gimap02
, 41 anni
Maschio
Vicenza,
Italia
Ultima visita: 2 giorni fa
- 2 giorni fa GATTINA 2° atto Lei è sempre nuda nella stanza con il suo lui, le mani legate sopra la testa, bendata, incerottata. Ora la mia mano gioca con la sua fica, entra ed esce, è sempre lei a guidare i movimenti io eseguo piano. All’improvviso lei spinge con decisione indietro il sedere e la mia mano supera le nocche ed inizia ad entrare; rallento, ho paura di farle male, ma lei invece spinge e mi fa capire di continuare di più. Prendo coraggio e ruotando la mano gliela infilo fino a metà dorso, il peggio è passato, lei mugola sempre di più; io la ruoto vado avanti e indietro spingo ancora e arrivo al polso. Lei freme, spinge si contorce dal piacere, si piega sulle gambe poi si risolleva . Lui entra in gioco e le lecca i capezzoli, lei sorpresa gradisce e geme ancora; lui le prende i seni, glieli solleva, li avvicina come piace lei dall’esterno verso l’interno, si toccano. Poi prende i capezzoli e inizia a tirarli, si gonfiano, si protendono, lui continua a tirare lei geme ma non fa una piega. Si dondola fra lui e me, lui non molla i capezzoli che sono esplosi tutti in fuori ingrossandosi e diventando turgidi e rossi. Lei ora va verso di lui per allentare il tiro, io l’assecondo per non togliere la mano dalla sua fica e con l’altra bagnandola con il suo liquido, inizio a giocare con l’ano proteso in fuori. Lui tira ancora di più e lei mugola un po’ di dolore ma anche di piacere. Le piace soffrire e godere assieme. Io non ho mai visto dei capezzoli così grossi e protesi in fuori, davvero, e la cosa mi eccita da morire. Lui li continua a tirare ora sono quasi violacei, e lei geme e geme costretta fra la mia mano nella fica e il suo lui. Ora avvicina la bocca e inizia a succhiarli, che spettacolo. Il mio dito inizia a cercare la strada del suo ano, piano … Le piace capisco che le piace e allora continuo; così bagnato entra facile, sento il dorso dell’altra mia mano nella fica e a lei fa piacere. Quando l’indice è tutto dentro faccio un po’ di su e giù prima piano poi aumentando la velocità e lei si flette sulle gambe … Inizia ad essere stanca, gli orgasmi sono già successi, una, due, tre volte, ha perso il conto oramai, ma noi siamo solo all’inizio, siamo ancora vestiti figuriamoci. Ad un certo punto si inginocchia stanca, ma non può appoggiare le braccia al pavimento, si inchina in avanti ed appoggia il viso per terra protendendo il culo perfetto in alto; per me è un invito a continuare con l’ano e così provo ad infilare due dita, mmmm che sensazione eccitante, piace terribilmente anche a lei che continua a muoversi per assecondare il mio movimento, che inesorabile porta alla penetrazione con tre dita. Pazzesco prende tre dita in ano mentre la mia mano è sempre dentro la fica e non è ancora sazia, ma spinge, si contorce, gode, mugola, ansimando, cercando l’ennesimo orgasmo, che arriva implacabile scuotendola tutta. Lui nel frattempo si è spogliato, le toglie il nastro dalla bocca e le chiede come sta; lei annuisce, lui si inginocchia e glielo fa sentire sulle labbra. Lei sussulta non immaginava che arrivasse anche un cazzo, ma apre le labbra ed inizia a succhiarlo prima dolcemente e poi sempre più avidamente. Vorrebbe toccarlo, stringerlo con la mano come le piace fare, ma deve usare solo la bocca e la lingua, così si impegna a succhiare sempre più forte per sentire che si ingrossa che le riempie sempre più la bocca che gocciola saliva. Ora voglio cambiare e le sfilo la mano dalla fica ed inizio ad infilarla nell’ano preparato in precedenza dalle mie tre dita ….. (continua) 3361 0 13 anni fa
- 2 giorni fa 3 - GATTINA La proposta l’avevo letta in un annuncio su SC di una coppia che aveva visitato il mio sito. Nel ringraziare per la visita nel doveroso feedback continuava a rimbombarmi in testa la loro proposta: che fare alla lei gattina posta al centro di una stanza in piedi, bendata, nuda, con le mani legate sopra alla testa e la bocca tappata? La fantasia e l’eccitazione all’idea si sono messi in moto simultaneamente; lei mora, seno minuto ma molto intrigante, con due capezzoli abbastanza grandi, scuri e svelti ad erigersi al minimo stimolo … Quando mi hanno invitato stentavo a crederci ma ora sono qui ed è vero. Molto gentili sono invitato ad entrare e nel soggiorno c’è lei, come mi avevano prospettato. Si gira cercando di capire cosa succede. E’ eccitata, lo denunciano i suoi capezzoli molto irti, sporgenti veramente tanto. Noi la guardiamo in silenzio, siamo il suo lui ed io nessun altro. Lui mi invita a cominciare e a sentirmi libero di fare ciò che voglio, ciò che desidero, ciò che la mia fantasia ed eccitazione mi comandano di fare. Lei è lì per noi, lo sa, lo vuole, lo desidera. Lei si muove ancora ciondolando i fianchi, abbassa il ventre e le gambe poi risale non sa cosa attendersi. Si inchina in avanti e mi lascia guardare la sua fica perfettamente rasata per l’occasione. Di solito non si rade saprò poi ma per oggi l’ha fatto e si è eccitata a farlo. Si drizza e distende indietro la schiena sporgendo i seni; i capezzoli mi chiamano ma non voglio toccarli subito. Trattengo la voglia che è tanta e inizio ad accarezzarla, ma come la tocco si ritrae spaventata. Il silenzio regna sovrano , era la condizione per farlo. Non dovrò mai parlare né fare alcun rumore, fino alla fine. Lei non dovrà sapere chi fa cosa …. Riprovo sulla schiena piano, ora si lascia fare, scendo sui glutei, lei li spinge in fuori, scendo in basso nel centro, lei allarga le gambe. Entro sotto al sesso lo sfioro, un primo gemito le sfugge, lo tocco di più, un secondo gemito più forte esce dalla sua bocca chiusa. Ciondola attorno alla mia mano che tengo ferma; ora è lei che la usa per il suo piacere, strusciandosi attorno, bagnandola, facendola entrare piano dentro di se. Fa tutto lei, non può toccare, non può vedere, può solo sentire e provare piacere. Lo vuole, lo vuole di più e allargando le gambe si infila nelle mie dita chiuse prima piano, poi un po’ di più. E’ bagnatissima, il liquido del piacere le cola sulla mia mano e all’interno delle gambe. Spinge piegandosi in avanti per farle entrare di più. Io ho paura di farle male e quasi ritraggo la mano, ma lei la vuole. Guardo lui e mi fa cenno di assecondarla. Ruoto la mano che è arrivata alle nocche e lei mugola, ne vuole ancora, ma fa fatica è il punto più largo. Lui mi passa un lubrificante in silenzio. Tolgo la mano e lei ha un moto di stizza …. Prendo il gel e glielo spalmo, allora capisce e mugola dal piacere. La accarezzo a lungo finchè dondola e butta in fuori il sedere, sa che a 90 gradi entrerà meglio e aspetta …. (continua) 4267 0 13 anni fa
- 2 giorni fa RISVEGLIO CAPITOLO DUE Un po’ lo speravo, in fondo all’autolavaggio mi aveva lasciato con eleganza il suo biglietto da visita e io scema non gli avevo detto neanche il mio nome, ma almeno sapeva quello del mio negozio di cachemire. E’ venerdì, se Dio vuole, di una settimana rovente, sono stanca, alzo gli occhi e lo vedo entrare, accidenti mi rendo conto che lo speravo proprio, mi era rimasto impresso.Stamattina mi sono alzata un po’ strana, non capivo bene il motivo. Rimango a letto un po’ di più e dormendo nuda mi accarezzo un po’; ecco ho capito, il motivo è una voglia strisciante che mi circola in corpo e va un po’ qua e un po’ là . La mano scende verso il sesso e ops trovo dei peletti ribelli che evidentemente sono scappati alla ceretta brasiliana fatta solo un paio di giorni fa. Ci gioco un po’ ma poi decido, vado in bagno, crema morbida, mi spalmo e mi massaggio a lungo il pube. La mano scivola più giù, non sul clito, non subito, non mi piace toccarlo subito, devo essere eccitata allora sì. Le dita scendono fra le gambe, spargono la crema ai lati delle cosce, poi risalgo arrivo all’ano, ci gioco, lo stuzzico, infilo il mignolo, piano, piano. Che bello quando è lubrificato, che eccitazione intrigante avere qualcosa dentro dietro, mmmmm, la voglia inizia a salire. La carezza si fa insistente gioca con le grandi labbra attorno, un po’ dentro, con movimenti rotondi ora leggeri ora più decisi. Non voglio venire subito, voglio prolungare il piacere prima di lasciar esplodere l’orgasmo, perché so di averne una voglia tremenda e non posso non godere.Prendo il rasoio e delicatamente inizio a radermi; il freddo delle lame mi eccita ancor di più. Continuo fino a che non è rimasta neanche una goccia di crema; passo il rasoio dappertutto con voluttà e maestria. Lo giro e lo infilo davanti pianissimo … E’ duro ma ha una forma sinuosa che sembra fatta apposta per usarlo come un dildo. Più grosso all’estremità più sottile nel centro del manico, entra che è un piacere e se lo lascio rimane dentro. Ora è il turno del mio culetto che riceve il manico del rasoio dilatandosi con piacere. Ma è troppo piccolo e la voglia che cresce mi fa infilare due dita nell’ano e ri infilare il rasoio nella fica che ovviamente a questo punto non ha più bisogno di lubrificanti perché sta colando da un pezzo.Dentro e fuori piano piano, poi più veloce, poi ancora piano, assaporando ogni stilla di piacere che i movimenti sanno creare. Le dita nell’ano sentono il manico del rasoio che si fa strada sempre più dentro. Ora il clito è gonfio, rosso pulsa di piacere. Vorrei tanto farmelo leccare, anche da una donna perché no, le donne sanno come darsi piacere … Ancora più veloce, più dentro tutto, sollevo il pube per fare entrare meglio le dita e il rasoio che spunta solo per la testa delle lame. Le dita dietro ora sono tre, l’ano sembra esplodere ma so che si dilata quando lo voglio, l’ho già fatto, so i suoi limiti, spingo per agevolare le dita che entrano bagnate facilmente, e spingo, spingo, spingo, inizio a godere, prima è una sensazione interna, poi sembra arrivare al clito, poi ritornare dentro aumentata, cresce, cresce e, siiiiiiiiiiiiii, vengooooooooo, ahhhhhhhhhh, sobbalzo, mi tendo come un arco e dall’eccitazione schizzo davanti. Uau, che sballo, che piacere tremendo.Poi mi do una crema rinfrescante, calmando il sesso turgido e l’ano pulsante.Cerco il perizoma più sexy che ho, filo sottilissimo, nero, trasparente quanto basta per vedere tutto per bene, per vedere che sono rasata, morbida, pronta di nuovo. Niente reggi, ho voglia di sentire i capezzoli contro il vestito di lino con spalline sottili che mi infilo a nuda pelle. Non è quello dell’autolavaggio, questo è meno casto, la scollatura è più profonda, un occhio di un maschio capirebbe subito che non porto il reggi e si ecciterebbe da morire. Sono sexy, lo sento, lo vedo, mi piaccio, mi eccito, so di eccitare. Tacco 9, oggi voglio sedurre. Basta poi che arrivi uno stimolo, il più piccolo, perché i miei capezzoli si ergano come piccoli membri, per dichiarare al mondo la mia voglia di sesso, di vita.Lo stimolo mi arriva inaspettato non appena lo vedo entrare in negozio e contemporaneamente sento che qualcosa nel mio sesso sta scendendo. Mi sto bagnando di nuovo.Gironzola, chiede alle mie dipendenti informazioni, non capisco se mi ha visto o no. Poi i nostri occhi si incrociano emi sento ancora più bagnata …. Accidenti troppo presto, di questo passo dove vado a finire? By Gimap02 Capitolo 1 AUTOLAVAGGIOPotete lasciare i vostri commenti nel blog attivo nel mio profilo. Grazie e ciao. 3163 0 14 anni fa
- 2 giorni fa Autolavaggio Arrivo, lei arriva, tocca prima a me. L’auto s’incammina nel tunnel, la vedo arrivare e scendere. Che tipo …. Magra, vestitino semplice ma elegante, spallina sottile scollato quel che basta per intuire dei seni generosi, corto ma non volgare, sandalino tacco 7, non molto abbronzata.Scende e non posso non vedere le sue cosce scoprirsi, è un attimo ma è il promo assaggio … Poi gironzola attorno all’auto, controlla non so bene che, poi si inchina per vedere dentro e il suo decolté si apre per farmi ammirare due seni pieni, importanti, più grandi di quello che il vestitino lasciava immaginare. L’eccitazione sale.Stavo leggendo il giornale ma mi era difficile non guardarla, lei del resto era lì a pochi metri. Taglio corto mascolino, rossetto rosso vivace occhiali da sole, bel viso. Sottile e intrigante.Le parlo, non le parlo, che dubbio, poi la voglia prende il sopravvento e butto lì qualcosa sul caldo e la mancanza di una pensilina per chi aspetta. Lei risponde tutt’altro che scocciata, mi sorride, iniziamo una amena conversazione …La scollatura ogni tanto per i movimenti delle braccia si apriva vistosamente e di lato ammiravo il suo seno senza riuscire a vedere il capezzolo, ma solo intuendolo e stando attento a non fare la solita figura del guardone … Ma che bella accidenti e che spirito e vivacità . La bellezza arrivava non solo dal suo corpo ma da come mi parlava da come si esprimeva dal carattere che si stava svelando. Titolare di una ditta di maglieria di alta classe cachemire proprio nella mia città , che fortuna. Si gira per muovere l’auto e si inchina così si vede benissimo che ha un micro perizoma nero … mmmmmmm ….. che voglia ….Non devo lasciarmela scappare, devo conoscerla ma come senza essere invadente? La chiacchiera continua la mia auto è lavata e pronta, non mi deciso ad andar via. La sua auto si infila nel tunnel, è in lavaggio, continuiamo a parlare, … mi piace sempre più.Poi il parlare langue ma continua a guardarmi, mi dice il nome della sua ditta e io agganciandomi a dei lavori che sta facendo le do il mio biglietto da visita, forse non tutto è perso. Non riesco però a sapere il suo nome, ma la missione ora è chiara, devo andare a trovarla e poi si vedrà .Non me la cavo dalla testa, ripenso al suo viso, alle sue labbra sottili ma sensuali, al suo corpo snello e slanciato, alle gambe ben disegnate e a quei seni che prorompevano nella scollatura; impossibile non fantasticare, non immaginare un’avventura erotica.Accetta di andare in un bar, siamo lì che sorseggiamo seduti su degli sgabelli, accavalla le gambe si scoprono le cosce, molto, troppo perché non sia voluto, io guardo, non posso non guardare, lei lo vede, non dice niente.Si sporge verso di me e vedo i suoi seni stavolta capezzoli compresi, teneri, grandi, rosa da baciare, lei capisce si ritrae un po’, si passa una mano sulle cosce nude su è giù, io gliela cerco le poso la mia sopra, la guardo, lei ricambia, si inchina nuovamente verso il mio viso per sussurrare qualcosa, i miei occhi cadono nei suoi seni ora con i capezzoli che si sono rimpiccioliti perché sono irti e turgidi di voglia, si vedono benissimo da sopra il vestitino anche se ha un reggiseno nero …Non fa nulla per nasconderli e mi chiede se l’accompagno alla toilette, da sola non si sente sicura. Non mi par vero e ovviamente accetto. Chiudiamo la porta nell’antibagno e le sue labbra sono già sulle mie in un bacio languido tenero pieno di voglia e di dolcezza.Ehi mister, mister, deve spostarmi l’auto, mi serve lo spazio per gli altri clienti ! Acc la mia fantasia ha avuto il sopravvento, ma non è finita qui. 3916 0 14 anni fa