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L’appuntamento per vederci finalmente di persona era presso l’Autogrill. Mi dissero il modello e il colore della loro auto (rossa). Arrivai puntuale, scesi dall’auto ma non vidi nessuna auto simile alla loro. Passavano i minuti e nessuna automobile si scorgeva all’orizzonte. Mentre sostavo vicino alla mia berlina si avvicinò un uomo ben piazzato che con fare gentile mi disse :”La professoressa la sta aspettando”. Non capii di cosa stesse parlando…..vedendomi perplesso mi indicò un auto leggermente defilata. Non era assolutamente l’auto che mi avevano segnalato. Ero titubante….ma allo stesso tempo curioso. Mi avviai verso quell’auto nera in disparte. Quando arrivai davanti vidi aprirsi la portiera. La signora aveva i capelli biondi corti, portava occhiali , un giaccone e vestito poco appariscente. Mi disse “Finalmente è arrivato, non si ricorda che dobbiamo preparare l’esame!?”  Fece per scendere dall’auto e nel movimento divaricò leggermente le gambe, si tirò su la gonna e mi fece ammirare delle splendide autoreggenti nere; ma la cosa più sconvolgente era vedere che non portava mutandine. Nel frattempo arrivò anche l’uomo che avevo precedentemente incontrato.Lui salì al posto di guida mentre la “professoressa” da ora in poi la chiamerò così, salì con me di dietro. Mi chiese “Quale lingua preferisce’?” Io non avendo la risposta pronta, tentennai. Neanche il tempo di riprendermi e la prof. aveva già tirato giù la zip dei miei pantaloni e scostando i miei slip, si accorse di trovarsi di fronte ad un membro già pronto. Come deliziata da tale visione prese a giocare con la sua bocca, mentre il marito osservava la scena dallo specchietto retrovisore. La mia asta così sollecitata diventò durissima….le chiesi di andarci piano….ma lei mi rispose…”devi superare l’esame!”.  Non si fermava un attimo…ero in imbarazzo il piacere cresceva, non sapevo cosa fare….L’uomo mi disse “ Non preoccuparti…..esplodi!” Proruppi con ripetute contrazioni latte caldo nella sua bocca…continuava a defluire e lei non ne perdeva una goccia. Quando volse il suo sguardo verso di me….disse…”Esame di ammissione superato! Ora inizia la prova vera e propria” e aggiunsero insieme “Non volevi visitare il Museo?”. Prendemmo le nostre auto e in qualche modo raggiungemmo il parco con annesso il Museo. La statua di Montanelli vedendoci passare a fianco fece arricciare un sopracciglio. Durante tutta la visita la prof mi faceva domande e mi provocava con sguardi e allusioni. Una volta usciti in un area del parco poco affollata e ricca di cespugli la professoressa si divertiva a farmela vedere, e accarezzare. Le mie dita e quelle di suo marito si alternavano, seduti in una panchina ad esplorare la sua intimità bagnata. La nostra temperatura e il nostro desiderio stava crescendo ma quello non era il luogo adatto. Dove si sarebbe potuti andare? Loro mi dissero “portati a casa tua”. In quel momento , come in un risveglio da un sonno, tutto stava per sparire. Io non posso ospitare…..lo dissi quasi singhiozzando.La prof con tono deciso disse “Come puoi pensare di imparare, se non studi e avanzi scuse. Mi hai fatto perdere del tempo!” L’uomo tentò di rincuorarmi dicendomi “Non sei ancora pronto…ma puoi rifarti”.In quel momento capii che la giornata stava per finire. Ci dirigemmo ognuno sulle nostre auto.  Loro fecero prima, misero in moto, mi passarono a passo d’uomo molto vicino. La prof appoggiò al finestrino un foglio con scritto “Motel Luna ” e  poco dopo accelerarono. Mi lanciai al loro inseguimento. Arrivammo insieme al Motel. Eravamo tutti trepidanti. Prendemmo due camere. Loro mi dissero di aspettare qualche minuto prima di raggiungerli.  Quando bussai alla loro porta mi aprì il marito e vidi la prof distesa sul letto con un intimo mozzafiato rosso. L’uomo tolse l’accappatoio e cominciò a fare l’amore con lei. Mentre giocava con il suo arnese e veniva penetrata, la prof continua va a guardarmi. Io stavo seduto sulla poltrona ad ammirare sempre più eccitato. Poi lei ruppe gli indugi e riferendosi a me mi disse “Vieni devo valutarti oltre che sull’orale anche sulla pratica”. Mi misi nudo e mi unii alle danze. Subito le leccai il sesso, era bagnatissima. Poi la mettemmo fra di noi. Lei gemeva, le riempimmo entrambi buchi, ci alternammo nelle varie posizioni con un crescendo di godimento.  Loro si baciavano in bocca mentre lei era sopra di me e la impalavo. Andammo avanti per un po’. La sentimmo godere…..Chiedemmo alla prof come voleva che venissimo….ce lo confidò in un orecchio con un filo di voce. Alla fine ci lasciammo andare esausti nel letto. Io arrischiai “prof che voto mi da?” Lei rispose “Sei stiracchiato..” e poi rise di gusto.

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