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First time

buon compleanno

Sto scendendo le scale, ho finito di lavorare finalmente.
Oggi passi a prendermi e sono felice, in questi giorni lo sono particolarmente
come non lo ero da tanto forse da mai
le nostre strade si sono incontrate e le nostre vite improvvisamente hanno sterzato in una direzione inaspettata

In pochi giorni tutto è cambiato, mi hai spalancato tutto te stesso ti ho spalancato tutta me stessa in un turbinio di parole emozioni lacrime, sorrisi.
Sono scappata da un passato soffocante e quando mi hai aperto la porta quella sera, quando mi hai vista con le valige in mano, quando il tuo sorriso mi ha svelato la direzione che avrei preso come un faro nella notte.
Ho capito che tutto sarebbe cambiato che il mio essere sarebbe finalmente uscito da quel piccolo guscio, che la vita mi avrebbe spalancato le porte e gioia, felicita, sicurezza sarebbero finalmente entrati nel mio essere.

Oh quanti pensieri in pochi gradini. Ecco finalmente il cancello e te lì oltre ad aspettarmi.
Entro in macchina e mentre salgo penso che hai un sorriso strano, diverso oggi.
Ti giri lentamente e il tuo sguardo mi riporta lontano, al mio vicino di casa con cui da piccola ne combinavo di tutti i colori.
Si, quando sei felice assomigli a lui un monello terribile pronto a partire a razzo per qualche luna lontana.
Metti in moto e guidi piano, strano non da te. Mi metto comoda e so che le tue parole arriveranno, non so perché, ma lo sento, ti conosco oramai
Oggi è il tuo compleanno mi dici, oggi hai un regalo che ti aspetta a casa,
un regalo che ha scelto e voluto essere il tuo regalo oggi.
Puoi scegliere ora se accettarlo o, se credi sia troppo grande, rifiutarlo.
Rimango col fiato sospeso allibita, scioccata, letteralmente per aria . Trovo solo le parole per chiedere che sarebbe accaduto se avessi rifiutato e tu con una semplicità disarmante mi rispondi che nulla, non sarebbe accaduto nulla, solo avresti dovuto fermarti per una telefonata. Non pronuncio parola. Sono letteralmente paralizzata e nel contempo assalita da una strana vibrazione: qualcosa di sordo che parte dal basso e che mi scuote dentro nella mia immobilità; è una porta che si spalanca con violenza, è un pensiero che giunge da lontano, è la presa di coscienza che qualcosa da sempre desiderato, sognato sta arrivando.

Ora devo prendere una decisione e so che cambierà tanti aspetti della mia esistenza.

Nel breve tragitto il silenzio è rotto dal rumore delle poche macchine che ci sorpassano. Ancora una breve salita, 2 curve e poi la casa con dentro il mio regalo. Il regalo che ha scelto me oggi
Devo decidere, devo smettere di pensare
Devo far defluire tutto fuori: dubbi, paure, pensieri simili a: sarò capace? sarò al altezza?
Tu spegni la macchina appena davanti al cancello attorno solo il rumore del bosco, dei miei, dei nostri respiri
Ho un tono molto più tranquillo di quello che provo dentro mentre sussurro la mia domanda
Raccontami, anzi dimmi quello che devo fare, chiedo.
Ti giri, mi guardi, lo sapevi già da tanto quale sarebbe stata la mia decisione.
E’ strano sai sempre prima cosa deciderò e il tuo sapere almeno un po’ mi calma
Sai, mi dici, quella volta li in salotto davanti al fuoco della stufa, io che scivolo dolcemente in te,
E come ogni volta, tutte le volte che accade che sono dentro di te
mentre esce il tuo vero io in una festa di colori, di urla, di godimento mi hai raccontato alcuni dei tuoi desideri repressi:
Il piacere ricorrente nel ricordare la tua compagna di camera all’università ,delle notti insonni accanto a lei
di quella voglia d’allungare una mano per sfiorare la sua pelle, di quel leggero e struggente desiderio mentre col dito ti accarezzavi le gambe risalendo fino al centro del tuo piacere…

Ho pensato che per inseguire i sogni, i desideri ogni tanto bisogna correre, magari accanto ai timori, che non bisogna rimanere fermi ad aspettare che la vita cambi che le cose e che i momenti ci prendano per mano cambiandola, che le decisioni e i passi verso la felicità toccano a noi.

Da molti anni ho una cara amica, con cui nel passato ho avuto modo di entrare in intimità sia fisicamente che nei pensieri.
Spesso mi aveva espresso gli stessi desideri.
Ieri l’ho chiamata…

Ho un turbinio di pensieri, ma un anche un gradevole calore che inizia a farsi strada.
E’ qualcosa che conosco bene e piano piano inavvertitamente scosto le gambe e mentre lo faccio la tua mano dolcemente si appoggia sulla mia gamba accanto all’orlo della gonna, sfiora la mia calza.
Mi conosci, conosci ogni mio gesto, percepisci ogni mio segnale
Ieri l’ho chiamata continui e dopo averle raccontato della tua compagna di stanza e di alcune altre cose di te, di noi...
Intanto che mi parli il tuo dito risale lentamente ma inesorabilmente sotto la mia gonna scostandola un po’ si fa strada tra lo slip e poi improvvisamente si ferma accanto alle grandi ali che proteggono il mio mondo.
il mio respiro si ferma mentre ti chiedo cosa le hai chiesto?
Tu mi rispondi e mentre lo fai, il tuo dito scivola dentro di me, senza resistenza, nel mio mondo già umido e caldo.
Fai coincidere esattamente il movimento alle parole.
Le ho chiesto: vuoi essere un regalo di compleanno domani?
Arriva come un lampo nel buio della notte una sferzata di piacere fisico che mi stringe la pancia ma non si ferma,
risale alla mente facendo strada al pensiero di aprire la porta della macchina scendere superare il cancello ed entrare
E lei cosa ha detto chiedo io stupidamente stordita?
prendo tempo, conoscendo già la risposta.
Ora tu sei immobile col tuo dito e percepisco la tensione di tutti i muscoli dei nostri corpi all'unisono.
percepisco la tua eccitazione e tutta la felicità che il tuo essere emana momenti come questi.
Siamo per un momento sospesi l’aria e tutto il resto ora è immobile
e poi mentre muovi i tuoi occhi un impercettibile cenno di assenso ti scuote
Abbasso volutamente lo sguardo e guardo consapevole il grosso rigonfiamento tra le tue gambe.
Mi conferma ancora una volta il perché siamo qui assieme
il perché di queste vibrazioni che ci scuotono che ci rendono vivi felici
ogni qual volta stiamo vicini in questa maniera
Appoggio una mano sullo sportello poi per un attimo rimango immobile.
E' il segnale che giunge da lontano, dal più profondo e recondito orizzonte del mio essere.
Lentamente sfili il tuo dito e come tante altre volte con un gesto a me oramai famigliare lo porti vicino al volto annusandolo
ami quel misterioso profumo denso di una magia così lontana e al contempo così vicina
poi piano lo appoggi sulla lingua inebriandoti i sensi con la più potente delle droghe
il mio sapore
Amo questo uomo, che ad un certo punto della mia vita è diventato in pochissimi attimi, la mia casa, il mio amante, la mia famiglia, la mia isola, il mio mare, il pozzo profondo dove immergere il secchio e ritirarlo colmo per dissetare ogni mio desiderio.

Ascolto il rumore dei miei passi sul vialetto d'ingresso mi sembrano tuoni.
Ti lascio li so che non ti muoverai so che i battiti del mio cuore accelerati saranno i battiti del tuo cuore 
che questo tempo ti sembrerà infinito e il desiderio di leggere nuovamente nei miei occhi ti farà fremere impaziente.

Apro la porta e la luce delle miriadi di candele mi avvolge,
entrando in casa aldilà della porta mi sembra un altro mondo, un altro pianeta, una musica lieve..
La cura che metti nei particolari anche in quelli più insignificanti rendono le esperienze fatte assieme a te un solido castello in cui mi sento protetta dalla grandezza e solidità delle mura costruite attorno a noi

Entro in bagno ho bisogno di togliermi i vestiti
di togliermi tutto il mondo di lasciarlo li fuori, di far correre l’acqua fredda sulla mia pelle,
di calmare il tremore delle mie gambe, di preparare la farfalle che volano nella pancia alla libertà.
Trovo sul mobiletto le cose che hai preparato per me: il mio intimo preferito, le calze velate, le scarpe col tacco nere.
Tutte cose che amo, tutti oggetti che esaltano la mia femminilità che mi danno sicurezza e carica
E Tu lo sai. Indosso tutto con calma, il tempo si è fermato e il mondo li fuori non esiste più.

Ora sono pronta,

Apro la porta della camera e piano piano il mio sguardo cade sul corpo nudo disteso sul letto nella penombra.
Come spesso mi accadrà in futuro, rimango incantata di tanta morbidezza e dolcezza all’unisono.
L’incontro di ogni linea di ogni piega è perfetto e al contempo unico eccitante
Ha i seni piccoli simili ai miei, i capelli lunghi e una benda nera le copre gli occhi.
Ha le gambe leggermente piegate, il respiro ancora lento modulato come un primo crescere di marea.
Mi sta aspettando tranquilla.
Saprò poi che anche per lei era la prima volta e che tranquilla era solo l’apparenza.
Mi avvicino piano e con un gesto le prendo la mano.
Ciao.. Ciao, mi risponde stringendomela.
Il suo profumo di donna mi arriva improvviso come un vento caldo che mi avvolge e stordisce al contempo.
Quante volte l’ho percepito accanto a me nella vita di tutti i giorni,
quante volte mi sono girata dall’altra parte spaventata dalle sensazioni che mi provocava dentro facendo scivolare via tutte le mie sicurezze.
Ora piano lo respiro tutto e una prima grande scossa parte in baso tra le cosce
come un eco lontano sale, rimbomba, esplode, scacciando dubbi, paure, pensieri.
Mi immergo piano in questo magnifico oceano, avvicino le mie labbra alle sue e lieve  come un sole che tramonta inizio a baciarla.
ha un sapore di buono di una isola lontana sconosciuta.
Poi piano sciolgo la benda e nei suoi grandi occhi neri vedo il suo mondo,
vedo ciò che sarà tra poco, vedo riflessa me e ciò che cambierà per sempre per entrambe

Buon compleanno mi sussurra lei.

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