gaucer
, 75/76 anni
Coppia
Verona,
Italia
Ultima visita: 2 ore fa
- 2 ore fa buon compleanno Sto scendendo le scale, ho finito di lavorare finalmente.Oggi passi a prendermi e sono felice, in questi giorni lo sono particolarmentecome non lo ero da tanto forse da maile nostre strade si sono incontrate e le nostre vite improvvisamente hanno sterzato in una direzione inaspettataIn pochi giorni tutto è cambiato, mi hai spalancato tutto te stesso ti ho spalancato tutta me stessa in un turbinio di parole emozioni lacrime, sorrisi.Sono scappata da un passato soffocante e quando mi hai aperto la porta quella sera, quando mi hai vista con le valige in mano, quando il tuo sorriso mi ha svelato la direzione che avrei preso come un faro nella notte.Ho capito che tutto sarebbe cambiato che il mio essere sarebbe finalmente uscito da quel piccolo guscio, che la vita mi avrebbe spalancato le porte e gioia, felicita, sicurezza sarebbero finalmente entrati nel mio essere.Oh quanti pensieri in pochi gradini. Ecco finalmente il cancello e te lì oltre ad aspettarmi.Entro in macchina e mentre salgo penso che hai un sorriso strano, diverso oggi.Ti giri lentamente e il tuo sguardo mi riporta lontano, al mio vicino di casa con cui da piccola ne combinavo di tutti i colori.Si, quando sei felice assomigli a lui un monello terribile pronto a partire a razzo per qualche luna lontana.Metti in moto e guidi piano, strano non da te. Mi metto comoda e so che le tue parole arriveranno, non so perché, ma lo sento, ti conosco oramaiOggi è il tuo compleanno mi dici, oggi hai un regalo che ti aspetta a casa,un regalo che ha scelto e voluto essere il tuo regalo oggi.Puoi scegliere ora se accettarlo o, se credi sia troppo grande, rifiutarlo.Rimango col fiato sospeso allibita, scioccata, letteralmente per aria . Trovo solo le parole per chiedere che sarebbe accaduto se avessi rifiutato e tu con una semplicità disarmante mi rispondi che nulla, non sarebbe accaduto nulla, solo avresti dovuto fermarti per una telefonata. Non pronuncio parola. Sono letteralmente paralizzata e nel contempo assalita da una strana vibrazione: qualcosa di sordo che parte dal basso e che mi scuote dentro nella mia immobilità; è una porta che si spalanca con violenza, è un pensiero che giunge da lontano, è la presa di coscienza che qualcosa da sempre desiderato, sognato sta arrivando.Ora devo prendere una decisione e so che cambierà tanti aspetti della mia esistenza.Nel breve tragitto il silenzio è rotto dal rumore delle poche macchine che ci sorpassano. Ancora una breve salita, 2 curve e poi la casa con dentro il mio regalo. Il regalo che ha scelto me oggiDevo decidere, devo smettere di pensareDevo far defluire tutto fuori: dubbi, paure, pensieri simili a: sarò capace? sarò al altezza?Tu spegni la macchina appena davanti al cancello attorno solo il rumore del bosco, dei miei, dei nostri respiriHo un tono molto più tranquillo di quello che provo dentro mentre sussurro la mia domandaRaccontami, anzi dimmi quello che devo fare, chiedo.Ti giri, mi guardi, lo sapevi già da tanto quale sarebbe stata la mia decisione.E’ strano sai sempre prima cosa deciderò e il tuo sapere almeno un po’ mi calmaSai, mi dici, quella volta li in salotto davanti al fuoco della stufa, io che scivolo dolcemente in te,E come ogni volta, tutte le volte che accade che sono dentro di tementre esce il tuo vero io in una festa di colori, di urla, di godimento mi hai raccontato alcuni dei tuoi desideri repressi:Il piacere ricorrente nel ricordare la tua compagna di camera all’università ,delle notti insonni accanto a leidi quella voglia d’allungare una mano per sfiorare la sua pelle, di quel leggero e struggente desiderio mentre col dito ti accarezzavi le gambe risalendo fino al centro del tuo piacere…Ho pensato che per inseguire i sogni, i desideri ogni tanto bisogna correre, magari accanto ai timori, che non bisogna rimanere fermi ad aspettare che la vita cambi che le cose e che i momenti ci prendano per mano cambiandola, che le decisioni e i passi verso la felicità toccano a noi.Da molti anni ho una cara amica, con cui nel passato ho avuto modo di entrare in intimità sia fisicamente che nei pensieri.Spesso mi aveva espresso gli stessi desideri.Ieri l’ho chiamata…Ho un turbinio di pensieri, ma un anche un gradevole calore che inizia a farsi strada.E’ qualcosa che conosco bene e piano piano inavvertitamente scosto le gambe e mentre lo faccio la tua mano dolcemente si appoggia sulla mia gamba accanto all’orlo della gonna, sfiora la mia calza.Mi conosci, conosci ogni mio gesto, percepisci ogni mio segnaleIeri l’ho chiamata continui e dopo averle raccontato della tua compagna di stanza e di alcune altre cose di te, di noi...Intanto che mi parli il tuo dito risale lentamente ma inesorabilmente sotto la mia gonna scostandola un po’ si fa strada tra lo slip e poi improvvisamente si ferma accanto alle grandi ali che proteggono il mio mondo.il mio respiro si ferma mentre ti chiedo cosa le hai chiesto?Tu mi rispondi e mentre lo fai, il tuo dito scivola dentro di me, senza resistenza, nel mio mondo già umido e caldo.Fai coincidere esattamente il movimento alle parole.Le ho chiesto: vuoi essere un regalo di compleanno domani?Arriva come un lampo nel buio della notte una sferzata di piacere fisico che mi stringe la pancia ma non si ferma,risale alla mente facendo strada al pensiero di aprire la porta della macchina scendere superare il cancello ed entrareE lei cosa ha detto chiedo io stupidamente stordita?prendo tempo, conoscendo già la risposta.Ora tu sei immobile col tuo dito e percepisco la tensione di tutti i muscoli dei nostri corpi all'unisono.percepisco la tua eccitazione e tutta la felicità che il tuo essere emana momenti come questi.Siamo per un momento sospesi l’aria e tutto il resto ora è immobilee poi mentre muovi i tuoi occhi un impercettibile cenno di assenso ti scuoteAbbasso volutamente lo sguardo e guardo consapevole il grosso rigonfiamento tra le tue gambe.Mi conferma ancora una volta il perché siamo qui assiemeil perché di queste vibrazioni che ci scuotono che ci rendono vivi feliciogni qual volta stiamo vicini in questa manieraAppoggio una mano sullo sportello poi per un attimo rimango immobile.E' il segnale che giunge da lontano, dal più profondo e recondito orizzonte del mio essere.Lentamente sfili il tuo dito e come tante altre volte con un gesto a me oramai famigliare lo porti vicino al volto annusandoloami quel misterioso profumo denso di una magia così lontana e al contempo così vicinapoi piano lo appoggi sulla lingua inebriandoti i sensi con la più potente delle drogheil mio saporeAmo questo uomo, che ad un certo punto della mia vita è diventato in pochissimi attimi,ÂÂ la mia casa, il mio amante, la mia famiglia, la mia isola,ÂÂ il mio mare, il pozzo profondo dove immergere il secchio e ritirarlo colmo per dissetare ogni mio desiderio.Ascolto il rumore dei miei passi sul vialetto d'ingresso mi sembrano tuoni.Ti lascio li so che non ti muoverai so che i battiti del mio cuore accelerati saranno i battiti del tuo cuoreÂÂ che questo tempo ti sembrerà infinito e il desiderio di leggere nuovamente nei miei occhi ti farà fremere impaziente.Apro la porta e la luce delle miriadi di candele mi avvolge,entrando in casa aldilà della porta mi sembra un altro mondo, un altro pianeta, una musica lieve..La cura che metti nei particolari anche in quelli più insignificanti rendono le esperienze fatte assieme a te un solido castello in cui mi sento protetta dalla grandezza e solidità delle mura costruite attorno a noiEntro in bagno ho bisogno di togliermi i vestitidi togliermi tutto il mondo di lasciarlo li fuori, di far correre l’acqua fredda sulla mia pelle,di calmare il tremore delle mie gambe, di preparare la farfalle che volano nella pancia alla libertà.Trovo sul mobiletto le cose che hai preparato per me: il mio intimo preferito, le calze velate, le scarpe col tacco nere.Tutte cose che amo, tutti oggetti che esaltano la mia femminilità che mi danno sicurezza e caricaE Tu lo sai. Indosso tutto con calma, il tempo si è fermato e il mondo li fuori non esiste più.Ora sono pronta,Apro la porta della camera e piano piano il mio sguardo cade sul corpo nudo disteso sul letto nella penombra.Come spesso mi accadrà in futuro, rimango incantata di tanta morbidezza e dolcezza all’unisono.L’incontro di ogni linea di ogni piega è perfetto e al contempo unico eccitanteHa i seni piccoli simili ai miei, i capelli lunghi e una benda nera le copre gli occhi.Ha le gambe leggermente piegate, il respiro ancora lento modulato come un primo crescere di marea.Mi sta aspettando tranquilla.Saprò poi che anche per lei era la prima volta e che tranquilla era solo l’apparenza.Mi avvicino piano e con un gesto le prendo la mano.Ciao.. Ciao, mi risponde stringendomela.Il suo profumo di donna mi arriva improvviso come un vento caldo che mi avvolge e stordisce al contempo.Quante volte l’ho percepito accanto a me nella vita di tutti i giorni,quante volte mi sono girata dall’altra parte spaventata dalle sensazioni che mi provocava dentro facendo scivolare via tutte le mie sicurezze.Ora piano lo respiro tutto e una prima grande scossa parte in baso tra le coscecome un eco lontano sale, rimbomba, esplode, scacciando dubbi, paure, pensieri.Mi immergo piano in questo magnifico oceano, avvicino le mie labbra alle sue e lieve ÂÂ come un sole che tramonta inizio a baciarla.ha un sapore di buono di una isola lontana sconosciuta.Poi piano sciolgo la benda e nei suoi grandi occhi neri vedo il suo mondo,vedo ciò che sarà tra poco, vedo riflessa me e ciò che cambierà per sempre per entrambeBuon compleanno mi sussurra lei. 3684 0 9 anni fa
- 2 ore fa mille e una notte.. Il mio gioco,siamo in attesa trepidanti, di un profumo, di nuove pelli liscie e levigate di mani esperte di nuovi sorrisi, nuovi corpi da esplorareIl motore della macchina ha dato un ultimo sussulto ora il silenzio copre i nostri respiri, la musica in sottofondo è talmente lieve e dolce che sembra suonata lontanail mio autista stringe il volante, abbassa lo specchietto mi guarda e rilassato aspettaNel buio del tramonto all esterno dei passi preannunciano qualcuno che si avvicina: i nostri ospiti.La portiera scorre piano, si apre dolcemente. Penso che sono i piccoli gesti che creano le persone e mi piace già la lentezza di quella porta. Racconta molte cose di chi arriverà.Un sorriso splende nella poca luce che oramai rimane della sera, è dolce e deciso. Due grandi occhi lo sovrastano profondi e curiosi al contempo.Sorride anche lui dietro di lei e il suo lieve profumo entra mescolandosi a quello della sua compagna.Come da accordi nessuna parola, nessun nome, solo sguardi di occhi sconosciuti, occhi che mi esplorano, che cercano di capire ciò che accadrà nei prossimi attimi; occhi audaci che vibrano e mi scuotono.Entra lei con un passo che le allarga lo spacco del vestito. Si scopre una gamba velata di nero. Ha la schiena nuda e una bellissima collana di perle è appoggiata sulla leggera scollatura poi piano si siede accanto a me.Entra anche lui è vestito elegante e morbido come richiesto. HaÂÂ braccia forti e mani grande lavorate dal tempo, lo sguardo deciso senza incertezze. Un pantalone morbido, una camicia appena aperta lascia intravedere una pelle abbronzata.Sono seduta tra loro, con le gambe incrociate per nascondere il lieve tremore di eccitazione e timore che mi pervade.L'autista mi allunga le fasce nere che userò per coprire i loro occhi. Lo faccio con gesti lenti ma decisi, iniziando da lui. Noto un altro piccolo gesto, mentre mi giro, stringe le mani sfiorato da un attimo di tensione; un piccolissimo attimo che fa trasparire la sua abitudine al comando più che la sottomissione.Faccio piano ed intanto che lego il nodo mi avvicino per percepire il suo odore di maschio, profuma di buono, di muschio, di cuoio, di qualcosa di forte ma piacevole.Poi mi giro da lei e mi immergo nei suoi grandi occhi, ci guardiamo per un lungo attimo intenso carico di eccitazione ma anche calma e determinazione. Il suo lui bendato è già lontano anche se in ascolto attento.Le sue labbra si schiudono appena e mi attraggono come un magnete.Penso che non ho mai baciato una persona sconosciuta dopo appena pochi secondi averla vista ma lo voglio fare e vibrando mi avvicino cauta. Lei mi stà aspettando schiude appena le labbra e rilassata risponde delicata.E' un bacio timido e lieve ma al contempo saporito sa di nuvole. Chiude lentamente gli occhi e poi aspetta la benda scura che le impedirà di vedere la destinazione.Evidentemente le sta piacendo ciò che sta vivendo e lentamente lo assapora.Con un cenno faccio partire la macchina. Il viaggio è lento, senza scosse ne accelerazioni, 'autista attento, il sottofondo una musica dolce e rilassante.Allungo una mano e sfioro le cosce di entrambi, lui sussulta, lei abbassa la gamba accavallata lentamente.Non faccio nulla, solo tengo la mano li ferma percependo l'energia, il calore, le vibrazioni di entrambi.Sono calma e felice il viaggio è iniziato e il tempo scorre dolce ed eccitante.Con un breve sussulto si arresta la macchina e il rumore della porta che scorre ci scuote dai nostri pensieri.Esco io poi cerco la mano di entrambi e piano li aiuto a scendere. Davanti a noi le porte della casa sono spalancate e un leggero vento scuote le grandi tendeil mio gioco ha inizio.... 2226 1 10 anni fa