{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/en\/stories-add","title":"Add story","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Add story","checkDeactivatedProfile":true}
-
Ton souvenir
sugli odori, sui profumi, di una promenade corsa. a febbraio anticipi di primavera. la lunga camminata aveva accaldato in ns corpi ma non eravamo stanchi. tutt'altro. tu criticavi le costruzioni a picco sul mare e io rimanevo incantata dallo stormo improvviso delle pecore che ruminava tra scogli e prati. come è assoluta la natura nelle sue manifestazioni!!
selvaggia e libera.
come le mie tentazioni.
alla fine lo vidi. uno scoglio morbido modellato dal vento. la sua forma ricordava quella di una conchiglia rinascimentale, aperta al cielo. quel luogo mi chiamava. ed istintivamente mi spogliai. prima la maglia. poi i jeans, poi il reggiseno. lui scattava foto some fossero colpi incandescenti di uno scrittore abituato al fuoco della letteratura. mi piaceva espormi così, sotto il sole insolitamente caldo di febbraio. poi incrociai il suo sguardo e capii che non c'era più tempo. in silenzio scendemmo lungo un sentiero che portava al mare. gli scogli irti e spigolosi celebravano la sua erezione potente e assoluta. mi abbracciai alla sua forza come una naufraga. pensai che qualcuno, dal mare o dalla montagna, potesse vederci. iniziammo come due animali nella stagione dei corteggiamenti. io mi voltai e appoggiai il mio corpo sulla ruvidità della scogliera, non mi importava delle ferite, non mi importava del dolore: il mio dolore era la nostra sorgente da cui bere, mi disse. mi prese come sempre. io so come sa prendermi. con forza. durante un grido di piacere alzai gli okki. vidi un'ombra, un'ombra colorata, che si muoveva. poi si fermò. fu su noi come il volo improvviso di un essere alato. un giovane uomo. a bordo della sua bicicletta. ci guardò, imbarazzato e affascinato. avrebbe voluto continuare la sua corsa. ma non ce la faceva. io lo guardai fisso negli okki e lo sfidai a restare .
6
1
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Buon compleanno.......
racconti.....caldi
regalo di compleanno
Erano circa le venti quando... vibra il telefono.. fino a quel momento una giornata come le altre.. forse anche più pesante visto che il giorno era quello del mio trentesimo compleanno, dopo il ventesimo credo di non averlo mai vissuto con grossa felicita.
Frugo tra le tasche che vibrano, finalmente riesco a tirare fuori il telefono,guardo, e mi scappa un sorriso...messaggio da Monica
in quel momento pensavo ...un'altro augurio....e invece no..."passo da te alle nove preparati si va a cena, puoi anche non rispondere non ci sono scuse, a tra poco.
Non rimane che dire....ok.
Sono le nove in punto quando dal citofono di casa ..alla mia risposta sento la sua voce......dai scendi.!!!
Mentre cammino nel vialetto la intravedo salire nella sua opel corsa bianca......arrivo li apro la portiera e mi siedo..lei si sta accendendo una sigaretta mi guarda con due occhi da gatto mi sorride si avvicina e dopo avermi messo la mano dietro il collo.. mi sfiora le labba con un delicato bacio..
la guardo....la trovo stupenda.. vestito leggero, nero, semplice, due bretelline che sorreggono un pezzo di stoffa morbido che arriva sopra il ginocchio. si intravede il delicato segno del suo perizoma sul fianco, scarpe dello stesso colore con un tacco da vertigini...la sua frangetta stile uma turman due orecchini luccicanti, un trucco delicato e quel fantastico Revlon n° 7 tendente al marrone.....
Sono circa le nove e mezza quando arriviamo in via Nizza...il solito tran tran per il parcheggio...questa torino è sempre piu colma di macchine, intravedo il ristorante...arrivati all'ingresso lei ci si infila con passo deciso...si presenta un cameriere giovane...curato, non troppo alto, forse leggermente sotto peso...oppure è semplicemente il fisico di un ragazzino...
ci fa accomodare all'ultimo tavolo in fondo alla sala, un solo altro tavolo era occupato da sei persone a circa quattro metri da noi quattro donne e due uomini…nemmeno troppo rumorosi
l'ambiente è soft molto accogliente....le sedie sono rivestite di un tessuto morbido di un colore blu notte..le tovaglie sono lunghe avvolgono ampiamente il tavolo quadrato, .le pareti leggermente colorate, non si capisce bene la tonalita ...credo per colpa della luce...leggera e soffusa.
Era circa sei mesi che frequentavo Monica...uno di quei rapporti che viene sempre difficile da identificare un'attrazione reciproca sopra le righe....l'esigenza fisica e mentale di spingersi sempre oltre,.. un gioco a due....tipo, ping pong...dove ogni volta.. l'altro rispondeva piu forte...forse un gioco al massacro...,ma vissuto intensamente...
Dopo vari discorsi e risate....ormai finito di gustare sia il primo che il secondo...allunga la mano verso la mia...mi afferra stinge leggermente la presa, tirandola delicatamente a se...mi fissa con quello sguardo...che ancor prima di parlare sapevo gia dove mi avrebbe portato...sorride e dice sottovoce..:"posso farti un regalo???"
D’istinto la mia risposta fu “ti prego no…..dai..”
A quel punto mi lascia la mano. ..lentamente… sorridendo e fissandomi, la fa scivolare assieme all’altra sotto il tavolo…vedo il suo corpo leggermente contorcersi….con un’aria di difficoltà…il suo busto si abbassa fino quasi a toccare il mento sul tavolino, scorgo i suoi seni dalla scollatura, e con un sorriso piu accentuato mi fa capire che era riuscita ad ottenere cio che voleva…..
Allunga la mano chiusa a pugno verso la mia ,ferma ancora li dove l’aveva lasciata..e con un sottile “tieni” mi porge le sue mutandine….e sottovoce dice..”senti…sanno di me”….in quel momento sento un brivido che mi scorre lungo la schiena… avvicino la mano verso il viso , e con piacere sento il suo odore che mi invade le narici..
E in quel momento le mie sensazioni si mischiano al pulsare del mio sesso.. sento il caldo che mi ricopre…
In quel momento si avvicina il ragazzino, distraendomi dal mio sottile piacere, domanda se gradivamo il dolce….lei decisa risponde si…un solo profitterolles con due cucchiaini… il cameriere presa la comanda si allontana…e lei… si alza dalla sua sedia per sedersi non piu di fronte a me ma alla mia destra….
Ormai comoda accanto a me, sorride con l’aria da monella come una bimba che sta per appropriarsi del suo dolce preferito…afferra la mia mano destra…la fa passare sotto il tavolo e la spinge dentro le sue cosce levigate sode e calde che lentamente si aprono….i suoi capezzoli si intravedono attraverso il vestito sono duri e spingono verso l’esterno come se stessero per scoppiare…la mia mano arriva al pube delicato e curato…sento il suo clitoride in tensione….lo sfioro delicatamente e lei fa un sobbalzo leggero sulla sedia…come avesse ricevuto una piacevole scossa…. socchiude gli occhi, respira profondamente e con forza spinge la mia mano contro il suo sesso ormai bagnato di piacere..
Le mie dita sentono il calore scivolano tra le labbra umide e data la posizione un pò scomoda riescono solo leggermente a penetrarla….lei ha un gemito soffocato…
Mi guardo in torno e capisco che gli “amici” al tavolo vicino continuano la loro serata tra discussioni e risate, inconsapevoli del piacere che accadeva a due passi da loro..
Lei scivola lentamente sul bordo della sedia per sentirmi meglio….allunga la mano sinistra verso di me….la fa scorrere sulla gamba fino su a sentire il mio membro duro e pulsante…sofferente… costretto nei pantaloni ... sbottona con qualche difficoltà, lascia scivolare la mano dentro, lo stringe con forza e lo tira fuori…sento come una liberazione…il mio battito cardiaco aumenta d’intensità, il piacere scorre veloce e la sua mano inizia a scivolare sul mi cazzo turgido la sua presa è forte … sento la soglia del dolore…mi piace…
Per un attimo mi riprendo e vedo l’avvicinarsi con passo veloce del profitterolles , la mia reazione è quella di sfilare via la mia mano.. ma monica appena intuito il mio volere afferra il polso e la tiene bloccata li ancora tra le sue gambe.. mi sorride, con l’altra mano da una sberletta al mio sesso e lo abbandona per posizionarla sul tavolo….
Il cameriere deposita il piatto di fronte a noi…. Monica afferra uno dei due cucchiaini….e dice “faccio io”…. Inizia a imboccarmi delicatamente e lentamente,,,,mentre io continuo a far scivolare le mie dita dentro di lei….è sempre piu bagnata..la sento colare di piacere… e ho un desiderio folle di poter affondare la mia lingua nella sua carne assaporarne i piaceri gustare i suoi umori fino a portarla all’orgasmo…
Mentre navigo nei miei pensieri lei eccitata mi guarda e dice…”ti voglio dentro”….toglie bruscamente la mia mano… si alza mi guarda e senza parlare mi fa capire che vuole sedersi imbraccio… la sua non era una richiesta la sua espressione imponeva una sola risposta…i suoi occhi dicevano…scopami qui…adesso….
Mi sposto le faccio spazio, si siede su di me, mette il suo braccio intorno al mio collo…accarezzando leggermente i miei capelli sistema il suo vestito in modo che non intralci le sue intenzioni…non fa in tempo a sistemarsi che gia la sua mano afferra il mio cazzo….lo spinge verso di lei…sento caldo umido …lo sento scivolare dolcemente dentro.. come un coltello caldo attraversa il burro…lei inspira…facendo gonfiare i suoi seni vedo in lei il piacere.. la soddisfazione…e sento la sua figa colare…sento il caldo mentre lei fa piccoli movimenti per sentirlo più suo….le sue unghie si infilano nella mia spalla…le piace…
alzo gli occhi e noto che la biondina al tavolo di fronte a noi…mi guarda sorride e abbassa lo sguardo per poi risollevare gli occhi e incrociarli ancora con i miei, dal suo sguardo si capisce che vorrebbe anche lei vivere quel momento… gli sorrido…e continuo a soffocare il mio piacere….monica fa scivolare la sua mano tra le gambe….inizia a giocare con il suo clitoride…fa fatica a stare ferma…avvicina le sue labbra al mio orecchio…mi sussurra..”amore sto per venire””……..a quel sussurro i miei muscoli si tendono la mia eccitazione aumenta…sento lo strofinare del mio cazzo dentro di lei sto venendo anche io….dopo pochi secondi il nostro piacere si unisce fino ad arrivare al culmine….e come sfogo una risata …ridevamo insieme…l’unico modo per poter sfogare il nostro piacere….nascondere il nostro affanno…
Ritornati in noi….si avvicina appoggia le sue labbra sulle mie…mi bacia …e poi dice..”buon compleanno amore mio”……..
7
2
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
La tua lingua su di me
mi piace il modo come inizi e mi trasmetti la tua voglia di prenderlo tra le labbra...mi dai un bacio proprio lì sulla punta,,,il tuo respiro mi provoca un brivido d'eccitazione e sento forte il desiderio della tua lingua sul mio cazzo....
bramo il calore umido della tua bocca che stringe e poi rilascia la mia cappella
la tua lingua che mi lecca tutto iniziando dalla punta attardandosi,,gira lenta intorno alla cappella,...scivola flemmatica lungo l'asta,,,,,raggiunge le palle e vi si ci sofferma....le lecca,,,le bacia,,,ritorna ,,,,,risale indugiando....e.. poi mi succhi avida la cappella....le tue labbra lo stringono,,mi spingo nella tua gola,,ti si smorza il respiro...inizia il tuo ritmare nel prenderlo tutto,,,,mi ciucci...mi slingui...
velocizzi il ritmo,,e ancora,,ancora,fino a che il mio guizzo caldo ti riempie la bocca e tu golosa lo fai tuo..
9
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
\"mi riconoscerai ?\" - lettera ad una collega
Cara Angela,
questa è una lettera forte e sincera di una persona che, come avrai modo di accorgerti, conosci molto bene; ti invito dunque a continuarmi a leggere.
La vita scorre e scorre macinando nel suo inesorabile cammino i nostri anni migliori e con essi i nostri desideri, occasioni di felicità, sogni ed opportunità.
E molti di noi, per tutta risposta, restano passivi a guardare lo sfilarsi degli eventi... Incapaci del coraggio di manifestare pienamente i nostri desideri e le nostre emozioni, incastrati nei nostri tabù e condizionamenti, nelle nostre insicurezze e paure, nel nostro
stupido orgoglio, lasciamo che il vivere quotidiano ci allontani dai nostri desideri ed i nostro vero modo di sentire e di essere, falsificandoci e conducendoci ad una vita spersonalizzata e senza possibilità di felicità.
Angela, rifletti un momento su quante volte nella tua vita hai rinunziato a ciò che realmente desideravi o sentivi di desiderare, a quante volte hai deciso di non sentire il battito del tuo cuore, di rinunziare a seguire l'accelerare del tuo respiro o le calde contrazioni del tuo ventre... perchè ciò che sto per dirti è molto forte e senza filtro alcuno, è la verità pura e semplice, tale e quale, e voglio che tu sia pronta e attenta a ricevermi...
Potrai chiederti chi io sia e considerare il fatto che io abbia deciso di inoltrarti questo messaggio da un account di posta per te sconosciuto come un atto di vigliaccheria, ma come vedrai non ho alcuna intenzione di nascondermi. E' solo che, per delicatezza nei tuoi
confronti, intendo lasciare a te la scelta di svelare il mistero, decidendo di diventare protagonista di ciò che ti riguarda, o piuttosto lasciarlo irrisolto, scegliendo ancora una volta di fungere da semplice spettatrice al dipanarsi degli eventi.
Cara Angela, avendo oramai raggiunto la fase di maturità, e per le considerazioni di cui sopra, ho deciso imporre da ora in poi a me stesso un assoluto rigore su ciò che le mie esperienze mi inducono a ritenere l'elemento più importante nella vita di ciascuno di noi: la sincerità verso se stessi. Essere sinceri verso se stessi significa soprattutto riconoscere la necessità di dover comunicare agli altri, in determinate circostenze, il proprio vissuto interiore. Anche a costo di non essere accettati o - peggio - rifiutati, biasimati o allontanati. In tal senso, essere sinceri con se stessi è una espressione del coraggio di vivere.
Individuarmi con assoluta certezza ti sarà facile (indizi della mia reale identità non dovrebbero mancarti in base a ciò che seguiterò a raccontarti), basterà che tu provi ad inviare un messaggio con
soggetto "prova" ad un insieme di destinatari a te noti e ritenuti possibili. Gli innocenti non capiranno, e (forse) ti risponderanno in modo casuale; mentre io ti prometto che risponderò brevemente con qualcosa di inequivocabile, del tipo "sono stato io", assumendomi le
responsabilità del mio gesto. Indipendentemente da quelle che saranno le conseguenze.... di cui ad essere sincero ho un pò paura, ma che ho deciso di accettare comunque.
A quel punto può accadere di tutto, o semplicemente niente; tutto, te lo prometto, dipenderà dalla tua mossa successiva, io non farò nulla per forzare gli eventi o per dare un eventuale seguito al tutto, a meno che ciò non avvenga di comune accordo. Naturalmente puoi pure decidere
di non fare assolutamente nulla; a mio credito non considererò il fatto di averti fatto arrossire (quello moltissimo) e di aver dato tensione al tuo cuore, ma semplicemente la certezza di aver rispettato me stesso.
Cara Angela, ieri notte ho fatto un sogno. E' stata una sensazione - come vedrai - molto intensa, molto reale, che non posso fare a meno di condividere con te, perchè è continuata a sussistere anche ad occhi aperti.
Ho bussato alla porta del tuo ufficio. Tu mi avevi cercato poco prima, dicendomi che avevi bisogno di parlarmi. Lo abbiamo fatto altre volte, quindi l'ho ritenuto normale. Così ho bussato alla porta del tuo ufficio, aspettandomi un colloquio come tanti altri... Non avendo ottenuto risposta, ho girato la maniglia della porta e sono entrato, ma non ti ho trovata - come mi aspettavo - dietro la scrivania intenta a scrivere qualcosa o ad osservare distratta lo schermo del computer. Ho visto dapprima le bianche piante dei tuoi piccoli piedi, poi il tuo culo magnifico e tondo, come una luna, dischiuso ad attendermi, proprio in direzione dell'uscio.
Tu giacevi così, sulla tua scrivania, senza dire una parola, non un solo sospiro, attendendo accucciata carponi in quella posizione, completamente esposta ai miei sguardi se non per l'unica incerta protezione di un buio non ancora notturno. Ti ho cercata, col cuore a mille mi sono avvicinato a quella tua curva ipnotica, e ho incominciato a baciarti. Tu non hai detto nulla.
Dapprima seguendo il profilo regolare delle tue natiche, bacio dopo bacio, piano e ancora più piano, sono dapprima arrivato a lambirti con la lingua i talloni, poi ho proseguito adorando centimetro per centimetro le dolci fattezze dei tuoi piedi, massaggiando con lentezza e
delicatezza ogni dito tra le mie labbra, leccando con determinazione inesorabile l'incavo caldo tra pollice e tallone.
E' stato allora che ho sentito il tuo odore intenso sprigionarsi
lentamente, seguito da un lieve tuo sospiro, e - conscio e felice di essere alla tua mercè - ho infilato irrimediabilemente l'intera mia lingua nel tuo sesso, bagnato e già sfatto, in modo da aderirvi completamente con la bocca, come in un bacio assai poco ortodosso. Ti ho leccata così a lungo, sentendoti allargare e pulsare, il tuo profumo scorrermi in bocca, ed i tuoi gemiti riecheggiare sempre più ritmicamente nella stanza. Alla fine hai ceduto con un lungo
sospiro, venendo con un sapore forte e meraviglioso che mi ha reso ancora più ubriaco. E invero, ancora una volta non ho deciso di prenderti; piuttosto, ho risalito la piccola curva che portava la mia lingua al buchetto scuro al centro delle tue natiche, picchiettandolo e
ammorbidendolo con piccoli colpi. Sono entrato dentro, facendomi strada piano, allargandoti con dolcezza, facendoti gemere di nuovo, fino a farti essere sicura che eri oramai pronta ad accogliermi sempre più duro e forte in quel tuo soffice e impagabilmente stretto didietro. Quel culo che aveva oscenamente accolto il mio ingresso era ora preda degli ingressi e delle uscite decise del mio cazzo, ai cui colpi successivi e decisi ora sussultavi, dimenandoti scompostamente su quella scrivania, che pure altre volte ti aveva visto raggelata e stravolta
davanti al cospetto intimidatorio di tuo padre..... Abbiamo continuato così per un bel pò, poi tu hai afferrato le mie mani tra le tue, tirandomi, facendo in modo che entrassi tutto dentro di te. Quando hai ceduto per la seconda volta, lanciando nuovamente un gemito meno trattenuto,
e rilasciando la tua stretta attorno al mio glande, ho cercato di allargarti le natiche per sferrarti gli ultimi colpi, ormai prossimo a cedere a mia volta, dentro di te. Ma a quel punto, ti sei divincolata veloce e, sempre in quella posizione carponi sulla scrivania, ti sei
avvicinata col viso a sfiorarmi, ed hai messo le mani a coppa, sostenendomi delicatamente lo scroto....
Ho visto a malapena i tuoi lineamenti, nel buio: non sorridevi, sembravi piuttosto impegnata in un compito delicato e difficile. Ti ho sentita andare su e giu sul mio sesso, il caldo della tua bocca ad avvolgermi. Ho sentito un brivido percorrermi dalla testa e fermarsi
all'altezza dell'ombelico, dissolvendosi in mille rivoli, e il mio glande, oramai mille volte turgido, ha schizzato copioso il mio seme odoroso di muschio, che tu hai deglutito sapendo di volerlo ingoiare, quasi a suggellare il tuo dominio assoluto su di me, e la mia misera
condizione di schiavo, privato e svuotato di tutto. Mi hai chiesto gentilmente di uscire. Mi sono ricomposto alla meno peggio, ancora in preda a fremiti sottili, ho aperto e richiuso la porta, imboccando lentamente il corridoio che mi avrebbe portato fuori.
7
0
16 years ago
goutline, 44
Last visit: 10 years ago -
Ricordi e scoperte di gioventù la mamma 1
Appena ebbi eiaculato, sentii dei passi sul ghiaietto del cortile ebbi appena il tempo di buttare, le mutandine nell'angolo dove si trovavano e di sdraiarmi di nuovo sul divano fingendo di dormire quando, la mamma rientrò aveva in mano una doccia vaginale e una scatola le depose sul tavolo, richiuse parzialmente le ante che dividevano la sala dalla cucina allora io mi misi al mio posto per osservare il seguito...
La mamma mise sul fornello un pentolino d'acqua a bollire poi,la spense ci mise duo o tre cucchiai
del prodotto contenutonella scatola lo mise nell'acqua e nell'attesa che la stessa si raffreddasse, prese un giornale e lo sfogliava distrattamente quando improvvisamente presa dal prurito si aprì la scollatura fece uscire un suo seno con un grosso capezzolo marrone scuro e si mise a grattarselo io intanto sbavavo e rincominciai a toccarmi.
Appena l'acqua fu alla giusta temperatura mamma, riempì la grossa pera inserì il grosso ugello
terminante con un bulbo come, una grossa oliva si spogliò copletamente si sdraiò sul divano a
gambe aperte su una tela icerata e sotto il suo culone mise catino io dalla mia posizione avevo
una visuale ... solo al ricordo ho il mio pene che scoppia...tra la sua folta peluria,vedevo due labbra rosso con al centro un clito che sembrava un'oliva,quasi svenni dall'emozione.
Prese la doccia e con quella si masturbò fin quasi all'orgasmo infine schiacciò il bulbo riempiedosi
la sua figona di acqua calda che poi usciva da quelle labbra rosse finendo nel catino io intanto venni per terra..ero sfinito pulii per terra con uno strccio che mi ero procurato prima mi buttai sul divano li in sala e finsi di dormire perchè se i genitori di quei tempi,si accorgevano diqueste cose ci avrebbero tirato il culo rosso con la cinghia....
7
0
16 years ago
rosy1952, 60
Last visit: 9 years ago -
Curriculum vitae
ho deciso di scrivere questo mio spaccato di vita, perchè...........ho ancora l'amaro in bocca!
per rispetto verso la coppia in questione non userò il nick reale, ma li chiamerò gli stupendi!!!!!
il tutto è avvenuto agli inizi di febbraio, dopo aver risposto all'ennesimo annuncio di coppie alla ricerca di un singolo, ricevo una telefonata............."ciao siamo stupendi e volevamo dirti che le tue foto sono molto interessanti, ti scoccia se ti facciamo alcune domande?"
doamnde? diciamo terzo grado!!!!! però nessun problema............fà tutto parte del gioco!
poi vengo messo al corrente di quello che cercano e di cosa sono disposti a dare...............non stò parlando di soldi!
io sono una persona fisicamente ed esteticamente normale, posso piacere come no, anche questo fà parte del gioco, coem è giusto che ognuno di noi detti le proprie regole.
dopo aver passato questa durissima selezione, ho faticato di meno per entrare nei lagunari!!! combiniamo finalmente un incontro a casa loro.
arrivo, suono e di fronte a me ecco apparire gli stupendi!!!!!!
lui 50enne, denti marci e relativo alito, una persona sgradevole che mentre parla sputa..........................vabbè!!!
lei..............stupenda!!!! 45 anni portati malissimo! brutta! in reggicalze e con il seno che tocca le ginocchia.
io esordisco con un, "finalmente ci incontriamo, piacere mi chiamo alessandro...............
gli stupendi all'unisono," dai entra che abbiamo voglia!"
che dire, elegantemente ho salutato e girati i tacchi sono andato a casa.
ancora oggi quando li vedo online, con le loro richieste.........sento ancora la puzza!!!!
meditate gente, meditate
8
3
16 years ago
alextorino35,
37
Last visit: 12 years ago
-
Ricordi e scoperte di gioventù la mamma.
Quando ero ragazzo, vivevo in un cortile avevamo dei locali sparsi senza bagno con i servizi in comune,così che quondo ci si lavava dovevamo farlo in cucina in una tinozza dopo aver scaldato l'acqua sul fuoco.
Qulla sera dormii sul divano in sala perchè ero rientrato tardi dalla
serata trascorsa con amici, così quella mattina sentii mia madre avvicendarsi nel locale cucina che era annesso alla sala allora andai a spiare,cosa stesse facendo,così la vidi mentre si alzava la camicia da notte di flanella bianca si abbasso le sue mutande bianche se e tolse le gettò in un angolo e si accucciò su un catino per fare pipì,era proprio di fronte a me così potei ammirare er la prima volta dal vero e in primo piano come era fatta una donna.
Davanti ai miei occhi tra le sue coscione, vidi una foresta di peli biodoscuri e poi lei forse per aiutarsi a liberare la sua vescica, si portò la sua mano in mezzo le gambe, si tocco la fessura, da cui sgorgò un getto di calda urina dorata e fumante che finì nel catino con uno sentii uno scroscio che provvocò un suono delizioso questo mi eccitò tantissimo, così dovetti prendere in mano il mio pisello e segarmi stando attento a non farmi scoprire.
Venni subito innondarmi la mano con il mio sperma caldo col suo odore particolarmente pungente pulii subito il mio pene con un fazzoletto e feci appena in tempo a sdraiarmi sul divano fingendo di dormire
quando lei usci per tornare nelle camere forse aveva dimnticato qualcosa...
Quando fui solo andai in cucina presi le sue mutandine guardando l'interno vidi che erano di un colore giallino ci passai tra l'inforcatura dove appoggiavano le labbrone della sua figona un dito e notai che erano umide dei suoi umori allora le portai al mio naso e sentii il suo profumo pungente della sua figa misto alla sua urina e allo sperma di mio padre, presi in mano il mio pene e venni ancora con una colata di sperma all'interno sue mutandine mischiando il mio seme con i suoi umori e lo sperma di mio padre...
poi....
7
0
16 years ago
rosy1952, 60
Last visit: 9 years ago -
Scoprirsi...
scoprirsi
“Perché devo fare sempre tutto quello che mi chiedi?”
Eppure sono una donna con un carattere forte, perlomeno lo ero sino a quando ho incontrato te!
Sono qui distesa sopra queste lenzuola nere e mi tormento nel darmi una risposta: ho appena fatto l’ amore con questo uomo, in un modo sconvolgente per le mie abitudini e per il mio appetito sessuale.
Ho fatto cose che mai avrei pensato e mi sono lasciata fare cose altrettanto fuori dai miei gusti sessuali, eppure l’ ho fatto.
Come è possibile che arrivata a 35 anni, improvvisamente questo ragazzo, abbia completamente sconvolto la mia vita facendomi sentire un altra donna.
Mi sono lasciata trasportare dalle mie emozioni, senza pensare a quello che rischiavo, le mie pulsioni hanno cancellato ogni remora, mi sono lasciata coinvolgere da questo rapporto basato sul sesso e adesso non riesco più a uscirne.
Paolo ha toccato le corde del mio corpo come mai nessuno, ha tirato fuori la parte nascosta della mia sessualità e me l’ ha sbattuta in faccia, facendomi provare delle sensazioni mai provate.
Sono sfinita…questo letto piccolo nascosto da quattro pareti di un palazzo anonimo, ha visto la belva sensuale esplodere e prendere corpo; come una schizofrenica, ho vissuto questo amplesso, pensando di vedere un mio doppione.
Non posso riconoscermi in quella ragazza che sta bramosamente avvolgendo il membro di Paolo, la lussuria che sta provando, mi intriga, ma nello stesso momento mi terrorizza.
Sono una madre: un marito e un figlio mi aspettano tutti i giorni a casa... cosa mi sta succedendo?
Dove è iniziata la mia perdizione, quando ho deciso di seguirlo?
Sento il gusto salato di quel nerbo, il liquido vischioso, accetto di sentire il suo sapore, le vene sembrano esplodere talmente sono vive e pulsanti, lo stringo come il trofeo più sublime e continuo a scivolare in lui, mentre mi riempie del suo piacere.
Non avevo piacere di farlo con mio marito, non mi è mai piaciuto e, adesso sono disperata se penso che lui possa uscire lasciandomi quel vuoto nella bocca.
Paolo mi sta facendo provare dei giochi sessuali a me sconosciuti, io come se fossi senza anima, lo seguo.
Mi ha legata al letto con le gambe divaricate e poi bendata, per quindici minuti si è impossessato della mia vagina, con la sua lingua mi ha fatto letteralmente impazzire di piacere, quello che ho provato con lui, credevo fosse solo nei sogni più erotici, non so quante volte sono arrivata al piacere, so solo che mi ha fatto provare il paradiso e per questo l’ amo, ma i sentimenti si mischiano, mentre sento il suo nerbo che prende il posto della lingua: lo odio per quello che mi sta facendo provare, mi rendo conto che quel suo modo di possedermi, mi sta lentamente allontanando da mio marito, è riuscito dove nessuno era mai riuscito.
Adesso, stesa su quel letto, mentre mi contorco attorno alle mie corde tese, gli urlo di non smettere, di prendere tutto di me: sento il suo cazzo che si appoggia alle mie labbra polpose facendosi spazio, non posso vedere, sono bendata, tutti i rumori vengono amplificati dalla mancanza della mia vista, il dolore che provo alla sua irruenza diventa presto un piacere infinito, lo avvolgo con i miei muscoli vaginali e stringendolo percepisco il suo desiderio sino all’ estremo.
La sua bocca sta golosamente cercando i miei seni, i denti pizzicano i miei capezzoli, i brividi si intensificano come le mie parole;
- Non smettere, ti prego…Non smettere.
Sento le mani scoprire il mio corpo, mani calde che mi esplorano come un’ isola segreta da conoscere per poterci vivere.
Niente viene lasciato al caso, i graffi sulla pelle, il mio sedere stretto nel momento del suo piacere, le promesse di sodomia lanciate in quell’urlo di liberazione, la richiesta d’ amore, il tremore del suo corpo, il suo sperma che mi scalda l’ anima e lo sfinimento con l’ abbandono sul mio seno.
Odio Paolo per quello che mi ha fatto scoprire.
Amo Paolo per avermi fatta tornare donna come non credevo possibile.
I lacci vengono slacciati, la benda viene tolta, lo vedo sudato con occhi appagati, vedo la sua passione sfiorita tra le gambe, ansimo cercando un respiro regolare, lui sorridendo mi accarezza il seno, il viso, mi chiede di fargli tornare le forze in quel modo così erotico che solo io so fare e io ancora una volta, tronfia, scendo a cercare il mio frutto proibito, ricomincio a danzare con la mia bocca, la mia lingua combatte per ridare vita al suo desiderio, le sue mani sulla mia nuca, danno il ritmo al suo crescere, la bocca si riempie di vita nuova, le sue mani cominciano a giocare col mio stretto pertugio, la mia carne cede sotto la pressione del suo piacere.
Lo odio quando mi fa capire come mi vuole, mi odio per non avere la forza di fermarlo, mi odio perché so che riuscirà a farmi provare piacere, anche in quel gesto contro natura.
Sento la mia carne cedere al suo passaggio e dolorosamente uelo alla luna: i miei gemiti sono come benzina sul fuoco, il ritmo aumenta come la penetrazione, portando con se tutte le mie difese, il mio corpo segue i suoi movimenti, il dolore fisico contrasta con il piacere che provo nella mia testa, vedermi nello specchio, guardare il suo viso sconvolto dal piacere demoniaco che quella posizione gli offre.
Sono preda dei miei istinti, preda del suo piacere che piano diventa il mio piacere; ancora una volta rimango stupita di quanto sono cambiata, di come lo seguo nella sua perversione, impaurita da quello che faccio, mi trovo a pensare a dove arriverò sotto la maestria di Paolo e se mai mi fermerò.
Sento il suo sperma scaldarmi l’ intestino come mai nessuno aveva fatto, le sue parole di piacere sono già nel futuro, mi provoca parlandomi di altre donne, altri uomini, altre esperienze da provare, fingo una resistenza effimera, giusto per salvare le apparenze, mentre il mio fiore ancora caldo del suo sperma, freme; come la mia voglia, ormai esplosa sotto le sue mani sapienti.
Chiudo gli occhi e mi stringo attorno al suo corpo, mi parla come un oracolo, mi porta nei suoi desideri, parla di quello che farò per lui, con lui, mentre la sua mano scivola tra le mie gambe lambendo il mio piacere.
Gli umori lascivi, si depositano sulle sue dita a conferma di quanto sia vero quello che dice, sconfitta dalla realtà del mio desiderio, mi lascio accarezzare e ascoltando i suoi racconti, naufrago contro il mio nuovo piacere che piano ha seguito la sua mano…
scrivetemi le vostre sensazioni
[email protected]
9
3
16 years ago
fantasypervoi,
36
Last visit: 12 years ago
-
La mia amica fenomenale e molto aperta
estate 2206 riviera romagnola.
in in famoso locale della collina di riccione, io ed un mio amico conosciamo per caso una ragazza con una sua amica, solite chiacchiere di presentazioni, la sua amica si apparta con mio amico ed io con lei...ad un tratto torna mio amico senza la sua amica...........era una pallla...........parla.bevi.parla.bevi...........cominciamo a raccontarci e a stuzzicarci...sia il caldo.sia l alcool.............ci siam ritrovati nel bagno degli andicappati tutti e tre.io il mio amico e la ragazza.xxxxxx......il mio amico comincia alimonarla ..io a baciarle il seno..........la mia mano scivola sullla sua gonna..la apparto con una mano.......era bagnata....il filo del perizoma centrale ..era sudicio....infilo un dito.due..tre.sgrilletto e lei geme..il mio amico tira fuori il suo bel uccellonee.....................lei pian paino lo spompina .era alla pecora..................io da dietro comincio a slinguazzargli il clitoride e le sue favolose labbra............ummmmmmmmmmm ummmmmmmmmm ummmmmmmm. avevo la mia cappella che mi pulsava.............forse l alcoool........forse l eccitamento....................sta di fatto che il mio amico ferma lei e pian pianino gli sfiora la cappella al clitorile di lei.................a tal punto lei me lo prende in bocca.................una favola....un urlo di piacere comune................ad un certo punto uccelli duri come il marmo con vene................cappelle rosse come un peperone..................io istintamente.....e volutamente tocco l uccello del mio amico..........lei furba.............comincia a pomparglielo......ma pero' vuole che io la seguo.........................azzzzzzzzzzz il mio amico dice no subito...ma dopo la prima ingoiata di cazzo di lei e succhiata di cappella.......va in delirio e acconsente...............lo spompinavamo in due.......a tal punto che lui era in extasi..........................lei con la mano dx gli stringeva lo scroto....per non farlo venire...........................io avevo un uccello duro come il marmo.....................bagnato fradicio................................lei prende tutti e due gli uccelli insieme e se li mette sulla punta della lingua...............................guardandoci negli occhi si sditalina..........tirandosi le labbra dellla passera----------------------poi ci dice che vuole essere scopata e inculata contemporaneamnte da entrambi........allla condizione prima che uno faccia una mezza pompa all altro in sua presenza................be lo abbiamo fatto...............eppoi io pian piano lo appoggiato al suo buco...........mmmmmmmmmmmmmm stavo venendo ed il mio amico gli sgrillettava le labbra con la appella........................ tempo poco li abbaimo tirati fuori e inondata sul seno.........lei si è leccata lo sperma e ci ha limonato a tutti e due...............................azz son eccitato solo al pensiero di quella serata........................bè comunque poi dopo ci siam rivisti altre tre volte e.........a voi lascio limmaginazione............kiss
a tutti
10
1
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
La coppia di amici
vi racconto...........
sono un libero professionista di 40 anni,giacca e cravatta..sono un consulente in sicurezza, vendo sistemi integrati di sicurezza per privati e aziende.
un mio gia cliente di una videoteca, bel tipo, mi chiede se posso andar da lui a casa per un sopralluogo di un sistema di sicurezza in quanto ignoti gli avevano rubato in casa.
era agosto 2007 arrivato a casa sua all appuntamento, suono....suono..suono....suono...e niente...............la casa aveva due ingressi che io conoscievo da prima..............sono passato dietro........il mio amico cliente che c era gia feeling..........avendo una videoteca si parlava d i film porno amatoriale e quant altro....si stava masturbando nudo davanti a d un film porno amtoriale della 100x 100..........azzzzz mi ha visto e lui come niente fosse mi ha invitato dentro casa...........appena lho visto nudo con l uccello dritto e scapellato mi son eccitato anchio................lui come niente fosse mi dissse se volete anchio masturbarmi e visto che il caldo.................visto il suo uccellone ci siam masturbati.....ma lui come del resto io ci guardavamo gli uccelli e alla fine ci siam fatti un bel 69 con pompa ad ingoio a viceversa.............finito il tutto ho fatto il sopralluogo...............ma poi dopo due giorni questo ha involontariamente o volutamente raccontato tutto alla sua convivente...........bella donna ex ballerina di discoteca......................lei talmente complice di lui che mi hanno invitato a pranzo a casa sua la settimana dopo...........si per portargli il preventivo dell antifurto................ma anche perchè lei voleva vedere che lui ed io ci spompinassimo a vicenda.................lei con la scusa di dover andar in banca prima della chiusura ha fatto finta di andar via.....................invece loro due si erano gia accordati...............si era nascosta nella tavernetta al piano sotto...............ci guardiamo le ultime novita dei video amatoriali arrivati da lui in videoteca...........eppoi cominciamo pian piano a spogliarci e a spomparci e segarci...............................................MENTRE .................giro l occhio verso al scala e vedo lei che si amsturba contro lo stipite della porta...................STO AL GIOCO....................faccio finta di niente............................lui la chiama.....................cominciamo io e lei a far una mega pompa al suo uomo..............azz fantastico io gli merttevo la lingua in bocca a lei ed al uccello del suo uomo...................eppoi lui faceva uguale ............................eccitantissimo...............finimmo tutti sul letto.............lui che si scopava alla pecora la sua donna.......e lei urlava dal piacere mentre mi spompava a me...................................ci siam trovati talmente bene che una volta al mese in base agl impegni altrui gli porto il preventivo.........................E CMQ L ALLARME ANCORA NON L HANNO ACQUISTATO.......CIAO
32
1
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Maddalena
In quel periodo uscivo da una brutta storia d'amore con una donna un po' piu' granda di me che mi aveva fatto perdere letteralmente la testa , Marina.
Per non stare troppo a torturami dell'amor perduto, mi favevo ore e ore di straordinario,mmi occupavo in mille modi ; calcio, musica , serate con amici....
Uno di questi mi propose di fare il " dirigente accompagnatore " di una squadra di pallavolo femminile di 2° divisione.
Accetai l'incarico senza dubitare , pensando che sarebbe stata un'ottima occasione per conoscere qualche bella ragazza.....
Le atlete avevano un'eta' che andava dai 16 anni ai 21 , io allora avevo 25 anni.....
Simpatizzai subito con le ragazze , ci fu modo di conoscerci bene dopo gli allenamenti con mega pizzate , nelle trasferte sui pullman organizzati , insomma il mercoledi sera e il sabato pomeriggio finalmente si respirava un po' di figa.....
Tolte le 4 ciccione, le due lesbiche , le cinque fidanzate sempre accompagnate...rimaneva un manipolo di fanciulle...
tra queste....Maddalena.
16 anni , panchinara , a fianco a fianco a me tutte le partite...
non la consideravo neanche data l'eta' ...ma ,
un visino da bimba , uno sgusrdo da furbetta , capelli lunghi nero corvino , tette da sballo , un corpo fresco e genuino come solo le adolescenti hanno....
" no, non posso ..." mi dicevo...
"..anche se Maddalena manda chiari segnali che ci sta , che ci faccio io con una cosi? che se mi vede il pisello e' capace che scappa dalla paura....?"
giocammo per un po' con gli sguardi...
Una sera dopo l'allenamento volle essere accompagnata a casa perche' l'amica non c'era ...
Cosi , accettai di riaccompagnarla e il flirt si accese con un bacio.....
Mi ricordo che era rossa in viso , come una vampa , quando mi saluto'....
Da li' cominciammo a vederci sempre piu' spesso fuori dall'ambiente pallavolistico...
Passeggiate , piccole uscite pomeridiane con la scusa delle fotocopie , andavo a prenderla a scuola....
Oddio!!!!!!
Un giorno mi invito' a casa sua giurando e spergiurando che saremmo stati soli...
salii da lei e mi apriì la porta con in dosso solo i jeans ....
baciandoci raggiungemmo la sua cameretta piena di pupazzi e giochi di quando era " bambina".....
mi stupi' della sua esperienza.
Sotto i jeans aveva un inesistente perizoma e le calze autoreggenti( niente fa piu' porca una donna di mettere le caze autoreggenti sopra i pantaloni...) mi fece un pompino conl'ingoio da vera professionista del sesso , altro che 16 anni....si fece fottere in tutte le posizioni davanti e dietro senza provare alcun fastidio ne' intolleranza al mio modestamente enorme cazzo...
Mi lascio' senza parole....
Continuammo a frequentarci per un po' .
Maddalena conquisto' il posto in squadra ...
Puntualmente .mercoledi e sabato scopavamo alla grande..
in macchina , fuori all'aperto , sotto le doccie quando tutte andavano via....
un bel periodo.
Un pomeriggio , come al solito a casa sua , mentre stavamo dando il meglio dell'hard core...nella sua cameretta tra i postre di nek e dei back street boys .... si sente un chiave girare nella serratura ...porcaputtana!!!!!!
" Maddy , sei in casa...???" tacemmo per qualche istante...
La madre.
Non da sola con un uomo.
Non il padre.
Raggiunsero la camera da letto lasciandosi dietro di loro vestiti e scarpe...
Io e Maddalena ...testimoni oculari di un adulterio.
piu' che altro la giovane ragazza era contenta che non fosse stata beccata lei
, tanto contenta che volle comunque finire la sua scopata.... e tra i gemiti di piacere della madre e i grugniti di lui , i colpi conto le chiappe di lei , i vari " ...fottimi , fottimi sono la tua puttana..." io senza fiatare gli lavai il viso e gli occhiali con una generosa sborrata....e con gli sivali in mano ..zitto zitto me ne uscii dall'appartamento, passando in pieno corridoio proprio davanti la camera da letto dove la madre e l'amante stavano quasi al culmine della scopata.....
Maddalena non mi disse cosa succese dopo , io non glielo chiesi neanche....
Ma giuro una scopata cosi' e' davvero indimenticabile....
messaggi subliminari
9
2
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Che cazzo ci faccio qui...
“Che cazzo ci faccio qui?” Osservo il soffitto bianco e il lampadario. Sul mio petto è appoggiata Cristina. Siamo entrambi nudi. Lei vuole coccole e si sistema in modo che ci sia un maggiore contatto fra i nostri corpi. Io le ricordo che ho un impegno inventato e che devo purtroppo, parola aggiunta falsamente, mandarla via.
Venerdì sera mi aveva mandato un sms abbastanza esplicito. Voleva sdebitarsi per la mia gentilezza del weekend precedente. Nella mia testa, cercavo di capire cosa intendesse: era vero che avevo dimostrato notevole interesse al suo corpo, che forse l’avevo fatta godere o che ci avevo provato, come faccio sempre. A quanto pare pochi uomini avevano prestato così tanta attenzione a lei, cercando solo di divertirsi loro. Nel suo messaggio era anche chiara una cosa: doveva continuare a restare un segreto. Era perfetto: aveva voglia di fare sesso con me e non voleva che si sapesse in giro. Mi ricordava un po’ il periodo con Melissa, anche se avevo capito che Mely usciva con me perché comunque invaghita.
Essendo venerdì e sabato occupato fino a tardi col lavoro, attendiamo la domenica dove anche stavolta, i miei mi lasciano la casa libera molto presto. La invito e senza farsi pregare arriva da me. La vado a prendere al cancello e noto come lei abbia voglia di starmi vicino mentre camminiamo. E’ una sensazione forte ma la sento nettamente. Anche in ascensore noto come lei vorrebbe baciarmi subito, come saluto ma parlando riesco a trattenerla. Piuttosto sento la sua sgradevole voce, ma almeno facciamo in modo che quello che succede fra di noi sia solo sesso all’interno di un luogo chiuso e al riparo da sguardi indiscreti.
Entriamo in casa e appena tolta la giacca, si fionda sulle mie labbra. Ci baciamo e stavolta sento ancora più voglia. Sembra quasi mi voglia mangiare la bocca. La porto in camera e stavolta noto come sia lei che voglia spogliarsi in fretta. Nel giro di qualche minuto lei è già mezza nuda e mi spoglia completamente. Mi bacia il collo, il petto e scende ancora di più. I miei dubbi prendono certezza e dentro di me, trovo conferma che la sua frase “è il mio turno essere carina con te..” intendesse proprio il fatto che l’altra volta ero stato io a usare la lingua per farla godere. I folti capelli la mettono in difficoltà e nascondono completamente la visuale ai miei occhi. Lascio andare la testa all’indietro e chiudo gli occhi. Però non sento nessun fremito. Come al solito, non trovo così tanto piacere come il resto degli uomini nel farmelo leccare. La sento andare su e giù con le labbra ma io non provo nessun piacere particolare. Sembra però abbastanza soddisfatta del suo lavoro e allora la tiro a me e la spoglio del tutto. La faccio girare e inizio a leccare io, stavolta da dietro. Sembra sorpresa della posizione a pecorina, ma vedo che si lascia andare completamente al ritmo della mia lingua. Nel frattempo, vista la posizione, infilo un dito in entrambi i buchi. Noto con sorpresa che non si lamenta e anzi, si lascia andare alla doppia penetrazione.
Poi si gira di scatto e comincia a parlarmi. Mi dice che la faccio impazzire, cosa le piace di me e di quello che le faccio. Ammette di essere una di gusti facili e che nel sesso le piace praticamente tutto, ma mi cade nel volgare quando tentando di fare una voce sexy mi dice che adora “fare pompini”. Faccio finta di nulla e quando mi chiede di dirle cosa mi piace, mi limito a dirle che la cosa che mi fa più impazzire è far godere la donna. All’inizio non ci crede ma poi vedendo come la mia concentrazione è tutta alle sue zone erogene, capisce che non era una battuta. Inizio a penetrarla e cambia la posizione delle sue gambe permettendomi più volte una penetrazione maggiore. Le piace molto e ansima parecchio. Più volte vuole baciarmi in modo dolce ma riesco ad evitare baciandole il collo e riportando il tutto su un piano più sessuale e meno romantico. Mi blocca e si gira mettendosi a pecorina. La penetro da dietro e mentre le stimolo i capezzoli, ammirando quegli enormi seni che mi hanno convinto a fare sesso con lei, inizio a chiedermi se sto facendo bene. Il suo continuo muoversi ci riporta di nuovo a scambiarci baci e carezze audaci. Noto che è più brava a scopare che a far godere l’altro, quindi cerco di stare il più possibile dentro di lei tenendo distanti le sue mani e la sua bocca. Penso che goda almeno un paio di volte visto come respira e come si lascia andare, specie quando la faccio salire sopra di me. Poi la blocco e la penetro a fondo, pensando solo a godere. Ci riesco e ovviamente vengo fuori. Stavolta mi sono preparato i fazzoletti vicino apposta per non rischiare nulla.
Mi alzo per andare in bagno e quando torno in camera la trovo ancora nuda distesa, che mi aspetta. Penso quasi che abbia voglia di un bis, che sarei anche disposto a concedere, ma invece mi ritrovo con una persona che vuole solo coccole. Non dico nulla, ma resto fermo con lei che mi accarezza il braccio e i capelli. Resisto meno di due minuti e poi le ricordo il mio impegno. La faccio vestire e l’accompagno alla macchina. Anche stavolta vuole il bacio e le concedo un pezzettino di labbra, ma nulla più. Comincio a pensare che non voglia solo sesso, ma che stia cercando anche tenerezza, cosa che da me non avrà mai. Domenica prossima sarò via, quindi sicuramente non faremo sesso. Vedremo come si comporterà.
9
0
16 years ago
universitario80,
36
Last visit: 16 years ago
-
La collega sposata
Era diverso tempo che avevo capito di piacerle. Gli sguardi, prima timidi, poi sempre piu' intensi, erano inequivocabili. Era considerata una signora serissima, sposata, mamma, praticamente inarrivabile. Cominciammo a scambiarci mail sempre piu' audaci, finche' un giorno non ci baciammo nel parcheggio dell'ufficio. Emozionati e eccitati, in un crescendo, abbiamo cominciato a cercare un'occasione per vederci da soli. Capito' dopo tanti mesi, quando il marito parti' per lavoro. Mi precipitai a casa sua, di mattina, lei mi apri' eccitatissima, ancora in pigiama. Mi porto' nel loro letto, si sedette, mi sfilo' i pantaloni e mi abbasso' gli slip. Il mio membro era durissimo, imponente, paonazzo. Comincio' a leccarlo dolcemente, guardandomi, sorridendo. Mi sembrava un sogno, e non mi accorsi che ben presto esplosi dentro la sua bocca. Lei rimase male, disse "non si fa cosi'".... La coccolai un po', poi cominciai a leccarle la fica, bagnatissima. Ebbe molti orgasmi, violenti. Poi la penetrai, all'improvviso, e cominciai a scoparla con foga, facendola godere di nuovo. Venni fuori di lei, schizzandole sul petto. Lei mi guardo', guardo' il mio membro ancora bagnato. Chiuse gli occhi e ricomincio' a succhiarlo, subito, ancora moscio. Capii che le era piaciuto prenderlo in bocca, e la lasciai fare, finche' non le regalai un'altra abbondante sborrata. A un certo punto chiamo' il marito, e lei rispose con la bocca ancora piena di me.
Facemmo di nuovo l'amore per altre due volte, finche' non ci addormentammo sfiniti e nudi.
30
2
16 years ago
altoromano45,
45
Last visit: 16 years ago
-
In ufficio con mia collega
Ero sempre in ufficio, era una giornata piovosa, il lavoro era tanto e la voglia di lavorare era poca. La sera prima ero uscito con degli amici e avevo conosciuto una ragazza davvero carina, un viso molto attraente, e che dire delle sue tette e di quel culetto piccolo e sodo. Fu un pensiero che mi attanagliava da tutta la giornata, e pensare a quel culetto piccolo e sodo, così intensamente, mi ha invitabilmente fatto eccitare. Piccolo e sodo, piccolo e sodo, più lo immaginavo più mi diventava duro. Immaginavo come l’avrei potuto prendere, poi d’un tratto la sorpresa. Quel culetto così piccolo e sodo era l’esatta copia del culetto piccolo e sodo della mia collega I. Così, mi guardo in giro, cerco il suo sguardo ma non lo trovo. Decido di alzarmi, mi guardo ancora intorno ma niente. Oramai ero talmente eccitato che avevo una voglia matta di scopare, così la vado a cercare per tutto l’ufficio. Entro in diverse stanze, ma niente. Più passava il tempo, più mi veniva voglia e più mi eccitavo. Mi faceva male oramai chiuso dai jeans. Aspetto, cinque, poi dieci, poi quindici minuti, ma di lei nulla. Dl libro firma vedo che non ha preso permessi, doveva per forza stare in sede, ma dove? Non ce la facevo più, così decido di andare in bagno e soddisfare la mia voglia da solo, solo che venire in bocca ad una bella troietta è sempre più bello. Passo davanti alla prima porta del bagno, quella del bagno delle donne, e sento un piccolo grido soffocato. Mi fermo un attimo, il cuore m’impazza. Niente. Non si sente più niente. Me lo sarò immaginato. Faccio per girarmi che sento di nuovo quel grido soffocato. Non me lo ero immaginato e proveniva direttamente dal bagno delle donne. Ovviamente avrei voluto sfondare la porta ed entrare, ma come potevo sapere chi ci fosse? Mi obbligo a stare fuori, poco fuori la porta. Faccio finta di passeggiare, faccio finta di essere pensieroso, ma solo per tenere a bada la mia voglia di sfondare quella porta. Passano altri 15 minuti durante i quali sento un altro paio di volte quei gridolini. La mia pazienza stava per finire, un altro minuto e avrei bussato. Ma ecco che magicamente sento la chiave girare. Io sono appena fuori, la porta si apre piano, e vedo un occhio che sbircia il corridoio dove sono io. E’ l’occhio della mia collega, è lei che cercavo. Mi precipito vicino la porta, lei prova a chiudere di forza, ma faccio in tempo a mettere il piede tra la porta e lo stipite. Non può gridare altrimenti la sentirebbe chiunque. Spingo con tutta la forza che ho, la porta di apre, e appena vedo ciò che ho visto ho fatto un sorriso con tutta la bocca che ho. La mia troietta I. con la segretaria, D., la stessa che nella scorsa puntata ci aveva beccati mentre lo stavamo facendo in bagno. La segretaria si vergogna, diventa tutta rossa. Guardo I. e noto uno sguardo di colpa, come se avessero rubato delle caramelle, ma avevano semplicemente fatto sesso per ben 25 minuti in bagno. Prendo la mano di I. e la porto sulla mia patta, le volevo far capire che ero li per un motivo. I. guarda D., uno sguardo d’intesa, mi apre la patta e lo fa uscire finalmente. Prendo D. da dietro il collo e la bacio con passione, e come immaginvao sa di I., conosco bene il sapore della figa della mia troietta. Sorrido e le chiedo “L’avete fatto vero?”, non risponde. “Ti è piaciuto almeno?” chiedo alla mia troietta, lei era già impegnata in un bel pompino, senza smettere fa si con la testa. Continuo a baciare la segretaria e spingo la testa di I. contro di me, cerco di far arrivare il mio cazzo nella gola più profonda. Sono pronto, la stacco tirandole i capelli, prendo la segretaria la piego sul lavandino, che culo ragazzi, e chi non glielo metterebbe dentro. le alzo la gonna, le abbasso le calze, è senza mutante, e di un colpo le pianto in corpo il santo bastone. Fu li che riconobbi il gridolino che sentivo da fuori. Mi fermai di colpo. Capì subito che c’era qualcosa che non mi tornava. Mi guardo in giro, guardo I. e noto che ha una borsetta. Senza fare gesti strani, prendo al volo la borsetta e la apro. “Dio Mio” esclamo. faccio per scaricare il contenuto e mi cade addosso un vibratore di almeno 20 cm, con 3 o 4 cm di larghezza. Guardo meravigliato ed eccitato I., tolgo il cazzo dal culo della segretaria e ci pianto quel cazzo di gomma enorme. Non fa un piega, entra che ra un piacere.Ecco che cosa avevano fatto per 25 minuti in quel bagno. Sorrido. Prendo I. la spingo contro il muro di schiena, la sollevo e faccio finta di scoparla e le dico all’orecchio “Finalmente ti potrò vedere mentre ti prendi una double” Nei suoi occhi vedo eccitazione e paura. Le tolgo i jeans e tolgo il cazzo di gomma dal culo di D., le prendo le mani e me le porto dietro il collo, la sollevo, questa volta è per penetrarla fino in fondo, la scopo in figa e con un dito cerco il buchetto di quel fantastico culo che ha. Lo trovo e provo ad entrare. Le fa male, bene. Il cazzo di gomma è ben inumidito dal culo della segretaria e con la mia saliva sul buchetto, tento la penetrazione doppia. Lei ha paura, lo vedo. Ecco! E’ entrata la cappella.Le fa male, stringe i denti, ma non mollo. Spingo e spingo, sia io in figa che il cazzo di gomma in culo. Nel culo non gli entra tutto, ma i suoi 10 cm se li è bevuti. Lascio il cazzo di gomma nella sua posizione e comincio a pomparla. Comincia ad abituarsi e a godere. Prima che ranggiungessi l’orgasmo sento la sua vibrazione, sta godendo, ed è un orgasmo lunghissimo. Sto per venire anch’io, ma prima di venire voglio scoparmi anche la segretaria, per la seconda volta nostra complice. Nel frattempo che facevo godere I. la segretaria si era data da fare da sola, e quando entrai in figa la trovai davvero calda, non feci in tempo a dare due pompate che le venni in figa come un fiume in piena che scende dalla motagna. Non lo vedevo, ma sarà stato un quintale. Esausto, esco. Lei si siede sul wc e inizia a pisciare sperma. Troppo bella sta cosa. Mentre è seduta, le piazzo di nuovo il cazzo in bocca e inizio a scoparle la bocca. I. nel frattempo cercava di togliersi il cazzo di gomma dal culo. Voglio farmelo tornare duro, ho una voglia matta davvero di entrare in quel culo aperto a dismisura di I. Con un esperto lavoro di lingua di D. mi torna duro in un attimo e mi giro. I. era ancora intenta a toglierselo, intervengo e glielo strappo di colpo. Il culo rimane incredibilmente aperto, e mi fiodo su quella voragine. Lei manco si accorge del cambio, e inizio a pompare quel culetto che tanto mi aveva girato in testa in quella giornata. Dopo una serie di stantuffate ben assestate, esco la giro e le piazzo il cazzo in quella boccuccia calda, e ho un nuovo orgasmo, meno esplosivo di prima ma pur sempre ricco. Ci rivestiamo e cerchiamo di uscire da quel luogo che sapeva terribilmente di sesso. Questa volta vado avanti io. In un primo momento non vedo nessuno, mi fiondo fuori. Appena tiro fuori l’altra gamba, ecco che arriva l’altra mia collega A. Cerco di distoglere lo sguardo, ma l’intuito della donna va molto oltre i nostri pensieri. Non faccio in tempo ad allontanarmi che lei apre la porta del bagno e vede le sue colleghe. Si gira verso di me, non capisco se sta per urlare o se vuole uccidermi, invece mi lancia un sorriso di sfida, si avvicina e mi dice “Ma bravo! E non mi dici nulla di queste festicciole eh…la prossima volta voglio esserci anch’io..e se non mi chiami spifferò tutto”, e mi da una pacca sul cazzo. Lascia uscire le colleghe dal bagno ed entra. Ritorno al mio posto e riprendo a far finta di lavorare.
10
3
16 years ago
nicemanitaly,
34
Last visit: 12 years ago
-
Tra sogno e realta
Tra sogno e realtà:
Era un sabato d’estate,un caldo sabato d’estate. Io ero a casa sua,o meglio,a casa dei suoi nonni. Si era trasferita li temporaneamente assieme ai suoi genitori,perché casa sua era in ristrutturazione,e questo mi permetteva di vederla qualche volta,poiché,se pur stavamo insieme,sua madre non condivideva questo rapporto,e in oltre il ragazzo con cui era stata sino a poco tempo prima per undici anni era divenuto ancora più violento e folle,e la tormentava d continuo impedendole in ogni modo di vedermi.
Lei aveva ventisei anni,ma era fragile e spaventata come una dodicenne.
Era pomeriggio,un afoso primo pomeriggio d’estate.
Entrambi eravamo mezzi spogliati sul divano letto su cui dormiva. Non avevamo ancora fatto l’amore,ma eravamo stati qualche ora insieme,baciandoci,carezzandoci intimamente,calorosamente. Lei era combattuta tra un forte desiderio verso me e uno stupido senso di colpa che ancora nutriva nei confronti del suo ex ragazzo;ironicamente,io che ora ero da alcuni mesi il suo ragazzo ero divenuto il suo amante. La desideravo ardentemente,e ogni volta cercavo di far esplodere il suo desiderio,sperando finalmente di sentirla. Avevamo fatto tante volte l’amore,per entrambi bello e piacevole,ma mai,mai come desideravamo. Eravamo sempre avvolti da tensione,e spesso,troppo spesso,lei non riusciva a vivere serenamente il tutto;era come tormentata,in effetti,anche se non lo diceva credo che non era ancora pronta,che nel cuore mi voleva ma ancora forte nella mente era la presenza di un altro.
Non so cosa accadde quel pomeriggio. I nostri baci,le nostre carezze calde e tenere come sempre, ora avevano un nuovo sapore,una nuova consistenza:finalmente la sentivo,era li….era presente. finalmente sentivo il suo desiderio,il suo amore verso me. Le sue labbra baciavano le mie,e ora,ora sentivo che lei le gustava,lei mi voleva senza altri pensieri nella mente. Le mie mani stringevano la sua schiena,sentivo sui polpastrelli la presenza viva della sua pelle,mentre le mie labbra erano calde d’amore e si incontravano con le sue che corrispondevano a quel calore. Le mie mani e le mie labbra si muovevano all’unisono su di lei,era come se qualcosa dal di dentro guidava automaticamente il mio corpo,e quel qualcosa era mosso da un desiderio che sentivo in lei;come una voce che mi guidava conducendomi a compiere ciò che lei in quell’istante desiderava. Era una simbiosi speciale,calorosa. Non eravamo più due,ma uno.
Le mie labbra scendevano sul suo collo,delicatamente ma nello stesso tempo decise. Ricordo il sapore dolce dei suoi piccoli seni,ne baciavo i capezzoli come se fossero le sue stesse labbra,e si suoi gemiti a ogni bacio erano sempre più incisivi. Scivolai con le labbra e le mani carezzando e baciando lentamente e delicatamente il suo ventre sino a giungere al suo sesso scoperto,che entrambi dolcemente e ironicamente chiamavamo “patatina”. Era piccolina e umida,calda,e iniziai dolcemente a baciarla,a baciarla e carezzarla come sa fare solo chi ti ama;senza egoismo ne squallore,ma con quella passione che può avere solo chi ti ama,chi desidera te…e non appagarsi. Lei era un po’ imbarazzata da questo,e allora mi trascinò su di sé. Eravamo entrambi nudi. Sentivo la sua schiena stretta tra le mie braccia,le sue labbra unite alle mie,i nostri ventri e i nostri sessi che si sfioravano sincronica mente ,sino a che,aprendo delicatamente ma con decisione le sue lisce a bianche gambe con le mie mani, mi spinsi dentro di lei. Solitamente ero sempre cosi delicato,quasi lei fosse di cristallo,e questo anche perché non sempre riuscivo ad avere una penetrazione completa con lei,sia per la differenza di dimensioni tra me e lei e soprattutto poi,perché,nonostante non fosse più vergine da tempo,il suo imene non si era mai del tutto lacerato,e ciò le comportava spesso dolore. Ma quella volta pur essendo delicato come sempre,non so perché,forse ero più deciso,non so,ma improvvisamente mi sentì presente dentro di lei,mi sentii quasi totalmente presente;entrambi ci sentivamo l’uno dell’altro,ed entrambi avevamo avvertito questa cosa. Ero dentro di lei,quasi completamente. Restavo fermo stringendola forte,mentre lei stringeva me. Iniziai a muovermi lentamente ma con spinte decise;il mio muoversi era sincronizzato istintivamente con i suoi gemiti. Per la prima volta sentii pienamente il suo corpo stringere il mio,le pareti della sua patatina che stringevano il mio sesso, e il tutto era simile al calore dei nostri baci…ma mille volte più intenso.
Tra i suoi gemiti lei disse con voce flebile di non volere che raggiungessi l’orgasmo dentro di lei. Mi pregava giorno e notte di dargli un figlio,ma,ogni volta che mi decidevo a farlo lei si tirava indietro. Allora usci delicatamente e usai delle precauzioni,anche se non averi voluto.
Riprendemmo a fare l’amore,dolcemente,con una passione simile a quella di due sposi. I nostri corpi nudi avvinghiati. La tenevo strettissima,e lei altrettanto. Mi stringeva fortissimo sia con le braccia che con le gambe,e il nostro muoversi era sincronico. Veramente stavamo facendo l’amore insieme,veramente eravamo una cosa. Il piacere e il calore,la nostra sintonia cresceva ogni secondo di più,tanto che i nostri movimenti divenivano insieme sempre più decisi e veloci,le pulsioni dei nostri sessi sempre più forti…e cosi i suoi gemiti.
I nostri bacini all’unisono si muovevano l’uno unito all’altro sempre più velocemente,guidati dall’irrefrenabile e intensissimo piacere che provavamo,e a ogni loro spinta il nostro stringersi diveniva più forte. Il piacere aumentava con un intensità enorme,sino ad avvicinarsi sempre più al suo culmine. I nostri pubi si toccavano,il mio bacino spingeva forte contro il suo che come se guidato da un magnete seguiva simultaneamente i miei movimenti. Il piacere aumentava e con esso l’amore,il senso di desiderio e vicinanza. I gemiti descrivevano ciò che accadeva,sempre più intesi,sempre più irrefrenabili come i nostri movimenti. Il piacere si avvicinava,e ora ci muoveva l’uno sull’altro quasi selvaggiamente,ma con una dolcezza che solo l’amore può donare. Sentivo il suo piacere, i suoi gemiti,e questo guidava sulla stessa linea il mio piacere,tanto che,muovendoci insieme egualmente,sempre più intensamente,il piacere arrivo ad esplodere all’unisono e ci sentimmo come due copri che esplodono insieme,due stelle che insieme esplodono. Il mio sesso vibrava in lei e io sentivo le sue pulsioni attorno a me. Entrambi avevamo raggiunto il piacere all’unisono,nello stesso momento,e ora io restai su di lei,stretto a lei…ancora in lei,mentre baciavo il suo viso incantevole e lucido che affannosamente gemeva lentamente,ancora piena di piacere,ancora piena di me.
Era incantevole,bellissima.
Restammo abbracciati l’uno sull’altro. Il suo viso era sereno;per la prima volta dopo aver fatto l’amore con me non provava ansia e sensi di colpa,ma stava bene,era felice. La baciavo delicatamente,insieme sussurrammo qualche parola dolce,e insieme ci guardavamo,ci guardavamo innamorati e gioiosi nell’essere riusciti a comunicarci insieme e pienamente il nostro amore.
Purtroppo tutto quello fu interrotto dall’orologio.
Erano circe le cinque e mezza del pomeriggio,sua madre e suo padre sarebbero tornati a breve. Avrei voluto restare li per ore e ore,per sempre,ma come sempre,dovevo scappare…cosa che odiavo come lei,e che lei spesso non capiva. Cercai di temporeggiare il più possibile,ma era inutile,lei mi diceva che era meglio separarci perché sua madre sarebbe giunta da un momento all’altro.
Rivestiti e in piedi restammo abbracciato ancora per un po’ all’ingresso;non volevamo più staccarci,ma dovemmo,e io….uscendo dalla porta la guardai sino all’ultimo momento.
Attento a non farmi vedere scesi dal suo palazzo e lentamente percorsi a piedi la strada di casa. Casa mia era lontana da li almeno cinque o sei chilometri. Io non avevo l’auto,perciò dovevo aspettare l’autobus,ma attenderlo lì era pericoloso,cosi,percorsi prudentemente un circa chilometro verso un quadrivio dove potevo attendere tranquillamente un autobus che mi avrebbe condotto a casa. Mentre aspettavo guardavo il cellulare in attesa di una sua chiamata. Mi telefonò e stemmo qualche minuti a telefono. Mi disse che le aveva telefonato la madre,che stava per strada e che lei sarebbe dovuta scendere per andare con sua madre e suo padre a fare spese. Cosi attaccammo salutandoci,e attendendo la notte,in cui,di nascosto dai suoi come sempre ci saremo sentiti per ore e ore.
Passarono alcuni minuti,più di una decina. Il mio sguardo era rivolto verso la strada da cui ero giunto in attesa di un autobus,ma in verità….speravo di vederla in macchina con i suoi. La vidi,ma non era in macchina con i suoi,era nell’auto con il suo ex ragazzo.
Era silenziosa,sembrava rassegnata,come abituata…in ogni caso sembrava che per lei fosse normale essere li. Ora se pur era la mia ragazza non era mia,ed entrambi lo sapevamo.
Non riesco a descrivere ciò che provai in quel momento,so solo che ogni certezza svanii. Da poco avevamo fatto l’amore e ora,ora lei era lì con un altro uomo.
Non sapevo più cosa pensare.
Certo,certo mai ho pensato che fosse malvagia o che mi stesse prendendo in giro,ma solo,solo che ancora troppo spaventata,pur di avermi accanto era disposta a mentire,e ora non sapevo se ero realmente il suo ragazzo o solo un amante inconsapevole. Comunque sia,confusa e dilaniata come era,certo non riusciva a capire quanto male stessi provando,o forse,forse per non restare schiacciata dai sensi di colpa automaticamente la sua mente si era creata come delle barrire che le impedissero di vedere la realtà,lasciandola costantemente divisa tra sogno e realtà.
Con il cuore a pezzi e la mente confusa tornai a casa da solo;ero frastornato e arrabbiato,deluso e sconfortato.
Passai la sera a scrivere a computer attendendo una sua chiamata;una chiamata che giunse tardi come sempre.
Parlammo,parlammo,ci arrabbiammo e piangemmo. Tra giuramenti e bugie,tra lacrime e parole d’amore,tra sogni e speranze:ma nulla mutò,tutto restava cosi,e per restare insieme ancora fingevamo che nulla accadeva,ma in verità,in verità il cuore di entrambi era a pezzi,e pur se potevamo sognare di esserlo,nella realtà non eravamo una sola cosa,nella realtà neanche più c’eravamo,ambiguamente continuavamo a vivere divisi tra sogno e realtà.
9
1
16 years ago
scintilladolce,
28
Last visit: 12 years ago
-
Prime esperienze
Ciao,vi voglio raccontare come,ho cominciato ad indossare e amare l'intimo femminile...
Ero un ragazzo sui 10 anni e vivevo in un cortile,quando con altri ragazzi della stessa età incominciavamo a sentire i primi pruriti sessuali...
Un giorno, un ragazzo più grande di noi,venuto ad abitare nel nostro cotile,lanciò l'idea di giocare al gico del dottore e siccome eravamo sfigati e non avendo coetanee che participavano ci propose che,qualcuno di noi indossase l'intimo e vestiti delle nostre mamme che allora non buttavano via ma mettevano nei sacchi degl stracci e così...
Incominciai a godere sentire sul mio corpo quando,indossavo reggiseni quelle sottovesti,calze col reggicalze o paerine di quei bellissimi anni 60.
Era bello poi sntire quando, il nostro dottore dopo averci fatto sdraiare, su quei giacigli improvisati,
ci alzava la gonna e incominciava a toccarci il nostro
piccolo pisellino che incominciava,dare i primi segni del nostro piacere ...
Poi un giorno fortunato...
Alcuni anni dopo,mia mamma e mia zia si trovarono in stato interessante quando un giorno,venne a casa notra l'otetrica per visitarle,io allora,andai in camera prima che arrivassero loro e mi nascosi sotto il letto e aspettai.
Poco dopo arrivarono mamma e zia seguite dal'ostetrica
che disse a mi mamamma di togliersi il grembiule sottoveste e di sdraiarsi sul letto io intanto dal mio nascndiglio vedevo tutto riflesso nello specchio grande dell'armadio vidi mia mamma rimanere in reggiseno e un paio di mutande di cotone bianco da cui uscivano molti ciuffi di peli neri perchè era molto pelosa,dopo essersi sdraiata l'ostetrica le abbassò le mutande e incominciò a inserire due dita in quella figona nera sembrava che l'ostetrica volesse fare un ditalino a mia mamma io intanto sotto vedevo per l prima volta come era fatta la femminilità di una donna dal vero e mi faci una sega meravigliosa il seguito....
Così ho incominciato ad amare indossare l'intimo femmm....e le pratiche ginecologiche...
3
2
16 years ago
rosy1952, 60
Last visit: 9 years ago -
I piedi del mio collega
estete scorsa.... caldo da morire.. sabato sera a cena da amici..
c'è anche il mio collega con la fidanzata.... siamoin giardino si chiacchiera si cazzeggia.. tutti a piedi nudi sull'erba.....
a un certo punto il mio collega rientra seguito dalla ragazza, dopo poco si sente una lite furibonda e lei se ne va.... lui torna in girdino e rassicura gli ospiti: niente di che solita litigata... domani tornerà tutto a posto, nel frattempo si fa tardi e uno ad uno gli ospiti se ne vanno o a casa o in giro per locali... io resto e do una mano al mio amico a sistemare tutto e intanto si sparano cazate, si ride, ci conosciamo da anni e siamo molto amici, lui sa che sono bisex .... e mi chiede ogni tanto delle mie avventure... a volte credo che voglia provarci, ma poi al momento buono nessuno dei due ha il coraggio di fare la prima mossa...
a un certo punto lui mi dice: perchè mi guardi sempre i piedi? l'ho notato spesso, soprattutto se ho le infradito e io mi blocco, vorrei rispondere: perchè vorrei leccarteli tutti, infilare la lingua tra le dita e ciucciartele una ad una.. invece dico: perchè mi piacciono le infradito e ytu ne hai sempre di molto belle...che risposta del cazzo!!!
e lui: beh abbiamo lo stesso numero se vuoi te le presto qualche volta. e io ok dai fammele provare
rientriamo
lui prende due paia di infradito e me le fa provare, pii confrontiamo come stanno a me e a lui, e io gli dico: te le posso togliere?
lui esitsa poi mi dice: beh se mi fai anche un massaggio ai piedi ci sto. cazzo!! il mio sogno si avvera...
si siede in poltrona e io mi inginocchio, gli sfilo le infradito... prendo il piede destro in amno e lo sollevo e inizio a massaggiarlo... lui sorride... si stende per stare più comodo e dice: dai lo so che sei un feticista..fammi vedere di cosa sei capace
non ci penso su due volte e inizio la leccata. dal tallone lentamente... su per la pianta del piede bellissimo, pulito ben curato una meraviglia!!!
lui mi incoraggia a continuare, si sfila il piede all'altro sandalo e me lo mette davanti la faccia... io impazzisco lecco tutto come un forsennato, infilo la lingua in mezzo alle dita, le sbocchino una ad una, gemp cpme una troietta in calore... lui mi dice: aspetta metto un dvd porno e mi masturbo voglio farti morire di voglia io rimango in attesa...
inizia il film e lui tira fuori dal pacco un cazzo enorme, molto grosso anche se non lunghissimo.
si masturba e io lecco lecco lecco i piedi come non mai... non oso guardarlo in faccia ma lui ogni tanto midice, guardami, guarda il cazzo che non avrai mai!!
sta per arrivare l'orgasmo, lui stende le gambe e si prepara allo schizzo, mi dice spostati... io eseguo e intanto odoro i suoi infraito, me le toglie di meno e mi dice: guarda ti faccio un regalo....
a quel punto esplode in un orgasmo pauroso... dirige lo schizzo sulle ciabatte le inonda....
io sono a bocca aperta con la lingua che vorrebbe buttarsi a leccare tutto piedi cazzzo infradito. lui mi porge le ciabatte e mi dice: pulisci...
lecco tutto e ingoio perchè sono una vera troia... dopodiche mi mette il cazzo ancora sgoicciolante in bocca e vuole che glielo pulisco, poi mi dice: ora vattene, mi fai schifo!! io resto di merda, cazo è il mio amico e ora mi sputtanerà al lavoro... me ne vado
arrivo a casa mia e ricevo un sms sul cellulare: è lui
tremo, ma lo leggo: sei un porco... quello di oggi è stato l'antipasto... domattina vengo a bere il caffè da te.... fatti trovare in perizoma ... ti voglio fottere... srai la mia puttana segreta....
mi scopa da quasi un anno ogni domenica mattina...e a volte lo sbokkino in ufficio alla pausa pranzo o dopo la chiusura... ma questo sarà oggetto dei prossimi racconti... ciao ciao
76
1
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Glory hole
La prima volta lo notai in un privè,eravamo andati con il mio amico,basto poco per capire il suo utilizzo….era il glory hole(buco della gloria). Ne fummo attratti. Tornando a casa decidemmo di stuzzicare la fantasia delle coppie coscruendone uno noi da poter trasportare all’occorrenza.
Notammo che in un annuncio una coppia cercava singoli con idee non banali….era la coppia giusta a cui proporlo.
Li conoscemmo tramite email,poi tramite msn,una coppia giovane,lei 25enne lui 30enne. Di loro ci colpi la bellezza e la simpatia di entrambi che si percepiva sin dalla prima chiacchierata telefonica.Ebbi modo di appurare tramite qualche foto la notevole bellezza della lei di coppia.
Ci accordammo con il lui della coppia(che chiamerò Alan)su come gli piaceva che il tutto si svolgesse,su cosa piaceva a lei ecc.
Alan ci disse che lei (Gaia)amava essere trattata da vera troia,che in quei momenti si trasformava,amava essere scopata con vigore,sentirsi aperta,riempita,che le piacevano le sburrate abbondanti e che lui si sarebbe divertito a fotografare e riprendere il tutto.
Arrivo finalmente la serata dell’incontro,un normale sabato sera,il posto un tranquillo appartamento che il mio amico aveva a circa 25km fuori Roma.
Cerchi di immaginare quello che ti aspetta, ne parli col il tuo amico, si ride si scherza. Due minuti di attesa prima che arrivino, che sembrano eterni, e poi vedi arrivare una grandissima figa e pensi "porca troia quanto è bona quella!!!", poi si avvicinano e ti salutano "Ciao, sei tu?" e pensi "non può essere vero!" e subito dopo guardi le gambe "che figa..." poi il culo "quel vestito che indossa le fascia le forme in una maniera stupenda..." Lei sorride, ricambi e pensi "che le foto rendevano solo una minima parte l’idea della sua bellezza" vorresti dirlo, ma riesci solo a sorridere. Entriamo in casa dove abbiamo preparato una buona bottiglia di prosecco e degli stuzzichini. Due chiacchiere di rito per rilassarci un po. Intanto il soprabito tolto lascia vedere meglio il vestitino corto nero, molto corto, molto sexy, molto da troia, ed è giusto così, siamo qui per quello, per lei per divertirci,pensi ancora che è una grandissima figa, chissà come sarà senza. Si chiacchiera allegramente, lui è simpaticissimo, tanto quanto la tua voglia di renderlo cornuto.
Andiamo in un’altra camera io con il mio amico dove abbiamo preparato il tutto: due pannelli in legno con dei buchi al punto giusto,delle tende ai lati a far si che non si veda niente altro che i nostri cazzi duri che escono da quei fori pronti per essere usati come meglio vuole lei. Ce l’hai bello in tiro, e sfoderi la cinta come se fosse una spada, non vedi più niente, ma senti che la porta inizia ad aprirsi, e allora tiri fuori il cazzo bello duro e tramite il buco lo esponi, spavaldo e turgido come non mai. La senti entrare, e ti senti sempre più arrapato, senti ridere, e senti esclamare da Alan”vedi amore che sorpres che hanno preparato i ragazzi per te,fammi vedere quanto sei troia”, tu intanto non sai cosa succede li fuori. Senti qualche click della macchinetta fotografica “Bravo bravo, scatta che così poi me le rivedo con calma.” Lui è il nostro spettatore, e sei estremamente contento di questo. Cerchi di immaginare la scena all’esterno, ma non ci riesci, non importa, anzi tutto sommato è meglio così, la cosa ti eccitta ancota di più. Il glory hole ti piace per questo. Ancora qualche scatto, e poi senti la sua mano afferrare il tuo cazzo. In quel momento riesci solo a pensare “Si, brava…” Click, click, il rumore della macchinetta fotografica di eccita ancora di più. Senti la sua mano calda, caldissima, e pensi che sia un buon segno. Non vedi, non capisci quello che succede, riesci a spiare un po’ e proprio in quel momento senti il colpo di grazia, il colpo che da li in poi non ti farà capire più niente. La sua calda bocca accoglie il tuo pisello che non vedeva lora, la senti andar su e giu, lentamente, la lingua ti passa intorno alla cappella, sei sempre più duro, sempre più arrapato. “Cazzo che donna…” pensi in un attimo di lucidità, poi affonda ancora, ancora, la senti godere del tuo cazzo e ti piace “Brava bravissima, continua…” lo senti succhiare e sparire “Madonna, ci vorrei morire dentro sta bocca”. Poi na piccola pausa, la mano però non lo molla il cazzo, si vede che piace, e quanto gli piace, sei contento, e vuoi goderti ogni momento. Poi ancora in bocca, senti di nuovo una vampata di calore che ti arriva fino al cervello, godi e fai godere lei. Sei curioso di vederla in azione, di togliere quel vestitino, che le dona si, ma vuoi mettere senza!? “Dai usciamo e continuiamo fuori.” Ti eri abituato al buio, ma cazzo non vedi l’ora di sfiorare quella pelle morbida e profumata, di stringere quel seno, di afferrare quei fianchi e sbatterglielo dentro. Lei si mette a pecora sul letto, il vestito sale su al punto giusto, “Minchia che gambe, e che culo” le autoreggenti e gli stivali ti fanno morire, per non parlare del perizoma, che fa da cornice ad un culo da urlo. “Fantastico!” esclami. Il collega, mette la testa tra le sue gambe, e lei apprezza la leccata allupata. Io voglio ancora sentire il cazzo in quella bocca, le prendo la testa e l’accompagno verso il fratellino bello duro, lei gradisce e accoglie… Su e giu, su e giu “Prendilo tutto bene…”chiedi da Alan “passa la macchinetta, faccio due foto io!”. La senti godere, e la cosa ti manda in estasi. “Wow cosi, succhia…” Lui il mio amico sposta il perizoma, e inizia a trombarsela alla grande. Lei gode sempre di più,e i suoi versi si fanno più intensi… Lui affonda, lei gode e continua a prendertelo in bocca, si gode due bei cazzi. E’ molto molto figa, bella da morire, e quando la vedi così, così porca, così impegnata a godere sei felice.Alan si avvicina a lei e fa le prove generali anche del culo, lo stuzzica con un dito,vuole farci capire che quel culo deve essere rotto dai nostri cazzi. A lei non dispiace. “Cambiamo?” ti chiede il tuo amico e tu infili un preservativo, vesti il tuo cazzo che scalpita e vai verso di lei, che nel frattempo inizia a pomparlo a lui. Guardi quel culo e pensi “Ma quanto è bello…” sei quasi paralizzato da quella visione, fortuna che il pisello ti ricorda quello che devi fare. Lo afferri e affondi in quella figa bagnata e vogliosa. Lei gode, tu afferri i fianchi e spingi, lei apprezza poi una mano la dirigi verso la figa, la stuzzichi, la accarezzi quasi avessi paura di infrangere il sogno che stai facendo, ma non è un sogno è tutto vero, spingi ancora e ancora, prima piano poi forte. Il sangue è al cervello, inizi a dare in numeri, spingi ancora, fai due foto “Immortaliamo sto momento, che sto culo è spettacolare…” lei succhia e gode. “Dai proviamo qualcosa di nuovo” dice qualcuno. “Tu sdraiati, pancia all’aria Tu mettiti sopra così, che proviamo due insieme.” Sorridi e non vedi l’ora, lo piazzi dentro in attesa dell’altro compagno di giochi, eccolo che arriva, lo senti entrare lo spazio si fa stretto “Ahì, fa piano…” si sente “Si scusami” è la risposta. Pian piano la manovra diventa più agevole, vedi la sua schiena quasi su di te, le afferri le tette, le stringi, lei inizia a godere… si va avanti per un po’, ma la posizione è eccitante quanto scomoda… si cambia ancora, rimango sdraiato, e lei si mette a cavalcioni su di me, ora si prova due insieme, ma uno per parte, un po di crema, io entro e mi accomodo nella bella figa rasarta, lui il mio amico dietro “Piano, piano…” “ok”. Come prima l’ambiente col passare del tempo migliora, lei gode, noi anche e continua, tu afferri le tette che stavolta ai difronte, le baci le lecchi, nel frattempo continui a spingere, per quel poco che puoi. Lei inizia a godere molto, le piace essere presa così da due, cerchi di darle di più, affondi ancora, inizi a sentirla eccitata come non mai, fino a sentirle dire “Vengo..” e la vedi godere fino a quando l’espressione cambia, e diventa serena, l’espressione di chi ha ottenuto quello che voleva, nel modo in cui voleva… Si chiacchiera, si va in bagno, si ride si scherza. Sembra di conoscersi da una vita, poi però le chiacchiere stufano. Lei vuole essere ricompensata come merita e ci chiede di tornare dietro il glory hole perché ha sete di sburro, “Ottimo dai vai dietro, che riprendo tutto..” dice Alan .Noi non ci lasciamo pregare e in due secondi siamo ia dietro i pannelli, lei si inginocchia, e inizia a prenderlo tutto in bocca, lo stuzzica con la mano,senti la sua bocca prendere il tuo cazzo, e godi godi come un pazzo… “Si, continua…” lei continua fino a quando esplodi, vorresti dirlo, ma non hai la forza di farlo…due secondi dopo sentio anche il mio amico venire. Esci da dietro i pannelli e vedi lei con il viso ed i seni inbrattati di sburro che lei con un sorriso ha apprezzato. Alan è sul letto a farsi una sega lei in ginocchio come una cagna va da lui ed inizia a succhiarglilo fino a quando anche lui non gli viene in faccia e nella bocca chi mandola”troia,ti è piaciuta la serata”..
Questo racconto non ha nulla di inventato tranne i nomi dei personaggi,si ring razzia la coppia che ci ha regalato la fantstica serata..
22
1
16 years ago
senzanomerm,
29
Last visit: 12 years ago
-
Sesso in cam
Ormaiè un po' che io e la mia compagna Francesca frequentiamo questo sito, in cerca di qualche trasgressione virtuale. Ci è capitatocosi' di conoscere Anna . E' nato subito un buon feeling tra noi tre. Più di qualche volta abbiamo giocato in cam. Ma stamattina è successo una cosa nuova. Mentre io dormivo , Francesca era in chat con Anna. Da maialine che sono, una piu' dell' altra, non hanno fattto altro che parlare di sesso.Parla e parla , a Francesca e Anna comincia a salire l'eccitazione . Alla richiesta di Anna di mostrarsi in cam e di toccarsi , Francesca non cede e viene a chiedere il mio contributo. Ecco allora che entro anch'io nel gioco.Anna mi propone di accendere la cam e di stare li' a guardare mentre Francesca si tocca. Quindi iniziamo a giocare. Comincio ad accarezzare i seni di Francesca e scendendo tra le sue cosce trovo una figa bagnatissima, L'eccitazione è all' apice. Anna manda i suoi messaggi eci dice di essere anche lei tutta bagnata. Immaggino Anna di aspetto un po' severo, tipico della donna affermata, dietro la scrivania, che guardando me e Francesca, comincia a toccarsi il seno, che penso non troppo grosso, ma bello sodo, sotto una camicetta e un reggiseno arrapante. Credo che quando mi abbia chiestodi leccare i capezzoli di Francesca , desiderasse tanto che io e Francesca fossimo li' a farle , quello che doveva accontentarsi di guardare. Quando poi ho ficcato, dentro la figa di Francesca , un grosso matitone a mo' di cazzo e farlo andare su' e giu', credo che le mani di Anna , già fossero dentrola sua figa a darsi da solaquel piacere che le avremmo voluto dare io e Francesca. Quando ormai Francesca aveva avuto, il suo , meritato orgasmo, Anna , da maialina che è, mi chiede di mettere quel delizioso matitone, nel culo di Francesca. Al posto del matitone ficco il mio cazzo , cercando di far vedere quanto piu' possibile ad Anna. Credo che anche Anna a quel punto abbia avuto voglia di prendere un bel cazzo duro dietro.Cosi' la penso china sulla sua scrivania e dopo averle alzata la gonna gli sposterei il filo del perizoma , anch'esso arrapantissimo , gli ficcherei volentieri il mio cazzo tra le sue natiche. Nel momento che sto per venire , sfilo il cazzo dal culo di Francesca e spando la mia sborra sul suo culo, in modo da rendere partecipe Anna di questo momento. Ora tutti abbiamo goduto, anche Anna dall'altra parte è venuta , ficcandosi un pennarello nella sua figa. dopo un breve commento, Anna ci saluta dicendo che va a darsi una pulitina. Chissa' che un giorno quest'incontro virtuale , non diventi qualcosa di reale. Sarebbe fantastico per me farmelo leccare da Francesca ed Anna insieme e sborrarle in faccia a tutte e due, visto che piace tanto a entrambe...........
6
1
16 years ago
francescaepaolo269012,
43/43
Last visit: 5 years ago
-
La piscina 3
Accompagnando Helmut in albergo quella sera, facemmo il piano per la giornata successiva: organizzammo in modo da passare insieme la prossima notte. Giunti davanti all’hotel dove il tedesco alloggiava, ci lasciammo con solo una stretta di mano, ma lo sguardo che ci scambiammo e l’intensità della stretta esprimevano come meglio non avrebbero potuto, la profondità dei sentimenti che l’esperienza vissuta assieme aveva generato.
Ci sentivamo entrambi colpiti da una avventura che ci aveva fatto scoprire, parlo almeno per me, percorsi di piacere mai prima esplorati. Helmut aveva già provato questa esperienza, ma era nata in modo traumatico prima e comunque si era conclusa senza aver esplorato tutto il terreno che essa offriva.
In questo eravamo simili ed entrambi vergini. Ripensai anche alle mie precedenti avventure “border line” con il mio amico Fausto ma non si potevano per nulla avvicinare a quanto avevo provato con Helmut. Assieme a Fausto avevo vissuto solo un’esperienza adolescenziale di conoscenza del proprio corpo anche attraverso il corpo di un proprio simile, ma non c’era stato mai un rapporto così intenso e sconvolgente: quello che avevamo fatto era stato solo di farci dei grandi segoni l’un l’altro ma mai ci aveva sfiorato solo l’idea di pensare ad una penetrazione!
Ed invece ora eccomi qua con il culo che mi manda dei messaggi contrastanti, un po’ si lamenta per come è stato squassato, ma un po’ mi chiede: “Dov’è finito quel bel cazzone che mi riempiva tutto?”. Guarda te cosa mi succede! Tornato a casa mi infilo come un treno a letto ma invece di addormentarmi ripenso a come sarà l’indomani sera. Faccio mentalmente tutti i preparativi logistici: la cena, la vasellina, i preservativi, il letto, gli asciugamani per Helmut. Rifletto anche sui sentimenti e le emozioni che hanno accompagnato questa mia sconvolgente esperienza. La sensibilità di cui siamo stati capaci sia io che Helmut, e che ci ha accompagnato nei passaggi più “invasivi” dell’altro è una qualità che non mi ero mai reso conto di avere. Credo poi che la cosa più importante che mi è capitata sia stata la capacità di donarmi in maniera totale e in un modo mai immaginato prima. Poi passo ad immaginare cosa mi piacerebbe fare con lui e cosa mi piacerebbe che lui mi facesse e su questi dolci pensieri il sonno rifocillatore scende su di me.
La sera successiva arrivo, dopo aver sistemato per bene casa mia, all’albergo e vedo venirmi incontro Helmut che ha a tracolla una sacca. “Come ti sei organizzato?” gli chiedo “Ho detto a portiere che stasera abbiamo due figone che ci aspetta noi due! Gli ho chiesto di tenere nascosto tutto a mia moglie e ho dato lui 10 euro. Domattina torno faccio terapia e poi partire”.
Ho scelto di mangiare qualcosa preso in rosticceria a casa mia e ad Helmut la cosa va bene. Durante la cena mi sembra che Helmut sia particolarmente agitato e gli chiedo se ci sono problemi. Mi sorride e nel suo italiano stentato mi dice “No problema. Ho sorpresa per te dopo!” La notizia mi fa scatenare la curiosità e andiamo avanti dieci minuti io a cercare di capire cosa ha preparato, lui a tenere nascosta la sua “sorpresa”. Finito di mangiare infilo i piatti in lavastoviglie, metto su un CD con un misto di brani che vanno per la maggiore, pop e rock, mi volto verso di lui e gli dico “Allora tira fuori la sorpresa!” Helmut prende tempo e mi chiede di lasciarlo solo nella stanza da letto e di mettermi intanto “comodo” sul divano.
Mi spoglio quasi del tutto rimanendo con i boxer e la canottiera, poi predispongo a portata di mano tutti gli strumenti del caso: vasellina e preservativi a gogò: ne ho comprati da soddisfare un plotone intero! Sento la porta aprirsi e mi volto. “Cazzo!” esclamo e lui, appena nominato, si inalbera subito. Lo spettacolo che mi si presenta davanti mi arrapa da impazzire. Helmut si è completamente spogliato e poi ha indossato un reggicalze nero con agganciato un paio di calze nere a maglia sottile, sopra di questo un paio di mutandine di pizzo pure loro nere, ed infine un reggiseno in tinta, poi, a completare il tutto, una parrucca castana e un trucco molto intenso sulle labbra. Rimango sconvolto e il mio cazzo si innalza a significare al mondo intero il gradimento per lo spettacolo fuori programma.
Deglutisco a fatica e lascio che Helmut si avvicini a me sempre di più. Mi bacia ficcandomi la lingua umida e morbida a frugare nella mia bocca fino a che la mia lingua non gli risponde. Ho spesso baciato donne con il rossetto, e confesso che non mi piace molto, ma questa sera la cosa mi attizza da morire. Le mie mani intanto scorrono lungo il suo corpo ad accarezzare i glutei fasciati dal reggicalze. Avverto la presenza ingombrante di un “lui” che non ci dovrebbe essere ma che cresce sempre più fino a sbocciare fuori dalle mutandine di pizzo nero. Helmut sembra infoiato mi toglie di forza la canottiera e comincia a succhiarmi il petto ed i capezzoli, mi butta sul divano e mi tira giù i boxer. Si inginocchia davanti a me e si fionda sul mio uccello prendendoselo in bocca.
Sono affascinato dalla forza e dal desiderio che Helmut mette nei suoi gesti: si capisce che vuole sentirsi “donna” e confesso che la cosa comincia a stuzzicarmi assai. Mi sposto per contraccambiare e ci ritroviamo lanciati in un 69 forsennato. Gli ho tolto le mutandine e vedere che il cazzo, che sto leccando, spunta da un palcoscenico costellato dal reggicalze, mi fa impazzire e mi fa comprendere come si possa desiderare un trans. Le mie mani frugano tra le sue chiappe a cercare prima il solco e poi il buco. Mentre la mia lingua percorre il suo bastone in su e giù, le mie dita piene di vasellina predispongono la sua apertura con movimenti dolci ma decisi.
Anche Helmut sta stimolando il mio buco e avverto le piacevoli sensazioni risalirmi dal culo fino al cervello. Ad un certo punto Helmut non ne può più e si mette disteso sul divano reggendosi l’incavo dietro li ginocchio di entrambe le gambe, per potermi ricevere guardandomi in faccia. Mi infilo il preservativo, lo lubrifico abbondantemente di vasellina, punto il mio cazzo sul suo buco, mi porto le sue gambe sopra le mie spalle e poi comincio con delicatezza (la posizione richiede di posizionarsi bene per poter scorrere senza fare del male) la lenta marcia verso la fonte del piacere. Il mio cazzo, gia ampiamente preparato dalla sbocchinata del mio compagno, ora è duro come la roccia, anche perché la vista delle calze continua a darmi stimoli supplementari.
Centimetro dopo centimetro mi faccio strada dentro Helmut, conquisto lentamente terreno riempiendo il suo intestino di calda carne fremente. Lui mi accoglie come meglio non si potrebbe fino a che il mio cazzo non raggiunge il fondo. Aspettiamo un attimo, poi ricominciamo, dentro e fuori per lubrificare al meglio il condotto. Ormai lo sfintere asseconda il mio movimento ed Helmut è riuscito a capire come bisogna spingere nella posizione “alla missionaria”. Probabilmente la “pecorina” è più naturale, ma indubbiamente questa posizione da delle sensazioni diverse, per certi versi anche più intense, anche se è più difficile da gestire.
Vedo i suoi occhi guardarmi e il suo sguardo chiedermi “prendimi: sono tuo!” Punto meglio i piedi e comincio ad accelerare il ritmo, mentre lo sento prima mugolare, poi respirare affannosamente, infine urlare in tedesco il suo orgasmo. Il mio cervello si cortocircuita mentre la sborra comincia a scorrere lungo il canale del mio cazzo andando a riempire il serbatoio del preservativo. Le sensazioni arrivano ad ondate che sembrano in un primo momento destinate a travolgermi poi, lentamente, si calmano e lasciano spazio al respiro e a riprendere il contatto con la terra e il proprio corpo. Helmut mi stringe a sé e mi bacia dolcemente “danke mein liebe!”, i suoi occhi splendono del sorriso di soddisfazione e di appagamento. Resto sopra di lui anche dopo che il mio cazzo, sgonfiandosi, si è sfilato dal suo buco.
Poi si riscuote e, guardandomi questa volta con un sorriso malizioso, mi scosta e mi dice “Ora anche cazzo di bimba volere suo piacere!”. Andiamo in camera adesso, lui mi fa distendere di fianco a lui e con le sue mani sapienti riprende il massaggio del mio orifizio. Le terminazioni nervose sono tutte sovra eccitate dopo che le sue dita le hanno percorse in lungo e in largo fino a fare distendere ogni piega e allargare ogni tessuto. Sono pronto a riceverlo e glielo comunico mettendomi a carponi. Tutti i miei sensi sono tesi a cogliere il fiorire di stimoli e piaceri che la marcia di avvicinamento mi procurerà. Lo sento puntare la sua cappella contro il mio buco, fa a lungo un movimento circolare tutto intorno e poi via, la cappella sparisce nel mio culo. Mi irrigidisco, poi memore delle precedenti esperienze provo a spingere fuori il nuovo intruso. Lui si lascia respingere, ma poi quando smetto, riconquista nuovi centimetri, e così via fino a che non mi sento tutto pieno e la testa mi sembra stia scoppiando! Il mio cazzo moscio sbatte contro le gambe mentre Helmut spinge il suo uccello dentro di me. Avverto che il mio compagno si sta irrigidendo nella tensione che precede l’esplosione liberatoria, guardo la mia immagine allo specchio, vedo le gambe di chi mi sta inculando fasciate dalle calze, sento le sue mani sui miei fianchi quasi a voler sottolineare un possesso pieno del mio corpo, la vista mi si annebbia e lascio che il culo diventi il centro del mio mondo e mi faccia scoppiare i fuochi d’artificio del piacere. “Dai Helmut dai, fottimi, sborrami in culo, scopami, dai, dai, daiiii!” Il ritmo si fa più frenetico fino a che lentamente non si placa nella soddisfazione dell’inculata conclusa!
Il mio culo, una volta ancora violato, mi urla il suo profondo piacere che supera e sovrasta il dolore della penetrazione.
Ci abbracciamo e quasi senza dire niente il sonno ci coglie.
A metà notte mi sveglio spinto da un bisogno fisiologico. Ritornato dal bagno mi ficco sotto le lenzuola ma il sonno, contrariamente ad altre volte, non riprende con facilità. La presenza di un corpo caldo vicino a me non è comune alla mia esperienza di scapolone e questo mi fa scoprire impressioni non frequenti. La mia mano corre ad accarezzare la coscia di Helmut: è coperta dalla calza perché indossa ancora il reggicalze! Il ricordo della sua entrata trionfale in salotto vestito con indumenti intimi femminili mi ritorna in mente e, unitamente alla piacevole sensazione di caldo sotto le lenzuola, rispetto al freschetto della notte, mi fa crescere l’uccello. Frugo tra le pieghe del solco e sento ancora presenti gli umori e la vasellina che copiosamente ho dispensato nel suo culo. Infilo la prima falange nello sfintere e comincio un movimento circolare a sforzare ancora il suo orifizio. Lui comincia a mugolare e, svegliatosi lentamente, contraccambia infilandomi il suo dito nel culo. Lo sento girare in tondo ad allargare il mio buchino e avverto il mio culo che un po’ implora “Ancora? No!” ma soprattutto mi dice “Ancora? Si!!!” Ed è soprattutto quest’ultima sensazione che predomina e governa i miei desideri. Ora le nostre dita sono infilate fino alla base e ci stiamo fottendo il culo con esse. Con la mano libera prendo il cazzo di Helmut e comincio a tirargli una sega, lui fa altrettanto con me. Continuiamo così fino a che le dimensioni dei nostri uccelli ritornano al massimo della forma e della durezza. Ho una idea perversa e la racconto ad Helmut che si dice disposto ad assecondarmi.
Corro a prendere un piccolo martelletto per piantare chiodi da quadri. Gli ricopro il manico con un preservativo e la lascio che Helmut, con la sua innegabile dolcezza me lo infili dentro. Con l’ospite nel culo faccio mettere il mio amico a carponi e lo punto. Non servono molte manovre e con qualche spinta ben assestata gli sono dentro nel culo fino alla base. Allora le mie mani vanno a cercare il suo cazzo e lo afferrano alla base e cominciano a menargli un segone. Helmut per godere del piacere nelle mie mani deve muovere il suo didietro dando vita così al movimento che il mio cazzo desidera. E’ un vortice parossistico quello che sto per raggiungere con uno pseudo cazzo nel mio culo, con me che sto inculando Helmut e al tempo stesso lo sto facendo venire con una sega! Stringo sempre di più il suo cazzo, spingo avanti e indietro con sempre più forza e frenesia e lo inculo ripetutamente fino a che le ultime gocce della mia sborra non hanno percorso il loro ultimo tragitto e le mie mani si ritrovano piene del suo sperma. Ci abbandoniamo stremati dalla violenza dell’orgasmo e, lentamente mi sfilo l’ospite dal culo. Ci riaddormentiamo e questa volta non ci disturberà più nessuno questa notte.
La mattina ci risvegliamo nudi, vicini l’uno all’altro, protagonisti di una intimità di cui abbiamo scordato l’origine e che aveva senso ieri sera quando ci siamo persi nella follia della passione, del desiderio e della libidine più profonda. Oggi sento che la laida molla ha concluso la sua spinta propulsiva.
Mentre lo accompagno all’aeroporto avvertiamo entrambi che l’avventura ha esaurito tutti i suoi rivoli e che non c’è futuro. Promettiamo comunque di tenerci in contatto e chi lo sa, magari in futuro potremo ancora vederci . . . Una stretta di mano suggella la promessa fra di noi.
Lo guardo attraversare la barriera dei controlli di polizia, si gira e mi saluta con la mano. Contraccambio. Mi sento sfinito. Stanco di culi e di cazzi. Adesso ho proprio voglia di perdermi dentro una bella figa liquorosa con delle tette almeno da terza misura!
Vedo avvicinarsi spaesata una bella biondina, ben messa soprattutto davanti, con in mano un foglio che si guarda intorno alla ricerca di qualcosa. Spalanco il mio sorriso per le migliori occasioni “Salve, mi chiamo Ettore. Serve qualcosa?” Mi guarda prima spaesata, poi mi radiografa lentamente dall’alto al basso, quindi mi sorride e . . . . .chissà!
-Fine-
[email protected]
7
0
16 years ago
ettoreschi,
36
Last visit: 2 years ago
-
Storia di incesti
Storia di incesti.
Questa è una storia tipica accaduta in un piccolo paese ancora lontano dalla civiltà dei consumi e lontano dal mondo patinato di giornali e televisione e di come la smania della ricerca del piacere e dei soldi facili possa portare a travolgere la vita dei ragazzi meno capaci di resistere alle lusinghe di di un certo modo di vivere. Vivevo allora nella mia vecchia casa, rimasto solo, dopo che mia sorella signorina era morta dato anche che non mi ero mai sposato: avevo trovato conveniente affittare il secondo appartamento del mio palazzotto, sul mio stesso pianerottolo, ad una giovane madre con il suo ragazzo, lei in cambio, per buon cuore e non certo per bisogno, mi assicurava il mantenimento della casa e mi aiutava a fare i servizi. Anna, cosi si chiamava la donna in questione, era partita dal paese per andare a servizio a Roma, presso una importante famiglia, quando aveva solo 17 anni ed era di una bellezza impressionante( il nostro paese era famoso per aver fornito le più belle modelle ai pittori della capitale), ne era tornata dopo circa 18 anni sistemata economicamente , ma con un figlio solo suo in quanto mai riconosciuto dal padre e che aveva tenuto per tutto questo tempo presso una sua sorella, che gli aveva fatto frequentare come interno un collegio tenuto da religiosi fino al diploma, diploma preso solo poco tempo fa… come detto ormai da quasi sei mesi era tornata in paese, e la nostra vecchia amicizia si era presto riannodata…anch’io da giovane avevo inutilmente spasimato per la sua bellezza…. A me aveva confessato che il figlio era stato concepito in una delle tante notti di sesso cui i suoi datori di lavoro la avevano quasi subito indotta approfittando della sua ingenuità e del potere che potevano far pesare su di lei ,
notti che erano cominciate quasi subito, e nel suo letto si erano rapidamente insinuati prima la signora, lesbica e troia come poche..poi il padrone di casa, prestante alto funzionario dello stato, che doveva molto della sua carriera alle grazie della bella moglie generosamente concesse a tanti, ed infine il figlio, povero ragazzo praticamente della sua età, unico rapporto in cui vi fosse stato una simulacro di affetto….ma quando la gravidanza non era sta più nascondibile , la famiglia, che era troppo importante per sputtanarsi, aveva preferito lasciarla libera dietro il pagamento di una cospicua somma, le aveva anche trovato una casa famiglia dove lei aveva trascorso il periodo di gravidanza e dove aveva dato alla luce il figlio, che però aveva preferito metterlo a balia dalla sorella e lei si era messa in proprio, diventando una ricercatissima prostituta di alto livello, guadagnano somme notevoli che in parte aveva speso per mantenere il figlio e tenere un alto livello di vita a roma…quando era tornata al paese e aveva riprerso il figlio con sé, aveva provato due distinte ed opposte sensazioni:di gioia per la bellezza del ragazzo, 175 di altezza x 66kg di peso, biondo naturale, occhi azzurri intenso viso ovale di un incarnato roseo, bpcca grande, tumida, collo lungo gambe ditte e lunghe ,un bel torace glabro con accenno di seno, un apparato genitale ancora un po’ piccolo, ma sano ed un culetto tondo, sodo e burroso leggermente troppo prominente per essere quello di un ragazzo…..per contro la avevano indispettita un carattere schivo timido, molto insicuro, bigotto, alla scuola dei salesiani non aveva brillato e si bisbigliava neanche molto copertamente che non provasse attrazione per le ragazze ma che di contro si fosse lasciato strapazzare un po’ troppo dai compagni più grandi.. come detto, alla morte di mia sorella Angela, scomparsa prematuramente, dato che aveva solo due anni più di me con la quale avevamo diviso tutto, infatti né io né lei avevamo voluto mai sposarci,io avevo trorvato la tranquillità sessuale fra le braccia di anna, ma nel non breve periodo di solitudine era riaffiorate in me certe tendenze sessuali che mi avevano portato in gioventù a sottomettere e a possedere alcuni compagni di scuola, alcuni figli di vicini di casa e a stringere una relazione con un professore che nell’intimità di casa sua si vestiva e si truccava da donna e che mi considerava il suo stallone. Fatte queste premesse giungiamo all’estate in cui tutto ebbe inizio..Anna ,come detto, indispettita per il caratte del figlio luigi me lo affidava il pomeriggio perché oltre a ripetizioni gli insegnassi a vivere e devo ammettere che mai avevo sentito un desiderio sessuale così acceso come quello che mi spingeva ad insidiare il buon Luigino, anche se per rispetto alla madre, cercavo di contenermi…una mattina molto particolare, mentre anna ed io giacevamo sudati uno a fianco dell’altra dopo un dolcissimo ed estenuante rapporto sessuale che ci aveva coinvolto con tutte le nostre caapacità, lei dette la stura alle confessioni private coinvolgendomi totalmente…così io venni a sapere che anna aveva subito ceduto alle avance dei padroni di casa, per inesperienza e per naturale senso di sottomissione, giungendo ad avere rapporti completi non solo con il padrone stesso, ma con il figlio 16enne e con la stessa madre, tribade scatenata, che non sapeva proprio di chi fosse figlio Luigino, ma dal carattere pensava che fosse il frutto dei rapporti con il padrone di casa,un uomo prestante e bello, quanto debole e incapace di liberarsi dalla tutela della moglie, che nella casa famiglia aveva ceduto alle voglie sia del direttore, un vero vecchio porco , che della ginecologa, una lesbica folle..che uscita aveva ritenuto saggio affidare alla sorella il bambino , impegnandosi in una attività che per la sua abbagliante bellezza e per le sue innate capacità imprenditoriali, le veniva facile, giungendo a gestire una sua propria rete fatta da studentesse, commesse, e da non poche giovani spose desiderose di lusso e svaghi che i mariti non potevano loro assicurare,che aveva ceduto tutto con un buon guadagno, anche se le spese erano state elevatissime , anche per la necessità di comprare il silenzio di tanti,che rientrata in paese aveva ripreso il figlio scoprendo che la sorella, bigotta e introversa ne aveva fatto un impotente psicologico, che nel collegio ove era stato tanto tempo chiuso era stato certamente lo zimbello dei compagni più grandi, che ,scafati e sempre arrapati, avevano sicuramente trovato il modo di godersi le sue grazie, a suo giudizio, troppo femminee…che lei doveva a me il ritrovato equilibrio e che considerava me il suo definitivo ingresso nel mondo delle famiglie, dato che aveva sempre mirato ad ottenere il mio amore, considerandomi per la mia posizione sociale in paese un traguardo da raggiungere…..io , travolto dal senso di calore ed affetto che anna era stata capace di trasmettermi mi liberai di tanti pesi, ammisi che con mia sorella,come detto più vecchia di me di due anni, avevo avuto una relazione incestuosa completa che si era arrestata solo perché la mia povera mamma aveva intuito la verità..che da quel momento mi ero dedicato a sfogare le mie voglie su alcuni compagni di scuola più deboli di me che si prestavano di buona voglia a farsi fottere nel culetto a farmi pompini sugosi, in cambio della mia protezione..poi fu la volta del figlio del farmacista che sottomisi nel corso di una festa in costume, lui scioccamente o maliziosamente si era vestito da puttanella, e che divenne la mia amante fissa per tutto il periodo dei miei studi universitari….mi ero appena laureato che avvenne la disgrazia di mio padre e di mia madre, periti in un incidente automobilistico, ritornai di corsa in paese, presi in mano gli affari di famiglia, lasciando subito il mio amante ormai ridotto ad una femminuccia , che seppe consolarsi rapidamente..egualmente mia sorella lasciò il quasi fidanzato…neanche due mesi dopo riprendemmo a scoparci.. e ci siamo fisicamente uniti con la più variata ricerca di senzazioni fino alla morte di mia sorella…anna ed io ci eravamo capiti, avevamo tanto da nascondere tutti e due..ma volevamo intraprendere una nuova vita insieme..il problema emergente fu Luigino…anna precisò immediatamente che non solo non amava quel figlio, impostogli dalla lussuria dei due uomini che avevano approffitato della sua giovinezza e della sua inesperienza, che non aveva quasi mai visto, che gli ricordava in ogni momento la sua disgrazia alimentando dentro di lei la mai sopita voglia di vendicarsi, ma che detestava perché lei sapeva che era uno sporco “ricchione”, che era già stato profondamente utilizzato da alcuni compagni di collegio più grandi di lui e che ormai era troppo tardi per riportarlo sulla buona strada, lo aveva infatti affidato a più riprese a sue abilissime amiche che avevano tutte fallito, non riuscendo neanche a fargli tirare l’uccellino se non infilandogli 2° 3 dita nel culetto..ecco perché aveva concepito un mostruoso piano per realizzare il quale aveva bisogno della mia piena collaborazione.. mi chiedeva in pratica di trasformarlo in una puttanella , tramite la quale realizzare la sua vendetta…..provai a resistere,….ma crollai subito, d’altra parte ditemi voi come rifiutare la possibilità di scopare una favola di ragazzo quando anche la donna che te lo chiedeva ti stava lavorando il cazzo con il più fantastico culo che avessi mai conosciuto..le promisi che il pomeriggio lo avrei dedicato a verificare a che punto fosse Luigino per poi trasformarlo in una calda e vogliosa e appetibile troietta…quando arrivò il pomeriggio vidi Luigino un po’ triste, preoccupato..cominciai a sondarlo e siccome avevo già ampiamente guadagnato la sua confidenza, feci presto a fargli dire che tre ex compagni di liceo, tre ragazzi grandi e grossi dopo esserselo ben bene palpeggiato e accarezzato , lo avevano invitato ad andare ad un ballo mascherato a casa loro…gli avevano anche suggerito di mascherarsi da donna…e questo per il prossimo sabato..insistei per capire quali fossero i suoi reali timori…scherzando gli dissi che forse volevano goderselo..spupazzarlo, insomma, fotterselo..mi sembrò terrorizzato..mi disse che se lo avesse saputo la madre lo avrebbe cacciato..che lei voleva che andasse con donne…ma che..oh..insomma lui provava grande gioia a scherzare con gli altri ragazzi..che pertanto avrebbe voluto andarci, se io lo avessi coperto con sua madre e se gli avessi insegnato a ballare..si vergognava tanto a non saperlo fare..scoppiai a ridere..poi gli dissi che non solo gli avrei insegnato a ballare, non solo lo avrei coperto con sua madre, ma lo avrei anche aiutato a mascherasi e a truccarsi , solo che da lui mi aspettavo come ringraziamento niente di meno di quello che sarebbe stato disposto a concedere ai tre amici…accettò senza discutere, e siccome era caldo eravamo quasi nudi, mi precisò subito che non gli interessavano i balli figurati, bensì che voleva saper decentemente ballare i lenti e i l ballo ella mattonella..gli dissi che ero veramente lieto dii fargli da maestro..me lo strinsi, gli feci mettere le braccia intorno al mio collo e la sua boccuccia all’altezza della mia orecchia, con un braccio lo strinsi stretto alla vita, mentre l’altra mano si perdeva sulle sue meravigliose chiappette sode e sporgenti..luigino mi si incollò contro, la sua linguetta prese ad accarezzarmi l’orecchia, mentre mi sussurrava che era pronto a pagarmi la lezione..la mia mano si infilò nei suoi boxer e raggiunse il culetto , mentre le dita sempre più impazienti si infilavano nel morbido e disponibile buchetto, invero senza incontrare resistenza apprezzabile..la mia testa si spostò e la mia bocca raggiunse la sua…scattò un bacio di una intensità incredibile, le lingue si attorcigliavano, si succhiavano….in un momento di respiro mi mormorò in bocca che mi amava e che voleva che lo scopassi.. dopo avergli tolto anche i boxer lo misi sulla dormeuse con il pancino appoggiato al bracciolo, così che il culetto si apriva libero e disponibile..mi ricordava la posizione preferita dalla mia sorellina..lo sfondai, meglio, lo penetrai fino in fondo scorrendo come dentro un guanto di morbida pelle calda e umida….stringendolo forte, torturandogli i capezzoli e continuando a baciarlo in bocca lo scopai con movimenti a volte corti e veloci, a volte lunghi e lenti , facendogli aritmicamente sbattere contro le sue divine chiappette i miei grossi e pelosi coglioni…… dopo un tempo che sperai abbastanza lungo per fargli ricordare per molto il mio randello, gli sborrai con fiotti lunghi e densi dentro il culetto, Luigino stava venendo per la seconda volta, continuando ad impiastricciarmi il divano con i suoi due orgasmi…una sborra molto scarsa ,chiara e quasi acquosa da farmi ritenere che non fosse idonea a fecondare una donna…dopo il giusto riposo, riempito da coccole e bacetti, riprendemmo le lezioni di ballo anche se dovevamo fermarci spesso..durante una pausa, avendogli io fatti i miei più sinceri complimenti per quanto fosse abile e completo come troietta, ridendo mi confessò che in collegio, dopo tre mesi non solo era gia stato deflorato e scopato in bocca e in culo dai suoi compagni più grandi, guadagnandosi il titolo di miss collegio, ma che era già diventato l’amante fissa del prefetto e del frate confessore…cui con il tempo si dovevano aggiungere il preside, due professori ed il custode..Quando finì il collegio, a giugno, lasciava vedove inconsolabili..si fa per dire…Come loro sicuramente si erano consolati con qualche giovane nuovo alunno, lui aveva capito che bastava frequentare il mercato del lunedì e venedì per trovare uomini disposti a fare pazzie per il suo culetto…bastava essere un po’ disponibili…poi mi confessò di essersi innamorato di me ma che la mia indisponibilità lo aveva tanto fatto soffrire..io mantenni la promessa ed attingendo alla biancheria intima di mia sorellina da giovane lo truccai e lo vestii così bene d farmi ricordare Angela…dovetti amarlo e possederlo nuovamente completamente..godemmo come maialetti.. Il sabato luigino venne da me, prese l’abbigliamento che gli avevo fatto provare e lo mise in una borsona da ginnastica, poi si consegnò felice agli amici che erano venuti a prenderlo. Erano le 3 del pomeriggio…me lo riportarono alle 22.30, sfinito, segnato da succhiotti e morsi, stanchissimo, per fortuna che la madre sapeva che sarebbe rimasto da me..andando a dormire, mi confessò che alla festa c’erano i tre ragazzotti,tre signori anziani , e altre due troiette come lui….non gli avevano dato un momento di requie, le tre troiette erano stati trombate in continuazione, evidentemente erano tutti impasticcati di viagra e ciascuna aveva quasi in continuazione un cazzo in bocca e uno nel culetto…non solo..ma erano stati sottoposte a trattamenti sadomaso, a morsi, a leccate, a penetrazioni con dildi e vegetali…inoltre dovetti lavarlo tutto perché impiastrato di sperma anche se praticamente era già addormentato…quando lo vidi tranquillamente riposare andai da Angela che mi chiese se secondo me luigino era pronto per operare a roma , come puttanella, trans naturale…siccome le confermai che luigino non aveva più nulla da imparare, lei mi disse cosa aveva progettato per vendicarsi:.lo avrebbe prima fatto trasformare affidandolo alle cure di un famoso chirurgo estetico che per soldi lo avrebbe dotato di un seno invidiabile, quindi avrebbe incaricato la sua amica, colei che aveva rilevato la sua organizzazione, di inserirlo nel giro giusto a roma….così il Luigino, o Luigina che dir si voglia, avrebbe imparato a guadagnarsi il pane e soprattutto si sarebbe elevato dal giro di merda del paese……ma non era tutto….solo 6 mesi dopo seppi quale era stato il piano diabolico di angela…l’organizzazione lo aveva messo nei letti della famosa famiglia che tanti anni prima aveva costretto alla prostituzione la giovane ed inesperta ragazza di paese e aveva poi fatto sapere loro quali fossero i reali rapporti di parentela intercorrenti fra loro e la trans che si erano tante volte goduta come oggetto di piacere sessuale!!!!!!!!!!!
11
1
16 years ago
renatino18,
36
Last visit: 16 years ago
-
Il compleanno più bello
Notte magica ( Un sogno realizzato solo in parte purtroppo )
Era il mio compleanno e mia moglie come regalo, mi aveva promesso gia’ da tempo che avrei potuto per quel giorno fare e farle cosa piu’ mi piacesse.< naralmente accolsi con gioia questo inaspettato regalo di compleanno.
E fu cosi’ che arrivo il fatidico giorno, e quella mattina mia moglie me lo ricordo’ l ,ma io da settimane non aspettavo altro.
Alla domanda risposi che avevo deciso, di passare la sera prima al ristorante e poi passare ad una discoteca…lei mi rispose”tutto li,pensavo che avresti voluto fare qualcosa di piu’ intrigante” io annui e le dissi che avrebbe dovuto indossare un abito un po provocante e il reggicalzecon calze a rete..ma senza slip e poi con fare disinvolto cambiai discorso
Andammo in un ristorante cinese che a lei piace molto.e dopo circa un ‘ora ne uscimmo impregnati di tutti gli odori di cucina del locale…
In auto la pregai di tirarsi su la gonna e lasciare in bella vista il suo figone incorniciato dal suo pelo e dal panorama del reggicalze e dalle gambe inguainate in delle sexissime calze a rete…
Lei senza battere ciglio,se le tiro’ su quasi fino all’ombelico e la vista mi eccito alquanto.
La visione del suo figone semidepilato,era una cosa super eccitante…e soprattutto in prossimità dei semafori..vedevo che i passanti buttavo l’occhio..e rimanevano sorpresi di vedere un figone cosi in bellavista offerto allo sguardo di tutti…
Dopo un paio di Kilometri..non resistei piu’ e cercai un parcheggio..,fermai la macchina e tirata giu’ la lampo gli offri il mio cazzo gia' durissimo alla sua vorace ed insaziabile bocca..da gran pompinara non ci mise molto a portarmi quasi all’orgasmo..dovetti pensare alla guerra in iraq,ad un coccodrillo affamato ed a altre cose sgradevoli per non riempirle in un attimo la bocca della mia sborra calda….
Mentre mi contenevo alla irruente sborrata,con la coda dell’occhio vidi un uomo sui 40 anni che ci stava guardando eccitato e dal movimento che faceva con l’avambraccio pensai che stesse facendo un succoso segone.
Mia moglie di tutto questo non se ne accorse,o almeno non lo dava a vedere.
Mentre era chinata sul mio uccello intenta a spompinarmi,le sollevai completamente la gonna sino alla cintola,cosi facendo mostrando in tutto il suo splendore il suo culo e il suo figone gia umido di piacere.e le infilai un dito per sentirla gemere..lo spettatore al finestrino era vivisbilmente eccitato .
Senza pensare abbassai completamente il finestino e con un cenno invitai il tizio a toccarle il culo .
Tolsi la mia mano per dar spazio allo sconosciuto,che inizialmente le accarezzo le natiche e dopo infilo nle sue dita nella figa gia fracida di umori.
Lei ansimava,il viziose ne stava in silenzio ee manovrava la figa di mia moglie con maestria,arrivando ad infilarle tre dita e facendola godere come una matta.
Ebbe un orgasmo sconquassante e io le venni in bocca..mente il nostro sconosciuto continuava a masturbarla e a masturbarsi…
Un attimo dopo le innaffio con spruzzi incontrollati tutto il culo…tolse la mano dalla figa con un cenno mi ringrazio e saluto’…
Mia moglie con la bocca piena di sborra si giro’ e si tocco le natiche..e trovandole bagnate mi domando’ se stesse piovendo,io annui e le dissi che l’unica pioggia per il suo culo era la sborra.
Ci rassettammo e nel baciarmi senttii il sapore salaticcio del succo dei miei ciglioni…guardandola negli occhi le dissi se le era piaciuto.
Lei sbattendo gli occhi mi disse di si e mi domando’chi l’avesse inondato il culo in quella maniera .sorridendole le dissi che era stato uno sconosciuto .vidi nel suo sguardo un ombra di stupore mista ad una irruente eccitazione..e atutta risposta mi bacio dicendomiche per il mio compleanno potevo fare quello che volevo…
Che donna fantastica..mi stavo facendo toccando il cielo con un dito.
Dopo circa mezzora ,arrivammo al locale e gia’ il nome era un programma…si chiamava “Paradise club”.
Entrammo ,e dopo aver pagato l’ingresso ci dirigemmo verso la pista da ballo…
Mia moglie era uno splendore e nella penombra era ancora piu’ bella ,con le luci psichedeliche che le accarezzavano la figura..la pista era gremita e a malapena ci si poteva ballare..piu’ che ballare ci si strusciava l’uno con l’altra .
Ci dirigemmo verso il tavolino e mi confesso che un uomo le aveva toccato con insistenza il culo..io le dissi di non farci caso e che c’era gente cosi’ dappertutto.
Lei continuo’ ricordandomi che era senza slip, come da mio desiderio e il tizio le aveva infilato la mano sotto il vestito e senz’altro si era accorto della sua nudita’
Annuii con la testa ele versai un bicchiere di spumante dolce e dopo aver bevuto, la invitai nuovamente ad un ballo..questa volta c’erano i lenti..mi avvinghiai alei come una cozza allo scoglio..mettendole le mani sulle natiche.le note erano languide.ed accarezzanole i glutei inavvertitamente sollevavo la gonna lasciandole agli sguardi dei presenti il suo bel culo…
Quando me ne accorsi..m’eccitai e ballando la strinsi forte per farle sentire meglio la mia eccitazione .mi guardava divertita ed accitata…
Ad uncerto punto domandai se volesse che ci appartassimo un po in una di quelle salette attigue e se volesse fare un giro per vedere come era fatto il locale.
Lei mi disse che era un po stanca e voleva stare un po solqa con me,cosi dicendo mi prese pper mano e ci avviammo in una salettina.
C’era una luce blu soffusa , che inondava la saletta , addossati allle pareti erano sistemati diversi divani,mentre nel centro della saletta c’era un grosso divano di forma circolare,ci dirigemmo su un divano laterale…e una volta che gli occhi si sono adattati all’oscurita’ notiamo accanto al nostro divano una coppia che si stava baciando con passione.
Sollevai la gonna di mia moglie lasciando intravedere le bianche cosce e un accenno di pelo della figa..e la baciai con passione..le infilai il medio mentre con il pollice le titillavo il clitoride..gia ansimava..e nell’orecchio mi sussurro’”dai che ci guardano” a tutta risposta mi tirai giu la zip dei pantanoni e le misi in mano il cazzo gonfio d’eccitazione…
Inizio un lento ma travolgente segone..prima con fare circospetto..ma dopo con noncuranza dei presenti.
Ora che i minuti passavano notai che la saletta si era gremita e tutti i divani erano occupati da coppie che si davano da fare alla grande..
Ad un tratto una coppia sulla trentina con la lei praticamente seminuda si accomodo nel divano circolare e con curanza dei presenti si mise a scopare furiosamente..cambiarono posizione ora era lei sotto e con un cenno rivolto ai maschi presenti invito ad unirsi a loro…
Mi disse ma dove mi hai portato..questa non e’ una disco normale….non risposi e continuai a toccarle il buco del culo gia inumidito dal ciprino del figone…lei era evidentemente eccitata guardando la donna bionda sul divano circolare che stava armeggiando gia con 5 uomini
Il marito le aveva conficcato il cazzo in gola,due venivano sonoramente masturbati,uno la stava chiamando.e uno guardava facendosi una sega…
Mi disse perche non vai anche te …che oggi e’ il tuo compleanno..io titubai un po’ ma tanta fu la sua insistenza che mi avviai.
La bionda prese anche il mio cazzo in bocca e roteava la lingua come un serpente a sonagli…oramai intorno a lei c’era una folla….con la coda dell’occhio vedevo mia moglie che si masturbava..
Ero felice di quello che stavamo facendo..ora la donna si era messa a cavalcioni di un negro notevolmente dotato.e mi offriva il culo,mentre spompinava un infinita’ di uomini…lo infilai e lei continuo a dimenarsi come un pesce preso all’amo
Le diedi una decina di colpi ..mi levai per dar spazio a un altro che stava per sborrare….
Mi voltai per vedere mia moglie e con sorpresa vidi che anche lei era attorniata da una decina di uomini .mi avvicinai per vedere meglio.si era messa alla pecorina e stava leccando 2 cazzi come un’idrovora uno le si mise sotto e le dava dei colpi che la faceva sussultare di una decina di centimetri, nelle mani aveva due cazzi che stava smanettando come vigore tutto con un sincronismo da far paura ad un orologio svizzero..ad un tratto un uomo di colore le si avvicino da dietro e toltosi i pantaloni le mostro il suo cazzo asinino..doveva essere piu’ di 25 cm e grosso come una melanzana…le punto la cappella vicino al buco del culo ,lei lascio i cazzi che aveva in mano per portare le mani al culo allargandosi il buco con le dita…era troppo grosso non sarebbe entrato..l’altro sotto si fermo.per far si che entrasse…lei continuava a sborrare pensavo che si era pisciata dalla sborra che le colava dalle cosce guarnite da reggicalze..
Il negro lo pianto in tre colpi..fino ai ciglioni..che le sbattevano ritmicamente sul cazzo dell’altro e sulla figa…che visione
Mi vide…uno sguardo zeppo di libidine mi attraverso…stava godendo come una pazza..adesso le avevano messo anche due cazzi in bocca..con una mano mi agguanto il cazzo..e in un rantolo di godimento mi sussurro “buon compleanno amore.”
Intanto il negro le aveva riempito l’intestino e la stava pompando con un ritmo energico ,facendola sussultare ad ogni affondo facendole sobbalzare le tette..mentre quello che aveva sotto ,con i suoi movimenti rotatori gli aveva svuotato i coglioni nella figa…la presi in braccio..era piena di sudore e di sborra..la baciai.con passione..le sussurrai” ti amo…”nel frattempo con un gemito il negro le scarico un fiume di sborra calda nel culo palpitante.
Era sfigurata dal grande godimento, mi guardo con una luce appassionata,avvicino’ la sua bocca che sapeva di cazzi alla mia e mi bacio voluttuosamente.
La accarezzai la presi tra le braccia e la adagiai sul divano circolare che nel frattempo si era liberato…la misi sopra di me e solo con il pensiero il cazzo entro’ in lei talmente era fradicia dei suoi umori e delle sborrate precedenti….
Pian piano riprendeva energia e cominciava a cavalcarmi sempre piu forte gemendo dal godimento…
Non passarono piu’ di 5 minuti e intorno alla figa di mia moglie si era formata una folla di cazzi di tutte le dimensioni….saranno stati una quarantina..c’era chi le metteva il cazzo in bocca chi toglieva per un momento il mio cazzo dalla figa per leccarla,chi a turno le metteva il cazzo in culo….chi le aveva messo in mano il cazzo e pretendeva un succoso segone..
Guardandola negli occhi pieni di libidine le dissi “amore devi farli sborrare tutti e 40…ce la farai? lei annui e a tutta risposta si ingoio un grosso cazzo che a mala pena le entro in bocca.
Io mi godevo lo spettacolo con il cazzo in figa e ogni tanto dandole qualche colpo per farla sentire piena..
Ad un tratto sentii una mano frugare tra il mio cazzo e la figa fracida di mia moglie..era un tizio che voleva mettere anche lui il cazzo in figa…lo punto e lo sentii strofinarsi con il mio…..cominciammo a scoparla in due in figa cercando di tenere il ritmo come se fosse un solo e grossissimo cazzo.questa penetrazione la eccito in maniera esagerata..tanto che dopo solo qualche affondo sborro’ urlando di piacere..per la prima volta si era presa due cazzi in figa.
I presenti la attorniavano e sentivo rantolii di godimento….lei apri la bocca e le arrivarono dei caldi schizzi di sborra.
Come ad un appuntamento tutti cominciarono a sborrare..i nostri corpi erano ricoperti di fremiti di goduria e di sborra…cominciarono a fare il tiro a segno con la sua bocca..uno schizzo ..un altro…ormai aveva la
7
5
16 years ago
chinotto,
45
Last visit: 15 years ago
-
Dalla mente alla pelle
Ecco che la scena si trasforma e mi ritrovo si seduto ma le mani ora sono legate e quello che sembrava per essere colto ora mi è irraggiungibile .Certo le tue movenze non mi lasciano immobile e cerco di divincolarmi e questo provoca in te un stato d'animo che solo tu sai ma che il tuo sguardo lascia trasparire inequivocabilmente .Consapevole che il gioco ti concede un vantaggio inviolabile decidi di farti audace e cominci a liberare la tua carica erotica nascosta a piccoli sorsi verso un assetato che in realtà ne avrebbe bisogno ad ettolitri .Ti avvicini e mi guardi negl'occhi ed io mi sento il respiro frenare, non so cosa hai intenzione di fare ed immagino mille cose ma cosa...?.Abbassi il capo a lo avvicini al mio viso,il tuo profumo mi stordisce forse sto sognando non tanto da notare che le tue mani adesso passano dietro la tua schiena ed un innocente...click prelude a ciò che sta per avvenire .Nel riportarle in avanti le spalline scendono ed alzando il capo i tuoi capelli coprono le tue spalle ma le tue mani tengono al petto il reggiseno .Sai cosa voglio e questo ti eccita da morire ma tenerlo li sentendo il mio respiro farsi più veloce lo è forse di più .La mia condizione di impotenza nel muovermi si sta facendo sempre più snervante ed una parte di me sembra impazzita irrigidita con una gran voglia di uscire .Ed è allora che ammiccando una smorfia sorniona lasci cadere a terra la tua intima protezione ed io non faccio a tempo a reagire allo stupore che le tue mani prendono la mia testa e strofini la faccia sul tuo seno profumato dai toni dolci e vellutati.
Senti le mie labbra dolci che ti sfiorano la pelle , ti siedi sulle mie ginocchia e la mia eccitazione a questo punto è inarrestabile e questo ti esalta ancora di più …
Serro i pugni perché i miei polsi sono ancora legati e così scarico la mia frenesia morsicandoti leggermente i capezzoli che ora reagiscono e si inturgidiscono....liberami ti prego non essere così crudele ....
Non ancora ,mi dici, voglio sentire quanto mi desideri e strusciandomi contro di me libero sempre più la mia virilità che ora sento premere su di Te e che vorresti dentro di Te.. Mi guardi negli occhi .. e vedi il mio desiderio salire ed anche Tu non sai più resistere.
Ti alzi e le tue dita affusolate ora in modo deciso cominciano a lavorare per dare libertà alla mia voglia di averti.
E nervosamente ti osservo finché l’ultimo nodo cade di questa tortura e nonostante che il mio impeto induca ad un energico contatto ,ti prendo la mano adagiandoti sul letto delicatamente, come una rosa .Con l'altra ti sposto i capelli dal volto per farla scorrere sul collo e poi via,via sul tuo corpo ed il calore che essa produce ti scioglie in un sorriso che non ricordavi da tempo.....
Mi chino su di te e a questo punto ,dopo tanta pena e le nostre labbra prese in un turbinio di passione non sono più straniere ed i nostri respiri si fanno anche loro più ansimanti.....
Alzo la testa per riprendere fiato che improvvisamente mi prendi per i capelli e spingi la mia testa piano ma decisa dove il tuo desiderio ora è più forte ,socchiudi le gambe ed il suggerimento che colgo è un ordine che con estremo piacere eseguo...
Ciò che stai provando lascia trasparire una donna che finalmente capisce e apprezza le meravigliose sensazioni che il proprio corpo le produce .Io fortunato possessore della chiave che ti esalterà ancora di più, mi emoziono alle tue disinibite e delicate movenze,tanto che ora le tue gambe leggermente si raggruppano verso l'alto divaricandosi quel tanto da innescare un momento di straordinaria intensità che ci pervade .Non siamo ancora uniti ma nelle nostre menti siamo già una cosa sola un compenetrarci di piacere che passa da sguardi, carezze, odori, sapori.
7
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
La piscina 2
Uscendo dall’albergo dopo il mio primo incontro con Helmut, ripenso un po’ sconvolto a quello che mi è successo. Prima cerco delle scuse e delle giustificazioni morali al mio modo di comportarmi ma alla fine mi stanco e proclamo “Insomma mi è piaciuto, ho scoperto piaceri nuovi e se qualcuno ha qualcosa da ridire che vada a prenderselo in culo così capirà quanto è bello!”.
Ripenso allora a tutti gli atti di sesso che ci sono stati. Li rivivo come sensazione ed è talmente forte che mi sembra quasi di avere Helmut ancora qui . . . dietro di me . . . davanti a me.
Ho sicuramente goduto nel possedere Helmut in un modo oserei dire selvaggio, quasi come se qualcosa di me che risale alla preistoria del genere umano si fosse fatta largo e si fosse materializzata nella foga e nel piacere di incularlo. Quando lui mi ha posseduto devo dire che non ho avuto un orgasmo visibile, ma sono stato riempito di una somma di sensazioni per certe versi anche più profonde. Nella mente e nel corpo, piacevoli e non, e mi hanno fatto capire che il nostro corpo, se lasciamo che la mente non ostacoli con le sue inibizioni, ci sa regalare sconfinati piaceri.
Ripensare a come mi è piaciuto tutto l’avvicinarsi cauto al mio buchino e al suo interno da parte di Helmut mi fa rizzare ancora l’uccello dentro le mutande. Ma sono arrivato dal cliente che mi aspetta e smetto immediatamente di ripensare all’accaduto. Ma l’episodio aleggia da qualche parte nella mia mente perché il mio atteggiamento cambia e guardo con un interesse diverso i miei interlocutori. La fantasia cerca di spogliarli e di immaginarsi come possano essere fisicamente, se il loro modo di comportarsi mi fa venir voglia di scoparli o di accoglierli dolcemente fra le mie natiche. Mi sento effettivamente diverso anche se mi sento lo stesso Ettore di prima. Sì perché ancora adesso vedere una bella gnocca mi fa bloccare e, quando è proprio tappata bene, me lo fa rizzare e scatena immagini di orge boccaccesche, ma …. Ma c’è anche la consapevolezza che un mondo nuovo si è dischiuso ed io lo voglio esplorare tutto.
Ho un lavoro maledetto, un cliente mi sposta all’indomani mattina un importante incontro. E’ saltato il rendez vous con Helmut in piscina. Lo cerco al telefono ma è fuori stanza. Alla fine alle 22 lo becco. “Helmut ciao sono Ettore” “Ciao Ettore come stare? Io magnificamente!” “Oh anch’io sto molto bene! Ma c’è un problema per domattina. Un cliente mi ha spostato l’appuntamento e così ho tutto il giorno impegnato. Come possiamo fare?” “Ci vediamo a cena?” “Sì dai una cena veloce e . . . via! Allora tu scegli il posto, io vengo a prenderti in albergo alle 20 e poi . . .” “E poi dobbiamo imparare molte cose . . . “ La frase sospesa mi fa quasi rizzare il cazzo ma la cosa che più mi è piaciuta è stato sentire che Helmut mi aspetta e che anche lui desidera questo incontro. In effetti è molto comodo per uno, che probabilmente ha la sua vita privata, fare delle belle esperienze all’estero “lontan dagli occhi e lontan dal cuore” e poi tornarsene a casa senza fardello alcuno se non forse la nostalgia. Ma forse tutto sommato fa comodo anche a me poter provare queste esperienze e non ritrovarmi tra le palle un “fidanzato” invadente.
Oh cazzo! Ma dove andiamo dopo il ristorante? In albergo dalla porta principale non credo sia possibile. Dalla piscina di sera è chiuso. Bisogna venire a casa mia. Devo mettere in ordine. Devo comprare vaselina e preservativi, mettere in ordine il bagno. Madonna! Mi sembra di essere una massaia impegnata a preparare l’alcova per il suo uomo e la sensazione un po’ mi fa ridere e confesso che non mi dispiace.
Corro nella prima farmacia di turno aperta e mi procuro quanto mi serve: non voglio ritrovarmi domani da un cliente con una scatola di preservativi o peggio di vaselina che mi esce dalle tasche durante una riunione di lavoro!
Mi addormento pensando a cosa mi potrà riservare di piacevole sorpresa la serata successiva. Ho passato tutto il giorno a pensare ad Helmut e a cosa gli voglio fare e sono così attizzato quando arrivo in albergo che lui se ne rende conto, è un uomo di grande sensibilità indubbiamente, e mi dice sorridendo: “Prima mangiare poi scopare! E’ triste fare l’amore a stomaco vuoto!” Scoppiamo entrambi a ridere e ci avviamo verso il ristorante. Ho scelto un locale poco lontano verso casa mia dove porto spesso dei clienti anche di sera. Non rovinerò quindi la mia reputazione e potrò mettere in nota spese il conto della cena così la scaricherò dalle tasse! Alla faccia di Tremonti!
Anche se non ci comportiamo come checche comincia un gioco sottile durante la cena, come fossimo due cani che si annusano il culo, e vogliamo decidere chi dei due vince. Parliamo di noi di cosa facciamo come lavoro, di dove viviamo. Poi affrontiamo l’argomento con la A maiuscola! “Ma tu, Helmut sei gay?” “Non so se sono gay. Ho moglie e due figli in Germania che aspettare me finire cure in Italia. So che mi piace anche con uomo. Però non è stato sempre così”. Mi racconta allora con il suo italiano infarcito di strafalcioni tedeschi della sua prima volta. Era un adolescente un po’ mingherlino ed efebico ed era andato in gita con la scuola. La sera erano in tre nella stanza d’albergo, uno si chiamava Hans ed era un ripetente, un ragazzone robusto e un po’ prepotente già maggiorenne, l’altro Werner un ragazzino biondo e molto timido. Hans aveva bevuto parecchia birra quella sera ed era su di giri. Una volta a letto si trovavano tutti in mutande quando Hans disse ad Helmut “Dai prendiamo il biondino e facciamocelo!” Werner tremante si attaccò al muro dicendo “No, non lo fate o chiamo aiuto” Ma nel momento in cui lo diceva ci ricordammo tutti che ci trovavamo nella dependance e che c’era solo un’altra stanza occupata da compagni di scuola che erano molto affiatati con Hans. Vedere il terrore di Werner e cercare di fermare Hans fu tutt’uno per Helmut che si lanciò contro di lui senza pensarci e incurante della stazza, ma l’omone era proprio forte e dopo poche mosse di lotta si ritrovò a faccia in giù con lui seduto sopra. Lo sentì gridare a Werner “Vieni qui e siediti in groppa a lui anche tu!”. Werner non se la sentì di rifiutare temendo di fare una fine peggiore ed obbedì. Helmut sentì con terrore tramestare alle sue spalle, finché il suo bacino venne sollevato da terra e le sue mutande abbassate. “No No Noooo” urlò a più non posso ma nessuno si fece vivo. Hans cercò di penetrarlo con violenza quasi a fargli male. Ma non era lubrificato né il condotto né l’arnese del ragazzo e quindi Hans dovette spargere un po’ di saliva sul suo cazzo e massaggiare il buchino di Helmut finché non cominciò a cedere. Allora puntò il suo uccello, che per fortuna non era enorme come la corporatura poteva far pensare, sul buco del culo e spinse a fondo. La cappella entrò d’un colpo, poi due colpi ben assestati e si ritrovò il culo pieno di quella nerchia agitata. Hans prese a fotterlo senza riguardo mentre Helmut sentiva solo dolore e qualche rara sensazione piacevole, ricacciata dalla brutalità del sodomizzatore. Fortunatamente sentì presto irrigidirsi ancor di più il membro di Hans ed infine un caldo liquido inondargli le budella. Ma non era finita. Hans, che si doveva essere molto incazzato, rimontò a cavalcioni di Helmut e disse a Werner “Ora inculatelo tu. E non rifiutarti sennò ti meno!”. Ma Werner per un po’ non se la sentì di infierire e simulò l’inculata facendo scorrere il suo cazzo lungo il solco. Fu solo quando Hans si voltò a controllare e gli disse “Ma lo stai inculando o gli fai solo il solletico con il tuo cazzo? Vuoi che ti faccia sentire cosa vuol dire essere inculati?”, che Werner puntò la sua mazza sul buco del culo di Helmut e glielo infilò. Fu più delicato, cercò anche di seguire il ritmo delle contrazioni dello sfintere ed Helmut cominciò ad apprezzare quello che gli stava facendo Werner anche se le sue grida continuavano ad essere di rifiuto, una parte della sua mente e del suo corpo apprezzava il delicato su e giù del compagno di classe.
Finalmente anche Werner gli riempì il culo di bianca crema e la sua tortura finì. Hans si addormentò quasi subito. Dopo poco Werner nel buio si avvicinò al suo letto e gli disse piano per non svegliare il bestione. “Scusami per prima. Ma avevo troppa paura che mi violentasse e ho preferito non intervenire anche perché se aveva messo fuori combattimento te, con me avrebbe impiegato ancora meno. Ho cercato di salvare la pelle mentre tu ti sei sacrificato per me. Se vuoi ti do quello che tu hai dato a me!” Così dicendo Werner si infilò nel letto di Helmut, si tolse le mutande e si giro di spalle. Helmut, ancora sottosopra per quanto avvenuto prima, avvertì un risvegliarsi gagliardo dalle parti basse e con le mani prese ad accarezzare il culo di Werner. Ricordandosi di prima, inumidì con la saliva le dita e cominciò a tormentare il buchino del compagno. Ora i suoi sensi erano completamente all’erta. Sentì le increspature del culo distendersi pian pianino e che il suo dito non incontrava più una resistenza eccessiva. Umettando continuamente il dito si fece largo nel giovane culo di Werner e fu sorpreso nel sentire il ragazzo mugolare in silenzio come se la cosa non gli dispiacesse affatto.
Quando gli sembrò di aver inumidito il condotto a sufficienza insalivò per bene la sua mazza che gli sembrava diventata di marmo e la puntò sul culo dell’amico. Spinse piano e, dopo una breve resistenza, tutta la cappella scivolò dentro. Si fermò un attimo e poi, avvertendo che le contrazioni si calmavano spinse ancora. Una pausa e poi ancora, guadagnando preziosi centimetri. Infine tutto il suo uccello fu inghiottito dentro. Avvertì la forza e il calore che lo avvolgevano, le contrazioni dello sfintere che sembravano le mani di un cieco che cercano di capire cosa fosse quel bastone, cominciò allora, senza fare rumore per non svegliare Hans, a toglierlo e a rimetterlo. Si spostava di pochi centimetri in fuori e poi ritornava a spingere. Dopo alcuni colpi così sentì che Werner riusciva ad assecondare il suo movimento con delle spinte dello sfintere quando usciva e con delle contrazioni quando entrava. Avvertì la lava di un vulcano che stava spingendo per uscire e dando alcuni colpi forti e stringendo i fianchi di Werner, se ne venne inondando di sperma il condotto dell’amico.
Qualche giorno dopo essere tornati dalla gita, Werner ed Helmut ebbero l’occasione di stare da soli un pomeriggio a casa del primo. Dopo aver cincischiato un po’, affrontarono l’argomento che pesava tra di loro. Werner chiese ad Helmut di scoparlo perché la cosa non gli era del tutto dispiaciuta. Presero la vaselina e Helmut massaggiò per bene il condotto di Werner prima di fiondarsi dentro di lui e di incularselo con calma, lentamente un colpo alla volta, una pausa e via, fino al parossistico finale quando lo cavalcò selvaggiamente scaricandogli la sua sborra nel culo. Ma la cosa che incuriosì Helmut fu vedere che Werner aveva goduto; quindi una volta finito gli disse “Prova a massaggiarmi il culo con la vaselina. Ma se ti dico di fermarti fallo perché il ricordo dell’altra sera mi fa star male ancora.” Werner sorrise e si lanciò tra le sue gambe cominciando ad accarezzarlo come mai era successo prima. Aveva dita delicatissime ed una sensibilità innata nel cogliere il momento di fermarsi ed il momento andare avanti. Fu così bravo che dopo un quarto d’ora che il suo buco del culo era sotto la cura di Werner gli veniva da urlare “No Scopami” ogni volta che il dito usciva dai suoi intestini. Fu quindi con desiderio, misto ancora a paura, che si mise a carponi a ricevere il cazzo di Werner. Anche in questo momento il suo compagno fu molto delicato e procedette lentamente nella sua marcia verso il paradiso. Helmut imparò a comandare i muscoli in modo da facilitare il movimento di anda e rianda di Werner ed alla fine fu lui che aumentò il ritmo quando avvertì l’irrigidirsi del cazzo prima dell’eiaculazione. “Si dai daiiii daiii!” gli uscì dal profondo del cuore o meglio dal profondo del culo!
Aveva avuto ancora qualche incontro con Werner, poi le loro strade si erano divise, ma ad Helmut rimaneva sempre il ricordo di quelle splendide scopate. Il dolore della prima inculata da parte di Hans aveva fatto sì che lui fosse sempre molto delicato nell’approccio proprio in virtù di ciò che gli era successo.
Dopo molti anni la pace delle terme aveva fatto tornare alla mente ricordi e piaceri ormai sepolti che l’incontro con me aveva permesso di riportare alla luce. Eravamo tutti e due, per motivi diversi, toccati dal racconto di Helmut e non vedevamo l’ora di concludere la serata sotto i migliori auspici. “Ti va bene se ti porto a casa mia a bere il bicchiere della staffa?” “Basta che tu non cadere dalla staffa!”. Ridendo paghiamo e usciamo dal ristorante. Una breve corsa e arrivammo a casa mia. Saliamo in ascensore. Una volta dentro Helmut non vuole che corriamo in camera da letto ma propone di rimanere in salotto sul divano. Mi prende la testa fra le mani, la avvicina alla sua e cominciamo a baciarci. La sua lingua si infila tra le labbra a cercare la mia – chiudo gli occhi e assaporo a fondo questo bacio dolce, profondo e appassionato. Ricambio l’intensità e al contempo comincio a spogliare Helmut della sua camicia mentre lui fa lo stesso con me. Separiamo le nostre bocche solo per toglierci le magliette e metterci completamente nudi; quando ci riavviciniamo siamo in piedi uno di fronte all’altro e mentre le nostre labbra si intrecciano nuovamente sono colpito dalla strana sensazione che mi da avvertire la presenza del “suo” proprio di fronte a me! Il racconto di prima mi aveva toccato e ha fatto crescere in me a dismisura il desiderio di possedere il mio amico tedesco fino in fondo. Mi scateno come mai avevo fatto con un uomo. Lo faccio distendere sul divano e comincio a succhiare e a leccare il suo corpo a partire dalla bocca, via via lungo il mento, il collo, risalendo sulle orecchie, ridiscendendo nell’incavo tra spalle e collo, poi sul capezzolo, sull’altro capezzolo, alla bocca dello stomaco. Helmut ha avvertito la forza e la passione con cui cerco di possederlo e ha deciso di lasciarmi fare, si è abbandonato sul divano con la testa all’indietro e le mani sulla mia testa quasi a voler assecondare la mia anabasi sul suo corpo. Le mie mani percorrono bramose il suo corpo, pronte a cogliere il piacere che deriva da ogni centimetro quadrato della sua pelle. Indugiano poi sull’interno delle cosce fino a raggiungere la base del suo uccellone che comincia a crescere sull’onda degli stimoli che gli sto procurando. Mi sento pervaso dal desiderio di scatenarmi fino a sentirmi al tempo stesso “macho” e “troia”, quando la mia mano comincia a tormentare il buchino di Helmut, la mia bocca si lancia sul suo cazzo e comincia a leccarlo. Prima la punta, poi, come fosse un sigaro da lubrificare, mi scorro tutta la canna, infine mi prendo le palle e, prima una, dopo l’altra, me le lecco per bene tutte e due. Sento Helmut mugolare, anche perché il mio dito pieno di vaselina ha superato la prima barriera e ormai sta massaggiando le pareti interne dell’intestino. Con la bocca sto trattando il suo bastone come fosse un enorme lecca lecca, poi, dopo aver indugiato a lungo sulla cappella provo a ingoiarlo. Mi coglie un conato di vomito che cerco di superare, comincio a respirare con il naso e alla fine vedo che riesco a tenerlo tutto in bocca. Mi sembra di essere una troia bocchinara ma avere il possesso di quel bellissimo bastone di carne e di poterne sentire con la bocca, la lingua e le labbra tutte le sfaccettature e le innervature mi piace e mi da un senso di potere che non pensavo. Sento Helmut che si irrigidisce, e involontariamente spinge la zona pelvica verso la mia faccia, mentre il mio dito gli sta ravanando profondamente le pareti dell’intestino cospargendole di vasellina e provocandogli frequenti contrazioni. Decido di rallentare per godermi il mio primo bocchino con i fiocchi e tiro fuori il suo uccello dalla mia bocca, riprendo invece a leccargli l’asta con la lingua e le labbra, su e giù. Ciuccio gustosamente la sua cappella e infine mi riprendo il pieno possesso del suo cazzone, e lentamente lo ingoio come credo neanche una bocchinara professionista riesca a fare. Avverto Helmut fremere, le sue mani prendono la mia testa e la spingono, se mai fosse possibile, di più verso la base del cazzone, stringo le labbra attorno alla sua cerchia e comincio un frenetico su e giù, “YA, ya , yaaaa yaaa!” mi urla Helmut, mentre il mio dito è inghiottito nel suo culo e quasi mi viene strappato dalla mano a causa delle contrazioni, quando la mia bocca umida si muove sulla sua cerchia e alla fine sento un caldo liquido che mi inonda le tonsille. Cazzo! Continuo a scorrere con la bocca attorno al bastone di Helmut ormai scosso dalle ultime vibrazioni post coitali e raccolgo così altre gocce del suo sperma . L’odore che riempie le mie nari è strano: assomiglia al mio odore dopo una sega, ma sentirlo su un altro corpo fa una sensazione completamente diversa. Il mio uccello mi dice che non può più aspettare e allora, mentre con la bocca bacio il culo del mio amico tedesco e gli lascio un po’ della sua sborra a fare da lubrificante, lo prendo per i fianchi e lo metto a carponi. Infilo il preservativo e lo cospargo di vasellina in quantità industriali: non voglio più perdere ancora tempo a lubrificare il suo condotto: voglio venirgli in culo!
Gli punto la cappella sul buco, un piccolo movimento circolare quasi a prendere le misure e poi spingo decisamente e . . . quasi che il concorso della vasellina abbondante sul mio cazzo, della lunga lubrificazione con il dito e della mia impellente necessità di possederlo abbiano potuto fare il miracolo, ma il suo culo mi si sboccia di fronte accogliendomi come una calda mano guantata. Spingo fino alla radice e aspetto che le sue contrazioni me lo stringano e lui lo fa, ma poi, anziché dare il via alla danza dell’avanti e indietro, aspetta e sembra volersi godere la mia carne fremente dentro di sé. Poi ecco che comincia a muoversi e a spingerlo fuori, poi a cercare di succhiarselo dentro. Io spingo e tiro fuori con pochissima delicatezza, sento di essere una bestia e forse di comportarmi un po’ come ha fatto Hans molti anni fa, ma questa volta per Helmut è diverso, è lui che ha preso il ritmo e che quasi si vuole impalare sul mio cazzo di marmo. “Ya, wonderbaar! Ya ya ya aanduwen! Ya ya yaaaa!” Sentirlo urlare in tedesco parole sconosciute mi attizza da morire e lascio che anche la mia libidine dia sfogo da tutti i pori. Il mio urlo liberatorio si accompagna all’esplosione del vulcano che mi sento tra le gambe e spingo ancora freneticamente fino a che anche l’ultima piccola goccia è uscita ed è andata a colmare il serbatoio del preservativo. Respirando affannosamente entrambi ci calmiamo e aspettiamo che il mio cazzo riprenda delle dimensioni normali prima di abbandonare la posizione della sodomia e lasciarci cadere sfiniti sul divano. Mi sento svuotato e al tempo stesso soddisfatto come rare volte mi è riuscito con le ragazze: ho proprio fatto una bellissima scopata. Lo sguardo di Helmut e le gocce di sudore che pervadono la sua fronte mi dicono che l’esperienza lo ha soddisfatto oltre ogni aspettativa e forse gli ha aperto, o riaperto, nuovi orizzonti di piacere. Lo accarezzo e lui mi contraccambia, per venti minuti c’ è solo spazio per la tenerezza fra di noi. Ma poi il ritmo delle carezze e la pienezza del piacere goduto lasciano il posto al desiderio di ripercorrere quel sentiero pieno di scoperte che l’avventura con Helmut mi ha fatto conoscere solo ieri mattina. Ci avviamo con i nostri strumenti verso la camera da letto e questa volta il mio amico tedesco mi fa mettere subito a carponi. La sua mano comincia a scorrere lungo il solco piena di vasellina e a percorrere tutte le pieghe che incontra. Chiudo gli occhi e lascio che le sensazioni che vengono dal mio corpo mi penetrino tutte nel cervello come stilettate di piacere: ora voglio essere posseduto e voglio donare me stesso, nel modo più profondo che conosco, a colui che mi ha regalato uno dei più begli orgasmi della mia vita. Il movimento circolare che il dito di Helmut sta facendo da qualche minuto sul mio buchino (è strano continuo a chiamarlo buchino quando in realtà ha già preso un bel cazzo dentro!) sta abbattendo le difese poste dallo sfintere. Con un misto di abilità, fermezza e dolcezza, il ditone entra dentro di me e comincia a toccare e fare proprio ogni millimetro del mio intestino. Esce dal culo, si rifornisce di vasellina e poi ritorna e ogni volta che mi separo da lui avverto come un languore da svuotamento che mi suscita sensazioni profonde. Contraggo volontariamente le budella per cogliere ogni sentore dell’oggetto estraneo che mi sta penetrando. Mi sento padrone di un potere nuovo che mai avevo immaginato di possedere e comincio a mugolare di piacere perché sento anche che il dito non mi basta, non riempie con pienezza le mie carni! Helmut avverte che sono pronto o forse anche lui non vuole più aspettare, e si avvicina alle mie spalle, punta l’uccello sul mio culo e poi . . . “vai Helmut vai!” ed Helmut mi ascolta e si fionda dentro di me.
Avverto come un colpo, il principio di uno svenimento, come se una impressione enorme e fuori controllo dominasse tutti i miei sensi. Ma poi questa ondata si calma e lascia posto alla consapevolezza della penetrazione. Con l’interno delle mie budella “ascolto” e faccio mio il cazzo di Helmut, ne colgo tutte le innervature, i cambi di consistenza e di rigidità. Lo sento arrivare con la base fino in fondo, avverto anche le palle che sbattono contro le mie chiappe, il ritmo delle mie contrazioni intestinali viene assecondato dal mio compagno ed esse si trasferiscono al suo uccello e da questo a tutto il mio corpo e fanno sbattere il mio cazzo, che è ancora moscio, contro le mie gambe. A volte il movimento procura qualche fitta di dolore perché lo scorrimento non è sincrono, ma questo non impedisce alle ondate di piacere di percorrermi il corpo a partire dal culo su su lungo la spina dorsale, lungo tutto il sistema nervoso centrale fino a scoppiarmi nel cervello. Apro gli occhi e fissando la finestra della mia camera mi ritorna dal vetro l’immagine, non molto nitida ma eloquente, di noi due che scopiamo animatamente e del mio volto che è percorso dalla luce intermittente del piacere. Quello che vedo mi arriva come una piacevolissima fitta nella mente e scatena in me il desiderio di lasciarmi possedere senza alcun ritegno. Come prima Helmut con me, adesso sono io che voglio farmi prendere dal mio compagno e voglio dargli un orgasmo memorabile, e allora spingo contro di lui sempre più velocemente, poi mi ritraggo e poi ancora lo prendo in me, sempre più forte, sempre più velocemente fino a che non urliamo tutto il nostro piacere al mondo intero “Dai sbattimi il culo dai Helmut dai daiiiiiiiiiiiiiiiii!”. Nel turbinio di sensazioni che mi assalgono capisco che è venuto riempiendo il preservativo di sborra calda. Mi fermo ansimante e scosso dalla frenesia dell’orgasmo che mi ha colpito, mentre avverto l’ansimare felice e appagato del mio compagno. Mi sento attraversare per un attimo da un folle sentimento di amore (?, !) verso di lui, ma poi capisco che quello che mi si sta abbattendo è solo la consapevolezza di un piacere mai goduto che ha avuto origine da una parte del corpo mai stimolata a far ciò prima di allora. Il cazzo di Helmut si affloscia e mi sento piacevolmente svuotare l’intestino, mentre le contrazioni del colon si calmano e i tessuti riprendono le dimensioni usuali. Ci guardiamo ed entrambi vorremmo dirci, con lingue diverse, tutto quello che abbiamo provato grazie all’altro, ma nei nostri sguardi, leggiamo con un linguaggio universale il pieno appagamento che ci siamo dati. Restiamo così per alcuni minuti e non troviamo niente di male a tenerci per mano mentre il nostro guardare si perde nel bianco del soffitto.
Poi ci parliamo perché improvvisamente non vorremmo più perderci di vista, ma Helmut mi dice che ormai sabato deve partire e gli rimangono solo due notti. “Perché non ti fermi qui queste notti?”. Rimane un po’ a pensare poi mi dice “Da domani sera vengo a dormire da te. Prima devo sistemare alcune cose con alberga perché altrimenti mia famiglia pensa male!” “E farebbe molto bene a pensare male” dico ridendo contento perché la mia idea lo ha trovato consenziente. “Ora però devo tornare. Dove essere bagno che io fare doccia?”
“Dai facciamola insieme così guadagniamo tempo!” Un sorriso malizioso increspò le labbra di Helmut “Sì guadagniamo tempo a fare la doccia e dove lo perdiamo poi tutto quel tempo?”. Fu molto bello accarezzarci sotto l’acqua che scrosciava. Mi avvicinai da dietro a Helmut e lo presi con braccia dalla vita in su ad accarezzargli i capezzolini. Li sentivo crescere e indurirsi sotto i miei titillamenti e mentre il mio corpo aderiva completamente al suo le sue braccia si inarcarono a prendermi i capelli e accarezzarmi la testa fino a che girando la sua di poco le nostre labbra non si incontrarono. Fu un bacio denso e profondo fatto a occhi chiusi da entrambi – tenevamo forse troppo spesso gli occhi chiusi quasi a voler tener lontana la consapevolezza di un atto che viene considerato “contro natura” ma che la natura ci consentiva di fare benissimo. Mi sentivo invadere da un desiderio profondo e lo stavo chiaramente manifestando con una rigogliosa erezione del mio cazzo che andava a stimolare il suo omologo. Eravamo uno di fronte all’altro, sotto lo scrosciare della doccia rilassante, e mi venne spontaneo prendere la gamba sinistra di Helmut proprio sotto l’incavo del ginocchio e tirarla in alto, in modo da scostare il suo cazzo dal percorso che il mio avrebbe fatto verso il suo culo. Lo desideravo ancora ed evidentemente anche Helmut voleva chiudere in bellezza la serata perché cercò con un movimento del bacino di favorire la penetrazione. Afferrai anche l’altra gamba e fu la mano di Helmut a guidare il mio uccello dentro il suo culo: avevo le mani completamente impegnate! Mi puntai per bene con i piedi sul bordo della doccia ma fu il mio compagno ad assecondare con movimenti del bacino la penetrazione perché io avevo una scarsa capacità di movimento. Sempre più freneticamente, compatibilmente con la situazione logistica nella doccia, Helmut si impalava sul mio cazzo e poi se ne allontanava per poi rifiondarselo dentro. La sua mano destra prese il suo uccello e cominciò a tirarsi un segone magistrale quasi a voler sottolineare il ritmo dell’inculata. Avrei voluto avere una lingua lunga cinquanta centimetri per leccargli la cappella ma già così era bellissimo. Mi resi conto che non avevo il preservativo e lo dissi a Helmut ma lui mi rispose “Pazienza! Ora tu restare qua e se mi dare brutta malattia torno e ti faccio il culo!” Allora presi coscienza che avrei sborrato direttamente nei suoi intestini e forse fu questo anche il suo pensiero perché si lanciò più freneticamente a impalarsi sulla mia mazza. Sentivo i coglioni scoppiare e con un urlo lasciai che la sborra calda inondasse il condotto del mio amico mentre la sua calda crema si spargeva sul mio torace. Respirando affannosamente ci prese la spossatezza post coitale e lentamente i nostri tessuti si ricomposero. Poi completammo la doccia e infine, con la promessa di rivederci, lo accompagnai all’albergo.
-continua-
7
0
16 years ago
ettoreschi,
36
Last visit: 2 years ago
-
In bagno.....
finalmente un contatto serio.....
ci siamo dati appuntamento nel parcheggio di un autogrill lungo l'autostrada.
Arrivo con un po' di anticipo, vado in bagno a rinfrescarmi e verificare la pulizia dei locali, veramente molto buona.
per l'occasione mi sono completamente depilato il cazzo e il culo, anche se dovrei assere attivo all'incontro meglio prepararsi, non si sa mai.....
indosso un bel perizoma nero a fiori e pizzo sul davanti e collant 30 denati nero, è tutto il giorno che mi cazzo si indurisce all'idea di aprire il culo di un altro maschi in perizoma.
scambio di sms in parcheggio e ci incontriamo finalmente, una stretta di mano ed entriamo uno alla volta a distanza di un paio di minuti per non dare nell'occhio.
il bagno è libero, ci infiliamo nell'ultimo bagno e chiudiamo a chiave. Via i cappotti e scendono i calzoni. Lui è in autoreggenti, per la prima volta al lavoro così preparato mi dice, e in perizoma rosa.
gli accarezzo il culo, una leccata al buchetto che da come si allarga non è nuovo a farsi aprire intanto gli accarezzo il cazzo che mi cresce in mano.
Non sono i miei 20 cm ma è un del cazzo duro, voglioso....
Lui apprezza la mia depilazione, mi mena il cazzo che si indurisce...
ho cambiato idea, voglio sentire quel bel cazzo duro aprirmi il culo...
mossa fulminea, estraggo un preservativo, lo appoggio sulla cappella e con la bocca lo srotolo lungo l'asta, da troia consumatami infili il cazzo fino in gola e lo ricopro con il condom... inizio in insistente pompino, succhiate feroci della cappella e lunghe ciucciate dell'asta fino in gola...
Anche il suo desiderio cambia, mi chiede di bagnarmi il culo che ha voglia di mettermelo.
Faccia al muro sopra il water mentre sento entrare la punta dura del cazzo... qualche secondi e spingo indietro il culo per sentirmelo tutto dentro, sentire i testicoli che sbattono sui miei....
si complimenta con il mio culo, caldo e aperto... lo incito sottovoce, è entrato qualcuno nei bagni... continua, sbattimi, dammelo tutto mentre mi dice che sono veramente una troia a farmi sbattere nei bagni...
cerco di stringerlo ma la voglia mi dilata il buco e lo sento scivolare sempre più velocemente, mi sbatte forte con il suo cazzo duro, lo sento ma lo vorrei più grosso per godere di più...
vuoi che di sborro sul culo.... certo che sì, voglio sentire il suo piacere caldo bagnarmi e dopo poco sento il suo abbondante schizzo caldo sulle mie natiche...meraviglioso.
altre persone si sono alternate nei bagni, ci puliamo scambiano qualche parola sottovoce finche fuori tutto tace....
Un saluto e via con il culo allagrato e ancora voglioso, i numeri li abbiamo e sicuramente ci rivedremo.
5
1
16 years ago
cercosesso257333,
42
Last visit: 16 years ago
-
Direttore
Un appuntamento a Milano con il direttore di una grossa società d’assicurazione, per comodità ho preso il treno.
Appena partito da Padova sono andato in bagno e ho indossato sotto i pantaloni, autoreggenti con reggicalze e perizoma di pizzo.
In ufficio del direttore parlando di lavoro, si alza per prendere un po’ d’acqua, ho notato che anche Lui sotto i pantaloni indossava autoreggenti con reggicalze, mi sono messo in modo che Lui notasse che anch’io indossavo intimo da donna, poi un sorriso e con la mano mi sono accarezzato la coscia, ha capito subito.
Lui: a che ora ha il treno questa sera?
Io : alle 19.
Lui: chiamo mia moglie, lei è invitato a pranzo a casa mia.
Io: va bene.
Lui: pronto cara, abbiamo un ospite a pranzo prepara un pranzetto speciale.
Abbiamo terminato le cose di lavoro e alle 12.30 eravamo a casa sua.
Presentazione, la moglie (bella donna, elegante), un’amica (un decoltè stupendo con una 5 di seno)
Due uomini con un fisico da palestra.
Grande sala da pranzo, tavola impeccabile, cibo ottimo e una cameriera che serviva in gonna alquanto corta, calze a rete e tacchi quasi a spillo.
Terminato il pranzo la cameriera in due minuti ha liberato la tavola, la moglie si alza in piedi si toglie il vestito e rimane con stivaloni alti fino a metà coscia, autoreggenti perizoma di pelle e corpetto di pelle tutto in nero.
Il direttore si spoglia ed era come avevo intuito, tutto intimo in nero reggicalze, autoreggenti e perizomi poi ha indossato dei stivaloni alti e un reggiseno.
I due uomini si spogliano a petto nudo e rimangono in perizoma, fisico balestrato.
L’amica si spoglia, fisico statuario, perfetto, indossava un corpetto borchiato in pelle nera con il seno completamente fuori, autoreggenti con pizzo altissimo e in mezzo alle gambe 24cm di piacere.
La signora mi si avvicina e inizia a spogliarmi, due minuti dopo ero in autoreggenti, perizoma e reggicalze, mi porse un paio di scarpe con tacco da 11cm che indossai con piacere.
Arriva la cameriera e fa indossare alla signora un grosso cazzo, io mi trovo straiato sopra la tavola, pancia in su, mi alza le gambe, mi sposta il perizoma e mi sento il cazzo entrarmi nel culo, mentre l’amica (trans) mi succhia il mio cazzo con avvidità, i due uomini si avvicinano uno a destra e uno a sinistra, gli prendo il mano i loro cazzi e inizio a segarli mentre loro mi strizzano i capezzoli e il direttore mi piazza il sul uccello in bocca.
Due minuti dopo mi trovo il cazzo di uno degli uomini in culo, la signora che mi succhia il cazzo, l’amica mi da l’ucello in mano che sego, l’altro uomo mi mette l’uccello in bocca e con l’altra mano sego il direttore.
Altri due minuti mi trovo il cazzo del direttore in culo, uno degli uomini mi succhia il cazzo, la signora si leva il cazzo finto, me lo da in mano, leva il persevativo, lo da alla cameriera e io glielo infilo di brutto nella figa, l’amica mi mette il sul bellissimo cazzo da 24cm in bocca fino alla gola, l’altra mano sego altro uomo.
Ancora due minuti, un’uomo mi infila il suo cazzo in culo, il direttore mi succhia il cazzo, con una mano sego l’altro uomo, la signora sale sopra il tavolo e mi mette la figa in bocca e io le infilo la lingua dentro la figa, con l’altra mano sego l’amica. Ad un tratto uno dei maschi dice che sta per godere, arriva la cameriera, le leva il persevativo e lo prende in bocca e beve tutta la sborra, poi lo gira lo mette appoggiato a 45° su una sedia e le infila un grossissimo vibratore nel culo, molto lungo con il vibra al massimo.
Arriva il momento dell’amica (trans) e lentamente mi infila la sua mazza, con mio piacere, tutta nel mio culo ormai ben dilatato, l’altro uomo grida che sta per sborrare, arriva la cameriera le prende in bocca il cazzo e beve tutta la sborra e poi come l’altro lo gira lo mette a 45° su un’altra sedia difronte all’altro con un grossissimo vibratore nel culo sempre con il vibra al massimo e iniziano a bacciarsi in bocca. La signora sale sopra la tavola e si infila il mio cazzo in culo mentre il direttore mi mette il cazzo in bocca, dopo un po’ sempre succhiando il cazzo del direttore dico che sto per godere (sono riuscito s trattenermi fino alla fine perche la sera prima ho scopato mia moglie), la signora si leva il cazzo dal culo, leva il persevativo che da alla cameriera e inizia a succhiarmelo mostrandomi la sua bella figa mentre io continuavo a succhiare il cazzo al direttore e anche lui diceva che stava per sborrare e cosi pure l’amica (trans), arriva la cameriera e inizia aleccare la figa e il culo della signora. Inizio a sborrare in bocca della signora mentre la sborra del direttore mi entra in bocca, l’amica (trans) urla che mi sta sborrando in culo e la signora urla che sta godendo mentre la cameriera le succhiava la figa, i due uomini si erano straiati a terra facendo un bellissimo 69 con i due vibratori nel culo.
Mi sono alzato dalla tavola un po stordito ma molto contento della della goduta fatta, solo ora ho notato la cameriera, era una famosa donna di spettacolo che sicuramente moltissimi italiani avvrano fatto qualche pensierino erotico.
Di colpo il campanello della porta ha suonato ci siamo guardati tutti sorpresi, era la sveglia che mi avvertiva che dovevo alzarmi per andare a Milano all’appuntamento con il direttore di una grossa compagnia di assicurazione.
Mario
6
2
16 years ago
lorena50,
55
Last visit: 16 years ago
-
Moglie fuori...
Salve a tutti, rieccomi qua a raccontarvi un'altra storiella...
Oggi ho ricevuto un sms da parte di un amico che non vedevo da un po' (quello del primo racconto). Nel messaggio mi avvisava che sua moglie era fuori e che lui avrebbe avuto la serata libera. Detto, FATTO!
Subito ci si organizza per trascorrere al meglio la serata...
Quindi, scelta la lingerie da indossare per l'occasione attendo l'arrivo del mio amico e del suo bel cazzo... Arriva che mi trova già "in tiro" e nemmeno lo saluto che gli prendo già il cazzo in bocca... ci mettiamo più comodi e continuo con la bocca... mi mancava il sapore del suo cazzo... appena lo sento ben duro ed eccitato mi posiziono nella più classica della posizione per prenderla in culo: la pecorina. la mia preferita!!! finalmente un bel cazzo in culo! sostanza, durezza e prestazioni... ha tutto, non manca nulla... ed io sono felice di sentirmelo tutto dentro, sentirlo stantuffare nel mio buco!!! mi scopa fino a farmi bruciare il culo.... non ce la faccio più. continuo con la bocca... e finalmente... una bella colata di sborra dritta in gola! adoro la sborra del mio amico. non ne lascio cadere una sola goccia... e se dovesse accadere la leccherei dal pavimento... mi piace fare la troia per lui... così come piace anche a lui avere una puttana che chiede solo sesso, niente carezze o sdolcinati atteggiamenti..... spero di rivederlo presto...e troieggiare ancora con lui... e magari mi porta un amico.... chi lo può mai sapere?
11
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Una sera inaspettata (completo)
Finalmente mi sono deciso a completare questo racconto:
Usciamo nella stessa compagnia da anni, abbiamo un rapporto d'amicizia stretto e molto bello, quasi raro.
Io con lei e il suo ragazzo svolgiamo un'attività assieme e molto spesso capita che ci troviamo a casa di uno dei tre per discutere di cose di lavoro.
Due mesi fa ci troviamo a casa mia io e Elena (nome sostituto). Marco (nome sostituto) il suo ragazzo, non poteva venire. Capitava ogni tanto...
Lei era bellissima come sempre. Capelli mossi, lasciati asciugare al naturale, magliettina rossa che risaltava la sua abbronzatura con una scollatura che metteva in mostra la sua sempre provocante quarta misura e quei jeans con il largo buco sopra la tasca sinistra posteriore che faceva intravedere quel suo perizoma rosso come la magliettina....
Ero sempre stato "indifferente" a lei proprio per la bellissima amicizia che ci legava, ma quella sera non so cosa c'era nell'aria. Le solite battute, i soliti sorrisi risultavano diversi.
Abbiamo lavorato tutta la sera, erano ormai le 23:00 e non avevamo ancora finito. Elena mi chiede di andare in bagno.
Poco dopo sento la porta del bagno che si apre ed Elena che mi chiama. Mi fa notare che era finita la carta igienica (dimenticanza da uomo)...
Le spiego a voce senza entrare dov'è, ma lei mi replica dicendomi che non ce la fa a prenderla senza alzarsi e mi dice di entrare a prendergliela. Io inizialmente pensavo scherzasse, ma inizia a chiedermelo più volte dicendomi di non farmi problemi.
Non resisto, entro...Lei è lì seduta con le gambe semidivaricate. inevitabilmente i miei occhi cadono lì nel suo piacere così definito, così curato...alzo subito lo sguardo facendo finta di niente, e lei mi sorride senza dire nulla. Le do il rotolo ed esco...
Dopo un minuto Elena esce dal bagno e mi raggiunge in sala dove stavamo lavorando. Io ero in piedi, non sapevo che dire e lei mi si avvicina sempre di più.
mi arriva a pochi centimetri. sussurrando e sorridendo mi dice che adesso toccava a lei guardare... io sorrido, pensavo scherzasse
ma le sue mani stavano già sbottonando i miei jeans....
ad un certo punto lei inizia ad abbassarsi lentamente e con lei i miei jeans assieme allo slip. Il mio cazzo era già duro come non mai
lei lo guarda da pochissimi centimetri con occhi da affamata, e alza lo sguardo quasi come per dirmi "credi che non lo farei?" io le sorrido..."vai è tutto tuo...." penso dentro di me!!
lei lo riguarda, io socchiudo gli occhi e sento il suo fiato sempre più vicino fino a sentire il calore delle sue labbra sfiorarmi. lo sfiora dal basso verso l'alto fino ad arrivare alla mia cappella....ero eccitato come non mai. lo prende in bocca e mi fa un pompino con talmente tanta dolcezza che le sono venuto in bocca in maniera spropositata. non fece cadere una goccia....
ma non era soddisfatta
mi prende e mi spinge nel divano alle mie spalle e mi spoglia completamente...lei era ancora vestita in piedi davanti a me. la afferro per i fianchi e la tiro verso me. mi intrufolo con la lingua nella scollatura della sua magliettina, ma non so resistere molto e glie la tolgo.
In un batter d'occhio era lì, davanti a me, con addosso solo quel suo perizomino rosso che prima intravedevo nel buco dei jeans...quello volevo sfilarglielo con la bocca......
La prendo per i fianchi e la distendo sul divano. Parto con un gioco tra baci e lingua dal suo collo passando per tutto il suo corpo fino ai piedi…tornando verso l’alto mi soffermo sul quel perizomino rosso…era giunta l’ora di levarlo con la bocca! Lo addento e sento quella sua dolce pelle già bagnata sulle mie labbra…a quella splendida sensazione reagisco d’istinto e glie lo sfilo con una tale foga che per poco glie lo strappavo di dosso!
Ero ai suoi piedi con in bocca quell’intimo con quel profumo che avevo appena assaporato in tutto il suo corpo…stupendo…lascio la presa e incomincio a sfiorarla con le mie labbra dai piedi salendo per la sua gamba destra…mi stavo avvicinando sempre di più a quel piacere così definito e curato che avevo visto prima in bagno.
Era già umida di piacere, così inizio a sfiorarla, le mie labbra contro le sue…lei inizia a contorcersi, la stavo facendo impazzire…inizio ad esplorarla con la lingua, aveva un sapore divino…senza accorgermene ero con tutta la lingua dentro e con la punta del naso le stimolavo il clitoride…non volevo più staccarmi, sarei rimasto lì per ore…
La sento ansimare sempre di più finché sento le sue mani sulla mia testa che mi premono verso lei…ero bloccato sul suo piacere, ma non mi interessava, anzi…era fantastico…
Sento il suo clitoride appoggiato sul mio naso che inizia a pulsare, quindi alzo la testa e mi porto sopra di lei e in un momento mi trovo dentro di lei…era bellissimo, sembrava che sapessimo entrambi quello che voleva l’altro…
Dopo un po’ raggiungo anch’io l’orgasmo e le riempio quel suo piacere del mio caldo seme…ero stremato, ma la serata non era finita….
Rimaniamo una mezz’oretta distesi sul divano senza parlare scambiandoci ogni tanto dei sorrisi di soddisfazione…ad un certo punto mi si avvicina e mi sussurra: “cosa dici, concludiamo questa bella seratina?”
Neanche il tempo di chiedermi come voleva concluderla, che si mette a pecorina…non me lo feci chiedere due volte, così mi fiondo a leccarle quel suo buchino stretto ed incomincio a bagnarlo con la saliva iniziando ad inserire prima una poi due dita…era pronta…entro con calma, ma con facilità arrivo fino in fondo. La penetrai fino a riempirle anche questo buco del mio caldo seme….quando sono venuto, ancora dentro di lei, mi appoggiai soddisfatto sulla sua schiena…eravamo davvero allo stremo delle forze…
alla fine ci siamo ripromessi che quella sera doveva rimanere unica (e lo è stato sotto tutti gli aspetti).
Non ho più fatto del sano SESSO come quella sera…
Incredibile, ma le cose sono tornate subito come prima di quella sera, anzi forse l'amicizia tra tutti noi è ancora più bella....certo che rimmarrà nei nostri ricordi come una serata indimenticabile!
10
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Montata insieme alla trans
Ciao questo è un fatto accaduto il 20 febbraio…..mi sono recata a casa di un amica trans che ogni tanto mi scopa …..ero in sandali rossi perizoma e top di rete larga autoreggenti microfibra con lacci laterali insomma come mi vedete nella foto di presentazione (che ho scattato prima di uscire di casa).
Lei si è molto eccitata e mi ha anche messo una parrucca e truccata ero una vera bomba del sesso dopo aver ballato abbracciate in ligerie davanti allo specchio mi ha inculata con violenza e dopo avermi allargata a dovere a preso un grosso dildo e mi ha forzata ad uno smorza candela veramente da sfondamento.
La cosa tuttavia non è finita li ….lei mi ha proposto per la serata di incontrare, insieme un suo cliente al quale piacciono sorprese del genere.
Figuratevi che la cosa ha avuto un ottima coincidenza visto che io ero a cena da colleghi con il mio principale e quindi giustificato (con la consorte). La cena l’ho trascorsa impazzendo dal desiderio, infatti sotto gli abiti da perfetto funzionario d’azienda indossavo intimo da vera battona e in macchina mi attendevano un paio di sandali in pelle rossa tacco 11.
Verso le 10 sono riuscita a sganciarmi una decina di minuti d’auto parcheggio sotto casa della mia amica (ormai avrete capito una professionista) mi spoglio delle mie vesti maschili indosso i sandali ed, eccitatissima attraverso la strada ticchettando sui miei trampoli rossi con il cuore che batte all’impazzata per il rischio di essere vista da qualcuno. Suono il campanello e dopo alcuni secondi di interminabile attesa ecco che la porta si apre, lei malgrado i suoi tacchi è più bassa di me è in stivali guepiere biondissima con 20 cm di cazzo fuori……l’amico è di la io entro e muovendomi flessuosa indossando una parrucca rossa e riccia (che mi ha dato lei) mi metto a danzare in maniera sensuale davnti al letto mentre lei spompina il maschio di turno che mi osserva eccitatissimo.
Io sono già sfondata dal pomeriggio di sesso ma è lui che paga e lui deve godere ….io osservo la monta della mia amica poi entrambi decidono di riempire di cazzo il loro giocattolo (io) ed entrambi si alternano nel culo uno dopo l’altra anche in bocca senza mai lasciarmi vuota…..io li imploro di sfondarmi tentano anche di infilarmi due cazzi assieme ma il dolore è fortissimo e non resisto. La cosa dura una mezzora poi riprendono a scopare fra loro io rimango li a fianco nel letto montata e sfondata ma ancora vogliosa lui viene fra le carni della mia compagna di giochi e lei vuole la mia bocca per soddisfare il suo palo duro….mi sale a cavallo e letteralmente mi scopa fra le labbra ….poi mi gira e mi sborra addosso sulla schiena dopo essersi tolta il preservativo…….
La cosa non è finita li per tornare in auto l’unica soluzione era uscire di nuovo vestita da puttana …questa volta montata per bene…..lo’ho fatto anche grondante di sborra è stata la cosa più eccitante della serata. Per fortuna ho potuto accedere nell’ufficio risistemarmi prima di tornare a casa.
8
5
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Difficile....complicato....quasi....impossibile!!!
Difficile…………….Complicato………………….Quasi ……..Impossibile!!!!!!!!!!!!!!
“Il Tenace Supera Sempre l’Ostacolo”
E’ da tempo che non racconto i miei Momenti di Gioco e ciò è dovuto esclusivamente al ritmo incalzante del mio lavoro, poiché ringraziando il Dio Eros i Momenti di Gioco sono nella giusta misura e sovente sono di alta qualità!
Ad essere sincero non è facile raccontarVi quale di questi momenti di gioco, mi ha maggiormente intrigato al punto di raccontarvelo, poiché sono stati molteplici, ma in modo sereno posso dirVi che nel corso dell’anno 2006 ho conosciuto un buon numero di Coppie tra queste due mi hanno colpito in modo particolare, come mai ….. Vi chiederete??
Sicuramente per la loro Freschezza, quasi trentenni e per la loro Determinazione nel Vivere questi Giochi Trasgressivi ed il loro comune desiderio di “Condividere e Scambiare il proprio Lui con un’altra Lei”.
Maggio 2006 è stato il mese in cui ho conosciuto S. ed A. (Lui simpatico e simile a Beckam, Lei è Fresca, Dolce e Sensuale), con loro trascorsi una Intrigante serata c/o il mio ufficio (vecchio), nel corso della quale più volte lo champagne scese lungo il longilineo corpo della Bella prima di essere bevuto da me e dal suo S.
Credetemi bere quella fresca bevanda era l’unico time out che A. ci concedeva.
Dopo quella sera ci siamo rivisti nell’Aprile del 2007, quasi un anno dopo, come mai Vi chiederete …….., bà perché questo per Noi è un Gioco, il quale per concretizzarsi necessita di atmosfera e componenti speciali (Complicità, Intrigo, Malizia e Tempo), ma ad onor del vero diverse volte ci eravamo sentiti al telefono …. specialmente di sera…., come mai Vi chiederete??? Abbiate un po’ di pazienza e leggete il racconto e la Vs. curiosità verrà appagata.
Come Vi raccontavo da Maggio 2006 ad Aprile 2007 non li avevo più rivisti e sicuramente non perché fossi entrato in un ordine monastico, in quanto nel frattempo continuavo i miei Giochi Trasgressivi con Coppie di Amici consolidati e Nuovi ed è proprio con una Coppia appena conosciuta che nel Settembre 2006, avvenne quanto di seguito.
Come spesso avviene venni contattato da questa Coppia tramite mail e dopo il doveroso scambio di mail e foto facemmo reciproca conoscenza in cam su msn e mi reputarono in grado di poter Giocare con loro per una sera in “Car-Parcking Sex” a Bari.
L’appuntamento lo fissammo per le ore 22,00 di un lunedì di fine mese in un luogo da loro scelto al fine di mettere a proprio agio Lei.
I giorni precedenti all’incontro trascorrevano i modo lento, ma inesorabilmente giunse il fatidico Lunedì le mie perplessità erano molteplici (il luogo dell’incontro, non mi ispirava sicurezza e trasgressione, la coppia troppo bella per essere vera e sana “non mercenaria”, ecc), quindi titubante giunsi sul luogo dell’incontro con circa 15 minuti di ritardo, pensando e ripensando che si sarebbe trattato della “Classica Bufala”, invece ……, dopo la curva che ostruiva la visibilità del piazzale che si estendeva in campagna, sotto gli alberi di ulivo come da indicazioni era parcheggiata la loro auto …..l’adrenalina iniziò ad aumentare ed il mio pessimismo alzò felicemente bandiera bianca.
Parcheggiai la mia auto ad adeguata distanza e dopo un doveroso ed opportuno studio della situazione demmo inizio ad un Intrigante Gioco di Esibizionismo Reciproco.
Ricordo come se fosse oggi quando notai lo Splendido Corpo di V. (un Corpo Tonico, Scolpito, con un fondoschiena Super che richiamava alla memoria quello di A. “Piccolo Particolare”), ben presto il Ns. Esibizionismo divenne maggiormente audace, in quanto avevo aperto lo sportello e liberatomi dai pantaloni mi ero seduto sul mio sedile, ma con le gambe posate fuori sulla nuda terra, mi masturbavo lentamente sotto i loro occhi.
Dopo un po’ Lui L. un ragazzo che oltre ad essere bello ed audace si è rivelato essere munito di notevole intelligenza (dote che spesso manca in questo gioco), mi invitò ad avvicinarmi alla loro auto.
Tipo Canguro, con un balzo arrivai d’avanti allo sportello del lato passeggero della loro auto e …….. V. appariva ai miei occhi ancora più bella di come l’avevo giudicata in precedenza, i Ns. sguardi, i Ns. respiri trasmettevano il reciproco desiderio di Giocare.., di andare Oltre i limiti iniziali …….. e così V. fissandomi negli occhi e sorridendo aprì il loro sportello e con le sue curatissime e delicate mani iniziò ad accarezzare il mio Trugido e Desideroso Pene!!
I miei occhi incrociavano spesso quelli di L. in attesa che giungesse l’autorizzazione per toccare il corpo di V, era una Situazione Molto Maliziosa ed Intrigante.
V. mi guardava mentre mi masturbava, Io guardavo L. e questi guardava V. compiaciuto del Gioco, ma questo Gioco di complicità di sguardi ebbe l’epilogo quando L. disse a V.
“Amore spostati più in là che facciamo accomodare in auto S. (io), in tal modo puoi donarli le cure della tua bocca e nel contempo S. può vedere e se vuole, assaporare i tuoi abbondanti umori.
Insomma L. Elegantemente ed Intelligentemente ci invitava (Me e la Sua V.) ad un bel 69.
Prontamente Lei accolse il suggerimento e mi fece accomodare, il gioco ebbe in breve l’epilogo in quanto V. raggiunse l’orgasmo a motivo dei miei sapienti e decisi colpi di lingua, vedendo ciò L. invitò V. a cambiare posizione, ponendosi a pi greco mezzi (90°), in modo da poter essere penetrare da Lui e contemporaneamente mi ridonava le cure della sua bocca, impiegammo del tempo per raggiungere l’orgasmo, ma quando lo facemmo inondammo il seno di V.!
Dopo quella prima sera ci vedemmo con loro altre volte prima delle festività natalizie del 2006, sempre per Giochi in Car-Parcking Sex e l’iniziale Gioco di reciproco Esibizionismo cedette il posto a Giochi Trasgressivi più Audaci che vedevano L. e Me prendere V. contemporaneamente al fine di farle raggiungere Orgasmi Fantastici e Superiori a quelli precedenti, V. comunque non era passiva, ma ci regalava Giochi Erotici, Eleganti ed al Limite della Sopportazione Maschile …. Come mai Vi chiederete???
Alla Splendida creatura piaceva Molto Provocarci… ed una sera venne con un Tecnologico vibratore in metallo e si mise a giocare con movimenti lenti lungo i seni le labbra e poi mentre si penetrava in figa, emetteva dei gridolini e si mordicchiava le labbra, intenta a far ciò mi chiese se conoscessi una Coppia possibilmente del loro stesso Livello (età ed aspetto Fisico-Intellettuale).
A tale domanda risposi affermativamente e Lei riprese il Gioco del Vibratore mostrando un languido sorriso sul volto divenne maggiormente più incisiva nei suoi movimenti, a tale visione non resistevo più, volevo prenderla e sbatterla con tutta l’energia che avevo in corpo …., ma per mia fortuna sono molto riflessivo e presi il telefono e di spontanea iniziativa chiamai S. ed A. (la Coppia che avevo conosciuto nel Maggio 2006, di cui sopra), dopo qualche squillo, mi rispose A.
Con la sua vocina molto sexy A. mi salutò e dopo i doverosi convenevoli, le spiegai in quale situazione Trasgressiva fossi, pertanto le dissi che di lì a breve le avrei passato una Lei al telefono.
La risposta di A. fù OK, passamela!!!
Pertanto diedi il mio telefono a V. e le due ragazze iniziarono la conversazione.
Lo spirito di iniziativa è una caratteristica presente nel mio DNA, pertanto presi il vibratore dalle mani di V. ed inizia a masturbarla e memore del primo incontro, nel contempo leccavo il clitoride con colpi lenti e decisi.
V. fece diventare la telefonata un commento Minuto per Minuto del Ns. Gioco Trasgressivo e non riuscendo più a controllarsi passò il telefono a L. il quale dopo essersi presentato attivò il viva voce del telefono in modo da far partecipare acusticamente e oralmente Tutti (Noi “V. ed Io” e Loro “S. ed A.”) a questo Gioco, la situazione era notevolmente Intrigante e Maliziosa, poiché A. tramite telefono mi invitava a muovere il vibratore in profondità nella figa di V. e di leccarle il clitoride con maggiore decisione.
A ciò V. rispondeva, dicendo che la stavo leccando in modo Fantastico e di lì a breve stava per raggiungere l’orgasmo (cosa che fece in modo Violento ed Abbondante).
Appena gli animi si calmarono V. ringraziò A. per la sua disponibilità nel Gioco e diede la loro disponibilità per un drink conoscitivo.
In altre occassionii ho incontrato L. e V. ed S. e A. nel corso del 2007, ma ahimè sempre separatamente, poiché i reciproci impegni ci impedivano di concretizzare il drink promesso.
Ormai avevamo quasi perso la speranza di Incontrarci e di Vivere una Magnifica Serata di Gioco Trasgressivo e di Far Superare alle Due Lei la Barriera della Gelosia Femminile Nel Gioco circa la Condivisione del Proprio Lui!!!!
Ma oltre ad essere Intraprendente sono anche Molto Tenace e solo “Il Tenace Supera Gli Ostacoli”!!!
Non mollavo, settimanalmente sentivo (telefonicamente) se non gli incontravo (su msn)
e così finalmente una Sera del Giugno 2007 siamo riusciti ad incontrarci e credetemi vedere A. e S. con V. e L. contemporaneamente è stato un bel vedere, il Gioco è avvenuto c/o la sede del mio nuovo ufficio (era ancora verginello !!! Chi ? L’Ufficio ovviamente).
I quattro Amici hanno detto che è stata una Magnifica Serata, Organizzata da un Abile Anfitrione come Me (loro testuali parole).
Con Dolcezza e Naturalezza sono riuscito a Coinvolgere le Due LEI, facendole diventare Complici e credetemi l’Apice del Gioco è stato Raggiunto quando in virtù di questa Complicità le Due Ragazze hanno Condiviso i Loro Partner.
Non mi dilungo su i particolari dell’incontro, Vi posso Assicurare che le Due Splendide Ragazze Si Sono Donate Con Reciproca Eleganza, Complicità e Malizia, riuscendo a Regalarci UNA MAGICA ED INTRIGANTE SERA TRASGRESSIVA.
Vi lascio con la promessa di rivederci presto in questa rubrica per raccontarVi di un’altra Splendida Avventura vissuta in compagnia del mio Amico F. con una Bella e Maliziosa Coppia sul Litorale tarantino lo scorso fine Agosto 2007!!!
Vi ringrazio del tempo che avete dedicato alla lettura del mio racconto e Vi lascio con un Piccolo Consiglio:
Per le Coppie “I SINGOLI, NON SONO TUTTI UGUALI, E’ VERO CHE L’ERBA DANNOSA MERITA D’ ESSERE ESTIRPATA E BRUCIATA, MA TRA NOI SINGOLI ESISTONO I DISCRETI, I RISERVATI, COLORO CHE MERITANO DI CONDIVIDERE I Vs. GIOCHI, E QUESTI ULTIMI SONO COME I FIORI, LE PIANTE O GLI ALBERI CHE RENDONO BELLI E PROFUMATI I PRATI”;
Per i Singoli “PER TUTELARE LA CREDIBILITA’ DELLA Ns. CATEGORIA, PROPONIAMOCI CON ELEGANZA ED INTELLIGENZA (BASTA CON QUESTE FOTO DA MACELLERIA NEGLI ANNUNCI), NON INSERITE FOTO RUBATE SU INTERNET O PEGGIO DI ALTRI SINGOLI, NON SIATE INVADENTI (SE NON RIENTRATE NELLE FANTASIE O NEL GRADIMENTO DI UNA COPPIA, NON PERSEGUITATE LE PERSONE) E SOPRTATUTTO SEGNALATE AI RESPONSABILI DEI PORTALI DI ANNUNCI GLI INDIVIDUI CHE ROVINANO LA Ns. CATEGORIA
(LO SAPPIAMO ….. LI CONOSCIAMO ……, POICHE’ LE COPPIE CHE INCONTRIAMO SPESSO SPAVENTATI RACCONTANO GLI EPISODI)!!!
BUONI GIOCHINI A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!
8
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Trasgressione
Premesso che:
amo infinitamente mia moglie ma che però, per quanto riguarda il sesso la pensiamo in modo molto diverso, non mi pongo problemi se mi capita di farlo con altre persone, e per lo spirito con cui lo faccio non provo alcun tipo di rimorso
Circa dieci anni fa' abbiamo trascorso le vacanze estive in calabria e come sempre era venuta con noi una cara amica di famiglia che chiamerò D (single).
Io pratico molto sport e così anche D, a differenza di mia moglie che invece non gliene può fregar di meno, per cui tutte le mattine verso le 7 io e D uscivamo per un'oretta di corsa
Il percorso, molto bello, attravrsava una pineta fino a sbucare sulla spiaggia, ed a quell'ora era praticamente deserto. Io e D (amica d'infanzia di mia moglie) corriamo assieme da anni, partecipando anche a manifestazioni sportive importanti, ed in compagnia di altri amici ci alleniamo spesso assieme.
Ma torniamo alle vacanze. Correndo si è soliti chiacchierare e con D ho sempre avuto molta confidenza per cui non mi sono mai posto problemi anche a schezare in modo pesante, lei è una donna brillante (mia coetanea) e spiritosa ed abituata a stare in mezzo a noi uomini ed è sempre stata al gioco. Inoltre, avendo avuto molti uomini, è bello farsi raccontare, scherzando, delle sue esperienze. Una mattina eravamo come al solito soli in pineta ed io la stuzzicavo chiedendole di tutti gli uomini che aveva avuto chi aveva il cazzo più grosso e chi l'aveva fatta godere di più, lei ridendo mi rispondeva che erano cazzi suoi e che non poteva dirmelo perchè li conoscevo anch'io, io per provocarla le dicevo che se voleva le facevo vedere e toccare il mio così da poter fare dei paragoni (non lo avrei mai fatto ma lo scherzo è scherzo e a parole ci stà tutto). Il discorso è andato avanti così per un po', fino a che ci siamo fermati per una piccola sosta a fare stratching, io, forse per i discorsi fatti, ero un po' eccitato e, coperto dalla canottiera, avevo il cazzo duro che puntava nei pantaloncini, quando, alzandomi da un piegamento, mi sono trovato davanti a lei che mi guardava fisso proprio lì, la canotta si era sollevata e mostrava chiaramente l'eccitazione, un po' imbarazzato ho tentato di ricompormi ma D non me ne ha dato il tempo, mi ha appoggiato una mano sui pantaloncini e sorridendomi silenziosa a cominciato ad accarezzarmelo, ce l'avevo durissimo, ed ero paralizzato e confuso da quello che stava succedendo. D ha infilato una mano e me lo ha tirato fuori menandomelo un po' poi si abbassata e me lo ha preso in bocca succhiandolo con l'abilità di una pornostar, a quel punto non mi bastava più un pompino e allora l'ho girata facendola appoggiare ad un albero e me la sono scopata alla pecorina. Mentre scopavo mi ha detto di avvisarla quando stavo per venire e così ho fatto, come gliel'ho detto si è sfilata il cazzo dalla figa e me lo ha ripreso in bocca bevendo ed ingoiando la mia abbondante sborrata, ci siamo ricomposti ed abbiamo ultimato (un po' barcollando) l'allenamento.
Da quel giorno abbiamo cominciato a vedreci regolarmente in un motel dove ho potuto constatare quanto fosse troia. le piaceva da matti quando la inculavo e ha voluto farmi provare quel piacere anche a me usando un bel strap-on. Non vi nascondo che la cosa mi è piaciuta e l'abbiamo rifatta più volte Abbiamo avuto anche un'esperienza con un'altra coppia dove io mi sono scopato la moglie di uno mentre lui scopava D, l'abbiamo anche presa in due lui in figa ed io in bocca. Purtroppo, anche se abbiamo fatto sesso, quest'esperienza non ci è piaciuta (quei due erano un po' troppo assatanati e ci è sembrato tutto un po' troppo meccanico) ed abbiamo lasciato perdere. Meglio l'esperienza in tre con un'altra donna avuta successivamente ma questa è un'altra storia, Dopo circa tre anni di queste frequentazioni la cosa è finita, lei si è fidanzata, ma siamo rimasti amici e con la media di una volta all'anno ci vediamo ancora per una bella scopata al motel.
6
1
16 years ago
chinotto,
45
Last visit: 15 years ago
-
L\\\'effetto farfalla
Sapete cos'è l'effetto farfalla? È un postulato matematico della teoria del caos. Una farfalla sbatte le ali in Cina e per una serie di effetti a catena improbabili, ma possibili, si scatena una tempesta in America.
Era un venerdì pomeriggio quando lei decise di incontrarlo. "Si, ma portami in un posto tranquillo, non voglio correre il rischio che ci vedano" gli disse. Lui la portò a casa sua. Era una villetta lontana da sguardi indiscreti. Appena entrò lei avvertì subito che non abitava lì, più dalla temperatura inclemente che dal disordine che regnava. Lui la condusse subito in una stanza da letto, l'unica calda, qui c'era il suo computer, lo stesso che li aveva fatti conoscere. Si sedettero sul letto e si guardarono qualche istante. Cercarono di vincere l’imbarazzo reciproco con frasi quasi scontate, forse banali ma non ci riuscirono gran che. L’atmosfera si stava facendo pesante ma più parlavano più i loro corpi si avvicinavano. Non credeva a cosa stava facendo, lui le si avvicinò e le dette un piccolo bacio sul collo. “Perché non ti allontani, stupida” pensava lei, ma non ci riusciva. L’unica cosa che le uscì dalla bocca fu un sospiro. Lui allora cercò di vincere la sua timidezza e con le labbra tentò di avvicinarsi alla bocca di lei. Sapevano entrambe cosa stava accadendo ma nessuno aveva la forza di ritrarsi. Piano, piano incontrò le sue labbra, dapprima le baciò l’angolo della bocca, poi posò con decisione le sue labbra sulle quelle di lei. Non si staccarono, finche anche le loro lingue, calde e desiderose non si unirono. Fu un bacio profondo e bellissimo. Lui allora, che aveva la sua mano sul viso di lei, cominciò a farla scendere giù per il collo, ultimo avamposto tra mente e cuore, scese fino a sfiorare con timidezza il seno di lei, esitò per un istante…poi riprese, la accarezzò ancora e scese, adesso con più audacia, lungo i fianchi. “di che forme meravigliose è fatto il vento” pensò. Sentì il corpo di lei vibrare e un sospiro le uscì dalla bocca, ormai impegnata a far conoscere profondamente le loro lingue. “Ma cosa ci faccio qui?” pensò lei.
Lei in quello stesso istante si rese conto di non voler essere da nessun altra parte. Lui le accarezzò i fianchi ma la mano, audace non si fermò. Si spostò cercando di sentire il sesso di lei. Le sue gambe vibrarono un po’, ebbe un sussulto, ma non oppose resistenza, e cominciò anche lei con una mano a scoprire il corpo di lui. Sentiva le spalle, piene di vigore, scorrere sotto la sua mano, le sue natiche, dure come il marmo. Ormai erano persi in essi. Piano le sbottonò i tre bottoni del giacchino che indossava e subito le scoprì i seni, meravigliosi, che non poteva far altro che assaggiare. Dopo averli sentiti sotto le proprie mani lui le sfiorò i capezzoli con la lingua, avida come se quello fosse l’ultimo pasto di un condannato. Forse lo era per davvero.
Si accorse, mentre con la mano esplorava il sesso di lei, che il suo corpo si muoveva quasi a cercare un ritmo con la sua mano. Lei che ormai lo amava e lo odiava insieme, fece cadere la sua mano sul suo pene. Lo sentì gemere, e continuò a toccarlo, come se fosse la prima volta che lo faceva, come una adolescente alla sua prima esperienza. Lei allora cominciò ad accarezzare la sua testa mentre egli le baciava i seni, poi cominciò a baciarle l’addome che si muoveva svelto a causa del respiro accelerato. Scese di botto e le baciò il sesso, esplorò con la lingua ogni anfratto di quel bene supremo e si inebriò assaggiando il nettare di lei. Lei con avidità si girò di scatto e lo mise supino, voleva comandare adesso. Gli sbottono la patta dei pantaloni e glie li sfilò. Scoprì quel corpo, giovane e glabro e si chinò su di lui. Fece le stesse cose che attimi prima le aveva fatto lui, baciandolo sull’addome e scendendo con le labbra fino al suo pene. Prima lo baciò piano attraverso i boxer, poi con avidità gli abbassò anche quelli e assaporò tutto ciò che in quel momento voleva. Si, lo amava, lo desiderava e la sua vagina adesso fremeva, non desiderava altro che averlo dentro di se. Si alzò e si mise a cavalcioni su di lui. I loro corpi fremevano, volevano esplodere ma cercarono, senza dirlo mai, di far durare tutto il più a lungo possibile, consapevoli che quello che stava accadendo, forse non sarebbe successo mai più. Ma non sembrò mai abbastanza, i loro corpi avevano ormai preso il controllo ed il piacere di lei esplose en un gemito lungo e sottile. Lui non riuscì allora più a trattenersi e gemette, inondando lei del suo piacere proibito. Rimasero così in silenzio a fissarsi, abbracciati, estenuati e avvinti, maledicendo il primo messaggio che si si erano scambiati. “Non si sarebbero più rivisti”, questo fu il loro pensiero.
Ma la farfalla, aveva già sbattuto le ali.
6
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Un sogno dedicato a te ..dolcezza
Ho immaginato di incontrarti in un caffe', ho una gonna un po' corta..autoreggenti nere..velatissime..come ami tu..I nostri occhi si incrociano vogliosi, ci sediamo ad un tavolo abbastanza appartato.Dopo aver ordinato ti avvicini a me,mi accarezzi i capelli e mi sussurri nell'orecchio un tuo desiderio.
..mi chiedi di alzarmi e di andare in bagno, di sfilarmi il mio tanga nero, e di consegnartelo al mio ritorno al tavolo.
C'è uno stato di eccitazione di entrambi che i nostri sessi sono gia' umidi di desiderio.
Sono al tavolo con te e indosso solo quella gonna,mentre le mie mutandine le conservi gelosamente nella tasca della tua giacca.
Cominci a stuzzicarmi e con la tua mano accarezzi prima il mio ginocchio,la coscia e poi sempre piu' su, il tutto di nascosto dai presenti, il tutto furtivamente.
la tua mano sale vorrebbe violare il mio intimo, mentre io cerchi di mantenere un comportamento del tutto naturale, lei impavida sale, cerca, abusa si introduce.Puoi sentire il mio sesso sempre piu' bagnato e voglioso, prendi la mia mano e l'accompagni sul tuo per farti sentire quanto tu sia eccitato..
Vorresti scoppiare ma cerchi di trattenerti.....
All'improvviso ci ritroviamo in una stanza tutti soli, la passione prende il soppravvento.
La mia bocca passa ogni centimetro del tuo corpo, prima il tuo collo, il lobo del tuo orecchio, poi sempre piu giu' fino al torace......I miei seni , i miei capezzoli duri come la pietra.li succhi fino a farmi impazzire, la tua lingua passa vorace all'interno dei miei seni, ma anche all'esterno dove la zona è molto sensibile.
Scendi sempre di piu'..verso il mio ombelico, la lingua entra ed esce da esso, allarghi delicatamente con le mie mani le mie cosce per poter scendere ancora.
Il mio pube, l'angolo delle mie cosce, le mie gambe, sempre piu' giu', i miei piedi, ....................
IL mio SESSO........
Sono bagnata come una fontana, la tua bocca non riesce a staccarsi da lei, lecchi con voglia le mie labbra, le grandi.....le piccole, le succhi.le maltratti dolcemente, penetri con la tua lingua all'interno sempre di piu' facendo piccoli vortici che si allargano sempre di piu'.Vorresti farni venire gia' cosi'.....t bacio dappertutto..ti lecco dappertutto....scendo sempre piu' giu..sento il sapore della tua pelle..le mie mani dapperutto..ti esplorano..e la mia lingua scende..scende..sul tuo sesso..sulle tue natiche..dietro..ti lecco ancora..come ami tu..
.............................
mi giri cominci a baciare la mia schiena, scendi fino alle mie natiche le baci, le lecchi. Allarghi piano il mio sedere per poter passare la mia lingua sempre piu' vorace.Lecchi il mio sesso da dietro , ma non risparmi certo il mio culetto che attende le mie attenzioni.
Anche li la tua lingua penetra come nel burro.
Appoggio il tuo sesso sul mio corpo, sempre in quella posizione lo fai penetrare nel mio culetto bagnato degli umori del mio sesso, mentre una tua mano raccoglie il mio seno e l'altra gioca imperterrita con il mio clitoride.
ti giri ed io ti salgo sopra e mi penetro cosi sempre piu' in profondita'.
MI muovo sapientemente alla ricerca del nostro piacere le tue mani cercano il mio seno, la tua bocca i miei capezzoli e la mia bocca, dove le tue dita cercano di penetrare per essere succhiate come fossero un fallo.
su, giu', su ,giu' posso sentire il mio umore inondare il tuo sesso le mie grida di piacere..........mi gridi mi supplichi di farti venire................Aumento sensibilmente la mia cavalcata........ti sembra di scoppiare.........non resisti ............e veniamo in preda a sensazioni estreme.
Ma vuoi farmi assaggiare il tuo sapore quindi accompagni la mia bocca sul tuo sesso per farti ... ripulire e farmi assaporare cio' che ti appartiene.
baci ..tesoro mio..
9
3
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
La sorpresa
Quella mattina Rita era strana, c'era molta eccitazione nei suoi occhi, la salutai come tutte le mattine prima di andare a lavoro e lei mi disse:
"Oggi torna un po' prima che ho una bella sorpresa!"
Così feci, la sera tornai a casa un paio d'ore prima, tutto era stranamente silenziosa, Rita mi accompagnò in camera da letto, arrivati lì mi disse "Ora farai tutto quello che ti dico io!".
Mi fece sedere per terra con la schiena poggiata al letto, poi mi bendò e mi legò le mani al giro letto, cominciavo ad avere una vaga idea di quello che poteva essere la sorpresa, in fondo sapevo che Rita era una gran porca, ma la mia idea era lontana anni luce dalla realtà che di li a poco avrei scoperto.
Immobilizzato e cieco, sentivo dei rumori concitati, ad un certo punto un piede cominciò a carezzarmi il viso, "Annusalo" disse Rita, era un piede fasciato da morbide calze il suo odore me lo fece diventare subito duro, era un odore che conoscevo molto bene, era il piede di Rita, sentivo il cazzo che mi si gonfiava e spingeva, ma immobilizzato com'ero, non potevo nemmeno sfiorarlo. Quell'odore mi entrava dentro e mi scuoteva, Rita aveva sempre saputo quanto mi arrapasse l'odore dei piedi di una donna, improvvisamente un altro piede cominciò a sfiorarmi da prima in petto, poi saliva sempre più su verso la mia faccia, Rita mi ordinò: "Annusa e bacia anche questo", in quel momento ebbi una sorpresa che mi lasciò quasi di stucco, annusai quel piede, ma l'odore che salì mi era nuovo, mai sentito prima, stavo annusando il piede di qualcun'altra, mia moglie aveva portato qualche sua amica per divertirsi.
L'odore di questo piede, per me nuovo, mi fece eccitare come non mai, avevo i piedi due donne sul viso e quegli odori che si fondevano mi stavano stordendo, sentii delle mani che iniziavano a spogliarmi, "no, non è possibile!" pensai, i piedi erano ancora sul mio viso, doveva esserci una terza persona, mi spogliò completamente, il mio cazzo ora era duro e teso nell'aria. Sentii altri due piedi che iniziavano a carezzarlo!
Rita disse: "Ora puoi guardare!" Mi strappò la benda dagli occhi, venni investito da un'immagine che mi eccitò fin nel profondo: Davanti a me erano sedute in tre, tutte e tre vestite solo di calze autoreggenti, la prima era mia moglie Rita, sapevo già che fosse porca, ma non immaginavo fino a questo a punto, la seconda era Francesca, la ragazza di un nostro amico, era suo il secondo piede che mi avevano fatto annusare, avevo sempre sospettato che dietro quell'aria da ingenua ci fosse nascosta una grandissima padrona , la terza era Cristina, la migliore amica di mia moglie, lei mi stava carezzando il cazzo con i suoi piedi.
A quella vista la mia eccitazione superò ogni limite, cominciai ad annusare baciare e leccare quei due piedi che avevo vicino al naso, Rita continuava a dirmi "ti piace verme schifoso eh?" ed ancora "oggi sarai il nostro schiavo!", poi fece togliere il piede dalla mia faccia a Francesca e disse a Cristina di mettere il suo "Annusa il piede della mia amichetta, è una settimana che non li lava, apposta per te! Forza!" un nuovo odore intensissimo mi entro entrò dentro!
A quel punto Rita rivolta alle altre due: "Ora basta con i piedi, mettevi sedute, che ci facciamo leccare per bene!" E così si misero sedute tutte e tre a cosce aperte, con quelle fiche scure in mostra, bagnate ed odoranti di sesso, iniziai a leccare quella di Rita, gli passavo la lingua intorno al clitoride ed intanto con un dito all'interno la sditalinavo a dovere, la bocca iniziò a riempirsi di quel sapore dolciastro il sapore della fica di Rita, quanto mi piace, mentre facevo questo, le altre due si misero sotto di me ed iniziarono a succhiarmi il cazzo a turno un po' per uno, sentivo le loro lingue che scorrevano sulla mia cappella gonfia. A quel Punto Rita scostò la mia testa dalla sua fica, "Ora lecca la sua!" Indicando Francesca, Francesca si sedé sulla sedia a cosce aperte, aveva una fica pelosissima e riccia, Iniziai a leccargliela era bagnata fradicia per l'eccitazione, lei aveva un sapore più pungente, mentre gliela stavo leccano Rita tirò fuori due enormi cazzoni finti, uno lo indossò e iniziò ad infilarmelo nel culo violentemente, "prendilo tutto verme!" continuava ad urlare, sentivo quell'enorme cazzo nel culo, mi faceva un po' male ma il godimento che provavo era superiore al dolore, a quel punto Rita prese il secondo cazzone e disse a Cristina "Vieni qua, mettiti a pecora!", e gli infilo quell'altro enorme cazzone nel culo tutto insieme, per il dolore Cristina sobbalzò e gli uscì una lacrima, ma Rita continuava a stantuffarglielo nel culo, a quel punto il viso di Cristina si fece rosso, il godimento aveva preso il posto del dolore, e anche lei cominciò a muoversi per sentirsi scorrere quei due cazzoni nel culo. Rivolta a me Rita disse "Smetti di leccare la fica a Francesca, e vieni qua a leccarla a quest'altra porca!", e così mi misi sdraiato sotto Cristina, e iniziai a leccargliela, era bagnata e la sua fica si muoveva a ritmo delle botte che gli dava Rita, ogni tanto delle grosse gocce cadevano e mi riempivano la bocca, mentre facevo questo, Francesca si alternava un po' leccava il culo di Rita e un PO' mi succhiava il cazzo, a quel punto Cristina venne, inondandomi la bocca, Rita tirò fuori il cazzo che aveva infilato nel culo di Cristina, mi guardò e Mi disse "Devo sciacquarti la bocca, ce l'hai piena del succo di questa porca!" E così mi fece sdraiare, si accucciò sopra di me e iniziò a pisciarmi in bocca "Bevila tutta Porco!", a quella vista Cristina iniziò a pisciare nella bocca di Francesca che nel frattempo si era messa a cavallo sul mio cazzo, ficcandoselo ben bene dentro la fica, e così mi trovavo tutta la piscia di Rita in bocca e quella di Cristina che colava addosso a Francesca e finiva per inzupparmi per bene, una volta che ebbero finito tutte e due di pisciare, Rita e Cristina iniziarono a leccarsi la fica a vicenda, intanto Francesca si alzo in piedi ed mi prese la testa e mi premette la faccia con forza sulla sua fica, sentii un sapore acidulo in bocca, si anche lei mi stava pisciando in bocca, Rita, che intanto se la faceva leccare da Cristina, mi disse "Bevi tutto il piscio di quella porca di Francesca, non farne cascare nemmeno un goccio", per quanto mi impegnassi a ingoiare quella cascata di piscio, inevitabilmente un po’ fini per colarmi addosso e poi per terra, Rita se ne accorse, appena Francesca ebbe finito di pisciare mi fece pulire per bene la sua fica con la lingua, e poi ci mise a tutti e tre, io, Francesca e Cristina a leccare tutto il piscio dal pavimento, mentre lei con un piccolo frustino, ci frustava sul culo. Appena finito, Rita mi disse "Ti avevo detto di non farne cascare nemmeno una goccia, ora sarai punito", tirò fuori i due cazzoni di prima più un terzo, e li indossarono tutte e tre, "ora sarai la nostra troia" disse Rita, e vidi le facce di Francesca e di Cristina illuminarsi di un sorrisetto sadico.
Si rivolse quindi alle altre due: "Scopatevelo per bene", la Prima a scoparmi fu Cristina, m’infilò violentemente il suo cazzo nel culo e cominciò a spingere come se volesse spaccarmelo, Francesca intanto si mise davanti a me e mi disse "Succhiamelo troia!" intanto Rita cominciò a Succhiarmelo, e come me lo succhiava bene, stavo godendo come il porco che sono, Francesca e Cristina si scambiarono il posto e Francesca mi inizio a inculare ancora più violentemente di Cristina, mentre Cristina me lo faceva succhiare. A quel punto Rita si alzo e ci mise tutti e tre vicini a Pecora, tolse il cazzo alle altre due, infilò il suo nel mio culo, e con le mani spinse gli altri due nei culi di Cristina e Francesca, godevamo tutti e tre e le due troie intanto si sditalinavano e venivano strillando di piacere. Allora Rita tolse il suo cazzo mi girò e s’infilò tutto il mio cazzo dentro, cominciò a saltare su e giù finché non venimmo insieme, il mio cazzo sembrò esplodere in fiume di sborra che riempì la fica di Rita, che se la fece pulire immediatamente dalle abili lingue di Francesca e Cristina.
Ormai allo stremo delle forze avevo goduto tantissimo, e pensavo "Ed ora quale sarà la prossima sorpresa di mia moglie?"
10
1
16 years ago
chinotto,
45
Last visit: 15 years ago
-
Gnatas
Dopo un paio di giorni di assestamento nella nuova città, decisi di iscrivermi in palestra. Mi sarebbe servito per rilassarmi un po’ dopo il lavoro oltre che mantenermi in forma. All’ingresso, mi accoglie una simpatica segretaria che dopo avermi mostrato il locale, completa la mia iscrizione e mi consegna le chiavi dell’armadietto. Una volta in sala attrezzi, mi sento un po’ sperduto finché non si presenta un istruttore, che mi consiglia di iniziare facendo 10 minuti di tappeto.van Dopo aver terminato il riscaldamento inizio gli addominali. Mentre facevo le mie flessioni portando a fatica, le spalle verso le mie ginocchia, mi accorgo di una figura che mi osserva alle spalle. Una volta terminato l’ esercizio, si presenta dicendomi che è un istruttore. Gli chiedo di ripetermi il suo nome, perché la prima volta non lo comprendo. Mi rispose sorridendomi di chiamarsi Gnatas.
Subito, mi diede l’idea di una persona educata e simpatica. Mi disse che ora mi avrebbe seguito lui e che mi avrebbe fatto una scheda personalizzata. Mentre continuai gli addominali, stavolta eseguendo quelli bassi, portando le gambe al petto, mi diede l’impressione che mi stesse guardando il sedere. Un impressione che si tramutò in imbarazzo quando facendomi fare i glutei, me li tastava ripetutamente per controllare che facessi bene. Mi disse che avrei dovuto concentrarmi molto sul sedere perché secondo lui era molto sodo. Lo ringraziai, cercando di farla sembrare una cosa normale.
Mi portò ad un altro attrezzo ed anche lì mi fece fare la parte esterna del gluteo. Intanto, mi faceva compagnia parlando dell’alimentazione. Inizialmente, pensai che fosse gay, poi, venne una ragazza bellissima che mi tolse tutti i dubbi. Si avvicinò a noi, lo bacio sulle labbra e lo ringraziò per la notte precedente. Lui, ricambio, senza mostrare eccessivo entusiasmo e disse che era impegnato a seguirmi. Incuriosito gli chiesi se era la sua ragazza, e mi disse che era solo una amica e che aveva passato una notte di sesso con lei. Gli dissi che era molto bella e, non so perché dissi che aveva un bel culo. Lui sorrise dicendomi che io lo avevo più bello. Il mio volto immagino, mostrò tutta la mia sorpresa, perché lui continuò chiedendomi perché avessi quell’espressione.
Imbarazzato gli dissi che non mi aspettavo quel complimento. Lui invece, insisteva, dicendo che lo sapessi e per questo lo mettevo in risalto con quel pantalone bianco quasi aderente. Mi prese in contropiede, effettivamente quel pantalone era quasi una taglia più bassa, ma lo avevo comprato in saldi senza misurarlo il giorno prima. Cercai di cambiare il discorso e lui fece altrettanto. Ma quell’allenamento fu per me estremamente imbarazzante. Lui era sempre al mio fianco ed addirittura mentre feci i tricipiti con un attrezzo, lui si misi dietro di me appoggiando il suo pene al mio culo. Quel gesto mi fece impazzire. Ero eccitato e confuso. Non so cosa mi prese. Invece di reagire in maniera consona, non dissi nulla. Lui, preso conforto da quella situazione ed insisteva sempre più.
Mentre con le mani seguiva il movimento dei miei tricipiti, il suo pube era stretto a me. Quando terminò mi disse “Sei stata bravissima”. Io mi sentii crollare. Si era rivolto a me , con un femminile. Poi aggiunse “..Jenny”. E mi aveva anche dato un nome da donna. Rimasi immobile senza dire una parola. Poi lui mi indicò una panca e disse che avrei dovuto fare i pettorali. Confuso mi sdraiai e appoggiai le mani al bilanciere, quando vidi che si misi alle mie spalle, per aiutarmi mantenendolo dall’alto. Lì notai per la prima volta il suo pacco. Sembrava enorme e che stesse per esplodere. Lo fissai per tutto il tempo, senza accorgermene. Fu lui sorridendo che mi disse che era terminato l’esercizio. Non so spiegare il mio stato d’animo del momento. Vergogna, eccitazione, confusione.
Dopo aver fatto tre volte quell’esercizio, tutte e tre le volte mi ero perso in quella visione. Alla fine, presi coraggio e cercai di allontanarmi, quando lui venne verso di me e disse: “Dove vai Jenny?”
Balbettando dissi che dovevo andarmene, che era tardi. Lui mi prese e disse che avevo finito l’allenamento e che avrei dovuto fare una sauna. Risposi che non l’avevo acquistata e che non importava. Mi disse che era un omaggio e che avrei dovuto farla subito, altrimenti non aveva effetto.
Mi feci convincere, anche perché mi avrebbe rilassato un po’. Quindi entrai negli spogliatoi, presi l’accappatoio ed inizia la sauna, chiudendo a chiave la porta. Una volta dentro mi sentì rilassato e mi ritrovai a pensare a quello che era successo in sala. Ma che avevo fatto? Ho sempre avuto delle fantasie , ma non ho mai manifestato comportamenti ambigui. Come aveva fatto quel tipo ad indurmi ad accettare quelle cose. Mi aveva dato un nome da donna, me lo aveva appoggiato dietro ed inoltre aveva un pacco enorme. E non potevo smettere di pensarci. Quando all’improvviso la porta si aprì. Entrò in accappatoio e guardandomi disse “Ciao Jenny.” Sorpreso gli dissi che la porta era chiusa a chiave, ma lui rispose che aveva tutte le chiavi.
Proprio tutte!. “Sei bellissima” – aggiunse. Io, balbettando risposi “Gnatas..scusa non capisco..” “Presto capirai, tesoro..” . La sua sicurezza era inebriante. Sembrava tutto già deciso. Si tolse l’accappatoio e si sedette sulla sdraio. Lo vidi nudo. Piuttosto vidi il suo pene eretto. Enorme. Gli arrivava quasi fino all’ombelico.” Ora Siediti Jenny!” – mi ordinò. Confuso, obbedì. Ma mentre mi stavo per sedere al suo fianco sull’altra sdraio, lui col dito fece cenno di no. “Ma avevi detto di..” lui interruppe la mia frase e mi disse “Siediti qui!” indicando il suo pene eretto. Trasalì, non potevo credere alle mie orecchie. Mi aveva ordinato di sedermi sul suo cazzo. E con che sicurezza! Come se fosse una cosa naturale. Mentre pensavo, mi accorsi di trovarmi in piedi sopra di lui, con il mio sedere sopra il suo pene.
Lui intanto se lo toccava, e immagino inumidendolo un po’. Mi abbassai con calma, chiudendo gli occhi. Lasciando che il mio peso mi aiutasse a prenderlo dentro. Scivolai cosi lentamente che il tempo sembrò non passare mai. Mi ritrovai sopra di lui con parte del suo membro dentro di me. Con tono gentile e premuroso mi chiese se mi faceva male, tradendo una grande eccitazione. Risposi che non mi faceva tanto male, ma più che una risposta era un gemito, un languido sussurro. Mi sentivo ormai una donna e pronta per essere trombata. Mi sentii preso da una voglia di sesso irrefrenabile e mi girò vorticosamente la testa. Incominciai dalla prima volta in questa serata a sentirmi padrone della situazione ed iniziai a cavalcarlo con furia.
Non credo se lo aspettasse, perchè fu sorpreso dalla mia intraprendenza. Saltellavo su e giù sul suo cazzo, stringendo i miei solidi glutei.Mi appoggiai sul suo petto, cercando di far entrare quanto più cazzo dentro di me. Mi immaginavo di possederlo tutto nel culo, ma sapevo che non era così. E cercavo ogni volta di migliorare la mia meta, alzando ancora di più il sedere e divaricando il più possibile le gambe. Ogni volta lo sentivo scivolare un po’ più dentro, come se fosse risucchiato. Intanto lui mi strinse i glutei con le mani, come per trattenermi ed aiutarmi a prenderlo sempre più dentro.
Mugolando mi dice : ”Sei proprio una grandissima Troia” .Invece di offendermi , quelle parole mi eccitarono e gli risposi che aveva ragione che ero una Troia, una lurida puttana e che avevo voglia del suo cazzo. Sentirmi un corpo estraneo dentro il sedere, mi rendeva un’altra persona. Una persona che forse nascondevo da tanto tempo. All’improvviso lui mi spinse, come per scostarmi ed io mi alzai, sentendo il suo cazzo che usciva. “E’ troppo grosso per te..” Rimasi deluso ..e dissi che non era vero che lo avevo avuto tutto nel culo. Lui scoppio a ridere.”Oh..Jenny..lo hai solo assaggiato..” poi si alzo lasciandomi sedere sulla sdraio.”Non sei ancora alla sua altezza..”
Era rivolto verso di me in piedi con le gambe aperte, con le mano sui fianchi, mentre io seduto lo guardavo dal basso timidamente negli occhi. Non sapevo cosa fare. Mi disse di baciarlo. Io eseguii, baciando il suo membro come ipnotizzato. A quel punto la mia eccitazione raggiunse un limite mai provato, perché addirittura apri la bocca e glielo leccai. Non so cosa mi aspettavo, ma la sua reazione fu inaspettata. “Ma che fai Jenny?”.
Tiro indietro il membro e aiutandosi con le mani mi schiaffeggio con la sua asta poi disse di guardarlo negli occhi, mentre intanto incominciò a masturbarsi. “Ti ho detto di leccarlo?” Non risposi, ma con la testa feci un cenno negativo. “Esatto..quindi non lo devi fare.” Quel suo tono autoritario mi faceva sentire debole e protetto allo stesso tempo. Abbassai gli occhi e vidi il suo pene enorme furioso tra le sue mani, come se fosse pronto ad esplodere. “Guarda me!Non guardare il mio cazzo!”. Mi feci forza, ed alzai lo sguardo. “scusa, non volevo..” Quel mio modo di fare, penso, lo eccitò enormemente perché non riusci a tratternersi ed il primo fiotto centro la mia bocca ancora aperta, poi i successivi mi colpirono tutto intorno al viso, mentre stavo sputando il primo getto.
Mi portai le mani al volto per proteggermi, ma ormai era fatta. Avevo il viso inondato di sperma ed ora anche le mie mani lo erano, nel tentativo di toglierlo. “Che..cosa hai fatto?..va..vattene via..via!!” mi ritrovai a piagnucolare ancora ai suoi piedi, mentre lo vedevo che si chiudeva l’accapatoio e si avviava verso l’uscita. “D..dove vai?” dissi mentre mi ritrovavo solo in quella sauna, in ginocchio, fissando le mie mani inpastricciate. Appena ripreso andai subito a sciaquarmi. Mi asciugai con l’accapatoio il più possibile ed andai di corsa nello spogliatoio.
Lì, mi vestìi frettolosamente, senza fare la doccia, cercando di non attirare l’attenzione, ma mi sentìi gelare quando senti una voce dietro di me, mi chiese come stavo. Era l’istruttore , che aveva visto i miei occhi lucidi. Dissi che avevo mal di testa e non vedevo l’ora di tornarmene a casa. Mentre cercavo di andarmene, evitando la conversazione vidi Gnatas, che usciva dalla doccia, che si massagiava il pacco e mi osservava. Senza continuare il discorso, presi la borsa e me ne andai a casa.
7
9
16 years ago
vanesia281191,
32
Last visit: 4 years ago
-
Tutto cominciò così...
Una sera d' estate ero seduto nella mia auto in un parcheccio della città. Quando arriva un' auto con a bordo una coppia e si ferma non troppo lontano da me...
A quel punto pensai ad una coppia che doveva solo parlare. Dopo qualche minuto il mio telefonino si illumina, lo prendo per dare un' occhiata e trovo una richiesta di accesso tramite bluetooth, pensando si trattasse di un errore o di un virus non accetai. Sul telefonino però ricomparì dinuovo quella scritta di richiesta questa volta incuriosito accettai.... il mandante era:" coppia Vogliosa ". Quando apro il file ricevuto mi trovo davanti uno splendido seno con una mano che lo toccava. I miei pensieri a quel punto hanno cominciato a fluttuare, il cuore impazza all 'inverosimile, ogni senso era all' erta... non sapevo cosa fare allora decisi di inviare un messaggio sempre tramite bluetooth, dicendo che ero un ragazzo e che forse avevano sbagliato...
lo sapete cosa mi hanno risposto? " seguici con l 'auto "
gli ormoni si scatenarono,il sangue romba nelle orecchie,brividi freddi..caldi...sconquassano.....un fuoco divampa... le auto si mettono in moto ed io comincio a seguirli, mi conducono in un' altro parcheggio un pò più isolato dove la luce era più lieve. arrivati mi hanno fatto segno di affiancarmi, e dai finestrini chiusi sgorgo il viso di una signora molto affascinante più o meno sui 38 anni distinta... i battiti aumentano, i finestrini si abbassano la luce si accende e i loro corpi si iniziano a denudare. Nella mia testa viaggiavano milioni di pensieri ma quello più intenso era quello di non essere un rozzo e volgare , allora scendo dalla macchina e mi avvicino al loro finestrino ed inizio a guardare mentre lei con molta calma ma con molta fame lo prende in bocca al suo uomo e mi guarda dritto negli occhi. io inizio a farle i più dolci e intriganti complimenti che una donna potesse ricevere... era bella da togliere il fiato, linee morbide e sensuali, un seno favoloso pelle dorata... sembrava un' angelo... lei apri lo sportello e incominciò a toccarmi, ad aprire i pantaloni, poi accarezzo i miei boxer sempre guardandomi negli occhi,... io impazzivo... mi abbassò con modi dolci anche il resto... ero nudo li davanti a lei... lo accarezzo con le labbra poi incomincio a scivolare con la bocca... tutto questo senza mai parlare solo attraverso sguardi e gesti. Mi prese la mano e mi fece sedere sul sedile anteriore e lei si mise su di me! La mente era annebbiata... sospesa....brividi che oltrepassano l' anima..... iniziammo a fare l' amore... era estate faceva caldo i corpi erano umidi e morbidi i suoi seni davanti a me che ondeggiavano... Bhè sapete una cosa ? con quella coppia siamo rimasti ancora in contatto e ci vediamno spesso...
LA MIA PRIMA ESPERIENZA... TUTTO COMINCIO' COSI PER CASO...
7
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Trasgredire è un\'arte!
Conosco bene il mio ruolo, non do niente per scontato: una telefonata, un incontro e poi sarà quel che sarà...
Credo sia un momento piacevole da gustare tutti insieme e magari da ripetere. Non sono libero, quindi non cerco guai.
Le mie fantasie vanno da una camera ad un parcheggio, da un cinema ad un negozio dove esibire la sensualità senza volgarità ma con quel pizzico di follia che può suscitare forti emozioni, fino a portarci dove i sensi vengono meglio appagati...
11
0
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Sesso orale...
Quella fù la nostra prima volta con un singolo. Ci siamo conosciuti in un giardino di Settembre scorso. Era una serata tranquilla di quelle che fanno sognare...
Ad un certo punto un uomo 50 enne ci propone un gioco erotico. Guardare noi due durante il nostro rapporto.
Siamo andati a casa sua e nel semibuio della camera da letto noi due (coppia di coniugi) ci siamo spogliati e baciati... . Lui stava in piedi e si masturbava. Ad un certo punto si è avvicinato molto al letto e Lei gli accarezzò il pene. Poi iniziò a spompinarlo, passando il pene a lui. Dopo qualche secondo l'uomo si sdraiò sul letto in mezzo a noi.
Abbiamo succhiato entrambi volentieri il suo pene che a dire la verità era un pò molle.
Eravamo affamati di un gioco trasgressivo...
Fù eccitante! ogni tanto bisogna giocare un pò. Perchè non ripetere un'esperienza del genere?!
7
5
16 years ago
admin, 75
Last visit: 4 hours ago -
Finalmente un po di creatività
il mio desiderio l ho espresso nel confessionale. mentre scrivevo pensavo: tanto non risponde nessuno.
eppure non mi faccio capace ancora come , veramente, non ci sia qualcuno che , in un sito che sembra senza schemi , poi sia creativo.
sveglio , per lavoro al mattino presto , mi capita di avere voglia di un imprevisto, di qualcosa di fantasioso che non mi faccia andare al lavoro.
cosi ho confessato , nel confessionale , il tutto.
qualche giorno fa , come al solito, metto il caffè sul fuoco ed apro il computer per eventuali comunicazioni di lavoro e poi anche x un giro su questo sito.
ho un messaggio , leggo :
noi stamani abbiamo voglia di trasgredire, tu veramente vuoi?
erano le 5,30 del mattino , il messaggio era arrivato 5 minuti prima.
sicuramente si risposi. immediata la risposta : hai msn per comunicare piu veloce? ci spostammo li.
era il lui di coppia che mi diceva di aver letto insieme a lei il messaggio qualche giorno prima e di essersi svegliato con la voglia di trasgredire, aveva svegliato la lei che molto decisa aveva detto di si.
addirittura la lei , senza sapere se c ero o meno aveva incominciato a scegliere cosa mettere. mi disse che il messaggio li aveva stuzzicati entrambi.
mi disse di dove erano e che se , volevo potevo raggiungerli subito.
ci demmo appuntamento in un luogo scelto da lui.
il tempo di fare la barba e la doccia ed ero partito.
durante il tragitto ero incredulo e contento di aver trovato qualcuno fuori dai soliti schemi , certo rimaneva il fatto di piacersi(io non sono un super uomo esternamente) anche perchè lui mi aveva anticipato che lei era molto bella.
arrivato nel luogo deciso , lo chiamo al telefonino e dopo poco lo vedo arrivare a piedi. parcheggio e , vedendo un bar aperto , propongo di bere un caffè ma lui mi dice che faremo colazione a casa sua.
durante il tragitto mi chiede di me , cosa faccio , le mie esperienze.
poi mi parla di loro di questa voglia di qualcosa di fuori dagli schemi per rompere i ritmi del lavoro e mi dice che quando arriveremo a casa non vedro subito lei in quanto intenta a preparare se stessa e la colazione.
gli confermai che per me non c erano problemi.
arriviamo , bella casa , decisamente, ben arredata c è un grande salone dove mi fa accomodare e poi mette un dvd raccomandandomi di guaradarlo con interesse visto che era stato fatto per scherzo con lei che si presentava ad un ipotetico lui che avrebbero incontrato.
si allontano con la scusa di dare una mano alla lei.
il dvd parte e mi appare una bella donna, capelli media lunghezza, un viso ben truccato(racconto proprio la sequenza con cui si vedevano le cose) , occhi profondi,una giacca con una camicia sbottonata abbastanza da far intravedere un seno stupendo , una grossa cinta , una gonna appena sopra il ginocchio(un tubino), calze nere(solo dopo scopriro con la riga) , decolte attaccato alla caviglia con tacco alto.
decisamente troppo per me, pensai.
a questo punto lei , nel video , comincia a raccontarsi mentre cammina un po avanti ed indietro, e poi si avvia alla sgabello alto che avevano vicino all angolo bar.
si accomoda , accavalla , maliziosamente le gambe, comincia a sbottonare ulteriormente la camicia.
nel frattempo arriva lui che chiamero guido , per comodità, mi chiede un primo parere che , ovviamente , non puo essere che positivo.
mi dice che lei è pronta e che possiamo andare.
apre la porta della cucina , entriamo ma non intravedo nessuno, poi girando l angolo vedo un tavolo e , con immensa sorpresa, la lei stesa su di esso. un cuscino sotto la testa, le gambe in posizione chiusa ed eretta, i piedi appoggiati sul tavolo stesso e poi i due sedi sodi ricoperti di crema da un lato e, penso, cioccolata dall altra.
mi presenta , lei mi da la mano e fa per darmi un bacio sulla guancia , ovviamente mi piego e subito le sfioro la guancia.
ci chiede di accomodarci, lei non si puo muovere e mi chiede se mai avessi fatto colazione cosi , decisamente mai le confermai.
aveva messo dei biscotti , del caffè , dei cucchiaini.
servitevi pure disse. presi un primo biscotto che passai sul seno a me vicino che era quello con la cioccolata , le venne la pelle d oca e cominciai a mangiare lentamente, parlando con lei per fare conoscenza.poi decisi di prendere un po di crema , andai al lato opposto e , questa volta, presi la crema con la bocca.
lei ebbe un fremito e guardo suo marito. poi mi chiese se avessi voluto dei cornetti le dissi che se li aveva andava bene , altrimenti non c era nessun problema.
fu allora che apri per la prima volte le gambe e le distese, mi disse :ne ho solo uno e lo tenuto in caldo qui.
in realtà lo aveva infilato per metà in vagina , mi disse se lo vuoi sarà un po bagnato pero.
cosa cè di meglio dissi , riguardo il lui di coppia e gli disse : penso sia finalmente la persona giusta.
poi tocco a me stupirla, le chiesi se avesse voglia di bagnarlo ancora di piu con un altro liquido.
il viso fece un espressione estasiata , mi chiese se veramente volevo e mi confermo che le sarebbe piaciuto molto anzi moltissimo.
mi sedetti a capo tavola, la spostai piu verso di me e cominciai a mangiare la parte esterna mentre il lui le aveva dato in bocca il suo attrezzo.
precedentemente le avevo detto che non mi doveva dire quando avrebbe bagnato il cornetto e di farlo quando sarei arrivato alla parte piu interna.
prima di mangiare la parte interna , leccai l esterno della fica completamente depilata , mentre lo facevo vedevo che lei inarcava il bacino e cercava di spingere fuori il restante cornetto , un invito a mangiare , forse non vedeva l ora di bagnare il tutto , l accontentai e quasi subito mangiai il piu bel cornetto inzuppato della mia vita.
poi , finito il cornetto le chiesi di continuare con il suo liquido mentre era sul tavolo.
una volta finito , lei si alzo , mi bacio in bocca e poi con la lingua mi ripuli la faccia bagnata.
poi mi chiese se volevo prenderla li vicino al tavolo.
volli prima leccarle il seno al sapore ci crema e cioccolata e poi lei si piego e volle in bocca il mio attrezzo.
era stupenda scendeva giu fino in fondo ,lentamente, con le labbra avidamente attaccate per non perdere un solo centimetro.
dovetti fermarla e le dissi d indicarmi un bagno.
lei apri la bocca e mi disse falla qui!
non potete immagginare il mio stupore , ci conoscevamo da pochi minuti è gia eravamo ad un livello cosi alto di trasgressione.
venne ancora piu sotto e mi chiese d iniziare.
con molta fatica , perchè eccitato, uscirono prima poche gocce a spruzzo e poi una copiosa e liberatoria fontanella.
il marito , nel frattempo , si masturbava.
poi volle che la prendessimo li , in terra tutti e due , uno per buchino.
ma , questa è un altra storia............
7
7
16 years ago
soloqualita, 66/66
Last visit: 3 days ago -
La piscina 1
Ah che palle la piscina! Ma non ho alternative. Sono un po’ soprappeso e se non voglio avere troppa pancetta devo sottopormi alla tortura, più mentale che fisica, di un’ora di nuoto libero un paio di giorni a settimana. Poiché faccio il libero professionista ho tempo quando capita e devo quindi trovare delle piscine libere un po’ a tutte le ore del giorno. La scelta è caduta su una piscina termale annessa ad un albergo che consente l’accesso, in numero limitato, anche a persone non ospiti della struttura.
La cittadina termale dove sorgono questi alberghi, non è lontana da dove abito ed ospita sempre molti tedeschi e austriaci, per lo più anziani, che godono delle varie cure di natura termale che vengono offerte.
La piscina è bella larga, ci sono sei corsie ed è lunga 25 metri; l’acqua è termale e quindi ci si nuota molto bene; il fatto è che ci si annoia. Su e giù, pausa, su e giù, pausa, e così via finché l’orologio non ti informa che sei riuscito a nuotare una buona oretta.
L’altro giorno sono riuscito ad andarci a metà mattina. C’erano poche persone, quattro o cinque vecchiarde di lingua tedesca e, oltre a me tre maschietti. Ho trovato posto in una corsia occupata da uno dei tre maschi, un tipo di poco più alto di me, più slanciato e con qualche anno più di me (intorno ai quaranta), capelli brizzolati.
Un paio di volte ci eravamo toccati incrociandoci e lui aveva biascicato uno “scusa” con un leggero accento tedesco. “Un altro crucco” pensai. Sentii parlare gli altri due maschietti e anche loro erano tedeschi e scherzavano su qualcosa che era capitato ad una delle vecchiarde. “Cazzo!” pensai “Stai a vedere che sono l’unico italiano!”.
Mancavano pochi minuti allo scadere dell’ora che mi ero prefissato per nuotare, quando gli altri due maschi lasciarono la piscina e andarono negli spogliatoi. Nuotai ancora per cinque minuti poi anch’io uscii seguito quasi subito dal brizzolato tedesco compagno di corsia.
Negli spogliatoi mi presi tutto l’armamentario per fare la doccia e mi avviai a lavarmi. Al locale si accedeva tramite una porta, tipo saloon, di vetri smerigliati e sui due lati c’erano quattro docce parte per parte. I due tedesconi stavano finendo di fare la doccia e continuavano a ridere e scherzare tra di loro. Passai in mezzo ai due e mi sistemai nell’ultima doccia in fondo, tolsi il costume da bagno e aprii l’acqua calda lasciando che scorresse sopra di me, poi regolai la temperatura e mi girai a guardare gli altri due. Il mio sguardo corse verso i loro piselli . Erano diversi, uno era lungo e un po’ incurvato, l’altro era grassoccio e più corto. Li guardai a fondo e mi nacque il desiderio di prenderli in mano e di toccarne la consistenza fino a sentire che crescevano sotto il mio controllo; ma cercai di cacciarlo perché un po’ mi faceva venire alla mente ricordi della mia adolescenza, ricordi che avevo accantonato.
>>>>>>>>>>>>>
7
0
16 years ago
ettoreschi,
36
Last visit: 2 years ago