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Regalo di pasqua
Me lo aveva promesso che mi avrebbe fatto un ‘regalo’… e che regalo.
Dopo tanto tempo passato tra chat, sms e telefonate, adesso è di fronte a me, in tutto il suo splendore. Non perdo tempo e mi fiondo su quel corpo fantastico; accarezzo il suo culo sodo e contemporaneamente lecco e succhio le sue splendide tette, con i capezzoli già belli duri.
La adagio sul letto ed esploro tutto il suo corpo con le mie labbra, senza lasciare neanche un angolo inesplorato. Dal collo alle spalle, dai capezzoli ai fianchi, dalle cosce alla sua fessurina profumata, depilata e già bella bagnata. Che spettacolo giocare insieme a Lei; è bellissima e si vede che le piace ‘giocare’. Gioco con la sua figa fino a farla godere, sentendo i suoi umori colare lungo le gambe, e subito mi chiede di continuare; cosa che non mi faccio ripetere due volte. Così che alterno colpi di lingua sul clitoride a delle vere e proprie succhiate …. ma adesso comincia a dimostrarmi quanto è porca: mi chiede di infilarle non uno, non due ma tutte le dita dentro. Comincia un su e giù con la mano dentro la sua figa ormai arrossata e bagnatissima, e continuando a leccarle il clito… fino all’ennesimo orgasmo. Nel mentre sono li che mi dedico a lei, si sposta col busto fino a trovarsi a portata del mio uccello voglioso, che immediatamente accoglie nella sua caldissima bocca. Parte così un sessantanove da sogno, con la sua bocca che lo prende tutto quasi volesse mangiarlo.. come succhia….
Però adesso si divertiamo sul serio.. la tiro fino all’angolo del letto, la metto in ginocchio sul letto e dopo aver leccato ancora quel lago chiamato figa, la accontento: in un attimo sono dentro di lei. La sua figa non aspettava altro che il mio cazzo, e così non son più sicuro se la sto scopando io alla pecorina o mi sta scopando lei all’indietro. Gode da morire e io impazzisco con lei. La scopo tenendole i fianchi e accarezzando le sue bellissime tette, che vedo ballare attraverso lo specchio di fianco. Da questa posizione le passo un dito sul ‘buchetto’… me lo aveva confessato una volta che le piaceva. Allora io esco dalla figa allagata e appoggio il mio cazzo che non sta più nella pelle, sul buchetto che in automatico si allarga per fargli spazio… questo è il momento che mi fa realizzare che ho davvero davanti a me una grandissima troia che non si lascia sfuggire nulla, perché se appena con la cappella dentro mi implora di far pianissimo, dopo 3 secondi mi supplica di sbatterla a perdifiato. E mica posso resistere alle sue suppliche, eseguo … e così il suo buchetto accoglie il mio cazzo ormai senza forza per resistere all’orgasmo, e si ripete la scena di prima: mi sta scopando lei col suo culo. Irrimediabilmente esplodo in un’orgarsmo incredibile, sembra non voler terminare mai. Una cosa meravigliosa.
Ma il regalo non è finito…perchè il tempo di una sigaretta lei ricomincia a giocare col mio uccello, e mentre me lo sta succhiando mi chiede di potermi leccare il mio di buchetto. Cosa che gli concedo, e lei comincia a leccarlo, senza mai perdere di vista il mio cazzo che, di tanto in tanto riprende a succhiare. Ormai lo ha ‘rimesso in sesto’. Allora io mi metto sopra di lei, col mio uccello tra le sue tette, e lei prende a succhiarlo facendomi una sega con le tette; cosa che le riesce benissimo vista la loro bontà. Le sue tette e la sua bocca mi stanno facendo impazzire tanto da non farmi rendere conto che sto scopando la sua bocca come se fosse la sua figa o il suo culo, con un ritmo indiavolato, mentre lei con le sue mani mi prende per le natiche e mi spinge tutto nella sua bocca. Ormai sto per godere ancora e lei aumenta il ritmo della sua pompa fino a quando le riempio la bocca con un’orgasmo che quasi mi fa perdere i sensi, e lei per tutta risposta beve tutto fino all’ultima goccia….
Dopo questo potrei anche morire …
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Il viaggio in treno parte 2
Passati 5 minuti esco dal bagno e mi dirigo verso lo scompartimento, entro e vedo il vicino che continua a leggere le sue carte, lei che è a sedere e guarda fuori dal finestrino e il marito che mi guarda. Contraccambio lo sguardo, mi porto il dito al naso, lo annuso e gli faccio il segno delle corna. Lui mi guarda, prima fa gli occhi sorpresi, poi mi sorride e si gira a bisbigliare qualcosa verso la moglie che mi guarda sorride e gli risponde.
Le galleria sono finite da poco, siamo in prossimità di Bologna, lei con fare civettuolo giocherella con un bottone della camicia fino a sganciarlo e a mostrare di più lo scollo, nello stesso momento entra il controllore che ci distrae, controllo biglietti ed esce. Sembra non si sia accorto di nulla il mio vicino. Ora lo vedo riporre le sue carte nella ventiquattro ore, prendere il soprabito ed alzarsi, saluta ed esce dallo scompartimento. Siamo in prossimità della stazione di Bologna, ora che siamo soli i giochi di sguardi tra me e lei iniziano a farsi più intensi, più provocanti. Scavalla la gamba e le tiene aperte mostrandomi quella fica che avevo toccato. Sappiamo tutti e tre quello che deve accadere, ma attendiamo, vuoi per aumentare l'eccitazione, vuoi per capire se a Bologna saliranno altri ospiti indesiderati nello scompartimento. Continua a giocare con i bottoni se ne slaccia un altro, ci guardiamo, ci desideriamo ma ancora il treno è fermo in stazione.
Finalmente il treno riparte, non ci siamo detti una parola, rompe il silenzio il marito “Speriamo che non entri nessuno, si viaggi tanto comodi quando siamo pochi nello scompartimento” e io gli rispondo “non c'è dubbio, siamo anche più liberi, non credi?” Guardo lei con occhi vogliosi, mi passo la mano sul cazzo che spinge dentro i pantaloni. Ci stiamo allontanando da Bologna, lei si alza e si mette al posto del passeggero di prima “mi dà fastidio viaggiare spalle alla direzione del treno”
Ora è accanto a me, accavalla le gambe, la gonna sale, vedo bene il suo seno dentro il reggiseno. Guardo suo marito, l'ammira estasiato, a bocca aperta, io poso delicatamente la mano sulla sua coscia e l'accarezzo, sento lui dire “siiii” lo guardo e gli sorrido. Lei con fare deciso gli dice “perchè non chiudi un po' le tende dello scompartimento e non stai li a vedere se arriva qualcuno?” e intanto posa la mano sul mio cazzo duro. Lui ha chiuso le tende ed è seduto di fronte a noi nel seggiolino accanto alla porta come a sbirciare se dovesse arrivare qualcuno lei intanto mi palpa il cazzo e dice “sento che è duro come prima, deve essere grosso” “anche succoso, se è per questo” le replico. Le palpo le tette, la bacio in bocca e insinuo una mano dentro il reggiseno, sento il capezzolo duro, glielo stringo tra le dita, lei ansima, le sue dita si muovono frenetiche sul mio pacco, inizia a cercare i bottoni per liberarlo. Lui ci sbircia e dice “amore sei fantastica, fallo godere questo ragazzo, fagli sentire quanto sei troia”, lo guardo, si sta accarezzando da sopra i pantaloni, gli sorrido e gli faccio il gesto delle corna, “siiii sono un cornuto, mi piace”.
Finalmente lei libera il mio cazzo dai pantaloni, ora svetta fuori e batte sulla mia pancia, lei lo accarezza su e giù delicatamente e dice “lo vedi come è grosso, ora lo succhio” e lui gli risponde “si è duro non è come il mio che è moscio”.
Sento la bocca di lei che gioca con la mia cappella, lecca il prepuzio, il frenulo, poi con le labbra avvolge la cappella in un morbido bacio, sento la sua lingua che continua a leccarmi, poi scende piano piano per poi tornare su. E' un pompino da artista, di chi sa come succhiarlo, di chi sa come far godere un uomo, io ansimo, le accarezzo la testa vorrei darle il ritmo ma non ce n'è bisogno, sento che interpreta bene le mie voglie aumentando e diminuendo all'occorrenza lo scorrimento sul mio cazzo. Noto che ha le gambe larghe, la fica le si vede, allungo una mano e inizio a toccarla, gioco con il clitoride, la posizione non favorisce tanto altro. Glielo prendo tra le dita e lo strizzo un po', sento lei gemere di piacere, la sento più bagnata.
Smette si succhiarmi e si alza, dalla borsa tira fuori un profilattico e me lo porge “ho voglia di sentirmelo dentro” mi infilo il profilattico, calo un po' i pantaloni, sto per alzarmi “no, rimani seduto, mi ci siedo io sopra” mi accomodo meglio sul seggiolino, lei mi da le spalle, si abbassa come per mettersi a sedere, prende il mio cazzo in mano e lo indirizza verso l'entrata della fica.
Si siede e lo fa entrare tutto, ansima “è bello duro, mi piace” e comincia a muoversi su e giù, poi si siede tutta spingendolo dentro e cominciando a roteare il bacino “lo sento tutto, come è grosso” “si troia, ti piace vero” “mi piace è grosso, lo sento tutto, siiiii” così facendo continua a muoversi “hai la fica calda e umida, da vera cagna in calore” le dico, lei ricomincia a muoversi su e giù con decisione le piace, lo fa scorrere dentro per tutta la lunghezza, è un godimento fantastico, la sento gemere di piacere e sento il suo calore. Si muove tarantolata, sta godendo, sento i suoi umori che mi bagnano l'inguine, vedo il cornuto che si tocca da sopra i pantaloni, non fa più la vedetta, credo che non ce ne freghi più se qualcuno ci possa sorprendere.
La sento godere sempre più lui commenta ogni tanto, ma non gli do peso sono troppo estasiato dal momento, dalla scopata inaspettata, “si godi troia” le dice il marito “ti piace farti sbattere dai giovani focosi, vero?” e lei gli risponde “si, mi piace il cazzo lo adoro, non ne posso fare a meno, e questo è bello duro e grosso”. Mentre dice questo ha l'orgasmo, reclina indietro la testa e inizia ad ansimare più forte, sento i suoi movimenti diventare più lievi, più armoniosi, più delicati, fino a sedersi completamente sul mio pene per godersi gli ultimi spasmi dell'orgasmo.
Ricomincia a muoversi e mi chiede “ora sta a te godere” la prendo la faccio alzare, la spingo verso il seggiolino di fronte, quello accanto al marito, la faccio piegare a pecorina le tiro su la gonna, le lecco il buco del culo per lubrificarlo meglio e lei mi dice “si scopami il culo che mi piace” mi rialzo le appoggio la cappella allo sfintere e inizio a pigiare piano piano, entra bene, senza troppi sforzi “sei proprio rotta dietro” e il marito di mi risponde “ha preso tanti cazzi di ogni dimensione in quel culo, è rotta” lo vedo estasiato, ora ha il viso di sua moglie davanti al suo volto, lei ha le tette tirate fuori, lui gliele tocca mentre io da dietro inizio a dare colpi decisi, vedo quelle poppe ballonzolare al ritmo dei miei colpi decisi, lei ansima, mi invita a scoparla con vigore, “voglio sentirlo tutto nel culo, sfondami” incitato aumento il ritmo dei colpi la sto scopando con decisione “ti piace il cazzo nel culo, vero troia” “siiiii mi piace, insisit” i miei colpi sono bel piazzati, lo faccio scorrere tutto dentro, lo estraggo fino alla cappella eppoi un altro colpo deciso, e così ancora ed ancora con forza e ritmo.
Sono eccitato, per la situazione, per la troia che mi ritrovo, per lo sguardo del cornuto che ci guarda estasiato, sento l'orgasmo che sta arrivando “sto per godere” annuncio, lei mi dice “aspetta, esci che voglio vedere il tuo schizzo” sono in piedi davanti al marito, lei è in ginocchio davanti a me, toglie il profilattico, inizia a succhiarlo e a menarlo con decisione, sento il piacere che mi parte dai coglioni inizio ad ansimare lei lo estrae dalla bocca e continua a segarlo, la investo con tre fiotti di sperma che le finiscono sul viso, sui capelli, sul seno, sulla gonna. Esaurito il mio orgasmo lo riprende in bocca, lo ripulisce bene e me lo riconsegna bello pulito. E' sporca del mio seme sulle labbra che ora si lecca per gustare il mio sapore, si accarezza il seno pieno del mio sperma portandoselo poi alla lingua con le dita mentre mi guarda dal basso verso l'alto con fare da vera troia.
Finito il tutto ci risistemiamo, lei mi passa una salvietta umidificata per pulirmi, si risistema e annuncia che va in bagno a rinfrescarsi. Il marito le dice io vado in quell'altro bagno, ho bisogno di segarmi.
Il viaggio prosegue in tranquillità, ci scambiamo le nostre esperienze, le nostre fantasie, chiaccheriamo amabilmente fino a Milano. Ci scambiamo i numeri di telefono scendiamo dal treno e ci salutiamo, loro prendono la loro direzione io quella dell'albergo.
Mezz'ora dopo mi arriva un sms “Stasera ore 21 via.........., ci piacerebbe che tu venissi a cena da noi” rispondo “non mancherò”.
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15 anni fa
linguistafi,
41
Ultima visita: 1 anno fa
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Il viaggio in treno parte 1
Tre anni fa, il periodo della mia laurea, ero in perenne ricerca di argomenti e materiale per la mia tesi, fisso su internet alla ricerca di ciò che mi serviva, finchè trovai un seminario di tre giorni a Milano che trattava proprio l'argomento della mia tesi, che mi impegnava molto e mi aveva tolto tempo agli incontri con coppie amiche conosciute su vari siti o chat.
Feci il biglietto del treno preparai la valigia e partii.
Montai a Santa Maria Novella, Firenze, la mia città, cercai il posto prenotato ed entrai nello scompartimento già occupato da altre tre persone.
Un signore di circa 60 anni ben abbigliato, giacca e cravatta intento a leggere un fascicolo e una ventiquattro ore tra i suoi piedi e una coppia di circa 50 anni, lui alto circa 180 cm longilineo brizzolato, lei circa 165 cm formosetta quel tanto che basta per dare delle belle forme ad una donna, un seno procace che evidenziava in una camicietta che lasciava intravedere lo scollo e una gonna che mostrava un paio di gambe lisce e ben curate senza calze dato che era luglio innoltrato.
Sistemo il mio bagaglio e prendo posto accanto al 60enne che era al finestrino, mentre davanti a me ho il marito e posto finestrino la signora.
Ancora avevo gli occhiali da sole e dato che lei valeva una sbirciata più che profonda li tenni su, aprii il giornale e feci finta di leggerlo iniziando a scrutarla.
Capelli mori, riccioli, un viso delicato con un sorriso di chi è in pace e sereno, un nasino all'insù, occhi scuri e un trucco leggero che le risaltava gli occhi. Scendendo il suo seno era pieno, una quarta ad occhio e croce, si intravedeva lo scollo ed era molto attraente il gioco del vedo non vedo.
Scendo ad osservare meglio le gambe, lisce, sode, di chi, nonostante età e forme, si tiene in attività fisica. Le scarpe con tacco, non esagerato, ma comunque un decoltè piacevole.
Notai una cavigliera a sinistra e mi venne un tuffo al cuore. Stai a vedere che questa è una coppia trasgressiva e cominciai a fantasticare, cercando di capire se fosse una coppia scambista o una coppia con lui cuck.
Intanto il treno stava muovendosi per uscire dalla stazione passando sugli scambi, gli scossoni facevano muovere quelle poppe richiamando i movimenti che fa un seno quando la donna è scopata con vigore.
Prima che il treno uscisse dalla stazione la signora cambia l'accavallamento delle gambe, ponendo la gamba sinistra sulla destra e così facendo mettendo bene in evidenza la cavigliera dalla quale ne vengo attratto e comincio a guardarla meglio. Noto che c'è un ciondolo che prima non avevo visto, lo guardo meglio, è il classico gesto delle che si fa con la mano, a questo punto non ho più dubbi, è una coppia con lui cuck, di quelle coppie che avevo incontrato qualche volta dopo chattate o scambi di mail su siti specializzati.
Fino a quel momento ero rimasto fermo, immobile con il mio giornale facendo finta di leggere, ma la scoperta mi aveva messo eccitazione addosso, sentivo il mio sesso iniziare a pulsare, già la visione della signora aiutava, ma la scoperta aveva dato un'eccitazione in più.
Ora dovevo farle capire che sapevo, con discrezione, senza farmi accorgere dal quarto incomodo che sedeva al mio fianco.
Tolgo gli occhiali, li poso sulla testa, poso il giornale sulle ginocchia e inizio a guardarla in maniera discreta. Le guardo il seno, le gambe, il viso, poi la cavigliera, di nuovo il viso sperando che si accorga dei miei sguardi.
Finalmente i nostri sguardi si incrociano, le sorrido, lei imbarazzata sorride ma distoglie lo sguardo, io insisto, le guardo la cavigliera, mi accorgo me mi guarda di nuovo, la fisso negli occhi e le sorrido di nuovo, lei risponde al mio sorriso in maniera più decisa a quel punto sposto lo sguardo sulla cavigliera e di nuovo su di lei, sorridendo ed ammiccando come per farle capire che ho intuito il significato della cavigliera.
Lei sorride, le vedo illuminarsi gli occhi, scavalla la gamba, la riaccavalla, le sale la gonna, ma non si cura di risistemarsi, mostra con orgoglio le sue cosce. Il marito coglie i movimenti, coglie gli sguardi tra me e lei, gli sorrido con educazione e lui contraccambia il mio saluto.
Torno a far finta di leggere il giornale, purtroppo c'è il quarto incomodo che è sempre impegnato nello studio dei suo fogli, continuo a guardare la signora che ogni tanto si muove come per mostrarmi meglio le cosce.
Il treno passa la stazione di Prato, comincia ad accelerare la sua corsa, gli scuotimenti non sono bruschi come sugli scambi, il rumore delle ruote che scorrono sui binari attutiscono altri rumori.
Iniziano le gallerie dell'appennino, lei si gira verso il suo uomo e gli dice che deve andare in bagno, si alza, passa tra me e il marito, si sofferma ad armeggiare ad un bagaglio sopra il marito, così facendo quasi mi mette il culo in viso, non posso che ammirare la sua rotondità, vorrei sfiorarlo, ma il signore accanto a me si è distratto dalle sue letture per via dei movimenti e anche lui guarda con fare interrogativo la scena.
Lei esce dallo scompartimento, il mio vicino di posto ritorna a studiare le sue carte, il marito di lei mi guarda con fare interrogativo come si aspettasse qualcosa da me, io rimango fermo a pensare sul da farsi, allora torna a leggere la rivista.
Trovo la soluzione, infilo la mano in tasca dove ho il cellulare, inizio ad armeggiare, fino ad entrare nel menu delle suonerie, attendo che il treno esca dalla galleria, faccio partire la suoneria “pronto? Pronto? Non sento nulla! Pronto?” così facendo esco dallo scompartimento e intravedo la lei che sta andando verso il bagno. Prendo la stessa direzione, arrivo davanti al bagno, che trovo chiuso, ed attendo che la porta si apra. Passa un minuto, sento la chiave che gira, mi avvicino alla porta che si apre ed appare lei. Ha come un sussulto nel vedermi e le dico “Non ti aspettavi di trovarmi qui?” “Bhè no, la situazione non è delle migliori” mentre dice questo faccio un passo in avanti precludendole l'uscita dal bagno, le poggio una mano sul seno e glielo palpo e le dico “tuo marito non deve essere geloso se ti accarezzo il seno” lei sospira e mi risponde di no, a questo punto faccio una pressione sul suo petto per farla retrocedere, entro in bagno anche io e chiudo la porta a chiave. “Che vuoi fare adesso?” mi chiede “non lo so, ma la situazione è tesa” e le prendo una mano portandola tra le mie gambe. Inizia a palparmi complimentandosi per “l'attrezzo” come lo ha definito, io nel frattempo le bacio il collo e le palpo il culo da sopra la gonna, poi insinuo la mano sotto e, sorpresa “non porti le mutandine...complimenti, pronta per ogni occasione”, inizio a sgrillettarla, lei allarga le gambe per favorire meglio il mio lavoro, la sento ansimare e sento la sua mano che stringe più forte il mio pene. Mi offre la bocca, iniziamo a baciarci, le nostre lingue si intrecciano vogliose. Le mie dita continuano a toccarla, la sento gemere, sento la mia mano invasa dai suoi umori e inizio a sentire il profumo della sua fica. Si stacca da me e mi dice “fermiamoci, a mio marito piace assistere, lo ha capito anche lui che ci hai riconosciuti, torniamo nello scompartimento, noi scendiamo a Milano e tu?” “Anche io vado a Milano” “bene, da qui a Milano avremo modo di divertirci, se poi non dovesse capitare, stasera sei ospite da noi”.
Apre la porta ed esce dal bagno con passo svelto e io rimango con il cazzo duro e voglioso. Mi chiudo di nuovo in bagno, non mi sembra il caso di tornare in contemporanea, colgo l'occasione per annusarmi il dito e nel frattempo me lo accarezzo da sopra i pantaloni.
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15 anni fa
linguistafi,
41
Ultima visita: 1 anno fa
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La prima volta
LA PRIMA VOLTA
Il nostro primo incontro, senza esserci mai visti prima, neppure in fotografia, a casa di un comune amico. Sto entrando, tu sei già nervosa, seduta guardandoti le mani sudate.
Improvvisamente mi vedi. Una sensazione strana ti avvolge.
"Ciao, piacere, Paolo"
Il tuo viso leggermente arrossato il respiro un po’ più rapido per la situazione e forse per una lieve eccitazione, dovuta anche al fatto di sapere perché eravamo là.
Imbarazzata, timorosa di essere reputata male, non riuscendo a dirmi nulla, piacevolmente sorpresa dalla sensazione di languore che ti coglie ... senti un intenso calore tra le gambe, le stringi forte, hai una voglia incredibile di toccarti.
Parlo, scherziamo, una musica di sottofondo.
Ti siedi sulle mie gambe, ti sfioro.
La mia voce, il tono che ho usato, la situazione in generale, ti fanno provare ansia ma anche una forte eccitazione, non sai cosa io abbia in mente... temi di saperlo... ma vuoi anche saperlo, soprattutto vuoi provarlo!
Ti chiedi per un attimo cosa stai facendo... se sei pronta... se puoi fidarti, le risposte ti si affollano nella mente, sono contrastanti, per un attimo pensi di allontanarti, ma sai benissimo che farai esattamente ciò che ti chiederò. La tua volontà è la mia ormai, questa consapevolezza rende notevolmente difficile alzarti in piedi, ti sorreggo sino alla terrazza e poi ti appoggi secondo le mie istruzioni, e resti in attesa, con mille pensieri che ti turbano.
Dopo un tempo che non sai quantificare, ma che ti è sembrato interminabile, senti una mano appoggiarsi al tuo collo con decisione, scendere lungo la schiena, sul culo, e insinuarsi tra le tue gambe, senti dita che ti frugano senza delicatezza... "sei bagnata"... alzo la maglietta e metto a nudo i seni.
Senti le mie mani scorrerti sul ventre, palparti, fino ai seni sui quali si serrano come una morsa, trattieni il fiato... i capezzoli turgidi sono tra le mie dita, li stringo, li tiro... ti sfugge un lamento, senti il mio corpo aderire con forza al tuo, avverti la mia eccitazione che intensifica la tua... istintivamente inizi a muovere il bacino per strusciarti contro di me... vuoi il mio cazzo, lo vuoi maledettamente.
Una mano lascia il tuo seno, afferro i tuoi capelli ti faccio voltare la testa, la mia bocca è sul tuo collo, risale fino all'orecchio
"Ti muovi come una cagna in calore... sei una porca" penso senza dirlo, la mia lingua ti trafigge la bocca dissetandoti con la mia saliva... adori già il mio sapore... il mio odore.
Mi guardi, ansimi, accaldata, il tuo respiro è intenso, leggo chiaramente nei tuoi occhi che hai voglia di essere sbattuta, ti vergogni di non riuscire a nascondermelo... arrossisci un po'. Ti piaccio, ma soprattutto, ti piace il mio essere, il mio modo di farti sentire femmina, braccata, posseduta... non riesci a parlare, anche questo t'infastidisce e t'imbarazza. Scosto una ciocca di capelli dalla tua guancia accarezzandola con un dito, l'unico gesto di tenerezza fino ad ora, ed ho colto esattamente che ne avevi bisogno.
Rientriamo, ti spoglio, andiamo a letto. Ormai stai gemendo spudoratamente dichiarandomi il tuo piacere, implorandomi con gli occhi di continuare, di non smettere. Improvvisamente trattieni il respiro, il tuo corpo si irrigidisce, si tende, senti l'orgasmo vicino, hai gli occhi spalancati, la bocca aperta, desidereresti sentire il mio cazzo tra le labbra, gonfiarsi contro il tuo palato, soffocarti in gola, lo so, e sai che io lo so; vorresti liberare le tue mani che tengo strette, e portarle tra le gambe, premere con forza il clitoride sentendo il piacere partire dalla tua figa fradicia e scoppiarti nel cervello, lo so e tu sai che io lo so; Vorresti sentire le mie mani stringerti i capezzoli, con forza, con rabbia, mescolando in te piacere e dolore, lo so e tu sai che io lo so; improvvisamente stringi le gambe, ora il piacere sta per coglierti, l'agognato orgasmo sta per esplodere, la mia voce sussurrata ti chiede di fare una cosa e tu la fai, mi lecchi il culo, non l’avevi mai fatto prima. Ti senti porca e puttana allo stesso tempo. Hai goduto come non ti succedeva da tempo. Il tuo corpo si rilassa. Sorrido, so di averti in mio potere, e tu sai che io lo so. E sai che io so quanto ami sentirti in mio potere, usata, dominata. Ti guardo, sei immobile, in attesa di ciò che farò, il capo chino, piccole gocce di sudore imperlano la tua fronte, dovute alla tensione che si sta allentando. Mi sdraio accanto a te, la mia mano sui tuoi capelli, una tenera carezza, mentre ti stringo a me. Sollevi piano il tuo viso, le nostre labbra si sfiorano, un dolce e tenero bacio, quasi da innamorati, ti sento rilassata tra le mie braccia, quasi ti rifugi in me, a cercare protezione, anche se nel tuo inconscio ti dici che forse è da me che dovresti proteggerti. Ma sai che io da te, per te, per me, voglio solo piacere ed emozioni, sensazioni, e sai, sei certa che non ti farò mai del male. La mia mano accarezza le tue gambe, risale piano all'interno delle tue cosce, sale piano; sento i tuoi umori bagnarmi le dita, sento immediatamente il tuo corpo reagire alle mie carezze, muovi in avanti il bacino, a cercare un maggior contatto con le mie mani. Improvvisamente, senza più alcuna traccia di dolcezza, senti entrare in te, di prepotenza, due dita. Un gemito di dolore ed una vampata di piacere ti colgono, improvvisi. Hai voglia, io non più. Mi allontano. Mi odi quando faccio il "bastardo".
Mi alzo, le mie mani sui tuoi capelli "in ginocchio" obbedisci immediatamente, un lampo di gioia e desiderio in te, hai la testa abbassata, vedi il mio cazzo spuntare dai pantaloni, duro, eccitato Lo avvicino piano al tuo viso, ora ne senti l'odore, la mia eccitazione diventa la tua, ti entra nel cervello, ti fa contrarre il ventre Lo vuoi, lo so, e tu sai che io lo so "leccalo porca, usa la bocca e la lingua, sei la mia puttana e sai di esserla, che ami esserla, vero ?" un timido "..ssi.." detto a fior di labbra sorrido vedo a tua lingua sporgere, sfiorare la mia cappella turgida, leccare quasi con devozione, assaporando il mio sapore, i tuoi colpi di lingua ora si fanno leggermente più decisi, sicuri "guardami negli occhi ora puttana" sollevi lentamente lo sguardo, sai che amo leggere nei tuoi occhi il desiderio che aumenta in te, il piacere che ti assale muovi lentamente il bacino, contrai i muscoli della tua figa bagnata, la lingua scorre sul mio cazzo, lo assapora, le tue labbra si chiudono sulle mie palle, le succhi, le assapori, ora le labbra si aprono, spingo, lentamente, entro in te chiudi gli occhi colta dal piacere di sentirmi, gonfio, teso, eccitato tra le tue labbra un colpo deciso e giungo fino alla tua gola, quasi soffocandoti, ed inizio a muovermi rapido "mi piace scoparti in bocca” Mugoli un "ssssiiiiii" a bocca piena e, quasi fosse un segnale esplodo nella tua bocca “ingoia tutto” esco da te e ti schizzo la faccia, poi ti ordino di spalmartela col cazzo, sì brava così, ti guardo, sei mia.
Sono trascorsi giorni. Ti chiamo, tra poco arrivo. Suono, salgo. Mi fermo davanti alla porta, ti guardo, con una lentezza esasperante entro, mentre tu guardi attorno timorosa, entriamo. Un nuovo gioco. Mi porto alle tue spalle, ti spingo in camera, senti qualcosa sfiorarti i capelli, ed una benda ti copre gli occhi hai un attimo di terrore, ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi che me ne vada ?" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco". Bene, sapevo che lo avresti detto termino di bendarti gli occhi, il buio ti circonda ed aumenta la tua ansia e, soprattutto la tua eccitazione.
Il contatto con la mia mano, ti sfioro, ti mordi le labbra, sentendo ancora il sapore del mio cazzo su di te dell’ultima volta, ti inebria, lo vuoi, lo desideri più di ogni altra cosa.
Scarto qualcosa, non sai cos’è, tremi di eccitazione e spavento. Un nuovo giocattolo tra le gambe, vibra, ti piace. Ti dico usciamo così. Ti sfugge un "NO", mi fermo immobile, in silenzio, per lunghi interminabili secondi, poi la mia voce decisa all'orecchio "sai che puoi interrompere il gioco quando vuoi, ma sappi che, se lo interrompi non potrai mai più riprenderlo, ed ora scegli, vuoi farlo o no, altrimenti me ne vado" "la tua risposta, sussurrata, è immediata "..nnno sei un porco".
Hai goduto anche quella sera, ti sei sentita la mia puttana, senza più vergogna per gli altri che potevano vederti. Non ti importava nulla, bastava avermi accanto e lasciarmi fare ciò che volevo di te. Ma io voglio di più e tu lo sai. Ora sei pronta, non aspetti altro che io venga da te e tu mi darai il culo.
Ti prego ... così dovrai chiedermelo, se lo vuoi, dentro nel culo fino in fondo, solo così mi avrai. Ti prego dammelo. Lo sai che io voglio così e te lo chiederò di dirmelo, con un tono suadente, deciso, delicato, comunque indiscutibile nella sua perentoria fermezza.. sai di appartenermi. Hai coscienza della tua dipendenza assoluta ad ogni mia fantasia e ciò ti rende nello stesso tempo ansiosa e incredibilmente serena.. pronta ad offrirti a me .. priva del libero arbitrio.. legata alla sola mia volontà.
Ti prego .. e quelle due semplici parole sono infinitamente più dure e pesanti di mille catene.. impossibile reagire.. impossibile opporsi.. impossibile persino indugiare o trovare delle scuse.... desideri essere mia. Ogni volta sei paralizzata dal terrore di ciò che posso chiederti.. di ciò che potresti concedermi .. come una droga .. mi lasci fare per non morire dentro .. una spirale inarrestabile .. perdersi nel baratro senza neppure il desiderio di salvarsi.
Non sai cosa ti piace di me, forse come mi muovo tra le persone con un ritmo diverso, come se il resto non mi riguardi, refrattario ai tuoi voleri, ai tuoi problemi ed ai tuoi bisogni, trattandoti con affabile indifferenza .. hai afferrato la mia mano con terrore e fiducia, senti la mia forza, senti che la tua indecisione ha sùbito trovato rifugio nella mia volontà. Non sai nemmeno tu perchè non ti ribelli
Stronzo ! Ecco cosa mi dici sempre. Stronzo e porco, ma è così che mi vuoi, e se non vuoi che io sia così allora “ciao” trovati un altro.
Ora è troppo tardi, ora mi darai il culo, vergine, non l’hai mai fatto. Ecco un’altra delle cose che non hai mai fatto. Ma non te ne vergogni, non te ne penti, farlo con me ti piace, ti eccita ti fà comprendere che sei la mia puttana.
Con delicatezza ti bacio con passione insinuando la mia lingua nella tua bocca. Non fai resistenza, anzi ti piace. Ormai l’hai capito che non mi fermerò, che non mi fermerai, ma neanche tu vuoi fermarmi !
La mia mano si insinua nella scollatura e prende possesso delle tue tette, le stropicciò a lungo. Hai la figa in fiamme. La mia mano si insinua tra le gambe inizio un su e giù lento ma deciso. Ti sento eccitatissima.
Ti accarezzo il culo. Senti del freddo, cos’è ? la crema, la spalmo sul buchino. Ti irrigidisci, lo sai cosa farò, un brivido. La mia voce calda ed eccitata ti sussurra “ti voglio, ti voglio tutta, ti voglio inculare, piano … fino in fondo”. Un dito vuole entrare nel tuo culo vergine che desideravi che tale restasse tale, non per pregiudizi, ma perché temi di provare grandissimo dolore. Ma ora lo sai che non hai scampo. Sfilo il cazzo dalla tua figa e lo puntò diritto e deciso al buco del culo. La tua sola speranza è che essendo bagnato del tuo succo, ti penetro senza eccessivi danni. Inizia una lenta ma inesorabile pressione; tu non sai se stringere lo sfintere o rilassarlo e facilitare la penetrazione. Hai gli occhi spalancati dal dolore e dalla preoccupazione. Pian piano sento il randello di carne che si fa strada nelle tue carni e penetra nel culo. Sento il mio inguine peloso che si poggia alle tue natiche spalancate in una offerta oscena. Capisci che sono entrato, ma solo un poco. Hai paura, fa male, ma hai voglia. Io continuo con la pressione piano piano, sei incredula non può entrare è troppo grosso. Ti sussurro parole che ti sballano la testa, fa male, ma mi vuoi. Sta entrando ancora, è troppo grande, fa male ma ti fa godere come mai hai provato. La sensazione di essere inculata, come una porca, come una puttana, sei la mia puttana. Orami non puoi fermarti, la voglia è maggiore del dolore, “ Siiiiiiiiiiii inculamiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii” ed io “ siii ti inculo tuttaaaa ti apro, apri il culo puttana che te lo sfondo” Poi mi fermo per permetterti di abituarti e poi inizio un su e giù con delicatezza. Io hai preso quasi del tutto rilassata cominci a godere di quel magnifico cazzo che ti squarcia il buco del culo.
Ti ho preso intensamente il culo per tanto tempo che ti sembra un’eternità. Capisci che sto per sborrare dal ritmo che assumo. Esco ti giro, un primo violento getto di sperma schizza sulla tua faccia, poi i successivi ti riempiono la bocca. Ingoia tutto porca. Parte dello sperma che hai sul viso te lo spalmo col cazzo, lecca tutto, lavami, puliscimi.
Tu lo fai, mentre ti guardo e ti accarezzo i capelli.
Ora lo so è stata la tua prima volta ed ora SEI MIA.
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15 anni fa
backstairs, 35
Ultima visita: 15 anni fa -
Iniziazione al piacere gay
La mia prima volta con un uomo: un incontro a lungo immaginato prima di qualsiasi tentativo di realizzarlo. Dalle prime esperienze con il sesso trasgressivo fatte insieme a mia moglie, sempre alla ricerca del piacere di lei, sempre lei con altri uomini mentre io guardavo o al massimo partecipavo con lei. Poi lei che inizia a fare tutto da sola, a passare da un letto all'altro, ad avere le sue storie da ninfomane con marito consenziente mentre io, da solo a casa, ad immaginare e fantasticare. Finchè i desideri latenti alla fine prendono forma e si traducono nella frequentazione delle chat. Forse non sono mai stato un semplice cuckold, forse ho sempre più o meno consapevolmente invidiato la mia compagna per ciò che faceva. Chissà. Ma se non fosse così per quale ragione presentarmi nelle chat gay con l'inequivocabile nick PASSIVOROMA, pur essendo un reale verginello da questo punto di vista?
Ed è arrivata la sera del contatto giusto, in mezzo a tantissimi contatti virtuali lontanissimi da qualsiasi veridicità. Sono da solo a casa, è venerdì sera, la mia lei è appena uscita per raggiungere il suo amico, e non tornerà a casa prima di domani a pranzo. E' vestita deliziosamente sexy e si pregusta una notte decisamente interessante, il tipo con cui esce sa il fatto suo, sa come farla divertire.
Solo a casa, l'occasione c'è, chissà che.... Mi contatta lui, dice di essere un quarantenne romano, di avere uno studio in centro, di essere in cerca di compagnia. E' interessato al mio nick. Si chiacchiera senza volgarità e senza riferimenti espliciti. Strano. Di solito in chat si viene sommersi dalle chiacchiere tanto esplicite quanto inconcludenti.
-Possiamo incontrarci adesso? - mi fa lui, diretto.
Mi sento avvampare, esito un minuto. Che faccio, chiudo la chat senza tanti complimenti e scappo? Gli chiedo info prima di accettare? Poi lo stimolo a tramutare la fantasia in realtà si fa sentire.
- Si, certo, non ho problemi - gli rispondo.
-Quanto ci metti ad arrivare a piazza Barberini? - mi incalza garbatamente.
-Una mezzoretta... - rispondo.
-Ok, all'angolo con la farmacia alle 23.00 - e segue una rapida descrizione.
Non ci scambiamo nemmeno il cellulare, tutto sulla fiducia.
Sarà mica un pacco?
Ma ormai ho varcato la soglia e voglio vedere cosa succede. Mi faccio una rapida doccia, mi vesto ed esco con lo scooter.
Arrivo puntuale, lego il motorino in via Barberini e scendo verso il Tritone.
Sono decisamente emozionato, non ho idea di come comportarmi. Non sono una checca, lui non si aspetterà mica che io mi comporti come tale? Che tipo sarà? E se poi appena lo vedo mi passa ogni fantasia e "ritorno in me"? Che gli racconto?
Sto in subbuglio ma mi fermo davanti alla farmacia a guardare la vetrina. Passa qualche minuto poi un signore non molto alto mi si avvicina.
-Sei Andrea? - mi fa.
-Si, ciao... Maurizio, no?
Ci stringiamo la mano. Non ho mai stretto la mano di un uomo con l'idea di farci sesso insieme, ho paura di essere goffo.
-Vieni, andiamo.
Iniziamo a camminare affiancati sugli stretti marciapiedi delle viuzze. Si chiacchiera normalmente, come due normalissimi conoscenti. Arriviamo ad un pianoterra con un portoncino a vetri, lui armeggia con la serratura, apre la porta e mi fa strada. Un corridoio e poi finalmente arriviamo in una grande stanza soppalcata. Lui è architetto e quello è il suo studio. Ci sono librerie e scaffalature, tavoli da disegno, computer....
Mi descrive brevemente l'ambiente ed il suo lavoro, poi mi invita a sedermi sul divano mentre lui prepara qualcosa da bere. Ne approfitto per osservarlo bene: sui 45 ben portati, corporatura normale, circa 1,70 di altezza. E' cordiale senza esagerare, parla con molta naturalezza e non sembra minimamente turbato, cosa che io non posso invece affermare. Mi rendo conto di star seduto sul divano a gambe strette come una liceale nervosa, mi sforzo quindi di rilassarmi.
Maurizio mi porta l'amaro che gli ho chiesto e si siede vicino a me. Continua a chiaccherare tranquillamente, poi appena finisco l'amaro mi prende il bicchiere dalla mano e lo posa sul tavolino. In un solo gesto continuo mi prende con delicatezza il polso e porta la mia mano a contatto con il suo "pacco". E' giunto il momento tanto sognato-temuto, ma sento che le cose vanno come è giusto che vadano, mi sento sempre più a mio agio. Lungi dal ritrarre la mano comincio a massaggiargli la patta dei pantaloni con delicatezza e gli sorrido. Lui appare imperturbabile, il contatto con quei pantaloni "pieni" mi piace decisamente. Maurizio continua a sorseggiare whisky in silenzio, non vedo alcun motivo per non essere audace. Gli tiro già la lampo del pantaloni ed infilo una mano dentro. Sono emozionato e desidero sentirlo dal vivo... lo sento già duro sotto le mie mani e cerco di afferrarlo, ma non riesco a superare la barriera dello slip. Maurizio si slaccia i pantaloni e li abbassa a mezza coscia insieme agli slip. Nulla più mi divide dal suo sesso. Finalmente. Glielo prendo in mano ed inizio a menarlo dolcemente. E' una bella sensazione. Ha un membro non troppo lungo, ma rispettabilmente grosso, sormontato da una grossa cappella turgida. Lo sento indurirsi ulteriormente sotto le mie carezze, poi lui prende l'iniziativa. Si alza in piedi e si sfila scarpe, pantaloni e slip, mentre io mi sfilo la camicia. Inizio a togliermi i pantaloni a mia volta quando mi ritrovo Maurizio in piedi davanti a me. Io, seduto sul divano, il suo cazzo davanti al viso. L'invito è esplicito. Tocca a me. Gli prendo l'asta in mano e la avvicino al viso. Non l'ho mai fatto ma ho visto centinaia di film porno, oltre che mia moglie dal vivo con diversi uomini. So cosa devo fare e lo faccio con molto piacere. Appoggio le labbra sulla sua cappella e la bacio delicatamente. La sento calda al contatto e dal deciso odore di maschio. Con la mano accarezzo dolcemente il suo membro e lo bacio, annusandolo. Lui pare gradire l'approccio soft, allora tiro fuori la lingua e la passo sull'asta. Risalgo e sento il bordo della cappella, Maurizio mi invita e prenderlo in bocca, è quello che desideriamo tutti e due. Sento questa grossa massa di carne calda invadermi la bocca, ha un sapore forte che mi piace. Spalanco perchè ho paura di fargli male con i denti, devo quasi prendere le misure. Penso a mia moglie che in quello stesso momento starà facendo lo stesso con il suo amico ed inizio a ciucciare con passione quella grossa cappella. Lui sembra rendersi conto della mia inesperienza mi ferma. Mi dice di aprire bene la bocca. Io eseguo e lui affonda il membro lentamente. Schiaccio la lingua sul fondo della bocca per farlo passare meglio. Maurizio mi afferra la testa e inizia a fare avanti e indietro. Ogni colpo va più a fondo, finchè mi strappa colpi di tosse. Prese bene le misure lui per dieci minuti buoni usa la mia bocca come se fosse una fica. Comincio a soffrire e a sentirmi la mascella indolenzita ma lo lascio fare, da come gli è diventato duro capisco che il gioco gli piace molto. Mi dice di spogliarmi, lui si leva la camica e si stende sul divano. Io sono eccitato ma in modo strano, non ho erezione, è più uno stato di languore che vera eccitazione sessuale. Mi invita ad avvicinarmi e mi chiede di baciargli i capezzoli. Senza che lui me lo chieda gli riprendo il cazzo in mano e avvicino il viso al suo petto. é molto peloso e mi fa una certa impressione, gli unici capezzoli mai baciati finora sono stati quelli femminili. Comincio a distribuirgli baci sul petto e lo sento sospirare. Percepisco il suo piacere e gli solletico i capezzoli con la lingua. Li mordicchio, ci gioco. Li inumidisco di saliva e poi ci soffio sopra per raffreddarli. Lui gradisce e mi apostrofa più volte chiamandomi la sua troia. A queste parole il languore che sento aumenta e sento di desiderare ancora il suo cazzo. Dal petto scendo lentamente gli bacio e lecco l'addome, scendo ancora e arrivo al pube. Non vedo l'ora di riprendeglielo in bocca.
Finalmente è di nuovo mio. Inizio a fargli un pompino sfrenato, come quelli che si vedono nei film porno. Gli succhio la cappella, la insalivo, ci sputo sopra per poi farmi sparire interamente il membro in bocca, mi piace da morire. Mi dice di far piano per non farlo venire subito, allora decido di scendere ancora. Con una mano gli accarezzo l'erezione mentre inizio a baciargli e leccargli le palle. Non ho più remore in quel senso, faccio ciò che mi viene naturale fare: lecco l'interno cosce, gli prendo delicatamente le palle in bocca ciucciandole e massaggiandole con la lingua.
Sono la sua puttana, voglio essere la sua puttana, che bello essere la sua puttana.
Facciamo un break a ci versiamo di nuovo da bere. Mi dice di trovarsi bene con me e che si vede che ci metto passione in quello che faccio. Finito il secondo beveraggio mi fa appoggiare ad una sedia, si siede dietro me ed inizia a massaggiarmi i glutei. Insinua le dita fra le chiappe ed arriva a solleticarmi l'ano. La cosa non mi piace particolarmente ma nemmeno mi dispiace, lo lascio fare. Dopo un minuto ho le sue dita che rovistano nel mio culetto cercando di allargarlo. Gli confesso di non averlo mai fatto, lui conferma con un:
-Ci credo senti quanto è stretto.
Non per questo però smette. Mi inserisce medio ed anulare uniti nell'ano ed inizia a pistonarci dentro con violenza. Il piacere lascia posto al disagio e a momenti addirittura al dolore. Maurizio mi porta sul divano sistemandomi a quattrozampe, si mette dietro di me ed infila un preservativo. Mi si accosta e sento la pressione della sua erezione fra le mie chiappe. Desidero farmi scopare da lui, ma lo desidero solamente con il cervello, il corpo non risponde. Apro le chiappe per farlo entrare, lui spinge ma avverto un dolore troppo forte e mi irrigidisco. Un secondo tentativo, lui mi prende per i fianchi e spinge, una porzione di cappella si fa strada dentro di me, cerco di sopportare il dolore, ma poi è troppo e dobbiamo rinunciare. Sono dispiaciuto, avrei voluto far godere Maurizio anche con il mio corpo non solo con la mia bocca e con le coccole. Per farmi perdonare mi inginocchio davanti a lui ed gli pratico un altro pompino generosissimo. Lo sento avvicinarsi al piacere, provo a masturbarmi per godere insieme a lui ma il mio cazzo rimane irrecuperabilmente moscio. Se vuole sburrarmi in bocca glielo lascio fare, voglio che lui goda al massimo. Ma un attimo prima esce, ed un copioso fiotto di sperma mi colpisce su una guancia. Con le mani continuo a segarlo e conto altri tre abbondanti schizzi che mi colpiscono su collo e petto.
Raccolgo la sua sborra con le mani e me la spalmo sulle guance, voglio mostrarmi a lui ricoperto del suo seme.
Insomma, questa è stata la mia iniziazione ai piaceri "diversi" il cui seguito... al prossimo racconto!!!
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Sabrina vent\'anni di trasparente luminescenza
Una storia troppo carina e positiva da non condividere...
Su invito di Marco (giovincello e fidanzato di giovane coppia di ormai confidente conoscenza...) mi lavo, vesto e corro da loro... Non so di Chi si tratti. Mi ha detto soltanto: "Vieni Pi, ci divertiamo, sono da solo questa sera ma viene una mia cara amica, vedrai.. "
Non avrei immaginato... escono dal portone, Lei ventenne.. mi sorride immediatamente... un sorriso grande e apertamente sincero… (è ok... tutto è ok fin dalla prima frazione di istante). "Ci siamo appena rivestiti " mi dice Marco... Cavoli, penso io, e allora perché uscite?
Dieci minuti dopo siamo sulle alture... con lei in mezzo ridente, determinata, padrona di una situazione assolutamente tranquilla, felice di poter godere non di uno ma di due... maschi veri, reali, dolci, tutti per lei, garantiti, per una sera.
Meravigliosa padronanza e maturità. Sotto la gonna da zingara, senza mutandine, e la maglietta di cotone... un sesso caldo, profumato e sottile, un seno piccolo ma fatto di crema... Nessun sentimento fuori luogo, nessun imbarazzo, nessuna bava alla bocca, nessuna perdita di coscienza... soltanto tanta naturalezza e spontaneità. Dopo una mezz 'ora, si decide che l 'auto è scomoda... si desidera stare meglio, di tornare al letto di casa... Così torniamo in centro con LEI "SEDUTA " SU DI LUI SUL SEDILE DEL PASSEGGERO DAVANTI MENTRE IO RESTO ALLA GUIDA... SU E GIU ', E GIU ' RISATE... SPECIALMENTE AI SEMAFORI. Con la testa praticamente battente sul cruscotto e al parabrezza lei si gira verso di me e dice ridendo e ansimando "ha,ha,ha,ih,ih,hi! Ah, aaaahhh... mMAI FATTA UNA COSA COSI ' e tuu?... ahhh... per favore... NON FARE BRUSCHE FRENATE ;-).. SE CI FERMANO I CARAMBA ADESSO SIAMO ROVINATI! hi,hi,hi "..
Nel letto poco dopo si è consumato sul serio... Stupenda lei... "aveva le idee " e conduceva il gioco. IL SESSO FATTO BENE E ' MERAVIGLIOSO... UNA DELLE POCHE COSE SINCERE CHE CI RESTA... NON SI FINGE FACENDO SESSO, NON SI POSSONO DIRE LE BUGIE...
Poi sotto le coperte in tre a confidarsi, stringere e parlare, ridere e parlare. Il mio punto K, le sue prime esperienze di masturbazione a dodici anni, quella volta che è andata con due omosessuali (mitica... non l 'hanno nemmeno sfiorata ma è rimasta impressionata da tanto si amavano e godevano quei due...), le sue storie con le coppie, le mie storie con le coppie... IL FATTO CHE LEI CERCA UNA RAGAZZA MA E ' DA OTTOBRE CHE NON RIESCE A TROVARNE UNA FUORI GENOVA... Ma cavolo, è un fiore... è meravigliosamente bella...
"Se tua moglie non prova orgasmo... Mi dici Pi se si masturba? "
"No, non si tocca per niente... nemmeno autosesso "
...e Lei: "Dovrebbe iniziare da lì.. "
Poi le chiedo: "Com 'è farlo con un 'altra donna? Io adoro le donne... e le invidio un pò "
"Con una donna è diverso, sa come toccarti, anche se siamo tutte differenti, una donna capisce al volo come toccarti e dove... Ma dopo mi manca l 'uomo, mi manca la penetrazione... L 'uomo tante volte invece deve essere guidato... ma non mi tiro indietro se necessario "
Piano piano, mi immergo nuovamente sotto le coperte sorridendo.... e arrivo al suo sesso caldo e umido... palpitante sotto... e inizio a leccarla... dolcemente, amorevolmente, danzando alla musica dei suoi gemiti e mugolii... e ricominciamo.
Grazie Marco... GRAZIE SABRINA.
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0
15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Massaggio erotico
Sono un single da sempre desideroso di realizzare i miei sogni e le mie fantasie .
Mettendo qualche annuncio sul web dove esprimevo le mie fantasie ho ricevuto mote risposte ed alcune proposte molto valide.
Ve ne racconto una accaduta qualche anno fa.
Avevo 28 anni e dal momento che mi ero appena laureato non possedevo uno studio dove poter organizzare.
Per questo motivo ho detto al marito che avrebbe potuto mandare la moglie a casa mia dove mi sono attrezzato per fare dei massaggi rilassanti. Materasso in gommapiuma( molto comodo) da adagiare su un tavolo rettangolare, lenzuolo bianco, candele, musica ambient, oli profumati...
La mia idea lo ha subito entusiasmato ed è venuto da me per conoscermi, per vedere se il luogo poteva essere adatto e soprattutto per rendersi conto in quale mani stava affidando la moglie. Contento per aver trovato quel che cercava e dopo avermi avvisato che non sapeva come si sarebbe comportata la moglie ma curioso di quel che lei avrebbe potuto fare le ha dato il mio numero di tel per prendere appuntamento. Credo le abbia detto che una collega gli aveva raccomandato un suo amico ,io, molto bravo nel fare massaggi e nel ricreare un ambiente idoneo per rilassarsi.
Dopo un paio di giorni la signora mi ha chiamato dicendomi che aveva dei dolorini alla schiena e aveva bisogno di una visita e di un massaggio,dopo averle spiegato che mi dilettavo in massaggi per arrotondare ovviamente era gratis) e che oramai ero diventato esperto pur non essendo nè fisioterapista nè ortopedico abbiamo fissato un primo massaggio di prova.
Prima dell'incontro il marito mi ha telefonato più volte per suggerirmi i
punti più sensibili della moglie e per consigliarmi di assumere un
atteggiamento professionale ma anche di farle complimenti e allusioni per infonderle un certo dubbio...
Il giorno prefissato la signora si è presentata da me vestita in modo
elegante,abbiamo parlato qualche minuto,lei mi ha spiegato i suoi problemi ed io le ho illustrato il tipo di massaggio che le avrei fatto.
L'ambiente si presta molto e poi dopo aver acceso qualche candela e messo su un po' di musica soft lei si è spogliata, mentre io andavo in un'altra stanza per prepararmi al massaggio, e ha indossato il perizoma usa e getta e si è coperta con un telo che le avevo dato. Tutto molto professionale. A questo punto ho iniziato e la bella signora si è subito rilassata e man mano che procedevamo vedevo che gradiva sempre più...
Il massaggio è iniziato dai piedi, polpacci e cosce, in modo deciso ma rilassante, cercando di scigliere i muscoli e la stanchezza....trovavo molto eccitante la situazione e il pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere, pur senza averne certezza...e forse è proprio questo il bello... Piano piano il massaggio ha interessato i glutei per salire verso la schiena e le spalle....
Durante il massaggio arrivavo ad accarezzarle il sedere e poi tornavo su verso le spalle come se nulla fosse aumentando il dubbio nella sua mente, poichè nn capiva certamente se alcune manipolazioni avessero un recondito significato erotico o meno. Facevo questo
comportandomi sempre in maniera professionale e distaccata...le chiedevo che sensazioni stava provando..e se lei prima mi rispondeva che si sentiva rilassata poi man mano che procedevo toccando zone un po' più erogene mi rispondeva con dei mugolii...che avevano il potere di eccitarmi...beh in effetti lo ero anche prima!!!
Durante il massaggio indossavo una tutina leggera in modo che una volta eccitato lei potesse accorgersene, e questo accadeva regolarmente, perchè lei era schiena all'aria sul lettino e io mi posizionavo dal lato della testa per poter accarezzare meglio il suo splendido corpo partendo dal collo e allungandomi fino ai glutei... così facendo "incidentalmente" accadeva che le sue mani venissero a contatto con la mia erezione ogni qual volta io
mi spostassi...a volte indugiavo in quella posizione per farle avvertire chiaramente il mio turgore,altre volte mi soffermavo appena in modo che lei avesse sempre il dubbio se la manovra potesse essere casuale... ogni tanto quando mi allungavo nel massaggio partendo
dalle spalle e arrivando al sedere la mia erezione sbatteva sui suoi capelli....poi cambiavo posizione per allentare un po' la tensione e per rendere più divertente e incerto il gioco...la nostra conversazione,
ora più professionale ora più maliziosa, serviva per rendere l'atmosfera rilassata ma sempre più rovente... finchè posizionandomi nella posizione critica dal lato della testa e massaggiandola fino all'attaccatura del gluteo non ho avvertito che lei alzava la testa e con la bocca aperta cercava di sentirlo sulla guancia...
Non potete capire l'eccitazione a che grado poteva essere arrivata...una cosa pazzesca..a quel punto ha cercato con le mani di abbassarmi la tuta per verificare se quello che sentiva era tutto vero...Mi ha fatto i complimenti dicendo che era la prima volta che gliene capitava uno così grande... aveva detto queste parole con una grande malizia come a farmi capire che non era la prima volta che giocava con una persona che non era il marito... Sentirla parlare in questo modo riusciva ad eccitarmi più di quanto credessi possibile e nel frattempo pensavo a qanto era fortunato il marito ad avere una moglie simile... Una volta tirato fuori non ha esitato ad assaggiarlo....sembrava famelica lo voleva sempre di più ed era talmente ingorda che resistere mi è costata una grande fatica....mi sembrava il minimo ricambiarle il favore anche perchè,diciamocelo,leccare la sua fichetta era un'esperienza eccezionale...molto ben curata con una striscia di peli al centro...davvero deliziosa...e la signora non ha tardato molto a dimostrarmi che gradiva il trattamento finchè non mi detto di montarla e di farla sentire come una vera troia...non volevo credere alle mie orecchie...sapeva come stimolarmi la signora ...sembrava che tutto il mio sangue fosse confluito su un unico punto...il mio cazzo, che infilato a fatica in un profilattico, non tardavo a infilare nel caldo ed accogliente rifugio che mi era stato spalancato davanti... le parole di incitamento erano sempre crescenti,ci stimolavamo a vicenda era quasi una gara a chi riusciva a stimolare di più la mente dell'altro... le ho detto di pensare al marito...lei mi diceva che era un cornuto e io le dicevo di pensare che lui fosse li a guardarsi e di rivolgersi a lui per mostrargli quanto fosse troia...è stata un'esperienza bellissima che si è ripetuta diverse volte,ovviamente il marito non mancava mai di farsi
raccontare da me quello che era successo,visto che la moglie all'inizio non gli aveva raccontato tutto ma solo una parte...poi pian piano spinta anche da me lei gli ha raccontato tutto capendo,forse, che eravamo d'accordo...
A quel punto ho suggerito al marito di venire a casa mia e nascondersi al prossimo massaggio che ormai durava solo 5 min,visto che la signora preferiva un altro tipo di stimolazione... Così abbiamo fatto e quando siamo arrivati al punto in cui le dicevo di imamginare che il marito la guardasse e lei iniziava a rivolgers a lui ecco che è spuntato fuori... e dopo averla incoraggiata l'atmosfera si è fatta incandescente con lui che si masturbava e noi che avevamo preso un ritmo folle per finire in un crescendo di piacere davvero incredibile....
Sinceramente non so se lui si è eccitato di più a guardare o dopo a
partecipare ma è stata una bellissima esperienza che ho avuto modo di ripetere con persone diverse ma sempre molto eccitante,addirittura con una di queste sinore uscivo a cena e poi andavamo a fare sesso in luoghi insoliti chiamando il marito 4-5 volte durante la serata per raccontargli tutto...e lui aspettava a casa il ritorno della mogliettina per farsi raccontare tutto da lei...ma questa è un'altra storia...alla prossima...
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15 anni fa
lucapilon, 51
Ultima visita: 11 ore fa -
Con due neri
ieri sera siamo usciti al ristorante
non ci piace andare vicini a casa
siamo andati sul lago
entriamo siamo soli e quasi volevamo andarcene perchè erano quasi le 0900
ma pensandoci bene dove andiamo ristoranti vicini non ne conosciamo se pur con poca volontà siamo rimasti
ci sediamo ordiniamo viene una sig,ra
intanto la porta si apre ed entrano due ragazzi di colore molto elegamti alti due bei ragazzotti così dice mia moglie
Si siedono davanti al ns, tavolo io dico con tutti i tavolivuoti non potevano allontanarsi un pò , ma la cosa non ci interessa più di tanto
iniziamo la cena e uno dei due ragazzi ci chiede l'olio , in perfetto italiano.
Mia moglie passandogli l'olio dice che bene che parla Italiano e lui dice siamo a tutti gli efetti Italiani abitiamo qui da circa 15 anni
e lei dove si qui a 1 km da qui
parliamo del più e del meno ,a qual punto chiediamo se vogliono sedersi al ns; tavolo , ok vengono , dovo ammettere sono simpatici
piano piano fanno complimenti alla titti che si innorgoglise .
Finiamo copn il dolce
e i due ns,nuovi amici ci invitano a bere una grappa da loro.
La titti senza pensarci accetta
Andiamo hanno una casa piccola ma bellina pulitissima ben profulmata
anche li un bichiere tira l'altro e un po brilla la titti fa un complimento un pò pesante a uno dei due dicendo che non aveva mai provato con uno di colore e che una sua amica ne era rimasta entusiasta .
In poche parole senza tanti discorsi eravamo tutti nudi
Vedendo la loro mercanzia se si pu dire così il mio sembrava piccolo anche se sono non esagerato ma valido i loro erano cetamente fuori misura direi una xxxxxl anzi esageratamente grandi
una notte di follie la mia lei ha provato di tutto non l'avevo mai vista così scatenata tre ore senza fermarsi e quando sembrava che fosse sfinita ritrovava una carica impossibile
Non so se torneremmo amcora, ma l'esperienza fatta è stata eccitante per me nel vedere la mia lei scatenata ma per lei veramente indimenticabile
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8
15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Una calda sorpresa
Julia e Victor si sono incontrati nella loro sala da the preferita intorno alle 17.Mentre stavano parlando si sfioravano tanto che il grado di eccitazione saliva sempre di più.Vicino a loro una bella coppia che li osservava, e ciò li eccitava molto, così julia inizia ad ammiccare qualche sorriso e i due rispondono allo stesso modo.Ad un tratto Julia si alza e ci avvicina ai due chiedendogli se vogliono sedersi con loro, i due accettano di buon grado.....Stranamente l'atmosfera si fà subito calda tanto è che la lei dell'altra coppia, Francy, infila una mano sotto la gonna di Julia , sale sopra le cosce, e si insinua dentro alle mutandine ed inizia a toccarla piano...Julia è già tutta bagnata e guarda Victor che capisce subito l'eccitazione di Julia la quale conduce in bagno Francy pregando i due uomini di raggiungerle dopo 5 minuti.....Dopo 5 minuti Paolo e Victor entrano in bagno e si trovano una scena a dir poco eccitante...Julia ha la gonna alzata fino a scoprire le calze autoreggenti con Francy che le passa la lingua insistemente sulla sua f... tutta bagnata fino a farla gridare di piacere....poi si scambiano e questa volta è julia ad assaggiare il sapore di Francy che continua a godere fino all'inverosimile...tutto ciò davanti ai loro due uomini che intanto si masturbano eccitati....poi si avvicinano e Victor penetra Julia da dietro con forza e Paolo fa altrettanto con Francy, mentre le due continuano a stimolarsi a vicenda.....il livello di godimento è tanto che i sapori si mischiano, e le grida si sovrastano,vengono almeno 6 volte le due ragazze con gli uomini che alla fine scoppiano il piacere nelle bocche delle loro bellissime e bagnantissime compagne........
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2
15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Fiori di pesco
In una storia lacerata, il cuore si adatta; si modella in terapeutiche convizioni ed il tempo stende vernice sul dubbio.
Quel giorno le mie scarpe, abbinate ad un consueto rimuginare sul senso della vita, transitavano sei suoi paraggi.
Suoi, di lei che ha stregato i miei anni.
Forse mi sentivo vaccinato all'incontro o troppo pieno di problemi per ricordare: quanto era bella, quanto l'ho desiderata, quanto mai mi è bastata...Fatto è che il mio dito pigia il campanello.
Un caffè? Si! Scusa se mi sono permesso, nemmeno credevo fossi in casa. Inconsciamente la speranza che fosse svanita nel nulla cercava conferma.
Entra, fa freddo e parole parole. Una sfilza di banalità a contornare sguardi colmi di memoria.
Nuda...e tutte le parole dette diventano coriandoli sbriciolati, buttati sul pavimento assieme ai vestiti.
E mi dice Amore.
Quanto può essere seducente una parola!
Amore..Ti amo..Un vulcano di emozioni nella musicalità della frase. Un boato mi scuote interamente.
Amore.
Attacca avvolgente su una morbida vocale e scende vibrante su una "erre" che titilla il clitoride che ho nell'orecchio.
E lo sussurra impertinente. Parca Diva, mi chiama Amore, mi dice ti Amo.
"Amore, Amore"...mentre uso il mio CAZZO con l'intento di ucciderla di piacere..di farle pagare, con un orgasmo che vorrei per lei doloroso, le sue negazioni, la sua voglia millesimata da gustare col calice della pazienza.
Amore, Amore..se lo pronunciasse con la voce rotta ed impaziente, se me lo soffiasse sul collo come una gatta in calore, la odierei.
Se stonasse negli acuti indelicatamente ubriachi che proclamano la sua resa sotto i miei colpi, potrei chiudere la porta..addio. E sarebbe il giusto. Invece, AMORE..la sua voce, con taglio elegante, non tradisce l'inganno. Ma i suoi occhi rapaci mi dicono altro. Ti voglio, sfondami bastardo, fammi essere troia, dammi la dose di oscenità che scaccia la noia.
Mi da la facoltà di essere Maschio..e di esercitare la mia unica prerogativa, desiderarla follemente ogni volta che la vedo...Salomè, che chiede la mia testa ad ogni suo gemito!!
Sono arrabbiato per un desiderio incontrollabile ed impari; la mia rabbia la eccita e come un eco mi eccita. Lei è la dannazione...perchè sa modulare il canto del suo corpo superbo sovrastando il mio desiderio, ed io sono soltanto il piffero incantato da questo concerto di archi.
E' la consapevole potenza sulla mia debolezza. Ed ancora Amore, Amore..quanto le piace questo soffio che alimenta la brace!
E' orrenda nella sua bellezza colpevole. Dovrebbe evaporare davanti ai miei occhi, svanire per sempre.
Tornerà in sogno a sussurrarmi ...Amore, Amore..a perpetuare quest'eterna parodia?
Domande,
alle quali è il piccolo coinquilino bastardo che mi abita la ragione a dare la risposta..
Smetti di farti le seghe mentali "socio"..Fotttila e muto!!
Amore..Amore..ieri era oggi, oggi è già domani.
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Mercoledì
Profilo: Lucylinus  La nostra vita spesso fugge via tra mille impegni, spesso sfalsati vicendevolmente negli orari, e quindi non è -purtroppo- scontato trovare qualche ora di serena vita di coppia (che non sia all'1 di notte o alle 9 del mattino!)...ma da qualche tempo il mercoledì pomeriggio è diventato il nostro spazio temporale d'intimità : qualche ora libera tra il pranzo e alcune incombenze serali da dedicarci, se non fosse che....succede sempre qualcosa d'imprevedibile!La mia Lucy ha la dote soprannaturale di riuscire a farmi dimenticare le piccole ansie quotidiane provocate delle responsabilità che mi incombono: mi prende la mano, mi guarda, fa plin-plin col sopracciglio e io capisco, gioiosamente "rassegnato" al felice destino che mi attende! Sul nostro letto Lucy si toglie il maglione e la canotta rimanendo in reggiseno e jeans (senza contare l'immancabile set in allegato di piedini gelidi!  )..nel mentre io sto attento a cogliere quei pochi secondi nei quali tutto il profumo del suo corpo è condensato e si sprigiona inebriandomi..un profumo suo, che ti sfiora e non riesci ad individuare a cosa assomigli, se non a lei...Ma lei è già con gli occhi fissi su di me, un bacio appassionato e inizia a carezzarmi con le sue dita...i fianchi, i capezzoli da sotto la maglia, le braccia, continuando arrampicandosi con le labbra sul collo. Lucy sa, Lucy usa le sue armi con la sapienza degli antichi maestri: riesce volontariamente a darmi fastidio (con i suoi tic ritmici), a darmi fastidio e piacere (l'arte del solletico è a lei affine) oppure piacere e basta, piacere a fiotti con i suoi deliziosi piccoli baci sul collo fin su ai lobi dell'orecchio. Veri e propri centri di accensione del mio istinto, parti che in pochi secondi mi fanno sciogliere, impennare (hem...willie) e pulsare.Ma lei -con una punta di sadismo- lo sa e continua...scende piano con la lingua, pungendomi i capezzoli con la punta dei denti, passandoci un po la la lingua per farmi sentire il suo calore per poi continuare a degradare verso l'ombelico, dandomi due baci, nel bordo, all'interno ed infine scivolare ancora più giù regalandomi ancora piccoli baci lungo la linea che delimita la pancia fino a...farmi girare di schiena.Lucy mi sa cuocere a fuoco lento, lentissimo che mi brucia e mi piace: non oppongo resistenza.Di spalle sono inerme: mi tiene le braccia e nel mentre fa cadere altri baci random, casuali, senza che io possa sapere dove o cosa toccheranno: ho dei microspasmi, il piacere sale con un'ascesa che inizio a conoscere bene, che adoro e agogno quando lei non c'è.Lucy decide allora di dedicarsi ai fianchi...li percorre con la punta della lingua, scavallando appena prima della linea della cintura, risalendo fino alle braccia, finendo con un morso sul collo seguito da una rapida discesa. Ho la pelle d'oca, dai piedi fino all'incavo delle ginocchia: lei lo nota, e le sue mani si appoggiano sulle mie gambe, sentendo il piacere farsi visibile, andando poi su, sulle cosce calde, sfiorandomi appena appena l'inguine.E' duro e allo stesso tempo sembra indurirsi sempre di più: ogni tanto pare dare dei colpetti, come a volersi liberare. Ma sta appoggiato al materasso, dove spinge ansioso. Lucy nel frattempo porta le sue mani sulle mie natiche, le prende, le stringe, poi piano appoggia la sua lingua all'inizio della linea, impercettibilmente mi allarga e si lascia scivolare, lentamente, lentissimamente, verso il punto più inaccessibile di me stesso: lo stesso punto che che mi da giramenti di testa quando sento lei picchiettare, appoggiare la punta, quando percepisco il caldo umido della sua saliva, la morbida sensazione della lingua piena su di esso e lascio che i miei rari gemiti escano fiochi ma costanti.Dopo qualche secondo sulla mia pelle sento una goccia di saliva percorrere il perineo fino a toccare il rialzo che delimita il sacchetto: il lieve solletico mi fa inarcare, Lucy ne approfitta per prendere con la mano destra Willie (lo chiameremo così)(nome di fantasia per la privacy=D) che continua imperterrito a cercare di rompere i limiti (già ampiamente raggiunti) della sua turgidità . Inizia a muovere la mano così sento la pelle abbassarsi lungo il glande, la sento tirare sul bordo inferiore e poi cedere fino in fondo: un sussulto mi indica che dopo questo trattamento difficilmente ne avrò per molto.Nel mentre Lucy raccoglie la goccia di saliva, e si dedica con baci appassionati alle mie ghiande: non resisto, mi devo girare.Sembra lieta della novità : prende la mia gamba destra e la sposta alla sua sinistra: di fronte a lei Willie, eretto e fiero, beccheggia avanti e indietro, ansioso di essere accolto. Ma non sembra ancora essere arrivato il momento..Lucy si slaccia i jeans, si sfila le mutandine con due gesti coordinati e scopre il suo monte di venere in tutta la sua nudità . Si sdraia su di me, mi bacia in bocca, si alza e si mette sulle ginocchia e infine scende facendo coincidere il bordo delle sue grandi labbra con Willie, che ne rimane parzialmente coperto, in adorazione e beato per questo bacio speciale tutto per lui.E' solo l'inizio: portandosi indietro Lucy dedica qualche attenzione all'inguine sinistro lasciandolo lucido e a quello destro, sfiorandolo con la punta del naso. Con una lunga curva si ritrova faccia a faccia con il mio glande scoperto, fragile e sensibile, ansioso di ritrovare tepore. Un bacio, poi un altro, poi di nuovo la lingua che striscia lungo il dorso solo interrotta dai dossi delle mie vene gonfie, ed infine la bocca: bollente e piena ingurgita Willie voracemente e mi godo ogni millisecondo di piacere, che aumenta quando noto le sue labbra serrarsi e iniziare a comprimere la morbida carne del glande, partendo dalla parte bassa fino arrivare alla punta. Qui si trasforma in un bacio appassionato a tu per tu tra lei e la mia piccola fessura che sento aprirsi lievemente, totalmente in preda dei suoi misteriosi giochi interni.Qualche altro colpetto di mano unita alla ritmicità della bocca e apro gli occhi per contemplare la mia Lucy prodigarsi nel suo regalo più piacevole:ormai sicura di se, conosce ogni mio segreto di piacere e sa giocare alternando ritmo, movimenti, pressione, sguardi. La guardo estasiato, assaporando il mio piacere e l'amore che lo fa nascere. Bello bellissimo quando mi balena l'immagine della sua intimità depilata sul mio viso: presto, Lucy, girati e lascia che questo pensiero diventi di nuovo realtà . Lucy si alza per qualche secondo e non fa in tempo ad adagiare le sue gambe lungo le mie braccia quando SBONK!Ci ritroviamo 30° sotto il livello normale del materasso! Problemi dall'angolo nord-ovest! La nostra foga ha fatto saltare una parte della zampa del letto: e non c'è modo di trovare un equilibrio stabile. Niente da fare Lucy, tocca riparare il letto: e così ci ritroviamo tutti e due nudi, a sostenere doghe di legno, a maledire chiodi e a cercare di fare in fretta, che il piacere non può esaurirsi così questo Mercoledì pomeriggio....
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15 anni fa
LucyLinus, 36/27
Ultima visita: 4 anni fa -
Trasgressione 3
E’una serata fredda di marzo…
Siamo fermi in auto al nostro solito posto di giochi….
Scendiamo dall’auto… siamo avanti ke ci stringiamo e ci baciamo…
Un auto si ferma da lontano e ci osserva….
E’ il solito singolo che ha portato cn sé un amico…
Dopo un po’ … mi sfilo il reggiseno da sotto la maglietta…lo ripongo in auto.. ritorno da te.. le tue mani sono sul mio corpo…sbottono il tuo jeans e mi inginocchio x iniziare un orale…
Mi fermi … fa troppo freddo…x restare fuori…
Saliamo in auto … inizi ad abbassare il sediolino …ti sdrai e ti fai scivolare jeans e boxer…
Io mi inginocchio sul sedile prendo il tuo sesso tra le labbra e inizio a leccarlo…
L’auto degli osservatori si avvicina di poco … li osservo … gli sorrido… leccandomi il labbro superiore… si avvicinano di + cn la loro auto alla nostra…
Continuo indisturbata …. Lo prendo tra la mano e riprendo a leccarlo … inizia a diventare turgido ...poso le labbra sulla cappella… la bacio…. continuo a leccarla… la mia bocca si apre x accogliere tutto …fino in gola… mi prendi x i capelli … e accompagni i miei movimenti….mi fermo un attimo.. mi alzo e inizio a spogliarmi…tolgo la maglietta..sfilo gli stivali..le calze… tolgo il vestitino… sfilo gli slip…ricomincio a succhiarlo mentre con l’altra mano mi sfiori i seni e l’altra tocchi il mio sesso bagnato dai miei umori… siamo entrambi molto eccitati….
Mentre i due osservano tutto..senza perdersi nulla… toccandosi …..mi alzo e salgo su di te … introduci il tuo sesso nel mio…. Inizio a scoparti.. a lanciare sguardi ai due …. che non distolgono lo sguardo su di me… ipnotizzati .. seguono ogni mio movimento….uno si lecca le labbra … sussura ke vorrebbe ke io glielo prendessi in bocca… ma io lo ignoro… mi eccita di + non risponderlo… farlo arrapare… farmi desiderare da loro… farmi guardare mentre ti scopo …mentre mi tocchi e stringi i seni… il sedere….
Rallento il ritmo.. mi fermo quasi… guardo i due e inizio a toccarmi i seni e a leccarli ….loro non distolgono lo sguardo da me…mai
Ricomincio a scoparti + forte… stiamo godendo ..ci fermiamo…
Iniziamo a fare anale… mmmmm ….piace tantissimo ad entrambi…
Sono rivolta ai due … mi parlano..ma non mi interessa sapere ql ke dicono…cerco la tua bocca ..la tua lingua sulla mia … le tue mani su di me… le mie sono rivolte al vetro del finestrino….un po’ alzata x far vedere seno….
Mmmmm grandissima scopata… respiri affannati… corpi sudati… loro non perdono una virgola .. ci osservano sempre + ipnotizzati… si toccano furiosamente….
Al culmine del piacere… esci da me..e sborri sul mio sedere…. sento il tuo seme caldo sulla mia pelle….un piacere indescrivibile…
Mi pulisco..ci rivestiamo … i due osservatori fanno i loro complimenti e andiamo via….
Accaduto : 24/3/09
Protagonisti : sessopuro
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Il vestito rosso
“ Andiamo a cena fuori stasera. Ti va? †mi telefonavi. Ed io rispondevo di si perché sapevo che avevi comprato un altro vestito rosso. Corto, leggero e stretto per disegnare bene le tue forme. Sbracciato e scollato, semitrasparente perché nessuno dovesse far la fatica di immaginare cosa c’era sotto. Era un gioco il tuo, che finiva sempre allo stesso modo. Un gioco seducente che mi teneva per tutta la sera in agitazione e in balia di brividi piacevoli. Ti venivo a prendere, ma dovevo lasciare l’auto sotto la tua casa, perché quel vestito era fatto per camminare in mezzo alla gente. Un vestito di strada. Lungo il tragitto tu mi dicevi “adesso avrai la conferma dei tuoi peggiori sospetti su di meâ€. Ridevo: lei non sapeva che mi attirava perché era così coraggiosamente irresponsabile. Passavamo davanti al caffè con i tavolini sui marciapiedi, al cinema che appena riaperto. Davanti al pub dall’improbabile nome di “BraveKart†perché il titolare era un ex pilota. Costeggiavamo la pizzeria con le vetrate sulla strada. Tu con quel magnifico rosso addosso sembravi l’unica donna al mondo che si vestiva da preda. Gli sguardi erano quasi palpabili, tra sussurri di ammirazione e qualche complimento sboccato detto a voce alta. Ti stringevi a me, calda e profumata, eccitata. Al ristorante il cameriere sbucava continuamente alle nostre spalle, efficiente e gentile. Decisamente attratto dai gesti delle tue mani che ogni tanto, quasi una distrazione, si toccavano di sfuggita i seni o le labbra. Mangiavamo lentamente, mentre il tuo piede nudo mi accarezzava il sesso sotto la tovaglia. Era una tortura. In pubblico. Ma io sapevo che poi sarei stato ripagato. Subito dopo il caffè, tornavamo indietro. Stesso percorso, stessi occhi che ti toglievano di dosso quell’abito che avevi scelto per trasportare il tuo corpo, quella sera, in quella via. Un abito indossato come fosse pelle e ossa, desiderio, promessa. Un altro abito rosso, nuovo, che durava il soffio di una sera. Un abito che pretendevi, appena chiusa la porta del tuo appartamento, io ti strappassi dal corpo, dai pensieri, dall’anima. Come ogni donna che indossa un vestito rosso, inconsciamente fantastica.
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Bricolage
E’ sabato pomeriggio, un amico di famiglia mi aveva chiesto di dargli una mano a casa sua per dei lavoretti, i classici del sabato pomeriggio e siccome non ha molta dimestichezza con gli attrezzi fai da te mi ha chiesto di aiutarlo.
Mi fa piacere dargli una mano ogni tanto, è una bravissima persona, buona famiglia, sposato con una figlia.
Ed eccomi li in casa sua, cercando di sistemargli un armadio un po’ vecchio, ma pur sempre utile da riempire di qualsiasi cosa non serva più ma che non si butta mai via.
Sua moglie è al lavoro, fa la commessa in un negozio; sua figlia in camera sua sul computer a fare chissà chè.
Noi siamo li che proviamo di montare le ante dell’armadio, ma come al solito non fila mai liscio niente; mancano alcune viti e dei fori per assestare bene le ante.
Porca paletta, non va mai bene niente- mi fa lui- vado in utensileria a prendere ste benedette viti e la punta, tu in tanto monta l’altro mobile.-
E cosi lui parte e va a prendere tutto il materiale occorrente, mentre io comincio a studiare come montare l’altro armadio. Ma dei rumori colpiscono la mia attenzione, vengono dalla camera di Alice, la figlia di Giorgio.
La cosa mi incuriosisce e piano piano mi avvicino alla porta chiusa.
Non posso far altro che guardare dal buco della serratura.
Cosa vedono i miei occhi!!!
Alice che si sta togliendo i jeans e si mette a gambe aperte davanti al computer!
Ha 20 anni, castana, occhi chiari, un bel fisichino e un bel viso, magra, avrà una taglia 42, niente male insomma.
Non capisco le sue intenzioni, cerco di non fare rumore, non vorrei essere scoperto e interrompere così lo spettacolo.
Noto una cosa però, sopra la scrivania vedo una web-cam che forse è la chiave di tutto….
E infatti lei ogni tanto si tocca in mezzo alle gambe e ogni tanto digita sulla tastiera.
Avevo afferrato tutto, si stava masturbando on- line con chissà chi! Mentre il giochino va avanti e di sicuro io non mi muovo da li, suona il cellulare di Alice.
Si, sono a casa, se vuoi puoi passare- risponde al telefono.
Di li a poco suona il campanello, io scappo nell’altra stanza per non essere colto in flagrante e lei va ad aprire.
E’ Caterina, una sua amica di scuola, che conosco solo di vista.
Appena entra in casa si rinchiudono tutte e due in camera di Alice.
Ecco che le sento parlottare e sghignazzare da vere amichette, non posso far altro che tornare nella mia postazione dal buco della serratura.
Alice è ancora in mutande e a quanto pare aveva già spiegato alla sua amica cosa stava combinando.
A quanto pare la cosa era estremamente interessante anche per Caterina che in due minuti si tolse di dosso i suoi pantaloni di velluto e si mise anche lei a gambe aperte sulla scrivania.
Lo spettacolo era da non credere, vedere di nascosto due 20enni e i loro giochini erotici, ma era solo l’inizio.
Cominciarono a toccarsi, a far finta di masturbarsi, ognuna la sua vagina, con in dosso le mutandine e la mano che affondava dentro, lasciando a chi guarda, quella voglia di vedere di più ma che nello stesso tempo vorrebbe non vedere…
Le mani cominciavano a prendere un certo ritmo costante e avrei scommesso che le dita erano finite dentro le loro giovani fichette, ma loro non demordevano e continuavano con le mutandine a nascondere il fatto! La situazione si faceva sempre più intrigante e i loro dolci visi cominciavano ad avere strane espressioni di godimento; a quel punto, quasi contemporaneamente tolsero le loro mani dalle rispettive mutandine e l’una la infilò nella mutanda dell’altra.
C’era complicità nella cosa ed era a beneficio di entrambe che iniziarono a prendere la cosa sul serio.
Si alzarono dalla scrivania e andarono sul letto, si spogliarono completamente, due corpi fantastici in preda ad una sfrenata voglia di sesso.
Erano nude, iniziarono a baciarsi, Alice cominciò a leccare i capezzoli a Caterina, ma non era contenta, presa Alice, la buttò sul letto e allargatogli le gambe si butto con la bocca in mezzo al suo sesso.
Alice era in preda ad un attacco di godimento, era già un po’ che se la menava, quindi era vicina all’orgasmo che non tardò ad arrivare.
Si capì da come la sua voce iniziò ad ansimare e non voleva assolutamente che Caterina smettesse di leccare.
E io?
Ebbene si, io ero là fuori dalla porta che non resistevo più.
Avevo già tirato fuori l’uccello, era durissimo, non resistevo dalla tentazione di masturbarmi anch’io.
Le ragazze continuavano nella loro perversione e io nella mia.
Non ce la facevo più, mi staccai dalla porta per masturbarmi meglio, chiusi gli occhi per immaginare le due bamboline avvolte nel loro piacere e godere con loro…
Ma ad un tratto…..
E tu cosa stai facendo!!!!
Alice, sentendo dei rumori forse causati dalla mia esagerazione di godimento, mi aveva scoperto.
Lei era nuda davanti a me e io ai piedi della sua porta con l’uccello in mano! Rimasi senza parole, ancor di più quando lei, vista la situazione, si inginocchiò verso di me e iniziò a leccarmelo.
Ero allucinato!!!
Mentre lei me lo succhiava, vedo Caterina venire verso di noi per capire cosa stia succedendo.
Capisce al volo la situazione e non si fa alcun problema, vedendo Alice protesa in ginocchio verso di me, si accascia pure lei e inizia a leccargliela da dietro. Era una cosa libidinosa!
Stavo facendo sesso con due ragazze vogliosissime di sesso con alcun tipo di pregiudizio!
La scena era fantastica, ero in visibilio di fronte a cosi tanta eccitazione.
Alice poi, smise di leccarlo e mi saltò a cavalcioni, infilandoselo dentro; il mio uccello venne completamente risucchiato e avvolto dalla sua vagina umida, grazie anche alla leccata di Caterina e cominciarono una serie di movimenti pelvici di una goduria estrema! Ero steso completamente per terra, con Alice sopra di me a smorza-candela.
Caterina, che non aveva nessuna intenzione di stare li a guardare senza far niente, venne dritto al mio viso e si sedette quasi sopra di me, sbattendomela i faccia!
La mia lingua cominciò ad affondare e a leccare le stupende labbra di quella fica desiderosa di godere.
Era fantastico sentire i lamenti goduriosi delle due bamboline, ormai anch’io ero al limite, quella situazione mi aveva eccitato così tanto che ero durato pochissimo.
Allora spostai Caterina da sopra di me e feci capire ad Alice che stavo per venire.
Ecco, ecco, ci siamo… stò per venire ecco VADO VADO …!!!
Si tolse appena in tempo; tutto il mio sperma esplose in alto cadendo sulla mia pancia.
Le due amiche sembravano soddisfatte di ciò che era successo e di sicuro anch’io.
Sentimmo dei passi salire le scale, forse era Giorgio, il padre di Alice.
Loro scapparono dentro in camera e io di corsa in bagno.
Mentre mi lavavo, ripensavo alla cosa incredibile che mi era appena successa…..
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15 anni fa
xyzxyz1,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Gloryhole (nuova stesura)
Gloryhole
Si, credo che non ci siano altri luoghi, a parte i club privè, dove ci si possa imbattere in questa “parete attrezzata”, il cui nome “Gloryhole” (Il Buco Glorioso) imparo solo qui ed ora.
Di solito non ho soldi da buttar via, ma ritengo che tutto ciò che incuriosisce vada sperimentato, almeno una volta nella vita! …e quando capita… tanto vale farlo bene, in grande e senza badare a spese.
Come accadde quella volta, l’unica in cui decisi di visitare un Night Club. Scelsi il famoso “The Black Shadow” e vi entrai da gran signore. Non mi lesinai nulla e a mezzanotte mi feci addirittura servire un pasto completo. Offrii da bere non solo alle entreneuses, ma a chiunque mi capitasse di parlare: baristi, buttafuori, clienti… Godetti della simpatia di tutti, anche del proprietario, che presentandomi un conto astronomico, mi sorrise e, spontaneamente, lo decurtò di più della metà. Uscii dal locale per ultimo, a braccetto di una procace professionista bionda, dalla quale mi accomiatai alle 5 del mattino, dopo due ore passate ad ascoltare tuuutte le disgraziatissime sventure della sua vita.
Questa sera ho deciso di provare il Club Privè: scelgo, quindi, il più prestigioso della città. Sfoggio il mio stile discreto. Vesto sobriamente, che per me significa “elegante con modestia”: mocassini neri, calzoni di gabardine blu scuro, classici, con pences e risvolti, cintura tubolare nera con fibbia d’ottone a linee essenziali, lupetto di cotone sottile, nero a costine, giacca di cashmere blu a due bottoni. Supero, fra ameni e reciproci sorrisi, il colloquio d’ammissione con la matura, giunonica direttrice, che mi alleggerisce di 150 euro. Rendo i miei omaggi alla sorridente guardarobiera, elargendole una mancia di 10 euro. Infine salgo, a passo lento e leggero, una scala tappezzata di velluto rosso e ornata da colonnine con statuette classicheggianti, in finto marmo, del tipo Venere in conchiglia, Venere di Milo, Venere e basta…
Esploro il primo piano. Intorno alla sala principale, dove si beve, si balla e ci si conosce in una luce discreta, ci sono corridoi bui con varie stanzette in penombra, sulla porta delle quali un cartello avvisa che il loro uso è destinato ad almeno 3 persone.
Una di queste stanze, però, è senza cartello e invece di un semplice letto matrimoniale, contiene una lunga panca imbottita che corre lungo tutta una parete. Sopra la panca la parete è dotata di una serie di larghi fori, come delle feritoie, che si aprono sulla stanza accanto. Questa non è altro che un lungo budello scuro in cui c'è spazio sufficiente perché tre o quattro persone possano allinearsi lungo la parete, con le feritoie all'altezza del bacino.
Torno in “discoteca”, ordino un negroni e comincio ad osservare con discrezione la gente. Ci sono molte coppie, d’età variabile dai venti ai cinquanta, un paio di compagnie di trentenni, pochi singoli, quasi tutti giovani. In tutto saranno una quarantina di persone, che animano abbastanza l’ambiente, chiacchierando, ballando e talvolta appartandosi, seguiti dagli sguardi malcelatamente curiosi di chi resta. Io giro, un po’ mi siedo, sorrido se qualcuno mi guarda, soprattutto esploro e mi studio intorno, attento a non perdermi nulla, ma senza apparire invadente o fare gaffes: un bel gioco d’equilibrio ed autocontrollo. Ad un certo punto noto che nel budello scuro si è accalcata un po' di gente. Mi avvicino e sbirciando dalle feritoie vedo che nella stanza accanto, illuminata di luce fioca, c'è un trio lui/lui-lei che si sta dando alquanto da fare. L'occupante della prima feritoia, alle cui spalle io guardo, si allontana e subito io prendo il suo posto. A questo punto, però, ciò che attrae la mia attenzione, non sono più gli occupanti della stanza contigua, ma quello che noto nella postazione accanto alla mia.
Alla mia sinistra c'è, infatti, una ragazza che non ho finora potuto notare al buio, in quanto vestita completamente di nero. E’ piegata a 90 gradi per poter guardare attraverso il buco della parete. Alle sue spalle c'è uno, immagino il suo ragazzo, che (s’intuisce più che vedere) sta “armeggiando” sotto le sue gonne.
Io che avevo gia infilato la mano nella patta con l'intenzione di tirarmi fuori l'uccello ormai duro, per offrirlo, speranzoso, dalla feritoia, mi trovo interdetto, in bilico fra i due eventi: quello “scoperto”, alla luce e quasi “pubblico” che avviene di là dal foro e quello “coperto” e oscuro, in un certo senso “privato”, ma molto più arrapante e sconvolgente che si sta svolgendo a pochi centimetri da me e senza alcuna parete frapposta.
E' inutile dire che quest'ultimo evento finisce per assorbire tutta la mia attenzione e quasi senza che me ne renda conto, mi ritrovo totalmente girato verso la “vicina” alla mia sinistra. Con la mano destra mi meno il pisello, ormai in tiro spasmodico, arrapatissimo per l’espressione eccitata che vedo sul suo volto, rischiarato dalla fioca luce che proviene dalla feritoia. Noto che lei si sorregge, nella sua posizione piegata, appoggiando la mano alla parete accanto alla feritoia, quindi appoggio l’altra mia mano accanto alla sua e comincio ad accarezzarla. Lei non si scosta e lascia fare. Senza pensarci su due volte circondo la sua mano con la mia e dolcemente l’accompagno giù, fino ad appoggiarla sul mio turgido pennone.
Lei non offre alcuna resistenza al mio gesto, né mostra esitazione. Anzi, non appena sente il duro nel palmo della mano lo stringe sicura. Fa giusto un attimo di pausa, in cui la sento inspirare un “Ahhh!” e comincia a menarmelo con decisione. Lentamente scivolo con la schiena lungo la parete forata, abbassandomi e allungo il braccio destro sotto di lei. Alla cieca le sollevo la gonna e mi ritrovo con la mano appoggiata ai suoi slip: sono più che bagnati, sono totalmente fradici!
Scosto di lato il bordo degli slip e comincio a palpare le soffici intimità, calde, gonfie d’umori. Poi, di colpo, entro deciso con due dita nella passera, totalmente dilatata. Avverto un altro movimento che si aggiunge a quello delle mie dita: qualcosa si muove dietro di esse. E’ il suo ragazzo che le sta impalando il culo! La mia testa, al buio, arriva a contatto con la sua, a fronte a fronte. Le nostre bocche spalancate si affrontano, alitando l’una nell’altra versi eccitati, animaleschi.
Non resisto ed esplodo nella sua mano. Lei continua lo stesso a menarmelo, con la mano piena di sbora. Io continuo a strofinarle la figa con forza, quando “BANG”: si accende di colpo una luce! Un maledetto sfigato deve aver toccato un dannato interruttore. Per un secondo mi appare il suo volto, stravolto, con gli occhi sbarrati e riversi dal piacere a mostrare solo le sclere bianche, le pupille nascoste sotto le palpebre superiori. Fuggo. Non so che sorta di pudore o vergogna la luce mi abbia scatenato, ma in un attimo mi ritrovo fuori. Nel corridoio in penombra mi riassetto furtivamente i pantaloni e me ne torno nella sala da ballo, come se niente fosse accaduto.
Ora di lei non so cosa ne sia stato, forse è andata via. Ho ripreso a vagare, pieno di nuova eccitazione, ma fra questi angoli bui non la rivedo. Un dubbio mi coglie: “…E se anche la vedessi… la riconoscerei?”
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15 anni fa
cagliostrus,
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Ultima visita: 9 anni fa
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L\'eleganza di veronica
La mia prima relazione con una trav risale a circa dieci anni fa, nel periodo in cui lavoravo in una nota discoteca della riviera ionica.
Prima di allora avevo avuto solo donne ma ho sempre rispettato gli orientamenti sessuali delle persone.
Quella sera di ottobre inauguravamo la nuova stagione e in mezzo a tutta quella gente, fra un disco e l'altro, vidi al centro della pista una ragazza sui 25 anni che si muoveva al ritmo della musica.
Indossava un cappellino beige, di quel genere femminile fatto di paglia e decorazioni floreali, molto elegante. Un abito lungo al ginocchio e i capelli color biondo scuro che cadevano sulle spalle.
Mi colpirono molto le sue movenze elegantissime e chiesi al mio collega se la conoscesse, se l'avesse mai vista prima. La risposta fu negativa.
Al momento del cambio, lasciai la regia e mi diressi verso il bar per prendere un drink. Lei era seduta nel divanetto adiacente e muoveva i piedi, calzati da sandali alla schiava, seguendo i bpm del disco che girava.
Mi sedetti accanto a lei e le chiesi se gradiva da bere.
-Ne prendo un po' del tuo- rispose in mezzo a quel frastuono.
Il timbro della voce, lì per lì, non poteva essere compreso ma quando le feci qualche domanda d'approccio, mi rivelò subito che era una trav.
Si chiamava Veronica, era di Como ma si trovava in Sicilia per una breve vacanza. Bella da togliere il fiato, elegante da non crederci.
Per me non c'era alcun problema e, a dire il vero, non ero nemmeno curioso. Mi piaceva e basta, la desideravo.
Fortunatamente il "sentimento" era reciproco e concordammo che verso le due l'avrei portata nel mio appartamentino sul mare.
Così fu.
Ricordo che già mentre guidavo per dirigerci verso casa, lei iniziò a baciarmi il collo facendomi eccitare al punto che dovetti chiederle di smettere per evitare di perdere la concentrazione nella guida.
Giunti a casa la accompagnai nel modesto salottino tenendola per mano. Le preparai un Bellini e mi sedetti accanto a lei.
In un lampo le nostre labbra si unirono e ne scaturì un bacio che non dimenticherò mai per intensità e piacere.
Le chiesi educatamente se le andava di fare i porcellini. Mi sorrise e lasciò scivolare la sua mano all'interno dei miei jeans iniziando a "cercare" ciò che man mano s'induriva fino a scoppiare.
Nel frattempo le accarezzavo quelle cosce ben tornite e vellutate.
Lei scese giù con la bocca e cominciò a lavorarmelo ben bene.
Ero eccitato all'ennesima potenza, non capivo più niente.
Si posizionò con le cosce larghe sulla mia faccia per un bel 69: lei succhiava, io le slinguavo quel buchino delizioso e profumato.
Poi mi sussurrò con voce ansimante:- Dammelo adesso....dammelo, ho voglia.
Si stese sul divano e io sopra di lei, sollevò la gamba spostandosi un po' di fianco per offrirmi quel culetto prelibato e dolcemente cominciai a penetrarla.
Estasi totale!
Passammo la notte insieme finendo e ricominciando fino all' alba. Poi ci addormentammo abbracciati e felici.
Per tutto il periodo delle sue vacanze, Veronica fu la mia donna. Una dolcissima trav che mai dimenticherò.
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15 anni fa
Florien,
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Ultima visita: 13 anni fa
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l'orientale
una picolla avventura!
Ero per lavoro in toscana ed alloggiavo in una piccolo hotel di provincia. Era appena arrivato, appena finito di scaricare le valigie ed era già ora di pranzo. Mi avvincino alla reception per chiedere in zona un buon ristorantino per andare a mangiare qualcosa,
Noto la vicino in un salottino una giovane ragazza dai tratti orientali che mi osservava.
la guardo e mi sorride, Allora lei si alza e si avvicina e mi chiede un'iformazione in inglese, che io conosco un po. Cominicamo una breve conversazione dove appprendo che è una ragazza di 25 anni, cino-americana di New York, in Italia per vacanza nelle Citta d'Arte della Toscana.
Dopo un po, lei mi fa cenno di seguirla nella sua camera. Appena richiusa la porta mi si avvinghia e mi da un gran bacio sensuale e caldo e poi mi toglie la giacca la cravatta mi apre sbottonandola la camicia e mi slaccia i pantalonini. Il mio arnese ra ormai duro. lei lo tira fuori dalla murtande e mi comincia a leccare la punta e poi man mano ad andare su e giu sull'asta con una dolcezza e una tecnica davvero grande. lei seduta ai piedi del letto
io a gambe divaricate coll'arnese preciso alla sua altezza,. Dopo cinque minuti di quel stupendo lavoro sento in mio fiotto caldo arrivare, come anche lei lo sente, Stringe la bocca ed ingoia il tuttom felice, Alza lo sguardo e mi vede godere, toccandosi nel frattempo,,,,Allora io cerco di dedicarmi a lei.
Ma lei sorridendomi mi dice in inglese
"stasera...in camera tua...."
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15 anni fa
freelive, 35/29
Ultima visita: 15 anni fa -
La troia in autostrada
Quella sera avevo appuntamento con Roberto un ragazzo con chi mi ero gia incontrata 2 volte in un parcheggio di un grande centro commerciale.
Quando sono arrivata lui era gia li. Son scesa della macchiana e lui dal finestrino "ciao bella troietta... sali in macchina che ti porto a divertire ! poi la tua macchina la recuperiamo dopo... e non fare domande... tanto non ti dico nulla !"
Sono salita in macchina e Roby si e messo subito a guidare sicuro di se... dicendomi "hai fatto la brava ? sotto la minigona cosa porti ?" e io "nulla come mi hai detto tu..."
Strada facendo ci ritroviamo in autostrada ed er sempre piu curiosa... pensando che mi voleva portare in qualche prive...
Ma dopo pocchi kilometri mise la freccia... era una piazzuola di riposo...
"vedi come e bravo il tuo Roby ! non e geloso e ti porta a divertire ! vedrai quanti cazi per te !"
Era per me la prima volta in piazzuola autostradale e la cosa mi impauriva un po... ma mi eccittava tantissimo !
C'erano delle macchine e dei camion...
Roby dopo avere fatto un giretto decide di accostare un bel ragazzo che era fuori dalla sua macchina fumando una sigaretta : "ciao ! ti piace la mia amica ? una gran troia ! che ne dici te la impresto ?"
e il ragazzo : "gran bella ragazza... pero io sono gay... come d'altronde quasi tutti questi ragazzi in macchina... vi conviene provare dalla parte dei camion...
La serata iniziava bene !!!
Roby fece il giro, si fermo tra due camion e appena spento il motore mi disse : "dai scendiamo !"
Siamo scesi e Roby si e messo le spalle contro la macchina tirandosi fuori il cazzo e diciandomi : "dai inizi a succhiare che se vedono che sei una brava poca arrivano..."
Scendendo della macchina e dando un occhiata in giro avevo notato nella cabina del camion dietro di noi un bel ragazzo...
Senza farmelo dire due volte ho preso il cazzo in bocca e ho iniziato pian piano a farlo crescere in bocca (e una cosa che adoro !)... e poi a succhiarlo con gusto e devozione...
Dopo meno di due minuti ho sentito la porta del camion e prima che potesse girarmi a guardare Roby mi prese la testa dicendomi : "si dai sta arrivando tu continua a ciucciarmelo !"
Stavo spompinando con ardore e il camionista si e messo dal mio fianco guardandomi... e Roby : "dai tiratelo fuori che quest vacca non e mai sazia !"
Il ragazzo non se lo e fatto ripetere due volte e si tiro fuori il cazzo gia duro !
Ho iniziato quindi a dami da fare con i due cazzi e loro non erano gelosi... anzi mi spingevano in continuazione sul cazzo dell altro per farselo succhiare entrambi ! era bellissimo passare da una mincchia all'altra incoraggiata dalle loro voci che dicevano "che brava porca ! si vede proprio che le piace il cazzo in bocca !"
Stavo continuando a darmi da fare ho avuto un sussulto quando ho sentito delle mani sulle chiappe... volevo girarmi a guardare chi fosse ma i due erano scatenati e mi avevano afferata per i cappelli senza permettere di smettere... senti dietro di me un movimento e con grande piacere senti una lingua calda sulla mia fica bagnata ! Non vedevo chi era pero sentivo la sua splendida lingua andare dalla fica al culo cercando il piu possibile di entrare nei mei bucchi !
Poi l'ho sentito sputtarmi sulla fica e ho capito che stava per chiavarmi !
Roby li disse dandoli un preservativo "amico mettiti il capucio !"
Ho sentito strappare la busta e in un attimo avevo un gran bel cazzo appogiatto alla fica ! Me lo strofinava sopra e io davo colpi di reni invitandolo ad entrare... Poi di colpo me lo infilo e inizio a chiavarmi senza tanti complimenti dandomi colpi cosi forti che riuscivo difficilmente a continuare a succhiare !
Ed e infatti in nel momento che mi era uscito un cazzo di bocca che mi accorse che due altri tipi si erano messi al mio fianco con i cazzi di fuori !
Presa dall'eccittazione che saliva sempre di piu mi rimise a succhiare di piu bella... a tale punto che il camionista non faccendocela piu mi sborro in faccia !
Fu come un invito per i due ultimi arrivati che senza parlare hanno subito messi davanti alla mia faccia due bei cazzi duri !
Era bellissimo ! Tre cazzi da succhiare mentre un'altro continuava a chiavarmi ! Pero anche quello dietro ansimando e urlando "che vaccaaaaaaa" togliendosi il preservativo mi innondo le chiappe di buon succo.
Roby disse : "ce un volontario ?" tenendo in mano un altro preservativo.
Uno dei due ragazzi lo prese e vene a piazzarsi dietro di me...
Roby li disse "sputtale sulla fica che a sta porca piace !"
Io continuavo a succhiare questi due cazzi e il terzo inizio a chiavarmi la fica ! Che delizia !
Duro un bel po finche Roby disse : "dai che adesso li voglio fare il culo ! Lasciami il posto e fatti finire con la bocca !"
Roby si mise dietro mi accarezzo prima la fica poi il bucchetto sputtandoci per bene e appoggio la capella... poi inizio a penetrare pian piano...
Una volta dentro ha iniziato ad incularmi severamente come tanto piace a lui e mi sentivo veramente la piu gran troia di questa terra !
Nel fratempo continuavo ad alternare in due cazzi in bocca...
Inutile dirvi che avevo la fica grondante...
Uno dei due cazzi che succhiavo si svuoto sulla mia faccia e Roby inizio ad ansimare sempre piu forte...
Mi sono data da fare anche con il cazzo in bocca in modo che praticamente nello stesso momento mi son presa una bella sborrata in faccia e una sulle chiappe !
Stavo anchio raggiungendo l'orgasmo e disse : "ancora ancora fattemi sentire i cazzi... !"
E loro mi passavano i cazzi chi sulla faccia e chi sul culetto...
Ahhhhhhhhhh fu bellissimo !
Roby mi ha portato altre 3 volte in autostrada poi purtroppo si e trasferito a Napoli e non ci vediamo piu... tranne l'estate scorsa quando son stata da lui e i suoi amici in vacanza... pero questa e un'altra storia !!!
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Desy era trans
tutto cominciò circa 5 o sei anni addietro, il mio migliore amico fa il tassita di professione, in quel periodo ero single, e li spesso quando faceva il turno di notte portava persone che lavoravano un po per strada un po nei night.
cosi cominci a conoscere dove abitano le persone che di notte hanno una vita diversa ma di giorno le vedi a fare spese o prendere il taxi per muoversi regolarmente.
fu in questo modo che strinse amicizia con Desy, una trans(io non lo sapevo in quel momento) e cominciarono una certa amicizia.
lei disse a lui che cercava un bravo ragazzo con cui uscire e cominciare una relazione a quel punto il mio amico penso a me e diede a Desy il mio numero di telefono.
poco dopo mi chiamo e mi racconto tutto e mi diede il suo numero con il suo permesso ovviaente. comincia a mandarle qualche sms, e lei rispose sempre molto gentile.
cosi dopo un paio di giorni di messaggi, un lunedi verso le 23 mi ciese se avevo voglia di andarlaa trovare a casa, l'idea mi stuzzicava e risposi di si.
mi spiego la strada e arrivai al suo palazzo, dopo un po di tempo, suonai e mi aprirono senza chiedere chi era, mi stava aspettando.
arrivai in casa e li rimasi sorpreso, era tutto buio, non si vedeva nulla,
una sola voce bassa e sensuale mi disse, "entra non avere paura segui la luce io sono li".
l'unica luce che si vedeva era il bagliore di una piccola candela da profumo in una credo di camera da letto.
mi sentivo il cuore battere forte, non sapevo se andare avanti o tornare a casa
avevo anche un po paura , ma ero anche un po eccitato e sono entrato ho chiuso la porta ed ho seguito quella piccola luce.
entro in quella camera da letto e mi siedo su letto, non vedo niente
ma sento una presenza vicino a me, sento il suo fiato,
sento che il letto si muove e poi delle labbra calde poggiarsi sulle mie guance, un bacio molto sensuale, sa certametne come tenere un uomo eccitato
una mano la sento sulla mia cosca che mi accarezza sempre piu su e dentro mi sento scoppiare,
prendo l'iniziativa e rispondo al bacio ma sulle labbra e con la lingua, mi piace è eccitante comincio a toccarle il seno era gia mezza nuda credo perche sentivo solo la pelle abiti pochi.
un seno meraviglioso, disegnato tondo che stava nella mia mano ed io ho le mani grandi
le palpavo e giocavo coni capezzoli.
li tiravo e poi mi chiani per cominciai a succhiarli sentivo che godeva e che piaceva e li ciucciai piu forte.
con un altra mano comincia a risalire le cosce, pelle di veluto liscie e curate in maniera perfetta,
voglio azzardare salgo ancora un po e passo sotto la mini che aveva sento il pizzo degli slip.
e mentre faccio questo lei eccitata fa muovere il suo cazzo. subito realizzo cosa ho tra le mani e mi fermo ma non tolgo le mani.
"il tuo amico non ti ha detto che sono una trans"
"no, non mi ha deto niente"
"vuoi andare via lasciamo perdere"
non potevo vederle ma sapevo che era proprio davanti al mio viso, volevo andare ma ero ultra duro ed eccitatissimo.
quindi per non sapere cosa rispondere non dissi nulla e le schioccai un altro bacio con la lingua.
e lei non lo aspettava e mentre limonavamo gli tirai fuori il cazzo e cominciai a menarglielo. subito desy fece lo stesso con me, dopo pochi attimi ci trovammo sul letto a fare un 69 ed ero pieno del suo cazzo in bocca. poi la misi a 90 a glielo misi tutto nel culo e mentre glielo a spingevo davanti continuavo a segargli il cazzo non so cosa mi prese ma ero eccitato a livelli incredibili, ancora pochi attimi sentivo che stavo per venire e glielo dissi si mosse con agilita e si mise ancora 69 e le svuotai il mio caldo seme tutta in faccia ed in bocca e mentre mi liberavo sentii all'improvviso dei fiotti caldi sputarmi su viso era lei che veniva, non me lo aspettavo e rimasi a bocca aperta e mi sborro in bocca, sfiniti ci raddrizzammmo e ci biaciammo in bocca scambiandoci i prorpri seme è stato bellissimo mi ha fatto godere moltissimo è stato una esperienza incredibile.
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Il motociclista
domenica decidete di andare a fare pranzo fuori porta, su verso il passo della raticosa.
lei vestita con abitino appena sopra il ginocchio e un coprispalle che lascia in mostra lo scollo, sotto la gonna niente perizzoma, solo un cavigliera.
Vi fermate a prendere il caffè al passo della raticosa, fuori molte moto, altrettanti centauri chi in tuta in pelle chi solo in giacca da moto.
L'odore di motori si confonde con quello del sudore dei centauri e delle loro tute in pelle.
Camminate verso il bar e gli sguardi dalle moto passano alla signora.
Dopo il caffè rimontate in auto per una giratina verso la futa, vi fermate in uno spiazzo a guardare il panorama, alle vostre spalle un boschetto.
Si ferma un motociclista, scende e si avvicina a voi e si toglie il casco. "Bella cavigliera" ti dice e ti porge la mano come per seguirlo. Ti sorride e ti prende per mano delicatamente e si avvia verso il boschetto.
Tuo marito ci segue accertandosi che nessuno possa vedere la scena. Tu senti l'odore della tuta in pelle mista al sudore del motociclista che ti precede tenendoti delicatamente la mano.
ti fa appoggiare la schiena ad un albero, si inginocchia, ti prende la gamba dove hai la cavigliera e ti poggia il piede sul suo ginocchio. senti la sua mano che accarezza il piede e risale sul polpaccio, ti sfiora, risale su sulla coscia, la accarezza davanti, dietro e risalendo anche l'interno coscia fino ad arrivare al tuo sesso...ti bacia la coscia, senti le sue labbra calde e carnose che ti sfiorano, la mano risale da dietro a palpeggiare il tuo sedere e così facendo solleva il vestito mettendo in mostra la tua fighetta. Le sue labbra risalgono la coscia, mentre con la mano ti palpa sempre con più decisione il sedere.
Senti la sua lingua che sfiora le grandi labbra, allarghi un po' le gambe, senti la sua lingua che si fa più audace, cerca il clitoride mentre con le mani ti tiene dai glutei e ti spinge verso la sua faccia.
La sua lingua gioca con il tuo clitoride, inizi a mugolare di piacere, le tue gambe cedono di più, si piegano sotto i colpi di lingua che vanno a stimolare il clitoride. Senti un dito di lui che ti penetra, entra come un coltello caldo dentro il burro, sei bagnata, l'ecciazione ti ha fatto dischiudere le piccole labbra. Senti il dito che entra ed esce con lo stesso ritmo che la lingua stuzzica il clitoride. Inarchi il bacino, stai godendo....
Il motociclista si alza, guarda il tuo volto stravolto dall'orgasmo, ti passa il dito che è stato dentro di te sulle labbra, senti il sapore dei tuoi umori, lo lecchi, lo succhi. Il rumore della zip ti distrae, il motociclista si sta slacciando la tuta di pelle, si stacca da te, togliele maniche e cala leggermente la tuta, ti prende una spalla e ti invita a chinarti. vedi l'eccitazione da sotto i boxer, l'accarezzi lo tiri fuori. Senti gli odori, la pelle della tuta, il sudore del motociclista e l'odore della sua eccitazione...tutto si mescola. lo prendi in bocca, inizia succhiarlo, prima delicatamente, poi aumentando il ritmo anche grazie alla mano che lui ti ha posato sulla testa dandoti il ritmo che lui più gradisce. tu lo succhi e intanto ti masturbi, hai le gambe larghe...l'asta del motociclista è dura, turgida...la succhi voluttuosamente e con piacere, ma pensi a come potrebbe essere tra le tue gambe. Sei eccitata ti alzi, porgi la schiena a lui, ti chini in avanti e poggi le mani all'albero mettendo così in mostra la tua fica calda e bagnata, vogliosa di essere presa. allarghi le gambe e le pieghi, il motociclista mette il profilattico che tuo marito gli ha porto, lo senti entrare, senza alcuna resistenza, sei aperta e ben lubrificata.
lo senti che ti penetra con vigore, colpi forti e ben assestati, poi rallenta, ti entra tutto dentro e si ferma, con le mani ti tira fuori i seni e li accarezza, mentre col bacino si muove lentamente dentro di te mentre con le dita gioca con i tuo capezzoli.
riprende a muoversi con più vigore, deciso, forte, veloce...ti entra ed esce.
tu lo senti tutto, stai godendo, vedi tuo marito che assiste alla scena e si sta toccando, ti sorride perchè ti vede estasiata.
i colpi del motociclista diventano più veloci e profondi, senti che sta per venire
esce da te...senti i caldi fiotti sel suo sperma sulla schiena e sui glutei...
rimani così qualche istante muovendo il bacino.
Tuo marito si avviina a te, ti bacia e con una salviettina ti asciuga, senti la zip che si richiude "Complimenti, sei fantastica" e passa un biglietto a tuo marito, poi i suoi passi si allontanano, il motore si avvia e la moto con il centauro che si allontana.
Hai il suo numero
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15 anni fa
linguistafi,
41
Ultima visita: 1 anno fa
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Bella esperienza
...allora lei mentre guido mi ha cominciato ad accarezzare il membro.
Ho pensato andiamo in albergo!
Lei ha detto --NO SCHERZI ...ADESSO SUBITO!!!-
Son riuscito ha trovare un posto tranquillo.
Eravamo entrambi desiderosi ,mooolto desiderosi di farlo.
Mentre fermavo l'auto lei mi stava spompinando divinamente !!!
(mmmm solo il ricordo mi ...emoziono)
Lei minuta ...la prendo e la posiziono a 69, ed ho cominciato a mangiarle lafichetta depilata.
Sentirla mugolare di piacere ...mi faceva eccitare moltissimo lei lo sa lo sente e intensifica il ritmo fino a farmi esplodere di piacere :-( .
Gli chiedo perchè mi abbia fatto venire?
Lei lapidaria "Questo è solo l'antipasto! "
Rispresomi da quell'orgasmo ritorno alla realtà...ho la mia testa in mezzo alle sue gambe!
Comincio a baciarla ,accarezzarla,le mie mani si insinuano ad accarezzare il suo piccolo seno, e cui capezzoli sono però belli duri.
La sento riprendere a respirare a fondo.
Ho cominciato a mangirle-leccarle lafichetta Non so per quanto l'ho fatto...ero di nuovo travolto dalla sua sensualità ;-)
Me la ritrovo fradicia e con le dita umide del suo piacere le ho infilato prima 1poi due dita nel suo culetto...
Ha resistito poco infatti lei eccitatissima lo voleva dentro tutto e subito.
Come concordato mi ha infilato il preservativo e poi agile si è girata e si è seduta sopra...
avvolto da quel caldo abbraccio ero piacevolmente appagato...
come se mi avesse letto nel volto
lei mi dice ---Guarda che lo voglio nel culetto!!! ---
..............................
nemmeno il tempo di realizzare questa informazione e lei se lo sta infilando nel 2^ canale
avevo perso un po di rigidità....ma lei era mooolto eccitata e dilatata e non ha fatto fatica a farlo entrare ;-)
Gli ho detto che mi stavo riprendendo
e Lei ---Si lo sento --- (fa sempre piacere sapre che dai piacere )
Il pompino iniziale era stato fatto allo scopo di sentirlo il + a lungo possibile nel culetto !!!
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15 anni fa
COMPLICEM,
55
Ultima visita: 4 giorni fa
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Un pomeriggio al cinema della mia città
Un pomeriggio al cinema.
Alcuni giorni fa dopo aver chattato con amici e visionato foto e filmati di indubbia carica erotica ove trans si facevano sfondare in ogni modo avevo seria intenzione di farmi scopare come una cagna.
Cosi ho cercato di organizzarmi per un pomeriggio di sesso, visto anche il fatto che sarei stata libera da impegni familiari. Purtroppo un proverbio dice che la gatta frettolosa fece i gattini cechi e anche questa volta la saggezza popolare ha avuto il sopravvento rendendo non organizzabile incontri con amici conosciuti su desy.
Ma la gatta in calore che è in me ha avuto comunque il sopravvento e cosi mi sono recata a casa e invece di perdere ulteriore tempo mi sono fatta una bella doccia, mi sono depilata con cura, incremata le gambe, l’ano me lo sono bel dilatato massaggiandolo con creme dentro e fuori. Ho quindi indossato reggiseno e perizoma in coordinato pizzo floreale con filo di perle nel taglio posteriore, calze con reggicalze e in una borsa ho portato parrucca, un vestitino a tubo nero scollato e i miei più fidi sandali rossi tacco 12.
Mi sono quindi recata al cinema ….l’ultimo cinema porno della mia città dove a volte vado ….erano le cinque del pomeriggio….il solito ambiente tipico ….pogo il biglietto saluto il gestore e mi reco in bagno dopo avre notato che in platea un solo over settanta stava osservando gli amplessi che si svolgevano sullo schermo.
Ne esco alcuni minuti dopo an famme e sculettando salgo in galleria. Li la situazione è più affollata mi vedono e mentre passo dalla porta il tizio che stava osservando il film mi da una rapida occhiata sfiorandomi le gambe. Alcuni altri sono seduti è molto buio io vedo appena ma so che loro invece mi vedono benissimo che sono al centro dell’attenzione più della tizia che sullo schermo sta prendendo un cazzo in bocca con la sborra che gli cola dal mento.
Salgo le scale sempre sculettando e arrivo in cima alla galleria appoggio la borsa con i vestiti maschili in un angolo e mi godo il film iniziando ad accarezzarmi voluttuosamente.
Per un quarto d’ora non accade nulla poi si avvicina uno che si appoggia al muro un paio di metri da me…..io allargo le gambe tiro su la gonna e inizio a carezzarmi le natiche.
Lui si avvicina e senza dire nulla, timidamente mi tocca. Io faccio finta di nulla continuo a guardare ipnotizzata lo schermo e continuo a toccarmi. Il mio profumo (dolce vita) so che lo sta inebriando e si fa più audace ….una mano mi sfiora sotto le palle e mi da una strizzata ……vedo un movimento e in sala si alza un secondo uomo che sale le scale…forse ci siamo……
Il primo mi sta toccando il cazzo io alzo una gamba e la appoggio sullo schienale della prima poltroncina per facilitargli l’assaggio del mio corpo…..arriva il secondo che dice “che cavalla” il primo risponde “hai visto che gambe che culo….” Le mani che mi toccano sono più di una…..sullo schermo l’attrice ha un cazzo nella figa oscenamente aperta …in sala alcuni si masturbano ….voltati dalla parte sbagliata …
Mi fanno chinare e mi trovo due cazzi davanti uno lungo ma l’altro terribilmente largo gli ingoio alternativamente mi soffocano …..anche due alla volta….le mani continuano a toccarmi….
Mi alzano mi appoggiano sui sedili mi baciano la schiena sulla scollatura io mugolo e gli incito “fatemi sentire troia …sono una vacca da cazzo vi prego…”…..le lingue si uniscono alle mani …spostano il filo di perle e una lingua si insinua le buchino poi sento delle dita farsi largo sicuramente una poi di più non so quante…..
I due sono grossi mi prendono quasi di peso e mi trascinano vicino a un terzo uomo che si masturba guardando il film …è visibilmente imbarazzato della situazione dei due maschi arrapati e della loro troia seminuda visibilmente ingoiata…….sento una mano dietro la nuca …..
Mi stanno accompagnando la testa verso l’inguine dello spettatore …..lui senza voltarsi tolgie la mano i io ingoio il suo cazzo sento passi si avvicina un terzo (qui romanzo nella verità non c’è un quarto uomo ma quello che spompino non viene nella mia bocca sia alza e si unisce agli altri due per scoparmi) uomo che si unisca agli altri due. Io sono oscenamente a pecorina ben oltre i 90° data la posizione delle sedie in galleria …spompino avidamente lo spettatore ….nel buio sento sei mani che mi toccano ….tre lingue che mi leccano ….mi solevano una attimo per sfilarmi il vestito …sono seminuda solo in ligerie ….continuo a spompinare mi strizzano ….mi leccano ….allargano il mio culo…..mi stringono le palle …mi masturbano il cazzo ….sono eccitatissima …….coninuo a spompinare….
Sento la mazza dello spettatore che si irrigidisce ulteriormente la sua mano mi tiene saldamente la sborrata arriva copiosa ingoio …ingoio …in fondo godo di me stessa che ingoia come una puttana……continuo a pompare impazzita …lo spettatore implora pietaaaaaa baaaaastaaaa… mi sollevano mentre lo fanno lo guardo e lo riongrazio mentre un filo di sborra mi cola da un angolo della bocca…..mi volto verso i tre maschi e sbatto mimando la monta il bacino …il mio cazzo duro mi sbatta contro la pancia …sciack sciack sciack….
In un attimo mi sono addosso sta volta sono cani rabbiosi …..mi trovo un cazzo in bocca mi allargano l’ano e sento due dita che forzano lo sfintere sono bagnate ma non serve il mio buco le ingoiaaaa subito …..il massaggio interno mi eccita ancora di più mi volto e trasfigurata dalla volgia di cazzo li inviot….”montatemi montatemi” ridono “la troia vuole cazzo eccolo puttana” mi sento allargare le natiche e una mazza preme sul mio bottone che si allarga e subito una mazza di carne mi sale nell’intestino si fa strada fra le mie carni una mano mi strizza i coglioni ….”haaaaaaaaaagggg” quasi urlo un cazzo mi si presenta davanti lo ingoio il ritmo del pompino è dettato dal ritmo dell’inculata…..
Non è il cazzo larghissimo nella mia bocca….mentre faccio questa considerazione ….sento il culo improvvisamente vuoto …ma subito lo sento dilatarsi di nuovo ….di più….di più “aggggrrrrrr” dolore ….ancora dolore è dentro è dentro….e tutto dentro …..si muove mi dilata dolore …meno dolore …godo …..il cazzo esce dalla mia bocca e subito ne entra un altro …sa di me ….sa di me…
Mi continuano a toccare mi scopano i cazzi si alternano….sempre più rapidamente ….due spettatori si avvicinano e si menano il cazzo io sono eccitatissimi e vederli mi fa impazzire …..la tizia sullo schermo è alle prese con un‘inculata….io pure e due porsone si segano sulla mia piuttosto che sulla sua.
Li sento ansimare gli scxhiffi sul culo si fanno più forti il cazzo che stringo in mano si fapiù duro ….ccazzo impazzisco impazzisco …inizio a venire senza toccarmi tremo …tremo e colo sborra dal cazzo duro……godooooo e lo urlo “haaaaaa godooooooo…” nel culo ho una sbarra di ferro i due spettatori si avvicinano sono davanti a me ……..vicino all’uomo di cui ingoio il cazzo ….unoschizzo in faccia poi un altro ancora …..unfremito nella mia bocca….
Ingoio sborra ingoio ……un cazzo si sfila dal culo e subito ne entra un altro l’uomo che mi ha sfilato il cazzo dal culo si avvicina e si infila nella mia bocca …..altra sborra ingoio e cola dalla faccia …un altro schizzo dal secondo spettatore mi colpisce sulla spalla poi in faccia …..colo sborra …..i colpi nel culo si fanno velocissimi …l’uomo si sfila e si avventa sul mio viso mi vine in faccia sono a bocca aperta……
Colo sborra ….ho il culo apertoe dilatato oscenamente tremo mi carezza no e mi schiaffeggiano …”brava la puttana “ …..
Cala …tutto rallenta …si ricompongono …..io sono appoggiata al muro …l’abito nero sullo schienale di una poltrona colo sborra….
La borsa con i vestiti un lampo di paura …se la hanno portata via sono rovinata …..sono una troia coperta di sborra sono le sei del pomeriggio come faccio a uscire di qui”….
Ma è ancora li mi pulisco …mi cambio …la troia sparisce (a malincuore) …torna il maschio…esco dal cinema…..
Scritto di getto dalla vostra Stephanietrav
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
In vacanza con mia cognata
Durante le vacanze di Natale siamo stati in vacanza in olanda ad Amsterdam insieme con mia cognata. Una sera abbiamo chiesto se potevamo lasciarle nostra figlia cosicche' noi potavamo andare a cena in due e lei ha accettato dicendo "ed io con chi vado a cena?" Allora ne ho parlato con mia moglie dicendole che poverina, non ha mai l'ooportunita' di andare a cena ed ho chiesto a mia moglie se la sera successiva potevo portarla a cena fuori. Mia moglie acconsenti' cosicche' la sera successiva pianificammo ed andammo a cena insieme. Una volta fuori dall'hotel le chiesi dove voleva essere portarta e se avrebbe apprezzato un posto trasgressivo di Amsterdam. A lei subito piacque l'idea ed io che mi ero informato di gia' in Internet scelsi il posto, uno club prive con ristorante. Lei era vera sexy pur avendo 50 anni e molto attraente. Prenotai subito un tavolo in questo locale e ci andammo. Una volta arrivati ci sedemmo al tavolo a noi assegnato ed iniziamo a cenare, lei guardava intorno molto incuriosita dal posto. Finita la cena li chiesi se voleva fare un giro ed iniziammo a guardare in tutte le stanze quando in una stanze c'erano due uomini con una donna e lei li guardava e si bagnava le labbra con la lingua. Mentre guardava le accarezzavo il sedere e piano piano feci scorrere la mia mano sotto la gonna trovando la sua fighetta molto bagnata e li chiesi se aveva mai avuto un'esperienza del genere e lei mi risposte che on l'aveva mai avuta ma che aveva sempre sognato di provare con due uomini. Alche' li chiesi se avrebbe accettato di essere scopata da me e da un altro uomo. Lei era un po' titubante ma mi confido che spesso aveva sognato di avere sesso con me. Allora gli disse perche' non realiziamo questo sogno. Lei acceto ed inizio a guardarsi intorno alla ricerca di un uomo carino e vide un ragazzo sulla 30 che se ne stava seduto su un divano. Ci avvicinammo ed iniziammo a parlare con lui. Lei era seduta in mezzo a noi e dopo una ventina di minuti lei inizio ad accarezzargli la gamba quindi chiedemmo al ragazzo di muoverci in una stanza. Entrati nella stanza entrambi iniziammo a toccarla e a spogliarla. Lei si peigo a prese il mio arnese in bocca mentre il ragazzo li leccava la figa e lei godeva come una matta. Poi cambio prendendo l'arnese del ragazzo nella sua bocca. Quando avvicinai la mia bocca alla sua passera era un lago ed aveva un sapore molto gustoso. Lui gli mise il cazzo nella figa e lcome una matta. La presi io da dietro e feci entrare il mio arnese nel suo culetto stretto e lei dava dei gemiti molto forti. Il mio arnese stva per esplodere, quindi gli chiesi di sedersi sopra di lui e facemmo una doppia penetrazione e lei gemeva sempre di piu'. Io non ce la facevo piu' tirai fuori il mio arnese ed iniziai a schizzarli sul suo culo. Il ragazzo continuo per qualche altri minuto, lo tiro fuori e lei lo prese in bocca ed in un istante la sua bocca era peina di lui ed ingoio tutto. Il ragazzo soddisfatto si rivesti' ci ringrazio e ritorno sul suo davanetto. Noi ci rivestimmo ed andammo via e lei mi ringrazio tantissime volte per la stupenda serata che le avevo fatto trascorrere. Il giorno dopo mia moglie chiese dove eravamo stati, e lei inizio a raccontare la nostra serata e la sera andammo a dormire tutti e tre insieme.
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15 anni fa
Henri Jester,
27/27
Ultima visita: 11 anni fa
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La mia prima volta da gay
quando avevo 16 anni vicino a casa mia abitava anche il fratelllo di mia mamma con la famiglia
e quindi dai 8 fino a 16 anni sono cresciuto con il figlio di mio zio, mio cugino.
eravamo sempre assieme facevamo tutto
come succede da ragazzi, anche gli stupidi con le ragazze, poi a quella eta comincaiano i primi pruriti
e cosi proprio per questo motivo cominciammo a stare un po da soli per i cazzi nostri
all'inizio ci divertavamo a pisciare in compagnia e ce lo guardavamo e basta, poi crescendo con l'eta crescevano anche le dimensioni dei nostri cosetti
verso i 16 anni appunto eravamo sempre attaccati e coninuavamo ad andare in giro e stare in posti isolati
ci era capitato di vedere dei giornaletti porno anche e vedere i primi rapporti sessuali
una volta andammo in garage i miei non c'erano, e come al solito lo tirammo fuori per pisciare solo che ognuno teneva in mano quello dell'altro
quando abbiamo finito facemmo la sgrullatina e comiciammo un lento movimento che ci fece venire duri i cazzi
ci piaceva quela sega che stavamo facendo, ma poi lui mi chiese
"ti andrebbe di prenderlo in bocca" senza rispondere mi abbassai e mi misi in ginocchio, avevo la sua nerchia davanti la faccia, cominciai a leccare la cappella comeun gelato e poi apri la bocca e lo feci stare dentro fin quanto potevo, mentre succhiavo mio cugino faceva avanti e indietro come se mi stesse chiavando la bocca, andai avanti credo un quarto d'ora. poi mi alzai e chiesi a lui la stessa cosa.
me lo prese in bocca lui era fantastico il mio primo pompino
per stare piu comodi ci togliemmo anche i pantaloncini
eravamo veramente duri ed eccitati cosi ci venne la vogla di provare a mettercelo nel culo.
prima io glielo misi allargai bene le chiappe un po pelosette,e lo spinsi dentro gli faceva un po male ma non si tiro indietro, comincia a fare avantie inidetro come avevamo visto nei giornaletti porno.
poi fu la mia volta a prenderlo dietro
e quando lo appoggio e lo spinse dentro il mio cazzo ricordo che sussultava
era meraviglioso stavo godendo tanto.
quando eravamo li per venire ci siamo avviciniati e prima uno e poi l'altro ci siamo sborrati sulle guancie
ricordo ancosa il seme che mi colava dalle guance e sfiorava la mia bocca ne presi un po e lo assaporai e poi anche lui fece lo stesso volle avere la cappella sulla guancia mntre venivo.
ci siamo rialzati e ci siamo leccati le guancie e poi ci siamo baciati a fondo con le lingue anora sporche di sborra
è stato meravigliosa ed ancora oggi mi piace godere col culo
tanto che mi sono fatto un cazzo finto al lavoro e quando voglio me lo metto dietro e ripenso a quei fantastici ricordi
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
La mia cuginetta
quelo che vado a racontare è un raconto di un avvenimento realmente accaduto.
qualche anno addietro, quando avevo circa 25 anni chiamo mia cugina da napoli dicendo ai miei genitori che le sarebbe piaciuto vanire a parma a fare un po di vacanza
Ovviamente non c'erano problemi per i miei
cosi nel mese di maggio andai a prenderla in stazione. eravamo quasi cresciuti assieme, e me la ricordavo sempre un po cicciota
quando arrivo il treno rimasi folgorato perche vidi una ragzza diversa, si era allungata, e snellita,
capelli rossi lunghi, fisico sempro un po in carne ma gradevole, una quinta di seno, belle gambe.
ci salutammo come al solito con i bacini le presi le valige e le vidi il culo da favola.
arrivammo a casa e si stabili sul divano in salotto
Eravamo quasi coetanei lei qualche anno in meno di me, quindi ci piaceva molto parlare di cose da ragazzi.
la sera dopo che i miei andavano a dormire rimanevo in piedi con lei e parlavamo fino ad ore tardi.
un giorno mi chiese di portarla fuori a ballare
e cosi feci
ma non immaginavo che le bastasse una vodka per andare fuori, ma fuori davvero.
ritornammo a casa e la feci stendere sul divano mi chiese se le mettevo il pigiama che lei non ci rusciva, un po emozionato la spogliai e quando le tolsi la maglietta le vidi quelle tette meravigliose
grosse e piene con dei capezzoli enormi che erano gia duri
cominciavo ad avere una certa erezione.
le tolsi anche la minigonna e notai che portava un leggero perizoma trasparente, e le vida la fica tutta depilata tranne un solco di peletti ben curati.
la prima cosa a cui pensai che mia cugina era proprio una gran zoccola
ma il bello deve ancora venire
mentre la stendevo sul divano mi disse che al suo ragazzo non piacciono i pompini e non se li fa fare.
"sai sono molto brava a prendere il cazzo in bocca" mi disse, era piu l'alcool che lei a parlare
in quel momento non ho capito niente, lei era distesa sul divano ed io in ginocchio davanti alla sua faccia,
mi tirai fuori il cazzo e glielo appoggiai sulla guancia
" fammi vedere che magari ha ragione lui e non sei capace"
non so cosa stavo dicendo so solo che un istante dopo si giro e si prese prima la cappella e poi tutta l'asta in bocca, comincio un pompino da favola
"cazzo lo succchi davero bene" le dissi e con una mano le andai a cercare quella fica che mi attiro tanto appena entrai nei slip mi accorsi che grondava era fradicia il mio dito entrava ed usciva senza problemi sempre mentre lei succhiava con forza
"brava la mia ciginetta succhia cazzi" un linguaggio osceno cominciava ad uscire dalla mia bocca ma lei non fece nulla per fermarmi anzi, mi chiese di continuare
"dimmi che sono una troia succhia cazzi"
non la riconoscevo
la presi di forza e la feci mettere a pecora le sprofondai tuta la nerchia nella fregna bagnata e dovetti metterle una mano sulla bocca per non farla gridare.
ero infoiato e gliene dissi di ogni
ma il massimo quando lei mi dissi
"ora mettimelo in culo che godo da bestia"
non me lo feci ripete certo due volte lo tirai fuori per ficcarglielo tutto in culo
mentre la cavalcavo nel culo le presi quelle mammelle enormi e le strinsi forte tirando i capezzoli questo la fece godere come una puttana
le dissi che stavo per venire si mosse con una certa abilita e si riprese il cazzo in bocca e lo lascio solo dopo che non usci piu niente dalla cappella
mi fece un bide con la bocca unico. andammo a dormire
poi glianni passarono e ora sia lei che io siamo sposati ma spesso ci troviamo per chiavare come ai vecchi tempi, e qualche volta vorremmo provare a fare partecipare anche i nostri partner ma questa è un altra storia
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Cognatina
Mia moglie Monica era da alcuni gironi a fare dei corsi di aggiornamento, per il suo lavoro, in una nota localita' della Versilia. Mia cognata Emma, di 24 anni, voleva sfruttare l'occasione di andare a farsi un week end al mare in compagnia della sorellona. A quel punto mi proposi di accompagnarla, ad una condizione, sarebbe dovuta venire come passeggero sulla mia potente moto. Dopo alcune titubanze accetto'. Per me era la prima volta che rimanevo solo in compagnia della mia cognatina e la cosa gia' mi eccitava.
Giunto il giorno della partenza Emma mi si presenta con un jeans mega attillato e a vita bassa, magliettina leggera non propiamente adatta a fare 200 km in moto, dalla quale spuntano due bellissimi pungiglioni. Partiamo e lei sembra a suo agio, le spiego che se vuole sentirsi piu' sicura deve abbracciarmi, io come sempre da stronzo dopo i primi 5 km comincio ad aumentare il ritmo, ogni volta che freno sento i suoi seni che si spalmano sulla mia schiena, lei mi stringe forte,deve aver paura. Dopo 50 km entriamo in autostrada dove la sento piu' rilassata, si lascia andare molla un po' la presa e appoggia le mani vicino al mio inguine. Non capisco se sono le vibrazioni della moto o se la mia cognatina fa dei movimenti strani con le mani, comunque la tendenza e' quella di portale verso il centro. Il mio cervellino comunica subito con pisellino e in un battibaleno diventa ...one. Lei sicuramente se ne accorge e dopo alcune maliziose strusciatine ritrae le mani. Usciti dall'autostrada decido di fare un po' di curve sulla Cisa vecchia, arrivano i tornanti e metto alla prova Emma, curva e controcurva, pedaline che fanno scintille e la mia cognatina non si scompone. Ci fermiamo sui monti a fare una pausa, vedo nel suo viso un sorriso diverso, mi dice che le scappa la pipi', si allontana pochi passi dietro un misero cespuglio e si cala i pantaloni. Non mi sembra che sia andata a nascondersi propio bene,anzi.., il mio occhio lungo scorge un rotondo culetto bianco, cominciano le palpitazioni, si rialza e intravedo una strisciolina nera che viene coperta subito da un tanga di pizzo bianco. Faccio finta di niente e ripartiamo. Arrivati a destinazione trovo la mia mogliettina come sempre in forma. La sorpresa e' che la stanza dove dobbiamo dormire ha un solo lettone matrimoniale. Io caccio subito la battuta " In mezzo ci sto' io " pensando di sentirmi un cazziatone da Monica che invece ride di me.
Ci prepariamo e usciamo a piedi per la cena, tutte e due rigorosamente in minigonna, mangiamo del pesce con un buon vino bianco. Mia moglie dopo il secondo bicchiere comincia a essere allegra, non e' abituata a bere, io non mi tiro indietro e anche dopo cena , in un localino sulla spiaggia ordino tre Mojito. La serata si sta' per concludere e io torno verso l'hotel con alla mia destra una moglie ubriaca a braccetto e a sinistra una cognatina allegrotta che non smette di lamentarsi di non aver trovato un baldo giovane disposto ad accompagnarla a casa. Arrivati in stanza le donzelle si spogliano in mutandine e reggiseno, io mi lancio nel letto a petto nudo. Tutti sotto le coperte, non mi sembra vero sono nel letto con due donne, e' stato un sogno ricorrente della mia infanzia.
Comincio a fare le mie solite battutine spinte che finiscono sempre in una frase del tipo : sei il solito maniaco. Ci diamo la buona notte e spegnamo la luce. Buio pesto e silenzio, sento solo il mio cuore che va a mille. Cerco contatto fisico, facendo finta di niente ogni tanto con le gambe tocco mia cognata e lei fa altrettanto, come se fossero movimenti da addormentato. Dopo circa 40 minuti di pensieri erotici tutto ancora tace , probabilmente si sono addormentate. Ma ad un certo punto sento Monica che mi da' un morso al lobo dell'orecchio, poi inizia a leccarmelo ed ad ansimare sempre con un tono molto basso, le mie mani vanno subito verso le parti intime di Monica, dove pero' trovo gia' la sua manina all'opera. Accarezzo dolcemente la sua mano tremante, mi sostituisco a lei e trovo delle delicatissime labbra in un bagno caldo, continuo con le mie lunghe dita a fare dei massaggi circolari al suo clitoride e i suoi versi di piacere aumentano. Monica presa dall'eccitazione, dove aver dato una veloce occhiata alla sorellina addormentata, infila la testa sotto la coperta ed inizia ad abbassarmi le mutande con i denti, il mio cazzo esplode, l'adrenalina e' a mille, la calda lingua di Monica scivola sul mio membro, al primo ingoio distinto mi giro verso Emma ansimando, il suo bel visino e' molto vicino al mio, cerco trattenere i miei ululati di piacere. Ma vedo che Emma, sempre con gli occhi chiusi cambia espressione del viso, con un movimento brusco si avvicina alla mia faccia. Siamo propio uno contro l'altro, sento il suo profumo, dalle sue formose labbra ad un tratto spunta una lingua che va ad accarezzare il mio mento,la correggo subito e gli metto la lingua in bocca, solo dopo alcuni secondi Emma apre i suoi splendidi occhi azzuri. Il bacio diventa pasionale. Monica super indaffarata sotto le coperte non si rende conto di niente ma purtroppo io non resisto piu', dal mio cazzo esplode un getto di sperma caldo che da brava moglie Monica ingoia per non lasciare tracce. Emma torna a far finta di dormire e Monica mi fa assaporare un pò del mio seme rimastogli sulle labbra. Ci facciamo due risate malizione e torniamo a dormire abbracciati, voltando la schiena Emma. Monica si addormenta quasi subito e la mia cognatina torna a farmi carezze al sedere, alle palline, mi graffia la schiena, mi lecca il collo. Lentamente mi giro, le mie mani cominciano a esplorare questo corpo nuovo, la terza di seno si sente e i capezzoli sono turgidi, la pelle liscia,la passerina bagnatissima avrei voglia di leccargliela ma lo spazio per muoversi e' ristretto, mi accontento di farla venire con le mie abilissime dita.
E' bellissimo vederla godere, impazzisco a guradarle il viso di una donna che si contrae, si deforma nell'apice del piacere.
La mattina dopo ........
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15 anni fa
Paol,
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Ultima visita: 1 anno fa
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Piacere di periferia
l semaforo rosso, nella periferia vuota di vita, brilla lavato dalle gocce di pioggia. Tengo entrambe le mani sul volante e finalmente posso guardarti per un po’. I tuoi capelli neri a caschetto respingono i bagliori di luce dei fari delle auto che vengono dalla direzione opposta. Senza alcuna richiesta, senza un motivo apparente alzi la gonna e le mutandine fuggono inciampando sulla tua pelle, cadendo ai tuoi piedi. La mia mano non aspetta nessun ordine: si infila sotto la stoffa tesa dalle tue gambe aperte e stupìta inizia a vagabondare leggera, come se ti stessi toccando con un pensiero, un desiderio, una perversione improvvisa. Il tuo collo si tende all’indietro, mentre il rosso diventa verde e illumina i tuoi seni come la promessa di un’amante che spinge la porta di un motel. Riparto sotto i mille colori della città bagnata. Cerco un buio discreto, l’unica ricchezza o perdizione delle periferie. Scivolo lento sull’asfalto che ha lo stesso colore, scuro e brillante, dello smalto delle tue unghie. Mi chiedi: “cosa vorresti farmi?” mentre i bottoni del mio jeans si arrendono, soddisfatti, uno ad uno, alle tue dita. Non dico niente e il palmo della tua mano bagnata dei tuoi umori scivola e si stringe sul mio sesso. Il mio respiro prende il ritmo dei giri del motore: anche lui è ansioso di arrivare. Da qualche parte. Ma presto. La strada diventa di fango. Porta in mezzo ad un campo di granoturco verde e alto. Mi fermo. Lontano dai fari, in mezzo alla notte che farà finta di niente. Ci baciamo. Le labbra affrontano altre labbra, le mani scivolano sulla pelle e pretendono altra pelle. Ti ritrovo sopra, tra me e il volante. Immergi la tua lingua nella mia bocca ed io sento il sapore dell’eccitazione proprio mentre e il tuo sesso nudo e bagnato, sfrontato, imprigiona il mio, ingoiandolo. Mi sento una preda braccata, scovata e poi presa. Tutto è lontano. Solo le tue spinte mi divorano il respiro e alimentano la voglia che cresce. L’auto profuma di sesso e dei morsi con cui mi scolpisci una spalla. Poi un dolore più forte e i tuoi denti affondano mentre le tue gambe si stringono. I tuoi seni si gonfiano. Le tue mani impazzite afferrano, tirano, spingono. Le tue unghie graffiano. Quando ti prendo per i capelli per spingerti lontano e alleviare il dolore, sei ormai esaurita, come una pila che smette di far luce. Una goccia di saliva scende dal lato della tua bocca e mi sembri quasi svuotata come una bambola di stoffa. Prima che mi preoccupi davvero, ridi nervosa e ti getti sul sedile vicino. Ti rannicchi impegnata ad ingoiare aria. In lontananza vedo la luce che la città sparge addosso alle nuvole. “Ti riporto a casa” dico. “No. Portami da mia madre. Stanotte è meglio che dorma da lei”. Partiamo. In silenzio. Come due ladri che non vogliono essere scoperti.
Il piacere ha sempre un prezzo. Ma al buio delle periferie spesso non si nota neanche.
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Trasloco
Ho deciso di pubblicare il mio annuncio,in base alle esperienze avute,e sono sicuro di ricevere molti contatti proprio dalle mie esperienze vissute,ne inserirò una ogni tanto,e comincio dalla prima in assoluto:il trasloco
Era fine agosto,faceva molto caldo,non ricordo l'anno,ma da un mese circa era scoppiata "MANI PULITE"e alla ripresa del lavoro dopo le ferie,la crisi si faceva già sentire,io in quel periodo avevo già da tempo cominciato a giocare con le coppie come singolo e mi ero fatto un bel giro di amici,in realtà,avevo incontrato solo una coppia,e andando all'incontro a casa loro,notai che le ante scorrevoli dell'armadio erano leggermente in pendenza,ma chiaramente scorrevano male,prima di andare via chiesi se avessero degli attrezzi e le registrai,da lì fui presentato ad altre coppie che incontravo regolarmente e caso strano ad ogni appuntamento,avevo qualcosa da sistemare.
Una mattina mi squilla il telefonino,una voce di donna mi chiedeva se ero Luca,dissi di si,e mi chiese se potevo passare da lei per un preventivo perchè avrebbe dovuto traslocare di li a pochi giorni e voleva sapere se ero disponibile a smontare i mobili e rimontarli,in quanto non si fidava dei traslocatori,prendemmo appuntamento per la sera dopo e ci salutammo.
Puntualissino,la sera dopo ale 19e30,suono il campanello,mi apre e mi dice di salire al 4°piano,esco dall'ascensore e trovo sulla destra una porta socchiusa,apro e a voce alta chiedo "permesso?"
da lontano sento"venga pure,si accomodi,arrivo in un secondo"
entro,chiudo la porta,e per deformazione professionale mi metto a scrutare tutti i mobili,appartamento elegante,arredamento di gran gusto,si vedeva il benessere insomma,"eccomi,mi scusi,l'aspettavo più tardi"ma come penso io,l'appuntamento era per le 19e30,e io sono sempre puntualissimo,"mio marito mi ha avvisata che ritarderà,possiamo fare lo stesso vero?"(vedo una donna di circa 50 anni,capelli corti castana,occhi rotondi e profondi,una taglia 46 non di più,con addosso solo una camicia da uomo a righe celesti,alta circa 1,80 e con due gambe da far invidia alle gemelle kessler)certo,nessun problema dico io,facciamo il giro della casa per vedere il da farsi e per ultima entriamo nela camera da letto,mi fà strada e và alla finestra per alzare le tapparelle,nel farlo alza le braccia per afferrare la corda,e nello stesso tempo si gira verso di me e la camicia si alza con le braccia lasciando le sue natiche abbronzate alla mia vista coperte solo da uno striminzito slip,non sono imbarazzato,ma ora non sò se provarci o meno,ma mentre ci penso,lei venendomi incontro e citando il nome di una coppia che conoscevo comincia a sbottonarsi la camicia,mette a nudo la sua abbondante 4°di seno,a quel punto io le dico che si,in segno dell'amicizia che mi legava alla coppia amica,avrei potuto farle sicuramente uno sconto,ma non tutto i lavoro gratis,non ebbbi nemmeno il tempo di finire la frase che avevo le sue tette sul viso e le sue mani che frugavano nei miei pantaloni,mi mise a nudo l'attrezzo e voracemente cominciò a sukkiarlo,ci buttammo sul letto e ci avvinghiammo in un favoloso 69,dopo circa 20 minuti,sudati e odoranti sesso ci siamo rivestiti e abbiamo fissato la data del lavoro.
segue......................
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Trasgressione 2
Era lunedì sera…
La coppia va a prendere qualcosa al bar .. si parla … si scherza … si sorride…
Si decide di andare nel posto insolito x giocare e farsi osservare…..
La coppia è in attesa di altra coppia di amici.. x fare car sex …
Ma dal momento che si fermano con l’auto e nell’attesa iniziano le loro effusioni.. iniziano a spogliarsi … incomincia il tram tram di auto che da lontano effettuano i loro giri …. e iniziano a soffermarsi accanto all’auto della coppia …
Serata come tante x la coppia ormai esibizionista e abituata a sguardi indiscreti di xsn (che fino a quando non disturbano e restano nel loro ruolo di attenti osservatori ) lascia osservare indisturbata …
L’auto è circondata da molte altre … stuzzicate dalla lei che sul suo lui a cavalcioni stuzzica la loro fantasia .. mentre si tocca e si lascia toccare dal suo uomo…. lanciando sguardi compiaciuta …
Lei si pone sul sedile opposto e inizia a fare orale… osservando lo sguardo dei singoli eccitati e che si allungano dal finestrino x osservare….
Lui fa scivolare il tanga di lei e inizia a toccarla … stuzzicarla… mentre gli osservatori iniziano a bussare ai finestrini x partecipare e lasciare numeri di cell x essere chiamati…. iniziano ad essere invadenti ….
La coppia di amici che aspettavano vedendo altre auto si pone in disparte altrove….
La cosa innervosisce la coppia che inizia ad allontanare gli osservatori … che risultano alquanto scostumati ..
Si rivestono e fanno un giro con l’auto…seguiti dagli osservatori..che non mollano la presa..ahahah
Chiamano la coppia x sapere dv si trovano e li raggiungono…
Si ritorna sul luogo insolito … la coppia si ferma e ripete agli osservatori di lasciarli tranquilli … non avevano rispettato i loro ruoli… e ci si affianca alla coppia amica…
Si fuma una sigaretta e si ricomincia a giocare.. sotto lo sguardo della coppia amica… che fa altrettanto …
Nel frattempo gli osservatori..insistenti si accostano in lontananza .. ma non xdono di vista la coppia ….
Nel farsi tardi la coppia si riveste e lascia il posto insolito…
ACCADUTO : 16/3/09
Protagonisti: sessopuro
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Trasgressione
Era una serata di marzo… una coppia era in auto…erano le ore 23.15…..
Si recarono in un luogo appartato… per passare del tempo insieme tranquillamente…
Si fermarono... e lui prese le carte napoletane… giocarono a scopa…AHAHAH
Scelsero i pegni da fare.. in caso di vincita… tanto vinceva sempre lui ... AHAHAH
Lei scelse di fare giochi soft in resenza di un singolo....lui di avviinarsiad un auto e ricevere orale da lei che doveva stuzzicare e farsi guardare dai vicini di auto…
Giocarono e lei perse….AHAHAH tanto x cambiareeee !!!!
Si avvicinarono ad un auto che lei scelse… si scambiarono i posti in auto…
Lui si tolse i jeans e il boxer lei la maglieta.. nn aveva reggiseno sotto…
Lei iniziò a pagare il suo pegno…
Lui accese la luce in auto x far osservare la sua lei ... all'atra coppia nell'auto vicina….
A lei la cosa mise un pò a disagio… ma continuò a pagare il suo pegno fino alla fine …
Mentre leccava e succhiava il caxxo del suo uomo ... lanciava sguardi all'altra auto…
Venne poi invitata a togliersi i jeans e il resto … lui sorrideva nel vederla ed era eccitato dalla situazione e dal fatto che lei era a disagio …
Lei si mise sollevata sul sedile mostrando sedere e figa dal finestrino .... mentre continuava il suo orale …
Nel frattempo altre auto si erano soffermate x osservare la coppia incandescente .. scena da drive-in all'aprto … AHAHAH !!!
Lei sempre + nervosa … ma continuava a pagare il suo pegno … IHIHIH !!!!!
All' improvviso lei si alza e si pone a cavalcioni su di lui... e inizia a scoparlo …
Lui la invita a gardare nelle altre auto e a farsi desiderare toccandosi….e lanciando sguardi …
La situazione andò avanti x circa una mezzoretta o + .... lei si stacca e riprende a fare orale …spegne la luce in auto
Lui chiede alla lei di chiedere una sigareta all'auto del singolo affiancata... che stava segandosi come un matto ... alla visione della coppia ..
Il ragazzogliela porge sorpreso … lei chiede se lo spettacolo è stato di suo gradimento finora … il ragazzo compiaciuto fa i suoi complimenti … IHIHI … lei era stata stupenda meravigliosa …
Il ragazzo chiede di poter partecipare in auto con loro...loro riiutano ... ma il ragazzo scende .. chiude la sua auto e chiede di salire alla coppia ...
Sale in auto … si presenta .. loro fanno altrettanto …
Guarda lei….. e si complimenta nuovamente ....
Chiede al ragazzo di lei se può partecipare alle loro effusioni toccandola …
Lei vuole solo giochi soft …nient'altro ……
La coppia ricomincia a scopare con l'attento osservatore … che inizia a toccare lei desideroso... prende le mani di lei……e le pone sul suo caxxo…
La coppia si stacca e lei si pone al centro dei 2 sedili …viso rivolto dietro al ragazzo … che inizia a segare …dietro di li il suo ragazzo che inizia a leccarla baciarla toccarla dappertutto ...
Lui chiede a lei di accennare al ragazzo un orale .... che era talmente eccitato.. che arriva all'istante ……
I giochi si interrompono ... il ragazzo viene allontanato e la coppia si riveste e lascia il luogo insolito ...
ACCADUTO : 3/3/09
PROTAGONISTI: SESSOPURO
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Sabato mattina
Sabato mattina.
Mi ero svegliato da un paio d'ore, ero solo in casa. Giornata stupenda fuori, e apparantemente tutto tranquillo.
Mi siedo davanti al computer.
Vivo in una bifamiliare, al primo piano. Al piano terra ci vive una signora, ma non siamo parenti.
Con questa signora non c'è mai stato nessun tipo di rapporto, a parte i saluti quando ci si incontra in giardino, ma nulla di più; mi è sempre sembrata una persona schiva e riservata, magari anche un pò trasandata, mai sopra le righe per nessun motivo.
Navigo in internet per sfuggire alla noia e magari per svegliarmi definitivamente.
Da sotto sento come se qualcuno avesse spostato un mobile, come se lo avessero trascinato.
Sento questo rumore ancora una volta, ancora una volta.
Sento poi un mezzo grido, "magari la signora si sarà pestata un piede spostanto il mobile" ho pensato.
Ne sento un secondo, poi un terzo.
Guardo fuori dalla finestra, e vedo parcheggiata in strada un'auto che non avevo mai notato prima.
Sento un quarto, un quinto grido.
Poi ancora il rumore di mobili spostati.
Incuriosito, mi butto a terra di scatto, poso l'orecchio sul pavimento, e come un indiano ascolto.
In un secondo capisco che quello che avevo immaginato era realtà.
Anche dentro i miei pantaloni c'è qualcuno che ha realizzato.
Mi rialzo, i gemiti aumentano, ed aumentano i rumori del letto che sbatteva forte contro il muro.
Stavo impazzendo, non riuscivo più a controllare le emozioni; ero eccitato, curioso, voglioso e attratto.
Ho preso in mano il mio cazzo, che nel frattempo era diventato di marmo.
Ho cominciato a menarlo, a toccarlo, fino a raggiungere l'orgasmo.
Poi sono andato in bagno e mi sono pulito. I rumori da sotto erano finiti.
Decisi di andare in giardino, e finchè ero ancora sulle scale ho sentito il cancello dell'appartamento di sotto che si chiudeva, la portiera della macchina che sbatteva e poi il rumore di un'auto in acellerazione.
Sono arrivato in giardino, vedo la signora. La guardo impietrito, non so cosa dire.
Non l'avevo mai vista così bella e felice, soddisfatta e appagata.
I nostri sguardi si incrociano per un attimo che sembrava non passare mai.
Lei mi guarda, mi fa l'occhiolino, e rientra in casa.
Da quel giorno è diventata l'oggetto dei miei desideri.
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15 anni fa
PaulVi,
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Ultima visita: 15 anni fa
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La mia troiaggine in spiaggia
Ciao sono Rosy , ho 47 anni e sono la moglie di Nick 52 anni . Viviamo da tanto tempo a Milano , siamo regolarmente sposati e senza prole.
Fino a 7 anni fa’ Mio marito era un cuck virtuale, non c’erano momenti del giorno che lui non mi diceva che voleva vedermi scopare con un’ altro uomo.
Dopo quanto è successo quel famoso sabato di 7 anni fa’ dove mi sono concessa ad un nostro amico , adesso da quel giorno Mio marito mi concede di scopare con altri uomini .
Mi ricordo che 3 anni fa’ decidemmo di fare le vacanze in Spagna ,in una località balneare vicino a
Loret de Mar.
Affittammo un appartamentino in un residence vicino alla spiaggia. Ogni giorno andavamo in spiaggia mio marito col suo solito giornale e io sempre con gli occhiali da sole e con i miei soliti costumi sgambatissimi e dai colori vivaci e chiari (giallo, bianco rosa ) .Erano costumi che quando si bagnavano sembrava nuda, facendomi guardare dai maschi presenti sulla spiaggia.
Quel giorno indossavo un costume di colore bianco, quando arrivammo in spiaggia nella ns postazione assegnata, ci trovammo vicini ad un gruppo di 7 ,8 persone molto giovani ,6 uomini e 2 donne .
Io con gli occhiali da sole, subito mi si sdraiai sulla sabbia, proprio di fronte a quei 5uomini e Nick si sedette accanto a me un po’ indietro e iniziaò a leggersi il giornale.
Sistematicamente ogni 15 minuti mi alzavo e andava in acqua a bagnarmi, visto l’ l’ alta temperatura e il sole fortissimo che bruciava la pelle, e poi mi riisdraiavo e notavo che i nostri 5 uomini
Vicini mi guardavano con insistenza specialmente quando mi sdraivo e allargavo le cosce.
A malapena il costume mi copriva la spacca della figa e i 5 uomini non toglievano lo sguardo dalla mia figa. Sapevo che li stava eccitando e provocando, mi aggiustavo in continuazione il costume dalla parte della figa e le bretelle del reggiseno. Alcune volte , in certi frangenti, lasciavo scoperta la figa e i seni facendo guardare quei uomini sdraiati di fronte a noi.
Anch’io guardavo con insistenza il costume di loro, proprio in quel punto e notai che Antonello Marcus e angelo avevano un cazzone che gli stava fuoriuscendo dal costume. Il rigonfiamento
Era da paura, il loro cazzi dentro gli slip del costume arrivavano sino ai loro fianchi.
Cominciai a bagnarmi tutta la figa e fui presa da un desiderio sfrenato di farmi sfondare da quei 3 cazzoni oramai in tiro da parecchio tempo.
Allora dissi a mio marito che andavo a fare una passeggiata in riva alla spiaggia, e Così feci.
Mi accorsi che Juan , Antonello e Marcus si alzarono subito dopo e mi vennero dietro.
Nel frattempo sapevo che anche mio marito mi sarebbe corso dietro. Arrivai in fondo alla spiaggia, in un posto solitario pieno di scogli alti ed insenature era quasi impossibile che qualcuno ci potesse vedesse.
Io e i 3 uomini ci scambiammo fugaci sguardi di intesa, ci presentammo con i propri nomi e senza perdere tempo i 3 si avvicinarono a me e iniziarono a toccrmi e rivolgendomi inviti .
Notai subito sgranando gli ochhi, che Juan , Antonello e Marcus avevano il cazzo piu’ grosso e piu’ duro e lungo di quando eravamo in spiaggia, malgrado la distanza i loro cazzi non si erano ammosciati per niente.
Juan comincio’ a baciarmi sul collo , Marcus mi leccava e baciava sul petto mentre Antonello mi stava dietro e spingevo il suo cetriolo sul mio culo.
Sentivo una goduria immensa a vederci circondata e avvinghiata da quei 3 uomini , che consederavo 3 tori da monta e la figa si bagnava da sola.
Con la coda dell’ occhio mi accorsi che stava arrivando mio marito e la cosa mi eccito’ ancora di piu’. Sapevo che lui si appostava dietro un riparo vicino e mi riprendeva con la fotocamera.
A fatica le ho uscito la grossa e lunga cerchia venosa dagli slip dello spagnolo, Juan , era un cazzone mostruoso per la sua grossezza e lunghezza , dalla cappella di lazzo enorme, che a fatica riuscivo a tenerlo in mano.Marcus nell’ frattempo si abbassò il costume, sfoderando un lazzo color ebano ,scuro, circa 27 cm. di lunghezza e 5 di diametro che me lo appoggiava sul ventre e me lo strusciava sulle cosce e sulla figa.
Antonello da dietro mi abbassava il costume scendendo le spalline lasciandomi con le tettone di fuori e con i miei grossi rosei capezzoli turgidi e grossi e me lo sbatteva sulle chiappe e in mezzo alle cosce.
Presi subito in bocca il cazzone di Juan e iniziai a succhiarlo ,lo spompinai tutto, passandogli la mia lingua calda, poi presi quello di Marcus e lo inizia a menare , lo menavo come il cazzo di un cavallo,
Antonello , poi mi prese mi distese sulla sabbia, e mi infilo’ 27 cm. di lazzo nella figa, e comincio a pomparmi la spacca , la figa, mentre da dietro Juan mi faceva spompinare il lazzo. Marcus che era accanto a me di lato, se lo faceva ancora menare dalla mia mano.
Sentivo il troncone di carne di Antonello che mi allargava la figa e me la sfondava con posesenti colpi che mi sobbalzavano i miei grossi seni, .
Antonello, mi sborro’ tutto dentro la figa , facendomi andare in delirio, con 15 orgasmi che ebbi, mi riempi’ tutta di sborra e metà me la verso’ sulla faccia sui seni sui capezzoli.
Poi fu’ il turno di marcus, lo spagnolo , dotato anch’esso di un cazzone di 26 cm che leccai e spompinai per ½ ora prima che me lo infilassi prima nel culo e poi nella figa .
Marcus mi fece sborrare come una troia, sborrai così tanto che il mio brodo colava sulla sabbia
Sentivo il cazzo duro e lungo e grosso di Marcus che a fatica mi entrava nel culo, provocandomi un forte dolore, quando riuscì ad entrare un quarto di cazzo, con un colpo possente me lo infilo’ tutto dentro spaccandomi il buco e andando a finere fino allo stomaco.
All’ inizio il dolor e fu’ forte, ma poi iniziai a godere come una troia in calore e non volevo farlo piu’ uscire. Non ero mai sazia, alla fine Antonello si distese sulla sabbia, mi misi a cavallo del suo cazzone, da dietro Juan , mi infilo’ il suo cazzone in culo e Marcus davanti con la grossa e lunga minchia che me la dava in bocca. Mi sborrarono tutti e tre dentro la figa nel culo e nella bocca
Mi hanno riempito tutti i buchi con sborra calda e bianca
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15 anni fa
coppianotturna,
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Ultima visita: 15 anni fa
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Incontro imprevisto
La giornata si preannunciava grigia come il colore del cielo...ma come si dice, mai buttarsi giù...forse sarà che sono ottimista.Squilla il telefonino, rispondo ed era un Sig, che avevo conosciuto per caso ad un corso di cucina; bene, mi dice...senti Andrea, vorrei un consiglio da te che sei bravo, che fai vieni a casa, abito a.....via...., rispondo di si perchè era sabato e non dovevo lavorare. Vado busso il citofono, il portone fa il classico rumore atroce " traaaaaaaa " , salgo al primo piano trovo la porta socchiusa , busso ...e una voce da dentro mi fa...vieni e chiudi la porta, sono in cucina; entro, chiudo la porta e appena arrivo sulla soglia della cucina ...rimango stupito e incredulo, vedo una figura femminile appogiata alla finestra che mi dava le spalle vestita con tacchi alti , calze a rete nere autoreggenti e si e no un vestitino cortissimo arrivava a filo di culo tanto da intravedere un perizoma, capelli lunghi neri...una figa della madonna insomma , tanto che mi era venuto duro come mai...al che io: buongiorno mi scusi cercavo....Paolo; e la figura, sempre di spalle..si vieni non temere avvicinati..mi avvicino...e una mano che credevo di una Lei, mi prende e mi tira su di lei..sento il calore del suo corpo, non resisto le accarezzo le cosce il culo...la sua mano mi tocca il cazzo in un'attimo me lo tira fuori ed io senza più capire nulla le abbasso il perizoma e me la inculo mentre sento solo un Dio che cazzoooooo ...fottimi ora siiiiiiiiiiiiiii solo allora capisco che non era una Lei ma era Paolo , quel porco di Paolo che oramai mi aveva sogiogato ed arrapato da morire....lo incomincio a fottere con affondi lunghi e decisi mentre mugula come una cagna in calore, poi me lo sfila dal culo si gira si inginochhia e incomincia a sukiarlo come mai abbia fatto una vera donna...porca miseria come mi piaceva...lo incito con parole sconce....dai sei prprio una bocchinara....siiiiiiiiiiiiii tutto in gola prendilo cosiiiiiiiiiiiiiiiiii ...che troiaaaaa dai che voglio sborrati tutto in faccia ed in bocca.....dai sei la mia bocchinara....e lei/lui insomma Paolo me lo prende tutto sino alle palle...non resisto gli dico che sto per godere ....e lui non molla ma sbocchina ancora più veloce sino a che ....dico vengooooo vengoooo prendilo troiaaaaaa....e gli schizzo un primo spruzzo in faccia e poi lo ficco in bocca mentre lui leka tutto e sukia ingoiando dolcemente sino all'ultima goccia mentre, con la lingua, continua a pulirmi tutto il cazzo ...alla fine me lo pulisce meglio di un bidet.....
Ora ogni tanto mi telefona perchè lo vuole ed io non mi faccio pregare....che troiona ..vogliosa ....e che esperienza, mai avrei creduto di fottermi un'uomo....e che mi sarebbe piacuto tantissimo......
mai dire mai
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15 anni fa
andreaversatile,
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Ultima visita: 14 anni fa
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In vacanza
Da diverso tempo aspiravamo ad una vacanza al lago,causa innumerevoli impegni professionali abbiamo sempre rimandato.Silvia una ns carissima amica aveva una bellissima casa sul lago di garda.Da diverso tempo ci formulava inviti per passare qualche giorno da lei in completo relax.Era vedova da alcuni anni e spesso si sentiva sola.Noi eravamo i migliori amici da diversi anni.A volte veniva a trovarci nei week end e stavamo in buona e rilassante compagnia.Finalmente riusciamo a concederci una settimana di riposo e contattata Silvia telefonicamente ci accordiamo x andare da lei felicissima di ospitarci.Silvia è una bellissima donna,nonostante i suoi 55 anni che non dimostra affatto ha un'animo giovane ed un aspetto fisico da invidiare.E' una donna molto attiva,segue ed amministra l'attivita' industriale del defunto marito alla perfezione e con molta professionalita'. Ci accoglie nella sua bellissima villa con un caldo abbraccio,ci accorgiamo che ha cambiato tutto l'arredamento,i suppellettili e ammodernato con molto gusto.Facciamo assieme la colazione,dialoghiamo amichevolmente e parliamo delle ns attivita' che in un certo senso ci accomunano.Silvia ci fa' accomodare nella bellissima camera che ha fatto preparare x noi appositamente.Scendiamo poi alle 13 a pranzo.E' una donna bellissima,capelli neri vestaglia in seta,silouette perfetta.Sai mi dice a volte lo stress le responsabilita' e gli impegni mi sembrano insormontabili ma da quando Massimo non c'è piu' mi sono fatta tanta forza interiore che riuscirei a smuovere le montagne.Erano una coppia perfetta Silvia e Massimo,collaboravano attivamente nella loro azienda con tanti sacrifici e poco tempo da dedicare agli svaghi.Al pom andiamo a riposare per un'oretta.Sento bussare alla porta,Silvia entra scusandosi e mi dice,Francy sono le 19,30 se volete fra poco ceniamo assieme.Ancora assonnata la guardo,l'osservo,è in camicia da notte rosa,capelli neri raccolti e occhi lucidi.Lui che dorme accanto a me apre gli occhi e ci guarda entrambe ancora assopito.Silvia entra,si siede accato a noi sul letto e scorgo dai suoi occhi una luce intensa.Francy mi sussurra sai dall'ultima volta in cui ci siamo viste sei cambiata moltissimo,sei molto piu' carina,hai una pelle bellissima.Accarezza il mio viso,le mie mani e dolcemente mi bacia sulle guance.Sai ti ho pensato tante volte,tu e lui mi siete mancati moltissimo.Mi tocca,mi accarezza sempre piu' intensamente e scosta le lenzuola lasciandomi in pigiama.Si stende sul letto accanto a noi e con un dolce ed ammiccante sorriso chiede,mi fate un po' di posto? Si stende fra noi,accarezza il mio seno e contemporaneamente bacia lui lo tocca,lo accarezza dappertutto.La stringiamo a noi,la spogliamo lentamente,ha un corpo stupendo,emana dolci profumi di eccitazzione,trapela un sex appeal incredibile.Siamo nudi con lei e l'eccitazzione cresce,Silvia mi bacia prima sulla bocca poi con lui scendono dolcemente sul seno,sulla pancia fino all'intimo.Ansimo,gemo,li voglio entrambi ma l'attesa aumenta l'eccitazzione.Silvia mi lecca lui mi fa' succhiare il suo turgido membro poi entrambe lo stendiamo sul letto e lo succhiamo un po' l'una e un po' l'altra.Ora Silvia mi gira,prende il suo membro turgido e lo infila nel mio intimo,lei mi succhia il seno,titilla i miei capezzoli e fra gemiti e urla provo sensazioni bellissime ed un piacere sublime.La metto supina e la lecco,la lecco dappertutto e succhio tutto il suo umore che copioso fuoriesce dal suo intimo.Silvia freme,geme ed urla raggiunge l'apice del piacere mentre lui con la lingua la possiede analmente.
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15 anni fa
iltulipanorossocp1,
54/54
Ultima visita: 13 anni fa
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Valeria 8 – antonio
Non fu affatto difficile convincere i miei genitori del fatto che sarei dovuta andare a casa di Antonio con regolarità. L’idea che Rita mi aveva dato funzionò a meraviglia, e poi le mie pagelle (ottime per il resto) soffrivano sempre per la matematica.
Così, il sabato successivo, messami d’accordo con Antonio, organizzammo, durante il pranzo al quale Antonio si era fatto invitare, una bella commedia, con tanto di ringraziamenti di mio padre e mia madre ad Antonio che si rendeva disponibile per darmi ripetizione due volte la settimana.
“Piuttosto – disse Antonio ad un certo punto, prendendomi di sorpresa perché questo non l’avevamo concordato- può succedere che qualche volta la ripetizione possa farla solo dopo cena. Sapete spesso il lavoro mi impegna anche la sera....comunque non ci sono problemi, non abitiamo troppo lontano, o lo riaccompagno io oppure se finiamo tardi può anche fermarsi a dormire nella cameretta degli ospiti....”
“ Ma non vorremmo darti troppo disturbo....avrai i tuoi impegni....sei molto gentile”
insomma le solite frasi di circostanza ma era andata!!! Meglio, molto meglio di quanto sperassi !!! potevo dormire qualche volta da Antonio, anzi con Antonio!!! E con il permesso dei miei genitori!!!
Fu una fortuna che Rita quel giorno fosse a pranzo dalla sua amica, non so come avremmo fatto io e lei a gestire insieme quella situazione......
Iniziava per me un periodo bellissimo. Antonio era sempre di più un amante appassionato anche perché, svaniti i reciproci imbarazzi della prima volta, entrambi ci davamo l’uno all’altra senza alcuna riserva....e lui scopriva sempre di più il suo istinto da maschio, anche piuttosto porco e rude, cosa che a me non dispiaceva affatto.......Una delle prime volte che andavo da lui, anzi la prima nella quale mi sarei fermata a dormire, arrivata verso le otto di sera, mi fece trovare dei pacchi.
“Sono per te, piccolina.....”
Visto la mia sorpresa, continuò
“Tesoro, io ti sento come la mia ragazza segreta e allora mi piacerebbe se tu...sempre se ti va.....bè insomma apri i pacchi....”
Emozionata e sempre più incuriosita, iniziai ad aprire il primo pacco. Una parrucca! ....e poi il resto, delle meravigliose scarpe con il tacco, una minigonna ed una camicetta, e poi perizoma e reggiseno di pizzo, calze velate e un body, trucchi vari.....ero quasi senza parole, come un bambino che apre i regali di Natale
“ oh Antonio, amore mio! Tu non sai che regalo meraviglioso mi hai fatto! Avevo un desiderio grandissimo di vestirmi da donna ........perchè anch’io mi sento la tua ragazza e così voglio apparire con te, sempre.....e anche far l’amore così mi attira da morire! “
“Sono contento che tu sia contenta, Valeria! Se vuoi, ogni volta che vieni qui, potrai stare così, come una vera femminuccia, e piano piano ti comprerò altre cose.....non vuoi provartele adesso?”
“Oh sì amore! anzi, dammi un po’ di tempo, mi chiudo in bagno, mi trucco, mi vesto con i tuoi regali e poi.......” Il bacio che ci demmo era la promessa di una notte di fuoco.....e, per quella sera almeno, niente matematica!
Chiusami in bagno, iniziai a truccarmi, prima un po’ di fondo tinta e poi gli occhi, la cosa più importante, e poi il rossetto....per la fretta che avevo di indossare gli abiti e la parrucca, esagerai un po’ con la matita occhi e il mascara ma tutto sommato il risultato era buono. Qualche problema con il reggiseno, avevo difficoltà ad allacciarlo, era la prima volta, avevo pensato che fosse una cosa semplice e invece.....per non perdere tempo, lo allacciai senza indossarlo e poi, con fatica perché era imbottito, me lo infilai dalla testa. Poi il perizoma, era perfetto per le mie misure, e le scarpe ( rinunciai alle calze, faceva ancora caldo e poi la minigonna era veramente cortissima) e infine la minigonna......e poi il momento più emozionante, indossare la parrucca.....quel gesto mi sembrava magico, come se stessi entrando, finalmente!, in un'altra persona, la femmina che sentivo di essere......Lo specchio mi lasciò stupefatta: “quella” ero io! Ero veramente bellina, una ragazzina peana di sensualità e fascino.
Quando tornai in soggiorno, Antonio era seduto sul divano. Non disse nulla. Rimase a guardarmi per non so quanto tempo, senza parole. Alla eccitazione per ritrovarmi finalmente un aspetto femminile stava subentrando l’imbarazzo.
“ Cosa c’è Antonio? Non mi dici nulla? Non ti piaccio così?”
Continuava a stare zitto, ma lentamente si alzò dal divano e venne vicino a me. Continuava a guardarmi con occhi stupiti, mi accarezzò delicatamente il viso, avvicinò la sua bocca. Mi abbracciò, sentivo la sue labbra aperte, la sua lingua sul mio collo, ma poi improvvisamente la sua bocca fu sopra la mia e la sua lingua entrò dentro la mia bocca.
“Valeria, Valeria.....sei meravigliosa, ti voglio, sei un sogno, ti voglio tutta per me.....” mi stringeva, le sue mani erano dappertutto, le sue dite sotto la mia minigonna cercavano la mia fighetta....e ai momenti di silenzio precedenti ormai seguiva una continua, eccitata, affannosa sequenza di frasi spezzate e di gemiti.....
Non so come ma dopo pochi minuti mi trovai a letto con Antonio sopra di me che mi spogliava.....volevo prenderglielo in bocca ma lui non me ne diede il tempo...mi sfilò le mutandine, senza neanche togliersi i pantaloni mi aprì le cosce, sollevò le mie gambe all’altezza delle sue spalle e entrò dentro di me con forza.......ero già un po’ bagnata ma senti ugualmente una fitta acuta e mi irrigidii....il male era troppo.....ma Antonio era partito, si muoveva come un ossesso “ oh tesoro, sei mia , mia..... sei la mia puttana, il mio amore, ti voglio chiavare tutta.....troia” alternava parole e frasi dolci a insulti, ma capivo era solo la sua grande eccitazione. Eccitata dalle sue parole e dal suo sesso duro che mi montava con frenesia, abbandonata al piacere, sentivo la mia voce mugolare e dire cose che mai pensavo di poter dire “......ah, sì ...amore....sì dammelo tutto......chiavami tutta sino in fondo......ah sì, è bellissimo .....dai amore, ancora più forte....rompimi la fica, sono tutta tua...ah sì ...sì....sì.....sborrami tutta adesso......” ma prima che Antonio mi venisse dentro, i suoi colpi e lo sfregamento del suo corpo sopra il mio mi procurarono un orgasmo indicibile, sentivo che il mio grilletto stava eiaculando ...urlai di piacere mentre anche Antonio a quel punto si lasciò andare e mi riempì la fica della sua sborra. Che bello! Mi aveva preso come una donna vera! Ero felice!
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0
15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Valeria 7 – come fare?
Ora il mio problema era quello di organizzare il mio rapporto segreto con Antonio. Lui viveva da solo e Valeria, la sua ragazza, fortunatamente lavorava a Roma per cui si vedevano solo ogni quindici giorni, una volta da lei una volta da lui.
La difficoltà era quella di inventare una scusa che mi permettesse di poter andare a casa sua. I miei genitori naturalmente non sospettavano nulla sulle mie tendenze, a pranzo, il giorno dopo la mia notte d’amore con Antonio, mi chiesero se era andato tutto bene, ma così, distratti, senza insistere, mentre Rita, mia sorella, con un aria maliziosa, continuava a farmi domande, cosa avevamo fatto....per la caccia, com’era dormire in campagna......sembrava interessata e divertita. E dopo pranzo, dopochè i miei genitori erano andati a letto, mentre leggiucchiavo in camera mia, entrò e mi chiese, guardandomi negli occhi, se per caso sapevo che fine avessero fatto le sue mutandine bianche con il pizzo. Ero impacciata, e forse anche arrossita, mentre cercavo di dirle che non ne sapevo nulla e lei, quasi senza darmi il tempo di rispondere, chiuse la discussione dicendo che lei non era stupida, che teneva alle sue cose e che comunque era mia sorella e che di qualunque cosa, lo ripetè due volte, avessi avuto bisogno, con lei potevo parlare. Poi chiuse la porta e se ne andò. Ero sconvolta! Rita aveva capito come ero, probabilmente anzi sicuramente immaginava che io con Antonio, quella notte...oh Dio! Mi sentivo scoperta, impaurita, non sapevo cosa fare.....nei giorni seguenti non riuscivo a guardare Rita, avevo paura dei suoi sguardi....fu lei, il sabato successivo, quando i miei genitori erano andati fuori per il week end e io e lei eravamo a casa da soli, a prendere l’iniziativa. Entrò in camera mia, dopo pranzo, si sedette sul letto dove ero sdraiata senza dormire, e sorridendomi dolcemente mi chiese come era andata con Antonio. Me lo chiese guardandomi negli occhi, come per dirmi che potevo parlarle senza dire bugie e aggiunse:
“ Senti, io credo di avere capito, con me non devi avere problemi, tu devi essere come senti di essere, per me avere una sorella invece di un fratello va bene lo stesso.....”
Non riuscivo a reggere il suo sguardo, e così mi accucciai mettendo la mia testa sulla sua pancia con un respiro che annunciava il pianto. Rita mi accarezzava la testa e mi diceva che non c’era nulla di male, che non dovevo vergognarmi, che mi capiva. Poi mi disse che lei se ne era accorta da tempo, che ne aveva parlato con la sua amica del cuore e, osservandomi con attenzione e guardando alle mie abitudini, era arrivata a quella conclusione. Anche la sua amica se ne era accorta! Mi misi a piangere e a singhiozzare.
“Dai piccolina, non fare così, mi dispiace che tu soffra....e per cosa poi? Se tu sei così, se ti senti una femminuccia perché piangi? Dai sorellina, parlamene così ti liberi un po’....ne hai voglia di parlarmi?” .
Mi tirai su, la abbracciai e pulitami il naso e gli occhi, le dissi di si, che volevo parlare con lei.
Le raccontai tutto, della palestra e dei compagni di scuola, del parco, del benzinaio, delle mie andate al cinema, del fatto che mi piaceva far godere i maschi, di come mi sentivo, del fatto che mi piaceva sembrare una ragazza, truccarmi, avere biancheria sexy...
.”con le mie mutandine eh, monella! “ mi interruppe e insieme scoppiammo a ridere.
“Dai, raccontami come è andata con Antonio” mi chiese “ c’è stato qualcosa? “
Il mio sorriso era la risposta migliore ma Rita insistette “ ....non dirmi che... ma come ha fatto ad accorgersene e cosa ti ha chiesto, cosa ti ha fatto ? “
“No, lui all’inizio non faceva niente, sono stata io che l’ho provocato....e poi....bè....insomma .....è successo!”
“ Allora ti ha.....cioè ti sei fatta .......insomma avete fatto l’amore? “
Le raccontai tutto anche della mia notte con Antonio e Rita sorrideva e mi disse alla fine che era contenta per me e che anche per lei la prima volta, due anni prima, era stato molto bello. Mi chiese poi se mi aveva fatto male perché per lei l’uso del “secondo canale” era sempre abbastanza doloroso.... Rita disse che era soprattutto contenta perché ero stata io a decidere e a sedurlo :
”Vedi piccolina, con i maschi bisogna sempre fare così, siamo noi femmine a decidere a chi e quando darla anche se deve sembrare che siano loro a scegliere.....non dimenticartelo!” e poi, abbassando un po’ la voce, mi chiese “ma dal punto di vista fisico, com’è stato? Tu l’avevi fatto già con altri o era la prima volta?”
“Si, è stata la prima volta, ero ancora vergine.....ma ne avevo tantissima voglia di darmi ad un uomo e poi Antonio è meraviglioso....mi ha presa tre volte, la prima volta che è entrato mi sembrava di morire dal dolore ma poi il desiderio era così forte che mi sono abituata e.....è stato bellissimo! Ho provato un grandissimo piacere, mi sono sentita finalmente donna.....”
Rita mi accarezzò con un sorriso ed un bacio, era molto dolce ma anche un po’ eccitata dal mio racconto....finite le confidenze le chiesi consiglio sul come fare per andare da lui
“ Antonio mi ha proposto di diventare la sua ragazza , ovviamente di nascosto da Valeria...ah a proposito sai il nome femminile che mi ha dato per i miei momenti di intimità con lui : Valeria!!!....bè, dicevo, devo trovare delle scuse per poter andare da Antonio una due volte la settimana....come faccio?”
“ Senti Valeria- ti chiamerò anch’io così quando siamo sole....ti sento più sorella in questo modo!- senti, ma con Antonio è solo una fatto fisico o c’è dell’altro? “
“ Io non ho mai avuto un ragazzo, e non lo so bene, ma Antonio mi piace moltissimo non solo fisicamente..... “
“Tu lo sai però che Antonio ha una fidanzata e che, in tutti i casi, il vostro sarà un rapporto ultra segreto, non ti farai illusioni piccolina vero? Insomma voglio dirti, non buttarti troppo.... per quanto riguarda le scuse, mah, non so, magari visto che Antonio fa il commerciante ma è geometra e visto che tu in matematica zoppichi molto, potreste inventarvi che hai bisogno di ripetizioni e che lui è disposto a dartele.....”
Mi parve un’idea eccellente, abbracciai Rita le ringraziai di tutto e le chiesi se mi aiutava ad imparare a truccarmi meglio e come fare per depilarmi regolarmente perché anche se ne avevo pochissimi volevo avere la pelle del tutto liscia e vellutata.
“Ma certo! Anzi visto che siamo sole, dai, iniziamo subito! “
Mi portò in bagno e mi disse di spogliarmi tutta. Io ero un po’ indecisa, Rita se ne accorse e mi disse:
“Senti, tra ragazze- e poi noi siamo sorelle- non ci sono motivi di vergogna.....voglio insegnarti a depilarti le parti intime”
Obbedii e rimasi tutta nuda di fronte a lei, con grande naturalezza Rita , dopo avermi spalmato della crema da barba intorno al mio piccolo pisello e sui testicoli iniziò a radermi con delicatezza.
“Vedi, in queste parti è meglio usare il rasoio, i peli sono più duri, la pelle più delicata e toglierli con la ceretta calda è troppo doloroso” . Finito sul davanti mi fece girare, mi aveva lasciato solo un ciuffettino di peli proprio sul pube, mi disse di allargare le gambe e, dopo avermi insaponata, fece la stessa operazione sui glutei e intorno alla mia fighetta.
Vedendo che il buchino era un po’ arrossato, andò in camera sua e tornò con una pomata che mi spalmò delicatamente.
“Non hai usato niente, vero? Come hai fatto a farti inculare senza nessuna crema? La prima volta poi! Chissà che male! Dai, ti regalo questa crema che uso io quando mi chiavano nel secondo canale, usala prima del rapporto, entra meglio il cazzo, scivola meglio dentro, non senti il dolore in modo troppo forte e....bè insomma.....riesci a godere di più!!”
Nel ringraziarla di quella prima lezione e dei consigli, non riuscii a non pensare, forse anche per il linguaggio scurrile che aveva usato, che Rita era proprio mia sorella, troia come me e che potava insegnarmi un mucchio di cose!!!!
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15 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 5 ore fa -
Valeria 6 – la notte di valeria
Anche se ne parlo a distanza di tantissimi anni, praticamente una vita fa!, il ricordo di quella mia prima notte d’amore è nitido e dolce come se fosse avvenuta da poco......Sarei stata altre volte tra le braccia di Antonio, mio cugino e mio amante, ma quella prima volta conserva un sapore indimenticabile.
Illanguiditi dall’intenso piacere di poco prima e abbracciati nei nostri sudori (vedi Valeria 5 – Finalmente donna!) , io ed Antonio stavamo godendo di quegli attimi stupendi in silenzio. Mi teneva stretta a lui, sentivo il suo odore e la sua mano che continuava ad accarezzarmi dolcemente.
Non ricordo di avere avuto nella mia vita tanti altri momenti di pace come quello: soddisfatta nei sensi, abbandonata al mio uomo, mi sentivo sicura e protetta tra le sue braccia. Se esiste la felicità, quella era certamente felicità.
Con gli occhi chiusi cercavo di rivivere quei momenti bellissimi e mescolavo ricordo, sogno, abbandono...forse mi addormentai per qualche istante.....ma subito sentii Antonio, la sua mano che riprendeva a stuzzicare i miei capezzoli, la sua bocca che riprendeva a baciarmi il collo....riaprii gli occhi, lo vidi che mi guardava con una nuova, struggente passione ......le nostre bocche si unirono nuovamente, la sua lingua impertinente sembrava quasi volere entrare nella mia gola, il suo sesso aveva ripreso volume e forza, lo sentivo premere sulla mia pancia, Antonio si abbassò e riprese a leccarmi e mordermi i capezzoli, iniziai a mugolare forte, i miei gemiti lo eccitavano ancora di più....mi aprì le cosce e pose le mie gambe sulle sue spalle sdraiandosi sopra di me mentre con la mano indirizzava il suo membro verso la mia fica.
Con la saliva iniziò a inumidire il buchino che era però già bagnato dei precedenti umori.....e si apriva nel desiderio di ricevere nuovamente il suo membro. Lo sentivo che si appoggiava e che cercava di entrare, ero tesa per il dolore atteso ma al tempo stesso trovavo meraviglioso offrirmi a lui proprio come una donna, con i nostri occhi uno sull’altro e le bocche che si cercavano. Diede una spinta decisa, il dolore forte, i muscoli che si tendevano...ma era dentro! Si fermò in attesa che mi rilassassi......... ma poi guardò i miei occhi socchiusi, il mio sorriso, la mia bocca ansimante e iniziò a muoversi prima piano e poi sempre più deciso....ora era tutto dentro di me, sembrava volere entrare dentro la mia pancia, i suoi colpi diventavano sempre più frequenti e forti , io lo guardavao con gli occhi socchiusi, amore! amore mio, sono tutta tua....l’orgasmo mi colse all’improvviso, mentre Antonio sudava, ansimava, mi diceva tesoro mio, ti voglio tutta, sei mia, ti voglio sborrare....e......alla fine lanciò un sospira fortissimo e venne con tutto il suo liquido dentro di me....
Continuò a baciarmi anche dopo essere venuto, erano baci delicati, di piacere, di tenerezza, forse di gratitudine. Poi ci addormentammo, senza staccarci anche se il suo membro (che aveva fatto tutto il suo dovere!) incominciava a rattrappirsi....
Mi svegliai dopo forse una mezz’ora, Antonio era lì che mi guardava e fumava.
“Spero che tu non sia pentita” mi disse con voce incerta “non vorrei che tu pensassi che io faccio abitualmente queste cose, anzi a dire la verità è la prima volta che mi capita con un...bè.... insomma hai capito” .
“Si, certo ho capito, lo so che sei fidanzato.....” decisi però di non raccontargli le mie esperienze, il benzinaio, il cinema e tutto il resto, né tantomeno di raccontargli quanto avevo pensato a lui “prima”. “Sai Antonio, io non sono per nulla pentita, vicino a te ho sentito finalmente di essere quella che confusamente sentivo dentro di me, per me è stato bellissimo anche perché mi ha aiutato a riconoscermi. E poi tu....” mi interruppi, non riuscivo a continuare, non sapevo come dirglielo.
“Io che cosa?” il tono della sua voce era di curiosità ma anche di ansia
“ Tu sei una persona meravigliosa, un uomo vero.....e io mi sono sentita....io mi sento vicino a te....come una donna......mi piaci da impazzire Antonio, vorrei che.....” mi interruppi di nuovo
Dopo una lunga carezza sul viso e uno sguardo dolcissimo mi tolse dall’imbarazzo:
“ Anche tu mi piaci moltissimo e ti sento assolutamente come una ragazza. Solo che per me è un casino, sono fidanzato con Valeria, le voglio bene e mi piace molto. Da tutti i punti di vista”.
Ascoltai le sue ultime parole come una sentenza. Era tutto finito! Sentivo improvvisa una grande tristezza. Ma Antonio riprese a parlare:
“ Non so cosa tu vorresti. So quello che vorrei io. Ma ho paura di chiedertelo.....perchè non dovrebbe saperlo nessuno, assolutamente nessuno, nessuno, e tantomeno Valeria o i tuoi genitori, dovrebbe mai sospettare nulla...”
Mi sentii invasa dalla felicità, non c’era dubbio, mi stava proponendo di diventare la sua ragazza, la sua amante, in modo nascosto, clandestino, ma vero!
“ Baciami Antonio” e gli porsi le mie labbra . E dopo un lunghissimo bacio “ Antonio, io voglio essere tua senza crearti problemi e anche per me ovviamente vale il fatto che nessuno debba sapere nulla....sarà il nostro segreto!”
“Piccolina! Piccina mia, tesoro....sono felice” Antonio mi abbracciò con passione, le sue mani accarezzavano tutto il mio corpo e i miei capelli. Poi mi guardò con un sorriso malizioso e divertito:
“ Non arrabbiarti, ma stavo pensando una cosa.....spero che non ti offendi....quando siamo io e te da soli posso chiamarti Valeria? Sai, così non mi sbaglio quando starò con Valeria e penserò a te....”
Feci finta di imbronciarmi, ma mi aveva detto una cosa troppo bella e non riuscii a non fargli una grande sorriso.
“Sì amore mio, sarò la tua Valeria segreta!”
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15 anni fa
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Quaranta_3°ep.
Due mesi dopo circa…….
Dopo due mesi circa da quella pazzesca trasgressione, non riuscivo a togliermi la sensazione di eccitazione permanente che aveva messo al primo posto del rapporto coniugale il sesso.
Si, anche Maria era ormai, nell’intimo, la moglie “puttana” che ogni uomo desidera avere nel proprio letto.
Crollato il muro delle inibizioni, si era aperta al gioco delle provocazioni lussuriose, esprimendo nei rapporti, desideri inconfessabili.
Ogni volta ci spingevamo più avanti nell’esprimere le nostre fantasie ed ogni volta ci trovavamo a godere in maniera indecente.
Avevamo scoperto l’importanza del coinvolgimento cerebrale rispetto a quello esclusivamente fisico.
Saltuariamente sentivamo Anna e Vittorio, ci erano piaciuti come persone e l’idea di coltivare tale rapporto come mera amicizia non ci dispiaceva affatto, anche perché il patto era che quella trasgressione sarebbe rimasta unica ed irripetibile e quindi non avremmo corso rischi di coinvolgimenti anche di natura sentimentale.
Questi erano gli accordi presi da Maria ed Anna e questo mi aveva ribadito Maria al ritorno da Firenze. Capii così perché, la sera a cena da loro, non successe più nulla.
La discrezione, il rispetto delle regole e l’educazione di Anna e Vittorio, alla luce delle rivelazioni di Maria, mi avevano fatto aumentare a dismisura la stima nei loro confronti.
L’atteggiamento nei confronti del sesso era comunque cambiato durante i rapporti, dopo quella esperienza anche mia moglie si era scatenata ad immaginare ed ipotizzare situazioni sempre più scabrose. Ma la differenza ora, nei nostri meccanismi cerebrali, che determinava quell’eccitazione crescente, era la possibilità, anche se remota, che tali fantasie potessero realizzarsi.
Una sera, mentre Maria stava armeggiando con la lingua sul mio glande, gli ribadii il desiderio di vederla penetrata da un altro cazzo mentre lei mi spompinava l’uccello, lei si fermò un istante e rispose “si amore, piacerebbe anche a me un altro cazzo da ciucciare insieme al tuo e due nella figa, vorrei sentirmi piena di cazzi enormi e farmi sborrare su tutto il corpo. Non ti piacerebbe vedermi così zoccola?” Cosi dicendo continuava a masturbarmi guardandomi negli occhi e la risposta arrivò direttamente dall’uccello che schizzò abbondantemente sul suo viso.
La mattina dopo pensai fosse arrivato il momento di prendere delle iniziative che…… ma forse il resto è meglio che lo racconti Maria.
Due mesi di sesso intenso, disinibito, Giuliano era continuamente eccitato, mi soddisfaceva in tutti i modi.
Tutta quella carica era ovviamente il risultato dell’orgia realizzata con Anna e Vittorio, che avrebbe dovuto essere la prima ed ultima esperienza di sesso di gruppo.
Ma non riuscivo a togliermi dalla mente il piacere del cazzo di Vittorio che mi penetrava insieme a quello di Giuly e la mia passera dilatata dai due cazzi, nei nostri rapporti continuavo ad ipotizzare orge pazzesche godendone come una maiala. Tanta era cambiata la mia “nostra?” disponibilità allo sperimentare che, per esempio, il rapporto anale da me sempre osteggiato, perché ritenuto poco soddisfacente, era divenuto una pratica usuale. Trovavo mentalmente inebriante, mentre l’asta di Giuly profanava il mio orifizio, immaginare, masturbandomi, la lingua di Anna martoriare la mia clitoride e l’uccello di Vittorio scorrere tra le mie labbra. Situazione mentale che in procinto dell’orgasmo mentalmente trasformavo regolarmente in una doppia penetrazione anale/vaginale, con la mia lingua immersa nelle grandi labbra di Anna.
Con Anna telefonicamente ci raccontavamo le nostre perversioni, lei è una clitoridea, per questo si ritiene una bisex, ama molto giocare con la clitoride.
Altra cosa che la inebria è il sapore dello sperma, a me un po’ disturba, ma lei ne và ghiotta.
Mi ripete spesso che il cocktail colato dalla mia vagina, formato da una miscela del seme di Vittorio, quello di Giuliano ed i miei umori è stato un nettare unico.
Io, dopo quell’esperienza invece ho messo al top del mio piacere la dilatazione vaginale, l’idea di sentirmela scoppiare nell’accogliere più cazzi od un cazzone enorme mi fa bagnare al solo pensiero. Giuliano questo l’ha capito e a modo suo tenta di soddisfare questo mio piacere. In uno dei più recenti rapporti è quasi riuscito a penetrarmi con l’intera mano, sono certa che a pari dimensioni se fosse stato un cazzo, sarei riuscita ad accoglierlo tutto….
Comunque, la sera a cena Giuly, con atteggiamento distratto, mi disse “ amore domani Vittorio potrebbe passare da noi, mi ha chiamato oggi per dirmi che viene a Fiumicino a prendere un loro amico, Americano, in viaggio di nozze in Italia.
Lui e la moglie saranno loro ospiti per qualche giorno a Firenze. Se arriverà presto a Roma, prima di andare a Fiumicino passerà a salutarci, la coppia di amici arriverà di pomeriggio, lui partirà in mattinata da Firenze. Prova a sentire se viene anche Anna, magari pranziamo da noi e poi li accompagniamo all’aeroporto per stare un po’ insieme, cosa ne dici?” “Certo, dopo cena la chiamo…” risposi.
Immediatamente pensai, gatta ci cova… Forse Giuly stava preparando un giochino a sorpresa, del resto Anna con Vittorio si erano rivelati perfetti per quel ruolo. Già sentivo aumentare i battiti del cuore al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere, ma dovevo far finta di nulla e stare al gioco, del resto ci eravamo promessi che non avremmo mai più dato seguito a quel tipo di esperienze, anche se dal modo scatenato e sempre sopra le righe di fare sesso da quella sera in poi, ero certa che sarebbe accaduto di nuovo. Ma non avrei mai più preso io l’iniziativa, questo Giuly lo aveva capito.
Credevo quindi che il momento stesse per arrivare e che Giuly avesse finalmente organizzato qualcosa. Sarebbe stato eccitante scoprire gradualmente cosa e come.
Certo, il rischio che il rapporto sessuale allargato, potesse diventare una abitudine era realistico ed anche rischioso, come il fatto che Giuly potesse essere attratto da Anna od io da Vittorio, minando così la certezza dei nostri sentimenti, ma troppo ci era piaciuta l’esperienza precedente che almeno nell’immaginario l’avevamo ripercorsa più volte.
Con loro il feeling si era sempre più consolidato, anche se da quel giorno ci eravamo sentiti soltanto telefonicamente od in chat.
Terminata la cena andai subito al telefono per chiamare Anna, rispose Vittorio a cui dopo i convenevoli saluti chiesi di poter parlare con Anna, con stupore Vittorio mi disse” Cara, ma non sapevi che Anna è a Milano per un Meeting? Dovrebbe rientrare domani, quando io sarò in viaggio per Roma, sai ho accennato a Giuliano di Fiumicino…. Se riesco a partire presto passo a prendere un caffè da voi, se non vi creo problemi ovviamente.” Come un secchio d’acqua gelido sulla schiena, l’effetto di quelle parole, non c’era nulla di organizzato. “Ok, ti aspettiamo volentieri” risposi ”mi sarebbe piaciuto vedere anche Anna, sarà alla prossima occasione”. In quel momento avrei voluto urlare la mia delusione a Giuly, per la sua incapacità di sapermi leggere dentro, di prendere delle iniziative e di sorprendermi qualche volta nella vita.
Andammo a dormire presto quella sera, mi era passata la voglia di parlare e tantomeno di fare sesso.
La mattina seguente la prima sorpresa, mi chiamò Anna, mi disse che aveva sentito Vittorio ed aveva deciso di aggregarsi alla visita, era già all’aeroporto di Milano destinazione Fiumicino per raggiungere Vittorio.
Con i loro amici sarebbero passati per Roma prima di rientrare a Firenze.
La cosa mi fece molto piacere perché, anche se le mie aspettative erano altre, avevo comunque l’opportunità di rivederli.
Il dubbio o la speranza che comunque ci fosse sotto qualcosa mi era rimasto dentro ed allora per essere pronta ad ogni eventualità presi appuntamento con la mia estetista per un bel trattamento completo, depilazione, massaggio tonificante ed una bella abbronzatura integrale con lettino solare.
Alle 13 circa mi telefonò di nuovo Anna, mi disse che era a Fiumicino con Vittorio e che l’aereo dei loro amici era in ritardo di circa tre ore, pertanto l’arrivo dalle ore 16,00 previsto era spostato alle 19,00 e che quindi era dispiaciuta per dover rinunciare alla visita a Roma in quanto troppo tardi per poi rientrare a Firenze in macchina.
Altra doccia fredda, tutto era effettivamente casuale e non c’era possibilità, almeno per l’occasione di incontrarci.
Avvisai subito Giuly, dicendogli di prendersela comoda perché c’erano stati dei contrattempi per cui non ci saremmo visti con Vittorio ed Anna. Giuly mi era sembrato quasi contento della situazione e la cosa mi disturbò un pochino. Era forse falso negli atteggiamenti che aveva con loro od ero io che avevo idealizzato quello strano rapporto? Del resto chi erano per noi, se non i compagni di una trasgressione sessuale ed una serie di contatti virtuali? Ma si, mi convinsi, stavo andando un po’ fuori giri, in realtà io e Giuliano siamo una coppia normale con la giusta attrazione sessuale ed un sentimento consolidato e proprio questa sintonia ci ha permesso anche di oltrepassare il limite, per una volta, senza lasciare conseguenze.
Questo era quello che mi ripetevo per lenire la delusione del mancato incontro, anche se l’idea di riprovare un rapporto oltre la coppia era ormai sempre più ingombrante nella mia mente.
Alle 19,30 circa squillò il telefono, era Giuly, mi avvisava che stava rientrando e che era appena stato chiamato da Vittorio il quale aveva bisogno di aiuto. Avremmo dovuto trovargli un albergo con due stanze matrimoniali a Roma per la notte, in quanto all’uscita dall’ aeroporto la loro macchina non ha voluto saperne di partire, avevano chiamato l’assistenza ma prima del giorno successivo non avrebbero potuto fare nulla, pertanto si sarebbero fermati a Roma con la speranza di riavere la macchina il giorno dopo. Immediata partì l’idea, “perché l’albergo?” risposi “non siamo in grado di ospitarli? Lasciamo i ragazzi dai nonni per una sera, poi abbiamo la camera per gli ospiti, due coppie se si adattano possono fermarsi da noi”. “ Si, ma sai, non vorrei creargli imbarazzo” ribatté Giuly “ i loro amici sono in viaggio di nozze…” “Ok” tagliai corto, facciamolo decidere a loro, chiamo subito Anna”.
Detto, fatto, chiamai Anna e le dissi che mi sarei offesa se non avessero accettato la nostra ospitalità. Con un taxi in meno di un’ora ci avrebbero raggiunti, giusto il tempo di preparare una cenetta volante.
Anna e Vittorio accolsero con entusiasmo la proposta, si fecero dare l’indirizzo esatto (non erano mai stati a casa nostra) e si misero alla ricerca del taxi. Nel frattempo citofonò Giuly, al quale dissi di non salire perché stavo mandando giù i ragazzi per accompagnarli dai nonni. Mi sentivo vibrare dall’eccitazione, anche se sapevo che difficilmente…. chissà, magari una cosina furtiva poteva anche succedere. Non stavo nella pelle, non sapevo come ma qualcosa avrei inventato. L’abbigliamento doveva essere sobrio ma malizioso, sarebbe andata benissimo la gonna nera poco sopra le ginocchia, con autoreggenti sotto, in modo di far intravvedere con opportuni accavallamenti delle gambe lo spettacolino. Sopra ovviamente il mio preferito, un girocollo panna di maglina, morbido che, senza reggiseno sotto, evidenzia i capezzoli e la forma del seno senza far vedere nulla, ma immaginare molto. Sotto la gonna, un minuscolo perizoma, volevo sentirmi porca a prescindere.
Per cena pensai ad uno scherzetto per i maschi che avrebbe messo un po’ di carica per ogni evenienza. Presi infatti due pastiglie di Cialis dal cassetto di Giuly, le sgretolai e le misi nel patè di olive preparate per antipasto. Fortunatamente sono sempre ben provvista in casa ed in breve organizzai una cenetta veloce. Spaghetti alla carbonara (gli Americani uova e bacon li mettono ovunque), piccatine al burro, contorno di puntarelle alle alici ed ananas per finire.
Giuly tornò presto, i miei genitori abitano a due isolati da noi e mi aiutò ad organizzare le cose, non mi sembrava fosse molto entusiasta della situazione. Il tempo passava rapidamente ed io cominciavo ad avere i soliti dubbi, cosa stavo facendo? Stavo di nuovo trascinando Giuliano in un gioco pericoloso? Stava divenendo un problema di autostima e di fiducia in me stessa? Ero stanca di Giuliano ed insoddisfatta sessualmente? Ma pensandoci bene non avevo mai pensato, neanche una sola volta, a situazioni sessuali senza la presenza e la partecipazione di Giuliano. Allora semplicemente, era la voglia di giocare, come il piacere di giocare a tennis in singolo con il compagno ideale e di tanto in tanto organizzare un doppio, il piacere di praticare insieme delle varianti ad un gioco che ci completava e ci inebriava entrambi. Questa era la risposta ai miei dubbi. Ma ecco che finalmente suonò il campanello, in prima fila Anna con affianco Vittorio, meravigliosi più di quanto ricordassi, subito dietro loro, con malcelata sorpresa salutai la coppia di amici Americani.
Lui un ragazzo di colore (non me lo aspettavo) anche se l’essere Americano avrebbe dovuto farmelo ipotizzare, Ben il suo nome, alto credo un metro e novanta, un fisico da atleta, massimo 35 anni di età. Lei bianca, un metro e settanta circa non più di 30 anni di età, un fisico da copertina, Laura il suo nome, Italiana. “Prego” balbettai per la mezza sorpresa “accomodatevi”.
“Giuliano” dissi (mi aveva appena raggiunta) “mostra ai nostri ospiti l’appartamento e le loro stanze, mentre io controllo in cucina, se hanno bisogno di rinfrescarsi per Ben e Laura c’è il bagno dei ragazzi e per Vittorio ed Anna il nostro.” Nel passarmi affianco non potei evitare di guardare il corpo di Laura, un incanto, un sedere da fare invidia ad una brasiliana, un seno scolpito. Arrapante per me che sono donna ed etero, pensai, chissà cosa avrà pensato Giuly, peccato che sono sposini in viaggio di nozze, altrimenti sai che bella festa…..
Durante la cena uscì fuori che Ben lavorava in Italia da circa otto anni presso la N.A.T.O. che aveva conosciuto Vittorio ed Anna in vacanza in Toscana che con Laura si erano conosciuti meno di un anno fa’ ad una cena di amici a Napoli e che avevano deciso di sposarsi in America per concludere il viaggio di nozze dopo vari giri, in Italia a Venezia, passando ovviamente per Firenze da Vittorio ed Anna. Durante la cena notai diversi momenti interessanti, gli occhi di Laura spesso soffermarsi sul mio seno, cosa curiosa, perché mi sarei aspettata certe attenzioni da parte di Ben che invece scambiava battutine ed ammiccamenti con Anna. Mentre imbarazzanti furono gli sguardi di Giuliano e Vittorio sul sedere di Laura quando in un paio di occasioni si alzò per frugare nella borsetta chinandosi in avanti un maniera provocatoria. Ormai ero certa, era tutto organizzato ed io ero l’unica che non sapeva….. La cosa mi intrigava non poco, perché gli interpreti del giuoco erano aumentati e con eccitazione crescente pensavo a cosa stesse per accadere. Decisi di far finta di nulla e se possibile stupirli a mia volta.
Dopo cena ci accomodammo in salotto dove io, opportunamente, mi sedei sul puff di fronte al divano occupato dai nostri ospiti. Il puff era sufficientemente basso da far stare, naturalmente, le ginocchia più alte del bacino e quindi nonostante la posa garbata delle gambe unite non potevano non vedere l’autoreggenti. Infatti, gli sguardi di Ben e Vittorio faticavano a non soffermarsi sullo spettacolino.
Con audacia accavallai le gambe, offrendo sempre più campo visivo ai loro sguardi, attirando l’attenzione anche di Anna e Laura che invece di sentirsi contrariate ammiccarono con un sorrisetto di complicità. Sentivo l’eccitazione salire dal ventre alle tempie, le cose stavano andando nella giusta direzione. Presa da raptus, improvvisai la famosa scena di Basic Instinct, scavallai le gambe e passando per una fugace apertura delle stesse invertii l’accavallamento. L’ effetto deve essere stato devastante, vidi tutti deglutire, come voler disimpegnarsi dall’evento ma con grossa difficoltà.
Intervenne allora Giuliano, che fino a quel momento sembrava molto distratto e poco collaborativo ad indirizzare la serata, come sicuramente anche lui desiderava e con sorpresa di tutti esclamò “ Dio che spettacolo amore, meglio di Sharon Stone, c’e lo ripeti al rallenty?” Tutti scoppiarono a ridere, dimostrando di non sentirsi urtati nella sensibilità dalla situazione ed Anna prese la palla al balzo aggiungendo “ dai Maria, è stato veramente accattivante il movimento delle tue gambe, concedici il replay” “si dai” aggiunsero in coro Laura, Ben e Vittorio. Sentii salire una vampata di calore e le guance arrossire violentemente per l’ audacia che io stessa non sapevo di avere, ma che presa dal desiderio represso da quella famosa sera non riuscivo più a controllare. Quasi automaticamente, come la più consumata delle spogliarelliste, aprii di nuovo le gambe, soffermandomi in quella posizione, avanzando il busto ad evidenziare il seno con i capezzoli tesi dall’eccitazione, ed alzando con malizia la gonna fino all’inizio delle autoreggenti e chiesi con un filo di voce “Così va bene?” “Ferma, non muoverti” intervenne Ben “Sei uno spettacolo meraviglioso, perché non ci mostri qualcosa di più?” Caspita, pensai, sono divenuta l’attrazione della serata in un baleno, neanche avessi organizzato tutto io, ma la scena ormai era la mia e tutto l’esibizionismo di cui ero capace trovava finalmente la platea che meritavo. Una mano la indirizzai verso i seni iniziando un massaggio delicato ora di un seno ora dell’altro. L’altra mano lentamente raggiunse il perizoma già umido dei miei umori, erano tutti in silenzio concentrati sullo spettacolo. Non credevo ai miei occhi, stavo trascinando tutti verso un’orgia clamorosa a cui tutti, da Giuly ad Anna e Vittorio ed ai novelli sposi sembravano ansiosi di arrivare. Mentre allargavo ancora di più le gambe spostavo il perizoma di fianco per esporre meglio la mia passerina, completamente depilata, alla libidine crescente dei presenti. Ben aveva cominciato a strofinare la patta dei pantaloni evidenziando un rilevante aumento di volume che era tutto un programma.
Anna si mordicchiava il labbro superiore come volersi trattenere dal gettarsi con la faccia tra le mie gambe, Laura aveva preso a carezzare il suo seno in evidente stato di eccitazione e Vittorio guardava alternativamente me e Giuly come alla ricerca di un segnale di consenso a procedere. Consenso che a quel punto, con un ammiccamento di mio marito, arrivò immediato. Vittorio si diresse verso di me slacciandosi la patta e sfoderò il suo siluro indirizzandolo verso le mie labbra. Desideravo un’ esperienza gang da troppo tempo ormai che ero un lago di umori senza aver ancora toccato nessuno, con bramosia famelica aprii la bocca per accogliere quell’asta di carne calda e pulsante. I giuochi erano iniziati, ora i desideri e le fantasie che avevamo coltivato da tempo si stavano realizzando. Vittorio, mentre avevo preso a stimolare la mia clitoride, aveva iniziato a far scorrere lentamente il suo cazzo nella mia bocca, in un baleno vidi saltare capi di abbigliamento in tutta la stanza, senza pudore tutti si erano denudati in un batter di ciglia. Mi fermai dallo spompinare Vittorio per togliermi anch’io quei due pezzi che avevo indosso ed ebbi un attimo di smarrimento, vidi Ben venire verso di me completamente nudo, assolutamente impressionante. Anche Giuliano rimase incredulo a guardare, Ben aveva la struttura fisica di un Bronzo di Riace ed una dotazione tra le gambe imbarazzante. Un arnese dalle proporzioni incredibili, pari all’avambraccio di Giuliano, con un glande ipertrofico da sogno. Tutti rimanemmo un attimo sorpresi, meravigliati od increduli nel vedere quel tronco nero di rara bellezza, quello pensai, è il tronchetto della felicità. Anna e Laura si indirizzarono subito su quell’oggetto meraviglioso ed insieme presero a leccarlo e spompinarlo. Nel frattempo Giuly si era affiancato a me di fronte a Vittorio portando anche il suo membro a portata della mia bocca. Capito l’invito presi entrambe le aste tese che iniziai a masturbare prima con le mani e poi alternandoli con la bocca.
Ma lo sguardo e la libidine erano proiettati verso quell’asta nera che in due non riuscivano a contenere, faticavano sia Anna che Laura ad accogliere quel glande nella bocca.
Lo volevo, lo volevo dentro di me, non resistevo al desiderio di sentirmi spaccare la vagina, di sentirla piena di quel meraviglioso toy di carne vellutata. Giuly vedendo la mia smania fece cenno a Ben, ormai ampiamente lubrificato dalle lingue di Anna e Laura di avvicinarsi. Il puff si era rivelato ottimo strumento per la situazione, mi lasciai scivolare in avanti poggiando la schiena sulla seduta, con la testa da un lato e le gambe divaricate dall’altro. Pronta a tutte le combinazioni possibili. Giuliano sapeva che una delle mie più forti perversioni era quella di sentirmi al centro delle attenzioni, riempita ovunque di carezze, baci, slinguate e soprattutto cazzi. I tre si inginocchiarono, Ben tra le mie cosce e mio marito con Vittorio sui lati del mio viso, vogliosi delle mie labbra. Anna e Laura evidentemente istruite da Giuly, in ginocchio sui lati con le attenzioni rivolte al mio seno.
Mi sembrava di impazzire, il mio sogno più lussurioso si stava realizzando. Mentre Laura succhiava come un neonato il mio capezzolo di destra, prese con una mano l’asta di Ben e la indirizzò all’ingresso della mia natura. La sensazione di quel palo caldo sulle mie grandi labbra fu di immediato piacere ma di drammatica evidenza, non sarebbe mai entrato senza una adeguata preparazione. Mentre Laura continuava a strofinare la cappella per preparare la penetrazione, Anna che ciucciava l’altro capezzolo prese a carezzare con delicatezza il centro nervoso di tutti i piaceri, la clitoride. Sentii partire ed irradiare per tutto il corpo il primo micro orgasmo, i cazzi di mio marito e di Vittorio si alternavano tra le mie labbra, i miei capezzoli erano succhiati e leccati contestualmente da quelle due divine creature, la clitoride era solleticata dalle dita di Anna ed all’ingresso della mia figa quel gigante che voleva farsi strada. Il paradiso era tutto intorno al mio corpo, quasi deliravo dal piacere, credo che gli umori che fuoriuscivano dalla mia vulva fossero ormai simili a quelli di una sborrata maschile. Presi a pressare il bacino verso quell’asta infuocata, godevo, ma volevo godere di più, sentivo pian piano il tronco farsi strada, una sensazione squassante. Interruppi il lavoro di bocca mi serrai con le mani sul puff e presi a spingere incontro. Dentro, volevo dentro di me quel gigante, tutto il resto non contava, ogni millimetro che entrava era una scossa mista di dolore e piacere, andai con la mano ad accompagnarlo e mi accorsi che quasi tutto il glande era entrato. “Spingi bastardo” urlai “spaccami la figa, spingi, fammi godere, aprimi tutta”. Ben, sentitosi spronato diede un colpo di anca ed il pezzo si immerse dentro come risucchiato da una voragine. Urlai di nuovo” Godo, Godo” una volta entrata la cappella, era rimasto solo il piacere, il senso di pienezza del ventre e dell’asta che aveva preso a scorrere tra le grandi labbra. Ogni affondo era un brivido ulteriore, ero entrata in una fase di orgasmo permanente. Nel frattempo Giuly e Vittorio si erano portati sul divano ed Anna su mio marito e Laura su Vittorio stavano praticando uno smorza candela anale da incanto, scivolavano sulle loro aste con una pressione tale che i loro testicoli sembravano sparire anch’essi dentro i loro meravigliosi orifizi.
Era il delirio, vedevo mio marito che inculava Anna, il marito di Anna che inculava Laura ed io letteralmente riempita da Ben. Il suo cazzo si muoveva nella mia figa lentamente, senza mai far uscire il glande, dandomi un piacere incontrollabile, non finiva mai di scivolare su e giù, io non sapevo più distinguere il passaggio da un orgasmo all’altro, quello che stava succedendo intorno a me era sempre più rarefatto, stavo perdendo il senso del tempo del luogo, mai avevo provato una intensità cosi elevata di piacere, l’enorme membro continuava ad entrare ed uscire con variazione di intensità ma sempre con profondità e delicatezza al punto che non so dopo quanto tempo all’ennesimo affondo del gigante, presa da scosse violente di piacere, persi i sensi. Quello non fu semplicemente l’inizio di una incredibile notte di sesso, ma il vero inizio di una vita sessuale priva di inibizioni e piena di orgasmi meravigliosi. Il seguito chissà un giorno……
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15 anni fa
romeodp,
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Una coppia al cinema con cagliostrus
Al cinema: una coppia e lo sconosciuto
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Era la prima serata fresca di quell’autunno, che ci convinse a rispolverare i cappotti tenuti per mesi nell'armadio e ad indossarli per uscire, dopo cena. L'aria frizzante per le vie del centro ci suggerì presto di concludere la serata al chiuso di un cinema e decidemmo di comune accordo per la visione di un film interessante, non ricordo quale. Era una prima decisamente affollata, i posti liberi erano pochi e ci accontentammo di trovarne due appaiati, senza far caso a chi ci accostavamo. Era un periodo di buona sintonia fra noi e ci ritrovammo abbracciati, come innamorati, con lei che mi teneva la testa sulla spalla.
Ad un certo punto Maria Rosa mi sussurra all'orecchio con voce sorpresa ed eccitata: "C'è un tizio che mi fa piedino!" Mi sporgo, guardo a destra e vedo un distinto cinquantenne che guarda lo schermo con aria tranquilla e assorta. Dubbioso sul da farsi, mi tranquillizzo pensando che un contatto di piedi poteva anche esser casuale e riprendo tranquillo la visione del film. Qualche istante dopo, però, Rosy torna a parlarmi all'orecchio: - Ci sta riprovando... - mi dice con tono più stupito che indignato.
Trovai curioso che una ragazza come lei, timida ma allo stesso tempo energica con i seccatori, non sapesse risolvere un problema così semplice come sistemare un importuno. Inoltre mi stupiva che quello tentasse di nuovo l'approccio, pur essendogli chiaro che la ragazza fosse accompagnata e l'avesse già evitato una prima volta. Mi venne dunque da pensare che qualcosa l'avesse indotto a riprovarci, e mi chiesi che cosa. Forse una certa esitazione di Maria Rosa, che lo aveva percepito in ritardo... potevo ben immaginare come il tizio avesse interpretato quella disattenzione, convinto, come lo sono in molti, che le donne siano più sporcaccione di quanto vorrebbero far credere, specialmente se possono giocare sull'ambiguità e sulla clandestinità.
D'altra parte sarebbe stato facile per una donna, se il contatto fosse continuato, far finta di niente, potendo sottrarsi al gioco in ogni momento senza conseguenze. Doveva essere terribilmente intrigante lasciar fare, contando sull'anonimato e sull'oscurità quasi totale... ecco, mi ero immedesimato in entrambi i protagonisti del presunto contatto, non restava che chiedermi come l'avrei vissuto io. E per saperlo non c'era che un modo.
- Vediamo fin dove arriva... - sussurro morbosamente alla mia Rosy, il cui tepore mi scaldava il fianco.
Lei resta come disorientata, incapace di reagire sia all'iniziativa del vicino, che ovviamente proseguiva di nascosto, sia alla mia concorde remissività, come se si sentisse scoperta su entrambi i fronti, anche su quello che in teoria avrebbe dovuto difenderla.
D'altra parte, un semplice avvicinamento delle scarpe, fisicamente nemmeno percettibile per via dello spessore del cuoio, non pareva eroticamente così sconvolgente... quindi si limitò a rincantucciarsi ancor più nel mio abbraccio, come a chiedere protezione dalle insidie del mondo, ma contemporaneamente ignorandole, come qualcosa che non la riguardava, mantenendo caparbiamente il piede dov'era. Come dire: di qui non si passa! Senza accorgersi che l'ostacolo frapposto non era un muro, ma un ponte. Con la coda dell'occhio vedo che il tizio, ancora intento a fissare lo schermo come rapito, facendo perno sul piede sposta il ginocchio verso sinistra, per cercare il contatto con quello di Maria Rosa. Glielo impedisce la divisione dei sedili, ma noto che è lei stessa, forse fingendo un movimento involontario, a spostare quasi inavvertitamente la gamba fino a sfiorare quella dell'altro, per poi ritrarsi immediatamente come per scusarsi della distrazione mentre quello faceva altrettanto per negare la propria responsabilità nel timore di una reazione negativa.
Mi viene da sorridere nell'osservare quelle ingenue astuzie segrete della mia Rosina, probabilmente sperimentate con qualche amichetto dell'adolescenza, quando andare al cinema era un avvenimento peccaminoso e avvincente. Non era però il fidanzatino quello con cui stava civettando nell'ombra, ma un perfetto sconosciuto.
- Tienimi aggiornato, mi raccomando...- le sussurro, facendole capire che la manovra non mi era sfuggita, cosa che la confonde ulteriormente. Sia che volesse punirmi o assecondarmi, per non smentire l'atteggiamento in cui l'avevo scoperta non le restava altra strada che quella di proseguirlo.
Era davvero istruttivo constatare come, mentre di più mi si stringeva contro destinando uno sguardo languido e distratto allo schermo, spostava contemporaneamente la gamba, pur se nascosta dalla gonna e dal giaccone che teneva in grembo, verso il sedile del compagno. E come lui, proprio nel vederla abbandonata contro di me ma incredibilmente protesa quasi ad invocare un secondo sfioramento, trovava confermata la sua teoria: le donne sono tutte porche. Gli bastò ruotare nuovamente la gamba per accostare il proprio ginocchio a quello di Maria Rosa. Un secondo, due secondi, tre, senza alcuna reazione... ecco, a questo punto si trattava definitivamente di un contatto volontario, inequivocabile e quasi mi pervenne il fremito di entrambi, causato da una di quelle rare emozioni della vita, preziose per la loro unicità e naturalezza. Poi si separano, come spaventati da quell’inquietante presa di coscienza: lui ci aveva provato, lei aveva corrisposto e soprattutto era ancora lì, immobile al suo fianco, potenzialmente disponibile a tutto ciò che la situazione consentiva... E non era oggettivamente poco, tenendo conto del buio che avvolgeva la parte bassa dei sedili. Neanche la mia presenza era d’ostacolo, anzi, conferiva alla situazione un'aura di trasgressiva impunità, che l'acquiescenza di Maria Rosa rendeva affascinante.
Lei mi si accomoda contro ancor più strettamente, intuisco il suo desiderio di parlarmi, ma non trova le parole. Si sistema però meglio il giaccone sulle gambe, come per proteggerle dal freddo, ma la trasparenza della manovra mi rende sempre più elettrico. Ormai potevo seguire la scena anche al buio, come se disponessi di un visore a raggi x, per vedere anche attraverso gli oggetti. Era chiaro che l'amico avrebbe proseguito l'approccio, questa volta non col ginocchio, ma con la mano. A prima vista non si distingueva nulla, ma intuivo un qualche movimento al di sotto del suo soprabito, così come poco dopo l’individuo sotto il giaccone di Maria Rosa.
Sarebbe bastato il sospiro quasi stremato, rassegnato, che lei mi soffia all'orecchio senza nascondermelo, a denunciarmi il misfatto: la mano dell'infame si era appoggiata al ginocchio della mia ragazza e ora, verificata l'incoraggiante passività, si stava spostando tremante ma impunita lungo la coscia, silenziosa come un serpente.
Più Maria Rosa mi offriva lo spettacolo della sua dissolutezza, d'altra parte da me ampiamente incoraggiata e condivisa, e più la vedevo tenera, fragile, indifesa, anche un po' goffa, con una gamba ormai paralizzata nella posizione di confine, e l'altra ripiegata sotto il sedile. La sentivo pulsare al mio fianco, senza neanche più fingere di seguire il film ma guardando opacamente la nuca dello spettatore davanti con gli occhi ormai quasi chiusi e il respiro rallentato, mentre la mano aliena scivolava di nascosto fra le sue cosce facendo la felicità del fortunato.
- E' arrivato...- mi bisbiglia ad un certo punto fuori di sé, ma ricordandosi della mia richiesta. Ecco, mi aveva tenuto al corrente. Cosa potevo rimproverarle? La mano dell'estraneo era giunta al capolinea, aveva superato la barriera della gonna ed ora spadroneggiava sulla nuda carne della coscia, premendo contro il soffice ostacolo delle mutandine... libera, tranquilla, addirittura agevolata da una divaricazione evidente e incoraggiante. Conto i secondi, mentre Rosy resta imbambolata a boccheggiare, ma ne passano più di una ventina prima che lei trovi la forza di scuotersi, facendo capire all'intruso che è ora di ritirarsi, cosa che quello fa con cautela, quasi con rimpianto.
La visione dello schermo tornò a farsi in me cosciente. Qualunque cosa fosse successa fin allora in quella pellicola, non aveva superato la ricettività della mia retina. L'avvenimento più emozionante della serata era già avvenuto, e nulla avrebbe potuto superarne la dirompenza.
2
Lo so, l’ha fatto apposta, ne sono certa. L’ho detto a Dario, ma forse non mi ha creduto. Ora che faccio? Guardo lo sconosciuto di sottecchi: è così tranquillo! Ha l’aria di un professionista, capelli corti e brizzolati, corporatura normale e indossa una giacca di lana inglese, un po’ informe, sicuramente molto usata. Odora di tabacco. E’ sicuro di sé: in fondo che cosa può temere per quel toc-toc sulla mia scarpa, così discreto, quasi paterno! Paterno, sarà questo che non mi fa irritare per l’approccio, la sua chiara proposta? Ripenso a quelle volte in cui ho sognato proprio un tipo come questo, mentre Dario mi prendeva con le solite movenze. Sognavo una specie di Nettuno che mi porgeva alla bocca… ciò che il mio stesso pollice allora simulava, ciucciandolo e godendo. Quel ricordo involontario mi turba e per scacciarlo mi rannicchio fra le braccia di Dario, ma nel farlo il mio piede (lui, non io!) si muove e va a contatto con quello dello sconosciuto. Lo ritraggo, ma il danno è fatto! Lo so, ci riproverà, mi dico. Infatti, lo fa. -Vediamo fin dove arriva…- ha detto Dario ed io quasi non credo alle mie orecchie. Sono turbata ed eccitata. Com’è possibile che io goda di questo? La debole spinta del piede sconosciuto sul mio attraversa la scarpa e suscita un calore che risale e rende molle la caviglia, finché un nuovo contatto, fra le nostre cosce, mi elettrizza la gamba e mi scalda il basso ventre. Dario ha uno sguardo incuriosito, come d’attesa. Allora è così che mi vuoi anche tu! Porca fra due porci! Ok, stendo bene la giacca sulle gambe e, giacché ci sono, nel farlo sollevo anche la gonna sotto. Il campo è aperto, vecchio porco, vediamo che sai fare. A braccia conserte sotto il seno, raccolta fra le braccia del mio uomo, attendo e preavverto il lento infiltrarsi della mano sconosciuta sotto le pieghe della giacca. Un brivido caldo mi percorre al primo contatto delle sue dita sulla pelle, a metà coscia. Ora mi accarezzano, mi esplorano su e giù, stringono e massaggiano la parte più tenera e sensibile all’interno delle cosce. Stringo i pugni e allargo al massimo la coscia destra, non la sinistra che Dario sentirebbe e non voglio che senta, forse per un’ultima barriera di vergogna, di pudore. La sento io! La voglia di aprirmi totalmente, fino a spaccarmi per darmi a quelle dita, misteriose e sagge, sì sagge! Ma come fanno a toccarmi così sapientemente, a conoscere ogni mio segreto… Lì! Sì! Non ti fermare! Sì entra! E’ un lago d’umori, quello in cui quelle rigide dita si tuffano, invadenti. Cerco il sesso di Dario e non lo trovo. Ora vorrei renderlo partecipe, ma lui non s’accorge nemmeno del mio lieve tocco, non è per niente eretto. Ma allora… perché la sua complicità, il suo interesse? Oddio: quel magico tocco si ripete, ancora e ancora, sul clitoride! Mentre altre dita continuano ad invadermi, sempre più profondamente! Non resisto, me ne frego dei pensieri e mi lascio andare. Inarco il pube contro quelle dita incantate. - Porco! Porco! Porco! - martella la mia voce, nel cervello… e vengo. Un fiume in piena che straripa e mi sommerge.
3
E’ andata! Ce l’ho fatta un’altra volta! Incredibile! Quando meno me l’aspettavo, il sogno si è realizzato un’altra volta. Le orecchie mi rombano, devo avere ancora la pressione alta. Le luci dell’atrio illuminano corpi e volti normali intorno a me. Sono ancora sconvolto e stento a credere che tutti non sappiano. Li guardo al solo scopo di rassicurarmi che tutti sono ignari di ciò che è appena accaduto. Appena accaduto ed è già ricordo! Mi porto le dita della mano sinistra al volto e ne annuso il forte afrore, acre, sconosciuto, che ho imparato ad apprezzare.
Quando, ancora con le luci in sala, la coppietta s’era venuta a sedere proprio accanto a me, con un tuffo al cuore avevo scoperto che lei indossava una gonna. Un paio di calzoni m’avrebbe deluso fino al disgusto, stroncando sul nascere ogni più vaga fantasia. Invece lei mostrava la gamba, un po’ pienotta, non tanto fine, né ben modellata, ma giovane e soda. E abbronzata, forse per questo ancora senza calza! Con un sorriso compiaciuto per la gioia di un tale avvenimento, ne calcolai la preziosa rarità. Quante volte, mi chiesi, ti può capitare una tale coincidenza di casualità: sala piena, proprio accanto a te, giovane, con gonna, senza calze? Probabilmente mai più, giocati tutto al meglio di te stesso, mi risposi.
Ed era andata! Ce l’avevo fatta!
Camminando lungo il marciapiede, o per meglio dire, ancora veleggiando fra le nuvole del sogno appena realizzato, analizzo la vicenda in tutti i suoi aspetti. Fosse stata più anziana, mi dico, avrei senz’altro avuto anche il mio orgasmo. Lei avrebbe senz’altro cercato di impugnare il mio scettro: più crescono e più lo vogliono. Che sublime piacere, invece, aver dimenticato completamente me stesso e la mia erezione, per godere al massimo del suo piacere, così spontaneo, palpabile, chiaro e fresco e così facilmente a portata delle mie dita. Sì, avevo goduto come non mai, del piacere che le donavo, ad esso solo proteso, unico, perfetto obiettivo di tutti i miei sensi e le mie abilità.
- Aspetta! - Una voce argentina alle mie spalle mi fa sussultare, strappandomi ai deliziosi pensieri in cui sono assorto. La riconosco. Percorre in due tre passi la distanza che ci separa e mi porge un biglietto. - Chiamaci, se ne hai voglia. Ci farebbe piacere. - mi dice sorridendo. Guardo il cartoncino bianco, un angolo strappato da un foglio, con un nome ed un numero scritti in fretta.
- OK - riesco a dire, per poi guardare in silenzio lei ed il suo ragazzo, che se ne sta a qualche metro da noi, fermo e con le mani in tasca. Due, tre secondi. - Ciao - fa lei. - Ciao - faccio io. - Ciao - fa ancora lei e si china, essendo un po’ più alta, a stamparmi un bacio sulle labbra. Sorrido, mentre la guardo andare via a braccetto con lui. Poi volo in Paradiso.
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3
15 anni fa
cagliostrus,
48
Ultima visita: 9 anni fa
-
Le mie prime scarpe
e' da non molto che idosso in casa biancheria intima femminile,
ed è una sensazione favolosa,ma ciò che rende il tutto
favoloso, è che anche la mia compagna sà di questa mia
passione.doverglielo confessare è stata durissima,
ma lei dolcemente mi ha compreso,divenendo mia
"complice".per fortuna abbiamo più o meno le stesse taglie,
e per me è sempre statp semplice poter indossare il suo
intimo o le sue autoreggenti.ma da quando anche lei sà,
tutto è diventato più bello.ieri sera indossavo sotto la vestaglia
un paio di calze autoreggenti nere,che mi ha regalato,
ed un suo perizoma sempre nero,e null' altro.
e il poter essere difronte a lei e poterle parlare o
fare qualsiasi altra cosa con il suo intimo indossato e senza
doverlo nascondere,bhe, è fantastico.
ma oggi è stato un giorno meraviglioso.siamo andati
insieme ad aquistare delle scarpe,da ginnastica per me,
e girarndo girando ha notato come guardavo con molto
interesse un paio di scarpe da donna,un semplice modello
con il tacco,più o meno da 5 o 6 cm,nere.mi ha chiesto se
mi piacevano ed io le ho risposto che per me erano
fantastiche.allora ha chiesto se c'era il suo numero alla commessa
e per fortuna c'era.lai calza un numero più piccolo del mio
ma nonstante siano un pò strette,sono le mie prime scarpe
con il tacco.appena arivati a casa,mi ha porto un paio
di calze ed ha detto di indossarle subito.fino ad un po
di tempo fa,potevo solo sognarla una situazione del genere.
ho tenuto tutto il tempo le scarpe,passeggiando con lei per casa
e tutto questo non fa altro che farmi amare ancora di più
la mia donna.ed io spero che questa favola non finisca mai.
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0
15 anni fa
bsx3angel75,
35
Ultima visita: 11 anni fa