ora di prepararmi, tra circa mezz'ora arriva lui, che chiamerò Marco, sono eccitato ed emozionato allo stesso tempo, mi chiudo in bagno e preparo la vasca, acqua tiepida e sali profumati, mi devo far trovare pronto, ma sono indeciso se vestirmi subito da ragazza o aspettare che Marco sia già a casa, decido per la seconda opzione, così, infilo solo un pantaloncino corto di cotone, pochi minuti dopo suona il campanello, è lui, apro la porta e lo invito nella mia camera, accendo lo stereo con gli LP del momento, lui mi fa notare che sarebbe meglio chiudere gli scuri, giusto per evitare occhi indescreti, giusto, dico io, ecco fatto, ora siamo in penombra, l'atmosfera è quella giusta, lui mi dice: Ora vestiti per me, fammi vedere come stai vestito da troia... Marco si era già calato nella parte, tiro fuori tutto dalla borsa, lui guarda estasiato l'abbigliamento intimo nuovo nuovo, faccio scivolare i pantaloncini, rimango nudo, il cazzo è già in tiro, la situazione è molto cerebrale ed io mi eccito tantissimo, Marco è sdraiato sul mio letto da una piazza e mezzo, io comincio con allacciarmi il reggicalze e, successivamente ad infilarmi le calze, proprio in modo che lui veda bene, aggancio i gancetti e passo poi al reggiseno, sono emozionato e non riesco ad agganciarlo, lo guardo e gli chiedo se mi da una mano, lui si gira nel letto e si accosta alla mia schiena, aggancia il reggiseno e mi carezza il culo ancora scoperto, gli dico: Aspetta, non ho ancora finito... mi infilo lo slip, ma, essendo molto ridotto la punta del cazzo rimane scoperta, ora metto le scarpe, ho terminato la fase dell'intimo, mi giro e mi rigiro osservandomi allo specchio e facendomi osservare da Marco, è un momento di eccitazione massima, lo vedo armeggiare con la lampo dei suoi pantaloni, dopo un secondo è nudo sul letto, gli chiedo: Vuoi che indossi anche la gonna e la camicetta? e lui: No dai, vieni qui subito, voglio accarezzarti tutta... aveva già cambiato da LUI a LEI, gli chiesi: Come vorresti chiamarmi vestita da ragazza? e lui: A me piace Sonia e a te? A me va bene, mi piace Sonia, per oggi sarò Sonia. Mi avvicino e mi stendo vicino a Marco, lui mi cinge le spalle e attira più vicino, sento il suo cazzo che spinge sulla mia coscia, mi giro di fianco, ho la sua bocca ad un centimetro dalla mia, non ho messo il rossetto, sarebbe stato tempo sprecato, così, è un attimo, socchiudo gli occhi e sento le sue labbra sulle mie, mi sta baciando, socchiudo le labbra, la sua lingua si insinua nella mia bocca, un bacio lungo ed elaborato, sento la sua mano che scende e mi accarezza la coscia indugia tra la fine della calza e l'inizio della carne, mi viene istintivo aprire le coscie, è il momento di fargli sentire la mia eccitazione, lui indugia un pò giocando con le mie palle, poi infila la mano sotto gli slip, mi prende il cazzo in mano, lo stringe forte, lo accarezza, io cerco di appoggiarlo alla sua pancia, lo sfrego un pò, Marco comincia a palpeggiarmi il culo, sussurrandomi parole sconce all'orecchio, Sei una vera troia, hai un proprio un bel culo puttana, tra poco ti faccio ciucciare il mio cazzo maiala... Ormai sono tutta un fuoco, gli succhio i capezzoli, gli tocco il cazzo e trovo già delle goccioline che escono dalla cappella, passo il dito sulla punta e poi lo porto alla bocca, mi succhio il dito, sento subito il sapore della sborra, la cosa mi eccita ancora di più, mi alzo in ginocchio e lo cavalco, sento il suo cazzo contro il mio, lui se lo prende in mano e lo passare dietro, ora lo sento che preme sul taglio del mio culo, instintivamente lui comincia a muoversi su giù, io gli strizzo i capezzoli, lui geme, ne ha una voglia pazza, lo sento bene, gli chiedo: Ora spogliami, toglimi gli slip.... Lui si alza dal letto, sono davanti a lui, infila entrambe le mani ai lati degli slip, me li cala fino alle caviglie, ma, mentre fa quel gesto, si trova il mio cazzo in faccia, probabilmente non resiste, lo prende in bocca, me lo ciuccia con ardore, lo fermo subito, Aspetta, gli dico, ora facciamo che ce lo ciucciamo a vicenda. Mi stendo con piedi al muro, lui si stende al contrario, la posizione non è delle più comode, sopratutto col cazzo duro che non si piega di un centimetro, ci mettiamo di fianco, bhe, così va un pò meglio, riusciamo ad imboccare i rispettivi cazzi, cominciando quello che poi avrei scoperto essere un 69, dopo alcune profonde ciucciate, ero pronto, anzi prontissimo a sborrare, glielo dissi, e lui: Trattieniti, abbiamo appena cominciato, dopo la sborrata non è come prima, placata l'eccitazione, non avrai più voglia di scopare... Forse aveva ragione, così gli dissi: Allora prendi subito la crema che c'è nel cassetto, ho voglia di sentirti dentro il mio culetto, anche se è la prima volta ho voglia di sentire un cazzo nel culo. Prese il tubo e si spalmò il cazzo di crema, spalmò anche un pò di crema sul mio buchetto, ero già pronto, o almeno lo credevo, lui mi fece mettere a pancia in giù, si pose in mezzo alle mie coscie, mi tirò su il bacino, mi sentivo tanto troia, lo assecondavo ad ogni movimento, venne così il momento, sentivo che mi poggiava la cappella sul buchino, che, fino a quel momento aveva provato al massimo due dita, la cannula del clistere o il manico del pennello (bello!!!), cominciò a spingere, la cappella tentava di entrare ma, l'apertura era troppo stretta, cercai di aiutarlo, e dopo diversi tentativi finalmente sentii che entrava, dalle esperienze precedenti con il manico del pennello sapevo che dovevo rilassare i muscoli e spingere come per fare la cacca, lui ci rimase di stucco quando spingendo lievemente si ritrovò tutto dentro, gli sussurrai: Fai piano, non mi rompere completamente... e lui: Zitta puttana rotta in culo, senti come si muove un cazzo in culo... e cominciò stantuffare, con foga, con ardore, cercai di non urlare dal piacere e dal dolore, ma, più che dolore era piacere, mi sentivo Femmina, mi sentivo chiavata, mi sentivo una troia.
Fortunatamente o il contrario, dopo pochi colpi ben assestati mi venne in culo mugulando come un camionista parolacce, si sfilò dal mio buchetto ora bucone e si stese tutto sudato, mi girai anchio e mi lasciai andare sfinito, dopo alcuni minuti di relax comincia a segarmi, almeno avrei sborrato anchio, ma, Marco mi fermò la mano: Aspetta, faccio io, almeno questo te lo devo, me lo prese in bocca, cominciò un pmpino superlativo, cinque sei ciucciate ed ecco la sborra bollente che sgorga, lui non spreca neanche una goccia, la beve tutta, leccandosi i bordi delle labbra, poi si appoggia su di me e mi bacia in bocca, mi fa sentire il sapore della mia sborra, che conosco bene, guardo l'orologio...cazzo sono quasi le 18, tra poco sarebbero rincasati i miei... era ora di far sparire tutto di nuovo in cantina, lui va in bagno, si lava ed io mi rivesto, raccogliendo tutto il mio intimo nel borsone, ci salutiamo rimanendo daccordo di poter giocare di nuovo da li a qualche giorno, ma, per impegni di famiglia, dovetti partire per Roma, il mio borsone è rimasto in cantina per 10 lunghi anni, e di Marco più nessuna traccia... peccato!!!
Ma io poi ho continuato ad adorare l'intimo femminile anche se poi mi sono sposato... ho così avuto modo di regalare capi di abbigliamento di classe a mia moglie, che naturalmente poi, appena ne avevo l'occasione, indossavo anchio.
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15 years ago
bestenema,
50
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Il piacere del travestimento
Il piacere del travestimento, questo è il proseguimento del precedente racconto >. Sentire il nylon sulla pelle, il fruscio della seta, toccare quegli indumenti intimi, oggetto del mio desiderio, era una sensazione impagabile, come ho già potuto scrivere ho cominciato prestissimo ad apprezzare l'intimo femminile, sopratutto adoro le calze velate, siano esse da reggicalze che autoreggenti, adoro indossarle, ed ancor di più passarmele sul cazzo in tiro, farne un cappio e farle scivolare su e giù, una masturbazione senza l'ausilio delle mani, solo la calza, con questo tipo di sega, a volte sborro copiosamente in pochi secondi, questo per dimostrare la cerebralità che l'indumento ha su di me, un effetto paradisiaco.
Certo l'esperienza fatta con mio cugino, leggi il racconto precedente, mi ha segnato, non certo negativamente, lo riconosco, ma, ha dato il la ad una nuova vita, diversa da quella fino a quel condotta, ma uguale per gli altri, per non farmi accorgere dell'uso degli indumenti intimi di mia zia, avevo trovato un lavoretto da fare a tempo perso affinchè con i soldi guadagnati potessi acquistare ciò che mi serviva per le mie godute, sia esse solitarie che in compagnia, comprai alla Standa le calze velate nere, un reggicalze rosso, un reggiseno rosso a balconcino e un paio di slip rossi in coordinato, rubai un paio di scarpe col tacco alto a mia zia, tanto non le usava mai e ne aveva almeno altre 10 paia simili, poi, trovai una gonna di quelle a portafoglio scozzese e una camicetta bianca, il tutto racchiuso in una borsa da calcio e nascosto il tutto in cantina in modo da poterli recuperare facilmente senza troppo nell'occhio, ebbene, dopo vari tentativi per trovare un amico a cui piacesse giocare a marito e moglie e, finalmente un pomeriggio di fine agosto si presentò l'occasione d'oro, mentre vagavo per un viale della mia città chi incontro? Un vecchio compagno di scuola di cui si diceva che fosse un pò gay, che cazzata, o sei gay o non lo sei, ma questo non è il punto, ci salutiamo e cominciano a camminare insieme, così, senza meta, parlottando del più e del meno si finisce per arrivare all'argomento ragazze, certo, per me non era un argomento con cui potevo tenere banco per ore, anzi, di esperienze ne avevo fatte ben poche, forse 2 o 3, ma giusto una sega nei bagni della scuola o poco più, mentre lui si vantava di aver già scopato, mi racconta con dovizia di particolari l'ultima conquista, io lo ascolto estasiato, poi, alla fine del racconto, ci ritroviamo entrambi col cazzo duro, ma, non resistendo alla tentazione gli chiedo: Sai a scuola dicevano che eri un pò gay, ed ora mi racconti di questa scopata eccezionale, ma allora... E lui: Non sono gay, è che a volte mi piace fare le seghe agli amici e farmele fare, ma, mi piacciono le ragazze ed anche i ragazzi... e, a dire il vero, un pò mi piaci anche tu. Intanto camminando siamo arrivati nei pressi di casa mia, e così gli dico: Sai, anche a me piacciono le ragazze ma ho anche un piccolo vizietto, mi piace indossare l'intimo femminile, e sentirmi per qualche ora una ragazza, anzi una Femmina, con tanto di voglia di farmi chiavare... A lui si illuminano gli occhi, mi sorride e mi chiede: Quando possiamo giocare un pò? E io: Domani sarò solo, come tutti pomeriggi, i miei sono al lavoro fino alla sera e avrò casa libera, se vuoi puoi venire su da me, cercherò di farti divertire.... Rimaniamo così, con la voglia al cazzo ma, aspettando l'indomani pomeriggio.
Continua.....
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15 years ago
bestenema,
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Il primo pompino
Era do poco finita la scuola, dopo gli esami di terza media, brillantemente superati, i miei decisero di farmi trascorrere un periodo di meritato riposo in campagna, presso dei cugini che non vedevo da alcuni anni, ricordavo che c'era uno dei cugini che aveva un paio di anni più di me, e, pensai che almeno non mi sarei annoiato, a dire il vero non ci volevo andare in campagna, dato che avevo scoperto da poco che adoravo l'intimo femminile, mia zia aveva un guardaroba di tutto rispetto, spesso frugavo nei suoi cassetti e, appena potevo, rimanendo solo a casa, indossavo le sue mutandine di pizzo bianco, il suo reggiseno, il regicalze e le calze velate, quelle nere con la riga dietro, si quelle mi facevano impazzire, e poi le sue scarpe col tacco alto (avevamo lo stesso numero di piede), e, non avendo neanche un pelo su tutto il corpo, mi divertivo ed eccitavo nel guadarmi nello specchio grande in camera di mia zia, mi giravo e rimiravo quel bel culetto tondo, le cosce affusolate, poi mi mettevo di profilo e, guardavo la mia eccitazione salire, con evidente rigonfiamento nelle mutandine, guardavo il mio profilo e immaginavo di passeggiare per i viali della mia città, vestito da ragazza con la gonna, la camicetta semitrasparente che metteva in evidenza il seno, truccato come le puttane che di sera affollavano il viale, e, poco dopo, con queste fantasie, mi ritrovavo il cazzo in mano, e la mano andava su e giù veloce scoppiando poi in una sborratina da quattordicenne, questo mi piaceva molto, e quindi, pensavo che nei giorni in cui sarei stato in campagna non lo avrei certo potuto fare.
Appena arrivati la sorella di mia zia, dopo i convenevoli del caso, le congratulazioni per aver passato gli esami, come lei disse: Non come quel somaro di tuo cugino che è già la seconda volta che viene bocciato... ci accompagnò nella nostra camera, si, perchè avrei dovuto dormire con mia zia, quindi seghe notturne, niente di niente.
Ma, a volte il destino riserva delle liete sorprese, pochi giorni dopo il nostro arrivo, una mattina, le due sorelle e il marito decisero di andare in città a fare compere, sarebbero stati via tutto il giorno, e quindi io sarei rimasto da solo, non credevo a quello che sentivo, appena partiti, mi recai in camera da letto, aprii il cassettone del comò, ed ecco apparire la splendida visione, l'intimo... scelsi con cura, questa volta decisi per tutto nero, troppo preso dalle mie fantasie non badai certo a chiudere la porta a chiave, e così cominciai a cambiarmi, spogliato nudo presi a rivestirmi, per prima cosa indossai un bustino con le stecche che aveva il reggicalze attaccato, era bellissimo, il fronte in pizzo traforato, le coppe preformate, i lati in raso, poi, fu la volta delle calze, mi guardavo allo specchio, con la gamba appoggiata alla sponda del letto facevo scivolare la seta della calza verso la coscia, agganciando poi il gancetto del reggicalze, m ammiravo allo specchio, quel solo strofinio della seta sulla coscia mi provocò una bella erezione, guardavo il mio cazzo allo specchio, dritto e duro come può esserlo quello di un quattordicenne, ma, mi piaceva, ne ero orgoglioso, poi, via con la seconda calza, e altra emozione, a volte mi sembrava di tremare tanta era l'eccitazione, mancava ora lo slip, che scelsi con cura, ne trovai uno che non avevo mai visto, era ridottissimo, mi copriva appena il cazzo e dietro si infilava netto nel solco del culo, mi guardai allo specchio e, quella visione di quel culetto e delle coscie inguainate dalle calze nere a momenti mi provocarono lo spruzzo, ma, cercai di controllarmi, altrimenti sarebbe finito il gioco troppo presto,ed in più avrei sporcato lo slip e dopo chi la sentiva la zia? Con la coda dell'occhio intravidi nel cassettone una cosa che mi attrasse, era una parrucca bionda, tutta boccoli, la tirai fuori e la indossai, gurdandomi allo specchio rimasi di sasso, mi sembrava di vedere una ragazza, ben fatta, la consideravo un'immagine che avrei voluto conservare, ma, purtroppo non era possibile, così, comincia a camminare davanti allo specchio, l'eccitazione saliva, vampate di calore mi prendevano dal viso fino al cazzo, ed anche il culo aveva un suo modo per farsi sentire, l'elastico dello slip mentre camminivavo solleticava lievemente il buchetto che, mi dava l'impressione avesse preso vita autonoma, sentivo lievi contrazioni del fiorellino, volli fare una prova, mi insalivai il dito e piegandomi davanti allo specchio lo spinsi appena dentro, ooohh che bella sensazione, cercai di vedere meglio, ma con un solo specchio non era facile, ma mi bastava, così volli infilare un pò di più, ma era difficile, senza un pò di olio non entrava, intanto non mi accorsi di nulla, la porta della camera si maprì lentamente, mentre ero tutto preso a quella prima penetrazione anale, mio cugino entrò e rimase li a guardarmi, poco dopo, mentre mi stavo riguardando allo specchio mi accorsi di lui, cercai di nascordermi dietro l'armadio, ma ormai la frittata era fatta, mi prese per braccio, mi tirò, mi gettò letteralmente sulla poltrona e mi disse: Troia schifosa, adesso sono cazzi tuoi, e, mentre si tirava giù i pantaloni e le mutande, ora me lo succhi e stai zitto, altrimenti lo dirò a mia madre ed alla zia e saranno cazzi tuoi... mi misi a piangere, lo supplicavo di non dire nulla, che avrei fatto qualsiasi cosa, lui per tutta risposta mi diede un manrovescio, mi colpì forte, rimasi a guardarlo, le lagrime sgorgavano fiumi, lui mi disse: Dai succhia sto cazzo e non rompere i coglioni... mi prese la testa e la avvicinò al suo ventre, io non sapevo cosa fare, anche, lo avevo visto in uno dei primi filmini porno che giravano tra amici, così, aprii la bocca e lui lo infilò quasi tutto, a momenti soffocavo, mi veniva voglia di morderlo così imparava, ma, forse la parte tutta femminile che c'era in me prese il sopravvento, cominciai a ciucciarlo come un gelato, muovendo la testa avanti e indietro, quel cazzo lo ricordo ancora, era più lungo del mio, ma, sottile, dopo qualche minuto di su giù con la testa, sentti lui che comincava a mugulare, a sospirare, mi sembrava che mentre lo succhiavo stava diventando più grosso, era arrivato quasi il momento della sborrata, lui accentuava col bacino il mio movimento, soffiava dalle narici, si prese le palle in mano e con un gridolino sentii: Dai..dai... ahhhh sborroooo, e un fiotto di sperma mi riempì la bocca e la gola, rimasi senza fiato, non sapevo se sputare o ingoiare, feci a metà, ed assaporai così la sborra per la prima volta, mi bruciava la gola, era amara e un pò schifosetta, ma, siccome lui non avva tirato fuori mil suo cazzo dalla mia bocca, non potei fare altro, meno male che una parte usci da un lato, altrimenti avrei dovuto berla tutta. Fortunatamente dopo la sborrata si placò, mi tirò su dalla poltrona e mi carezzò il viso, senza dire una parola mi fece girare, si appoggiò alla mia schiena, infilò la mano nello slip e mi prese il cazzo in mano, cominciò una bella sega, lenta ma vigorosa, pochi movimenti e, inarcando la schiena gli venni sulla mano, poi, all'improvviso sparì, lasciandomi solo, mi cambiai in fretta, riposi tutto nel cassettone e scesi a cercarlo, lo trovai in giardino, sul dondolo, mi sorrideva, mi disse: Vieni qui, siediti vicino, questo sarà il nostro piccolo segreto, io non dirò nulla alle zie, e tu, fino quando starai qui dorai farmi un pompino ogni volta che ne avrò voglia... d'accordo? Ed io non potei che esserlo, dato mai avrei voluto che i miei sapessero del mio innocuo divertimento.
Passai altri 15 giorni con loro, quando rientrai a casa ero diventato un esperto in pompini.
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15 years ago
bestenema,
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Tiziana, una bella sorpresa!
Con Tiziana ci conosciamo fin da bambini, abbiamo giocato, studiato e ci siamo confessati i primi amori, tra noi non ci sarebbe mai potuto essere nulla se non una splendida amicizia, anche se, a me Tiziana piaceva un casino, e forse non dispiacevo a lei, bhe, un giorno entrai in un negozio di filati, volevo proporre la nuova linea di prodotti dell'azienda per cui lavoravo, e chi ti trovo? Tiziana, ancora bellissima non ostante l'età non più giovanissima, ci guardiamo per attimo e poi riconosciutomi gira dal bancone e mi abbraccia, una lagrima le scende sul bel viso incorniciato da capelli biondo cenere, è una bella sensazione, ha un corpo morbido, come si addice ad una 40enne o giù di li, ci scambiamo un sacco di convenevoli, e, siccome era ormai orario della pausa pomeridiana, la invito a pranzo, così, ci saremmo potuti raccontare tutti questi anni passati lontano l'uno dall'altra, lei accetta volentieri, e mi dice che tanto non ha nessuno che l'aspetta.
Dopo un pranzetto in un ristorantino della zona, torniamo in negozio, ma è presto per aprire, entriamo quindi dal retro, la stanza è grande ci sono i camerini di prova e due divanetti per le clienti, ci sediamo e andiamo avanti a raccontarci la nostra vita, scopro così che è divorziata, non ha figli e che non sopporta più gli uomini, non ne vuole sapere di essere neanche sfiorata da un uomo, anzi, pensa di essere abbastanza attratta dal corpo femminile, per questo ha piacere quando le clienti la chiamano nei camerini per le prove dei costumi da bagno e dell'intimo, bhe, peccato, è ancora una gran figa, decido però di non demordere, le propongo di visionare il campionario, ho dei modelli di costumi da donna bellissimi, e dell'intimo veramente osè, lei mi dice chiaramente che non è il momento di comprare, ma, io insisto, e lei alla fine acconsente, ma, solo per vedere, dopo i primi modelli di costumi, che sinceramente non mi erotizzano per nulla, passo alla valigia con l'intimo, sciorino subito i pezzi forti, estraggo una guepiere di raso rosso con fiocchetti neri e reggicalze nero, lei guarda interessata e mi dice: Certo, se ci fosse la cliente giusta lo farei indossare, impazzisco per questi capi così sexy, e a volte mi bagno nel vederli indossare... Io le rispondo: Perchè non lo provi tu, hai ancora un corpo da favola, non sfigureresti di certo, e poi, anchio sono abbastanza abituato alla vista dell'intimo indossato...(che balla tremenda!!!) Lei tentenna un pochino, ma poi prende il capo, ci aggiunge un paio di calze nere velate e un tanga nero che svettava nella valigia ed entra nel camerino, tira la tendina e comincia a spogliarsi, poco dopo mi chiama a gran voce: Mi aiuti a chiudere i gancini, da sola non riesco.... E che cazzo, non me lo faccio ripetere, entro nel camerino e la vedo lì, in tutto il suo splendore, forse con qualche kiletto di troppo, ma ugualmente invitante ed eccitante, mi avvicino, confesso, mi tremano un pò le mani, cerco di mantenermi calmo, chiudo la fila di gancini posteriori e intanto guardo quel magnifico culo tondo e carnoso, sbircio oltre le spalle, c'è lo specchio che riflette la sua immagine, un seno sostenuto dalla guepiere col balconcino, il tanga che a malapena riesce a contenere tutto il pelo castano chiaro, le cosce inguainate dalle calze nere, e lei che si ammira compiaciuta allo specchio, quelle labbra carnose, rese più che invitanti dal rossetto rosso fuoco, non posso evitare di appoggiare una mano su quel culetto invitante, lei si gira di scatto e mi molla un ceffone, rimango per un attimo inebetito, cazzo che sventola... poi, mi guarda e mi bacia ardentemente in bocca, altro stordimento, che faccio ora? Rispondo al bacio, le infilo mezzo metro di lingua in bocca, le scosto il tanga e arrivo al suo sesso... ma... è bagnatissima!!! Allora con l'altra mano mi sbottono i pantaloni, che cadono fino alle caviglie, le appoggio il mio cazzo alla coscia, lei geme: Mmmm... dai muoviti, dammelo subito, ho bisogno di un cazzo che mi riempia la figa... Si piega in avanti appoggia le mani alla parete del camerino, le giro dietro, con un solo colpo di reni la infilo, entra proprio tutto, è come un'autostrada, stantuffo a più non posso, lei lancia gridolini ad ogni entrata ed uscita del cazzo dalla figa, poi, mi accorgo che sta guardando tutto dallo specchio, e la cosa mi eccita ancora di più, sembra che vi siano gli spettatori e nooi gli attori, mentre ormai sono quasi alla sborrata finale, lei si stacca e, come una furia si avventa sul mio cazzo, lo avvolge con quelle labbra rosse fuoco, lo succhia avidamente, lo lecca in tutta la lunghezza, assorbe anche le palle, ritorna su fino alla punta che è diventata grossa e paonazza, sono al culmine.... Sborroooo!!! Ahaaa, si dai succhia tutto.... Mi ha svuotato completamente, poi, come se nulla fosse successo, si spoglia dell'intimo e si riveste con il suo abito da lavoro, guarda l'orologio e mi dice: Dai, ora andiamo che ti faccio un caffè. Durante il caffè le chiedo: Se non sono indiscreto, ma non mi avevi detto che gli uomini ti facevo schifo e che preferivi le donne? E lei, si è vero, ma, questa scopata con te erano anni che l'avevo sognata, fin da quando mi raccontavi delle chiavate che facevi dopo le feste a case di amici e amiche, ed io ero gelosa e non avevo il coraggio di chiederti di uscire noi due da soli per una sana chiavata... Ora sono soddisfatta, e per sdebitarmi faccio un ordine di tutta la linea sexy nelle 4 taglie che vanno di più, così, se una certa cliente verrà a comprare, forse sarà la volta buona che ci scapperà una leccata di figa...
Bhe, devo dire che, oltre alla favolosa chiavata con Tiziana, ho scoperto che anche lei avrebbe voluto fare qualche cosa da ragazzi, ed inoltre, ho anche guadagnato una bella provvigione....
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15 years ago
bestenema,
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La commercialista - parte 3^
La mattina dopo bussò alla porta, entrò con un vassoio di cornetti e del caffè e facemmo colazione insieme seduti di fianco. Aveva una camicetta parzialmente sbottonata dalla quale trabordavano le sue tettone. Scherzammo ad imboccarci e a leccarci lo zucchero che avevamo sulle labbra, si inginocchiò e abbassatomi il pigiama mi disse "ora voglio fare colazione per bene..." ed iniziò a succhiarmelo...era uno spettacolo vedere la sua testa con i riccioli biondi fare il consueto su e giu...dal basso venivano su i suoi odori, un misto di profumo femminile e quello della sua eccitazione. Con una mano avevo tirato fuori una tetta con già un capezzolo bello duro, con l'altra le dettavo il ritmo e dopo circa un quarto d'ora di quel trattamento le dissi che stavo per venire e memore del giorno precedente mi preparai...Con un urlo venni nella sua bocca...schizzi potenti che le inondarono il palato che lei si affrettò ad ingoiare tutto, me lo pulì per bene e se lo tirò fuori con uno schiocco..."...Buona, mi disse". La presi e la stesi sul letto...ora volevo godermela. Iniziai a spogliarla lentamente iniziando dalla camicetta, poi il reggiseno, aveva una bellissima collana di perle che creava un contrasto stupendo con la sua pelle e che si adagiava perfettamente sulle sue tette. Le tolsi anche la gonna e vidi che quella mattina indossava delle autoreggenti e un minuscolo perizoma che a stento conteneva la sua figona...lo sfilai e mi misi a cavalcioni su di lei. Le incrociai le mani sulla testa e presi a succhiare i capezzoli che già erano molto sensibili, iniziò ad ansimare forte...godeva già anche solo succhiandola..Le allargai le gambe e la penetrai..ci trovai un lago di umori e presi a pompare come un forsennato, tanto che a volte il mio cazzo svivolava fuori e nel rimetterlo spesso sbagliavo buco ma senza penetrarla...vedevo comunque che le piaceva e senza chiedere se l'avesse mai fatto le alzai le gambe sulle mie spalle puntai al buchetto e con un colpo secco, anche facilitato dall'abbondante lubrificazione che le era colato sull'ano, glielo spinsi tutto dentro...cacciò un urlo disumano e tentò di divincolarsi..con dolcezza le dissi "..stai calma...ora passa e godrai.." stetti fermo per un pò per lasciarla abituare. Ripresi a pompare lentamente e più pompavo più il suo culo si adattava...Nel frattempo le infilavo un pollice in fica mentre con un dito massaggiavo il clitoride...iniziò ad ansimare forte, sempre più forte..Dimenava la testa da un lato all'altro, diceva parole sconnesse, capivo solo "spingi....di più...dammelo tutto...spaccami tutta"...Godette di culo, me ne accorsi anche perchè sentivo le contrazioni della fica attorno al pollice. Le lasciai il tempo di riprendersi, era rossa in viso ed ansimava..."E' stato bellissimo....ma potevi avvertirmi...non ero preparata", "Ti ho fatta male?" "Un pò", rispose, "ma ora stò bene...", "lo tolgo?" "...sei pazzo?, lascialo lì dov'è". In fatti ero ancora duro dentro di lei e senza uscire me la misi sopra..Era uno spettacolo vederla inculata e con la fica aperta...Iniziò a muoversi, il suo budello mi calzava come un guanto, andava su e giù e contorcendomi riuscii ad infilarle due dita nella fica...Riprese a godere...."Cazzo, Cazzo, Cazzo...che bello...che mi fai???...non ho mai goduto così....mi sento scoppiare la testa e la pancia"..Ora era lei che mi scopava di culo, ma volevo farmela nel modo classico, la feci uscire e la girai a pecorina. Il buco del culo era arrossato ma parzialmente aperto, la feci appoggiare con le tette al materasso e me la inculai di nuovo...era una goduria...andavo avanti e indietro veloce..e stavolta, contrariamente alle mie abitudini, pensavo solo al mio piacere, forse anche perchè sapevo che lei avrebbe goduto comunque..Le davo violenti stoccate tanto che la testa urtava Sulla spalliera del letto. Non sò per quanto me la godetti, il suo culo era accogliente quanto la sua fica, ma alla fine anche io venni riempendole il retto di sborra...Mi accasciai sfinito su di lei...lentamente il cazzo perse consistenza e usci. L'aria che avevo pompato all'interno usciva rumorosamente ma non ci interessava. Mi disse che aveva vissuto una esperienza sconvolgente, che ero stato bravissimo anche se un pò bastardo, ma che forse era stato meglio così, perchè forse se glielo avessi chiesto me lo avrebbe negato per paura del dolore. L'intera giornata trascorse così, tra fantastiche inculate, scopate e pompini intervallate a brevi soste per rifocillarci, fino a pomeriggio inoltrato. Ma ora dovevo ritornare...Gli arrivederci, si sà, lasciano sempre un pò di amaro in bocca, ma fortunatamente meno degli addii perchè c'è la consapevolezza del reincontro...Una lacrima solcava la sua guancia, non le chiesi se era tristezza o gioia...a volte si fondono...ci lasciammo con un casto bacio sulla guancia perchè eravamo in pubblico e mi sussurrò "Ora che ti ho trovato non ti lascio più. Ho scoperto cosa significa essere donna e godere, hai tirato fuori la femmina che è in me e non voglio più rinunciarci. La prossima volta vengo io a trovarti...Organizzati". Così feci, ma questa è un'altra storia.
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15 years ago
scopodonnexsetteore,
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Fior di loto
Fior di loto
Sono Roberto, autista di bus da noleggio da diversi anni, e la storia che voglio raccontare è successa circa tre anni fa. Il mio lavoro mi piace , mi porta in giro per l’Europa sempre con turisti di tutto il mondo, in genere la guida ti dice dove devi andare, tu devi solo guidare il bus, le guide in genere sono donne, ma anche tra i passeggeri a volte c’è qualche fica in caccia, quindi di avventure ne capitano a volte molte, ma la volta che conobbi Yoko fu tutta particolare. Il mio capo mi dice: “domani carichi a Roma, turisti giapponesi,vai in Toscana, Umbria e Venezia”, mi affida il programma e via. Il giorno dopo all’aeroporto di Fiumicino carico cinquanta piccoli giapponesi, e la loro guida, Yoko una fichetta molto carina mi prende in disparte e mi chiede se conosco i posti dove andremo, è la prima volta che viene in Italia, parla quasi bene la lingua,ma vuole fare bella figura e chiede il mio aiuto. Mi rimane subito simpatica e decido di stare dalla sua parte, mi fa morire dal ridere quando mi chiama Lobelto, la erre per lei non esiste,si scusa facendo inchini, tutti ti salutano sempre con l’inchino. Il resto del gruppo è composto per lo più da persone anziane, molto educati e tranquilli, tranne quando siamo il viaggio, scattano foto a tutto, e due tipette si interessano un po’ a me, ma la presenza continua di lei non lascia molto spazio. Il viaggio parte tranquillo, da Roma andiamo in Toscana, salendo lungo la via passiamo prima per Tarquinia , qui la ragazza dimostra tutta la sua preparazione teorica, tanta, ma la scarsa conoscenza pratica, ma in questo le vengo incontro io, lei fa una buona figura e io guadagno “punti”, poi andiamo su verso Viterbo, altri punti per me , mi piace, è molto simpatica, e tremendamente inesperta di trasporti turistici italiani, ma fa di tutto per imparare, e per questo non propone nulla se non mi ha consultato. Pranzo sul lago di Bolsena e via verso il nostro albergo a Chianciano, li sarà la base da cui ci muoveremo nei prossimi giorni. Arrivati quasi a sera, per le innumerevoli soste per scattare le solite 1000 foto al secondo, ci troviamo per la cena, tutti mangiano e poi vogliono girare per la cittadina, nonostante siano stanchi per il viaggio, io dico a lei “serata libera, domani avremo molto da girare e vedere”, e poi le chiedo se vuole vedere un posto speciale che io conosco li, lei mi guarda con l’aria incuriosita e poi dice ok, bene allora ascoltami , mettiti una comoda tuta e prendi un costume,accappatoio che andiamo a fare il bagno in un posto che pochi conoscono ……. Dopo pochi minuti torna, andiamo, facciamo circa dieci minuti di strada a piedi e ci inoltriamo dentro una stradina di campagna, dopo essere discesi lungo un viottolo ci troviamo sotto una rupe, dalla roccia a metà costone esce un piccolo rivolo d’acqua calda, sotto c’è un laghetto che di notte con la luna piena è tremendamente bello. Ci spogliamo, lei mi fa presente di non avere il costume, io la guardo e dico : non fa nulla, siamo solo io, te, e due coppie dentro il lago, è notte, chi vede, poi hai l’intimo, lascia quello se proprio vuoi. Ci spogliamo, entriamo dentro, la temperatura è perfetta, ne troppo calda ne fredda, lei si rilassa, mi viene vicino e mi dice: “Lobelto è stupendo, ma piace tanto, mi licolda un posto vicino a casa mia a Osaka,glazie mi ci voleva ploplio” …. Io ci rido, mi fa morire, poi le sto molto vicino i nostri corpi si toccano e quando credo che sia il momento di provare un piccolo avviamento del gioco vengo disturbato dal passaggio delle due coppie che salutano e vanno via, allora gioco la carta cascata, la porto più avanti fino al costone roccioso, passando dietro l’acqua c’è un punto dove la roccia è più in dentro e forma una specie di piccola grotta proprio dietro il flusso dell’acqua, che vista da dietro con la luna piena in controluce produce un effetto magico , lei si tiene vicino a me, la magia del posto, la voglia reciproca di toccarsi , il desiderio e ……. mi ritrovo lei fra le braccia, le nostre bocche si uniscono in un bacio dolcissimo, ma appassionato che non lascia dubbi. Le mie mani iniziano a esplorare il suo corpo,i suoi seni sono piccoli,ma molto sodi, duri, microscopici capezzoli attirano la mia attenzione, le tolgo l’intimo, è nuda mi appoggio ad una roccia piatta dietro di me, attiro il suo corpo su di me, sono in proporzione il doppio di lei, mi fa morire, le sue mani mi esplorano dappertutto, la sua bocca è inarrestabile mi bacia e succhia … le mie mani arrivano al suo sesso, la sua fica è ricoperta di un pelo liscio stupendo, le insinuo un dito dentro , è strettissima, lei intanto ha scoperto il mio cazzo …. “ma è ….. ma è enolme” …. Veramente non che io sia un super dotato, ho circa una ventina di centimetri, è una discreta circonferenza, ma a lei è sembrato grande, “non ho mai fatto l’amole con un uomo europeo, i giapponesi sono più piccoli” …. Ma io intanto ho cominciato a toccarla e la voglia le prende il sopravvento, si comincia ad eccitare, “sssssssisiisiisiisi…… isiisisiisiisisiiiii” ………. La sento eccitarsi, mi accarezza il cazzo che nel frattempo è diventato veramente grosso e duro, mi sollevo dall’acqua e le permetto di prenderlo in bocca, lei lo guarda estasiata, poi si mette a leccarlo, non riesce a metterlo in bocca, è troppo per lei, poi io la faccio alzare, le sollevo le cosce, e mi abbasso, inizio a passare la lingua su quel pelo lisci e morbido, insinuo la lingua dentro, e sento che comincia a genere di piacere, “ssssisisiisisii .. … Lobelto …….. ssisiisiisii” ….. vado a vanti fino a quando di colpo si irrigidisce e mi regala un primo stupendo orgasmo, viene scuotendosi tutta …. “godoodoooooo” ……. e pronuncia alcune parole nella sua incomprensibile lingua, ma credo fossero al piacere che provava …… mi sollevo, mi giro mi metto con la roccia alle spalle, e la faccio salire sopra me, lei si posiziona sopra il mio cazzo, inizio strusciarlo lungo il taglio della fica, lei esita, “ti plego, fai piano” …… delicatamente inizio e far entrare il mio cazzo, lei si apre, non è vergine, ma comunque entro, sento le pareti della fica aderire perfettamente al mio cazzo, stretta sembra un guanto , lei apre la bocca, la vedo quasi urlare, mi muovo molto lentamente, mi rendo conto che per lei non deve essere facile, anche per me era la prima volta che mi scopavo una giapponese e cercavo di essere più dolce possibile, lei mi guarda, sento il mio cazzo arrivare in fondo, ne rimane fuori circa meno della metà, resto fermo voglio che si abitui alla mia presenza, e difatti mi guarda, mi fa cenno con la testa di si, allora esco e rientro in lei , “ ssisiisisiisi…. piano … siisisiisi…. mi piace sisisiiiiii … . .dai” …..incomincio a pomparla di gusto, è strettissima, il mio cazzo resta mezzo fuori, se spingo oltre sento il fondo della sua fica,lei quando arrivo in fondo ha una smorfia di dolore, mi metto più basso, lascio a lei la possibilità di mettere i piedi a terra, così potrà impalarsi a suo piacimento, lei capisce, incomincia un meraviglioso su e giù bellissimo, lei viene a ripetizione, dopo l’ennesimo orgasmo si distende sfinita sul mio corpo, mi avvicina la bocca alla mia “Lobelto mi fai molile” …. la guardo, le dico: “veramente io non ho ancora cominciato” …. mi guarda stupita, ma io la giro, la metto di nuovo sulla roccia e comincio a pomparla con un ritmo continuo, lei sborra urlando, tanto il rumore dell’acqua copre i suoni, poi le scarico dentro la fica una sborrata interminabile,lei dal piacere mi conficca tutte le unghie dentro la pelle, mi bacia con passione,la sua lingua cerca la mia e restiamo abbracciati dentro l’acqua per un tempo interminabile. Siamo usciti tornati in albergo che era tardissimo, il giorno dopo mi ha detto: “glazie, ho plovato con te quello che vuole dile fale l’amole, spelo che nei giolni a venile vollai ancola il mio colpo”. Non potevo desiderare amante più calda, appassionata e vogliosa di lei, la scopai tutte le sere, e prima di partire lo volle anche nel culo, l’ho rivista due anni dopo, mi buttò le braccia al collo e mi stampò un bacio in bocca davanti a tutto il gruppo ; Lobelto mi falai molile ancola?.....
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15 years ago
admin, 75
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Cocoon
Scivola bene, sembra un 'anguilla. Sparte l' acqua come aprisse una cerniera lampo. Mi stupisco della sua resistenza, sarà mezz 'ora che va su e giù senza pause di recupero. Un respiro ogni due bracciate e un bel coordinamento motorio mi suggeriscono un passato agonistico.
Un passato...! Chissà se pensa al futuro ! O se è si sta godendo questa nuotata libera dalle angosce di chi è ancora avvitato agli ingranaggi del dovere.
Bella sirenetta attempata, ma quanti anni hai?? Con 'sta cuffia e gli occhiali...ti mancano le pinne, il fucile e sei pronta per una battuta di pesca subacquea..E se permetti, l'unico pesce pescabile..CE L'HO IO !
Ma che mi prende stamattina?! Quale sarà la causa di questa piccante gerontofilia maggiolina? ...Allora non è vero che dopo i quaranta si guardano solo le ventenni ! ..Caspita, l'elegante signora avrà un età databile solo col carbonio radioattivo!!..Eppure mi intriga questa donna che mi nuota accanto. Ci siamo divisi equamente la corsia in due, lei a destra ed io a sinistra, con un muto cenno del capo. Ha un costume olimpionico blu semplicissimo, due braccia e due gambe...e mi sembra bellissima.
L'acqua è un elemento straordinario! Modifica tutte le percezioni sensoriali. Toglie ed aggiunge. Ridefinisce le categorie del pensiero...Non c'è bisogno di andare a Lourdes per coglierne i benefìci psicosomatici. Guarda quà! ..'Sta ragazzanonna...miracolata dall'immersione in questa vasca. E' pure diventata desiderabile. La incontrassi per strada con appiccicati addosso tutti i suoi clichè mi muoverebbe a deferente rispetto...non certo il cazzo!
Si Madama, mentre ti aspetto a fondo vasca e traccio le bisettrici fra tutti i tuoi angoli per capire se i miei pensieri libidinosi sono frutto di suggestioni psicogene o geometriche corrispondenze ai canoni di una bellezza seducente ( e qui tiro il fiato..fiuuuu )..., mi si sta gonfiando.
L'acqua che ti carezza la bocca mentre giri la testa ed ingoi aria ha un chè di pornografico. Voglio partecipare anch'io a questo film. Chissà che faccia farai quando la tua testa sarà a 30 centimetri dal mio tronco.
E sotto al tronco ci sta l 'arbusto...e quasi quasi te lo metto sotto gli occhi!
La mano l'ho già infilata dentro il costume e sto aspettando che arrivi tu..assieme al mio coraggio per osare di farlo.
Cinque metri ancora per sapere di che pasta sei fatta. Per capire se vai a messa tutte le mattine raccomandandoti per una pace eterna o se ti svegli con la voglia di chi ancora non ha pace.
Sto cercando una scusa plausibile per giustificare il mio ardire ..se ce ne sarà bisogno...Quattro, tre, due, uno...
L'acqua fa male, aveva ragione quell' alpino di mio nonno...:-)
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15 years ago
admin, 75
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Il bel renè
Il bel Renè.
Ho da poco compiuto 18 anni, il mio più caro amico ha deciso di regalarmi una festa a sorpresa, così, mi dedico alla cura estetica, non si sa mai cosa potrò trovare alla festa, e così dopo una bella doccia profumata, il rito della barba e una dose di profumo forte al sandalo, scelgo l'abbbigliamento più appropriato per quel caldo pomeriggio di Luglio, la scelta cade su di un paio short in jeans e una maglietta nera traforata che mette in risalto il mio fisico semi palestrato, mi tiro indietro i capelli lunghi e neri facendo una coda, sono pronto, esco e mi dirigo verso casa sua, sono quasi le 17,00 ora in cui avevo appuntamento da lui, citofono e salgo, 5 piani di attesa in ascensore, trovo l'uscio aperto, entro e.... non c'è nessuno, che cazzo di festa è se non vi sono invitati? Mi sbagliavo, c'era una ragazza sdraiata in terrazzo su di una sedia a sdraio che sorseggiava tranquillamente una menta ghiacciata, si alza e mi viene incontro, accidenti che sventola, in topless con due tettine da sballo, tutta abbronzata, si avvicina e mi schiocca un bacio sulla guancia sussurrandomi: Auguri e cento di questi giorni. Al che io pensai, Proprio come questo... magari. Le chiesi: Ma... gli invitati alla festa? E lei: Sono io l'invitata speciale, io e il bel Renè. Si cazzo ma che festa di merda, pensai, ma, mi sbagliavo ancora, e chiesi: E il bel Renè, come lo chiami tu, dov'è? E lei: Tranquillo tra poco arriverà, ed avrai una bella sorpresa. Intanto perchè non ti sdrai al sole e ti bevi qualche cosa? Bho, si dai, se mi prepari una menta come la tua la bevo volentieri. E lei senza indugio alcuno mi portò il bicchierone, che trangugiai molto velocemente, non sapevo ancora cosa mi aspettava.
Dopo circa mezz'ora parlando del più e del meno, arrivai a capire che lei era una cara amica del bel Renè, con cui partecipava a feste e ad altro, mi spiegò che le feste erano quasi sempre organizzate da coppie e che l'altro erano partecipazioni come attori non professionisti a spettacoli porno di qualsiasi tipo. Ma cosa mi tocca sentire, ed io che credevo di conoscere bene il mio amico, ora mi accorgevo di non conoscerlo affatto o meglio di conoscerlo solo per quanto lui voleva farsi conoscere, ci rimasi un pò male, però lei mi disse che non amava mettere troppo in piazza queste sue distrazioni anche perchè, io fino a pochi giorni prima era ancora minorenne e quindi non sarebbe stato corretto, almeno legalmente, ora però, poteva dirmi tutto e farmi conoscere gente con cui ci si sarebbe potuto divertire, questa festa organizzata per me era come dire, un esame, e, se lo avessi superato sarei potuto entrare nel giro giusto, ma questo lo scoprii molto più tardi.
Lei mi sottopose ad una specie di interrogatorio, che verteva solo sul sesso, cosa mi piaceva fare con una ragazza, cosa ne pensavo degli incontri lesbici, come avrei reagito se durante un incontro con una ragazza si fosse aggiunto un terzo, un uomo sottolineò lei, e molte altre domande su come avrei visto un trio formato da due lui e una lei, quale potrebbe essere il mio ruolo, cercai di rispondere sinceramente alle domande, anche se, questi discorsi fatti da una strafiga mezza nuda mi stavano eccitando, e lei ovviamente se ne accorse, cercavo di non mostrare imbarazzo e di essere il più normale possibile, quando ad un certo punto lei mi chiese: Dai fammi vedere come ce l'hai. Non me lo feci domandare una seconda volta, mi sfilai gli short e scostai gli slip, il mio cazzo fece capolino in tutto il suo splendore, 21 cm di carne dura, lei lo guardò, lo impugnò, lo strinse, lo maneggiò per qualche minuto e alla fine lo assaggiò, paradisiaco, spompinava meravigliosamente, si vedeva che era molto pratica della cosa, e poi mi disse: Niente male, me lo aveva descritto bene il bel Renè, si perchè lo sò che vi siete segati insieme parecchie volte, porcellini. Alchè mi sembrò di sciogliermi nella vergogna, diventai paonazzo o forse violaceo, ma lei mi rincuorò, Non temere, mi disse, adoro i ragazzi che si segano tra loro e che magari fanno anche altro. E io, Del tipo? Mha, che si sponpinano, e magari poi si inculano a vicenda. O cazzo, o mamma mia, questa è una ninfomane pervertita, penso, ma la cosa mi eccita ancora di più, voglio proprio vedere dove vorrà arrivare. Mentre si struscia il cazzo tra le tette arriva il bel Renè, con in mano una bottiglia di champagne e tre flutes ghiacciati, istintivamente cerco di nascondermi alla vista, ma lui mi incoraggia, Dai, fagli vedere di pasta sei fatto, continua, intanto preparo l'atmosfera per la festa. Struscia e struscia, stavo già quasi per sborrare, così decido di interrompere momentaneamente le effusioni per bere un pò di quello champagne così invitante, dopo il terzo flute si era già un pò allegri, strano perchè normalmente reggo bene l'alcool, ma chi se ne frega, è la mia festa, ho qui una fighetta da chiavare e mi sto a fare problemi? Lei però si dedica a lui, lo spoglia, lo succhia, lo tocca, lo strizza e, alla fine dopo essersi tolta gli slip, lo cavalca, ogni tanto mi guarda e sorride, io come un pirla me ne rimango seduto a guardare con il cazzo extra duro, ogni tanto me lo meno, giusto per dare a loro un sgnale, Ehi ci sono anchio... Dopo qualche minuto di cavalcata lei mi fa cenno di avvicinarmi, e mi sussurra: Dai, ora tocca anche a te, cacciamelo tutto in culo, senza paura, dai che ne voglio sentire due contemporaneamente. E chi si lascia scappare l'occasione? Pronti via, con un colpo secco sono dentro di lei, pensavo di incontrare un minimo di resistenza, ma così non fu, scivolo dentro come niente, era la prima volta che cavalcavo in tre, sim prova una strana sensazione, sentire un altro cazzo che si muove, separato solo da una piccola barriera di carne, pochi colpi e la cavalcata aveva trovato il ritmo giusto, così da non intralciarci a vicenda, lei mugulava, gridacchiava, si sbrodolava come una maiala, ma ci incitava anche a continuare, a non smettere mai, lui era ormai andato, non si capivano neanche le frasi smozzicate che pronunciava, ed io invece, cercavo di mantenermi lucido per prolungare quanto più possibile quella inculata da oscar, ma, ahimè, non fu affatto facile, anzi, a dire il vero dopo pochi minuti le inondai quel bel culetto di sborra bollente, incurante del fatto che lei mi incitava a non smettere, potevo forse controllare la situazione fino al punto di decidere quando sborrare? No, certamente no. Così, sentii lei irrigidirsi, cominciarono le contrazioni, sia anali che della fighetta, butto indietro la testa, a momenti ci rimetto il naso, e con un ululato la sentii godere come una pazza, la cosa che mi stupì di più fu che il bel Renè non si lasciò andare anzi, quando lei si sollevò lui era ancora ben in tiro con il cazzo fradicio di umori, leim prese un asciugamano e si terse il sudore sulla fronte e sul seno, poi girandosi verso di me mi disse: Ora vieni qui e fammi eccitare di nuovo, leccami la figa!! Lo disse in modo così perentorio che non potei rifiutare, mi stesi a fianco di Renè, proprio all'altezza del suo grosso cazzo, e comincia a leccare quella figa ancora fradicia di umori, le leccai le grandi e le piccole labbra, le succhiai la clito ben in mostra, quasi un piccolo cazzetto, e lei ricominciò a mugulare, a gemere a sospirare, sentii una mano che mi accarezzava il culo che era ben in mostra data la posizione, non era certo lei, era Renè, che ancora ben eccitato voleva fare uno dei giochini che facevamo quando eravamo soli, non mi tirai certo indietro, non era la prima volta che mi toccava il culo e lo penetrva con le dita e che mi leccava il cazzo, ma, questa volta mi sembrava diverso, era troppo infoiato per limitarsi, ed infatti, poco dopo, avvicinò la sua faccia al mio buchetto e cominciò a slinguarlo, leccando ed infilando la lingua, alternando con due o tre dita, allargandolo e lubrificandolo, poi, si alzò e si avvicinò, lo lasciai fare, mi ero eccitato di nuovo, anche se il cazzo mi faceva un pò male dopo la cavalcata precedente, sentii la sua cappella puntata sul mio buchetto, che spingeva, lieve ma ferma, cercai di non ostacolarlo, anzi la posizione era quella giusta, sentii la prima penetrazione di qualche centimetro, non faceva male, anzi, sentivo un calore che saliva, allora allargai quanto più possibile le natiche, lui fece scendere ancora della saliva sul suo cazzo e sul mio buchetto, lei allora si alzò di scatto e mi allargò le natiche con le mani, lui spinse ancora un pò, era dentro almeno per metà, sentii lei che gli diceva: Dai infilalo tutto, vedrai che questa troia godrà come una pazza... E io: Si dai fammelo sentire tutto, inculami ti prego. E lui spinse fino alle palle, avevo 20 cm di cazzo nel culo, cominciò piano piano a muoversi, sentivo lo sfregamento della carne, ma sentivo anche il mio cazzo farsi di granito, lui però non aveva ancora goduto, quindi l'inculata non durò a lungo, sentii il suo cazzo che si gonfiava, sembrava dovesse dilaniarmi tanto era diventato grosso, pochi secondi e un getto di sborra calda si riversò in me, la setii bene distintamente, ad ogni getto un sussulto, poi, la calma, la pace, per lui, io però non ero sazio, avevo il cazzo dolorante da tanto era duro, lo presi in mano, ero appoggiato su di lui, lei si mise davanti e cominciò a succhiare, 10, forse 20 secondi, e le riempii la bocca, ero veramente svuotato, lei rideva, lui pure, ed io? Io chiesi che cazzo avevano da ridere? Ridiamo, rispose lui, perchè hai brillantemente superato la prova, ora, se vuoi puoi unirti a noi, nelle feste e negli spettacolini che teniamo per pochi intimi, sono tutte brave persone, normali, o quasi, a volte si uniscono a noi, cercando attimi di felicità e appagamento che nella normalità e quotidianità non trovano, ti ho coltivato per tutto questo tempo, ora non mi deludere, unisciti a noi e godrai come un pazzo.
Insomma, il bel Renè me lo ha messo in culo due volte, una fisicamente e una moralemnte, ora però mi diverto veramente, anche se la gente e i vecchi amici pensano che io sia una specie di pervertito che va con donne e uomini.
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15 years ago
bestenema,
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Quella monella di mia sorella
Eccoci qui , io a scrivere e voi ( spero tanti ) a leggere di quella monellina di mia sorella.
Mi chiamo FLAVIO ho quarant'anni e sono un libero professionista. Vivevo agiatamente con i miei genitori e la mia sorellina, che ha 10 anni meno di me. Gran bella gnocca ,alta e bionda, con un culetto da sballo e due tettine capricciose che sparano verso il cielo; ha un unico difetto , ho sempre pensato, è mia sorella. Devo dire che il mio lavoro mi crea veramente moltissime occasioni e, ad essere sincero, non mi mancano le avventure , ma quando vedo mia sorella penso sempre < beato chi ti scopa >.
Torniamo a noi, come ho detto vivo con i genitori in un appartamento fuori città , su due piani molto grande , a tal punto da garantire una discreta privacy a tutti i componenti della famiglia. Quella mattina nostra madre mi chiama da parte e mi dice < dobbiamo assentarci un paio di giorni io e tuo padre, per favore dai un occhio a Silvia(mia sorella all'epoca 19enne)> ho detto aggiunge mia madre< secondo te perchè ti sto chiedendo di fare da baby sitter??> e così dicendo mi saluta e se ne va.
Tutta la giornata del venerdì passa in un lampo ritorno a casa e quando entro in cucina vedo Silvia ai fornelli. La serata prosegue tranquilla e la cena è ottima.Ad un tratto lei mi dice< ora però mi aiuti a lavare piatti> rispondo e così facendo sparecchio tavola e poso tutto sul lavabo. Lei indossa un jeans attillato e con gli spacchi sulle chiappette ,una maglietta senza spalle che le va da tutte le parti ed un grembiulino della mamma che le incornicia la vitina da vespa.
Dopo pochi minuti , finito di lavare i piatti le dico guarda che hai tutta la maglia bagnata, vatti a cambiare, ma lei per tutta risposta si volta di schiena e se la sfila via, per appoggiarla al termosifone ad asciugare. Vorrà dire che mi riscalderai tu sul divano, mentre guardiamo uno dei tuoi filmacci horror.
Detto fatto siamo sul divano uno vicino all'altra, lei sdraiata sulle mie gambe. Sarà la luce bluastra della tv oppure non so, che volete che vi dica, mentre lei guarda il film, io le guardo le tette.E' mia sorella, penso, ma è anche una bella fica. Mi faccio sotto, allungo una mano sulla sua spalla e gioco distrattamente con la spallina del suo reggiseno, e lei invece di dirmi di smettere, muove la sua nuca sul mio cazzo, che sta diventando duro come il marmo. Continuo sempre più giù, verso il capezzolo, e ad un certo punto lei Adv ha un sobbalzo per una scena cruenta e la mia mano cade proprio sulla sua tettina, lei la afferra e se la stringe al petto impaurita (ma proprio per niente).Ho il cuore in gola , il cazzo durissimo e la mia mano nelle sue tette.Cerco di sfilarla e se ne viene via anche il reggiseno...< maialino > è l'unica cosa che mi dice sorridendo , poi < ora puoi fare due cose, o lo rimetti a posto,o lo sfili via del tutto, perchè così a metà mi da noia > .Non ci credo un invito esplicito ...detto fatto.
Lo sfilo e vedo due tette meravigliose, bianche e sode,con due capezzoli che puntano verso il lampadario. aggiunge con aria maliziosa, si alza in piedi e mi fa segno di alzarmi.Si avvicina , afferra la mia cintura e mi slaccia i pantaloni, facendomeli cadere alle caviglie.Sono in mutande con un cazzo duro allo spasimo di fronte a lei,< poverino -dice-chissa come è scomodo così sacrificato lì dentro> aggiunge e mi abbassa lo slip facendo rimbalzare il mio cazzo durissimo fuori , ma lo dico senza troppa convinzione e lei ha gia stretto la sua mano intorno all'asta e mi sta segando lentamente.
< dimmi che non ti piace e smetto subito - aggiunge sorridendomi in faccia-anzi te lo rimetto a posto io>
La abbraccio e la bacio sulla bocca con forza.
La sollevo in braccio e la stendo sul divano, mi tolgo i pantaloni e gli slip mentre lei mi osserva soddisfatta,mia avvicino e le slaccio i jeans lei mi aiuta ad abbassarli.Ha un intimo da sballo, rosa con i coniglietti, mi avvicino e le bacio l'ombelico fino al monte di venere, poi con le dita le abbasso lo slip e scendo fino alla fessura < cazzo sei magnifica, neanche un pelo> e lei < è così che piace a voi maialini, vero??> cazzo, ha ragione. Le allargo le labbra della vagina e infilo la lingua che saetta velocemente sul clitoride gonfio e dolce come il miele.
Lei geme ed è in un lago,le infilo prima un dito ,poi due, lei mugola e si dimena su e giu per farsi penetrare più in profondità ,mi alzo sulle ginocchia le sollevo il bacino e la lecco in profondità affondando tutto il volto fra le sue gambe, lei le stringe intorno fortissimo e mi spinge sulla nuca con le mani, geme e trema, la mia SIlvia ha un orgasmo meraviglioso.Si ferma, mi guarda e sorride, ha due capezzoli turgidi e lunghi come due chiodi; si volta e mi offre il suo meraviglioso culetto , si inginocchia con il seno sulla seduta del divano e la testa contro lo schienale....< non farmi troppo male > e con le mani si allarga il buchino.
Non posso crederci, mi sta offrendo il culo, quel culo che mi faceva arrapare di nascosto, che popolava i miei sogni ed ispirava le mie seghe era a mia portata.
Mi metto dietro di lei, le infilo la cappella nel solco e la avvicino al buchetto. Con la mia saliva lo bagno e con un dito provo ad allargarle l'orfizio...lei ha un sussulto e con una voce fievole
< dai, muoio dalla voglia, non l'ho mai fatto > Piano piano entro in lei, sento le sue contrazioni intorno alla cappella, poi all'asta che entra a fatica; spingo e mi ritiro, la pompo piano, poi sempre più forte,con gusto; la sento gemere e godere, le prendo le braccia e la tiro verso di me, ho tutto il mio cazzo piantato nel suo culetto e lei si dimena ed inarca la schiena, la tiro e la mollo per pomparla più in profondità.
Lascio le sue mani che subito corrono alla fica bagnata e comincia un furioso ditalino.
la maiala sta godendo ancora.
Sono allo stremo con il cazzo enorme e durissimo, sento la cappella gonfia ,lo sfilo dal suo culetto
urlo.
Uno, due , tre schizzi potentissimi le inondano la schiena , lei si gira e mi guarda , sono immobile e sudato ,ho ancora il cazzo duro , lei sorride ,avvicina le sue labbra curiose e....< voglio assaggiare il tuo sapore > dice; lo prende in bocca e lo lecca tutto ,gira intorno alla cappella con la lingua e lo mordicchia, comincia a segarmi con la mano e con l'altra massaggia le palle. Va su e giù con la testa e la mano prima veloce e poi lenta, si ferma , mi guarda negli occhi e continua a leccarlo come un gelato.< SCHIZZAMI IN FACCIA ,PORCO > e così dicendo aumenta il ritmo della sega e delle slinguate.
Dopo pochi secondi ....< vengooooooooo> le schizzo in faccia tutta la mia virilità. Calda sborra sul viso e fin sugli occhi , lei se la spalma con le mani ovunque e mi dice < adesso basta maialino, per stasera siamo andati oltre > ed aggiunge < chissà se mamma e papà quest'anno andranno via ancora ...>
Purtroppo già da alcuni anni nn sono più l'amante di mia sorella , ci vedevamo una o due volte a settimana dove possiamo e senza dire nulla ci concedevamo uno all'altra con vigore.
Oggi vive felicemente con il suo attuale marito e 2 figli.
Lei è sempre più bella. Mha chissà se forse un giorno...............
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15 years ago
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Il contadino
Come spesso accedeva, si faceva sempre piu' forte il bisogno di un esperienza forte, trasgressiva, ma sicura allo stesso tempo. I contatti cercati in internet sempre piu' frenetici ma vani, niente che potesse preludere a qualcosa di concreto, subito e di qualità. E si, c'e' un limite a tutto, va bene trasgredire, ma almeno con qualcuno che meriti. Ultima spiaggia un settimanale locale di annunci, compresi quelli per adulti, con i numeri di telefono, ma come fidarsi? beh, per me la voce ed il modo di parlare sono fattori importanti nella valutazione, quindi mi sono affidato al mio istinto. Dopo qualche vana telefonata, finalmente una voce "amica", dall'altra parte una persona contenta del mio contatto, allora rompo gli indugi e vado oltre, gli chiedo un incontro subito e indicazioni per raggiungerlo. Mi spiega un località distante 50 km dalla mia città, arrivato nei paraggi mi avrebbe spiegato meglio. Il tempo di prepararmi ed intanto l'emozione saliva sempre piu' forte, i battiti in aumento, il momento tanto desiderato si avvicinava. Salgo in macchina con la raccomandazione di non correre e godere anche di quell'attesa, dopo quasi un ora ci sono, eccomi nei paraggi, con un filo di paurarifaccio quel numero magico, suona, risponde, mi spiega. proseguo un paio di chilometri oltre, lo vedo, e' li a bordo strada nel suo pezzetto di campagna coltivata, con una zappetta in mano. Il momento e' forte, ciao sei gianni? si, ciao, ti devi essere......, avevo dato un falso nome, ma che importanza aveva, sono un'innocente bugia gli avevo dato, con ogno provabbilità da li a poco si sarebbe preso qualcosa di vero. Era un po rozzo ma con l'aria buona e semplice, il mio istinto non mi aveva tradito, almeno fino a quel momento, abbiamo parlato un po ognuno dei propri gusti in materia di trasgressione, tutto dentro una vecchia casetta di campagna, quelle dove tutto e' in una sola grande stanza, forno, letto, tranne il bagno, un piccolo stanzino defilato. Gia il letto, eè li che ho trovato dove sedermi, allora lui ha preso il coraggio a due mani e si e' posto davanti a me, timidamente chiedendomi: ti va di toccarmi?era così gentile come se davanti avesse una principessa, io senza dire nulla, gli sbottonai i pantaloni, a quel punto la patta era abbastanza evidente, sotto aveva quegli enormi boxer bianchi, quelli di una volta, e tolti anche quelli c'era un membro dalle dimensioni quasi preoccupanti, era grosso, talmente grosso da non poterlo impugnare tutto, nel giro di pochi istanti mi ritrovai con le labbra totalmente spalancate. era fantastico. il pomeriggio proseguì alla grande, mi disse ti voglio girati, lo assecondai, fu gentile, non mi fece molto male anche se lo sentivo eccome, cambiai almeno sei volte posizione, tutte per farmi prendere, ed alla fine come si coviene nelle cose fatte bene la mia bocca era di nuovo tra le sue gambe fino all'ultimo spasimo. Fu fantastico, per la prima volta andai via contento, non era mai capitato dopo incontri del genere. Dopo sei mesi l'ho cercato al tel. ma quel numero non esisteva più, il mio contadino l'aveva cambiato, chissa forse probblemi con la moglie, era sposato. Nei miei ricordi pero' resterà sempre come il contadino ultra dotato che mi ha regalato un pomeriggio magico.
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15 years ago
blu41,
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Eh, si..mia moglie è una super femmina
Eh, si...finalmente mia moglie è una super femmina
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Mia moglie, una femmina che ha sempre fatto girare ogni maschio sin da quando, 18enne, camminava col suo passo oscillante, cespuglio di ricci morbidi, vitino, fianchi e…soprattutto uno “spigoloso” culetto. Sin da ragazzo mi eccitava incrociare gli sguardi di altri uomini che la puntavano e l’immaginare che l’ avrebbero voluta. Poi, con gli anni, il suo corpo si è trasformato per divenire ancora più femminile ed erotico, per quanto sembrasse impossibile all’epoca in cui era 20enne o 30enne; ora che ha sui 40 anni è ancora più eccitante! Ora quando cammina fa letteralmente rizzare gli uccelli al suo passaggio. Che femmina.
Finalmente, dopo molte sue renitenze, mancati “contatti” o solo parole è passata ai fatti:ha deciso di far esplodere la sua carica di sessualità e di rivelare il suo essere femmina straordinaria, sfruttando il dono di un corpo così femminile, portandosi ben al di sopra di tante donne represse o limitate ad una sola relazione. Abbiamo realizzato che è un peccato non godere tutto il sesso della nostra vita, scopare al di fuori della routine, senza nuocere a nessuno, fin tanto sei negli anni in cui il tuo corpo ti chiede di dare spazio al desiderio profondo dell’eros buttando all’aria i condizionamenti sociali e clericali.
Così un giorno, guardando indietro al passato sarà senza alcun rimpianto per non avere provato la libertà del sesso. E poi tale modalità di trasgredire con complicità rende ancora più uniti e non gelosi: io potrei essere ben geloso a scoprire una sua relazione a me tenuta segreta o non condivisa.
Su un sito di annunci abbiamo “scelto” il maschio idoneo alla Sua iniziazione: non meno di 30 anni, glande ben pronunciato, contatto telefonico, appuntamento.
Lei si veste con una gonna che si apre a cerniera, reggicalze, trucco marcato e va all’appuntamento col tizio di cui conosce solo il cazzo (in foto).
Io avevo “preparato” precedentemente il luogo dell’appuntamento, un appartamentino prestatoci: bicchieri, the, bibite, asciugamani, lenzuola, sapone, profilattici ed un registratore audio nascosto per riascoltare i suoi orgasmi.
Se ci fosse stata la possibilità mi sarei voluto nascondere da qualche parte nell’appartamento, ma poi ho pensato che la prima volta lei avrebbe voluto essere da sola.
La mattina dell’appuntamento io, in ufficio senza poter riuscire a far nulla se non pensare a lei, avevo il battito accelerato per ore, fin quando lei dopo tre ore non mi chiama al telefono per raccontarmi come aveva cominciato a toccare quel maschio sconosciuto e di come fosse stata appagata della scelta.
Quando poi lei ritorna al lavoro, io con le doppie chiavi vado a controllare eventuali tracce dell’incontro nell’appartamento, dubbioso che fosse stata una delle sue solite invenzioni e fantasie solo raccontate; lei infatti riteneva eccitanti all’infinito lo scambiarci dei sogni o fantasie non realizzate, che però in me provocano ormai solo disagio.
La poltrona è disfatta, il bagno è stato usato ed io sono al 7° cielo. Poi con le doppie chiavi della sua auto apro il bagagliaio dove in una busta vi sono gli abiti prima indossati: trovo le scarpe a spillo, il reggicalze, la gonna a cerniera e soprattutto le mutandine: le ispeziono e le vedo con evidenti tracce di liquido della sua fica, profumatissima fica; ora non ho più dubbi: finalmente è diventata la mia super femmina aperta a tutte le gioie del sesso, ma solo mia, solo di me innamorata ma senza rifiutare forti cavalcate in libertà.
La sera a casa mi racconta tutto, mentre godiamo alle sole parole sussurrate:
“mi sono seduta in poltrona in sala quando il tizio, uscito dal bagno nudo, mi si pone avanti al viso con il cazzone venoso in tiro, il corpo forte e robusto. Non capisco più nulla se non di essere una femmina, una femmina dell’era primitiva, senza alcun altro istinto che quello primordiale.
Mi si strofina addosso ed io con gli occhi chiusi pur nella penombra della sala esploro quel corpo sconosciuto e tocco quel cazzo venoso e tanto grosso da dover usare ambedue le mani, con le unghie affondate nelle natiche di lui, me lo avvicino fino a prendergli la cappella in bocca: mi meraviglio del piacere a quel nuovo sapore e a quel mille provato turgore della cappella e delle vene del simile, ma pur diverso tuo cazzo.
Sulla poltrona, mi tengo le gambe ben allargate con le mie mani e mi faccio fiondare la figa sciolta che mi sbatte quasi dalle dolore per la voglia: stringo le spalle del maschio senza lasciargli un attimo di tregua o un solo centimetro di spazio. Vengo dopo solo una decina di forti colpi, e subito sono di nuovo in piedi appoggiata allo schienale della poltrona per prenderlo di nuovo nella figa ma da dietro. Dopo un ritmo impazzito godo ancora perdendo la voce in un grido profondo .
Stavolta sono io a riprendere il controllo: faccio mettere il maschio disteso a terra col cazzo ben dritto che sta ben fermo sotto il mio lento e possente sali e scendi con le mie forti gambe muscolose di gran cavalla; non passa qualche minuto che sbatto e sbatto e sbatto col culo sulle cosce del maschio fino a gridare e a cadere sul suo corpo mentre lui da sotto continua a sbattermi dentro il cazzone con un ritmo veloce, fino a riempire di sperma il profilattico……. e quasi svengo tra le braccia dello stallone ben allenato………”
Povero maschio, non immaginava e non poteva sapere quanto a lungo fosse capace di scopare mia moglie, e quanto grida, e quanto fosse bello e arrapante fosse il suo viso quando gode, e quanto fosse dolce e forte nel chiederti di non fermarti nei colpi ben assestati o ti ordina una nuova posizione, o si muove lei da sola senza chiederti altro che tenere il cazzo duro, mentre fa volare il suo vitino in mille contorsioni.
Finalmente è libera, finalmente può scopare oltre che con me con tenero sesso, anche ogni tanto con qualche forte cazzo sconosciuto di suo piacimento, ora che ha assaporato la libertà e la soddisfazione fisica di una scopata selvaggia con uno stallone che sa di non rincontrare più; lei ora può, Super Femmina.
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15 years ago
cippacippa,
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Sesso virtuale
Mi ero collegato a Desiderya da una mezz'oretta circa. Era da diverso tempo che non tornavo sulle inconfondibili ed emozionanti pagine nere e rosse del sito: ultimamente, infatti, avevo conosciuto due ragazze in "real life" (nella vita quotidiana) che avevano distratto la mia attenzione e catturato le mie fantasie sessuali saziando la mia voglia di trasgressione. Ma nelle ultime settimane avevamo iniziato a vederci meno. Le due amiche avevano quasi certamente trovato un altro manico e dopo due mesi fitti di incontri a tre, probabilmente si erano stancate del mio e si stavano iniziando a divertire con quell'altro. Peccato, mi piaceva incontrarci nel mio ufficio la sera tardi, e trasformare quell'ordinario luogo di lavoro in un' alcova in cui consumare i nostri amplessi e soddisfare le nostre fantasie più spinte. E dove avrei potuto trovare altre due graziose maialine come loro ? In effetti penso che incosciamente mi collegai a Desiderya nell'intima speranza di poter conoscere qualche donna arrapata che volesse divertirsi con me portando un'amica. Missione impossibile. E in effetti quella sera faticavo persino a ricevere risposta. Decine e decine di visite a profili di donne con descrizioni personali interessanti, con foto sensuali o marcatamente spinte. Messaggi di primo contatto inviati a manciate... ma niente. Silenzio totale. La mia casella di posta restava desolantemente vuota di nuovi messaggi. Finchè, ad un certo punto, appare una richiesta di contatto sul mio messenger. E' una tipa di Desy che chiede di essere aggiunta ai miei contatti. Adoro quando succede. In quel breve istante in cui la finestra lampeggia segnalando la richiesta, è come se la mente vagasse alla velocità della luce esplorando in un secondo l'eccitante dedalo di possibilità che il nuovo contatto porta con sè.
Mi riprendo dal mio viaggio mentale in pochi istanti, e clicco senza esitazione sul pulsante di accettazione.
è FemminaVoyeur (un nome di fantasia che desidero utilizzare al posto del vero nick che mi scrisse).
Sì ricordo, le avevo scritto una decina di minuti prima commentando le sue apprezzabili foto pubblicate sul profilo. Tre foto interessanti: in nessuna di quelle si mostrava completamente nuda, ma in ciascuna esaltava un dettaglio del proprio corpo sinuoso; nella prima, la sua mano reggeva il seno grazioso e proporzionato come a volerlo incorniciare, e il suo capezzo turgido era il vero soggetto della foto. Uno splendore. Nella seconda mostrava un primo piano sull'incontro fra natiche e coscie, leggermente divaricate, a mostrare un profilo rasato delle grandi labbra, leggermente umide. Una gocciolina di piacere luccicava ammicante proprio su un labbro della sua fica: meraviglioso. L'ultima foto era un primo piano delle sue labbra, carnose e socchiuse in un'espressione di godimento che scatenava in me la voglia di baciarle con foga soffocando con la mia lingua il gemito di piacere che sembravano emettere.
Lessi il suo primo messaggio: ciao. Un semplice ciao. Ma io già rivedevo nella mia mente le foto di cui vi dicevo, e sentivo un fremito pervadere il mio corpo. - Ciao - risposi. E intanto smanettavo con il mouse per caricare il mio avatar, l'immagine di presentazione, sulla finestra di dialogo.
Ci fu un attimo di 'silenzio' e quasi in contemporanea apparvero i nostri avatar. Il mio era una foto con me a petto nudo, leggermente di tre quarti, ove le ombre e le luci esaltavano i pettorali delineati e lievemente sporgenti; a scendere si intravedeva l'addome fino all'ombelico, ove qualche pelo castano lo abbracciava scenendo verso il pube, sparendo oltre il margine della foto. La sua era una foto di lei su un letto con una vestaglia semitrasparente color canarino, che lasciava intravedere il suo intimo di pizzo nero. Una gamba leggermente sollevata, e la mano che cercava il suo volto, fuori dall'inquadratura.
Ho letto il tuo profilo - scrisse - sei un tipo interessante, se sei come ti descrivi. Beh, ho cercato di essere onesto, la cosa migliore è raccontare se stessi, che senso ha raccontarsi in modo diverso da come si è ? - risposi io.
LEI: Hai ragione. E mi sono piaciuti soprattutto i tuoi racconti erotici.
IO: ah sì ? bene ! quale in particolare ?
LEI: mi hai fatto bagnare, lo sai ? :)
LEI: parlo soprattutto di quello dove scopi nel camerino della spiaggia, e ti accorgi che poi uno vi stava spiando
IO: sì quello è un racconto che eccita molto anche me, ogni volta che lo rileggo. Mi torna in mente quanto era scatenata quella ragazza.
IO: e come ci piacque il fatto di scoprire per caso che un ragazzo si stava masturbando guardandoci da una fessura!
LEI: quella cosa a me fa impazzire!
LEI: adoro essere spiata!
LEI: a dire il vero mi piace essere guardata sempre! non importa se di nascosto o no. ma di nascosto è certo più eccitante, soprattutto se te ne accorgi verso la fine come è capitato a voi due.
IO: ti piace metterti in mostra, quindi ?
LEI: sì, quando è il caso sì
IO: e ti piace anche guardare ?
LEI: cazzo !
LEI: adoro essere dall'altra parte del buco della serratura!
IO: mi piace scambiare foto e commenti
LEI: sì, qualche volta anche a me. Ma preferisco dal vivo...
IO: beh, anche io! dal vivo è un'altra cosa: ci si tocca, ci si annusa, ci si penetra...
LEI: sì, ma io parlo anche di guardare dal vivo...
IO: ummmmm racconta un po'...!
Mi stavo inziando ad eccitare... avevamo trovato subito un argomento di dialogo, molto intrigante tra l'altro... e mi rendevo conto che ero davanti ad uno schermo... però, che cazzo, dall'altra parte del monitor c'era una bella fighetta che mi stava dicendo che i miei racconti l'avevano fatta eccitare, e che le piace mostrarsi e fare la guardona a sua volta! Sarà la disinibizione che il riparo della distanza e della non conoscenza reciproca alimenta... ma questa ragazza mi stava confessando voglie ed emozioni che me lo stavano facendo rizzare fra le mutande!
LEI: Condivido la casa con una coinquilina, per dividere le spese.
Rincaso un pomeriggio dal lavoro, perchè avevo preso mezza giornata di ferie per sbrigare una commissione. Finii molto presto e tornai a casa. Quando richiusi la porta alle mie spalle, sentii distintamente dei gemiti provenire dalla camera da letto della mia coiunquilina!
IO: che situazione eccitante...!
LEI: guarda, non ti dico. Pensavo mi avessero sentita entrare... e invece erano troppo impegnati!
feci tutto in silenzio e mi avvicinai alla loro porta. Era socchiusa. Ora che ero vicina sentivo i gemiti di lei e gli asimi di lui. Stavano senz'altro scopando !
Già mi sentii avvampare d'eccitazione!
IO: Immagino, nonostante il timore di essere scoperto, io non avrei resistito e avrei guardato !
LEI: infatti è ciò che feci. Inizialmente dal buco della serratura, che puntava proprio sul letto di fronte.
Vidi lui sdraiato con i piedi verso la porta, e lei a cavalcioni su di lui che lo cavalcava come un cowboy impazzito
si dimenava come una troia !
IO: che spettacolo ! mi sto eccitando solo a sentirlo raccontare
Volli confessarle che iniziavo ad eccitarmi. Era vero, e volevo che la cosa fosse condivisa... volevo che si instaurasse un contatto cerebrale fra noi due, in quel momento. Volevo che sapesse cosa provocava in me, in modo da farle capire dove si trovasse, lungo il sentiero della sua evidente provocazione erotica.
LEI: Mi eccito anche io a raccontarlo ! e ad esser lì... dal vivo, mi sentivo allagare nelle mutande...
avevo voglia di sgrillettarmi...!
ma resistetti perchè temevo di farmi scoprire...
IO: anche io sento una voglia... devo scendere con la mano...
LEI: bene, vedo che sei un bel porco, come me !
A quelle parole, sentii il cazzo gonfiarsi fra le mie dita! non resistetti e iniziai a massaggiarlo un po'... intanto leggevo avidamente il suo racconto
IO: sì, mi stai eccitando non poco, devo ammettere... non è facile eccitare con le parole... ma tu me lo stai facendo rizzare come davanti ad una fica aperta.
LEI: Mmmmm se mi dici così non resisto neppuro io....
IO: ti prego continua con il racconto
LEI: va bene, ma sappi di non essere il solo con una mano nelle mutande!
In effetti notai che iniziò a scrivere più lentamente, digitando frasi a metà, per poi concluderle qualche secondo dopo in un secondo messaggio. Qui per comodità le riporto comunque tutte intere.
Mentre raccontava mi ero scattato un paio di foto al volo con la webcam, e misi come avatar un'immagine di me, in tempo reale, con la maglietta sollevata fino a sotto il mento, e una mano nelle mutande senza più i pantaloni.
Il suo racconto si interruppe e mi mostrò il suo avatar, con lei con una gamba appoggiata sulla sua scrivania, l'altra sulla poltroncina a gambe aperte, con su gli slip e una mano mossa lì dentro... L'inquadratura veniva proprio di fronte a lei, dalla webcam sul monitor...
IO: che porca ! mi ecciti come un toro !
LEI: sì, cazzo ! sì !
beh, come ti dicevo lei lo stava cavalcando gemendo e facendolo ansimare di piacere. Muoveva il suo bacino sul suo cazzo che purtroppo non riuscivo a vedere, perchè completamente ingoiato dal suo corpo. Lo faceva in modo sinuoso e con forza allo stesso tempo.
Hai capito la troietta ?
pensavo che fosse una tipa acqua e sapone, e invece scopava come in un porno !
Ci stavano dando dentro di brutto, e io avevo sempre più voglia di godere guardandoli.
Ad un certo punto lei si tolse dal suo cazzo, e potei ammirarlo in tutta la sua virilità. Cazzo, dovevi vedere che bell'uccello che aveva ! Non era enorme... ma era... bello da vedere ! Proprio un bel cazzo da giocarci per un'ora di fila !
IO: dovresti vedere il mio adesso....
LEI: scatta qualche foto intanto....
Non mi feci pregare e non persi tempo a scattare alcune foto di me, del mio cazzo duro e lucido, della mia mano che lo accarezzava, dell'altra sul mio corpo immagiando che fossero le sue... intanto lei raccontava, sempre con qualche pausa dove evidentemente anche lei si toccava e si fotografava...
LEI: ad un certo punto lei si è messa a quattro zampe sul letto e lui la presa da dietro e ha cominciato a stantuffare come piace a me! volevo essere lì al posto suo cazzo ! Non capivo bene se glie lo stava mettendo nel culo o nella fica... ma da come gemeva lei, stava davvero godendo come avrei voluto godere anche io.
Non ho resistito... ho scostato un po' la porta e dalla penombra dell'anticamera mi sono messa a guardarli dallo spiraglio ormai abbondante. Erano girati rispetto all'ingresso e comunque anche se si fossero girati in primis erano troppo eccitati per scrutare nella penombra dove stavo io, e poi non credo che con la poca luce che c'era dove stavo io avrebbero potuto vedermi.
Scostando la porta mi si aprì una visuale più ampia... e vidi che sul tavolo a fianco del letto i due maiali avevano messo una video camera che riprendeva tutto !!!
Avevo capito che dovevano avere una videoteca persoanle niente male.
IO: Cazzo come hai fatto a non entrare in camera ? io non avrei resistito...
LEI: no no ! sei matto ? magari si sarebbero spaventati o arrabbiati !
IO: mmm forse è vero... però almeno potevano chiudersi dentro... lo sanno che c'eri tu, una coinquilina...
LEI: sì, in effetti poi ti spiego...
IO: ok, prosegui...
LEI: Stavo impazzendo dall'eccitazione... e ormai avevo visto tanto... andai in silenzio in bagno, e ti dico la verità... mi sono masturbata lasciando la porta aperta. Volevo sentire i loro gemiti mentre venivo.
E... in effetti... credo che loro abbiano sentito i miei! Del resto se loro si facevano sentire... forse avrebbero gradito sentire qualcun altro esplodere in un fragoroso orgasmo...
Si sono fermati per qualche secondo, mentre iniziavo a gemere... e infatti poi hanno continuato come se nulla fosse.
IO: cazzo ! volevano che tu partecipassi, secondo me!
LEI: guarda il giorno dopo ci ho parlato con lei, che mi ha detto che speravano che io non entrassi.... ma che stessi a guardarli e ad ascoltarli in effetti come ho fatto. Non sapevano di essere guardati fino a quando non mi hanno sentita godere in bagno... e in quel momento hanno capito tutti e due che gli stava bene così, anzi... m'ha detto lei, che quando hanno ricominciato a scopare, lui ha preso a stantuffarla di brutto, come non aveva fatto mai... davvero infoiato... e anche lei all'idea che io mi stessi masturbando ascoltandoli, la fece esplodere di godimento come non mai...
Ad un certo punto, ti dico... avevo il mio vibratore nella fica e mi stavo masturbando il clitoride a tutta forza... mi sono messa praticamente a godere urlando... e loro, dall'altra parte... li ho sentiti venire gridando a loro volta tutta la loro eccitazione.
Poi io mi sono rivestita e sono uscita di casa.
IO: mi stai facendo eccitare come un vero porco... ti mando qualche foto
LEI: sì manda, ho voglia di vedere la tua eccitazione...
LEI: poi il giorno dopo ho parlato con Caludia, la protagonista di questo racconto. E appunto mi ha detto le cose che ti ho scritto... e mi ha anche detto che le avrebbe fatto piacere se io avessi guardato i vari filmini che avevano girato lei e il suo ragazzo negli utlimi mesi.
Non me lo feci ripetere e li guardai tutti, più volte. Qualche volta con lei, senza però masturbarmi... ma solo commentando con lei, evidentmente comunque molto eccitata, le loro performance.
Per ricambiare io ho preparato dei filmini su di me. Da sola e in compagnia di alcuni uomini. Sai io non sto con uno fisso, mi piace cambiare...
IO: lo avevo capito... :)
Senti ti voglio fare un regalo...
e le inviai un mio filmato di me mentre mi massaggio dolcemente il pene mentre vedo le sue foto. Circa 40 secondi di video...
LEI: ho visto il video... mi stai facendo venire solo a guardare quello che fai... ma ti stai masturbando su di me anche adesso ?
IO: Certo, sto riprendendo con la webcam...
LEI: certo che le parole sono eccitanti... fanno viaggiare la fantasia... ma il filmato... dammelo !!! lo voglio avere !!
IO: Sì, lo sto facendo per te... voglio che tu venga mentre mi guardi che mi scopo con gli occhi le tue foto !
LEI: Io sto riguardando il filmatino che mi hai inviato mentre ti massaggi il cazzo. Porca troia come mi ecciti ! Mi piace la forma del tuo cazzo. E' bello dritto, gonfio e con il canale pronunciato. Sogno di ciucciarti quella cappella turgida che ti ritrovi, e intanto mi sto masturbando con il mio vibratore.
IO: mmm sei proprio una vera intenditrice del cazzo, brava ! io mi sto godendo le foto di te sulla poltrona che mi hai appena inviato. Se fossi lì mi inginocchierei fra le tue gambe, e ti leccherei tutta la voglia che sprizza dalle tue coscie. E non saprei se soffermarmi sulla tua fica, o dedicarmi ai tuoi capezzoli duri come proiettili, che mi fanno pulsare d'eccitazione ogni volta che te li vedo massaggiare.
LEI: Vorrei che me li ciucciassi...
IO: te li ciuccio volentieri... e intanto ti sfrego la fica con le dita aperte, infilandoti il pollice davanti e il medio nel culo.
LEI: ummm... lo faccio io per te... mmmmmm.... che bello....
IO: accendi la web cam, ti voglio vedere !!!
LEI: però fallo anche tu...
Accendemmo le nostre webcam, e inziammo una sessione audio e video che ci portò in breve tempo ad un vigoroso orgasmo sincronizzato. Volli aspettare finchè non iniziò a gridare di piacere, e dunque lasciai scantenare il mio piacere fino a schizzare di sborra fin sul petto. Venni copiosamente, e vidi lei che finiva di massaggiarsi mentre gustava la scena. Lei venne ancora un poco, mentre io finivo di masturbarmi dopo l'orgasmo, facendo uscire ogni goccia del piacere che mi aveva provocato.
Al termine della chat, la salutai lasciando il mio numero di cellulare.
Era chiaro che non ci bastava più questo assaggio di intesa, volevamo mettere in pratica le nostre fantasie e unire i nostri corpi in un amplesso porco e scatenato.
Il giorno dopo mi chiamò, e combinammo un incontro di cui vi racconterò la prossima volta.
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3
15 years ago
erotic3mind255232,
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Louis una bella trans.
Conobbi Louis in bar di Milano, quando la conobbi la presi per una bella ragazza, non molto alta, bionda, un bel viso ben truccato, un bel seno non molto grande, cosce ben tornite....un bellissimo culo, la conoscenza fu aiutata da un barista scontroso e poco incline a capire le problematiche che possono sovvenire all'improvviso, lei aspettava qualcuno, lo si capiva da quanti drinks aveva bevuto e dal guardare l'orologio nervosamente, passato il tempo dell'appuntamento, al momento di andarsene e pagare si accorse di non avere più il portafogli, una scenata da parte del barista cretino, dopo una serie di parole ignobili, mi decisi ad intervenire in favore di quella bellezza, mi offrii di pagare il conto in modo che la finisse di rimbrottare parolacce, lei era quasi in lacrime, il cretino mi presentò il conto, 25 Euro, e va bhè, speriamo che almeno fruttino un numero di telefono...
Dopo aver pagato uscimmo dal bar, lei era imbarazzatissima, mi guardò negli occhi e mi chiese un altro Euro per l'autobus, le chiesi dove doveva andare, e lei mi rispose che brasarebbe andata a casa, bhe, non fosse altro per recuperare i 25 Euro mi offrii di accompagnarla, accettò di buon grado, si vedeva che non era abituata ai mezzi pubblici, così mi diede l'indirizzo, che culo, stava anche abbastanza vicino a casa mia, bhe quasi, dopo circa 20 minuti di traffico ci trovammo sotto casa sua, la salutai auguradole una migliore fortuna, lei guardò e con quegli occhioni marroni mi disse, Non vuoi salire così ti restituisco i soldi? Le risposi, Ma veramente avrei un appuntamento di lavoro.... e lei, Dai pochi minuti, un drink e poi vai.... Ovvia, sarò scemo ma, una fighetta così giovane e bella quando mi ricapita? (tente conto che ho passato la cinquantina) E va bene, dai un drink veloce e poi vado. Saliamo all'ultimo piano dello stabile, lei apre la porta e mi introduce in un bel salotto, fortunatamente c'era l'aria condizionata, il sottotetto è sempre molto caldo, lei mi dice, Ti spiace se mi metto comoda? Ed io, Ci mancherebbe, è casa tua... Senza neanche attendere un minuto si toglie la camicetta e la gonna, rimanendo in tanga e autoreggenti nere, e che cazzo allora pensi che sono di legno? Lei mi guarda ammiccando, Se proprio hai fretta ti preparo una birra e poi ci salutiamo, altrimenti mettiti comodo anche tu, non farti problemi, io non mi scandalizzo. Guardo l'orologio, sono le 17 e qualche minuto, avevo un appuntamento alle 17,00, ormai è saltato, le dico che ormai non ho più fretta e che se per lei non è problema mi toglierei la camicia anchio, lei mi risponde, Togliti anche i pantaloni, starai più fresco. Già, ma io avevo il cazzo duro, che cosa avrebbe pensato? Oh, ma chi se ne frega, sono salito con la speranza di un numero di telefono, mi ritrovo sta figa mezza nuda, mi tolgo le scarpe e i pantaloni, lei mi guarda proprio lì, e si passa la lingua sulle labbra e sorridendo mi dice, Vecchietto arzillo!!! E io, Vecchietto a chi? Sappi che trombo almeno 3 volte la settimana.... E lei, Dai non te la prendere stavo scherzando.... E via un'altra birra e poi un'altra... alla quinta o alla sesta, ero un pò diciamo allegro o forse di più, lei cominciò a strusciarsi con i capezzoli dritti sul mio petto, e un pò sfidandomi mi disse, Dai fammi vedere se riesci a scopare più di 3 volte a settimana, cominciò a toccarmi il pacco, fece scivolare una mano nello slip, lo tirò fuori lo guardò bene, e poi lo annusò, Che buon odore che hai, posso ciucciartelo? E io, E c'è da chiederlo? Ciuccia...Ciuccia, dai fammi vedere quanto sei brava. E così per molti minuti, lo succhiava veramente bene, una professionista del ppompino, la fermai, altrimenti mi faceva godere, le dissi, Dai fatti leccare la fighetta, intanto le strizzavo i seni, le palpeggiavo il sedere, le accarazzavo le cosce, e lei, Aspetta che abbasso le luci, così ti piacerà di più. Nella penombra mi sembrò di vedere un rigonfiamento nel suo tanga, ma forse no, si avvicinò alla mia faccia, si calò il tanga e.... non mi ero sbagliato, aveva un cazzetto non grande ma duro con due palline striminzite, che faccio ora? Non ci pensai molto più di un secondo o due, avvicinai le labbra a quel cazzetto duro e comincia a succhiarlo, sapeva di lampone, molto gradevole, la sentii fremere, le piaceva, ne ero inorgoglito, e continuai a succhiare, leccare e mordicchiare, lei spingeva il cazzetto nella mia bocca, mi stava chiavando in bocca, bello, anzi bellissimo, non credevo di poter provare una sensazione così forte, mentre succhiavo le passai una mano sotto le palle arrivando al suo buchetto, infilai un dito, lei spinse ancora nella mia bocca, sentivo il suo fiorellino aprirsi e chiudersi ritmicamente, che goduria, poi, mi tirò su, mi baciò appassionatamente in bocca, e mi sussurrò, Ti voglio, dai girati che ti voglio.... Non ero certo vergine di culo, mi sono penetrato con qualsiasi tipo di oggetto, ma, mai avuto un cazzo nel culo, così, quasi come un automa mi girai, lei mi passo dell'olio profumato sul buchetto, si accorse subito che il mio culetto non era vergine, così, dopo aver indossato il preservativo e averlo ben lubrificato, ha puntato il suo cazzetto e mi ha penetrato, una sola spinta e lo ebbi tutto dentro, non faceva certo male era troppo piccolo per dare qualche fastidio, così, cominciò a pompare con foga, sentivo le palle che sbattevano contro le mie natiche, dopo qualche minuto di chiavata in culo sentivo che si stava ingrossando, era vicino alla sborrata, mi tirai indietro, lei mi chiese, Ti ho fatto male? Ed io, No, ma voglio vederti sborrare. Le tolsi il preservativo, lo leccai per bene sotto la punta, e come per incanto un getto di sborra mi colpì in pieno volto, calda e vischiosa, non avevo mai provato a succhiare un cazzo appena dopo la sborrata, e quindi non avvo mai assaggiato la sborra, ma, preso da un momento di massima eccitazione, lo ripresi in bocca, gli passai la lingua sulla punta, leccavo dove era rimasta un pò di sborra, la assaporai per bene, non era male, dava un senso lieve bruciore in gola, ma, non aveva un cattivo sapore, lei poi si butto sul divano, stravolta e appagata. E io, le chiesi? Dai vieni qui che ti faccio godere, maialino pervertito... Mi prese in bocca il cazzo e comiciò a stantuffare, stavo quasi per sborrare, lei smise e si girò dicendomi, Non penserai di cavartela così? Devi incularmi alla grande.... Un pò di olio e via, dentro fino alle palle, peccato che l'eccitazione era così alta che, dopo pochi colpi le venni sulla schiena riempiendola di sborra. Andammo poi in doccia, mi lavò per benino, poi, mi consegnò i miei 25 Euro, le chiesi se ci fossimo rivisti, ma, mi disse che aveva un fidanzato che sarebbe arrivato dopo pochi giorni dal Brasile e che era gelosissimo, per cui, sarebbe stato impossibile, almeno come amici/amanti, ma, mi lasciò il numero di telefono e io il mio, ora, a distanza di qualche mese, il fidanzato è torato in Brasile e Louis è la mia amante fissa che almeno 3 volte al mese mi chiava col suo cazzetto divertente.
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15 years ago
bestenema,
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Una vacanza a mykonos
Una vacanza a MykonosSandro era figlio di un piccolo industriale , bel ragazzo, alto, capelli castani, occhi scuri, aveva studiato economia aziendale e poi il padre l’aveva inserito gradualmente alla guida della sua attività. Venticinque anni non era ancora pronto al matrimonio come continuava ad insistere sua madre, anzi, si divertiva, la fica non mancava, ma al contrario del padre, lui le cercava fuori dal luogo di lavoro. Ne operaie, ne segretarie erano fra i suoi obbiettivi, meglio la caccia libera. Buoni amici, con i quali si divertiva, e praticava molti sport, era quel che si dice un bravo ragazzo. Una sera di ritorno da una festa aveva bevuto un pò troppo la macchina uscendo da una curva sbandò, lui prontamente dette il controsterzo. La vettura reagì bene,ma fece l’errore di frenare, la macchina finì per invadere la corsia opposta e centrò la parte finale di un veicolo che veniva in senso contrario. La botta lo fece fermare, e scese per vedere i danni, aveva solo rotto un fanalino dell’altra vettura. Dal veicolo opposto uscirono tre brutti ceffi, che quando lo videro iniziarono ad inveire ..”stronzo, che cazzo fai …. perché non guardi dove vai” …. lui disse :”mi dispiace, ho perduto il controllo, sono disposto a pagare tutti i danni” …. ma il guidatore dell’altra vettura lo aggredì e gli prese il portafogli … “brutto stronzo, certo che me li paghi danni, come minimo”, e aperto il portafogli ci trovò dentro circa 800 euro, li perse, e disse che visto che tu hai rotto il culo alla mia macchina ora io rompo il culo a te!!! Detto fatto,fu preso de i due altri e tenuto fermo , provò a liberarsi, ma ricevette solo un pugno nello stomaco che lo fece piegare in due. Lo girarono e messo piegato contro il cofano della sua macchina sentì uno che gli tagliava, con un coltello a serramanico la cintura dei pantaloni, e poi gli abbassarono i vestiti, provò a urlare,ma fu picchiato. Sentì l’uomo che armeggiava dietro di lui, sentì sputare in una mano e dopo una cappella dura si faceva strada fra le sue chiappe, cercò di resistere,m a inesorabilmente il cazzo entrò …..” noooooo …. nnoooooo “…. un dolore atroce gli fece quasi perdere i sensi, ma il bestione non ebbe nessuna pietà lo stantuffò per un po’ poi eruttò una colata di sborra nel suo culo, poi uscì, ma fu subito rimpiazzato da uno dei due e nuovamente un dolore forte lo investi. Il secondo durò di più , il dolore era fortissimo, si sentiva sfondare le reni, le gambe erano molli, poi venne anche lui dentro, ma li peggio fu con il terzo, questi era dotato di un cazzo più grosso dei tre,” ora ti faccio sentire un vero cazzo frocetto che non sei altro”, e una cappella enorme si insinuò dentro di lui, senza nessun riguardo lo sodomizzò con estrema cattiveria. Fortunatamente venne quasi subito e dopo lo lasciarono li, scappando velocemente. Lui si trovò seduto per terra dietro la macchina, il culo in fiamme e non riusciva a rimettersi in piedi, aveva un dolore atroce, ma quello che lo sconvolse era il fatto che alla fine aveva il suo cazzo duro. Si risistemò alla meglio, e tornò a casa, senza farsi vedere da nessuno, si lavò e senti l’ano lacerato. L’indomani chiamò un suo amico che faceva praticantato all’ospedale, e si fece visitare, lui disse che non c’erano danni permanenti, gli dette una pomata anestetizzante e disinfettante contro il dolore e gli disse di ripassare fra qualche giorno. Passarono quindici giorni , si era fatto rivisitare e tutto era tornato a posto, ma dentro di lui le cose non erano per niente tornate a posto …. Continuava a domandarsi perché si era eccitato alla violenza subita, lui non era gay, a lui piacevano le donne, era un etero, e su questo si sentiva sicuro. Però il sabato prima quando era andato a giocare a calcetto con i suoi amici al momento di fare la doccia lo sguardo suo era inevitabilmente caduto sul cazzo dei suoi amici, questo lo aveva sconvolto, non era capitato mai !!!! Per fare una stupida prova la sera dopo era andato in una città vicina, e aveva rimorchiato una puttana, la più bona che c’era, lei ci aveva messo del buon impegno, ma li suo cazzo era rimasto moscio …. Se la prese con se stesso, cretino, con quello che hai passato vai a scopare in una macchina, no qui ci vuole una cosa fatta bene, allora telefonò a una “ massaggiatrice “, lo ricevette in casa, ambiente tranquillo, ma anche lì la cosa non funzionò, e la tipa gli disse che il problema non era il cazzo, ma la testa. Tornò a casa, si mise disteso sul letto, e si mise a pensare a tutta la faccenda, al ricordo della violenza il suo cazzo ebbe una fortissima erezione, tanto che dovette masturbarsi, venne con degli schizzi mai visti , divenne ancora più cupo . Si tuffò nel lavoro, cercò di non pensare,ma ogni volta che vedeva un corpo maschile nudo erano dolori, il cazzo si drizzava. Passarono circa tre mesi, sua madre, che lo vedeva sempre a lavorare e triste, lo obbligò a prendersi una vacanza, tanto erano quasi ad agosto,il lavoro era calato. Andò a trovare una sua ex compagna di scuola che gestiva un’agenzia di viaggi,” fammi cambiare aria”,gli disse, e lei” Mykonos va bene? Ho un last minut veramente ottimo “. A lui andava bene tutto voleva solo andarsene, cambiare aria, ma mentre scriveva i suoi dati il cellulare della tipa suonò, era il suo ultimo ragazzo che gli dava il benservito, lei cercava di sorridere, aveva davanti a se un cliente, ma dentro era furiosa, questo stronzo la scaricava per telefono, questo la faceva infuriare, e per questo sbagliò il numero dell’appartamento a Mykonos, il 32 al posto del 23, inviò la prenotazione e ricevette conferma, tutto ok, perse i soldi, dette la copia all’amico e si salutarono. Cinzia viveva in una città diversa da quella di Sandro, lei era una giovane capo commesse del reparto cosmetici di un grande magazzino, alta 1,70 , seno piccolo appena una seconda aveva un bel culetto, capelli corti neri,lisci occhi piccoli e nerissimi, era proprio una bella fichetta, non era sposata,aveva ventidue anni, e quando ne aveva nove aveva visto sua sorella più grande scopare con il fidanzato, ma la cosa era stata un tantino violenta, era solo un gioco di sottomissione, ma ad una inesperta ragazzina di nove anni che non sapeva del gioco la cosa sembrò assurda. Decise che i maschi non facevano per lei. Da quel giorno diventarono bestie da tenere a distanza, erano solo violenti, arroganti, stupidi,con in testa solo pallone,moto, e donne da portare a letto. Nei nove anni successivi furono tenuti a debita distanza. A diciotto anni al mare una sera conobbe Molly, inglesina in vacanza anche lei. Tra loro vi fu subito intesa, entrambe tenevano a bada i maschi, anzi lei era proprio cattiva con loro,mentre con lei era dolcissima. Una sera dopo cena avevano bevuto un po’ decisero di andare a fare il bagno, nell’acqua una vicino all’altra i loro corpi si trovarono, le mani si unirono in un abbraccio e le loro bocche non resistettero al piacere di un bacio. Per Cinzia era la prima volta, fu dolcissima,appagante, si scoprì lesbica, e la cosa le fece tanto piacere, nell’amore fra due donne tutto era dolce,nessuna violenza, solo piacere. Nei giorni successivi Molly le fece provare il totale piacere saffico, l’istruì al massimo e lei fu una allieva fantastica, aveva trovato la sua giusta dimensione. Poi le trovò il lavoro visto che suo padre era amico del proprietario della catena di negozi, lei divenne perfetta, mai un problema, mai nulla, sempre disponibile in breve tempo fece una meritata cariera . Molly intanto era tornata in Inghilterra, ma lei non volle trovare più nessun legame serio. Al massimo quando ne sentiva il bisogno prendeva la macchina ed andava in un locale per lesbiche dove si poteva entrare anche mascherate, lì dava sfogo a tutta la sua libidine mantenendo le distanze da tutto e tutti. Venne l’estate, era tempo di ferie, lei per agevolare le colleghe sposate prese le sue ad agosto, tanto non aveva bimbi piccoli o mariti al seguito. Andò all’agenzia e chiese se c’era qualche cosa di bello … tre settimane a Mykonos, las minute …. vero affare … lei non stette tanto a riflettere ok. Il destino è un formidabile tessitore, quando vuole lega i fili della vite di persone o cose a suo piacimento, in quel preciso istante legò i fili di due persone a loro insaputa …. Cinzia partì la domenica dopo, arrivò ad Atene e lì attese due ore la coincidenza aerea per l’isola, salì a bordo e fu fatta sedere vicino al finestrino, poi arrivò Sandro, si mise vicino a lei, fece un cenno di saluto col capo e riprese a leggere il suo libro constatando che almeno ora gli era toccato come vicina una ragazza carina, e magra, mentre prima una cicciona enorme, che occupava il posto di entrambi. Lei lo guardò senza troppo interesse, speriamo che non rompe .. . si disse fra se. Il volo fu breve, ma per ritrovare i bagagli entrambi ci misero troppo tempo. Quando uscirono anche l’ultimo taxi era partito, accidenti imprecò a bassa voce lei e pure lui ebbe un gesto di stizza. Dopo dieci minuti tornò il primo taxi lei lo vide e lo chiamò, ma lui era in fila per primo e fece per salire, e “no” disse lei ad alta voce, lui la guardò ,” veramente io c’ero prima di lei, e poi vado ad Elia, che dovrebbe essere qui vicino”, “io pure vado ad Elia potremmo dividere e farci portare entrambi”. Sveglia la ragazzi pensò lui, “ok andiamo”. Dettero l’indirizzo al tassista identico, lei si disse fra se, ecco ora ti rompe dicendo che dato che stiamo nello stesso posto ecc… eccc… lui invece imprecò mentalmente, ma con tutti i posti che ci sono proprio una italiana mi doveva capitare …. Arrivati andarono a prendere la chiave del loro bungalow, e sorpresa c’era stato un errore,il bungalow era assegnato ad entrambi. “E no, proprio no disse lei “,”ma che cavolo” fece eco lui, non può essere possibile, esibì la sua prenotazione, pagata e tutto, ma pure lei fece la stessa cosa, ma per uno strano caso entrambi avevano prenotato alla stessa ora, giorno e momento, tanto che per il compiuter o altro la prenotazione era risultata essere di un coppia. Erano le venti, erano stanchi incazzati e non avevano voglia di andare a cercare altro, il portiere li invitò a soprassedere per quella sera,tanto c’era la possibilità di dormire in camere separate. Videro il bungalow si poteva momentaneamente dividere. Lui era nero come la pece non voleva desistere, lei incazzata da morire non voleva un maschio sotto lo stesso tetto, tanto più che non lo conosceva … alla fine dovettero fare buon viso a cattivo gioco, lui le lasciò la facoltà di scegliere al camera, il bagno era in comune e per quella sera era così. Rimasti soli lei si presentò: “Cinzia”,” sono Sandro, sono convinto che non è colpa tua ma converrai che una situazione un po’ strana”, “un po’ , a me sembra molto strana” , fece eco lei, “domani vedremo … io vorrei farmi una doccia, se vuoi usa tu il bagno” desse lui. Grazie, ci metterò poco, lui andò sulla veranda, si godeva un panorama bellissimo, il sole stava per sparire nel mare, e lui si sentì tremendamente triste …. “Libero” disse lei , e si rintanò in camera sua chiudendo a chiave. Si fece una rapida doccia e quando rientrò in camera sua vide che il finestrone si poteva chiudere da fuori a chiave, si vestì e lei che era sulla veranda disse “come facciamo con la chiave?” “Tienila tu tanto io posso rientrare anche da qui”, “ma io non voglio tutta la responsabilità allora l’unica è uscire insieme” ,” io voglio solo andare a cena, sono stanca del viaggio”,” io pure” disse lui, scesero nel piccolo paese ed entrarono in un ristorante. La cena si rivelò un buon punto di partenza, lui era cordiale, educato, lei dolce, simpatica, forse in un altro posto un altro tempo sarebbe stato bello, ma lì no, erano in cerca di se stessi. Cenarono e tornarono alle loro camere, buona notte, … .” notte” disse lui . Si spogliò e si mise lungo sul letto, ma non riusciva a dormire, tutta la cosa era tremendamente incasinata. Il mattino si svegliò presto, anche lei era già in piedi, scesero a vedere s c’era la possibilità di riparare il casino ma per quella settimana era tutto prenotato, anzi il portiere disse che se restavano avevano diritto al rimborso del 50% della spesa, ma se andavano via perdevano tutto. Lei era demoralizzata al massimo, lui non sapeva che pesci prendere, alla fine dissero anche volendo come facciamo, abbiamo una sola chiave, questo non è un problema, disse il portiere, lei guardò lui, in fondo poteva anche vedere se fosse possibile, lui non voleva altre rotture. “Per me va bene disse, se a te va possiamo provare” …. Lei accettò, tanto lo avrebbe tenuto d’occhio, era sempre un maschio! Presero la roba da mare e ciascuno andò per proprio conto. Lui noleggiò uno scooter, e andò a trovare una spiaggetta più tranquilla, lei invece andò nella spiaggia davanti al paesino , appena giunta la trovò piena, tanto che alla fine arrivò vicino alla scogliera, lo spazio era poco, ma almeno aveva il vantaggio che vi erano poche persone. Si mise nuda, tanto erano tutti così, e a lei piaceva la carezza del sole sulla pelle. Circa un’oretta dopo due ragazzi arrivarono vicino a lei, alti capelli lunghi, palestrati al massimo si misero in mostra davanti e di lato a lei. Cercavano in tutti i modi di farsi notare, arrivarono pure a mostrare il cazzo in erezione, per lei quello fu troppo. Prese le sue cose, e si incamminò verso il bungalow, un provò a trattenerla ma lei lo fulminò con uno sguardo. Passò a ritirare la copia della chiave e si rintanò dentro, si mise a fare una doccia visto il caldo. Sandro invece aveva trovato una piccola insenatura dove c’erano alcune coppie, rigorosamente nude, e per un poco la cosa ebbe i suoi lati buoni, stava rilassandosi quando una coppia di gay si distese vicino a lui, iniziarono a proporre di tutto, lui cercò di lasciar correre, ma ad un tratto si rese conto che erano diventati quattro, e che insistentemente si davano da fare per avere un contatto con lui. Fu assalito dal panico, prese la sua roba e scappò letteralmente via. Raggiunse il bungalow e vi si rintanò dentro. Aprì la porta nel preciso istante in cui Cinzia usciva dalla doccia con l’accappatoio aperto e un asciugamano sui capelli … “aaaaaaaaaaaaaaahhhh” gridò lei e si rintanò in camera sua chiudendo a chiave, cazzo disse lui rimanendo come un cretino sulla soglia della porta, andò in camera e continuò a maledire tutta la faccenda. Poi si rese conto che forse doveva imparare a convivere con un’altra persona e si diresse vicino alla porta di lei … “scusa, non credevo ci fossi tu”, lei si era ripresa dallo spavento, a casa sua era solita girare nuda, si rese conto che forse aveva esagerato, “non fa nulla, e che sono stata colta alla sprovvista, non me l’aspettavo” …” io vorrei chiederti se non hai pranzato, nel qual caso mi farebbe piacere invitarti” …. Lei ci pensò su solo un attimo e disse” va bene”, dentro di se si poneva il problema di capire se questo tipo era affidabile o no. Pranzarono in un ristorante vicino al porto, lui fu molto gentile simpatico, lei gli dette un pò di corda, voleva capire, poi tornando verso il bungalow entrambi rimasero in silenzio, ognuno stava riflettendo su tutto, si resero conto che come singol erano una preda, quindi quasi simultaneamente dessero … “che ne dici se” … poi si guardarono ridendo, “parla tu” desse lui, “mi chiedevo se potevamo muoverci insieme, ho visto tanta gente un po’ strana”, “un po’? fece eco lui tanto strana”, e giù a ridere. “Ok, va bene ma dato che ora fa caldo ci conviene aspettare , a più tardi”,” ciao”, e ciascuno si rintanò dentro la propria camera. Lei distesa sul letto si mise a riflettere, era la prima volta di tutto, in questa storia lei si muoveva su un terreno sconosciuto, ma era pronta difendersi, in fondo era sempre un UOMO!!! Si accarezzo il corpo, la fichetta era gonfia, vogliosa, una bella leccata le sarebbe proprio piaciuta. Passarono il resto del pomeriggio su una spiaggia li vicino, dato che erano soli lei volle metterlo alla prova, prima si spogliò nuda, poi sempre tenendolo d’occhi gli chiese di mettergli l’abbronzante sulle spalle, lui fu impeccabile, non che lei non gli piaceva, ma si diceva dentro se ; se questa ci stà che figura faccio ….. al tramonto tonarono, lui gli concesse l’uso della doccia per prima, e lei quando lui uscì dal bagno volle provocarlo al massimo, “mi metteresti un po’ di doposole sulle spalle” , e si girò scoprendo il corpo solo un po’, lui le si avvicinò e mentre apriva il contenitore della crema disse:” poi anche spogliarti nuda, come alla spiaggia, sei bella, ma io in questo momento ho altro per al testa” ….. spalmò la crema e uscì senza aggiungere altro. Lei ci rimase male, in fondo le dispiaceva, lo aveva provocato in tutti i modi, e non le sembrava giusto , lui era stato un vero gentiluomo … “si ti va disse lei mi farebbe piacere cenare con te”, le sembrava il modo più carino per farsi perdonare, va bene rispose Sandro. Tornarono nel ristorante del giorno, poi si incamminarono per il paese, ma c’era tanta gente che alcune volte lui era stato costretto a prendere la sua mano per non perdersi, le aveva fatto uno strano effetto sentire la mano sua dentro quella di lui. Si incamminarono verso la spiaggia, c’erano un gruppo di ragazzi che in fondo alla baia, vicino alla scogliera avevano acceso un falò, e al suono di alcuni bonghi, chitarre, e tamburelli stavano ballando. Si unirono a loro, era bello, divertente, ballavano insieme, quando una ragazza bionda con i capelli cortissimi prese Cinzia per mano e fece coppia con lei. Lui si mise in disparte, la guardava danzare con la ragazza, era bella, sinuosa, in perfetta sintonia, specie ora che ballavano una specie di lambada molto sensuale, lui ebbe una folgorazione … “è LESBICA!!!!! è lesbica” … si disse dentro di se …. ecco perché mi tiene a distanza, ecco perché voleva la stanza tutta per se !!!!! guardando bene ora che erano più distanti ebbe anche l’impressione che si stessero baciando. Si mise seduto , poi decise di tornare, ma quando si alzò vide che si erano portate sopra la scogliera e andavano dall’altra parte. Istintivamente volle seguirle, quando arrivò in cima loro erano già scese verso il mare,e si erano spogliate e si accingevano mano nella mano ad entrare in acqua, si baciarono e i loro corpi si unirono ed entrarono in mare. Si girò per andarsene, ma vide tre ragazzi ubriachi che avevano seguito la scenda dall’altra parte del sentiero e stavano andando giù verso le ragazze che ora uscendo dal mare si li trovarono davanti. Due afferrarono al volo la bionda, uno prese di forza Cinzia sollevandola, Sandro non esitò un solo attimo. Si precipitò giù, e con le mani riunite a martello colpì il bastardo che colto di sorpresa lasciò la ragazza e cadde a terra. “Prendi la tua roba e scappa” gli gridò, lei eseguì prontamente, lui si avventò contro gli altri due che quasi non si erano resi conto e il primo prese un pugno in faccia cadendo, li terzo cercò di reagire, ma la sorpresa, la sbronza, il fatto che la bionda si divincolava cadde a terra e lui gli sparò un calcio in faccia e scappò via. Cinzia lo attese sopra la scogliera, insieme si misero a correre verso il bungalow,e solo quando furono dentro , chiusa la porta a chiave lui rimase a prendere fiato e lei crollò distesa sul letto. Un profondo sconforto assalì lui, questa vacanza si stava rivelando la peggiore della sua vita. Si mise nudo, senza badare a lei andò a farsi una doccia, quando uscì entrò nella sua camera lei lo seguì, lui era disteso sul letto, lei si mise vicino a lui e disse:”grazie, se non c’eri tu sai che casino era ora … ma perché mi hai seguito?” Lui la guardò, mentendo disse che l’aveva vista allontanarsi, ma voleva vedere se era con un ragazzo, in quel caso sarebbe tornato, ma quando l’aveva vista entrare nel mare con la bionda aveva capito tutto e mentre tornava indietro aveva visto i tre ubriachi e il resto lo sai … lei si sentì in dovere di raccontargli tutto,sua vita era cambiata, della sua profonda avversione per i maschi, di Molly, e del locale dove andava a sfogare al sua voglia. Lui ascoltò in silenzio, poi quasi per sfogarsi gli raccontò la sua disavventura, e di come aveva problemi con l’erezione, con sua madre che non faceva altro che dirgli di trovarsi una ragazza. Tornò in camera sua, e per la prima volta le venne da piangere, si addormentò così … Al mattino si erano come sempre svegliati presto, decisero di andare al mare insieme, noleggiarono un gommone e andarono alla ricerca di un posto tranquillo. Lo trovarono , una piccola spiaggia dove tirava forte il Maltemi, un fastidioso vento che spazza sempre l ’isola , ma Sandro mise il suo telo da bagno con due bastoni vicino ad una roccia e ottenne un confortevole riparo. Si spalmarono l’abbronzante a vicenda, lei rimase piacevolmente impressionata dalla delicatezze delle sue mani, gli provocarono un insolito brivido quando lui le spalmò la crema sulle chiappe. Lui ebbe quasi un colpo quando spalmando la crema sulle sue chiappette ebbe quasi una erezione, tanto che per non faresi vedere andò a fare il bagno. Passarono tre giorni così spiaggetta, sole scherzi , e la sera ristorante. Il venerdì andarono fino ad un’isoletta vicino , quando stavano facendo il bagno insieme un’onda li fece finire insieme sulla spiaggia, abbracciati , si guardarono , i loro occhi non smettevano di fissarsi ….” Scusa” disse lei , per un breve attimo sembrò che entrambi si stessero per baciare. Tornarono per la cena, ma a nessuno venne fame, rimasero in silenzio ognuno dentro la propria camera, nella loro testa c’era una grande confusione. Il mattino successivo l’isola fu invasa di gente, loro si imbarcarono su di un aliscafo diretto a Naxos , e durante il viaggio nessuno dei due riusciva a parlare,giunti affittarono uno scooter, e si misero a girare l’isola. Giunti verso nord trovarono una spiaggia bella e poco affollata, si misero a prendere il sole, Sandro le si avvicinò “c’è qualche cosa che non va?”chiese,lei lo guardò, ma non rispose, un conflitto stava avvenendo dentro di lei. Una coppia sulla quarantina si avvicinò con cortesia e chiese se loro potevano scattare alcune foto, Sandro disse a Cinzia “lo fai che sei più brava” … la signora sentendo parlare italiano disse che loro conoscevano bene il nostro paese per avervi soggiornato spesso. Scattate le foto rimasero a parlare con la coppia, erano inglesi, si chiamavano Maggie e Harry, simpatici e parlavano bene anche l’italiano, il tempo passò e loro videro il loro aliscafo passare davanti alla baia, solo allora si resero conto di averlo perduto. "No problem”, dissero ,”questa sera restate da noi, anzi dato che stiamo un po’ lontani ci conviene tornare”. La loro villetta era semplice spaziosa, Maggie invitò Cinzia a farsi una doccia, la sera sarebbero andati a cena fuori, poi quando uscirono dal bagno, entrambe nude, Sandro e Harry ammirarono le donne mentre con la scusa del doposole si stavano eccitando, a Cinzia il gioco piaceva, erano giorni che dentro di lei c’era una certa voglia, ma ora con loro davanti si sentiva un po’ frenata, intanto Maggie le aveva messo una mano in mezzo alle cosce, e stava salendo, quando raggiunse la fica lei ebbe un sussulto e contemporaneamente un lungo brivido di piacere, le bocche si cercarono, ma lei all’ultimo istante si tirò indietro, i due maschi avevano assistito a tutta la scena, e con la scusa di cambiarsi erano nudi , Herry aveva il cazzo in tiro, a Sandro pure, se pure cercando di non darlo a vedere. Maggie intuì che l’amica era un po’ tesa, quindi disse che bisognava andare a cena. Prestò a Cinzia una specie di pareo, che annodato dietro il collo si avvolgeva intorno alla vita e con un bellissimo gioco vedo – non vedo la rese stupenda,e molto sexy,pure lei indossò lo stesso vestito, ma mentre Cinzia lo aveva bianco,il suo era rosso porpora. Quando entrarono dentro il ristorante calamitarono tutta l’attenzione dei maschi presenti, e l’invidia di tutte le femmine. Mangiarono benissimo, ma soprattutto il vino andò alla grande, alla fine avevano bevuto quattro bottiglie . Quando uscirono non erano ubriachi, ma allegri si, tornarono a casa, e appena entrati Maggie abbracciò Cinzia, e le slegò l’abito,lei si girò e fece la stessa cosa, in un attimo furono nude,si guardarono per un momento e le loro bocche si unirono in un bacio bellissimo, i loro corpi si distesero sul letto. Cinzia si mise di lato e al rovescio, Maggie le affondò la lingua nella fica vogliosa e subito il primo orgasmo sconvolse Cinzia ….. “mmmmmmmmm ….. ssisiiiiiiisiiiiii ……dai ….. daiiiii….. vengooooooooooooooo”…… e subito anche lei prese a leccare con passione l’amica che non impiegò molto a venire …… “yesssssssssss .. ……yyyyyyyyyeeeesssssssss …… vengooooooooo” ……. a quel punto anche i maschietti si erano denudati, Sandro guardava estasiato, il suo cazzo era in perfetta erezione, Harry prese a segarsi lentamente e si avvicinò alla propria donna che stava facendo venire l’amica ancora … “dai …… …. sssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii .. vengoooooooooo” ……… Maggie ,smise di leccare la donna e si mise in bocca il cazzo duro del marito, Cinzia si rigirò, osservò la scena e quando lei la invitò a prenderlo in bocca esitò, ma poi si avvicinò e lo mise sulle labbra, il sapore era buono, iniziò a leccare, poi si girò verso Sandro che si era seduto sul letto vicino a lei, si girò verso di lui,lo baciò e si distese sul fianco, le sue mani andarono a cercare il suo membro eretto e duro. Lui la lasciò fare, lei si distese e lentamente la sua bocca raggiunse il cazzo, lo ammirò e piano, piano, le sue labbra iniziarono a leccarlo. Lentamente lei iniziò a prenderci gusto, era dolce, bello, la sua inesperienza era totale, ma lui non si lamentò. Nel frattempo Maggie si era messa alla pecorina e lui la scopava da dietro, entrava ed usciva con lentezza esasperante, lei godeva al massimo ….. “siiisiiisiisiiiiiiii……. Daiiiiiii” ….. e lui giù a pomparla con forza. Cinzia intanto si era girata, e Sandro aveva preso a leccarle la fica, era bravo, le piaceva, ad un tratto si rese conto che avrebbe avuto un orgasmo ….. , si staccò dal cazzo e si mise ad urlare …… “ddaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiii …….. siiiiiiiiiiiiiiiiii …… vengoooooooooo”……. Anche Harry usci e si posizionò davanti a Maggie, lei prese a succhiare il cazzo con tanta passione, lui assecondava i suoi movimenti ed ad un tratto sborrò in bocca alla moglie, lei raccolse tutto il liquido e si avvicinò a Cinzia, la sua bocca si unì alla sua e lei per la prima volta sentì il sapore della sborra, ne rimase piacevolmente colpita, era dolce, buona, e allora si ritornò succhiare il cazzo, cerca un tutti modi di farlo sborrare. Sandro non cercò nemmeno di resistere, ad un tratto urlò” vengooooo”……. e le riempì la bocca che data la grande quantità ebbe qualche difficoltà ad ingoiarla …. Passarono alcuni minuti, le due donne ritornarono al loro gioco,si leccavano di gusto, questo fece tornare duri i cazzi dei maschietti, Cinzia sentì lui che la stava leccando di nuovo, allora decise di andare fino in fondo, si distese e invitò Sandro a salire sopra lei, lui esitò un momento, ma lei disse, “dai” …. con il cazzo duro, la cappella prese a scorrere lungo il taglio della sua fica, lei lo guardò negli occhi e lo invitò ad entrare lui lentamente iniziò ed violare la sua verginità ,l’amica le si avvicinò prese a leccarle il seno , a toccarla, cercava di rendere il momento bello, poi lui affondò in lei che ebbe un breve sussulto e sentì il cazzo entrare fino in fondo. Per un breve attimo le sembrò come se l’avessero aperta in due, ma sia le carezze dell’amica sia il lento va e vieni di lui fecero si che lei iniziò a provare piacere, si ora cominciava a piacerle, e poco dopo un primo vero orgasmo la scosse tutta, sentì il piacere esplodere dentro la sua testa, dentro il suo corpo, “ venngooooooo …….. siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ” ………… fu scossa da brividi, il suo corpo si tese come la corda di un violino. Lui perse a sbatterla senza più riguardi, lei godeva a raffica, le volte che raggiunse il piacere non si contarono. Poi anche lui fu prossimo all’orgasmo, lei lo guado negli occhi e disse: “dai ….. dai ….. vieni, riempimi di sborra, voglio sentire il tuo piacere in me …… daiiiiii … che vengoooooooo” … lui le riverso una copiosa borrata dentro. Quella notte lei volle conoscere tutto del sesso con un maschio, addirittura si fece rompere anche il culo, e la presero in coppia entrando contemporaneamente in lei …. . Il giorno dopo tornarono a Mykonos, raccolsero le loro cose e si trasferirono a casa dei due nuovi amici con i quali passarono quindici giorni indimenticabili. Tornati a casa passarono cinque anni insieme durante i quali non si fecero mancare nulla, scambi di coppia, gang. ammucchiate, lesbiche, trans. ecc. tutto andava bene per Cinzia che voleva rifarsi del tempo perduto, addirittura una sera a Cape d’Agde in un privè una spagnola e una tedesca la sfidarono a chi scopava con più maschi, cambiandone a tre per volta. La spagnola al terzo cambio disse basta, il nono cazzo le sborrò in bocca e lei si arrese, la tedesca ne aggiunse ancora tre, ma al dodicesimo che le venne dentro la fica alzò le braccia, Cinzia si arrese al diciottesimo cazzo. Poi senza dare molte spiegazioni sparì, lui la cercò ma lei si fece viva solo dopo tre mesi, disse che aveva capito che lui aveva iniziato a parlare di matrimonio, figli ,ecc.,non se la sentiva di caricarsi di una tale responsabilità. Lui ci restò male, gli ci vollero due anni buoni per farsela passare, poi sposò una brava ragazza che gli dette due figli,un maschio e una femmina, ma nel suo cuore la vacanza a Mykonos rimase indimenticabile.
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15 years ago
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Padrona per una notte
E’ venerdì sera. uscendo dal mio studiosto gia' pensando che sono pronta a tutto, tranne che rincasare.
Stasera non mi va, stasera non torno.
Le mie figlie sono fuori e lui certamente sta già aspettando gli amici, per la solita notte di poker.
…
Faccio tutto con comodo; mangio qualcosa alla trattoria che hanno aperto da poco, a pochi isolati dal mio ufficio.
Il parcheggio è pieno, il locale stipato; tuttavia, io sono sola e quindi mi rifilano un posticino piccolo piccolo, nascosto dal classico frigo delle torte gelato.
Tutto è regolare, fin troppo, sino a quando la suoneria di un telefonino mi raggiunge.
Riconosco quella melodia, l’ho già sentita. Da chi, però?
Sbircio tra i tavoli e vedo mio cognato. E’ sua, quella suoneria.
Faccio per alzarmi, … mi accorgo appena in tempo che l’adorato cognatino non sta godendosi la compagnia di mia sorella.
La cosa non mi stupisce più di tanto. Nonostante sia mia sorella, sangue del mio sangue, l'ho sempre ritenuta una donna troppo mite; troppo docile, per come lui si propone. Aspetto quindi l'attimo nel quale lui si gira, per alzarmi, pagare il conto ed andarmene.
Vedere quella scena, però, non mi è assolutamente piaciuto, e, “Se mia sorella è una placida donna, io non lo sono affatto”,penso.
Ripercorrendo la via di casa, decido di chiamarlo. Con la sua voce al telefono, azzardo un “Disturbo?” e un “Dove sei?”
Lui dice “Non disturbi affatto, mia cara, sono ad una cena di lavoro”.
“Dev’essersi alzato in piedi”, penso, a giudicare dal silenzio assoluto attorno a lui.
Da bravo puttaniere, aggiunge “Sapessi che palle, ma sai com'è…”
“Certo, certo!”, gli do corda. “Non voglio trattenerti, volevo solo chiederti se domani mattina
vieni con me “alla soffitta”. Mi hanno chiesto di allestire il locale per la serata fetish e mi rompo , ad andarci da sola. Così mi son chiesta se…”
Neppure il tempo di finire il discorso, che già mi chiede quando vederci. Decidiamo per le 11, davanti al locale. Lo avviso che faremo tardi, probabilmente e che, alla soffitta, non c’è campo, e che il cellulare non prende.
“Non preoccuparti”, dice lui, “avviso Carla”.
Il locale, in realtà, deve essere pronto per la sera di lunedì, e solo io ho le chiavi del portone, e saranno ormai tre giorni che ci sto lavorando dentro.
Arrivo prima di lui, e lo avviso con un sms, dicendogli che non lo aspetto fuori.
Mi spoglio dei miei abiti e inizio a curare ogni mio dettaglio; indosso calze in latex nere, agganciate al reggicalze di un accattivante bustino nero intrecciato sul seno.
Le scarpe, altissime, sono rigorosamente lucide e nere
Ogni cosa ha questo colore; tutto, tranne il mio umore.
Slego i miei lunghi capelli, e mi trucco alla luce della lampada in bagno; fisso i miei occhi, riflessi dallo specchio.
Puntualissimo, lui suona. Mi affretto quindi ad abbassare le luci. La porta si apre, grazie al tiro posto sotto al bancone. Spunta in cima alla scalinata.
“Lucrezia!”
Rispondo “Scendi, sono giù. Aspettami sul palco!”
Grido, e i miei occhi lo osservano. So che ama il fetish. Lo lascio quindi salire sul palco, ad armeggiare con gli attrezzi… immagino che si stia eccitando.
Aspetto un altro po’, ma risalgo la scalinata e chiedo se può farmi da cavia.
“Cosa devo fare, dimmi?”
Mi siedo in un punto buio, e chiedo di indossare le polsiere della croce di Sant’Andrea.
Lui sorride, sembra quasi imbarazzato. Ma io so che lo vuole. Insisto; e, di certo, non fatico.
Il primo polso è agganciato. “Prova a mettere anche l'altro. Ci riesci?”
Lui risponde “E’ faticoso, ma non impossibile”. Di certo, l’eccitazione di quei momenti, lo porta a impegnarsi per agganciare anche la seconda polsiera.
“E… ed ora, spalanca le gambe, e dimmi se sei comodo. Descrivimi cosa provi”
Lui blatera qualcosa. Gli chiedo se è solito fare questo tipo di cose, o se fanno parte solo dei suoi sogni irrealizzati.
“Ma che dici?”, mi risponde ridendo.
“Perché? Vuoi forse dirmi che mia sorella non ti permette queste cose?”
“No, non è quello, ma sai…”
Io allora inizio a scendere lenta la scala. Lentissima. Non mi vede ancora; io parlo e lui mi risponde.
Mentre scendo, azzardo un “…e così, tradisci mia sorella…”
In un tono perentorio, spara un “Certo che no”.
... mi fermo; predo dalla poltrona le mie fruste e continuo a scendere la scalinata.
Da come mi guarda, deve aver capito (o quantomeno, intuito) le mie intenzioni…
Accenno ad una mezza risata, dicendo che deve star tranquillo. Salgo finalmente sul palco
e mi trovo faccia a faccia con lui. Deglutisce a fatica, mentre, con il frustino, lo accarezzo tra le gambe. “Gradisci della musica?”.
Ma nemmeno aspetto la risposta; e già una musica blues accompagna il mio gioco.
Come una pantera, giro attorno alla croce, godendomi la sua espressione di curiosità e paura.
Mi fermo dietro a lui; le mie mani tirano i capelli verso me. “Mi fai male! Sei matta? Dai, smettila!”
“Oh no, non lo sono. La matta è mia sorella, ogni volta che ti crede!”
“Scusami , ma proprio non ti capisco. Se è uno scherzo, ti dico che sta diventando di cattivo gusto!”
“Ah, si??”
Torno davanti a lui, e prendo a slacciargli la camicia. Le unghie gli solcano il collo, fino ad arrivare al petto. So che non mi importerà nulla, di ciò che mi dirà. Delle preghiere che urlerà.
Con una mano afferro decisa i suoi coglioni, chiedendogli se li ha, e vuole essere così gentile da tirarli fuori.
"Slegami, liberami!". Io lo rassicuro, "Tranquillo, lo faro".
Il suo sesso ormai è duro, decido così di liberarlo. Passo la frusta sulla cappella e, ogni tanto, lo schiaffeggio. Passo la mia lingua, lenta, sul collo. Mordo i bordi delle sue labbra.
"Che ne dici, vuoi essere il mio cane?"
Gli faccio indossare il collare ed il guinzaglio. Scatto qualche foto.
"Mi spieghi, perché a me?"
"Semplice. Sono la parte peggiore di mia sorella. Sono ciò che lei non avrà mai il coraggio di essere. Ricordi quante volte mi ha detto che ero il suo opposto?"
E continuo. "Ed ora dimmi: ieri dov’eri?"
Lui dice "Ad una cena di …."
La mia mano strinse nuovamente i coglioni.
"Dove, scusa?"
"Si, devi credermi", arrendendosi ai miei desideri.
…
Inizio a slacciare la prima manetta dal suo polso. Cerca di scagliarsi contro di me.
"Stronza, sei una stronza!"
Scoppio a ridere e gli ricordo che la padrona sono io, e che non sarebbe facile spiegare certe foto a quella perbenista di mia sorella.
e dico "se devo essere sincera, nemmeno la serata di lavoro che hai trascorso, guarda caso, con quelle due puttanelle"
Il mio gioco prosegue
"...ed ora inginocchiati!". Lui capisce che non scherzo. “Anzi, sai che ti dico? Spogliati, ed indossa quel paio di pants nere. Spicciati!"
Lui dice "Ma... ! Posso spiegarti...”
"Ti ho detto, spogliati"
Veloce si toglie ogni cosa, e lo ritrovo come il migliore dei cagnolini ai miei piedi.
“Ed ora vieni, andiamo a fare un giro per la sala”.
Salgo e scendo sulla gradinata per quasi 5 minuti, poi lo porto verso il bancone del bar. Riempio con dell’acqua il secchiello del ghiaccio e lo faccio bere come avrebbe desiderato il mio cane.
Seduta sullo sgabello, dondolavo la gamba. "Ehi cane! Ti piace la gamba della tua Padrona?"
"Certo, moltissimo!". Lo colpisco con il piede, ricordandogli che era un cane e perciò non poteva parlare. "Avvicinati, ora". Faccio così; due carezze sotto al suo mento, mentre lo accarezzo tra le gambe con la scarpa.
"Se ti piacciono le scarpe della tua Padrona, potresti dimostramelo ...del resto, ti manca solo la parola, questo si sa". Non se lo fa ripetere.Inizia a passare la sua lingua lungo il tacco a spillo.
"Bravo, bene continua ... mi piace vederti così!! Ti prometto che, quando avrai finito, avrai una ricompensa". La sua lingua consuma le mie scarpe, sino ad eccitarmi. Mi diverto, a passare sui miei capezzoli e sopra la sua schiena, il ghiaccio del frigo bar. Vedo i brividi scorrere sul suo corpo e questo mi fa impazzire. "Ora stai fermo. Da bravo, stai seduto su due zampe”.
Mi siedo così, comoda sul bancone, e appoggiando i piedi sugli sgabelli, prendo a fargli vedere cosa sapevo fare con quel frustino. Non mi toglie gli occhi di dosso, la sua bocca quasi sbava. Io inizio a far scivolare il manico del frustino sotto lo string di latex, divertendomi a far schioccare gli elastici del reggicalze, a fargli ricordare che ciò stava vivendo, non era un sogno.
"Ora riprendi da bravo, a leccare"
Riparte così dal piede, ma, preso da un raptus di voglie, si ritrova presto con il viso tra le mie cosce.
"Ehi, ma come osi! Vergognati!". Lo frusto più volte sulle natiche, per poi dirgli che, forse, ero stata troppo cattiva e che per farmi perdonare, gli avrei permesso di tornare con il suo muso tra le mie gambe. La sua lingua allora raggiunge la mia natura. “E’ bravo”, penso stronzamente. “Persino sprecato, per quella santa donna di mia sorella”.
"Voglio alzarmi, spostati!". Come una cagna scodinzolo il culo vicino al suo viso.
"Che aspetti? Non mi vuoi?". Come una furia, le sue mani mi prendono sui fianchi. Mentre lo string stava scivolando a terra, mi giro, mordendo la sua bocca e il suo collo.
Voglioso, finiva di liberare i seni dal bustino, mentre la mia lingua indecente lo cercava, godendo ad ogni suo cedimento.
“Forse mi aveva sempre desiderata”, penso.
Inizio a camminare, di nuovo, portandolo a 4 zampe, verso i divanetti. Metto al centro del salottino di specchi, e lo supplico di fare quel ciò che un cane avrebbe fatto.
Con violenza mi prende. Mi gira con il viso rivolto verso lo schienale. Sento finalmente mordere la mia schiena, il mio collo. Schiaffeggiare il mio culo; sembrava ed ansimava veramente come un cane.
Montandomi come un ossesso, avrebbe voluto dirmi tanto, lo sentivo. Ma sapeva che sarebbe stato peggio. Continuava così, in quel possedermi, sino a sfilarlo, e venirmi sulla schiena.
Era stato bravo, dovevo ammetterlo. Slaccio il suo collare e riprendo a salire la scalinata.
"Vai, sei libero" gli dico, mentre divertita gioco con la frusta.
Eppure...non sono ancora soddisfatta ...
scritto da Aristocratica.eu
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15 years ago
admin, 75
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Sixtynine (69 )
Ci eravamo dati appuntamento a casa di lei. Sapevo che la temperatura sarebbe stata altissima, ma non mi immaginavo mi ricevesse in shorts aderenti e con una magliettina da mare che lasciava scoperto l’ombelico.
Il suo profumo era incredibilmente sexy e il suo sorriso sensualissimo mi mandava fuori giri.
Ero andato a trovarla nel pomeriggio per aiutarla in inglese, così dopo un thè fresco ci accomodammo in salotto.
Iniziammo a studiare, eravamo vicinissimi. I nostri sguardi si incrociavano in continuazione, i suoi erano molto maliziosi ed io certo non cercavo di sfuggirli.
Ero molto eccitato dalla situazione, si poteva avvertire la tensione erotica nell’aria.
La sua mano si poggiava sulla mia coscia ogni tanto, facendo aumentare la mia già evidente erezione.
Anche io ogni tanto sfioravo delicatamente le sue cosce, e sentivo le vibrazioni sulle sue gambe…
Quando passammo a studiare i numeri mi lanciai in un giochino erotico.
Iniziammo ovviamente con il numero uno ed avvicinai il dito indice alla sua bocca.
Le dissi: “This is number ONE! Just an example now: you’ve got ONE tongue”
Lei prese in bocca il mio dito, lo leccò per bene ed iniziò a succhiarlo mimando uno splendido pompino…
“This is number one!” disse
Poi per indicare il numero due le feci il gesto con le dita, poi avvicinai le mie mani ai suoi seni e le dissi:
“this is number TWO”
“These are two beautiful tits”
Lei mi prese con forza e mi baciò lasciandomi il gusto della sua lingua buonissima in bocca.
Al numero tre le abbassai le bretelline della maglietta ed iniziai a succhiarle i capezzoli fino a farli diventare grandi e durissimi.
Lei era in silenzio e accompagnava i movimenti della mia lingua con mugolii di piacere.
Al numero 4 lei ricambiò il favore e si dedicò ai miei capezzoli facendo il segno con le dita (Due capezzoli + due capezzoli = 4)
“Qual è il tuo numero preferito?” mi chiese
“Beh…mi piace molto il 69 (sixtynine), lo proveresti con me?”
Avevamo indosso solo i pantaloni e ci stendemmo così sul divano con me sotto e lei sopra di me già in posizione 69.
Da quella posizione iniziai a toglierle gli shorts prima, massaggiando e stuzzicando la sua bagnatissima passerina con sopra ancora il perizoma.
Poi le tolsi anche il perizoma ed iniziai a leccarle l’interno coscia, fino alle grandi labbra dove la peluria era già fradicia di umori.
Affondai la mia lingua tra le sue labbra sino al clitoride mentre il suo corpo si contorceva quasi a concedersi, per invitare la penetrazione.
Era praticamente seduta sulla mia faccia.
A quel punto mi slacciò i bermuda e me li tolse, alla ricerca del mio pisello che era durissimo e che non vedeva l’ora di uscire dalle mutande.
Lei lo prese con una foga mai vista prima e lo ingoiò in una volta sola, trattenendolo in gola per gustare a pieno il suo gusto e sapore.
Poi iniziò a leccarlo bene bene, risalendo lungo l’asta e succhiando bene la cappella, accompagnando il movimento con le mani segandomi alla grande.
Nel frattempo avevo la sua figa tutta per me e la leccavo tanto da farla gemere di piacere, mentre con le dita le solleticavo il clitoride e le allargavo un po le labbra.
“This is a great 69!” esclamai
“Wonderful, my darling!” mi rispose
Ad un certo punto iniziai a leccarle anche il culetto (per me fonte di ispirazione) e vidi che lei si fermò a guardarmi e poi inarcò la schiena per avvicinarlo a me ancora di più.
Io non me lo feci ripetere e iniziai a leccarlo con foga e lo stimolai mettendo prima uno e poi due dita dentro, mentre continuavo a leccarle la figa.
Io la incitavo dicendole : “Che porcellona questa alunna!! Al maestro piacciono molto le alunne porcellone dal gran bel culetto da leccare”
Lei ripeteva “Lecca, lecca che mi fai venire…ohhhhh!”
Infatti continuai così fino a quando mi venne in faccia con una esplosione di umori che mi piacque molto da bere.
Durante le sue seghe da manuale e la sua bocca che mi massaggiava la cappella anche io le venni in faccia, non riuscii a trattenermi oltre e le spruzzai sul viso e sui capelli il mio nettare che lei gustò compiaciuta.
Lei lo voleva addosso e disse :
“Dai… bellissimo!! …siii vienimi in faccia, voglio bere tutto…daiii” incitandomi a sborrarle ancora sul viso.
Ma non sazia mi disse:
“Questo era un 69 da favola, ora però proviamo anche altri numeri, ho fame di sesso,
Mentre ci dirigemmo verso la camera da letto con lei che teneva in mano il mio cazzo mentre io le massaggiavo quello splendido culetto; mi accompagnò dicendo : “Ora mi devi chiavare però, ho troppa voglia di sentirti dentro…andiamo a letto”
Su quel lettone la misi alla pecorina e iniziai a stantuffarla per quasi un’ora, lei mi incitava, godeva ed anche io.
“Godo…si, mi piace da matti scopare così!!!!”
Ci siamo girati e con lei supina l’ho penetrata sollevandole le gambe e appoggiandole sulle mie spalle per entrare bene tanto più cazzo possibile
Entravo tutto e poi uscivo, dapprima lentamente poi con maggiore ritmo e forza…
Poi finalmente ho potuto dedicarmi al suo buchetto per me più gradito…leccandolo bene e lubrificandolo a dovere, con un pò di olio.
Oramai eravamo in preda alla lussuria più sfrenata senza tabù.
Con la punta del pisello sono entrato dolcemente mentre lei era sopra di me e aiutava l’ingesso indirizzandomi la punta nel buchetto.
Un suo urlo testimoniava l’ingresso del mio cazzo del suo fantastico culetto e poi, eccitato più di prima l’ho sentito gonfiarsi dentro di lei mentre la penetravo.
“Che bello…te lo sto mettendo bene tutto dentro!” le dissi
Lei rispose così: “Lo sento, mi piace…dai…spingi ora,mi fai male ma lo voglio tutto dentro! Così! Siiiiiiiii che sto godendo come una porca”
Quando trovai bene il ritmo, iniziai bene ad allargarle il buchetto e i suoi lamenti divennero deliri di piacere misti ai miei…
I colpi erano decisi tanto che si sentiva il rumore delle palle che sbattevano sulle sue natiche.
Tutto questo aumentava l’eccitazione.
Ad un certo momento iniziai ad alternare prima nella figa e poi nel culetto, ad ogni colpo profanavo un buchetto diverso…
Quando fui vicino all’orgasmo fu lei a dirmi: Vieni dentro….riempimi tutta!”
Io però lo tirai fuori e venni sulla sua schiena….
Eravamo sudatissimi e sporchi di liquidi vari…allora ci buttammo entrambi sotto la doccia dove ancora facemmo sesso sino allo sfinimento, con lei che mi cingeva con le gambe con molta forza mentre io la sbattevo contro la parete della doccia.
Le nostre energie sembravano non esaurirsi quel pomeriggio, tanto che mi fece ancora un altro pompino da favola per poi bersi tutto il mio seme, ancora.
Riuscimmo a terminare la doccia e a ricomporci per poi darci appuntamento alla prossima lezione.
La lezione successiva sarà sui verbi….avevo già una bella idea di come coniugarli, speriamo che mi confermi come insegnante, credo di aver superato a pieni voti il primo impatto e di avere la stima e la fiducia dell’allieva.
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15 years ago
amantesardo, 36
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Due francesi con la mia fidanzata
Questo è quanto è successo durante una vacanza a Parigi per dicembre scorso.
Parigi aveva stimolato le nostre fantasie sessuali come mai ci era capitato e mentre stavamo facendo un po’ di petting spinto in camera d’albergo le ripropongo una delle mie fantasie più eccitanti.
La mia fidanzata Maura è una splendida mora 27enne dagli occhi scuri alta 1,70 con una 4^ di seno che viene sempre mostrato da un decolté di ordinanza e dal fisico atletico, insomma non passa di certo inosservata.
Io sono un moretto di 30 anni, alto 1,75, con gli occhi verdi che ha molta cura del suo fisico e che ha una particolare predilezione per le situazioni trasgressive e che si eccita particolarmente quando la mia lei è situazioni eccitanti si concede ad altri uomini.
Quella sera, con quell’atmosfera così carica di erotismo, mi venne spontaneo chiederle : “ma se scendessi giù e rimorchiassi un cameriere e te lo portassi in stanza?”
Lei mi guardò con occhi di vera donna affamata di sesso e acconsentì, io volevo vedere sino a dove osava spingersi questa porcellona.
Così le consigliai di mettersi le calze autoreggenti, gli stivali ed il completino con reggiseno e perizomino nero in pizzo che avevamo acquistato in centro il giorno prima, e sopra soltanto un cappotto scuro.
La inondai di un profumo inequivocabile, e la baciai prima che la sua bocca avesse sapori di altre lingue…
Eccitatissimo scesi a piedi, mentre lei prese l’ascensore (la nostra stanza era al 9*piano).
Quando scesi la cercai al bar dell’Hotel e la vidi seduta su quegli sgabelloni altissimi al bancone con il cappottino che si spostava lasciando nude le sue gambe tornitissime e sode…che spettacolo!!!
Mi misi seduto su un divanetto non molto distante e mi misi a leggere il giornale, eccitatissimo per vedere che cosa stava per succedere…
In meno di due minuti il bancone del bar fu preso d’assalto da tutti i lati vari uomini attirati da quella dea del sesso: due clienti dell’hotel provarono ad attaccare bottone parlando un discreto italiano.
Io stavo scoppiando dentro i pantaloni e aspettai le prossime mosse della mia fidanzata, che non si fece attendere molto ed iniziò ad intavolare una conversazione condita da sorrisini erotici che facevano presagire un finale ad alto contenuto erotico.
Dopo due drink alcolici la conversazione si fece animata e molto intima tant’è che lei ogni tanto si voltava verso di me sorridendo e facendomi segno che erano loro i suoi prescelti per tradirmi e già pregustava il seguito.
Il suo modo di accavallare le gambe era sensualissimo e con gli stivali continuamente sfiorava le gambe dei due clienti, strusciando la loro patta con le gambe vestite solo delle autoreggenti.
I due clienti ammiccavano in maniera esplicita alla mia compagna che con una scusa si allontana e va in bagno. Al suo ritorno le vedo al polso uno strano braccialetto…erano le sue mutandine legate al polso, la situazione era sempre più incandescente ed io dal divano mi stavo eccitando sempre di più…
Lei continuava ad agitare il cappotto lasciando in bella vista le sue cosce da urlo e con quelle mutandine legate al polso sfiorava le labbra dei due contendenti…
Io non capivo che cosa si stavano dicendo, ma lei era sempre più audace e i due amici erano sempre più intraprendenti. Dopo qualche minuto si spostarono e si diressero verso l’ascensore…si stavano portando in stanza la mia Maura.
Quando li vidi di fronte all’ascensore mi avvicinai e salii con loro. I due francesi si misero dietro la mia ragazza e le baciavano il collo infilando le mani sotto il cappotto, sentivo l’inconfondibile profumo della fighetta bagnata di Maura.
Scesero all’8° piano ed io con loro, mi allontanai leggermente fino a che non li ho visti entrare mentre stavano spogliando la mia già quasi nuda fidanzata.
Entrati nella stanza il più grande dei due inizia a baciare Maura portandole la mano verso la sua patta. Maura non fece resistenza e si lasciò andare tirandogli fuori un uccello di almeno 22 cm, non potè resistere a quella visione e lo ingoiò in un colpo solo.
Nel frattempo l’altro amico, Jaen, si spogliò e si dedicò allo splendido culetto di Maura leccandolo per bene risalendo però dalle sue gambe. Lei mugolava di piacere nell’assaggiare il gelatone di Marc (il più grande dei due), mentre spompinava quella verga l’amico era geloso e mise anche il suo pisellone che non era così grande come quello dell’amico ma lei gradì lo stesso leccandolo insieme all’altro.
Si distesero sul lettone e si dedicarono ad un doppio 69 da sballo.
Quando il primo venne lei lo ingoiò tutto poi infilò il preservativo a Jean e si mise sopra a smorzacandela mentre finiva di pulire il cazzo asinino del francesone.
L’atmosfera era bollente e il primo uccellane tornò sull’attenti in poco meno di 10 minuti e lei a quella vista lo volle dentro, così si mise a pecora pronta ad accogliere quel bastone tanto gustoso.
Marc ci sapeva proprio fare e accompagnava le spinte con mugolii eccitantissimi mentre l’altro si faceva spompinare come una pornostar da Maura.
Mentre il grande uccello la sfondava Jaen già lubrificava il suo culetto con la saliva e infilava il dito nel buchetto provocando scariche elettriche di eccitazione in Maura che non si vergognava, ma al contrario diceva : “Siii dai, allargamelo bene che poi voglio quel cazzone XXL nel mio bel culetto….daiiiii”
Così Jaen si mise a 69 mentre il grande francese ancora scopava a pecora con Maura e inizio a slinguarla seguendo il profilo dei suoi seni soffermandosi sui capezzoli turgidi e dolcissimi per poi sgrillettarla lasciando a lei il piacere di continuare nel suo lavoro di bocca.
Il suo clitoride si era ingrossato a dismisura e Jaen lo divorava facendo contorcere Maura dal piacere.
Io nel frattempo ero in una fase di eccitazione fortissima visto che ascoltavo i gemiti dal corridoio, la sentivo godere come poche volte mi era capitato, gridava frasi sconnesse, come fosse in preda ad un raptus :
“Godoooo dai lecca più forte, scopami con quella lingua…siiii la voglio più dentro, uhuhuhuuhuhuhuhu, dai ancora ancora. Tu Marc non ti fermare….che cazzone grande che hai!!!”
Non resistevo dall’eccitazione ed andai in camera mia a segarmi pensando alla mia ragazza che si scopava quei due sconosciuti.
Quando lui estrasse il suo cazzone dalla figa di Maura invitò Jaen a prepararla. Così fu che il piccolo Jaen iniziò a spingere nel piccolo orifizio provocando gemiti di piacere di Maura che si baciava con Marce gridava dal piacere.
Jaen iniziò a stantuffarla con ritmo ma lei voleva anche l’altro dentro, così cercò di mettersi in posizione per prendere anche il pisello dell’amico.
Così sperimentò la doppia penetrazione con Marc sotto e Jaen sopra e lei in mezzo che godeva come una cagna…era in preda ad un’orgasmo senza fine le sue tette erano così eccitate e gonfie che quasi esplodevano.
I due si placarono per dedicarsi alle tette di Maura leccandole insieme e masturbandola contemporaneamente mentre lei segava i due uccelli a mani piene.
Per rinvigorire i due uccellini prima di invertire i buchi e concedere il secondo canale alla magnificenza del cazzone da 22 cm di Marc.
Se li mise di nuovo tutti e due in bocca e li lecco per assaggiarli ancora, quasi li volesse consumare.
Quando Marc si distese sul lettone con quell’asta che svettava lei si buttò sopra voluttuosamente e si sedette sopra allargandosi le chiappe e permettere di fare entrare quell’enorme fallo.
Pian piano entrò dentro il culetto di Maura che gridava dal piacere sempre di più baciandosi con Jaen in un vortice di lingue.
Lo voleva…eccome!! Lui gridava e lei ancora di più!
Fece su e giù lentamente per sentirlo entrare bene ad ogni corsa un po di più. Fino a quando non riuscì a sentirlo tutto dentro, era completamente dilatata e scorreva liscio, lubrificato dalla saliva di Marc e dai suoi umori che grondavano dalla figa sino a finire nell’altro buchetto.
Anche Marc accompagnava i suoi movimenti spingendo sempre più in fondo il pisellone facendola gridare sempre di più.
Replicò la doppia penetrazione a parti invertite…erano sballati da questa overdose di sesso!!
Non si potè esimere da spompinarli ancora per farli venire insieme sulla sua faccia, come le piace succhiare e bere la sborra!!!
Scoparono così per due ore e mezza, venendo tutti e tre più volte.
Quando rientrò in stanza sconvolta e puzzolente di sudore e completamente ricoperta di sborra francese.
Io ero troppo eccitato che mi feci raccontare nei minimi dettagli quello che avevano fatto e che vi ho raccontato e le sue emozioni e godimenti.
Altri momenti trasgressivi accaddero in quella vacanza francese, ma quello fu il picco della mia eccitazione. Mi piace da matti sentirmi cornuto.
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15 years ago
amantesardo, 36
Last visit: 5 years ago -
L\'attesa
Il buio della notte ebbe ragione in breve delle ultime sfumature luminose del tramonto e bruscamente stese l'impietoso mantello scuro sul quadrante di quell'orologio, privandolo di ogni sua utilità, quasi fermando il tempo…
Il tempo tendeva adesso all'infinito, dimensione priva di riferimenti –orfana di certezze- soltanto l'ipotetico scandire di secondi avvilito dalla sovranità dell'atmosfera che in quella stanza iniziava a farsi prominente, incalzante, pressante…
Pressante risultava il silenzio, rotto dai miei passi che terminavano al principio di un nuovo ponte tacito, per lei cieco e insostenibile che la percuoteva nel profondo d'emozione, mentre alcuni raggi luminosi si posavano illuminando senza solletico la pianta lattea del piede, era la luna…
La luna fu coperta d'un velo rosso di seta che improvvisamente incendiò le pareti lasciando alle onorate fiammelle astrali intorno al letto, l'acuto compito di illuminare –delcatamente- il velluto del suo tiepido corpo adagiato, struggente…
Struggente l'aroma dell'incenso al sandalo fluttuava nell'aria e una lieve correte lo trascinava in circolo per tutta la stanza, sfiorava le stelle rendendo tremulo e vivace l'intero firmamento, bussava sulla sua benda senza però farsi udire, baciava la sua pelle rosa ancor priva di percezioni, nell'estasiante tortura dell'attesa…
L'attesa nutriva l'incalzante desiderio che le cresceva dentro mentre dipingevo il suo corpo come un mare dalla tempestosa superficie con forme riferite ad onde in continuo movimento, mentre il respiro alimentava le mutevoli correnti, profumate, scintillanti…
Scintillanti i miei occhi alla luce delle fiamme, contemplavano quell'oceano di fantasia sconfinata e restavo ad attendere ancora immobile il momento culminante, lasciandole avvertire adesso la sola mia presenza –il respiro- l'impercettibile carezza sulla coperta di seta nera. Nella stanza e nelle sue più profonde intimità, cresceva incalcolabile la smania, il fremito del desiderio di sentire e avere, nella speranza che prendessi al più presto la decisione che la sua estenuante attesa giungesse al termine..
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0
15 years ago
RealPleasureReal, 37
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Nel folto del bosco
"Dammi il tuo culo! Dammi il tuo culo! Dammi il tuo culo!" urlava quell'energumeno mentre mi sodomizzava senza pieta' a smorzacandela nel fitto del bosco. Era la giusta punizione per una puttana travesta come me, che ogni giorno di quella estate si rintanava nel folto della brughiera per mettersi in lingerie. Quel giorno ero arrivata verso le undici e mezzo del mattino a bordo della mia Matiz. Avevo parcheggiato su uno spiazzo sterrato e, dopo aver preso la borsa dal baule, mi ero inoltrata tra gli alberi, fino a raggiungere uno slargo che credevo al riparo da occhi indiscreti. Infatti, pur fantasticando sempre di prendere cazzi a metri, ero ancora quasi una verginella. Ero stata deflorata sia in bocca che nel culo da alcuni transex, ma non mi ero mai fatta montare da un uomo. E poi, chi avrei potuto incontrare nel mezzo di un bosco? Potevo incappare anche in qualche maniaco, ma la voglia di trasgressione era troppo forte. Una volta raggiunto lo spiazzo, tolsi dalla borsa un telo mare a due piazze che stesi sul prato. Poi vi adagiai sopra un bel paio di calze da reggicalze vintage, nere e con la riga, una guepiere nera, un paio di sandali da donna con la zeppa di sughero, la parrucca e l'occorrente per il trucco. Quindi mi spogliai dei miei abiti maschili, con l'eccitazione che cominciava a montare. Infilai la guepiere, le calze e mi misi i sandali ai piedi. Mi sedetti sul telo, indossai la parrucca e cominciai a truccarmi. Dulcis in fundo, estrassi dalla borsa il mio bel dildone di gomma da venti centimetri, un preservativo e il lubrificante anale. Mi stesi sulla schiena, allargai le gambe e cominciai a stuzzicarmi il buchetto con il dito medio della mano destra, su cui avevo versato un po' di gel lubrificante. Il cuore mi batteva all'impazzata, mi sembrava di svenire per l'emozione. Sospesi il massaggio per infilare il preservativo sul cazzo di gomma e poi mi esibii in un pompino, mentre con il dito ero tornato ad occuparmi del buchetto, facendomi un ditalino. Continuai cosi' finche' il cazzo mi divento' duro, segnale che mi ero lasciata andare a sufficienza. A quel punto sfilai il dildo dalla bocca e me lo piantai nel culo senza remore. Avevo appena cominciato ad andare su e giu', mugolando come una cagna, quando udii qualcuno urlare: "Ora ti insegno io a fare lo schifoso." Venni quasi meno per lo spavento. Mi tolsi il dildo dal buchetto e mi misi in ginocchio. "Ti prego - implorai con la voce, che suono' abbastanza effeminata - non farmi male." Intanto lo sconosciuto era arrivato a meno di un metro da me e mi tiro' un ceffone da urlo. "Ti insegno io il decoro!" e giu' un'altra sberla. "No, ti prego, no. Basta, lasciami stare." piagnucolavo io. Ero terrorizzata, temevo seriamente per la mia incolumita' se non addirittura per la mia vita. "Ne ho pieni i coglioni di froci come te che infestano questi boschi" urlo' ancora. "Ti prego, lasciami stare" implorai di nuovo e misi le mani davanti a me per ripararmi da altre sberle. Lui mi prese forte per i polsi e nel tira e molla che ne segui', finii con le labbra addosso al suo coso nascosto nei pantaloni. Lo sentii rigonfio e per istinto lo baciai. Il mio aggressore rimase sorpreso dal mio gesto e mollo' un po' la presa. Gli baciai di nuovo il pacco e riuscii a liberarmi le mani. Gli slacciai la patta e liberai l'uccello dalla gabbia di stoffa delle mutande. Era un bel cazzo di circa venti centimetri, con la cappella grossa. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarlo con avidita'. Era pulito e aveva un buon sapore. Forse ero riuscita a calmare quel violento. Lui comincio' a mugolare. "Dai, da brava, ingoialo tutto, troia... puttana... zoccola" mi disse e i suoi insulti fecero crescere la mia eccitazione. Glielo lavoravo per bene: lo ingoiavo completamente, poi slinguavo il prepuzio, poi correvo con la punta della lingua lungo l'asta. Per un po' lui mi lascio' fare, poi mi prese con una mano la nuca, con l'altra serro' alla base il cazzo e comincio' a divertirsi. Me lo sfilava dalla bocca, lo usava per schiaffeggiarmi e poi me lo rimetteva dentro a forza. "Dai stronza, fammi godere!" mi ordinava. Io fingevo di resistere per eccitarlo di piu'. A un certo punto me lo sfilo' dalla bocca e mi disse con calma violenza: "Ora ti spacco il culo!". Mi mise sdraiata sul fianco sinistro, in posizione fetale. "Aspetta - gli dissi - voglio mettere un po' di lubrificante. "Per tutta risposta lui mi appoggio' la grossa cappella sul buchetto e mi infilo' con una forza brutale. Urlai per il dolore. Lui estrasse l'uccellone e mi disse: "Ti sfondo, cagna!". Poi mi penetro' ancora in un colpo solo. Da li' in avanti mi costrinse a prenderlo in tutte le posizioni. Io lo imploravo di smetterla, ma la verita' e' che, dopo il dolore iniziale, godetti come una vacca. La prova e' che avevo il cazzo duro mentre lui mi sodomizzava. Dopo una lunghissima cavalcata, mentre mi stava montando a pecorina, mi venne dentro con un fiotto cosi' caldo e abbondante che, dopo pochi attimi, sborrai anch'io senza che mi fossi nemmeno sfiorata il cazzo con un dito. Gli pulii il cazzo con un fazzoletto di carta, glielo baciai e poi mi sdraiai sulla schiena per godermi a occhi chiusi il piacere del dopo scopata. "Dammi il tuo numero di cellulare" mi disse. Glielo dettai, sempre tenendo gli occhi chiusi. Poi udii il rumore dei suoi passi allontanarsi sull'erba. (Karintrav)
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3
15 years ago
admin, 75
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Con aspirante cuck
Questa è l’avventura, splendida avventura, che ho avuto con Nicole e l’aspirante cuck della coppia Dueporcellini.
In verità i contatti in msn li avevamo gia perché ci siamo scambiati qualche posta elettronica in passato…ci eravamo gia scambiati opinioni in merito delle aspettative, fantasie, desideri e…altro.
Mi avevano già raccontato delle titubanze di Nicole riguardo le aspettative del suo compagno cuck per il fatto di giocare senza di lui soprattutto per la penetrazione…il desiderio e le fantasie le stavano condividendo da tempo nel loro letto ma da li a metterle in pratica…
Comunque mi ricontattano dopo un certo periodo di pausa e…stavolta sembra che la fantasia sia giunta in un momento dove…sembra che si realizzerà.
Quindi con sommo piacere accetto l’invito e ci accordiamo per trovarci.
Finalmente arriva la sera dell’appuntamento e ci si incontra al posto convenuto. Loro arrivano e senza scendere dall’auto mi dicono di seguirli. Detto fatto ed eravamo già in viaggio. Usciamo dal centro abitato, puntando verso la campagna ed a un certo punto si fermano indicandomi di parcheggiare la mia auto. Io lo faccio ed intanto loro si dirigono verso una stradina in un campo non lontano.
Li raggiungo a piedi percorrendo la stradina sterrata e…intanto che mi avvicino li scorgo che già si stanno rotolando all’interno dell’auto…lui con la sua mano in mezzo alle sue gambe…mioddio mi dico…sembra proprio le stia piacendo…lei gemeva davvero sonoramente intanto che lui la penetrava con le dita in un modo davvero…come dire…bramoso di procurarle sensazioni forti. Lei aveva un bel vestitino scuro, sembrava un tubino, gia alzato sui fianchi mostrando delle splendide gambe lisce, affusolate e ben tornite nei suoi splendidi muscoletti appena accennati…già sentivo salire l’eccitazione…tutto ad un tratto la sensazione predominante non era più la fresca sera non certo primaverile…ad un certo punto lei si mette in ginocchio sul sedile mostrandomi un pazzesco culetto appena nascosto da un perizomino veramente minimale…mi sono detto…wow! Glielo prende in bocca e gli fa una pompa davvero appassionata…che lui gradisce sicuramente molto considerato l’aspetto del volto davvero assai poco imbarazzato…mi guardava sembrando che mi stesse dicendo…sapessi…!
Finalmente il tutto prende la svolta che speravo…lei scende dall’auto, si mette in piedi di fronte a me…la gonna ancora alzata sui fianchi…splendida nella sua interezza…tacco alto rosso, snella come avevo sospettato, visino dolce da marachella e…con degli occhi che dicevano “tigre”! Mi si è istantaneamente gonfiato…lo confesso…poi mi dice…cintanto noi ci siamo scaldati un po…ti dispiace? Io ovviamente dico di no…anzi li ringrazio…poi mi chiede…vuoi entrare con noi? Ovviamente io le dico …certo…mi apre la porta dietro e mi dice…Sali…io pensavo che vista la sua titubanza sarebbe salita di nuovo davanti con il suo aspirante cuck ma…lei si siede dietro con me…mi sono detto…bene bene ci sono stati sviluppi dall’ultima volta che ne abbiamo parlato!
Iniziamo come previsto con qualcosa di soft, carezze, palpate…sempre più intime…fino a quando lei decide che anche il perizoma ed il reggiseno sono di troppo e si spoglia completamente…a quel punto lei era davvero su di giri, salta davanti ai sedili riprendendo il cazzo di lui in bocca e continuando il pompino che aveva lasciato precedentemente a metà ma…lasciando il suo culetto esposto dietro ai miei desideri…quindi la penetro prima con un dito poi con due poi uno anche nel culetto poi tutti e tre nella fighetta ed andavo sempre più veloce …e lei più andavo veloce più gradiva…mugolando ed agitandosi quasi mi esortasse a fare più veloce…ad un certo punto la mia mano le schiaffeggiava anche il culetto tanto le mie dita la penetravano in profondità. Ad un tratto anche la mia lingua entrava in ogni anfratto, prima la sua splendida fighetta completamente depilata, poi il culetto, poi ancora nella fighetta. Dopo qualche minuto di quel menage tanto era eccitata che ad un certo punto…viene…ragazzi…era davvero da tanto che non assistevo ad uno squirt simile!!! Allagato di piacere il sedile posteriore ci siamo adoperati a ripulirla del suo piacere con le nostre lingue…mamma mia me lo sto ancora sognando.
Pensavate fosse finita qui? Non credeteci…pochi minuti…forse secondi…e di nuovo da capo…stesso copione se non che ad un certo punto eravamo sul sedile posteriore in tre…lei che me lo spompava avidamente seduta sul suo lui che la sbatteva davvero con foga in preda all’eccitazione…pochi minuti…interminabile…infiniti e…altro squirt!!! Speravo davvero di poter ricevere il suo piacere intanto che la leccavo in modo da riceverlo in faccia ma…sono felice anche così…loro sono sembrati davvero soddisfatti del gioco…e considerando che Nicole …lo sapete tutti dal forum…ha ancora difficoltà ad accettare penetrazioni che non siano dal suo aspirante cuck…ma tempo al tempo…lei è davvero speciale sia come aspetto fisico che come donna…sono sicuro che i presupposti per uno sfolgorante futuro da coppia cuck/sweet li abbiano davvero tutti.
In ultimo concedetemi di commentare Nicole…posso pregiarmi di aver avuto molte…vabbè non esagero…un numero discreto di esperienze con parecchie donne anche bellissime in verità…ma il suo aspetto mischiato all’approccio ed il coinvolgimento che mi ha dimostrato Nicole…combinazione difficilmente riscontrabile…fidatevi…una dea del sesso…tant’è che nonostante non mi abbia regalato la penetrazione, il coinvolgimento mentale dell’esperienza a cui mi hanno consentito di partecipare è stato davvero massimo…eppoi…da vero maschio…che fisico! Che donna!
Grazie, grazie Nicole e grazie aspirante cuck…spero prima o poi di avere l’agoniata occasione di una replica.
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15 years ago
max1mi,
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Una mia esperienza
Ciao, volevo raccontarvi una mia esperienza... con la ragazza del mio amico. La situazione è in verità abbastanza banale così come inizia... appuntamento a casa loro per uscire... io arrivo... lei sola in casa... lui in ritardo dall'ufficio... 4 chiacchiere per ammazzare il tempo... una birra offerta da sorseggiare... poi quando abbiamo visto che il ritardo si protraeva un po' troppo, lei decide che è meglio se si fa una doccia per non perdere tempo a farla dopo, quindi mi saluta un po' imbarazzata per il fatto che è costretta a lasciarmi da solo in salotto e si avvia per quella del bagno. Passa qualche minuto e... lui non arriva ancora. Mi guardo un po' in giro per la sala e nel frattempo sento che inizia a scendere l'acqua della doccia. Distrattamente ed un po' per caso mi volgo a guardare in direzione del bagno e mi accorgo che la porta è socchiusa. Educatamente mi avvicino per chiudere la porta del corridoio... sapete, ho pensato, se dovesse accorgersi che la posso vedere magari... a parte l'imbarazzo... magari si incazza anche e dice qualcosa al suo lui e... amicizia rovinata per una sciocchezza neanche cercata... Dicevo...mi avvicino per chiudere la porta del corridoio e... la porta del bagno non è per nulla chiusa! Da qui partono tutte le mie elucubrazioni in merito al caso... l'avrà fatto apposta? E' comunque solo una sua abitudine e distrattamente l'ha fatto senza pensarci? Comunque lei era veramente splendida a vedersi... pelle liscia e leggermente lampadata... niente segni di costume... capelli scuri lasciati cadere sulle spalle... depilata intimamente! Credetemi era davvero uno schianto. Eccitatissimo decido comunque di andarmi a risedere sul divano per evitare malintesi. Dopo alcuni minuti arriva il mio amico. Apre la porta per conto suo con le sue chiavi... ci salutiamo cordialmente come sempre e facciamo giusto due chiacchiere di convenevoli. Appoggia la sua borsa vicino all'uscio e si avvia verso la camera per cambiarsi. Chiaramente accorgendosi che le porte erano aperte si rivolge verso di me accorgendosi che nel frattempo ero diventato tutto rosso... Decisamente si spiegò il perché, quindi mi disse: ma guarda un po'! Lì io mi aspettavo già una sfuriata sia con la sua lei che con me ma... sorpresa! Non disse nulla a nessuno. Si diresse verso la camera da letto chiuse la porta e ci rimase per alcuni minuti. Quando ne uscì, senza dire una parola, si diresse in bagno dove la sua lei nel frattempo aveva terminato di farsi la doccia e si stava asciugando in accappatoio. Io mi dissi: è meglio che mi avvicino... se decide di metterle le mani al collo almeno sono lì ed intervengo... gli spiegherò dopo la situazione... invece... zack! inizia a spogliarsi pure lui! Devo dire che per qualche secondo mi sono trovato smarrito a pensare in che razza di situazione mi trovassi ma poi mi apparve tutto molto chiaro. Prontamente lui le sfilò l'accappatoio lasciandola in un pudico abbraccio di se stessa in un inutile tentativo di coprirsi le grazie e prese ad accarezzarla cingendola in un abbraccio da dietro. Qualche bacino sul collo e poi entrambi, come per una complice sincronizzazione si girarono verso di me guardandomi. Intanto io che mi ero avvicinato ed appoggiato sullo stipite della porta del bagno ero lì imbambolato senza saper cosa potessi fare. La sospinse dolcemente invitandola a sedersi sul bordo della vasca da bagno, le aprì ancor piu dolcemente le gambe e prese a baciarla proprio lì in mezzo dove era splendidamente e completamente depilata mettendo in superrisalto la forma del "patatone" piu carino che avessi mai avuto l'occasione di vedere dal vivo ed in maniera così ravvicinata. Tutto ciò durò per almeno dieci minuti buoni con un estenuante intercalamento di mugolii di piacere di lei e profonde apnee di lui. Spesso, spessissimo lei si soffermava a guardarmi negli occhi quasi per capire che genere di effetto mi facesse quel genere di vista. Ad un certo punto accadde quello che in verità speravo succedesse: lui si scosta ed invita lei ad avvicinarmisi... mi laccia e cala i pantaloni... mi sfila la maglietta... ed ecco che in pochi secondi resto completamente nudo di fronte a lei. Con la mano aperta sul mio petto mi invita a rimanere fermo dove mi trovavo... quindi loro ripresero a sviluppare le loro effusioni... la prese da dietro e all'inizio non capii dove ma entrò facendo sobbalzare lei di un leggero dolore... che però direi le fece anche piacere... poi lui le fece appoggiare un piede sul bordo della vasca da bagno e lì vidi in tutto il suo splendore il patatone penetrato dal suo fallo durissimo e turgido di piacere montato dall'eccitazione dell'esperienza che stava vivendo. Anche tutto questo durò per lo meno una decina di minuti poi... lei... in mezzo ai singhiozzi e mugolii di piacere mi disse: toccati... toccati dai... neanche da dire 2 volte... mi presi in mano il mio coso che nel frattempo mi sentivo come se dovesse scoppiare da un momento all'altro e presi a masturbarmi lentamente. non appena lo feci fu allora che lei venne la prima volta... fu come un esplosione, si dimenava come un anguilla appena pescata ed al termine si lasciò cadere esausta sul pavimento del bagno coperto da un tappetino. Quello poteva tranquillamente essere il momento giusto delle domande e quindi mi informai con lui di quanto stesse succedendo. Logicamente non mi rispose e mi sospinse verso la sua lei che nel frattempo si era messa seduta sul pavimento. Senza dire nulla me lo prese in mano, lo massaggiò 2 o 3 volte e poi se lo infilò decisamente in bocca fino in fondo per poi leccarlo ed inumidirlo moltissimo con la saliva. Inutile dire che dopo tutto quello spettacolo ci misi pochi minuti a venire ed inondare il suo volto e la gola con il mio sperma. Subito dopo fece lo stesso con il mio amico. ci trasferimmo in sala sul divano ed allora mi tolsero tutti i dubbi di prima... mi dissero che era da tempo che giocavano in questo modo e che non trovavano il caso di divulgare a tutti seppure amici questo loro segretino e che lui rientrando e vedendo la scena così come gli si era prospettata aveva capito che per lei era serata di voglie e che le ero piaciuto quindi... si era limitato ad eseguire ed assecondare le sue voglie. Ancora quattro chiacchiere e... seconda manches sul divano... nella sequenza: pompino doppio, licking doppio, penetrazione doppia... venuta doppia... l'unico mio cruccio è stato che il suo bellissimo culetto se l'è preso il mio amico... magari presto... replicheremo. Inutile dire che quella sera poi siamo rimasti in casa senza uscire...
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15 years ago
max1mi,
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Occhio per occhio
Occhio per occhio
Mario era arrivato in forza al terzo deposito nord extraurbano circa due anni prima, e già la sua fama di donnaiolo lo aveva preceduto. Circa trenta anni occhi chiari capelli neri ricci, fisico massiccio, ma non grasso, era un vero mattatore, a lui le donne cadevano letteralmente ai piedi. Non che noi non trovassimo da scopare, ma lui non aveva nessun riguardo per niente e per nessuno, il suo motto era : se vuoti le palle una volta al giorno ti togli il medico di torno. E per seguire il suo credo non guardava in faccia a nessuno, fica, solo fica, che fosse giovane o vecchia a lui non faceva differenza. Arrivò pure a violare una regola mai scritta che tutti noi rispettavamo sempre: mogli, e figlie di colleghi = intoccabili, da difendere sempre, anche se non le proprie. Invece lui si scopava anche la moglie di due colleghi più giovani che nemmeno se lo meritavano. Io all’epoca avevo trentacinque anni, scapolo, passavo per uno a cui la fica non mancava, e tutti riconoscevano che in fatto di donne avevo sempre le migliori, e tanta discrezione . Vivevo in un appartamento sotto a quello di mio fratello morto di cancro sette anni prima, e la sua vedova, e mia nipote erano tutta la mia famiglia. Elena mia cognata era una bella donna, circa trentotto anni portati benissimo,non si era risposata, anche se io le avevo detto di farlo, tanto la vita deve andare avanti, ma lei viveva per Martina sua figlia, una splendida ragazzina appena maggiorenne , timida e molto introversa. Alla morte del padre aveva riversato su di me tutto il suo affetto paterno, tanto che in quella casa io ero Matteo, ne zio, ne padre, ma solamente Matteo, la persona fidata a cui ricorrere in ogni occasione. Con loro io ci pranzavo, o cena, a seconda dei casi, eravamo andati anche in vacanza insieme negli ultimi due anni. Devo dire che un bel pensiero su mia cognata lo avevo fatto, specie quando in Corsica si era messa nuda a prendere il sole in spiaggia, e pure mia nipote, tanto con suo padre lo facevano sempre. Veder quella bella donna vicino, nuda mi aveva fatto un certo effetto, ma non so perché ne io ne lei andammo oltre il guardarci i rispettivi corpi. In ogni caso fra noi c’era una bella complicità. Un giorno mi sono accorto per caso che dalla sua macchina di Mario era scesa mia nipote, non potei al momento fermarmi per chiedere spiegazioni, ma la sera giunto a casa chiesi in maniera molto discreta a Martina come mai era con lui. Sul primo cercò di negare, ma vista la mia faccia determinata mi raccontò tutto. Il bastardo l’aveva sverginata. Con calma mi feci raccontare come: tu sai che io torno con la corsa delle 13,35, questa settimana passata c’era Mario, mi ha fatto un sacco di complimenti, mi trattava bene, mi diceva la nipote di Matteo è la più bella di tutte. Martedì scorso una mia compagna di banco, quella con i capelli gialli e rossi, la Susy, mi dice se per favore le restituisco il pacchetto di sigarette al suo ragazzo che torna con il mio bus. Io ho preso il pacchetto e senza guardarci dentro mi sono avviata al capolinea. Giunta vicino al bus Mario mi dice se ho una sigarette che lui le ha finite, io dico di no, ma lui vede il pacchetto e mi dice che se glie ne do una poi lui ne restituirà un pacchetto intero al ragazzo. Io gli do il pacchetto, lui lo apre e mi dice: a signorina, qui si fuma pesante e mi fa vedere due sigarette fatte a mano messe insieme alle altre. Io dico che non è roba mia, ma lui dice che quella è erba, che lo dirà a te, e che dato che la Susy è la figlia di un poliziotto crederanno che la roba era mia non sua. Sono stata presa dalla paura, e così oggi ho marinato la scuola, e sono stata con lui, credevo di cavarmela con poco, ma lui ha voluto prima che glie lo prendessi in bocca, e poi mi ha scopato. È stato bruttissimo, mi ha fatto tanto male e basta, non aveva mai fatto nulla, e credevo fosse più piacevole, lui è venuto quasi subito dentro, e poi mi detto: bene puttanella, vedrai che la prossima volta ti piacerà di più. A quelle parole guardai interrogativamente mia nipote, ma lei mi disse: tranquillo prendo la pillola dall’anno scorso, mi serve per regolare il mio flusso e ciclo che erano troppo abbondante ed irregolare, e visto che sono carente di ferro la ginecologa me la fa prendere. Una rabbia mi assalì, lo avrei strozzato con le mie mani, fino che ti scopi una donna passi, ma sverginare una ragazzina come lei no, questo era troppo. Il giorno dopo dentro il bar interno al deposito principale lo vedo e la mia rabbia esplode tutta, BASTARDO !!!!! era solo una ragazzina di appena diciotto anni, e per di più vergine, sei un porco, lo prendo per la giacca e lo sbatto al muro … lui mi guarda stupito, che cazzo vuoi, lo voleva lei, e poi ti brucia perché la volevi sverginare tu … la mia rabbia è alle stelle, ci dividono i colleghi, me la paghi , questa me la paghi bastardo, e vengo trascinato fuori mentre lui si ricompone e dice alle persone presenti … me lo ha chiesto lei …. Nessuno gli crede , ma oramai la guerra e scoppiata. Mi metto ha caccia di tutte le notizie che posso trovare su quel porco, vita morte e miracoli … scopro che è sposato con una bella moglie che si chiama Milena, che non la fa lavorare perché ha paura che glie la scopano, è geloso, un maschilista che tratta la moglie come un suo oggetto personale. Ma ho scoperto che la tipa la mattina va a correre lungo un tratto del fiume dove la comunità montana ha ricavato un percorso verde di circa otto km. Allora mi apposto davanti a casa sua, vedo la donna partire e pure io mi reco sul posto. Lei scende, si incammina lungo il fiume,io le sto dietro di circa quattro o cinque metri, il percorso è deserto, si riempie solo il sabato e la domenica. Il giorno successivo torno sul posto, lei arriva puntuale, io faccio finta di allacciare le scarpe e le do un po’ di vantaggio, ma fatti un centinaio di metri lei si gira, rallenta e mi aspetta … le spiace se corriamo insieme ? sa qui è sempre deserto e così mi sento più tranquilla, mi chiamo Milena, piacere,sono Matteo. Corriamo parliamo del più e del meno, quando arriviamo in cima c’è un piccolo bar, le offro da bere, ma lei rifiuta, almeno un bottiglietta d’acqua, accetta, torniamo indietro e per quel giorno è finita lì. la settimana passa correndo, il venerdì lei mi dice domani non vengo, ci vediamo lunedì. Il sabato mattina dato lavoravo il pomeriggio vado a vedere il bastardo cosa fa, alle otto esce dal deposito, prende la strada del parcheggio del mercato settimanale, poi si mette al telefono, e poco dopo arriva una tipa sciatta che lo saluta, sale in macchina con lui e via verso la collina, dove dietro al bosco ci sono delle radure dove si ferma, io faccio il giro al contrario, e mi metto dietro ad un cespuglio, lo spio, la tipa lo sbocchina un poco, poi lui la scopa, lui poco dopo viene, io me ne vado. Il lunedì quando arrivo al parcheggio del percorso verde lei è già lì mi saluta con molto calore, ci mettiamo a correre piano, lei ha voglia di parlare,mi dice che ha passato una noiosa domenica, suo marito lavorava, e lei si è annoiata a morte, non vedeva l’ora di tornare a correre, tu che lavoro fai? Conducente di linea, a come mio marito, è chi è tuo marito? , le chiedo, si chiama Mario ***, si ne ho sentito parlare, lo conosco di vista, ho mentito, tanto ero sicuro che lei non avrebbe chiesto conferma a lui. Allora spero che non mi tradirai, lui non sa che vengo a correre,figurati, sarò muto come un pesce. Certo che io con una moglie bella così ci correrei insieme, ma tu sei sposato? No vivo solo, allora sai quante avventure, magari mi vuoi sedurre …. E giù a ridere. Perché se volessi sedurti credi che avrei qualche speranza? No, proprio no, sono fedele a mio marito, lui lo è con me, ma sei sicura, è un autista anche lui, se non lo fosse sarebbe peggio per lui, e questa era musica per le mie orecchie … che faresti se lui ti tradisse? Che farei, lo ammazzo, ma prima lo farei soffrire molto. Come sei drammatica, oggi un traditore non si uccide più, ci sono sistemi più raffinati, ma tanto lui ti è fedele, e tu sei tranquilla. Lei mi guarda con aria poco convinta e mi chiede, se lui mi tradisse tu lo sapresti, e me lo diresti? Io no, primo perché non sarebbe giusto, lo devi scoprire da te, secondo se lo ammazzi io sono tuo complice e non voglio andare in galera . La vedo perplessa, sono riuscito a insinuarle qualche dubbio, ieri lui ha lavorato, ma non ne sono troppo sicura, il suo cellulare era sempre irraggiungibile, quando e tornato era stanco, e io gli ho chiesto perché non si era fatto sentire,avevo il cellulare scarico, e poi è andato a fare la doccia, io ho preso il cellulare, era perfettamente carico, e guardando l’ultimo numero c’era un numero che non conosco, ho fatto una copia del numero sul mio cellulare e questa mattino da una gabina telefonica l’ho chiamato, mi ha risposto una voce di donna. Non so cosa pensare,ma se mi mette le corna giuro che glie la faccio pagare cara. A parole si dicono tante cose, ma saresti sicura di volerlo, bisogna primo essere sicuri, poi determinati, altrimenti non serve a nulla. Lei mi guarda e mi chiede cosa sai sul suo conto, ora è tesa, vede che io nicchio, ma mi attacca decisa, parla, per piacere parla. Tuo marito ha rotto i coglioni a tanta gente, ma se vuoi una risposta alla tua domanda dovrai aspettare domani. Smettiamo di correre, lei si gira e mi dice: domani mattina tu mi rispondi, chiaro? Ok , vedrai che avrai tutte le risposte. La mattina successiva arriva puntualissima, tesa come una corda di violino, ha l’aria di chi ha dormito poco, sei proprio sicura? Se mi tradisce sono pronta a fargliela pagare carissima, qualunque costo, guarda che ti prendo in parola, te lo giuro, mi dice e ci incamminiamo con la mia macchina verso la radura dietro la collina, ho visto che ha cambiato turno per avere due ore libere e quindi è li di sicuro. Arriva dietro la radura ci incamminiamo e poco dopo vedo la macchina sua parcheggiata al limite del bosco, dentro la tipa del sabato lo sta succhiando con molta passione, lei ha un gesto di rabbia, ma io la blocco. Calma, dammi retta resta calma, la vendetta è un piatto che si mangia freddo, se vai li ora rischi che lui ti riempie di botte,così sei cornuta e bastonata, ma se mi dai retta vedrai che sia tu che io avremo la nostra vendetta. Lei mi guarda e tu cosa c’entri? Il porco di tuo marito ha sverginato mia nipote , nella maniera più vile che io conosca, con il ricatto. Lei rimane impietrita, con una ragazzina, che porco, ma lo ammazzo … no , sta ferma, ti dico io come fare, credimi, avrà ciò che merita, ascoltami, se vuoi fargliela pagare dobbiamo fare così ……, le espongo tutto il mio piano, senza tralasciare nulla, nudo e crudo,lei non perde una parola,alla fine le dico, mi dici domani se ti va, ma lei determinata mi risponde subito ok, va bene,ma saremo in grado di farlo? Stai tranquilla, vedrai che le pagherà tutte . li mattino dopo ci appostiamo al solito posto, armati di macchina fotografica digitale e video camera, il porco arriva con la maiala di turno. E noi giù a scattare, la sua rabbia cresce da paura,ma riesco a tranquillizzarla, il venerdì addirittura c’è Susy, io rimango schifato da come la tratta, lei mi guarda e mi domanda se è mia nipote, io dico no, ma è figlia di un poliziotto, se suo padre vede come la sta scopando lo ammazza davvero, possiamo anche andarcene, domani ci dobbiamo preparare per la seconda fase. Allora, giovedì è il suo compleanno, sei sicura di riuscire a convincerlo? Stai tranquillo, sono docile e dolce da morire, non riuscirà a dire di no. Il sabato sera torno dal lavoro alle 20 circa, mia cognata scende a dirmi se voglio mangiare, non ho molta fame, lei mi chiede se sono molto stanco, sai Martina è da alcuni giorni che la vedo strana, non mi dice nulla,ma io vedo che c’è qualche cosa che non va. A tale proposito volevo chiederti che visto che fa caldo magari domani si poteva andare al mare … io la guardo e trovo che sia una buona idea,cambiare aria le farà bene. Elena mi viene più vicino e mi dice : veramente avrei pure io una cosa da chiederti, sai se domani andiamo al mare io avrei un triangolino di pelo un po’ in disordine, e dato che non sono andata dall’estetista mi chiedevo se potevi prestarmi un tuo rasoio. Va bene non c’è problema, ma lei insiste, veramente io non so nemmeno come si usa, quindi sarebbe meglio se me lo facessi tu, tanto mi hai vista nuda tante volte che credo non ci siano problemi. Devo dire che la prospettiva di rasare Elena, e restare calmi era cosa veramente dura,ma la presi per mano ed entrammo in bagno, la feci sedere sopra un piccolo sgabello e dissi di spogliarsi,lei si tirò su la gonna e un piccolo perizoma bianco era tutto quello che separava la sua fica e le mie mani, il mio cazzo prese a gonfiarsi,lui non voleva restare calmo. Feci il lavoro alla perfezione, la sua fica era quanto di più bello che si potesse desiderare, lei si era eccitata, a lavoro finito le misi uno specchio in mezzo alle gambe e lei vide l’opera finita. Bella disse ,meglio della mia estetista, bravo, e così facendo le nostre bocche si unirono in un bacio sconvolgente e furioso, sembrava che entrambi non ne potevamo più di aspettare, interminabile e bello, alla fine i nostri corpi erano una cosa sola. Io esitavo, averi voluto portarla a letto e farla impazzire,ma lei mi disse: aspetta, ancora un po’, ho bisogno di trovare il momento giusto, ti voglio,ma lo voglio fare bene, con calma, ancora non mi sento pronta,ma … detto questo si rimise seduta e le sue mani aprirono i miei pantaloni, il mio cazzo saltò fuori , teso, duro,erano alcuni giorni che non scopavo, lei lo portò alle labbra e cominciò il più bel pompino della mia vita. Lo succhiava, l’ingoiava tutto, e poi lo lasciava uscire,lentamente, roba da infarto!!!!, non mi riuscì a resisterle a lungo, le dissi ….. vengooooooooo….. e una copiosa sborrata le riempì la bocca. Ingoiò tutto, non ne uscì neanche una stilla, pulito bene lo rimise dentro e disse: ” signor Figaro il pagamento del suo lavora è sufficiente” ? dovetti appoggiarmi per non cadere, la tirai verso di me, la baciai, aveva in bocca il sapore del mio sperma, pagamento perfetto !!! torni quando vuole, e prenditi tutto il tempo che vuoi , io sarò qui ad attenderti, mi fece una carezza sul viso, e disse a domani. Il giorno dopo andammo a Marina di Albarese, dove c’è una spiaggia nudista, Elena nuda era uno spettacolo, ma Martina era sempre triste e taciturna, la invito a fare il bagno, quando l’acqua ci arriva alle ginocchia le chiedo cosa c’è? Lei esita e poi mi dice che non le va giù che quel bastardo sia riuscito a scoparla così ingenuamente. Io la guardo, nuda è la madre con meno anni, le dico di lasciar perdere, vedrai, un di questi giorni ti racconto una storia che ti farà felice, per ora promettimi che oggi ti rilassi, prendi il sole, ti fai ammirare da tutti i maschi della spiaggia, e non pensi ad altro, promettimelo. Le spruzzai l’acqua addosso, e le tornò il sorriso. La sera al rientro mentre mettevo la macchina in garage Elena mi disse: non so cosa le hai detto, ma so che funziona, grazie. Il giovedì scattò la trappola per il porco, alla sera Milena lo bendò, e lo condusse dentro un casolare di campagna di uno di noi, quando fu dentro lo fece sedere, quattro mani forti lo legarono a una sedia di metallo con delle fascette reggi fili di durissima plastica che non si rompono mai, lui rimase sorpreso, lei gli mise un cerotto sulla bocca e levò la benda. Mario era sbigottito, incredulo, non poteva parlare, la scena davanti a lui era la seguente: nove persone nuda, sua moglie,li, lui legato come un salame e Elena disse: cari signori, questo cornuto è mio marito, a lui piace scopare con tutte le troie che gli capitano a tiro, lui fece di no con la testa, lei apri un portatile e tutte le foto erano in bella mostra, allora ho deciso,lo voglio fare cornuto con tutti voi , per cominciare, poi mi faccio firmare i fogli per il divorzio, ma non subito, prima mi voglio scopare mezza città, poi vedremo, per ora vorrei che mi scopaste al massimo, facciamo vedere a questo bastardo cosa si è perduto in tutto questo tempo andando con tutte le sue puttane …. Detto questo si dette in mano mia, lui scoppiava, cercava di urlare, sciogliersi, ma era inutile, intanto noi iniziammo a spogliare e toccare Elena, cazzi le furono dati da succhiare, la presi io per primo, ma lei a voce alta mi chiese di farle il culo, visto che lui diceva che solo le puttane lo danno. Gli lubrificai l’ano e entri in lei più delicatamente possibile. Ma lei urlò … sfondami … . . .. fammi male ….. rompimi …. Siiiiiiiiiii cosiiiiiiiiiiiiiiii e a quel punto tutti noi iniziammo a scoparla alla grande, i vengoooooooooooooooo non si contarono, e alla fine tutti eravamo venuti dentro lei almeno due volte, anzi alcuni anche tre. Soddisfatta disse di slegarlo … TROIAAAAAA .. … .PUTTANAAA TI AMMAZZOOOO…. Urlò , lei molto calma ci guardò, ragazzi tenetelo fermo che mi deve firmare i documenti …. NON TI FIRMO UN CAZZO!!!!! … lei gli mollò il più sonoro ceffone che abbia mai visto, se non firmi faccio vedere questo video ad un certo poliziotto che sicuramente non gradirà troppo come maltratti sua figlia ….. gli si gelò il sangue, sottomesso firmò tutto, lei dette a me le carte, tienile tu, lui me le potrebbe riprendere e distruggere. Tieni tutto anche il video …. umiliato, sconfitto fu invitato da lei ad uscire … vattene … cornuto, io prima mi faccio scopare di nuovo da questi veri uomini, poi vado a caccia per la città , e quando torno forse se la mia fica è piena di sborra te la farò leccare. Tenne duro un solo anno, lei lo umiliò più e come potè poi divorziarono e sparirono dalla città, io convivo con mia cognata, e mia nipote oggi è mamma, ma per lei sono sempre il suo amore ….
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15 years ago
admin, 75
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