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Miscellaneous

Pornografia

Pornografia



« Pornografia? Sta bene:
Ma siete voi sicuri
Che il fine ognun misuri
Dalle apparenze oscene? Â»

(da "Le decadenti" in Rime di Argia Sbolenfi, Olindo Guerrini )


Cliente e prostituta in una illustrazione greca


La Fornarina, celebre opera di Raffaello, un tempo veniva considerata "oscena" e "scandalosa". Oggi invece tutti i critici d'arte sono concordi nel dire che si tratta di un grande capolavoro artistico

La pornografia (dal greco πορνογραφια, letteralmente "scrivere su" o "disegnare prostitute") è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali, ovvero:


« trattazione o rappresentazione esplicita, in scritti, disegni, film, fotografie, ecc., di soggetti di carattere erotico e ritenuti osceni Â»


Generalmente nei paesi occidentali non è giudicata illegale, ma in molti contesti è (o è stata) soggetta a censura, e ne viene vietata la visione (in particolare a minorenni).

Da sempre si è dibattuto invano sul mutevole confine tra arte, erotismo e pornografia (da alcuni considerato un vero e proprio crimine). Volendo mettere in luce le differenze principali tra erotismo e pornografia, si possono fare le seguenti constatazioni:

  • la pornografia è generalmente più esplicita, a differenza dell'erotismo che gioca su immagini meno esplicite;
  • nella pornografia, generalmente, i rapporti sessuali documentati sono preminenti rispetto al contesto psicologico ed emotivo nel quale si realizzano (si ha, quindi, una minore attenzione per la sessualità emotiva a vantaggio di una fisica);
  • secondo autorevole opinione "l'erotismo è comunicazione, la pornografia è rappresentazione". 

Non è possibile stabilire una distinzione netta tra pornografia ed erotismo in quanto le definizioni si basano su un giudizio soggettivo e mutevole (dipendente dal contesto sociale e storico) di cosa sia "osceno".



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Storia della pornografia 

 
Affresco su un muro di Pompei

Rapporto sessuale di Giulia e un atleta, disegno di Agostino Carracci


Pornografia cinese

La pornografia intesa in senso lato ha origini molto antiche; qualche forma di rappresentazione esplicita di atti sessuali è testimoniata presso la maggior parte delle civiltà della storia. È questione controversa se l'importanza relativa della pornografia sia correlata con il "grado di civiltà" di un popolo. Certamente la pornografia intesa nel senso corrente è un fenomeno moderno; nell'esaminare la storia di questo fenomeno, quindi, occorre estendere l'accezione di pornografia ed intendere qualsiasi genere di rappresentazione esplicita di atti sessuali, nudità e così via; tenendo però presente che, al di fuori di alcuni casi, non sempre è ipotizzabile che tale rappresentazione avesse lo scopo di provocare eccitazione nell'osservatore.

Il primo pornografo è stato il pittore Parrasio, vissuto ai tempi di Socrate, che innamorato della prostituta Teodora la dipinse nuda, (pittore di prostituta in greco "pornes grafos") 

L'illustrazione sessuale è la più antica tra le varie raffigurazioni visive; addirittura, sono state le sculture e le fotografie che raffigurano nudità e corpi senza veli le prime forme d'illustrazione, dando così il via ai vari modi d'intendere e d'interpretare il sesso spinto, estremo, violento, esplicito, sfrenato e carnale. Ma non si è mai scoperta con certezza la motivazione di tali illustrazioni, che potrebbero essere state fatte per provocare eccitazione ma anche per stupire il vedente.

Le donne nude e le attività sessuali sono descritte in maniera minuziosa nell'arte paleolitica (vedi ad esempio la Venere di Willendorf). Tuttavia, non è sicuro che lo scopo di tali opere fosse il risveglio sessuale, dato che tali immagini possono avere preferibilmente un'importanza spirituale. Ci sono numerose immagini pornografiche realizzate nelle mura romane di Pompei.

Inoltre, proprio in questa epoca sorsero la famose case chiuse (definite bordelli dal linguaggio popolano), che avevano come segno distintivo alcuni disegni pornografici affissi nella porta d'ingresso. Sempre a Pompei, è stata recentemente notata la raffigurazione degli organi sessuali maschili e femminili eseguita in alcune strade: è il segno che quelle erano vie frequentate dalle prostitute.

Nell'aprile del 2005 alcuni archeologi della Germania hanno notato un grosso disegno, di circa 7.000 anni fa, raffigurante un uomo che si piega sopra una donna nel tentativo di veder soddisfatte le proprie richieste sessuali. Tale figura è stata chiamata Adonis von Zschernitz.

Per molto tempo ed, in parte, anche oggi, la pornografia è diventata bersaglio di lazzi e gag umoristiche o satiriche. Addirittura, nel 1920, furono pubblicati negli Stati Uniti d'America, alcuni fumetti d'impronta comica che prendevano bonariamente in giro il mondo della pornografia. Il titolo era Le Bibbie di Tijuana.

Nella seconda metà del XX secolo, la pornografia si è evoluta negli USA grazie ad alcune riviste specializzate per soli uomini, quali a esempio Playboy e Uomo Moderno (entrambe fondate nel 1950). Questi periodici hanno ritratto donne famose completamente nude, venendo usate per la masturbazione.

Dal 1960 in poi queste riviste hanno cercato una forma di raffigurazione sessuale più esplicita. Tale ricerca è terminata negli anni Novanta, quando erano ormai inseriti articoli ed immagini riguardanti l'amore lesbico, l'omosessualità, la penetrazione, il sesso di gruppo, il feticismo sessuale.

Forme di pornografia 

Stampa 

Le forme più diffuse della pornografia sono foto che ritraggono donne in atteggiamenti sessuali espliciti, immagini di rapporti sessuali eterosessuali o omosessuali con due, tre o più persone coinvolte.

La stampa dedicata alla pornografia è un mercato che non conosce recessione, composto da centinaia di pubblicazioni periodiche come a esempio Penthouse, Hustler, Private (rivista), Le ore e altre. Altre riviste sono in forma di fotoromanzo porno.

Pubblicazioni di notevole successo commerciale sono i fumetti porno che in Italia e Giappone sono disegnati da fumettisti di fama mondiale. Guido Crepax e Milo Manara son stati i maestri di fumetti erotici ma non porno e attualmente l'italiana Giovanna Casotto è considerata l'artista che disegna i migliori fumetti porno del mondo.

Cinema 

La cinematografia ha sempre avuto interesse per la pornografia ma ha trovato ostacoli nelle legislazioni delle varie nazioni. Attualmente il genere del cinema porno è un notevole affare commerciale nelle nazioni dove è consentito.

Letteratura, musica, arte 


L'Origine du monde di Gustave Courbet

Contenuti pornografici sono presenti in ogni forma di comunicazione artistica, come pubblicazioni letterarie (romanzi, racconti, fumetti eccetera).

Esistono forme artistiche con contenuti erotici da alcuni assimilate alla pornografia, in letteratura (valgano per tutti gli esempi di La Chiave, dello scrittore giapponese Junichiro Tanizaki, tutta la bibliografia del Marchese de Sade e la letteratura popolare inglese che ha preceduto il romanzo Moll Flanders di Daniel Defoe), nei fumetti (il genere hentai giapponese), nell'arte (La fornarina di Raffaello), nella poesia (Catullo, Marziale, Tibullo, Properzio, Ovidio, Gabriele D'Annunzio e il "divino" Aretino) e nella musica (ad esempio il brano allora giudicato scandaloso Je t'aime... moi non plus di Serge Gainsbourg e Jane Birkin).

Nella pittura e nella fotografia numerosissimi sono i casi di nudità al confine con la pornografia.

Pornografia e internet 


« Il tuo è il sito web non-porno più visitato di Internet: sei al trilionesimo posto! Â»

(dai Simpson)

La grande disponibilità di pubblico e l'economicità del mezzo, rendono Internet un mezzo molto usato per la distribuzione e la fruizione di materiali a contenuto pornografico. Di fatto, con l'avvento di internet, soprattutto, per la diffusione di sistemi quali il file sharing (condivisione di file), la pornografia è divenuta immediatamente e anonimamente disponibile ovunque e per chiunque. L'ultima conseguenza di questo fenomeno ha, innanzitutto, mitigato il generico sentimento di condanna di fronte a questa forma espressiva, dall'altro ha agevolato l'esplosione o larghissima diffusione di fenomeni quali il genere "amatoriale", consistente nella realizzazione di foto e video di carattere porno-erotico ritraente persone comuni (spesso gli stessi soggetti autori del prodotto). Oltre al file sharing, altro canale principale di distribuzione della pornografia via internet è rappresentato dai siti a pagamento, un business sempre più lucroso per i produttori di materiale professionale che stanno privilegiando il web ai canali di distribuzione classici quali edicole, videoteche e sexy shop.

Pedopornografia 

In tutte le legislazioni che la contemplano, la pedopornografia (ossia la pornografia che include lo sfruttamento di individui prepuberi) è illegale e ne viene punita con gravità sia la produzione, sia la distribuzione, sia la detenzione, con o senza scopo di lucro; in Italia la pedopornografia è punita secondo gli articoli 600 e seguenti del codice penale con pene da 3 a 12 anni(vedi detenzione di materiale pornografico).

Comunemente, con il termine pedopornografia ci si riferisce a qualsiasi prodotto pornografico coinvolgente minori anche adolescenti.

Ciò nonostante, è importante effettuare un distinguo tra pornografia coinvolgente minori e pedopornografia. Mentre la prima si riferisce alla produzione di materiale pornografico illegale poiché coinvolgente soggetti che non hanno raggiunto la cosiddetta maggiore età, la seconda si riferisce prettamente a quel tipo di prodotti pornografici coinvolgenti persone di ambo i sessi che non hanno ancora subito le trasformazioni fisiche e mentali proprie della pubertà, prodotti destinati ai soggetti affetti dalla parafilia nota come pedofilia. Questa distinzione è di fondamentale importanza se consideriamo la variabile cronologica concernente il raggiungimento della maggiore età da paese a paese (14, 16, 17, 18, 21 e addirittura 23 anni) e se si pensa al rapporto ipotetico tra età cronologica ed età biologica, solo circostanzialmente coincidenti. Ad esempio, è possibile che un prodotto pornografico coinvolgente attori diciottenni, perfettamente legale in Italia, sia illegale in un altro paese e viceversa il possesso o lo scambio di un film pornografico girato all'estero nel rispetto delle leggi del paese in questione sia illegale in Italia.

È da ricordare, infine, che la punibilità dei prodotti pornografici con protagonisti soggetti minorenni prescinde dal vizio di volontà dei soggetti coinvolti. Se, ad esempio, due adolescenti girassero un filmato pornografico amatoriale che li ritrae coinvolti in atti sessuali e, successivamente, raggiunta la maggiore età, decidessero di distribuirlo, gli stessi sarebbero perseguibili.

Pedopornografia e internet 

Negli ultimi anni l'avvento della fotografia digitale e della banda larga ha sia contribuito all'aumento dei casi di pedopornografia amatoriale sia facilitato le indagini di polizia volte all'individuazione dei responsabili, attraverso il controllo della rete Internet (una rete dove, per definizione, non esiste anonimato) utilizzata spesso dai pedopornografi meno esperti per tenersi in contatto. Ciò nonostante, i maggiori produttori di materiale pedopornografico faticano ad essere individuati e continuano ad operare nei Paesi caratterizzati dal fenomeno dei "bambini di strada".

Nel 2003 e nel 2004 la polizia di stato italiana, in seguito a numerose indagini svolte utilizzando anche Internet, ha arrestato diverse persone accusate di crimini legati alla pedopornografia che si tenevano in contatto attraverso il web, mentre la magistratura ha formulato accuse come "apologia della pedofilia" ed "associazione a delinquere" per i responsabili. I mezzi di comunicazione di massa hanno dato ampio spazio agli arresti, ma molto meno alle sentenze.

Una critica soventemente rivolta alla magistratura italiana nell'ambito delle indagini volte all'individuazione dei pedopornografi ed alla soppressione dei contenuti è quella di basarsi, inizialmente, su valutazioni squisitamente estetiche per giudicare un prodotto come avente per protagonisti soggetti minorenni ("sembra minorenne quindi probabilmente lo è") e, successivamente, in fase di indagini preliminari, su perizie concernenti valutazioni biologiche (tono muscolare, pigmentazione, sviluppo del seno, del pene etc...) laddove, come noto, sovente non esiste corrispondenza tra l'età biologica di un soggetto e l'età anagrafica, quella appunto rilevante per il codice italiano

Pornografia e censura 

In molti si sono chiesti se la censura delle raffigurazioni pornografiche sia giusta. I favorevoli alla censura credono che un'azione legislativa più severa renderebbe la pornografia un fenomeno molto più marginale di quanto non lo sia oggi.

I contrari alla censura sostengono che anche la pornografia può essere considerata una forma d'arte e quindi non degna di essere censurata. Inoltre, in molti hanno fatto notare che ciò che un tempo era considerato pornografico, col tempo è diventato addirittura un capolavoro. Basta fare gli esempi del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che fu addirittura inserito nell'Indice dei libri proibiti dalla Chiesa Cattolica, e del romanzo di David Herbert Lawrence L'amante di Lady Chatterley, che fu considerato nell'anno in cui fu pubblicato (il 1928) osceno e offensivo al comune senso del pudore.

Proprio a causa di queste ragioni, finora, la censura ai danni della pornografia si è utilizzata poche volte. Fanno eccezione, ovviamente, i casi estremi in cui si oltrepassano sia i livelli legali sia quelli del buon senso.

Una questione rilevante nel dibattito sulla censura riguarda il ruolo della pornografia nella trasmissione e nella riproduzione di forme di oppressione e violenza nei confronti della donna o di altre figure, e, in ogni caso, di un uso puramente mercantile del corpo umano. Una delle cose che più viene rimproverata alla pornografia è l'eccessivo utilizzo del sadismo. Secondo alcuni, infine, la mercificazione è arrivata ad un punto così alto che la pornografia si può considerare addirittura come una pseudo-religione pagana, basata sul culto del sesso e del Dio denaro.

In Giappone ad esempio, la legge proibisce di mostrare gli organi genitali al pubblico: pertanto, i film pornografici e le riviste (compresi anime e manga), sono censurati. Di contro sempre in Giappone si realizzano film dominati da scene di feticismo estremo come quelli del genere bukkake.

Femminismo e pornografia 

Nei movimenti femministi s'individuano due posizioni contrapposte riguardo la pornografia. Le femministe che hanno una visione positiva del sesso, come la sociologa della Northwestern University di Chicago Laura Kipnis, considerano la pornografia un aspetto positivo e cruciale della rivoluzione sessuale che ha portato alla liberazione della donna, contrariamente alla morale dei conservatori, che la vedono invece come oppressiva per le donne.

Invece secondo l'altra posizione, rappresentata soprattutto dalla giurista Catharine MacKinnon della University of Michigan Law School, la prospettiva "liberazionista" della pornografia è puramente illusoria: anzi essa, ponendo l'esposizione della sessualità della donna al centro del suo fuoco, la danneggia sotto vari aspetti: innanzitutto, sostenendo una ecologia culturale sessista che si compiace di ridurla a oggetto e merce sessuale, e di trasmetterne un'immagine degradata. In secondo luogo, essa si rende spesso causa o concausa di danni a persone specifiche sia in fase di produzione (donne forzate a posare, o riprese senza loro reale consenso alla produzione o circolazione del materiale pornografico), sia dopo, attraverso le modalità della diffamazione o della molestia, o ancora fornendo una spinta verso l'aggressione sessuale in persone predisposte.

Per queste ragioni certi gruppi di femministe si sono spinte a boicottare alcune manifestazioni pornografiche, sia cinematografiche che letterarie. La contestazione più curiosa è avvenuta a Napoli nel 2000: un gruppo di femministe battagliere ha scaraventato dei pomodori contro Tinto Brass, il cui cinema appartiene per altro al genere soft e non a quello pornografico hard-core.

La pornografia secondo Chiesa Cattolica 

La morale cattolica da sempre condanna la pornografia, considerata come un atto che lede gravemente la dignità della persona umana degradandola da fine a oggetto.

Ecco come si esprime al riguardo il Catechismo della Chiesa Cattolica:


« La pornografia consiste nel sottrarre all'intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l'atto coniugale, dono intimo degli sposi l'uno all'altro. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro l'oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave. Le autorità civili devono impedire la produzione e la diffusione di materiali pornografici Â»

(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2354)

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