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Clistere che passione!!!
Ciao ragazzi, voglio raccontarvi come è nata la passione per il clistere.
Molti anni fa, avevo 17 anni, avevo un amico di qualche anno più grande, facevamo già dei giochini bisex, a lui piaceva molto travestirsi da donna, una domenica pomeriggio nella sua casa si fece trovare completamente vestito da donna, truccato, con una parrucca bionda, lingerie molto raffinata, (della sorella), io non stavo molto bene, ma, avrei fatto un sacrificio pur di fare qualche gioco con lui, dopo un paio di bicchieri, parlando dei miei disturbi, a lui venne l'idea di giocare all'infermiera, mi disse: Spogliati e stenditi sul divano, ora ti guarirò dai tuoi disturbi, ma, non devi lamentarti di nulla e, sopratutto non puoi disobbedire a ciò che ti chiederò. Così feci, mi spogliai e rimasi in slip, steso sul divano, pochi minuti dopo l'infermiera tornò con in mano una grossa peretta per clistere e mi intimò di girarmi a pancia sotto, cercai di replicare che non era il caso, ma, mi ritrovai sulle sue ginocchia con una mano che mi tirava giù gli slip, il contatto con le calze di nylon mi eccitava, e gli feci sentire la mia erezione sulle sue cosce, mi accarezzò dolcemente le natiche, sentii il suo dito che si intrufolava e spingeva sul mio buchetto, troppo stretto..., allora sentii che prendeva un tubetto di crema, dopo aver intriso bene il dito me lo infilò tutto, girandolo bene per lubrificare il buchetto, devo dire che non era la prima volta che mi infilavo il dito e sapevo che se avesse insistito avrei goduto sulle sue ginocchia, ma, lo tolse subito, spalmò anche la cannula della peretta, pochi secondi e me la infilò tutta cominciando a spremere liquido caldo nel mio intestino, che dolce sensazione di calore e di possedimento, passarono forse 3 o 4 minuti, mi sembrarono una eternità, sfilò poi la cannula e mi intimò di stringere bene il buchetto, dovevo resistere il più a lungo possibile, con il buchetto stretto stretto ci dirigemmo in bagno, mi fece sedere sul water, li mi accorsi della sua enorme erezione, era eccitatissimo, il suo grosso cazzo gli usciva dalle mutandine di pizzo bianco, stavo ancora resistendo, i dolori di pancia si facevano sempre più forti, ma, non resistetti a lungo, comincia a scaricarmi e, mentre mi scaricavo, lui si masturbò un minuto davanti alla mia faccia, spruzzandomi copiosamente il suo liquido bollente, era una sensazione irripetibile, non potei resistere alla tentazione, mentre finiva di segarsi glielo presi in bocca, era la prima volta che assaggiavo un cazzo mentre sborrava, e glielo succhiai avidamente, ripulendolo fino all'ultima goccia, però, ora rimanevo io con il cazzo duro e il culo completamente aperto, o almeno così mi sembrava, a quel punto mi alzai dopo essermi ben ripulito, mi sedetti sul bidet e mi lavai per bene, sia il culo che il cazzo, girandomi, vidi che la sua erezione non era decaduta anzi, era ancora possente, allora presi la decisione più bella, volevo a tutti i costi quel bel cazzo duro, grosso e lungo nel culo, mi alzai e mi portai davanti a lui, mi girai e prendendogli il cazzo in mano lo avvicinai al mio buchetto, ma, lui aveva altre intenzioni, si era già lubrificato il suo di buchetto, e così invece di riceverlo dovetti incularlo, fu comunque una bella sborrata, ma non quella che volevo io. Dopo aver finito ci portammo di nuovo sul divano, scambiandoci le nostre sensazioni, raccontandoci come sarebbe stata la prossima volta, si, perchè ci sarebbero state molte altre perette, lui si comprò addirittura un completino da infermiera, con camice bianco corto, e lingerie in linea.
Purtroppo poi i casi della vita ci allontanarono e, con mio sommo dispiacere non potei più provare le forti sensazioni di qualcuno che mi praticò il clistere, ora, lo faccio da solo, ma non è la stessa cosa.
Kiss
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3
15 years ago
bestenema,
50
Last visit: 14 years ago
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La visita medica
quello che vado a racconate è una storia vissuta nel giorno stesso che
la scrivo.
non riesco neanche io a credere che sia accaduto a me una cosa cosi
eppure è successo ed è tutto vero
ora vi racconto cosa mi è accaduto nella mattinata.
Sono tornato di lunedi al lavoro dopo una settimana trasocrsa fuori dalla
azienda in un altra citta sempre per lavoro
scopro che di mattina quel lunedi in fabbrica c'è la visita medica
non mi sconvolge piu di tanto la notizia anzi, un po mi secca perche fare
le visite mi da una certa noia, ma c'è la dottoressa che è molto
simpatica, e carina anche se un po in la con gli anni in confronto a me
ma è molto carina.
non altissima sul metro e 65 circa o poco piu ma un fisico senza il minimo
segno di invecchiamento e di cellulite.
come di consueto vanno prima tutti i miei colleghi e poi per ultimo vado
io, rimango sempre apposta per ultimo cosi che posso finire i miei lavori
in pace
neanche a volerlo fare apposta un paio di giorni prima nella altra
azienda dove ho lavorato fuori citta mi ero fatto male con una levigatrice
che mi scappo di mano e mi ando a finire prorpio sul pisello.
fortunatamente che avevo la tuta da lavoro robusta che non mi fece
provocare danni seri alle parti initme
solo qualche graffio molta paura da parte mia e un po di sangue dovuto
alla botta.quando finalmente è il mio turno vado nell'ufficio apposta per
le visite mediche fuori portata dalle altre zone della azienda, parlando
del lavoro la dottoressa mi chiede se ho avuto infortunui di recente
ovviamente rispondo di si ma sono molto timidi a dirle dove mi sono
fatto male. ma insiste e infine glielo dico
"mi sono graffiato proprio in mezzo alle gambe con la smerigliatrice ad
aria". subito lei mi chiede di spogliarmi togliermi la tuta dal avoro e di
farle vedere cosa misono fatto, ma io sono davvero emozionato e non
riesco ad obbedire
"sa mi vergogno un po" le dico,"comunque abbassarsi la mutande
davanti un abella donna. mi vergogno un pochino"
ero gia semi rigido per via della situazione ma quello che mi disse poi
non avava uguali
"Dai che vuoi che sia visti uno visti tutti, tutti uguali nella forma e nella
consistenza, dai fammi vedere che ti sei cominato."la dottoressa
comunque nonostante l'eta si mantiene davvero bene biondina capelli
corti un seno pronunciato per il fisico snello che si ritrova, al suono di
quelle parole il cazzo mi è diventato di marmo.
non lo controllavo piu, quando lei mi abasso gli slip sbuco fuori con tanta
forza che lei fece un salto sulla sedia,
le chiesi scusa mortificato per la situazione ma lei mi disse di non
preoccuparsi, comincio ad esaminarlo in maniera professionale,
dapprima guardando dove mi ero fatto male e dove avevo i graffi,no
portava guanti in lattice ed ad ogni suo tocco con la mano il mio cazzo
sobbalzava, tanto che era scappellato tutto,
continuava ad avere il mio cazzo davanti durissimo e se lo girava e
rigirava come s eniente fosse, guardando le ferite si dovette avvicinare
ancora di piu e praticamente lo aveva a meno di una mano dal viso.
i suoi movimenti comincarono a cambiare prima lo spostava a destra e
sinistra per vederlo meglio, adesso spostava la pellicina avanti e
indietro piano e fino in fondo
sentivo le palle che si riempivano sempre piu e lei ora lo aveva preso
bene in mano e cominciava a fare avanti e inditro, mi stava facendo una
lenta sega
io la vedevo dall'alto perche ero in piedi e vedevo che moveva la mano
lentamente ma bene, sentivo il suo alito sulla cappella che lei aveva
sempre piu vicino.
volli provare il tutto per tutto e mi spinsi in avanti col bacino, non si
aspettava quel movimento e le toccai con la punta del cazzo la guancia,
ma non si sposto piu di tanto, anzi si mise meglio sulla sedia e in un
lampo me lo prese tutto in bocca, cazzo mi stava facendo un gran bel
pompino e succhiava bene, porca puttana, ero tamlmente eccitato che
quel pompino duro appena 5 minuti ed io senza dire niente le svuotai in
bocca tanta calda sborra e lei non si sposto neanche un attimo la prese
e la mando giu tranquillamente, io mi scaricavo nella sua cavita orale
tutto quello che avevo nei coglioni, fino all'ultima goccia dopo aver
deglutito, alzo il volto mi guarda e mi dice"bhe, ora siamo sicuri che
funziona e non c'è nulladi danneggiato". detto questo mi fa rivestire , mi
rimetto la tuta da lavoro, e come se niente fosse mi dice che posso
tornare al lavoro, io me ne vado ma continuo a pensare a quello che è
sucesso. anche adesso dopo la giornata di lavoro trascorsa non riesco a
togliermi dalla mente lei che mi succhia il cazzo. chissa tra sei mesi alla
prossima visita se succedera ancora.
21
1
15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
Una splendida giornata
Ci sono voluti alcuni anni per realizzare il mio desiderio. Era stato da sempre il mio sogno segreto. Avevo sempre immaginato mia moglie in una situazione del genere, ma all’inizio soltanto l’idea di confessarglielo mi sembrava inconcepibile. Per molto tempo ho vissuto il mio desiderio soltanto con la fantasia, ma poi ho sentito sempre di più l’esigenza di realizzare concretamente quella che mi sembrava un piacere a cui non sapevo più rinunciare. All’inizio ho cercato di convincere mia moglie che le fantasie erotiche sono eccitanti e che forse poteva essere piacevole una certa dose di trasgressione nel nostro rapporto. Certo il timore di fare qualcosa di irreparabile esisteva eccome, come per esempio compromettere il rapporto tra me e mia moglie, oppure trovare uomini senza scrupoli, ma l’idea era troppo eccitante.
Ho cercato di abituarla gradualmente all’idea con fantasie in cui lei era sempre tutta nuda insieme ad un altro uomo e notavo con molto piacere che anche lei si eccitava molto all’idea. Una sera non ho più resistito. Lei era entrata tutta nuda in camera da letto e come al solito avevo subito immaginato quanto sarebbe stato bello se ci fosse stato lì con lei un altro uomo..“Certo che sei proprio da filmino porno!” le dico “Deve essere davvero piacevole guardarti”
“Vuoi dire….. guardarmi con un altro uomo?”
“Sì” le dico
Dovevo approfittare del momento.
“Lo sai che ci sono uomini che fanno proprio questo?” le dico
“Vuoi dire con le coppie come noi?” mi risponde
“Sì” le dico
“Certo è una decisione un pò delicata”
mi dice lei
“Possiamo provare a cercare il tipo di uomo giusto. Poi magari decidiamo.” le dico
“Ma tu sei proprio sicuro di volerlo fare?” mi dice lei “Sì….credo proprio di sì”.
Così sono cominciate le prime ricerche e i primi contatti tra gli annunci, semplicemente per creare una situazione eccitante. Guardavamo tra gli annunci di uomini che potevano interessarci, ma ci fermavamo alla semplice eccitazione mentale. Così siamo andati avanti per alcuni mesi.
Un giorno però abbiamo notato la foto di un uomo nudo con il suo messaggio e abbiamo capito che forse ci trovavamo di fronte alla decisione tanto attesa. Con mia piacevole sorpresa è stata mia
moglie a notarlo per prima.
Abbiamo segnato il suo recapito ma ci abbiamo pensato ancora per alcuni giorni prima di decidere di incontrarlo. Prendiamo tutte le precauzioni e poi decidiamo di provare. Gli mandiamo un messaggio in cui gli chiediamo se è disponibile a degli incontri con mia moglie senza alcun tipo di rapporto, per fare conoscenza.
Lui accetta questo preliminare e ci diamo il primo appuntamento.
La prima volta lo incontriamo alcuni minuti in auto in un grande parcheggio isolato.. Mia moglie indossa un abitino nero a tubo, calze nere e scarpe con tacchi altissimi. Quando arriviamo lui sta aspettando fuori della sua auto.
Mia moglie mi guarda piuttosto tesa: “E’ lui…!?” mi dice con una certa ansia. “Ci devi solo parlare un pò” le dico
lei scende dall’auto e si avvicina a lui. Guardo mia moglie e quell’uomo che parlano e passeggiano insieme. Poi, dopo pochi minuti, lei torna in auto. “Sei fuggita!” le dico
Dopo alcuni istanti di silenzio la guardo per sapere.
“Mi sembra un uomo……..educato…” mi dice
“Ti piace?” le dico Sapevo bene che mia moglie lo aveva già visto nudo nella foto e che ovviamente le era piaciuto molto.
Metto in moto e parto per ritornare a casa.
Per un po’ non parliamo. L’imbarazzo anche per quel semplice incontro è molto evidente. Poi sono io a rompere il silenzio:
“Mi è piaciuto guardarvi insieme, tu e lui” le dico
Gli incontri si ripetono altre tre volte, in luoghi diversi. L’ultima volta lascio mia moglie sola con lui e ritorno dopo quindici minuti.
Questa volta si scambiano anche un doppio bacio.
Mentre torniamo a casa lei mi dice che lui aspetta una nostra risposta , poi non accetterà più incontri.
“Certo non è che possiamo continuare così!” mi dice lei
“Allora è meglio rinunciare”
“Sei tu in fin dei conti che devi decidere!” le dico “Si! Lo so.” “Allora?” le chiedo con una certa emozione
“Soltanto per una volta però! Come abbiamo sempre detto”
L’indomani gli invio un messaggio per stabilire l’appuntamento, alle9,30
Gli ricordo in modo dettagliato i nostri accordi, i nostri desideri e le nostre raccomandazioni per evitare poi spiegazioni imbarazzanti.
Il giorno 2 maggio 2009 lui arriva a casa nostra puntuale. Gli dico che lei è in camera da letto.
Poi gli indico il bagno dove può spogliarsi e raggiungo mia moglie.Lei è sdraiata sul letto completamente nuda, truccata e profumata, con le calze nere ed il reggicalze nero. La luce nella stanza è molto soffusa.
Io sto seduto su una poltrona davanti al letto. L’attesa è molto emozionante. Io e lei ci guardiamo con una certa tensione. Poi sentiamo la porta del bagno che si apre. Lui entra tutto nudo nella camera da letto e si sdraia vicino mia moglie “Ciao!” le sussurra “….ciao….” risponde mia moglie con un tono che tradisce tutta la sua agitazione. E’ la prima volta che si incontrano nudi a letto.
“Che meraviglia!” le dice lui guardandola bene ” Sei proprio come immaginavo!”
Comincia subito ad accarezzarla sulle gambe e sul sedere, guardandola negli occhi. Mi piace stare a guardare quell’uomo nudo che mette le mani addosso a mia moglie e la accarezza per bene sul suo corpo nudo.
La tratta da subito come se fosse la sua donna senza alcuna esitazione ma con tanto garbo e attenzione.Comincia a passarle la lingua sui seni tondi e sodi, continuando ad accarezzarla sul sedere nudo.
“Lo sapevo che le avevi così belle!” le dice
Mi piace molto che lui sia subito così disinvolto e sicuro di sè a letto con mia moglie . Lui ha avuto altre esperienze con altre coppie come noi.
Mia moglie però è molto tesa e impaurita e rimane passiva.
Lui la guarda negli occhi per rassicurarla e le sussurra: “Ehi! Sei splendida!”
Lui continua a baciarla come se fosse la sua donna, la
accarezza sul sedere nudo ed anche lei adesso comincia a ricambiare timidamente.
Si baciano ancora, lui le accarezza profondamente la figa e le passa ancora la lingua sui seni sodi e pesanti, mentre mia moglie è ancora
piuttosto passiva. L’emozione di quella scena tanto desiderata mi toglie quasi il respiro.
Poi, dopo alcuni minuti di questa scena deliziosa, lui fa
esattamente quello che avevo sempre desiderato guardare: si sdraia tutto nudo proprio al centro del nostro letto matrimoniale e comincia a farsi leccare il cazzo da mia moglie.
La scena che ho davanti e’ semplicemente spettacolare:
mia moglie è una bella donna, bionda e snella, mentre lui è un bell’uomo , ben fatto e ben dotato. Lei e’ semplicemente stupenda,
completamente nuda e bionda con le calze nere ed il reggicalze . Penso che finalmente ho realizzato il mio desiderio di sempre: sto guardando mia moglie tutta nuda mentre sta leccando il cazzo ad un altro uomo completamente nudo nel nostro letto matrimoniale.
Mi sposto per guardare bene la scena. Finalmente ho realizzato il mio sogno!
Mi assale subito un sentimento ambiguo di timore e di piacere insieme: non so quali saranno le conseguenze di questa situazione, non so come reagirà mia moglie e soprattutto che cosa farà lui dopo. Mi rendo subito conto, però, che mentre fino a dieci minuti prima ero stato io a dirigere il gioco e a stabilirne le regole, ora la situazione è cambiata totalmente. Me ne rendo conto con un senso di disagio. Lui sa benissimo che quella bella donna, bionda che gli sta passando la lingua sul cazzo è mia moglie e che io in quel momento non sono in grado di intervenire per difenderla, perchè mi piace tremendamente guardarla mentre lecca il cazzo . Questo lui lo sa benissimo. E credo che lui abbia approfittato proprio nel modo più efficace della mia debolezza di marito “anche guardone” si è fatto leccare subito il cazzo duro da mia moglie proprio nel nostro letto matrimoniale per mettere subito le cose in chiaro e prendere in mano la situazione. (bravo Seby)
“Così! Brava ! Passamela sul cazzo la lingua!
Sul cazzo! Ancora sul cazzo! Dai! ! Così! Ce l’ho duro il cazzo eh?!”
Le dice tutte queste cose senza volgarità, quasi con raffinatezza, sussurrandole.
Per me è un vero piacere stare a sentire mentre lui si vanta
con mia moglie del suo cazzo duro, proprio mentre lei gli ci sta passando sopra la lingua. Le ripete continuamente quella frase deliziosa sapendo benissimo di essere ben dotato: “Ce l’ho duro il cazzo eh?!!”
E’ proprio il tipo di uomo che ci voleva per una coppia come noi! Si sta facendo leccare il cazzo duro da mia moglie , sapendo benissimo che lei è mia moglie!
Per un tipo come lui deve essere davvero molto piacevole starsene lì tutto nudo nel nostro letto matrimoniale e farsi leccare il cazzo da una bella donna , davanti al marito ! Del resto era proprio quello
che lui aveva scritto nel suo messaggio , esattamente quello che lui voleva fare.
Voleva farsi leccare il cazzo da una bella moglie davanti al marito . E devo riconoscere che lui è davvero molto bravo a farlo!
Penso che in quel momento non esiste un piacere piu delizioso che stare lì a guardare mia moglie nel nostro letto matrimoniale.
Il gioco va avanti alcuni minuti, poi lui prende mia moglie per mano. Vieni!” le dice
Lei lo segue obbediente, “Era questo che volevi no?!”
Così Seby “educatamente” porta mia moglie sulle mie gambe ed incomincia a leccarle la figa mai avevo visto ansimare mia moglie come in questa occasione, era bagnata come non mai!
Poi prende di nuovo mia moglie per mano e la porta al letto.“Tutto fatto con garbo” Ancora quella scena deliziosa! Lui che prende mia moglie per mano e lei che lo segue obbediente.
“Togli tutto!” le dice Seby “Calze e reggicalze! Ti voglio tutta nuda a letto!”
Ci godo tremendamente nel sentirgli dire a mia moglie e nel guardare che lei obbedisce e si toglie il reggicalze e poi si sfila le calze, senza dire una parola. Anche mia moglie ormai ha capito perfettamente che è lui a decidere e gli obbedisce ancora una volta e si spoglia completamente nuda davanti a lui.
La scena di mia moglie che si spoglia completamente nuda davanti a quell’uomo credo che non la dimenticherò mai.
E ancora una volta lui ha perfettamente ragione: adesso che sono tutti e due completamente nudi nel letto, per me è una vera delizia stare a guardare! Adesso che anche mia moglie è completamente nuda mi piace ancora di più guardare mentre lui le fa leccare il
cazzo duro mi fa un cenno !! Vuole che io mi spogli e vada nel nostro letto matrimoniale!
Pensavo che io non dovessi partecipare invece Seby riusci’ a coinvolgermi a tal punto che come lei sfioro il cazzo con le mani mi sono bagnato come un banbino. Ero eccitatissimo nel vedere come Seby ricopriva d’attenzioni quella splendida creatura. Lei l’ho assecondava senza scrupoli si è trasformato in un autentico piacere. All’inizio questa era una prospettiva che temevo molto, ma adesso che la sto provando mi rendo conto che forse è proprio quello che avevo sempre desiderato: incontrare un uomo educato e che rispetti il proprio ruolo, esattamente come lui. Anche questa è una cosa che mi fa godere tremendamente.
Avevo subito capito che quell’uomo voleva fare con mia moglie esattamente quello che io avevo sempre desiderato ma mai riuscito.(premetto che ha lei non piaceva prenderlo in bocca e ne in culo) Esattamente quello che lui sta facendo in quel momento con lei!
Noto con molto piacere che anche a lui piace molto
guardare mia moglie tutta nuda, soltanto che lui la guarda mentre si sta godendo la sua lingua sul cazzo.
Ad un certo punto lui si mette al centro del letto ed invita mia moglie a salire sul suo cazzo, dalla figa sgorgavano umori.
Devo riconoscere che lui è davvero molto bravo e lei entrata
perfettamente nel suo ruolo .
Dopo altri interminabili minuti di quella scena meravigliosa lui la riporta al centro del letto e riprende a leccarla ovunque, sul collo, sulle tette poi scende giù sulla pancia e ancora sotto e comincia a passarle la lingua sulla figa.
Continua per alcuni minuti a godersi in quel modo mia moglie, poi la fa girare di fianco e comincia a passarle la lingua sul buco del culo. Mi piace la scena perchè è particolarmente eccitante, le cerca con la lingua il buco del culo, mentre mia moglie geme di piacere.
E’ una delle scene in cui Seby gli consente di raggiungere un piacere indescrivibile! E’ davvero meraviglioso guardare quella deliziosa donna bionda ansimare di piacere.
Continua a leccargli la figa ed il buco del culo x molti minuti, lei era completamente andata, io ero eccitatissimo ed il mio cazzo si induriva, con Seby non parlavamo ma bastava guardarci che io capivo. Lui mi fa notare che il buco del culo di lei era diladatissimo ( nn c’ero mai riuscito) a quel punto lui indirizza il suo cazzo in quel buco ormai enorme!! E con molta attenzione l’ho infila tutto dentro, io invece metto il mia cazzo in quella bella figa tutta bagnata.
Quando il piacere è troppo forte mia moglie si getta sul letto
con la faccia sul cuscino e si morde le mani mentre alcune lacrime le scendono sul viso.
Allora lui la accarezza e la bacia con più dolcezza, poi la la fa
girare verso di lui, si sdraia vicino a lei di fianco, le apre bene le sue gambe e comincia a leccarle la figa per bene.
Si gode con la lingua la porca di mia moglie per alcuni minuti poi le infila dentro, lentamente, il suo cazzo duro.
Sto lì a guardare mentre Seby ricominicia a fottere la mia
deliziosa mogliettina nel nostro letto matrimoniale, senza
alcuna inibizione e questo aumenta terribilmente la mia eccitazione.
Sono tutti e due completamente nudi, ed è una vera delizia stare a guardare mentre fottono. Anche il mio piacere di marito guardone è completamente appagato: adesso c’è davvero un altro uomo a letto insieme a mia moglie e se la sta scopando davvero bene!
Penso che Seby mi sta offrendo il piacere di guardare bene la mia deliziosa mogliettina mentre scopa e gode con lui.
E per un marito guardone è forse la soddisfazione più deliziosa: avere una bella moglie e farsela scopare bene da un'altro uomo.
“Vieni giù! In ginocchio sul pavimento!” le dice ad un certo punto.
La fa mettere in ginocchio con le mani poggiate sul pavimento e
comincia a montarla tenendola ferma bene , in una pecorina
interminabile. E’ una scena bellissima! Lui la monta a regola d’arte mentre mia
moglie gode e geme come una puttana.
Dopo averla montata per bene lui si sdraia sul letto e la fa
salire al galoppo sul cazzo duro.
Qui mia moglie raggiunge l’apice della sua bellezza. Resto a guardarla immobile mentre lei galoppa e geme di piacere
sul cazzo duro di Seby.
“Così! Dai! Galoppa sul cazzo! Galoppa!” le dice lui
E mentre mia moglie galoppa e geme , lui le infila il dito completamente nel buco del culo per procurarle piacere, ed io mi facevo succhiare il cazzo dalla bella mogliettina.
Anche questa penso che sia una delle scene più deliziose per me: stare lì a guardare mentre Seby fa galoppare mia moglie sul suo cazzo nel nostro letto matrimoniale!
Mi rendo conto con una meraviglia totale che lei ci gode tremendamente ad essere messa al centro dell’attenzione in quella situazione per farla venire.
Comicia ad urlare letteralmente di piacere, mentre lui accompagna il suo
godimento con le solite e deliziose parole che gli sussurra:
“Vieni! Vieni! Così! Brava! Goditi bene il mio cazzo! Te lo stai godendo bene il mio cazzo eh?!”
Le ripete continuamente queste parole e la massaggia i fianchi mentre lei impazzisce letteralmente di piacere e continua a venire galoppando su di lui. Quando mia moglie ha finito di venire si sdraia nuda su di lui, tendendosi bene stretto il suo cazzo duro nella figa.
“…grazie……!…..grazie…..!” gli sussurra riconoscente
Allora lui la prende per mano e la fa mettere in ginocchio per
terra, si mette in piedi davanti a lei ed inizia a masturbarsi:
“Dai tira fuori la lingua!” le dice
Capisco con immenso piacere che lui vuole sborrare sulla sua bocca..
Lei è in ginocchio con la faccia sotto le sue palle e la lingua completamente di fuori mentre lui si masturba guardo quella scena penso che non potrei fare nulla per impedire a Seby di sborrare sulla bocca di mia moglie. “Sborro! Sborro!”
Con un l’ultimo gesto ed in maniera elegante lui appoggia letteralmente il suo cazzo sulla lingua di mia moglie e comincia e sborrarci sopra imbrattandogliela per bene.
E comincia a godere e a sborrare sulla lingua di lei, sporcandogliela tutta di burro caldo, mentre mia moglie lo guarda soddisfatta e felice da quella posizione ed io guardo la scena con il cazzo tra le mani.
“E’ buona dice lei eh?!” Seby sorride mentre gode
Quanto mi piace guardare mia moglie tutta nuda in ginocchio mentre si prende tutti quegli spruzzi di burro caldo sulla lingua!
Vorrei che Seby non la smettesse più di sborrare sulla lingua
di mia moglie! E’ una scena stupenda ed eccitante allo stesso tempo.
Ed è una vera delizia stare a guardare mia moglie che passa e ripassa la sua lingua imbrattata di burro sul cazzo di Seby che continua godere.
“Godo! Godo!” le dice mentre lei gli colpisce il cazzo imbrattato di burro
con le sue stupende leccate!
Devo riconoscere che lui se la sta godendo davvero bene la mia bella mogliettina.
Ed anche per me è l’apice del piacere!! scena più bella di tutta la giornata: stare lì a guardare e pensare che siamo stati fortunati.
Lei mi guarda , con con quello
sfregio denso di sborra bianca messo di traverso sulla sua lingua.
Ho davanti a me la scena che ho immaginato mille volte: mia moglie con la lingua tutta imbrattata di sborra ed un uomo che ha appena finito di sborrarle in bocca!
Poi lui esce dalla stanza e va in bagno. Il rumore della doccia serve un pò ad attutire il silenzio imbarazzante tra me e mia moglie.
Poi lei lo raggiunge in bagno. Dopo un pò lei ritorna in camera da letto e si infila sotto le lenzuola. Si vergogna terribilmente, esattamente come me. Poi passa anche lui e prima di andarsene saluta mia moglie: dicendole ciao splendida Ci sentiamo presto
Grazie Seby x la splendida giornata che ci hai regalato " Max"
11
1
15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
La moglie perfetta
La moglie perfetta
Mi chiamo Fabio, sono sposato con Cinzia da dieci anni, lei è quella che secondo me si può definire la moglie perfetta. Intelligente, simpatica, è una donna che sa destreggiarsi bene in ogni situazione. Esteticamente è una bella donna, ma secondo me è a letto che emergono le sue qualità nascoste. Intanto è pluriorgasmica, viene sempre, sia se la scopi, o se le pianti il cazzo in culo, cosa che gradisce molto, lei viene, non squirta ma quasi, poi se gli infili il cazzo in bocca senti proprio che VA DENTRO la gola, e impazzisce quando ci sente colare la sborra , e poi è presente in lei pure una spiccata vena esibizionistica che col tempo ho fatto emergere. Quando l’ho conosciuta aveva poco più di ventanni, eravamo in fila alla posta, abbiamo parlato per più di un’ora, poi usciti siamo andati a pranzo insieme, i nostri sguardi si sono trovati e da quel momento siamo diventati inseparabili. Il sabato successivo la invito a mangiare una pizza, e mentre andiamo al ristorante parliamo, e viene fuori che ho la casa libera, mi guarda e dice …. andiamo a casa che non ho più fame. Venti minuti dopo siamo a letto, lei vede il bellissimo regalo che Madre Natura mi ha fatto, un cazzo non troppo lungo, quasi venti centimetri, ma con una circonferenza esagerata,, lei si lecca le labbra e dice …. , fica mia fatti capanna, e tu culetto non temere,all’ asciutto non ti farò restare …., ridiamo e lei si tuffa con la bocca sopra e comincia ad ingoiare il palo. Stupito per tanta capacità orale mi godo un po’ la pompa, poi la rigiro e scopro la sua figa già fradicia, la lecco e lei parte ……. muummmm ….. siiiiii ….. poi eccitatissima si impala direttamente sopra, io rimango piacevolmente affascinato dalla disinvoltura con cui si prende dentro il mio cazzo, è per me la prima volta, in genere per ottenere questo da qualsiasi altra donna devo pregarla in ginocchio. Andiamo avanti tutta la notte, lei sborra in continuazione, le metto un dito sul buchetto dietro, e lei mi fa …. se ce ne metti due godo di più ……, quasi sborro nel sentire simili parole, e appena si da una calmata davanti le pianto il palo dietro, all’inizio con calma, ma lei appena sente la cappella dentro spinge con forza il culo indietro infilando il cazzo in un solo colpo. Stremati, verso le quattro ci addormentiamo e mi sveglia lei verso mezzogiorno succhiandomi ancora il palo, io la guardo, è meravigliosa, le si mette sopra di me e mi dice …. , sai, mi piacerebbe ancora ricevere da te una simile “ spazzolata”, ma se sei fidanzato, o non ti sono piaciuta, posso anche rivestirmi e andarmene, io non voglio costringere nessuno, io sorrido, si mi piacerebbe molto anche a me, ma alle seguenti condizioni, se tu ti stanchi me lo dici, o se ti va di scopare con un altro me lo dici, se poi ti innamori allora sei libera. Ora è lei a sorridere …., guarda che non ti posso assicurare che non mi capiterà di scopare con altri, ma quanto ad innamorarmi credo che sia molto difficile, io la guardo in maniera interlocutoria … , sai continua lei, come ti sarai reso conto sono abbastanza “ aperta”, è che due anni fa circa, appena presa la patente ho incontrato un ragazzo tedesco che studiava qui, era bellissimo, alto biondo, occhi chiari, mi si è bagnata subito la figa, lo aggancio, e dopo tre giorni lo porto in un posticino tranquillo e me lo scopo a dovere. Lui è stupendo, mi pompa moltissimo e quando mi sborra dentro la figa, ben protetta dalla pillola, mi sento felice. Il giorno dopo lo vedo, e mi dice di scopare di nuovo, io figurati se mi tiro indietro, e giù, una sbattuta ancora più del giorno prima, mi viene in bocca con una quantità industriale di sborra, sono estasiata, non solo è bello, ma mi sbatte da morire. La sera dopo stessa storia, mi scopa di nuovo, e mi manda così in orbita leccandomi che quando mi pianta il cazzo in culo se non fosse stato per un pò di dolore nemmeno me ne sarei accorta, sono al settimo cielo. Lo riaccompagno a casa, e quando sto tornando alla mia vedo che ha dimenticato dentro la macchina le chiavi di casa sua. Ritorno lì, e non sapendo quale campanello suonare apro con le chiavi, e mi trovo davanti una vera sorpresa .. non uno, ma tre gemelli tedeschi perfettamente uguali mi sorridono. Al momento ci resto un po’ male, ma loro si mettono intorno, con moine e complimenti mi fanno eccitare, così dato che se uno mi piaceva tre sono il massimo. Da quel giorno mi scopano di brutto, e spesso anche tutti e tre insieme, poi dovendo tornare mi invitano ad andare con loro, ma dovrei scegliere con chi stare, e allora la storie è finita, poi sei arrivato tu. Nel primo anno che passiamo insieme, oltre a scoparla continuamente, incomincio a far emergere la sua vena esibizionista. Prima con abiti cortissimi, poi sempre più le creo situazioni eccitanti, ma è durante le vacanze estive che raggiunge un buon livello di apprendimento. Mettiamo in pratica un divertente gioco, io al mattino scrivo in un foglio come, quanto e dove lei si dovrà esibire, qui mi fai vedere la figa, li le tette, poi scosci,e così via. Lei esegue alla lettera, sia che le chiedo di farlo in un ristorante, bar, o altro luogo non si tira mai indietro. Restando tutto il giorno eccitata la sera mi uccide di scopate. Poi il giorno successivo è lei che scrive dove e quando io le devo far vedere il cazzo in tiro, nudo e così via,perche se mi piace a me esibirla a lei l’opposto la eccita da morire. Nei mesi successivi affiniamo ancora la tecnica, tanto che l’estate dopo non ho bisogno di scrivere nulla, basta come tengo le mani, o le passo sui capelli, per lei quelli sono ordini precisi, come anche lei da come porta gli occhiali da sole o mette la borsa sulle ginocchia mi dice che e quando vuole vedere il cazzo. Poi dato che siamo in vacanza in Sardegna le faccio prendere il sole rigorosamente in topples, e spesso nuda, ovviamente durante il gioco rimangono piacevolmente coinvolte altre persone, ma lei non se ne preoccupa per niente. Alla fine della vacanza le ho anche scattato tre rullini da 36 di foto in cui lei posa in maniere erotica, sexy, oscena o decisamente porno. Per lo sviluppo,dato che sono rappresentante passo a trovare Pippo, un mago della fotografia che a Roma ha un negozio di materiale fotografico con annesso laboratorio di sviluppo e stampa, ma il meglio sta al piano superiore, un piccolo ma ben fornito teatro di posa, dove è quasi possibile realizzare ogni tipo di foto. L’ho conosciuto durante il servizio militare, io gli portavo a sviluppare i rullini che il mio comandante si divertiva a scattare a quella troia di sua moglie, ma era sconveniente per li farli sviluppare a nome suo. Quando mi vede mi da un caloroso benvenuto, poi io gli dico che ho tre “speciali “ e lui mi chiede … ma speciali ….., speciali ….. io annuisco, era il nostro codice di allora. Chiama la commessa ... non ci sono per nessuno, e non voglio essere disturbato, poi mi porta dietro nel laboratorio. Sviluppa con molta cura i negativi, poi stampa le foto,e le guarda con molta attenzione. Sai ti scopi una vera figa, mi dice, ma la cosa bella di lei sono, il seno, e la naturalezza delle pose, è … spontanea, naturale, bella!!!, io gli chiedo quanto vuole, lui mi risponde ..nulla, no anzi mi piacerebbe avere tre foto, io lo faccio scegliere, lui ne seleziona una del seno, che è veramente bello , tondo, sembra che abbiano preso una coppia di sfere e le abbiano attaccate al petto di Cinzia, poi ne prende una decisamente forte, è il primo piano della figa che si vede colare il bianco della sua cremina, e per ultima una del culo. Prende direttamente i negativi, si mette ad una macchina da stampe e ne ricava tre ingrandimenti 30X40, ….. di alla tua figa che con questi mi farò delle seghe bellissime pensando al suo corpo. Quando lo racconto a Cinzia, il pensiero che uno si segherà pensando a lei la fa eccitare tantissimo. Passano alcuni mesi, e una sera che la sto riaccompagnando a casa dopo una bella scopata lei mi dice … sai mi sono rotta, io vorrei dormire con te, perche non andiamo a convivere …… fermo la macchina, la guardo e di rimando le chiedo ….. e se invece ci sposiamo?. Lei mi risponde che le piacerebbe tanto, ma così come stiamo ora è bellissimo, e se poi non ti dovesse piacere più .. io non voglio perderti. Le prendo il viso fra le mani, la bacio, guarda che primo non mi perdi, secondo basterà che quello che abbiamo fatto fino a oggi lo continuiamo con qualche piccola correzione, ti sta bene? … e cosa vorresti cambiare? … nulla, ma ci vorrei aggiungere che dato qualche volta sono via per lavoro ….. vorrà dire che in quelle sere tu sei libera, di andare dove vuoi, con chi vuoi, e se ci scappa una scopata basta che prendo il telefono e me lo dici, io farò la stessa cosa, se sono ad una cena e ho la possibilità di scopare te lo dico, credi di essere capace di fare questo? … lei mi butta le braccia al collo, sarò la più brava moglie che un uomo possa avere. Detto fatto, ci organizziamo alla svelta, io la casa già la possiedo, è un piccolo appartamentino in centro, disposto su tre livelli. Appena si entra fatti tre scalini c’è un ampio salone, si salgono altre quattro scale e a sinistra si entra nel bagno dove ho fatto installare una piccola minipiscina Jacuzzi, che diventerà col tempo il nostro angolo di paradiso, il luogo dove la sera ci distendiamo parliamo e ovviamente dato che ci contiene tutti e due ci facciamo sesso, a destra c’è la camera da letto, con una finestra sul soffitto dove di notte quando c’è la luna piena la si vede stando distesi sul letto e un finestrone grande che si apre su un terrazzo posto più in alto di tutti e ci si può prendere il sole nudi senza rotture di nessun genere, cosa che Cinzia farà sempre. Per preparativi facciamo relativamente presto, e quando parliamo del servizio fotografico matrimoniale le propongo Pippo. Lei è subito entusiasta,muore dalla voglia di conoscerlo, così una sera ci presentiamo verso la 19.00 al suo negozio. Per l’occasione lei veste una gonna nera lunga con davanti una cerniera lampo che può essere aperta piacimento,una camicetta bianca senza nulla sotto, un micro tanga, e delle autoreggenti nere, con degli stivaletti con tacco alto, un giacchetto di pelle nero completa il tutto, lui la guarda, le fa fare un mezzo giro su se stessa e le dice … cara, le foto che ho visto di te non ti rendono giustizia, sei magnifica …. poi mentre la commessa le mostra il meglio in fatto di album che dovrà contenere le nostre foto chiedo a lui se ….. sai mi chiedevo se fosse possibile fare alcune foto il giorno delle nozze un po’ speciali … lui ha come un lampo di genio, mi guarda e …. certo che si po’, ma mi servirebbe di farle ora qualche scatto di prova … ci avviciniamo a lei, è tremendamente indecisa fra due album bellissimi, non sa quale scegliere .. lui dice alla commessa che può andare, chiudo io, poi prende Cinzia, e …. lascia così, tanto quando avrò le foto guardo in quale stanno meglio e decido io, poi lo aiuto a chiudere il negozio, …. cara ti andrebbe di fare qualche scatto di prova?, gli chiede, e lei mi guarda e io annuisco. Ci trasferiamo al piano di sopra, lui posiziona il meglio della sua attrezzatura fotografica, poi incominci a scattare , prima semplici foto, poi spogliati di questo, di quello, così, girati, piegati, alla fine lei è nuda, io ho li cazzo in super tiro e pure lui ha un vistoso bozzo davanti. Le scatta molte foto, poi quando si rende conto che pure lei è su di giri, mi guarda, ….. che aspetti spogliarti, e così si continua a scattare , prima foto sexy, poi sempre più erotiche fino a quando lei me lo prende prima in bocca poi in fica, ma il meglio è quando sborro, lui mi fa mettere davanti alla sua bocca, e con non so quale sistema riesce non solo ha beccare l’attimo che schizzo, ma tutto il filamento di sborra che sbatte direttamente sul suo viso, con un effetto stupendo. Poi lei si gira, vede il cazzo di Pippo che è durissimo e gli chiede …. ma è vero che ti sei segato pensandomi?, lui fa cenno di si con il capo, allora perche non mi fai vedere come fai, lui mi guarda, io annuisco di si, e tira fuori un bel cazzo duro e comincia a segarsi di brutto, lei allunga una mano, lo porta vicino alle labbra ….. lo lecca un po’, ….. dai …. daiiiii ….. schizzami in faccia anche tuuuuu…….. lui mi indica una piccola macchina fotografica e appena avuta lui mette la punta del cazzo in bocca a Cinzia, se la scopa velocemente avanti e indietro …. Siiiiii … bellla porcaaaa ….. siiii … succhiammmiiiiii…. poi nell’attimo che sborra tira fuori il cazzo, schizza sulle tette la sborrata fotografando ogni attimo. Il giorno delle nozze, arriva prestissimo a casa mia, caccia fuori dalla mia camera tutti, e mi scatta alcune foto nudo, poi mi saluta, e và a casa di Cinzia, stessa storia, e dato che si è eccitato lei gli succhia velocemente il cazzo facendolo venire in gola per non lasciate tracce. Le foto del matrimonio saranno bellissime, ma quelle speciali restano il più bel regalo che abbiamo ricevuto. Da quel giorno sono passati velocemente nove anni, durante i quali li nostro modo di godere si arricchito di bellissime esperienze, esibizionismo, scambi, gang, privè, esperienze lesbo, lei non si è mai tirata indietro,potevo già dirmi soddisfatto, ma c’era ancora una cosa che mi mancava da lei. Il fatto è che tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme, lei si era sempre trovata in mia compagnia, mentre a me era successo di avere l’occasione di scopare quando sono in giro per lavoro, e quando le raccontavo tutto lei si eccitava tantissimo, quindi volevo che anche lei avesse un momento suo da cogliere al volo. Poi l’anno scorso finalmente la svolta, io ero via, sarei rimasto fuori per due giorni , Cinzia sapeva che il secondo giorno avrei visto una troia di cliente che mi aveva contattato in sua presenza, e dal vivavoce del cellulare si era sentito che mi chiedeva di passare da lei portando il mio “giocattolo” , che aveva appena assaggiato qualche mese prima , ma non le era stato possibile provare, e mentre la sera dei primo giorno ero in albergo e stavo ricapitolando il lavoro della giornata che era stato molto buono mi suona il cellulare, vedo che si tratta di lei … amore, sai …… io …. la sento che esita ….. io dovrei andare a cena con un tizio, ma non saprei se … è un bel uomo chiedo?, si, mi piace , allora vai, mettiti in tiro, e vai, e se poi ci scappa la scopata domani sera mi racconti tutto ….. lei si rilassa … grazie amore ti amo …. Lascio perdere il lavoro, mi distendo sul letto, mi prendo li cazzo in mano e comincio a segarmi, mi immagino lei vestita sexy, lui che la mangia con lo sguardo le mani di lui sul suo corpo il cazzo di lui dentro di lei il suo piacere, mi sego velocemente siiiiiii ……. vengooooo …. urlo e stremato ma felice schizzo un fiume di sborra e mi addormento. Il giorno dopo trovo un sms sul mio cellulare ….. notte stupenda, sono distrutta , ti amo , torna presto che ti racconto ……. guardo l’orario, è stato spedito alle 5,30 di questa mattina, sono al settimo cielo, lavoro tutta la mattinata con un’euforia contagiosa che mi fa concludere dei buonissimi affari, poi verso le 13, la chiamo , ma il suo cellulare è ancora spento, mangio e poi mi preparo per andare all’appuntamento con la troia che per firmare la commessa vuole il mio cazzo. Quando sto per entrare nel suo ufficio mi suono il telefonino, io da tempo uso una di quelle piccole auricolari senza fili che si mettono direttamente sull’orecchio lasciandoti le mani libere, ….. amore, mi dice come va?. quanto lavoro hai ancora, io la sento stanca, tu come stai, io sono stanca ma felice, è stata una notte incredibile, ma poi questa sera ti racconto tutto, e tu? … io sto per andare dalla troia .. allora ti lascio, ma io ho un lampo di genio … no, non chiudere, resta in ascolto così potrai sentire tutto, metto il telefonino in tasca e entro. La troia mi saluta, si alza e viene verso di me, sui quaranta portati bene ha l’aria e la faccia di una che non si è mai fatto mancare il cazzo, poi chiusa la porta dell’ufficio a chiave mi abbraccia … allora lo hai portato il”giocattolo”, e mette una mano sul mio cazzo che tra lei che si sta eccitando, tra mia moglie che mi sta ascoltando diventa durissimo .. certo, e Cinzia mi dice nell’orecchio … mettiglielo in bocca, vediamo se è capace di ingoiarlo …… io eseguo, la tipa si abbassa e mmmummm … che bel palo ….. e comincia a succhiare appena la cappella … ma che c’è dico io per far sentire pur a Cinzia, ne prendi solo un pezzetto ….. ma è troppo grande per la mia bocca …. e Cinzia, non te lo far rigare cono i denti, dai mettile tu la lingua nelle figa mi ordina ….. la sollevo, la metto a gambe alte sopra la scrivania e mi metto a lappare la figa appena ricoperta da un sottile tanga, lei decolla subito …. siiiiiii …. accidenti come lecchiiiiiiii …. vengooooooo ….. e mi sbrodola in bocca la prima sborrata … Cinzia sente tutto, mi dice …scopala, falle sentire dentro il cazzo del mio uomo, spaccala , io non perdo nemmeno un secondo, mi alzo e le pianto il cazzo dentro in un solo colpo ….. hhhhahhhhhhh ……. siiiiiiii …. che palooooo ….. pianoooooo …mi sfondiiii ……. e Cinzia ……. Siii daiiii sfondalaaaa, sento che si sta eccitando pure lei, comincio a pomparla come un forsennato, con colpi devastanti , lei sborra ancora due o tre volte con grida fortissime ….. vengoooooo …siiiiiii ….. piantalo nel culo, amore, falle il culo, ricevo nell’auricolare questo preciso ordine, lei è sfinita, le sfilo il cazzo e dopo averla messa distesa sulla scrivania le pennello il cazzo fra la fica e il culo, dai, amore spaccale il culo, lei forse intuisce ma …. eii ..no…. ma che ti vienneee haiiiiiiiiiii ....mi spacchi urla ,ma io ormai sono già dentro tutto il cazzo le perfora il culo, lei si irrigidisce, rilassati, le ordino, ma non ubbidisce, allora le mollo due sonore sculacciate, rilassati, e comincio a stantuffarle il culo ….aaaahhhhiiiii faiiiii pianooo, no, sbattila più forte mi ordina Cinzia, io sono al massimo dell’eccitazione, mi scopo una troia mentre ricevo ordini da mia moglie,….. siiiiiii ……. siiiiiiiiiiiiiiiii .. mi piaceeeeeeeee … vengono …. dai sborra anche tuuuu …… comincia urlare la troia, no!, no! non sborrarle in culo, lo deve bere e pulire tutto, non voglio che resti traccia dei suoi umori anali, schizza tutto in bocca …. Io le prendo la testa con la sinistra, la giro e mi porto con il cazzo davanti alle sue labbra …. apri … tirenii…. schizzooooooo .. e l’inondo di spruzzi lunghi e copiosi, pulisci tutto ! lei esegue, poi sfinita si siede sulla poltrona, io mi rimetto il cazzo dentro e le porgo i documenti da firmare, cosa che fa mentre mi dice … vedo che sei sposato, ma tua moglie quanto tempo sta fra una scopata del genere e l’altra? Io la guardo, veramente per mia moglie questo è solo un preliminare …. Accidenti, falle i miei complimenti ... già fatti in questo momento di persona ... lei stupita mi guarda .. ma??!? … si, … lei ci stava ascoltando dico prendendo i foglio e avviandomi verso l’uscita. Amore torna presto, mi dice Cinzia, e io dopo solo tre ore e mezzo sono a casa. Appena rientro mi fa spogliare, vieni, ho preparato il nostro angolo di paradiso, ed in effetti il bagno ha le luci soffuse, candele profumate. Ci immergiamo insieme, lei si distende con la spalla sinistra appoggiata al mio petto, mi prende il cazzo in mano e mi comincia segare lentamente, io attendo il suo racconto ….. ieri sera ero andata verso le 18 a vedere quel centro commerciale nuovo che hanno fatto allo svincolo della tangenziale, c’era un casino di gente, per cui ho parcheggiato la macchina sopra un piccolo marciapiede, tanto sarei rimasta solo il tempo per vedere se era aperto il nuovo negozio di intimo. Mi sono distratte fra le vetrine così sono uscita che erano le 19.30. quando sono tornata al macchina mi sono resa conto di aver chiuso l’uscita di una grossa macchina parcheggiata più in là. Il proprietario mi stava aspettando, e quando mi ha visto sul primo aveva l’aria incazzata, poi …. mi scusi, non mi ero resa conto di averla bloccata, spero di non averle recato troppo disturbo …. Veramente dovevo andare a cena con degli amici, ma visto il ritardo chiamerò … mi dispiace, non so come farmi perdonare ….. lui mi guarda e … veramente un modo ci sarebbe … lei ha impegni per la serata? Mi chiede, io ci penso un momento, e mi rendo conto che forse è quel famoso momento di cui parli tu … no, sono libera …. allora perche non viene a cena con me …. va bene, ma devo cambiarmi , …. le basta un’ora?, certo, allora ci vediamo fra un’ora qui. Sono tornata a casa, ti ho telefonato, tu mi hai detto vai e cosi ho fatto una veloce doccia, mi sono messa quelle calze autoreggenti nuove, quelle con dieci centimetri di pizzo elasticizzato che stanno su da sole, poi ho indossato il vestito lungo , quello di seta che mi hai regalato per il mio compleanno, … ma dici quello che sotto è gonna e sopra ha il dietro tutto scoperto e davanti quelle piccole strisce di stoffa a V che dal ventre ti arrivano dietro la nuca coprendo appena i capezzoli?, si quello, con le scarpe nere col tacco alto ho aggiunto la stola per coprirmi le spalle e quando mi sono guardata allo specchio mi sono detta … sei una fica!!!! Arrivata al parcheggio lui è rimasto senza parole, mi ha fatto accomodare dentro la sua macchina e mi ha detto: mi chiamo Alberto, e tu ?, io Cinzia. Senti quando ho chiamato i miei amici per spiegare il ritardo hanno chiesto di portare a cena anche te, anche se fossimo arrivati in ritardo non c’erano problemi, ti va?, va bene, e dopo venti minuti ci siamo trovati davanti ad una villa molto grande, nel parcheggio c’erano due sole macchine. Appena entrata ho trovato quattro persone, Alfio il padrone di casa, era il più alto di tutti, poi Carlo e Luca i due più bassi e Giulio sicuramente il più giovane, ma pelato completamente. La cena era a base di pesce, buonissimo, servito da una giovane ed efficientissima cameriera. Abbiamo mangiato molto, e bevuto del Verdicchio , ma non mi sono ubriacata. Dopo cena Alfio a detto alla cameriera che poteva andare, cosa che ha fatto subito mentre noi ci siamo trasferiti dentro una saletta molto intima, con un grande focolare acceso, con due divani in pelle nera con ampi braccioli. Tutti si sono seduti tranne Alfio che da un mobile bar ha servito a tutti del cognac , poi a messo della musica molto soft, abbassato le luci, il caminetto regalava un gioco di ombre , Alberto mi ha invitato a ballare. Il suo movimento era dolce, lento, poi quando i nostri corpi si sono toccati ho sentiti il cazzo in erezione, un lungo membro che mi arrivava fino all’ombelico. La sua bocca si è posata dolcemente sulla mia spalla destra, le sue labbra hanno cominciato a baciarmi il collo dietro la nuca con un movimento molto lento e sensuale, e da dietro la sua bocca è arrivata davanti, i nostri occhi si sono guardati per un attimo e poi lui mi ha baciato. La sua lingue è entrata dentro la mia bocca che non aspettava altro, mi sono abbandonata al piacere del bacio. Le sue mani mi hanno cinto i fianchi, ho spinto il bacino contro il suo durissimo cazzo e sono andata in estasi …… siiiiiii …….. ummmummmum …….. mi stavo eccitando molto, ma ad un tratto ho sentito dietro di me un altro cazzo appoggiarsi contro lo spacco delle mie natiche, una bocca baciarmi la nuca, e due mani insinuarsi da sotto le mie ascelle direttamente ad afferrare i seni da dietro, ho mandato la testa indietro assaporando il nuovo ed intenso piacere che aumentava …. siiiiiiii …… siiiiiii …… a quel punto da dietro Alfio mi ha sciolto il piccolo nodo che teneva unito il vestito, e con un cenno ad Alberto si sono distaccati da me lasciando cadere a terra l’abito, ero nuda! Subito si sono di nuovo occupati di me, uno dietro è sceso a lappare il buchetto, mentre con una mano mi accarezzava davanti mandandomi in estasi, mentre davanti Alberto si dedicava ai seni succhiando i capezzoli, mi sono resa conto che pure le altre tre persone che ne frattempo si erano denudate hanno cominciato a toccarmi in ogni parete del mio corpo fino sollevarmi da terra per adagiarmi sopra un dei divani e cominciare così un lavoro di lingua sconvolgente …. Siiiiiiiiiiiiii ……. SIIIIIIIIII ……. Mummmmmmm .. mi sono ritrovata con il cazzo di Alberto in bocca, Alfio che mi succhiava la figa, e Carlo e Luca che mi avevano messo in ogni mano il proprio cazzo per segarli, mentre Giulio si preparava ad infilarmi la figa. Mi sono sentita dentro un palo che non era grosso come il tuo, amore, ma sicuramente più lungo tanto che mi sembrava non finisse mai di entrare … mmumummmm …. Siiiiiiimmmmuuuu …. Ho cominciato a gemere, allora lui si è alzato , mi ha preso di peso e dopo essersi lui accomodato in poltrona sul bracciolo mi ha cominciato a sbattere con forza, e mentre stavo per arrivare al primo orgasmo Alberto si è piantato tutto dentro il mio culetto ….. siiii, bella porca, siiii ti infilo il culo!!!!! … accidenti, ma sei apertissima ….. siii ragazzi questa troia e sfondata di culo da paura …… e su a spingere dentro il cazzo mentre Luca continuava ad infilarlo dentro la mia bocca …. e si, è proprio aperta, guardate come lo ingoia, siii che bocchinaraaaaaaaa ha urlato spingendolo dentro ,mentre mi segavo pure Carlo e Alfio. Ho cominciato a sborrare di brutto, stavo dando piacere a cinque uomini contemporaneamente e questo mi faceva impazzire …… vengoououoomm …. Vengooooooo ……..VENGOOOOOO!!!!!!!!!!! gli orgasmi si sono succeduti a ripetizione, mentre loro si davano il cambio dentro di me, poi ad un certo punto mi hanno rigirata, con le cosce alzate, e mentre Carlo mi infilava il culo Luca a detto …. aspetta, è tanto aperta che ….. un secondo dopo aveva unito il suo cazzo con quello di Carlo e mi sono entrati in doppia nel culo …… HHHHHHHHAAHHHAHH ……..SIIIIIIIII ….. siii …siiiii … spingeteeeeeeeee … e giù a sbattermi fino a morire, mi hanno pompato tanto, hanno ripetuto la doppia anche davanti ….. SIIIIIIIIIIIII … SFONFDATEMIIIIIIII!!!!!! ……più forteeeeeeeeeee ….siiiiiii … e cosi per molte ore, fino a quando uno dopo l’altro alla terza o quarta schizzata di sborra dentro, o sopra me si sono arresi ….. sei tremenda, non abbiamo mai trovato una come te, capace di reggere tanto …… io stanca, malferma sulle gambe mi sono rivestita, e Alberto mi ha riaccompagnato alla macchina. Quando sono rientrata ti ho mandato il messaggio, erano le cinque e trenta, ero morta ma felice …. Io ho chiuso gli occhi, lei si è infilata il mio cazzo in bocca e nel momento che sborravo mi sono detto ….. ora si che è perfetta …….
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15 years ago
admin, 75
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San valentino al sexyshop
Era il giorno di San Valentino, e decisi di regalare alla mia fidanzata un capo di abbigliamento molto sexy, molto trasgressivo, ma di classe.
Dopo aver girato qualche negozietto di biancheria intima senza trovare niente di particolarmente sfizioso da regalarle, passai con la mia vettura davanti ad un sexyshop e pensai…”Perché no…entriamo a dare un’occhiata”.
Non avevo molto tempo erano già trascorse le 12.00 e avevo fretta di risolvere la questione.
Entrai tentennante nel negozio,dove mi accolse una donna con un sorriso gioviale e conturbante, ma soprattutto con una scollatura che non lasciava nulla all’immaginazione, ed una minigonna impercettibile.
Alla cassa invece c’era un’altra ragazza minuta, carina e apparentemente riservata e di poche parole.
Mi avvicinai alle vetrinette del negozio incuriosito, il riflesso della scollatura della commessa le rendeva particolarmente interessanti e distoglievano la mia attenzione dagli oggetti esposti tanto da non farmi pensare più al regalo, lei se ne accorse e mi sorrise maliziosamente.
Da quel momento la situazione cambiò e Lidia (la prorompente bellezza che mi ha accolto all’ingresso) mi incalzò con domande a raffica su che cosa stessi cercando e per chi. Io seraficamente le risposi che per S.Valentino avevo in mente un regalino sfizioso per la mia fidanzata.
Lei sembrava incuriosita dai miei gusti, e allora fui io ad incalzarla con domande specifiche sui modelli di guepiere, catsuite, babydolls, mutandine in pizzo, l’assortimento del sexyshop era molto vario.
L’atmosfera si riscaldò ben presto, al che Lidia mi fece entrare in una zona appartata del negozio, lontano dagli occhi della collega, e si avvicinò provocandomi.
Mi disse: “preferisci il reggiseno con le coppe grandi, o a balconcino come il mio. Io porto una quarta, la tua ragazza invece?”
Io stetti al gioco e risposi sperando che raccogliesse la mia provocazione: “Purtroppo una seconda, non si può avere tutto dalla vita, il seno grande resterà un mio sogno erotico..”
Lei infatti raccolse e sporse il seno verso di me prendendo un grande respiro “Che sogno vedresti meglio realizzato con seno come il mio?”
Io vidi un paio di manette con peluche rosa, le presi dallo scaffale e le indossai mettendo le mani dietro la schiena, vidi nel frattempo Lidia compiaciuta che mi sorrideva ed annuiva.
A quel punto mi chinai fino ad affondare il viso sui suoi seni e cercare con la lingua il suo capezzolo che era in erezione e praticamente fuori dalla maglietta.
Avrei voluto tirarle su la maglietta, ma ero bloccato dalle manette, quasi sottomesso a lei, ma in effetti avevo preso io l’iniziativa.
Prendendosi i seni con le mani me li donava e me li faceva quasi ingoiare tutti.
Leccai i capezzoli titillandoli con la punta della mia lingua. Lei emetteva mugolii con una voce sexy che accentuavano la mia eccitazione e che mi davano una carica incredibile, tanto che la mia lingua roteava vorticosamente sulla punta dei suoi capezzoli, che avevano un sapore divino così turgidi che sembravano volessero esplodermi in bocca.
Eravamo molto eccitati ed era molto evidente per entrambi, lei volle ricambiarmi il piacere, vedendomi impedito nei movimenti a causa delle manette mi slaccio i pantaloni ed infilò una mano nei miei slip per saggiare il mio gradimento…
Trovo l’oggetto del suo desiderio pronto a partecipare alla situazione.
Prima di mostrarsi a lei però successe una cosa che esaltò la mia libidine.
Si rivolse all’amica pregando di chiudere a chiave l’ingresso del locale e di venire ad aiutarla in una complicata operazione.
Sentii il rumore dei passi della collega che , dopo aver chiuso a chiave l’ingresso si dirigevano verso di noi. La mia eccitazione crebbe esponenzialmente ad ogni secondo.
Quando lei ci vide Lidia era già china che leccava la base del mio pene, lo gustava come fosse un piatto prelibato.
Sorrise all’amica e senza parlare le fece cenno di avvicinarsi. Marina, la collega, si lecco le labbra vogliosamente e si avvicinò a noi. Ci baciammo per un tempo lunghissimo.
Marina accarezzava la testa di Lidia mentre la sua lingua e la mia giocavano a rincorrersi nelle nostre bocche affamate di sesso.
Ad un certo punto volle gustare anche lei lo stesso cibo dell’amica e si divisero il mio arnese che aveva raggiunto la massima erezione tanto che dovettero lubrificarlo a lungo per divorarselo come sanguisughe.
Non potei resistere a lungo e venni nelle loro bocche che avide accolsero tutto il succo della mia eccitazione e si baciarono ripetutamente.
Una telefonata del loro capo distolse Lidia da me e rimasi solo con Marina che mi solleticò ancora le parti intime.
Ma purtroppo il capo stava per rientrare in ufficio e dovemmo rimetterci in sesto.
Comprai un paio di manette ed un reggiseno a balconcino come quello che indossava Lidia per la mia ragazza.
Salutandoci ci scambiammo lunghi baci molto succosi e prendemmo accordi per incontrarci a casa di Marina due giorni dopo per continuare la nostra conoscenza…ma questa è un’altra storia che vi racconterò un’altra volta.
[email protected]
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15 years ago
amantesardo, 36
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Serata al cinema
L’altra sera siamo stati al cinema…serata super hot!!
Quante volte abbiamo fantasticato facendo l’amore di farlo in posti strani ed eccitanti o con il rischio di venire scoperti.
La splendida Maria era più bella che mai, aveva una gonna in volie nera ed un perizoma in raso nero, una maglietta scollatissima con in evidenza un reggiseno dalle bretelline sottilissime e trasparenti.
Il suo profumo era inebriante, che già nel tragitto per arrivare al cinema mi intrattenevo a scorrere la mano sulle sue cosce fantasticamente tornite. Il suo sguardo e i suoi commenti durante il tragitto per arrivare al cinema erano solo l’aperitivo, è stato un piacevolissimo viaggio.
Ci accomodiamo rigorosamente in ultima fila, per poter amoreggiare in libertà e attendiamo che si spengano le luci.
Era inevitabile, la tensione era altissima e alla prima scena del film avevo già poggiato una mano sulla sua, che era appoggiata sul bracciolo.
Il mio invito era palese, lei si voltò e io feci per prendere dei popcorn dalla vaschetta che aveve tra le sue gambe, i nostri sguardi si incrociarono e iniziammo a leccarci le labbra a vicenda…avevamo entrambi le labbra al gusto di popcorn, era bellissimo leccarsi in quel modo.
Le nostre lingue erano vogliose più che mai e la mia eccitazione era ben visibile, tanto che lei sorridendo mi disse: “Ci scaldiamo in fretta oggi…”
Allora iniziai ad imboccarla con i popcorn, li mangiavamo insieme mentre ci baciavamo.
Il rincorrersi delle nostre lingue era vertiginoso e i miei pantaloni si gonfiarono a dismisura, e lei mi iniziò a leccare le dita che avevano il gusto di salato.
Prima si dedicò alla mano destra, e con la sinistra le esplorai la scollatura, abbassando le bretelline e mettendo in bella mostra il suo floridissimo e spettacolare seno, due tettine bianche con i capezzoli come piccole ciliegie che ti viene voglia di divorare, quei capezzoli turgidissimi aspettavano con ansia la mia mano e la mia lingua
Lei accompagnava queste mie attenzioni con dei piccoli gemiti, che fecero andare a mille i miei ormoni e che non riuscì a trattenere tanto che Maria si rese conto di quello che stavamo facendo e spostò la mia bocca che era completamente affondata nella sua scollatura, quasi per ricomporci, vista la situazione.
Mi mise una mano in bocca per allontanarmi, io invece ero in preda ad una eccitazione incredibile e iniziai a leccare le sue dita e le ricambiai il piacere., così anche lei si lasciò andare,
Le mie dita inumidite dalla sua lingua erano in cerca di un altro interessante posto dove trovare e darle ancora più piacere, e perciò le sollevai la gonna e, scostandole il perizoma iniziai un lunghissimo e intenso ditalino.
Maria aveva le gambe aperte ed era quasi completamente distesa sulla poltrona del cinema per permettere alla mia mano di agire nel migliore dei modi e titillarle il clitoride il meglio possibile.
Era un vero lago di umori che scendevano lungo le sue cosce, era evidente dai suoi lamenti soffocati dalla mia lingua che assaporava le sue labbra che erano affamate di cazzo.
Ci baciavamo mentre ci masturbavamo con foga e trasporto, neanche fossimo in un cinema, ma sul divano di casa.
Si inchinò verso di me e con una frenesia incredibile, come in preda a qualche raptus, mi tirò fuori il gingillo dai boxer in un secondo e incominciò a succhiarlo con un a foga che non avevo mai visto…
Qualche spettatore si voltava ogni tanto sorridendo con il compagno di seggiola, ma non osavano disturbarci. Nessuno prese l’iniziativa, per fortuna. Con chi si voltava al massimo ci scambiavamo qualche occhiata, ma tutto questo sembrava eccitarci ancora di più.
La sua lingua avvolgeva la mia punta e poi risucchiava, mi stava facendo impazzire, ma quando aumentavo il ritmo del ditalino lei si staccava da me quasi ad assaporare a pieno il godimento di quella masturbazione.
Non lo avevo mai fatto in luogo pubblico così spudoratamente, ero così ecitato che le dimensioni del mio bell’arnese erano incredibilmente maxi!!
Lei si stacco da me e si avvicinò al mio orecchio baciandomi e leccandomi sul collo e mi disse: “non riesco a godere se ti succhio mentre mi sditalini, tu non fermarti, che sto per venire, ma ho ancora voglia di sesso, voglio sentirtelo dentro di me, dai…andiamo in bagno!!”
La sentii contrarsi ripetutamente poi, quando la penetrai con le dita mi disse: “Sto godendo…siiii”
La sua figa depilata e bagnatissima che era gonfia e bollente, quando entrò anche il quarto dito in lei, si lasciò andare ad un lunghissimo e copioso orgasmo.
A quel punto dovette andare in bagno, e lasciammo la sala, dove c’era inequivocabilmente profumo di sesso.
In bagno ovviamente la accompagnai e dopo circa un minuto, aspettò che uscisse anche l’ultima donna poi mi fece un cenno ed entrai con lei, inizialmente un po’ timoroso.
Maria mi tolse d’imbarazzo immediatamente slacciandomi i pantaloni, come fosse ancora sotto l’effetto del ditalino, e riprese da dove c’eravamo interrotti in sala.
Un pompino che era un’opera d’arte, chiusi gli occhi e la sua lingua mi portò lontano…verso qualche paradisco a me sconosciuto.
In estasi non sentii quando lei mi disse : “dai Andrea, dammelo! Lo voglio dentro, dammelo!!”
Me lo dovette ripetere due volte, prima che ritornassi su questo pianeta.
La sollevai verso di me, le misi una mano sotto la gonna e notai che si era tolta il perizoma (mentre aspettava che si liberasse il bagno).
Questo fece aumentare ancora di più la mia eccitazione e le sollevai la coscia destra e la presi da dietro e potei leccarla mentre stavamo realizzando questa bellissima fantasia.
Con l’altra mano le stringevo forte il seno che era anch’esso gonfissimo con i capezzoli durissimi
Quando l’estasi del sesso ci travolse lei si inchinò in avanti mettendomi in mostra il suo fantastico culetto e, di certo, non mi potei esimere dall’approfittarne.
Con i suoi umori le lubrificai ancora il suo culetto e poi la penetrai afferrandola per i fianchi e così comandando il movimento che era accompagnato da ogni genere di gemito e frasi sconnesse di due persone completamente travolte dall’erotismo e dalla passione.
Quante volte avevamo sognato di farlo in qualche bagno pubblico, ma quando la voglia di sesso ti prende, senza programmarlo, ti ecciti ancora di più.
Eravamo completamente sudati, stavo per venire, lei se ne accorse e lo volle bere tutto.
Si piegò e mi iniziò a masturbare come non aveva mai fatto, facendo fare capolino la punta della sua lingua alla punta della mia cappella. Mi stimolò ancora di più e venni sgorgando in un “fiume di piacere” che lei bevve leccandosi poi le labbra e baciandomi…
Cercammo di ricomporci alla meglio, ma quando ritornammo in sala tutti si voltarono verso di noi. Riprendemmo ordinatamente posto in ultima fila, ma uscimmo prima che il film finisse, imbarazzati per non farci vedere da tutti con le luci accese.
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15 years ago
amantesardo, 36
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La prima volta con un uomo
Sono anni che frequento desiderya e la chat gayveneto su mirc e ogni sera grazie alle vostre foto mi eccitavo sempre di più. Purtroppo le foto non bastavano più, allora sono andato avanti un po’ con xtube ma alla fine ho ceduto. Ebbene si sono arrivato all’incontro con Marco.
Ragazzi, io sono un semplice ragazzo di 30 anni, fidanzato da 5, purtroppo a differenza di altri mi è venuto questo vizietto del cazzo.
Marco l’ho trovato in chat e si è presentato subito come un ragazzo tranquillo e senza fretta per mia fortuna, ci si spediva ogni tanto qualche mail per tenersi in contatto e poi una sera mi invita a casa sua, dicendomi:”Mia moglie è via 2 giorni è ora che ci guardiamo un film porno assieme. Se perdi anche questa occasione puoi scoppiare di seghe fino alla morte”. In effetti aveva ragione, anche adesso scrivendo questo mio racconto ogni tanto mi devo fermare per 2 colpetti, non posso farne a meno, sono eccitato (non come quella sera però). Avevo meno di un giorno per decidere, Marco aveva ragione e poi un film porno fa sempre bene pensavo.
Il giorno dopo era meglio se non andavo al lavoro ero troppo eccitato e non vedevo l’ora di andare a casa di Marco, alla sera in doccia sono scoppiato e mi sono fatto una sega. La cosa mi servì per scaricare l’agitazione ma stava anche per farmi cambiare idea sulla serata, l’eccitazione svanì e il pensiero di trovarmi con un altro uomo mi terrorizzò, la cosa durò neanche 10 minuti e al messaggio di Marco mi si rizzò di nuovo il cazzo.
Alle 21 mi trovai sotto casa sua e dopo 2 mesi potemmo finalmente conoscersi di persona, mi ricordo che gli feci subito i complimenti per la casa, ma in realtà mi immaginavo lui che si facesse una sega in doccia, parlammo dei nostri lavori, passammo all’argomento donne e iniziammo a ripercorrere le nostre mail dei mesi precedenti, lui ci rideva sulla mia titubanza ma allo stesso tempo mi raccontava che anche per lui non era stato facile, alla seconda birra gli dissi della sega in doccia e delle mie fantasie su di lui, allora iniziò a raccontarmi alcuni giochi strani che faceva con il fallo della moglie e la cosa mi eccitava sempre di più. Ci avvicinammo alla TV e iniziammo a vedere il film, mi fece cenno di sedermi. Commentavamo le scene, mi disse che gli piaceva succhiare e dopo dieci minuti si sfilò i pantaloni, “se vuoi puoi farlo anche tu” mi disse. Non aspettai e mi calai i pantaloni e iniziai a toccarmi sopra le mutante, lui si tolse le mutante e per la prima volta vidi un uomo masturbarsi vicino a me, era bello vedere un altro cazzo, guardavo e mi toccavo, mi avvicinai e lui si fermò, “toccami se vuoi”. Con molto imbarazzo iniziai a masturbarlo lentamente e lui chiuse gli occhi, allora mi tolsi le mutante, lui allungo le mani e iniziammo a masturbarci entrambi, ero in paradiso, il mio cazzo era duro e a segarmi non ero io ma un altro uomo. A questo punto mi prese la mano e mi disse:”Allora sei pronto per un vero pompino”, feci cenno di si e allora lui si inginocchio davanti a me e prima con la lingua e poi con le labbra si mise la mia cappella in bocca, ero di fuoco, guardavo il porno, ero eccitato, il mio cazzo si muoveva in bocca di un uomo e io stavo per venire, gli disse che stavo per venire, allora mi prese per i fianchi e inizio a darci dentro sempre più veloce, non sapevo dove mettere le mani, strinsi le coperte per resistere, questo momento doveva durare il più possibile, o si vai vai vai vai che vengoooooo. Continua….
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15 years ago
Trevigi78, 29
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Le scelte di michelle
Le scelte di Michelle
L’uomo si mise a spingere sempre più forte, ssiisiisiiiiii ….. daiiiiii….. sisiisisisi…. Vengooooooooooooo …. urlò e una copiosa sborrata riempì il preservativo. Rimase alcuni attimi sopra di lei e poi tornò a sedersi sul suo sedile, prese un fazzolettino e si pulì , Michelle sei una scopata fantastica, le 100 mila lire meglio spese …. Lei si pulì e si rimise a posto la gonna, si girò verso il finestrino, fuori era già notte, lui mise in moto la macchina e si avviò verso il paese, aveva appena consumato la sua marchetta. Sai disse lui sabato io e alcuni amici facciamo una cenetta, ci piacerebbe che ci fossi anche tu, ti pagheremo la solita cifra, saremo solo cinque o sei persone non di più , quelli che tu già conosci … non lo so, ci devo pensare rispose lei, va bene, pensaci,fai a tempo a dirmelo anche venerdì. La macchina si fermò al solito posto all’inizio del paese, lei scese e tornò a casa. Entrò, suo marito non c’era, meglio, si spogliò fece una doccia, mangiò qualche cosa e poi andò a letto. Era stanca, doveva pensare, voleva divorziare, ma le servivano i soldi, e il sistema più veloce per farli era quello. Era nata in Francia, aveva un fratello più grande di dieci anni che si era arruolato nella Legione Straniera, era sempre in giro per il mondo. I suoi genitori , la madre insegnante ed il padre impiegato comunale avevano riversato tutto il loro affetto su di lei soffocando tutta la sua libertà, ma lei tenace e caparbia continuava a fare di testa sua, anche quando le scelte erano sbagliate e aveva pagato sempre per i suoi errori, anche a caro prezzo. Come quella volta che a sedici anni decise che a sverginarla doveva essere Gaston il migliore amico di suo padre. Gaston era un signore simpatico, all’epoca aveva circa quaranta anni, era sempre molto gentile con lei, era magro, e con due baffi nerissimi e lunghi. Era sposato con una moglie antipatica grasso e arrogante, lei tanto fece e tanto disse che alla fine finì con lui nel letto. Fu dolcissimo, le accarezzò il corpo, la fece eccitare, le leccò la passerina fino a farle provare il primo orgasmo. Lei fino a quel momento di sesso ne aveva fatto poco, o nulla, se si escludono un paio di seghe a due compagni di scuola e un mezzo pompino interrotto dall’arrivo dei genitori del ragazzo. Gaston la fece eccitare tantissimo, poi le salì sopra e ad eccezione di un breve dolore la sverginò in maniera esemplare, lei godette tantissimo, e quando fu sul punto di sborrare lo tirò fuori e messa una mano dietro la testa di lei gli mise il cazzo in bocca …. Succhia disse e lei si mise ad obbedire con molto piacere. umummmmummmmmm …. beviiiiiiiiiiiiiiiii …. tutto e manda giù che è buona e ti fa bene. La sborrata gli arrivò direttamente in gola, era buona davvero, quanto al fare bene lei non importava a cosa facesse bene. Finito lui restò ancora un po’ a coccolarla, quando stava per rivestirsi la moglie grassona irruppe nella camera dette una fortissima ombrellata a lui e prese a sonore sberle lei , che se non era per li casino che fece arrivare gente l’avrebbe ammazzata di botte. Dopo quel casino i suoi non la persero di vista un solo momento. Pio venne in Italia per studiare lingue, e nei primi due anni più che studiarla la lingua la “usò” e per una ragazza di quasi ventanni quella sbornia di libertà dette quasi alla testa. Parecchi “uccelli “ trovarono accoglienza dentro la covina calda in mezzo alle sue cosce, o irrorarono le corde vocali con copiose spremute di cazzo. Poi fece l’ennesima scelta sbagliata, andò a letto con un giovane professore dell’università che lei frequentava, era bello come un dio greco, moro capelli ricci, occhi neri e profondi, lei lo ammazzava di sesso, a qualunque ora, in qualunque posto andava bene. Ma il dio greco aveva una cagnetta a cui non piaceva che un’altra le rubasse l’osso, e li sorprese insieme …. Scegli disse o me o questa puttana francese …. Il verme non esitò un secondo, dato che la moglie era la figlia del rettore Michelle fu elegantemente espulsa . Demoralizzata e delusa decise di andare a trovare Carla una sua compagna di stanza che si era laureata l’anno prima, e con la quale avevano fatto certe seratine di tutto rispetto. Abitava lungo la costa Toscana e quando la vide le fece un sacco feste, la ospitò e la terza sera che era lì conobbe il fidanzato di lei e un suo caro amico di nome Paolo. Entrambi si erano appena congedati dalla marina, e avevano trovato subito lavoro nella neonata compagnia marittima che collegava il continente alle isole. Paolo partì al volo per lei, perse letteralmente la testa, tanto che solo dopo sei mesi volle sposarla. Lei non era proprio innamorata, era carino dolce simpatico, ma quando i suoi genitori si rifiutarono di venire dalla Francia al matrimonio lei la prese come una sfida e lo sposò. L’anno dopo ebbe Luca ,uno splendido maschietto,che fu subito la gioia dei suoi suoceri, due persone miti tranquille che vivevano in un piccolo podere dell’entroterra. Dopo la nascita di Luca la sua vita matrimoniale cambiò, lui divenne geloso, irascibile, violento e cominciò a bere. Spesso veniva a casa ubriaco, poi iniziò a fare le tratte lunghe, e restava lontano per giorni, quando tornava lei doveva avergli preparato i vestiti puliti per ripartire altrimenti giù botte e insulti. Sei una sfaticata buona a nulla, sei una pena, queste erano le cose più “dolci “che le diceva quando era quasi ubriaco. Una volta aveva trovato del rossetto su una camicia, solo per aver chiesto di chi era le era piovuto addosso una scarica di insulti e schiaffi da farle passare la voglia per sempre. I suoi suoceri vedendo che le cose non funzionavano si erano offerti di tenere il piccolo Luca con loro, tanto qui al paese c’è l’asilo, a noi fa compagnia e tu puoi trovarti un lavoro. I soldi erano pochi, poi lui molti ne beveva o spendeva per andare a puttane giù al porto, loro si che sonno scopare le diceva altro che te, per questo anche se a malincuore accettò, tanto poteva andare a trovarlo quando voleva, c’era un comodo servizio di bus che collegava i due paesi. Un giorno mentre faceva la fila dal medico per fare la ricetta per la pillola anticoncezionale conobbe una strana signora, che quando sentì il suo accento francese ne fu subito felice, era la vedova di un ufficiale francese, aveva vissuto tanti anni in quella terra, ma alla morte di lui era dovuta tornare per amministrare una bella tenuta che stava dietro la sua splendida villa. La signora Tina contenta le offrì un lavoro, essere la sua dama di compagnia, i soldi non le mancavano e lei si sentiva sola, sentir parlare francese le piaceva molto. Aveva un nipote, ma solo al pomeriggio era in casa, e spesso il sabato andava a ballare e così lei dormiva alla villa. Ti sarai trovato un bastardo che ti scopa commento Paolo ma poi non aggiunse altro. Così lei prese a fare questo lavoro, e dentro di se si disse devo guadagnare dei soldi se voglio divorziare, altrimenti lo ammazzo. Circa tre mesi dopo mentre curiosava in un mercatino conobbe Alfio, uno scapolo trentenne che faceva il commerciante, aveva un super mercato che gestiva insieme al fratello e la cognata e cominciò subito a fare una corte tremenda. Provò con ogni mezzo, ma lei non mollava. Dai le diceva vediamoci una mattina, no, devo lavorare, e allora lui un pomeriggio che era andato ad attenderla all’uscita del lavoro le disse: se non vuoi farlo per amore fallo per soldi …. Come? Chiese lei … se io ti pago per te sarà come se avessi lavorato per me, darmi piacere sarà il tuo lavoro, e io ti pago …. a si e quanto la pagheresti una come me? Lui la guardò bene, aveva venticinque anni era un pezzo di figa da paura … 100 mila lire, si 100 mila lire le vali tutte disse lui …. Lei ci pensò su un momento, 100 mila lire a lei ci volevano due settimane per guadagnarle e allora disse : va bene ci sto, lui non batte ciglio, aprì il portafoglio e cavò in pezzo da 100. La portò nella pineta in riva al mare e prima si fece fare un bocchino, non ci volle molto a farlo venire, ingoio tutto e quasi subito gli tornò duro, prese un preservativo e poi inizio a scoparla, lei era da tanto che non lo faceva che prese a godere, lui ne rimase entusiasta, non capita mica sempre che la puttana che scopi gode … quella fu la sua prima marchetta. Lui divenne un suo cliente fisso, tutti i lunedì pomeriggio la prendeva e se la scopava di gusto, bocchino e scopata 100 mila. Discretamente gli fece conoscere anche altri cinque fidati clienti, così lei si faceva le sue due o tre scopate alla settimana, e il suo gruzzolo cominciò a salire abbastanza in fretta. I sei clienti erano tutte persone facoltose, in genere molto gentili, tranne uno che veniva in città una volta al mese per affari con Alfio, si chiamava Giovanni, ma tutti lo chiamavano Vanni, era rude, per lui le donne erano tutte puttane, con lui la marchetta era sempre dura, a volte gli faceva prima un bocchino, e allora quando la scopava lei lo incitava dicendo … si , dai, sei un vero toro, mi sfondi dai , ecc … questo lo eccitava al massimo e allora veniva presto, ma quando era il contrario allora farlo venire di bocca era più dura. Certo, seicento mila lire erano tante, aveva già circa 800 mila da parte, con quelli si avvicinava la possibilità di lasciare quel bastardo di marito ….. si addormentò con questo pensiero. Paolo tornò il giovedì, per prima cose le assestò due schiaffoni perche lei gli aveva chiesto dove era stato, poi la insultò dicendole che non valeva niente, lui la teneva solo per domestica e basta! E come tale non doveva rompere il cazzo, altrimenti …. Poi io faccio quello che mi pare , anzi le disse ora ti faccio vedere io come si tratta una come te, e la spinse contro il muro, le strappò le mutandine e senza alcun preliminare le piantò il cazzo dentro brutalmente. Fortunatamente era tanto eccitato e quasi ubriaco che venne quasi subito … vedi non sei neanche capace di far divertire un maschio, prese la sua roba e andò via. Lei passò il giorno dopo al negozio di Alfio, ne attirò l’attenzione, comperò una cosa banale e uscì. Il pomeriggio lui era ad aspettarla , allora vieni? Si ma dove andiamo … in un casale in alta Lunigiana, lì non ti conosce nessuno … va bene, ma voglio una camera e quando dico pausa nessuno deve rompere, e soldi alla mano. Passo a prenderti alle 19.00, cerca di essere puntuale che dobbiamo fare un po’ di strada …. La sera dopo si preparò con cura, mise le calze autoreggenti, , una gonna comoda, una camicetta trasparente, questo li faceva arrapare di più e niente biancheria intima,ne sopra ne sotto, tanto non serviva, lieve trucco e un impermeabile grigio completò il tutto. Lui fu puntualissimo. Partirono e lei si mise a guardare fuori dal finestrino, il panorama scorreva veloce,i suoi pensieri andavano lontano, aveva voglia di tornare in Francia, voleva rivedere Nadine, la sua amica del cuore, e si che ne avevano combinate insieme lei e Nadine, l’amica le mancava da morire … dopo circa un’ora arrivarono. Lei scendendo dalla macchina vide che nel parcheggio c’erano troppe macchine, ebbe un sospetto, lui la portò dentro , fu accolta da una vera ovazione, … Merde … o cazzo … ma quanti sono? …. si voltò verso Alfio, ma la mano di Vanni sul culo la fece quasi sobbalzare .. vieni disse, e la spinse dentro una camera, quello è il bagno, e spogliati che io sono il primo. Altra scelta sbagliata, non sapeva come uscirne … lui non le dette tanto tempo di riflettere, le dette i soldi e le piantò il cazzo in bocca, succhia!!!!! Lei ebbe solo il tempo di togliersi l’impermeabile e subito lui le prese la testa con tutte e due le mani, la teneva ferma e spingeva il cazzo sempre più dentro la gola quasi soffocarla. Venne direttamente in gola. Lei ingoiò tutto, poi ebbe solo il tempo di prendere un preservativo e metterglielo che lui la spinse sul letto, le salì sopra e la scopò con molta foga, fortunatamente venne dopo poco , si alzò e con un tovagliolo si levò il preservativo e uscendo le disse : buon lavoro … subito fu sostituito da un altro, il secondo finì presto, poi un terzo, un quarto, ecc… al nono si presentò un ragazzetto giovane, quando fu dentro gli chiese: signora la prego mi faccia fare bella figura, altrimenti quelli fuori mi sfottono … lei lo guardò , gli faceva tenerezza, si mise seduta sul letto con le gambe a terra,lo fece avvicinare gli tirò fuori il giovane cazzo. Non era ancora finito di formarsi, ma già prometteva bene, era eccitatissimo,tanto che appena lei lo toccò venne subito. Rosso di vergogna prese un tovagliolo e si pulì .. vieni qui disse lei, e lo fece distendere sul letto, poi gli fece un mezzo pompino e subito gli tornò duro, lei gli mise il preservativo e lo fece salire sopra lei. In un attimo fu dentro, allora prese a muoversi come in forsennato, pompava avanti e indietro velocemente, piano, fai piano, ma lui non la sentiva nemmeno, allora inarcò le gambe, sollevò il bacino e lui al maggior contatto schizzò subito. Saltò giù dal letto con in una mano il cazzo con ancora il preservativo e nell’altra i pantaloni … ce l’ho fatta,ce l’ho fatta, disse uscendo ho scopato !!!!!! fu accolto da una vera ovazione, subito dopo entrò un ‘altro, mise i soldi e disse: succhia, lei eseguì e quando fu per mettere il preservativo lui disse no, niente plastica, io voglio il culo, la figa l’anno usata in troppi, … lei per farlo desistere disse: caro mio li culo costa di più !!! quanto? 50 mila . lui pagò senza battere ciglio, e lei ebbe solo un momento per prendere dalla borsa un tubetto di vasellina, ne spalmò un poco sul buco e lui le fu subito dietro ,la teneva ferma per i fianchi, entrò in un attimo. Non che lei fosse vergine di culo ma non era molto portata per quel tipo di rapporto. Fortunatamente il fatto che era più stretto rese la scopata più breve, sentì poco dopo un calore dentro,lui uscì facendo il classico flop, come se avesse stappato dello spumante. Appena uscito quello di volata chiuse la porta …. Ehii che fai fammi entrare … . aspettate, voglio un momento di pace .. entrò nel bagno si dette una lavata sia sotto che sul viso … era esausta, non sapeva quanti ce ne fossero ancora fuori , si era cacciata proprio in un bel guaio, accese un sigaretta, apri la finestra, un po’ d’aria fresca le fece bene. Intanto continuavano a bussare alla porta, lei guardò dentro la borsa,aveva finito un scatola da dieci di preservativi, per fortuna che quando doveva comperarli andava in un distributore automatico abbastanza lontano da casa sua e per questo ne prendeva sempre due o tre scatole , e per fortuna ne aveva ancora un’altra nuova ma si sentiva morire, non avrebbe resistito per molto. Riaprì la porta, e ricominciarono a succedersi un o dietro l’altro, ne passò velocemente altri sei, era sfinita, ma il settimo quando fu dentro le disse girati, io voglio il culo, mia moglie non me lo dà e allora io lo affitto dalle puttane. Fortunatamente aveva un normalissimo cazzo che una volta entrato prese a pomparla di buona lena, sborrò abbastanza velocemente …. Ne entrarono ancora altri due,lei si sentiva morire, il terzo quando entrò disse; facciamo con calma, io sono l’ultimo … non le sembrava vero era morta , lui non volle scoparla, io preferisco i bocchini se fatti bene …. Lei ci mise l’anima in quel pompino, tanto era finita. Lui le venne addosso, la schizzò tutta di sborra, poi se ne andò. Lei a mala pena riuscì a raggiungere il bagno, si ripulì alla meglio e perse la borsa e l’impermeabile ed uscì dalla camera, c’era entrata poco dopo le 20 ne usciva che erano le due di notte. Nella stanza c’erano rimasti il padrone del casale, Vanni e Alfio, già il porco non aveva avuto il coraggio di scoparla … portami a casa gli disse … un momento disse Vanni e le si avvicinò … sai tu questa sera sei stata brava, hai guadagnato grazie a noi un sacco di soldi … allora vorremmo un piccolo extra … il sangue le si gelò addosso … sai noi potremmo anche prenderti tutti i soldi e mandarti a casa a piedi tanto tu non potresti certo denunciarti altrimenti tuo marito ti ammazza … aggiunse l’altro … lei si sentiva perduta, Alfio stava zitto e a testa bassa …. Vanni le venne vicino, metti la borsa e l’impermeabile lì, disse indicando una sedia, noi non vogliamo i tuoi soldi, te li sei ampiamente meritati , ma ci piacerebbe …. e così facendo le sollevò la gonna, le mani accarezzavano il culo,intanto anche l’altro si era avvicinato, le stava toccando la figa, lei si sentiva morire, ma doveva accettare anche questa. Allora decise di metterla sul provocante, va bene, disse, io li dentro ero la puttana, ma qui voglio sentire il cazzo di veri uomini, Vanni si gonfiò di boria alle sue parole, lei prese della vasellina dal tubetto e la mise sul culo, ne passò anche un poco davanti, era rimasta asciutta per via delle scopate, poi si girò verso Alfio, e si mise accovacciata a terra, prese il cazzo di tutti e due e si mise a succhiarli , li volle eccitare al massimo. Quando furono pronti si rialzò e disse a Vanni … dai mettimelo nel culo, fammi sentire che toro sei … dai che non mi hai mai scopato nel culo, lui eccitato da quelle parole si gonfiò ancora di più, si mise dietro e con calma entrò dentro lei . La cosa risultò abbastanza agevole, ne aveva già presi due dietro, poi chiamò l’altro, dai mettimelo davanti, voglio sentire due veri maschi, lui obbedì, ma per lei fu come se una lama la dividesse in due, ma non batte ciglio, i due presero a muoversi all’uni suono, lei li incitava … ssisisisiisiisi ddaaiiiiii sfondatemiiiiiiiii ……. Quelle parole fecero andare via di testa quello davanti che con alcuni colpi fortissimi venne ……. Vengoooooooooo…. Urlò uscendo irrorando il suo vestito di sborra …. Vanni allora le fece appoggiare le braccia sul tavolo e prese a sbatterla con colpi terribili …… ssiisiisiiiii che troia …… che vaccaaaaaa ….. poi guardando Alfio gli disse … che aspetti .. mettiglielo in bocca, dai …. No!!!! Disse lei, non è giusto !!!! Vanni si fermò la guardò … voi mi avete scopato di là e mi avete pagato come puttana , allora lui se mi vuole deve pagarmi …. È giusto, dessero entrambi, paga!!!! Lui sempre a testa bassa cavò 100 mila e li diede a lei, poi mise il suo cazzo in bocca, lei lo succhiò con forza, con rabbia, e lo fece sborrare quasi subito, mentre veniva lo levò dalla bocca, non voleva bere la sua sborra, si lasciò schizzare in faccia, nei capelli, Vanni a tale vista prese a sbatterla con colpi fortissimi, lei si sentiva morire, ma continuò ad eccitarlo ….. daiiiiiii …… siiiiiiiiiiii …… tu siiiiii …che sei un torooooooooo …….. lui non riuscì a reggere oltre, sborrò schizzandone un po’ nel culo, poi fuori urlando ….. che troiaaaaaaaaaaaaaaa ….. siiiiiii…. che vaccaaaaaaaaaaaa ……, gli mollò un sculacciata ed uscì . Lei a malapena riuscì a reggersi in piedi, prese borsa ed impermeabile e guardando Alfio gli disse con disprezzo .. portami a casa …. Uscirono, lui le aprì la macchina e si avviarono verso casa, restarono in silenzio per tutto il tragitto,poi davanti a casa quando stava per scendere lui le disse: mi dispiace io non sapevo …. Ma lei non lo ascoltò. Rientrò dentro casa, cominciò a strapparsi i vestiti di dosso come se stessero bruciando, arrivò al bagno nuda, si mise sotto la doccia cercando di lavare lo sporco che si sentiva dentro, ma non ci riuscì … bagnata entrò nel letto, era andata quasi bene, ma poteva finire malissimo, Michelle sei una stupida , devi stare attenta o finirai male le lacrime le rigarono il viso, poi la stanchezza ebbe pietà di lei e si addormentò. Si risvegliò a sera, stava un po’ meglio, si alzò e si mise a raccogliere i vestita che aveva sparso per casa, li mise dentro una busta,li buttò via, Michelle la puttana decise di cessare l’attività, basta!! Rovesciò la borsa sopra il tavolo contò i soldi, due milioni e duecento mila, che sommati agi ottocento facevano tre milioni tondi, bastano ,li farò bastare … mangiò e poi tornò a dormire . Durante la settimana vide Paolo solo il giovedì, gli disse vado a casa, i miei vogliono vedermi … lui non la prese neanche in considerazione, prese la sua roba ed uscì , il sabato andò a trovare Luca, quel bimbo cresceva ed era bellissimo, era tutto il suo orgoglio. Disse ai suoceri che sarebbe andata via per qualche giorno, sua suocera era una donna intelligente, la guardò negli occhi e parlando piano le disse ….. qualunque cosa tu stia facendo per vivere smetti, ti stai ammazzando … non volle sapere nulla, ma aveva capito . Di ritorno passò a prendere il biglietto per il treno, e uscendo dalla stazione vide dall’altra parte della strada suo marito mano nella mano con una bionda ossigenata, sciatta e pesantemente truccata teneramente abbracciati, loro non la videro e lei si guardò bene dal chiamarli, ritornò verso casa ancora più triste . La stazione era affollatissima... Michelle salì sul vagone indicato sul suo biglietto e cercò lo scompartimento assegnatole. Entrò.. sistemò la sua valigia, si tolse la giacca, e guardò fuori dal finestrino. ..un altro posto era riservato..meno male.. perché viaggiare sola..e di notte..non era mai rassicurante..era contentissima di andare a Parigi e nello stesso tempo era arrabbiatissima...e nervosissima...Prima di partire aveva litigato con suo marito, lui le aveva rimproverato di partire senza averlo avvertito, che bastardo!!! Per quale motivo lo aveva sposato? Lei , ragazza emancipata, libera,lei che sognava un lavoro interessante che le facesse girare il il mondo, lei...i suoi sogni...proprio lei,...era caduta nella trappola del matrimonio abbandonando tutti e tutto: gli affetti...gli studi..il suo paese.... adesso era triste..infelice..soffocava...Ma non ci voleva pensare ....Il bimbo era sistemato dai nonni ...e loro gli volevano un bene profondo, ...era la sua ragione di vivere...le dava la forza di guardare avanti..ma adesso partiva..al ritorno avrebbe deciso sul da fare. Puntualissimo il treno partì... .Michelle guardò sfilare il paesaggio per un pò .. poi decise di leggere. Aveva comprato al volo un paio di riviste alla stazione...ma la sua mente era altrove...Il buio calò..sistemò la sua cuccetta.... il secondo posto riservato non era ancora stato occupato..Cullata dal treno si addormentò... All improvviso fù svegliata dai rumori nel corridoio ......si alzò su i gomiti... erano giunti a Torino...poi la porta si aprì ... e entrò un uomo ....bellissimo...alto...dai capelli scuri e riccioli...portava con se una 24 ore...Si levò il cappotto, si accorse di lei e si scusò per averla svegliata... Michelle si girò, poi si rigirò..merde...il sonno le era passato..pensava a questo bellissimo sconosciuto e la sua mente fantasticava...che le stava succedendo?...Lui di nuovo si scusò per la luce accesa...la sua voce era calda...e sensuale...Non si preoccupi, disse Michelle e lo guardò...quanto era bello!...un brivido attraversò il suo corpo...Il treno aveva ripreso la sua corsa. Va a Parigi? chiese lui. Si e Lei? si,io pure, per affari. è francese?.... Si, ma vivo in Italia....Cazzo! pensò Michelle questo ha voglia di chiacchierare...e io no!...Si girò..lui si scusò ancora e spense la luce e lei si riaddormentò .....Ad un tratto fu svegliata...e sentì una mano che la sfiorava..lì per lì non si rese conto...poi vide lo sconosciuto inginocchiato vicino a lei, la stava guardando...e accarezzando. Michelle si irrigidì ed ebbe paura...il cuore le batteva forte, avrebbe voluto gridare ma nessun suono uscì dalla sua gola...poi si calmò....La mano di lui percorreva il suo corpo e le procurava brividi di piacere...allora si eccitò..si sentì umida fra le gambe...Lui si sistemò accanto a lei che cominciò a sua volta ad accarezzare lo sconosciuto...era attratta da lui...sentiva il suo odore..profumava di buono..la sua mano scese...lenta lenta un pò insicura...e sentì che il cazzo di lui era diventato duro..come il marmo...gli aprì la patta dei pantaloni..allora si accese in lei una voglia violenta..una voglia di scopare....Lui si lasciò accarezzare..spostò i lunghi capelli di lei la guardò in silenzio e la baciò... mentre con una mano la palpava, esplorava il suo corpo sotto la maglietta... accarezzò i suoi seni dai capezzoli induriti...lei si sfilò i jeans..lo sconosciuto era arrapatissimo ... infilò le sue mani morbide tra le cosce di lei..la sua fica era un lago, gonfia e bagnata dal piacere e dalla voglia di possedere quel cazzo... Michelle non pensò più a niente..voleva solo fare sesso.. sesso con lo sconosciuto venuto dalla notte...Non si parlarono..erano i loro corpi a parlare..lei prese il membro di lui...era duro...durissimo e se lo infilò in bocca..lui sussultò..la lasciò fare..ssiiii diceva lui dai..dai..succhia forte...sssiiii..lo sentiva molto eccitato e ciò aumentava il suo desiderio..Ad un tratto smise di succhiarlo...lo voleva nella fica che intanto lui con le sue dita stava esplorando..quasi le fece male ma il dolore le procurò piacere....e veniva...veniva..una vera fontana..godeva come una piccola troia..e quel pensiero la eccitava di più...Dai..supplicò Michelle voglio sentirlo tutto dentro....la sua passera era bagnatissima...a gambe spalancate accolse dentro di lei il cazzo di lui...gli attorcigliò le gambe dietro la schiena per sentirlo dentro tutto tutto..giù e su..giù e su...e godeva come una pazza..sssiiiiiii ssiiiiii..dai non smettere...cosiiii...ed emetteva piccoli gemiti incontrollati mentre lui glielo sbatteva dentro sempre più forte.... accellerò il ritmo..poi improvvisamente ....tirò fuori il suo cazzo..e le sborrò sul petto...strofinandosi su i suoi seni, poi lei continuò a succhiarlo fino a farlo tornare duro, lui la prese di nuovo con passione, e dopo molti orgasmi le venne dentro ......la magia del momento svanì...La luce del giorno cominciò a filtrare dal finestrino...ancora un oretta e sarebbero arrivati Gare de Lyon..Esausti...sudati...senza scambiarsi una parola si ricomposero..Lei uscì per andare alla toilette a darsi una sistemata...era proprio sconvolta...Quando tornò al suo posto lo scompartimento era vuoto..traccia di lui...nessuna..era scomparso...Arrivta a Parigi mentre scendeva dal treno lo cercò con lo sguardo tra la folla ma non lo vide...si diresse verso la metropolitana...e pensò a quante cose avrebbe avuto da raccontare alla sua amica..che la stava aspettando , ma dentro di lei qualche cosa era cambiata, ora per la prima volta, dopo tanto tempo aveva scopato solo per il gusto di farlo, l’aveva fatto godere e ne aveva goduto solo come donna, e basta! Lui venendole dentro non aveva solo riempito la sua figa di sborra, ma le aveva trasmesso una vera e propria iniezione di fiducia, era una donna capace se lo voleva di far godere un uomo solo per il gusto di farlo. Nadine lì accolse benissimo, passarono due giorni a raccontarsi tutto ma proprio tutto anche le situazioni più dure, lei rimase senza parole ma si complimentò con l’amica, io non sarei stata capace le disse, ma ora devi guardare avanti devi decidere il da farsi. Passò con lei dieci giorni poi passò a trovare i suoi, ma non vollero nemmeno vederla. Prima di ripartire Nadine la fece parlare con sua cugina che lavorava all’ambasciata francese a Roma, lei le disse che forse poteva trovarle un lavora a Roma, se lei se la sentiva di trasferirsi li. Lei non volle perdere questa occasione, arrivò direttamente a Roma da Parigi, fu ospitata dall’amica che il giorno dopo la fece parlare con il proprietario di un hotel posto vicino all’ambasciata dove cercavano una persona capace di parlare bene il francese. Ebbe il posto, sia per la conoscenza della lingue sia per l’aspetto splendido che aveva. Divorziare fu relativamente facile, non chiese i soldi, ma solo Luca, lui pur di avere la sua libertà gli lasciò mano libera, poi andò a Roma, trovò un piccolo appartamento vicino al lavoro, niente di che, solo un sotto tetto, due camere con salottino ,bagno e angolo cottura, ma a lei sembrò una reggia. Passò cinque anni durante i quali rigò dritto, si era comperata una macchinetta usata che gli permetteva di andare a trovare Luca quando voleva. Quando voleva farsi una sonora scopata andava via in ultra città, nome falso,niente legami, sesso,sesso, e basta. Poi un giorno al lavoro si trovò davanti Pierre, un quarantenne capelli brizzolati ,bello. Aveva bisogno di una persona che parlasse francese e al direzione l’aveva affidato a lei. Professionalmente lei fu ineccepibile, ma lui iniziò a farle una corte serrata ma memore del passato lei non cedeva. Niente storie, gli diceva,vivo bene così … ma lui un giorno la prese in contropiede: ok. Niente sentimentalismi, allora facciamo così tu ti metti a mia disposizione per una sera intera , dalle 20 alle 8 di mattina, come se stessimo lavorando … se accetti ti do un milione di lire … lei memore di certi scherzi del passato disse mica sono scema, tu mi paghi poi magari saltano fuori amici, amici, ecc. e magari mi levano anche i soldi e mi danno anche quattro schiaffi ,,, no caro non mi fido …. Ti do due milioni, sei giovane bella li vali, e te li do anticipati, oggi per domani sera. La cifra era notevole, l’ultima volta che aveva visto due milioni se li era sudati tutti, in fondo questo era solo uno,sempre che fosse vero … così accettò , lui le lasciò scegliere i posto dove andare,lei lo potò in un piccolo alberghetto dove una sera era stata con un suo amante occasionale, pulito ,discreto un pò fuori Roma. Le aveva veramente dato i soldi il giorno prima, e quella sera lei decise di mettersi in tiro, capelli a posto vestito comodo, un tubino senza maniche tanto faceva quasi caldo, autoreggenti, tacchi a spillo, e niente intimo non serviva, come era sua consuetudine quando faceva sesso … entrati in camera lei si mise seduta sul letto e in un momento si spogliò , lui fece le cose con più calma, quando si denudò il petto lei vide un fisico che doveva aver avuto in passato una vita da atleta o militare, era perfetto,poi quando si levò pantaloni lui si girò il culetto era stupendo, ma quando si girò lei rimase di stucco …. Merde …. Merde ….. c’era caduta di nuovo …. Lui aveva un cazzo enorme, saranno stati circa venticinque cm. e non era ancora eretto!!!! ripesasi dalla sorpresa cercò ancora una volta di fare buon viso a cattivo gioco … lui si distese sul letto al contrario ,iniziarono a fare un 69, lei la cappella riusciva a mala pena a tenerla in bocca, ma il resto niente. Invece lui era veramente bravo con la lingua, le provocò subito un piacere che la mise a suo agio. Dopo che l’ebbe fatta venire alcune volte, lui si mise sopra di lei e lentamente cominciò ed entrare in lei, era enorme. La fece impazzire di piacere tutta la notte, la prese ripetutamente sia davanti che dietro, le dette tutto il tempo per abituarsi alle sue dimensioni, la scopò in maniera continua,ma delicata. Verso l’alba, lei sfinita, sfondata, piena di sborra in ogni buco alzò le braccia, basta mi hai uccisa, non ce la faccio più …. Lui la tenne stretta fra le braccia, ok, va bene, sono soddisfatto, sei una delle poche persone che sia riuscita a resistere tanto, mi sei piaciuta molto … vorrei rivederti quando torno qui. Lei lo guardò. Tu vuoi ancora rivedermi? E perche? Io non faccio di solito la puttana …. Lui si tirò su, la guardò e disse : non voglio rivederti perche ti considero una puttana, altrimenti ti averi chiesto quanto mi sarebbe costato scoparti, ma lo vorrei perche la tua compagnia mi piace, non sarai obbligata a venire a letto con me se non lo vorrai tu, e io non ti darò i soldi se lo farai, mi piaci tu. Da quel giorno incominciò la loro storia, quando veniva a Roma loro stavano insieme, volle che lei si trovasse un appartamento , non puoi abitare in una soffitta. Per cinque anni si vedevano quattro o cinque giorni al mese, lei ne era felice, sapeva che lui aveva moglie, ma andava bene così, tanto più che lui le diceva di essere libera di trovarsi chi voleva, ma lei scopava oramai solo con lui. Una volta a Marzo la chiamò : non vengo questo mese, ti spiego dopo, non temere …. Lo rivide alla metà di Maggio, lui le raccontò tutto; sua moglie era stata uccisa da un giovane con cui aveva una relazione, la polizia aveva voluto solo vederci chiaro, ora era tutto finito. Nei tre mesi successivi lui vendette tutte le sue attività in Francia, poi le disse di prendere le ferie, la portò in Corsica vicino a Porto Vecchio dove lui aveva una villetta con vista sul mare e le disse : rimani qui con me, io sono stanco di lavorare, mi posso permettere di smettere e ne ho abbastanza per vivere bene per due … lei chiamò Luca, ne parlò a lungo con lui. Suo figlio non solo era contento, ma si rese conto che per sua madre era una scelta decisiva, quindi la incoraggiò al massimo. Quella sera fecero l’amore, lei lo sentiva dentro di se ….. daiiiiiiii ……. Siiiiiiiiiiii ……cosìììììììììììììììììì ….. vengoooooooooo….. e lui le fece eco ……. Siiiiii…………. Ti riempooooooooooooooo….. disse sborrando dentro di lei. Lo strinse a se, abbracciandolo forte, una lacrima di gioia le rigò il viso, forse ……. Questa volta …… aveva fatto la scelta giusta ………
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15 years ago
admin, 75
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Mia moglie, l\'amico che l\'ha ingravidata
Mia moglie e l’ amico
Questa storia è realmente accaduta!Per festeggiare il nostro anniversario di matrimonio .Abbiamo deciso ,per non andare soli,di invitare un nostro carissimo amico perchè è tanti anni che ci conosciamo ,ed è un tipo molto allegro e in sua compagnia stiamo molto bene!La cena si è svolta tra battute e risate ,ottimo il mangiare, ma molto migliore il vino,e ne abbiamo bevuto forse un pò troppo.Io specialmente che non sono abituato.Alla fine della serata ,dato che non mi reggevo bene in pidi il mio amico che chiamerò (MARCO)si è offerto di riaccompagnarci a casa essendo quello più normale .Nel ritorno in macchina le battute sono andate a finire sul sesso ,e tra lerisate ,MARCO ha detto a mia moglie:Mi sa che stasera non festeggi con lui così.Peccato gli a risposto lei perchè mi ero fatta un pensierino!E così tra una risata e l’altra siamo giunti a casa .Io ò salutato MARCO e sono andato sul letto ,aspettavo ache mia moglie ma ò sentito che stava parlando con MARCO e non ò fatto caso al tempo che passava.Non ricordo se mi sono assopito ,ma quando mi sono reso conto che non era venuta ancora a letto,mi sono rialzato per andare a cercarla .Vicino alla porta della sala ,ò sentito che il mio amico èra ancora li.ò sentito mia moglie dire con voce bassa .Nò dai MARCO smetti non voglio,dalla porta socchiusa ò visto lui che a abbracciato mia moglie,con una mano sopra un seno e l’altra tra le cosce.L’istinto è stato di entrare e prenderlo a pugni ,ma una forte eccitazzione a preso il sopravvento ,bloccandomi per vedere come sarebbe andata a finire.ò sentito che lui gli sussurrava;Mi sei sempre piaciuta ,non facciamo niente di male ,festeggia con me ,tanto lui stasera non è più buno a nulla.Mentre io ò una voglia pazzesca di te.Lei lei cercava di respingerlo ,ma complice ilvino ,e le lusinghe ò visto che stsva cedendo.ò visto che tra deboli no.no. si faceva spogliare.Quando è rimasta in reggiseno e mutandine ,lui a esclamato;SEI FANTASTICA e gli a dato un lungo bacio.Intanto con le mani era arrivato sul culo e tra le cosce accarezzandogli la fica.Si è fatta togliere tutto e distesa sul divano a accettato che gli mettesse il capo tra le cosce per farsi leccare, ò sentito i gemiti dal piacere che gli faceva sentire con la lingua,dopo un poco si è rialzato per spogliarsi,devo ammettere che à un fisicomigliore del mio ,ma quando si è calato gli slip sono rimasto allibito.Tra le cosce in mezzo a una foresta di peli è spuntato un cazzo ,il doppio del mio.ò sentito lei sussurrare:Come lo ai grosso ,non ne ò mai visti così!!!….. è per darti più piacere , ora ti faccio sentire cosa vuol dire sentire un vero uomo tra le cosce, ma prima ,vieni prendilo un poco in bocca.Come ipnotizzata da quella mazza si è lasciata prendere il capo tra le mani e a preso in bocca la cappella che a mala pena entrava solo un pezzetto .Dopo essersi fatto poppare per qualche minuto ,si è sfilato e si è isteso sopra di lei …Vieni amore allarga le csce ò troppa voglia di entrare in te!!…Sìììì. però ti prego fai piano. ò visto il culo muscoloso alzarsi tra le cosce di lei e scendere piano, quando ò sentito un respiro profondoaccompagnato da un lungo gemito ,ò capito che la fica di mia moglie per la prima volta si prendeva dentro un cazzo che non era il mio.Quando è stato tutto dentro ,lei quasi ruggiva tremolando , ma lui è rimasto piantato dentro per farla abituare al calibro.Quando a sentito che si calmava a cominciato piano a trombarla .Da quel momento ,quello che ò visto e sentito è stato pazzesco!!!!!!!Senti come scivola bene ora,…àààààà che fica calda che ai . come godòòòò…Dimmelo,ti piace il mio cazzo?…m.m.m.m.sììììììì lo sento sull’utero che bello sìììììì ààààààà trombami ,trombami così, così non ò mai sentito tanto gustoooo …. che bello sentirsi piena così!!!Anche io ,sentissi come godo ,da come me lo stringi!!!Tra forti mugolii con i respiri che ora si si erano fatti più forti , lui la stava trombando sempre più veloce !!!!….Amore non resisto più è troppo bello trombare una fica come te stò per venire ,vuoi che ti sborri nella fica vero? lo vuoi tutto il mio seme dentro l’utero?Lei che non capiva più niente da come stava godendo ,à sussurrato:sìììììì sborrami tutto dentro ,fammi sentire i tuoi fiotti caldi, non mi importa se rimango in cinta ,…..stò venedo anche io e non voglio che me lo levi di dentro … dai riempimi !!!!Godo godo .Con un ultimo colpo di reni si è infilato tutto dentro con forti rantoli e a cominciato a riempirla di sperma.ààààààà…. sìììììì come ti sento si dai dai così sborra Amore ,sento i fiotti nell’utero che bello !!!!Mi sono ritirato in silenzio essendomi sborrato addosso mentre lui finiva di riempire la fica di mia moglie e lo fece tutta notte, mia moglie non aveva mai goduto tanto e se lo portò a letto anche le sere successive lasciandolo sempre sborrare dentro di lei che la lasciò incinta
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7
15 years ago
admin, 75
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La commercialista - parte 2^
Dopo una sigaretta (brutto vizio ma quando ci vuole ci vuole, specie dopo l'amore) riprendemmo a stuzzicarci a vicenda baciandoci e leccandoci e con una donna così non ci volle molto a riprendermi, aveva la fica fradicia di umori, la stesi e con un colpo solo la inforcai..Un ahhhh di goduria usci dalle sue labbra..presi ad andare avanti ed indietro sempre più a fondo, Contrariamente alle mie aspettative aveva una fica strettissima ma non ci misi molto ad allargarla...mi calzava come un guanto, sembrava fatta su misura..ad ogni colpo spingevo un pò di più facilitato anche dai suoi umori, ad ogni affondo notavo smorfie di dolore..."ti faccio male?" le chiesi...Un pò, ma continua ti prego...mi piace...mi riempi bene...ripresi a stantuffare, le sue tettone ballavano sotto i miei colpi...iniziò a gridare "spingi...spingi...lo voglio tutto....fammi godere". Mi misi le sue gambe sulle mie spalle e ad ogni affondo sentivo la mia cappella forzarle l'utero, andai avanti per un tempo che mi sembrò interminabile e con un urlo strozzato dalla mia bocca ebbe un altro orgasmo. Non le diedi tregua, neanche il tempo di rilassarsi che me la girai a pecorina. Da dietro la penetravo veramente a fondo, con la sinistra le tiravo leggermente i capelli e con la destra le pastrugnavo le tette...me la scopai con vigore, Lei era tutto un susseguirsi di orgasmi..il buco del culo palpitava al ritmo delle contrazioni della sua fica, Le presi le braccia con le mani in modo che non avesse possibilità di nessun appoggio e continuai a scoparmela...era un lago, le lenzuola erano zuppe dei suoi umori. Le chiesi se era protetta...lei non rispondeva presa dagli orgasmi...ripetei la domanda "Sei protetta?...Guarda che stò venendo?..."Non me ne frega niente...continua...voglio la tua sborra dentro di me" e con un urlo liberatorio venni..."SIIII...dammi la tua crema...è bellissimo....mi riempi tutta...Oh Dio che bello...Voglio essere la tua zoccola....sfondami...scopami..." Alla fine mi accasciai su di lei privo di forze per l'intenso orgasmo. Si era fatta ora di pranzo e decidemmo per un pasto veloce per non perdere tempo. Un pezzo di pizza, una coca, tanto per ritemprarci e risalimmo in camera. Voracemente mi toccava dappertutto, mi baciò e me lo succhiò di nuovo fino a farlo diventare di marmo, mi venne sopra e iniziò la danza dell'amore che solo le donne appassionate sanno fare..Muoveva il bacino con il mio cazzo conficcato dentro, ora con movimenti circolari, ora su e giù, ora avanti e indietro. I suoi umori mi bagnavano la pancia erano talmente tanti che spesso il cazzo usciva e lei con una smorfia di disappunto se lo rificcava dentro. Con le piante dei piedi sul materasso iniziò un lento su e giù, movimento che accelerava man mano che l'orgasmo si avvicinava. Un urlo liberatorio mi fece capire che era venuta, ma non si fermò, continuò la sua danza...gli orgasmi si susseguivano e li mi resi conto di avere a che fare con una multiorgasmica...Non le bastava mai, il suo viso era stravolto, iniziai a pizzicarle il clitoride finchè anche io me ne venni. Rimase sopra di me abbracciata per un tempo che mi parve interminabile, i respiri rallentarono...Mi disse: "BEllissimo....e chi ti molla più...", le dissi che dovevo riprendere il treno dopo un pò per tornare a casa. "Scherzi?...tu stanotte resti qui mio ospite...Io vado a casa e domattina presto vengo a darti il buongiorno". Telefonai a casa, inventai una balla con mia moglie e così feci...(cintinua).
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15 years ago
scopodonnexsetteore,
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Scambio imprevisto
Io e Anna siamo sposati da tre anni, ci conosciamo da sempre, i nostri genitori hanno in Umbria, una proprietà, confinante, che dopo sposati è diventata unica visto che siamo figli unici. Durante il militare ho conosciuto un ragazzo il cui padre ha una fabbrica di componentistica per auto, e siccome gli serviva un rappresentante su a Torino mi ha offerto questo lavoro. Sono tre anni che viviamo lì, Anna a trovato lavoro in una clinica oculistica come impiegata. Abitiamo in un piccolissimo appartamento, in pratica un bilocale con servizi, e angolo cottura, circa cinquanta metri quadri, ma per noi è più che sufficiente dato che al momento non abbiamo figli. Tutti gli anni per Agosto veniamo giù per le ferie, quindici giorni al mare, e il resto con i nostri genitori, tanto più che il destino a fatto si che mia madre morisse cinque anni fa per problemi di cuore, e il padre di Anna è rimasto vittima di un incidente con un trattore. Di fatto essendo rimasti solo sua madre e mio padre io e lei abbiamo l’impressione che: abitano vicino, che lavorano le due proprietà insieme, che hanno ristrutturato la casa facendone una sola, vadano anche a letto insieme, non che la cosa ci disturbi, ma essendo due tipi un po’ riservati quando ci siamo noi non lo danno a vedere. Anna è arrivata vergine al matrimonio, il massimo del divertimento prima di sposarci era un bellissimo 69, e praticamente ci divertivamo così. Col tempo la tecnica era stata ben affinata, io sono quel che si dice un ottimo linguista, e lei una bocchinara da urlo. Lei è una bella ragazza, alta circa uno e ottanta, ha due belle cosce, snelle, porta una terza di seno, che sta su benissimo, tanto che spesso non ha bisogno di indossare nulla sotto le camicette, poi è una fanatica delle gonne, ne ha tantissime, di tutti i tipi, lunghe, corte, cortissime, mentre io impazzisco quando le vedo indossare il perizoma, gli ne ho regalati così tanti che spesso ha l’imbarazzo della scelta, e io allora a seconde di dove dobbiamo andare gli dico … no metterlo …. Spesso abbiamo fantasticato di scopare con altre persone, ma tutto era restato pura fantasia. Anno scorso abbiamo dovuto modificare il programma delle ferie, Claudia, sua cugina, figlia del fratello di mia suocera si sposa, e fra le tante date disponibili ti va scegliere proprio il nove Agosto. Insiste così tanto che se pur controvoglia sia nostra che di mia suocera decidiamo di andarci, quindi, passiamo da casa e portiamo anche lei al matrimonio che si celebrerà in Puglia. Il due agosto, partiamo per venire a casa giù in Umbria, incolonnamento dopo l’altro alla fine riusciamo ad arrivare. Passiamo due giorni di assoluto riposo, ma il terzo ho il malaugurato desiderio di salire sopra la meravigliosa pianta di fichi che c’è dietro casa, metto male un piede e bumm, cado rovinosamente in terra. Me la cavo relativamente bene, una micro frattura alla caviglia destra, che mi viene ingessata per venti giorni, e la spalla destra lussata, mi fanno una fasciature che mi impedisce di muovere la mano destra. A tre giorni dal viaggio giù è proprio un bel casino, mia moglie, ha la patente, non guida, mia suocera, a pure lei la patente, ma al posto della macchina quando deve andare in paese, a fare la spesa che dista otto km, preferisce il trattore. Dopo una serie di interminabili discussioni decidiamo che, io resto lì con Sandra, mia suocera, e Anna andrà con Piero mio padre al matrimonio. No c’è verso di convincere papà a prendere la mia Croma, con l’aria condizionata, ….. c’è troppa elettronica, io non ci sono abituato, lui ha la sua mitica Tipo, che in dieci anni avrà fatto si e no venticinque mila km. L’otto a mattina prestissimo partono, e ora il racconto del viaggio lo lascio ad Anna, mentre io mi limiterò a parlarvi della mia permanenza a casa. Caricati i bagagli siamo partiti, Piero è un buon conducente, attento ma non impacciato, direi pratico. Per il viaggio indosso una gonna non troppo stretta ne corta, nera, con una camicetta azzurra con un reggiseno dello stesso colore, un invisibile micro perizoma, e un semplice paio di sandali con poco tacco. Prendiamo l’autostrada, e per due ore circa io mi metto a sonnecchiare con la testa appoggiata al finestrino, poi mi dice … ti va un caffè, tanto devo fare benzina … ci fermiamo in un distributore con bar, mentre lui fa il pieno io ne approfitto per andare al bagno, quando esco passo davanti al bagno degli uomini, dentro c’è solo Piero e dato che è stato lavato il pavimento, hanno lasciato la porta semisocchiusa, involontariamente sbircio dentro, dallo specchio alla parete vedo lui che si avvicina a quei strani pisciatoi da parete, estrae il cazzo e …… cazzooo!!!!!! …. che cazzo, è in evidente stato di riposo, ma lui senza neanche avvicinarsi troppo piscia dentro, mio marito ha un bel cazzo di circa una ventina di cm., ma il suo deve essere sicuramente più lungo , … e … ho un fremito alla passera, mi giro e mi sposto. Per la prima volta guardo Piero con occhi completamente diversi. Prendiamo il caffè e via, risalita in macchina, dato che è sorto il sole, metto degli occhiali scuri che mi coprono completamente gli occhi, mi metto a guardarlo, cerco di non pensare al cazzo che ha fra le gambe, ma non ci riesco, ma quanti giorni sono che non scopo? Mentalmente cerco di rispondermi, fra tutto circa quindici , e ci credo che la figa mi sta andando in ebollizione …. Guardo fuori, cerco di non cedere al desiderio di lui , così andiamo avanti per un po’, parliamo del più e del meno fino a che lui mi dice di fermarci per mangiare. Arrivati in un autogrill io ho caldo, e poi mi è presa una strana voglia, mi va di provocarlo un po’ ….. quindi entro in bagno e mi tolgo il reggiseno, lo nascondo dentro la borsa e con lui ci portiamo al banco per prendere dei piatti già pronti, poi ci sediamo e io a quel punto invece di sedermi davanti mi metto di lato a lui, alla sua sinistra, e con la camicetta leggermente sbottonate e lasciata lenta metto chiaramente in vista le mie tette. Mangiamo, e io con la coda dell’occhio lo vedo sbirciare più di una volta i miei seni, mi sto eccitando da morire …… mangiamo e poi via, ma fa un caldo da morire, io apro il finestrino e mi metto a pensare a Enzo, mio marito rimasto a casa …….. io mi sveglio verso le dieci, sono fradicio di sudore, sto sdraiato sul letto con su solo dei pantaloncini, cerco di tirarmi su , e con l’aiuto di una stampella raggiungo la finestra e guardo fuori ….. sul lato destro c’è la stalla, e un piccolo pollaio, sul sinistro quella maledetta pianta e il pozzo. Dal pollaio esce Sandra, avrà già fatto tutto il lavoro nella stalla e altro, ha in mano un cesto con delle uova, poi si avvicina al pozzo, fa caldo, molto, lei si guarda in giro e poi si toglie la vestaglia e ….. cazzo!!!!!!! che figa!!!!!! È nuda, prende il tubo dell’acqua e si bagna tutta dalla testa ai piedi , si passa una mano sui seni, sono grandi belli, io praticamente sono a circa sei metri sopra di lei, lo spettacolo mi fa tirare il cazzo da urlo, tanto più che dovrei andare in bagno per pisciare …… lei si lava bene seni, culo e figa …. non mi era mai passato per la mente che mia suocera fosse una tale gnocca , o forse perche sono più di quindici giorni che non scopo. Mi godo lo spettacolo, poi mi viene il dubbio che lei verrà da me, quindi cerco di tornare a letto, ma dove la nascondo l’erezione fortissima che mi ritrovo? Faccio appena in tempo a distendermi che lei entra in camera …. Buongiorno, come va? …. e si siede sul letto, hai bisogno di qualche cosa? …. Io cercando di nascondere il cazzo durissimo, le chiedo di andare in bagno, lei mi aiuta, sentire il suo braccio attorno al mio corpo mi fa incasinare di brutto …. mi accompagna al bagno, e mentre esce mi dice chiamami se hai bisogno …. cerco di tirare giù la lampo, ma con la sinistra io no sono capace nemmeno a fare le seghe, poi ho il cazzo in tiro e quindi sono costretto a chiederle di darmi una mano …. lei entra, si avvicina, e mi guarda, mumuummm ….. vedo che hai un “grosso “ problema, si abbassa e aperta la lampo tira fuori il cazzo, lo osserva e comincia a segarmi con movimenti lenti ma continui …. ummumm …. Io cerco di non pensare a nulla, ma averla vista nuda è con mettere benzina sul fuoco ….. dai, mi dice …. dai … sborra …. e il suo smanettare aumenta rapidamente …. sisiiiii …. daiiiiii …siiii …. Io ….. iooooo …. vengono ….. nel preciso attimo in cui schizzo lei apre la bocca e si prende dentro tutto il succo delle mie palle …. siiiii ….. daiiiiii ….mmmumummu ….. mi succhia tutto alla perfezione, non ne esce nemmeno una goccia …. bene, ora sono sicura che riesci pure a pisciare ……. poi abbassa il membro vero la tazza me controlla che tutta l’urna esca, poi se lo rimette in bocca … mi aiuta a lavarmi un po’ e mi riaccompagna sul letto …. resta qui , ti porto la colazione , e tu? Gli chiedo .. io, …. sorride, io l’ho appena fatta, non c’è di meglio che una sana sborrata al mattino per colazione, e se ne va ridendo ….. poi dopo mi fa sedere sulla veranda, lei intanto comincia preparare il pranzo , mi distendo e penso ad Anna che sta viaggiando ……… noi siamo ripartiti da un po’, io continuo a tenere gli occhiali da sole, che mi permettono di sbirciare nella sua direzione senza essere vista , lui mi continua a guardare i seni, io mi sento la figa andare in ebollizione … allora continuo a provocarlo ancora un po’, alzo un poco una gamba come per sistemarmi meglio sul sedile e la mia gonna sale un po’ …… lui mi dice fermiamoci un poco, fa troppo caldo, e entra dentro una di quelle aree di sosta con piazzole, bagni e tavolini, è deserta, mette la macchina all’ombra, scendiamo per sgranchirci la gambe, io vedo una piccola collinetta con delle piante e fatti alcuni scalini sono lì, lui mi segue, io mi slaccio ancora un po’ di più la camicetta, lui apre la sua, poi mi trovo vicino ad un tavolo di legno, e lui apre una bottiglietta dell’acqua che ha preso prima e bagna una mano e la passa sul suo viso, io lo guardo, e senza dire nulla mi prendo la mano bagnata e me la passo sul mio viso ….. poi quando le dita della mano arrivano alla mia bocca ne metto uno dentro succhiandolo …… si , ne ero certo che ti piace succhiare, mi dice .. io per tutta risposta mi siedo sulla panca di legno e aperta la lampo gli tiro fuori la “bestia” che si sta svegliando …… lo infilo di colpo in bocca, mmmhmhmmhmuuu ….. siiiiii … piccola troietta …… siiiiii …succhialo bene …… la mia figa è diventata un lago …… è bellissimo, duro come il ferro ….. poi di colpo mi solleva, mi distende sul tavolo e si siede lui al mio posto, la sua lingua incomincia un lavora stupendo ….. mi succhia il clito … vengooooooo …. gli esplodo letteralmente in bocca …… siiiiiii ….. daiiiii …cosììììììì …… mmummumm ……. lui si alza, mi scosta il perizoma e con un colpo deciso mi pianta il cazzo dentro, lo spinge fino a quando non sente che la cappella batte sul fondo della figa ….. ahhhhh …. Siiiiii ……siiiiiiiii ….. daiiiiiiiii ….. vengoooooo ….. VENGOOOOOO!!!!!!!! ……. gli urlo il mio incontenibile piacere …. lui resta qualche secondo fermo , poi mi porta le gambe su fino alle spalle e comincia un anderivieni da infarto …… mi perdo il conto delle sborrate, ma tante, lui mi scopa con colpi sempre più veloci e profondi, le sue forti mani mi aprono la camicetta e cominciano una piacevole tortura ai miei capezzoli, io lo guardo e gli dico daiiiii … cosìììì … daiii che voglio bere la tua sboraaaaaaaaa …. vengooooooo … lui si sfila di colpo e ….. beviiiiii , mi dice facendomi girare fino e ricevere in bocca tutto il cazzo che schizza a più non posso un vero fiume di dolcissimo nettare, cerco di ingoiarlo, ma non ci riesco, è tantissimo … mmummmm …. Sii bevi magnifica bocchinara …… ci diamo una calmata, poi dopo lui mi prende per mano e dice, dai andiamo che dobbiamo fare ancora tanta strada, risalgo in macchina e lascio la camicetta sbottonata, la gonna è parecchio alzata, lui guardandomi mi sorride … guarda che non hai bisogno di provocarmi, tanto questa sera ti do il resto, cosa ti credevi che non mi ero accorto che questa mattina mi guardavi il cazzo mentre pisciavo … e che ti sei levati il reggiseno …. Io gli sorrido, poi mi giro e penso che questa è la prima volta che tradisco mio marito, ma non sento nessun senso di colpa, chissà lui poverino come sta ……..… io dopo pranzato con l’aiuto di Sandra mi distendo sul letto, fa caldo, lei mi toglie tutto, e si distende nuda vicino a me, le sue labbra cominciano a baciarmi, le nostre lingue danzano in un turbine di reciproca passione, il mio cazzo è durissimo, lei lo accarezza, poi lentamente scende giù, lo lecca, porta la bocca fino alla scroto, e si mette a succhiare la palle una ad una, è molto piacevole sentire le sua lingua sul corpo. poi infila il cazzo in bocca, ha la capacità di ingoiarlo quasi tutto, mi mordicchia il glande, mi eccito come un toro furioso, cerco di toccarla, ma la mia relativa capacità motoria non mi permette grandi cose …….alla fine la faccio rigirare così riesco a leccarle la figa, è un brodo, …. mmumummm … sssiiimumumsiii …. ssiii mi piaceeee ..leccamiiii … io mi scateno, modestamente con la bocca non mi sento secondo a nessuno, lei intensifica il lavoro della sua lingua, scende fino a lappare pure il buco del culo e mi provoca quasi una sborrata quando infila dentro la sua lingua …… ti voglio, e si posiziona sopra di me ….. con una mano si pianta il cazzo dentro …….. siiiiiiiiiiiiii …. mettilo dentro tuttooooooo …. ssiiiiii ….cosiiiiii …. comincia un movimento lentissimo, si sposta solo con il bacino avanti e indietro tenendo il cazzo tutto dentro, con il pube schiacciato contro il mio ….. siiiiiiiiiiiii ….vengoooooo …vengoooooo ……..siiiiiiiiiiiiii …oraaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! un bellissimo orgasmo la fa tremare tutta …. sfinita si adagia sul mio petto, poi si rende conto che la mia spalla non può reggere il peso e si tira di nuovo su, io con la mano libera gli tocco il seno, è bellissimo, sodo, come quello di una statua di marmo , lei si vede che ne è orgogliosa. Le sfrego il capezzolo fra il pollice e l’indice, lei gradisce, mi sorride e riprende il suo piacevole movimento, questa volta anche su e giù, fino a quando ottenuto un ennesimo orgasmo mi dice …. mi tolgo, sai io sono ancora fertile … e in questo periodo sono in piena ovulazione …. mi riprende il cazzo in bocca e per me non c’è scampo, mi pompa da morire, e per ben due volte mi porta all’apice del piacere , si ferma, e ricomincia da capo ….. daiiiii …ti prego … imploro ormai prossimo all’infarto ……. ddaaaiiiiii …siiiiii ….cosssìììììì …vengoooooo !!!!! … urlo , e lei succhia e beve tutto, in un perfetto sottovuoto, non se ne perde nemmeno una goccia. Stremato, sfinito e appagato mi giro, lei va in bagno, io rifletto sul fatto che per la prima ho tradito Anna, ma averlo fatto con sua madre non mi da nessun senso di colpa………. Intanto noi ripresa la via percorriamo un lungo tratto, e quando siamo prossimi alla meta, un grosso incidente blocca la via, ci fanno uscire e Piero mi dice … ci conviene che ci fermiamo, tanto domani mattina con pochi minuti siamo lì, e trovato un hotel prendiamo una matrimoniale. Appena dentro ci strappiamo letteralmente i vestiti di dosso, io lo trascino in bagno sotto la doccia,poi un turbine di irresistibile passione ci prende, lo lavo, lo insapono , mentre lui fa con me la stessa cosa ….. siiiii … le sue mani mi eccitano … daiiiiiiii …. bagniati ci trasferiamo sul letto, e lì lui mi sconvolge, mi lecca fino al primo orgasmo ….. ssiiiii …. SIIIIIIII …….. venGOOOOO!!!!!! ….. cerco di resistere, ma lui è un puro demonio, sconvolta dal piacere riesco a ghermire il tanto agoniato cazzo, me lo pianto in gola e comincio a rendere la pariglia, ma è lui a strapparmi l’ennesimo piacere …… veugmmmummum ………. a quel punto mi rigira, si distende sopra me e con una lentezza esasperante mi penetra ….. siiiiiii ….. spingiloooo …ma lui continua lentamente ad entrare, mi sconvolge sentire quel palo aprirmi lentamente la vulva ….. SSIIIIIIIIIIII ……..quando raggiunge il fondo ho una fortissima scossa che mi fa tremare tutta …… aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh … siiiiiiiiiiiiii …vengooooo …. daiiiiiiii ……… incomincia a pomparmi con un ritmo continuo, costantemente lento ma con colpi che mi sbattono la cappella direttamente sul collo dell’utero, in un misto di piacere e dolore che fa andare via di testa …. ssisiiii, ti pergo, continuaaaaaaaaa ….siiiii ….. vengooooooo… semisvenuta dal godere mi abbandono sotto di lui. A quel punto mi rigira, mi mette con il viso sul cuscino, e sollevato il bacino si posiziona dietro di me e comincia a scoparmi da dietro , è devastante, lo sento quasi uscire dalla bocca tanto mi sembra lungo il cazzo che pianta dentro …… vengoooooo ….daiiiiii …. anche tuuuu …. lo imploro. Lui continua, io perdo ogni cognizione di tempo e luogo , so soltanto che sto morendo di puro piacere, poi un breve accelerare del ritmo e mi pianta dentro la figa una sborrata di una intensità tale che mi sembra che me la stia inondando ….. siii tieniiii …..vengoooo …… ti riempoooo piccola zoccolaaaa…..In quel momento non realizzo che sono in piena ovulazione, e che quella meravigliosa ondata di piena che si è abbattuta dentro di me mi ha appena ingravidato. Sfiniti, ci addormentiamo abbracciati, l’ultimo mio pensiero è per mio marito che ha casa starà dormendo mentre io sto facendo la vacca con suo padre …… … dopo il pomeriggio passato tra una scopata ed un riposino alla sera cenato ci mettiamo sdraiati sul pratino che c’è davanti casa, è bello, le stelle rischiarano la notte, lontano le luci del paese … lei mi che de se sono stanco ….. no, tu invece lo sarai di sicuro ….. lei sorride, ma no, ci sono abituata, che credi, tuo padre è un è tipo esigente …. Anche a letto?, gli chiedo, lei esita un poco e poi mi risponde … si, anche a letto … e Anna è esigente? Si molto, lei si distende vicino a me, la notte è fresca, le sue mani cominciano ad accarezzarmi piano, sento il cazzo andare in tiro , mi bacia con passione, la sua lingua cerca la mia, allora io mi giro, la faccio alzare e mettere seduta sopra la sdraio, così riesco ad avere la sua figa all’altezza della mia bocca e comincio a leccarla con passione …… siiiiiiiii …… cosssììììììììì ….siiiii!!!!! cazzzooooo mi fai venire!!!! Sei proprio un porco come tuo padre ……. Si abbassa ora è lei che comincia il lavoretto con la lingua, sono teso, ho il cazzo che ora reclama la sua figa, la faccio distendere di nuovo sulla sdraio e restando in ginocchio riesco a metterlo dentro ….. geme, io spingo dentro con calma …mmuuhhuummm …. daiiii … fammelo sentire fino in fondoooooo …… io cominci un movimento lento nell’entrare, ma con un colpo secco quando sto per raggiungere il fondo della sua figa che sta colando piacere in maniera incontenibile ….. si … siii … daii .. daiii … DAIIII …. VENGOOOOOO!!!!! ….è scossa dall’ennesimo orgasmo, io continuo con calma, ho voglia di farla impazzire, la posizione non mi permette grandi movimenti oltre all’andare avanti e indietro. La sbatto per un tempo lunghissimo durante il quale lei quasi sviene dal piacere, dal canto mio sento che sono vicino, ma voglio sentire l’ennesimo urlo, e aumento il ritmo del pompare … lei parte … siiiiiiiii …daiiiii …. Io sono al limite …. SIIIIII VACCA …. tieniiiiiii … e le svuoto dentro il succo dei miei coglioni …. ssiii …. vengooooo ….. NOOOO!!!!! esciiiii!!!!! Mi urla, ma io non potendo fare movimenti veloci resto dentro …. Accidenti, così mi metti incinta ….. si gira, resta un momento in silenzio e poi mi dice … non fa nulla tanto lo volevamo un figlio ….. mi aiuta a tornare sul letto e nudi ci addormentiamo, io ho un pensiero … come lo racconto ad Anna ………. all’alba vengo svegliata dalle dolci carezze e baci che Piero mi da, mi succhia il seno, lo guardo . . ma hai ancora voglia? Lui ride, e me lo chiedi, io di una fichetta come te ho sempre voglia, mi mette sopra di lui, sento il cazzo indurirsi, lo vorrei leccare, ma lui me lo pianta dentro. Io mi rendo conto solo allora che mi ero bagnata mentre dormivo stimolata dalle sue carezze che mi hanno risvegliato, mi impalo su di lui, comincio a muovermi avanti e indietro … sento li cazzo battere il fondo della mia fica, mhmhuhmmu ,, me metto a gemere … lui si tira su e mi prende un capezzolo in bocca e lo succhia stringendolo fra i denti, quel misto dolore piacere mi provoca il primo orgasmo … diiii …siii vengooo …. Lo guardo. …. Lo sai che forse ieri sera mi hai messo incinta ….. lui sorride, e allora, che c’è di male …. tanto un figlio prima o poi lo dovevi fare …. Mi mette di lato, mi impala da dietro ,mi alza una gamba, il cazzo comincia a sbattermi da dietro, le sue mani mi torturano il clitoride, lo stringe , lo tira, lo schiaccia, io parto …. Siiiiiiii … vengoooooo … lui mi mette un dito in bocca … succhia, pensa che sia un altro cazzo …. Io chiudo gli occhi. Il pensiero va a mio marito, lo vorrei succhiare davvero .. vengoooooo … siiii …daiiimmmmhuuhu … e sborro senza ritegno .. lui accellera e mi schizza dentro la semenza …tienniiiii .. ti riempooooo …restiamo un poco abbracciati, poi doccia, vestiti adatti e via al matrimonio. Chissà se mio marito è riuscito a dormire ……... io mi sveglio ancora tardi, lei a già fatto tutte le normali cose di una fattoria, mi porta la colazione a letto, poi mi aiuta ad andare al bagno, mi assiste nel fare tutto, e ci scappa l’ennesimo pompino, è dannatamente brava. Mi aiuta trasferirmi sotto il portico, è silenziosa, credi che ti ho messo incinta le chiedo, lei mi sorride, sai con Piero dicevo che se ancora non era arrivato un figlio era colpa tua. Ma ora credo di dovermi ricredere, …. Il resto della giornata è la copia di quella del giorno prima, quando la scopo nel pomeriggio lei si mette sopra di me, quando vengo spinge a fondo il cazzo dentro con un grido di puro piacere .. SSSIII … VENGOOOO!!!!!!! … e rimane immobile sopra di me, poi mi bacia e dice chi se ne frega chi mi ha riempito la fica, mi importa solo avare un figlio … la sera ci chiamano loro, sono stanchi, il matrimonio fra il caldo e tutto il resto si è rivelato una vera mazzata, lei è particolarmente dolce, mi chiede se sua madre è stata un’infermiera modello, io di risposta le dico e lui è un bravo autista , lei ride . si, mi ha portato in capo al mondo ……… ci fermiamo, Piero mi dice domani si torna,questa notte si scopa … e chiusa la porta della camera incomincia a farmi andare via di testa per quasi tutta la notte. La sera dopo ci mettiamo sdraiati a prender il fresco sul pratino, Piero dice che sono una donna stupenda, e di Sandra che ne pensi? Chiede ad Enzo, lui esita un momento e dice che se non avesse sposato la figlia un bel pensierino lo avrebbe fatto volentieri, poi ci abbracciamo, e senza nessun motivo ci mettiamo a scopare li vicini, e quando li facciamo sborrare ognuno dei due maschi schizza con forza il seme dentro la propria femmina. Come previsto abbiamo partorito tutte e due,io ho fatto una femmina, mentre mia madre un maschio. Poi è arrivata la crisi, Enzo è stato licenziato siamo ritornati dalle nostre parti. È di nuovo agosto, stiamo al fresco davanti a casa, Piero dice che è passato molto in fretta questo ennesimo anno, io guardo mia madre, e se mettessimo la mondo ancora un altro figlio, e lei mi dice … no… Io no, ma tu sei giovane, per me è già stata dura questa la gravidanza, ma se tu ti fai mettere incinta io mi posso occupare di tenere a bada questi due torelli durante la gravidanza, io rido, guardo mio marito. lo bacio, lui mi tocca mi eccito Piero mi alza la gonna e si mette a leccare la fica, Enzo mi mette il cazzo in bocca, e quando sento la cappella di Piero introdursi dentro di me penso .. speriamo che questo sia maschio …..
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15 years ago
admin, 75
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La commercialista - parte 1^ -
Franca, 42 anni, una commercialista Abruzzese, sposata con una figlia. La conobbi in chat, come al solito direte voi, e fin dalle prime volte capii che aveva una grande carica sessuale sopita. Dopo varie chattate e telefonate per capire che eravamo, ci scambiammo le foto e dopo pochi giorni decidemmo per un incontro. Mi venne a prendere alla stazione ferroviaria e subito mi accorsi che la foto non le rendeva giustizia...Bella, capelli biondi mossi, un fisico prorompente anche se appesantito da qualche chilo di troppo ma messo in risalto da un abbigliamento che solo una donna che sta continuamente a contatto col pubblico sà che deve indossare. Salii sulla sua macchina e durante il tragitto parlammo delle nostre vite, mi disse che ero il primo uomo dopo suo marito. Durante il tragitto la feci fermare su una piazzolla dell'autostrada e lì la baciai con foga accarezzando i suoi seni enormi, lei rispose con mugolii di approvazione...decidemmo di darci una calmata e di attendere l'arrivo in albergo che aveva prenotato. Arrivati in stanza non perdemmo tempo e appena chiusi la porta la baciai e la trascinai sul letto, iniziai a toccarla, carezzarla e baciarla, passai a slacciarle la camicetta e il reggiseno. Ne vennero fuori due tette maestose, con due capezzoloni turgidi di desiderio che presi a succhiare con voracità, nel frattempo le tirai giù la gonna e i collant insieme alle mutandine e con mia sorpresa trovai una fica bionda, fresca, profumata e ben curata con una strisciolina di peli che dal pube scendeva ad un clitoride ben pronunciato. Gliela leccai, ficcando la lingua nelle sue pieghe più recondite disegnando con la lingua tutte le lettere dell'alfabeto. Iniziò a mugolare rumorosamente ed ebbe il suo primo orgasmo e con esso il piacere di assaggiare i suoi dolci umori. Il suo corpo era scosso da tremiti e quando si calmò i disse che era stato bellissimo e che a suo marito non piaceva farlo, le risposi che avrei voluto passare delle ore a leccargliela ma che ora volevo che ricambiasse. Con un sorriso malizioso si stese tra le mie gambe e iniziò a leccarmelo partendo dalla base per finire alla cappella, all'improvviso ne ingoiò una metà, vedevo le sue mascelle contratte per lo sforzo, arcuò la schiena verso di me e come un serpente ingoia un topolino se lo infilò tutto in gola..stette così qualche secondo, il viso rosso dallo sforzo....iniziò a sfilarlo e a reingoiarlo...sempre più velocemente...era troppo per me, l'avvertii che stavo per sborrare..se lo sfilò per circa due terzi, circondò la cappella con le labbra e inizio a succhiare mentre con entrambe le mani lo menava velocemente...Con un grido sborrai anche l'anima nella sua bocca...spruzzi violenti che le procurarono dei conati di vomito tanto che alcune gocce di sborra le uscirono dal naso..alla fine vidi che aveva ingoiato tutto e si leccò ciò che era rimasto sulla bocca e sul naso. "Sono stata brava???"...Brava? risposi...uno dei migliori pompini che abbia mai avuto le dissi ed era la verità. DOve hai imparato?..A scuola...facevo solo pompini per conservarmi vergine, mi rispose..ma ora voglio che mi scopi come hai promesso. Tranquilla tesò, te ne farò fare una indigestione...(fine prima parte)
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15 years ago
scopodonnexsetteore,
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Sfondata !!!
SFONDATA !!!!
Io e Olga siamo sposati da oltre venti anni, vita tranquilla, niente figli, due buoni lavori, lei è una bella donna con una quarta di seno , alta, con un corpo nell’insieme bello, bocca ampia, labbra belle, un culo grande, una bellissima capigliatura castana, io invece sono più basso, quasi pelato ,un po’ di pancetta,e con un cazzetto di pochi centimetri, circa quindici. In tutti questi anni insieme il sesso non è stato sconvolgente, una scopata normalissima, senza troppe emozioni, niente o quasi bocchini, al massimo un a sega con le mani e bocca, ma al momento dello schizzo lei si allontanava, impensabile pure l’ingoio, dice che le fa venire la nausea, il culo poi mai dato, è contro natura! Da due anni sono stato assegnato ad una attività dove l’uso del pc è continuo, così ho scoperto Deisiderya, un sito di annunci molto interessante. Da tempo fantasticavo di veder Olga con altri uomini, e piano,piano sono riuscito a stuzzicare la sua curiosità. In principio quando le ho detto questo mio desiderio ha fatto l’offesa – che dici! – io non potrei mai ….. ma conoscendola sono riuscito a incuriosirla e farle vedere il contenuto del sito. Sfogliando le pagine di annunci soprattutto di singoli ho vista che si interessava sempre più …. Quale sceglieresti fra questi? … lei rossa in viso a selezionato una rosa di dieci splendidi maschi, tutti con cazzi grossi. Poi quando siamo andati a letto mentre la scopavo le ha sussurrato … immagina che ti scopa uno di quelli ….. ha cominciato ha bagnarsi come non era mai successo prima, è venuta tantissimo. Nei giorni successivi mi sono messo in contatto con uno di quelli scelti da lei, e abbiamo concordato di vederci dalle sue parti il sabato successivo. Quando l’ho detto ha Olga lei in principio non voleva … ascolta, ci prendiamo un caffè, se ti va … ok .. altrimenti ciao. Il venerdì prima dell’incontro lei ha voluto essere depilata, dato che moltissime donne del sito lo erano, l’ho rasata quasi completamente, fatta eccezione per un piccolo ciuffetto di peli sul monte di venere che lei ha lasciato per ricordo della foltissima peluria che aveva. Farlo mi ha eccitato tantissimo, è allora l’ho fatta appoggiare sul lavabo e me la sono scopata in piedi da dietro , e quando sono venuto le ho sborrato sopra il culo. La sera siamo andati all’appuntamento, Mirko, così si chiamava è risultato subito molto simpatico, tanto che io le ho chiesto – ti va? – si, si mi piace. A quel punto lui ci ha invitati a casa sua, e durante il tragitto lei è salita con lui per fare meglio conoscenza. Quando siamo arrivati sembrava già eccitata, lui le aveva messo una mano in mezzo alla cosce, e aveva constato che lei non indossava intimo. In casa abbiamo preso a baciarla insieme, e quando siamo andati in camera lui mi ha chiesto – è vero che non fa i bocchini con l’ingoio, e ha il culo vergine? – si è vero. Distesa sul letto lui ha cominciato prima a leccarle la figa, lei è partita subito, ssiisiii …. Siiiiii …. Poi lui super eccitato si è denudato in un attimo, mettendo in mostra un cazzo di effettivamente venticinque centimetri come descritto nell’annuncio. Le è salito sopra, e le ha piantato il palo dentro …. Mmmmummmm … siiiii ha cominciato a gemere Olga , io dal canto mio mi sono avvicinato al letto, le ho messo il mio cazzo in bocca senza spogliarmi, lei ha cominciato a succhiarmi di gusto, accidenti … ma è proprio stretta, e tu al scopi con quel cazzetto …. Qui ci vuole la cavalleria …. Detto questo si è allungato verso i suoi pantaloni, e preso un cellulare dalla tasca ha chiamato un suo amico .. Ciro, vieni presto, ho una vacca che vuole essere sfondata, porta anche Sami …. Poi ha ripreso a pompare Olga con forza, le entrava tutto dentro lei ha cominciato a godere senza alcun ritegno ..siiii ….. daiiiiii … vengoooooo …. E giù a sborrare come in fiume in piena … io continuavo a tenere il mio cazzo in bocca, ad un tratto le ho schizzato la mia sborra, lei l’ha sputata guardandomi con rabbia. Dopa circa dieci minuti che lui la sbatteva di santa ragione hanno suonato alla porta, - vai ad aprire - e io quando ho aperto la porta mi sono trovato davanti un energumeno pauroso, era talmente grande da riempire tutto il vano della porta … a tu sei li cornuto , devi si trova la vacca … e detto questo mi a scansato ed è entrato seguito a un nero magro e scarno che era meno della metà di lui , si sono diretti verso la camera, ed entrati Mirko gli ha detto …. Bene , venite, è strettissima, e di culo vergine …. Io stavo entrando, quando il gigante mi ha detto – tu no!!!!! , resta fuori, al massimo puoi vedere dal buco della serratura!!! - e detto questo mi ha chiuso la porta in faccia. Io mi sono abbassato per guardare, fortunatamente il letto era diritto davanti a me, subito il nero si è denudato, era magro, ma dotato di una proboscide in mezzo alle gambe da paura, ha preso la testa di mia moglie, e le ha schiaffato il palo in bocca …. Succhia troia !!!! e ha cominciato a spingere con forza dentro la bocca quel palo che non voleva entrare … il grosso intanto si era spogliato pure lui, enorme, una massa corporea da paura, ma quando ho visto il palo che portava appeso alle palle ho avuto paura per lei … lungo come quello di Mirko ma con una circonferenza più grossa …. fammi provare … e si è disteso sul letto all’angolo, così si è messo sopra lei e l’ha impalata …. Aahhhahiiiiii a gridato Olga, ma lui imperterrito ha spinto dal basso verso l’alto con forza, dopo pochi attimi in cui credevo che morisse lei ha cominciato a venire … ssiiiiiii …. Daiiii …che cazzoooo!!!!! … siiiimmmm … e non ha aggiunto altro, il nero le tappava la bocca di nuovo. Intanto Mirko che era sparito dalla mia visuale è ritornato con in mano un tubetto di vasellina, e ha cominciato ha lubrificare il culo, … si dai scopala che ora voglio rompergli il culo …. Poi senza nessun preavviso le si è posizionato dietro e mentre il bestione le teneva le chiappe aperte, a cominciato ad incularla con forza …. Nnnooooommmm … ha provato ad urlare Olga, ma il nero le ha mollato una sberla .. continua succhiare troia … che poi tocca a me!!! ….. ssiii .. che bello, che culo stretto… siiii… e lei invece si era irrigidita per il dolore …. Allora il bestione ha preso a pomparla da sotto …tieni vacca .. godiiiii …. Hanno cominciato a sbatterla con colpi bestiali, da sotto e dietro, mentre il nero quasi la soffocava. Poi ha detto a Mirko – io, io pure voglio fargli il culo, dai fammi entrare - e sfilato il cazzo dalla bocca si è posizionato dietro , con un colpo deciso è entrato di forza dentro di lei che a quel punto a cominciato una serie di sborrate incredibili …. Siiiiii … vengoooommmmm.. e subito Mirko le ha piantato il palo dentro la bocca, muovendosi con decisione le ha preso la testa fra le mani e detto succhia maiala che ti riempo la gola di sborra … poco dopo ha cominciato a sborrare in bocca a lei, e visto che cercava di non ingoiarla le ha tappato il naso con due dita, … o bevi ho affoghi!!!! Le ha urlato. Per qualche attimo ho creduto che soffocasse, ma poi ingoiato fino all’ultima goccia lui le ha tolto il cazzo di bocca, e lei ha tirato un profondo respiro. Intanto anche il nero era arrivato …si, troia,prendi questo innaffiata al culo, e dopo si è tirato fuori, portato davanti a lei e presi prima i capelli a cominciato a pulire il cazzo con quelli, poi appena Mirko gli ha fatto posto le ha infilato di nuovo li palo in bocca ,,pulisci maiala !!!! il cazzo ora entrava quasi in bocca, il bestione ha detto che era giunto anche il suo momento, la messa di lato e con colpi spaventosi la sbatteva da morie, le ha sborrato un po’ dentro, fuori, fra le tette, e alcuni schizzi sono arrivati fino al viso. Dopo poco. Lui ha detto – ora fai entrare il cornuto - la porta si è aperta, io mi sono ritrovato con lei che cercava di rivestirsi, e loro che ridevano e mi insultavano … eccolo la vacca, te l’abbiamo sfondata bene, ma se non dovesse essere troppo aperta riportala per la seconda trapanata!!!! …. Siamo usciti, lei non si reggeva neanche in piedi. Dopo quella sera lei per dieci giorni ha dovuto indossare delle mutandine per incontinenti tanto era sfondata, ma poi tutto è tornato a posto, intanto da quella sera mi fa di media un bocchino con l’ingoio al giorno, e ieri sera mentre a lavoravo al pc mi si è inginocchiata davanti e dopo avermi fatto l’ennesima pompa con bevuta mi ha baciato e detto - adesso mi trovi un altro cazzo grosso ….
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15 years ago
admin, 75
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Una passera per cinque uccelli
Una “ passera “ per cinque uccelli
Sono sposata da tre anni, e con Andrea ,mio marito le cose vanno alla grande. Lo “ammazzo” di sesso, e lui da buongustaio , qual è gradisce il modo assolutamente completo in cui io mi dono a lui. Bocca, figa, culo, non gli rifiuto nulla Ho cominciato ad interessarmi di sesso che avevo diciassette anni, una sera sentii i mie genitori scopare in camera loro. Guardando dal buco della serratura non riuscii a vedere un gran che, vidi solo mamma prendere il cazzo di papà e mettersi a segarlo su e giù. Non sapevo niente di come si faceva e quindi nei mesi successivi cercai di farmi una cultura, risultato ; teoria tantissima, pratica zero! L’anno dopo, al cesso della scuola un ragazzo più grande mi chiese se volevo fargli una sega, io dissi: si se mi spieghi come si fa. Ci misi tanto impegno che nel giro di pochi giorni ero diventata la “mano lesta “ della scuola. Mi piaceva da morire sentire i loro cazzi duri “ morire” nelle mie mani, e poi vederli schizzare sborra era una cosa fantastica. L’estate al mare una sera un ragazzo al quale avevo fatto un paio di belle seghe mi disse se lo volevo succhiare, io sapevo cosa voleva, ma inesperta gli chiesi di insegnarmelo. Per dieci giorni non feci praticamente altro, succhiai tutti i cazzi che mi vennero a tiro, e come mi piaceva bere la sborra, era sublime! Per tutto il mio diciottesimo anno non feci altro, la mia bocca divenne famosa, ero la più brava succhia cazzi che ci fosse in giro . In montagna, durante la settimana bianca conobbi un bellissimo maestro di sci. Un pomeriggio li tirai due stupendi bocchini, e lui la sera mi portò a letto, nuda, fra le sue braccia, lui mise la sua testa in mezzo alle mie cosce, si mise a leccarmi la passera, io decollai. …. Siiiiiii …… daiiiiii …. vengooooo…… siiii … due stupendi orgasmi mi sconvolsero a tal punto che nemmeno mi resi conto che mi aveva piantato in cazzo dentro …… venggoooo… gli gridai, e solo allora mi resi conto che mi aveva sverginato ….. lo pregai di non venirmi dentro … dai esci, ti succhio tutta la sborra , ma esci …. Scoprii che scopare mi piaceva, ma i ragazzi erano restii a mettere il preservativo, e io non me la sentivo di rischiare, una mia amica era rimasta incinta e erano stati tanti guai. La scoperta del sesso anale non cambiò sostanzialmente le cose, io restavo tesa e non mi godevo la scopata. Qualche mese dopo, mia cugina più grande mi spiegò che con la pillola si risolvevano tutti i problemi … a che bella trovata. La misi subito in pratica, ed in breve tempo il sesso divenne quasi una cosa quotidiana, bocca , figa, culo, ogni buco era buono , a patto che fosse riempito con una buona sborrata. Poi conobbi Andrea, con lui le cose cambiarono, mi piaceva da morire, fra di noi furono subito scintille, io non mi ero mai travata davanti un tipo come lui, ti scopava per ore e veniva quando voleva. Una banca di Latina, aveva aperto una filiale dalle mie parti, e lui fresco assunto era stato mandato qui per lavoro. Dopo un mese che ci frequentavamo mi chiede di andare a vivere con lui. Abitava in un piccolo appartamento, due camere con bagno e angolo cottura, per noi una vera reggia. Al suo paese ha tre fratelli, e i suoi genitori hanno tre poderi riuniti in una unica proprietà. Io gli spiego che fino a quel momento non ho fatto la “santa”, ma lui mi dice che non gli serve una grazia, ma una donna capace di mandare avanti la casa, e se poi è una troia a letto per lui è il massimo della fortuna. Io sono un po’ in contrasto con i miei per via della facilità con cui mi scopo tutti e quindi prendo armi e bagagli e via. Passano sei mesi bellissimi, a quel punto lui dopo avermi fatto conoscere i suoi parenti mi chiede di sposarlo, cosa che io ha accettato. Per un anno le cose girano alla grande, poi la fabbrica dove lavoro va in crisi, e mio suocero deve fare una fastidiosa operazione ad un ginocchio e dato che l’anno scorso è deceduta mia suocera, una bella donna, molto legata anche a mio marito, lui mi chiede se per qualche giorno potrei trasferirmi da loro. Mio suocero Bruno è un tipo molto simpatico, non molto alto ha due spalle forti, mani piccole ma dure, da uomo di campagna, mentre i miei tre cognati sono tutti più giovani di Andrea. Carlo è il secondo, Mario il terzo e Dario l’ultimo, il più timido dei tre. Sono tutti bravi ragazzi, lavorano la loro proprietà e a volte dietro compenso anche i terreni dei vicini. La prima settimana scorre bene, ho tante cose da fare, mio suocero esce il sabato dall’ospedale , ha una fasciatura fatta di resina dura che gli blocca il ginocchio, non lo deve piegare, è Andrea a portarlo a casa, e quando arriva per me si accende il sole. E’ la prima volta da quando siamo sposati che stiamo tanti giorni lontani e non facciamo sesso …. ho una voglia da paura … la sera quando andiamo a letto gli salto letteralmente addosso, ho voglia di lui, delle sue mani, dei baci, del suo cazzo …. Incominciamo, ma il letto con due persone comincia a cigolare, la cosa mi da fastidio, allora mi alzo in piedi, mi appoggio al muro, con la gamba destra sul bordo del letto tiro mio marito dietro di me …. scopami …… dai non ne posso più…. lui in piedi mi infila diritto il cazzo dentro ….. umummmummm …. Ssiiiiiii…. gli metto le braccia intorno la collo e sussurro all’orecchio tutto il mio piacere …… vengooooooo ….. cominciamo così a scopare come dannati … tanto che io porto anche l’altra gamba sul letto, tanto sto così appoggiata al muro che non cado di sicuro…. I suoi colpi sono tremendi, mi fanno godere a ripetizione … vengooooo … daiiiii ….siiiii … poi quando sento che sta per venire gli sussurro all’orecchio …. dai che ho voglia di bere la tua sborra …. è troppo per lui , mi da alcuni colpi e si distende sul letto …. Io ho giusto il tempo di infilarmi in bocca il cazzo che lui mi scarica dentro un vero fiume di sborra ….. siiii sborrooooo…. Uuuummmm …. mi bevo tutto senza perderne neanche una goccia. Mi distendo accanto a lui, siamo sudati, momentaneamente appagati …. Il cazzo è ancora turgido, io lo sego dolcemente …. Sai mi sei mancata tantissimo … anche tu , poi mi chiede se ho nulla in contrario se lui chiede il trasferimento per tornare in questa zona …. Io non ci rifletto molto, so che a lui piacerebbe molto, in fondo anche a me non dispiace. Sai se ti va bene parlo con il mio direttore, che tutte le domeniche gioca a tennis con il vice presidente, con il suo appoggio potrei avere il trasferimento presto …. Io lo guardo, lo amo da morire, gli riprendo in bocca il cazzo, lo succhio con calma, lui inizia a godere … siiiii … daiiiii … sei una bocchinara stupendaaaa ….. io non gli lascio respiro, e poco dopo viene dentro la mia bocca … siiii vengooooooo …… troia …mi fai morire …… io lo pulisco con la lingua e poi gli dico … va bene chiedi quello che vuoi, ma non metterci tanto, altrimenti mi trovo chi mi scopa …. Lui mi sale sopra, e mi immobilizza … piccola troia .. sono convinto che ai già messo gli occhi addosso a qualcuno …. Forse …. gli dico, lui mi bacia e ci addormentiamo abbracciati. Il giorno dopo prima di partire mi chiede se posso occuparmi io di suo padre, lo guardo e gli rispondo … tu preoccupati di trovare il trasferimento che di lui me ne occupo io … Tre giorni dopo , dato che fa caldo, mio suocero, mi dice che vorrebbe lavarsi, io lo aiuto ad entrare dentro la doccia, ma a quel punto bisogna che si spogli, io lo aiuto togliersi la maglia, ma per i pantaloni lui si appoggia al muretto, si gira e io gli filo. Rimane solo con le mutande, sotto si vede la sagoma di un cazzo di buone proporzioni, sento che mi sto eccitando … . girati gli dico, a quel punto lui si appoggia al muro e io da dietro gli sfilo le mutande. Lui si gira verso di me, il suo cazzo e quasi turgido, io sento la fica bagnarsi , lui non dice nulla. E’ chiaro che se si tiene non puo’ lavarsi , girati e fammi posto …. e senza aggiungere nulla mi spoglio ed entro dentro la doccia con lui ….. incomincio a passare il guanto-spugna dietro di lui, ha il corpo sodo, i muscoli duri, sento la mia figa andare in brodo … lo voglio!!!!! … lo lavo dietro e poi davanti, lui resta appoggiato alla parete , il cazzo comincia a crescere, mi abbasso fino al sedere, quando lo lavo da dietro vedo le sue palle piene, dure, ora devo girarti, e detto ciò gli passo le mia braccia sotto le ascelle, i miei seni con i capezzoli durissimi si incollano alla sua schiena …. tutto il mio corpo aderisce a lui , con calma lo giro, poi mi porto davanti … il suo cazzo e duro, teso verso l’alto, perfettamente attaccato al torace … la mia fica ha un lunghissimo fremito … mi sto bagnando da morire …. lo lavo, lui mi guarda senza dire nulla, è eccitato ma si tiene con le mani e quindi sono io che passo le mie mani su di lui …. scendo sul torace … è forte, i muscoli sono duri, tesi , mi sento quasi venire dal piacere della carezza che gli sto facendo…. poi molto lentamente scendo verso il basso … il suo cazzo è dritto davanti alla mia bocca … bello … teso … lungo, sicuramente come quello di Andrea … ma forse più grosso in circonferenza …. poi mentre sono accovacciata ai suoi piedi l’acqua mi scorre addosso, e un rivolo mi passa lungo lo spacco della fica … provo quasi un vero orgasmo …. mmmuuuuu … poi non resisto … alzo la testa … è lì .. duro davanti a me … allungo la mano lo prendo … è durissimo, quasi non lo riesco a piegare tanto è teso , me lo porto direttamente alla bocca ….. ne metto dentro circa la metà , lui geme … siiiii …. brava succhiami ….. stacca una mano dal muro e mi prende la testa per farmi ingoiare tutto il cazzo …. Ma io mi divincolo … no resta attaccato ! altrimenti smetto!!! Lui ubbidisce … voglio essere io a dominare il gioco ….. lo spomino per bene e quando sento che sta per venire prendo solo la punta del cazzo fra le labbra , voglio che mi sborri dentro la bocca , cosa che avviene poco dopo … siiiiii … troia … siiiii ….vengoooooo …. un fiume di sperma mi inonda il palato , la bocca non riesce nemmeno a contenerlo … beviiiii .. succhiaaa …. ne mando giù tanto, ma un po’ ne esce e mi cola lungo il viso ….. a malapena riesce a stare in piedi , io lo aiuto e con calma lo porto dentro la sua camera, nuda bagnata lo distendo sul letto … aspetta .. mi dice e mi fa salire sul letto … ti voglio ancora … mi distendo accanto a lui .. sai da quando è morta mia moglie che non scopo .. vieni ,mettiti girata che voglio leccarti la figa … mi posiziono a 69, lui si gira di lato e prende a leccarmi con tanto foga che mi strappa subito un bellissimo orgasmo …siii … continuaaa … vengono ….. il suo cazzo è quasi duro, lo succhio con tutta la maestria di cui sono capace e subito torna pronto per scopare … vieni sopra … e si distende , io mi metto su di lui e mi impalo il magnifico cilindro di carne dentro la mia passera in fiamme … siiiiii …. cosiiiii ….siiiiii …. incomincio a muovermi su e giù, ma lui mi blocca … aspetta così mi fa male la gamba … allora mi muovo piano avanti e indietro … sii così va bene … mi sento il batacchio dentro che mi sbatte contro le pareti della mia passera …. mi fa partire con una serie di sborrate fantastiche ….. vengo! …. vengooo!! … vengoooooo ….. siiiiii … perdo il conto di quante volte sono venuta , poi è lui che mi dice se ti metti di lato posso muovermi pure io … mi posiziono come richiesto, lui mi infila da dietro e comincia a stantuffarmi velocemente ..poi lo sento accelerare il ritmo … daiiii .. daiii …. riempimi la passera del tuo piacereeee …. daiiii .. lui mi blocca i fianchi e sborra … tieni troiaaaa … un getto caldo mi inonda procurandomi un bellissimo orgasmo … vengoooooo …. Per fortuna che siamo soli in casa, altrimenti ci avrebbero sentito tutti, gli dico , lui sorride, lo sapevo che eri una porca così, Andrea mi aveva raccontato tutto di come scopi, sono contento che sei qui, sai dalla morte di mia moglie di sesso in questa casa se ne fatto poco … in quel momento non compresi bene cosa volesse dire, poi in seguito ho capito … e tanto per la cronaca la nostra scopata aveva avuto uno spettatore come ho scoperto poi. Per tutta a settimana la cosa è continuata così, mattino colazione, doccia, pompino, scopata , pomeriggio , pompino,e due volte anche inculata, senza non poche difficoltà data la sua poca mobilità. Tutte le sere ho parlato al telefono con mio marito, lui non mi chiede nulla e io al momento non gli racconto di me e Bruno. Al sabato sono distesa sul mio letto, ho voglia di lui, anche se scopo con mio suocero la voglia di lui è sempre tanta, anche lui ha voglia di me, mi parla del giorno dopo che giocherà con il suo capo, e forse riuscirà ad avere un trasferimento in tempi brevi, poi mi dice …. sai ho il cazzo duro in mano … mi sto segando ..io mi immagino la scena … lui insiste … dimmi una cosa che ti ha fatto eccitare in questi giorni …. chiudo gli occhi, la mia voce diventa calda sensuale … sai mi sono scopata tuo padre …. ma dai!!!! mi dice … e racconta dai …. gli racconto tutto .. senza tralasciare nulla .. lui si eccita tantissimo e quando gli dico che lui a sborrato dentro di me lui se ne viene con un piccolo grido … siiii .. vengoooooo … io dal canto mio mentre parlavo con lui mi sono sditalinata con gusto, e al suo grido ha fatto eco il mio orgasmo … sisii io pure vengono…..lui mi ringrazia di tutto, ti chiamo domani sera … la sera dopo Andrea mi chiama, io sono distesa sul mio letto, gli chiedo se verrà trasferito, lui è un po’ strano, mi risponde a mezza voce, con poche parole , io gli chiedo cosa c’è? Nulla, ma non mi convince, insisto … sai questa mattina verso le dieci sono andato con Sergio al campo da tennis, ci stava aspettando Lucio il vice presidente, tu lo hai conosciuto quando è venuto per Natale al rinfresco per farci gli auguri .. io chiudo gli occhi, faccio mente locale, si mi ricordo, ti dissi pure che era un bell’uomo, alto leggermente brezzolato, un tipo atletico, sai con il mio capo sono molto amici …. bene abbiamo giocato, e dato che eravamo solo in tre abbiamo fatto che chi perdeva usciva, ma loro hanno aggiunto una piccola penale per chi perdeva … dopo dieci partite io alla fine sono risultato quello che a perduto di più … allora fatta la doccia Sergio e Lucio mi anno invitato a casa sua, tanto era ora di pranzo, e poi potevamo discutere sul mio trasferimento … sai lui abita in un bellissimo attico in centro, dalla sua terrazza si vede tutta la città sottostante … dopo aver consumato un piatto freddo già pronto e discusso del mio trasferimento loro hanno preteso che pagassi per la sconfitta a tennis .. io in un primo momento non avevo capito, poi quando loro mi hanno invitato spogliarmi sono rimasto un po’ perplesso. Si sono denudati con calma, mi hanno fatto spogliare tutto, e Sergio si è inginocchiato davanti a me e si è messo a succiarmi il cazzo … Lucio è rimasto vicino a me guardava e si eccitava, aveva un cazzo molto sottile, ma lungo .. dopo un po’ Sergio a detto a lui voi? offrendogli da succhiarmelo .. io mi sono eccitato . un po’ per il fatto che sono in astinenza da te, un po’ perché la cosa mi stava piacendo …. Lui si è abbassato. E con un piacevole movimento del collo me l’ha preso tutto, ma tutto in bocca … dovevi sentire come me lo succhiava …. quasi come te …… intanto Sergio si era posizionato dietro di lui e aveva cominciato a leccargli il culo, introducendo un dito, poi un secondo , muovendoli avanti ed indietro … Lucio ha cominciato a togliersi il cazzo di bocca, e gemeva di piacere …mmmuuuuummm …siiii .. aprimi bene … io non potevo che provare piacere, il mio cazzo era durissimo … poi mi ha guardato e mi ha detto . . inculami dai non ne posso più … io dal canto mio mi sono messo dietro e aiutato da Sergio ho cominciato ad entrare, poi mentre lo inculavo Sergio si è posizionato davanti a lui e si è fatto inculare … dai facciamo un bel trenino …. La cosa è andata avanti per un po’, mentre io uscivo dal culo di Lucio lui entrava in quello di Sergio e così via … poi ad un tratto il ritmo è cambiato. Lui è venuto dentro Sergio .. ssisiiiisiiiiii ….. vengoooooo …. ti riempo il culoooooo …. e si è girato verso di me daiii sborraaaaa …. Io dal canto mio ero pronto …tieniiiiii … prendi qustooooo e sono schizzato dentro di lui ….. a quel punto credevo chi mi avessero chiesto anche il mio, ma così per fortuna non è stato … siamo rimasti un poco distesi, poi io ho detto che dovevo andare, sono tornato a casa. Sai mi è un poco dispiaciuto, era la prima volta che godevo senza te … io mi sono commossa per tanto amore , gli ho detto veramente mentre tu parlavi io mi sono toccata e sono venuta appena nel tuo racconto mi dicevi che tu l’avevi fatto …. poi …. sai io pure ho goduto senza di te …. e quando? ….. sai la storia che ti ho raccontato di tuo padre … be .. vedi …. era vera ….. dissi con un filo di voce …. mi sembrò che stesse ridendo …. guarda che lo sapevo che ti eri scopata Bruno, devi sapere che tra me e lui non ci sono segreti, io l’ ho saputo il giorno stesso, anzi, devo essere sincero lui mi ha chiesto se poteva scoparti, io ho detto che se tu ci stavi per me andava bene , ti ricordi quando ti ho chiesto di vivere insieme .. tu mi dicesti che non eri una santa .. ebbene io quando ti ho conosciuto ho subito sentito dire che eri una vera troia .. appunto quella che stavo cercando io….. ti amo , e puoi scoparti chi vuoi, specie quelli della mia famiglia … e con un filo di voce disse … tanto noi dividiamo tutto …. Dopo ci siamo salutati , io sono rimasta a riflettere sulle sue parole, e mi sono addormentata così . La mattina dopo , mentre scopavo con Bruno gli dico … Andrea mi ha detto che tu non sei molto contento di come ti scopo … lui mi guarda e dice ma dai che dici lui non lo sa … ti sbagli mi ha detto tutto…. lo incalzo .. tutto? Proprio tutto? …. Si , tutto … lui mi guarda e chiede tu che ne pensi? Io ? nulla se va bene a te …. Sto barando, ma lui ci casca … sai mia moglie era una donna molto generosa, io e i miei ragazzi abbiamo fatto molto per accontentarla … sai però alla fine quattro cazzi sono tanti …. accidenti, lei se li scopava tutti ……. E così quando Andrea mi a parlato di te e della maniera disinvolta con cui scopavi gli ho detto .. sposala, che aspetti .. devo dire che sei stupenda, in certi modi anche meglio di mia moglie. Incasso il complimento e via. La sera quando finito il lavoro nei campi i miei cognati sono tornati Bruno ha chiesto loro ha che punto erano, siamo un po’ indietro, sai tu sei utile, due braccia in più ci farebbero comodo … potrei aiutarvi io mi propongo .. dopo averlo alzato al mattino potrei venire a dare una mano … il mattino dopo fatta colazione, bocchino, e scopata , ho messo mio suocero seduto sulla veranda, cellulare vicino, e presa la vecchia vespa 50 sono andata nei campi con loro … era il tempo della raccolta del fieno, mentre Carlo lo pressava, Mario e Dario lo caricavano sopra grossi rimorchi, io dovevo guidare il trattore , e per questo Carlo è salito in gabina per spiegarmi come si faceva, nel farlo i suoi occhi sono finiti dentro la mia abbondante scollatura … però .. a commentato. Caricato un rimorchi ha chiamato Dario, portalo ha casa, tanto noi ne prepariamo un’altro .. il piccolo è partito, loro si sono avvicinati a me, e Mario a detto, fa proprio caldo …. ci potremmo fermare un momento e magari fare un bagno nel canale …lì vicino scorre un canale di quelli che servono per irrigare i campi . dai vieni … mi sono così ritrovata con loro sotto delle piante, loro si sono denudati tutti, e poi si sono tuffati … dai che l’acqua è bassa … non avrai paura di metterti nuda … io raccolta la sfida mi sono spogliata e mi sono tuffata .. l’acqua era alta circa un metro, di conseguenza quando loro si sono messi in piedi i loro cazzi svettavano in bella mostra .. sono stata presa da una certa voglia fra le gambe … però mio fratello ha scelto proprio bene … lo dicevo io che sei bella .. e giù a fare complimenti mentre si erano avvicinati a me … i loro cazzi erano già duri …. dai facci vedere come sei fatta … le loro mani sul mio corpo hanno disattivato ogni mia difesa .. mi sono alzata e ho afferrato i loro membri , erano duri, grossi sicuramente come quello di Andrea … mi sono abbassata e mendoli me li sono cominciati a succhiare … mmmmumummmm …. che meravigliosa bocchinaraaa …. Ssiisiiiiiii …. erano già in estasi …. dai andiamo sopra l’argine che si sta meglio … ci siamo spostati fuori dall’acqua sul greto del canale, loro si sono messi ha succhiarmi le tette … sei proprio bona … Mario si è disteso, dai mettiti sopra … io non me lo sono fatto certo ripetere due volte, mi sono impalata su quel bel palo che svettava verso l’alto … ssiisiiii ,,,, siisii spingilo dentro tuttooooo …. Daiiiiii …. Mi sono sentita riempire la figa di carne viva e calda ……. Intanto Carlo mi ha piantato il suo dentro la bocca … dai succhia che sei bravissima ….. dato che circa due ore prima mi ero scopata Bruno, e vi assicuro che anche con la gamba ingessata mi aveva fatto venire di gusto , ho cominciato a godere della splendida scopata di Mario, mi pompava dal basso verso l’alto con colpi profondi ….. daiiiii … vengoooooo ….. ssiii … vengooooo … mi piace daiiiii…. mi dovevo togliere il cazzo dalla bocca per gridare, e allora Carlo mi si è posizionato dietro e mi ha detto ora ti sfondo il culo …. lentamente con calma a cominciato a sfondarmi il buchetto dietro, l’altro gli ha dato il tempo di entrare e poi insieme hanno cominciato un movimento sincronizzato che mi ha portata ad un piacere sconvolgente …… sembrava che avessero già fatto questo gioco dalla perfezione con cui si muovevano, ma certo in quel momento non mi sono messa fare domande … ssiisiisiiiiiii ….. vengooooo …. I miei orgasmi si sono succeduti in maniera incontrollabile …. si tieni … ti sfondiamo figa e culo .. troiaaa … tieniiiiii …. Daiiiii …siiiiiiii .. vengooooo …. le nostre grida di piacere hanno riempito l’aria …. poi entrambi come ad un preciso ordine si sono messi a sbattermi con più foga e insieme …. Ssssiiii …. Oraaaaaaaaaaaaaa .. tieniiiii … sborroooooo… sborrooooo… contemporaneamente dentro di me si sono svuotati le palle di entrambi. Per circa due giorni questo era l’andazzo … Bruno al mattino, Carlo e Mario durante il giorno, ma ora avevo voglia di assaggiare anche il piccolo Dario. Lui era molto chiuso, timido di pochissime parole, mi sfuggiva sempre. L’occasione arrivò per caso, dovevo portare Bruno a togliere il gesso, e da sola non potevo, così i due furbetti delegarono lui di aiutarmi. Fatto tutto siamo tornati a casa,e ci siamo incamminati verso i campi per terminare il lavoro. Quando siamo passati vicino al canale gli ho chiesto se potevamo fare una sosta, tanto loro non sapevano quando saremmo arrivati, lui ebbe un momento di esitazione, dai .. dissi che ti costa, solo un bagno … in un momento ci denudammo, io per prima. Poi lui venne dentro l’acqua che io ero girata di spalle, per un momento ci godemmo il fresco dell’acqua, poi quando si è tirato su per uscire sono rimasta a bocca aperta … alla faccia del piccolo …. fra le gambe lui aveva un vero cazzone …. Più lungo di tutti, saranno sati venticinque centimetri e più, ma di circonferenza almeno otto, o più ….. la mia passera si è subito messa a fremere … lui quasi con vergogna a cercato di nasconderlo … sai quando c’era mamma … lei mi …… io mi sono avvicinata .. dai racconta … sai io credo che sia troppo grande, disse indicando quella meraviglia, le ragazze non lo vogliono, pure una puttana una sera non mi ha fatto scopare, portalo a tua madre … e così mamma era l’unica che se lo godeva veramente …. Io intanto avevo preso in mano quel capitone di cazzo, era la quinta essenza della bellezza maschile, morivo dalla voglia di averlo dentro … usciamo, vieni , andiamo all’ombra, e così mi sono messa sull’erba dell’argine sempre tenendo in mano il cazzo ….. poi non ho resistito più, mi sono avventata letteralmente a succhiarlo, lui è decollato subito . … siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii …….. siiiiiiiiiiiiiiiiii …daiiiiiiii ….. un secondo dopo mi ha scaricato in bocca, sul viso, nei capelli tutta la sborra delle sue grosse e stupende palle …. La mia passera non concepisce la possibilità di non poter assagiare un simili dono della natura, quindi appena finito l’ultimo schizzo mi rimetto la bastia in bocca e giù a succhiare a più non posso ……. Ssiiiiiii ….. daiiiiii … e in pochissimo tempo me lo ritrovo bello diritto e durissimo, io sono con la figa in fiamme, prendimiiiiiii ….. daiiii … mettilo dentrooooo … lui mi guarda sgomento …. Tu … mi ….. vuoi? … sisiiii …daiiiiiii … che aspettiiiiiiiii …… un secondo dopo incomincia a d entrare e per me significa salire in paradiso ….. sssssiiiii ……. lui si ferma solo quando sente che il cazzo batte in fondo alla vagina, io ho un tremendo orgasmo ….. siiiiiii ……………. vengoooooooooooooooooooooo …….. il mio corpo si tende tutto, ogni mia cellula urla piacere …… vengooooo …….. vengoooooo …… VENGOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!! …….. di tutti i cazzi che io ho preso, e ne ho presi tanti , quella è come se per me fosse la prima volta …….. il fiato mi muore in gola …. Lui mi scopa per più di due ore senza smettere mai un secondo di fare dentro e fuori …. sfinita…. distrutta, semisvenuta dal tanto godere quasi perdo i sensi quando mi sborra dentro …. È come se un tubo dell’acqua mi riempisse dentro … la sborra cola dalla figa ormai slabbrata e aperta, mi inonda con un numero di schizzi mai sentiti … o solo al forza di dire sssssssiiiiiii ………. e poi non sono capace di aggiungere altro ….. ci vogliono alcuni minuti per riprendermi, e soprattutto l’acqua fredda del canale dove mi bagno per lavarmi di tanto seme che mi ricopre tutto il corpo. Quella scopata memorabile la racconto alla sera a mio marito, lui si complimenta con me, sai, solo la mamma riusciva e reggere mi fratello , sono fiero di te! Dopo quella prestazione Andrea ottiene i riavvicinamento, io giro per casa ormai quasi sempre nuda, i miei uccelli trovano la mia passera sempre disponibile, e mio marito è per i miei cognati l’uomo più fortunato del mondo, quanto a mio suocero mi adora, per lui sono la sua meravigliosa troia … ora sto meditando di avere dei figli, ne ho parlato con Andrea, per fare questo dovrei rinunciare per un po’ a scopare con tutti, lui mi guarda e dice . .perche? basta che resti in famiglia …… io a dire il vero un certo pensierino per farmi riempire la passera da Dario c’e l’ho già fatto ….. chissà ……..
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Una botta di vita
Una botta di vita
Mi chiamo Moira ho trentanove anni, sono sposata da venti,con Ezio, che di anni ne ha quaranta. Ha diciannove,ci sposammo perché ero incinta, detti alla luce una bellissima bimba Sonia, che oggi è diventata una donna, che fa girare la testa a molti uomini. Lavoro da anni come impiegata comunale, Ezio invece lavora in banca, non abbiamo problemi economici, la mia vita è passata tranquilla e monotona fino a tre anni fa. Ho conosciuto Daniele, un quarantacinquenne porco fino al midollo spinale. Daniele è conducente di bus, io uso tale mezzo in quanto è più comodo che trovare il parcheggio in centro dove lavoro. Al principio non volevo accettare la sua corte, era assidua e spietata, seppe come entrare nella mia vita, complimenti e piccole attenzioni fecero breccia nel mio cuore. Con lui ricominciai a sentirmi femmina, desiderata, bella, e dato che mio marito a cominciato a trascurarmi passando molte domeniche con i suoi amici a pescare , e mia figlia è ormai grande , la sua presenza mi ha colmato il vuoto di una vita assolutamente monotona. Mi sconvolge, il sesso con lui non è mai uguale, ho perfezionato il modo di fare i pompini, imparando anche sia a bere la sborra che a farmi schizzare in faccia, mi sono fatta sodomizzare, trovando in questo un piacere intenso, mi eccita assecondare certe sue richieste come andare al lavoro senza intimo, depilarmi la figa per lui, tutte cose che mio marito nemmeno mi ha mai chiesto e nemmeno si è accorto del mio cambiamento. Da un anno a questa parte Ezio a preso ad andare con i suoi amici a pescare di notte con la barca al mare, parte sempre il sabato sera e torna il pomeriggio della domenica, Sonia al sabato in genere esce con la sua più cara amica, torna sempre al mattino , di conseguenza io e Daniele approfittiamo di questa libertà per organizzare quello che lui chiama la mia botta di vita. Io e mia figlia abbiamo la stessa corporatura, quindi io per queste serate speciali ricorro spesso al suo guardaroba. La prima volta mi sono vestita con una mini talmente corta che solo camminare mi lasciava tutto scoperto, lui mi ha portato in una grande città a un ora di macchina dalla nostra, per tutto il viaggio ha tenuto la luce interna accesa, le mia cosce scoperte, e la sua mano dentro la mia figa, mi ha fatto un ditalino pauroso, e ad ogni camion che sorpassava suonava e il conducente poteva vedere tutto, la cosa mi ha eccitato da morire. All’uscita dell’autostrada in un grande parcheggio lui a atteso un po’, poi ha fatto le luci ad una vettura con dentro un uomo, siamo partiti e trovato un posto tranquillo lui è sceso, ha parlato con lo sconosciuto, e tornato dentro ha preso a scoparmi, mentre il tizio fuori si menava il cazzo all’altezza del mio finestrino. Lui si è messo ha leccarmi la figa, che mi piace da morire, io ho cominciato a godere eccitata anche dallo sconosciuto fuori …. Decidi tu, se ti va poi abbassare il finestrino e succhiarlo , altrimenti avvicina la bocca al vetro … io non ragionavo più …… leccamiiiiiiiiii …… daiiiiiii …….. morivo …. Lui si è messo sotto, mi ha impalato sul cazzo e io sono partita di testa ….. siiiiiiiiiii ….. vengoooooo …… ho cominciato a sborrare da quanto ero eccitata …. Vengooooooo!!!!!!!!!! …. Daniele mi ha fatto girare il viso verso il vetro, lo sconosciuto si menava di brutto io ho messo le mie labbra al vetro e lui mi ha schizzato una copiosa sborrata … poi ho abbassato un poco il vetro, lui ha infilato il cazzo ancora in tiro dentro e io mi sono bevuta l’ultimo schizzo … si è ricomposto e se ne è andato… intanto Daniele mi pompava da sotto … siiiiiii …. Sfondamiiiiiii ….. e lui … vengoooooo !!! … un getto caldo mi ha riempito la figa!!!! Dopo esserci un pochino ripresi siamo partiti e ci siamo fermati a prendere un caffè in un bar del centro. Io appena seduta mi sono ritrovata con la figa al vento, le mi cosce erano in bella mostra, il primo cameriere è rimasto sconvolto . il secondo quando ci ha portato i caffè momenti ce li rovescia addosso. Io come da ordini chiedo c’è una toilette? Certo, venga,e mi precede,entro seguita da lui e Daniele. Appena chiusa la porta mi siedo sul water per fare pipì, lui è scioccato, non credeva ai suoi occhi, Daniele gli sussurra qualche cosa, e lui si tira subito fuori il cazzo e comincia a segarsi velocemente, io mi siedo sul bidet per lavarmi, questo mi avvicina al cazzo e lo sfioro con le labbra, lui parte subito con una sborrata, alcuni schizzi mi colpiscono il viso, altri il muro,mi ripulisco,insieme usciamo io sono al settimo cielo, durante il viaggio di ritorno gli prendo il cazzo in bocca per tutta la strada lo succhio, addirittura quando siamo al casello lui da soldi contati, io copro con i capelli il cazzo e non smetto di succhiarlo. Vicino casa si ferma, mi prende appoggiata alla macchina in piedi mi riempie la figa con un getto da urlo!!!!! Siamo andati altre volte, in quel parcheggio, una sera abbiamo agganciato una coppia, e con tre guardoni che mentre loro si segavano noi abbiamo scopato scambiandoci i partner. Una volta mi ha detto : questa sera ti do in pasto ad un camionista! Abbiamo scorazzato un po’ lungo l’autosole, quando ad un tratto ne ho scelto uno, lui si è affiancato con la macchina, e io mi sono mostrata nuda, lui ha cominciato a suonare, e lampeggiare con i fari, il mio amante si è fermato un chilometro più avanti dentro un’area di sosta deserta, è sceso, ha parlato con lui e poi mi a detto … vieni . lui è salito dal lato del passeggero, mentre io aiutata dal camionista, un tipo grosso, massiccio con delle mani grosse sono salita dal lato della guida, e visto che avevo qualche difficoltà a salire lui mi ha messo una mano sotto al culo, un dito è quasi penetrato dentro la figa, lui si è seduto ,io sono stata messa di traverso fra i due, mentre succhiavo il cazzo dello sconosciuto il mio uomo mi ravanava la passera con due dita. Dopo poco però ho chiesto di cambiare posizione, il pomello del cambio del camion mi batteva sulla pancia, di colore grigio era di acciaio lucido, a forma di goccia rovesciata sembrava un fallo. Daniele mi dice …mettilo dento …. Io esito, ma lui insiste, mi alzo, metto un ginocchio sul suo sedile e l’altro sul sedile del camionista, mi posiziono la leva davanti alla figa, lui la smuove inclinandola indietro, questo mi permette di infilarlo dentro, con le spalle rivolte al cruscotto mi impalo circa trenta cm. di acciaio freddo e duro …. Uuummummmum … è freddoooo!!!!! ..il contrasto con la mia figa bollente è tremendo, mi scatena una piacevole sensazione … Daniele fa cenno al camionista di mettersi dietro, nella cuccetta, lui si distende e io mi ritrovo con la figa piena di ferro, e un cazzo pulsante davanti …. Succhia … il suo cazzo è fatto strano, sembra un grosso porcino, tronco corto e largo con una cappella ampia, lo prendo in bocca con un po’ di difficoltà, incomincio un su e giù chi mi porta ad un orgasmo che mi manda via di testa … vengo …. Vengooo …. Vengoooo!!!!!! … a quel punto mi sposta dentro la cuccetta. Mi ritrovo a sentire una nuova sensazione, ore dentro mi arriva un pezzo di carne calda, viva, che contrasta con il freddo di prima, lui si posiziona dietro di me, e insieme mi prendono non senza qualche difficoltà, ma io muoio di piacere, le sborrate mi mandano via di tesata , poi addirittura con un po’ di pazienza mi fanno girare, mi ritrovo con il camionista piantato nel culo, e lui davanti mi sbattono di brutto, poi lo sconosciuto mi afferra le tette, mi tira i capezzoli,mi fa male,ma nello stesso tempo mi eccita ancora di più . Vengo, mi cavano sino all’ultima goccia di sborra, quindi Daniele rallenta ,mentre l’altro aumenta il ritmo, mi strappano l’ennesimo orgasmo e contemporaneamente mi farciscono fica e culo di sborra caldissima. Ecco come io pareggio il fatto che mio marito mi trascura, in un anno mi ha scopato si e no dieci volte, neanche una al mese, e quando lo ha fatto è stato quasi come se facesse un’opera di bene. Ieri ho telefonato a Daniele, sabato passato non siamo usciti, io avevo le mestruazioni. Quando capita lui mi fa mettere un assorbente interno, poi mi incula di brutto, mi fa morire sentire il tampone dentro davanti e il cazzo di lui dietro. Gli ho detto che Sonia andrà ad una festa di carnevale, resterà dormire fuori, mentre mio marito parte per l’ennesima battuta di pesca. E siccome vanno lontano partono presto. Bene, dice, allora ti regalo una botta di vita indimenticabile …. Ci sentiamo venerdì. Finalmente arriva il sabato, io non lavoro, Sonia va all’università, e quando torna si prepara per uscire, io quando la vedo gli chiedo … dove vai? Ad una festa in maschera … e come ti sei vestita? … da puttana! Effettivamente con calze a rete, microcinta come gonna, e camicetta che fa vedere tutto … con un rossetto che gli fanno due labbra da bocchinara quella era l’unica risposta plausibile . Ezio parte poco dopo. Io mi rilasso, verso sera mi preparo, doccia , depilazione, indosso un tubino di vestito elasticizzato che si regge su appeso ai capezzoli, sotto è rasofica come dice lui. Partiamo, cerco di capire dove mi porta, ma lui non si sbottona, mi fa aprire l’immancabile impermeabile e controlla che tutto sia ok. Arriviamo in una villa antica, è un club privè. Io salto di gioia, era tanto che lo volevo, all’ingresso ci danno una maschera, è carnevale, e questo mi intriga di più. Giriamo per il locale, prendiamo da bere e ci sediamo a godere lo spettacolo, in pista due coppie stanno scaldando l’aria, poi ci sediamo, veniamo affiancati da una coppia dove la lei mi chiede se mi da fastidio se mi tocca, io mi eccito, sentire le mani di una donna sul mi corpo mi fa bagnare. Ci spostiamo alla ricerca di un posto meno caotico, alla fine entriamo in una camera. La donna che è una rossa naturale mi distende sul letto, incomincia a leccarmi la figa, è stupendo, solo una donna sa come leccare un’altra donna, con un uomo è bello, ma è diverso …. Mi stò bagnando, lei mi invita ad imitarla, mi distendo, incomincio a copiare i suoi movimenti, tanto sento tanto ripeto, lei apprezza e incomincia a venire ….. mummummummmuu …… geme …… io improvvisamente sono scossa da un piacere dolce, sottile, morbido …….. siiiiiiiiiiii …….mmmmmmmmmmmmmmmuuuuuuuuum ……… vengo inondandole la bocca. Lei beve, succhia in continuazione ….. nel frattempo Daniele è rimasto in piedi in fondo al letto , il compagno della rossa, che è completamente calvo, gli ha chiesto qualche cosa, e lui ha fatto cenno di si …. Lo vedo inginocchiarsi davanti al mio amante e gli tira fuori il cazzo si mette a succhiarlo con molta passione …. Quel porco si lascia sbocchinare beatamente!!!!!! Ad un tratto la porta si apre, entrano un signore e poi una coppia giovane composta da una bianca e un nero, osservano la scena si rivolgono a Daniele il quali li invita a restare. Subito si danno da fare, il signore mi pianta il cazzo dentro senza troppi convenevoli, mi pompa con determinazione, forza, impeto, mi strappa l’orgasmo ….mmmmmmmuuuuuu … io non riesco dire altro, il nero mi ha piantato in bocca il suo cazzone …. lo succhio, ma contemporaneamente cerco di vedere chi sono le altre persone … la giovane si è tuffata a prendere il mio posto a leccare la rossa, …. si spoglia, riconosco il tatuaggio sulla spalla, … la guardo bene …. È Sonia!!!!!! Anche l’uomo si spoglia, mentre si toglie il maglione la maschera si alza, è MIO MARITO!!!!! Bastardo!!!!! Con me faceva fatica a scopare, e ora sembra un toro infuriato … ti piacciono troie !!!!!! sfila il cazzo da dentro la mia figa, si muove e lo pianta nella culo della ragazza. Sono sconvolta, sento un senso di nausea assalirmi , mi agito e Daniele se ne accorge, mi viene vicino ,, cosa c’è? Sto male … voglio vomitare …. Mi prende e mi porta in un bagno in fondo alla camera, entra e chiude la porta, accende la luce, sono cianotica, vomito nel lavandino, lui mi aiuta, che succede? Io lo guardo sconvolta … sai il tizio che scopa la ragazza …. È mio marito … e la ragazza è Sonia …. Ne sei sicura? Si … cosa vuoi fare? … io ci penso un momento, non me la sento … portami via …… mi rimetto la maschera, e usciamo dal locale , fuori l’aria fresca della notte mi fa stare un po’ meglio, lui in silenzio parte, quando siamo quasi a casa lo faccio fermare, ora che faccio? Lui mi guarda e dice che di risposte non ce ne sono molte ….. se lui era li non era pescare … se tu eri lì non eri a casa tua ….. se tua figlia era lì con il neretto non era alla festa con la sua amica …. O rabbia, ma lui mi accarezza piano, mi eccito al ricordo di tutta la faccenda …. Lui mi pianta il cazzo dentro , sono un lago …… vengo … vengooooooo ….. urlo fortissimo, come in un senso di liberazione sborro anche l’anima …… lui mi sbatte ancora un po’ poi mi guarda gli occhi e dice : io credo di essere al capolinea … ora le botte di vita puoi averle quando vuoi … e sene viene inondandomi la figa ….. torno a casa, per tre giorni stò assolutamente zitta. Poi dico Sonia …. come sei messa con quel ragazzo di colore? Lei mi guarda stupita … chi Samuel? Bene, mi ama da morire, mi sposerebbe anche domani …. Allora domani sera fallo venire a cena da noi. La sera dopo, quando sono tutti a tavola mi presento con Daniele, entrambi abbiamo ancora le maschere del club … loro arrossiscono, io li guardo e dico … visto che a tutti piace divertirsi …… chi vuole essere il primo?
16
1
15 years ago
admin, 75
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Due parole
Solo una mente appagata, senza un vestito pret a porter, poteva proporre senza timore.
Raffinata, colta, assolutamente non interessata ad incontri occasionali o di altra durata. Così mi scriveva. E' stato uno scherzo della sua fantasia, la fiduciosa curiosità con cui mi ha proposto un appuntamento al buio.
Sessualità sperimentale, avrebbe pensato.
Mai!!..ha detto perentoria nel posporre quest'avverbio secco alle mire tattili o talaltramente sensoriali che io avessi potuto concepire. Per dirla facile, occhi bendati, mani in alto, mutismo e rassegnazione nell'accettare il fatto che solo lei avrebbe deciso in quell'incontro.
Non mi toccherai, non mi guarderai, non mi parlerai...Mai !! Solo l'udito restava salvo dall'obbligo.
"Vieni all'area di parcheggio M...... ovest .."
Erano le 22/02 e 13 secondi quando ho imboccato la rampa. Il 13 porta fortuna, pensai.
Non poteva sbagliarsi, di auto come la mia ce ne sono poche ed il fazzoletto bianco che sventolava al finestrino era il segnale rassicurante che portavo.
Non ha esitato nell'incedere verso di me. L'ho intuita tendendo l'orecchio e sbirciando dallo specchietto, non ho resistito alla curiosità. Ma prima che entrasse in auto mi ero già bendato come aveva chiesto.
Ero cieco in quell'angoletto e quel buio mi entrò nei polmoni assieme alla nota esotica del suo profumo non appena chiusa la portiera. Era l'unica certezza, che ho ingoiato con la poca saliva che avevo in bocca.
I miei pensieri guazzavano in quel buio liquido..si trasformavano e crescevano proporzionalmente al mio cazzo. Quella privazione sensoriale era stranamente eccitante.
"Dovrai stare in silenzio..."
Ed il silenzio era spaventoso ed invitante, come una montagna di cui non vedi la cima. Mani sul volante,questo era il patto.. Fermo.
Mani che mi sfiorano la gamba e girano larghe sul fianco e su fino al viso. Lente e fresche traducevano la mia forma e le parlavano di me, tutto. Sentivo il suo respiro sul collo, forse mi stava annusando, di certo era un alito cognitivo.
Ero eccitato a prescindere. Dal fatto che fosse bella o brutta, alta o bassa, magra o grassa..donna o...Beh, no, quelle mani non potevano altro che essere di donna. Dal tocco presunsi fosse minuta, il tocco era sicuro anche se percepivo un anima corrotta dalla situazione.
"O giochi ..o scendi " Non le dissi.
"Se non proverò emozioni..." ..L'immobilità mi poneva in posizione neutrale. Non potevo sbagliare la mossa, solo sperare di essere appetibile. Totipotente..pronto a diventare una pietanza prelibata o, di converso, avanzo da pattume. Per anni luce rimasi sul piatto, si prendeva il suo tempo. Non un movimento di troppo, ascoltavo il suo silenzio ed il mio respiro eccitato. Il cazzo dolorosamente duro nella sua costrizione. Aspettavo fremente che mi aprisse e mi mangiasse in un boccone. Che le sue mani si impossessare del membro che mi stava pulsando nel cervello e lo liberassero dalla sua smania istintiva.
Una mano soltanto continuava ad esplorarmi, girando lontana dal mio epicentro. Se con l'altra si stesse procurando piacere lo posso soltanto supporre..
Sentii un soffio leggero sul collo ed un bacio sulla guancia..."ciao Nimbus" ..e subito dopo la distanza che ci separava era già eterna.
E' tutto ciò che resta di lei ..due parole che innaffio ogni giorno col ricordo.
9
1
15 years ago
admin, 75
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Ripensandoci anni dopo...
Sentivo il sudore bagnarmi il corpo mentre salivo a scoprire quello che per mesi e mesi avevo sognato: le mie esperienze erano legate a discorsi fatui tra i banchi della scuola e a qualche rivista erotica letta di nascosto in camera; ricordo quante volte quelle foto avessero fatto parte delle mie prime esperienze sessuali.
Adesso vivevo una storia vera! In quella barca per turisti ci lavoravo, le occasioni di conoscere ragazze e farci amicizia erano molte, così, quando quella ragazza sui trent´anni mi aveva chiesto cosa avrei fatto quella sera, per poco non caddi in acqua: ero un ragazzino di quattordici anni con le pulsioni e i desideri repressi dai tempi che vivevamo, l´inizio degli anni settanta erano ancora restrittivi sul sesso.
Ricordo che un film, dove si vedeva un seno, era vietato ai quattordicenni: a pensarci adesso, viene veramente da ridere.
Tornando a quella volta, ricordo che le dissi subito che ero libero e che sarei uscito volentieri con lei, ricordo la mia decisione e il mio terrore mentre mi diceva:
- A me basta che stasera mi fai vedere la barca con calma...
Avevo capito il significato di quella frase e per tutto il giorno non feci altro che pensare a come mi dovevo comportare: la verità era che io non sapevo come comportarmi!
Quella sera d´estate, in una notte stellata e calda, mi vestii con quello che credevo fosse più bello e, sospirando intensamente, andai a scoprire il sesso vero.
Lei era la tipica bellezza teutonica, si chiamava Anna e quando la vidi arrivare sulla banchina del porto tremavo come una foglia: vestiva con un abito leggero, bianco, semitrasparente, io guardavo i suoi seni ipnotizzato, a quel tempo mi sembravano enormi e, per quanto cercassi di guardarla in viso, inevitabilmente, gli occhi rimanevano ipnotizzati sui seni e sulle cosce.
Mi prese la mano:
- Portami a conoscere la barca dove lavori.
Mi risvegliai dal mio torpore erotico, camminammo per qualche centinaio di metri, continuavo a guardarmi attorno sperando che qualche mio amico potesse vedermi. Anche in quel momento, l´orgoglio superava ogni cosa.
La passerella che dava alla barca era appoggiata all´interno, feci un salto atletico e salii sulla barca, cercavo di dimostrarmi uomo in tutti i miei comportamenti, oggi mi rendo conto che ero solo un bambino impaurito ed eccitato per quello che stava per accadere.
Calai la passerella adagiandola sul molo e allungai la mano per aiutarla a salire, Anna era bellissima ai miei occhi, guardai quelle cosce tendersi nel salire e intravidi la stoffa delle sue mutandine.
Al solo vederle ebbi un´erezione violenta, con il braccio sfiorai i seni e cominciai a tremare di nuovo.
Il mio farla passare per prima fu scambiato per un atto di galanteria, in realtà io volevo guardare il suo sedere danzare sotto il vestito: la feci scendere sotto coperta e fu sesso, non ebbi tempo neanche di parlare, la sua bocca cercò la mia e le sue mani cominciarono a toccarmi dappertutto, vivevo incredulo quel momento con la paura di eiaculare subito per la troppa eccitazione.
Ero già alto e sviluppato per la mia età, ma dentro ero un bambino impaurito, cercai di salire sotto le gonne per toccare quello che da sempre anelavo, ero sudato e mentre bianca aggredivo quelle cosce, le sue mani erano sui miei calzoni e poco dopo, sotto lo slip; il tempo di realizzare cosa mi stava toccando che venni, imbrattando tutto quello che era possibile.
Quello fu un momento veramente imbarazzante, fortuna che Anna non diede importanza al fatto, anzi, portò la mano alla bocca, aprì le labbra e guadandomi disse:
- E´ troppo prezioso per sprecarlo...
Il venire in quel modo violento e inaspettato non aveva creato nessun danno alla mia erezione, era come se fosse stato una piccola pioggia nel deserto, tornai in me, spinsi forte la mano contro lo slip, rimasi stupito che fosse bagnato, poi goffamente, cominciai a muovere le dita da tutte le parti:
- Calmati tesoro, non scappo via.
Non sapendo cosa fare, a quel punto mi fermai e aspettai, lei mi sorrise e andando verso i propri slip, cominciò a farli scivolare piano; per la prima volta vidi la magnificenza di una vagina, quel pelo biondo era come la cioccolata più desiderabile...la guardai, guardai i suoi seni e come risvegliandomi da un sonno profondo, mi buttai su di essi palpandoli impietosamente.
Ancora una volta lei mi fermò:
- Aspetta...
Il tremore non passava mentre i bottoni venivano slacciati, un reggiseno candido scomparve alla mia vista lasciando libera la carne, guardavo affascinato il capezzolo irto e le areole allargate.
Solo col tempo imparai che quello era un segno d´eccitazione, in quel momento credevo che le donne fossero tutte fatte così.
Mi prese le mani:
- Adesso puoi farne quello che vuoi...
Mi fece sdraiare su un lettino rimediato e poi mi venne sopra.
Io aspettavo....a pensarci adesso, fu l´unica volta che aspettai che una ragazza mi facesse qualcosa.
Anna venne a baciarmi il viso e poi il corpo, il contatto delle labbra con il mio sesso fu uno shock piacevolissimo, tutto quello che mi faceva era una scoperta assoluta, mi sentivo un Dio sotto le mani di quella ragazza.
Ebbi modo di scoprire cosa vuol dire essere preso da due labbra calde, chiusi gli occhi e pregai che lei non smettesse mai...
Non so quanto durò quel gioco delizioso, il tempo ormai era sospeso da battiti di cuore accelerati a momenti in cui lo stesso cuore si fermava aspettando altre iniziative, così fu quando decise di sverginarmi: la sofferenza del distacco fu subito ripagata dal veder il suo corpo ergersi e posizionarsi sul mio membro.
Smisi di stringerle i seni, strinsi le mani contro i bordi del lettino e aspettai di sentire la sua calda pelle farmi spazio.
Avevo gli occhi sgranati: adesso, al contrario di prima, volevo guardare tutto, imprimermi ogni attimo, ogni secondo, per poi andare a vantarmi con gli amici di quello che era successo.
La vidi scendere piano e guardarmi con uno sguardo ben diverso, era uno sguardo che col tempo ho imparato a riconoscere, vi era la voluttuosità del momento legato al piacere di possedere e dominare, poi, cominciò la sua danza sessuale, la guardavo scendere e risalire, sembrava scandisse il tempo di una canzone, un ritmo perfetto, continuò a scoparmi per diversi minuti, improvvisamente, come se l´avesse morsa una tarantola, cominciò a gemere e a scuotersi tutta.
Io rimasi impietrito, credevo stesse male, quando infine urlò il suo piacere e sfinita si lasciò cadere su di me, credevo fosse morta!
Il rantolo di vita che le uscì dalla bocca mi fece capire che era ben viva e quella notte ebbi modo di averne la certezza.
Pensandoci oggi, ricordo con tenerezza quella notte in cui Anna decise che era ora che io diventassi un ometto...
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15 years ago
fantasypervoi,
36
Last visit: 12 years ago
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Viaggio di nozze
Come tante coppie scegliamo di fare il viaggio di nozze in crociera, romantica,belle destinazioni, 12 giorni tutto compreso... VAI penso io SI TROMBA COME RICCI....:-)
partiamo in corriera per arrivare a al porto, ma appena arriviamo alla corriera mi viene l'angoscia, il più giovane avrà avuto 70 anni...
dentro di me comincio a darmi del coglione per non aver deciso di andare in qualche meta migliore... fa nulla, ormai siamo in gioco e giochiamo
arriviamo a genova e si parte....
e qui comincia il bello, mia moglie soffre di mal di mare e la nave balla come pochi... addio trombate storiche.....
una sera stanco di guardare tutti i programmi di SKY mentre mia moglie faceva aventi e indietro tra letto e bagno, decido di andare a farmi un giro per la nave....
vado in discoteca, non vi dico musica praticamente preistorica e una serie di tedeschi tutti ubriachi che ballano (ballano... è una parola grande) e si divertono come pochi... (poverini penso io, come cazzo fanno a divertirsi.... ok decido per un dietro front e ritornare in camera
nel tragitto due tedesche (sinceramente due cessi....) ubriache come pochi, un po' per l'alcool un po' per la nave che traballava, mi vengono addosso e quasi mi buttano a terra....
in qualche modo (credo) tentano di chiedermi scusa, io rispondo NO PROBLEM e sorrido.....
intanto loro tra risatine da ragazzine ubriache e sorrisini se ne vanno ognitanto ricadono a terra e si girano a guardarmi e ridono... io ricambio quasi divertito e penso, almeno loro si divertono...
ad un certo punto mi accorgo che sono alloggiate 2 cabine dopo la mia... cazzo che sfiga penso.... fossero state a fianco sarei saltato dentro.... fa nulla, ormai rassegnato sulla giornata sfigata entro in cabina...
esco in balcone per fumarmi l'ennesima sigaretta e ad un certo punto loro escono con una birra in mano e mi fanno segno del cin cin...
ma si faccio io, mi prendo una birra, esco e faccio anch'io cin cin in lontanza...
ad un certo punto una delle due si toglie la maglietta e la lancia in mare, la sua amica fa uguale poi via il reggiseno e continuano a ridere e bere....
allora mi scatta qualcosa in testa (e anche in mezzo alle gambe), provo a rendere la provazione e comincio a spogliarmi, via la camicia via i pantaloni e resto in boxer, loro si accorgono e cominciano ad applaudire....
ok dico io o adesso o mai più, mi spoglio nudo e comincio a manarmi la mazza e loro cominciano ad incitarmi....
rientro mi metto su la tuta prendo i preservativi ed esco dalla cabina... e busso alla loro porta...
mi fanno entrare e diciamo che io non parlo tedesco loro non parlano italiano ma ci intendiamo bene....
loro si spogliano e continuano a ridere e far casino, io mispoglio (e stranamente non mi sembrano più tanto cesse come prima...) e una comincia subito a spompinarmi (non benissimo sinceramente... era ubraichissima) mentre l'altra comincia a d accarezzarmi e leccarmi da per tutto...
mi distendo sul letto e li cominciano a spompinarmi in due, poi una se lo prende tutto in bocca e l'altra comincia a leccarmi il buco del culo, i ritmi cominciano ad aumentare e io sto per venire, voglio che rallentino ma nulla, e allora, penso io, adesso vi annego, gli tolgo il cazzo dalla bocca le metto faccia contro faccia e gli schizzo un po' per una....
loro ridono e si leccano.....
di lì a breve comincia uno spettacolino lesbo, degno di esser visto, io me lo godo, intanto il cazzo mi si rizza di nuovo, ma ho voglia di divertirmi, prendo una bottiglia di birra e gliela infilo ad una delle due, loro si divertono e godono, sù il preservativo e comincio a fotterle e ora non ridevano più ma ansimavano e basta, alternado posizioni e partner ad un certo punto schizzo nuovamente....
loro bevono e continuano il lesbo show,
oramai non viene più duro.... (non sono rocco siffredi) e cerco di godermi lo spettacolo.... all'improvviso una delle due fa una faccia strana mentre stava leccando la fica alla sua amica, cazzo succede? penso io... e come d' istinto mi tolgo da letto....
bene dopo due nano secondi la tipa dalla faccia strana, si trasforma una fontana umana e comincia a vomitare a destra e sinistra inondando la sua amica, letto e ogni cosa...
una scappa in bagno e l'altra mi manda via in mal modo....
io esco e comincio a ridere come un deficente pensando a cosa mi era appena accaduto....
appena rientro mia moglie si sveglia, e mi chiede dove sono stato, a correre sul ponte non riuscivo a dormire.... mi faccio una doccia e vengo a letto le rispondo.....
al pomeriggio reincontro le due tedesche (confermo sono dei cessi), cerco di salutarle in inglese e loro mi guardano come non mi avessero mai visto in vita loro.......
però l'alcool fa brutti scherzi.....
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15 years ago
argento1971,
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Last visit: 10 years ago
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Grazie a face book
grazie a facebook ho rivisto un vecchio amico compagno del liceo che a quei tempi mi piaceva molto e lui mi ricambiava ma quandosi stava per metterci insieme entro' nella mia vitail mio attuale marito..poi ci siamo persi di vista...ma sono rimasta in buoni rapporti con la sua ex la quale mi ha sempre parlato bene di marco(chiamiamolo così)e delle suecapacita' amatorie riferendomi dei particolari piccanti che li per lì non ho considerato...non ho dato peso..torniamo a facebook piano piano abbiamo contattato tutti i vecchi cmpagni di classe eabbiamo organizzato una pizza...quella sera c'erano tutti tranne l'ex di marco ci siamo divertiti ricordando i vecchitempi ridendo facendo battute sciocche ma che ci facevano ridere da matti..ed avevano ancora lo stesso effetto...dopo tornata acasa non riuscivo a dormire..ho acceso il pc e sono andata su facebook dove ho uniziato a chattare con marco ma ci siamo spinti oltre..ed aun certo punto lui mi chiese se qualke sera potevamo uscire da soli ..io gli ribad' che ero sposata avevo due figli ma lui insistette finchè gli dissi ...ok vediamo...perchè in fondo lui mi piaceva ancora e mi piace ancora e poi la sua ex mi aveva fatto incuriosire...dopo una settimana dico a mio marito che tutti i compagni ci reincontravamo ancorama stavolta a casa di una mia compagna...falso a lui ci credette ed arrivo' la fatidica sera..venerdi di gennaio...faceva un freddo da cani ma io mi sentivo'accaldata' alle 20 gia' ero pronta per uscire..ma Marco arrivo' alle 21..appena suono' il citofono il cuore mi arrivo' in gola ero emozionatissima..scessi le scale a quattro..a quattro..lui appena mi vede mi stringe la mano e mi dice in un orecchio:"sei Fantastica..Mena!!"
CONTINUA...
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15 years ago
admin, 75
Last visit: 1 day ago -
La prima volta
Avevo 15 anni e cominciavo a sentire le prime voglie sessuali,gli ormoni chiedevano di essere sfogati ma come tutti i miei coetanei dovevo accontentarmi di qualche bacio dalla compagna di classe piu ardita. Nei momenti di solitudine pero mi rifugiavo nella cantina di casa dove sotto alcuni vecchi scatoloni avevo nascosto alcuni stralci di riviste porno..e cosi quando i miei erano al lavoro scendevo in cantina a sfregare il mio cazzo tra le mani sognando davanti alle immagini di coppie che scopavano in tutte le posizioni..lo facevo al buio con una piccola pila portachiavi visto che la nostra cantina era in mezzo a tante altre ma non chiudevo a chiave per il terrore di rimanerci chiuso dentro per colpa della vecchia serratura..un pomeriggio mentre ero intento a guardare le riviste sentii dei rumori da fuori,spensi la pila e ancora con i pantaloni calati mi avvicinai alla porta per sentire chi fosse. Mi accorsi con sorpresa che la porta era leggermente socchiusa . appena vicino alla porta feci per scorgere nel buio da dove arrivava il rumore ma una mano si infilò dentro . mi usci un grido di paura soffocato..shhoo mi disse ..la mano era scesa e accarezzava il mio cazzo ancora duro da sopra le mutande finche non lo tirò fuori e cominciò a menarmelo per bene..ero eccitato come non mai,era la prima volta che qualcuno me lo prendeva in mano ma dopo alcuni secondi venni in uno schizzo di godimento puro. La mano si ritirò,chiuse la porta e fuggi via insieme alle mie paure. Per un paio di giorni mi guardai intorno per capire di chi fosse la mano,una vicina,un amica,una compagna di classe,ma senza indizi era difficile capire. Tornai allora in cantina ma nella settimana seguente non successe nulla. Quando ormai dopo dieci giorni avevo archiviato la cosa come un episodio isolato successe di nuovo qualcosa..appena chiusa dietro di me la porta della cantina si riapri di qualche centimetro,erano le sei di una serata invernale e fredda e di li a poco avrei scoperto il sesso . mi slacciai i pantaloni,mi calai le mutande,la mano entro e subito prese in mano il mio cazzo. Comincio a masturbarmi in modo delicato poi prese la mia mano e la portò a se ma successe una cosa inaspettata. La mia mano si scontrò contro un membro maschile.. lo stupore mi pervase e ritrassi la mano. Lui scappò via lasciandomi li inebetito. Per due giorni non andai in cantina impaurito da quello che mi era successo ma il terzo giorno ci tornai incuriosito dal fatto che non ero rimasto schifato dell’accaduto. La porta la lasciai socchiusa e dopo qualche minuto arrivò anche lui. Allungò la mano,prese la mia e se la portò al basso ventre.palpai i pantaloni e sentti che c’era un cazzo duro e voglioso di uscire,lo tirai fuori,lo toccai e la voglia che mi scoppiò dentro mi stupi..lui per tutta risposta era entrato dentro chiudendo la porta facendo calare il buio totale. Si chinò davanti a me,mi calò i pantaloni e cominciò a mordere le mutande,le abbassò e prese in bocca il mio cazzo facendomi il primo pompino della mia vita. Lo leccò per pochi secondi poi si rialzò,prese la mia mano e la rimise sul suo cazzo. Cominciai a muoverla masturbandolo fino a che con le mani sulle mie spalle mi fece capire che era arrivato il momento di ricambiare. Mi misi in ginocchio davanti a lui,lo annusai,presi coraggio e me lo infilai in bocca. Aveva un sapore acre ma mi piaceva leccare quella cappella cosi vogliosa della mia bocca. Mi accarezzava il viso mentre io provavo a dar piacere al suo cazzo. Poco dopo mi fece alzare e di fronte a lui prese a leccare ed accarezzareil mio collo,mi piaceva,avevo scoperto una zona esogena del mio corpo. Poi le sue braccia mi abbracciarono tutto il corpo e le sue mani finirono sul mio sedere,strinse le chiappe con forza e con un dito andò a cercare il mio buchino vergine,cercò di infilarlo dentro ma mi fece male e mi scostai. Lui capi e tornò al mio cazzo,mentre lo accarezzava o ansimavo voglioso di venire ma lui si fermò, scese nuovamente con la testa e cominciò a baciarmi il ventre e il pube,poi andò piu sul fianco finchè non trovò il mio sederino, lo baciava e lo leccava come se fosse la cosa piu dolce mai assaggiata. La sua lingua dopo qualche minuto era tra le natiche a cercare cio che prima avevo negato alle sue dita. Sbavava tra il mio culetto tondo e anche se non provavo niente lo lasciavo fare finche il suo dito non tornò alla carica per farsi largo in quel buchetto ora umido della sua saliva . mi scostai anche questa volta certo che lui avrebbe smesso come pochi minuti prima ma cosi non fece. Il suo braccio afferrò le mie coscie in una stretta morsa rigida, il dito invece di fermarsi forzava per entrare ed io spaventato dissi no. In quel momento la sua voce ruppe per la prima volta il silenzio in un rauco sussurro, SE NON VUOI VA BENE,GRIDA , COSI TUTTI CORRERANNO A VEDERE COSA FAI IN CANTINA E SAPRANNO CHE TI PIACE PRENDERE IN BOCCA I CAZZI. Raggelai pensando che aveva ragione e mi bloccai dando la possibilità a lui di continuare a entrare e ad uscire con le dita dal mio culetto vergine. Ad un tratto mi sputò un paio di volte tra le natiche, mi prese e mi sdraiò pancia a terra, si coricò su di me e sentii un bruciore terribile,stava tentando di fare entrare il suo cazzo in me aiutandosi con la mano. Ce la fece, anche perche a pensarci adesso non aveva dimensioni da superdotato. Mentre mi scopava mi baciava la schiena e sussurrava frasi sconnesse e intanto io, passato il bruciore inziale misto alla voglia di andare in bagno, stavo cominciando a provare piacere senza però farlo notare. Pochi secondi dopo mi venne sulla schiena in uno schizzo bollente. Si alzò ,si tirò su i pantaloni e mi sussurrò scusa. Io dal canto mio non dissi niente, provavo ancora un po di dolore e lui come era venuto se ne andò. Io rimasi li ,in posizione fetale, al freddo e coricato sul pavimento di una cantina,inconsapevole di essere stato stuprato da uno sconosciuto che mi aveva fatto del male . quell’ episodio ha cambiato la mia vita, per mesi mi sono chiesto se il piacere che avevo provato era segno della mia omosessualità,anche dopo essere stato a letto con una ragazza ripensavo a uomini e donne indistintamente mentre mi masturbavo. In età adulta ho capito di non essere gay ma semplicemente bisessuale, di provare piacere con uomini e donne prendendo tutte le emozioni che una sessualità senza tabu ti puo dare, essendo però tutti consci di ciò che si fa, senza forzature e violenze . ho promesso a me stesso che mai avrei piu fatto nulla contro la mia volontà.
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15 years ago
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La prima volta..per lavoro
LA PRIMA VOLTA ..LAVORANDO.. Vi racconto questa storia vera per farvi partecipi di cio che si è disposti a fare al giorno d’oggi per tirare avanti. L’anno scorso su un sito di chat per travestiti ho conosciuto gabriella,una sorellina trav che viveva non molto lontano da me. Dopo un po di chiacchiere in chat ci siamo scambiati il numero di telefono per incontrarci e passare una serata insieme. Detto fatto,dopo qualche giorno ci siamo viste a casa sua,tra un caffè ed un po di coccole mi ha confessato che lei aveva rapporti occasionali con persone che in cambio delle sue attenzioni le facevano qualche piccolo regalino. La serata si è conclusa alle due del mattino senza note particolari ma quella sua confessione mi ha fatto pensare che in tempi così difficili dove tutto aumenta faceva bene a concedersi dei piccoli regali finanziati dal piacere ma io non avrei mai avuto la faccia tosta di farlo. Un paio di settimane dopo mi chiama e mi dice di avere tra le mani un tizio che vorrebbe fare un incontro con lei ma che ha un amico da presentarle e cosi ha pensato a me per passare una serata in quattro. Mi spiega che lui lo conosce bene ma non il suo amico,ma aggiunge che sarebbero molto generosi .. le dico che ci penso e che le faccio sapere. Quando riattacco comincio a pensare che non sono una troia,non a pagamento almeno,anche se qualche fondo in piu mi farebbe proprio comodo e poi io non devo mica chiedere nulla,ha fatto tutto lei. La richiamo nella serata e le dico che va bene,si puo fare. L’appuntamento è per il venerdì sera da lei dove mi posso anche preparare se voglio. Ok le dico,a venerdì,ma arrivo gia cambiata perché il tragitto in auto trasformata in christina mi eccita sempre molto. Di solito quando esco come christina non amo farmi notare esageratamente,e quindi sopra indosso sempre delle cosine sobrie che mi facciano sentire donna ma senza sembrare una troia,ma questa volta,penso, è diverso,sto proprio facendo la troia. Il pomeriggio lo passo a pensare come vestirmi mentre faccio una ceretta molto accurata,un bel bagno caldo e quando mi passo la crema profumata sul corpo ho deciso l’abbigliamento. L’appuntamento è per le otto, alle sei comincio a prepararmi. Per prima cosa la parrucca,stasera a caschetto nero,poi comincio il trucco,rossetto rosso come le unghie finte e lo smalto sui piedini,contorno labbra piu scuro,matita nera sugli occhi e terra ambrata sul viso. Ecco,si,sono proprio carina,possiamo vestirci. Comincio dalla biancheria,corpetto nero che mi fascia bene e perizomino sempre nero con doppia string e cuoricino in brillantini proprio li dove arriva la riga che separa le mie due chiappettine rotonde. Calze nere con fiocchettini al ginocchio rossi in modo da lasciare le mie cosce nude e liscie libere di essere ammirate. Sopra metto un vestitino manica lunga bianco in lana molto molto corto e dulcis in fundo,per completare l’aria da troietta per bene,una decoltèè con laccetti alla caviglia e tacco da sedici. Eccomi,sono pronta per uscire,ah gia una giacchettina,metto uno spolverino corto nero allacciato in vita che arriva appena a metà coscia. Sono le sette e mezza quando esco di casa e alle otto sono da gabri. Suono alla porta,mi apre un uomo sulla cinquantina con un bel fisico asciutto ed un viso carino,mi sorride dicendomi TU DEVI ESSERE CHRISTINA,ENTRA PUREIO SONO RIKI,GABRIELLA è DI LA CHE PREPARA LA CENA. Entro imbarazzatissima dal suo sguardo che scruta. Arrivata in salotto non vedo nessuno,riki mi dice di appoggiare la giacca sul divano,e cosi faccio. Dalla cucina sento gabri che mi dice che è tutto pronto per la cena. Nel frattempo noto lo sguardo di riki che si insinua sul mio corpo. Mi versa un aperitivo,è molto gentile e comincia chiedermi come ho conosciuto gabri e parliamo e mi dice che lui l’ha conosciuta solo stasera,ospite del suo amico che è di al con lei,chissà che stanno combinando mi dice. Nel frattempo arriva gabri con il suo amico dietro,è vestita con una minigonna in pelle rossa,tacchi alti sempre rossi e una camicetta nera. Mi presenta franco,che mi chiede scusa per l’assenza,ma stavamo prendendo l’aperitivo di la mi dice guardando lei con sguardo malizioso. Lui è molto alto,con un po di pancetta e senza capelli,un bell’uomo direi. TU HAI GIA PRESO L’APERITIVO,MI CHIEDE…si,rispondo io,magari meno forte del vostro dico sorridendo ..RIKI,dice gabri,HAI LASCIATO LA MIA AMICA SOLA SENZA NULLA PER ADDOLCIRE LA BOCCA? Scoppiamo a ridere ,gabri ha rotto il ghiaccio ed ha aperto la strada alla serata. Ceniamo con molta calma chiacchierando e ridendo mentre penso che franco ha proprio la faccia da porco incallito e riki cerca di imitarlo anche se un po meno avvezzo a questo genere di serate. Per il caffè ci accomodiamo sul divano mentre franco va dietro a gabri in che sculettando guadagna la porta della cucina per preparare il caffè. Mentre siamo sul divano io e riki,lui allunga una mano sul mio viso dicendomi che sono proprio carina e in men che non si dica ho le sue labbra sulle mie,bacia con molta delicatezza e mi sciolgo tra le sue braccia che guadagnano la via delle cosce..DEVO ANDARE IN BAGNO gli dico e alzandomi lo guardo con aria d’invito. Vado in bagno,mi siedo sul water anche se non devo fare nulla,accavallo le gambe e aspetto accendendomi una sigaretta. Lui non tarda,bussa,entra,HO VOGLIA DI TE,mi dice.PROVAMELO gli rispondo con lo sguardo sulla sua patta dei pantaloni. Lui allora si slaccia la cintura,sbottona i pantaloni ,scosta gli slip e mi sbatte davanti un uccello ben duro di proporzioni normali,mi avvicino a lui,lo assaggio,lo lecco,è profumato,posso darmi da fare. Comincio a spampinarlo senza lasciargli il tempo di dire o fare nulla. Lui mi tiene dalle spalle ritmando la mia testa.OPS, ECCO DOVE ERAVATE,SPORCACCIONI.era gabri che dalla porta aperta del bagno ci guardava con i caffè in mano. CHRI,CONTINUA PURE mi disse lei,SO CHE SEI BRAVA,MA IL CAFFè SI FREDDA E NON è PIU BUONO POI..HO GIA QUALCOSA DI CALDO E BUONO,VUOI ASSAGGIARE? Le risposi..gabri da gran porca che era si fece spazio e appoggiò i caffè sul lavandino,si chinò davanti a riki e io le infilai il cazzo che stavo gustando in bocca. Cominciammo un magico pompino a due alternato dalle nostre lingue e le nostre labbra che ogni tanto si attaccavano avide. Riki non ce la faceva piu per quanto era eccitato da noi due e ci venne in faccia. In quel momento arrivò franco dicendo che lo avrebbe rimpiazzato,ma in salotto era piu comodo. Ci spostammo in salotto,gabri si adagiò in un angolo e franco gli si parò davanti. Lei lo prese in bocca e guardandomi mi invitò ad imitarla. Mi tolsi i takki,mi avvicinai a quattro zampe sul divano e presi a giocare con lei e succhiare quel cazzo piu grande di quello di riki. Gabri dopo poco lo lasciò tutto per me togliendosi da quell’angolo. Io continuai a succhiare avidamente mentre cominciavo a sentire delle mani che accarezzavano le mie coscie. Era gabri che voleva giocare con me facendo eccitare riki che si godeva la scena con i pantaloni calati. Gabri mi aveva scostato il perizoma e la sua lingua aveva cominciato ad insinuarsi nel mio buchino. Franco improvvisamente si fece da parte e mettendosi accanto a riki incitava gabri a lesbicare con me. Mi tirai su in ginoccho sul divano, sbottono la mini di gabri ,cingo il suo culo tra le mani e le insinuo un dito dentro,guardo i due ometti e gli dico è GIA PRONTA,CHI LA SCOPA PER PRIMO,riki si avvicina ,appoggia le mani sulle natiche di gabri,appoggia la cappella ed entra in gabri in un attimo mentre gabri lo incita a scoparla con foga. Io mi alzo,tolgo il vestitino e rimango in perizoma e corpetto, mi metto accanto a lei a 4 zampe,guardo franco e gli dico ALLORA , MI FAI VEDERE SE SEI COSI PORCO COME SEMBRI? Lui sorride,si avvicina,con le mani scosta il perizoma,un dito si insinua nel mio buchino fradicio di saliva di gabri,poi ne infila due dicendomi TI SCOPO FINO A DOMANI MATTINA,le dita diventano tre e io godo mentre lui esplora il mio intestino e gabri urla dal piacere che le procura riki oramai prossimo a venire. Franco toglie le mani, infila la mano nel taschino da dove sfila un preservativo,lo indossa e prima di rendermene conto mi gira sulla schiena con il viso rivolto verso di lui e comincia ad entrarmi dentro. Gabri si avvicina a 4 zampe ,si mette sopra di me dandomi la vista del cazzo di riki che entra ed esce da lei. Attacca la sua lingua a franco e io mi prendo in bocca il suo cazzetto che spinto dai movimenti di riki entra ed esce dalla mia bocca senza che io debba sforzarmi. Franco mi scopa proprio per bene, ci sa fare ,urlo dal piacere mentre riki viene tra le natiche di gabri . la sua sborra mi cola attraverso le palle di lei e non me la lascio scappare. Gabri si gira ,ne vuole anche lei,mi infila la lingua in bocca e franco esce da me per venire tra le sue mani che porge a noi due troiette. Sfinite guadagnamo il bagno per sciacquare le bocche,gabri mi bacia ,si mette dietro di me e prova a penetrarmi ma non le riesce e mentre scoppiamo a ridere spunta riki che si unisce a noi per lavarsi degli umori ancora tiepidi. Ci denudiamo completamente e scopro riki a guardare tra le mie gambe,gli cingo le braccia al collo,lo bacio con avidità e lui abbraccia in una morsa il mio culetto,gli prendo una mano e gliela porto dolcemente al mio cazzo che prima guardava,lo tocca ,lo stringe,io dolcemente lo porto giu fino ad avere il suo viso davanti all’ unico ciuffetto di peli del mio corpo. Inizia ad annusarmi,passa la lingua sulla mia asta turgida,poi lo prende in bocca e comincia a succhiare dandomi piacere nel suo primo pompino,gabri ci guarda ed eccitata si masturba. Vengo poco prima di gabri ma riki non lecca la sborra calda e così io e lei ci piliamo a vicenda come dei gattini che si ripuliscono dopo la lotta. La serata finisce e i nostri amici vanno via ringraziando facendoci promettere di rifarlo . tornate in salotto comincio a pensare che si,si rifarà di sicuro,visto i regalini molto generosi lasciati sul tavolino.
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15 years ago
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Iniziazione al piacere gay (parte 2)
Passo i giorni seguenti l'incontro con Maurizio in stato di discreto subbuglio. Vorrei potermi confidare con mia moglie su quanto successo. Lei mi racconta regolarmente cosa fa con gli altri uomini, dove la portano, come si trova a letto con loro. La sua gelosia ha sempre posto il veto sulla mia possibilità di avere analoghe esperienze con altre donne, ma in questo caso, visto che la "donna" sono stato io, forse si tratta di corna... solo a metà! Più sopportabili, insomma. Il problema però è il suo narcisismo sessuale, la sua necessità di sentirsi invariabilmente al centro dell'attenzione... temo che se le raccontassi ciò che è avvenuto qualcosa si incrinerebbe tra noi e questo non lo voglio. Insomma decido di tacere in attesa di ulteriori sviluppi.
Sviluppi che non hanno tardato a giungere: il giorno dopo ho mandato un'email a Maurizio per ringraziarlo della bella serata. Mi risponde dopo un paio di giorni con un laconico: "Ho voglia di rivederti." Nel leggere queste poche parole mi prende un groppo allo stomaco. Anche io voglio rivederlo, anzi, non vedo l'ora di rivederlo. Ma non è facile, dato che devo agire in clandestinità. Devo aspettare una serata in cui mia moglie esce con qualcuno e stavolta mi tocca aspettare una settimana.
Due giovedì dopo il primo incontro si presenta finalmente un'occasione. La mia lei va a teatro con il suo amichetto, mi dice che lui ha inventato una scusa per sua moglie e che ha prenotato l'albergo per il dopo-teatro. Insomma, la mia mogliettina passerà la notte fuori.
Chiamo Maurizio e gli chiedo se per la serata ha impegni. Mi risponde con entusiasmo che mi aspetta nel suo studio.
Ho approfittato di queste due settimane per... "aprire la strada" al mio partner. Ho acquistato un paio di aggeggini per la dilatazione con relativo lubrificante e ho svolto qualche sessione di allenamento in bagno, con discreti risultati. Due giorni fa ho potuto fare persino una passeggiata con un plug inserito dentro. Insomma, stavolta dovrei essere un po' più elastico ed accogliente.
Arriva la sera, aspetto che mia moglie esca di casa e vado a farmi un abbondante clistere, seguito da una doccia bollente. Mi preparo a modo mio. Come fa sempre mia moglie mi siedo sul letto, apro una confezione di calze autoreggenti e le indosso. Maurizio mi aveva accennato ad un suo ex-amico che aveva questa abitudine, mostrando di apprezzarla. Mi sconvolge l'idea di presentarmi a casa sua con le autoreggenti sotto i pantaloni.
Arrivo verso le 10.30 come concordato, suono il campanello, lui mi apre da dentro con il citofono. Percorro il corridoio con il batticuore, arrivo alla porta a vetri. Maurizio mi viene incontro. Mi apre. Ci guardiamo per un attimo. Abbasso lo sguardo e mi accordo che ha la patta dei pantaloni sbottonata, il suo cazzo svetta eretto fuori della cerniera lampo.
Senza dire nemmeno una parola chiudo la porta alle mie spalle, mi inginocchio davanti a lui e glielo prendo in bocca senza la minima esitazione.
Cielo, quanto mi piace succhiare questo paletto di carne, sentirmelo pulsare tra le labbra... da come Maurizio ha iniziato a rantolare di piacere credo che anche lui ne avesse bisogno. Senza smettere di deliziarmi la bocca con il suo pisellone mi sfilo le scarpe, mi slaccio i pantaloni e rimango con le autoreggenti. Avverto di nuovo la struggente sensazione di essere la sua puttana, inginocchiato sul pavimento davanti a lui, vestito da zoccola a succhiargli l'uccello. Succhio con foga, passo più volte la lingua sul filetto e sotto i bordi della cappella per non perdermi nemmeno un filo del suo sapore maschile. Faccio in modo che il suo membro mi penetri fino in gola, fino al limite oltre il quale scatta il conato spontaneo. Stavolta è tutto più immediato, più spontaneo. Maurizio mi prende per mano e mi porta sul divano. Mi fa mettere a quattrozampe e tira fuori un vibratore. Mi fa aprire le gambe, io schiaccio il petto sul divano per offrirmi a lui nel modo più osceno e lascio che inizi a titillarmi il buchetto con le dita. Non sa che mi ero preparato ma non dico nulla. Maurizio mi sputa sull'ano e vi infila dentro due dita iniziando ad allargarmi. Sospiro di piacere, tiro fuori dalla tasca della camicia una minuscola boccettina di lubrificante Eros Veneziani e gliela porgo, lui si unge le dita e prosegue nella preparazione. Ora le dita sono tre, la dose di lubrificante è generosa e lui le muove con più delicatezza dell'altra volta. Sento l'ano cedere sotto le sue dita, rilassarsi, prepararsi ad accogliere il suo primo visitatore. Ma subito dopo è il vibratore che entra, sostituendosi alle dita... entra facilmente, senza complicazioni... Con una mano pistona il vibratore dentro di me, con l'altra si accarezza il membro in maestosa erezione. Non ne posso più e sono io a mormorargli: -"Ora scopami, ti prego...". Maurizio si pone dietro di me. indossa il preservativo e lo spalma di lubrificante. Sento spingere, sospiro e spingo a mia volta verso di lui, aprendo le gambe per favorire la penetrazione. Lui è esperto, lo appoggia al punto giusto e con una spinta decisa entra con la cappella. Il dolore c'è ma non è forte, lo invito a continuare. Una seconda spinta più lunga e poderosa ed entra completamente dentro. Il dolore aumenta e provo lo stimolo a farlo uscire. Lui si rende conto della difficoltà e mi prende forte per i fianchi inchiodandomi a sè e rimanendo fermo. Lentamente mi abituo ad averlo dentro e benedico mentalmente gli esercizi fatti nei giorni precedenti. Un paio di minuti così poi lui inizia a muoversi dentro di me, inizia la scopata vera e propria. Man mano lui aumenta il ritmo e la forza delle spinte, esce involontariamente un paio di volte, ma quando rientra tutto è più facile. Mi sento aprire finalmente, è bellissimo avere un uomo dentro, che ti possiede. Assaporo il piacere mentale ancor prima che fisico di essere finalmente suo, di dargli il mio corpo per farlo godere. Mi fa voltare e mi distende supino sul divano. Mi chiede di allargare le gambe, io eseguo... mi infila un cuscino sotto il sedere per sollevarmi il bacino. Mi penetra nuovamente, io lo stringo tra le mie gambe, ruoto il bacino verso l'alto per rendere più profonda la penetrazione, voglio quest'uomo tutto dentro di me. Inizio a godere anche fisicamente, incito Maurizio a possedermi. Lui inizia a darmi della troia, il mio piacere è ora fisico e mentale. Le sue spinte si coordinano con i movimenti del mio bacino. Maurizio si piega su di me e mi affonda il viso nella gola. Inizia a baciarmi e succhiarmi la gola mentre mi pompa con foga. I nostri sguardi si incrociano e diventa inevitabile anche quello. Maurizio appoggia quasi timidamente le labbra sulle mie, io rispondo al bacio... Dio che sensazione strana, ho sempre baciato labbra morbide, femminili, adesso invece avverto ruvidità inedite... baci che diventano insistenti, invasivi... allora mi arrendo e socchiudo le labbra, la sua lingua invade la mia bocca... ho sempre pensato con un certo disgusto all'idea di baciare un uomo, ma ora viene naturale anche quello. Maurizio mi bacia con foga, mi esplora la bocca con la lingua, io ricambio. Il ritmo accelera, i colpi diventano forti e un pochino dolorosi, ma sopportabili. Sento che lui si sta avvicinando all'orgasmo, al godimento completo. Allora lo incito a scoparmi più forte, gli dico che sono la sua mignotta e che può farmi quello che vuole. Sento il suo membro irrigidirsi ancora di più dentro di me e il dolore sale, il mio piacere fisico scompare per lasciar posto alla sopportazione, ma voglio fortemente che lui mi goda dentro. Il suo corpo si tende, tutto il peso grava su di me, Maurizio esplode finalmente in un orgasmo accompagnato da lamenti disarticolati... Poi le spinte finalmente diminuiscono, la pressione si allevia, pe me è un sollievo fisico, ma mi sento profondamente appagato per essere riuscito a farlo godere tanto. Lui esce con precauzione tenendo il preservativo gonfio con la mano, io maledico mentalmente le indispensabili precauzioni che mi tolgono il piacere di essere ora pieno del suo seme, mi piacerebbe sentirmelo fuoriuscire dall'ano violato ed allargato e colare tra le cosce....
Ci ricomponiamo e chiacchieriamo abbracciati sul letto. Lui ha espressioni dolci nei miei confronti... Gli chiedo se gradisce un massaggio, lui annuisce. Lo faccio girare prono e lo delizio con sfioramenti, impastamenti e poi ancora sfioramenti. Dopo testa, schiena, braccia, gambe e polpacci passo ai glutei, cone le dita sfioro il solco delle natiche, poi le mie dita si insinuano da tergo fino al suo scroto che massaggio dolcemente. Il mio partner è pronto per il secondo round. Si gira e gli prendo l'uccello in bocca prima che potesse fare o dire qualcosa... sento la cappella inturgidirsi a contatto con il mio palato, con la lingua gli stimolo il frenulo. Dieci minuti di generosissime ciucciate poi prendo io l'iniziativa. Gli infilo il preservativo, gli salgo sopra, afferro il cazzo duro e me lo appoggio. Il mio culo è abbondantemente lubrificato ed allargato dalla sessione precedente, mi basta abbassarmi con decisione per prenderlo tutto dentro in un colpo solo. Sono sopra di lui, conduco io il gioco. Contraggo i muscoli dell'ano per sentirlo meglio dentro, mi bilancio bene sulle gambe ed inizio il su e giù. Sento l'uccello di Maurizio completamente assestato nel mio retto, adesso ogni affondo è una stilettata di piacere, di riempimento. Con la mano libera mi masturbo e mi viene da pensare che lui il mio uccello non lo ha mai nemmeno sfiorato, ma va bene così... Ci accoppiamo fino allo sfinimento, poi ci sganciamo. Ora lui mi viene sopra, toglie il preservativo, si siede sul mio petto, si masturba sulla mia faccia. Non faccio in tempo a prendere nesuna iniziativa. Un copioso fiotto di sborra mi raggiunge sulle labbra. Maurizio mi infila la cappella gocciolante in bocca. Mi disturba l'inosservanza di certe precauzioni ma non posso farne a meno. Succhio dalla sua cappella le ultime gocce di eiaculato...
Credo proprio che, dopo 25 anni di eterosessualità poco convinta, ho trovato una nuova dimensione sessuale...
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15 years ago
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Tumido racconta
E’ l’amore più grande, infinito che ti possa nascere dentro. Vivi con la tua donna. E’ facile adorarla, amarla, sentirla nel tuo interno ogni volta che l’accarezzi, la baci, la tasti, la prendi, la mordi, la penetri, le parli. Ma, presto o tardi, capirai che qualcosa ti manca. Concluso l’atto ti tormenterà ciò che è insano immaginare. Eppure lei ti bacia, ti accarezza, prende parte attiva al tuo godimento. Ma quando resti in quello stato di torposo abbandono che distende le membra, poco prima contratte dalla tensione del coito, dall’esplosiva ripetuta spossatezza dopo l’eiaculazione, forse inizi ad avvertire che vorresti completare l’esperienze d’amore.Non solo di possedere. Ti tenta la sensazione di essere posseduto, girato, afferrato, goduto oltre il limite del naturale senso. Di toccarti sui seni, nell’inguine stretto, di baciarti la bocca, leccando, con trepida lingua, i lobi auricolari, entrando nelle semiaperte labbra con le omologhe mani, labbra, lingua. Brividi sul collo; giungere, poi, stringendo le dure mammelle, irretite da “amore”, ad accarezzare i tozzi piccoli scudi, i tesi capezzoli scuri, rabbrividendo di ardore. Suggere vorresti il nettare che non possono dare. In quel frastuono di eretici sensi, la tua mano, le tue dita ritrovano il piano che dallo sterno s’affacia sul dorato riflesso dell’addome convesso. E subito sciamano urlanti guerrieri per le pelviche valli, nella ricciola scura foresta che nasconde un piccolo despota, assediato da tanta canea, che s’erge in altera potenza afferrando il comando. Ma inutile è il grido. Sollevato da febbrili mani e gettato di sotto, sbucciato sul ruvido telo, sconcerto rimane mentre girato in alto è l'ingresso della rosea caverna, dell’ano tremante. Contenuto da lacci amorosi, sente un brivido arcano l’anello disposto ad assaporare quel che a languida amante nella cupa riposta valva è stato di solito e a lungo, introdotto.
Condanna amara, prova la stessa contrappassica ansia, nell’attesa sospirosa, che si compia il sensuale progetto, che, dischiuso l’elastico opercolo, si disserri l’antica prevenuta pulsione e sconcerti l’anima desta a stranite passioni.
E sentire, nella carne distesa, salire pian piano verso vertici acuti il doloroso senso di un piacere indefinito.
E la verga si tende, e la testa insidiosa protende; nel socchiuso reattivo ocello la chiave si spende e disserra e divella. Come belva che serra nella ferrea presa la dura mascella, in attesa che la vittima esali ogni ultima vitale scossa, così giace ben ferma la fiera. Infida orrida, ogni tanto il crine scrolla per provare se si schiude la strada verso l’ultima meta.
E la tenera braccata gazzella, ansimando, spossata , quasi non oppone più forza. Si spalanca la strada e avanza ormai fiero il grosso serpe dannato. Nell’intima cella, giunto al punto più alto dove il colon si piega, ormai urticato dalla lotta affrontata, essudato di prostatico liquido, sollecitato dalla protratta attesa, giunto al termine ultimo del finito budello, sfiata in pirotecnico gioco. Sobbalzando versa il fiotto copioso in sterile alcova.
Ora giace l’androgino efebo cinto da danaica dorata pioggia e s’addormenta e sogna e il sorriso sottende la sua guancia rosata, le sue labbra dischiuse, il suo essere disciolto, la sua mano nelle nocche socchiuse trattiene il corpo che lo resse; che, nella difficile prova, lo perse.
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15 years ago
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Le due gatte
Nella penombra della stanza, otto occhi si incrociano, quasi in silenzio.
Poi, come sempre, sono le donne a prendere l’iniziativa. Lei si fa avanti, viene verso di me tendendo una mano: la stringo e la seguo.
Ci guardiamo, noi due sole, ed entrambe abbozziamo un sorriso mentre ci stringiamo, vicine, petto contro petto, in piedi…le sue mani salgono sulla mia nuca…poi lei si china sul collo, vicino al mio orecchio e inizia a baciarmi, piano.
A questo punto, io la abbraccio, cingendole la vita e spingendola a me: la mia bocca, le mie labbra si posano sul petto e intanto faccio scivolare via il vestito dalle sue spalle, che restano nude.
Ci sediamo vicine ed iniziamo ad accarezzarci e spogliarci.
Accanto a noi arrivano i due uomini: mettendomi le mani sui fianchi, tu continui a spogliarmi, e intanto mi spingi verso la ragazza. L’altro uomo avvicina i nostri visi, ed io e lei iniziamo a leccarci, sul viso e sulla bocca; poi si distende ed io mi lascio andare sopra di lei, ormai nuda.
Sento il corpo caldo, i seni che premono sui miei…le vostre mani ci accarezzano, mentre io e lei ci stringiamo continuando a leccarci.
Sento leccarmi tra le natiche, mentre sto distesa: sei tu. Poi mi tiri indietro, verso di te, facendo sì che la mia faccia sia all’altezza del suo sesso. Lei divarica le gambe, e di fronte a me il suo uomo inizia ad accarezzarla, penetrandola con le dita. Tu continui con me, fin quando non sono io a chinarmi tra le gambe dell’altra donna. Alle mie spalle, vedi come mi spingo in avanti, come mi muovo poggiando le labbra sul suo sesso…ti sposti di lato, per vedere meglio come la mia lingua la accarezza.
Io allungo le mani sul suo seno, mentre lei ti invita ad avvicinarti. Ti metti cavalcioni sul tuo viso, lasciando che ti lecchi le palle. Poi, le metti il tuo cazzo in bocca, muovendoti ritmicamente mentre con una mano sulla mia nuca mi guidi. Vedo il tuo cazzo entrare ed uscire umido dalla sua bocca.
L’uomo si porta alle mie spalle. Il mio culetto è lì dove lo hai lasciato: in alto, vedi la curva dei fianchi che si allarga e si arrotonda, mentre scodinzolo per i movimenti.
Dietro di me, l’altro uomo, eccitato, si china a leccarmi la figa, sento la sua lingua bagnarmi mentre io sto facendo lo stesso con la sua donna. Poi si solleva, poggia una mano sulla mia schiena, con l’altra sento che poggia il suo cazzo su di me, poi spinge un po’, poi più deciso ed il suo cazzo mi scivola dentro. Inizia a scoparmi tenendomi per i fianchi.
Ti sollevi rispetto all’altra donna, avanzi verso di me e ti chini, anche tu…le nostre lingue si incontrano sul suo corpo, poi si intrecciano,ed infine mi fai mettere carponi, e mentre l’altro continua a scopare con me, tu mi tieni il collo, anzi, stringi sulla gola e infili il tuo cazzo tra le mie labbra, in bocca. Hai il sapore di lei, mi arrivi in gola ed il respiro è sempre più affannoso.
Mentre succhio e lecco il tuo cazzo al tuo ritmo, l’altro continua a spingersi dentro di me, ed io mi sento sbattuta e presa da tutti e due.
Le tue mani mi stringono i seni, forte, facendomi quasi male. L’altra donna si è portata alle tue spalle, credo stia leccandoti tra le natiche, o sotto, prima di arrivare alle palle. Poi si porta nella stessa posizione dietro il suo uomo. Lo lecca mentre lui mi scopa.
Fai uscire il tuo cazzo dalla mia bocca, inviti lei a leccarmi. L’altro uomo si sposta, lasciando il mio sesso. Io sono ancora carponi: un’altra lingua inizia a leccare la mia figa calda; è lei, mentre lui avanza verso di me. Intanto sento come spingi alle spalle della ragazza. Stai scopando con lei, mentre mi osservi prenderlo in bocca dall’altro.
Lui ha una mano sul fianco, con l’altra tiene dritto verso di me il suo cazzo. Io mi muovo in avanti, perdo il ritmo quando ti spingi più forte dentro di lei, ed il suo corpo mi fa prendere più a fondo il cazzo dell’uomo.
Chiudo gli occhi, sento la bocca riempirsi, la figa bagnarsi sempre di più, mentre l’intreccio si scioglie, i cazzi abbandonano il mio corpo.
Mi volto, sollevandomi in ginocchio: io e l’altra donna ci guardiamo, lei si avvicina e mi bacia sulle labbra. Poi si distende di fronte a me.
Io, allora, avanzo verso di lei mantenendomi carponi, mi abbasso leggermente per farmi leccare ancora, poi mi giro, ed anche io la lecco di nuovo, di nuovo la mia lingua accarezza il suo sesso liscio e morbido.
Ora tocca a voi scegliere. Come immaginavo, vieni di fronte a me.
Con un gesto, stringendo i fianchi dell’altra ragazza, le faccio capire di sollevare il bacino: ti avvicini, io sollevo la testa, stringo il tuo cazzo e me lo porto alla bocca.
Lo succhio forte, leccandolo decisa e lasciando che la saliva cada anche su di lei. Quando ti allontani, qualche filamento ci tiene ancora uniti.
Per poco. Poi vedo il tuo pollice tra le sue labbra, mentre prepari il tuo cazzo a penetrarla. Ti guido e ti vedo scivolare a scoparla.
Intanto, alle mie spalle, c’è l’uomo, immagino che si sia fatto fare un pompino intanto, come te, ed ora il cazzo umido lo sento poggiarsi su di me e poi di nuovo dentro.
Ci riempite di sesso, i corpi si muovono, mentre i cazzi si spingono dentro, seguono le vostre spinte, e poi uscite dalla figa per farvi prendere ancora dal calore delle nostre bocche.
Attorno alle mie labbra si confondono i sapori e intanto il corpo sussulta, da una parte e dall’altra vi muovete veloci, si sente il rumore del sesso, dei corpi penetrati, delle bocche che si riempiono e succhiano.
Quando siete tutti e due su di me, quando spingete insieme e dalla bocca al ventre mi sento fisicamente riempita, compressa; e quando il ritmo è diverso, sbattuta, da una parte e dall’altra.
Quando tu lasci la sua donna, anche lui interrompe e se la prende tutta, mettendosi sopra di lei, a scoparla. Mi avvicino a te, in ginocchio, ti bacio sulle labbra, poi in bocca, mentre mi stringi, poi scivolo in basso, leccandoti il collo, i capezzoli, i fianchi. Tra le tue gambe mi giro sulla schiena, per averti di nuovo in bocca. Ti sollevi appena ed io prendo in bocca le tue palle, le lecco, le riprendo…poi indirizzo il tuo cazzo in basso e tu lo spingi dentro la mia bocca, muovendoti piano.
Accanto a noi, gli altri due scopano di fianco, guardandoci. Allora anche tu mi fai distendere di lato. Le mie ginocchia sono vicine a quelle dell’altra donna. Io e lei iniziamo a baciarci, a leccarci. L’altro uomo la lascia e si porta dietro di me. Con le dita cerca la mia vagina: mi prende da dietro, mentre io vedo alle spalle dell’altra donna comparire il tuo viso. Di nuovo sono le spinte dei vostri cazzi a muoverci. Mentre io succhio le labbra di lei, ti accarezzo, accarezzo lei sul fianco, lo sento muoversi per il tuo scoparla.
Poi l’altro uomo si porta verso le mie gambe, ne solleva una, facendomele divaricare, e mi scopa così, guardando la scena dall’alto, perché lui è in ginocchio.
Poco dopo, ti metti tra me e l’altra ragazza: in questa posizione, io e lei lecchiamo insieme il tuo cazzo, ti sposti un po’ dall’una e poi dall’altra, fin quando l’altro si allontana da me per farsi fare un pompino.
Io resto distesa sulla schiena.
Tra le gambe sono tutta bagnata. Ti porti di fronte a me, e con le mani mi penetri e poi passi dietro, sento le dita tra le natiche. Ne infili uno dentro. Scivola. Allora sollevo il bacino, ti avvicini.
Continui a tenere il tuo dito dentro, mentre il tuo cazzo entra con vigore a scoparmi.
Togli la mano tra le mie natiche, mi sollevi le gambe rovesciandole verso di me.
Sento la tua saliva colare, poi in un attimo il tuo cazzo nel culo, fino in fondo, mentre mi osservi, ripiegata su me stessa, eccitata, inculata da te, completamente.
Ti muovi piano, lasciandolo dentro tutto, in fondo. Poi mi lasci andare.
Facciamolo, ti dico.
Chiami l’altra ragazza. Io mi metto a ridosso del letto, in piedi, una gamba poggiata sopra.
Lei si china tra le mie gambe e mi lecca, da sotto.
L’uomo si mette al mio fianco. Lei prende in bocca il suo cazzo.
Decidiamo come stare, e mentre io percorro con la lingua tutta l’asta del tuo pene, lui si stende sul letto, le gambe, piegate, i piedi poggiano a terra. Fa sedere la ragazza sul suo cazzo, lei si muove impetuosa, poi si siede sul suo viso.
L’uomo allunga la lingua, lei rovescia indietro la testa.
Ora sono io a prendere posto sul suo cazzo. Lo sento dritto dentro di me. Mi sporgo in avanti, il viso praticamente sulla schiena della ragazza. Con una mano divarico le natiche.
Poi sento le tue mani divaricarmi. Poggio anche l’altra mano sul letto.
Mi bagni, ma non ci sarebbe bisogno: vedi la pelle lucida ed umida del mio culetto aprirsi per te. Il tuo cazzo si spinge dentro piano, tutto è stretto e pieno, è come se il mio corpo si aprisse per accoglierti, per farsi inculare ancora e riempirsi di sesso. Mi sussurri che sei tutto dentro.
Ti sento…inizio a muovermi piano, ed anche tu, l’uomo sotto di me si muove lentamente, noi acceleriamo il ritmo, poggio la testa sull’altra ragazza, anche lei si muove, ti ricevo e ti lascio andare e le tue mani mi stringono forte mentre due cazzi mi riempiono e sento di essere colma, di essere una porca che prende due cazzi insieme…ormai scivoli ad incularmi come se fossi nella figa, senti altra carne che la riempie…è tutto fortissimo…ti chiedo di aumentare, io starò ferma ma voglio sentirti entrare e uscire…poi mi sposto, la curiosità è soddisfatta, ho voglia di averti da sola fino alla fine, ti lascio sedere sul bordo del letto e mi inginocchio fra le tue gambe per farti un pompino bellissimo, poggi le mani e ti lasci andare indietro mentre non mi fermo, con una mano ti accarezzo e con l’altra accompagno la mia bocca che succhia, forte e veloce, fin quando non sento di nuovo le tue mani sulla mia testa e ingoio il tuo sperma caldo che scivola in gola.
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4
15 years ago
admin, 75
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Operaio e casalinga
Circa 3 anni fà, avevo 24anni, facevo l' operaio presso una ditta di mobili, in pratica andavo in giro a prendere le misure, prima di montare le cucine.
Ogni mattina, come sempre, giravo 3 o 4 appartamenti come da prassi.....ERA lunedi, arrivai in ufficio, presi le schede con gli indirizzi, preparai il tutto e parti', avevo 3 appuntamenti fissati nella zona del barese, tutto procede come sempre, ma ecco che al terzo ed ultimo appuntamento.....succede qualcosa.
VI RACCONTO: erano le 11,30 circa, suonai al citofono e mi rispose una voce femminile(come al solito, mi ricevevano sempre donne, inquanto mi spostavo di mattina e pertanto gli uomini, di solito erano sempre a lavoro), sali al 4 piano, ed eccomi che mi apri una signora sulla 40ina d' età, ERA il mese di agosto, lei aveva uno di quei vestitini che indossano le casalinghe per stare in casa, abbastanza corto e scollato, una bella donna, con belle forme, un bel culetto e un bel seno grosso e alto.
Lei mi porta in cucina, ed io inizio come al mio solito a prender le misure, lei mi stava dietro, controllava mentre io lavoravo....ogni tanto scambiavamo qualche parolina....quando io le chiedo:
Dove fosse la chiave del GAS, perchè non riuscivo a trovarla, lei mi dice che era dentro una antina della base della cucina, si avvicina e la apre...ERA piena di pentole e robe varie, COSI, io chiedo di liberarmela, mi faccio indietro e lei si china a pecora ed inizia a liberare la base, RAGAZZI, che spettacolo da dietro, in pratica le usciva quasi il culetto, io mi chinai....dietro di lei, facendo finta di prendere delle cose dalla mia cassetta, mentre la sbirciavo per bene....l vedevo le mutandine nere.....un bel culo, il mio cazzo iniziava ad ingrossarsi e mille pensieri mi frullavano per la testa, la troitta della signora, continuava come fosse niente a sbattermi quel culo in faccia in maniera molto disinvolta, lei sapeva che ero dietro, sapeva che ero chinato a terra e sapeva di avere un vestito corto, e di conseguenza sapeva che le stavo guardando il culo, ma continuava, capii che lo stesse facendo apposta, trovava agni scusa per chinarsi ancor di più e mettere in mostra il suo culo.
Io non resistevo, il mio cazzo scoppiava nei pantaloni, mi alzai e chiesi se volesse una mano, con la scusa cercavo il contatto fisico, cercvo di sfiorarla, fina a quando, NON Sò PERCHé, mi ritrovai dietro di lei, e mentre la troietta della signora ontinuava a chinarsi, io la sfrusciai da dietro....appoggiandole il mio cazzone sul culo, una breve tokkatina, ma vidi che lei non fece e non disse niente, cosi ancora, mi riappoggiai e mi tirai indietro...e lei ancora niente.
Cosi, presi coraggio, e con prepotenza glie lo appogiai proprio dietro, di colpo, facendole sentire il mio cazzo duro, LEI dette un colpetto indietro, appoggiando ancor di più il suo culo, al mio cazzo.... e mentre continuava, mi disse: ATTENTO, o mi fai cadere.....
Io: no sigonra, non cade, la reggo io, e mentre continuavo a sfrusciare il mio cazzo, sul culo, le misi le mani sui fianchi, come per reggerla...
E lei: si bravo, cosi, reggimi.....
Li, capii che la troia, ci stava, ed aveva voglia di divertirsi, cosi non persi tempo.....iniziai a palparle il culo, mente con più insistenza sfrusciavo il cazzo contro di lei, ancora a pecora, la puttanella, non diceva niente... e continuava a fare, come fosse nulla.
Allora capii, che dovevo vedermela da solo....mi tirai fuori il cazzo, già durissimo.....e tenedomelo in mano, glie lo strusciao dietro il culo....nel frattempo lei si era poggiata alle basi della cucina e continuava a rimanere a pecora...NON DICENDO NULLA, cosi, mi bagnai 2 dita....gli spostai la mutandine e iniziai a preparala al mio cazzone.....quando la sentii bella bagnata ecco, che le infilai il cazzo dentro.....ed inizia a fottermela a dovere.....lei non diceva una parola, anzima ogni tanto, con lamentini,....io la tenevo dai fianchi, e iniziai a sbattermela con insistenza, bei colpi duri, la fottefo come una troia, sbattendoli tutto il cazzo in fika.....fino alle palle.....con una manina, cercavo di stimolarle il culetto.....glie lo allargavo....e glie lo giocavo dal di fuori con un paio di dita, mentre continuavo a sbattermela....lei inizio' a godere, anzimava parecchi e diceva: bravo, scopami, dai....., fà presto che arriva mio marito......, io godevo come un porco,....
stavo per sborrarla, cosi lo tiro fuori, e le riempio il culo di sborra.....
EKKO, che suona il citofono, cazzo chi è?? le dissi, e lei: sarà mio marito, prese dei fazzolettini, si puli la sborra che aveva sul culo velocemente.....e andò ad aprire il portone.....
Come fosse niente, io ripresi a prender le misure, e lei arrivò con il marito in cucina, presentandomelo.
Il marito: Tutto bene?? può essere montata la cucina??
IO: si certo, tutto ok!!
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6
15 years ago
Daniele3tuo, 26
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Regalo di pasqua
Me lo aveva promesso che mi avrebbe fatto un ‘regalo’… e che regalo.
Dopo tanto tempo passato tra chat, sms e telefonate, adesso è di fronte a me, in tutto il suo splendore. Non perdo tempo e mi fiondo su quel corpo fantastico; accarezzo il suo culo sodo e contemporaneamente lecco e succhio le sue splendide tette, con i capezzoli già belli duri.
La adagio sul letto ed esploro tutto il suo corpo con le mie labbra, senza lasciare neanche un angolo inesplorato. Dal collo alle spalle, dai capezzoli ai fianchi, dalle cosce alla sua fessurina profumata, depilata e già bella bagnata. Che spettacolo giocare insieme a Lei; è bellissima e si vede che le piace ‘giocare’. Gioco con la sua figa fino a farla godere, sentendo i suoi umori colare lungo le gambe, e subito mi chiede di continuare; cosa che non mi faccio ripetere due volte. Così che alterno colpi di lingua sul clitoride a delle vere e proprie succhiate …. ma adesso comincia a dimostrarmi quanto è porca: mi chiede di infilarle non uno, non due ma tutte le dita dentro. Comincia un su e giù con la mano dentro la sua figa ormai arrossata e bagnatissima, e continuando a leccarle il clito… fino all’ennesimo orgasmo. Nel mentre sono li che mi dedico a lei, si sposta col busto fino a trovarsi a portata del mio uccello voglioso, che immediatamente accoglie nella sua caldissima bocca. Parte così un sessantanove da sogno, con la sua bocca che lo prende tutto quasi volesse mangiarlo.. come succhia….
Però adesso si divertiamo sul serio.. la tiro fino all’angolo del letto, la metto in ginocchio sul letto e dopo aver leccato ancora quel lago chiamato figa, la accontento: in un attimo sono dentro di lei. La sua figa non aspettava altro che il mio cazzo, e così non son più sicuro se la sto scopando io alla pecorina o mi sta scopando lei all’indietro. Gode da morire e io impazzisco con lei. La scopo tenendole i fianchi e accarezzando le sue bellissime tette, che vedo ballare attraverso lo specchio di fianco. Da questa posizione le passo un dito sul ‘buchetto’… me lo aveva confessato una volta che le piaceva. Allora io esco dalla figa allagata e appoggio il mio cazzo che non sta più nella pelle, sul buchetto che in automatico si allarga per fargli spazio… questo è il momento che mi fa realizzare che ho davvero davanti a me una grandissima troia che non si lascia sfuggire nulla, perché se appena con la cappella dentro mi implora di far pianissimo, dopo 3 secondi mi supplica di sbatterla a perdifiato. E mica posso resistere alle sue suppliche, eseguo … e così il suo buchetto accoglie il mio cazzo ormai senza forza per resistere all’orgasmo, e si ripete la scena di prima: mi sta scopando lei col suo culo. Irrimediabilmente esplodo in un’orgarsmo incredibile, sembra non voler terminare mai. Una cosa meravigliosa.
Ma il regalo non è finito…perchè il tempo di una sigaretta lei ricomincia a giocare col mio uccello, e mentre me lo sta succhiando mi chiede di potermi leccare il mio di buchetto. Cosa che gli concedo, e lei comincia a leccarlo, senza mai perdere di vista il mio cazzo che, di tanto in tanto riprende a succhiare. Ormai lo ha ‘rimesso in sesto’. Allora io mi metto sopra di lei, col mio uccello tra le sue tette, e lei prende a succhiarlo facendomi una sega con le tette; cosa che le riesce benissimo vista la loro bontà. Le sue tette e la sua bocca mi stanno facendo impazzire tanto da non farmi rendere conto che sto scopando la sua bocca come se fosse la sua figa o il suo culo, con un ritmo indiavolato, mentre lei con le sue mani mi prende per le natiche e mi spinge tutto nella sua bocca. Ormai sto per godere ancora e lei aumenta il ritmo della sua pompa fino a quando le riempio la bocca con un’orgasmo che quasi mi fa perdere i sensi, e lei per tutta risposta beve tutto fino all’ultima goccia….
Dopo questo potrei anche morire …
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15 years ago
admin, 75
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Il viaggio in treno parte 2
Passati 5 minuti esco dal bagno e mi dirigo verso lo scompartimento, entro e vedo il vicino che continua a leggere le sue carte, lei che è a sedere e guarda fuori dal finestrino e il marito che mi guarda. Contraccambio lo sguardo, mi porto il dito al naso, lo annuso e gli faccio il segno delle corna. Lui mi guarda, prima fa gli occhi sorpresi, poi mi sorride e si gira a bisbigliare qualcosa verso la moglie che mi guarda sorride e gli risponde.
Le galleria sono finite da poco, siamo in prossimità di Bologna, lei con fare civettuolo giocherella con un bottone della camicia fino a sganciarlo e a mostrare di più lo scollo, nello stesso momento entra il controllore che ci distrae, controllo biglietti ed esce. Sembra non si sia accorto di nulla il mio vicino. Ora lo vedo riporre le sue carte nella ventiquattro ore, prendere il soprabito ed alzarsi, saluta ed esce dallo scompartimento. Siamo in prossimità della stazione di Bologna, ora che siamo soli i giochi di sguardi tra me e lei iniziano a farsi più intensi, più provocanti. Scavalla la gamba e le tiene aperte mostrandomi quella fica che avevo toccato. Sappiamo tutti e tre quello che deve accadere, ma attendiamo, vuoi per aumentare l'eccitazione, vuoi per capire se a Bologna saliranno altri ospiti indesiderati nello scompartimento. Continua a giocare con i bottoni se ne slaccia un altro, ci guardiamo, ci desideriamo ma ancora il treno è fermo in stazione.
Finalmente il treno riparte, non ci siamo detti una parola, rompe il silenzio il marito “Speriamo che non entri nessuno, si viaggi tanto comodi quando siamo pochi nello scompartimento” e io gli rispondo “non c'è dubbio, siamo anche più liberi, non credi?” Guardo lei con occhi vogliosi, mi passo la mano sul cazzo che spinge dentro i pantaloni. Ci stiamo allontanando da Bologna, lei si alza e si mette al posto del passeggero di prima “mi dà fastidio viaggiare spalle alla direzione del treno”
Ora è accanto a me, accavalla le gambe, la gonna sale, vedo bene il suo seno dentro il reggiseno. Guardo suo marito, l'ammira estasiato, a bocca aperta, io poso delicatamente la mano sulla sua coscia e l'accarezzo, sento lui dire “siiii” lo guardo e gli sorrido. Lei con fare deciso gli dice “perchè non chiudi un po' le tende dello scompartimento e non stai li a vedere se arriva qualcuno?” e intanto posa la mano sul mio cazzo duro. Lui ha chiuso le tende ed è seduto di fronte a noi nel seggiolino accanto alla porta come a sbirciare se dovesse arrivare qualcuno lei intanto mi palpa il cazzo e dice “sento che è duro come prima, deve essere grosso” “anche succoso, se è per questo” le replico. Le palpo le tette, la bacio in bocca e insinuo una mano dentro il reggiseno, sento il capezzolo duro, glielo stringo tra le dita, lei ansima, le sue dita si muovono frenetiche sul mio pacco, inizia a cercare i bottoni per liberarlo. Lui ci sbircia e dice “amore sei fantastica, fallo godere questo ragazzo, fagli sentire quanto sei troia”, lo guardo, si sta accarezzando da sopra i pantaloni, gli sorrido e gli faccio il gesto delle corna, “siiii sono un cornuto, mi piace”.
Finalmente lei libera il mio cazzo dai pantaloni, ora svetta fuori e batte sulla mia pancia, lei lo accarezza su e giù delicatamente e dice “lo vedi come è grosso, ora lo succhio” e lui gli risponde “si è duro non è come il mio che è moscio”.
Sento la bocca di lei che gioca con la mia cappella, lecca il prepuzio, il frenulo, poi con le labbra avvolge la cappella in un morbido bacio, sento la sua lingua che continua a leccarmi, poi scende piano piano per poi tornare su. E' un pompino da artista, di chi sa come succhiarlo, di chi sa come far godere un uomo, io ansimo, le accarezzo la testa vorrei darle il ritmo ma non ce n'è bisogno, sento che interpreta bene le mie voglie aumentando e diminuendo all'occorrenza lo scorrimento sul mio cazzo. Noto che ha le gambe larghe, la fica le si vede, allungo una mano e inizio a toccarla, gioco con il clitoride, la posizione non favorisce tanto altro. Glielo prendo tra le dita e lo strizzo un po', sento lei gemere di piacere, la sento più bagnata.
Smette si succhiarmi e si alza, dalla borsa tira fuori un profilattico e me lo porge “ho voglia di sentirmelo dentro” mi infilo il profilattico, calo un po' i pantaloni, sto per alzarmi “no, rimani seduto, mi ci siedo io sopra” mi accomodo meglio sul seggiolino, lei mi da le spalle, si abbassa come per mettersi a sedere, prende il mio cazzo in mano e lo indirizza verso l'entrata della fica.
Si siede e lo fa entrare tutto, ansima “è bello duro, mi piace” e comincia a muoversi su e giù, poi si siede tutta spingendolo dentro e cominciando a roteare il bacino “lo sento tutto, come è grosso” “si troia, ti piace vero” “mi piace è grosso, lo sento tutto, siiiii” così facendo continua a muoversi “hai la fica calda e umida, da vera cagna in calore” le dico, lei ricomincia a muoversi su e giù con decisione le piace, lo fa scorrere dentro per tutta la lunghezza, è un godimento fantastico, la sento gemere di piacere e sento il suo calore. Si muove tarantolata, sta godendo, sento i suoi umori che mi bagnano l'inguine, vedo il cornuto che si tocca da sopra i pantaloni, non fa più la vedetta, credo che non ce ne freghi più se qualcuno ci possa sorprendere.
La sento godere sempre più lui commenta ogni tanto, ma non gli do peso sono troppo estasiato dal momento, dalla scopata inaspettata, “si godi troia” le dice il marito “ti piace farti sbattere dai giovani focosi, vero?” e lei gli risponde “si, mi piace il cazzo lo adoro, non ne posso fare a meno, e questo è bello duro e grosso”. Mentre dice questo ha l'orgasmo, reclina indietro la testa e inizia ad ansimare più forte, sento i suoi movimenti diventare più lievi, più armoniosi, più delicati, fino a sedersi completamente sul mio pene per godersi gli ultimi spasmi dell'orgasmo.
Ricomincia a muoversi e mi chiede “ora sta a te godere” la prendo la faccio alzare, la spingo verso il seggiolino di fronte, quello accanto al marito, la faccio piegare a pecorina le tiro su la gonna, le lecco il buco del culo per lubrificarlo meglio e lei mi dice “si scopami il culo che mi piace” mi rialzo le appoggio la cappella allo sfintere e inizio a pigiare piano piano, entra bene, senza troppi sforzi “sei proprio rotta dietro” e il marito di mi risponde “ha preso tanti cazzi di ogni dimensione in quel culo, è rotta” lo vedo estasiato, ora ha il viso di sua moglie davanti al suo volto, lei ha le tette tirate fuori, lui gliele tocca mentre io da dietro inizio a dare colpi decisi, vedo quelle poppe ballonzolare al ritmo dei miei colpi decisi, lei ansima, mi invita a scoparla con vigore, “voglio sentirlo tutto nel culo, sfondami” incitato aumento il ritmo dei colpi la sto scopando con decisione “ti piace il cazzo nel culo, vero troia” “siiiii mi piace, insisit” i miei colpi sono bel piazzati, lo faccio scorrere tutto dentro, lo estraggo fino alla cappella eppoi un altro colpo deciso, e così ancora ed ancora con forza e ritmo.
Sono eccitato, per la situazione, per la troia che mi ritrovo, per lo sguardo del cornuto che ci guarda estasiato, sento l'orgasmo che sta arrivando “sto per godere” annuncio, lei mi dice “aspetta, esci che voglio vedere il tuo schizzo” sono in piedi davanti al marito, lei è in ginocchio davanti a me, toglie il profilattico, inizia a succhiarlo e a menarlo con decisione, sento il piacere che mi parte dai coglioni inizio ad ansimare lei lo estrae dalla bocca e continua a segarlo, la investo con tre fiotti di sperma che le finiscono sul viso, sui capelli, sul seno, sulla gonna. Esaurito il mio orgasmo lo riprende in bocca, lo ripulisce bene e me lo riconsegna bello pulito. E' sporca del mio seme sulle labbra che ora si lecca per gustare il mio sapore, si accarezza il seno pieno del mio sperma portandoselo poi alla lingua con le dita mentre mi guarda dal basso verso l'alto con fare da vera troia.
Finito il tutto ci risistemiamo, lei mi passa una salvietta umidificata per pulirmi, si risistema e annuncia che va in bagno a rinfrescarsi. Il marito le dice io vado in quell'altro bagno, ho bisogno di segarmi.
Il viaggio prosegue in tranquillità, ci scambiamo le nostre esperienze, le nostre fantasie, chiaccheriamo amabilmente fino a Milano. Ci scambiamo i numeri di telefono scendiamo dal treno e ci salutiamo, loro prendono la loro direzione io quella dell'albergo.
Mezz'ora dopo mi arriva un sms “Stasera ore 21 via.........., ci piacerebbe che tu venissi a cena da noi” rispondo “non mancherò”.
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15 years ago
linguistafi,
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Il viaggio in treno parte 1
Tre anni fa, il periodo della mia laurea, ero in perenne ricerca di argomenti e materiale per la mia tesi, fisso su internet alla ricerca di ciò che mi serviva, finchè trovai un seminario di tre giorni a Milano che trattava proprio l'argomento della mia tesi, che mi impegnava molto e mi aveva tolto tempo agli incontri con coppie amiche conosciute su vari siti o chat.
Feci il biglietto del treno preparai la valigia e partii.
Montai a Santa Maria Novella, Firenze, la mia città, cercai il posto prenotato ed entrai nello scompartimento già occupato da altre tre persone.
Un signore di circa 60 anni ben abbigliato, giacca e cravatta intento a leggere un fascicolo e una ventiquattro ore tra i suoi piedi e una coppia di circa 50 anni, lui alto circa 180 cm longilineo brizzolato, lei circa 165 cm formosetta quel tanto che basta per dare delle belle forme ad una donna, un seno procace che evidenziava in una camicietta che lasciava intravedere lo scollo e una gonna che mostrava un paio di gambe lisce e ben curate senza calze dato che era luglio innoltrato.
Sistemo il mio bagaglio e prendo posto accanto al 60enne che era al finestrino, mentre davanti a me ho il marito e posto finestrino la signora.
Ancora avevo gli occhiali da sole e dato che lei valeva una sbirciata più che profonda li tenni su, aprii il giornale e feci finta di leggerlo iniziando a scrutarla.
Capelli mori, riccioli, un viso delicato con un sorriso di chi è in pace e sereno, un nasino all'insù, occhi scuri e un trucco leggero che le risaltava gli occhi. Scendendo il suo seno era pieno, una quarta ad occhio e croce, si intravedeva lo scollo ed era molto attraente il gioco del vedo non vedo.
Scendo ad osservare meglio le gambe, lisce, sode, di chi, nonostante età e forme, si tiene in attività fisica. Le scarpe con tacco, non esagerato, ma comunque un decoltè piacevole.
Notai una cavigliera a sinistra e mi venne un tuffo al cuore. Stai a vedere che questa è una coppia trasgressiva e cominciai a fantasticare, cercando di capire se fosse una coppia scambista o una coppia con lui cuck.
Intanto il treno stava muovendosi per uscire dalla stazione passando sugli scambi, gli scossoni facevano muovere quelle poppe richiamando i movimenti che fa un seno quando la donna è scopata con vigore.
Prima che il treno uscisse dalla stazione la signora cambia l'accavallamento delle gambe, ponendo la gamba sinistra sulla destra e così facendo mettendo bene in evidenza la cavigliera dalla quale ne vengo attratto e comincio a guardarla meglio. Noto che c'è un ciondolo che prima non avevo visto, lo guardo meglio, è il classico gesto delle che si fa con la mano, a questo punto non ho più dubbi, è una coppia con lui cuck, di quelle coppie che avevo incontrato qualche volta dopo chattate o scambi di mail su siti specializzati.
Fino a quel momento ero rimasto fermo, immobile con il mio giornale facendo finta di leggere, ma la scoperta mi aveva messo eccitazione addosso, sentivo il mio sesso iniziare a pulsare, già la visione della signora aiutava, ma la scoperta aveva dato un'eccitazione in più.
Ora dovevo farle capire che sapevo, con discrezione, senza farmi accorgere dal quarto incomodo che sedeva al mio fianco.
Tolgo gli occhiali, li poso sulla testa, poso il giornale sulle ginocchia e inizio a guardarla in maniera discreta. Le guardo il seno, le gambe, il viso, poi la cavigliera, di nuovo il viso sperando che si accorga dei miei sguardi.
Finalmente i nostri sguardi si incrociano, le sorrido, lei imbarazzata sorride ma distoglie lo sguardo, io insisto, le guardo la cavigliera, mi accorgo me mi guarda di nuovo, la fisso negli occhi e le sorrido di nuovo, lei risponde al mio sorriso in maniera più decisa a quel punto sposto lo sguardo sulla cavigliera e di nuovo su di lei, sorridendo ed ammiccando come per farle capire che ho intuito il significato della cavigliera.
Lei sorride, le vedo illuminarsi gli occhi, scavalla la gamba, la riaccavalla, le sale la gonna, ma non si cura di risistemarsi, mostra con orgoglio le sue cosce. Il marito coglie i movimenti, coglie gli sguardi tra me e lei, gli sorrido con educazione e lui contraccambia il mio saluto.
Torno a far finta di leggere il giornale, purtroppo c'è il quarto incomodo che è sempre impegnato nello studio dei suo fogli, continuo a guardare la signora che ogni tanto si muove come per mostrarmi meglio le cosce.
Il treno passa la stazione di Prato, comincia ad accelerare la sua corsa, gli scuotimenti non sono bruschi come sugli scambi, il rumore delle ruote che scorrono sui binari attutiscono altri rumori.
Iniziano le gallerie dell'appennino, lei si gira verso il suo uomo e gli dice che deve andare in bagno, si alza, passa tra me e il marito, si sofferma ad armeggiare ad un bagaglio sopra il marito, così facendo quasi mi mette il culo in viso, non posso che ammirare la sua rotondità, vorrei sfiorarlo, ma il signore accanto a me si è distratto dalle sue letture per via dei movimenti e anche lui guarda con fare interrogativo la scena.
Lei esce dallo scompartimento, il mio vicino di posto ritorna a studiare le sue carte, il marito di lei mi guarda con fare interrogativo come si aspettasse qualcosa da me, io rimango fermo a pensare sul da farsi, allora torna a leggere la rivista.
Trovo la soluzione, infilo la mano in tasca dove ho il cellulare, inizio ad armeggiare, fino ad entrare nel menu delle suonerie, attendo che il treno esca dalla galleria, faccio partire la suoneria “pronto? Pronto? Non sento nulla! Pronto?” così facendo esco dallo scompartimento e intravedo la lei che sta andando verso il bagno. Prendo la stessa direzione, arrivo davanti al bagno, che trovo chiuso, ed attendo che la porta si apra. Passa un minuto, sento la chiave che gira, mi avvicino alla porta che si apre ed appare lei. Ha come un sussulto nel vedermi e le dico “Non ti aspettavi di trovarmi qui?” “Bhè no, la situazione non è delle migliori” mentre dice questo faccio un passo in avanti precludendole l'uscita dal bagno, le poggio una mano sul seno e glielo palpo e le dico “tuo marito non deve essere geloso se ti accarezzo il seno” lei sospira e mi risponde di no, a questo punto faccio una pressione sul suo petto per farla retrocedere, entro in bagno anche io e chiudo la porta a chiave. “Che vuoi fare adesso?” mi chiede “non lo so, ma la situazione è tesa” e le prendo una mano portandola tra le mie gambe. Inizia a palparmi complimentandosi per “l'attrezzo” come lo ha definito, io nel frattempo le bacio il collo e le palpo il culo da sopra la gonna, poi insinuo la mano sotto e, sorpresa “non porti le mutandine...complimenti, pronta per ogni occasione”, inizio a sgrillettarla, lei allarga le gambe per favorire meglio il mio lavoro, la sento ansimare e sento la sua mano che stringe più forte il mio pene. Mi offre la bocca, iniziamo a baciarci, le nostre lingue si intrecciano vogliose. Le mie dita continuano a toccarla, la sento gemere, sento la mia mano invasa dai suoi umori e inizio a sentire il profumo della sua fica. Si stacca da me e mi dice “fermiamoci, a mio marito piace assistere, lo ha capito anche lui che ci hai riconosciuti, torniamo nello scompartimento, noi scendiamo a Milano e tu?” “Anche io vado a Milano” “bene, da qui a Milano avremo modo di divertirci, se poi non dovesse capitare, stasera sei ospite da noi”.
Apre la porta ed esce dal bagno con passo svelto e io rimango con il cazzo duro e voglioso. Mi chiudo di nuovo in bagno, non mi sembra il caso di tornare in contemporanea, colgo l'occasione per annusarmi il dito e nel frattempo me lo accarezzo da sopra i pantaloni.
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linguistafi,
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La prima volta
LA PRIMA VOLTA
Il nostro primo incontro, senza esserci mai visti prima, neppure in fotografia, a casa di un comune amico. Sto entrando, tu sei già nervosa, seduta guardandoti le mani sudate.
Improvvisamente mi vedi. Una sensazione strana ti avvolge.
"Ciao, piacere, Paolo"
Il tuo viso leggermente arrossato il respiro un po’ più rapido per la situazione e forse per una lieve eccitazione, dovuta anche al fatto di sapere perché eravamo là.
Imbarazzata, timorosa di essere reputata male, non riuscendo a dirmi nulla, piacevolmente sorpresa dalla sensazione di languore che ti coglie ... senti un intenso calore tra le gambe, le stringi forte, hai una voglia incredibile di toccarti.
Parlo, scherziamo, una musica di sottofondo.
Ti siedi sulle mie gambe, ti sfioro.
La mia voce, il tono che ho usato, la situazione in generale, ti fanno provare ansia ma anche una forte eccitazione, non sai cosa io abbia in mente... temi di saperlo... ma vuoi anche saperlo, soprattutto vuoi provarlo!
Ti chiedi per un attimo cosa stai facendo... se sei pronta... se puoi fidarti, le risposte ti si affollano nella mente, sono contrastanti, per un attimo pensi di allontanarti, ma sai benissimo che farai esattamente ciò che ti chiederò. La tua volontà è la mia ormai, questa consapevolezza rende notevolmente difficile alzarti in piedi, ti sorreggo sino alla terrazza e poi ti appoggi secondo le mie istruzioni, e resti in attesa, con mille pensieri che ti turbano.
Dopo un tempo che non sai quantificare, ma che ti è sembrato interminabile, senti una mano appoggiarsi al tuo collo con decisione, scendere lungo la schiena, sul culo, e insinuarsi tra le tue gambe, senti dita che ti frugano senza delicatezza... "sei bagnata"... alzo la maglietta e metto a nudo i seni.
Senti le mie mani scorrerti sul ventre, palparti, fino ai seni sui quali si serrano come una morsa, trattieni il fiato... i capezzoli turgidi sono tra le mie dita, li stringo, li tiro... ti sfugge un lamento, senti il mio corpo aderire con forza al tuo, avverti la mia eccitazione che intensifica la tua... istintivamente inizi a muovere il bacino per strusciarti contro di me... vuoi il mio cazzo, lo vuoi maledettamente.
Una mano lascia il tuo seno, afferro i tuoi capelli ti faccio voltare la testa, la mia bocca è sul tuo collo, risale fino all'orecchio
"Ti muovi come una cagna in calore... sei una porca" penso senza dirlo, la mia lingua ti trafigge la bocca dissetandoti con la mia saliva... adori già il mio sapore... il mio odore.
Mi guardi, ansimi, accaldata, il tuo respiro è intenso, leggo chiaramente nei tuoi occhi che hai voglia di essere sbattuta, ti vergogni di non riuscire a nascondermelo... arrossisci un po'. Ti piaccio, ma soprattutto, ti piace il mio essere, il mio modo di farti sentire femmina, braccata, posseduta... non riesci a parlare, anche questo t'infastidisce e t'imbarazza. Scosto una ciocca di capelli dalla tua guancia accarezzandola con un dito, l'unico gesto di tenerezza fino ad ora, ed ho colto esattamente che ne avevi bisogno.
Rientriamo, ti spoglio, andiamo a letto. Ormai stai gemendo spudoratamente dichiarandomi il tuo piacere, implorandomi con gli occhi di continuare, di non smettere. Improvvisamente trattieni il respiro, il tuo corpo si irrigidisce, si tende, senti l'orgasmo vicino, hai gli occhi spalancati, la bocca aperta, desidereresti sentire il mio cazzo tra le labbra, gonfiarsi contro il tuo palato, soffocarti in gola, lo so, e sai che io lo so; vorresti liberare le tue mani che tengo strette, e portarle tra le gambe, premere con forza il clitoride sentendo il piacere partire dalla tua figa fradicia e scoppiarti nel cervello, lo so e tu sai che io lo so; Vorresti sentire le mie mani stringerti i capezzoli, con forza, con rabbia, mescolando in te piacere e dolore, lo so e tu sai che io lo so; improvvisamente stringi le gambe, ora il piacere sta per coglierti, l'agognato orgasmo sta per esplodere, la mia voce sussurrata ti chiede di fare una cosa e tu la fai, mi lecchi il culo, non l’avevi mai fatto prima. Ti senti porca e puttana allo stesso tempo. Hai goduto come non ti succedeva da tempo. Il tuo corpo si rilassa. Sorrido, so di averti in mio potere, e tu sai che io lo so. E sai che io so quanto ami sentirti in mio potere, usata, dominata. Ti guardo, sei immobile, in attesa di ciò che farò, il capo chino, piccole gocce di sudore imperlano la tua fronte, dovute alla tensione che si sta allentando. Mi sdraio accanto a te, la mia mano sui tuoi capelli, una tenera carezza, mentre ti stringo a me. Sollevi piano il tuo viso, le nostre labbra si sfiorano, un dolce e tenero bacio, quasi da innamorati, ti sento rilassata tra le mie braccia, quasi ti rifugi in me, a cercare protezione, anche se nel tuo inconscio ti dici che forse è da me che dovresti proteggerti. Ma sai che io da te, per te, per me, voglio solo piacere ed emozioni, sensazioni, e sai, sei certa che non ti farò mai del male. La mia mano accarezza le tue gambe, risale piano all'interno delle tue cosce, sale piano; sento i tuoi umori bagnarmi le dita, sento immediatamente il tuo corpo reagire alle mie carezze, muovi in avanti il bacino, a cercare un maggior contatto con le mie mani. Improvvisamente, senza più alcuna traccia di dolcezza, senti entrare in te, di prepotenza, due dita. Un gemito di dolore ed una vampata di piacere ti colgono, improvvisi. Hai voglia, io non più. Mi allontano. Mi odi quando faccio il "bastardo".
Mi alzo, le mie mani sui tuoi capelli "in ginocchio" obbedisci immediatamente, un lampo di gioia e desiderio in te, hai la testa abbassata, vedi il mio cazzo spuntare dai pantaloni, duro, eccitato Lo avvicino piano al tuo viso, ora ne senti l'odore, la mia eccitazione diventa la tua, ti entra nel cervello, ti fa contrarre il ventre Lo vuoi, lo so, e tu sai che io lo so "leccalo porca, usa la bocca e la lingua, sei la mia puttana e sai di esserla, che ami esserla, vero ?" un timido "..ssi.." detto a fior di labbra sorrido vedo a tua lingua sporgere, sfiorare la mia cappella turgida, leccare quasi con devozione, assaporando il mio sapore, i tuoi colpi di lingua ora si fanno leggermente più decisi, sicuri "guardami negli occhi ora puttana" sollevi lentamente lo sguardo, sai che amo leggere nei tuoi occhi il desiderio che aumenta in te, il piacere che ti assale muovi lentamente il bacino, contrai i muscoli della tua figa bagnata, la lingua scorre sul mio cazzo, lo assapora, le tue labbra si chiudono sulle mie palle, le succhi, le assapori, ora le labbra si aprono, spingo, lentamente, entro in te chiudi gli occhi colta dal piacere di sentirmi, gonfio, teso, eccitato tra le tue labbra un colpo deciso e giungo fino alla tua gola, quasi soffocandoti, ed inizio a muovermi rapido "mi piace scoparti in bocca” Mugoli un "ssssiiiiii" a bocca piena e, quasi fosse un segnale esplodo nella tua bocca “ingoia tutto” esco da te e ti schizzo la faccia, poi ti ordino di spalmartela col cazzo, sì brava così, ti guardo, sei mia.
Sono trascorsi giorni. Ti chiamo, tra poco arrivo. Suono, salgo. Mi fermo davanti alla porta, ti guardo, con una lentezza esasperante entro, mentre tu guardi attorno timorosa, entriamo. Un nuovo gioco. Mi porto alle tue spalle, ti spingo in camera, senti qualcosa sfiorarti i capelli, ed una benda ti copre gli occhi hai un attimo di terrore, ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi che me ne vada ?" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco". Bene, sapevo che lo avresti detto termino di bendarti gli occhi, il buio ti circonda ed aumenta la tua ansia e, soprattutto la tua eccitazione.
Il contatto con la mia mano, ti sfioro, ti mordi le labbra, sentendo ancora il sapore del mio cazzo su di te dell’ultima volta, ti inebria, lo vuoi, lo desideri più di ogni altra cosa.
Scarto qualcosa, non sai cos’è, tremi di eccitazione e spavento. Un nuovo giocattolo tra le gambe, vibra, ti piace. Ti dico usciamo così. Ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi farlo o no, altrimenti me ne vado" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco".
Hai goduto anche quella sera, ti sei sentita la mia puttana, senza più vergogna per gli altri che potevano vederti. Non ti importava nulla, bastava avermi accanto e lasciarmi fare ciò che volevo di te. Ma io voglio di più e tu lo sai. Ora sei pronta, non aspetti altro che io venga da te e tu mi darai il culo.
Ti prego ... così dovrai chiedermelo, se lo vuoi, dentro nel culo fino in fondo, solo così mi avrai. Ti prego dammelo. Lo sai che io voglio così e te lo chiederò di dirmelo, con un tono suadente, deciso, delicato, comunque indiscutibile nella sua perentoria fermezza.. sai di appartenermi. Hai coscienza della tua dipendenza assoluta ad ogni mia fantasia e ciò ti rende nello stesso tempo ansiosa e incredibilmente serena.. pronta ad offrirti a me .. priva del libero arbitrio.. legata alla sola mia volontà.
Ti prego .. e quelle due semplici parole sono infinitamente più dure e pesanti di mille catene.. impossibile reagire.. impossibile opporsi.. impossibile persino indugiare o trovare delle scuse.... desideri essere mia. Ogni volta sei paralizzata dal terrore di ciò che posso chiederti.. di ciò che potresti concedermi .. come una droga .. mi lasci fare per non morire dentro .. una spirale inarrestabile .. perdersi nel baratro senza neppure il desiderio di salvarsi.
Non sai cosa ti piace di me, forse come mi muovo tra le persone con un ritmo diverso, come se il resto non mi riguardi, refrattario ai tuoi voleri, ai tuoi problemi ed ai tuoi bisogni, trattandoti con affabile indifferenza .. hai afferrato la mia mano con terrore e fiducia, senti la mia forza, senti che la tua indecisione ha sùbito trovato rifugio nella mia volontà. Non sai nemmeno tu perchè non ti ribelli
Stronzo ! Ecco cosa mi dici sempre. Stronzo e porco, ma è così che mi vuoi, e se non vuoi che io sia così allora “ciao” trovati un altro.
Ora è troppo tardi, ora mi darai il culo, vergine, non l’hai mai fatto. Ecco un’altra delle cose che non hai mai fatto. Ma non te ne vergogni, non te ne penti, farlo con me ti piace, ti eccita ti fà comprendere che sei la mia puttana.
Con delicatezza ti bacio con passione insinuando la mia lingua nella tua bocca. Non fai resistenza, anzi ti piace. Ormai l’hai capito che non mi fermerò, che non mi fermerai, ma neanche tu vuoi fermarmi !
La mia mano si insinua nella scollatura e prende possesso delle tue tette, le stropicciò a lungo. Hai la figa in fiamme. La mia mano si insinua tra le gambe inizio un su e giù lento ma deciso. Ti sento eccitatissima.
Ti accarezzo il culo. Senti del freddo, cos’è ? la crema, la spalmo sul buchino. Ti irrigidisci, lo sai cosa farò, un brivido. La mia voce calda ed eccitata ti sussurra “ti voglio, ti voglio tutta, ti voglio inculare, piano … fino in fondo”. Un dito vuole entrare nel tuo culo vergine che desideravi che tale restasse tale, non per pregiudizi, ma perché temi di provare grandissimo dolore. Ma ora lo sai che non hai scampo. Sfilo il cazzo dalla tua figa e lo puntò diritto e deciso al buco del culo. La tua sola speranza è che essendo bagnato del tuo succo, ti penetro senza eccessivi danni. Inizia una lenta ma inesorabile pressione; tu non sai se stringere lo sfintere o rilassarlo e facilitare la penetrazione. Hai gli occhi spalancati dal dolore e dalla preoccupazione. Pian piano sento il randello di carne che si fa strada nelle tue carni e penetra nel culo. Sento il mio inguine peloso che si poggia alle tue natiche spalancate in una offerta oscena. Capisci che sono entrato, ma solo un poco. Hai paura, fa male, ma hai voglia. Io continuo con la pressione piano piano, sei incredula non può entrare è troppo grosso. Ti sussurro parole che ti sballano la testa, fa male, ma mi vuoi. Sta entrando ancora, è troppo grande, fa male ma ti fa godere come mai hai provato. La sensazione di essere inculata, come una porca, come una puttana, sei la mia puttana. Orami non puoi fermarti, la voglia è maggiore del dolore, “ Siiiiiiiiiiii inculamiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii” ed io “ siii ti inculo tuttaaaa ti apro, apri il culo puttana che te lo sfondo” Poi mi fermo per permetterti di abituarti e poi inizio un su e giù con delicatezza. Io hai preso quasi del tutto rilassata cominci a godere di quel magnifico cazzo che ti squarcia il buco del culo.
Ti ho preso intensamente il culo per tanto tempo che ti sembra un’eternità. Capisci che sto per sborrare dal ritmo che assumo. Esco ti giro, un primo violento getto di sperma schizza sulla tua faccia, poi i successivi ti riempiono la bocca. Ingoia tutto porca. Parte dello sperma che hai sul viso te lo spalmo col cazzo, lecca tutto, lavami, puliscimi.
Tu lo fai, mentre ti guardo e ti accarezzo i capelli.
Ora lo so è stata la tua prima volta ed ora SEI MIA.
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15 years ago
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Iniziazione al piacere gay
La mia prima volta con un uomo: un incontro a lungo immaginato prima di qualsiasi tentativo di realizzarlo. Dalle prime esperienze con il sesso trasgressivo fatte insieme a mia moglie, sempre alla ricerca del piacere di lei, sempre lei con altri uomini mentre io guardavo o al massimo partecipavo con lei. Poi lei che inizia a fare tutto da sola, a passare da un letto all'altro, ad avere le sue storie da ninfomane con marito consenziente mentre io, da solo a casa, ad immaginare e fantasticare. Finchè i desideri latenti alla fine prendono forma e si traducono nella frequentazione delle chat. Forse non sono mai stato un semplice cuckold, forse ho sempre più o meno consapevolmente invidiato la mia compagna per ciò che faceva. Chissà. Ma se non fosse così per quale ragione presentarmi nelle chat gay con l'inequivocabile nick PASSIVOROMA, pur essendo un reale verginello da questo punto di vista?
Ed è arrivata la sera del contatto giusto, in mezzo a tantissimi contatti virtuali lontanissimi da qualsiasi veridicità. Sono da solo a casa, è venerdì sera, la mia lei è appena uscita per raggiungere il suo amico, e non tornerà a casa prima di domani a pranzo. E' vestita deliziosamente sexy e si pregusta una notte decisamente interessante, il tipo con cui esce sa il fatto suo, sa come farla divertire.
Solo a casa, l'occasione c'è, chissà che.... Mi contatta lui, dice di essere un quarantenne romano, di avere uno studio in centro, di essere in cerca di compagnia. E' interessato al mio nick. Si chiacchiera senza volgarità e senza riferimenti espliciti. Strano. Di solito in chat si viene sommersi dalle chiacchiere tanto esplicite quanto inconcludenti.
-Possiamo incontrarci adesso? - mi fa lui, diretto.
Mi sento avvampare, esito un minuto. Che faccio, chiudo la chat senza tanti complimenti e scappo? Gli chiedo info prima di accettare? Poi lo stimolo a tramutare la fantasia in realtà si fa sentire.
- Si, certo, non ho problemi - gli rispondo.
-Quanto ci metti ad arrivare a piazza Barberini? - mi incalza garbatamente.
-Una mezzoretta... - rispondo.
-Ok, all'angolo con la farmacia alle 23.00 - e segue una rapida descrizione.
Non ci scambiamo nemmeno il cellulare, tutto sulla fiducia.
Sarà mica un pacco?
Ma ormai ho varcato la soglia e voglio vedere cosa succede. Mi faccio una rapida doccia, mi vesto ed esco con lo scooter.
Arrivo puntuale, lego il motorino in via Barberini e scendo verso il Tritone.
Sono decisamente emozionato, non ho idea di come comportarmi. Non sono una checca, lui non si aspetterà mica che io mi comporti come tale? Che tipo sarà? E se poi appena lo vedo mi passa ogni fantasia e "ritorno in me"? Che gli racconto?
Sto in subbuglio ma mi fermo davanti alla farmacia a guardare la vetrina. Passa qualche minuto poi un signore non molto alto mi si avvicina.
-Sei Andrea? - mi fa.
-Si, ciao... Maurizio, no?
Ci stringiamo la mano. Non ho mai stretto la mano di un uomo con l'idea di farci sesso insieme, ho paura di essere goffo.
-Vieni, andiamo.
Iniziamo a camminare affiancati sugli stretti marciapiedi delle viuzze. Si chiacchiera normalmente, come due normalissimi conoscenti. Arriviamo ad un pianoterra con un portoncino a vetri, lui armeggia con la serratura, apre la porta e mi fa strada. Un corridoio e poi finalmente arriviamo in una grande stanza soppalcata. Lui è architetto e quello è il suo studio. Ci sono librerie e scaffalature, tavoli da disegno, computer....
Mi descrive brevemente l'ambiente ed il suo lavoro, poi mi invita a sedermi sul divano mentre lui prepara qualcosa da bere. Ne approfitto per osservarlo bene: sui 45 ben portati, corporatura normale, circa 1,70 di altezza. E' cordiale senza esagerare, parla con molta naturalezza e non sembra minimamente turbato, cosa che io non posso invece affermare. Mi rendo conto di star seduto sul divano a gambe strette come una liceale nervosa, mi sforzo quindi di rilassarmi.
Maurizio mi porta l'amaro che gli ho chiesto e si siede vicino a me. Continua a chiaccherare tranquillamente, poi appena finisco l'amaro mi prende il bicchiere dalla mano e lo posa sul tavolino. In un solo gesto continuo mi prende con delicatezza il polso e porta la mia mano a contatto con il suo "pacco". E' giunto il momento tanto sognato-temuto, ma sento che le cose vanno come è giusto che vadano, mi sento sempre più a mio agio. Lungi dal ritrarre la mano comincio a massaggiargli la patta dei pantaloni con delicatezza e gli sorrido. Lui appare imperturbabile, il contatto con quei pantaloni "pieni" mi piace decisamente. Maurizio continua a sorseggiare whisky in silenzio, non vedo alcun motivo per non essere audace. Gli tiro già la lampo del pantaloni ed infilo una mano dentro. Sono emozionato e desidero sentirlo dal vivo... lo sento già duro sotto le mie mani e cerco di afferrarlo, ma non riesco a superare la barriera dello slip. Maurizio si slaccia i pantaloni e li abbassa a mezza coscia insieme agli slip. Nulla più mi divide dal suo sesso. Finalmente. Glielo prendo in mano ed inizio a menarlo dolcemente. E' una bella sensazione. Ha un membro non troppo lungo, ma rispettabilmente grosso, sormontato da una grossa cappella turgida. Lo sento indurirsi ulteriormente sotto le mie carezze, poi lui prende l'iniziativa. Si alza in piedi e si sfila scarpe, pantaloni e slip, mentre io mi sfilo la camicia. Inizio a togliermi i pantaloni a mia volta quando mi ritrovo Maurizio in piedi davanti a me. Io, seduto sul divano, il suo cazzo davanti al viso. L'invito è esplicito. Tocca a me. Gli prendo l'asta in mano e la avvicino al viso. Non l'ho mai fatto ma ho visto centinaia di film porno, oltre che mia moglie dal vivo con diversi uomini. So cosa devo fare e lo faccio con molto piacere. Appoggio le labbra sulla sua cappella e la bacio delicatamente. La sento calda al contatto e dal deciso odore di maschio. Con la mano accarezzo dolcemente il suo membro e lo bacio, annusandolo. Lui pare gradire l'approccio soft, allora tiro fuori la lingua e la passo sull'asta. Risalgo e sento il bordo della cappella, Maurizio mi invita e prenderlo in bocca, è quello che desideriamo tutti e due. Sento questa grossa massa di carne calda invadermi la bocca, ha un sapore forte che mi piace. Spalanco perchè ho paura di fargli male con i denti, devo quasi prendere le misure. Penso a mia moglie che in quello stesso momento starà facendo lo stesso con il suo amico ed inizio a ciucciare con passione quella grossa cappella. Lui sembra rendersi conto della mia inesperienza mi ferma. Mi dice di aprire bene la bocca. Io eseguo e lui affonda il membro lentamente. Schiaccio la lingua sul fondo della bocca per farlo passare meglio. Maurizio mi afferra la testa e inizia a fare avanti e indietro. Ogni colpo va più a fondo, finchè mi strappa colpi di tosse. Prese bene le misure lui per dieci minuti buoni usa la mia bocca come se fosse una fica. Comincio a soffrire e a sentirmi la mascella indolenzita ma lo lascio fare, da come gli è diventato duro capisco che il gioco gli piace molto. Mi dice di spogliarmi, lui si leva la camica e si stende sul divano. Io sono eccitato ma in modo strano, non ho erezione, è più uno stato di languore che vera eccitazione sessuale. Mi invita ad avvicinarmi e mi chiede di baciargli i capezzoli. Senza che lui me lo chieda gli riprendo il cazzo in mano e avvicino il viso al suo petto. é molto peloso e mi fa una certa impressione, gli unici capezzoli mai baciati finora sono stati quelli femminili. Comincio a distribuirgli baci sul petto e lo sento sospirare. Percepisco il suo piacere e gli solletico i capezzoli con la lingua. Li mordicchio, ci gioco. Li inumidisco di saliva e poi ci soffio sopra per raffreddarli. Lui gradisce e mi apostrofa più volte chiamandomi la sua troia. A queste parole il languore che sento aumenta e sento di desiderare ancora il suo cazzo. Dal petto scendo lentamente gli bacio e lecco l'addome, scendo ancora e arrivo al pube. Non vedo l'ora di riprendeglielo in bocca.
Finalmente è di nuovo mio. Inizio a fargli un pompino sfrenato, come quelli che si vedono nei film porno. Gli succhio la cappella, la insalivo, ci sputo sopra per poi farmi sparire interamente il membro in bocca, mi piace da morire. Mi dice di far piano per non farlo venire subito, allora decido di scendere ancora. Con una mano gli accarezzo l'erezione mentre inizio a baciargli e leccargli le palle. Non ho più remore in quel senso, faccio ciò che mi viene naturale fare: lecco l'interno cosce, gli prendo delicatamente le palle in bocca ciucciandole e massaggiandole con la lingua.
Sono la sua puttana, voglio essere la sua puttana, che bello essere la sua puttana.
Facciamo un break a ci versiamo di nuovo da bere. Mi dice di trovarsi bene con me e che si vede che ci metto passione in quello che faccio. Finito il secondo beveraggio mi fa appoggiare ad una sedia, si siede dietro me ed inizia a massaggiarmi i glutei. Insinua le dita fra le chiappe ed arriva a solleticarmi l'ano. La cosa non mi piace particolarmente ma nemmeno mi dispiace, lo lascio fare. Dopo un minuto ho le sue dita che rovistano nel mio culetto cercando di allargarlo. Gli confesso di non averlo mai fatto, lui conferma con un:
-Ci credo senti quanto è stretto.
Non per questo però smette. Mi inserisce medio ed anulare uniti nell'ano ed inizia a pistonarci dentro con violenza. Il piacere lascia posto al disagio e a momenti addirittura al dolore. Maurizio mi porta sul divano sistemandomi a quattrozampe, si mette dietro di me ed infila un preservativo. Mi si accosta e sento la pressione della sua erezione fra le mie chiappe. Desidero farmi scopare da lui, ma lo desidero solamente con il cervello, il corpo non risponde. Apro le chiappe per farlo entrare, lui spinge ma avverto un dolore troppo forte e mi irrigidisco. Un secondo tentativo, lui mi prende per i fianchi e spinge, una porzione di cappella si fa strada dentro di me, cerco di sopportare il dolore, ma poi è troppo e dobbiamo rinunciare. Sono dispiaciuto, avrei voluto far godere Maurizio anche con il mio corpo non solo con la mia bocca e con le coccole. Per farmi perdonare mi inginocchio davanti a lui ed gli pratico un altro pompino generosissimo. Lo sento avvicinarsi al piacere, provo a masturbarmi per godere insieme a lui ma il mio cazzo rimane irrecuperabilmente moscio. Se vuole sburrarmi in bocca glielo lascio fare, voglio che lui goda al massimo. Ma un attimo prima esce, ed un copioso fiotto di sperma mi colpisce su una guancia. Con le mani continuo a segarlo e conto altri tre abbondanti schizzi che mi colpiscono su collo e petto.
Raccolgo la sua sborra con le mani e me la spalmo sulle guance, voglio mostrarmi a lui ricoperto del suo seme.
Insomma, questa è stata la mia iniziazione ai piaceri "diversi" il cui seguito... al prossimo racconto!!!
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15 years ago
admin, 75
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Sabrina vent\'anni di trasparente luminescenza
Una storia troppo carina e positiva da non condividere...
Su invito di Marco (giovincello e fidanzato di giovane coppia di ormai confidente conoscenza...) mi lavo, vesto e corro da loro... Non so di Chi si tratti. Mi ha detto soltanto: "Vieni Pi, ci divertiamo, sono da solo questa sera ma viene una mia cara amica, vedrai.. "
Non avrei immaginato... escono dal portone, Lei ventenne.. mi sorride immediatamente... un sorriso grande e apertamente sincero… (è ok... tutto è ok fin dalla prima frazione di istante). "Ci siamo appena rivestiti " mi dice Marco... Cavoli, penso io, e allora perché uscite?
Dieci minuti dopo siamo sulle alture... con lei in mezzo ridente, determinata, padrona di una situazione assolutamente tranquilla, felice di poter godere non di uno ma di due... maschi veri, reali, dolci, tutti per lei, garantiti, per una sera.
Meravigliosa padronanza e maturità. Sotto la gonna da zingara, senza mutandine, e la maglietta di cotone... un sesso caldo, profumato e sottile, un seno piccolo ma fatto di crema... Nessun sentimento fuori luogo, nessun imbarazzo, nessuna bava alla bocca, nessuna perdita di coscienza... soltanto tanta naturalezza e spontaneità. Dopo una mezz 'ora, si decide che l 'auto è scomoda... si desidera stare meglio, di tornare al letto di casa... Così torniamo in centro con LEI "SEDUTA " SU DI LUI SUL SEDILE DEL PASSEGGERO DAVANTI MENTRE IO RESTO ALLA GUIDA... SU E GIU ', E GIU ' RISATE... SPECIALMENTE AI SEMAFORI. Con la testa praticamente battente sul cruscotto e al parabrezza lei si gira verso di me e dice ridendo e ansimando "ha,ha,ha,ih,ih,hi! Ah, aaaahhh... mMAI FATTA UNA COSA COSI ' e tuu?... ahhh... per favore... NON FARE BRUSCHE FRENATE ;-).. SE CI FERMANO I CARAMBA ADESSO SIAMO ROVINATI! hi,hi,hi "..
Nel letto poco dopo si è consumato sul serio... Stupenda lei... "aveva le idee " e conduceva il gioco. IL SESSO FATTO BENE E ' MERAVIGLIOSO... UNA DELLE POCHE COSE SINCERE CHE CI RESTA... NON SI FINGE FACENDO SESSO, NON SI POSSONO DIRE LE BUGIE...
Poi sotto le coperte in tre a confidarsi, stringere e parlare, ridere e parlare. Il mio punto K, le sue prime esperienze di masturbazione a dodici anni, quella volta che è andata con due omosessuali (mitica... non l 'hanno nemmeno sfiorata ma è rimasta impressionata da tanto si amavano e godevano quei due...), le sue storie con le coppie, le mie storie con le coppie... IL FATTO CHE LEI CERCA UNA RAGAZZA MA E ' DA OTTOBRE CHE NON RIESCE A TROVARNE UNA FUORI GENOVA... Ma cavolo, è un fiore... è meravigliosamente bella...
"Se tua moglie non prova orgasmo... Mi dici Pi se si masturba? "
"No, non si tocca per niente... nemmeno autosesso "
...e Lei: "Dovrebbe iniziare da lì.. "
Poi le chiedo: "Com 'è farlo con un 'altra donna? Io adoro le donne... e le invidio un pò "
"Con una donna è diverso, sa come toccarti, anche se siamo tutte differenti, una donna capisce al volo come toccarti e dove... Ma dopo mi manca l 'uomo, mi manca la penetrazione... L 'uomo tante volte invece deve essere guidato... ma non mi tiro indietro se necessario "
Piano piano, mi immergo nuovamente sotto le coperte sorridendo.... e arrivo al suo sesso caldo e umido... palpitante sotto... e inizio a leccarla... dolcemente, amorevolmente, danzando alla musica dei suoi gemiti e mugolii... e ricominciamo.
Grazie Marco... GRAZIE SABRINA.
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15 years ago
admin, 75
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Massaggio erotico
Sono un single da sempre desideroso di realizzare i miei sogni e le mie fantasie .
Mettendo qualche annuncio sul web dove esprimevo le mie fantasie ho ricevuto mote risposte ed alcune proposte molto valide.
Ve ne racconto una accaduta qualche anno fa.
Avevo 28 anni e dal momento che mi ero appena laureato non possedevo uno studio dove poter organizzare.
Per questo motivo ho detto al marito che avrebbe potuto mandare la moglie a casa mia dove mi sono attrezzato per fare dei massaggi rilassanti. Materasso in gommapiuma( molto comodo) da adagiare su un tavolo rettangolare, lenzuolo bianco, candele, musica ambient, oli profumati...
La mia idea lo ha subito entusiasmato ed è venuto da me per conoscermi, per vedere se il luogo poteva essere adatto e soprattutto per rendersi conto in quale mani stava affidando la moglie. Contento per aver trovato quel che cercava e dopo avermi avvisato che non sapeva come si sarebbe comportata la moglie ma curioso di quel che lei avrebbe potuto fare le ha dato il mio numero di tel per prendere appuntamento. Credo le abbia detto che una collega gli aveva raccomandato un suo amico ,io, molto bravo nel fare massaggi e nel ricreare un ambiente idoneo per rilassarsi.
Dopo un paio di giorni la signora mi ha chiamato dicendomi che aveva dei dolorini alla schiena e aveva bisogno di una visita e di un massaggio,dopo averle spiegato che mi dilettavo in massaggi per arrotondare ovviamente era gratis) e che oramai ero diventato esperto pur non essendo nè fisioterapista nè ortopedico abbiamo fissato un primo massaggio di prova.
Prima dell'incontro il marito mi ha telefonato più volte per suggerirmi i
punti più sensibili della moglie e per consigliarmi di assumere un
atteggiamento professionale ma anche di farle complimenti e allusioni per infonderle un certo dubbio...
Il giorno prefissato la signora si è presentata da me vestita in modo
elegante,abbiamo parlato qualche minuto,lei mi ha spiegato i suoi problemi ed io le ho illustrato il tipo di massaggio che le avrei fatto.
L'ambiente si presta molto e poi dopo aver acceso qualche candela e messo su un po' di musica soft lei si è spogliata, mentre io andavo in un'altra stanza per prepararmi al massaggio, e ha indossato il perizoma usa e getta e si è coperta con un telo che le avevo dato. Tutto molto professionale. A questo punto ho iniziato e la bella signora si è subito rilassata e man mano che procedevamo vedevo che gradiva sempre più...
Il massaggio è iniziato dai piedi, polpacci e cosce, in modo deciso ma rilassante, cercando di scigliere i muscoli e la stanchezza....trovavo molto eccitante la situazione e il pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere, pur senza averne certezza...e forse è proprio questo il bello... Piano piano il massaggio ha interessato i glutei per salire verso la schiena e le spalle....
Durante il massaggio arrivavo ad accarezzarle il sedere e poi tornavo su verso le spalle come se nulla fosse aumentando il dubbio nella sua mente, poichè nn capiva certamente se alcune manipolazioni avessero un recondito significato erotico o meno. Facevo questo
comportandomi sempre in maniera professionale e distaccata...le chiedevo che sensazioni stava provando..e se lei prima mi rispondeva che si sentiva rilassata poi man mano che procedevo toccando zone un po' più erogene mi rispondeva con dei mugolii...che avevano il potere di eccitarmi...beh in effetti lo ero anche prima!!!
Durante il massaggio indossavo una tutina leggera in modo che una volta eccitato lei potesse accorgersene, e questo accadeva regolarmente, perchè lei era schiena all'aria sul lettino e io mi posizionavo dal lato della testa per poter accarezzare meglio il suo splendido corpo partendo dal collo e allungandomi fino ai glutei... così facendo "incidentalmente" accadeva che le sue mani venissero a contatto con la mia erezione ogni qual volta io
mi spostassi...a volte indugiavo in quella posizione per farle avvertire chiaramente il mio turgore,altre volte mi soffermavo appena in modo che lei avesse sempre il dubbio se la manovra potesse essere casuale... ogni tanto quando mi allungavo nel massaggio partendo
dalle spalle e arrivando al sedere la mia erezione sbatteva sui suoi capelli....poi cambiavo posizione per allentare un po' la tensione e per rendere più divertente e incerto il gioco...la nostra conversazione,
ora più professionale ora più maliziosa, serviva per rendere l'atmosfera rilassata ma sempre più rovente... finchè posizionandomi nella posizione critica dal lato della testa e massaggiandola fino all'attaccatura del gluteo non ho avvertito che lei alzava la testa e con la bocca aperta cercava di sentirlo sulla guancia...
Non potete capire l'eccitazione a che grado poteva essere arrivata...una cosa pazzesca..a quel punto ha cercato con le mani di abbassarmi la tuta per verificare se quello che sentiva era tutto vero...Mi ha fatto i complimenti dicendo che era la prima volta che gliene capitava uno così grande... aveva detto queste parole con una grande malizia come a farmi capire che non era la prima volta che giocava con una persona che non era il marito... Sentirla parlare in questo modo riusciva ad eccitarmi più di quanto credessi possibile e nel frattempo pensavo a qanto era fortunato il marito ad avere una moglie simile... Una volta tirato fuori non ha esitato ad assaggiarlo....sembrava famelica lo voleva sempre di più ed era talmente ingorda che resistere mi è costata una grande fatica....mi sembrava il minimo ricambiarle il favore anche perchè,diciamocelo,leccare la sua fichetta era un'esperienza eccezionale...molto ben curata con una striscia di peli al centro...davvero deliziosa...e la signora non ha tardato molto a dimostrarmi che gradiva il trattamento finchè non mi detto di montarla e di farla sentire come una vera troia...non volevo credere alle mie orecchie...sapeva come stimolarmi la signora ...sembrava che tutto il mio sangue fosse confluito su un unico punto...il mio cazzo, che infilato a fatica in un profilattico, non tardavo a infilare nel caldo ed accogliente rifugio che mi era stato spalancato davanti... le parole di incitamento erano sempre crescenti,ci stimolavamo a vicenda era quasi una gara a chi riusciva a stimolare di più la mente dell'altro... le ho detto di pensare al marito...lei mi diceva che era un cornuto e io le dicevo di pensare che lui fosse li a guardarsi e di rivolgersi a lui per mostrargli quanto fosse troia...è stata un'esperienza bellissima che si è ripetuta diverse volte,ovviamente il marito non mancava mai di farsi
raccontare da me quello che era successo,visto che la moglie all'inizio non gli aveva raccontato tutto ma solo una parte...poi pian piano spinta anche da me lei gli ha raccontato tutto capendo,forse, che eravamo d'accordo...
A quel punto ho suggerito al marito di venire a casa mia e nascondersi al prossimo massaggio che ormai durava solo 5 min,visto che la signora preferiva un altro tipo di stimolazione... Così abbiamo fatto e quando siamo arrivati al punto in cui le dicevo di imamginare che il marito la guardasse e lei iniziava a rivolgers a lui ecco che è spuntato fuori... e dopo averla incoraggiata l'atmosfera si è fatta incandescente con lui che si masturbava e noi che avevamo preso un ritmo folle per finire in un crescendo di piacere davvero incredibile....
Sinceramente non so se lui si è eccitato di più a guardare o dopo a
partecipare ma è stata una bellissima esperienza che ho avuto modo di ripetere con persone diverse ma sempre molto eccitante,addirittura con una di queste sinore uscivo a cena e poi andavamo a fare sesso in luoghi insoliti chiamando il marito 4-5 volte durante la serata per raccontargli tutto...e lui aspettava a casa il ritorno della mogliettina per farsi raccontare tutto da lei...ma questa è un'altra storia...alla prossima...
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15 years ago
lucapilon, 51
Last visit: 5 days ago -
Con due neri
ieri sera siamo usciti al ristorante
non ci piace andare vicini a casa
siamo andati sul lago
entriamo siamo soli e quasi volevamo andarcene perchè erano quasi le 0900
ma pensandoci bene dove andiamo ristoranti vicini non ne conosciamo se pur con poca volontà siamo rimasti
ci sediamo ordiniamo viene una sig,ra
intanto la porta si apre ed entrano due ragazzi di colore molto elegamti alti due bei ragazzotti così dice mia moglie
Si siedono davanti al ns, tavolo io dico con tutti i tavolivuoti non potevano allontanarsi un pò , ma la cosa non ci interessa più di tanto
iniziamo la cena e uno dei due ragazzi ci chiede l'olio , in perfetto italiano.
Mia moglie passandogli l'olio dice che bene che parla Italiano e lui dice siamo a tutti gli efetti Italiani abitiamo qui da circa 15 anni
e lei dove si qui a 1 km da qui
parliamo del più e del meno ,a qual punto chiediamo se vogliono sedersi al ns; tavolo , ok vengono , dovo ammettere sono simpatici
piano piano fanno complimenti alla titti che si innorgoglise .
Finiamo copn il dolce
e i due ns,nuovi amici ci invitano a bere una grappa da loro.
La titti senza pensarci accetta
Andiamo hanno una casa piccola ma bellina pulitissima ben profulmata
anche li un bichiere tira l'altro e un po brilla la titti fa un complimento un pò pesante a uno dei due dicendo che non aveva mai provato con uno di colore e che una sua amica ne era rimasta entusiasta .
In poche parole senza tanti discorsi eravamo tutti nudi
Vedendo la loro mercanzia se si pu dire così il mio sembrava piccolo anche se sono non esagerato ma valido i loro erano cetamente fuori misura direi una xxxxxl anzi esageratamente grandi
una notte di follie la mia lei ha provato di tutto non l'avevo mai vista così scatenata tre ore senza fermarsi e quando sembrava che fosse sfinita ritrovava una carica impossibile
Non so se torneremmo amcora, ma l'esperienza fatta è stata eccitante per me nel vedere la mia lei scatenata ma per lei veramente indimenticabile
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15 years ago
admin, 75
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Una calda sorpresa
Julia e Victor si sono incontrati nella loro sala da the preferita intorno alle 17.Mentre stavano parlando si sfioravano tanto che il grado di eccitazione saliva sempre di più.Vicino a loro una bella coppia che li osservava, e ciò li eccitava molto, così julia inizia ad ammiccare qualche sorriso e i due rispondono allo stesso modo.Ad un tratto Julia si alza e ci avvicina ai due chiedendogli se vogliono sedersi con loro, i due accettano di buon grado.....Stranamente l'atmosfera si fà subito calda tanto è che la lei dell'altra coppia, Francy, infila una mano sotto la gonna di Julia , sale sopra le cosce, e si insinua dentro alle mutandine ed inizia a toccarla piano...Julia è già tutta bagnata e guarda Victor che capisce subito l'eccitazione di Julia la quale conduce in bagno Francy pregando i due uomini di raggiungerle dopo 5 minuti.....Dopo 5 minuti Paolo e Victor entrano in bagno e si trovano una scena a dir poco eccitante...Julia ha la gonna alzata fino a scoprire le calze autoreggenti con Francy che le passa la lingua insistemente sulla sua f... tutta bagnata fino a farla gridare di piacere....poi si scambiano e questa volta è julia ad assaggiare il sapore di Francy che continua a godere fino all'inverosimile...tutto ciò davanti ai loro due uomini che intanto si masturbano eccitati....poi si avvicinano e Victor penetra Julia da dietro con forza e Paolo fa altrettanto con Francy, mentre le due continuano a stimolarsi a vicenda.....il livello di godimento è tanto che i sapori si mischiano, e le grida si sovrastano,vengono almeno 6 volte le due ragazze con gli uomini che alla fine scoppiano il piacere nelle bocche delle loro bellissime e bagnantissime compagne........
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15 years ago
admin, 75
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Fiori di pesco
In una storia lacerata, il cuore si adatta; si modella in terapeutiche convizioni ed il tempo stende vernice sul dubbio.
Quel giorno le mie scarpe, abbinate ad un consueto rimuginare sul senso della vita, transitavano sei suoi paraggi.
Suoi, di lei che ha stregato i miei anni.
Forse mi sentivo vaccinato all'incontro o troppo pieno di problemi per ricordare: quanto era bella, quanto l'ho desiderata, quanto mai mi è bastata...Fatto è che il mio dito pigia il campanello.
Un caffè? Si! Scusa se mi sono permesso, nemmeno credevo fossi in casa. Inconsciamente la speranza che fosse svanita nel nulla cercava conferma.
Entra, fa freddo e parole parole. Una sfilza di banalità a contornare sguardi colmi di memoria.
Nuda...e tutte le parole dette diventano coriandoli sbriciolati, buttati sul pavimento assieme ai vestiti.
E mi dice Amore.
Quanto può essere seducente una parola!
Amore..Ti amo..Un vulcano di emozioni nella musicalità della frase. Un boato mi scuote interamente.
Amore.
Attacca avvolgente su una morbida vocale e scende vibrante su una "erre" che titilla il clitoride che ho nell'orecchio.
E lo sussurra impertinente. Parca Diva, mi chiama Amore, mi dice ti Amo.
"Amore, Amore"...mentre uso il mio CAZZO con l'intento di ucciderla di piacere..di farle pagare, con un orgasmo che vorrei per lei doloroso, le sue negazioni, la sua voglia millesimata da gustare col calice della pazienza.
Amore, Amore..se lo pronunciasse con la voce rotta ed impaziente, se me lo soffiasse sul collo come una gatta in calore, la odierei.
Se stonasse negli acuti indelicatamente ubriachi che proclamano la sua resa sotto i miei colpi, potrei chiudere la porta..addio. E sarebbe il giusto. Invece, AMORE..la sua voce, con taglio elegante, non tradisce l'inganno. Ma i suoi occhi rapaci mi dicono altro. Ti voglio, sfondami bastardo, fammi essere troia, dammi la dose di oscenità che scaccia la noia.
Mi da la facoltà di essere Maschio..e di esercitare la mia unica prerogativa, desiderarla follemente ogni volta che la vedo...Salomè, che chiede la mia testa ad ogni suo gemito!!
Sono arrabbiato per un desiderio incontrollabile ed impari; la mia rabbia la eccita e come un eco mi eccita. Lei è la dannazione...perchè sa modulare il canto del suo corpo superbo sovrastando il mio desiderio, ed io sono soltanto il piffero incantato da questo concerto di archi.
E' la consapevole potenza sulla mia debolezza. Ed ancora Amore, Amore..quanto le piace questo soffio che alimenta la brace!
E' orrenda nella sua bellezza colpevole. Dovrebbe evaporare davanti ai miei occhi, svanire per sempre.
Tornerà in sogno a sussurrarmi ...Amore, Amore..a perpetuare quest'eterna parodia?
Domande,
alle quali è il piccolo coinquilino bastardo che mi abita la ragione a dare la risposta..
Smetti di farti le seghe mentali "socio"..Fotttila e muto!!
Amore..Amore..ieri era oggi, oggi è già domani.
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15 years ago
admin, 75
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Trasgressione 3
E’una serata fredda di marzo…
Siamo fermi in auto al nostro solito posto di giochi….
Scendiamo dall’auto… siamo avanti ke ci stringiamo e ci baciamo…
Un auto si ferma da lontano e ci osserva….
E’ il solito singolo che ha portato cn sé un amico…
Dopo un po’ … mi sfilo il reggiseno da sotto la maglietta…lo ripongo in auto.. ritorno da te.. le tue mani sono sul mio corpo…sbottono il tuo jeans e mi inginocchio x iniziare un orale…
Mi fermi … fa troppo freddo…x restare fuori…
Saliamo in auto … inizi ad abbassare il sediolino …ti sdrai e ti fai scivolare jeans e boxer…
Io mi inginocchio sul sedile prendo il tuo sesso tra le labbra e inizio a leccarlo…
L’auto degli osservatori si avvicina di poco … li osservo … gli sorrido… leccandomi il labbro superiore… si avvicinano di + cn la loro auto alla nostra…
Continuo indisturbata …. Lo prendo tra la mano e riprendo a leccarlo … inizia a diventare turgido ...poso le labbra sulla cappella… la bacio…. continuo a leccarla… la mia bocca si apre x accogliere tutto …fino in gola… mi prendi x i capelli … e accompagni i miei movimenti….mi fermo un attimo.. mi alzo e inizio a spogliarmi…tolgo la maglietta..sfilo gli stivali..le calze… tolgo il vestitino… sfilo gli slip…ricomincio a succhiarlo mentre con l’altra mano mi sfiori i seni e l’altra tocchi il mio sesso bagnato dai miei umori… siamo entrambi molto eccitati….
Mentre i due osservano tutto..senza perdersi nulla… toccandosi …..mi alzo e salgo su di te … introduci il tuo sesso nel mio…. Inizio a scoparti.. a lanciare sguardi ai due …. che non distolgono lo sguardo su di me… ipnotizzati .. seguono ogni mio movimento….uno si lecca le labbra … sussura ke vorrebbe ke io glielo prendessi in bocca… ma io lo ignoro… mi eccita di + non risponderlo… farlo arrapare… farmi desiderare da loro… farmi guardare mentre ti scopo …mentre mi tocchi e stringi i seni… il sedere….
Rallento il ritmo.. mi fermo quasi… guardo i due e inizio a toccarmi i seni e a leccarli ….loro non distolgono lo sguardo da me…mai
Ricomincio a scoparti + forte… stiamo godendo ..ci fermiamo…
Iniziamo a fare anale… mmmmm ….piace tantissimo ad entrambi…
Sono rivolta ai due … mi parlano..ma non mi interessa sapere ql ke dicono…cerco la tua bocca ..la tua lingua sulla mia … le tue mani su di me… le mie sono rivolte al vetro del finestrino….un po’ alzata x far vedere seno….
Mmmmm grandissima scopata… respiri affannati… corpi sudati… loro non perdono una virgola .. ci osservano sempre + ipnotizzati… si toccano furiosamente….
Al culmine del piacere… esci da me..e sborri sul mio sedere…. sento il tuo seme caldo sulla mia pelle….un piacere indescrivibile…
Mi pulisco..ci rivestiamo … i due osservatori fanno i loro complimenti e andiamo via….
Accaduto : 24/3/09
Protagonisti : sessopuro
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15 years ago
admin, 75
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Il vestito rosso
“ Andiamo a cena fuori stasera. Ti va? †mi telefonavi. Ed io rispondevo di si perché sapevo che avevi comprato un altro vestito rosso. Corto, leggero e stretto per disegnare bene le tue forme. Sbracciato e scollato, semitrasparente perché nessuno dovesse far la fatica di immaginare cosa c’era sotto. Era un gioco il tuo, che finiva sempre allo stesso modo. Un gioco seducente che mi teneva per tutta la sera in agitazione e in balia di brividi piacevoli. Ti venivo a prendere, ma dovevo lasciare l’auto sotto la tua casa, perché quel vestito era fatto per camminare in mezzo alla gente. Un vestito di strada. Lungo il tragitto tu mi dicevi “adesso avrai la conferma dei tuoi peggiori sospetti su di meâ€. Ridevo: lei non sapeva che mi attirava perché era così coraggiosamente irresponsabile. Passavamo davanti al caffè con i tavolini sui marciapiedi, al cinema che appena riaperto. Davanti al pub dall’improbabile nome di “BraveKart†perché il titolare era un ex pilota. Costeggiavamo la pizzeria con le vetrate sulla strada. Tu con quel magnifico rosso addosso sembravi l’unica donna al mondo che si vestiva da preda. Gli sguardi erano quasi palpabili, tra sussurri di ammirazione e qualche complimento sboccato detto a voce alta. Ti stringevi a me, calda e profumata, eccitata. Al ristorante il cameriere sbucava continuamente alle nostre spalle, efficiente e gentile. Decisamente attratto dai gesti delle tue mani che ogni tanto, quasi una distrazione, si toccavano di sfuggita i seni o le labbra. Mangiavamo lentamente, mentre il tuo piede nudo mi accarezzava il sesso sotto la tovaglia. Era una tortura. In pubblico. Ma io sapevo che poi sarei stato ripagato. Subito dopo il caffè, tornavamo indietro. Stesso percorso, stessi occhi che ti toglievano di dosso quell’abito che avevi scelto per trasportare il tuo corpo, quella sera, in quella via. Un abito indossato come fosse pelle e ossa, desiderio, promessa. Un altro abito rosso, nuovo, che durava il soffio di una sera. Un abito che pretendevi, appena chiusa la porta del tuo appartamento, io ti strappassi dal corpo, dai pensieri, dall’anima. Come ogni donna che indossa un vestito rosso, inconsciamente fantastica.
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15 years ago
admin, 75
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Bricolage
E’ sabato pomeriggio, un amico di famiglia mi aveva chiesto di dargli una mano a casa sua per dei lavoretti, i classici del sabato pomeriggio e siccome non ha molta dimestichezza con gli attrezzi fai da te mi ha chiesto di aiutarlo.
Mi fa piacere dargli una mano ogni tanto, è una bravissima persona, buona famiglia, sposato con una figlia.
Ed eccomi li in casa sua, cercando di sistemargli un armadio un po’ vecchio, ma pur sempre utile da riempire di qualsiasi cosa non serva più ma che non si butta mai via.
Sua moglie è al lavoro, fa la commessa in un negozio; sua figlia in camera sua sul computer a fare chissà chè.
Noi siamo li che proviamo di montare le ante dell’armadio, ma come al solito non fila mai liscio niente; mancano alcune viti e dei fori per assestare bene le ante.
Porca paletta, non va mai bene niente- mi fa lui- vado in utensileria a prendere ste benedette viti e la punta, tu in tanto monta l’altro mobile.-
E cosi lui parte e va a prendere tutto il materiale occorrente, mentre io comincio a studiare come montare l’altro armadio. Ma dei rumori colpiscono la mia attenzione, vengono dalla camera di Alice, la figlia di Giorgio.
La cosa mi incuriosisce e piano piano mi avvicino alla porta chiusa.
Non posso far altro che guardare dal buco della serratura.
Cosa vedono i miei occhi!!!
Alice che si sta togliendo i jeans e si mette a gambe aperte davanti al computer!
Ha 20 anni, castana, occhi chiari, un bel fisichino e un bel viso, magra, avrà una taglia 42, niente male insomma.
Non capisco le sue intenzioni, cerco di non fare rumore, non vorrei essere scoperto e interrompere così lo spettacolo.
Noto una cosa però, sopra la scrivania vedo una web-cam che forse è la chiave di tutto….
E infatti lei ogni tanto si tocca in mezzo alle gambe e ogni tanto digita sulla tastiera.
Avevo afferrato tutto, si stava masturbando on- line con chissà chi! Mentre il giochino va avanti e di sicuro io non mi muovo da li, suona il cellulare di Alice.
Si, sono a casa, se vuoi puoi passare- risponde al telefono.
Di li a poco suona il campanello, io scappo nell’altra stanza per non essere colto in flagrante e lei va ad aprire.
E’ Caterina, una sua amica di scuola, che conosco solo di vista.
Appena entra in casa si rinchiudono tutte e due in camera di Alice.
Ecco che le sento parlottare e sghignazzare da vere amichette, non posso far altro che tornare nella mia postazione dal buco della serratura.
Alice è ancora in mutande e a quanto pare aveva già spiegato alla sua amica cosa stava combinando.
A quanto pare la cosa era estremamente interessante anche per Caterina che in due minuti si tolse di dosso i suoi pantaloni di velluto e si mise anche lei a gambe aperte sulla scrivania.
Lo spettacolo era da non credere, vedere di nascosto due 20enni e i loro giochini erotici, ma era solo l’inizio.
Cominciarono a toccarsi, a far finta di masturbarsi, ognuna la sua vagina, con in dosso le mutandine e la mano che affondava dentro, lasciando a chi guarda, quella voglia di vedere di più ma che nello stesso tempo vorrebbe non vedere…
Le mani cominciavano a prendere un certo ritmo costante e avrei scommesso che le dita erano finite dentro le loro giovani fichette, ma loro non demordevano e continuavano con le mutandine a nascondere il fatto! La situazione si faceva sempre più intrigante e i loro dolci visi cominciavano ad avere strane espressioni di godimento; a quel punto, quasi contemporaneamente tolsero le loro mani dalle rispettive mutandine e l’una la infilò nella mutanda dell’altra.
C’era complicità nella cosa ed era a beneficio di entrambe che iniziarono a prendere la cosa sul serio.
Si alzarono dalla scrivania e andarono sul letto, si spogliarono completamente, due corpi fantastici in preda ad una sfrenata voglia di sesso.
Erano nude, iniziarono a baciarsi, Alice cominciò a leccare i capezzoli a Caterina, ma non era contenta, presa Alice, la buttò sul letto e allargatogli le gambe si butto con la bocca in mezzo al suo sesso.
Alice era in preda ad un attacco di godimento, era già un po’ che se la menava, quindi era vicina all’orgasmo che non tardò ad arrivare.
Si capì da come la sua voce iniziò ad ansimare e non voleva assolutamente che Caterina smettesse di leccare.
E io?
Ebbene si, io ero là fuori dalla porta che non resistevo più.
Avevo già tirato fuori l’uccello, era durissimo, non resistevo dalla tentazione di masturbarmi anch’io.
Le ragazze continuavano nella loro perversione e io nella mia.
Non ce la facevo più, mi staccai dalla porta per masturbarmi meglio, chiusi gli occhi per immaginare le due bamboline avvolte nel loro piacere e godere con loro…
Ma ad un tratto…..
E tu cosa stai facendo!!!!
Alice, sentendo dei rumori forse causati dalla mia esagerazione di godimento, mi aveva scoperto.
Lei era nuda davanti a me e io ai piedi della sua porta con l’uccello in mano! Rimasi senza parole, ancor di più quando lei, vista la situazione, si inginocchiò verso di me e iniziò a leccarmelo.
Ero allucinato!!!
Mentre lei me lo succhiava, vedo Caterina venire verso di noi per capire cosa stia succedendo.
Capisce al volo la situazione e non si fa alcun problema, vedendo Alice protesa in ginocchio verso di me, si accascia pure lei e inizia a leccargliela da dietro. Era una cosa libidinosa!
Stavo facendo sesso con due ragazze vogliosissime di sesso con alcun tipo di pregiudizio!
La scena era fantastica, ero in visibilio di fronte a cosi tanta eccitazione.
Alice poi, smise di leccarlo e mi saltò a cavalcioni, infilandoselo dentro; il mio uccello venne completamente risucchiato e avvolto dalla sua vagina umida, grazie anche alla leccata di Caterina e cominciarono una serie di movimenti pelvici di una goduria estrema! Ero steso completamente per terra, con Alice sopra di me a smorza-candela.
Caterina, che non aveva nessuna intenzione di stare li a guardare senza far niente, venne dritto al mio viso e si sedette quasi sopra di me, sbattendomela i faccia!
La mia lingua cominciò ad affondare e a leccare le stupende labbra di quella fica desiderosa di godere.
Era fantastico sentire i lamenti goduriosi delle due bamboline, ormai anch’io ero al limite, quella situazione mi aveva eccitato così tanto che ero durato pochissimo.
Allora spostai Caterina da sopra di me e feci capire ad Alice che stavo per venire.
Ecco, ecco, ci siamo… stò per venire ecco VADO VADO …!!!
Si tolse appena in tempo; tutto il mio sperma esplose in alto cadendo sulla mia pancia.
Le due amiche sembravano soddisfatte di ciò che era successo e di sicuro anch’io.
Sentimmo dei passi salire le scale, forse era Giorgio, il padre di Alice.
Loro scapparono dentro in camera e io di corsa in bagno.
Mentre mi lavavo, ripensavo alla cosa incredibile che mi era appena successa…..
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15 years ago
xyzxyz1,
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Last visit: 8 years ago
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Gloryhole (nuova stesura)
Gloryhole
Si, credo che non ci siano altri luoghi, a parte i club privè, dove ci si possa imbattere in questa “parete attrezzata”, il cui nome “Gloryhole” (Il Buco Glorioso) imparo solo qui ed ora.
Di solito non ho soldi da buttar via, ma ritengo che tutto ciò che incuriosisce vada sperimentato, almeno una volta nella vita! …e quando capita… tanto vale farlo bene, in grande e senza badare a spese.
Come accadde quella volta, l’unica in cui decisi di visitare un Night Club. Scelsi il famoso “The Black Shadow” e vi entrai da gran signore. Non mi lesinai nulla e a mezzanotte mi feci addirittura servire un pasto completo. Offrii da bere non solo alle entreneuses, ma a chiunque mi capitasse di parlare: baristi, buttafuori, clienti… Godetti della simpatia di tutti, anche del proprietario, che presentandomi un conto astronomico, mi sorrise e, spontaneamente, lo decurtò di più della metà. Uscii dal locale per ultimo, a braccetto di una procace professionista bionda, dalla quale mi accomiatai alle 5 del mattino, dopo due ore passate ad ascoltare tuuutte le disgraziatissime sventure della sua vita.
Questa sera ho deciso di provare il Club Privè: scelgo, quindi, il più prestigioso della città. Sfoggio il mio stile discreto. Vesto sobriamente, che per me significa “elegante con modestia”: mocassini neri, calzoni di gabardine blu scuro, classici, con pences e risvolti, cintura tubolare nera con fibbia d’ottone a linee essenziali, lupetto di cotone sottile, nero a costine, giacca di cashmere blu a due bottoni. Supero, fra ameni e reciproci sorrisi, il colloquio d’ammissione con la matura, giunonica direttrice, che mi alleggerisce di 150 euro. Rendo i miei omaggi alla sorridente guardarobiera, elargendole una mancia di 10 euro. Infine salgo, a passo lento e leggero, una scala tappezzata di velluto rosso e ornata da colonnine con statuette classicheggianti, in finto marmo, del tipo Venere in conchiglia, Venere di Milo, Venere e basta…
Esploro il primo piano. Intorno alla sala principale, dove si beve, si balla e ci si conosce in una luce discreta, ci sono corridoi bui con varie stanzette in penombra, sulla porta delle quali un cartello avvisa che il loro uso è destinato ad almeno 3 persone.
Una di queste stanze, però, è senza cartello e invece di un semplice letto matrimoniale, contiene una lunga panca imbottita che corre lungo tutta una parete. Sopra la panca la parete è dotata di una serie di larghi fori, come delle feritoie, che si aprono sulla stanza accanto. Questa non è altro che un lungo budello scuro in cui c'è spazio sufficiente perché tre o quattro persone possano allinearsi lungo la parete, con le feritoie all'altezza del bacino.
Torno in “discoteca”, ordino un negroni e comincio ad osservare con discrezione la gente. Ci sono molte coppie, d’età variabile dai venti ai cinquanta, un paio di compagnie di trentenni, pochi singoli, quasi tutti giovani. In tutto saranno una quarantina di persone, che animano abbastanza l’ambiente, chiacchierando, ballando e talvolta appartandosi, seguiti dagli sguardi malcelatamente curiosi di chi resta. Io giro, un po’ mi siedo, sorrido se qualcuno mi guarda, soprattutto esploro e mi studio intorno, attento a non perdermi nulla, ma senza apparire invadente o fare gaffes: un bel gioco d’equilibrio ed autocontrollo. Ad un certo punto noto che nel budello scuro si è accalcata un po' di gente. Mi avvicino e sbirciando dalle feritoie vedo che nella stanza accanto, illuminata di luce fioca, c'è un trio lui/lui-lei che si sta dando alquanto da fare. L'occupante della prima feritoia, alle cui spalle io guardo, si allontana e subito io prendo il suo posto. A questo punto, però, ciò che attrae la mia attenzione, non sono più gli occupanti della stanza contigua, ma quello che noto nella postazione accanto alla mia.
Alla mia sinistra c'è, infatti, una ragazza che non ho finora potuto notare al buio, in quanto vestita completamente di nero. E’ piegata a 90 gradi per poter guardare attraverso il buco della parete. Alle sue spalle c'è uno, immagino il suo ragazzo, che (s’intuisce più che vedere) sta “armeggiando” sotto le sue gonne.
Io che avevo gia infilato la mano nella patta con l'intenzione di tirarmi fuori l'uccello ormai duro, per offrirlo, speranzoso, dalla feritoia, mi trovo interdetto, in bilico fra i due eventi: quello “scoperto”, alla luce e quasi “pubblico” che avviene di là dal foro e quello “coperto” e oscuro, in un certo senso “privato”, ma molto più arrapante e sconvolgente che si sta svolgendo a pochi centimetri da me e senza alcuna parete frapposta.
E' inutile dire che quest'ultimo evento finisce per assorbire tutta la mia attenzione e quasi senza che me ne renda conto, mi ritrovo totalmente girato verso la “vicina” alla mia sinistra. Con la mano destra mi meno il pisello, ormai in tiro spasmodico, arrapatissimo per l’espressione eccitata che vedo sul suo volto, rischiarato dalla fioca luce che proviene dalla feritoia. Noto che lei si sorregge, nella sua posizione piegata, appoggiando la mano alla parete accanto alla feritoia, quindi appoggio l’altra mia mano accanto alla sua e comincio ad accarezzarla. Lei non si scosta e lascia fare. Senza pensarci su due volte circondo la sua mano con la mia e dolcemente l’accompagno giù, fino ad appoggiarla sul mio turgido pennone.
Lei non offre alcuna resistenza al mio gesto, né mostra esitazione. Anzi, non appena sente il duro nel palmo della mano lo stringe sicura. Fa giusto un attimo di pausa, in cui la sento inspirare un “Ahhh!” e comincia a menarmelo con decisione. Lentamente scivolo con la schiena lungo la parete forata, abbassandomi e allungo il braccio destro sotto di lei. Alla cieca le sollevo la gonna e mi ritrovo con la mano appoggiata ai suoi slip: sono più che bagnati, sono totalmente fradici!
Scosto di lato il bordo degli slip e comincio a palpare le soffici intimità, calde, gonfie d’umori. Poi, di colpo, entro deciso con due dita nella passera, totalmente dilatata. Avverto un altro movimento che si aggiunge a quello delle mie dita: qualcosa si muove dietro di esse. E’ il suo ragazzo che le sta impalando il culo! La mia testa, al buio, arriva a contatto con la sua, a fronte a fronte. Le nostre bocche spalancate si affrontano, alitando l’una nell’altra versi eccitati, animaleschi.
Non resisto ed esplodo nella sua mano. Lei continua lo stesso a menarmelo, con la mano piena di sbora. Io continuo a strofinarle la figa con forza, quando “BANG”: si accende di colpo una luce! Un maledetto sfigato deve aver toccato un dannato interruttore. Per un secondo mi appare il suo volto, stravolto, con gli occhi sbarrati e riversi dal piacere a mostrare solo le sclere bianche, le pupille nascoste sotto le palpebre superiori. Fuggo. Non so che sorta di pudore o vergogna la luce mi abbia scatenato, ma in un attimo mi ritrovo fuori. Nel corridoio in penombra mi riassetto furtivamente i pantaloni e me ne torno nella sala da ballo, come se niente fosse accaduto.
Ora di lei non so cosa ne sia stato, forse è andata via. Ho ripreso a vagare, pieno di nuova eccitazione, ma fra questi angoli bui non la rivedo. Un dubbio mi coglie: “…E se anche la vedessi… la riconoscerei?”
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15 years ago
cagliostrus,
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L\'eleganza di veronica
La mia prima relazione con una trav risale a circa dieci anni fa, nel periodo in cui lavoravo in una nota discoteca della riviera ionica.
Prima di allora avevo avuto solo donne ma ho sempre rispettato gli orientamenti sessuali delle persone.
Quella sera di ottobre inauguravamo la nuova stagione e in mezzo a tutta quella gente, fra un disco e l'altro, vidi al centro della pista una ragazza sui 25 anni che si muoveva al ritmo della musica.
Indossava un cappellino beige, di quel genere femminile fatto di paglia e decorazioni floreali, molto elegante. Un abito lungo al ginocchio e i capelli color biondo scuro che cadevano sulle spalle.
Mi colpirono molto le sue movenze elegantissime e chiesi al mio collega se la conoscesse, se l'avesse mai vista prima. La risposta fu negativa.
Al momento del cambio, lasciai la regia e mi diressi verso il bar per prendere un drink. Lei era seduta nel divanetto adiacente e muoveva i piedi, calzati da sandali alla schiava, seguendo i bpm del disco che girava.
Mi sedetti accanto a lei e le chiesi se gradiva da bere.
-Ne prendo un po' del tuo- rispose in mezzo a quel frastuono.
Il timbro della voce, lì per lì, non poteva essere compreso ma quando le feci qualche domanda d'approccio, mi rivelò subito che era una trav.
Si chiamava Veronica, era di Como ma si trovava in Sicilia per una breve vacanza. Bella da togliere il fiato, elegante da non crederci.
Per me non c'era alcun problema e, a dire il vero, non ero nemmeno curioso. Mi piaceva e basta, la desideravo.
Fortunatamente il "sentimento" era reciproco e concordammo che verso le due l'avrei portata nel mio appartamentino sul mare.
Così fu.
Ricordo che già mentre guidavo per dirigerci verso casa, lei iniziò a baciarmi il collo facendomi eccitare al punto che dovetti chiederle di smettere per evitare di perdere la concentrazione nella guida.
Giunti a casa la accompagnai nel modesto salottino tenendola per mano. Le preparai un Bellini e mi sedetti accanto a lei.
In un lampo le nostre labbra si unirono e ne scaturì un bacio che non dimenticherò mai per intensità e piacere.
Le chiesi educatamente se le andava di fare i porcellini. Mi sorrise e lasciò scivolare la sua mano all'interno dei miei jeans iniziando a "cercare" ciò che man mano s'induriva fino a scoppiare.
Nel frattempo le accarezzavo quelle cosce ben tornite e vellutate.
Lei scese giù con la bocca e cominciò a lavorarmelo ben bene.
Ero eccitato all'ennesima potenza, non capivo più niente.
Si posizionò con le cosce larghe sulla mia faccia per un bel 69: lei succhiava, io le slinguavo quel buchino delizioso e profumato.
Poi mi sussurrò con voce ansimante:- Dammelo adesso....dammelo, ho voglia.
Si stese sul divano e io sopra di lei, sollevò la gamba spostandosi un po' di fianco per offrirmi quel culetto prelibato e dolcemente cominciai a penetrarla.
Estasi totale!
Passammo la notte insieme finendo e ricominciando fino all' alba. Poi ci addormentammo abbracciati e felici.
Per tutto il periodo delle sue vacanze, Veronica fu la mia donna. Una dolcissima trav che mai dimenticherò.
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15 years ago
Florien,
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