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La cameriera
era uno dei primi incontri che facevo con una coppia, lei 35 anni mora alta 1,70, magra molto bella e raffinata, lui brizzolato alto 1,85 e molto ambiguo.Abitavano in una villa alla periferia nord di Roma, molto facile da raggiungere, tanto che mi presentai all'appuntamento vestita come mi ero proposta, da cameriera.Camicetta bianca, gonnellina nera molto corta calze a rete e tacchi a spillo.Appena entrata ,la signora Daniela, era cosi' che voleva essere chiamata, mi accolse con un grande sorriso, tra il curioso e il malizioso, Sergio, il marito, mi accompagno' in camera per farmi posare i bagagli.Mi fece salire le scale davanti a lui, vedendo lo spettacolo che gli offrivo mostrandogli il culo solcato dal filo del perizoma.Appena in camera , non ho fatto in tempo a sistemare la valigia sul letto, che aveva tirato fuori il suo cazzone, chiedendomi di fargli assaggiare la mia lingua.MI inginocchiai e comonciai a leccargli le palle, aveva un cazzo normale, ma in un attimo divento' duro come il marmo.Cominciai a succhiargli la cappella, correndo con la lingua lungo tutto il cazzo, in quel mentre entro' Daniela, con uno strap onl legato in vita,lo mise vicino al pene di suo marito ed io dovetti spompinarli entrambi.In un attimo mi ritrovai a pecorina, col perizoma calato fino alle cosce, con Daniela che mi inculava come una pazza, con dolcezza e decisione, mentre Sergio non resistette molto a sborrarmi in faccia.Mentre mi colava la sborra dal viso, sergio scese di sotto, era arrivato qualcuno. In un attimo altre 2 coppie si erano unite a noi, e mentre Daniela ,imperterrita continuava ad incularmi, i nuovi arrivati erano nudi e pronti a fare porcate.Quella sera il mio culetto e' stato visitato dai 3 cazzi dei mariti, di cui uno, quello di Ugo veramente enorme, e dalle 3 porche, Daniela, Monia e Jessica, che si intervallavano coi vibratori nel mio culo.Non scopavano tra di loro, era come se il centro del divertimento fossi io, questo mi eccitava da morire, e il clou fu quando riuscirono a venire quasi contemporaneamente sulla mia faccia.Monia era sotto di me con il suo strap on piantato nel mio culo , mentre Daniela e jessica Hanno cominciato a slinguazzarmi e ripulirmi la sborra dei mariti cha mi colava dal viso.Verso le 3 di notte una coppia se ne ando', rimase Monia con suo marito, quello col cazzo enorme.Io dormii nel loro letto, la mattina appena svegliati, Monia ebbe la brillante idea di farci inculare insieme da suo marito. Ci mettemmo cosi' a pecorina, coi culetti i n aria, molto vicini, e Ugo comincio' prima col culo di Monia , poi col mio. Mi disse poi quando stava per venire di mettermi vicino all'ano di sua moglie, in modo che quando avrebbe sborrato sarei stata pronta a prenderla in bocca.Non ci riusci, venne nel culo di Monia, allora mi fece mettere sotta sua moglie a mo di 69, ad aspettare con la bocca aperta che mi pisciasse la sborra dal culo. Solo in quel momento venni anch'io, anche perche' Ugo mi aveva piantato di nuovo quel palo nel culo,fu una sensazione incredibile, mi sono sentita troia come non mai.Monia faceva uscire gli ultimi fiotti di sperma dal suo sfintere ed io sotto con la bocca aperta a raccogliere tutto.Un esperienza molto bella che auguro di povare a chi ama questo genere di cose.Ciao Pamela.
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15 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Autunno
E’ difficile descrivere un pomeriggio d’autunno nelle colline fra l’astigiano ed il casalese, ma proverò… Le tinte si diffondono con una tonalità che scivola dal giallo, al rosso, al marrone, ma se provate a guardare meglio, scoprirete che ne esistono infinite variazioni con le dominanti che si intrecciano nelle varie ore della giornata. La temperatura, quando c’è il sole, è più che gradevole, jeans e camicia con un leggero pullover per dare conforto e sicurezza. In’oltre la gioventù la faceva da padrona! Si correva fra le vigne, ridendo e sorprendendoci continuamente con sguardi carichi di sensualità e gioia di vivere.
Avevo conosciuto Aleska circa due mesi prima e l’innamoramento si era sviluppato in un rapporto carico di sensualità, complicità e gioia di vivere, non riuscivamo a passare più di due ore assieme senza fare sesso, sempre ogni giornata, ogni momento tendeva al sesso, trovavamo tranquillità solo in un amplesso continuo che si ripeteva ossessivamente alla ricerca non del piacere fine a se stesso ma del pieno appagamento dei sensi che si protrae ancora oggi ,attraverso più lustri, senza mai affievolirsi.
Ma tornando a quel caldo pomeriggio di un giorno d’avanzato autunno… non riesco a pensare a null’altro cha ad un amplesso, appagante ed irriverente. Un amplesso che sarà la fine di una fase critica, ma importante di Aleska… ma andiamo per ordine, ricordando e rivivendo la libidine di quel giorno forte ed irrecuperabile!
La vigna era oramai spoglia, ma come bambini, giocavamo ad inseguirci, nascondendoci ad ogni passo dietro ad una foglia in modo da poterci ritrovare subito e subito abbracciarci, saltarci addosso, rotolandoci nell’erba fresca, toccandoci ed eccitandoci in abbracci sempre più coinvolgenti, correndo sempre più forte, perché entrambi sapevamo che ci aspettava quel vecchio lettone in ferro battuto della zia di Agnese, dove già due ore prima avevamo scopato fino ad essere esausti.
Agnese, la padrona di casa e Francesco il mio amico che ci ospitava, erano oramai lontani, ma intanto quando sarebbero arrivati ci avrebbero trovati nudi e presi in noi stessi, non ci avrebbero disturbati anzi sarebbe stato uno spunto anche per loro…
Gli ultimi metri prima del cancelletto di ferro ci sembrarono bellissimi, ma lunghissimi, nel sole che tramonta rosso ed accecante, l’aria si era però fatta frizzante con il contrasto fortissimo del calore del sole pomeridiano ed il freddo della notte che si stava facendo sempre più vicina. Aleska mi supera apre il cancelletto e mi urla correndo sul praticello ben curato: “Prendimi!!” io mi richiudo il cancello alle spalle e mi tuffo prendendola per i jeans, me la trascino addosso in una finta lotta dove tutto è già previsto quasi scontato, l’abbraccio, la bacio, le sfilo il maglioncino lasciandola in reggiseno, il suo profumo si confonde con la voglia ed incomincio a sfilarle i jeans, ma lei scappa lasciandomi sull’erba, correndo, volutamente lascia scivolare i pantaloni, anzi saltellando su di una gamba se li sfila e li butta. La guardo senza parole, le mutandine nere, basse come si usavano in quel periodo, infilate fra le natiche, mettono in risalto la pelle bianca delle natiche, perfette rotonde e sode, insomma come diceva l’amico Francesco: “Un culo imperiale!” Teso nella corsa e nella voglia.
La raggiungo proprio davanti alla camera da letto della Zia di Agnese, mi sfilo pullover, camicia, pantaloni, tutto in un momento, come se fossi sempre stato nudo, Lei si appoggia allo stipite della porta mi guarda dritto negl’occhi mi bacia e staccando appena le labbra dalle mie, mi dice: “Inculami a secco… Fammi un po’ male… Fammi sentire la Tua troia.. Voglio esserlo da oggi per sempre!” La guardo, incomincio a balbettare, incredulo, e fra mille pensieri… la guardo e le chiedo: “A secco? Ma cosa vuole dire?” Lei risponde: “Ti spiegherò… Stai tranquillo…” Devo precisare che, come già detto, ci conoscevamo da poco, fin da subito, abbiamo fatto sesso in modo completo ed appagante, avevamo giocato più volte, sfregando la cappella bagnata sul suo sfintere, su e giu, un po’ dentro ed un po’ fuori, giocando con il buchino mentre la cappella dopo l’orgasmo diventa sempre più morbida e duttile. Ma mai avevamo fatto sesso anale, rimasi colpito ed un arrapamento mostruoso mi assalì, senza farmi capire cosa mi stesse capitando… in un crescendo parossistico non vedevo l’ora di capire di andare oltre.
Lei si stende sul letto si spoglia completamente, mi allunga le braccia, dicendomi: “Vieni stupido!” non ricordo cosa e come sia successo all’inizio, ma ad un certo punto la stavo baciando su tutto il corpo, sulle tette, sulla schiena, la lecco e scendo…. sempre più in basso, ma improvvisamente Lei mi ferma e mi ripete: “ A secco tesoro… spingimelo dentro” Non capisco più niente, ma ubbidisco quasi automaticamente, Lei si gira e si mette sul fianco sinistro voltandomi le spalle, io mi avvicino avvolgendola con le braccia ed a “cucchiaio” mi avvicino con un’erezione che non credo di aver mai avuto. E Lei che con la mano me lo prende e lo guida, lo avvicina bene al suo buchino, mi dice: “Spingi piano, ma costantemente..” è un momento meraviglioso, sento che Le apre bene il suo sfintere, ma ancora ben lontano dal poter far entrare l’uccello turgido, anzi gonfio dall’eccitazione. Allora Lei, sempre con la mano ben salda alla base del mio uccello lo muove, un po’ in su, un po’ in giù, sfregando la cappella sempre più forte, allargandosi lo sfintere con la mia cappella, piano mi sussurra: “Non aver paura.. Spingi piano, ma spingi sempre… Spingi, su amore spingi… Entra per favore… Fammi male!” Il suo dire, il suo fare.. La mia eccitazione ha fatto il resto, ho sentito la penetrazione diventare sempre più profonda, spingevo sempre costantemente, appena cercavo un riassestamento, Lei mi incitava a spingere, sempre, sempre, fino in fondo… La mia eccitazione nascondeva il leggero dolore che provavo nella penetrazione, così continua, così avvolgente, fino in fondo, quando ho toccato con il mio pube le sue natiche finalmente, l’ho sentita respirare profondamente ed incitarmi: “Siiii! Così, adesso piano, piano, esci tutto e rientra tutto, non ti fermare mai, allargami fammi sentire che sono veramente aperta e completamente Tua!!!”
Il prepuzio mi doleva, ma sicuramente, l’eccitazione e la gioia indescrivibile mi rendeva insensibile, sempre con maggior foga uscivo completamente dal suo culo e poi la risodomizzavo completamente spingendo lentamente fino in fondo, sentivo scorrere il mio cazzo nel suo culo, sentivo che ogni volta era più morbido, più dilatato ed accogliente, non riuscivo più a distinguere la situazione circostante, Lei ansimava e mi incitava ripetutamente: “Completami, amore mio! Rendimi donna! Fammi sentire che finalmente sono libera da ogni passato… si liberami dal passato!!!!”
Il suo culo era oramai un guanto di seta, morbido, caldo e completamente bagnato dai suoi umori di libidine, la bramosia ossessiva dell’inculata: “Tutto dentro… Tutto fuori…” ripetevo ad alta voce, anzi man mano urlavo, sempre con maggior foga e tono della voce, senza fermarmi, tutto si era trasformato in piacevolezza, il bruciore, il dolore, nulla ci poteva distogliere… E Lei ad un certo punto mi urla: “Fermati!!! Non sborrare! Togliti e sculacciami!..” Allibito, abbacinato, ubbidisco senza parlare, mi sfilo piano per sentire il suo sfintere scorrere sulla mia verga, la guardo, la giro prona con gesto rapido e deciso ed incomincio… alzo il braccio destro e scendo quasi delicatamente sulla sua natica, un rumore dolce e secco risuona nella stanza, alzo il braccio sinistro e ripropongo un altro tocco, più morbido e dolce, ma Lei mi implora: “Sculacciami ti prego, non accarezzarmi… mi accarezzerai dopo!” Rimango basito ma senza dubbio l’eccitazione ha il soppravvento, ripetutamente solo di destro incomincio a sculacciarla come ho visto fare più volte dalle donne esasperate, verso i loro figli… la natica si arrossa, allora sculaccio la sinistra sempre con maggior lena e determinazione… prima lei mugola un po’ ma poi non smette più di urlare: “Godo!! Godo!! Vengo!.... Inculami fino in fondo e sborra!!!” Il cazzo mentre la sculacciavo, si era assiugato ed inturgidito in modo superbo… il suo sfintere si era richiuso a rosellina, lo appoggio, lo guido con la mano, adesso ero sopra ed il mio peso aiutava a penetrarla, ma non entrava, lei senza dire nulla, alza il culo con una mossa rapida e decisa facendomi entrare completamente, come se lo sfintere potesse essere comandato ed aperto a piacere… Entro, mi muovo prima piano.. poi velocemente.. devo ricreare il patos necessario all’orgasmo, ero talmente eccitato, che avrei potuto prolungare all’infinito il mio movimento, riesco e la inculo in un sol colpo… lei si muove nel mio esatto contrapposto, sincrona e parossitica, mi sollevo sulle ginocchia prendendola con entrambi le mani sotto il bacino la metto alla pecorina, la guardo un attimo, e poi con le mani le allargo le natiche tonde e turgide, aprendo completamente lo sfintere, è un attimo, ma infinito, il mio cazzo sa già da solo dove andare... mi appoggio ed entro, mi muovo sempre velocemente… veloce entro, lentamente esco.. poi mi muovo dentro di fianco, più in alto, più in basso, di fianco, poi sempre dentro ritmicamente, sempre più in fondo, non ho pace e tempo per pensare, devo muovermi, devo farla godere… Tanto! Veloce, veloce, sempre più veloce, Lei urla: “Si!!! Godo!!! Aprimi!! Fammi Tua!!” Con questo grido, ripetuto, ripetuto, ripetuto… raggiungo l’orgasmo eiaculando nel suo sfintere, quanto? Ma non so! A me, è sembrato immenso, continuo, infinito…
Prima mi sono accasciato su di Lei, poi mi sono spostato di fianco ed ho incominciato a baciarla, baciarla in ogni parte del suo corpo, sui seni, sulle mani, sui fianchi, sulle natiche, la giravo come se la gravità non fosse mai esistita, non mi sembrava mai abbastanza, volevo farle sentire che per me, era unica e totale!
Ma piano, piano, tutto si cheta, ed anche la mia voglia di baciarla si trasforma in grande dolcezza, la stringo dolcemente, protettivamente a me, coccolandola con quanta dolcezza io avessi potuto, Lei mi guarda e con lo sguardo soddisfatto e compiaciuto, mi dice: “Come Ti ho già detto prima di fare l’amore, ho bisogno di parlarti e di raccontarti, devo liberarmi, diventare grande. Mi vuoi aiutare? Mi vuoi ascoltare?” Subito rimango allibito, poi mi riprendo e rispondo: “Certo… Amore mio!”
“Ti ricordi di Arturo? Ma si l’amico di Piero… Ricordi? Suonava con Piero… Sono uscita per un po’ di tempo con Lui, ma poi le cose non si sono messe bene, anzi, fu per me un vero dramma che mi porto dentro fino ad oggi, ma se hai pazienza, adesso Ti racconto.”
Fuori il buio era calato ed anche Agnese e Francesco erano rientrati, li sentivo in cucina che preparavano, Francesco lottava, come al solito, con il vecchio camino che si ostinava a non tirare su il fumo.. Agnese preparava le bistecche che avevamo comperato, da fare sulla griglia, appunto nel camino… Ma la voce di Aleska mi distrae dai rumori lontani e mi rapisce, quando Le sento dire: “ …si perche Arturo aveva un uccello molto piccolo, e si incazzava moltissimo quando scopando me lo metteva in culo ed entrava senza problemi, anzi, almeno in culo sentivo qualche cosa… invece in figa… poverino era come un ditino, ma almeno, io il ditino lo so usare… e Lui, bhe non voglio essere cattiva, ma il fatto è che Lui si arrabbiava moltissimo, diceva che non era possibile che io non sentissi male… quindi ero una gran troia, e chissà quanti cazzi in culo avevo già preso!”
La guardo sbalordito, e provo a dire: “A si, si ricordo, Arturo, strimpellava la chitarra, aveva frequentato la mia stessa scuola nelle medie, Lui però non abitava vicino… si ricordo, mi aveva anche invitato qualche volta a casa sua, sua sorella la dava a tutti, non poteva vedere un ragazzo senza farsi scopare, nei posti più assurdi, io l’avevo scopata una sera nell’androne di casa loro…” ma Aleska mi interrompe, sorniona: “Non mi interessano le Tue bravate da ragazzotto, io ero al primo anno di università quando sono uscita con Lui e poteva anche essere una cosa seria, ma poi è diventata la tragedia della mia vita, stai a sentire…” “Si hai ragione, scusa, racconta pure…” “Io come anche Elisabetta. La ragazza di Piero, spesso andavamo a sentirli suonare nella cantina che avevano insonorizzato ed attrezzato per fare le prove. Qualche volta finivamo le prove scopando tutti assieme sulla moquette. Poi la situazione è diventata più pesante, ad un certo punto Lui ha incominciato a dire che siccome ero una gran troia… Che avevo già preso chissà quanti cazzi in culo… Potevo anche prendermi i cazzi dei sui amici quando avevano voglia di svuotare le palle, dopo aver suonato… Ma mi senti?” Io ero talmente allibito da quanto mi stava raccontando, che il pensiero aveva preso da solo una sua logica, stavo inseguendolo, cercando di ricordare i comportamenti di Arturo… le sue bravate di ragazzino viziato.. mi riprendo e rispondo: “Ma si certo… vai avanti!”
Aleska allora, controllando che la porta, fosse ben chiusa riprende: “Quindi l’avevo mollato! Dopo alcune settimane e sue infinite telefonate avevo riaccettato di uscire con Lui, anche se avevo grandi riserve, perchè nel frattempo, avevo anche conosciuta la sua ex, me ne aveva raccontato di cotte e di crude, anche con Lei si arrabbiava quando, sodomizzandola non si lamentava, “neanche a secco”, pensa, mi ha raccontato che l’aveva obbligata a farsi inculare davanti a tutti.”
Aleska era tesa, per quanto mi stava raccontando, si vedeva bene che ad ogni piccolo rumore che proveniva dalla cucina, distoglieva lo sguardo e tendeva l’orecchio per capire se stesse arrivando qualcuno, ma rassicurata, riprese: “Ad ogni modo alla fine mi ero fatta convincere per un cinema una sera, figurati che non ricordo neanche più che film proiettassero, ma non è importante. Al cinema c’erano anche due suoi amici che avevo visto solo pochissime volte. Subito dopo il film Arturo mi disse che era necessario andare solo una mezzoretta a provare un pezzo nuovo, che avevano preparato per la serata del sabato successivo, seppure a malincuore accettai, confortata dal fatto che c’erano anche gli altri due amici… Invece purtroppo, non riesco quasi più ad andare avanti, ma credo che solo liberandomi nel racconto, potrò superare e vivere la mia vita futura.”
Aleska, dopo una piccola pausa riprese: “Appena arrivati nella cantina, come al solito chiusero tutto per bene, per poter suonare senza problemi, nonostante l’ora tarda. Io come al solito mi tolsi il cappotino e mi avviai nella piccola cabina di registrazione per non disturbare, loro si avvicinarono alla batteria ma invece di incominciare a preparare gli strumenti, con una scusa che non ricordo bene mi chiamarono e mi fecero andare vicino a loro, appena mi avvicinai, Arturo mi passo dietro e mi abbracciò, ma in modo inconsueto, da dietro, gli altri due a quel momento mi si avvicinarono, Arturo mi teneva stretta, spingendomi in avanti con il bacino, io avevo come al solito un mini abitino, tanto di moda in quel momento, che subito nell’abbraccio, è salito a livello passera, ma non solo mentre mi teneva mi alzava ulteriormente il vestito e con una mossa veloce, mi prende entrambi le braccia dietro la schiena con una mano e con l’altra intanto incomincia a tirare giù la cerniera, in pochi secondi mi sono ritrovata in collant, mutande e reggiseno. Non avevo parole, ma gli altri due ci raggiunsero e mi abbassarono le mutande assieme ai collant, stavo per urlare, quando prontamente Arturo mi dice: “E’ inutile che Tu ti metta ad urlare, qui è perfettamente insonorizzato, quindi prepara il culo che Ti svuotiamo tutti le palle dentro!” Non riesco neanche a reagire mentre mi sento strappare il reggiseno, rimango nuda e in loro ballia. Ma Arturo non è contento della situazione e dice agli altri: “Mettiamola giù alla pecorina, così la inculiamo meglio! Prendi quella corda Mario, legale le caviglie|” Così fecero, ma non contento Arturo mi legò anche i polsi alle gambe di un piccolo tavolino, sul quale mi aveva spinto e fatto appoggiare con la pancia. Io ero li nuda, sdraiata sul tavolino, con il culo e la figa ben esposta.
Arturo incominciò a deridermi: “Ma guardatela la futura “architetta” che vaccona, ma lo sapete che le potete mettere in culo tutto quello che volete, intanto è già ben rotta!”
Io ho incominciato a singhiozzare, ma poi appena hanno incominciato a toccarmi, ho smesso subito, non volevo assolutamente dare la soddisfazione di vedermi vinta o tantomeno compiacente.
Il loro toccarmi è diventato ben presto un tormento, chi mi prendeva da dietro, chi mi appoggiava il cazzo in faccia, Arturo ancora non contento disse: “Così non va ancora bene… non siamo ben comodi…” Mi slegò le caviglie ed incominciò a legarmene una ad una gamba del tavolo, poi siccome non allargavo le gambe mi diede una sonora sculacciata, e mi lego anche l’altra, all’altra gamba del tavolino. Ero completamente immobilizzata, messa prona su quel maledetto tavolino con gambe e braccia legati ognuna ad una gamba, per farmi stare con il culo e la figa ben esposti, Arturo, mi infilò sotto la pancia un lurido cuscino di plastica su cui avevano scopato tutti… ancora maleodorante di sperma secco. Putroppo in quel momento non potevo fare altro che subire.
Era sempre Arturo che guidava le iniziative e di volta in volta le proposte erano sempre più pesanti. Prima mi ha fatto scopare un po’ dai due: “Metteteglielo pure dentro, tanto ha una figa come una vasca da bagno!” e poi: “Bagnatevi bene il cazzo nella figa, così le entra meglio in culo, anche se non ne ha bisogno!” A turno i due mi infilarono nella figa, poi me lo misero in bocca, anzi ci provarono ma la posizione non era favorevole, a questo punto ho sentito prima un dito che mi frugava lo sfintere, poi due dita e poi Arturo mi infilato tutto il suo misero cazzo. Pochi colpi ed ha sborrato!!
Così per mascherare la brutta figura dice agli altri: “Adesso che gli ho preparato il culo tocca a voi!” mi si avvicina uno dei due ma non riesce ad entrare, allora ci prova l’altro e devo dire che ci sapeva fare… infatti con lenti e ripetuti colpetti, prima ha fatto entrare la cappella e poi con colpo più lungo è arrivato fino a metà del suo lungo cazzo. A questo punto ho urlato dal dolore, non l’avessi mai fatto! Arturo è andato su tutte le furie: “Ecco vedi troia! Con lui urli! Non come con me! Ti faremo urlare ancora di più questa sera!” A quel punto ho capito che lo scherzo era veramente finito e che le cose si sarebbero messe molto male, ma di più non potevo fare…
Difatti appena mi ero un po rilassata e la penetrazione del primo era stata completa, subito sento Arturo che dice: “Dai Marco, manatelo bene, fallo diventare bello duro che con il Tuo cazzo le rompi per bene il culo!” Putroppo la sborra di Arturo, faceva da lubrificante nel mio culo e la dilatazione fu ancora più dolorosa, perche il suo grosso uccello mi scivolò dentro come niente. Ma non contento si tolse quasi subito e rientrò, piano per sentire bene il culo che si allarga, io a quel punto, non ho resistito ed ho nuovamente urlato, ma ottenni solo un bel po’ di sculacciate, mentre il cazzo di Marco mi sfondava, dentro e fuori, fuori e dentro, ancora e ancora, io sentivo che intanto si era ben dilatato, mi bruciava molto, lo sfintere per il cazzo dentro, le natiche per le sculacciate, ma oramai non mi faceva più neanche male per la rabbia e se devo essere sincera, anche nel dolore provai un certo piacere, che però mi passato subito, quando dopo la sborrata di Marco che è avvuta poco dopo, ho sentito una cosa fredda che si appoggiava fra le natiche.
Arturo dice: “Dai Mario, fammi vedere se il suo buco di culo adesso va bene? Allargale le chiappe, e Tu troia spingi con quel culo rotto, allargati” Mario mi teneva le chiappe larghe, Arturo, con due dita a destra e due dita a sinistra mi allargava, facendomi non poco male, anzi era un dolore lancinante e incontenibile, ma ogni tanto sentivo la cosa fredda che si appoggiava allo sfintere, mentre sono li che soffro, con il culo completamente aperto, sento un fiotto caldo, subito non capisco, ma poi realizzo… Era quel porco di Arturo che mi stava pisciando dentro al culo così dilatato, e poi ho capito che cosa era la cosa fredda, una bottiglietta di Coca Cola, perché appena finito di pisciare disse agli altri due stronzi: “Adesso gli tappiamo il culo finchè non avete voglia anche voi di pisciare, se ne deve ricordare la troia… deve avere tutto dentro sborra piscio!”
E purtroppo così fu, un’attimo dopo mi sento infilare la botiglia di Coca Cola dentro fino a metà, dove la bottiglia stessa si restringe e diventa impossibile espellerla, e mi lasciano li con la bottiglia dentro proprio come un grosso tappo, ma ciò che ho visto dopo, in qualche modo mi ha ripagato di quanto avevo subito, perché a quel punto, nel silenzio più totale Arturo si è messo sopra di me, appoggiandomi il suo piccolo cazzo sopra la bottiglia, anzi la bottiglia stessa gli dava fastidio e l’ha tolta, ho sentito strani movimenti, ritmici era il suo amico Mario che gli stava allargando con le dita il suo culo poi piano ho sentito che spingevano entrambi sopra di me, un lungo gemito e sospiro di Arturo e poi: “Dai pompami, pompami bene, fai sentire a questa troia come ci si incula bene!!! Falle sentire che non ci frega niente delle donne!!! Dai più forte!!!” Questa situazione si prolungò per molto tempo… tanto da tramutare la situazione. Ebbene si! Sembra incredibile ma la loro inculata tramutò tutto il dolore tutta la rabbia in un parossismo incredibile, fino quasi a raggiungere l’orgasmo, non capivo più niente, ma ad un certo punto si è tolto Arturo e ho sentito nuovamente un cazzo che mi sfondava, era quello di Mario che mentre si prendeva il cazzo di Marco in culo mi aveva infilato il suo cazzo dentro al mio, sentivo le spinte di Marco che si ripercuotevano dentro le mie viscere, sempre più forte… fino alla sborrata finale di tutti e si con grande stupore devo ammettere, si anche io ebbi un orgasmo, un orgasmo incontenibile e parossistico all’unisono con il loro, in una triplice unica sborrata.”
Aleska alza lo sguardo di scatto e non parla più, sulla porta c’erano Agnese e Francesco che ci guardavano, allibiti e rossi per l’eccitazione del racconto, erano venuti a chiamarci per andare a cena, ma ad un nostro cenno si avvicinarono e si sedettero anche loro sul letto entrambi visibilmente eccitati, bastò una carezza di Aleska ed un dolce sussurro: “Su dai Agnese spogliati anche Tu, mangiamo dopo…” Fu un tutt’uno dirlo e farlo, un attimo dopo eravamo tutti e quattro sul letto nudi che ci accarezzavamo e ci baciavamo, le bocche si univano a due a tre a quttro… senza mai smettere di accarezzarci ci siamo trovati uniti in un amplesso completo ed appagante, in cui il rapporto si dilata in un orgasmo multiplo ed incontenibile, ripetuto, ripetuto ed ancora ripetuto, le penetrazioni dolci e continue portano alla fine del rapporto con un’eiaculazione di entrambi i maschi, unito all’urlo dell’orgasmo delle due donne.
Esausti siamo rimasti tutti e quattro ad accarezzarci per almeno un’ora semza mai dire una parola, ma compiacendoci della nostra perfetta sintonia e gioia.
Fu Aleska che per prima parlò: “Grazie, ragazzi, mi avete liberata da quest’incubo che mi porto dentro, oramai da troppo tempo. Con il vostro dolce affetto mi avete ridato la gioia di vivere e di essere donna, completa, appagata, e sicura che gli uomini non sono tutti stronzi… Potervelo raccontare, poter ricevere il vostro amore, il vostro affetto, mi rassicura e mi ha liberata dall’incubo.”
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15 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Un simpatico trio!
ciao a tutti, questo è un racconto di fantasia che prende spunto da due fatti vissuti con persone diverse: è nella mia fantasia bisex avere due maschi da soddisfare e così ho messo insieme due avventure per realizzarne una fantastica, che spero comunque accada.
Con Gianni è stato un incontro singolo che non ho potuto ripetere poichè ho perso il suo cell.
Ci siamo incontrati in una calda giornata di settembre di qualche anno fa, mi ha ospitato a casa sua dove subito nudi sul suo letto ci siamo sbizzarriti in un 69 da gran goduria, lui mi sborrato in bocca il suo nettare frutto di un cazzo notevole mentre mi menava facendomi godere sul suo petto.
Mi sarebbe piaiuto ripetere l'incontro ma come ho già detto non sono più riuscito a rintracciarlo.
La mia fantasia vede insieme i miei due uomini : Gianni e marco con cui mi vedo spesso.
Li ho invitati entrambi a casa mia per gustarmeli insieme. Il primo ad arrivare è Gianni, lo faccio entrare in camera sul lettone dove nell'attesa ci spogliamo, io sono sdraiato sul letto e lui è in piedi con il cazzo in attesa delle mie mani. Lo prendo con una mano, lo accarezzo, e lo avvicino alla bocca, con la lingua insalivo la cappella per poi succhiarla più volte, con l'altra mano gli accarezzo i coglioni già duri per il piacere. Il suo membro mi si sviluppa fino a raggiungere le sue piene dimensioni, è grosso e liscio, senza peli perchè anche lui si depila lasciando appena un ciuffetto sul pube.
- succhiamelo lentamente- mi dice - voglio sentirlo dentro la tua bocca-.
Non me lo faccio ripetere e lo suggello come un vitello al capezzolo della sua vacca. Qualche goccia di sperma esce fuori e subito la gusto apprezzandone il sapore salato. intanto anche lui tocca al mia erezione e lo invito a mettersi sopra di me a 69 così che possiamo godere insieme.
Presto detto me lo ritrovo sopra e con la lingua scivolo lingo l'asta fino a leccargli lo scroto e poi sempre più su fino al buchetto del culo.
-Leccamelo bene- mi dice - mi piace quando fai il leccaculo- , lo accontento insalivandolo per poi stuzzicarlo con un dito mentre anche lui mi riserva lo stesso trattamento, poi mi fa alzare mi fa mettere a quattro zampe per prendermi dietro .
-Ora te lo schiaffo dentro, fammi vedere come godi!-
Per risposta inarco la schiena e con una mano mi allargo le chiappe, sento uno strappo perchè la sua cappella è grossa ma me la ritrovo dentro in un attimo mentre comincia a stantuffarmi.
- Muoviti lentamente- gli dico -voglio assaporare ogni attimo, ogni ficcata-.
Mentre siamo così mi arriva un sms - è Marco- dico a Gianni - E' qui sotto che aspetta che gli apro-. Lui si tira fuori così da farmi alzare e nudo com'ero vado a d aprire.
Marco resta un pò sorpreso -Abbiamo cominciato senza di te- gli dico -Ma ora ti potrai rifare- e con lui dietro lo precedo in camera. Nel frattempo sento la sua mano carezzarmi le chiappe mentre con un dito mi penetra il culetto -Sei già pronto- mi dice. -Si, Gianni mi stava preparando-.
entrati in camera e spogliato Marco ci ritroviamo sul letto, io in mezzo e loro ai miei lati. Marco ha subito il mio cazzo in bocca mentre io spompino quello di Gianni, sento il suo sapore maschio misto ai miei umori anali e la cosa mi sale in testa.
I miei due amanti sono fantastici e allora invito Gianni a riprendere la posizione precedente e così mentre mi monta dietro Marco mi offre il suo cazzone da leccare. la pompa che gli faccio và al ritmo delle ficcate che Gianni mi dà, a volte lente a volte più forti fino a sentire i suoi coglioni sbattermi sulle chiappe, lo sentro aumentare il ritmo fino a quando il suo caldo schizzo mi riempie lo sfintere. non faccio in tempo a riprendermi che il suo posto è preso da Marco che nonostante abbia anche lui una cappella notevole mi penetra facilmente grazie alla precedente sborrata dell'altro. stavolta lui spinge più forte perchè è già eccitato al massimo e mentre ripulisco con la bocca inghiottendo tutto lo sperma del membro di Gianni, Marco mi eplode dentro anche lui il suo piacere.
A questo punto pieno come sono piscio sborra dal culo come una vacca in calore, sento il calore del oro sperma colarmi lungo le gambe: invito i miei due amanti a distendersi sul letto per spompinarli a turno mentre con una mano mi sparo una sega. Godo anchì'io sui loro corpi per poi iniziare di nuovo in un triangolo di estasi.
E' una fantasia, chissà che non diventi realtà!
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15 years ago
admin, 75
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Alba
Cammino per strada assorto nelle problematiche di tutti i giorni, il cielo, sconfinata distesa. C’è sempre un velo di nuvole anche nel cielo più blu. L’uomo perso nei suoi drammi pieno di virtù e di vizi, vi è sempre un vizio invisibile dietro una grande virtù, senza confine, senza limite, attorniato dalla metafora che ci contraddistingue, il bene ed il male avvinghiati nel profondo della nostra anima. All’angolo della strada un bar, malfamato, puzzo di piscio e segatura, ubriaconi distesi lungo il marciapiede ad intontire quel meraviglioso quadro assolato, il mare. E’ l’alba, mi aggiro stordito tra le casse del pesce appena sceso dall’ultimo peschereccio, uomini duri, rudi, blasfemi e imprecanti nei confronti del mare stesso, unica fonte di sostentamento della loro umile ma onesta esistenza. Ad un tratto un raggio di sole mi acceca quasi totalmente, l’alba. Si l’alba che assume le sembianze umane di una fata turchina dai capelli arruffati dalla salsedine e da un brezza marina che ti entra fin dentro le ossa. L’alba snella, sinuosa, assonnata, ma piena di fascino che divide nettamente chi si prepara ad affrontare la dura giornata da chi invece ha già sulle spalle un duro lavoro effettuato quando tutti si aggrovigliano tra le lenzuola amiche. Se le parole fossero una musica, mi fermerei a suonarle ore ed ore davanti ad un’alba che non ti aspetti e che alla fine scopri chiamarsi proprio Alba. Così, anche questa notte è già finita e non so chi sei, come sei, non so se sei un’illusione o una dolce realtà di questa sorprendente esistenza. Esistenza, piena di avventure, vissuta a rincorrere avventure e mete che sembrano allontanarsi quando sei prossimo a raggiungerle e ti ritrovi a bussare ad un’altra porta e scoprire che è già aperta in un’altra vita. Mi avvicino, cerco i momenti più adatti per un gioco di occhi e di sguardi, ma tu sembri non accorgerti di me. Mille colori mi passano accanto ma ogni parola non basterebbe per spiegare che la bellezza non si può racchiudere in simboli fonici che non siano una canzone. Poi un sussulto, ti giri, mi vedi e mi corri incontro come se fossimo amici da chissà quanto tempo, rimango attonito, disarmato dal tuo radioso sorriso che accarezza dolcemente il tuo volto. Una carezza, per la mia anima, che resta prigioniera e ti fa scoprire verità nascoste denudando il tuo io rimasto ormai senza difese, scopri ogni bugia negli occhi della verità di un attimo. Il tuo incedere sicuro ti fa balzare in solo attimo davanti al mio sguardo spaurito, con gesto deciso ti liberi del cappello e liberi la tua bionda chioma e la mia sorpresa non ha più fine. Alba, la figlia della mia vicina di casa, ciao ti dico, non ti avevo riconosciuto come và? Bene, ti avevo visto prima ma non mi sembrava possibile fossi tu, a quest’ora, di buon mattino. Già, non riuscivo più a dormire e così ho preferito affogare i miei pensieri nella brezza marina. Già, mi risponde, non vi è soluzione migliore, se mi aspetti prendiamo il caffè insieme oppure hai già provveduto. No, no, rispondo frettolosamente. Dopo una interminabile attesa di circa 10 minuti si presenta a me cambiata, son magliettina aderente bianca, jeans scoloriti disegnati attorno alle gambe appena tornite, già, proprio l’alba che tutti sognano. Riprendiamo da dove ci siamo lasciati, prendiamo allora il caffè. Certo mi risponde, passiamo prima da casa così mi lavo un po’ e se vuoi, possiamo prenderlo da me. Perché no risposi. Durante il tragitto non potevo staccare gli occhi dalle sue chiappe, due emisferi perfetti disegnati dall’abile compasso di madre natura. Ad un certo punto ebbi un sussulto. Alba era felicemente sposata. Il mio pensiero mi rattristò parecchio e riflettendo dissi a me stesso: ma cosa ti eri messo in testa, la conosci da quando era bambina, è ovvio che ti inviti a casa, conosci bene anche il marito, ma cosa pensavi che ti avesse abbordato come una ragazza dell’antico mestiere? Fummo a casa sua velocemente, suonammo, il marito si era appena alzata, ciao mi disse, già sveglio? Spiegai anche a lui la mia insofferenza notturna e, con cenno garbato mi pregò di accomodarmi e mettermi comodo. Alba corse a farsi la doccia mentre il marito si premurò a preparare il caffè e a scaldare dei cornetti surgelati. Mentre eravamo intenti a conversare, chiesi se potevo utilizzare il bagno e lui, quasi scusandosi, mi fece notare che l’unico era impegnato da Alba, se non hai problemi, replicò, puoi comunque andarci, tanto Alba è sotto la doccia, non si accorgerà nemmeno che sei dentro. A quelle parole il cazzo ebbe una scossa e mi trasportò letteralmente di peso in bagno. Entrai in punta di piedi e non potei fare a meno di soffermarmi a guardare Alba che con fare malizioso stava insaponandosi. Non saprei dire quanto tempo rimasi a guardarla, separati solo dal cristallo del box doccia, posso solo dirvi che ad un tratto mi accorsi di Aldo, il marito, che, soffermatosi al mio canto, mi invitava ad aprire il box doccia. E’ bella mi disse vero? Perché sprecare una così soave visione deturpata da un freddo cristallo? Neanche il tempo di mettere a fuoco quanto mi era stato detto che Aldo, aprì lo sportello. Rimasi senza parole, sicuramente paonazzo dall’imbarazzo, al quale diede il giusto rimedio Alba. Credevo non veniste più tutti e due. Che avete fatto finora? Ci stava aspettando!! Tra la sorpresa e l’eccitazione, mi denudai all’istante e entrai a far la doccia con lei. Aldo uscì nuovamente dal bagno, mentre Alba cominciò ad insaponarmi il cazzo provocandomi un’erezione mai avuta. I nostri corpi rendevano bollente l’acqua che ci scivolava addosso, ma lei con abile maestria e per nulla impacciata, mi fece rilassare come se fosse tutto normale. Me lo prese in bocca e cominciò un pompino da urlo, mentre cercavo di accarezzare il suo turgido seno. Le feci cenno di fermarsi, la girai e la misi con le spalle al muro. Comincia ad accarezzare la sua splendida fica che gocciolava non solo acqua ma anche umori. Decisi di chiudere l’acqua per gustarmi pienamente quel nettare che mi era stato offerto e mentre leccavo i suoi umori, lei si contorceva e gemeva di piacere. Mi prese per mano e, ancora grondanti, mi accompagnò in camera da letto. Trovammo Aldo, che, come in un rituale ormai consolidato, ci stava aspettando nudo. Alba cominciò a spompinare Aldo, offrendomi una visione 3D del suo culo. Non mi sembrava vero, era bellissimo, liscio e caldo, perfetto. Mi intrufolai tra le sue cosce e con il dito portai i suoi umori a bagnare il suo culo. Appoggia appena il mio cazzo e con un colpo secco, lo feci sprofondare in quella meraviglia. Furono colpi secchi ed intensi di piacere quelli che precedettero un orgasmo all’unisono di tutti i presenti. Alba si girò, leccò quello che rimase sulla cappella e, da ingorda come’era, la ripulì per bene. Aldo si alzò a fare la doccia mentre noi restammo ancora a parlare tra le lenzuola. Ma il desiderio ormai aveva preso il sopravvento delle nostre anime, eccolo, il bene ed il male riapparire a conferma della metafora. Alba mi fece sdraiare e mi salì sopra facendo scomparire il mio cazzo nella sua fica sempre pronta. Cominciò a dimenarsi, ad urlare di piacere e chiamò a gran voce Aldo. Per nulla scomposto, fece il suo ingresso in camera un vibra da paura che Aldo cominciò a dimenare nel culo di Alba. Raggiungemmo l’ennesimo orgasmo. Sfiniti, assonnati, ci lasciammo andare tra le dolci braccia di Morfeo. Al mio risveglio Alba aveva preparato già il pranzo, mentre Aldo era andato al lavoro trovando il tempo di scrivermi due righe dove mi ringraziava per le vibrazioni trasmesse e mi invitava a cena per la sera successiva. “ Che confusione ma cosa sarà mai, paradiso o fossa dei serpenti”.
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15 years ago
admin, 75
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Commessa
Sapevo che non avrei resistito a certe tentazioni... lo sapevo da prima di accettare quel lavoro.
Cosi mi sono ritrovata mio malgrado in un negozio di vestiti, a fare da commessa, ad osservare e a consigliare.
Ossevare e consigliare... mi sarei dovuta limitare a questo... ma hanno scritto "so resistere a tutto tranne che alle tentazioni" forse c'era una qualche allusione verso la mia persona...
fattostà che è successo:
lui è entrato in negozio, fisico bellissimo e due occhi incantevoli
ero gia' fulminata dallo sguardo... poi ci siamo messi a chiaccherare del piu' e del meno, lui era molto confidenziale, e mi sembrava di stare in sintonia con lui come se ci conoscessimo da tempo...
Poi sono entrati altri clienti, e lui mi ha chiesto gentilmente se si poteva provare dei jeans, cosi glieli ho dati.
"sbadatamente un po' piu' grandi della sua taglia"
quando è uscito sorridendo m'ha fatto notare che erano troppo larghi in vita... ed io, con apparente calma e disinvoltura ho infilato la mano un po' deltro il pantalone e un po' in quelli che credevo fossero slip guardando di non esser vista da altri clienti ma cercando di "prendere il bersaglio" e mi sono scusata per le misure "errate"
poi usciiti i clienti, da sfacciata, gli ho chiesto se mi poteva ri mostrare i pantaloni.... neanche finita la mia richiesta mi sono infilata nel camerino, gli ho stretto il cazzo nei pantaloni e l'ho fissato negli occhi..avevo un desiderio davvero incontrollabile
ho incominiciato a palpare, poi le mie mani sono scese dall'alto fino a prenderlo in mano e ho incominciato a contrarre velocemente la mia mano sulla sua cappella che ho sentito subito gonfiarsi.
era davvero grosso, ed aveva un buco largo largo sulla cappella, lo sentivo con le dita... e ho capito da subito, da quello, di non averne mai avuto uno cosi grosso in mano. ora lo desideravo ancora di piu'...
ma ho sentito entrare delle persone... e dovevo lavorare... potevano anche essere i titolari o la collega che era in magazzino a preparare della merce, e il tutto mi eccitava ancora di piu'.
cosi sono uscita e ho servito i clienti, il piu' in fretta ed educatamente possibile che non si dica mai che li ho trattati male. Subito dopo mi sono fiondata in camerino e gli ho abbassato pian piano i pantaloni e poi i boxer... e ho visto comparire il mio SOGNO
un cazzone largo ma largo che non sto neanche a raccontare, non tanto lungo ma davvero grosso. All'abbassare dei boxer è uscito puntanto dritto verso di me e mi è venuto naturale inchinarmi davanti a tanta maestosità
ma lui era uno sconosciuto, forse dovevamo parlarne un po' prima... neanche il tempo di abbassarmi che me l'ha fiondato dritto in gola. Era davvero enorme e mi stava soffocando, lui ha dato un paio di colpi di reni ed ha incominiciato a pompare come se stesse scopando il mio viso. Sensazione bellisssima, il calore in bocca, le pulsazioni del cazzo, la sua voglia fuori controllo e la paura di esser sorpresi, anche perche' non siamo stati molto "delicati" nei movimenti
vera passione, vere spinte in bocca cosi come non le avevo mai sentite... credo fossero diversi giorni che non lo faceva o sara' stata la situazione, fattosta' che è stato meraviglioso farmi pompare la bocca in quel modo.
Lui mi accarezzava la nuca e a tratti lo tirava fuori lentamente lentamente che per me sembrava una soffrerenza... non lo volevo far uscire, lo desideravo troppo ma al contempo mi mancava l'aria e non avevamo tempo... cosi l'ho fatto uscire fino ad arrivare sulla punta della mia lingua poi ho fatto qualcosa che non andrebbe fatto...
mi sono alzata e gli ho sussurrato in un orecchio: voglio essere pompata davvero bene, che sia una cosa indimenticabile, e cerchero' di aiutarti... lasciati andare e non aver paura di farmi male....
mi sono quindi abbassata, ho appoggiato la nuca allo specchio del camerino e l'ho sentito entrare lento lento... gli ho messo l'indice, freddo, sul buco del culo e come ha incominciato a pomparmi con un po' piu' forza l'ho infilato dentro tutto, spingendo forte.
Con il mio dito dentro, sentivo l'asta del suo cazzo muoversi, riuscivo ad imporgli il mio ritmo, era come un estensione del mio dito stesso e ho incominciato a spingere forte ma tanto che forse gli avro' fatto un po' male... ma mai quanto male mi faceva la gola quando abbiamo finito....
saremo stati una 25 di minuti, anche perche' ho fatto pressione sotto al suo cazzo perche' non venga subito... lo volevo troppo a tal punto da esser disposta a tutto per goderne a pieno...
alla fine ho svuotato completamente del suo seme, bevendo fino all'ultima goccia: ho continuato a succhiarlo finche' ho potuto: di occasioni cosi ne capitano davvero poche e vanno... sfruttate
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15 years ago
admin, 75
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Incesto e bsx passivo
Fin da ragazzo ho avuto interesse nei confronti degli uomini, senza però fare grandi cose...i soliti giochi con qualche cugino ma nulla di piu...diciamo che è stato proprio grazie a mia madre che ho scoperto il mio vero interesse verso i maschi...rimasta vedova a 55 anni, non si è sicuramente negata i piaceri del sesso che svolgeva con una certa regolarità anche sotto i miei ochiIntanto in casa sopesso la vedevo nuda e la cosa comunque non mi ha mai colpito molto anche perchè da sempre lo vista nuda e con regolarità farsi poderosi ditalini con lunghe venute...ma nel contempo anche lei si è accorta che io non ero molto dotato e che fin da allora non mi sarebbe dispiaciutio lei mi insegnasse qualche giochetto che avevo visto fare con i suoi amici.In particolar mod le piaceva entrare in bagno mentre io facevo il bagno per pisciare...una sera addirittura entrata nel bagno mentre stavo per lavarmi si eramessa col culetto verso di me e pisciandomi addosso aveva detto...dai lavati anche con il mio nettarino.... be poi da li qualche sera mi aveva anche fatto partecipare a qualche giochino con dei suoi amici e fu una di quelle sere che incominciò a farmi succhiare qualche cappella grossa e dura suscitando in me la voglia di farlo da solo...Ma la vita spesso ti aiuta in queste scelte. Infatti anche se passo' un po di tempo dopo quelle mie prime esperienze con qualche maschio, fermandomi però solo a qualche pompino...una sera di circa un paio d'anni fa un mio conoscente mi invitò a cena da lui per impostare un lavoro che avevamo iniziato insieme. Quando arrivai a casa sua lui mi apri la porta indossado una lunga vestaglia bianca ed ai piedi delle ciabattine smplici, tipo quelle che ti danno negli alberghi. Si scusò anche di non essersi riuscito vestirsi...glissammo il discorso del vestirsi a parte sua...era lui che aveva preparato la cena compostada pesce ...A cena con Donatello, era il suo nome, parlammo e scherzaamo anche del piu e del meno sorvolando da subito il discorso di lavoro, che avevamo giurato di riprendere dopo cena.Invece complici anche due bottiglie di vino che ci eravamo bevuti, abbandonammo proprio l'idea lavoro. Donatello mi propose da subito di visionare qualche porno che aveva comperato in svezia..ci sedemmo sul divano difronte alla grande tv asl plasma, io vestito in camicia e jeans mentre lui accanto a me si era seduto quasi al mio fianco...eravamo un po alticci mentre guardavamo la tv..il film non aveva ne capo e neppure un coda, ma la visone di tutti quei corpi nudi ci diede la spinta giusta...notai subito che al centro Donatello aveva qualche cosa che spingeva ..lui si accorse che lo osservavo e con molta calma mi disse...vuoi toccarmelo? Non dissi nulla ma allungai la mano per scoprire che cosa spingeva...i lembi dell'accappatoio scivolarono lungo le sue cosce scoprendo un cazzo di grosse dimensioni ancora non del tutto formato ma decisamente molto grosso...sempre allungandomi con la mano misi il mio palmo su di lui cominciando ad accarezzarlo..mai l'avessi fatto, Donatello lasciava che la mia mano lo accarezzasse scoprendosi di piu..il suo cazzo si stava gonfiando velocemente nella mano mentre le sue palle completamente depilate si ingrossavano...mi avvicinai un po di piu mentre lui mi aveva messo il suo braccio sulle mie spelle...dai pewrchè non me lo succhi un po...si lo volevo in bocca...cosi mi avvicinai con la testa al suo pube e lui sfiorandomi le labbra con la grossa cappella cominciò prima piano poi sempr piu deciso ad infilrmi la sua grossa nerchia calda in bocca....succhiavo e facevo quas fatica a tenerlo in bocca tanto era grosso menttre sentivo le sue mani scivolare decise sulla mia pelle...dopo essermi completamente denudato Donatello allargando ancor di piu le cosce mi obbligò quasi a sederm,idavnti a lui..sentivo il suo cazzo perlustrarmi il collo e le orecchie mentre con le dita mi titillava i capezzoli che erano assolutamente turgidi e vogliosi..avevo voglia di lui...non glie lo dissi ma lui lo capi si alzo mi prese per mano ed insieme andammo nella camera da letto..ero nudo davanti a lui...lui con calma apri l cassetto e tirò fuori una scatolina di profilattici ed un tubetto di gel...poi passandomi la mano intorno alla vita mi avvicinò a lui e mi baciò a lungo sulla bocca...il cazzo strusciava sulla mia pelle e la voglia cresceva a dismisura..non sapevo che fare come mettermi...mi fece sedere sul bordo del letto e dopo avermi infilato a fatica il cazzo in bocca per arselo lubribrificare anche con la saliva mi disse...adesso ti voglio chiavare a quattro zampe troietta mia....passo un secondo dalle sue parole...mi trovai a quattro zampeal centro del letto mentre sentivo le sue dita che mi spalmavano un gel fgresco fuori e dentr il culo ...gli dissi ...fai piano però....fu favoloso lui prima appooggio quella sua grande cappella sul forellino e poi io, come fosse per me naturale prenderlo dietro quasi lo spinsi con le mani dentro di me ...scopammo tutta la notte e lui mi riempi sia in bocca che nel culetto facendomi raggtiungere un bel po di orgasmi e fu8 una cosa favolosa....
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15 years ago
normalemap,
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Tiziana e swergio incontri in the road
Tiziana e Sergio incontri in the road
Cercai di utilizzare ogni momento libero che il lavoro mi lasciava per trovare il modo di organizzare un incontro con l’impresario Patrucco e i tre muratori albanesi a casa nostra.
Già pregustavo di godermi la scena di mia moglie scopata sul nostro letto da quel viscido di Patrucco e dopo dagli altri tre.
Tiziana mi confessò che era intrigata molto da questa fantasia, anche se temeva un eventuale sputtanamento da parte dei quattro.
Per tutta la settimana rincasai tardi, ero troppo stanco per uscire e rimanemmo così a casa. Al venerdì sera quando tornai a casa Tiziana mi disse che suo zio Leo le aveva telefonato.
“ cosa voleva?” le domandai.
“ mi ha chiesto perché non sono andata da lui all’autosalone” mi rispose.
“ gli ho spiegata che ci sono stata, ma lui era assente” aggiunse mia moglie.
“chissà cosa vuole” replicai.
“ glielo chiesto, ma non ha voluto dirmi niente” aggiunse Tiziana.
Prese un foglietto, me lo mostrò dicendo: “ mi ha lasciato questo numero di cellulare, mi ha detto di telefonargli prima di andare al salone”.
“ cosa pensi di fare?” le domandai.
“ sono curiosa di sapere cosa vuole, domani mattina lo chiamo” mi rispose.
“ ok, fallo, io intanto chiamo il signor Patrucco” replicai.
“ porco, ti eccita offrirmi a quel viscido” aggiunse Tiziana.
“ molto lo sai, voglio vedere il suo sperma uscire dalla tua figa e sporcare il nostro letto” e sussurrai baciandola sul collo.
La mia mano scivolò sino a toccarle la figa…. La maiala si stava bagnando….
“ ti stai eccitando?” le chiesi.
“si” rispose languidamente.
“bene dopo cena ti porto a farti montare” aggiunsi.
“ dove?” mi domandò.
“ andiamo al solito posto, sicuramente troviamo qualcuno” le risposi.
Cenammo in fretta, mentre Tiziana si preparava per uscire, accesi il computer e navigai in internet.
Finii nel solito sito francese, scaricai le foto di una biondina niente male.
Mi intrigarono le foto di quella donna alle prese con due uomini di colore.
Chiamai mia moglie e gliele mostrai.
Anche lei le apprezzò.
“ che cosa ne pensi di due neri?” le chiesi.
“ per me vanno bene, ma dove li troviamo?” replicò lei.
“ vediamo di organizzare” risposi sorridendo e la guardai….
era molto bella, indossava una mini gonna di jeans e una maglietta corta che le lasciava scoperta la pancia……
dimostrava molto meno dei 22 anni che avrebbe compiuto fra quattro mesi…..
la serata era calda, le strade erano deserte, sicuramente molti erano via in vacanza, impiegammo poco tempo per giungere a destinazione.
Fermai l’auto in un angolo buio in mezzo a due furgoni, alcune macchine cominciarono a passare davanti a noi.
Rimanemmo quindici minuti ad osservare i singoli che erano interessati dalla nostra presenza.
Erano sei le auto che continuavano a passare davanti a noi.
“ sei interessata a qualcuno di questi sei?” domandai a Tiziana.
“ non saprei” rispose.
All’improvviso un uomo sbucò da dietro ad uno dei furgoni e si fermò dal lato di mia moglie.
Mi abbassai per guardarlo meglio, era tarchiato e robusto, dimostrava una quarantina di anni.
Con un gesto mi fece segno di abbassare il finestrino.
“andiamo via o sentiamo cosa vuole?” domandai a Tiziana.
“ fai tu” mi rispose.
“ va bene, sentiamo cosa vuole” replicai.
Abbassai il finestrino, l’uomo subito chiese: “disturbo?”.
“ dipende” risposi.
“ da che dipende?” aggiunse lui.
“ da quello che vuoi” replicai.
“ bella ragazza” disse lui.
“ ti piace? è mia moglie” risposi.
“ bella davvero, state cercano coppie?” continuò.
“ non cerchiamo coppie, l’ho portata qui perché mi piace farla montare da altri uomini” risposi.
“ è la prima volta che vi incontro qui” aggiunse.
“ siamo venuti poche volte, facciamo questi giochi solo da pochi mesi” spiegai.
“quanti anni ha tua moglie?” mi chiese.
“tu quanti gliene dai?” chiesi a mia volta.
“ non so, forse 19” rispose.
“ senti che pelle giovane ha, toccale le cosce” aggiunsi.
L’uomo non perse tempo, allungò le mani e cominciò a palpare le gambe di Tiziana.
“ cosa ne dici?” gli domandai.
“ pelle vellutata” rispose.
“ apri le gambe e fagli toccare la figa” dissi a mia moglie.
Docilmente Tiziana aprì le cosce, la mano dell’uomo arrivò alla figa, le dita cercarono di infilarsi sotto il tanga…
dall’espressione di mia moglie capii che l’uomo era arrivato al punto giusto….
“ si sta bagnando” mi disse lui.
“ basta così” gli risposi.
“ dai fammela toccare ancora” replicò.
“ calma, adesso ti fa vedere le tette” risposi.
“ alzati la maglietta” dissi a Tiziana.
Lei afferrò la maglietta e la alzò.
Senza che dissi nulla l’uomo le toccò e strizzò i capezzoli.
Lo lasciai fare per alcuni istanti poi gli dissi: “ adesso basta, andiamo in un posto più tranquillo e la puoi scopare”.
“aspettatemi qui vado a prendere l’auto e quando arrivo seguitemi” mi rispose.
Si allontanò, si fermò a parlare con due singoli, poi salì sull’auto.
Misi in moto e appena passò, partii al suo seguito.
Ci condusse in periferia, si fermò dietro ad un vecchio edificio.
Spensi il motore, lui scese e si avvicinò a noi.
Aprì la portiera dal lato di mia moglie e cominciò a toccarla.
“ allora quanti anni hai?” le chiese.
“ ventuno” rispose lei.
“ sembri più giovane” replicò l’uomo.
Nel frattempo l’uomo aprì i calzoni tirò fuori il cazzo e le domandò: ” ti piace?”.
“ si” mormorò Tiziana.
Poi l’uomo si rivolse a me dicendo: ” vedrai come la faccio godere”.
“ sfondala” gli risposi.
L’uomo spogliò Tiziana, la toccò, entro in auto e le andò sopra.
Le appoggiò il cazzo alla figa poi glielo infilò dentro.
La montava con irruenza, Tiziana ebbe il primo orgasmo.
“ fai vedere a tuo marito come ti faccio godere” le disse.
Tiziana si contorceva sotto l’assalto di quell’uomo. ebbe un altro orgasmo, con la voce rotta dalla libidine mi disse: “ ha un cazzo meraviglioso mi sta aprendo tutta”.
L’uomo sentendo queste parole aumentò ancora l’intensità delle spinte….
Dopo alcuni minuti godette dentro di lei.
Rimase sopra di lei per alcuni minuti, poi si spostò……
potei vedere il suo cazzo…..
era molto largo…..
la lunghezza era media ma la larghezza era impressionante…..
scese dall’auto, anche noi scendemmo, faceva molto caldo, l’uomo c’indicò una vecchia panchina dicendo: “sediamoci lì al fresco”.
Dopo un paio di minuti di relax, l’uomo mi chiese: “ l’hai fatta scopare da molti?”.
Brevemente gli feci un sunto dei nostri giochi.
“ è ancora stretta, se c’incontriamo ancora gliela sfondo bene” aggiunse.
“ per me va bene” risposi.
“ e tu cosa dici?” chiese a mia moglie.
“ d’accordo” rispose sorridendo.
Il rumore di un’auto che arrivava ci distolse da questi discorsi.
Tiziana era ancora nuda, si portò le mani al petto per coprirsi.
L’auto passò vicino a noi e si fermò poco lontano.
A bordo c’erano due uomini, chiesi al nostro accompagnatore: “chi sono?”.
“amici miei” rispose.
I due scesero dall’auto e si avvicinarono.
“ciao Rudi” disse uno dei due al nostro accompagnatore.
“ bella serata” aggiunse l’altro.
“ fa caldo, ma qui si sta bene” rispose Rudi.
“ vedo che sei in buona compagnia” disse il primo che aveva parlato.
“ si, questo amico mi ha offerto sua moglie” continuò Rudi.
Guardai i nuovi arrivati erano decisamente più giovani di Rudi ed anche più prestanti, solo avevano la tipica fisionomia di due avanzi di galera.
Mi intrigava molto il fatto di essere con mia moglie tutta nuda in un posto isolato e mi si stava riaccendendo la libidine…
“piacere io sono Mimmo e lui è Lillo” disse uno dei due.
Ci stringemmo la mano, Lillo ci porse un pacchetto di sigarette io rifiutai ringraziando, invece Tiziana ne prese una.
Mimmo si avvicinò e le porse un accendino, la fiamma illuminò le tette di mia moglie…..
“ siete stati al parcheggio?” chiese Rudi ai due.
“si, c’era solo il metronotte con la moglie” rispose Lillo.
“ siete andati con loro?” chiese Rudi.
“ no, l’abbiamo scopata molte volte, abbiamo voglia di novità” rispose Mimmo.
“ vedo che tu hai cuccato bene questa notte” aggiunse Lillo.
“ si, certo è giovane calda, ha una bella figa e si fa sborrare dentro” rispose Rudi.
“ minchia che culo” esclamò Mimmo.
“ si ò fatto tardi ragazzi, adesso vado ” disse Rudi.
Ci salutò e andò via.
Mi alzai, Lillo mi disse: “ non andate via, restate ancora un poco a chiacchierare con noi”.
Tornai a sedermi dicendo: “ancora dieci minuti”.
Capivo benissimo che quei due avevano posato gli occhi su mia moglie ed avevano voglia di farsela, d’altronde lei era lì tutta nuda, neanche si copriva più con le braccia…..
“ siete nuovi del giro?” domandò Mimmo.
“ si da pochi mesi frequentiamo” risposi sorridendo.
“ conoscete altre coppie?” chiese ancora Mimmo.
“no, non ci interessano le coppie” risposi.
“ cosa cercate?” chiese Lillo.
“ cerco uomini per far montare mia moglie” risposi deciso.
“ avete preferenze?” domandò Mimmo.
“ no dipende dalla serata” risposi.
“ stasera mi ha andava di offrirla a Rudi, non cerchiamo bellissimi, ma uomini intriganti” aggiunsi.
Vedendo che Tiziana taceva, Mimmo mi chiese: “ tua moglie non parla mai o le siamo antipatici?”.
Ridendo gli risposi: “tranquillo, parla, solo che adesso si sta rilassando, Rudi l’ha scopata per bene”.
Tiziana sorrise ai due dicendo: “ non mi siete antipatici”.
“ mi offrite ancora una sigaretta?” aggiunse.
Lillo le porse di nuovo il pacchetto di sigarette, lei ne prese una e Mimmo la fece accendere.
I due erano rozzi, quasi primitivi, ma simpatici, ci fecero un sacco di domande, risposi in modo garbato. Poi ad un tratto Mimmo mi chiese: “ è vero che Rudi le ha sborrato nella figa?”.
“ si, vero” risposi.
Vedendoli perplessi aggiunsi: “ a mia moglie piace sentire i cazzi che si svuotano dentro di lei”.
I due erano ancora perplessi, intervenne Tiziana dicendo: “ mi piace la sborra calda in figa, in bocca e in culo”.
Lillo sentendo queste parole chiese direttamente a mia moglie: “ vai anche con due uomini?”.
“si, è già successo?” rispose lei.
“ ti piace la doppia penetrazione?” le chiese Mimmo.
“ no so non l’ho mai fatta, le volte che sono andata con due mi hanno scopata a turno” rispose Tiziana.
Questi discorsi avevano eccitato mia moglie, adesso non si copriva più le tette con le braccia e teneva le gambe aperte lasciano vedere la figa ai due.
“venite con noi andiamo in un posto tranquillo” disse Lillo.
“dove?” gli chiesi.
“abbiamo un amico che ha un albergo nel centro storico, ci da una camera gratis” mi rispose Lillo.
“ che albergo è?” chiesi.
“ è tranquillo, non servono documenti, ci da una camera dove possiamo fare tutto il casino che vogliamo” mi rispose Mimmo.
Guardai mia moglie e le chiesi: “ cosa ne pensi?”.
“ok, andiamo” rispose.
Mentre seguivamo l’auto dei due, mia moglie si rivestì.
Arrivati nel centro storico, lasciammo le auto poco lontane dall’albergo.
Era un edificio fatiscente, l’insegna era mezza spenta, mentre entravamo uscì una coppia, sicuramente si trattava di una prostituta con il cliente.
Al bancone della reception c’era un uomo sui quaranta anni, salutò calorosamente i nostri accompagnatori, poi si appartò con Lillo, parlarono brevemente e dopo tornarono da noi.
L’uomo ci diede una chiave indicandoci dove andare. Percorremmo un lungo corridoio, poi scendemmo una scala e ci trovammo davanti ad una porta, Lillo l’aprì dicendo: “ qua possiamo fare tutto il casino che vogliamo”.
La camera era squallida, c’erano il letto due sedie e un vecchio armadio.
Mimmo sfilò la maglietta a mia moglie, Lillo sganciò la mini e la fece cadere ai piedi di lei.
Mimmo cercò di toccarle la figa, ma Tiziana lo fermò dicendogli: “ devo lavarmi, mi cola ancora la sborra di Rudi”.
Mimmo aprì una porta indicandole il bagno.
Dopo pochi minuti Tiziana ritornò e cominciò a subire l’assalto dei due.
La toccarono e le fecero succhiare i cazzi.
Non era dotati come Rudi, ma erano entrambi ben forniti, pensai al mio sicuramente sfigurava nei loro confronti……
Ero eccitatissimo, tra poco mia moglie sarebbe stata penetrata, da due sconosciuti in una squallida stanza d’albergo…….
Si vedeva che i due era abituati a fare sesso insieme, si alternavano nel toccarla, nel succhiarle le tette, Lillo la baciò in bocca mentre Mimmo le andò alle spalle e la penetrò alla pecorina.
Poi la fece chinare e le mise il cazzo in bocca.
Mi sedetti su una sedia ammirando le gesta di mia moglie.
Erano molto resistenti si scambiarono i ruoli diverse volte, poi Mimmo si sdraiò sul letto e invitò mia moglie ad impalarsi sul suo cazzo.
Tiziana andò sopra di lui e si penetrò da sola.
“ fallo entrare tutto” le disse l’uomo.
Tiziana lo accolse tutto dentro di lei, dalla mia posizione potevo vedere quel palo conficcato nella figa di mai moglie…..
Lillo salì sul letto e si mise alle spalle di mia moglie.
Pensavo che la volesse inculare invece appoggiò anche il suo cazzo sulla figa……
Cominciò a spingere lentamente, Tiziana urlò: “ no”.
Ma lui continuò…..
Dopo alcuni minuti riuscì ad infilarglielo dentro……
Più Tiziana urlava di smettere più i due la penetravano…..
Ad un certo punto Mimmo disse a Lillo: “cambiamo vieni tu sotto”.
Cambiarono la posizione, Tiziana questa volta s’impalò sul cazzo di Lillo, Mimmo le andò alle spalle e le puntò il cazzo sul buco del culo.
Tiziana urlò nuovamente, Mimmo con un grugnito le disse: “ ti rompo il culo”.
“ dai infilaglielo tutto” lo incitò Lillo.
“ è entrato” esclamò Mimmo.
Incuranti delle grida di mia moglie i due la possedettero a lungo.
Il primo a godere fu Mimmo, seguito dopo pochi istanti da Lillo.
Rimasero alcuni minuti avvinghiati a Tiziana poi si staccarono.
I due si ricomposero ci salutarono ed andarono via.
Mia moglie andò in bagno e si ripulì.
Si rivestì, evitando di indossare il tanga dicendomi: “ è troppo bagnato dalla sborra di Rudi, lo metto in borsetta”.
“ va bene” le risposi.
Uscimmo dalla camera e ci avviammo verso l’uscita.
Arrivati davanti alla reception porsi la chiave al portiere.
“ notte calda” disse prendendo la chiave.
“ si, molto” risposi.
“ venite vi offro qualcosa da bere” aggiunse.
“ non si disturbi” replicai.
“ nessun disturbo” disse “ venite con me” aggiunse.
Si alzò, andò dalla porta dell’albergo e la chiuse a chiave.
Lo seguimmo in una saletta, ci fece sedere su due divani, aprì un mobiletto e ci offrì da bere.
Mentre sorseggiavamo le bibite l’uomo chiese: “ siete sposati?”.
“ si da pochi mesi” risposi.
Farfugliò qualcosa, non riuscii a capire e così gli dissi: “ parla liberamente, non avere timori, siamo fra persone adulte”.
“ Mimmo e Lillo vi hanno pagato?” domandò.
“ no” risposi.
“ amiamo giocare, lo so che non tutti capiscono questi giochi” aggiunsi.
“ capisco” replicò lui.
Quell’uomo m’intrigava, sicuramente era meno sprovveduto di quanto lasciasse intendere.
Decisi di forzare la conversazione chiedendogli: “ ti piace mia moglie?”.
“ si” rispose.
“ questa sera tre uomini se la sono goduta” aggiunsi.
“ si chiama Tiziana ed ha ventuno anni” continuai.
“ piacere, Gaetano “ replicò dandoci la mano.
Aprì nuovamente il mobiletto, prese altre bibite e ce le offrì.
“conoscete bene Mimmo e Lillo?” domandò Gaetano.
“ no, l’abbiamo incontrati questa sera per la prima volta” risposi.
“ bella donna, complimenti” disse.
“ se vuoi te la mostro nuda” replicai.
“ d’accordo” biascicò Gaetano.
“ spogliati” ordinai a Tiziana.
Lei si alzò, tolse la maglietta e poi la mini rimanendo nuda.
“ apri le gambe e fagli vedere la figa” dissi a mia moglie.
Tiziana divaricò le gambe lasciando vedere la figa.
“Guarda è ancora slabbrata, le hanno messo due cazzi dentro” dissi a Gaetano.
“ ne ha presi due?” chiese lui.
“si” risposi.
Andai vicino a mia moglie. la portai vicino ad un tavolino, la feci piegare a novanta gradi……
“ guarda come ha il buco del culo dilatato” dissi a Gaetano.
“ l’hanno sfondata per bene” mormorò Gaetano con la voce rotta dalla libidine.
“ è una brava pompinara, se ti va mettiglielo in bocca” dissi a Gaetano.
L’uomo non perse tempo aprì i pantaloni e tirò fuori il cazzo.
Mia moglie s’inginocchiò davanti a lui e gli fece un pompino favoloso.
Ingoiò sino all’ultima goccia….
Mentre stavamo per uscire Gaetano mi disse: “ se v’interessa posso organizzare qualche incontro, conosco molta gente amante di questi giochi”.
“ ok” risposi.
“si possono fare molti soldi” aggiunse.
Le sue parole mi colpirono, ma non risposi.
Gaetano mi diede il suo numero telefonico, lo salutammo e tornammo a casa.
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15 years ago
anepa2007,
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Tiziana e sergio avventura in campagna
Tiziana e Sergio i pecorai
I giorni seguenti all’avventura di Tiziana con Pino trascorsero tranquilli, di sera navigavamo in internet su siti porno.
Dopo la visione di foto porno e la lettura di racconti erotici, finivamo con lo scopare fantasticando nuove avventure.
Il venerdì mattina, mentre ero in ufficio, mi telefonò il titolare di una ditta che stava lavorando in una casetta di cui io avevo elaborato il piano di ristrutturazione.
Voleva avere chiarimenti su alcuni particolari, cercai di spiegarglieli per telefono, ma lui non capì.
Decisi di recarmi nel pomeriggio sul posto per verificare con lui tutti dettagli.
Telefonai a mia moglie, appena le dissi che andavo in campagna a controllare i lavori nella casa del signor Rinaldi mi chiese se potesse venire anche lei.
Le risposi di si, che sarei passato a prenderla alle undici e trenta e che avremmo pranzato in qualche trattoria strada facendo.
Puntuale arrivai sotto casa, Tiziana arrivò sorridente indossando un mini abito rosso….
“ bellissima” le dissi baciandola.
“ ti piace? l’ho comprato dai cinesi al mercato” esclamò indicando il vestito.
“ carino, molto trasparente” risposi.
“ è vero lascia trasparire, andrebbe indossato senza reggiseno” replicò.
Imboccai l’autostrada, dopo un paio di chilometri Tiziana m’indicò un area di sosta e mi disse: “ fermati che ti faccio vedere come sto senza reggiseno”.
Mi fermai, la piazzola era deserta, mia moglie sfilò l’indumento intimo, si ricompose e mi chiese: “ meglio adesso?”.
La osservai attentamente, la stoffa era molto leggera, i capezzoli sembravano volerla bucare…
“ scendi e cammina” le dissi.
Tiziana aprì la portiera, scese e fece alcuni passi.
Era spettacolare….
Risalì e ripartimmo.
Usciti dall’autostrada, presi la strada provinciale che portava al paesino dove si trovava la casa in ristrutturazione.
Un cartello stradale indicava che mancavano 12 chilometri alla nostra meta, erano quasi le tredici, decisi di fermarmi al primo ristorante.
Non conoscevo bene la zona, chiesi a Tiziana se si ricordava qualche posto dove poter mangiare.
Mi rispose che anche lei non conosceva questi luoghi.
Dopo un paio di curve vedemmo la pubblicità di un ristorante, naturalmente era chiuso……
Poco più avanti vidi un’auto ferma, a bordo c’era un cacciatore.
Frenai, mi avvicinai e gli chiesi se potesse indicarci un ristorante.
Ci spiegò che al prossimo incrocio c’era una strada secondaria che portava su un monte, prima della vetta c’era una locanda dove si mangiava bene. Aggiunse che non potevamo sbagliare e di fare attenzione ad una vecchia casa adibita ad ovile, la locanda era proprio di fronte.
Lo ringraziammo e partimmo.
Le indicazioni era perfette, imboccammo questa piccola e stretta strada, si inoltrava in un fitto bosco, all’improvviso si aprì una radura e vedemmo la locanda.
L’aspetto era esterno non era dei migliori, ma data l’ora decidemmo di provare a mangiare.
All’interno c’erano due uomini seduti ad un tavolo, ci venne incontro un oste.
Chiesi se potevamo fermarci a mangiare, mi rispose di si indicando il tavolo vicino ai due.
L’oste ci spiegò che c’era poca scelta dei piatti in quanto in settimana preparava su ordinazione.
Ordinammo tagliatelle con il sugo di funghi, insalata e formaggi.
Mentre mangiavamo il primo notai che i due uomini seduti al tavolo vicino, non toglievano gli occhi di dosso a mia moglie.
Senza farmi accorgere dai vicini, cercai di far notare la cosa a Tiziana, vedendo che lei non capiva, presi un foglio e le scrissi un messaggio…..
Lei lo lesse e sorridendo mi rispose: “ me ne sono accorta”.
Nel frattempo arrivò l’oste con il vassoio dei formaggi, lo posò sul tavolo e disse: “ provateli sono buonissimi, li producono loro” indicando i due seduti al tavolo vicino.
Dopo averli assaggiati mi rivolsi ai due facendo i complimenti per il sapore dei formaggi.
Scambiammo alcune parole con i due, ci invitarono a passare da loro per assaggiare la ricotta fresca.
Chiesi a Tiziana se volesse assaggiarla per poterla eventualmente comprare, mi rispose di si.
Guardai l’orologio erano le quattordici e trenta, l’impresario ci stava aspettando.
Dissi ai due che saremmo passati al ritorno e andammo via.
Mentre guidavo dissi a mia moglie: “ li hai sconvolti i due pastori”.
“ poverini sono qui magari senza mogli” rispose sorridendo.
In pochi minuti arrivammo, la casa di Rinaldi si trovava a circa 500 metri dal paese.
“ bella casa” esclamò Tiziana.
“ certo, vedrai quando sarà pronta” replicai.
Nel cortile c’erano due auto, un fuori strada ed una vecchia Ford Escort.
Parcheggiai e chiesi a Tiziana: “ aspetti qua o entri anche tu?”.
“ no vengo a vedere l’interno” rispose.
La voce dell’impresario che ci salutava ci distolse dai nostri discorsi.
Il signor Patrucco era un uomo di circa 50 o 60 anni, basso pelato, ci venne incontro mi strinse la mano chiedendomi: “ questa bella ragazza è la sua segretaria?”.
“ no è mia moglie” replicai.
“ complimenti è una magnifica donna” aggiunse.
Guardai Tiziana, forse l’abbigliamento non era molto consono all’ambiente, ma oramai non c’era nulla da fare….. il signor Patrucco stava godendosi le grazie di mai moglie esposte generosamente….
Entrammo nella casa, presi i disegni e feci notare all’impresario cosa dovesse modificare.
Lo vedevo assente, interessato più a mia moglie che alle mie parole, gli scrissi alcuni appunti per evitare errori.
Salimmo al piano superiore, c’erano tre muratori intenti a rasare una parete.
L’impresario ci portò in una stanza accanto e ci disse: “ usciamo sul terrazzo”.
Con fare subdolo mi disse a voce bassa: “stia tranquillo geometra, anche se non sono italiani, sono operai bravissimi”.
“ da dove vengono?” chiesi.
“dall’Albania” mi rispose.
“ sono in regola?” domandai.
“ ancora no, ripeto stia tranquillo lavorano bene” aggiunse.
“speriamo” replicai.
“ venga su in mansarda, le faccio vedere come hanno lavorato” mi disse.
Decisi che era il caso di controllare e risposi: “ ok vediamo”.
Patrucco ci indicò una scala a chiocciola dicendo: “ di qua”.
Tiziana salì per prima capii subito perché l’impresario che la seguiva si fermò lasciando che lei salisse…… il vestito era troppo corto…le natiche di mia moglie erano in bella mostra…..
Una volta arrivati in mansarda notai che il lavoro era stato eseguito bene, volendo fare il pignolo feci notare al Patrucco alcune minime imperfezioni.
Sempre con il suo fare viscido mi disse: “ vedrà si sistemerà tutto a puntino, mi faccia il favore di non dire niente al proprietario, vedrà che so essere riconoscente con gli amici”.
Chiusi il discorso dicendogli di stare tranquillo e di far riprendere alcuni punti.
Scesi al piano di sotto, salutammo i muratori ed uscimmo dalla casa.
L’impresario voleva a tutti i costi portarci in paese per offrici un caffé, gentilmente reclinammo l’invito e riprendemmo la strada del ritorno.
“ che personaggio inquietante il signor Patrucco” mi disse Tiziana..
“ si molto particolare, ma molto furbo” replicai.
“ ogni tanto quando tu eri voltato si toccava il cazzo” aggiunse mia moglie.
“ se ti avessi vista sulla scala a chiocciola…” rilanciai.
“ cosa vorresti dire?” mi domandò.
“ ti si vedeva il culo” le risposi.
“ mi guardava?” mi chiese.
“ certo, si è fermato per vederti meglio” le risposi.
“ potevi avvisarmi” aggiunse.
“ perché mai, la situazione era intrigante” risposi.
“ porco, ti ecciti a vedere che mi guardano” replicò.
“ certo mi ha eccitato molto vedere quel laido che ti guardava il culo” le sussurrai.
“ oggi mi sono venute due nuove fantasie” aggiunsi.
“ dai dimmele” mi implorò Tiziana.
“aspetta che ci fermiamo” risposi.
Dopo alcune curve vidi uno spiazzo e fermai l’auto.
“allora?” mi interrogò mia moglie.
“curiosa” replicai.
“ dai, per favore” mi supplicò.
“ te le spiego solo se poi le viviamo realmente” dissi.
“ stronzo e se non mi piacciono?” mi rispose.
“ prendere o lasciare” dissi.
“e va bene, accetto” replicò Tiziana.
“ la prima è che vorrei offrirti ai muratori albanesi” spiegai.
“ si potrebbe fare” rispose mia moglie.
“ aspetta, fammi finire” aggiunsi.
“ dai, continua” mi incalzò Tiziana.
“ vorrei organizzare una serata a casa nostra con loro e con Patrucco” continuai.
“ che tipo di serata?” mi chiese Tiziana.
“ particolare, molto particolare….. dovresti fare sesso con tutti nel nostro letto matrimoniale…”.
“ sei un maiale pervertito” mormorò mia moglie.
“ se vuoi ti dico la seconda” le domandai.
“si” rispose.
“ adesso andiamo a comprare il formaggio dai pastori e lo paghiamo con la tua figa” le spiegai.
“ non so quei due mi sembrano due sempliciotti” replicò lei.
“ mai fidarsi delle apparenze” risposi.
Misi in moto e partimmo.
Dopo pochi minuti eravamo di fronte alla vecchia casa dei pastori.
Fermai l’auto davanti ad essa, scesi per primo seguito da mia moglie.
Sentii i due parlare all’interno per attirare la loro attenzione gridai: “ disturbo?”.
Uno di loro uscì e rispose: “ entrate”.
L’interno della casa anche se pieno di disordine si presentava meglio dell’esterno.
I due si presentarono, uno si chiamava Gavino ed era sardo, l’altro Antonio era abruzzese.
Gavino prese una bottiglia di liquore al mirto e ne versò quattro bicchieri colmi.
Antonio spostò alcuni maglioni e ci invitò a sederci su un vecchio divano.
Sempre lui prese dal frigo una forma di ricotta, ne tagliò un pezzetto e lo diede da assaggiare a Tiziana.
Lei la trovò squisita, a mia volta assaggiai del pecorino, anche questo era molto buono.
I due avevano voglia di parlare e il discorso scivolò sui loro animali.
Ci portarono a vedere le pecore, i maiali e le capre.
Gavino mi chiese: “ abbiamo anche due asini, venite a vederli”.
Girammo attorno alla casa, c’era un recinto all’interno pascolavano due asini.
Ritornammo in casa, nel mio cervello stava nascendo la terza fantasia…….
Mi intrigava molto fotografare mia moglie vicino agli animali…
“scusate, posso chiedervi un favore?” domandai ai due.
“ dica” rispose Gavino.
“ mi piacerebbe fare alcune foto a mia moglie con i vostri animali”spiegai.
“ fate pure, nessun problema” rispose Antonio.
“ se mai vi facciamo pagare l’affitto” aggiunse ridendo Gavino.
Andai in auto presi la fotocamera digitale, portai Tiziana vicino al recinto delle pecore, scattai alcune foto, poi la portai dai maiali.
In pochi minuti avevo scattato decine di foto, mi girai verso Gavino che mi sembrava il più sveglio e gli dissi: “ non vorrei mettervi in imbarazzo, vorrei chiedervi il permesso di fare foto particolari a mia moglie”.
L’uomo fingendo di non capire, mi rispose: “ che foto volete fare?”.
“ foto erotiche” spiegai.
Vidi nello sguardo dell’uomo una sottile libidine, era più sveglio di quanto non lasciasse capire, rimase in silenzio poi mi disse: “ fate quello che volete, noi torniamo in casa”.
“ nessun problema potete restare, facciamo presto” replicai.
Mi avvicinai a Tiziana e le spiegai cosa dovesse fare.
Da esperta modella porno assunse varie pose, fece scivolare il vestito mostrando prima un seno e poi l’altro.
Si avvicinò ad un maiale e lo accarezzò.
Tornammo dalle pecore, mia moglie si inginocchiò vicino ad una di esse: “mettiti alla pecorina” le suggerii.
Tiziana lo fece, i due ci seguivano passo dopo passo, sicuramente l’esibizione di mia moglie li eccitava.
Ci spostammo verso il recinto degli asini: “ togli il vestito” dissi a lei.
Lo tolse: “ anche il tanga” le ordinai.
Lo sfilò e lo appoggiò con il vestito su una staccionata.
Si avvicinò agli asini, la fotografai……
Mi avvicinai a Gavino e gli domandai: “ ti piace mia moglie?”.
“si” rispose.
“ portatatela in casa e ingroppatela alla pecorina” aggiunsi.
La prese per mano, fece un gesto ad Antonio ed entrarono in casa.
Rimasi fuori ad aspettare, dopo circa un’ora il primo ad uscire fu Antonio.
Si appoggiò alla casa e pisciò. Lo lasciai finire poi mi avvicinai: “ ti è piaciuta?” domandai.
“ si, l’abbiamo scopata, adesso fa un pompino a Gavino” rispose.
Dopo dieci minuti Gavino uscì, Antonio tornò dentro dicendomi” me lo faccio succhiare anch’io”.
Tiziana uscì dopo quindici minuti, Gavino nel frattempo aveva preparato una ricotta e mezza forma di pecorino me le porse dicendo: “ questi ve li regaliamo”.
Li salutammo e andammo via.
“ che tirchi” mormorò Tiziana, aggiungendo: “ due scopate e due pompini, mi hanno valutata poco”……………………………
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15 years ago
anepa2007,
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Lasciarsi andare
Eri un po' smarrita. Non sapevi bene se ti faceva piacere sentire quelle parole o se era il caso di indignarsi, di replicare, di fare qualcosa... eri li un po' confusa a subìre il dondolio ritmico del mio corpo sopra il tuo.
Avevo deciso di rompere il silenzio così, quel pomeriggio d'amore, quella sessione di sesso rubata all'autodisciplina dei tuoi esercizi di yoga. Conoscevo alcune delle tue idee, intuivo il mare delle tue paure... e nonostante ciò pensai che quello era il momento...
Non sapevi come fermare la moltitudine di pensieri, i ricordi, gli odori lontani nel tempo, i suoni diversi, le sensazioni nuove... tutto questo turbinio, quel cazzo grosso ed invadente che ti frugava in mezzo alle gambe. "No... no, ferma... mi fa male... fermati"
Ma questo, e nessun altro è il momento giusto per dirti che lo so! Io lo so che ti piaccio, il tuo corpo, i tuoi occhi, la tua bocca, tutto in te fino ad adesso me lo rivelava maliziosamente.... Tu mi vuoi, vuoi me, e vuoi che io ti prenda. Allora cosa devo ascoltare? La tua voce? Che non sa fermare il rumore dei tuoi pensieri? Il tuo corpo che ormai non ti risponde più? Devo arrendermi alle tue paure, alla tua incertezza? Cedere il passo all'interminabile imbarazzo che dopo scenderà fra noi, come guerrieri di una battaglia inconclusa, di un appuntamento mancato? no...
La tua voce che mi dice "fermati"...e io che ti dico "non ci penso nemmeno".... li per li non te l'aspetti, mi facevi più cavalleresco... Capisci che non decidi più tu, ti arrendi, molli il controllo.... non ne hai più bisogno!
In una frazione di secondo cogli il senso di sollievo che si prova a lasciarsi andare, senti volare tutti i pensieri fuori, uno per uno attraverso i capelli, senti le spalle nude avvolte dalle mie mani, le tette dure contro la mia maglietta... senti scendere ogni pudore ed il fiume bagnato che avvolge quel grosso cazzo dentro... sempre più dentro... dentro la figa e dentro la testa.... libera, libera di godere. Finalmente.
Mi fermo. Ti guardo. Fremi. Mi tolgo la maglietta. E ti porto in paradiso.
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15 years ago
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Tiziana e sergio: prima uscita da sola
Tiziana e Sergio: prima uscita da sola
Arrivammo a casa che era quasi l’alba, dormimmo sino alle 11, poi andammo a pranzo dai genitori di Tiziana.
Mentre mangiavamo guardavo mia moglie….. aveva un’aria da brava ragazza…..indossava un paio di jeans ed una camicia di lino…..a pranzo c’erano anche sua zia Paola, sorella di mia suocera, ed il relativo marito Leo.
Questi possedeva un autosalone per la vendita d’auto soprattutto usate, era un tipo strano a volte molto loquace, a volte taciturno, era sempre elegante, quasi pelato di statura normale.
La moglie si lamentava che fosse spesso lontano di casa, lui si giustificava affermando di avere molti impegni di lavoro.
Finito il pranzo ci sedemmo in salotto, mentre guardavamo le partite di calcio in tv, notai che Leo sfiorò alcune volte il culo di Tiziana.
Mentre tornavamo a casa feci notare la cosa a mia moglie, la quale mi disse che Leo l’aveva seguita in bagno.
“ è entrato nel bagno con te?” le domandai.
“no, mi ha aspettata fuori” rispose lei.
“ e dopo?” chiesi.
“ mi è sembrato strano, mi ha detto di passare nell’autosalone perché voleva parlarmi” mi spiegò Tiziana.
“ non ti ha accennato di cosa voleva parlarti” chiesi ancora.
“no, però mi ha messo una mano sulla coscia” mi rispose mia moglie.
Arrivati a casa decidemmo di non uscire per riposarci, accesi il computer e navigai in internet.
Tiziana mi raggiunse poco dopo, finimmo in un sito francese di coppie libertine.
Commentammo le foto delle donne alle prese con vari uomini, ci soffermammo su una donna con due neri.
“ mi piacerebbe fotografarti mentre ti fai scopare” le dissi.
“ sei un porco, non ti basta quello che mi hai fatto fare questa notte…..” replicò lei.
“ mi sembravi contenta….. “ aggiunsi.
“ molto….” mormorò lei.
“ ti sei presa cinque cazzi, se una troia….” continuai.
C’eccitammo ci ritrovammo in camera sul letto, me lo succhiò, poi le andai sopra e la penetrai.
Mentre la scopavo le dissi: “ dimmi cosa sei”
“ una troia, la tua troia” mi rispose.
Per l’ennesima volta mi feci raccontare le sue avventure da ragazzina, rallentavo il ritmo della monta per fare durare più a lungo possibile la scopata.
La feci parlare anche della notte precedente, mi confessò che aveva goduto molto con i due marocchini.
L’aveva intrigata molto il fatto di rimanere sola in un posto isolato con i due….
Mi spiegò che era salita sulla loro auto con le gambe tremolanti….
I due erano stati molto decisi e duri con lei…..
“ il tuo masochismo esce sempre fuori” le dissi.
“ si, lo sai che mi piace” mi rispose.
Smisi di montarla, aprii l’armadio e presi una cintura.
“ come mi vuoi?” mi domandò Tiziana.
“ mettiti a 90 gradi” le ordinai.
La colpii due volte sulle natiche in modo lieve, il terzo colpo fu violento.
Tiziana gemette, impugnai la cintura in modo di colpirla dalla parte della fibbia….
Il colpo partì deciso.
“basta” urlò mia moglie.
Posai la cintura e ripresi a scoparla.
Ebbe subito un intenso orgasmo.
“ godevi mentre ti colpivo?” le domandai.
“ si. lo sai che mi piace” rispose.
“ sei una troia da marocchini” dissi.
Oramai Tiziana era al culmine della libidine: “ si, sono una puttana fammi fare tutto quello che vuoi” replicò.
“d’accordo cominceremo con le foto mentre ti scopano, poi le metto in internet” le mormorai in un orecchio.
“ si, fammi le foto con un negro” esclamò.
“ negri, marocchini tutti quelli che vuoi” le risposi.
“poi le mettiamo sul sito francese senza censurare il volto” aggiunsi.
“si come vuoi tu” replicò.
“ pensa se ti vede qualche tuo parente” le chiesi.
“ si, lasciali vedere quanto mi hai fatto diventare troia” mi rispose.
In quel momento mi tornò alla mente quello che era successo a casa dei suoi genitori.
Rivedevo la mano di suo zio Leo che le sfiorava il culo….
“ ti ha solo messo una mano sulle cosce tuo zio Leo?” le domandai.
“no, altre tre volte mi ha sfiorato il culo” mi rispose.
“ non ti andrebbe di eccitarlo di più?” le domandai.
“ perché?” mi rispose.
“ non so, ma mi sta venendo questa fantasia” replicai.
“ e cosa dovrei fare?” mi chiese.
“ vai da lui a sentire cosa vuole dirti, vestiti in modo provocante….” risposi.
“ e se mi tocca di nuovo?” mi domandò.
“ se ti va lascialo fare, altrimenti uno schiaffone…..” le risposi
La mia libidine era salita al massimo ed il fatto di saper che mia moglie andava da suo zio vestita in modo sexi mi provocò un intenso orgasmo.
Dopo cena guardammo la televisione, il sonno ci prese quasi subito, andammo a letto.
Mentre stavamo addormentandoci Tiziana mi chiese: “nulla in contrario se domani vado a trovare lo zietto?”.
“ no, anzi…” le risposi baciandola.
Il mattino dopo uscii presto per andare nello studio, alle nove mi telefonò Tiziana dicendomi che andava dallo zio Leo.
Ero curioso di sapere come si era vestita, ma ero insieme a due clienti e non glielo potei chiedere.
Attorno alle undici riuscii a liberarmi e la chiamai subito.
Mia moglie mi rispose dicendomi che era stata all’autosalone dello zio, ma l’aveva trovato chiuso.
Le chiesi dove fosse, mi spiegò che stava facendo un giro in centro al mercato.
Dopo mezzora mi richiamò e parlando a bassa voce mi disse: “ ciao tesoro mio, sono sempre al mercato, mi sono comprata due vestitini sfiziosi, vedrai come sono intriganti”.
“ stasera li provi” risposi.
“ dimenticavo di dirti che ho trovato un ammiratore” aggiunse.
“ e chi sarebbe?” le domandai.
“ uno che era fermo nella piazzetta in fondo alla via del mercato” mi spiegò.
“ sei troppo sexi….Attiri gli uomini come una calamita” replicai.
“vedessi come sono vestita…” mi disse.
“ come?” le domandai.
“ mini gonna di jeans e maglietta bianca” mi rispose.
“ raccontami ancora dell’ammiratore” le chiesi.
“cosa vuoi sapere porco….. scommetto che ti stai eccitando” mi rispose.
“ dai, raccontami” replicai.
“ stavo passando nella piazzetta, quando mi ha detto se andavo a prendere l’aperitivo con lui” mi rispose.
“ che tipo è?” le domandai.
“ sulla quarantina, alto e robusto”mi spiegò.
“ potevi accettare l’invito” le dissi.
“ dove vuoi arrivare?” mi domandò.
“semplice accettavi l’invito e lo stuzzicavi un poco” le risposi.
“ sei un maiale, potrebbe essere mio padre” replicò.
“ si tratta solo di un gioco…” le spiegai.
“ lo vedo ancora nella piazzetta se vuoi provo a ripassare davanti a lui” disse mia moglie.
“ certo che voglio, vai..” le risposi…..
Alle sedici Tiziana mi telefonò dicendomi: “ posso parlare liberamente?”.
“ certo, sono solo” risposi.
“ ho accettato l’invito del mio ammiratore” sussurrò mia moglie.
“ tutto bene?” le domandai.
“ si, molto bene, quando torni a casa ti racconto tutto” mi rispose.
Alle 20 arrivai a casa, Tiziana aveva già preparato la cena, mangiammo velocemente e andammo in salotto.
Tiziana mi raccontò che Pino, il suo ammiratore, come la vide ritornare in piazzetta le chiese: “ allora bellezza ce lo facciamo quest’aperitivo?”.
Lei gli rispose di si, entrarono in un bar si sedettero in un angolo.
Mentre bevevamo l’aperitivo Pino la riempì di domande.
Lei esaudì tutte le curiosità di quell’uomo.
Ad un tratto lui le chiese se volesse fare un giro in auto.
Tiziana rispose di si.
Pino guidò per alcuni chilometri, poi si fermò in una strada laterale dietro ad un camion.
Tirò il freno a mano e le misi le mani sulle cosce.
Lei provò a fermarlo, ma quando lui le mise la lingua in bocca cominciò ad eccitarsi e lo lasciò fare.
Pino la spogliò completamente, poi si abbassò i pantaloni, tirò fuori il cazzo e cominciò a scoparla.
Era molto resistente, la prese a lungo, poi venne dentro di lei.
Il racconto di Tiziana mi aveva eccitato, ero smanioso di conoscere altri particolari di quest’avventura e le domandai: “ ti ha fatto godere?”.
“ si, molto” rispose.
“ ha un bel cazzo” domandai ancora.
“ si, più grosso del tuo” mi rispose……
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15 years ago
anepa2007,
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L\'infedele
L’infedele
Nella mia vita l’adulterio è stato il filo conduttore di quasi tutta la mia esperienza erotica. Ho conosciuto il sesso tardi rispetto a tante altre ragazze, perché mi sono divertita tantissimo ha prendere in giro tutti i maschi che mi facevano il filo. Verso i diciassette anni ho capito che il sesso doveva essere un piacevole modo per dominare i ragazzi, visto che per portarti a letto erano disposti a tutto. Mi fidanzai con un ragazzo veramente carino, simpatico e di buona famiglia, e con qualche soldo, il che non guasta. I primi mesi lui si limitava a baciarmi, e questo mi piaceva , era il primo che non allungava subito le mani in mezzo alle cosce, poi, l’anno dopo, scoprimmo insieme il piacere del pompino, io gli prendevo il cazzo in bocca, ci giocavo un poco e poi lui schizzava. Non che fosse molto dotato, e anche in fatto di resistenza non era certo un campione, ma a me andava bene così. Venne il momento che lui dovette partire a fare il soldato. Quindi decidemmo che io sarei rimasta vergine fino la suo ritorno tanto per dimostragli la mia fedeltà. Decisamente gli rimasi fedele, nessun maschio mi ha scopata durante il periodo che lui era militare, ma ogni tanto specie la domenica quando lui non tornava io mi prendevo la macchina di papà e mi facevo un giretto in città, e quasi sempre rimediavo un bel cazzo da succhiare. Loro volevano anche scoparmi, ma io mettevo dentro le mutandine un’assorbente, e simulavo di avere le mestruazioni, quindi alla fine un bel bocchino era sempre gradito. Avevo trovato un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento e la proprietaria era una donna alquanto libera, e disinibita, e grazie a lei scoprii i notevoli vantaggi della pillola, quindi quando il mio ragazzo finì il militare io ero pronta, mi faci sverginare senza troppi rimpianti. Non fu proprio una grande scopata, lui mi toccò e quando si rese conto che mi ero bagnata mi infilò dentro il cazzo senza troppi complimenti, poi dopo pochissimo mi riempì la fica di sborra. Anche se non ero molto convinta che scopare fosse tutto lì, mi dissi che per la giusta causa il sacrificio poteva essere fatto. Tre mesi dopo per il suo compleanno mi feci anche rompere il culo, stesso copione, con la sola differenza che fu un poco più doloroso, ma mi ripromisi di trovare un bel cazzo che mi avrebbe regalato un vero momento di sesso. Avevo già conosciuto i miei suoceri, lui un maschio splendido, alto, capelli neri occhi neri, e mani forti, che quando mi diede la mano la prima volta mi guardò dritto negli occhi io mi sentii sciogliere dentro, lei invece una vera sega di donna, sempre a lamentarsi di tutto e di tutti, e lui che mi guardava come per dire che non la sopportava più. Qualche tempo dopo un grave fatto cambiò la nostra vita. Una domenica in cui io ero stata invitata a pranzo a casa loro lui ci informò che in seguito a delle analisi fatte i medici gli avevano diagnosticato una gravissima malattia degenerativa, non gli restava molto da vivere, sei/otto mesi, forse un anno. Restammo tutti gelati, lui invece ci guardò, e disse di non stare lì a piangere, ma di organizzarci, mi chiese se volevo bene a suo figlio, e se fossi stata contenta di sposarlo, a lui sarebbe piaciuto prima di morire di venire alle nostre nozze. Ci mettemmo subito all’opera, organizzammo tutto in tempi brevi, e venne anche la sera che il mio futuro marito andò con tutti i suoi amici a festeggiare l’addio la celibato. Mancava una settimana alle nozze, e io non avevo nessuna intenzione di passare quella sera a casa, volevo anch’io una serata da ricordare. Indossai una mini, calze autoreggenti, immancabili per me, tacchi alti, una magliettina fina e presi la macchina e mi diressi verso una città grande abbastanza lontana da noi. Appena uscita dall’autostrada una pattuglia delle forze dell’ordine mi fece cenno di fermarmi, io accosto e il più vecchio dei due mi chiede i documenti. Io mi distendo verso il cassettino del cruscotto per prendere i documenti e lui ebbe una splendida visione del mio culetto, mi controllò tutto disse “ è stato un piacere fermare una bella ragazza come lei, e constatare che tutto è in regola, ora la mando via, sicuramente ci sarà un bel ragazzo che la starà aspettando per passare con lei una magnifica serata”. Io gli detti un’occhiata, uno era molto giovane, ma un bel ragazzo, l’altro più anziano non era affatto male, quindi risposi “ veramente non mi aspetta nessuno, il mio futuro marito questa sera stà festeggiando il suo addio al celibato, e io non volevo lasciare che questa serata passasse così”. Loro si dettero uno sguardo, il vecchio parlò sottovoce all’altro e mi disse “ se possiamo esserti utile non fare complimenti, tanto ora dobbiamo fare pausa e se vuoi”…… al mio cenno d’assenso loro mi hanno detto di seguirli, e poco dopo siamo entrati in un parcheggio quasi buio, e loro mi hanno fatto mettere la macchina in fondo, dietro un rimorchio di un camion, e sono scesi dalla loro macchina, si sono avvicinati e quattro mani hanno preso a toccarmi, io mi stavo già bagnando, in un attimo mi hanno sfilato le mutandine, poi mi hanno fatto distendere dietro al sedile della loro macchina, il più vecchio si è abbassato e ha cominciato a leccarmi la fica in un modo che io non avevo mai provato, mi leccava dal clito al culo seguendo il taglio della fica, morivo, e ho cominciato a gemere di piacere ….. oooohhohoohoo …….. umhmummumm …… non potevo certo parlare, l’altro aveva fatto il giro della vettura e aperto lo sportello dall’altro lato mi aveva infilato il cazzo in bocca. Il lavoro di lingua ha avuto l’effetto desiderato, e all’improvviso gli ho sborrato in bocca gridando …… venngguuuuummummm ….. lui ha quel punto si è tirato su emi ha piantato il cazzo dentro, mi sono sentita aprire da un palo grande, lungo, che mi dilatava le pareti della fica con meravigliosa potenza, me lo ha spinto tutto dentro, e quando ha raggiunto il fondo sono venuta di nuovo …… iisuuusuuuii … ho gridato con il cazzo in bocca, e lui che mi scopava a commentato … “a che bella fica stretta, non è certo una delle solite puttane, questa l’ha usata poco, dai che la facciamo morire di piacere” … e giù a pomparmi con forza. Io ero caduta preda di una strana frenesia, volevo che mi scopassero con forza, e loro non si fecero pregare, tanto che poco dopo quando io credevo che il vecchio sarebbe venuto lui mi ha tirato su le gambe, e così mi poteva infilare di più il cazzo dentro. L’altro allora gli ha chiesto di fargli posto, così è passato dall’altro lato della macchina mi ha rigirato, mi ha leccato il culo con estrema bravura e poi mi ha infilato il cazzo dietro, …….. siiiii … ha proprio i buchi stretti, senti questo culo, è quasi vergine ….. , io stavo godendo, non sentivo nessun dolore, e mi apprestavo a sborrare di nuovo …. Siiiiiii … vengooooo …… e subito dopo mi sono ritrovata il secondo cazzo in bocca. Mi hanno pompata moltissimo, scambiandosi spesso il posto, poi quando io non ce la facevo più li ho pregati di venire, … “siiiii … daiiiiiii …. Sborrateeeee … non ce la facciooooo ……. Piùùùùùùù “….. ero sconvolta, io ero abituata alle scopate del mio futuro marito, quindici minuti e via, mentre questi mi limavano culo e fica da non so quanto tempo. Loro mi hanno fatto mettere fuori della macchina, accovacciata giù e poi mi hanno invitato a succhiare i loro meravigliosi cazzi, cosa che ho fatto con estremo piacere…. daiiiiii … bella bocchinara … daiiiii succhia che ti riempiamo la bocca , infatti lì a poco prima il giovane, mi ha infilato di forza tutto il palo in bocca sborrando lunghi fiotti di nettare dolcissimo, …. Beviiiiiiiiiiiiiiiiiii …. E io giù ha ingoiare, poi l’altro mi ha messo la cappella sulle labbra e mi ha inondato bocca, viso, capelli di caldissima sborra …… ecccomiiiiiiii … tienniiiiii ……. Sborroooooo …. Sono rimasta un momento sfinita appoggiata alla vettura, poi mi hanno dato dei fazzolettini per pulirmi, li ho salutati, ho ripreso la mia vettura, e me ne sono tornata a casa soddisfatta. La domenica dopo ci siamo sposati, la sera mio marito era talmente sbronzo che siamo partiti la mattina dopo, inutile dire che quella notte noi abbiamo solo dormito, ma a me non ha importato molto, tanto per come mi scopava lui se ne poteva fare a meno. La sera siamo arrivati a Venezia, avevamo prenotato un piccolo albergo vicino al centro, ci siamo sistemati e siamo usciti a cena. Prima abbiamo girato un poco, poi avevamo fame ci siamo fermati in un ristorante non molto vicino all’albergo. Appena seduti il cameriere ha preso le nostre ordinazioni e ci ha portato del vino, lui ha guardato la bottiglia e ha commentato che in un posto dove c’era solo acqua il vino non doveva essere molto buono, e detto questo ne ha versato circa mezzo bicchiere e lo ha bevuto tutto d’un fiato così a stomaco vuoto, ora io lo so che mio marito non regge bene il vino, così per non litigare me ne sono andata la bagno, quando sono tornata lui ne aveva bevuto quasi mezza bottiglia. Durante la cena ha scolato tutta la bottiglia con la conseguenza che si è ubriacato. Io ero nera, mi dava fastidio il fatto che oltre a essere lui sbronzo mi toccava riportarlo all’albergo. Fra una cazzata e l’altra, e il rischio di finire dentro un canale sono riuscita verso mezzanotte a trovare l’albergo, il portiere di notte, un bell’uomo sulla quarantina , quando mi ha visto entrare ha subito capito tutto “ aspetti che le do una mano, tanto voi eravate gli ultimi che dovevano rientrare,” e detto questo ha chiuso il portoncino e ha chiamato l’ascensore , insieme siamo saliti la secondo piano, aperta la nostra camera mi ha aiutato a metterlo sul letto, e subito dopo mio marito si è addormentato. “ siete in viaggio di nozze?” mi ha chiesto, io ho fatto di si col capo, “ e lui si ubriaca con una bella moglie come te, io me la sarei scopata tutta la notte”, io lo guardo egli chiedo “ ma lo faresti davvero?”, lui non mi risponde, mi prende per mano e usciti dalla nostra camera mi infila dentro la porta di quella davanti a noi, mi avvicino al letto e sia io che lui ci siamo spogliati in un baleno. Mi fa distendere sul letto, e messa a 69 mi tira su di lui, sento subito la sua lingua infilarsi fra le pieghe della fica, mentre io mi trovo davanti un bel cazzone lungo, e grande che comincio a succhiare sentendolo crescere ancora di più. Lui mi lecca divinamente, mi passa la sua lingua dal clito la buco del culo. Mi sconvolge, ho voglia e subito gli scarico in bocca il primo di una lunga serie di orgasmi. Non contento lo sento succhiare i miei abbondanti succhi che la fica secerne, mi succhia e io godo di nuovo, poi mi stacco, “scopami, ti voglio”,e lui non si fa pregare, mi mette un cuscino sotto la schiena e si posizione fra le mie cosce, sento la punta del glande appoggiarsi fra le labbra, mi apro, lo voglio, ma lui indugia. Io sto morendo, porto le gambe in alto sopra la sua schiena, e mi aggrappo a lui cercando di infilarmi dentro quel palo. Lui incomincia a entrare dentro di me con una lentezza esasperante, ma contemporaneamente sento il cazzo scorrere lungo le pareti della fica che si dilata e dato che lo fa piano sembra non finire mai tanto mi sembra lungo. Lui mi ha appena finito di piantare dentro il cazzo che io gia vengo,sento tendersi ogni muscolo del mio corpo …… siiiiiiiiiiiii ….. godddddooo …… lui mi lascia il tempo di gustarmi l’orgasmo e subito dopo incomincia a pomparmi , lo fa con un ritmo giusto, non troppo veloce, neanche piano, ma soprattutto continuo, mi manda via di testa, mi sconvolge perdo il conto di quante volte vengo,e ad un tratto lo sento aumentare poco dopo mi inonda la fica con caldi getti di sborra, io lo sfilo da dentro, mi rigiro e mi prendo sia in viso che in bocca le ultime due sborrate, mi infilo il cazzo in bocca, e comincio a succhiarlo come un’ossessa. Lui mi mette due dita nella fica da cui fuori esce la sua sborra, e porta del liquido verso il buchetto posteriore, “ sei aperta qui?”, io gli faccio un cenno col capo di si, lui insiste nel lubrificarlo, io mi rendo conto che fra poco avrò quel meraviglioso palo dentro il culo e mi bagno ancora di più. Mi rigira, si posiziona dietro di me, siamo distesi di lato, lui insinua la cappella dentro il buco che si dilata subito, mi lascia qualche secondo che a me sembrano eterni, mi spingo indietro, lo voglio, e lui spinge tutto il cazzo dentro. Con la mano mi tocca davanti, resta fermo per un poco poi si scatena, mi pompa con forza, godo senza ritegno … siiiiiiiiiiiiii ……. daiiiiiiiiiiiiiii ……. sei ..meravigliosooooo …… vengono ….. lui mi incula meravigliosamente, limando il buchetto con forza, io mi abbandono al piacere, poi dopo l’ennesimo orgasmo lo prego di venire, lo voglio sentire dentro …. lui aumenta e schizza … siiiiii ….. daiiiii …. vieniiiii … eccomiiiii … ti sborro in culooooooo ……. Restiamo per un poco abbracciati, “ credo che tu sia una femmina stupenda, e sei nata per il sesso, godi ogni volta che se ne presenta l’occasione, sei bravissima”, io prendo quelle parole come una medaglia, mi alzo prendo i mie vestiti e nuda rientro in camera mia, mi faccio una doccia e vado a letto. Al mattino mi sveglia mio marito, lo sento mettere le mani fra le mie gambe, vuole scopare, io lo accolgo dentro di me, lui si scatena velocemente senza rendersi neanche conto che sono più aperta, e quasi subito viene, mi copre di baci, io lo lascio fare , lo assecondo. Usciamo in giro per la città, e verso sera quando decidiamo di tornare verso l’albergo ci fermiamo in un bar , io devo andare in bagno. Lo lascio la bancone che ordina due aperitivi, e quando torno parla con due ragazzi di vini del luogo, loro, che lui mi presenta, sono Nicola e Franco due pugliesi che sono a Venezia per un corso di non so cosa. Mentre si parla Nicola mi scruta, e io mi sento spogliare da due occhi molto furbi, e tra un brindisi e l’altro ci invitano a casa loro che si trova li vicino per mangiare, e continuare a parlare di vini, visto che loro asseriscono che i migliori vini del mondo sono i loro. Così ci incamminiamo verso casa, rendendomi conto che quei due hanno in mente qualche cosa. Giunti al loro appartamento aprono una bottiglia di vino, rosso, fortissimo, e io fingendo di bere lo verso dentro il lavandino della cucina, mente mio marito lo beve d’un fiato. Ho capito subito che vogliono ubriacarlo, mi stanno simpatici, e mi piacciono quindi gli do una mano alla realizzazione del piano. Dopo alcuni brindisi lui è completamente partito, si è quasi addormentato appoggiato al tavolo, li guardo, loro mi dicono che hanno una cameretta dove accompagnarlo a dormire, cosa che facciamo insieme. Appena chiusa la porta della cameretta io mi avvicino a loro, i loro bozzi denotano che già sono eccitati, e io non sono da meno. Mi inginocchio davanti a loro che aprono i pantaloni tirando fuori due cazzi veramente belli, lunghi , grossi, io me li metto in bocca alternandoli, e poi ci mettiamo tutti nudi sul grande letto matrimoniale che c’è lì. Mi leccano, succhiano, toccano e poi mi infilano i meravigliosi cazzi dappertutto, io godo come una vacca, mi lascio scopare con forza e sborro anche l’anima. Dopo un bel po di tempo mi ritengo soddisfatta, e li prego di accompagnarmi all’albergo insieme a mio marito. Mi aiutano a riportarlo all’albergo. E quando stò per entrare mi chiedono di rivederci la sera dopo. Alcuni amici loro danno una festa “ speciale”, ma se fosse possibile senza il mio lui, “magari lo portiamo a casa nostra e lo facciamo bere di nuovo”. Io ci penso un momento e rispondo che ho un’altra idea, se va tutto come credo ci vediamo in un bar vicino all’albergo verso le 20,30. Entro nell’albergo, e il portiere di notte , lo stesso della sera prima mi sorride, capisce tutto, e mi aiuta con l’ascensore, poi mi augura buona notte. Io lo metto a letto, mi faccio una doccia e mi metto a dormire . l’indomani lui si sveglia, mi vuole scopare, in mi giro e gli offro il culo, lui ne gode di più e contento mi infila il cazzo dentro pochi minuti dopo è tutto finito. Passiamo tutto il giorno in giro per le isole a pranzo io gli proibisco di toccare un solo goccio di vino. Quando decidiamo di tornare verso l’albergo io facendo finta di sbagliare strada passo davanti ad un negozio che avevo visto il giorno prima , un’enoteca e in vetrina vedo una bottiglia di grappa dal nome insolito “GRAPPA BOCCHINO”. Lo faccio notare a lui, e sapendo quanto gli piace la grappa , per essere stato in Friuli durante il militare, lo invito a comperare una bottiglia, così tanto per ridere del nome. Lui ne compera tre, e tornati in albergo io gli dico che non mi sembra il caso di regalarla, tanto sarà uno schifo, la venderanno solo per il doppio senso del nome. Lui ne apre una bottiglia, me ne versa un poco a me, e per lui mezzo bicchiere, lo beve d’un fiato io faccio per assaggiarla, “ ma fa schifo, come ti dicevo io” , e lui mi risponde che non ci capisco nulla, e se ne versa un nuovo mezzo bicchiere. So benissimo che lui non la regge la grappa, peggio del vino, e io ci conto su questo. Mi spoglio per fare una doccia, lui si siede sulla poltrona e continua sorseggiare il liquore, io vado in bagno. Lascio la porta semi aperta e vedo che ne beve ancora, mi faccio la doccia velocemente e quando esco lui è già partito. A fatica riesco a metterlo a letto, non prima di avergli fatto bere ancora un goccio fingendo di essere ubriaca come lui, poi mi metto una mini, le mie inseparabili autoreggenti, tacchi alti, una camicia e una giacca che arriva appena a coprire il culo, niente intimo, tanto da quello che ho capito non mi serve, e vado al bar a trovare i miei amici. Loro nel vedermi sola mi fanno i complimenti, ci incamminiamo e poco dopo entriamo in un vecchio palazzo, saliti al terzo piano una donna dai lunghi capelli biondi ci apre, è bellissima, alta circa 1,90 porterà una terza di seno un culo a mandolino che sormonta due cosce da cui si vedono le calze come le mie. Entriamo dentro un grande salone, dove seduta su uno dei innumerevoli divani c’è una donna , forse un poco più grande di noi da capelli rosso fuoco molto belli, entrambe sembrano due modelle. Insieme a loro ci sono una decina di uomini di tutte le età, e con quelli che ho portato io sono dodici, Nicola mi si avvicina dietro, sento il suo cazzo premere contro il culo, mi bacia sul collo, e mi dice “ come vedi la “festa” siete voi, cioè noi la facciamo a voi, niente violenza, e quando ne hai abbastanza devi solo dire stop, allora ci stai?” io mi giro, ho gli occhi di tutti addosso in silenzio, lo bacio e dico “ posso almeno spogliarmi?” un grido di esultanza rompe il silenzio, e subito un numero imprecisato di mani mi toccano, bocche che mi baciano dappertutto e poi cazzi, tanti che mi riempono ogni buco, facendomi godere tantissimo, sembrano infaticabili, appena uno lascia libero un buco subito un altro lo sostituisce sborrandomi dentro. Ho provato cose che non mi erano neanche passate per la mente, come due cazzi contemporaneamente dentro la fica , una cosa da svenire di piacere, o di essere leccata da una donna, dolcissimo, ma quando e ne hanno messi due al culo ho avuto paura e ho detto no, e nessuno a trovato nulla da ridire. Non mi ricordo quante volte ho goduto, tantissime, mai fatta una scorpacciata di cazzi così, forse ho pareggiato i conti con la mia gioventù, poi dopo l’ennesima sborrata in bocca mi sono girata e ho visto i miei due amici seduti su di un divano, nudi, sfiniti, con i loro cazzi mosci, mi sono seduta fra loro, e ho detto “ sono le due, io ne avrei abbastanza, mi riaccompagnate all’albergo, non credo di ricordare la strada”, loro mi hanno sorriso e ci siamo rivestiti, colavo dappertutto, poi ho salutato la rossa che era alle prese con due cazzi in culo, e la bionda che ancora se ne scopava uno da dietro e siamo usciti. Mi hanno accompagnato fino all’albergo, io non mi reggevo in piedi, ero sfinita e quando sono entrata il portiere, quello della sera prima, mi ha sorriso, ha capito tutto, e mi ha aperto l’ascensore, “ notte piacevole?”, io l’ho guardato “ indimenticabile”, gli ho risposto e sono salita in camera mia. Mi sono fatta una doccia per togliermi le tracce di sborra da dosso, poi prima di mettermi a letto ho versato metà della bottiglia di grappa, come se l’avessimo bevuta entrambi, me ne sono messa alcune gocce addosso, come se fossi stata ubriaca pure io,e mi sono messa a letto. Al mattino lui mi ha svegliata, voleva scopare, ma io non ne avevo nessuna intenzione, “ accidenti a te e a quel dannato liquore, mi hai fatto ubriacare, ho dannatissimo mal di testa”, poi visto che lui insisteva mi sono messa il suo cazzo in bocca e segandolo, e succhiandolo velocemente l’ho fatto sborrare, tanto una più o meno non faceva nessuna differenza. Siamo partiti, per andare a trovare un suo cugino a Milano, e sia lui che sua moglie erano le persone più apatiche di questo mondo, l’unica ragione di vita erano i soldi, per loro tutto era troppo caro, costava troppo e pensavano solo al lavoro. Siamo rimasti solo due giorni, poi siamo andati a trovare un suo amico che aveva fatto il militare con lui che abitava in un paesino vicino La Spezia. Quando siamo arrivati e abbiamo fatto le presentazioni quello che mi ha colpito di più è stato il padre del suo amico, non molto alto, ma asciutto, duro, con le mano forti, rugose, piene di calli, con un’aria da vecchio lupo di mare, sulla quarantina, mi ha dato uno sguardo con i suoi occhi di un blù come il mare che mi sono sentita bagnare la fica, in fondo erano tre giorni che non scopavo e già ne sentivo il desiderio. Nel pomeriggio mio marito mi ha fatto capire che la sera sarebbero andati a trovare in un paese li vicino un altro ex commilitone loro amico, e che la cosa era come dire …… fra uomini. Io mi ero rassegnata a passare una serata in casa se il vecchio lupo di mare saputo della decisione del figlio di uscire con l’amico ha detto che dato che c’era la luna piena era una notte perfetta per mettere giù il palamito, ma che se lui non c’era da solo non era possibile. Io lo guardo e chiedo se posso essere utile, visto che “loro “ vogliono uscire da soli, lui mi sorride e mi dice che non ci vuole nessuna maestria, e pure il figlio guardando mio marito gli dice,” dai lasciala andare, lui è bravissimo, puoi stare tranquillo che domani mattina te la riporta tutta intera”. Al calare del sole lui mi dice di prendere un paniere con dentro la nostra cena, e saliti sulla sua barca, un gozzo perfettamente attrezzato ci apprestiamo ad uscire da porto. La notte scende velocemente, lui entra nella stretta gabina e mi istruisce sul da farsi, “ vedi questa è la bussola, e questo serve per il motore. Quando te lo dirò dovrai tenere questa rotta e questa velocità al resto penso io”. Raggiungiamo il mare aperto. Solo un piccolo faro che illumina la coperta dove lui sta armeggiando dentro un grosso cesto pieno di ami, e i due faretti uno rosso e l’alto bianco illuminano la notte, poi lui osserva la costa in lontananza e decide che siamo sul posto giusto. Mette in mare una piccola boa bianca e mi fa partire , il motore la minimo, e la rotta sono le uniche cose che devo fare io, lui invece con una maestria unica estrae uno alla volto dalla cesta gli ami, gli mette delle sardine come esca e li manda in mare. Dopo circa un’ora ha messo in mare, legati ad un lunghissimo filo, circa 4000 ami, mette un’altra boa, questa con una piccola luce florescente. Riprende il timone e porta la barca poco lontano, getta l’ancora e dal boccaporto tira fuori una coperta, e ci sediamo , apre il cestino e prende del formaggio, pane, vino, e un salame dalle starne venature, sembra un nodoso cazzo. Mi porge del formaggio, e del vino che rifiuto, “ dai bevi che non ti voglio mica ubriacare, tanto dopo mangiato ti scopo e ti voglio ben sobria, e dimmi il salame ti piace a fette o intero?”. Io lo guardo ridendo, “ dipende se lo prendo per bocca a fette, ma diversamente anche intero, dipende anche dal salame, e poi chi ti dice che io mi lascerò scopare da te”. Lui mangia con calma, mi guarda, “ ascolta ragazza mia, io di donne ne ho conosciute tante, e so riconoscere subito una che ha voglia di cazzo, e tu sei una di quelle, mangia che dopo ti faccio divertire, che mi sembra tu ne abbia bisogno, non credo che tuo marito ti soddisfi molto, non mi sembra il tipo”.poco dopo lui si avvicina a me, io mi sono gia bagnata, lui mi sfila la maglia, e i miei piccoli seni sono subito preda della sua bocca, mi succhia i capezzoli, li stringe fra i denti e poi mi sfila i pantaloni mutandine insieme. Mi adagia sul boccaporto , sono giusta alla sua altezza, infatti si abbassa e mi infila la lingua fra le cosce. Sentire quella ruvida lingua insinuarsi fra le labbra alla ricerca del clito che immediatamente aspira con forza mi sconvolge ….. siiiiiiiiiiiiii ……… siiiiiiiiiiiiiiiiiiieeeee iiiii …. stupendoooo ………. daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ….. vengoooooo!!!!!!! …… resto stupita della velocità con cui mi ha fatto venire, ho lui è bravissimo, o io ero di nuovo piena di desiderio, forse tutte e due le cose. Resto sconvolta dal piacere che sento un cazzo appoggiarsi al taglio della fica, lo afferro, mi sposto e lo prendo in bocca, voglio almeno riuscire a sentirlo in bocca. È un cazzo particolare, non è molto grosso, ma abbastanza lungo, ma la cosa che colpisce è la cappella, grande, come un fungo, più del diametro del cazzo, me la metto dentro la mia capiente bocca e gli faccio un lavoretto coi fiocchi ….. mmhmmmummumm …. Sei proprio brava, lecca, e succhia che poi ti scopo ….. io non resisto al desiderio di sentirlo dentro …. Daii, prendimi, dai, che non resisto … ti voglioooooo ….. lui si mette in ginocchio, il cazzo è perfettamente alla giusta altezza della fica, mi mette le gambe dietro la sua schiena e mi infila dentro il “porcino”. Lo sento scivolare dentro con calma, io mi tendo come la corda di un violino, e quando raggiunge il fondo esplodo subito …… oooooooohhhhhhuuu …… siiiiiiiiiiiiiii … vengoooooo …. Daiiiiiiii ….. lui incomincia un’infernale va e vieni con un ritmo decisamente forte, mi scuote ad ogni affondo, sembra quasi volerlo fare uscire dalla bocca tanto me lo affonda dentro, sono sconvolta e godo senza nessun freno, urlo …. diiiiiiiii ….. siiiiiiiiiiiiii …. Più forteeeeeeeeee …. Vengoooooo … VENGOOOOOO!!!!!!!!! ….. dai schizzami dentroooooo … lui mi asseconda e poco dopo mi regala l’agoniata semenza …. Tienniiiii sborroooo!!!!!!! …. Getti caldissimi dissetano la mia infuocata fica. Rimane un poco dentro di me, poi io lo faccio mettere di lato a me e mi metto il suo cazzo in bocca, lo succhio, sento il profumo del mio piacere e del suo mischiarsi dentro la mia bocca, mi impegno e lui gradisce, “dai magnifica bocchinara, dai che se lo fai tornare duro ti sfondo anche il culo”, io a quelle parole mi scateno come non mai, lo voglio!!!. Basta poco e lui si ritrova di nuovo con il palo pronto, mi mette alla pecorina e si posiziona dietro di me, spennella il glande alcune volte sulla fica da cui esce della sborra e poi mi infila il culo ….aaaaaaaaaaaahhhhhhhhiiiii … pianooooo … fingo di provare dolore, ma lui mi infila ancora con più forza, “zitta vacca che il tuo culo è talmente aperto che ci passerebbe un sottomartino, e questa non è certo opera di tuo marito,” e continua a pomparmi con forza è bellissimo, io assecondo i suoi movimenti e questo eccita di più, raggiungo il primo di una bellissima serie di sborrate, in virtù anche del fatto che lui si è abbassato e mi ha infilato due dita dentro la fica …. siiiiiiiiiii …. daiiiiiii porcoooooo …. daiiii vengoooooo … schizzo sborra da tutti i buchi e ne sono immensamente felice. Lui resiste tantissimo, e alla fine lo imploro di sborrare dentro, daiiiiii …. viennniiiiii …. Ti pregoooooo …. E va bene, sborro, ma una parte te la devi bere , e detto questo lo sento schizzare in culo, poi mi fa girare velocemente e schizza due getti in faccia, fra il naso e la bocca ….. bevi troiaaaaa!!!!!! E leccaaa …. Io come un’indemoniata non mi perdo nemmeno una goccia del succo. Restiamo un poco seduti sfiniti, lo guardo, “ sei stato fantastico,” gli dico, “ti ringrazio, ma sono invecchiato, una volta ti avrei scopato fino all’alba”, dai facciamo il bagno, e ci tuffiamo, l’acqua e calda, nonostante siamo settembre si sta benissimo, lui mi strige a se, mi succhia i seni, mi accarezza, io lo tocco, vorrei che questo momento non finisse mai.” Sei una femmina da letto, sei fatta per il sesso, lo fai con passione, ti piace e questa è la tua caratteristica migliore, fregatene di tuo marito, secondo me nemmeno si è reso conto di che “ bomba” ha per le mani, divertiti sempre”. Risaliamo in barca, lui mi aiuta rivestirmi e recuperiamo la lenza, alla fine abbiamo pescato tantissimi pesci, e scelti quelli che lui vuole cucinare per noi gli altri al mattino quando torniamo li da ad un suo amico grossista che li vende per lui, “ notte magica”, commenta il tipo,” certo, ho imbarcato un sirena, come potevo non prendere tanti pesci”. L’altro mi da un’occhiata che sembra volermi spogliare non ce ne torniamo a casa. I due giorni successivi usciamo con tutti gli amici di mio marito, poi decidiamo di tornare, a casa ci aspetta un triste compito, io dovrò assistere mio suocero e la cosa non mi rende felice. Tornati a casa incomincio il mio nuovo compito, mio marito e mia suocera vanno al lavoro al mattino e tornano la sera, quindi , per tutto il primo mese è un continuo entrare ed uscire dall’ospedale, lui è sempre forte, tanto che le prime cose che mi ha detto sono state “ senti io voglio che tu sia allegra, non voglio musi o pianti, quelli se vorrai li farai dopo, io voglio vivere i giorni che mi restano in maniera felice.” Ovviamente questo mio comportamento non piace alla suocera, e verso la fine del mese una sera io e mio marito litighiamo per questo. Io sono nervosa, è un mese che non scopo, ad eccezione di velocissime sveltine di mio marito, e la mattina dopo il litigio mentre sono in cucina in pigiama preparare la colazione mio suocero si avvicina, “ che hai?”, io rispondo nulla, ma lui mi fa girare, il mio viso guarda in basso, lui mi mette una mano sotto il mento e mi alza il viso, il mio sguardo incontra il suo, “ la vostra camera e la mia è divisa da un sottile muro, e ieri sera ti ho sentito litigare, per cosa?, “ io cerco una scusa, ma lui insiste “ io voglio sapere per cosa litigavate, per me?, o per altro?, forse mio figlio non ti rende felice, e poi dato che sono malato di notte non dormo, e non mi è sembrato di sentire i classici rumori che una coppia appena sposata dovrebbe fare, forse ti trascura a letto?” io lo guardo, “ veramente non è proprio che mi trascura, è …. che … insomma , lui finisce subito e io …. non “, lui mi guarda, capisce tutto, mi prende per mano, mi porta dentro la sua camera, mi avvicina al letto, mi stringe a se, mi bacia, sento la sua lingua entrare prepotentemente dentro la mia bocca, cercare la mia lingua e succhiarla, contemporaneamente le sue mani mi sfilano il sopra del pigiama, poi mi fa sedere sul letto, si abbassa e anche i pantaloni e le mutandine finiscono ai miei piedi, sono nuda, la fica è umida, e lo voglio!!! Si toglie il sopra del suo pigiama, il suo petto forte e leggermente peloso mi eccitano ancora di più, lui infila la testa fra le gambe e sento la sua lingua aprire le labbra della mia fica, mi sbrodolo subito nella sua bocca. È fantastico il modo come mi lecca, lo fa facendo girare un poco la lingua e contemporaneamente mi schiaccia il clito, godoooo!!!!!! Improvviso urlo il mio piacere, sono piena di desiderio, lo invito a distendersi sul letto, e poi mi posiziono su di lui a 69, il suo cazzo è quanto di meglio si può desiderare, direi che assomiglia d una grossa pannocchia di mais, grosso di circonferenza alla base, è più stretto al glande che mi infilo dentro la gola, lo succhio con passione, e lui mi ricambia facendomi venire di nuovo, lo voglio!!!!. Mi stacco, lo invito a scoparmi, lui sale su di me, sento il suo corpo massiccio schiacciarmi sul letto, poi avvicina la cappella alla fica, e in un solo colpo mi infila tutto il cazzo dentro. Resto a bocca aperta … oooooooooooohhhhhhhh ….. un lungo gemito accompagna il mio primo orgasmo, lui mi resta dentro per un poco, poi mi incomincia a pomparmi con colpi fortissimi, mi scuote tutta, io godo, lo guardo, e ……. vengooooo ……. Godooooo …… siiiiii … daiiiii sei un toro meraviglioso, daiiiiiiiii , e lui si scatena, mi demolisce con affondi devastanti, tanto che alla fine mi ritrovo in cima la letto, ma ho goduto tantissimo. Poi si ferma, ansima, lo vedo sudare, mi ricordo che è malato, lo faccio distendere e lui continua a scoparmi di lato, sempre con forza. Io lo incito, daiiiiiii … vieni, fammi sentire la tua sborra dentro, e subito dopo lo sento schizzare, mi stacco e mi abbasso, in tempo per gustare la sua semenza dentro la mia bocca, la succhio con passione, lo bevo letteralmente, e lui commenta … “accidenti ragazza che gran bocchinara che sei, mi piaci daiiii … cosiiiiii” io lo faccio godere continuando a leccarlo fino a che non diventa moscio. Da quel giorno appena loro escono per andare al lavoro io mi infilo dentro il suo letto, e lui dentro di me, mi rendo conto che giorno dopo giorno la sua forza diminuisce, la malattia sta per avere il sopravvento, ma lui un giorno mi dice di vestirmi sexy, andiamo a trovare un mio amico. Raggiungiamo la grande città, ed entriamo in un palazzo del “ potere”, lui si fa annunciare da una segretaria d un certo presidente, che lo riceve come se fosse un fratello, e dopo i convenevoli e date le informazioni sulla sua salute , l’uomo gli chiede se sono io quella che deve sistemare. Allora prende da un cassetto un pacco di fogli, “ li compili , si metta laggiù,” e mentre io scrivo loro parlano a bassa voce, vedo l’altro scrutarmi più volte, è un bell’uomo sulla cinquantina, ma ben portati. Dopo si salutano, mio suocero mi dice che quando lui sarà morto questo suo amico mi troverà un buon posto, “non voglio che resti a casa, tu sei fatta per vivere, moriresti”. Passano altri mesi, e un mattino lui non si risveglia, dopo tutto il casino del funerale e altro io seguendo le istruzioni ricevute vado a trovare il tipo che mi trova veramente un buon lavoro, l’unica cosa dice lui è che devo venire in città, ma la cosa non mi spaventa per nulla, e quando ho ottenuto il posto apro una busta che mi ha lasciato mio suocero, ci sono due lettere, una indirizzata a me, e l’altro al suo amico. Lui i dice che data l’amicizia che li lega lui mi troverà un bel lavoro, ma dovrò decidere io se per ringraziarlo vorrò andarci a letto, lui non me lo chiederà, ma sarò solo io a decidere, e come ultimo consiglio, mio suocero mi dice di farlo. Chiamo la persona in questione, gli do la lettera, lui la legge e mi chiede cosa voglio fare, io gli dico di trovare un buon posto, lui mi richiama il giorno dopo, ci incontriamo e mi porta in una casa in riva al lago, mi scopa divinamente, ne avevo bisogno, mi pompa fica , culo e bocca fino a finirmi, lo devo implorare per farlo finire tanto è virile, alla fine mi ringrazia, mi dice che non mi cercherà più , ma se dovessi avere bisogno di lui non mi devo fare scrupoli. Incomincio una nuova vita, il novo lavoro si presenta più impegnativo del previsto, e dato che non ho nessuna esperienza decido di affidarmi a persone esperte. Ne seleziono tre, il primo si rivela un borioso, che ti faceva sentire una deficiente, il secondo appena aperto bocca mi ha fatto capire che prima bisognava passare per il suo letto, e poi il terzo, quello che credevo il più porco, il più chiacchierato si è rivelato una persona disponibilissima, sempre presente, affidabile, mi ha insegnato tutto, e io per la prima volta in vita mia me ne sono innamorata. Me ne sono accorta quando l’azienda a composto un squadra di persone per un lavoro molto impegnativo a contato con il pubblico, lui era sempre al centro dell’attenzione delle donne, e io ne soffrivo, poi non mi decidevo a rivelare questo mio sentimento, temevo un rifiuto. Finito il lavoro, tutti abbiamo deciso di andare una sera a cena insieme, e io che non conoscevo la città l’ho pregato di accompagnarmi, era la scusa per stare ancora di più con lui. Dopo cena siamo andati a ballare in discoteca, lì il gruppo si è perduto, e io ne ho approfittato per invitarlo a uscire per stare un po da soli. Quando mi sono ritrovata in macchina con lui gli ho gettato le braccia al collo, l’ho baciato, lui ha risposto la mio bacio con impeto, confessandomi poi che lo voleva fare da tempo. Così è cominciata la nostra storia, io mi ero presa una “ botta” per lui tremenda, lui era stupendo, meraviglioso sempre, ma dannatamente spietato a letto. Un’amante fantastico , molto fantasioso, e dotato non tanto di un super cazzo, ma di un modo fantastico di usarlo, e questo mi faceva morire. Abbiamo scopato in tutti i posti di lavoro dove siamo stati insieme. Ogni posto era buono per scopare, di tutto , anche in mezzo alla gente . Eravamo talmente presi che spesso organizzavamo di prendere un giorno di ferie per passarlo insieme. Ma la cosa più “ scellerata” che abbiamo fatto è stato di far conoscere le nostre famiglie. Di uscire insieme ai nostri compagni, non che sua moglie, una bella donna, mi potesse sopportare tanto , si vedeva la nostra complicità, ma il massimo è stato fare insieme le ferie estive, insieme, sotto lo stesso tetto, in una villa al mare con due matrimoniali. Quando il giorno tornavamo dal mare io e lui andavamo in bagni separati a fare la doccia, ma lui scavalcava la finestra ed entrava nel mio bagno, mi scopava e io dovevo mordermi la labbra per non urlare. Quattro anni abbiamo passato insieme, poi un giorno dopo fatto l’amore gli ho detto “ voglio smettere la pillola, io verri avere un figlio,” lui mi ha sorriso, “ va bene, vorrà dire che ci staremo più attenti, se vuoi compero dei preservativi”. Io l’ho guardato, non aveva capito, “ ma io vorrei avere un figlio da te, “ lo mi ha fissato, scuro, “ no, non è possibile, io ho già due figli e non ne voglio altri, lo sai che non voglio divorziare da lei, quindi non fare cazzate, lascia perdere”. Ero furiosa, ma come per fare la vacca a letto ero fantastica e per avere un figlio con lui no!. Per tutto il mese abbiamo litigato, io ferma sulla mia decisione alla fine l’ho minacciato di scopare con il primo che me la chiede, lui mi ha detto di non tradirlo, si era reso conto che c’era un tipo alto e biondo che un po di tempo mi “ ronzava “ intorno, “ non tradirmi, altrimenti rovini tutto”. Io, dato che con mio marito ne avevo palato da tempo, l’ho messo sotto, e per tutto il mese mi sono fatta scopare da lui, niente piacere, mi serviva solo di essere messe incinta, poi quando mi sono resa conto che c’ero riuscita ho fatto in modo che il mio amore mi vedesse con il biondo, e ci ho pure scopato. Una vera delusione, io ero abituata a lui che mi sbatteva per ore, invece questo mezzora era tutto finito, ma quello che mi interessava a me era punirlo per il rifiuto che avevo subito. Quando si sparse la voce che io ero incinta lui venne a trovarmi sul mio luogo di lavoro, “ ora se contenta, ti sei fatta mettere incinta da quello” , “certo, è stato meglio di te”, lui mi ha guardato con disprezzo, “ sei una puttana!” e se ne andato. Quelle parole mi hanno ferito più di un coltello, e per non trovarmi ancora lui davanti sono andata presto in maternità. Non l’ho più rivisto per circa due anni, si era fatto trasferire una sede esterna, e i suoi compagni raccontavano che aveva fatto strage di donne, ma che da un paio d’anni stava con una francese, un “ pezzo di fica veramente bella” come l’avevano definita alcuni che la conoscevano a cui l’avevano chiesta tutti, ma sembra che solo lui c’era riuscito. Io durante la gravidanza mi sono resa conto dello sbaglio fatto a perdere uno come lui, mi mancavano tutte le cose che facevamo insieme, le nostre interminabili telefonate, scopate, fughe, e le sue mani, bellissime, lunghe , che adoravo sentire su di me. Da allora ho fatto qualche scopata, ho trovato un nuovo amante, ma niente a che vedere con lui, poi ieri sono entrata dentro un bar vicino a dove lavoro e l’ho visto seduto ad un tavolino con una bellissima donna, non poteva essere diversamente visto che tutte quelle che so essere state sue amanti lo sono, lei era affascinata da lui, lo guardavo come io ai miei tempi me lo bevevo con gli occhi, io l’ho salutato, lui ha risposto con un semplice gesto della mano e lei si è girata, mi ha guardato, e gli ha chiesto in francese qualche cosa, lui mi ha riguardato, e ha risposto che non ero nulla di importante. È vero, non potevo certo sperare di avere ancor per lui alcuna importanza, ho preso e sono uscita, per un momento ho ammesso con me stessa che il tradimento questa volta, non era stata la scelta migliore, e che era inutile sperare, conoscendolo so benissimo che lui indietro non torna.
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15 years ago
admin, 75
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Veramente bellissimo!
L'idea di vederla mentre si faceva scopare e di leccarle il clitoride mentre lo prendeva tutto nella sua fighetta bagnata mi mandava in estasi..volevo sentirla godere e vederla prendere tutta la sua sborra calda, l'idea mi venne guardando il suo ragazzo baciarla sull'orecchio, le passò la lingua sul collo fino a infilargliela nell'orecchio, mi eccitai e strinsi le gambe.
Eravamo in un ristorante, molto elegante.
Io ero seduta vicino al mio ragazzo e lei era proprio di fronte a me, mentre stringeva la mano al suo ragazzo sentii la sua gamba intrecciarsi alla mia, mi faceva piedino, mi invitava a seguirla.
Si alzò di scatto:
-Vado a darmi una rinfrescata - esclamò
-tesoro vengo anche io!- risposi e la seguii lasciando i nostri accompagnatori al tavolo a fissarci mentre attraversavamo la sala, tutti ci guardavano, almeno mi sembrava.
Entrai dopo di lei nell'antibagno, era ampio, avvolto da una luce fioca e completamente tappezzato da specchi tanto che potevi vedere la tua immagine riflessa all'infinito.
Si mise di fronte allo specchio centrale e iniziò a carezzarsi il seno e a slacciarci i bottoni della camicia uno a uno guardandomi dallo specchio con aria ammiccante..uno sguardo che diceva prendimi...voglio godere!!!
Mi avvicinai a lei, la avvolsi tra le mie braccia e scostai la sua camicetta lasciandola in reggiseno, era di pizzo nero, si vedevano spuntare i capezzoli duri, le strizzai con forza i seni, gemette. Rimasi dietro di lei a carezzarle il seno e a guardarla negli occhi attraverso lo specchio. Iniziai a baciarla sul collo mentre lei mi guardava, era bellissima..
Rimasi ancora dietro di lei e le alzai la gonna sopra la figa..non portava gli slip, sapeva che mi eccitava da matti sapere che non aveva nulla sotto. Iniziai a toccarle il clitoride con una mano e con l'altra continuavo a strizzarle il seno. Guardai verso la porta, era chiusa ma poteva entrare qualcuno da un momento all'altro, mi eccitai ancora di più al pensiero che qualcuno poteva sorprenderci così.
La feci voltare, si sollevò con le braccia e sedette sul bordo del mobile che accoglieva i lavandini. Si buttò giù e spalancò le gambe verso di me . Protese una mano e mi disse:
-Vieni a prendermi...-
Affondai la faccia sulla sua fighetta bagnata, era completamente depilata e liscia come una pesca, iniziai a succhiarla come se volessi mangiarla.
Iniziai a leccarle le grandi e le piccole labbra e poi su fino al clitoride turgido, lo sentivo indurirsi e sporgere in fuori man mano che cresceva il suo piacere.
Le allargai le labbra con delicatezza e le infilai la lingua nel buchetto bagnato e lei iniziò ad ansimare e a godere. Alzai lo sguardo e vidi la mia immagine riflessa sullo specchio mentre la leccavo, era come guardare un'altra persona, non mi sembrava di vedere me stessa.
Continuai a leccarle il clitoride mentre le infilavo due dita nella fighetta stretta, gemette e continuai a spingere e a succhiarle il clitoride mentre la penetravo. Godeva e gemeva lasciandosi sfuggire gridolini di piacere.
-Shhhh- le feci
-che vuoi che ci sentano tutti?- Le sussurrai tappandole la bocca con la mano.
Ripresi a leccarla più in basso intorno all'ano..poi sempre più intorno al buco stretto, fino a lubrificarlo per bene.
Sfilai le dita bagnate dalla sua vagina e le infilai nel culetto stretto mentre con la lingua continuavo a leccarla, ritmicamente, andavo a tempo con la mano che le stava penetrando il culetto sodo. Iniziò a gemere, sempre di più, finchè la sentii venire, sentivo le contrazioni dell'ano sulle dita e leccai tutti gli umori che colavano dalla fighetta pulsante. Saltò giù e entrò in bagno. Io mi lavai le mani e la aspettai uscire. Ci mettemmo di fronte allo specchio a incipriarsi il naso e tornammo al tavolo.
Gli accompagnatori ci attesero con impazienza ignari di cosa fosse successo tra di noi.
Finito di mangiare i due andarono a pagare il conto, lei mi disse:
-è stato veramente fantastico, grazie!-
Le dissi che vederla godere mi faceva impazzire
In auto non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero di lei che si faceva scopare mentre io la leccavo, ero eccitatissima e dovevo trattenermi stringendo le gambe.
Arrivammo a casa ed entrammo. I ragazzi andarono a prendere una bottiglia al bar vicino e ci lasciarono sole.
Iniziammo a baciarci con foga ci ritrovammo subito nude, i nostri due splendidi corpi si strinsero in un profondo abbraccio;mi stesi sul bordo del letto lasciando a terra le gambe, lei si sdraiò sopra di me al contrario e iniziammo a leccarci a 69.
Sentimmo sbattere la porta, erano tornati i nostri ragazzi ma continuammo a regalarci piacere.
Entrarono ridendo e appena dentro la camera rimasero senza parole vedendo i nostri corpi stupendi intrecciati tra loro.
Restarono a guardarci in disparte per un po' ammaliati da tanta bellezza, poi si avvicinarono e iniziarono a carezzarci.
Il mio ragazzo si inginocchiò di fronte a me che ero sdraiata sul bordo del letto e mi appoggiò sulla figa il suo grosso cazzo.
Sentivo la cappella spingere sulla mia fighetta stretta.
L'altro ragazzo salì sul letto e prese Marta da dietro mettendosi a cavalcioni sopra di lei che stava semisdraiata a pecora.
La penetrò e potevo sentire le sue palle piene quasi sbattere contro la mia faccia che affondava sul suo clitoride. Sentii il cazzone del mio ragazzo entrare tutto dentro.
Lei mi leccava il clitoride e io lo facevo con lei mentre lo prendeva da dietro.
Venni per prima, la mia eccitazione era troppa e accresciuta da quello che era successo a ristorante e poi poco prima a casa.
Il mio orgasmo trascinò anche gli altri nella via dell'oblio e del piacere, sentendo me godere vennero al mio seguito.
Sentii la sborra calda dentro che mi aveva riempita.
Rimanemmo sdraiate a lungo sul letto mano nella mano mentre i due si andarono a ripulire in bagno, li con le gambe ancora spalancate e la figa grondante di sperma caldo.
Era stato bellissimo...veramente bellissimo!
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4
15 years ago
admin, 75
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Il mio primo sconosciuto!
Come certamente avrete potuto notare dai miei precedenti racconti non cerco certamente la trasgressione con il sesso maschile almeno che non ne valga veramente la pena e quel giorno ne valeva veramente la pena. Una mia amica di vecchia data mi invita ad un'aperitivo a casa sua in una sera di mezza estate qualche anno fa. Non sono una tira tardi, ma accetto ugualmente perchè ero sola a casa e quella sera sicuramente mi sarei annoiata davanti alla televisione. Mi vesto, mi trucco prendo la macchina e mi presento, alle 19.30 a casa di questa mia amica; una villa con piscina e parco annesso..da fare invidia! Vengo accolta da un gruppo di ragazze e ragazzi oltre che dalla mia amica che mi mettono subito a mio agio offrendomi un drink e delle tartine. Comincio a parlare con alcuni di loro e subito l'attenzione mi cade su Mario un bel ragazzo, alto, moro e molto elegante. I nostri sguardi si incrociano più volte benchè non parlassimo con le stesse persone. La cosa mi intriga perchè quel ragazzo aveva qualcosa di esotico e particolare che mi attirava irresistibilmente e pensavo che anche per lui fosse lo stesso. Passò un pò di tempo e mi avvicinai al buffet per prendere qualcosa da mangiare e da dietro mi sentii sussurrare "bella serata..."...sul momento non mi voltai e pensai..."che frase stupida..ecco un'altro che vuole attaccare bottone"...mi voltai ed era lui che mi guardava con quegli occhi penetranti e scuri scavando nel mio intimo...; arrossii, credo, e lui lo notò e sorrise. Gli risposi annuendo e feci per allontanarmi, ma lui mi si parò davanti impedendomi in un certo senso di andarmene. Feci allora un passo indietro e lo guardai con un certo fastidio...; lui con un fare da maschio navigato mi disse..."hai uno sguardo da tigre e mi piaci moltissimo". Arrossii nuovamente e mi chiese se volevo sedermi con lui per conoscerci un pò. Acconsentì e ci accomodammo su un divano enorme un pò in disparte. Sedendomi mi si alzò la gonna che avevo cortissima e feci intravvedere volutamente il reggicalze. Lui non si scompose ma il suo sguardo, da quel momento, cadde molto spesso sulle mie gambe ed il mio seno che si intravvedeva dall'apertura della camicetta. Ero lusingata e mi piaceva farmi guardare da quegli occhi che oltrepassavano la stoffa dei miei pochi vestiti. Era una ragazzo veramente piacevole e con la sua voce sensuale sapeva rapirmi. Piano piano ci ritrovammo, senza saperlo, molto vicini tanto che potevo sentire il suo profumo speziato. Profumava come un principe ed iniziava ad inebriarmi. Penso che anche a lui facessi lo stesso effetto perchè incominciavamo a straparlare. Ad un certo punto mi guardò e di punto in bianco mi sussurrò in un orecchio..."ti va di appartarci un attimo?"..io con un filo di voce dissi di si; ci alzammo ed uscimmo in giardino andando verso il parcheggio. Mi fece entrare in una mercedes enorme. Mi fece accomodare al posto del passeggero e lui si sedette a quello del guidatore. Ci guardammo un secondo e la passione prese il sopravvento, ci baciammo mangiando le nostre bocche e mordendo le rispettive labbra. Le lingue entravano ed uscivano dalle bocche dell'uno e dell'altro; le sue mani intando andavano già ad esplorare sotto la mia minigonna che ormai era completamente alzata e certamente si potevano intravedere i miei glutei perchè sentivo l'aria fresca che me li accarezzava. Anch'io non perdevo certamente tempo e avevo appoggiato la mia mano in mezzo alle sue gambe scoprendo che il suo membro stava, proprio i quel momento, crescendo e raggiungendo una dimensione veramente interressante. Schiacciò un tasto e di colpo ci trovammo come su di un letto. Gli slacciai i pantaloni, la cintura e glieli tolsi, gli aprii la camicia e gliela tolsi. Anche lui fece la stessa cosa con me anche se c'era molto meno da togliermi. Mi sfilò la minuscola gonna, mi levò la camicia e mi sfilò le mutandine. Rimanemmo in pochi secondi entrambe nudi; lo guardai ed il mio sguardo indugiò non poco sul suo membro che era già completamente scoperto e la sua punta era grossa e rossa pronta per fare il suo dovere. Lo scroto era stranamente già alto sintomo di una eccitazione già avanzata. Gli salii a cavalcioni come sulla groppa di un cavallo e grazie ad una lubrificazione abbondante di entrambe provocata dalle mani che già avevano abbondantemente lavorato sui rispettivi sessi, glielo presi in mano e con voracità me lo ficcai nella vagina incominciando a cavalcarlo con un movimento ritmico che faceva muovere sicuramente la vettura in su e giù. Il mio seno gli sfiorava il viso e rimbalzava su e giù..tutto ciò mi provocava un automassaggio che mi induriva i capezzoli. Il piacere di entrambe era contrassegnato dalle nostre urla inconsulte che ormai riempivano l'abitacolo. I nostri odori riempivano ormai la vettura ed raggiungemmo entrambe e nello stesso momento un orgasmo travolgente. Mi venne tutto dentro e io ne fui felice perchè per una donna possedere un uomo è come domare un leone; continuai con il movimento fin tanto che il suo membro non gli diventò piccolo e ritornò naturalmente a riposo dopo lo sforzo. A quel punto mi alzai e glielo tirai fuori dalla vagina. Insieme a lui uscì gran parte del liquido seminale con cui mi aveva irrorato e riempito lasciandomi bagnata di lui tutto il bacino. Rimase fermo, esausto e senza parole....lo avevo svuotato senza pietà, ma io non ne avevo abbastanza, volevo sentirlo venire in bocca, sentire meglio le sue contrazioni che nel secondo orgasmo solitamente sono più potenti perchè cercano di far uscire tutto lo sperma rimanente e che non è uscito nel primo tentativo. Benchè a riposo incominciai a prenderlo i bocca e dopo circa 20 minuti di duro lavoro, durante il quale sudai moltissimo su tutto il corpo, rinvenne e raggiunse un livello di durezza sufficiente per provocargli spasmi potenti ed un orgasmo multiplo con un uscita di uno sperma translucido che bevvi tutto senza lasciarne nemmeno una goccia tra lo scroto. Il suo sapore era dolce ed aspro allo stesso tempo ed invitava a berlo completamente infatti senza esitare lo inghiottii leccandomi le labbra. Mi sdraiai su di lui ed il mio corpo sudato aderì completamente ad i suoi pettorali, addominali. A quel punto ci abbandonammo eravamo veramente esausti, ma soddisfatti. Ci guardammo e quello sguardo l'ho ancora davanti agli occhi...profondo ed eccitato; prendemmo i nostri vestiti, ci vestimmo e senza dire una parola rientrammo alla festa. Nessuno si era accorto della nostra assenza tranne la mia amica che mi guardava con uno strano sguardo. Seppi solo più tardi che quello era da poco il suo ragazzo, ma tutt'oggi stanno ancora insieme come nulla fosse accaduto quindi non mi sono fatta piu' di tanti problemi. La cosa quindi mi interessò poco perchè per me era più importante il momento di puro sesso vissuto per la prima volta. Fu una serata eccezionale e mi vidi ancora con questo ragazzo che non so ancora come si chiama. Facemmo sesso altre volte e sempre in situazioni strane sperimentando anche fantasie che forse racconterò nelle mie prossime storie di vita realmente vissuta.
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15 years ago
admin, 75
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Tiziana e sergio nuovi incontri
Tiziana e Sergio nuovi incontri
Le nostre prime trasgressioni avevano fatto schizzare alle stelle la nostra libidine, per alcune sere rimanemmo a casa a rivivere le esperienze vissute.
Il venerdì sera dovevo finire una relazione su un fabbricato da ristrutturare, dopo cena tornai nello studio che si trovava a mezzo chilometro da casa nostra. Feci una passeggiata assaporando la brezza serale.
Lavorai sino alle ventitré, telefonai a mia moglie chiedendole: “ ti stai annoiando?”.
“si” mi rispose.
“per farmi perdonare ti porto fuori a mangiare il gelato” le proposi.
“ d’accordo” mi rispose.
“ sono a piedi, dovresti prendere l’auto in garage e venire da me” aggiunsi.
“ va bene, mi preparo e arrivo” replicò.
Nell’attesa del suo arrivo navigai in internet in siti erotici.
Scoprii un sito che indicava i locali e i posti trasgressivi delle varie città.
Andai nella pagina della nostra città, non c’era nulla di nuovo, parlava di alcuni privè e di tre zone dove avvenivano incontri per scambi di coppie. Nulla di nuovo, tutte notizie che i giornali locali ogni tanto pubblicavano per attirare la curiosità dei lettori.
Tiziana arrivò tutta sorridente, scese dall’auto, la guardai, indossava una mini gonna bianca ed una maglietta gialla attillata.
“sei bellissima” le dissi.
“ grazie” rispose aggiungendo: “ non sono troppo volgare?”.
“ no, anzi potresti togliere il reggiseno” risposi.
“ va bene” replicò e lo sfilò.
Mi misi alla guida dell’auto e partimmo.
Andammo in centro, la gelateria siciliana era aperta, ci sedemmo ad un tavolino per gustare due granite con la panna.
Ad un tratto mia moglie mi disse: “ Mimmo mi ha chiesto se quando torno mi fermo da lui”.
Fingendo di non capire replicai: “ e chi sarebbe Mimmo?”.
“ il custode del garage” mi rispose.
“ come vuoi, per me non ci sono problemi” ribattei.
Finimmo di mangiare le granite ed uscimmo dal locale.
Salimmo sull’auto, non partii subito, ma mi soffermai a spiegare a Tiziana quello che avevo letto in internet.
Le domandai se avesse voglia di andare in uno dei posti per incontri.
Rispose di si.
Misi in moto e partimmo. Ci vollero pochi minuti per arrivare.
Eravamo nella via del piacere, così l’aveva definita un giornalista fantasioso, percorsi quella strada lentamente. Non era difficile individuare, in mezzo alle auto parcheggiate, le persone ferme in attesa di qualcosa.
Arrivai in fondo alla via, feci inversione e ripercorsi la strada.
Nello specchietto retrovisore notai due auto che ci stavano seguendo.
Decisi di non fermarmi, imboccai una strada laterale, la percorsi.
Sulla destra vidi uno spiazzo alberato, decisi di fermarci là per riflettere.
Le due auto inseguitrici si fermarono poco lontane.
Prima di fermarmi feci in modo di averle davanti.
Su una Punto c’era un uomo, mentre su una vecchia Marea ce n’erano due.
“ abbiamo compagnia” mormorai a mia moglie.
“ li hai invitati tu?” mi domandò.
“ no, ma devono aver sentito il profumo” le risposi.
“ che profumo?” mi chiese.
“ di figa” risposi.
Tiziana scoppiò in una risata, mi baciò sul collo dicendomi: “ porco”.
Allungai le mani e cominciai a toccarla.
L’uomo seduto sulla Punto scese e si avvicinò alla nostra auto.
“ scusate” disse.
Abbassai il finestrino e replicai: “ dimmi”.
“ cercate compagnia?” chiese.
“ ancora non sappiamo, è la prima volta che veniamo qui” risposi.
“ bella, giovane è la tua ragazza?” mi domandò.
“no, è mia moglie” risposi.
“ quanti anni ha “ mi chiese.
“ ventuno” risposi.
“ me la fai vedere nuda?” domandò.
“ non penso che si possa fare in questo posto” replicai.
M’indicò una stradina e disse: “ in fondo al vialetto c’è uno spiazzo tranquillo, ci sono anche le panchine, andiamoci ”.
Mi stavo eccitando, pensai che mostrare nuda Tiziana ad uno sconosciuto era intrigante, ma mostrarla nuda in un angolo della città lo era ancor di più.
“ lasciaci due minuti per parlarne tra noi” gli risposi.
L’uomo si allontanò di poco.
“ ti va?” domandai a Tiziana.
“potremmo provare” mi rispose languidamente.
“ te la senti di spogliarti nuda?” le domandai.
“ si, è un bell’uomo” rispose.
“ potrebbe non accontentarsi” le mormorai.
“ pensi che voglia scopare? mi domandò mia moglie.
“ vedremo” le risposi.
“ senti” dissi all’uomo della Punto.
“ dimmi” rispose avvicinandosi.
“ possiamo andare” gli dissi.
Scendemmo dall’auto, l’uomo si presentò dicendo di chiamarsi Maurizio.
Lo seguimmo nel vialetto.
Dopo pochi minuti giungemmo in un piccolo spiazzo,.
“ laggiù ” disse Maurizio indicandoci una panchina.
L’angolo era scarsamente illuminato da un vecchio lampione, mi sedetti, mia moglie rimase in piedi.
“è tranquillo, non ci viene mai nessuno di notte” disse Maurizio.
“ comincia a spogliarti” dissi a Tiziana.
Lei alzò la maglietta e la tolse lentamente.
Alla vista delle tette Maurizio esclamò: “ belle grosse”.
“ ti piacciono?” gli domandai.
“ molto” rispose.
Mia moglie tolse anche la mini, adesso indossava solo un minuscolo tanga.
Maurizio era rimasto senza parole contemplava il corpo di Tiziana,
stavo per incitare mia moglie a rimanere completamente nuda, quando dal vialetto sbucarono due uomini.
Tiziana si sedette coprendosi con la maglietta.
“chi sono?” domandai a Maurizio.
“ i due della Marea” rispose.
“ li conosci?” domandai.
“ di persona no, vengono spesso a cercare coppie li ho solo visti nel piazzale” rispose.
“ prova mandarli via” gli dissi.
Maurizio si avvicinò ai due, parlò con loro e tornò da noi.
“ non vanno via, vogliono vedere anche loro” ci spiegò.
I due si erano avvicinati, li guardai attentamente.
Erano robusti ,sui 35 anni, uno era rasato, l’altro aveva il codino, non erano belli come Maurizio, anzi sembravano due avanzi di galera.
“ continua a spogliarti” dissi a Tiziana.
Mia moglie si alzò, posò la maglietta, tolse il tanga rimanendo nuda.
Mentre Maurizio si limitava a guardare Tiziana, i due tirarono fuori i cazzi e cominciarono a masturbarsi.
Non sapevo cosa fare, continuare o andare via.
“ vestiti che si va via” dissi a Tiziana.
Si rivestì e tornammo in auto.
Ci allontanammo da quel posto, alle nostre spalle c’era sempre la Marea dei due.
Vidi un bar aperto, e scendemmo per bere un cafè.
Ci sedemmo ad un tavolino mentre aspettavamo che ci servissero entrarono anche i due.
“ possiamo sederci? “ ci chiesero.
Rimasi un poco interdetto e alla fine risposi: “ va bene”.
Ordinarono due birre che furono servite insieme ai nostri cafè.
Quello rasato chiese: “ è la prima volta che vi vediamo, da dove venite?”.
Risposi, mentendo, che venivamo da un paese vicino.
“siete solo esibizionisti?” chiese l’altro.
“ troppo curiosi” risposi.
“ scusate” replicò.
“ non ci piace parlare qui dentro, ci sono molte persone” aggiunsi.
“ giusto” quello con il codino.
Avevamo finito di bere, mi alzai per andare a pagare, ma quello rasato mi precedette e pagò anche le nostre consumazioni.
Una volta fuori dal bar, quello rasato mi chiese: “ ce la fai ancora vedere nuda?”.
Intervenne anche quello con il codino aggiungendo: “ andiamo nella nostra officina, la non ci disturba nessuno”.
Il pensiero di spogliare nuovamente mia moglie davanti a questi due m’intrigava, risposi di lasciarci un attimo da soli e poi gli avrei risposto.
Salimmo in auto e chiese a Tiziana cosa pensasse dell’invito.
Mi rispose che i due la inquietavano e nello stesso tempo la intrigavano.
Decisi io, aprii il finestrino e dissi ai due di si.
Li seguimmo in periferia sino ad un cancello, il rasato scese e lo aprì.
All’interno c’era un gran cortile dove erano ammassate auto incidentate e molte altre cose.
C’era una vecchia costruzione che fungeva da officina, a fianco ci fecero entrare.
Sulla destra c’era una porta con scritto su ufficio.
“ prego” disse il rasato spalancando l’uscio.
Anche qui c’era confusione, una scrivania, alcune un divano e alcune sedie.
Ne presi una e mi sedetti.
Quello con il codino, accese alcune lampade e insieme al suo compare prese posto sul divano.
Mia moglie era rimasta in piedi al centro della stanza.
“spogliati” le disse il rasato.
Tiziana lentamente tolse la maglietta e poi la mini, rimanendo con il solo tanga.
“ facci vedere la figa” esclamò sempre il rasato.
Tiziana tolse il tanga, avevo il cazzo durissimo.
“ girati, facci vedere il culo” disse quello con il codino.
Mia moglie si girò lentamente, i due nel frattempo avevano cominciato a masturbarsi.
Notai che erano entrambi ben dotati.
Quello con il codino disse a mia moglie: “ vieni a sederti in mezzo a noi”.
Mi aspettavo un cenno o un segno da parte mia moglie, invece lei si sedette in mezzo ai due.
Il rasato le mise una mano dietro alla nuca e la attirò verso di se baciandola in bocca.
Era molto eccitante vedere la lingua di uno sconosciuto infilarsi in quella di mia moglie…..
Quello con il codino si alzò e venne verso di me dicendomi: “ vieni usciamo li lasciamo soli”.
Mi alzai a mia volta e lo seguii. Ci sedemmo su una panca in cortile.
Dopo circa mezzora il rasato uscì tutto nudo, aveva ancora il cazzo duro.
Si avvicinò e disse al suo compare: “ vai è una bella porca ti farà divertire”.
Anche l’altro uomo uscì dopo mezzora, dietro di lui comparve mia moglie.
Era nuda in una mano teneva i suoi indumenti.
“ andate via subito?” mi chiese quello rasato.
“ si è tardi” gli risposi.
“ noi siamo sempre qua, venite a trovarci quando volete” aggiunse lui.
“d’accordo” gli risposi.
Tiziana salì in auto e si rivestì.
Misi in moto e avviai l’auto.
“tutto bene?” le domandai.
“si, molto” mi rispose.
“ me l’hanno lavorata bene” aggiunse aprendo le gambe.
“porca….” Le mormorai.
“cornuto…” rispose sorridendo.
“ volevano anche incularmi” aggiunse.
“ nessun problema potevi lasciarli fare” replicai.
“hai sonno?” le chiesi.
“no, perché?” mi rispose.
“ potremmo tornare sulla strada del sesso” ribattei.
“ a fare cosa?” mi domandò.
“ a cercare un cazzo per il tuo culo” risposi.
“ perché no…” rispose sorridendo maliziosamente.
Prese alcune salviette e si ripulì la figa.
Alle due e mezza di notte eravamo di nuovo nel posto degli incontri.
Percorsi nuovamente la via lentamente.
Due auto cominciarono a seguirci, posteggiai in un angolo buio, manovrai in retromarcia in modo che potessimo vedere quello che accadeva in strada.
A bordo della prima auto che ci seguiva c’era un uomo, sull’altra ce n’erano due.
Il singolo si fermò accanto a noi. L’altra auto proseguì fermandosi di fronte.
Abbassò il finestrino e chiese: ” disturbo?”
“no” risposi.
Incoraggiato dalla risposta continuò: “ cercate compagnia?”.
“si” risposi.
“ è la tua ragazza?” mi domandò.
“ no è mia moglie” risposi.
“ giovanissima” mormorò l’uomo.
Lo guardai, era robusto, aveva due grandi mani, dalla camicia a quadri faceva capolino una discreta pancia, tutto sommato però queluomo m’intrigava….. e così gli dissi: “ ha ventuno anni, si chiama Tiziana, se vuoi la puoi inculare”.
L’uomo rimase interdetto per alcuni istanti e poi mi rispose: “ piacere io sono Marco”.
Vendendolo ancora incerto accesi la luce interna e lo incoraggiai dicendogli: “ tranquillo è mia moglie davvero”,
“ certo, ti credo, solo che le donne che portano qua non sono mai così giovani e soprattutto così belle” mi rispose.
Ero molto eccitato, avevo una voglia matta di vedere qualcuno sodomizzare mia moglie e gli dissi: “ deciditi, altrimenti agganciamo l’auto di fronte”.
“ sono marocchini, meglio perderli che trovarli quelli ” mi rispose.
“ seguitemi” aggiunse.
Salì in auto e partì.
Ci condusse sulle alture della città, mentre guidavo ebbi l’impressione che l’auto dei marocchini ci seguisse.
Si fermò in uno spiazzo circondato da un boschetto, fermai la nostra auto a fianco della sua.
Scese, si avvicinò e disse: “ scusatemi per prima, ma pensavo che non foste una coppia vera”.
“ spiegati meglio” gli domandai.
“ è già successo che qualche uomo raccatta per strada una puttana e la porta qua” rispose.
“ se vuoi ti facciamo vedere i documenti” rilanciai sorridendo.
“ non mi sembra il caso” replicò a sua volta aggiungendo:” me la fai vedere nuda?”.
“spogliati” dissi a mia moglie.
Tiziana tolse la maglietta, poi la mini ed infine il tanga.
“andiamo sulla tua auto, mi sembra più comoda” dissi a Marco.
“ certo” rispose.
Scendemmo, chiusi la macchina e salimmo sulla sua.
Tiziana si sedette davanti vicino a Marco, io presi posto dietro.
L’uomo reclinò lo schienale del sedile dove sedeva mia moglie e cominciò ad accarezzarla.
Era molto rude, le strizzava con forza i seni, lei mostrò di gradire questo tipo d’approccio.
Marco mi chiese: “ ci sono dei limiti?”.
Capii quello che intendesse chiedermi e gli risposi: “ fattelo succhiare, mettiglielo in culo, niente figa questa sera”.
Marco si spogliò nudo e disse a Tiziana: “ guarda come ce l’ho grosso”.
Mia moglie glielo prese in mano e cominciò a segarlo.
“dai, così adesso prendilo in bocca” esclamò Marco.
Tiziana si chinò su di lui e cominciò a succhiarglielo.
“ dai, così, bravissima” mormorò Marco, poi si voltò verso di me chiedendomi: “ t’infastidisce se parlo”.
“no, anzi, parla a ruota libera, amiamo molto il turpiloquio” gli risposi.
“succhiamelo troia, fallo diventare duro, così dopo ti rompo il culo” disse Marco a mia moglie.
“ hai insegnato tu a fare i pompini a questa puttana?” mi domandò.
“no, quando l’ho conosciuta aveva già imparato” gli risposi.
L’uomo allungò le mani e le toccò la figa, si girò verso di me chiedendomi: “ come mai non vuoi che glielo sbatta in figa?”.
“ questa notte ha già preso due cazzi in figa” risposi.
“ amici vostri?” domandò Marco.
“no due sconosciuti” risposi.
“ ce l’avevano grossi?” domandò a Tiziana.
“ Si” ripose lei.
“ come il mio?” le chiese ancora.
“no, il tuo è enorme” replicò mia moglie.
Marco accese la luce interna, riuscii a vedere bene il cazzo di Marco.
Tiziana aveva ragione, era veramente enorme…. largo lungo e nodoso….
Pensai che forse fosse il caso di suggerire a Marco di scopare in figa Tiziana e di lasciare stare il culo.
Un rumore mi distolse da questi pensieri, mi girai e vidi che un’auto si era fermata poco lontana da noi.
Abbassai il finestrino per vedere meglio, si trattava dell’altra auto che ci aveva seguito.
“ ci sono ospiti” dissi a Marco.
“ tranquillo sono i due marocchini” replicò lui.
Tiziana smise di fargli il pompino, lui le mise una mano sulla nuca e la spinse verso il cazzo dicendole:“ dai continua fai vedere a tuo marito quanto sei troia”.
Mia moglie riprese a succhiarglielo, poi lui le disse: “ mettiti con il culo all’aria”
Mentre mia moglie si posizionava, lui si spostò e le andò sopra.
Con la saliva le inumidì il buchetto…..
Poi glielo appoggiò e cominciò a spingere…..
Incurante delle urla di mia moglie continuò….
Si fermò solo per dirmi…..
“ gliel’ho messo dentro….”
Preso dagli avvenimenti mi ero dimenticato dei due marocchini., mi ricordai di loro vedendoli quasi attaccati ai finestrini dell’auto.
“ ci sono i due qua vicini” dissi a Marco.
“ lasciali guardare come rompo il culo a tua moglie” mi rispose.
Tiziana mi disse: “fallo smettere, mi sta sfondando”.
“ zitta troia, stai ferma che te lo spingo ancora più dentro” le urlò Marco.
L’uomo diede due spinte violente facendo scivolare nell’intestino di mia moglie ancora una parte del cazzo.
Si fermò per alcuni istanti, restando piantato dentro di lei, poi ricominciò a spingere.
Con un grugnito il porco godette, riversando dentro il culo di Tiziana fiotti di sperma caldo.
Marco si spostò per rivestirsi, lo salutammo e tornammo sulla nostra auto.
“ hai goduto?” le domandai.
“ si, anche se mi ha fatto male” mi rispose.
Accesi la luce interna e le dissi: “ girati e fammi vedere il culo”.
Tiziana si voltò, era oscenamente dilatata ed arrossata.
Nel frattempo Marco mise in moto e andò via.
“ bel panorama da qui” disse Tiziana.
“ si, molto panoramico” risposi.
“ sei bellissima” aggiunsi baciandola.
Il rumore di una portiera che si chiudeva, ci fece voltare.
I due africani erano tornati a bordo della loro auto.
“ mi hanno vista?” mi domandò Tiziana.
“ vista e sentita… mentre Marco ti rompeva il culo” le risposi.
“ perché non vanno via?” mi chiese.
“ non so dirti, forse aspettano il loro turno” le risposi.
“ pensi che qualche coppia giochi con loro?” mi domandò.
“ credo di si, forse rappresentano il fascino del perversione più intrigante” le risposi.
“ forse hai ragione, dicono che i nord africani sono dei maiali” aggiunse Tiziana.
Lei non si era ancora rivestita, allungai una mano sulla coscia e le dissi:” pensa alle loro mani su di te”.
“porco ti andrebbe che mi facessi scopare anche da loro” replicò.
La mia mano raggiunse la figa, era ancora umida. Sfiorai la clitoride, Tiziana emise un gemito…..
La baciai sul collo e le mormorai: “ mi è presa una libidine…”.
“ dimmi” sussurrò a sua volta con la voce rotta dall’eccitazione.
“potresti andare da sola sull’auto dei marocchini” le spiegai.
“ non credo che ci sia da fidarsi” rispose.
“ cosa vuoi che ti succeda, il culo te l’ha già rotto Marco, la figa te l’hanno slabbrata i due di prima..” replicai.
“Sei un porco”replicò a sua volta.
Le infilai due dita nella figa sussurrandole: “ pensa altre due sborrate qua dentro….”
Dalla sua bocca uscì un flebile: “ si…”
“ oppure se preferisci, fatti inculare di nuovo” aggiunsi.
“ tu rimani a guardarmi? “ mi chiese.
“ no, ti lascio sola con loro, ti aspetto poco lontano” risposi.
Infilai un terzo dito nella figa, Tiziana stava per avere un orgasmo, le mormorai: “ godi porca, adesso scendo e vado a parlare con i due africani”.
La sentii godere, scesi e mi avviai verso l’auto dei due.
“ salve” dissi.
“ ciao amico” mi rispose quello seduto al volante.
Li guardai potevano avere 30 35 anni, per quello che cercavamo quella notte potevano andare benissimo.
“ vi voglio fare una proposta” dissi.
“ parla” rispose sempre lo stesso.
“ vi piacciono le donne italiane?” chiesi.
“si, veniamo qui per questo” rispose l’altro africano.
“ se v’interessa faccio salire mia moglie sulla vostra auto, io vado via e quando avete finito di divertirvi la portate giù nella prima curva dove io vi aspetto” dissi indicando la strada sottostante.
“ bene amico” rispose l’autista.
Tornai sulla nostra auto sorrisi a mia moglie dicendole: “ ti aspettano”.
Tiziana prese la maglietta, la fermai prima che l’indossasse: “ vai nuda”le dissi.
“ porco” sussurrò.
Mia moglie aprì la porta e si avviò verso l’auto dei due.
Misi in moto e mi spostai nella curva più in basso.
Aspettai circa un’ora, non vedendola arrivare misi in moto e tornai dove l’avevo lasciata.
Mi avvicinai all’auto dei marocchini, Tiziana stava parlando allegramente con loro.
“ ciao” mi disse uno di loro.
“ andiamo” dissi a mia moglie.
Lei scese e mi seguì sulla nostra auto.
“tutto bene?” le chiesi.
“si” rispose.
“raccontami” aggiunsi.
“ mi hanno scopata due volte a testa” rispose…….
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5
15 years ago
anepa2007,
35/36
Last visit: 11 years ago
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Sogno nel sogno
Un sogno nel sogno,
cosi immaginavo il nostro incontro e cosi è stato.
Sono le 11 del mattino quando salgo sulla mia auto e mi dirigo verso l’aeroporto per prendere il volo che mi condurrà da te. Quei momenti in auto sono fantastici il ricordo dei nostri dialoghi e l’agitazione sale, sarò in grado di realizzare tutte le parole che sino ad ora le ho scritto?
L’attesa è estenuante come la paura di incontrarla, ma non resisto al pensiero di abbracciarla sentire finalmente il suo profumo, le sue labbra a contatto delle mie, il calore del suo corpo, le sue mani che mi sfiorano e i suoi occhi che mi scrutano. Nella valigia poche cose, solo lo stretto necessario per stare con lei, quei pochi giorni che ci sono concessi. Ma il tempo già scorre inoperabile e già sono seduto sulla poltrona dell’aereo che mi conduce da te. Sfoglio in silenzio la rivista presa prima di salire sull’aereo. Ma i miei pensieri ancora sono rivolti a te all’immagine del tuo viso sulla cam e al timore che una volta uno di fronte all’altra, tutto svanisse nel nulla.
Sono ormai giunto a destinazione e i 50 minuti del volo sono trascorsi come il tempo di una doccia. Ora sono più vicino, ad attendermi all’aeroporto non ci sei tu, ma la mia amica quella che ormai da 4 anni è sempre presente nella mia vita. Quando esco dalle porte è lì che mi attende vederla mi riempie di gioia, ma stavolta non sono giunto sin qui per lei, ma per un’altra donna che presto finalmente incontrerò dal vivo. Ma nell’attesa dell’incontro vorrei che il tempo si fermasse, vorrei poter parlare con lei e starle vicino come ha sempre fatto con me. I ricordi si alternano alle parole sotto l’ombra delle piante secolari di quella città che tutto il mondo ci invidia. Dove la storia è presente in ogni angolo in ogni pietra, in ogni strada.
Ecco che finalmente un messaggio mi annuncia il tuo arrivo, ormai pochi minuti ci separano stai venendo a prendere me, a conoscere quella persona che tanto hai sentito finora solo dietro un monitor, e anche ora è come se rivivessi la stessa emozione quando rivivo quei momenti con i pensieri.
Ecco che un auto nera si parcheggia e intravedo il tuo viso attraverso il cristallo. Quando scendi dall’auto vieni verso sento che sono vivo e sento le emozioni crescere mentre ti vengo incontro, sino a un saluto semplice ma carico di attesa un attesa che ormai dura da mesi, un leggero bacio sulle guance la presentazione alla mia amica, poche parole e poi ti lascio un istante per andar a prendere la valigia dall’altra auto.
Torno solo verso di te con la mia valigia in mano che tanti viaggi a condiviso. Ora sono solo con te salgo sull’auto e tu ti avvii sicura nella guida verso la strada che ci conduce alla nostra meta. Dopo le prime parole, il silenzio dopo qualche minuto scende tra noi, mentre la strada scorre veloce sino ai confini di quella città per poi proseguire oltre attraverso altri paesi, altre città, altre regioni.
Lentamente cerco il primo contatto, il primo sfiorandoti la mano mentre ti osservo, indossi un vestito come ti avevo chiesto, ma sotto dei pantaloni sul ginocchio nascondono le tue gambe, degli stivali arrivano sotto il ginocchio lasciando poco di nudo della tua pelle. I tuoi occhi sono nascosti da occhiali da sole che gli lasciano intravedere appena.
Il nostro silenzio è rotto solo dalla musica e dalla voce del navigatore che continua a darti le direzioni da seguire. Lungo la strada che dalla pianura sale su per le colline e i monti …. Lungo i valichi e le gallerie.
Ma con i km e il passare del tempo anche io mi faccio più audace e inizio a sfiorarti la gamba, risalendo su dal ginocchio sino all’interno della coscia, quando ad un certo punto sento che anche la tua mano sfiora la mia, anche se il tuo sguardo e rivolto alla guida.
Finalmente dopo giorni in webcam e ore a parlare, la mia voglia di te inizia il suo appagamento, l’eccitazione che mi accompagna ormai da ore, cresce ancora al contatto di quel tessuto che separa le mia mani dalla tua pelle …, ma percepisco che anche su sei eccitata, sento un grande calore proviene dall’unione delle tue gambe e le mie mani cercano lentamente quel calore che trovano quando la tua mano accompagna la mia verso la fonte del tuo piacere.
Pian piano, anche le nostre parole rompono il silenzio che fin’ora a regnato tra di noi, e le mie dita si spingono oltre lì in quella fonte che tanto hanno desiderato sfiorare, tanto hanno desiderato e immaginato in quelle visioni dietro la webcam. Ora però non è più una sola visione le mie dita sfiorano realmente e percepiscono il tessuto del perizoma che indossi, lo percorro lungo la sua forma, per poi premere lungo la fessura che separa del tuo calore ... che al tatto è umida e calda.
Vorrei fermarti e prenderti cosi, ma mi piace far aumentare il tuo desiderio e la tua voglia di me, sino a non farti resistere più, come ci siamo sempre scritti, far crescere il desiderio e godere di ogni istante di piacere prima di raggiungere l’apice. Cosi continuo lento in questa lenta e piacevole tortura, fermandomi solo quando tu mi ricordi che sei alla guida.
Dopo più di un ora e mezza di strada disegnata da vari paesaggi che comunque non sono passati inosservati ai miei occhi ci fermiamo per un caffè. Mi sposto a lavarmi le mani mentre ti lascio al bar a prendere il caffè e ti mando un messaggio sul cellulare: “Vai in bagno e togli il peri” (sono le 17.39 e ci attende ancora un ora di viaggio).
Quando torni da me indossi solo il vestito … usciamo dalla stazione di servizio e sono dietro di te, attraverso la stoffa non si nota il segno del perizoma e sento un brivido percorrermi la schiena e l’eccitazione salire. Cosi riprendiamo la strada dopo aver rifornito l’auto.
La mia mano sinistra riprende a sfiorare la tua gamba, andando oltre sino a sfiorare finalmente senza più nessun velo la tua fonte di piacere, massaggiandola e sfiorandola ancora e ancora per poi provare il tuo sapore portandomi le mie dita alla bocca e sentendo prima il profumo per poi leccarle e provarne anche il gusto. Poi prendo anche il tuo perizoma interso dei tuoi umori, dalla borsa e lo porto al naso e alla mia bocca Nel fare ciò sentivo i miei boxer umidi del piacere che provavo nel provocarti e portare il desiderio a questo livello, mai sperimentato prima cosi allungo.
Quando arriviamo a destinazione siamo all’apice del nostro desiderio. Prese le valige entriamo in hotel e svolte le procedure di rito ci ritiriamo nella nostra alcova. La stanza è piccola ma confortevole. C’è anche una terrazza ci affacciamo ed io ti prendo da dietro premendo il mio membro tra i tuoi glutei per farti sentire quanto ti desidero.
Rientriamo in stanza e lentamente ci spogliamo. Liberandoci finalmente da quei vestiti che tanto ci hanno bloccato e che tanto abbiamo desiderato togliere. Mentre iniziamo a baciarci e a sfiorarci sempre molto lentamente. L’odore dei nostri sessi si fa forte nella stanza. Sei in piedi davanti a me seduto sul letto. Inizio a baciarti i seni e il ventre mentre la mia mano accarezza il tuo monte di venere mentre tu mi aiuti a sfilarti il reggiseno e finalmente posso baciare anche i tuoi seni, che ho tanto desiderato nelle visioni dietro quel monitor che sino a qualche giorno fa ci aveva uniti e divisi.
Anche le tue mani ora vagano nel mio corpo mi cercano mentre le nostre bocche non si staccano un solo secondo in un continuo seguirsi le lingue si cercano e si sfuggono. Per poi riprendersi e poi ancora sfuggirsi. Cosi pure le mie mani si perdono nel tuo corpo sino a trovare dopo tante carezze e provocazioni la fonte del tuo piacere ricca del tuo miele che ora sento scivolare anche lungo le tue gambe. Mentre la tua mano piano si insinua dentro il bordo dei miei boxer cercando il mio membro turgido e bagnato per te.
Ora i tuoi sospiri si fanno gemiti che poi si trasformano in urla di piacere quando due mie dita si insinuano in te dandoti nuovo piacere, mentre ora le tue mani slacciano la mia camicia. E ancora le tue labbra cercano le mie. La tua lingua cerca la mia come in un balletto di danza classica, si incrociano e si cercano, ora sono i tuoi denti a stringere le mie labbra in una serie di brividi e piaceri infiniti.
Mentre le mie dita continuano a muoversi abili e rapide in te come se ti conoscessi da sempre e sapessi come donarti piacere. Ora sono le tue labbra a scendere lungo il mio petto baciarmi i capezzoli e poi scivolare lungo il mio ventre per poi risalire e ancora scendere … sino sentire le tue labbra sfiorare il mio membro bagnato di desiderio per te e farlo lentamente sparire dentro la tua bocca. Ma ora volevamo altro e dopo aver indossato la protezione hai portato il mio membro nella fonte del tuo piacere e lentamente è scivolato in te mentre il tuo piacere diventava sempre più forte e il tuo ansimare era per me ormai un accompagnamento hai miei movimenti che si alternavano da lenti a rapidi e profondi come a volerti riempire completamente di me. E cosi altrettanto velocemente capivo come procurarti maggior piacere anche con la mia bocca mordicchiando e succhiando i tuoi capezzoli irti e turgidi.
Mentre sentivo il mio membro in te stretto nel tuo calore, dove sarei rimasto per ore se non per via dei movimenti sempre più rapidi sono giunto al piacere esplodendo in una serie di getti caldi che mi hanno scombussolato sino al cervello con profonde sensazioni e brividi.
Per poi cedere uno nelle braccia dell’altro in un abbraccio che ci ha portato sino all’ora di cena, ma continuando comunque a cercarci con baci e carezze sempre pronti a provocare nuove emozioni.
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15 years ago
nicky1, 36
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Domenica pomeriggio
Domenica pomeriggio, siamo diretti alla sagra del vino in un paese vicino, sei tesa la tua squadra del cuore perde e tu sei nervosa perché aspetti un sms che non arriva. La strada scorre in silenzio poche parole si alternano alla radiocronaca della partita.
Giungiamo in ritardo a destinazione e tu sei sempre tesa e nervosa, ci inoltriamo per le vie del borgo dove alcuni gazebo distribuiscono assaggi di vari vini. Ti osservo in silenzio mentre il ghiaccio si rompe. E forse per via del vino o perché ti inizi a rilassare un sorriso spunta sul tuo viso.
Incontriamo degli amici e poche parole e poi li salutiamo mentre ci rimescoliamo tra la folla che affolla le vie di questo piccolo paese. Poi ci sediamo e iniziamo a parlare delle nostre sensazioni, esperienze, desideri e fantasie. Mentre la gente attorno a noi passeggia sorseggiando qua e là del buon vino.
Il rientro si preannuncia silenzioso come l’andata. Mentre le mani forse per il vino forse per le parole di poco prima lentamente si fanno più audaci e le carezze iniziano a fare il loro effetto. La mano risale lenta lungo la tua gamba mentre continuo a guidare lungo i lungo rettilineo che ci separa dalla nostra destinazione. La mia mano si muove lenta sul tessuto dei tuoi pantaloni mentre la mia mano scorre lenta sino a sfiorare il tuo ventre, iniziandolo a massaggiare lentamente. Per poi scendere ad accarezzare sugli slip il monte di venere che emana un forte calore. Mentre sento il tuo corpo rilassarsi.
Slaccio piano i pantaloni per permettere alla mia mano di muoversi meglio nel tuo piacere … di donna. Ora anche la tua mano sale lenta lungo la mia gamba cercando il mio membro duro e voglioso di te, per poi infilarsi all’interno dei miei pantaloni ed accarezzarlo sopra la stoffa dei boxer, che già è piena del mio desiderio per te.
Mi sfili la mia mano dagli slip e mi dici di stare fermo e guidare, mentre le auto iniziano a sorpassarci e lentamente mentre guido mi sfili prima i pantaloni poi anche i boxer. E scendi a baciare il mio membro pieno di desiderio per te. Sento il calore della tua bocca che lo avvolge mentre la mano lo muove lento e con un dito ogni tanto tocca la punta provocando forti sensazioni di piacere. Mentre lo sento riavvolgere dalle tue labbra. Mentre cerco di stare attento alla guida.
Mi sento dominato e la situazione mi eccita parecchio mentre la mia mano scivola lungo i tuoi pantaloni seguendo la schiena. Per ritrovare la fonte del tuo piacere ricca di nettare. Ma tu mi fermi e mi dici che sei tu che decidi oggi. Accelero mentre la mia eccitazione sale ancora, nel sentire le tue mani che continuano a massaggiare il mio membro.
Ci dirigiamo verso una zona isolata e ci fermiamo. Sono già mezzo nudo mentre mi sfilo i pantaloni e mi libero del maglioncino e della camicia, mentre anche tu ora sei nuda e il tuo corpo risplende al buio. Sento le tue mani muoversi sul mio membro mentre lenta di adagi su di me guidando il mio membro tra le tua grandi labbra per poi farlo sparire dentro di te.
Sento un forte calore avvolgerlo e i tuoi movimenti si fanno più decisi, mi sento rapito e preso da te, sento il mio membro muoversi dentro di te mentre la sua punta sfiora il punto più profondo della tua vagina. Mentre con le mani inizio a massaggiare i tuoi seni e a baciarli mentre tu continui a muoverti su di me.
Senti il tuo nettare bagnarmi il ventre, mentre le tue labbra mi mordono il collo e la spalla provocandomi ulteriore piacere. Ora anche i miei gemiti si fanno più forti e tu ti muovi sempre più rapida su di me raggiungendo un primo orgasmo di piacere. Mentre le mie mani si fanno avide ed iniziano ad accarezzare il tuo orifizio spingendosi sempre più infondo, finche lentamente un dito lo viola in un piacere crescente anche l’orifizio in un movimento continuo mentre le mani continuano a tenere larghi i tuoi glutei..e i nostri corpi sempre più sudati e caldi si continuano a muovere convulsi. Per il piacere mentre cerchiamo di cambiare posizione senza sfilare il mio membro senza riuscirci.
Ora sono io sopra di te e mi inizio a muovere mentre sento tanti piccoli orgasmi venire prima di trovare l’apice del piacere, mentre la mia asta scorre dentro di te in un movimento sempre più rapido. Tutte queste nuove emozioni mi hanno eccitato tanto e sento la tua mano cercarmi e stringere i miei glutei mentre anche io sono quasi all’apice del piacere e i miei gemiti si fanno ancora più forti. Sino a trovare piacere nel piacere in un godimento mai provato prima.
Restiamo cosi fermi uno nell’altro come fossimo un’unica persona … . Quando ci separiamo ci accorgiamo che qualcosa colora i nostri corpi, dopo un momento di preoccupazione e una nuova fantasia balza alla mia mente nella possibilità di porterlo fare nel periodo che solitamente è proibito.
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15 years ago
nicky1, 36
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Un \"m\"assaggio in paradiso
Oggi piu' che mai un massaggio è un vera toccasana per lo stress di tutti giorni e oggi voglio raccontarvi ciò che mi è successo qualche anno fa in un Centro Benessere qui di Bolzano. Non avevo esperienza del genere, ma avevo sentito molte mie amiche che andavano in questi Centri e mi dicevano gran bene. Decisi di provare e telefonai ad un centro per prendere appuntamento. La ragazza al telefono mi fissò l'incontro per il giorno dopo nella pausa pranzo. Verso le 13.00 mi presentai al Centro e mi accolse una ragazza bellissima, mora occhi verdi che mi accompagnò in una stanza dove al centro c'era un materasso fouton, la luce era soffussa, aleggiava un profumo di rose e la musica era di sottofondo e bellissima. Ci sedemmo entrambe su materasso e la ragazza che si chiama Cristina mi chiese se avevo delle richieste particolari come massaggio. Mi elencò un numero enorme di trattamenti, ma io la bloccai sottolineandoLe che avrei voluto solo rilassarmi. Lei annuì e mi guardò accennando ad un sorriso complice che lì per lì non compresi, ma che alla luce del poi compresi benissimo. Alzandosi mi chiese di spogliarmi mentre lei avrebbe preparato gli unguenti e gli olii per il mio trattamento. Mi alzai ed incominciai a spogliarmi incominciando dalla camicetta e poi passando alla mini. Rimasi in intimo guardando, inesperta, la ragazza che, volgendomi le spalle, lavorava ardentemente su un tavolino con le proprie mani. Era molto carina, un fisico longilineo e sportivo, dei polpacci ben torniti e dei capelli corvini e ricci. Aveva un camice sopra il ginocchio e penso che sotto fosse solo in intimo perchè potevo intravedere il tanga che indossava, d'altronde faceva caldo e la capivo. Si voltò e mi vide ferma in piedi e mi disse di togliermi anche il reggiseno senza alcun pensiero, e così feci. Mi fece sdraiare a pancia in giù sul materasso e si inginocchiò a fianco di me. Incominciò, dopo che aveva versato dell'olio caldo sulla mia schiena, a massaggiarmi con le sue mani cadissime e con tocchi esperti e professionali. Le spalle e poi giù, giù ed ancora giù. Con tranquillità arrivata vicino alle mutandine me le sfilò senza chiedermi nulla e le appoggiò in fondo al materasso. Rimasi così completamente nuda; incominciò così a scendere ancora insistendo su entrambe i miei glutei eseguendo un massaggio rotatorio e dall'interno all'esterno. Sentivo che i miei glutei si aprivano e si chiudevano facendole vedere più volte il mio buchetto che incominciava, inconsapevolmente, a pulsare. Le sue mani entravano anche nello spacchetto provocandomi piccole contrazioni di piacere che cercavo di controllare, ma che difficilmente lei non notava perchè stava insistendo colpevolmente ed io capivo, anzi speravo che lei avesse capito. Inconsciamente allargai le gambe leggermente non so se per mia volontà o se portata a farlo dai suoi movimenti insistenti in quella parte del mio corpo. Sta di fatto che le sue mani si infilarono senza alcun indugio tra le mie gambe cogliendo subito il momento propizio e con un movimento da basso verso l'altro e ogni tanto mi sfioravano la patatina. Mi sentivo imbarazzatissima, ma non potevo ritrarmi e così infatti non feci. Decisi di lasciarmi andare e vivere fino in fondo quell'esperienza nuova e sconvolgente e per me ancora sconosciuta. Cristina mi sussurò qualcosa nell'orecchio con un filo di voce che non capii, ma annuii ugualmente con la testa perchè ero ormai in sua balia. Respiravo pesantemente. A quel punto Cristina mi alzò il bacino e mi mise alla pecorina; tra me e me mi dissi ed ora? Cristina si alzò andò al suo tavolino ed indossò dei guanti in lattice sulla mano destra facendomi preoccupare un pò. Tornò da me ed incominciò, con la mano sinistra, ad accarezzarmi tra il clitoride ed il buchino del sedere provocandomi una grande eccitazione; nel frattempo mi lubrificava con un'olio tiepido le parti intime allargandomi le grandi labbra della vagina. Credo che mi allargai senza alcun ritegno perchè sentii l'olio penetrare nella patatina. A quel punto Cristina con un dito della mano destra incominciò piano piano a penetrarmi con la massima delicatezza il buchino del sedere. Non sono aperta lì e mi irrigidii, lei mi si avvicinò e mi disse..."stai tranquilla Tiziana non ti farò del male devi solo rilassarti"...mi tranquillizzai e mi abbandonai al suo agire. Lei riprese il lavoro con vera professionalità, ma questa volta notai che si tolse il camice rimanendo in intimo senza reggiseno. Mi sconvolse la sua vista, era bellissima. Riprese il suo lavoro e con vera maestria e senza sentire nulla introdusse tutto il dito medio nel mio sederino. Provai un'eccitazione intrattenibile perchè nelo stesso momento la mano sinistra stava stimolando il mio clitoride e penetrando successivamente nella mia patatina completamente bagnata. Rilassai le gambe e lei potè penetrare di più. A questo punto si avvicinò e mi chiese di girarmi. La guardai pensando che fosse tutto finito, ma lei capì e mi rassicurò dicendomi..."non ti preoccupare Tiziana dal davanti sarà molto meglio"....mi mantenne il cuscino sotto le reni e mi chiese di allargare le gambe. Feci così e lei riprese a penetrarmi il buchetto del sederino con il dito della mano destra e a stimolarmi la vagina con maggior enfasi. La posizione Le permetteva di avermi più aperta e rilassata, infatti lasciandomi andare mi bagnai come mio solito faccio in queste situazioni e Lei lo notò con piacere. Con un gesto veloce si chinò sulla mia vagina completamente depilata ed incominciò a bere il liquido di lubrificazione che ormai avendo riempito quasi completamente la mia vagina provocava un rumore di sciabordio che non avevo mai sentito prima, ma mi piaceva e piaceva anche a lei perchè la sentii mugolare di piacere e a lungo. Un riflesso condizionato provocato dall'eccitazione mi fece alzare le gambe in alto, allo stesso momento urlai di piacere senza trattenermi. Cristina continuò ancora per un minuto a leccarmi il clitoride asciugando a lingua aperta il liquido che ora usciva dalla mia vagina. L'orgasmo mi lasciò senza parole perchè penso che sia stato il più violento e piacevole della mia vita. Cristina si alzò, mi asciugò con delicatezza e professionalità le mie parti intime con un panno tiepido e si chinò sulle mie labbra baciandomi con passione e sussurrandomi quanto Le piacevo. Ricambiai il bacio e le parole. Ero esausta e lei lo capì anche perchè il tutto era durato più di un ora. Mi alzai e mi rivestii sempre sotto lo sguardi di Cristina che pareva non volesse lasciarmi un attimo ed imprimere nei suoi occhi la mia bellezza e quel momento. Prima di andare mi avvicinai a lei e le sussurrai nell'orecchio..."penso tu abbia trovato una cliente"...Lei sorrise soddisfatta e mi rispose..."oggi tu, domani io"....annuii e La baciai con rinnovata passione, pagai la prestazione lasciandoLe una lauta mancia per il servizio extra non richiesto, ma che era stato molto gradito. Mi guardò imbarazzata ed arrossendo ricambiò il bacio abbracciandomi .
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15 years ago
admin, 75
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Contro la mia volontà.
Ciao sono Luca quello che sto per raccontare e una mia esperienza reale.
Incuriosito dai bsx, ho conosciuto su desiderya un ragazzo con un bel cazzo e una grossa cappella, ci siamo scambiati gli indirizzi di messenger e dopo aver chattato una settimana, ci incontriamo di sera in una stradina di campagna all'uscita di uno svincolo autostradale.
Sulla mia macchina iniziamo a masturbarci ma io sentivo piu piacere a toccare il suo e finisce tutto li.
Dopo 15 giorni circa rifissiamo l'appuntamento ormai ci conosciamo e ci rivediamo al solito posto,avevo solo voglia di leccare la sua cappella a sua insaputa e nient'altro.
Sempre sulla mia macchina inizio a toccargli il cazzo fin quando lui spinge la mia testa in mezzo alle sue gambe e senza fiatare inizio a ciucciare e spontaneamente scendevo la lingua sulla sua asta fino ad arrivare alle palle a leccarle e a metterle in bocca mentre menavo, mi piaceva tanto ma non avrei fatto nulla di piu.
Ormai con il suo cazzo ci giocavo in qualsiasi modo e lui mi chiese di passare dietro i sedili della macchina perchè piu comodi e cosi fù.
Una volta dietro mi chiese se poteva appoggiare la cappella sul mio buco depilato per provare questa sensazione io ingenuamente e fidandomi di lui, dissi di si.
Ero messo di fianco e rivolto verso la spalliera dei sedili e lui dietro di me e mi sentivo la cappella bagnata appoggiarsi sul mio buchetto.
Sentivo un po spingere e gli dicevo di non spingere parecchio e lui mi diceva "dai piano piano fai entrare solo la cappella "e io risposi"solo la cappella e basta,ok?" e lui spinse un po di piu ed entrò,una sensazione nuova sentivo la cappella pulsare ma niente di piu e si muoveva piano piano.
io"dai solo piano ed esci,non voglio essere una troia" lui"si stai tranquillo adesso esco" e si muoveva senpre di piu.
Sentivo sempre di piu muoversi ed agitarsi cercavo il modo di farlo uscire ma ero incastrato tra i sedili davanti a me e lui da dietro che spingeva e sentivo le sue gambe pelose appoggiarsi sulle mie e nemmeno il tempo di dirgli no dai, che mi blocca i fianchi e inizia una serie di colpi dicendomi" tieni troia dai lo sento che vuoi tutto il cazzo nel culo,tieniii prendilo tutto" e io " noooo ti prego mi sta scassando il culo mi bruciaaahhhhhh" e lui "siiiiiiiiiiiiiiiiiii tienilo tutto dentro che adesso ti riempio di sborraaaaaaaaaaa" e io "noooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhh ti prego la sborra no nel culo" ma nemmeno il tempo di finire e sento delle stantuffate di sborra calda arrivarmi dentro.
Era aggressivo e diceva"siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sborrooooootroiaaaaaaaaaaaaaaaaaaa tieniiiiiiiiiiiiiii" e io " nooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh porcoooooooo" e poi "ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh che caldooooooooooooo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii adessoooooooooooooooooooooo siiiiiiiiiiiiiiiiiiii e belloooo"
Sporco di sborra prende e me lo da in bocca a succhiare non capivo piu niente ero incredulo per come ero stato sfondato e scopato.
Da quella volta sento l'esigenza di prendere la sborra creando situazioni intriganti di costrinzione sempre nel rispetto.
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15 years ago
admin, 75
Last visit: 8 hours ago -
Il caposcala giorgio
Ieri sera mi sono rasata la fica e la clito...
Mi sentivo così puttana che ho iniziato a scoparmi un dildone...poi hanno suonato alla porta...
ero tutta nuda e aperta...ho guardato dallo spioncino e c'era il caposcala Giorgio...
Giorgio sa che sono una puttanella in calore, perchè mi scoprii una volta al sexyshop mentre acquistavo un tappo per riempire la mia fica slabrata...
Da allora ogni tanto mi monta, ma ieri sera non era in programma... solo che quando ho visto che era lui, ho aperto la porta e mi sono buttata per terra con la fica all'aria, infilandomi 3 / 4 dita e gemendo dalla voglia di essere sfondata...
A quel punto Giorgio ha chiuso la porta, è andato in bagno ha preso il dildone che stavo scopandomi prima ed è tornato in sala...io continuavo ad essere a 90 in calore... lui da gran maiale ha preso il dildone e me l'ha infilato nella fica riempiendola e subito dopo senza che potessi nemmeno fiatare mi ha infilato il suo cazzone in bocca, dicendomi : "stasera non te lo meriti in fica, cagna da lecco"...
dopo circa 10 minuti è venuto riempiendomi la faccia di calda sborra e lasciandomi col dildone ancora in fica...
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15 years ago
CercoMistress,
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Last visit: 8 years ago
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La vita di campagna nel meridione
La storia che sto per raccontare è successa molti anni fà. I miei genitori essendo tutte e due dipendenti pubblici vivevano in una città del nord infatti io nacqui al nord, una volta ottenuto il trasferimento decisero di farsi una casa in campagna lontano dallo stress che erano abituati.
Per il paese dove vivevamo eravamo considerati benestanti perchè lavorava sia mia madre che mio padre, vicini di casa nostra vi era una famiglia di contadini composta dal padre, la signora concetta e 2 figli Angela e il piccolo Mario. Loro erano molto umili ed erano brave persone, con Angela andammo ascuola insieme dall'asilo fino alle superiori lei era una brava ragazza aiutava molto i suoi genitori nei campi, quindi aveva molto poco tempo per studiare infatti veniva molto spesso a studiare a casa mia e i suoi genitori erano molto contenti. Angela era una ragazza di campagna un pò rozzetta alta 1,65 pienotta con delle belle tette circa una quinta un culo largo, rossa di capelli e con le lentiggini, ma la cosa strana e che usava vestirsi molto classico e a scuola non la cacava nessuno, andava solo d'accordo con me.
Facevamo il primo superiore avevamo finito di studiare a casa mia, i miei non c'erano perchè facevano il rientro e si fermavano in città a fare delle compere, suo padre era andato in città a comprare il mangime per gli animali e quando andavo ci stava molto perchè si fermava in un vecchio bar a giocare a carte a bere, sua madre stava lavorando nei campi noi cominciammo a farci una passeggiata e arrivammo fino al torrente che attraversava il terreno che coltivavano i genitori di angela e vedemmo una scena incredibile c'era la madre di angela la signora concetta una donna molto alta robusta con delle tette da settima un culo enorme, delle spalle larghe, usava capelli corti e sempre abbronzata dal sole con delle mani rugose e crespe, lei era a pecora quasi nuda che veniva inculata da un ragazzo poco più diciottenne che durante il periodo della raccolta delle olive gli dava una mano e non solo quello, lei era inginocchio, lui la prendeva da dietro e si vedeva le enormi tette che ballavano e un culo largo e peloso i peli gli arrivavano fino alla schiena, vedendo quella scena angela scappò via e si diresse verso la mia abitazione piangendo, io la rincorsi e la raggiunsi cercando di consolarla facendo capire a lei che delle volte succedono cose alle quali noi dovremmo essere solo spettatori, lei mi disse che era sua madre e che queste cose non se l'aspettava, io l'abbracciai e lei mi disse che voleva provare quello che provava quella porca di mia madre.
allora andammo nella mia camera da letto ci spogliammo e vederla nuda era una bella visione aveva due tette grandi che gli penzolavano die capezzoli turgidi e un bel culo, cominciò a prendemelo in bocca il mio cazzo, non ero messo male infatti per l'età già l'avevo di 22 cm, cominciò a farmi un pompino e devo dire che pur essendo il primo non era male, dopo allora andai in bagno e presi 2 asciugamani e li misi sul letto la feci sdraiare e cominciai a leccarla aveva un odore strano di urina e umori vaginali ero eccitatissimo volevo scoparla appoggiai la cappella del mio cazzo tra le labbra dellafiga e cominciai a metterlo lei a metà cominciò a urlare allora lo tolsi e cominciai a toccarla e bastò che la mia mano toccò il suo clitoride e lei venne, ora era arrivato il momento per prenderla apoggiai nuovamente la cappella tra le labbra della figa e introdussi scivolò dentro con fatica, sentì subito un calore enorme avvogere il mio cazzo ed mentre l'entravo sentivo che il mio cazzo faceva fatica ad entrare, poi ad un tratto il mio cazzo sembrò di aprire un velo ed entro tutto nel metterglielo e toglierlo vidi il mio cazzo colorarsi di rosso, era sangue l'avevo sverginata, ma a lei piaceva e volevo che continuassi, con le mani gli palpavo il culo era bellissimo, poi le succhiai i capezzoli lei gemeva di piacere, ma io ero arrivato feci in tempo a toglierlo di fuori e gli venni sulle tette, fu bellissimo lei allora lo prese in bocca infischiandosi he era sporco di sangue lo pulì bene, l'abbracciai e gli palpai le tette mi si rizzo nuovamente ma si era fatto tardi, allora nell'andare via gli ttoccai il culo e lei mi disse che per quello dovevo aspettare. La notte non feci che pensare a lei e soprattutto a quella vacca della madre avrei voluto essere io al posto del ragazzo.
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15 years ago
califfone, 35
Last visit: 14 years ago -
Le bende e gli amici
Vi racconto il sogno di un’amica che vorrebbe realizzare.
Notte estiva, lettone dai drappi rossi a baldacchino e zanzariera bianca che lo adorna come a fine 800. Era il sogno della mia vita…me lo sono sempre sognato e finalmente era tutto mio!!!
La notte era caldissima, la casa era isolata ma non ero sola, mio marito aveva invitato tre suoi amici per quelle nottate tutto sport e birra e qualche partita di basket Americano nel cuore della notte.
Mio marito prima che arrivassero i suoi amici mi aveva deliziato delle sue bollenti attenzioni e lo avevamo fatto dopo che lui mi aveva bendata e legata al letto con legacci di seta azzurri sia ai polsi che alle caviglie.
Io gli avevo chiesto di non slacciare i nastri perché avremmo continuato dopo che gli amici se ne fossero andati. Cercavo di prendere sonno ma ero ancora troppo vogliosa che non riuscivo a prendere sonno.
Mio marito aveva saggiamente messo delle candele con dei profumi inebrianti che non facevano altro che intensificare queste mie voglie e che mi toglievano il sonno. Le intravedevo dai riflessi dei nastri e come una falena ne ero attratta.
Ad un certo punto non sentii più in sottofondo i rumori provenienti dalla stanza dove erano accomodati mio marito con i suoi tre amici.
Cercai di capire che cosa stesse succedendo, e speravo che mio marito avesse licenziato i tres amigos e si potesse così di nuovo dedicare alla sua calda mogliettina.
Dopo alcuni interminabili minuti di silenzio la porta iniziò a cigolare, sentii dei passi distintamente, ma non capii se fossero di un'unica persona, mi sembravano diversi…
La voce di mio marito mi tranquillizzò, lui mi disse:
“Mia cara, rieccomi solo per te, spero non si siano raffreddati i tuoi bollenti spiriti…”
Risposi con una voce calda e un pò rauca, ma molto sexy:
“Vieni e scoprilo, avvicina le tue labbra alla fonte del mio calore..”
Tolse la zanzariera dal baldacchino e si avvicinò a me baciandomi con trasporto i capezzoli che mi sa stimolare alla grande.
La sua lingua si insinuò tra le mie cosce che erano roventi. La sentii saettante, mi faceva impazzire come si soffermava sul clitoride e poi affondava in mezzo alle labbra che si bagnavano sempre di più…stavo grondando come una fontana, ero fuori di testa.
Volevo togliermi le bende ma qualcuno mi fermò… Poi ancora silenzio, non capii esattamente cosa stesse succedendo.
Sentii una mano sfiorarmi le gambe, poi silenzio e così qualcuno mi tolse il reggiseno e mi strinse le tette titillando i miei capezzoli…poi ancora silenzio.
Non mi sembravano uguali le mani che mi stavano esplorando lentamente.
Ad un certo punto mi presero ed iniziarono a leccare, anche gli amici di mio marito avevano preso possesso del mio corpo. Gli lasciai fare compiaciuta e lussuriosa come non mai.
Mi slegarono i nastri dei polsi e delle caviglie ma non quello sul viso.
Sentivo le loro mani sulle mie cosce che mi allargavano le gambe mentre uno di loro mi leccava il culo e l’altro mi poggiava una verga di dimensioni per me non consuete sul viso. Appena si poggiò sulla bocca la afferrai con i denti. Quell’uomo straordinariamente dotato urlò, ma di piacere, e me lo ficcò in gola. Iniziai una fellatio degna della più consumata pornostar, e me lo gustai bene trattenendolo in bocca a fatica, e mentre godevo gli altri tre si divertivano a frugarmi nelle parti basse mandandomi in estasi. Veni ripetutamente.
Ad un certo punto si fermarono e di nuovo il silenzio mi fece trasalire, chissà che cosa avevano in mente…
Mi sentii improvvisamente bruciare sulla pancia, era la cera della candela che mi stavano facendo cadere sul corpo, wow…che eccitazione. Non ci potevo credere, era proprio come il sogno più erotico che avessi potuto immaginare.
Quella cera mi da va dolore, ma mi eccitava ancora di più, e nel frattempo iniziarono a pomparmi, volevo solo i loro sessi dentro di me…a volontà. Glielo urlai con dei gemiti di piacere e loro si diedero subito da fare. Mi pomparono sia nella figa che in bocca, mentre gi altri due spalmavano la cera sui miei capezzoli, oramai in fiamme.
Si alternarono e poi provai finalmente…una fantastica doppia penetrazione, prima con dolcezza e lentamente, poi iniziai a godere sempre di più dal piacere e li invitai ad affondare i colpi, certo non se lo fecero ripetere due volte e mi fecero urlare come mai in vita mia.
Ero ancora bendata i viso, e cercavo di capire quale di questi cazzi fosse quello di mio marito, la ricerca non portò frutti perché mi stavano sfondando tutti i buchi ed ero troppo lacerata ed eccitata per avere un’atteggiamento così razionale. Ero totalmente nelle mani della lussuria e delle voglie di questi 4 uomini.
Ad un certo punto qualcuno mi baciò, era sicuramente mio marito questa volta, lo ringraziai della serata, ma lui disse che ora dovevo far venire tutti e quattro, perciò prima uno di loro mi prese le tette e di risposta gli feci fare una spagnoletta e mi inondò le tette ed il viso. Quasi in contemporanea stavo spompinando un altro che mi venne in gola costringendomi ad ingoiare tutto, non lo avevo mai fatto…aveva un buonissimo sapore.
Poi gli altri due si divisero gli altri miei due buchetti ormai larghi scambiandosi le posizioni mentre ero impegnata a ripulire bene gli altri due cazzi e mi vennero in contemporanea in culo ed in figa.
Ero stremata, ringraziai i 4 fantastici protagonisti di questa notte da ricordare e li baciai in bocca tutti quanti con la lingua che andava a cercare tracce dei miei umori ancora presenti nelle loro bocche.
Che serata da sballo…a poterla realizzare…
Amica di amantesardo
[email protected]
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15 years ago
amantesardo, 36
Last visit: 5 years ago -
Tiziana e sergio: il custode
Tiziana e Sergio il custode
Rimanemmo sino a tardi sulle rive del ruscello, i tre rumeni invece erano andati via subito.
“ che maleducati, non hanno neanche salutato” dissi a mia moglie.
Tiziana si toccò la figa e mi rispose: “ mi hanno lasciato i loro spermatozoi qua dentro come ricordo”.
“ nessun rimpianto per questa esperienza” le domandai.
“no, è stata intrigante” rispose.
Le spiegai che l’avevo seguita insieme al guardone ed avevamo assistito a tutto.
Mi chiese cosa mi fosse piaciuto, le risposi che mi aveva impressionato la foga con cui Milcea l’aveva scopata e il fatto che lei gli avesse ripulito con la lingua il cazzo dopo che le aveva sborrato in figa.
In quel momento sulla riva opposta apparve il guardone.
Tiziana mi mormorò: “ insaziabile, ha ancora voglia di guardare”.
Ridendo le risposi: “Credo che voglia solo salutarci, si è fatto una sega, mentre ti guardava”.
Con la mano feci il gesto di avvicinarsi al guardone.
Attraversò il ruscello e si sedette vicino a noi.
Feci le presentazioni ed offrimmo da bere all’uomo.
Ci parlò di lui confessandoci le sue abitudini o meglio dire le sue perversioni.
In materia di trasgressioni sessuali era informatissimo, incuriosì Tiziana che gli porse molte domande.
Ci spiegò che se volevamo poteva introdurci nel mondo della trasgressione.
Accettammo la sua offerta, ci scambiammo i numeri dei telefonini per contattarci.
Attilio ci salutò e andò via.
Ci rivestimmo e andammo a prendere l’auto per tornare a casa.
Il giorno dopo rincasai alle 18, Tiziana era in cucina intenta a preparare la cena.
La baciai e le chiesi com’era andata la giornata.
Rispose che aveva incontrato un’amica, mi spiegò che nella mattinata aveva telefonato a Luca per combinare l’incontro.
Le domandai, quando l’avrebbe visto.
Mi rispose che Luca era in vacanza e che sarebbe tornato tra due settimane.
Dopo cena, mentre bevevamo il cafè ripensai a quello che ci aveva raccontato Attilio.
Ne parlai con Tiziana, eravamo molto attratti entrambi da alcune trasgressioni descritteci dal guardone.
In particolare ci intrigavano le sale cinematografiche a luce rosse, Attilio ci aveva parlato di donne scopate nei servizi igienici o sulle scale o dietro ai tendoni.
Tiziana era rimasta colpita dall’aver saputo che molte donne cercassero incontri con africani, soprattutto nordafricani.
Tutto questo ci provocò un’intesa eccitazione.
Guardai mia moglie negli occhi e le chiesi: “ ti piacerebbe provare un’uscita trasgressiva questa notte?”.
“ dove andiamo?” mi rispose.
“ possiamo provare al cinema o nei parcheggi che ci ha spiegato Attilio” replicai.
“ ok mi preparo” mi disse Tiziana.
Andò in bagno a lavarsi, dopo pochi minuti tornò in salotto dicendomi: “ come mi vesto?”.
Andai con lei in camera e la aiutai a scegliere cosa indossare.
Optammo per una minigonna di jeans ed una camicia bianca di cotone.
Il fatto strano era che la camicia era lunga quanto la gonna.
Come intimo scegliemmo un minuscolo perizoma, le dissi di non mettere reggiseno e di truccarsi pesantemente.
Quando eravamo pronti per uscire mi domandò: “ come sto?”.
“ molto bene, tutto perfetto solo devi sbottonare di più la camicia”le risposi.
“ ho paura che si vedono le tette” replicò lei.
Allungai la mano ed aprii due bottoni dicendole: “ tranquilla i vicini sono tutti in vacanza e non ti vede nessuno”.
Scendemmo in strada dirigendoci verso il garage.
La serranda era abbassata, suonai il campanello.
Dopo alcuni minuti la serranda si alzò ed apparve il custode notturno.
Come vide Tiziana rimase a bocca aperta riuscendo a proferire soltanto buonasera.
Salimmo sull’auto, misi in moto e dissi a mia moglie: “ l’hai pietrificato”.
“ con quella faccia da porco che si ritrova, non credo che si scandalizzi per due gambe” replicò.
Aspettai che la luce interna dell’auto si spegnesse, aprii la camicia facendo in modo che un capezzolo spuntasse.
Partii, quando arrivai dall’uscita mi fermai per ringraziare e salutare il custode.
Lo guardai bene, poteva aver una quarantina d’anni o forse piu’, era robusto con due enormi mani.
Quando fummo fuori, mia moglie mi disse: “ speriamo che non racconti ai titolari cosa ha visto”.
“ tranquilla non dirà nulla, in fondo ha visto solo un capezzolo”.
“ è sempre nel bar della piazza del mercato a parlare” replicò Tiziana.
“ e tu come fai a saperlo?” le domandai.
“ il mese scorso, quando passavo per andare al mercato mi ha chiamata per offrirmi un cafè” mi spiegò.
“ hai accettato?” le domandai.
“ si, solo una volta, poi le altre volte ho rifiutato” mi rispose.
“perché?” domandai.
“ è un tipo inquietante” rispose mia moglie.
“ non saprei, certo è volgare, ma tutto sommato è educato” aggiunsi.
“ educato si, ma quando eravamo al bar mi spogliava con gli occhi ed ha fatto apprezzamenti pesanti su di me” replicò.
“ tipo?” le domandai.
“ mi ha detto che ho un bel culo” mi rispose.
“ ha detto la verità” aggiunsi.
Arrivammo dal cinema, parcheggiai ed entrammo.
Seguendo le istruzioni d’Attilio salimmo in galleria.
Nella sala c’era una coppia seduta nell’ultima fila, attorno c’erano tre uomini.
Dopo una decina di minuti, la coppia si alzò e si recò nei bagni, i tre la seguirono.
Tutto si stava svolgendo come aveva detto Attilio.
Eravamo rimasti soli nella sala, n’approfittai per toccare Tiziana.
“ togli il perizoma” le dissi.
Tiziana si guardò attorno e poi si alzò e lo sfilò.
Le infilai un dito nella figa dicendole: “ pensa a quella donna nei gabinetti”.
“ starà godendo, sta prendendo tre cazzi” mi rispose.
In quel momento dai servizi uscì uno dei tre uomini e si avviò verso l’uscita.
Dopo un quarto d’ora uscì anche la coppia seguita da uno dei due uomini.
Dopo alcuni minuti uscì anche il terzo, a differenza degli altri non andò via, ma si fermò appoggiato al muro poco lontano da noi.
Ripresi a palpare Tiziana, l’uomo rimaneva al suo posto e non si avvicinava.
“ andiamo nei gabinetti” dissi a mia moglie.
Scendemmo una scaletta e ci trovammo nell’antibagno.
Dopo alcuni minuti l’uomo scese anche lui.
Vedendo che rimaneva in disparte, cominciai di nuovo a toccare Tiziana.
Le aprii completamente la camicia mettendo a nudo le tette, sganciai la gonna facendola scivolare ai suoi piedi.
Mi rivolsi all’uomo chiedendogli: “ ti piace?”.
“ si” rispose.
“ puoi scoparla” aggiunsi”.
“ io guardo solo, scopate voi” rispose.
“ non si fa nulla, puoi andartene” dissi all’uomo.
“ va bene” rispose e andò via.
Tiziana prese la minigonna per indossarla, la fermai dicendole: “ resta così”.
Nella sala non c’era più nessuno, uscimmo anche noi.
L’atmosfera era intrigante, mia moglie indossava solo camicia, peccato che la strada era deserta e nessuno poteva vederla.
Ero rimasto deluso da quello che era o meglio non era successo nel cinema, chiesi a mia moglie se voleva fare due passi sul lungomare, mi rispose di si.
Mi fermai alla fine del corso, parcheggiai e mentre stavamo per scendere Tiziana mi chiese: “ è meglio che metta la gonna?”.
“ no sei bella così, poi qui non ci conosce nessuno” le risposi.
Il corso era deserto, n’approfittai dicendole: “Vai avanti da sola sino a quella panchina e poi torna verso di me”.
L’ammirai in tutto il suo splendore, era giovane, bella e soprattutto indossava solo una camicia.
“come sono andata?” mi chiese.
“ bene, molto bene, però si può migliorare” le risposi.
“come?” mi domandò.
Sbottonai la camicia lasciando solo abbottonati due bottoni all’altezza della pancia.
“adesso sei perfetta” le risposi.
Le feci rifare il percorso di prima e l’ammirai.
Era sublime, il vento che soffiava dal mare le apriva i lembi inferiori della camicia lasciando intravedere la figa.
“andiamo” le dissi e ci dirigemmo verso l’altra parte del corso.
Dopo pochi passi intravedemmo due persone che venivano incontro a noi.
Tiziana portò le mani in basso per impedire alla camicia di aprirsi.
“ togli le mani, sono due ragazzini, lascia che guardino” le dissi.
Tiziana obbedì, i ragazzi ci incrociarono, dai loro sguardi capii che erano riusciti a vedere la figa di mia moglie.
Appena furono lontani le dissi: “ troppo giovani per coinvolgerli di più”.
Percorremmo ancora un tratto del corso, adesso eravamo poco distanti da una bancarella.
Attorno non c’erano clienti, solo i due venditori.
Tiziana mi disse: “ forse è meglio tornare indietro”.
“ no, aspettami qui, arrivo sino da loro e torno” le spiegai.
Mi avvicinai alla bancarella tanto per capire che fossero i due, erano due nord africani, tornai da mia moglie e le dissi: “ sono marocchini, andiamo a vedere cosa vendono”.
Curiosammo, per una decina di minuti, tra la merce della bancarella.
I due si accorsero subito dell’abbigliamento di mia moglie, provarono a venderci alcune cose, rispondemmo di no e ci allontanammo un poco.
Ci fermammo su una panchina e dissi a Tiziana: “ abbiamo due possibilità, una è che tu vada con i due africani, l’altra è che tu vada a posteggiare in garage da sola”.
“ perché da sola?” mi chiese.
“ prova ad immaginare di entrare in garage vestita come sei adesso, credo che il custode sia un tipo sveglio capirà subito cosa cerchi” le risposi.
“ tu cosa preferisci che faccia?” mi domandò.
“ sono due situazioni intriganti entrambe, forse di più quella del garage” risposi.
Le misi una mano sulle cosce e aggiunsi: “ non fosse così tardi potresti farti prima i marocchini e poi il custode”.
“ siamo sicuri che poi il custode non racconti in giro tutto?” mi domandò.
“ come faccio a risponderti, in ogni modo la cosa non mi preoccupa, in fondo non si tratta di un delitto” le risposi.
“ quanti anni ha il custode?” mi domandò ancora mia moglie.
“ quaranta, quarantacinque” risposi.
“potrebbe essere mio padre” replicò lei.
“ questo aspetto della faccenda non mi da fastidio, anzi mi eccita” le risposi.
“ fagli capire che se sta zitto potrà scoparti altre volte” aggiunsi.
“ questa è una buona idea” mi rispose.
“ andiamo in garage” le dissi.
All’una e mezza arrivammo vicino a casa, fermai l’auto scesi e lascia la guida a mia moglie.
La vide partire fermarsi davanti alla serranda, scendere e suonare.
La serranda si aprì, mia moglie risalì ed entrò.
Il custode aspettò che lei parcheggiasse fermo all’ingresso. Vidi Tiziana avvicinarsi a lui, li vidi parlare per alcuni minuti, poi entrarono entrambi.
Rimasi in attesa per cinque minuti, quando vidi che la serranda scendeva e mia moglie non usciva tornai a casa.
Mi sdraiai in salotto e accesi la televisione.
Ogni tanto controllavo l’orologio, erano le tre e Tiziana non era ancora tornata.
Dopo mezzora la sentii entrare.
Mi precipitai da lei chiedendole: “ tutto bene?”.
“si, nessun problema” rispose.
“ti ha scopata?” le chiesi.
“ me l’ha messo prima in figa, poi in culo” mi rispose.
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15 years ago
anepa2007,
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Chi cerca..................
Natale era vicino,Laura e Luca non li sentivamo da diverso tempo.Laura una manager della ns societa'era una donna molto in gamba.Luca coadiuvava lei nell'attivita'.Nel loro organico erano inseriti diversi collaboratori e innumerevoli clienti.Restava loro poco tempo da dedicare ad hobby e al riposo e ci vedevamo di rado a parte gli eventi aziendali.Laura da quando l'avevo vista era dimagrita moltissimo,ringiovanita come aspetto fisico e la sua pelle era piu' giovane e florida.Luca sempre in forma e carattere molto aperto dimostrava sempre meno dell'eta' anagrafica.Ci vediamo a casa loro una bella villetta nell'interland milanese x trascorrere co loro un week end in buona compagnia.Arriviamo da loro alle 19 ci accoglie la loro colf poi arriva Laua,bella come sempre in abito nero lungo di seta,capelli biondi raccolti,occhi azzurri che paiono un cielo terso in un mattino di primavera.Francy tesoro mi dice vini,scusami ma come di routine abbiamo fatto tardi.Mauro mio marito l'osserva e si complimenta co lei x l'aspettofisico ineccepibile.Poco dopo Luca scende dallo studio al piano superiore.E' un bell'uomo,alto moro occhi neri sempre ben abbigliato,vero e sincero come noi.Sono colleghi di lavoro da anni ma soprattutto veri amici.Alle 20 ci apprestiamo ad andare a cena.Conversiamo come sempre di lavoro,eccetto alcune pause in cui mi accorgo degli sgardi di Lura,m pare entrare dentro con gli occhi,vedo una luce in lei di cui non avevo mai fatto caso.Francy m sussurra ma sai ti vedo diversa,sei molto piu' magra e la tua pelle pare velluto.Mi accarezza Laura,mi tocca il viso,le mani,le braccia.Laura le dico,merito anche tuo e dei consigli che mi hai dato e di cui ho fatto tesoro.Alle 21 ci fanno accomodare in salotto,ci prendiamo un caffe'in compagnia poi la loro colf ci prepara la ns camera.Laura si scusa e sal a cambiarsi.Scende dopo poco in vestaglia fuxya di raso,capelli biondi sciolti.Pare una dea,un miraggio e l'osservo,vedo i suoi occhi lucidi che mi scrutano,pare penetrare l'anima mia con il suo sguardo.Francy mi dice guarda Luca me l'ha regalata di recente e mi mostra una collana in madreperla.E' bellissima.Mi prede x mano,mi porta in camera e apre la cassaforte.Francy,guarda tanti regali da luca ma........mi manca tanto l'amore che anni fa' ci legava,tutto è ormai svanito,lo stress lavorativo,i tanti impegni e la routine di coppia hanno affievolito il ns amore.Laura le dico,fra me e mauro nulla è cambiato,ancora credimi ci amiamo come dieci anni fa'lui mi copre di attenzioni,di amor vero,di affetto e tanta comprensione.Laura mi abbraccia,piange sulla mia spalla,la bacio,l'accarezzo e cerco di darle tutto il mio conforto.Si riprende un po' e scorgo da un lembo della vestaglia che sotto è nuda,pelle bianchissima,morbida alla vista e inme pare nascere un desiderio immenso di lei.Sento l'eccitazione crescere e l'abbraccio,la stringo a me,la bacio sul collo,dietro le orecchie e sulla bocca.Laura ansima,mi bacia anche lei,mi tocca dappertutto,apre la vestaglia all'improvviso e mostra il suo corpo nudo stupendo.Sentiamo passi sempre piu' vicini dalla scala e all'improvviso appaiono Luca e Mauro.Sembrano estasiati alla visione e senza proferire parola si spogliano,ci denudano completamente e cio stendono sul letto fra le lenzuole di raso rosso iniziano ad accarezzarci dappertutto.Siamo io e Laura fra le loro mani,si scambiano sguardi fra di loro in una perfetta intesa.Laura mi apre le gambe e il mio viso la mia bocca invadono il suo intimo,sento i gemiti che si fanno sempre piu' forti,i sussurri di mauro e luca che ora ci prendono e ci possiedono.Sento dentro di me il membro turgido che mi penetra mentre luca mi accarezza i seni,Laura mi lecca dietro e urlo,gemo,strepito in un'estasi di piacre sublime.Mi sembra di sognare e chiudo gli occhi x non svegliarmi mai da quest'oblio.Gli schizzi di caldo sperma invadono il mio intimo e provo un piacere mai provato prima.Mi giro supina e sento sulla mia bocca il caldo umore dell'intimo di Laura che mi sale sopra e mi inonda dei suoi caldi schizzi.Luca ora la prende x i fiachi la mette alla pecorina e vedo il suo pene turgido nell'obra che pare scoppiare di desiderio.In un solo colpo la penetra,lei urla,strepita,pare in un'altra dimensione,la possiede con una foga mai vista.Laura pare estasiata,a volte nopn urla piu',non geme,gode di un piacere immenso che le toglie il fiato.Io e mauro accarezziamo i suoi seni,i suoi glutei durante il loro amplesso x aumentare la sua eccitazione.All'improvviso Luca estare il menbro dalla sua vagin e la penetra nalmente portandola ad un piacere siblime e mai provato.
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15 years ago
iltulipanorossocp1,
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La prima volta.
La prima volta.
La conobbi tra i banchi di scuola, era li tutta sola, tutti sapevano di lei, della sua diversità..
Mi avvicinai perchè la vidi sola e indifesa, ingiustamente messa da parte per la sua natura, perchè le piacevano le donne, perchè la gente dice di essere aperta ma poi alla fine ha paura di ciò che non conosce e non riesce a guardare oltre, verso l'anima delle persone. Divenimmo amiche, vere amiche, di quelle inseparabili; ho condiviso con lei gioie e dolori della vita e ormai era per me un punto di riferimento, più di una semplice amica, una compagna di vita.
Non so se si attaccò così a me perchè le venni incontro e mi aprii a lei, forse lo fece perchè con me poteva essere se stessa, si poteva confidare..io non la giudicavo anzi la ammiravo perchè non è facile portare la bandiera dei “diversi”..soprattutto a 16 anni e per di più a scuola. Mi raccontò che non aveva avuto esperienze e che avrebbe voluto tanto conoscere una persona come me, che la comprendesse e che la amasse. Io? Io le volevo e le voglio bene ma sapevo che non l'avrei potuta amare, cosa che ci tenni a dirle sin dai primi tempi e che tra noi poteva esserci solo una bella amicizia e nulla di più..e così fu per tre anni e mai si andò oltre la soglia dell'amicizia, mai sconfinammo quella linea sottile che segna il confine della passione...
Quella sera pioveva di brutto, tornammo a casa correndo sotto la pioggia, entrammo in casa grondanti; non appena varcata la soglia e chiusa la porta dietro di se si tolse di dosso la maglietta bianca che indossava e la lasciò cadere a terra..andò verso il bagno e tornò da me porgendomi dei vestiti asciutti..mi vestii e ci accoccolammo sul divano di fronte al caminetto a sorseggiare una buona bottiglia. Era adagiata di un fianco, il fuoco del caminetto le illuminava il volto e la sua pelle sembrava brillare accarezzata da quella luce..non mi ero mai veramente accorta di quanto fosse bella. I suoi occhi grandi e del colore dell'oceano mi guardavano la bocca mentre le parlavo, si morse le labbra cosa che faceva solo quando era nervosa, me ne accorsi ma lasciai correre e non le chiesi nulla. L'accappatoio che indossava lasciava intravedere il seno turgido a candido. Il vino cominciava a fare effetto e lei era li, pochi centimetri ci dividevano, sentivo il suo profumo nell'aria, mi lasciai inebriare e bevvi un altro lungo sorso di vino. La osservavo mentre si accendeva una sigaretta, inspirò a lungo il primo tiro e me la passò sorridendo come faceva sempre. Si avvicinò a me e iniziò ad accarezzarmi i capelli ancora bagnati, continuava a fissarmi la bocca mentre mi lasciavo coccolare e mi abbandonavo alla sua delicatezza. Si avvicinò e mi sussurrò che ero bellissima, sorrisi e lei mi prese il bicchiere di mano e lo poggiò su tavolo, avvicinò le sue labbra alle mie sfiorandole delicatamente, rimasi immobile a guardarla negli occhi e lei continuava a baciarmi sulle labbra, chiusi gli occhi e mi lasciai andare, baciai quelle sue labbra morbide come se fosse la prima volta che baciavo qualcuno. Aprii gli occhi e lei prese a baciarmi sul collo, era strano, mi sembrava di essere in un film non sembrava reale, piuttosto mi sembrava un sogno ma anche bello e terribilmente eccitante. Iniziò a carezzarmi il seno e a baciarlo con passione, mi succhiava i capezzoli mentre con una mano mi spostava la gonna e cercava di infilarsi nelle mie mutandine. Mi abbandonai a lei, smisi di pensare e chiusi gli occhi mentre lei continuava a carezzarmi. Mi sfilò le mutandine e iniziò a leccarmi l'interno coscia, mi salì un lungo brivido su per la schiena, lei continuava a baciarmi e toccarmi e io mi iniziavo a rendere conto di quanto fosse bello. Iniziò a leccarmi le labbra della vagina bagnata e poi su fino al clitoride. Rimasi immobile quasi impietrita..l'eccitazione saliva esponenzialmente e lei slacciò l'accappatoio permettendo ai due nostri corpi nudi di incontrarsi. Era sopra di me e nostri seni erano a contatto, poggiò il suo bacino sul mio delicatamente e iniziò a muoversi su e giù spingendo la vagina sulla mia. Il piacere iniziava a salire lento e mi sentivo scottare..lei mi aveva fatta sua, continuava a muoversi sul mio corpo sempre di più fino a che nel crescendo di piacere, arrivammo all'orgasmo entrambe nello stesso istante. Lei rimase senza fiato a si abbandonò su di me affaticata. Era stato bellissmo, un mix tra infinita dolcezza e passionalità una sensazione che si può provare solo con una donna..una vera donna! Ci stringemmo a lungo dopo e lei rimase sdraiata su di me con gli occhi chiusi e il viso appoggiato sul mio seno. La guardai e le scostai i capelli dal viso, era bellissima; lei aprì gli occhi e mi chiese di perdonarla, perchè non aveva saputo resistere, perchè mi amava da sempre e mentiva quando ammise che non sentiva nulla per me. La baciai e le dissi che era fantastica è che era tutto a posto, che avrei continuato a starle vicina e che era stato bellissimo quello che ci era successo.
Guardai l'orologio sopra al camino, era tardissimo e dovevo tornare a casa; mi rivestii di corsa e lei mi accompagnò alla porta, mi fissava attentissima a ogni mio movimento, per la prima volta mi sentivo quasi in imbarazzo con lei ma mi scrollai il pensiero dalla mente, era tardi e dovevo andare, non c'era tempo di fare domande e non dissi nulla, solo la strinsi forte fra le braccia e la baciai sulle labbra. Non mi voltai ma sapevo che mi guardava mentre uscivo, li sulla porta come faceva sempre, come da sempre mi amava, in quell'istante lo realizzai in pieno. Arrivata a casa mi buttai sul letto e iniziai a pensare a lei, a me, a noi..NOI? Può essere... mi dissi e mi scrollai i pensieri di dosso abbandonandomi al sonno.
Il mattino dopo mi alzai tardi e rimasi a grogiolarmi nel letto; iniziai a pensare a lei a alla notte passata insieme, a come mi toccava e baciava, a come una donna sa darti piacere come nessun uomo riesce nemmeno a immaginare di fare. Non vedevo l'ora di vederla, mi sentivo di dover chiarire e volevo farlo al più presto ma sapevo che la sera non l'avrei vista. L'indomani mi chiama in tarda mattinata, passa mi dice che pranziamo insieme. Aveva già buttato la pasta quando mi presentai, mangiammo parlando del più e del meno e non riusci a dire nulla, non toccai proprio l'argomento. Riuscivo solo a pensare a quanto era bella, con quel vestitino corto che metteva in mostra le cosce sode, iniziai a baciarla e facemmo l'amore per ore, ripetutamente fino alla sera tardi; mi fermai a dormire da lei; mi disse che era vergine e che le sarebbe piaciuto condividere la sua prima volta con me, la baciai sulla fronte e ci addormentammo abbracciate e stremate.
Il giorno seguente era il su compleanno, vent'anni tondi tondi e naturalmente mi riproposi di farle una bella sorpresa. Andai al sexy shop e presi uno strap on di quelli doppio fallo. Mi presentai da lei in anticipo e lei era ancora in accappatoio, le dissi che dovevo andare in bagno e indossai lo strap on ,l o infilai su per la vagina che era già bagnata al solo pensiero, entrò tutto e lo allacciai, mi piaceva sentirlo dentro. Infilai i pantaloni e tornai da lei che si stava asciugando i capelli. Spense il phon al mio arrivo e iniziò a baciarmi sul collo e io già mi pregustavo la faccia di lei quando mi avrebbe toccato sotto. Iniziai a baciarla e le tolsi l'accappatoio di dosso. Lei si adagiò sul letto e mi sorrise. Allora mi slacciai i pantaloni e li lasciai cadere a terra: rimase sbalordita, eheh, sinceramente mi faceva un certo effetto anche a me. Lei era li, nuda e bellissima, con lo sguardo un po' impaurito di chi fa un passo importante. Iniziai a leccarle la vagina e continuai a lungo perchè fosse bagnata per bene. Poi mi distesi sopra di lei e delicatamente iniziai a spingere con lo strap on. Sentì lei gemere e mi fermai, mi disse di continuare, spinsi di più ed entrò dentro; sentivo lo strap dentro di me spingere quando affondavo, e godevo parecchio,mi piaceva e come! Continuai lentamente avanti e indietro in un crescere di piacere, di gemiti ed eccitazione e poi sempre di più. Arrivò l'orgasmo presto e sentendola e vedendola godere, venni anche io quando le si ruppe il fiato in gola all'apice del piacere.
Restammo insieme per sei mesi, mi ritrovai in una specie di relazione dove lei mi trattava come la sua ragazza e io la trattavo da amica. Mi veniva da dirle hai visto lui che carino o roba del genere ma non potevo più farlo. Era gelosa sia dei ragazzi che delle ragazze e io non sapevo quello che volevo, sapevo solo che mi mancavano i ragazzi, mi mancava sentirmi donna veramente come solo un uomo sapeva fare. Mi resi presto conto che la cosa non poteva andare e che non avrei potuta mai amarla come meritava, non le potevo dare quello che voleva. La sera uscii da sola e incontrai il mio ex storico, il mio primo ragazzo, sentivo il bisogno di fare sesso con lui, gli dissi di passare da me dopo la festa. Mi abbandonai tra le sue forti braccia, mi era sempre piaciuto perchè aveva braccia lunghe e spalle larghe, mi faceva sentire protetta. Mi fece sua quella notte come fece la prima volta.
La mia relazione intanto proseguiva tra discussioni e tradimenti ma io sapevo che lasciandola l'avrei persa per sempre. Lei era importante era parte di me e proprio per questo dovevo essere sincera.
Le scrissi una mail di mattina dicendo che dovevo parlarle e che sarei passata da lei nel pomeriggio. Era una giornata calda e infilai il primo vestitino che mi capitava per andare da lei.
Arrivai a casa sua pensando a cosa dirle e come farlo. Suonai alla porta e mi aprì subito e mi osservò entrare senza dire una parola. Iniziò a baciarmi e io le dissi di fermarsi e che lo dovevo parlare. Disse che sapeva cosa volevo dirle e quando tentai di proseguire il discorso mi tappò la bocca con la mano e iniziò a baciarmi e toccarmi con foga, avidamente. Le dissi di fermarsi e che dovevamo parlare e lei mi prese per i capelli e mi sbattè al muro con forza e mi alzò il vestito. Si avvinghiò su di me e allargandomi le cosce con le sue gambe mi penetrò con lo strap on con violenza, poi mi fece inginocchiare sempre tirandomi per i capelli e mi infilò in bocca lo stap on giù fino alla gola, affondando con forza fino a farmi tossire. Tremava tutta era arrabbiata ma la lasciai continuare. Mi trascinò per i capelli fin sopra il letto e iniziò a schiaffeggiarmi e sputarmi e insultarmi. Non l'avevo mai vista così prima, mi faceva quasi paura. Era piena di rabbia, mi strinse con la mano la collottola e mi prese dietro brutalmente. Mi lasciai sottomettere, lo feci per farla sfogare, perchè in fondo aveva buone ragioni per avercela con me, perchè mi sentivo in colpa e sapevo che era l'unico modo per chiudere la storia. Quando si fermò mi girai verso di lei, tremava in lacrime e mi guardò negli occhi. Si sedette sul letto e mise la testa tra le mani. Io mi rivestii in fretta e la guardai negli occhi, sapevo che non l'avrei mai più vista e che era l'ultima volta, ci abbracciammo forte come non mai, andai e mi chiusi la porta alle spalle senza voltarmi indietro.
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15 years ago
admin, 75
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...un momento di debolezza
Sono una libera professionista e la maggior parte del mio tempo lo passo in ufficio tra carte e problemi...i miei clienti vengono e vanno..
Un giorno un mio caro amico e cliente da anni passa in ufficio per portarmi semplicemente delle carte come faceva ogni mese; ero sola perchè era dopo l'orario di aperutra al pubblico, le impiegate erano già uscite ed io mi ero trattenuta per portarmi aventi col lavoro con tranquillità. Da tempo capivo che c'era piu' di una simpatia, gli sguardi e le battute mi facevano capire molte cose e anche per lui speravo fosse lo stesso. Suona e apro, sapevo che era lui...carino, gentile e sposato come me da tempo. Tra di noi c'è sempre stato un bel rapporto di carinerie varie e sguardi maliziosi, ma mai nulla di più per ovvio rispetto dei rispettivi partners. Quella sera è stato tutto diverso, ridevamo, scherzavamo e ci prendavamo in giro con complicità lasciandoci andare anche a toccate di mano ed abbracci...cosa che non avevamo mai fatto...ma andava bene atutti e due e quindi non era un problema, anzi. L'ho portato nel mio ufficio e tra una risata e l'altra mi sono trovata faccia a faccia con lui. Improvvisamente e senza preavviso mi ha preso il viso tra le mani e mi ha baciata a lungo sulle labbra lasciandomi di sasso. Non ho resistito perchè anche io desideravo da tempo quello e finalmente sentire il suo bacio mi ha fatto venire i brividi. La passione quindi ha preso il sopravvento, ci siamo alzati entrambe baciandoci sempre con maggior forza e lui piano piano ha cominciato a spogliarmi lasciandomi in pochissimo tempo nuda davanti a lui. Il bacio continuava e diventava sempre più penetrante...lui era ancora completamente vestito ed io completamente nuda, questa situazione mi eccitava come non mai...ero la sua schiava, il suo oggetto ed ero nuda davanti ad un uomo per me sconosciuto e per di piu' completamente vestito che avrebbe potuto fare tutto quello che voleva con me ed io non mi sarei certo ribellata. Le sue mani scrutavano ogni angolo del mio corpo che fremeva sotto le sue dita. Temevo, per vergogna, che percepisse questa mia eccitazione e magari la fraintendesse, percepisse quel piccolo vibrare delle mie membra che era un misto di eccitazione e freddo, percepisse i miei brividi continui che mi rizzavano la poca peluria che lascio sul mio corpo. Ad un certo punto però l'ho guardato e gli ho ordinato con voce ferma e colma di attesa..."Spogliati"...lui come un bambino ubbidì e si tolse tutto mentre io lo continuavo a guardare...quando si tolse le mutande il suo membro esplose fuori uscendo....era durissimo e lunghissimo, d'altronde l'avevo già sentito quando si strusciava contro il mio bacino ed avevo avuto la sensazione di un grosso bastone nerboruto. Quando uscì rimbalzò su e giù piu' volte assestandosi poi parallelamente al suo bacino in una durezza imbarazzante che mi lasciò senza parole; avevo seguito con interesse il suo movimento su e giu' ed ardevo dalla voglia di sentirlo tra le mie dita e sfiorarne la punta e scendere giu' fino allo scroto. Lo presi in mano e lo strinsi con forza tanto che si indurì ancora di piu'; lo feci sdraiare sulla scrivania tenendogli sempre in mano il suo membro. Incominciai a sfiorargli lo scroto e per l'eccitazione il suo membro prese vita sobbalzando ancora su e giu'; lo accarezzai sotto lo scroto e sentii che il muscolo erettile era grossissimo sintomo che era al massimo. Feci tutto questo e non si ribello', gli aprii personalmente le gambe ed incominciai a prenderlo in bocca voracemente accompagnando il movimento di bocca con le mani. Il suo corpo era atletico e scrutai ogni suo muscolo mentre lo lavoravo. Era bello come non mai, i pettorali e gli addominali denotavano una vita sportiva, ma quello che ora mi interessava era sentirlo mio solo mio dimenticandomi di mio marito e di sua moglie. Era completamente abbandonato sulla mia scrivania in una fase di impotenza assoluta, nudo,.....era mio...tutto mio. La mia voracità lo stava distruggendo e dal suo membro continuava ad uscire il suo liquido di lubrificazione che sentivo dolce e piacevole tra le mie labbra. Il liquido aveva un sapore dolce ed il flusso mi dava un senso di tranquillità interiore che non avevo mai provato. Questo flusso era stranamente continuo tanto che inizialmente pensai fosse gia' venuto. Le sue parti intime erano completamente depilate segno di un'attivita' sessuale credo interessante. Lo guardai e gli chiesi se voleva venire....lui con un filo di voce disse di si...ed io mi affrettai ad aumentare il ritmo della mia succhiata sempre accompagnata dal movimento della mano; se prima lo succhiavo parallelamente al suo bacino ora portai il suo membro in una posizione piu' ritta e questo gli piacque moltissimo perchè si indurì ulteriormente e gemette piu' volte. A questo punto punto inarcò il bacino ed un fiotto di sperma incredibilmente abbondante mi andò in gola portandomi quasi al vomito forse perchè proprio in quel momento ero andata più a fondo...il successivo fiotto invece mi riempì la bocca e riuscii invece a controllarlo, ma lo bevvi completamente perchè volevo averlo completamente dentro di me una volta tanto. Piano piano la cosa si calmò e devo dire che mi dispiacque perchè ci stavo prendendo gusto. Gli accarezzai il membro ed il bacino per farlo calmare perchè tremava tutto e gli chiesi se gli era piaciuto. Accarezzai il suo scroto e lo strinsi piano piano tra le mie mani per fare uscire tutto; per tutta risposta si alzò, mi abbracciò e mi baciò le labbra ancora bagnate di lui e del suo sapore. Avevo capito che sarebbe stato pronto a soddisfare anche le mie voglie di donna, ma sinceramente quello era un momento solo mio ed in quel momento volevo vedere godere solo un uomo, il mio uomo di quel momento; io potevo aspettare....perchè sono fatta così, in un rapporto sono io che comando e se ci vuoi stare devi sottostare. Ci guardammo, sorridendo ancora come due ragazzini che sapevano di averla combinata, vestimmo e ci salutammo con amore come se nulla fosse stato....da allora non è più successo nulla ma ogni volta che ci vediamo sappiamo entrambe che pensiamo ancora a quel momento di pazzia.....che ci ha avvicinato piu' del normale.
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15 years ago
admin, 75
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Cortina
Ero a Cortina in campeggio da solo, una sera mentre stavo per lavare i panni in lavanderia, accanto a me c'era una bella donna, abbiamo fatto amicizia e ho scoperto che era con il marito, ma la cosa che mi interessava era che aveva una scollatura che mi permetteva di vederle quasi tutti i seni, lei noto' il mio sguardo dove puntava e cosi' si abbasso' ancora di piu', la mia eccitazione fu' inevitabile, pero' mi mise in imbarazzo, perche' avevo dei pantaloncini da calcio e la mia durezza si noto' subito, anche se cercavo di nasconderla sotto il lavandino, penso che lei si accorse di cio'.
La sera successiva ci ritrovammo di nuovo in lavanderia, pero' c'era anche il marito, molto piu' vecchio di lei, credo che la mia simpatia piaque a tutti e due, cosi' quella sera mi invitarono nel loro camper, sapete com'e' dopo aver bevuto qualche bicchiere di buona grappa ci si lascia andare.
Uscita dal bagno lei era splendida, avevo solo un vestitino estivo attillato e constatai che non portava null'altro sotto, si scherzava e si rideva su un episodio che le era capitato a Daniela, questo era ilsuo nome; sul posto di lavoro...
...all'improvviso si sedette su di me', abbracciandomi, sentivo che non mi ero sbagliato sul fatto che non aveva nulla sotto , perche' , sotto la sottile seta potevo sentire la pelle delle sue natiche sopra di me' e lei sicuramente senti' che il mio amico spingeva sempre di piu' , guardo' Angelo e poi commento' "penso proprio che avevo ragione sulla dotazione di Roberto", sentendo cio' la mia erezione ando' ancora piu' su', in quel momento capii che avevano gia' parlato della situazione prima, ci fu' un silenzio di qualche minuto, loro si guardarono e Angelo fece l'occhiolino a Daniela, si volto' verso di me' e mi mise la lingua in bocca...per un attimo rimasi allibito, poi con la coda dell'occhio vidi Angelo toccarsi tra le sue gambe, capiii che volevano giocare.
La mia partecipazione di lingua verso quella di D. fu' veloce, ci scaldammo insieme, le sue mani sbottonarono la mia camicia, il contatto fisico con le mani di una donna mi fa' impazzire, tirai giu' la lampo
del suo vestitino, giu' le spallette del vestito uscirono fuori due seni perfetti , abbronzati ,duri e due capezzoli ritti, mi spinse la testa contro quelle colline che esplorai molto lentamente con la mia bocca.
Ci alzammo in piedi e ci spogliammo a vicenda, il suo corpo era meglio di quello che mi avevo immaginato, una pelle liscia e abbronzata; mi fece sedere, impugnandomi il cazzo , si mise lateralmente a succhiarmelo,
in modo che A. potesse vedere cosa mi faceva con la bocca, lui tiro' fuori il cazzo che si ergeva e inizio' una lenta masturbazione, D. aveva una bocca fantastica, era davvero brava, dopo avermi insalivato per bene sentii una fitta di goduria quando lo prese tutto in bocca, era la prima volta che una donna riusciva a prendermelo tutto in bocca.
Aprendo gli occhi vidi che A. era anche lui messo bene tra le gambe, passo' un preservativo a me', inizia ad aprirlo e A. inizio' a dare ordini a D., "scopatelo vacca!", smise di succhiare e mi diede appena il tempo di mettermi il guanto che si sedette sopra di me', la sua figa era calda e stretta, A. disse "cavalcati lo stallone", cosi' prese a salire e scendere; sempre sotto gli ordini di A. lei si giro' e si fece impalare ancora la figa, cosi' da poter vedere lo sguardo di lui, non so' per quanto continuammo, pero' so' che non ho mai scopato cosi' bene con una donna sposata.
Si fece anche rompere il culo, prima volta anche per me', ma l'ordine piu' eccitante di lui fu' quando le disse che doveva farsi sborrare in bocca e bere tutto, credetti che intedeva da parte sua, invece lui mi disse di avvisare quando stavo per venire, in piedi tutti e due, con Daniela inginocchiata, prese i nostri cazzi in bocca, non so' come ci riusci' perche' eravamo entrambi al massimo, con due cappelle enormi, questa vista mi eccito' molto al punto che avvisai che stavo per venire, lei lascio il cazzo di A. per dedicarsi completamente al mio, i fiotti primari si scaricarono dentro la sua bocca e gli altri su gli occhi, capelli, guance, ecc....aveva tutto il viso pieno, mi ripuli' per bene con la lingua, subito dopo lui gli sborro' sulle tette, era tutta piena di sperma, Angelo prese una macchina fotografica e gli scatto' diverse foto.
Usci' dal loro camper a notte inoltrata, il campeggio dormiva.
Questi pochi giorni di vacanza in campeggio, non li dimentichero' mai...
Roberto1969
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15 years ago
admin, 75
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Da realizzare con una coppia
Arrivati dentro il corridoio di casa LEI verra' bendata e mi seguira' nella camera stereo,con luce soffusa.
LUI si accomodera' in cucina sedendosi davanti la tv ,che potra' accendere appena io chiudero' la porta.
La tv sara' collegata una telecamera che si trovera' nella stanza stereo , riprendera' tutta la stanza, dove...
LEI prima di accomodarsi sara' spogliata solo della parte inferiore(dovra' indossare una camicetta molto sexy senza reggiseno sotto, piu' sexy che mai), nella stanza ci saranno tre sedie, la faro' sedere sulla sedia centrale.
Sarai subito ammanettata con le braccia bloccate dietro lo schienale e bendata, iniziero' a farti sentire una musica dolce come sottofondo, sentirai la mia lingua cercare la tua per poi scendere verso il tuo seno, le dolci punte eccitate le lecchero' attraverso quella tua camicetta giocandoci un po'.
Adesso restando in slip, saro' dietro lei e all'altezza delle sue mani ammanettate poggero' il mio slip ,per farle sentire la consistenza del mio cazzo, ma lo accarezzerai solo fino a quando ne avro' voglia.
Passando davanti te lo faro' sentire in bocca, dopo sui tuoi capezzoli, sempre attraverso la camicetta, faro' uscire i tuoi seni te lo mettero' in mezzo avvolgendolo con la tua morbida pelle.
Ora sentirai aprire le tue gambe e sfilare il tanga che hai per mettere la mia testa tra loro e iniziare a leccartela, infilare le mie dita, questo pero’ dopo aver preso la telecamera e situata verso il tuo volto ,cosi’ il tuo lui potra’ vedere bene la faccia da maialina che assumerai, quando sentiro’ che inizi a bagnarti, mi mettero’ a gambe divaricate con un piede sulla sedia di dx e uno su quella di sx, cosi’ essendo all’altezza della tua bocca il mio cazzo ,ti scopero’ la bocca e lui potra’ vedere il primo piano delle tue labbra che ingoiano tutti i miei 20 cm, ti faro’ tirare fuori la lingua per leccarmi le palle, ti schiaffeggero’ con il mio glande.
Posizionata la camera verso la tua fighetta lui potra’ vedere come ti penetro(con protezione),sentira’ anche i tuoi lamenti, si gustera’ un film erotico con protagonista la sua mogliettina.
Risistemata la camera per una visuale generale , LEIsi stendera’ sul tappeto per fare un bel 69 e passare a pancia sotto, alzando solo il culo in aria ,che io con cura ti lecchero’ e con dolcezza preparero’ per accogliere il mio cazzo.
Ormai le manette non servono, passando con uno di noi 2 sotto di te per fare una doppia penetrazione, non nei due buchetti ,ma entrambi nella tua dolce passerina, sarai tu a decidere chi vuoi sentire nel culetto, per un’altra doppia.
Tu stesa sul tappeto, potrai togliere la benda e con le tue mani prendere i nostri cazzi agitandoli per una bella doccia.
Il videoregistratore avra’ immortalato tutta la serata e voi potrete prendere la cassetta come ricordo.
Sono vero come in foto e voglio solo giocare con discrezione e massimo rispetto, possibilmente prima un incontro di sola conoscenza.
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15 years ago
admin, 75
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Tiziana e sergio
Tiziana e Sergio una coppia fantasiosa 1
Conobbi mia moglie, quando lei aveva 18 anni, io avevo 31 anni, dopo tre anni ci sposammo.
I suoi genitori erano perplessi vista la giovane età di lei e la differenza d’anni tra noi.
La nostra determinazione ad unirci in nozze prevalse, ci sposammo nel mese di gennaio ed andammo in viaggio alle Maldive. Nonostante la giovane età mia moglie era molto disinibita sessualmente, non fui il primo a godere delle sue grazie, era già stata usata da altri.
Durante il fidanzamento ero riuscito a farmi raccontare tutte le sue avventure sessuali.
I suoi racconti mi portavano ad un’estrema eccitazione, lei se n’accorgeva e si prodigava a descrivermi nei minimi particolari le storie, le chiedevo se avesse voglia di incontrare qualche suo ex, mi rispondeva sempre di no. Le spiegai che non ero geloso e che poteva avere qualche avventura.
Le scattai prima foto erotiche, poi passai a quelle erotiche.
Frequentavamo le rive di un ruscello nell’entroterra, vista la tranquillità del posto l’avevo convinta a prendere il sole nuda.
Solo un paio di volte mi era parso di scorgere nel boschetto di fronte un uomo che ci guardava.
Lei non se n’accorse, evitai di farglielo notare per non turbarla.
Il fatto suscitò in me una strana libidine, trovavo intrigante che qualcuno potesse vedere la figa di Tiziana. Una sera alcuni mesi prima del matrimonio entrai in una chat ed un tizio mi convinse ad inviargli le foto di Tiziana. Mascherai il viso e gliele mandai aspettando i suoi commenti.
Le risposte arrivarono in breve tempo, il tizio sicuramente aveva una grande fantasia e mi illustrò cosa avrebbe voluto fare alla mia ragazza.
Arrivò l’estate dopo il matrimonio, ritornammo a frequentare il ruscello, le prime due domeniche tutto filò liscio, il solito guardone era presente ben nascosto nel bosco.
La terza domenica Tiziana si accorse della presenza dell’uomo.
Si coprì con l’asciugamano e mi disse: “ c’è qualcuno”
“ l’ho visto, stai tranquilla” le risposi.
Allungò la mano per prendere il costume, la fermai dicendole: ” resta nuda e togli l’asciugamano”
“ aspettiamo che vada via” mi rispose.
“ oramai ti ha vista” le dissi.
“ non ti da fastidio che uno sconosciuto mi guardi?” mi domandò.
“ no, anzi…” le sussurrai.
“ porco” mormorò a sua volta.
“ troia, pensa a quanti cazzi hai preso da ragazzina, quando ti ho conosciuto neanche le orecchie avevi vergini”. Le sussurrai baciandola sul collo.
“come vuoi” rispose mia moglie gettando l’asciugamani su una pietra.
Dopo circa mezzora d’abbronzatura mi avvicinai e le chiesi: “ cosa ne dici se ci infiliamo dietro agli alberi e scopiamo?”.
“ buona idea” rispose.
Ci alzammo e andammo dietro a dei cespugli.
La baciai, le accarezzai i seni e le toccai la figa.
A sua volta infilò la mano dentro allo slip del costume e mi toccò il cazzo.
“ ce l’hai già duro maiale” mi disse.
“ certo lo sai che mi ecciti, quando prendi il solo nuda” le risposi.
La feci piegare e la penetrai da dietro.
La stavo scopando alla grande, Tiziana ebbe il primo orgasmo, quando alzai gli occhi e vidi che il guardone si era spostato, adesso era allo scoperto, dal suo posto poteva vederci comodamente.
Il cazzo mi venne durissimo, le leccai un orecchio e le sussurrai: “ il nostro spettatore si è avvicinato”.
“continua a scoparmi” mormorò Tiziana.
La montai ancora per dieci minuti poi godemmo insieme.
Alla sera dopo cena parlammo di quello che era successo al fiume.
Tiziana mi confessò che non era rimasta turbata dalla presenza del guardone, anzi la cosa l’aveva intrigata…..
“ e se si fosse avvicinato ancor di più?” le chiesi.
“poteva guardarci meglio” mi rispose.
“ e se avesse allungato le mani?” le domandai.
A sua volta Tiziana mi chiese: “ ti piacerebbe vedermi con qualcuno che mi tocca?”
“certo” le risposi: “ e tu cosa faresti?” aggiunsi.
“lo lascerei fare e se volesse mi farei scopare” mi rispose.
Scopammo alla grande e per l’ennesima volta mi feci raccontare le sue avventure da ragazzina.
La settimana passò in fretta, la domenica partimmo per andare al fiume.
Arrivati sul posto notammo una vecchia auto che occupava il posto dove parcheggiavamo la nostra.
Trovammo uno spiazzo poco più avanti lasciammo l’auto e scendemmo nel sentiero che portava al fiume.
La nostra spiaggietta era libera, nella riva opposta c’erano tre uomini, parlavano a voce alta capimmo subito che si trattava di rumeni.
Mi avvicinai a Tiziana e le mormorai: “ sediamoci al solito posto, non credo che rimangono molto”.
“va bene” rispose mia moglie.
Dopo aver messo la borsa a frigo all’ombra, ci stendemmo a prendere il sole.
Tiziana indossava un minuscolo costume, lo slip era a perizoma, lasciava ben in mostra il suo bel culo, il reggiseno a mala pena copriva le tette.
Facendo finta di leggere il giornale guardai i tre stranieri.
Più o meno potevano avere trenta anni, erano robusti ben piazzati mi colpì il fatto che non indossassero il costume da bagno, ma avevano dei normali slip, feci notare il fatto a Tiziana, lei mi rispose ridendo: “ forse sono scappati dal loro paese in fretta”.
I loro sguardi erano calamitati da mia moglie.
Guardai nel bosco, mi parve di scorgere il guardone delle domeniche precedenti.
Mi avvicinai a Tiziana e glielo dissi.
“ oggi rimane deluso” mi rispose lei.
“ perché?” Le chiesi.
“ non può vedermi nuda” replicò lei.
“ puoi spogliarti lo stesso” aggiunsi.
“non so se sia il caso” rispose.
“ come preferisci, per me non ci sono problemi” aggiunsi.
“ se mi spoglio, pensi che mi guardano?” mi chiese.
“penso di si, sei giovane, bella, basta che non sono froci” le risposi.
Tiziana sganciò il reggiseno del costume e lo tolse.
I tre stranieri si accorsero di ciò, ridacchiarono commentando.
Non potei capire cosa dicessero, infatti, aveva parlato nella loro lingua.
Dopo dieci minuti uno di loro attraversò il ruscello e venne vicino a noi.
Mi chiese se avessi un accendino, cercai nello zainetto, lo presi e glielo porsi.
Accese la sigaretta, me lo ridiede, ringraziò e tornò dall’altra parte.
“ hai visto come mi guardava?” mi chiese Tiziana.
“ certo, ma mi sembra normale guardare una bella ragazza” le risposi.
Mia moglie si avvicinò e mi sussurrò: “ come mai ce l’hai duro?”.
“ si vede?” le domandai a mia volta.
“ si, dimmi perché sei eccitato?” replicò lei.
“ perché sei bella e lo sai che ho sempre voglia di te” risposi.
“ sei un porco, scommetto invece che t’intriga che quei tre mi guardino le tette” aggiunse Tiziana.
“ è vero” le confessai.
Mia moglie si alzò, andò sulla riva si bagnò e tornò da me.
“contento adesso? Così mi hanno vista meglio” mi disse.
“ molto contento” le risposi aggiungendo: “ confessa che ti piace sentirti osservata”.
Tiziana mi sorrise rispondendomi così: “ è vero, provo una sottile libidine nel sentirmi i loro sguardi addosso”.
“troia” mormorai.
“sei tu che mi vuoi così…………” rispose.
“e se ti chiedessi di toglierti anche lo slip?” replicai.
“ maiale vuoi che mi vedano la fighetta……” rispose.
“ non sono i primi che te la vedano….” ribattei a mia volta.
“ che discorsi, prima non ci conoscevamo” replicò Tiziana.
“ dimentichi il guardone di domenica scorsa” aggiunsi.
“ è vero, mi sono dimenticata di lui” rispose ridendo mia moglie.
“ ci sarà da fidarsi dei tre rumeni?” mi domandò Tiziana.
“ di cosa hai paura?” replicai.
“ di nulla, ma si leggono molte storie di violenze su di loro” mi rispose.
Ero molto eccitato, le parole di mia moglie m’intrigarono ancor di più e le dissi: “ come vuoi, ma mi fa molta libidine a pensarti nuda davanti a tre sconosciuti”.
“ va bene mi spoglio” rispose Tiziana, mi sorrise e aggiunse: “ pensi che resteranno dalla loro parte o si avvicineranno?”.
Le sorrisi a mia volta rispondendole: “ per me possono venire a sedersi qui vicino, non ho problemi”.
Le passai la bottiglia dell’acqua, quando me la ridiede le domandai: “ tu come preferisci fargliela vedere da lontano o da vicino?”.
“ in tutti i modi” mi rispose.
Tiziana si alzò, lentamente fece scivolare lo slip sino ai piedi, poi lo raccolse e si sdraiò.
“ mi hanno vista? “ mi domandò.
“ si” le risposi.
Dopo una decina di minuti, mi alzai e feci due passi sulla riva.
Tornai da mia moglie e le dissi: “ tieni le gambe più aperte, così la vedono meglio”.
Docilmente Tiziana le aprì.
Ripresi ad osservare i rumeni, confabulavano tra loro a voce bassa, non tralasciando di fissare attentamente mia moglie.
Uno di loro prese un pacchetto di sigarette e si alzò per venire verso di noi.
“abbiamo visite” annunciai a Tiziana.
Lei sollevò il busto e le ginocchia rimanendo seduta.
Notai che in quella posizione la figa era molto più visibile.
“ resta così, apri solo un poco di più le gambe” le dissi.
Tiziana le aprì, le feci un segno d’intesa in quanto oramai il rumeno era a pochi passi da noi.
In un italiano stentato ci chiese gentilmente se gli prestavamo l’accendino, glielo porsi, lui accese la sigaretta e mentre me lo rendeva ci domandò: “ siete italiani?”.
Capii subito che aveva intenzione di attaccare discorso, decisi di stare al suo gioco, dopotutto il fatto che potesse guardare mia moglie nuda così da vicino m’intrigava assai.
“ sì certo e tu?” risposi.
“ rumeno” disse.
Ci presentammo, si chiamava Milcea o qualcosa di simile.
Il suo sguardo era calamitato dalla figa di mia moglie, lo slip evidenziava molto bene l’erezione che la presenza di Tiziana nuda gli stava procurando.
Parlammo per mezzora poi il rumeno tornò dai suoi compari.
“ hai visto com’era eccitato?” mi domandò mia moglie.
“no” risposi mentendole, le sorrisi e le chiesi: “ hai controllato tutto porca…”
Mia moglie sorrise a sua volta e rispose: “ ce l’ha grosso”.
Le parole di Tiziana fecero balzare alle stelle la mia libidine.
“ ce l’ho duro” le dissi.
“ sei un porco, ti piace che il rumeno mi abbia visto la figa…” replicò mia moglie.
“ sei una troia, tenevi le gambe ben aperte per fargliela vedere meglio” ribattei.
Tiziana si voltò verso di me, aprì completamente le cosce e mi disse: “ guardala si sta eccitando”.
Allungai una mano e la toccai.
“ sei bagnata, sei una troia” le dissi
“ certo troia e tua moglie” mi rispose.
“ ti piace Milcea?” le domandai.
“ come uomo no, ma ha qualcosa di bello in mezzo alle gambe” mi rispose.
“ te lo faresti?” le chiesi.
“ penso di si” rispose.
Mi guardò e sorridendo disse: “ forse è l’occasione buona per verificare se davvero non sei geloso”
Ricordando tutte le volte che le avevo chiesto se volesse incontrare qualche suo ex le dissi: “ per me non ci sono problemi”.
“ sicuro?” mi chiese aggiungendo: “ non è che dopo, ti incazzi?”.
“ te lo detto e ripetuto molte volte, stai tranquilla capisco che tu voglia farti scopare da un altro” le risposi.
Con la mano mi sfiorò lo slip, sorrise e mi disse: “ ce l’hai duro, ti ecciti al pensiero che un altro mi scopi”.
“ si, troia” risposi.
“ d’accordo se vuoi domani telefono a Luca il mio ex e gli chiedo di vederci” mi disse.
“ sei ancora in contatto con lui?” le domandai.
“ ogni tanto mi telefona” rispose.
“ l’hai incontrato?” domandai.
“ per farti eccitare potrei dirti di si, invece ti dico di no, da quando stiamo insieme non l’ho più incontrato” rispose.
“ sei libera di vederlo quando vuoi” le dissi.
“ domani lo chiamo” replicò mia moglie.
Si alzò prese l’acqua dalla borsa e me la porse.
Dopo aver bevuto gliela ridiedi dicendole: “ certo che stai dando un bello spettacolo ai rumeni”.
“ chissà cosa pensano di me” mi chiese.
“non lo so, prova chiederglielo” le risposi.
“spiritoso…..” replicò lei.
Ridendo Tiziana mi baciò sul collo e mi sussurrò: “ siamo due maiali”.
La baciai anch’io chiedendole: “ non ti va di fare la porca oggi con Milcea?”
“l’idea non è male, Milcea mi attira, ma ci sono gli altri due” rispose.
“ hai carta libera, vedi cosa riesci a combinare” le dissi.
“ va bene, ma come faccio a farglielo capire?” mi domandò.
“attraversa il ruscello, vai da lui, fatti offrire una sigaretta e rompi il ghiaccio” le risposi.
Presi l’accendino, glielo passai dicendole: “ vai e vediamo cosa succede”.
Tiziana si alzò, mi guardò e mi chiese: “ vado nuda?”.
“ sì certo, fammi veder che puttana ho sposato” le risposi.
Lentamente si avvicinò alla riva del ruscello, si voltò verso di me e sorrise.
Iniziò l’attraversamento, in quel punto il ruscello era poco profondo, al massimo arrivava alle ginocchia.
Mia moglie raggiunse la sponda opposta, si avvicinò a Milcea e cominciò a parlare con lui.
Anche se la distanza tra me e il gruppetto dei tre non era molta, il rumore del ruscello che scorreva m’impediva di capire quello che dicevano.
Tiziana fumò con calma la sigaretta che il rumeno le aveva offerto, rimase a parlare con lui per mezzora poi tornò da me.
Si sedette vicino e mi riferì: “ mi ha invitata a fare il bagno in un laghetto poco più avanti”.
“ hai accettato?” le domandai.
“ ancora no, sono indecisa” rispose.
“ non ti piace?” le domandai.
“ brutto e brutto, ma questo non conta mica lo devo sposare, devo solo dargliela” rispose.
Rimase alcuni istanti in silenzio poi: “ mi preoccupano gli altri due”.
“ perchè?” le chiesi
“ forse vorranno la loro parte” replicò Tiziana.
“ eccitante tre cazzi tutti per te” le dissi ridendo.
“ stupido” esclamò mia moglie.
“ decidi tu, se vuoi vai altrimenti lasciamo perdere” le dissi.
“ t’intriga molto che Milcea mi scopi?” mi chiese.
“ certo, la situazione cha abbiamo creato è molto eccitante, ma ti ripeto non voglio forzarti nella decisione” le risposi.
La baciai sul collo e le chiesi: “ non ti va di sentire il suo cazzo nella figa?”.
“ sì molto” rispose.
“ non abbiamo preservativi” mi sussurrò.
“ fatti scopare senza, fagli sentire quanto è calda la tua figa e lascia che goda dentro di te” le mormorai.
Tiziana si alzò, prese l’asciugamano, indossò le ciabattine di gomma per camminare meglio e andò dal rumeno.
Scambiò qualche parola con lui, poi lo seguì dentro al boschetto.
Dopo alcuni minuti gli altri due rumeni si addentrarono pure loro nella boscaglia.
Riflettei su quello che stava succedendo, pensai che forse fosse meglio che andassi ad osservare quello che succedeva.
Presi il cellulare e le chiavi dell’auto e partii a mia volta.
Percorsi pochi metri nel boschetto, quando incontrai il solito guardone.
Mi chiese se ci fossero dei problemi. Gli risposi di no e gli spiegai cosa stava succedendo.
Mi spiegò che se volevo poteva andare con lui in un posto da dove potevamo controllare la situazione senza farci vedere.
Accettai e andai con lui.
Mi portò su un declivio che si trovava sopra la laghetto, si sdraiò nell’erba e strisciò verso un cespuglio.
Feci la stessa cosa, da quel punto potevamo guardare, senza essere visti cosa succedeva nel laghetto.
Mia moglie stava nuotando, Milcea era fermo sulla riva.
Il guardone mi fece notare gli altri due rumeni nascosti dietro ad un masso.
“ quanti anni ha tua moglie?” mi domandò il guardone.
“ ventuno” risposi.
“ giovanissima, complimenti una bella ragazza” replicò il guardone.
Allungò una mano e mi disse: “ a proposito io sono Attilio”.
Risposi di chiamarmi Sergio e gli domandai se veniva spesso al fiume.
“ d’estate si, d’inverno frequento altri posti” mi rispose.
Nel frattempo Milcea tolse lo slip ed entrò in acqua.
Aveva il cazzo in piena erezione, si avvicinò a mia moglie e la tirò verso di se.
“ ce l’ha molto grosso” mi disse il guardone.
“ si” gli risposi.
Tiziana e Milcea tornarono a riva, si sdraiarono sull’asciugamano e si baciarono.
Le mani del rumeno cominciarono a palpare le cosce e le tette di mia moglie, lei lo lasciò fare e allungò le mani per toccargli il cazzo.
Dopo alcuni minuti si spostò e si mise sopra a Tiziana.
Il guardone mi disse: “ che bello adesso glielo infila dentro”.
Il grido di mia moglie confermò l’avvenuta penetrazione.
Milcea si dimostrò un ottimo toro da monta, per circa venti minuti scopò mia moglie con irruenza.
Lo vidi inarcarsi nel momento dell’orgasmo e svuotarsi dentro di lei.
Si spostò subito allungandosi vicino a mia moglie, la quale si spostò sopra di lui facendo la cosa che la eccitava di più dopo una scopata………….. succhiare il cazzo che l’aveva appena riempita.
“ che porca” mormorò l’Attilio.
Tiziana andò nel laghetto e si sciacquò la figa.
Tornò a riva e si sdraiò.
I rumeni che erano rimasti nascosti li raggiunsero.
Milcea disse qualcosa a mia moglie, il rumore dell’acqua che scorreva m’impediva di capire le parole.
Capii dal muoversi della testa che lei stava dicendo di no.
I due rumeni adesso le erano vicini ed allungavano le mani.
Tiziana cercava di tenerli lontani, Milcea nel frattempo se la rideva.
“ se non ci sta la violentano” mi disse l’Attilio.
Non risposi ero troppo eccitato….
“vuoi che interveniamo?” mi domandò.
“ no, lasciamo che la stuprino” gli risposi.
Invece Tiziana cambiò atteggiamento, lasciò che i due la toccassero.
Dall’espressione del suo volto capii che sui era eccitata nuovamente.
A turno se la scoparono, non furono resistenti come Milcea, ma dai suoi urli capii che l’avevano fatta godere.
Ritornai in fretta al nostro posto in riva al ruscello, Tiziana mi raggiunse dopo dieci minuti.
“ com’è andata? le chiesi.
“ bene ho preso tre cazzi” mi rispose.
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15 years ago
anepa2007,
35/36
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La zia carmela
la storia che visto per raccontare è successa molti anni fa, all'epoca ero un ragazzino vivevo in un piccolo paese del meridione. Ero un ragazzo alto, magro un bel ragazzo definito in paese infatti avevo molte compagne che mi venivano dietro e con loro incominciai ad avere i primi strusciamenti e le prime seghe ma io però ero attratto dalle donne mature infatti avevo un chiodo fisso.
Era mia abitudine andare a trovare miei nonni molto anziani quasi quotidianamente perchè c'era mio nonno che mi raccontava storie sue personali sulla guerra ed io ne ero molto attratto. Per raggiungere la casa dei miei nonni dovevo passare dentro il cortile del fratello di mio nonno un uomo anziano e malato (soffriva di una malattia celebrale, infatti non capiva niente e parlava senza senso) non aveva avuto figli ed la prima moglie gli era morta, ed accudirlo ora vi era la sua seconda moglie zia carmela una donna di circa 65 anni, molto in sovrappeso alta 1,50 con un culo enorme e delle tette da settima misura, e molto invecchiata insomma una donna abbastanza brutta, ma io di questa zia ne ero attratto molto, forse per le sue tette con dei capezzoli sempre turgidi che si vedavano anche furi dalla maglia o anche perchè usava della gonne sopra il ginocchio pur non potendo portarle dove vedevole coscie enormi insomma ne ero molto attratto. infatti andavo a trovare lo zio molte volte, ma non per lui ma per vedere zia carmela, infatti con lei parlavamo di tutto pur lei essendo cresciuta in un paesino montano aveva delle idee moderne.
Una sera mentre stavo ritornando a casa dopo essere stato da mio nonno, vidi la porta della sua casa socchiusa, allora bussai ma non mi senti, entrai e vidi lo zio seduto ad una sedia che parlava a vanvera come al solito, allora la chiamai ma non mi rispose, cominciai a cercarla e senti dei rumori proveniente dalla camera da letto entrai e la trovai sul letto con l'accappatoio aperto che si infilava un mattarello di legno nella figa e gemeva di piacere, aveva le tette che gli penzolavana e arrivavano sulla pancia gonfia un leggera peluria sulla pancia e un fitto bosco di peli in mezzo alle gambe, appena mi vide gridò che cosa ci facevo nella sua casa brutto pivello guardone si alzo dal letto per cacciarmi ma cadde ai piedi del letto allora io andai per alzarla ma dato il peso non c'è la feci e gli caddi di sopra e con il mio viso in mezzo alle sue enormi tette, la cosa mi provocò un grande erezione e lei la zia se ne accorse e mi disse, ma non mi dire che sono stata io? io sono grassa, bassa vecchia e pelosa e tu ti ecciti così allora io gli dissi che ero sempre attratto da lei e che mi ero sparato tante seghe su di lei, allora lei si alzò di scatto andò verso la porta e la chiuse, tornò indietro e mi disse che sarebbe stato un segreto, e che mi avrebbe imparato i piaceri della vita, mi fece spogliare e me lo prese in bocca e comincio a sparami un pompino fantastico, mentre la zia succhiava vedevo le sue enrmi mammelle e i suoi capezzoli che sembravano di tre centimetri, se lo tolse dalla bocca e cominciò a farmi fare una spagnola ero eccitatissimo stavo per venire allora lei mi fece fermare me lo strinse nelle mani, e lo bagnò con acqua era espertissima ora mi disse la tua vacca e pronta a prenderlo la presi nella posizione classifica, aveva un figa che sembrava una stufa vedevo muovere le tette e con le mani gli palpava quel culone era fantastico poi lei volle stare di sopra mi cavalcava come una folle, non sembrava dato la sua stazza, avevo la sua pancia sul mio petto le sue tette sulla faccia noin c'è la feci e gli venni dentro godendo come un porco, lei si alzo e vidi lo sperma fuoriuscire dalla vagina e vidi a lei pulire il mio cazzo e succhiarlo nuovamente, ero cosi arrapato che mi si rizzo nuovamente allora le chiesi se gli e lo potevo mettere in culo e lei mi dissi che ero uno dei pochi, la feci mettere a pecorina e l'inculai infatti era molto stretta però sentivo il calore , l'inculavo e sentivo che a lei gli piaceva molto, infatti la senti venire avevo le mie mani sulle sue natiche e vedevo le sue enormi tette penzolare ,il suo viso rugoso ma felice i suoi capelli misti di bianco tra i cuscini era proprio una vacca da sodomizzare, e gli venni copiosamente nell'ano ma dal retto non uscì neanche una goccia di sperma. ero esausto, mi coricai e l'abbracciai ed lasciai le miei mani nelle sue tette. la baciai e le dissi grazie. da quel giorno lo facemmo ogni giorno per un sacco di tempo fino a quando lo zio morì e lei tornò nel suo paese d'origine. nella vita aspattati cose grande da persone che non ti aspetteresti nulla.
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15 years ago
califfone, 35
Last visit: 14 years ago -
...uno sguardo rubato
Spesso e volentieri faccio qualche giro nei centri commerciali per fare un pò di shopping e spesso ho delle esperienze che mei pensavo potessi vivere fino a qualche tempo fa......
In una giornata uggiosa e noiosa sono andata al centro commerciale di Pergine Valsugana e sono entrata in un negozio di abbigliamento per vedere un pò le novità del momento. Era ora di pranzo e non c'era nessun cliente. L'unica inserviente mi guarda appena entrata dalla porta e mi sorride in modo molto carino e mi saluta. Mi guardo intorno e noto una camicetta bianca che mi piace molto. Chiedo alla ragazza se posso provarla e mi accompagna al camerino in fondo al negozio. Noto subito che la tendina non si chiude bene e lascia un grosso spazio alla vista dall'esterno. Non me ne faccio un problema visto che siamo sole. Mi tolgo la maglietta ed il reggiseno rimanendo nuda dai pantaloni in su. Mi guardo allo specchio e vedo che la ragazza era fuori che riassettava le cose sul bancone ma con la coda dell'occhio mi guardava insistentemente e con grande curiosità. Indosso la camicia e la abbottono lasciando i primo tre bottoni slacciato come è mio solito. I capezzoli erano induriti e si notavano chiaramente sotto la tela. Chiamo la ragazza per chiederLe un consiglio. Lei arriva subito ed entra nel camerino chiudendo la tenda dietro di se. La cosa non mi stupisce molto...siamo due ragazze! Noto però che è rossa in viso ed incomincia a sudare ed il suo sguardo mi spoglia in un secondo poichè i suoi occhi scrutano il mio corpo dall'alto in basso e dal basso in alto... più volte. Con un filo di voce tremante mi conferma che è perfetta ma che sarebbe ancora meglio se ci abbinassi una mini che se volevo mi avrebbe fatto provare. Annuisco e di corsa la ragazza esce tornando un secondo dopo con una mini strettissima e molto carina. Me la porge, ma non esce, rimane lì immobile guardandomi ed aspettando che iniziassi a spogliarmi. Incomncio a slaciarmi i jeans che erano molto stretti e piano piano e con non poca fatica inizio a sfilarmeli. Purtroppo con loro scendono anche le mutandine e vedo subito che il suo sguardo va proprio lì. Mi vergogno un pò, ma cerco di evitare di farlo vedere. Mi sfilo completamente pantaloni e mutandine rimanendo nuda. Faccio per prendere la gonna da infilare ma la ragazza prende coraggio e si avvicina. Sento il suo respiro accelerato e le sue mani incominciano ad accarezzarmi il ventre e salgono su verso i seni fino a pizzicarmi i capezzoli che ormai erano indiriti fino all'inverosimile. Mi bacia sul collo a lungo dimostrandomi che ci sapeva fare molto bene. Ben presto raggiunge le mie labbra socchiuse che bacio voluttuosamente facendomi capire che era quello che voleva da me ed io cedetti senza poter resistere perchè quella ragazza da timida si era trasformata in una gatta vogliosa. Gemetti e lei lo notò con piacere perchè significava che il suo lavoro era ben fatto. Notai che la sua mano era scesa sulla mia patatina ed incominciava a scrutare con esperienza la mia patatina. Ero bagnata in un modo incredibile e poteri notare che questa lubrificazione la eccitava ancora di più. Mi allargò con dolcezza le piccole e poi le grandi labbra. Ebbi un momento di mancamento e mi tremarono le gambe. Dovetti a questo punto piegare le ginocchia e lei mi invitò a sdraiarmi sul tappeto allargandomi le ginocchia per poter operare meglio. Non potei rifiutare perchè a quel momento ero completamente nelle sue mani e non ò'avrei certamente contraddetta. Incominciò a leccarmi la patatina bevendo tutto il mio liquido e quando fu sazia mi penetrò con la lingua a mo di membro facendomi gemere ancora di più. La ritmicità del movimento mi provocava delle contrazioni che non riuscivo a controllavo e io le agevolavo con un movimento ritmico dei miei fianchi. Alzai il bacino perchè sentii che il suo lavoro stava dando i suoi frutti...un onda di piacere mi fece venire i brividi fin sotto i capelli...era il preludio all'orgasmo che infatti arrivò da lì a poco facendomi gemere più di prima. In quel momento sentii un liquido viscido uscire dalla mia patatina e gociolare sul tappeto bagnandolo. La ragazza continuò ancora per un pò perchè quel liquido non andava perso...era la sua vittoria su di me...e lo bevve ancora fino a saziarsi in modo tale da poter raccontare alle sue amiche cosa aveva fatto ad una sconosciuta. Paonazza mi alzai, non dissi una parola, ma sorridendo alla ragazza la accarezzai e le sfiorai le labbra dicendole un grosso "grazie". Lei annuì e uscì velocemente. Mi vestii ed uscii confermando alla ragazza che avrei acquistato tutto. D'altronde era il prezzo che dovevo pagare per un servizio completo e molto professionale. Pagai e la ragazza mi salutò con un sorriso amplissimo ed io ricambiai...mi disse "a presto" ed io "non si preoccupi, non vedo l'ora"......
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15 years ago
admin, 75
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Estate bisex 2° parte
L'indomani arrivai allo studio di Riccardo puntalissimo, era solo mi fece entrare subito nella saletta salutandomi molto cordialmente chidendomi come và il fianco? risposi bene, e il reso benissimo senza un minimo di imbarazzo, disse oggi andrà meglio, cominciai a spogliarmi e mi distesi sopra il lettino, misi il rialzo sotto la mia pancia ritrovandomi a culo in sù, spingevo le natiche all'indietro per tenerle aperte il più possibile, Riccardo disse vedo che sei in forma, risposi cosi puoi massaggiarmi meglio.
Mise subito dell'olio, non sopra al fianco, direttamente in mezzo alle natiche cominciando a massaggiare il mio sfintere delicatamente, sotto quelle carezze fremeva, si apriva e chiudeva ad ogni passaggio del suo dito, esclamò vedo che sei già pronto, risposi se una cosa ti piace la devi fare, disse ai ragione, sai io mi ritengo fortunato mia moglie sa che mi piacciono questi giochini, dice che dopo che sono stato con un uomo la sera la soddisfo meglio, mentre parlava due sue dita erano entrate dentro il mio culo ormai già aperto e dilatato, gli dissi vieni qui vicino a me ho voglia di prenderti la cappella in bocca, quelle parole lo fecero impazzire si sbottono il camice, (era gia senza slip) vidi il suo cazzo che stava scoppiando, lo presi con una mano scappellandolo e me lo infilai in bocca, comincia a scendere sempre di più fino a farlo sparire nella mia bocca, era enorme, temevo di soffocare, ma la voglia di sentirlo tutto in bocca era più grande della paura, di colpo mi fermai, lo sfilai dalla bocca e gli chiesi cosa intendevi ieri, domani ti piacerà di più?, rispose ho isto quando ti massaggiavoil tuo buchino come si apriva sembrava una bocca affamata e anche oggi vedo che si apre solo sfiorandolo, credo che abbia voglia d essere penetrato vero? dissi si in effetti vorrei provare (gli raccontai le fantasie di mia moglie), lui rispose un giorno inviteremo anche lei adesso è un gioco tra noi due, senza dire altro prese le mie mani e le pogio sopra lemie natiche, disse aprile bene cerca di tenerle aperte il più possibile, cosi feci le ho aperte talmente tanto che sentivo il buco del culo dilatarsi, Riccardo prese una bottiglietta di olio e la poggiò sopra il mio buco, con le dita dell'altra mano mi allargava lo sfintere, vero il contenuto e con il dito cerco di mandarne dentro più che poteva, roteava e spingeva massaggiando con cura, quando ormai sicuro che l'olio era penetrato fino in fondo disse adesso sei pronto, rimanendo a pancia sotto mi fece scendere da un lato del lettino solo con le gambe, rimanendo a pecorina con le gambe poggiate al bordo del lettino e il busto disteso, quella posizione mi piaceva mi eccitava, sentivo il mio cazzo schiacciato tra la mia pancia e il lettino, le mie natiche semiaperte e il buco del culo libero, Riccardo si posiziono dietro di me dicendo con le mani apriti le natiche, cosi feci cercai di aprirle il più possibile, volevo che vedesse bene il mio buco che fremeva, che voleva essere deflorato, quando sentii la sua cappella dura poggirsi sul mio buco ebbi un fremito, (pensai adesso me lo rompe)riusci solo a dirgli fai piano nel mio culo per ora sono entrate solo le tue dita, mi rassicuro dicendo sarò delicatissimo e smetterò ad un tuo cenno di sofferenza, cominciò a spingere pianissimo con molta delicatezza, sentivo il suo cazzo duro duro spingere, la sua cappella cercava di farsi strada, il mio sfintere oppose una minima resistenza, ma dopo qualche tentativo senti perfettamente la sua cappella entrami dentro, il mio corpo comincio a vibrare, l'eccitamento che provavo era altissimo, il mio cazzo non resistette più e venni, senza accorgermi spinsi il culo all'indietro, ormai in preda ad un eccitazione che non potevo più controllare, cominciai a muovere e spingere cercando di far entrare più cazzo possibile, sentivo che il mio sfintere ormai era aperto non opponeva nessuna resistenza , Riccardo con le sue mani sopra le mie natiche fermò i mie movimenti e disse vuoi sentire quanto ne hai dentro? dissi si allungai una mano e sentii che era quasi tutto dentro fuori ne era rimasto un paio di dita, chiesi quanto ne hai messo dentro, Riccardo rispose circa 16 cm, rimasi incredulo. gli chiesi come hai fatto non ho sentito il minimo dolore? rispose l'olio ha facilitato la penetrazione della cappella anche se il tuo buchino a fatto un po di resistenza, ma una volta entrata eri talmente eccitato che hai cominciato a dimenarti spingendo il culo all'indietro che ti sei penetrato da solo, io assecondavo i tuoi movimenti spingendo, aggiunse sei stato perfetto ed hai un culo bellissimo, caldo, sodo accogliente, sento le tue pareti anali stringermi la cappella, (parlando paragono il mio culo a quello della moglie che non trovò vergine) disse è stato bellissimo sverginarti ed è bellissimo starti dentro, quelle parole e quei complimenti mi eccitarono ancora di più, con le mani cercai di allargare le natiche il più possibile, spinsi indietro il culo più che potevo, il mio cazzo scivolo da sotto la mia pancia ancora gocciolante per rmanere a penzoloni tra le mie coscie, comincia ad incitarlo, dicendogli spingi, entra più che puoi, voglio sentirlo tutto dentro, a quelle mie incitazioni comincio a spingere con forza spingeva più che poteva, quando sentii i suoi testicoli urtare contro i miei capii che era tutto dentro, lui confermo la mia sensazione dicendo adesso è tutto dentro goditelo, rimase fermo per alcuni secondi, soltanto io muovevo il culo sentivo la sua pancia strusciare sulle mie natihe, (avevo perso la verginità, ma non mi interessava stavo provando cose che non avrei mai immaginato, sentire quella cappella e tutta la lunghezza di quel cazzo conficcato nel culo ne era valsa la pena) Riccardo comincio a muoversilentamente estraendolo per un paio di centimetri per poi rientrare dentro, poi sempre di più fino quasi a toglierlo tuttolasciando dentro solo la cappella rientrando con colpi sempre più decisi, il mio buco del culo ormai era dilatato al massimo non faceva più nessuna restinza anzi ad ogni entrata cercava di risucchiare dentro più cazzo possibile, questo esci/entra è duratocirca 5 minuti, l'olio che aveva messo comincio ad asciugarsi, adesso quando entrava riuscivo a percepire la sua cappella che si apriva al contatto con le mie pareti anali, non resistetti più e sborrai ancora, sentivo il mio sperma colarmi giù per le cosce, stavo provando un godiment che non mi succedeva da anni, sentivo benissimo che anche Riccardo stava per venire, mi girai, (sfilandomi con molto dispiacere quell'oggetto dal culo) mi accucciai davanti a lui e lo presi in bocca per assaporare di nuovo il suo sperma caldo e cremoso, non ne feci cadere neanche una goccia, peccato che il suo cazzo si era afflosciato, ma non mi interessava seguitai a leccarlo di tanto in tanto facevo sparire la sua cappella nella mia bocca, all'improvviso il suo cazzo comincio a reagire a quelle leccate, sentivo che mi stava crescendo in bocca, cominciai a fargli un bocchino come meglio potevo, volevo farlo indurire di nuovo, speravo che mi possedesse ancora, dopo un paio di minuti il suo cazzo era diventato durissimo, disse sei riuscito a farlo diventare di nuovo duro, meriti un premio, questa volta mi fece sdraiare sul salottino di schiena mi allargo le gambe e le sollevo un pò, ci si mise in mezzo e comincio a farmi un bocchino, con le mani prese a carezzarmi i capezzoli, poi la natiche, le sue dita frugavano di nuovo il mio culo, non riusci a resistere oltre e godetti di nuovo, Riccardo tenne tutto il mio sperma in bocca con la lingua ripuli bene la mia cappella poi mise lo sperma sopra la sua mano e comincio a spalmarlo sul mio buco, un misto di sperma e saliva, disse questo è meglio dell'olio, sollevo ancora un pò le mie gambe, si avvicino e punto la sua cappella durissima sul mio buco del culo, comincio a spingere senza fermarsi, aveva ragione il suo cazzo entrò dentro senza nessun intoppo, non so dirvi se era lo sperma che aveva spalmato, o la voglia di essere inculato di nuovo, oppure la posizione in cui stavo, so soltanto che stavo provando un piacere che non so descrivere, in quella posizione potevo guardarlo in viso, vedevo la sua eccitazione nel possedermi, entrava dentro di me pianissimo diceva che dovevo godermi quella penetrazione centimetro per centimetro ed io me la stavo godendo, sentivo quando era tutto dentro le sue palle contro le mie, quella inculata è durata una decina di minuti, ormai lo sperma che aveva spalmato si era asciugato, gli dissi fai piano comincia a bruciarmi, mi rispse tra poco ti passerà, vedi che stava per venire, cercai di spstarmi, lui disse no fermo, sentivo il suo cazzo dentro il mio culo indurirsi sempre di più, per poi eslpodere in una sborrata che mi riempi il culo, mi disse rimani fermo ti piacerà e ti calmera il bruciore, aveva ragione il bruciore passò subito e sentirsi quel cazzo conficcato nl culo e lo sperma dentro il canale anale fu una sensazione piacevolissima, quando lo estrasse dal mio culo, vedendolo ancora gocciolante mi accucciai a leccarlo volevo prendere gli ultimi umori rimasti sopra la sua cappella, mentre ero accucciato intento a ripulire la sua cappella il culo comincio ad espellere una notevole quantità di sperma, dopo poco ci rivestimmo e ci siamo dati appuntamento per il giorno seguente.
Tornai in albergo più tardi del solito, quando entrai in camera Mara mi guardo fisso negli occhi e disse: ti ha fatto male? d'istinto risposi no è stato delictissimo, avevi ragione è bellissimo, lei mi disse avrei voluto essrci, era una mia fantasia, la baciai con forza e gli dissi non mancherà l'occasione, lei disse prometti, gli promsi che avrei organizzato un incontro a tre.
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15 years ago
admin, 75
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Orgoglio di predatrice
Alessandro è sempre stato un ragazzo esile, magro, timido, sempre ben veistito, perfettino.
Io ed alessandro ci conoscevamo da anni, ma fra di noi non c'è mai stato niente. Qualche sfioramento, accidentale ma niente piu.
Per me era un desiderio incontrollabile, mi resisteva da tanto tempo, o almeno ci stava provando....
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era una questione fra lui e il mio "io" personale, il mio orgoglio di predatrice... e stava diventando un chiodo fisso: dovevo averlo... non importa che non avesse l'aria da macho: una conquista è pur sempre una conquista...
cosi ho incominciato a sedurlo pian piano, qualche accenno ogni tanto, un occhiata di sfuggita, uno sfiorarsi ed un sedersi sopra alle sue ginocchia fatto in modo magistrale, una finta ingenuità, finti errori, finte domande... un insieme di finzioni e di tracce per condurlo dove volevo io.
Alla fine l'occasione propizia durante un film a casa sua, finalmente soli: l'occasione perfetta: ho incominciato a lagnarmi del freddo, chiedendo di riscaldarmi i piedini: con fare da gattona li ho messi sulle sue gambe, seduta di fianco, e gli ho chiesto di scaldarli pian piano, alitandoci un po' sopra e un po' sfregandoli con le mani...
io a tratti li contraevo andando in cerca della sua "verga" senza scusarmi, con un po' di malizia, sempre piu' indietro e sempre piu' sotto. Trovato il punto giusto, sfruttando le scene del film, ho incominciato a pigiare e a contrarre con un certo ritmo... finche' non ho sentito la sua mano prendere il mio piede e pigiarselo dolcemente contro: stava utilizzando, garbatamente e timidamente, il mio piedino per sfiorarsi il cazzone. Dico cazzone perche' era gonfio da morire... lo si sentiva davvero bene pulsare sotto la pianta del mio piede....
poi gli sguardi si sono incrociati, ho guardato l'evidente rigonfiamento, e sfiorandolo con una mano, gli ho detto che ci avrei pensato io, che mi sentivo in colpa per averlo messo in quello stato.
Senza lasciarlo parlare mi sono seduta proprio sopra, ma non solo seduta: ho badato bene di strofinare il mio sederino sulla sua pancia e lungo tutta l'asta ben due volte, la prima per sedermi e la seconda per accomodarmi meglio...
lui mi ha presa per i fianchi e siamo rimasti cosi un po'... io mi dondolavo sulla sua verga e lui mi stringeva forte ai fianchi... finche' non gli ho detto che potevo fare di meglio... mi sono distirata sulle sue cosce, ho girato il viso verso la toppa dei pantaloni, e gli ho detto che, se avesse fatto piano e non l'avesse spinto fino in fondo, poteva mettermelo in bocca, se ci stava...
Neanche il tempo di dirlo e lui apre lo zip, scosta i boxer e me lo piazza in bocca... era palesemente imbarazzato pero' doveva obbedirmi, era pervaso dal desierio, accecato e succube delle mie parole.
Ha incominciato a pomparmi piano, molto dolcemente, sfiorando la mia nuca come le volte in cui mi aveva baciato, tempi lontani ma bei ricordi. a tratti lo setivo spingere piu' in fondo e sentivo il suo desiderio aumentare di dimensioni e diventare sempre piu' duro nella mia bocca.
Una cosa che mi è sempre piaciuta è il "lavorare" un cazzo in bocca quando è ancora morbido per sentirlo salire pian piano verso la gola...
D'un tratto ho pero' capito che il gioco stava andando oltre i miei desideri: il suo cazzo stava diventando troppo gonfio e troppo velocemente ed io avevo problemi a respirare.
Lui ha preso le mani e ha incominciato a pigiare forte dietro la nuca... finche' non ho sentito come un piccolo strappo: era lui che, spingendo, si era scappellato all'interno della mia gola nella parte piu' profonda.
Mi stringe forte
Mi innonda di sperma la gola, sono costretta a berlo.... e me ne esce anche dal naso. Impossibile non sentirne il gusto, impossibile non dire che mi sia piaciuto...
lui attende qualche secondo e poi lo sfila di bocca, un po' vergognato cerca di pulirsi: ha sporcato anche il mio viso e parte dei vestiti che ha indosso: è stata quella che si dice un esplosione di piacere e lui è contento... lui si, ma io ancora no....
non ero contenta perche', seppure gonfio e seppure gia' venuto, io volevo che durasse ancora un po' di piu'
cosi l'ho invitato a mostrarmi la camera da letto.
qui mi sono seduta e l'ho ripreso in bocca, pulendolo dallo sperma che aveva ancora dentro: ho succhiato tanto, tanto da rimetterlo in pochi minuti di nuovo in sesto... non come prima, ma comunque in condizioni ottime (usato sicuro ???) :)
Allora gli ho spiegato che volevo ancora qualcosa di speciale da lui: doveva penetrarmi la bocca come se fosse la mia figa, stando lui sopra di me e leccandomi la figa al contempo.
cosi facendo mi sono sfilata i pantaloni e mi sono distesa. Ho messo un cuscino sotto la testa, perche' volevo che lui fosse sbilanciato sulla zona del bacino e ci appoggiasse bene tutto il peso sulla mia bocca:
non gli ho chiesto di far piano.... questa volta lo desideravo FORTE, piu' profondo possibile e volevo che nel farlo spingesse ancora di piu' per andare piu' a fondo possibile con la lingua nella mia fighetta:
volevo sentirmi un oggetto nelle sue mani, volevo che mi stupisse di nuovo, che mi pompasse dentro senza tanti riguardi, venendomi di nuovo in gola e facendomi inghiottire tutto...
lui si è comportato con tanta naturalezza da lasciarmi allibita: ha iniziato a pompare, piano, poi piu' veloce ed infine dando proprio di forza, usandomi e facendomi anche tanto male alla gola... davvero devastante, non credo d'aver mai goduto tanto in vita mia perche' sono andata davvero ai limiti di quello che puo' sopportare il mio fisico...
quando è venuto la seconda volta, nella mia bocca, ha stretto le mani sotto la bocca, obbligandomi di nuovo ad inghiottire tutto.
Alla fine mi ha baciata con la sua lingua, in un desiderio profondo e ringraziandomi ha detto che era da tanto che mi desiderava ma non sapeva come fare per farmelo capire se non con piccoli gesti e non si sarebbe mai immaginato questo con me....
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15 years ago
admin, 75
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Profumo di donna
Ci conoscemmo per caso ad una festa..mi guardava con gli occhi di chi aveva già capito tutto..era bella, bellissima, avvolta da una luce candida che pareva sprigionarsi dalla sua pelle chiara..mi sorrise mentre mi stringeva la mano, in quel momento capii che era la donna che cercavo da tempo..la donna dei mie sogni..la donna dei miei desideri.
La guardai intensamente..uno sguardo che la mise a nudo tanto che arrossì e abbassò lo sguardo sorridendo...allora le sfiorai la mano e la invitai a prendere una cosa da bere..annuì e mi seguì con passo svelto fino al bancone e si sedette sullo sgabello di fronte a me, potevo intravedere il pizzo delle autoreggenti che spiccava sotto l'orlo della gonna corta..la pelle liscia, vellutata, avrei voluto accarezzarla ma dovetti trattenermi.
Le versai del vino rosso sempre guardandola negli occhi..iniziavo a sentire il calore in faccia che saliva lentamente..fui colta da un irrefrenabile istinto di baciarla, la presi per mano e ci spostammo in un luogo più tranquillo..si sedette proprio di fianco a me..potevo sentire il suo profumo, profumo di Donna, inspirai forte lasciandomi inebriare da quella fragranza, mi avvicinai ancora un po', sentivo il cuore esplodermi nel petto mi avvicinai ancora un po' e guardandola diritta negli occhi la baciai sulle labbra, sfiorandola dolcemente con le mie, esitò un istante e iniziò a baciarmi con passione. Inizia ad accarezzarle il petto scoprendo il suo seno candido spostandole il vestitino corto, iniziai a leccarle il capezzolo con foga..era duro e turgido..aveva un odore stupendo..profumo di Donna..
Le slacciai il vestito che cadde a terra lasciando nudo il suo splendido corpo.
La strinsi forte tra le mie braccia e buttai la faccia sul suo seno inspirando forte, profumo di Donna che arrivava al cervello e mi dava alla testa..mi annebbiava la vista..profumo di Donna.
Dal seno scesi più giù, scendevo formando una “S” sul suo ventre, scesi ancora giù, sulle sue gambe strette, le allargai le cosce delicatamente e inizia a succhiarle il clitoride molto lentamente, la sentivo gemere e continuai a leccare e leccare e ancora leccare..si era bagnata e continuai a leccarla e succhiarla mentre le infilavo l'indice nella vagina calda e bagnata..iniziai a spingere con la mano avanti e indietro mentre le accarezzavo il clitoride con la lingua. Spostai l'indice e lo infilai nel sedere..era stretto ma non esitò ad entrare tanto era bagnata. Era bellissima..si muoveva tutta mentre andavo avanti e indietro con la mano come a voler accompagnare i miei movimenti..le infilai anche il pollice nella vagina sempre andando avanti e indietro con l'altro dito che affondava ora nel suo culo sodo e liscio..continuai a leccarle il clitoride ma ora con più foga, affondai come per sferrarle dei colpetti, il mio piercing alla lingua su e giù sul clitoride.
Gemeva sempre di più in un crescere di piacere che la avvolgeva completamente..si lasciò sfuggire un gridolino di piacere mentre saliva lento l'orgasmo che investì il suo corpo tanto da farlo contorcere sotto le mie mani..sentivo le contrazioni della sua vagina bagnatissima..mi strinse forte tra le braccia e sorrise soddisfatta e appagata. Non dimenticherò mai quel sorriso soddisfatto di chi ha toccato il cielo con un dito ma soprattutto nn riuscirò mai a scordare quel Profumo di Donna.
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15 years ago
admin, 75
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Proposta indecente...2 parte
Varcai la soglia di casa come se fosse stata la prima volta. Non sapevo cosa mi aspettavo, ma appena vidi il volto dei miei amici mi tranquillizzai.La solita allegria, la solita disponibilità...
Così come ormai era accaduto molte altre volte ci buttammo sul letto e demmo sfogo ai nostri istinti....
Lia cominciò a sbocchinarci entrambi...succhiava un pò il mio cazzo ed un pò quello del marito ed un pò tutti e due contemporaneamente...Noi eravamo eccitatissimi ed io già mi pregustavo il momento in cui avrei assaggiato la sua fica...
Lia, mentre si dedicava ai nostri membri, era seduta sul letto e noi in piedi di fronte a lei...Poi, improvvisamente, mi disse "Siediti vicino a me...".
Così feci e mentre aveva ancora il cazzo di Gennaro tra le labbra me lo porse "Adesso un poco tu...". Mi feci forza chiudendo gli occhi...non sapevo come si facesse un pompino, ma probabilmente ogni uomo sa come deve esser preso il proprio membro e così cominciai a leccare prima la cappella e poi lo feci scivolare dolcemente in bocca...la cosa stranamente non mi dispiacque...
Cominciai a leccarlo, a succhiarlo ed a baciare l'asta insieme a Lia che vicino a me un pò se lo passava in bocca ed un pò mi baciava...poi, mentre lo tenevo in bocca io, mi spinse la testa "...fino alla gola, lo devi far scendere..." E così feci...lo tenevo tutto in bocca fino alla gola e quando sentii che Gennaro cominciò a godere un pò troppo ebbi paura che stesse per venire...così mi staccai...
Poi lei mi distese sul letto ed ordinò al marito di succhiarmelo. Lui lo fece immediatamente mentre Lia si accovacciò sul mio viso spingendomi la sua fica tutta bagnata in bocca...
Guardava il marito e godeva, "Si... mi piace vedervi così...come siete eccitanti...mmmmmmm....vengoooooo" E mi venne in bocca, tremando, fremendo e contorcendosi come non l'avevo mai vista...
Poi si alzò ed andò vicino al marito il quale gli porse il mio cazzo ed insieme cominciarono a pompare...Poi le gli disse "Prendi il suo sperma in bocca...voglio vederlo colare dalla tua bocca...dai che sono fradicia, mi fa male la testa...."
Così lui si impegnò a succhiarlo e leccarlo ancora più di prima...Quindi si girò e mi infilò il suo cazzo in bocca...ed insieme in un appassionato 69 ci leccammo e succhiammo fino a quando non venni... "Sto per venire...Sto per venire...Sto per venire..........Vengooooooo" urlai, mentre lui senza mai smettere accolse tutto lo sperma in bocca..."Si, dai...dai..." urlò Lia che se ne stava sdraiata a strofinarsi il grilletto come una forsennata "...bevi tutto....bevi tutto!! Oh, si come è bello...AHHHHHHHH!!!!!"....
Dopo ridemmo e scherzammo...bevemmo un caffè...ed andai via.
Appena la porta si chiuse dietro di me mi sentii strano e mi interrogai sulle cose che avevo appena vissuto...avevo la testa piena di interrogativi...ma un cosa era però certa:
aveva ragione Lia, "...il cazzo è buono!!!"
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15 years ago
admin, 75
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Proposta indecente...1 parte
La cosa bella ed eccitante nello stare insieme a Gennaro e Lia era ed è che nel vederli e frequentarli si ha l'impressione di avere a che fare con persone semplici, gentili ma "normalissime".
Lei è una casalinga che non indossa mai abiti succinti o provocanti. E' una bella donna ma non attira l'attenzione con comportamenti osè...
Lui è un uomo di bell'aspetto, serio e molto attaccato alla famiglia ed al lavoro...
Mai si supporrebbe che nel privato siano così disinibiti e porcelli...
Dopo il nostro primo incontro ne vennero altri ed il nostro feeling si è accresciuto sempre di più.
Lia ed io, in maniera del tutto casuale, abbiamo cominciato a sentirci telefonicamente e quando siamo da soli ci masturbiamo, raccontandoci le fantasie più spinte...
Lei si tocca fica, culo, tette e geme...ed ogni volta io con il cazzo tra le mani non posso fare a meno di sbatterlo....e venire...insieme a lei...
Fu durante una di queste nostre telefonate bollenti che lei super eccitata dalle mie parole, improvvisamente disse "Oh, si...che bello! Ti sento, caro, e ti sto vedendo....mmmmmmm! Sai cosa sto immaginando?...mmmm...sto immaginando di vederti col cazzo in bocca di Gennaro....mmmmmmmmm...sto immaginando che entrambi vi sbocchinate davanti a me...mmmmmmmm....come godo...AHHHHHH...Si........dimmi che lo farai...dimmi che lo vuoi sentire in bocca come lo prendo io....si, porco,....dai dimmelo!!!!".
Al momento le sue parole mi fecero sorridere ed io la incoraggiai, pensando a farla godere di questa fantasia...
Dopo, però, quando ci fummo ricomposti lei mi disse"...Sai, non scherzavo quando ti ho detto che voglio vederti fare un pompino...la cosa mi stuzzica e sono sicura che lo farete...non vedo l'ora che torni Gennaro così mi faccio scopare pensando alle nostre fantasie...mmmmm".
Ero allibito e le risposi "Guarda che a me la cosa non interessa...NON SONO GAY!!!". E lei tutt'altro che rassegnata "Dai, che c'entra essere gay? Sto parlando di gioco, trasgressione...lo sai, il cazzo è buono...se piace ad una donna perchè non dovrebbe piacere ad un uomo?"
Le risposi che non avevo interesse a fare questa esperienza e che la cosa non mi eccitava affatto...
Lia non aveva intenzione di demordere..."Lo farai...Voglio che tu provi quello che provo anch'io...fidati...lo farai...comando io!!!"
Questa è pazza...pensai!
Così terminammo la telefonata.
Dopo qualche settimana avemmo un altro incontro e mentre eravamo insieme sul letto mi sussurò all'orecchio "Adesso prendilo un pò in bocca...dai...lo lecchiamo insieme...."
Ma io non avevo alcun interesse e dissi "NO!!".
Così non se ne fece nulla.
Dopo qualche settimana, sempre al telefono, ritornò alla carica "Penso che nel sesso non ci sia mai nulla di sbagliato...dai, proviamo, se non ti piace non ti dirò più nulla......dai....fallo per me, solo per me..."
Dinanzi a quella preghiera cedetti "Va bene....ma...dovrai aiutarmi...sono indeciso...non so se...se alla fine avrò il coraggio di andare fino in fondo..."
"Evvivaaaa!!!" urlò lei "...grazie...sarà stupendo...non vedo l'ora"
Così avvenne la proposta più indecente che mi avessero mai fatto in tutta la mia vita e cercai di prepararmi psicologicamente a quello che sarebbe stato il mio primo rapporto bisex...mi sarebbe piaciuto?...sarei diventato gay? erano le domande che ancora mi assillavano mentre mi trovavo sulla soglia della loro casa e mi accingevo ad entrare...
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15 years ago
admin, 75
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Estate bisex 1° parte
Premetto che i e mia moglie (Luca e Mara) siamo una coppia scambista, frequentiamo club privè, di situazioni strane ne abbiamo viste e vissute molte, mia moglie è bisex 42 anni alta capelli neri ricci lunghi 4° di seno culo a manolino, fica poco pelosa ma molto accogiente, io etero ma curioso, 48 anni, la fantasia più frequente di mia moglie: noi in 69 mentre un uomo mi svergina il culo, ho promesso che un giorno l'accontentero-
Ad agosto mentre eravamo in ferie, tutte le mattine mi alzavo con un forte dolore al fianco che si estendeva fino al gluteo, Mara mi convinse a fare dei massaggi, ci siamo rivolti presso lo studio di un massaggiatore del posto, parlammo con la segreteria (una bella donna sui 40 anni, alta molto abbronzata con seno abbondante un bel culetto tondo diciamo una bella figa), dopo un pò di attesa il massaggiatore mi fece accomodare nella saletta massaggi, entrò anche mia moglie, disse mi chiamo riccardo la signora di là è mia moglie Lisa e per favore diamoci del tù, (Riccardo avrà avuto sui 45 anni anni anche lui molto abbronzato, fisico abbasta acsiutto capelli brizzolati, viso molto sorredente un tipo solare).
Gli spiegai i miei problemi, mi fece distendere sopra il lettino mi invito atogliere la camicia e comincio a toccarmi il fianco, mi fece calare i pantalalocini e gli slip e comincio a toccarmi la natica,(mia moglie seduta su un piccoo salottino segui tutta la scena) dopo varie tastate mi fisso 3 sedute dicendomi che sarebbero bastate, la prima la fisso per il giorno seguente alle 19,00.
Uscendo dallo studio chiesi a mara cosa ne pensasse, mi rispose informati se fa massaggi anche lle donne, non mi dispiacerebbe affatto farmi carezzare il culo, hai visto che bell'umo, sicuramente avrà anche un bel cazzo, ho visto tra le aperture del camice sotto portava solo gli slip ed erano molto gonfi, stai attento! risposi non scherzare, non stò scherzando affatto, ho visto come ti carezzava il culo cerca di non fartelo sverginare, ricordati che quando accadrà voglio essere presente, gi risposi non ti proccupare ti mandero un invito, scoppiammo a ridere.L'indomani mi recai all'ora stabita, sono stato ricevuto da Lisa, mi ha fatto acomodare dicendomi tra poco riccardo sarà da te, nell'attesa ammiravo quella donna seduta ad una scrivania fronte a me, accavallava le gambe in continuazione, senza preoccuparsi di tenerle strette, ad ogni movimento riuscivo a vedere un minuscolo slip da dove fuoriuscivano dei peli, peccato l'attesa durò pochissimo, Riccardo mi ricevette, mentre entravo nella saletta senti Riccardo che diceva a Lisa di andare che si sarebbero visti più tardi a casa.
Entrai nella saletta che avavo il cazzo semi duro, Riccardo disse mentre tù ti spogli mi lavo le mani, comincia a spogliarmi rimasi solo con gli slip, speravo di tenerli non volevo che Riccardovedesse che mi ero ecitato guardando la moglie, lui torno e disse sdraiati sospa il lettino e se non hai problemi dovresti togliere gli slip, mi tolsi gli slip e mi sbrigai a sdraiarmi, Riccardo mi mise sotto la pancia una specie di cuscino in modo che i mie fianchi fossero alti, mi verso dell'olio e comincio a massaggiarmi, bastarono pochi massaggi e già sentivo un senso di benessere, spingeva entrambi i fianchi verso le natiche, quel masaggio durò circa 5 minuti, poi prese a massaggiarmi le natiche dal basso verso l'alto, mentre spingeva sentivo le mie natiche aprirsi, ad ogni massaggio le apriva sempre di più lasciandole divaricate sempre più a lungo, sentivo il mio buco del culodilatarsi rimanendo aperto a suoi sguardi, sempre più spesso i suoi pollici lo sfioravano, ero un pò in imbarazzo per quei massaggi ma non reclamai, mi piaceva stavo provando una sensazione nuova, riccardo insistendo nella zona anale si fece più audace, versandomi altro olio sui glutei ne mando a finire un pò in mezzo alle natiche semiaperte, si scuso e cerco di fermarlo con il dito, solo che quel dito lo poggio diretto sul buco del culo rimanendo fermo in quella posizione, io non dissi nulla, anzi mi rilassai ancora di più, non avendo avuto nessuna reazione negativa Riccardo smise di massaggiarmi le natiche e concentro le sue attenzioni solo al mio buco, sentivo quel dito che carezzava e giocava senza entrare, massaggiava il mio buco con molta delicatezza, io lascia fare quel gioco mi piaceva sempre di più, ero eccitatissimo sentivo il mio cazzo che era diventato durissimo, essendo girato dalla parte opposta di dove era Riccardo non potevo vedere ma sentivo che stava facendo dei movimenti strani, dopo poco quando mi girai verso di lui capì che il perche di quei movienti, sbirciando tra gli spazi del camic vidi che si era tolto gli slip e si vedeva benissimo il suo cazzo in erezine, Riccardo si accorse che stavo sbirciando e diss ti piace? Io annui senza parlare, Riccardo senza dire altro spinse il suo dito tutto dentro il mio culo, ora la situazione era chiara, dovevo decidere se andarmene o rimanere, fortunatamente Riccardo accorgendosi che ero molto impacciato, chiese vuoi che smetto, io un pò a rilento e con voce tremolante gli risposi no, continua, Riccardo si avvicino al mio viso tanto da pote sentire il profmo che emanava il suo cazzo, si appggio al lettino e spinse il suo bacino verso di me, mostrandomi il rigonfiamento che aveva sotto il camice, rimase fermo in quella posizione lasciando a me la decisione, chiudendo gli occhi allunai una manoe afferrai il suo cazzo attraverso il camice era molto grosso, lo tirai fuori, avevo ancora gli occhi chiusi, quando li apri vidi un cazzo di circa 22 cm con una buona circonferenza, la cappella leggermente più grande dell'asta quasi tutta chiusa dalla pelle, cominciai a fargli una sega, la pelle scendeva con molta facilità lasciando a nudo tutta la cappella, senza pensarci tanto me lo infilai in bocca rimanendo fermo, muovevo solo la lingua, facendola roteare intorno alla sua cappella, poi cominciai a scendere con la bocca, il suo cazzo si apriva e chiudeva solo con il movimento delle labbra, quel bocchino che stavo facendo comincio a piacermi, provai a prenderne più che potevo, arrivai quasi alla fine dell'asta, intanto con l'altra mano gli massaggiavo le palle, lui segitava ad intrufolare quel dito che ora erano diventati due dentro il mio culo che si era aperto a dismisura, quelle dita entravano e uscivano velocemente senza provocarmi nessun fastidio.
Dopo un paio di minuti di questi esercizi smisi di carezzargli le palle e puntai un dito al suo culo, ebbe un fremito, setivo il suo cazzo diventare sempre più duro e grosso la mia bocca cominciava a non contenerlo più, ma non lo mollai era troppo bello, spinsi il mio dito fino a farlo entrare tutt nel suo culo, lui si irrigidì, mi sposto e fece una sborrata che aveva dell'incredibile, vidi uscire dalla sua cappella tantissimo sperma, era vicinissimo al mio viso, non resistetti vedendo quel cazzo che sborrava in continuazione lo afferrai e lo portai di nuovo alla mia bocca quando ancora fuoriusciva dello sperma, (era caldo e aveva un buon sapore)quando smisi, Riccardo disse sei stato fantastico, gli confessai che per me era stata la prima volta, rspose te la sei cavatabenissimo.
Arrivò il momento di andare, mentre mi rivestivo disse ci vediamo domani vedrai ti piacerà ancora di più. dissi ok a domani.
Tornato in albergo mara eslamò tutto bene? risposi si perchè? disse il tuo culetto è ancora sano? risposi ancora si, sorridendo dissi: per ora gli ho fatto un boccino, ma domanidobbiamo rivderci di nuovo chissà?
Comunque avevi ragione il suo cazzo è molto groso! Mi guardo e disse ti và di scherzare? a me no e a te? la lasciai nel dubbio.
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15 years ago
admin, 75
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Un pomeriggio caliente!
non riuscivo a farne a meno! avevo un desiderio fortissimo del suo cazzo, anelavo a sentrlo pulsare dentro di me! Era più di un mese che non mi incontravo segretamente con Marco e anche se settimanalmente ci vedevamo per lavoro non riuscivamo a ritagliarci un pò di tempo per noi. solo qualche sms in cui entrambi ci auguravamo presto di poter vederci da soli. Una mattina riuscii ad organizzarmi per aver il pomeriggio libero e subito gli inviai un sms -sono libero questo pom. ho voglia di farti...venire..!-
rispose subito: -ho un grosso desiderio di ..venirti dentro!-.
e con questa risposta che lasciava un preludio di sesso tutta la mattina ta la passai pensando al suo enorme cazzo: non vedevo l'ora di averlo in mano per sentirlo pulsare e crescere e poi sentirlo in bocca con il suo sapore maschio e pungente e poi ......dentro!
Tornato a casa, mancava ancora mezz'ora all'appuntamento, mi preparai con una doccia calda in particolare il fiore del mio buchetto che avrebbe presto ricevuto il seme del suo pungiglione.
Ho usato una crema lubrificante per dilatarlo bene e non sentire dolore, dopodichè con il solo accapatoio lo aspettai con l'erezione già in corso. Marco mi chiamò per avvisarmi che era sotto casa mia, gli aprii il portone e lo aspettai davanti alla porta.
-ciao- gli dissi e subito dopo averlo fatto entrare feci cadere a terra l'accappatoio e carezzandogli la patta lo invitai in camera.
Mentre lui si spogliava mi distesi ne letto, avevo scartato un lecca lecca di quelli a forma di banana e alternativamente me lo passavo dalla bocca al buchetto del culo. Lui si distese accanto a me e toccandomi il pisello cominciò a baciarmi i capezzoli, poi con la lingua mi baciò sul collo fino alla bocca mentre io mi smanettavo il lecca lecca nel culo.
fu la mia parte: gli diedi il lecca lecca che continuasse a giocarci e mi avvicinai al suo cazzo già in tiro. la cappella violacea si protendeva verso al mia bocca che in un attimo la ingoiò, succhiavi, leccavo e baciavo quel nodoso bastone di carne che mi avrebbe fatto vedere el stelle del piacere. Qualche goccia di sperma gli fuoriusciva e la leccavo avidamente come nettare -sei eccitato- gli dissi -si- rispose -non sai quanto aspettavo questo momento-. Aveva finito di sciogliere tutto il lecca lecca nel mio sfintere e si mise sopra di me a 69 così che poteva godersi il lecca lecca di carne del mio cazzo. Sentivo scolare il liquido zuccheroso dal mio sedere ma lui subito se ne accorse e cominciò a leccarmelo.
mmmmmm..........
una goduria pazzesca, perchè marco è bravissimo nell'analingus, la sua lingua penetra fin dentro lo sfintere provocandomi gemiti di piacere mentre con unamano mi smanettava il cazzo.
io continuavo a tenere al caldo il suo cazzo poi non c'è lo fatta ad aspettare e invitandolo ad alzarsi mi sono sdraiato sul letto con due cuscini sotto la schiena così che il culo fosse bello alto rivolto a lui -montami- gli dissi -fammi sentire che sono la tua vacca-, lui si mise in mezzo alle mie gambe e dopo avermi leccato ancora appoggiò la calda cappella al mio sfintere...un colpo secco.... e me lo trovai dentro
-dai spingi- dicevo, un calore di eccitazione mi aveva preso, non aspettavo altro che mi sgroppasse con la sua mazza, si distese su di me e comincìò a spingere dentro e poi fuori e poi dentro e di nuovo fuori sempre più veloce... sentivo le pareti del mio culo accogliere la sua grossezza (non è molto lungo ma comunque abbastanza tozzo) e ad ogni colpo i suoi coglioni sbattevano sulle mie chiappe che tenevo ben aperte con le mani.
L'odore di eccitazione era piuttosto forte, percepivo che stesse per venire dal suo modo di muoversi e infatti dopo un pò con una spinta ancora più profonda da farmi urlare di piacere esplose la sua sborrata dentro di me. si lasciò andare e mentre me lo avvinghiavo con le gambe con la mia lingua cercai la sua bocca per un bacio profondo. - resta dentro- gli sussurrai all'orecchio -stò per venire anch'io- infatti il mio cazzo eccitato dalle sue spinte sborrò un getto di sperma sul mio petto.
lo tirò fuori piano e avvicinò al mio viso la sua cappella odorosa di sperma e dei miei umori anali, leccai tutto avidamente assaporando il piacere di quel momento!
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15 years ago
admin, 75
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La prima volta in tre - ii parte
E così giunse il gran giorno!!
Era un pomeriggio ed ancora una volta contrariamente alla stagione in corso vi era un bel sole. Quasi che la natura volesse accompagnare l'incontro dei sensi che mi apprestavo a vivere...
Ero enormemente eccitato...non avevo idea di come mi sarei comportato e come sarebbe stato, anche se nei giorni precedenti avevo fantasticato parecchio...
Ci eravamo dati appuntamento allo stesso bar dell'ultima volta, perchè l'incontro sarebbe avvenuto in una casetta che i miei amici avevano affittato per i loro giochi...
Giunsero in macchina e senza neanche scendere mi chiesero di seguirli...il cuore mi stava per scoppiare quando vidi che Lia mi sorrideva...
Mentre guidavo, mi chiedevo sempre la stessa cosa "Ma è vero?...magari è uno scherzo ed io sto facendo la parte del fesso...E se così fosse, come mi giustifico? Gennaro penserà che gli voglio fottere la moglie! Penserà che ho sempre mirato a lei...Mha!".
Così giungemmo nel posto ed entrammo nell'alcova...
Ci sedemmo al tavolo della cucina e per rompere il ghiaccio bevemmo fiumi di acqua. Mi accorsi che Lia quasi non mi guardava e si sfregava le mani quasi avesse freddo...Gennaro era invece su di giri girava avanti e indietro nella stanza.
Poi dopo inutili chiacchiere, Gennaro, guardò Lia e disse "Allora, andiamo?". Lei mi guardò e disse "Per me va bene!". Ed io risposi "OK!".
Così ci spostammo nell'altra stanza ove vi era un letto. Lia mi indicò il posto dove potermi spogliare ed appoggiare gli abiti. Lei si spogliò vicino a me...
Mi spogliavo e la guardavo...Le sue forme abbondanti...le guardai il culo mentre si inchinava, le ammirai le tette....
Poi quasi senza accorgermene, comparve Gennaro completamente nudo e con il cazzo già in tiro! Non me ne ero accorto ma anche il mio era già a buon punto...In quel momento persi ogni timore...volevo entrare nella loro intimità...
Lei disse"Venite da me bei piselloni" e noi la stringemmo in mezzo mentre lei con una mano sbatteva il cazzo di Gennaro davanti, con l'altra teneva il mio e se lo passava in mezzo al culo...
Poi si distese e mentre Gennaro le riempiva la bocca io le leccavo la fica e mi dedicai a questo con amore e passione finchè venne mentre le tenevo due dita dentro...
Poi si girò e Gennaro la prese a pecorina mentre cominciò a sbocchinarmi con voracità...
D'improvviso Lui le disse "Adesso te lo metto un pò nel culo...godi!". E quando il suo membro la dilaniò cominciò ad urlare ed ad emettere gemiti profondi "AHHH!....AHHHHHH!......AHHHHHHH!" ed io mi eccitavo nel vederla sfondata così....
Ormai i colpi che riceveva non le permettevano di tenere il mio cazzo in bocca e quindi cominciai ad accarezzarla e d'istinto ci baciammo...Lui disse "Si baciatevi che mi fate eccitareee.....!!"
I nostri baci erano veri pieni di voluttuà e passione...Poi lei disse qualcosa che al momento non capii "Scopatemi tutti e due....voglio sentirvi entrambi..." Pensai volesse fare un doppia fica-culo ma poi capii che la cosa era diversa..."Stenditi mi disse..." e si mise sul mio cazzo e cominciammo a scopare poi si fermò e continuammo a baciarci mentre stesa sul mio corpo Gennaro la penetrò anche lui nella fica....Non potevo crederci sentivo il cazzo di Gennaro che la scopava, muoversi vicino al mio e lei che urlava e godeva "DAI....DAI....DAI..." gemeva ed allora anche io cominciai a sbatterla.....Era bellissimo scopavamo in tre eravamo una sola cosa un solo corpo...fantastico!!!
Poi lei disse "Venitemi dentro insieme....voglio sentirvi tutti e due..." Non ci capivo più nulla ma poi all'improvviso sentii che stavo per venire "Vengoooooo...." urlai e lei si sbattè ancora di più mentre sentivo il mio sperma che la inondava tutta e cominciava anche a colare sulle palle...dopo pochi colpi fu anche la volta di di Gennaro.....
Era stupendo....i nostri fluidi tutti insieme dentro di lei....
Lia si abbandonò sul letto sfinita e contenta e si massaggiava la fica piena di sperma che le colava tutta...
"Voglio conservare tutto dentro di me....MMMMMMM.....MMMMMM...."
Poi mi guardò e disse "...Adesso fai parte della famiglia...sei nostro!!!"
La guardai e risposi "...perversi e perduti per sempre!!!"
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15 years ago
admin, 75
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La prima volta in tre - i parte
...Eravamo seduti ad un bar. Il sole, caldo ed intenso di una giornata autunnale, stava tramontando ed i suoi raggi irrompevano dalle finestre del locale sino al nostro tavolino rendendo la discussione ancora più calda e piacevole.
Mi trovavo in compagnia di Gennaro e sua moglie Lia. Gennaro ed io eravamo impegnati in una discussione di lavoro mentre lei in silenzio sorseggiava un aperitivo viaggiando con la mente ad anni luce da noi...
All'improvviso il desiderio di Lia di cambiare discorso ed interrompere quel tedioso colloquio, ebbe concretezza nel momento in cui ci passò accanto una coppia di belle ragazze che attirò l'attenzione e gli sguardi dei maschietti seduti accanto a lei....
"Ecco i soliti uomini...solo la vista di una donna che sculetta è in grado di distoglierli dai loro discorsi!...", disse lei con tono scherzoso. "Amore mio..."riprese lui "...lo sai che le donne mi piacciono....ma amo solo te!!"
Dinanzi a questa frase scema mi aspettavo un ulteriore rimprovero di Lia che, invece, convenne "Oh, si lo so che per te ci sono solo io....ne ho le prove".
A questo punto chiesi "Gennaro è davvero così fedele?"
Loro si guardarono un pò impacciati e mi dissero con molto imbarazzo "...Vedi abbiamo la sicurezza di essere fedeli perchè tradiamo insieme..."
Ci conoscevamo da diverso tempo e considerai quella risposta un battuta di spirito, quindi sorrisi...
Loro si guardarono e Gennaro chiese a Lia "...che dici gli diciamo tutto?"
Lei annuì arrossendo un pò. Diventai curioso perchè pensavo si trattasse di qualche burla. Ma poi lui mi spiegò "Giurami che quanto sto per rivelarti non lo dirai a nessuno...altrimenti ti spacco la testa!!".
Giurai.
"Vedi è da un pò di tempo che noi abbiamo deciso di allargare gli orizzonti del nostro rapporto e per questo ogni tanto ci concediamo degli svaghi di sesso con altre coppie ed anche con qualche amico...!"
"Coooooosa????" fu la mia risposta.
Così mi spiegarono il senso della loro scelta e che erano felici di condividere cose che in passato avevano solo sognato.
Ero frastornato ed eccitato anche perchè non avevo mai immaginato di vederli fare sesso insieme tra loro o con altri...
Lia forse dovette indovinare qualcosa dei miei pensieri perchè disse "Sai ho scoperto cose sul sesso che non avrei mai immaginato...posso fare qualunque cosa...insieme a mio marito".
Così, mentre guardavo negli occhi Lia che allo stesso tempo mi fissava quasi con sfida, Gennaro aggiunse "E' un'esperienza che consigliamo a tutti..." Io, con gli occhi ancora puntati su Lia, risposi quasi automaticamente "Anche con me?"
Silenzio. Gelo. Imbarazzo.
Poi una mia risata stemperò l'imbarazzo..."devo scappare..." mentii "il lavoro mi aspetta..."
Ci salutammo cordialmente e mi dileguai.
Il giorno dopo ebbi una telefonata di Gennaro che, pensando che fossi rimasto male, volle giustificarsi. Poi quando lo rassicurai aggiunse "...ma tu hai mai fatto sesso con una coppia?" ed io "purtroppo, no".
"Bhe, se l'idea ti stuzzica potremmo fare questa esperienza insieme...ti andrebbe?"
"Quanto tempo ho per rispondere?.....Si, certo...quando?"
E così fissammo il nostro primo appuntamento di sesso.
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15 years ago
admin, 75
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Voglia di .... esser schiava
Mi sono alzata strana davvero... una sensazione di smarrimento, un po' intorpidita un po'ancora assonnata ma comunque sveglia.
Avevo una voglia incredibile addosso però ero troppo stanca per darmi da fare cosi ho preso il telefonino e ho cercato il numero di YYY.
YYY non è proprio il mio tipo, è una donna... Donna. Molto provocante, molto decisa, una vera PADRONA. Non sarà il mio tipo ma oggi avevo voglia di lei, voglia di farmi trasportare, di farmi usare...
qualcuno dirà che forse dovrei vergognarmi
in realtà tutte usiamo o abbiamo usato o siamo state usate... io almeno ho l'intelligenza di accorgermene e sono meno ipocrita di tante altre persone.
Quando YYY ha risposto al telefono ero eccitata. C'avrà messo venti secondi si e no a capire che lo ero e che doveva aprofittarne.
Si presentaa casa mia un ora dopo... ed io sono già in un lago d'attesa snervante. Capelli lunghi e neri, occhi scuri, trucco appena accennato: un cappotto elegnate, pantaloni scuri, camicetta rossa ed ai piedi un paio di stivali con tacco a punta.
Come le apro la porta la saluto, ma lei non risponde.
Entra e si siede in salotto, sul divano, davanti alla televisione, come fosse padrona di casa.
io mi scuso con lei per non averla chiamata prima, lei mi dice che ha ritardato perché le facevano male gli stivali: cosi dicendo si mette ancora piu' comoda sul divano.
Allora penso: vuole che glieli levo e la massaggio... li sfioro, la guardo e mi siedo ma come allungo un po' di piu' le mani lei mi da un piccolo calcetto e mi sgrida: "non devi toccare niente... finchè non te lo dico io"
Mi sentivo eccitata, ma ancor più stordita... morivo dalla voglia di essere sua ma... lei mi stava respingendo ? cosa voleva ?
Passa qualche minuto cosi ed io mi rattristo: forse non ho capito niente... forse è un buco nell'acqua. Io ero in pigiama... forse l'ho delusa nel mio aspetto troppo semplice o forse troppo arrendevole... (confused)
lei rompe finalmente il silenzio: "Ti piacciono gli stivali " - e sorride - "allora distirati perterra che è il tuo posto per come sei vestita"
io mi distiro e lei si sposta sul divano ... si sposta a piccoli spostamenti, camminandomi leggermente sopra. Alla fine arriva con i piedi vicino al mio viso e mi dice qualcosa del genere "Apri la bocca e stai dritta" e cosi facendo mi mette in bocca il tacco degli stivali...
li per li non me l'aspettavo come approccio ed ho incominciato a succhiare... siamo andate avanti cosi una decina di minuti, alternando gli stivali, alternando il tacco alla punta.
Poi lei soddisfatta interrompe e mi dice "Devo andare un secondo al bagno"
al che le dico che è in fondo sulla destra e cosi mi rilasso... 10 minuti di pulitura di stivali è stancante :P
ma come si alza succede l'inaspettato di nuovo: con gli stivali mi sale sulle mani, bloccandomele a terra. Si apre i pantaloni ed io incomincio ad intuire... vuole farla li... al che le espongo le mie perplessità... non era qualcosa che avevamo previsto o pensato neanche lontanamente nel passato... era una cosa totalmente imprevista...
lei si siede praticamente sul mio petto e poi cerca di mettere la sua vagina attaccata alla mia bocca e mi sorride e dice "Non volevo fare nente, volevo solo vedere come reagivi... ma visto che hai dato evidente dimostrazione di NON volerti comportare da schiava... ora vai punita... te le sei cercate..." cosi facendo ha incominciato a strusciarsi sulla bocca, tenendo ferme le mani sia con i piedi che con le sue mani...
non mi sono mai sentita tanto posseduta e tanto umiliata da qualcuno...
mi sentivo davvero tutta sua.... tutta calda, aperta, indifesa e sottomessa... piacevole e spaventata allo stesso tempo. Poi mi dice "Apri bene la bocca ora" e spostandosi un po' in avanti si appoggia perfettamente alla bocca e fa cadere dentro giusto qualche goccia di pipì"
non so quello che mi è preso ma ho incominciato a SUPPLICARLA di depositare altro liquido in bocca... la desideravo come non ho mai desiderato nessuno: la mia bocca si è attaccata vogliosa come una ventosa e volevo aspirarla tutta dentro. Ho cercato di succhiare e di bere tutto quello che ho potuto: non è stata genrosa affatto, solo aqualche altra poca goccia e poi è venuta... l'ho sentita dalle constrazioni che ha avuto sulle mie labbra e da come mi teneva ferma la testa...
Anche dopo aver finito sentivo il mio corpo bruciare.... lei era soddisfatta della conquista e dell'umiliazione, io volevo essere ancora sua...
ma sua maestà oggi "non aveva tempo" era passata solo si sfuggita perchè aveva altri impegni... cosi ho dovuto ringraziarla e lasciarla andare.
Triste il compito della schiava, ma ogni tanto sembra debba toccare anche a me :)
Da quella posizione
non mi sarei mai levata... :P
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15 years ago
admin, 75
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